Vento di Ponente 01/2022 - Marzo

“VENTO DI PONENTE” | ANNO V | DECRETO ACCOGLIMENTO ISCRIZIONE REGISTRO STAMPA N. CRONOL. 240/2018 DEL 26/01/2018 R.G. N. 111/2018, NUM. REG. STAMPA 2 TRIBUNALE DI IMPERIA | EDITO DA ANCE SERVIZI IMPERIA SRL | CONTIENE I.P. | DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO PEPINO

M A R Z O

L’edilizia non fa primavera Imprese locali fuori dagli appalti pubblici, difficoltà a trovare manodopera, dietrofront del Governo sul Superbonus, allarme caro prezzi e caro energia

L’impresa di Fabio è l’orgoglio di Gianfranco La nostra azienda / Arco Costruzioni Srl

01

2022

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI L'Ance rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. All'Ance aderiscono circa 20.000 imprese private in tutta Italia, specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 96 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell'Ance è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese. Nel campo del lavoro, l'Ance gestisce insieme al sindacato una rete nazionale per la formazione (Scuole Edili), l'assistenza (Casse Edili) e la sicurezza dei lavoratori del settore (CPT). A livello internazionale l'Ance è presente stabilmente a Bruxelles e aderisce alle più importanti Federazioni internazionali delle costruzioni.

ANCE IMPERIA Via Matteotti 32 18100 Imperia Tel. 0183.650551 Fax 0183.64245

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ANCE LIGURIA Via alla Porta degli Archi 10 - 16121 Genova - Tel. 010.543000 - Fax 010.5708933 - info@anceliguria.it

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Una veduta panoramica di Sanremo illuminata dal sole mattutino primaverile

ENIO MARINO Presidente Ance Imperia

Società editrice e pubblicità: Ance Servizi Imperia Srl Viale Giacomo Matteotti, 32 18100 - Imperia (IM) Tel. 0183/650551 Fax 0183/64245 info@anceimperia.it

M A R Z O

01

2022

Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Redazione e grafica: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 – Cuneo (CN) Tel. 0171/601962 staff@autorivari.com Stampa tipografica: Tipografia Grafiche Amadeo Srl Via Nazionale Sud, 1 18027 - Chiusanico (IM) Tel. 0183/52603 Spedizione postale: PostaTARGET CATALOG Numero aut.

NORD OVEST/00316/03.2018 Ufficio di accettazione/detentore: Imperia CDM Registrazione Tribunale Imperia Decreto accoglimento iscrizione registro stampa n. cronol. 240/2018 del 26/01/2018 R.G. n. 111/2018, Num. Reg. Stampa 2 Chiusura: 02/03/2022

Imprese edili liguri sempre fuori dagli appalti tra rabbia e mea culpa

4

AAA Lavoratori edili cercansi. Nessuno vuol fare il muratore

6

Costruttori furiosi per il dietrofront del Governo sul Superbonus

8

Confindustria Imperia. Allarme caro prezzi dalle materie prime all’energia

10

Dissesto idrogeologico. La primavera arriva sulle strade del Ponente Ligure

12

Un passato ingombrante sul futuro di Rivieracqua

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Amaie. Dai rifiuti all’energia la parola d’ordine è sinergia

16

Formazione a 360° per rispondere alle esigenze di tutto il tessuto economico

18

I.P. Attestazioni strategiche anche quando non sono obbligatorie

20

#bloccadegrado. A Sanremo il riposo non è eterno, il degrado sì...

22

Costruire il gusto. Il richiamo del Giappun riporta a casa chef Lamberti

26

Arco Costruzioni Srl. L’impresa di Fabio è l’orgoglio di Gianfranco

28

Vento di Ponente da oggi è anche digitale!

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S O M M A R I O

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Imprese edili liguri sempre fuori dagli appalti tra rabbia e mea culpa Le ragioni di un’esclusione cronica dai bandi per i lavori pubblici Fabrizio Pepino

Enio Marino PRESIDENTE ANCE IMPERIA

Da una parte dobbiamo riconoscere la nostra scarsa propensione a fare rete, dall’altra in Liguria è un dato di fatto che l’interpretazione delle normative ci penalizza

“P

iatto ricco, mi ci ficco”.

La frase, diventata poi epica, pronunciata da Terence Hill in “Pari e dispari”, purtroppo non sembra valere per le imprese edili liguri, per lo più di dimensioni medio-piccole, che continuano a rimanere sistematicamente tagliate fuori dalle gare d’appalto pubbliche per i lavori più grandi. Il tema non è certo nuovo ed è sotto gli occhi di tutti, ma nonostante i svariati tentativi fatti dall’Ance per sensi-

Il paradosso è che le aziende non possono neppure partecipare alle gare perché non sono sorteggiate bilizzare sull’argomento gli enti appaltatori, la situazione continua a non cambiare.

Uno degli ultimi casi eclatanti balzati agli onori della cronaca è quello del bando per il secondo lotto della Via dell’Amore alle Cinque Terre di La Spezia, quello che collega Riomaggiore con Manarola, vinto da un’impresa di Reggio Calabria con un ribasso d’asta superiore al 25%.

Nel grido d’allarme lanciato da Ance Liguria, il presidente regionale Emanuele Ferraloro denuncia anche il fatto che le uniche due aziende liguri tra le 15 estratte per

poter partecipare (su 83 in possesso dei requisiti), non hanno neppure presentato un’offerta, in quanto le condizioni erano per loro insostenibili. Per stare nel Ponente Ligure, è di qualche settimana fa la notizia che una grande impresa edile di Bolzano ha presentato un project financing per realizzare tre parcheggi interrati e una nuova viabilità sotterranea a Ventimiglia, dopo che qualche anno fa un progetto simile era stato proposto da un’azienda di Camporosso, che poi non era riuscita a realizzarlo.

Questi due episodi, aggiunti alla lunga lista di altri che si potrebbero citare, non fanno altro che enfatizzare il generale senso di rassegnazione e impotenza che veleggia tra le imprese edili liguri. La questione, infatti, non è tanto il mettere in conto di poter perdere una gara d’appalto, ma di non riuscire neppure a partecipare.

Peggio ancora, di do-

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Le dimensioni medio-piccole delle imprese di costruzione le escludono dagli appalti più grandi ver sperare nella buona sorte per essere estratti e prendervi parte.

“Prima di puntare il dito contro gli enti appaltanti, dobbiamo essere sinceri con noi stessi e fare un po’ di mea culpa - commenta il presidente di Ance Imperia, Enio Marino -, soprattutto in relazione allo scarso spirito di collaborazione che anima le imprese edili liguri. Non so se la causa sia dovuta alla nostra indole d’origine, sta di fatto che assai raramente siamo capaci a fare quadrato e metterci insieme costituendo, ad esempio, società temporanee di imprese che ci permetterebbero di competere ad armi pari con le imprese extra territoriali nelle gare d’appalto più grandi.

Andando a memoria, l’ultima volta in cui ricordo che siamo riusciti nell’intento risale a più di 20 anni fa, quando un gruppo di imprese di costruzione del Ponente Ligure vinse un appalto di 3 miliardi di lire bandito dall’Asl locale”.

Così succede che il dimensionamento me-

dio-piccolo delle imprese del Ponente Ligure - ma la stessa cosa si potrebbe dire per altre province d’Italia - combinato alla loro scarsa propensione a unire le forze, gioca spesso a favore di imprese o gruppi di imprese più grandi, che nella maggior parte dei casi arrivano da lontano e portano a casa appalti pubblici di notevole entità. Non riuscendo poi a gestirli in prima persona, vuoi per la distanza geografica, vuoi anche perché spesso e volentieri si tratta di imprese che esistono solo sulla carta (le cosiddette “scatole vuote”), la conseguenza è che le imprese locali finiscono per lavorare in subappalto per quelle stesse gare a cui non hanno potuto partecipare, ovviamente vedendosi ridotto il margine di guadagno, nonché tolta la sicurezza di essere pagate, in quanto non di rado le grandi aziende appaltatrici chiudono i battenti prima di aver finito i lavori. I danni oltre alle beffe.

“Dopo aver fatto un po’ di sana autocritica, tuttavia, va anche detto che non sempre le normative sono la vera causa dell’esclusione delle imprese locali dagli appalti pubblici - continua il numero uno degli edili della provincia di Imperia -. Fatte salve la

giusta tutela dei principi di trasparenza e par condicio, senza voler neppure pensare di indurre gli enti pubblici ad azioni di favoreggiamento o partigianeria, è un dato di fatto che la Ligu-

Emanuele Ferraloro PRESIDENTE ANCE LIGURIA

ria non ha rivali sulla capacità di interpretare le norme a sfavore delle aziende locali, giungendo spesso a conclusioni anche molto differenti le une dalle altre”.

Non così è nel vicino Piemonte, ad esempio, dove il Comune di Castiglione Falletto in provincia di Cuneo, ha recentemente pubblicato un avviso di indagine di mercato per lavori di consolidamento del versante sottostante il Municipio interessato da dissesto idrogeologico nel quale si legge che per realizzare l’intervento “saranno sorteggiati N. 5 operatori economici tra le ditte che manifesteranno l’interesse con sede legale nella Regione Piemonte e n. 5 operatori economici tra le ditte che manifesteranno l’interesse con sede legale nel resto d’Italia”. Volere è potere, a volte basta poco.

