SÜDTIROL

Meno gente, più natura.
Scoprite luoghi autentici e tranquilli in Alto Adige, dove la natura è ancora protagonista e l’overtourism non è ancora arrivato.

Una pubblicazione di Radius in allegato al numero odierno de IL SOLE 24ORE






![]()

Scoprite luoghi autentici e tranquilli in Alto Adige, dove la natura è ancora protagonista e l’overtourism non è ancora arrivato.

Una pubblicazione di Radius in allegato al numero odierno de IL SOLE 24ORE









Unʼesperienza di pura rigenerazione tra panorami sconfinati e vette alpine innevate. Scoprite lʼessenza della leggerezza nei migliori hotel wellness dellʼAlto Adige. belvita.it



VACANZE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Viaggiare in treno o in autobus

4 Lontano dalla folla, vicino all’Alto Adige
8 Tradizioni che continuano a vivere
10 Avventura invernale Valle Aurina: vette, gusto e benessere
12 Vacanze a basso impatto ambientale
16
COPERTISSIMI A BOLZANO E SVESTITI IN MONTAGNA?
Dal piumino alle infradito

25
16 Copertissimo a Bolzano e svestiti in montagna?
20 Tra incanto d’Avvento e quiete d’altura
22 Dalla roggia del Re Laurino al Latemar Sixpack
25 Bellissimo e buonissimo: il cuore di castagna
28 L’oasi di benessere nel cuore di Merano
29 Dopo lo sci si alzi il sipario
33 L’essenza del benessere a Merano
34 Lusso in posizione panoramica

C’è un altro modo di vivere l’Alto Adige d’inverno. Un modo più silenzioso e autentico, lontano dall’overtourism e vicino all’essenza di questa terra. Qui la neve non è solo scenografia, ma ritmo, respiro e quiete.
A pochi chilometri da Bolzano, la Val Sarentino accoglie chi cerca calma e autenticità. Le botteghe artigiane, il piccolo mercatino dell’Avvento e le piste di Reinswald offrono esperienze genuine, senza folla. Al Lago di Valdurna il silenzio e il ghiaccio raccontano l’inverno più vero. Oltre Merano, la Val d’Ultimo invita a rallentare. Sci di fondo, ciaspolate e malghe innevate svelano un paesaggio che rigenera. I larici millenari di Santa Geltrude e la leggendaria “Häusl am Stoan” testimoniano la forza e la bellezza di questa valle.
BELLISSIMO E BUONISSIMO: IL CUORE DI CASTAGNA Il dolce dell’amore nato a Bolzano
Pubblicazione speciale al nr. 6 dal 09.10.2025
Editore e stampa: Athesia Druck srl, Bolzano Reg. Trib. Bolzano nr. 26/01, il 27.11.2001
Caporedattore: Elmar Pichler Rolle
Project manager: Magdalena Pöder
Responsabile vendita: Patrick Zöschg
Consulenza pubblicitaria: Michael Gartner, Markus Hatzis

Redazione: Massimiliano Boschi, Edith Runer
Traduzione: Martina Loffredo
Amministrazione: via del Vigneto, 7, I-39100 Bolzano, tel +39 0471 081 561, www.mediaradius.it
Foto: shutterstock, archivio “Dolomiten”, archivi pubblici e privati, documentazione di vendita
Grafica/layout: Simon Krautschneider
Art Director: Elisa Wierer
Editing: Magdalena Pöder
L’Alto Adige è così: un mosaico di luoghi che premiano chi sa guardare con lentezza.
Magdalena Pöder
Distribuzione: In Italia come supplemento de „IL SOLE 24ORE“, Spedizione postale in Alto Adige Tiratura: 60.436
Per il bene dell'ambiente su carta ecologica! La redazione non si assume alcuna responsabilità per il contenuto delle pagine pubblicitarie, delle pagine PR e dei siti web elencati. Si informa che Athesia Druck srl ha designato, ai sensi dell'art. 37 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR), il responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer, DPO), che è contattabile per la tutela dei dati personali attraverso dpo@athesia.it



