Montecarlo

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HISTORIQUE

XX Rallye Monte-Carlo Historique


Historique

XX Rallye Monte-Carlo Historique

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1 I vincitori: Decremer-Albert su Opel Ascona 2000 del 1979. 2 Il benvenuto al XX Rallye Monte-Carlo Historique. 3 LavaLava su Austin Mini Coper S del 1965. 4 Wright-Traverso su Lancia Stratos del 1976. 5 Carlos Antunes Tavares-Vallery Masson su Peugeot 104 ZS del 1979. 6 La placca ufficiale della manifestazione. 7 RagnottiDelanney su Renault 8 Gordini del 1969. 8 La locandina ufficiale del XX Rallye MonteCarlo Historique. 9 Aghem-Cumino su Lancia Fulvia CoupĂŠ 1200 del 1965, secondi in classifica. 10 Fontanella-Scrivani su Fiat 128 Rally del 1971, terzi classificati.

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Trionfo della Scuderia Milano Autostoriche nella classifica a squadre al termine della “grande classica” di regolarità, vinta dai belgi DecremerAlbert su una Opel Ascona molto simile a quella che si impose trentacinque anni fa con Roehrl nel rally valido per il Mondiale. Molte le auto di pregio al via di un evento organizzato in modo esemplare e caratterizzato da condizioni meteo variabili

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di Alessandro Rigatto | foto ACM / Jo Lillini

Vittoria di squadra

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n un Monte-Carlo Historique sempre più mediatico e nobilitato anche quest’anno dalla presenza di numerosi equipaggi ufficiali, tra cui quelli dell’Equipe Renault Classic (con quattro 8 Gordini affidate a Ragnotti-Delanney, Guigou-Prevost, Leclere-Duvernay e Chancel-Forgeroux), di Seat Sport (con Canellas-Ferrater su una splendida 124 Especial 1800 dalla livrea identica a quel9

la impiegata quarant’anni fa dalle vetture ufficiali al “Monte”) e addirittura con BMW Group che ha schierato una Mini Cooper S per il vincitore dell’edizione 1967 della gara monegasca, il finlandese Rauno Aaltonen, hanno conquistato il podio piloti esperti ma tutto sommato meno avvezzi allo “star system” delle Case automobilistiche. Ha quindi colpito positivamente il nuovo successo di una Opel a trazione 10

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posteriore (tecnicamente svantaggiata sui fondi parzialmente innevati di questa edizione): stavolta a imporsi è stata una Ascona 2000, quasi a voler ricordare che su quelle stesse strade, ben 35 anni fa, era stata la 4 cilindri tedesca, in quell’occasione una Ascona 400 dotata di un motore di 2,4 litri preparato dalla Cosworth, a permettere a Walter Roehrl di cogliere il suo secondo successo al Rallye Monte-Carlo e


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di iniziare la sua gloriosa cavalcata verso il secondo titolo iridato Piloti Rally. A condurre stavolta la vettura di Ruesselsheim è stato l’equipaggio belga composto da Michel Decremer e Yannick Albert, abili a raggiungere il comando della gara al termine della zona cronometrata numero 8 e a difenderlo fino alla fine, resistendo alla concorrenza e all’emozione anche nelle ultime due Prove Speciali, la LantosqueLuceram e il Turini, percorso quest’anno da La Bolléne Vesubie a Sospel. Numerose le celebrità del mondo dell’automobile e dello sport presenti alla gara, e non solo per il puro spirito decoubertiniano di partecipare: Carlos Tavares, AD del Gruppo PSA, si è iscritto con una favolosa Peugeot 104 ZS Gruppo 2, condivisa con il navigatore Laurent Valery-Masson, il pilota-collaudatore Porsche Juergen Barth ha ritrovato accanto a sé il co-driver Roland Kussmaul nell’abitacolo della 924 Turbo, il monegasco Daniel Elena, appena rientrato dalla Dakar dove aveva navigato 2

Sebastien Loeb (ottenendo il secondo posto assoluto), si è calato nei panni di pilota per condurre la sua Volkswagen Golf GTI Gruppo 2 seguendo le note dettate da Olivier Campana e lo ha fatto talmente bene da rimanere in testa alla classifica generale nelle prime due zone cronometrate per poi concludere al sesto posto assoluto e primo tra gli equipaggi monegaschi. Da sottolineare anche l’impegno di Jean-Jacques e Baptiste Martin, su Ford Mustang, che hanno voluto celebrare la partecipazione della vettura americana all’edizione 1967 del “Monte”. Ma per chi ha a cuore i colori italiani la ventesima edizione del Monte-Carlo Historique merita di essere ricordata soprattutto per lo strepitoso successo della Scuderia Milano Autostoriche, che si è imposta proprio nella classifica a squadre. Partiti un po’ in sordina da Barcellona, Bad Homburg e Reims, i 18 equipaggi del sodalizio milanese, divisi in due “equipe”, hanno disputato una gara tutta in salita 3

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lungo gli oltre 2500 chilometri del rally storico più famoso, regalando alla Scuderia Milano Autostoriche il secondo successo consecutivo, il terzo negli ultimi sei anni, sulle strade della gara monegasca, grazie a piazzamenti nelle primissime posizioni della classifica generale. Aghem-Cumino su Lancia Fulvia Coupè 1.2 e FontanellaScrivani su Fiat 128 Rally hanno conquistato rispettivamente la seconda e terza piazza assoluta, mancando di pochissimo la posizione di vertice. L’ultima notte è stata, come sempre, estremamente selettiva, con ritardi e abbandoni per uscite di strada propiziate da un asfalto estremamente viscido che ha portato sul traguardo di Monaco soltanto 275 dei 330 equipaggi partiti cinque giorni prima. Ne hanno approfittato soprattutto i concorrenti rimasti attardati da problemi nelle prime battute del rally, come Mozzi-Biacca su Lancia Fulvia HF 1.6, risaliti fino alla 37a posizione, Bergamaschi-Seneci su Volkswagen 1303S, entrati nei primi 50