Spesso le imprese locali si trovano a lavorare in subappalto su bandi vinti da aziende esterne

L A V O R I

P U B B L I C I

Il presidente di Ance Liguria Emanuele Ferraloro ha denunciato il fatto che solo 2 delle 15 imprese estratte per il secondo lotto della Via dell’Amore alle Cinque Terre erano liguri. Il bando è stato poi vinto da un’impresa di Reggio Calabria con un ribasso del 25%

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La Scuola Edile di Imperia sta proponendo corsi di formazione specifici di base per muratori e scavatoristi, cercando anche di comunicare un’immagine più moderna del lavoro edile, come dimostra ad esempio la digitalizzazione del cantiere mediante l’App Mela

AAA Lavoratori edili cercansi Nessuno vuol fare il muratore La crescita del settore riscontrata negli ultimi anni non è accompagnata da un analogo aumento della forza lavoro Paolo Ragazzo

Gli unici a rispondere all’appello sono i lavoratori stranieri, con i quali la formazione è più complessa per ragioni culturali

S

e ad inizio pandemia i timori delle aziende edili erano tutti sulla tenuta del sistema economico ad

uno shock senza precedenti, a metà del “guado” i riflessi negativi della crisi sanitaria hanno poi iniziato a manife-

starsi suscitando serie preoccupazioni tra le imprese. Adesso, che in fondo al tunnel si inizia a scorgere più di una luce, siamo al paradosso: il lavoro c’è, ma manca chi lo fa.

Questa situazione non coglie del tutto di sorpresa i costruttori della provincia di Imperia, che da tempo lamentano difficoltà a trovare manodopera specializzata, ma sono le proporzioni del fenomeno a preoccupare in un periodo in cui, grazie anche agli incentivi del Superbonus, le richieste di nuovi cantieri sono aumentate notevolmente, con effetti positivi sulle imprese del comparto.

Una nota diffusa da Saie, la “Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti” che si terrà a Bologna nell’ottobre prossimo, pone l’accento proprio sulla questione occupazionale: “In uno scenario dominato sempre più da una domanda green, gli incentivi messi in campo in questi anni produrranno un aumento

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della richiesta di figure esperte nello

l’edilizia ha avuto un forte calo della

sviluppo di strategie ecosostenibili,

forza lavoro impedendo il ricambio di

nella progettazione green, nella

manodopera. Oggi, che quella crisi è

limitazione dei consumi energetici

alle spalle e l’edilizia sta vivendo una

e delle emissioni di CO2. Un trend

fase di forte rilancio, il settore non

che, secondo i dati Infocamere,

riesce ad attrarre i giovani italiani. “Gli

porterà ad una crescita media annua

unici a rispondere all’appello sono

dell’occupazione nelle costruzioni del

i lavoratori stranieri, forse perché

+1,4% da qui al 2025 in tutta Italia”.

più bisognosi di lavoro, ma hanno mediamente maggiori difficoltà e

Manca manodopera specializzata e la

tempi più lunghi di apprendimento per

qualità ne risentirà

ragioni di tipo culturale, a cominciare

La richiesta di forza lavoro continuerà

dalla lingua”, continua Marino. E senza

ad essere alta, ma cambieranno

lavoratori adeguatamente formati

le figure ricercate. Solo qualche

si rischia di frenare una ripresa che,

mese fa l’Ance nazionale aveva

come detto, sta interessando l’intero

stimato, per il 2022, la necessità di

settore: nel 2021 le imprese edili

circa 265.000 posti di lavoro, tra il

attive in Liguria sono cresciute fino a

settore e i compartimenti collegati,

27.348 unità (+2,8% sul 2020 e +3,3%

sottolineando che circa il 60% degli

sul 2019 pre-Covid) e l’Imperiese si

operai specializzati sarà di difficile

conferma con percentuali addirittura

reperibilità.

migliori, con 5.119 ditte operanti su

I motivi di questa penuria di

questo territorio (il 3,3% in più rispetto

manodopera sono molti, ma misure

a dodici mesi fa e il 4,7% sul 2019).

come il reddito di cittadinanza non hanno certo favorito l’occupazione,

In futuro “case alla francese”

quanto più alimentato situazioni

Come scritto sullo scorso numero

in cui è preferibile restare in attesa

di “Vento di Ponente”, la Scuola

del sussidio, anziché rimboccarsi

Edile di Imperia sta proponendo

le maniche e imparare un mestiere.

corsi di formazione specifici di

Senza addentrarsi oltre nella ricerca

base per muratori e scavatoristi,

delle cause, sono le conseguenze

cercando anche di comunicare

ad allarmare. “In futuro vi sarà un

un’immagine più moderna del lavoro

generale impoverimento della qualità

edile, come dimostra ad esempio la

delle opere edili, in quanto se da un

digitalizzazione del cantiere mediante

lato manca la nuova manodopera da

l’App Mela. “Per valutare l’esito di

formare e il desiderio di imparare

queste lodevoli iniziative occorrerà

delle nuove generazioni, dall’altro

comunque del tempo e, intanto, la

sta venendo meno la presenza della

blasonata abilità dei costruttori italiani

manodopera specializzata di prima

rischia di scomparire per mancanza

generazione in grado di insegnare

di professionalità in grado di metterla

alle nuove leve lavorazioni molto

in pratica. Non c’è da stupirsi se

specifiche e di alta qualità che non

presto inizieremo a costruire ‘case

si possono imparare guardando

alla francese’, di fattura più semplice

un tutorial” spiega Enio Marino,

e meno ricercata, in quanto abbiamo

presidente di Ance Imperia.

perso la capacità realizzare le

Il mancato passaggio di consegne

abitazioni di qualità per cui siamo

intergenerazionale si è evidenziato con

diventati famosi in tutto il mondo”,

i postumi della crisi del 2008, quando

chiosa amaro Enio Marino.

R I C E R C A

M A N O D O P E R A

La blasonata abilità dei costruttori italiani rischia di scomparire per mancanza di professionalità in grado di metterla in pratica. Non c’è da stupirsi se presto inizieremo a costruire ‘case alla francese’, di fattura più semplice e meno ricercata, in quanto abbiamo perso la capacità di realizzare le abitazioni di qualità per cui siamo diventati famosi in tutto il mondo

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Costruttori furiosi per il dietrofront del Governo sul Superbonus Le imprese non potranno più convertire il credito in liquidità e il credito d’imposta potrà essere ceduto una sola volta Francesca Braghero

Decreto Legge 4/2022

catena che con le nuove

Ance contesta la decisione di cambiare le regole in corso d’opera senza nessuna condivisione

pubblicato lo scorso 27

regole verrebbe interrotta.

gennaio, che penalizza

Inoltre, questa

fortemente le piccole

limitazione ad un

imprese edili che non

unico passaggio vieta,

potranno più convertire

di conseguenza, la

il credito in liquidità,

conversione del credito

e al Decreto Sostegni

È

fiscale in liquidità, con il

ter, che prevede che il

risultato di avere aziende

un furioso grido d’allarme quello lanciato al Governo, tramite Ance, dalle imprese edili del Ponente Ligure, a causa delle ultime modifiche applicate sui decreti relativi al Superbonus, che rischiano di bloccare l’intero comparto edilizio.

credito d’imposta sia cedibile una sola volta, mettendo così a rischio l’intero meccanismo del Superbonus.

Con l’entrata in vigore di queste disposizioni di legge, infatti, il beneficiario della detrazione o i fornitori

“Non si possono cambiare

che applicano sconti

le regole del gioco in

in fattura potranno

corso d’opera, non è

continuare a cedere

questo il modo corretto

il credito a banche e

di agire e, qualunque ne

intermediari finanziari,

sia la causa, se insorgono

ma a questi ultimi è

problemi dopo aver

vietata la cessione a

stretto dei patti, caso mai

loro volta. Ma c’è una

ci si ferma per analizzare

sostanziale differenza

la situazione e trovare

tra i grandi istituti di

insieme una via d’uscita

credito e le piccole banche

condivisa”. È questo

che, avendo minore

il commento di Ance

disponibilità, finora

Imperia all’introduzione

cedevano ulteriormente

dell’articolo 28 del

il credito, creando una

ricche di credito, ma completamente prive di liquidità e, dunque, destinate al fallimento.