Anche alcune zone dell’Alto Adige sono finite sulle prime pagine dei giornali per questo motivo, ma non va dimenticato che sono spesso gli stessi turisti a provare disagio a visitare luoghi troppo frequentati. Località che non permettono di realizzare gli scopi per cui il viaggio era stato organizzato proprio a causa del sovraffollamento. Ecco quindi, un paio di consigli per chi vuole recarsi in zone, magari meno “spettacolari”, ma capaci di un’ospitalità più genuina, meno stressante e soprattutto in grado di trasmettere l’atmosfera del luogo che si è deciso di visitare.
La Val Sarentino
La Val Sarentino si nasconde appena “dietro” ai castelli di Bolzano, tra gole in porfido e ritmi d’altri tempi. La si imbocca a nord del capoluogo risalendo il torrente Talvera fino a raggiungere il centro principale, quello che dà il nome alla valle. Sono sufficienti venti minuti di auto e pochi minuti in più in bus, lasciati i mezzi pubblici o privati nel parcheggio all’ingresso del paese, si supera il ponte coperto bastano pochi minuti per percepire l’atmosfera del posto, un luogo che segue altri ritmi e diversi orizzonti.
Sarentino è un paesino di circa 2000 abitanti che raggiunge i 7000 sommando le 28 frazioni che formano il comune con la superficie più vasta dell’intero Alto Adige. Le botteghe artigiane e quelle di specialità gastronomiche si mischiano ai bar di paese e l’atmosfera resta rilassata anche durante il periodo dell’Avvento, quando si tiene uno dei mercatini più “intimi” della provincia.
Ma la Val Sarentino non è solo questo, proseguendo una dozzina di chilometri oltre il centro principale della valle, si arriva a Reinswald con i suoi ventidue chilometri di piste, lontani dalla frenesia e dalla folla di altre aree sciistiche più rinomate. Per chi preferisce altri tipi di discese, può utilizzare una pista di slittino molto amata anche dalla popolazione locale: la “Reinswalder Wiesn“ lunga quasi 5 km con 500 metri di dislivello. A chi sentisse comunque la mancanza di luoghi più scenografici e pittoreschi, consigliamo di proseguire fino al lago di

Valdurna, pieno di fascino in ogni stagione. Nei mesi invernali, lo è in maniera particolare grazie alla sua superficie ghiacciata che non si limita a rendere incantevole il panorama ma rende felici decine di pattinatori e pattinatrici. Un facile percorso panoramico permette l’intero giro del lago con alcuni scorci davvero suggestivi. Dal percorso circolare si diramano alcuni sentieri percorribili anche d’inverno, senza eccessiva fatica che permettono di raggiungere malghe che lasceranno nei sensi del visitatore sapori e odori inconfondibili. La gemma di Valdurna è, però, la chiesetta di San Nicolò che sorge proprio all’imbocco del lago. Un edificio del XIII secolo che ospita affreschi molto ben conservati risalenti a due secoli più tardi. Infine, si può tornare sulla strada statale che attraversa la Val Sarentino per raggiungere Passo Pennes, a 2200 metri
di altitudine. Il passo dista circa 45 chilometri da Bolzano, ma soli 18 da Vipiteno. E vi ritroverete ad aver attraversato mezzo Alto Adige senza nemmeno accorgervene.
La Val d’Ultimo
Dai dintorni di Bolzano ci spostiamo a quelli di Merano, nell’Alto Adige occidentale, per percorrere la valle che da S. Pancrazio attraversa i paesi di Santa Valburga e San Nicolò fino a raggiungere Santa Geltrude nel Parco Nazionale dello Stelvio. E’ la Val d’Ultimo, un’area non troppo frequentata che permette di godersi la neve attraverso molteplici attività. Particolarmente apprezzati sono gli itinerari per ciaspole e sci alpinismo, così come l’area sciistica Schwemmalm con 25 chilometri di piste e uno dei tracciati più belli dell’Alto Adige per lo sci di fondo che percorre uno scenografico

itinerario panoramico da Pracupola fino a Santa Geltrude. Ma non si possono dimenticare le piste di pattinaggio su ghiaccio, quelle da slittino (naturali e artificiali) e i menu delle malghe innevate aperte anche nei mesi invernali. Luogo simbolo della Val d’Ultimo è, però, la “leggendaria” casetta contadina costruita su uno sperone di roccia a San Pancrazio. E’ l’"Häusl am Stoan" sopravvissuta all’alluvione del 1882 proprio grazie al masso su cui era stata costruita. Per chi non ama girare senza meta alla scoperta dei territori, consigliamo una passeggiata nello spazio e nel tempo. Quella necessaria per arrivare all’ombra dei larici millenari di Santa Geltrude vicino ai masi Außerlahn. Alberi alti oltre trenta metri e con una circonferenza che raggiunge gli otto. Impossibile restare indifferenti al cospetto di certe creazioni della natura.