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1 Stanley-Northmore su Austin-Healey 3000 MkII del 1962. 2 Glen-Sturgess su Ford Escort RS 2000 MkII del 1978. 3 Kashin-Svencis su Jaguar E-Type del 1968. 4 Raymond-Lamorlette su CitroĂŤn DS21 del 1967. 5 Caminiti-Caminiti su Volkswagen Golf GTI del 1979. 6 Grangeon-Grangeon su Porsche 924 Turbo del 1979. 7 Perfetti-Kessel su Alpine-Renault A110 1600 S del 1973. 8 Perlino-Olivieri su Opel Kadett GTE 1.9 del 1978.

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1 Boutinet-Roquet su SAAB 97 Sonett del 1972. 2 Argenti-Amorosa su Porsche 911 T 2.2 del 1969. 3 Bergamaschi-Seneci su Volkswagen 1303 S del 1973. 4 Garosi-Vialar su Mazda RX2 del 1972. 5 Canellas Gual-Ferrater Torras su Seat 124 Especial 1800 del 1975. 6 Pellat-Pillet su SAAB 96 V4 del 1973. 7 KappelerPotjahns su Volvo PV 544 del 1960. 8 Le premiazioni durante la cena di gala. 9 Diacono-Paris su Alpine Renault A110 1300S del 1972.

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col 47° posto assoluto, e Seno-Bertuzzi su Alfa Romeo GT Junior inseritisi nei top 100 (90i). Sfortunati invece De Angelis-Sisti su Fiat 124 Sport Spider, a lungo tra i primi e vittime di una foratura proprio nell’ultima prova del Turini che li ha fatti scivolare in 49a posizione. Detto di Aghem-Cumino che hanno disputato una gara egregia senza una sbavatura (erano alla loro 16a partecipazione al “Monte” storico) e di Fontanella-Scrivani, afflitti da problemi alla frizione ma molto abili a saper sfruttare gli pneumatici nell’unica prova con cumuli di neve marcia, è da rilevare la ottima prestazione di Maurizio Torlasco, 13° assoluto alla sua prima esperienza da pilota dopo tanti Monte-Carlo fatti (e vinti) da navigatore, in coppia con Opezzo su Opel Kadett GTE, e del fratello Marco Torlasco che navigava Fabrizio Arengi Bentivoglio sulla Porsche 911, 20i nonostante una uscita di strada. Una posizione avanti a loro i sempre regolari Aiolfi-Nodi con la Lancia Beta Coupè, 19i assoluti, mentre hanno certamente da recriminare col “traffico” in prova speciale Marcattilj-Giammarino su Triumph TR2, a

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lungo nella zona di vertice e poi attardati in 25a posizione, ostacolati da concorrenti più lenti. Roveta-Roveta su Fiat 124 Sport Spider hanno chiuso 78i a causa di problemi elettrici, ma con la soddisfazione di un miglior tempo assoluto su una prova speciale, mentre Bugatti-Bugatti con la Ford Escort, dopo un buon inizio si ritrovano 123i anche a causa di una toccata proprio negli ultimi tornanti. In mezzo a loro, Bertolini-Bertolini e Rossi-Briani, rispettivamente 113i e 120i con le Lancia Fulvia Coupé, hanno recuperato dopo gli iniziali problemi con la strumentazione. Chi invece ha da lamentarsi sono Argenti-Amorosa su Porsche 911, partiti bene e fortemente attardati poi in prova durante la gara, con un risultato (152°) che non rende merito alle loro prestazioni. All’esordio al “Monte”, Cabetta-Mattiuzzi con la Triumph TR3, unico equipaggio romano della Milano Autostoriche, chiudono al 211° posto. Sfortunati invece gli equipaggi genovesi della scuderia, Bonamini-Ambrogi su Fiat Abarth 124 Rally e Gandino-Scarcella su Saab 96 V4, costretti rispettivamente i pri-

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mi all’abbandono per problemi meccanici e i secondi a dare forfait addirittura prima della partenza da Bad Homburg. Conferma quindi della eccellente prestazione di squadra della Scuderia Milano Autostoriche, che si porta a casa per la terza volta, la seconda consecutiva, il trofeo per la migliore equipe al Rallye Monte-Carlo Historique, ma anche onore al merito dei suoi due equipaggi che conquistano addirittura due dei tre gradini del podio assoluto nella gara del Principato. Per il sodalizio milanese è arrivata anche una... valanga di coppe per i successi di classe: MarcattiljGiammarino hanno vinto la categoria per vetture costruite prima del 1961 e la relativa classe fino a 2000 cc, Aghem-Cumino si sono imposti in quella per vetture dal 1962 al 1965 e la relativa classe fino a 1300 cc, Fontanella-Scrivani quella per vetture dal 1965 al 1971 e la relativa classe fino a 1300 cc, e infine Arengi Bentivoglio-Torlasco sono secondi della classe fino a 2000 cc tra le vetture dal 1962 al 1965 e Argenti-Amorosa sono terzi della classe oltre 2000 cc vetture dal 1965 al 1971.


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