Il provvedimento è nato con lo scopo di evitare truffe e frodi potenzialmente generate dai passaggi multipli, ma con un impatto devastante sui cantieri del Superbonus e, in particolare, proprio sulle

Una delle conseguenze sarà quella di avere aziende ricche di credito, ma completamente prive di liquidità, destinate al fallimento

B O O M E R A N G

I N C E N T I V I

9 imprese associate ad Ance

comunicando alle imprese

Imperia, mediamente di

di essere in difficoltà a

piccole dimensioni, meno

garantire gli accordi presi

strutturate in termini

in precedenza. Accordi

di personale e prive di

che, vista la lunga durata

una grande capacità

dei percorsi burocratici,

finanziaria.

risalgono anche ad un

Le preoccupazioni

anno fa.

riguardano anche gli

Ance chiede con forza

effetti retroattivi che

un’immediata rettifica

possono intaccare i

di questo quadro

lavori in essere o gli

normativo per salvare

aperto il mercato e ha

impegni contrattuali

il comparto dell’edilizia

smosso gli accordi con

ormai presi in carico,

privata che, dopo oltre

il mondo finanziario,

con un danno enorme

dieci anni di crisi, stava

generando liquidità. La

sia per le aziende già

cominciando a riprendersi

persistenza delle nuove

alle prese con interventi

e a rivitalizzarsi proprio

regole, invece, oltre a

di riqualificazione che

grazie all’enorme

bloccare i cantieri in

operano in modo corretto,

richiesta di interventi per

partenza, porterebbe a

sia per i cittadini stessi.

il Superbonus, rendendo

rendere il Superbonus

A causa dell’incertezza

concrete importanti

inaccessibile ai più e

di queste regole

misure di efficientamento

a ridurre la platea dei

continuamente soggette

e risparmio energetico.

soggetti in grado di

a cambiamenti, infatti,

La chiave di volta, in

acquistare i crediti alle

alcune piccole banche

particolare, era stato

maxi-imprese nazionali

hanno cominciato a

proprio l’adeguamento

e internazionali con

rallentare e addirittura

normativo che aveva reso

disponibilità di grandi

congelare le operazioni,

i crediti cedibili, che ha

budget.

Preoccupazione anche per gli effetti retroattivi dei provvedimenti, che possono intaccare i lavori in corso o i contratti già stipulati

Con l’entrata in vigore di queste disposizioni di legge il beneficiario della detrazione o i fornitori che applicano sconti in fattura potranno continuare a cedere il credito a banche e intermediari finanziari, ma a questi ultimi è vietata la cessione a loro volta

Ance chiede con forza un’immediata rettifica di questo quadro normativo per salvare il comparto dell’edilizia privata che, dopo oltre dieci anni di crisi, stava cominciando a riprendersi e a rivitalizzarsi proprio grazie all’enorme richiesta di interventi per il Superbonus

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Allarme caroprezzi dalle materie prime all’energia Confindustria Imperia preoccupata per l’effetto dirompente sulla salute delle aziende già provate dalla pandemia Davide Rossi

Se a soffrire di più per ora sono le imprese energivore, il problema tocca anche l’edilizia

Paolo Della Pietra DIRETTORE DI CONFINDUSTRIA IMPERIA

A livello nazionale ci sono molte aziende di questi settori che versano in una seria crisi, alcune hanno dovuto chiudere o sospendere le produzioni per l’aumento dei costi dell’energia.

A livello locale non abbiamo ancora registrato dati così negativi ma c’è una reale preoccupazione anche in Riviera

“S

tiamo attraversando una tempesta perfetta, l’aggravarsi della crisi in Ucraina non è certo di aiuto, ma sono fiducioso che nel secondo trimestre di quest’anno l’emergenza energetica si alleggerirà”. Sono parole di cauto ottimismo quelle che il direttore di Confindustria Imperia, Paolo Della Pietra, usa per commentare la difficile situazione legata agli aumenti del costo dell’energia e delle materie prime. Una situazione che in questi mesi ha colpito duramente tutti, dai privati cittadini alle multinazionali, ma che rischia di avere un effetto dirompente sulla salute delle aziende che compongono il tessuto economico italiano, già provate dai due anni di

pandemia che abbiamo ormai alle spalle.

tanto celebrata nel corso

Le ragioni di questi au-

vanificarla totalmente.

menti sono molteplici e

Sono saltati tutti i budget

sono da ricercarsi nelle

che erano stati impostati

tensioni con la Russia,

e si assiste non solo ad

dal prezzo dei permes-

una progressiva perdita

si di emissione di CO2

della marginalità, ma

collegati alla transizione

anche a vere e proprie

verde e da una effettiva

perdite.

penuria di scorte di com-

È chiaro che a soffrire

modity gas, che ha spinto

di più sono le imprese

al rialzo anche il prezzo

che hanno più bisogno

dell’energia elettrica.

di energia per le proprie

“Siamo tutti consa-

lavorazioni, come quelle

pevoli che questa crisi

agroalimentari in pri-

dell’energia era inim-

ma battuta: per loro la

maginabile solo sei mesi

bolletta delle forniture di

fa, ma è anche vero che

gas, ad esempio, è tripli-

la speculazione che c’è

cata senza che vi sia stata

stata intorno all’aumen-

la possibilità di aumen-

to dei costi reali ha reso

tare il prezzo di vendita

tutto più complicato da

dei prodotti, poiché i

gestire”, precisa ancora

contratti in essere con la

Della Pietra.

grande distribuzione non

Un’indagine del Centro

lo rendono possibile.

Studi di Confindustria,

Per l’edilizia la situazio-

condotta recentemente,

ne è forse meno grave al

dimostra che a seguito

momento, ma è una sorta

di questa congiuntura le

di quiete illusoria che

stime sull’andamento

si poggia su precedenti

del PIL per il 2022 sono

difficoltà ormai quasi

in leggero calo, al -0,4%

strutturali: “Il compar-

previsionale. Un dato

to edile soffre da mesi

che contrasta significa-

per i rincari dei prezzi

tivamente con la ripresa

delle materie prime, un

del 2021 e che rischia di

11

Un’indagine del Centro Studi di Confindustria, condotta recentemente, dimostra che a seguito di questa congiuntura le stime sull’andamento del PIL per il 2022 sono in leggero calo, al -0,4% previsionale

problema che è ormai

uscire da questa crisi?

aveva chiesto, ovvero in-

ben noto” dice ancora

Nessuno ha la bacchetta

tervenire in modo strut-

Della Pietra, che tuttavia

magica, ma Confindu-

turale sulla componente

focalizza l’attenzione su

stria ha spronato più vol-

energia, con misure quali

alcuni settori collaterali a

te il governo a rompere

la cessione della produ-

quello delle costruzioni,

gli indugi sul tema degli

zione nazionale di gas ai

come quello della pro-

aiuti alle imprese, con lo

settori industriali per 10

duzione di ceramica e di

strumento degli sgravi

anni, con anticipazione

vetro: “A livello naziona-

fiscali: il D.L. 27 gennaio

dei benefici finanzia-

le ci sono molte azien-

2022 n. 4 (Sostegni ter)

ri per l’anno 2022, o

de di questi settori che

ha introdotto alcune mi-

il trasferimento ad un

versano in una seria crisi,

sure per il contenimento

prezzo predeterminato di

alcune hanno dovuto

dei costi dell’energia

un elevato quantitativo

chiudere o sospendere le

elettrica, con interventi

di energia rinnovabile

produzioni per l’aumen-

sull’elettricità prodotta

elettrica consegnata al

to dei costi dell’energia.

da fonti rinnovabili e un

GSE ai settori industriali

A livello locale non ab-

contributo straordinario,

a rischio chiusura.

biamo ancora registrato

in forma di credito di

“Sono in arrivo 8 miliar-

dati così negativi ma c’è

imposta, per le imprese

di di copertura comples-

una reale preoccupazione

energivore che abbiano

sivi e noi speriamo che

anche in Riviera”.

avuto aumenti di costi

si tratti di un inizio per

Qual è la ricetta per

della componente ener-

sostenere l’economia,

gia elettrica superiori del

operazione necessaria in

30% rispetto al medesi-

questa fase per evitare

mo periodo del 2019.

una nuova recessio-

Si tratta però ancora di

ne: dopo quella dovuta

un approccio temporaneo

al Covid-19, potrebbe

alla soluzione del proble-

davvero essere fatale a

ma, che non interpreta

tante imprese italiane”,

quello che Confindustria

conclude Della Pietra.

Una via d’uscita potrebbe essere quella di incentivare gli sgravi fiscali per le imprese

E M E R G E N Z A

R I N C A R I

Confindustria chiede interventi strutturali sulla componente energia, con misure quali la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni, con anticipazione dei benefici finanziari per l’anno 2022, o il trasferimento ad un prezzo predeterminato di un elevato quantitativo di energia rinnovabile elettrica consegnata al GSE ai settori industriali a rischio chiusura

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L’Amministrazione provinciale ha iniziato a predisporre la macchina organizzativa per rispettare i tempi del cronoprogramma sia delle progettazioni sia degli interventi da compiere

La primavera arriva sulle strade del Ponente Ligure Ricco programma di interventi per mitigare il dissesto idrogeologico. Passi avanti anche per l’Aurelia Bis Gilberto Manfrin

La Provincia ha ottenuto un maxi finanziamento ministeriale di 9 milioni di euro (8.828.974 per la precisione, ndr) da distribuire nei prossimi tre anni sul proprio territorio per interventi vari, in primis per sistemare ponti e viadotti.