www.monika.it
UNA NUOVA DIMENSIONE DI LUSSO E BENESSERE DA NOVEMBRE 2025









L’artigianato tradizionale vive in Alto Adige, un patrimonio che si è conservato per generazioni. Soprattutto nelle valli più remote, difficilmente accessibili in passato, questo antico sapere si è conservato fino ad oggi. Qui l’artigianato non era solo un modo per trascorrere le lunghe serate invernali, ma spesso anche un mezzo di sostentamento che garantiva la sopravvivenza. Con pazienza e cura dei dettagli, sono nati per secoli pezzi unici fatti a mano.

Nella nostra epoca di rapidi cambiamenti, l’apprezzamento per i prodotti fatti a mano sta crescendo di nuovo. Che si tratti di intagli in legno, feltro di lana di pecora o ricami su cuoio, l’artigianato in Alto Adige è tanto vario quanto la regione stessa.
Intaglio in legno: capolavori scolpiti
La Val Gardena è particolarmente famosa per i suoi scultori del legno, che da secoli creano veri e propri capolavori. Qui vengono create statuine di presepi, maschere e sculture allegoriche, ma anche opere d’arte moderna. L’intaglio del legno è un mestiere profondamente radicato in Alto Adige. Già nel Medioevo, gli scultori gardenesi erano noti soprattutto per le loro opere sacre, ma con il tempo si è sviluppata un’arte profana che combina l’artigianato tradizionale con approcci moderni.
Ricamo su cuoio: un mestiere raffinato
Un altro mestiere secolare che vive in Alto Adige è il ricamo su cuoio. Questa raffinata tecnica, particolarmente apprezzata in Val Sarentino, consiste nell’intarsiare sottili strisce di penna di pavone nel cuoio. Con un punteruolo si praticano dei fori nel cuoio, attraverso i quali la penna di pavone viene fatta passare punto per punto. I prodotti finiti –cinture, scarpe tradizionali, portafogli o cinturini – sono sempre pezzi unici.
La tornitura: il legno in movimento
Anche la tornitura del legno ha una lunga tradizione in Val Sarentino. Ciotole, vasi e altri oggetti decorativi e di utilità vengono creati al tornio a partire dal legno di cirmolo, apprezzato tra l’altro per le sue proprietà calmanti. Il legno di cirmolo viene tagliato preferibilmente

nei mesi invernali, quando la luna è calante, perché è il momento in cui la qualità è migliore.
Tessitura e infeltrimento: dalla lana di pecora alle opere d’arte
Anche la tessitura e l’infeltrimento sono mestieri tradizionali in Alto Adige. Particolarmente nota è la Giacca Sarner (Jangger), una giacca fatta a mano in lana di pecora, originaria della Val Sarentino. Pantofole, coperte, tappeti e pellicce sono ancora prodotti qui con la lana delle pecore che pascolano nella regione.
Reggelemocher: La pipa della Val Sarentino
In Val Sarentino esiste ancora un mestiere quasi dimenticato: la fabbricazione delle pipe. Peter Ainhauser è uno degli ultimi a realizzare a mano la tradizionale pipa sarentina, chiamata “Reggele”. Ha imparato da solo quest’arte e, oltre alle pipe, realizza anche posate intarsiate. I suoi prodotti non sono solo un pezzo di tradizione, ma anche veri e propri oggetti da collezione.
Bottai: Una tradizione incentrata sul vino
Nel sud dell’Alto Adige, una regione fortemente caratterizzata dalla viticultura, anche l’artigianato della bottaia ha una lunga storia. Il bottaio costruisce botti e contenitori di legno, che in passato venivano utilizzati principalmente per la conservazione e il trasporto del vino e di altri prodotti agricoli. Il lavoro del bottaio è un’arte a sé stante: le doghe – pezzi di legno dalla forma particolare – vengono modellate utilizzando cerchi di legno o di ferro. Oggi
sono poche le bottaie attive in Alto Adige, ma la conoscenza di quest’arte sopravvive e può essere ammirata in alcuni laboratori e musei.
Merletto a tombolo: tradizione raffinata
Il merletto a tombolo è uno dei mestieri che non è ancora stato sostituito dalle macchine. Con rocchetti a forma di fuso e filati pregiati si creano delicati merletti che vengono utilizzati per decorare abiti, tovaglie o tende. Questo mestiere è sopravvissuto fino ad oggi, in particolare in Valle Aurina e Val di Tures, e chi ha la fortuna di vedere una merlettaia al lavoro, rimane impressionato dalla precisione e dalla pazienza necessarie.
L’artigianato sopravvive
L’Alto Adige è una terra di tradizioni e l‘artigianato ha un posto speciale in questa cultura. Anche se molti degli antichi mestieri sono stati sostituiti dalle macchine, ci sono ancora numerosi artigiani nella regione che conservano queste vecchie tecniche e le sviluppano ulteriormente con nuove idee. I confini tra artigianato e arte popolare sono spesso impercettibili. Soprattutto nelle valli più remote, l’artigianato è profondamente radicato e costituisce una parte importante del patrimonio culturale. Che si tratti di sculture in legno in Val Gardena, di ricamo su cuoio in Val Sarentino o di merletti in Valle Aurina, in Alto Adige ci sono numerose possibilità di sperimentare queste antiche tradizioni. Visitare uno dei laboratori dove i mestieri tradizionali sono ancora praticati non è solo un viaggio nel passato, ma anche una scoperta del lato creativo e artistico dell’Alto Adige.

La Valle Aurina – circondata da 80 maestose cime oltre i 3.000 metri – è una delle valli più autentiche dell’Alto Adige. In inverno questo scenario alpino si trasforma in uno scintillante paradiso innevato. Proprio qui, dove le montagne toccano il cielo, si trova l’Hotel Schwarzenstein.
Lo Skiworld Valle Aurina con Speikboden e Klausberg offre 86 chilometri di piste e 21 impianti moderni. La particolarità: dallo Speikboden una fantastica discesa conduce direttamente all’hotel – vero ski-in/ski-out. Mentre le famiglie scivolano su ampie piste soleggiate, gli esperti trovano la loro sfida sui pendii ripidi. 50 chilometri di piste da fondo attraversano boschi invernali fiabeschi – attrezzatura da fondo noleggiabile in loco. Romantiche slittate con i cavalli, escursioni invernali guidate verso malghe caratteristiche e velocissime discese in slittino completano l’esperienza.
Cultura casearia incontra l’arte culinaria
La Valle Aurina è uno scrigno per gli intenditori. Da secoli i contadini coltivano l’arte della produzione casearia – dal formaggio di montagna stagionato oltre i 2.000 metri al cremoso

formaggio di capra. Questa tradizione si riflette nella mezza pensione gourmet: ricca colazione, pranzo leggero, dolci fatti in casa nel pomeriggio e la sera un menu di più portate che unisce tradizione alpina e cucina innovativa. Al buffet dei formaggi seducono le migliori varietà della regione – dal delicato formaggio della Val Pusteria all’intenso formaggio grigio. Serate a tema e momenti conviviali rendono perfetto il viaggio culinario. Acqua, succhi, caffè e tè sono inclusi tutto il giorno – vacanza semplicemente spensierata.
7.000 metri quadrati di mondo wellness
Dopo una giornata nell’aria limpida di montagna si apre un paesaggio spa superlativo: tre piscine indoor e outdoor, otto saune, un beautycenter, palestra e miniclub su 7.000 metri quadrati. Le famiglie conquistano la piscina di 25 metri con scivolo di 60 metri, vasca per bambini e area giochi acquatici. L’arena indoor con trampolini e iWall entusiasma i più piccoli. Il punto forte troneggia sui tetti: la Sky Spa riservata agli adulti con piscina infinity di 23 metri sul paesaggio montano innevato. La sauna panoramica Sky offre vista a 360 gradi sulle 3.000, due idromassaggi invitano a sognare. Chi cerca quiete la trova nel laghetto naturale. Il mondo saune con event sauna, sauna bio, sauna alle erbe e sauna a infrarossi diventa esperienza sensoriale grazie a speciali rituali.
Felicità vacanziera con ogni tempo
All’Hotel Schwarzenstein non esiste brutto tempo – solo diverse possibilità. Con il sole invitano piste, piste da fondo e terrazze panoramiche. Con la neve il mondo spa diventa protagonista con acquagym, yoga e corsi indoor. L’HolidayPass consente viaggi gratuiti sui mezzi pubblici, un deposito sci con asciuga scarponi garantisce comfort.
Qui, tra vette innevate e piscine fumanti, tra cultura casearia e arte culinaria nasce una vacanza che celebra tutte le sfaccettature della vita – un invito a vivere le montagne con tutti i sensi.