Q

uesta “pazza” stagione invernale priva di precipitazioni piovose e nevose, se non altro ha risparmia-

Provincia - in qualità di ente capofila - continua a pianificare e a coordinare i lavori sulle strade per aumentare la

to la provincia di Imperia e le sue strade

resilienza dei Comuni coinvolti nell’Im-

più danneggiate. Le ferite inferte dalla

periese, che sono Aquila d’Arroscia,

tempesta Alex ad ottobre 2020 sono

Borghetto d’Arroscia, Ranzo, Vessalico

ancora ben visibili in molti punti del

e Cesio. Un finanziamento che arriva

territorio: i danni provocati in partico-

nell’ambito del Programma operati-

lare sulle arterie dell’entroterra al con-

vo Interreg Alcotra. Gli interventi già

fine con Francia e Piemonte attendono

compiuti sui collegamenti – per lo più

ancora di essere sistemati e sono con-

rifacimenti di asfalti e cunette - han-

tinuamente oggetto di attente valuta-

no migliorato la viabilità a Borghetto

zioni da parte della Provincia. Che si sta

d’Arroscia (frazioni Ubaga, Ubaghetta,

muovendo per la messa in sicurezza.

Montecalvo), a Vessalico (frazione Siglioli) e a Ranzo. Ma i lavori prosegui-

Primi fondi in valle Arroscia

ranno dal mese di marzo sino all’inizio

Intanto arrivano dall’Europa i primi

dell’estate.

fondi per le strade dell’entroterra ligure. Alla Bassa valle Arroscia sono andati

Finanziamento ministeriale

400mila euro di fondi europei proprio

di 9 milioni di euro

per la sistemazione delle sue strade

A sorridere però è anche la Provincia

più disastrate. Il progetto si chiama

stessa che ha ottenuto un maxi finan-

eloquentemente “Pays Resilients”: la

ziamento ministeriale di 9 milioni di

13 euro (8.828.974 per la precisione, ndr) da distribuire nei prossimi tre anni sul proprio territorio per interventi vari, in primis per sistemare ponti e viadotti.

Complessivamente sono 23 le infrastrutture interessate, per un’operazione che deve essere portata avanti e conclusa con la massima celerità ed efficacia. Per sistemare la viabilità da e verso l’entroterra.

Progettazioni e cantieri Con una nota sul proprio sito la Provincia ha comunicato di aver iniziato l’iter burocratico per affidare i preziosi interventi di restyling dei ponti nelle vallate. Lavori importanti, che rafforzeranno preziosi collegamenti in tutte le vallate del territorio. L’Amministrazione provinciale ha iniziato a predisporre la macchina organizzativa per rispettare i tempi del cronoprogramma sia delle progettazioni sia degli interventi da compiere. In una nota sul sito istituzionale, il presidente Claudio Scajola ha sottolineato come “l’obiettivo è quello di procedere con celerità ed efficacia nelle progettazioni, per poter affidare l’esecuzione dei lavori nel più breve tempo possibile, prevedendo cantieri in azione giorno e notte. È un’operazione di grande importanza per la viabilità provinciale e per i collegamenti tra la costa e l’entroterra, un’occasione che non dobbiamo lasciarci sfuggire per rimarcare il nostro ruolo - e per svolgerlo nel migliore dei modi - in una funzione preminente e di rilievo come quello della gestione delle strade provinciali. L’intero lavoro sarà completato dalla mappatura e dalle schede di verifica degli oltre cento ponti di competenza provinciale aventi una lunghezza maggiore di sei metri”.

mezzi pesanti come pullman turistici e autocarri sino a 12 metri di lunghezza.

Sei gli interventi ritenuti prioritari.

Per il 2022: lavori di ripristino strutturale del ponte di Loreto a Triora per un valore di 1.070.000 euro e lavori di ripristino del ponte in ferro sul torrente Argentina a Molini di Triora per 600.000 euro.

Per il 2023: lavori di recupero strutturale del ponte sul Rio Bavera su Sp 100 Nava-Monesi-Rio Bavera a Monesi di Triora per 1.034.816 euro e lavori di costruzione del nuovo ponte sul Rio Tron a Olivetta San Michele per 1.220.000 euro.

Per il 2024: lavori di ricostruzione del ponte sul Rio Bavera a Monesi di Triora per 1.187.079 euro e lavori di recupero strutturale dei viadotti in cemento armato sulla Sp 548 della Valle Argentina a Molini di Triora per una cifra di 500.000 euro.

Aurelia bis a Sanremo: c’è l’intesa Nel frattempo la giunta regionale ha approvato l’intesa con il ministero delle Infrastrutture per la progettazione e la realizzazione dell’Aurelia bis in corrispondenza dell’abitato di Sanremo (che potrà contare per il suo completamento sulla nomina di un commissario straordinario, l’ing. Matteo Castiglioni, il quale “vigilerà anche sui lavori tra Sanremo e Ventimiglia), un’opera di fondamentale importanza per la città e per tutte le sue attività produttive e turistiche. Il tratto di completamento della variante alla SS1 Aurelia va dall’attuale svincolo di Sanremo Centro del tratto di variante già aperto al traffico fino a collegarsi con la vecchia Aurelia in località Pian di Poma, all’estremità di ponente di Sanremo, con un’uscita in-

Sei interventi principali Tra i primi lavori in programma c’è la costruzione ex novo di un ponte all’ingresso dell’abitato di Olivetta San Michele, per consentire il transito ai

termedia a Sanremo Foce. La lunghezza complessiva del nuovo tratto è di circa 3,1 km. A oggi Anas ha predisposto il progetto preliminare del lotto Sanremo Centro/Sanremo Foce.

V I A B I L I T À

E

C O L L E G A M E N T I

La giunta regionale ha approvato l’intesa con il ministero delle Infrastrutture per la progettazione e la realizzazione dell’Aurelia bis dall’attuale svincolo di Sanremo Centro del tratto di variante già aperto al traffico fino a collegarsi con la vecchia Aurelia in località Pian di Poma, all’estremità di ponente di Sanremo, con un’uscita intermedia a Sanremo Foce

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15

Un passato ingombrante sul futuro di Rivieracqua Ance Imperia attende fiduciosa un piano di ristrutturazione del debito pre concordato nei confronti delle aziende associate

L’

ingente lavoro

riacquistando la credibilità

ingombrante passato

di ripristino e di

e l’autorevolezza perdute

con cui fare i conti, nel

realizzazione

da tempo. È infatti in corso

vero senso del termine.

del nuovo tubo che

un processo che porterà

Una situazione dalla

porterà al raddoppio

a una piccola rivoluzione

dell’acquedotto del Roja

quale si è sfilato il

che nel 2023 dovrebbe

era stato da più parti (noi

Tribunale di Imperia

materializzarsi attraverso

compresi) indicato come

che, nello scorso mese di

una tariffa unica

uno dei punti cardine

novembre, ha revocato il

provinciale. Un elemento

sui quali costruire il

concordato, demandando

cruciale anche per una

presente e, soprattutto,

semplificazione della

a Rivieracqua e ai suoi

il futuro di Rivieracqua.

gestione che rappresenta

In tal senso, Rivieracqua

Gaia Checcucci che sta alacremente lavorando affinché vengano individuate le soluzioni migliori su dove, nei territori di competenza del consorzio, debba passare la nuova infrastruttura.

Tuttavia l’attuale

creditori il compito di intavolare una trattativa che porti a una soluzione

il suo lo sta facendo, con il commissario ad acta

Fabio Rubero

riguardo il contenzioso che

Necessario garantire il giusto riconoscimento a chi si è speso per il territorio continuando ad attendere pazientemente di essere pagato

vede il consorzio debitore da ormai molti anni nei confronti di diverse aziende del territorio, anche edili. E questo resta un “nodo” cruciale su cui Ance Imperia continua a vigilare con costante attenzione, nella fiduciosa attesa di poter analizzare

attendismo della Regione

al più presto un piano

Liguria, che parrebbe

di ristrutturazione che,

pensare all’ipotesi di

un punto da cui ripartire

gestire direttamente

nonché uno snodo

i 27 milioni di euro

decisivo per acquisire la

trasparenza, sia in grado

stanziati e destinati alla

stabilità necessaria per

di garantire il giusto e

realizzazione dell’opera,

poter svolgere un’attività

necessario riconoscimento

sta rallentando l’avvio

regolare e pianificare

a chi si è speso e continua

dei lavori e rappresenta

il futuro con maggiore

a spendersi per il

una spada di Damocle per

serenità.

territorio, sia attraverso

Rivieracqua che su quei

Ma se restano, come

lo svolgimento dei lavori,

fondi fa affidamento.

dicevamo, un presente

sia nell’attesa, pluriennale

Intanto Rivieracqua sul

e un futuro da costruire,

e perdurante, del loro

territorio sta pian piano

esiste anche un

compenso.

nella massima chiarezza e

A C Q U A

P U B B L I C A

L’attendismo della Regione Liguria sull’acquedotto del Roja, che parrebbe pensare all’ipotesi di gestire direttamente i 27 milioni di euro stanziati e destinati alla realizzazione dell’opera, sta rallentando l’avvio dei lavori e rappresenta una spada di Damocle per Rivieracqua che su quei fondi fa affidamento

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Dai rifiuti all’energia la parola d’ordine è sinergia Con la probabile acquisizione di Amaie Energia, Amaie Spa diventa la più grande società pubblica della Riviera

Fabio Rubero Andrea Gorlero PRESIDENTE AMAIE ENERGIA

Importanti sinergie potrebbero nascere anche per quanto riguarda la gestione degli uffici e del personale, ma al momento sono idee e ipotesi che dovranno essere definite

“È

del tutto evidente che si creerebbe un’importante sinergia per quanto concerne la produzione e la distribuzione di energia, ad esempio, sull’illuminazione pubblica dei Comuni in cui operiamo già nella gestione dei rifiuti.

Ma non solo, importanti sinergie potrebbero nascere anche per quanto riguarda la gestione degli uffici e del personale, ma al momento sono idee e ipotesi che dovranno essere definite dai consigli comunali dei centri interessati. Noi presentiamo un’ipotesi di carattere generale sui cui concetti aspettiamo che i nostri soci ci diano un indirizzo strategico e industriale”.

Commenta così la probabile acquisizione di Amaie Spa, il presidente di Amaie Energia Andrea Gorlero. Un matrimonio che porterebbe la multiutility sanremese a diventare la più grande società pubblica della Riviera, dall’alto di un fatturato che si atteste-

rebbe intorno ai 30 milioni di euro.

“Ma non è nostra intenzione fare fusioni - aggiunge Gorlero - perché sarebbero complicate. Vogliamo creare un processo di integrazione tra le due realtà che risolva tutti i problemi giuridici del mantenimento della partecipazione in Amaie spa in capo al Comune di Sanremo poiché essendo attività di distribuzione di energia elettrica deve trovare una giustificazione in un quadro di carattere più generale”.

Ma Amaie Energia, a dispetto del nome, non è affatto soltanto distribuzione di energia elettrica. È anche, ad esempio, sinonimo di gestione rifiuti. “Dallo scorso 1° febbraio -spiega Gorlero - abbiamo assunto l’incarico di gestore unico del bacino sanremese dei rifiuti con una serie di iniziative per cui dal 1° marzo abbiamo la gestione di tutti i 18 Comuni del bacino con un fatturato presunto comples-

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Un altro importante tassello del mosaico di Amaie Energia è la pista ciclopedonale che va da Sanremo a Santo Stefano al Mar, mentre il Mercato dei Fiori sta vivendo un momento straordinario sia per il trend positivo della floricoltura, sia perché sta diventando un autentico riferimento dal punto di vista qualitativo

sivo di circa 24 milioni di euro annui, di cui quasi 18 milioni dallo spazzamento raccolta e trasporto rifiuti, mentre circa 6 milioni provengono dalle filiere di recupero, riciclo e dallo smaltimento. Ciò significa che ora è per noi finalmente possibile fare ciò che abbiamo in mente da tempo, vale a dire una revisione importante della flotta, ma anche e soprattutto lavorare a un incentivo per l’esodo di lavoratori che, per precarie condizioni di salute o anzianità, si trovano maggiormente a rischio a svolgere la nostra attività. Fatto salvo, infatti, che la nostra è un’azienda leader nel settore con dipendenti adeguatamente formati e garantiti sulla sicurezza, non possiamo non considerare che la nostra resta una tipologia di attività pericolosa”.

Un altro importante tassello del mosaico di Amaie Energia è la pista ciclopedonale che va da Sanremo a

Santo Stefano al Mare. “Oltre alla pista gestiamo i connessi ostelli, parcheggi, giardini e vorremmo poter arrivare, attraverso i privati, anche a gestire un certo numero di spiagge libere attrezzate con marchio Amaie. Come ci ha già più volte chiesto la Corte dei Conti, dobbiamo riuscire a trovare un equilibrio. Siccome la pista in sé è un costo, occorre individuare tutta una serie di servizi i cui proventi ne garantiscano l’equilibrio economico e finanziario”.

Ma il vero e proprio boom degli ultimi due anni è stato quello del Mercato dei Fiori di Valle Armea a Sanremo, di cui Amaie Energia gestisce asta e deposito. “Il Mercato dei Fiori sta vivendo un momento straordinario sia per il trend positivo della floricoltura, sia perché stiamo diventando un autentico riferimento dal punto di vista qualitativo. Lei pensi che a una settimana dalla fine di febbraio (momento in cui andiamo in stampa, ndr) abbiamo già raggiunto il fatturato di tutto il mese

La multiutility gestisce anche la pista ciclopedonale da Sanremo a Santo Stefano al Mare e il Mercato dei fiori di Valle Armea a Sanremo

di febbraio 2021 che, a sua volta, era già stato del 25% superiore allo stesso mese del 2020. Stiamo trattando su vari tavoli la definizione di contributi del PNRR perché stiamo crescendo al punto tale che, proprio fisicamente, non ci stiamo più”.

S E R V I Z I

P U B B L I C I

Amaie vuole creare un processo di integrazione che risolva tutti i problemi giuridici del mantenimento della partecipazione in Amaie spa in capo al Comune di Sanremo poiché essendo attività di distribuzione di energia elettrica deve trovare una giustificazione in un quadro di carattere più generale

18

Formazione a 360° per rispondere alle esigenze di tutto il tessuto economico La Scuola Edile di Imperia diversifica l’offerta e chiude il 2021 confermando i risultati ottenuti prima del Covid Francesca Braghero

Andrea Veneziano PRESIDENTE DELLA SCUOLA EDILE DI IMPERIA

Durante l’anno appena trascorso abbiamo cercato di offrire, oltre alle attività finanziate dedicate ai ragazzi, ai disoccupati, alle fasce deboli e all’aggiornamento di titolari e dipendenti di aziende edili, anche una serie di iniziative rivolte agli enti, alle libere professioni, agli istituti scolastici e a tutti quei soggetti che necessitano di formazione specifica

“S

iamo molto soddisfatti dei risultati portati avanti nell’ultimo anno di formazione, nonostante la pandemia ancora in atto”. Con queste parole Andrea Veneziano, presidente del Sei-Cpt Ente unificato Paritetico per la Formazione e la Sicurezza del Settore Edile della Provincia di Imperia, commenta il bilancio delle attività svolte nel periodo compreso tra ottobre 2020 e settembre 2021, che conta ben 191 corsi attivati, suddivisi tra attività finanziata, a mercato e gratuita, per un totale di 15.288 ore di formazione erogate e 1.598 allievi frequentanti.

“Il dato che emerge e che ci rende più felici è quello di essere riusciti, anche in un anno segnato da tante difficoltà che hanno colpito il settore della formazione, a mantenere i livelli pre-pandemia - spiega

il presidente della Scuola Edile di Imperia -, sia per quanto riguarda i numeri che garantiscono la sostenibilità dell’ente, sia soprattutto nel dare alle imprese e al settore edile in generale i servizi che necessitano”.

La peculiarità che da sempre contraddistingue il Sei-Cpt è la volontà di rispondere alle esigenze delle singole imprese del territorio in campo formativo. Per questa ragione, attraverso una serie di corsi definiti “a mercato”, il polo imperiese sta sempre più cercando di aprirsi e di estendere la propria proposta formativa a tutto il mondo dell’edilizia, fatta non solo di aziende ma anche di liberi professionisti e altre tipologie di lavoratori.

“Durante l’anno appena trascorso - continua Veneziano -, di cui stiamo analizzando i risultati, abbiamo cercato di offrire, oltre alle attività finanziate dedicate ai

Il Sei-Cpt sta estendendo la sua proposta formativa a tutto il mondo dell’edilizia, anche ai liberi professionisti ragazzi, ai disoccupati, alle fasce deboli e all’aggiornamento di titolari e dipendenti di aziende edili, anche una serie di iniziative rivolte agli enti, alle libere professioni, agli istituti scolastici e a tutti quei soggetti che necessitano di formazione specifica”.

Sebbene, analizzando i dati relativi all’anno 2020-21, questi corsi a mercato rappresentino solo una piccola parte della formazione totale erogata, composta in maggior numero dalle attività finanziate, i risultati raggiunti sono stati molto positivi. “A differenza degli indirizzi di studio triennali e dai

19

N° totale corsi attivati

191

corsi polisettoriali rivolti ai disabili, che devono necessariamente essere erogati da soggetti strutturati accreditati a Regione Liguria, l’attività a mercato può essere organizzata anche da personale non accreditato - commenta Sandro Cum, direttore della Cassa Edile di Imperia e coordinatore della Scuola Edile -. Siamo dunque molto contenti che il Sei-Cpt, essendo in possesso di tutte le competenze richieste, sia stata la scelta di molti professionisti e istituti che hanno compreso l’intento primario dell’ente di offire un servizio sul territorio e di farlo, pertanto, a prezzi calmierati, senza

Nel 2020/21 sono state effettuate 447 visite di consulenza nei cantieri per la sicurezza sul lavoro

N° ore di formazione erogate

N° totale allievi

15.288

1.598

scopo di lucro”.

Lo sforzo del personale del Sei-Cpt durante l’anno formativo trascorso, è stato quello di mantenere i numeri del passato, nonostante gli impedimenti causati dall’emergenza sanitaria, confermando il proprio focus nel campo edile, ma cercando di offrire un’attività formativa a 360° che comprendesse anche l’erogazione di percorsi extra settoriali, che pur sembrando lontani dall’edilizia, in realtà ne sono direttamente connessi.