Lasciare l’auto a casa – una scelta sensata per proteggere l’ambiente. Ma perché non provare, almeno una volta, a partire per le vacanze senza automobile? Viaggiare in treno o in autobus non è soltanto una soluzione sostenibile, ma anche comoda e rilassante.
La tutela del clima è un fattore sempre più importante nelle decisioni di viaggio, soprattutto tra i più giovani. Il concetto di “impronta di CO2” gioca qui un ruolo centrale: infatti, percorrendo la stessa distanza in auto si emette, per persona e per chilometro, una quantità di anidride carbonica di gran lunga superiore rispetto a un viaggio in treno. Su una tratta come Roma–Bolzano – circa 700 chilometri – le emissioni variano, a seconda del modello d’auto, tra gli 80 e i 90 chilogrammi di CO2 per persona. In treno, invece, si scende a circa 20 chilogrammi, mentre l’autobus si colloca su valori intermedi.
Il treno viaggia senza traffico
Non sono solo i giovani, ma anche famiglie e coppie a scegliere sempre più spesso i mezzi di trasporto pubblici. E non è soltanto la tutela dell’ambiente a motivare questa decisione: treno e autobus sono anche comodi, riducono lo stress del viaggio e spesso sono più veloci di quanto si pensi – soprattutto d’inverno. Chi si mette in macchina per raggiungere le montagne durante la stagione fredda si trova spesso di fronte a diverse difficoltà: code per il traffico delle vacanze, strade chiuse per neve, montaggio delle catene in pieno gelo e un numero crescente di incidenti sulle autostrade. Il treno, invece, non conosce questi problemi. Viaggia indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e porta i passeggeri a destinazione in tutta tranquillità. Anche il comfort non manca: sedili comodi, Wi-Fi gratuito, prese elettriche, toilette, servizio a bordo e la libertà di leggere un libro o semplicemente godersi il paesaggio che scorre dal finestrino. Così, già il viaggio diventa parte della vacanza.
Negli ultimi anni l’Italia ha investito massicciamente nella rete ferroviaria. Per chi viaggia verso l’Alto Adige, ciò significa poter contare su diverse connessioni dirette ogni giorno dalle principali città italiane fino a Bolzano. I moderni treni EuroCity e Frecciarossa sono velocissimi: da Milano a Bolzano il viaggio dura circa tre ore. Ogni giorno partono treni diretti con fermate a Verona, Rovereto e Trento.
Continua a pagina 14

La gioia del viaggio non inizia solo all’arrivo – può cominciare già lungo il tragitto.
Partire senza stress
Niente code, niente stress da navigatore, nessun rischio d’incidenti o interminabili autostrade: in treno il viaggio si trasforma in un momento di relax. Invece di restare al volante, ci si può concedere il tempo per un buon libro, un podcast, un po’ di musica o semplicemente per ammirare il paesaggio dal finestrino. La natura scorre lenta, e il viaggio diventa già parte della vacanza.
Più tempo per sé
In treno, il tempo del viaggio è spesso tempo guadagnato. I bambini possono giocare, gli adulti pianificare le giornate di vacanza – o concedersi un piccolo pisolino. Così si arriva a destinazione riposati e sereni, non stanchi e stressati.
Viaggiare in modo sostenibile Il treno è uno dei mezzi di trasporto più ecologici. Le emissioni di CO₂ per passeggero sono molto inferiori rispetto a quelle dell’auto – e ancor
più rispetto all’aereo. Viaggiare in treno significa quindi contribuire attivamente alla tutela del clima, con la soddisfazione di muoversi in modo responsabile.
Il piacere di condividere il viaggio Sul treno si incontrano persone: residenti, altri viaggiatori, famiglie o avventurieri. A volte nascono conversazioni interessanti, altre basta un sorriso per sentirsi parte di una stessa esperienza. Viaggiare insieme crea connessioni e un senso di comunità.
Comfort e flessibilità
I treni a lunga percorrenza di oggi offrono ogni comodità: sedili ampi e confortevoli, connessione Wi-Fi, prese elettriche e diversi servizi a bordo.
Vantaggi per chi prenota prima Chi prenota in anticipo o approfitta delle offerte speciali può viaggiare in treno (o in autobus) a prezzi davvero vantaggiosi. Biglietti famiglia, tariffe di gruppo o sconti promozionali rendono la partenza non solo rilassante, ma anche conveniente.

Anche da Roma si raggiunge l’Alto Adige in circa cinque ore e mezza, con un cambio a Verona. Da alcune grandi città partono inoltre treni notturni – ideali per un weekend lungo, magari per visitare i mercatini di Natale. Un esempio: chi parte da Firenze il venerdì sera, può trovarsi la mattina seguente tra le Dolomiti – perfetto per una breve avventura invernale.
Autobus a lunga percorrenza a prezzi convenienti
Oltre al treno, esiste una rete di autobus a lunga percorrenza ben sviluppata. FlixBus, ad esempio, collega regolarmente diverse città italiane con l’Alto Adige e rappresenta un’alternativa economica all’automobile. Da Milano a Bolzano il viaggio dura spesso meno di quattro ore, e i biglietti – a seconda del momento della prenotazione – partono da circa 12 euro. I vantaggi degli autobus rispetto al treno sono la maggiore flessibilità negli orari di partenza, le tratte dirette senza cambi e, nella maggior
Fino al 26 gennaio 2026 circa, la linea ferroviaria tra Fortezza e Brunico resterà chiusa per lavori di ammodernamento. Durante questo periodo è attivo un servizio sostitutivo con autobus (B400), che collega Bressanone a Brunico con una cadenza di circa 30 minuti. Il cambio della linea del Brennero al servizio sostitutivo avviene esclusivamente alla stazione di Bressanone. Il Guest Pass Alto Adige è valido anche su tutti gli autobus del servizio sostitutivo.

parte dei casi, i prezzi più contenuti. Anche sul piano del comfort non mancano i servizi essenziali. Gli svantaggi? Meno libertà di movimento, più fermate intermedie e – come per le auto – il rischio di restare bloccati nel traffico.
Ricarica con vista
Chi in vacanza non vuole comunque rinunciare all’auto, magari possiede già un’ecologica vettura elettrica. Anche in questo campo l’Alto Adige è ben preparato: sono disponibili oltre 250 stazioni pubbliche di ricarica con più di 500 punti di connessione. Le colonnine si trovano lungo le autostrade, nei parcheggi e nei garage, ma anche presso hotel e ristoranti – spesso accanto a café panoramici o punti d’osservazione. Molti alberghi offrono proprie stazioni di ricarica o tariffe agevolate per gli ospiti. Un vantaggio non da poco: mentre l’auto si ricarica, si può approfittare del tempo per esplorare i dintorni, gustare un caffè o fare una passeggiata.
Viaggiare gratis in tutto l’Alto Adige Una volta arrivati in Alto Adige, non serve più l’auto – soprattutto in inverno. Le località sciistiche, ma anche le città e i piccoli paesi dispongono infatti di una rete di trasporti pubblici capillare ed efficiente.
Un vantaggio particolare per i turisti è il Guest Pass Alto Adige, un pass gratuito valido per l’intera durata del soggiorno in Alto Adige. Con esso è possibile utilizzare tutti i treni regionali, gli autobus e anche le funivie pubbliche della provincia. Molti hotel offrono il Guest Pass come servizio incluso, altri propongono formule personalizzate. In alternativa, è disponibile la Mobilcard, valida per uno, tre o sette giorni consecutivi. Può essere acquistata autonomamente o fornita direttamente dalla struttura ricettiva, a seconda delle modalità previste. Il consiglio migliore? Informarsi già al momento della prenotazione: così si può approfittare al massimo delle offerte di mobilità sostenibile.