“Il bilancio 2020-2021 mostra che abbiamo raggiunto ottimi risultati, in termini di partecipanti e di finanziamenti ricevuti, oltre che nel settore edile che da sempre rappresentiamo, anche nel settore termoidraulico e in quello agroalimentare, che apparentemente sembrerebbe non c’entrare nulla con l’edilizia -

riprende Veneziano -. In realtà l’agroalimentare dipende da essa, già a partire dalla sistemazione del suolo per le attività agricole, fino ad arrivare alla costruzione, al mantenimento e al restauro delle sue sedi operative (ristoranti, industrie alimentari, ndr). Il nostro obiettivo è quello di fornire servizi per far crescere il tessuto economico e sociale del territorio, a tutto campo”.

Ultimo dato interessante da segnalare in questa fase di bilanci è quello relativo al servizio di consulenza fornito dal Sei-Cpt alle imprese edili nel campo della sicurezza sul lavoro, che conta nel 2020-21 ben 447 visite sui cantieri all’interno di tutta l’area provinciale, che comprende anche, in questo particolare momento storico, il servizio di controllo specifico del rispetto dei protocolli anti Covid.

F O R M A Z I O N E

E

S I C U R E Z Z A

Sandro Cum DIRETTORE DELLA CASSA EDILE DI IMPERIA

Siamo molto contenti che il Sei-Cpt, essendo in possesso di tutte le competenze richieste, sia stata la scelta di molti professionisti e istituti che hanno compreso l’intento primario dell’ente di offrire un servizio sul territorio e di farlo a prezzi calmierati, senza scopo di lucro

20

L’attestazione Soa è il documento che dimostra il possesso da parte dei soggetti esecutori di lavori pubblici dei requisiti di qualificazione economicofinanziaria e tecnicoprofessionale necessari

Attestazioni strategiche anche quando non sono obbligatorie Ance Imperia e Soa Group promuovono l’importanza delle qualificazioni per le imprese edili del Ponente Ligure Francesca Braghero

affidarsi a ditte improvvisate e prive

L’azienda si sostituisce alla pubblica amministrazione nel ruolo di presidio e controllo della legalità delle imprese che operano nel mercato degli appalti dei lavori pubblici

delle idoneità richieste e rischiare di bloccare l’edilizia”. Questa la posizione, in pieno accordo con Ance Imperia, di Guido Camera, direttore generale di Soa Group Spa, azienda leader nel settore delle attestazioni, che opera da oltre 20 anni garantendo i più alti standard di eccellenza e

“I

professionalità per i propri servizi. n questo particolare momento storico segnato da incentivi e bonus

“I lavori effettuati usufruendo di incentivi e bonus sono a tutti gli effetti assimilabili a lavori pubblici anche se

per diverse tipologie di opere di

eseguiti in ambito privato. In questo

ristrutturazione, è essenziale

scenario - continua Camera - l’attività

che le imprese esecutrici siano

svolta dalla nostra azienda rappresenta

qualificate, per evitare di incorrere

un unicum nel mondo dei servizi, in

nello spiacevole inconveniente di

quanto si tratta di un’azienda privata

21

I lavori effettuati usufruendo di incentivi e bonus sono a tutti gli effetti assimilabili a lavori pubblici anche se eseguiti in privato

“Negli ultimi anni abbiamo intrapreso

Guido Camera

un percorso di aggregazione sinergico

DIRETTORE GENERALE DI SOA GROUP S.P.A

con le più importanti realtà del settore e siamo riusciti a realizzare un grande network nel mondo della qualificazione - aggiunge Camera -.

In quest’ottica, dopo l’acquisizione di Soa Rina (branch di uno dei

autorizzata a svolgere una funzione pubblica, sostituendosi alla pubblica amministrazione nel ruolo di presidio e controllo della legalità delle imprese che operano nel mercato degli appalti dei lavori pubblici”.

L’attestazione Soa è il documento che dimostra il possesso da parte dei soggetti esecutori di lavori pubblici dei requisiti di qualificazione economico-finanziaria e tecnicoprofessionale necessari. Una volta ottenuta, l’attestazione ha validità quinquennale con verifica triennale di mantenimento dei requisiti generali ed economici dell’impresa.

Attualmente l’attestazione Soa è richiesta soltanto per l’esecuzione dei lavori pubblici di importo a base d’asta superiore a 150.000 euro. Rimane fuori il capitolo, enorme, dei servizi pubblici e delle opere legate ai bonus: da qui la richiesta di Ance a livello nazionale, chiaramente sostenuta da Soa Group, di estendere l’obbligo della qualificazione anche alle imprese

maggiori player della certificazione internazionale) nel 2020, abbiamo deciso di dare inizio ad una proficua collaborazione con Ance Imperia, ad oggi unico partner del nostro gruppo in provincia, e ci auguriamo di continuare a svilupparla al meglio per incrementare la rete di clienti in questa zona particolarmente ricca di imprese di costruzioni”.

Soa Group è stata tra i primi organismi di attestazione a dotarsi della Certificazione del Sistema di gestione Qualità aziendale UNI EN ISO 9001, al fine di conseguire elevati livelli di soddisfazione dei propri clienti, ad oggi più di 3.000 imprese in tutta Italia.

L’azienda è, infatti, presente in modo capillare sul territorio nazionale con dieci unità operative situate a Roma, Genova, Bergamo, Verona, Ravenna, Prato, Perugia, Pescara, Bari e Catania.

A partire dall’esperienza maturata dal proprio management e dagli oltre 50 dipendenti, unita ad una costante attività di studio e formazione, Soa

impegnate nelle opere legate ai bonus.

Group segue procedure chiare e di

Tutto ciò avviene già nell’ambito

valore, con strumenti efficaci, analisi

delle attività legate ai lavori privati di

dei dati precise e risultati di qualità e

ricostruzione post sisma in Abruzzo ed

si impegna ad assicurare la massima

Emilia, ove la qualificazione Soa è già

riservatezza sulle informazioni e sui

un requisito necessario.

dati delle imprese clienti.

L’azienda ha dieci unità operative situate a Roma, Genova, Bergamo, Verona, Ravenna, Prato, Perugia, Pescara, Bari e Catania

I N F O R M A Z I O N E

P U B B L I C I T A R I A

In questo particolare momento storico segnato da incentivi e bonus per diverse tipologie di opere di ristrutturazione, è essenziale che le imprese esecutrici siano qualificate, per evitare di incorrere nello spiacevole inconveniente di affidarsi a ditte improvvisate e prive delle idoneità richieste e rischiare di bloccare l’edilizia

22

Più che conservata, qui, la memoria sembra calpestata. Basti vedere come le sepolture dei cittadini che più si sono distinti per il loro particolare valore in vita, siano le più abbandonate

A Sanremo il riposo non è eterno, il degrado sì...

Il Cimitero Monumentale della Foce cade a pezzi, tra aree interdette, accessi vietati, tombe pericolanti e ossari in bella vista Alice Spagnolo

Già la stradina che si percorre per raggiungerlo non è il massimo del decoro: tra edifici fatiscenti e bidoni dell’immondizia saccheggiati dagli uccelli e dai topi

P

er fortuna siamo

di eterno, per ora, c’è

tale nel 1980, sembra

al mare. E viviamo

solo il degrado.

di essere su una scena

in una zona mite,

Già per raggiungere il

del crimine. D’altron-

immersa nella macchia

camposanto, iniziato

de, se del macabro si

mediterranea. Altrimen-

a costruire nel 1838 su

vuol mantenere anche

ti al posto dei gabbiani

volere dell’allora sin-

l’umorismo, non si può

ci sarebbero i corvi e

daco di Sanremo Siro

certo dire che i cadaveri

l’atmosfera parrebbe

Andrea Carli, la stradina

manchino.

ancora più cupa, nello

che si percorre non è il

E menomale che all’arti-

stile del romanzo gotico

massimo del decoro: tra

colo 95 del regolamento

dominato da elementi

edifici fatiscenti e bidoni

di polizia mortuaria,

romantici e orrore. Un

dell’immondizia sac-

adottato nel 1993, in

mix che comunque non

cheggiati dagli uccelli e

merito allo storico

manca al Cimitero Mo-

dai topi, portare un fiore

camposanto matuzia-

numentale della Foce di

sulla tomba del proprio

no, che ospita tombe di

Sanremo, che se non sta

caro diventa un’avven-

illustri concittadini e di

cadendo letteralmente

tura dal sapore alquan-

tanti stranieri, si legge:

a pezzi, poco ci manca.

to amaro. Sempre che

“Il cimitero della Foce è

Qui, in un luogo in cui il

poi, una volta varcato il

eretto Cimitero Monu-

rispetto per i cari estinti

cancello, la tomba la si

mentale per conservare

dovrebbe essere massi-

possa raggiungere. Tra

la memoria di istituzio-

mo, e dove una società

cartelli di divieto e nastri

ni, famiglie, uomini che

che si voglia dire civile

bianchi e rossi, più che

bene abbiano meritato

avrebbe l’obbligo di ga-

un cimitero, tra l’altro

della Città di Sanremo

rantire l’eterno riposo,

dichiarato monumen-

e per custodirvi opere

23 cinque anni, il cimitero è di nuovo aperto, anche se in gran parte inagibile, con decine di cappelle inavvicinabili perché potrebbe crollare quel poco che ancora sta in piedi. E se molto tombe sono di epoche passate, fa davvero male vedere come alcune sepolture siano recentissime: c’è quella di una donna, scomparsa artistiche o di partico-

e le erbacce, ci siano le

a 90 anni nelle scorse

lare valore culturale e

targhe poste dall’am-

settimane. A segnalare la

storico”. Più che con-

ministrazione comunale

sua presenza solo un fo-

servata, qui, la memoria

che quei defunti scrive di

glio con il nome e la data

sembra calpestata. Basti

“ricordare con gratitudi-

di nascita e morte. Non

vedere come le sepolture

ne”. Immensa gratitudi-

un fiore, non un lume.