Per chi arriva in Alto Adige senza auto, ma con grandi aspettative.
Con l’e-carsharing di AlpsGo! hai un’auto elettrica nei principali nodi di arrivo e nelle località turistiche.
Prenoti con l’app, parti quando vuoi: zero costi fissi, niente ricerca di parcheggio. App download www.alpsGo.it

Ogni anno sono sempre meno, ma c’è ancora chi raggiunge il mercatino di Natale di Bolzano vestito come se dovesse affrontare la traversata della Groenlandia. In breve: piumino pesante modello “Bibendum”, doposci da passeggiata sulla luna, pantalone da fuori pista e berretto imbottito con paraorecchie.

Bastano pochi minuti di passeggiata per piazza Walther, quella che ospita le bancarelle, per far spalancare il piumino che si aprirà su maglioni perfettamente abbinabili alle corna di renne o alla testa di lupo in peluche che, a fine giornata, sostituiranno il berretto antigelo.
Un’immagine che ai meno giovani non può che ricordare il grande Totò in arrivo alla stazione di Milano, ma che, in fondo, è solo divertente. Bastano pochi minuti di passeggiata per piazza Walther, quella che ospita le bancarelle, per far spalancare il piumino che si aprirà su maglioni perfettamente abbinabili alle corna di renne o alla testa di lupo in peluche che, a fine giornata, sostituiranno il berretto antigelo.
Evidentemente non c’è niente di male, anzi può risultare persino divertente, magari un po’ meno per chi si ritroverà ad assistere al momento in cui verranno tolti i doposci e le calze pesanti, ma il disagio è comunque ridotto.
Dal piumino alle infradito: gli eccessi dell’outdoor
Più grave e pericoloso è, invece, quel che accade quando qualche sprovveduto decide di arrampicarsi sulle vette dolomitiche con le sneakers o pensa di potere passeggiare sui sentieri di mon-

tagna con le infradito. A modestissimo “uso preventivo” ecco quindi una breve introduzione al meteo dell’Alto Adige-Südtirol.
A illustrarci “il tempo che fa” a Bolzano e dintorni è Dieter Peterlin, il meteorologo più noto, seguito e consultato della provincia. Nato quarantadue anni fa a Caldaro, ha studiato a Innsbruck e Vienna prima di entrare in servizio, tramite concorso, al Servizio meteorologico provinciale.
Previsioni, clima e buon senso
La prima domanda è la più scontata: che tempo fa in Alto Adige? Bolzano è molto diversa da Vipiteno dal punto di vista meteorologico?
“Sembrerà banale, ma, ovviamente, le temperature cambiano procedendo verso nord, ma soprattutto rispetto all’altitudine. Bolzano ha un clima da zona mediterranea con inverni più freddi a causa della vicinanza delle montagne. Le temperature scendono

sotto zero nelle notti invernali, ma non esageratamente. Nel capoluogo, nel periodo natalizio, la minima media è di quattro gradi sotto zero e la massima di sei gradi”.
A Bolzano non ha mai nevicato molto e a Merano poco di più, la temperatura nella città sul Passirio è leggermente più fresca e piove o nevica un po’ di più.
Temperature, altitudine e cambiamenti climatici
Medie non molto diverse da quelle delle città della Pianura Padana, soprattutto riguardo alle massime. Più a nord e più in alto, però, le cose cambiano. “Più a nord”, prosegue Peterlin, “si è più facilmente esposti al vento freddo che proviene dal Brennero, ma come dicevo è l’altitudine a rendere le temperature più rigide, anche di diversi gradi.” Quindi ovviamente farà decisamente più freddo sulle piste da sci che nelle città settentrionali della provincia, Mentre scriviamo per esempio (ottobre 2025), si registrano 11 gradi a Bolzano, 9 a Vipiteno e 5 alla Plose. Ma esistono differenze sostanziali tra le temperature di Bolzano e Bressanone o Merano e Brunico? “Poche”, ammette, “anche rispetto all’innevamento. A Bolzano non ha mai nevicato molto e a Merano poco di più, la temperatura nella città sul Passirio è leggermente più fresca e piove o nevica un po’ di più. La situazio-