dei cittadini che più si

ne, si direbbe. Nell’aprile

Non si può: il cancello

sono distinti per il loro

del 2017, con un’ordi-

che porta alla cappella è

particolare valore in vita,

nanza volta a tutelare la

legato con una fascetta

siano le più abbandona-

pubblica incolumità (dei

da elettricista e davanti

te. E quasi fa sorridere,

vivi), il sindaco di San-

alla tomba c’è scrit-

se sorridere si può in un

remo Alberto Biancheri

to: “Vietato l’accesso”.

cimitero, vedere che su

chiuse il cimitero per

Anche in questo caso, c’è

quelle tombe, tra le ma-

pericolo crolli e presenza

pericolo di crollo.

cerie dei soffitti crollati

di amianto. Sono passati

Poi ci sono le sepolture

# B L O C C A D E G R A D O

“Il cimitero della Foce è eretto Cimitero Monumentale per conservare la memoria di istituzioni, famiglie, uomini che bene abbiano meritato della Città di Sanremo e per custodirvi opere artistiche o di particolare valore culturale e storico” (Art. 95 Regolamento Polizia Mortuaria)

24

Nel silenzio che regna sovrano nel campo santo, si sente, incessante, il garrito di un cucciolo di gabbiano.

Una litania che accompagna il riposo dei morti. Il piccolo chiama i genitori, che appollaiati sulle croci e sulle statue delle tombe, osservano con sguardo severo chi disturba i loro nidi

all’aperto, quasi tutte

di essere beccati da un

per dei sepolcri. “Non vive

distrutte: pezzi di lapidi

gabbiano reale: da più di

ei forse anche sotterra,

in marmo sono ricom-

dieci anni, sul cancello

quando / Gli sarà muta

poste alla meglio come

d’ingresso del cimitero,

l’armonia del giorno, /

tessere di un puzzle.

un cartello avvisa i visi-

Se può destarla con soavi

Alcune sono appoggia-

tatori del pericolo e c’è

cure / Nella mente de’

te, l’una sull’altra. In

chi, ogni tanto, lamenta

suoi? Celeste è questa /

mezzo una foto sbiadita

un’aggressione da parte

Corrispondenza d’amo-

dal tempo, lettere che un

del grosso pennuto, che

rosi sensi, / Celeste dote

tempo componevano un

tutto è fuorché innocuo.

è negli umani; e spesso /

nome, fiori recisi.

A rendere il quadro

Per lei si vive con l’amico

Nel silenzio che regna

ancora più struggen-

estinto / E l’estinto con

sovrano nel campo san-

te, è il piccolo edificio

noi, se pia la terra / Che

to, si sente, incessante,

che ospita l’ossario. Per

lo raccolse infante e lo

il garrito di un cucciolo

chiuderlo, non essendoci

nutriva, / Nel suo grem-

di gabbiano. Una litania

più la porta, ci hanno

bo materno ultimo asilo /

che accompagna il ripo-

appoggiato sopra una

Porgendo, sacre le reliquie

so dei morti. Il piccolo

lastra di metallo dalla

renda […]”, scriveva Ugo

chiama i genitori, che

quale si riesce comun-

Foscolo in uno dei suoi più

appollaiati sulle croci e

que a vedere l’interno.

celebri componimenti. Per

sulle statue delle tombe,

Ci sono le cassette che

concludere, viene da pen-

osservano con sguar-

contengono resti umani

sare che se è messo così

do severo chi disturba

in bella vista, contras-

male il cimitero monu-

i loro nidi. Sì, perché

segnate da un numero

mentale di Sanremo, non

se visitando una tom-

scritto con il pennarello

osiamo immaginare in che

ba non si viene colpiti

nero. E poi un buco pro-

condizioni versino i pic-

in testa dal crollo di un

fondo, nel pavimento.

coli cimiteri delle frazioni.

calcinaccio, c’è il rischio

Uno spettacolo indegno

Amen.

Per chiuderlo, non essendoci più la porta, ci hanno appoggiato sopra una lastra di metallo dalla quale si riesce comunque a vedere l’interno.

Ci sono le cassette che contengono resti umani in bella vista, contrassegnate da un numero scritto con il pennarello nero

# B L O C C A D E G R A D O

25

“

Sai cos’è

?

”

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Il richiamo del Giappun riporta a casa chef Lamberti Dopo due anni Roberto è tornato a cucinare nella casa nativa, dove nel 1918 nonno Pietro aprì il ristorante di Vallecrosia Fabrizio Pepino

A convincere Roberto Lamberti a rimettersi ai fornelli nella cucina di via Maonara 7, è stato l’imprenditore edile Carlo Alberto Orengo, che ha riaperto il locale l’antivigilia di Natale rinnovandone gli arredi ma lasciando intatta la cucina

Oggi il locale si presenta rinnovato nel segno della modernità e pur avendo aggiunto un bancone da bar all’ingresso, conserva la spaziosità e l’accoglienza di sempre.

In sala sono state introdotte delle rifiniture in corten, mantenendo una tonalità calda e chiara dell’ambiente, con un arrendo in stile minimalista

G

iappun è tornato.

da tre generazioni nella

breve tempo U Giappun.

Senza fare rumo-

famiglia Lamberti, è stato

Nomen omen.

re, una mattina

Carlo Alberto Orengo,

Se l’origine del nome

Roberto Lamberti ha fatto

imprenditore edile per

si perde nella notte dei

la spesa dai suoi fidati

professione, cliente storico

tempi, l’impronta dello

fornitori di sempre, ha

del Giappun per passione.

chef è immediatamente

riaperto la porta della

Il significato di Giappun

riconoscibile e sempre

cucina, si è messo il grem-

è avvolto nel mistero. Se

uguale a se stessa. Per

biule e ha ricominciato a

la leggenda vuole che il

Roberto Lamberti è anche

fare la cosa che gli riesce

nome derivi da un erro-

una questione di radici, un

meglio: cucinare. Manca-

re dall’imbianchino che

inaspettato ritorno nella

vano due giorni a Natale

ne ha dipinto la prima

casa dove è nato (al se-

e il ristorante aperto in

insegna, che ha confuso

condo piano) dopo alcune

via Maonora 7 a Vallecro-

una lettera cambiando il

esperienze a Montecarlo e

sia dal nonno Pietro nel

destino ad una stazione di

Ventimiglia durante i due

lontano 1918 era ormai

posta che doveva chia-

anni della pandemia. Un

chiuso da quasi due anni

marsi Ciappun, ovvero

richiamo della foresta che

a causa del Covid. Ma una

ferro di cavallo, la memo-

Orengo in cuor suo spera

storia cominciata più di un

ria della famiglia Lam-

possa riavvicinare a casa

secolo fa, che ha attraver-

berti risale alla passione

anche il secondo dei due

sato una guerra mondiale

del nonno per le forze

figli rimasto a York, An-

e una terribile alluvione,

armate Giapponesi, forse

drea, mentre Silvio è già

non poteva finire in questo

nata durante la Grande

tornato e sta lavorando in

modo. A riaccendere la

Guerra. Da Giappone a

sala.

fiammella del fuoco sacro

Giappun il salto è breve e

Quando entro per la prima

dello chef, tramandato

lo stesso nonno divenne in

volta nel ristorante è l’ora

C O S T R U T T O R XI X DX IX X GX U XS X T X O

27 di pranzo e mancano po-

stelletta piena, luminosa,

sapore, il profumo e la

chi giorni all’anno nuovo.

netta”. Una fama rimasta

presentazione dei piatti.

Varco la soglia pensando

intatta nel tempo, come

“Roberto Lamberti è

a quanti in oltre 100 anni

scrive nel 2011 Costantino

venuto grande tra pen-

di storia lo hanno fatto

Malatto di “Repubblica”

tole e piatti, ma il suo

prima di me. Migliaia

spiegando che “il patron

curriculum evidenzia

di persone appartenen-

Roberto Lamberti è uno

anche studi alberghieri

ti a epoche differenti, di

chef che ama una cucina

ad Alassio e una discre-

diversa provenienza e

naturale, con piatti basati

ta gavetta in Francia e a

estrazione sociale, tutti

più sull’esaltazione della

Montecarlo - scriveva “Il

accomunati dallo stes-

qualità del pesce che sulla

Secolo XIX” nel 2006 -. Un

so desiderio, mangiare

sua elaborazione. Il locale

lungo giro per vedere cosa

molto bene. Non per nulla

è molto piacevole: non

succede nel mondo prima

gli ispettori della Guida

grandissimo, c’è spazio

di tornare a casa, quasi

Michelin avevano stigma-

abbondante fra i vari

vent’anni fa. E riprende-

tizzato come “l’accurata

tavoli”.

re l’attività di famiglia.

selezione e freschezza

Oggi il locale si presenta

Da allora il ristorante ha

della materie prime, uni-

rinnovato nel segno della

continuato a crescere (14,5

tamente all’accattivante

modernità e pur avendo

sulla guida dell’Espresso),

presentazione dei piatti,

aggiunto un bancone da

grazie anche alla discreta

fossero la carta vincente

bar all’ingresso, conserva

ma efficiente presenza

del locale”. Uno dei primi

la spaziosità e l’accoglien-

della moglie Daniela in

ad averlo scoperto è stato

za di sempre. Orengo, da

sala”.

il noto critico enogastro-

buon costruttore qual è, in

Una presenza, quella di

nomico Edoardo Raspelli

poche settimane è riusci-

Daniela, che rimane co-

nell’ormai lontano 1995,

to a dare una rinfrescata

stante ancora oggi, seppur

quando scriveva sulle

salutare alla sala, intro-

affiancata da Juro Napo-

pagine de “La Stampa”

ducendo nelle rifiniture

litano in cucina e Daniela

che “Giappun 1918 non lo

elementi innovativi come

Bordiga in sala. Attenta e

conosce nessuno: ne parla

il corten, mantenendo una

leggera, fa la spola dalla

solo la Michelin (Guida,

tonalità calda e chiara

cucina ai tavoli con le pre-

ndr) che gli assegna due

dell’ambiente, con un

libatezze con cui Roberto

appropriate forchette (se-

arrendo in stile minima-

delizia gli ospiti, in una

gno di un servizio accurato

lista. La cucina, il regno di

simbiosi perfetta che da

ma semplice) ma dimen-

Roberto, è invece rimasta

sempre aggiunge valore

tica la grandezza dei

rigorosamente intatta,

all’esperienza unica di

fornelli che meritano una

forse per preservare il

mangiare al Giappun.

La cucina, il regno di Roberto Lamberti, è rimasta rigorosamente intatta, forse per preservare il sapore, il profumo e la presentazione dei piatti

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Se Fabio conduce i giochi soprattutto fuori ufficio seguendo clienti, operai e fornitori, in ufficio, dietro la scrivania, c’è anche papà Gianfranco, che si è buttato con entusiasmo nella nuova avventura imprenditoriale fortemente voluta dal figlio

L’impresa di Fabio è l’orgoglio di Gianfranco La Arco Costruzioni Srl di Imperia nasce il 28 gennaio 2021, in piena pandemia. Oggi dà lavoro a 16 persone e ha 15 cantieri Fabrizio Pepino

Padre e figlio, prima Gianfranco dal 1997, poi Fabio dal 2000, sono stati soci in una precedente impresa edile fino all’anno scorso, quando hanno deciso di aprire la nuova impresa

“È

tutta una questione di organizzazione”. Fabio Gaggero ha le idee chiare

deciso di aprire la nuova impresa.

“Dopo la crisi iniziata nel 2008 il lavoro è cambiato molto - ricorda Gianfranco

su come si deve condurre un’azienda.

-, oggi si lavora soprattutto conto terzi,

D’altronde non potrebbe essere al-

un tempo si partiva comprando il terre-

trimenti per uno che decide di aprire

no, poi si progettava un palazzo e infine

un’impresa edile in piena pandemia.

si vendevano gli alloggi, a volte anche

L’Arco Costruzioni Srl di Imperia è nata

tre in un pomeriggio”.

il 28 gennaio 2021, oggi dà lavoro a 16

“Il mio sogno è tornare a lavorare come

persone e ha una quindicina di cantieri

una volta - continua Fabio -, ma nel

aperti. Se Fabio conduce i giochi so-

frattempo ci stiamo attrezzando per

prattutto fuori ufficio seguendo clien-

aprire nuovi scenari guardando già

ti, operai e fornitori, in ufficio, dietro

oltre la fine delle ricadute positive por-

la scrivania di via Verdi 6, c’è anche

tate dal Superbonus e dalle altre misure

papà Gianfranco, che si è buttato con

varate dal Governo negli ultimi anni,

entusiasmo nella nuova avventura

tutte realtà che tra poco tempo non ci

imprenditoriale fortemente voluta dal

saranno più. La nuova strada che stia-

figlio. Ovviamente nessuno dei due si

mo intraprendendo è anche quella di

è inventato impresario da un giorno

provare ad entrare nel settore dei lavori

all’altro. Entrambi, prima Gianfranco

pubblici. Per farlo ci stiamo dotando

dal 1997, poi Fabio dal 2000, sono stati

di tutte le attestazioni e certificazio-

soci in una precedente impresa edile

ni necessarie per poter partecipare a

fino all’anno scorso, quando hanno

gare, bandi e appalti. Un iter complicato

29

che stiamo portando avanti grazie alla competenza e alla disponibilità di Ance Imperia”.

Gianfranco, nonostante la lunga esperienza sul campo, vive con trasporto lo start-up dell’azienda di Fabio, per il quale stravede e che sembra avergli restituito una seconda giovinezza. “Fabio si è diplomato geometra, poi ha cominciato a fare pratica e ora professionalmente è molto preparato. Per avviare la nuova impresa l’esperienza sul campo è stata più importante del proseguire gli studi magari da ingegnere; nel suo caso avere un mestiere è stato più utile che avere una laurea”.

“Io preferivo lavorare che studiare - conferma Fabio -, ma soprattutto

volevo avere un’impresa mia. Ho tanta passione, quindi mi ci sono buttato con tutto me stesso. Lavoro tanto perché mi piace, per ora non mi pesa, poi vedo che le cose vanno bene quindi ho anche più soddisfazione nel farlo. Cerco anche di ritagliare un po’ di spazio per me, ad esempio facendo sport in pausa pranzo, senza contare che presto diventerò papà e quindi qualcosa dovrà pur cambiare! Sarà sempre comunque tutto una questione di organizzazione, anche se la mia fortuna è stata quella di prendere un’attività già avviata, altrimenti sarebbe stata ben più dura”.

In poco più di un anno di attività, la Arco Costruzioni Srl ha già realizzato una serie di interventi importanti,

L A

N O S T R A

A Z I E N D A

L’Arco Costruzioni sta realizzando un palazzo vicino alla sede di via Verdi 7 a Imperia, partendo dalla demolizione di quello esistente per ricostruirne uno nuovo. Hanno da poco finito di gettare il cemento armato e adesso stanno facendo le murature.

Tra un anno diventerà un bel condominio.

30

La parola chiave del successo dell’azienda è organizzazione, su cui Fabio fonda tutta la gestione del lavoro

gru, anche se, per facciate e ristrutturazioni, in questo momento non le stiamo utilizzando”.

Oltre ai 16 dipendenti, di cui solo 3 sono italiani, la Arco Costruzioni Srl lavora molto con i cottimisti, con vere e proprie squadre di pittori e intonachisti e con artigiani come elettricisti, idraulici, etc. Anche in questo caso l’organizzazione è fondamentale per svolgere il lavoro e tutelare la coesistenza, ma il vero problema oggi è la difficoltà a trovare manodopera specializzata o giovani disposti a imparare un lavoro.

“Abbiamo provato ad assumere anche qualche apprendista - conclude Fabio - ma sembra che la maggior parte dei giovani oggi abbia poca voglia di lavorare. Chi non si impegna non impara e questo è un lavoro faticoso dove meno impari più fai fatica. Nonostante tutto, In poco più di un anno la Arco Costruzioni Srl ha già realizzato una bella villa unifamiliare con piscina per un privato a Dolcedo, molte facciate di palazzi in centro Imperia, alloggi conto terzi a Imperia, Diano Marina e San Bartolomeo al Mare

come una bella villa unifamiliare con piscina per un privato a Dolcedo, molte facciate di palazzi in centro Imperia, da quella di Palazzo Bianchi a quella di Palazzo Re. Alloggi conto terzi sono stati ultimati a Imperia, Diano Marina e San Bartolomeo al Mare, ma è stata ristrutturata anche una villa a Cervo.

“Ora stiamo realizzando un palazzo vicino alla nostra sede, partendo dalla demolizione di quello esistente per ricostruirne uno nuovo - spiega Fabio -. Abbiamo finito di gettare il cemento armato e adesso stiamo facendo le murature. Tra un anno diventerà un bel condominio. A Imperia oltre agli uffici abbiamo due depositi per le attrezzature e i mezzi, abbiamo anche quattro

L A

N O S T R A

A Z I E N D A

in questo momento abbiamo una buona squadra, si danno tutti da fare, vedo che sono contenti, alcuni ragionano come se l’azienda fosse loro. Qualche domenica fa ho telefonato a due nostri dipendenti per anticipargli una questione di lavoro del lunedì e ho scoperto che stavano lavando di loro iniziativa il furgone per averlo pulito per l’inizio della settimana. Mi ha fatto piacere, perché anche se so di essere noioso e pretendere molto, mi piace avere con gli operai un rapporto famigliare. Odio fare il capo maltrattando le persone, l’educazione viene prima di tutto, loro sanno che come possono sbagliare loro, posso sbagliare anche io”.

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