ne comincia a cambiare verso Bressanone e più decisamente verso Brunico e Vipiteno dove si registrano temperature più rigide e maggiori precipitazioni.”
In tempi recenti, il clima sembra sensibilmente mutato, ci riferiamo ovviamente al cambiamento climatico, e Peterlin lo conferma: “Le differenze si notano soprattutto d’estate con temperature molto elevate in città con picchi sempre maggiori. In inverno si nota meno, anche se lo zero termico, la quota in cui si raggiunge la temperatura di zero gradi, aumenta ogni anno.” Questo, però, non sembra aver modificato il lavoro dei meteorologi: “Non particolarmente se non riguardo ai temporali di cui è sempre più problematico individuare il luogo preciso in cui si manifesteranno e con quale intensità. Il cambiamento climatico li ha resi sempre più violenti e frequenti e quindi ottenere previsioni precise è sempre più importante, soprattutto nelle zone di montagna.” Il consiglio è, quindi, sempre quello di consultare il bollettino meteo prima di ogni escursione o arrampicata ...
“Sì, un violento temporale in montagna può rovinare ogni escursione e complicare molte arrampicate. Occorre partire con maggiori informazioni possibili sulle condizioni meteorologiche e attrezzarsi di conseguenza.”
In sintesi, essere troppo coperti per una gita al mercatino è un peccato veniale e di facile soluzione, ritrovarsi sotto un temporale in montagna con le infradito o le sneakers, invece…
Temperature medie invernali
Bolzano: min. –4 °C / max. +6 °C
Vipiteno: circa 2–3 °C in meno rispetto a Bolzano
Plose (montagna):
fino a –5 °C rispetto al fondovalle
Zero termico
In aumento costante a causa del cambiamento climatico
Ogni anno si alza di alcune decine di metri
Neve e precipitazioni
Bolzano: neve rara
Merano: leggermente più fresca, più pioggia e qualche nevicata in più
Bressanone, Brunico, Vipiteno: temperature più rigide e maggiori precipitazioni
Consigli pratici
Vestirsi “a cipolla”: maglie leggere sotto, giacca calda sopra
Scarpe adatte a neve o pioggia, anche in città
Controllare sempre il bollettino meteo prima di escursioni o arrampicate
Niente infradito o sneakers in montagna!


A Chiusa le luci tremolano nei vicoli, sull’Alpe di Villandro scintilla la neve: un viaggio attraverso una regione che riscrive l’inverno – con artigianato, cuore e silenzio celeste.
Nel cuore della Valle Isarco Chiusa vive l’Avvento con un’eleganza semplice e sincera. Niente frenesia, nessuna corsa agli acquisti: solo luci, profumi e voci che riempiono le vie acciottolate di un borgo medioevale intatto, tra i più suggestivi dell’Alto Adige.
Il mercatino di Natale “Borgo Natalizio di Chiusa”, aperto nei fine settimana d’Avvento e nei giorni 8, 22 e 23 dicembre (dalle 10 alle 19), trasforma il centro storico in un piccolo mondo di emozioni. Tra le facciate storiche e i vicoli illuminati

si diffondono i profumi del vino brûlé, delle Strauben appena fritte e delle mandorle tostate. Gli artigiani locali – scultori del legno, tornitori e intrecciatori di cesti – mostrano con orgoglio il proprio mestiere, mantenendo vive tradizioni che raccontano l’identità del territorio.
Ogni fine settimana propone un tema diverso, tra musica, artigianato e cultura. Non mancano i momenti simbolici, come la storia della nascita di Gesù o l’arrivo dell’angelo di Natale, che nell’ultimo weekend scende dolcemente dal cielo per distribuire piccoli doni e auguri. È un istante magico, che riassume lo spirito di questo mercato: autentico, e fatto di gesti semplici e incontri veri.
Il Borgo Natalizio di Chiusa è un’esperienza che parla al cuore: un percorso tra artigianato, convivialità e profumi


d’inverno, dove la bellezza risiede nei dettagli e nel tempo condiviso.
L’inverno dal ritmo dolce e silenzioso
L’inverno, da queste parti, sa essere molto più di silenzio e neve. A pochi chilometri dal centro di Chiusa, l’Alpe di Villandro mostra il volto più autentico e armonioso della stagione fredda: paesaggi vasti, orizzonti aperti e un ritmo che invita a rallentare senza fermarsi.
Qui, dove la neve disegna linee morbide e la luce accarezza i profili delle Dolomiti, ogni passo diventa un modo per ritrovare equilibrio. C’è chi sceglie di esplorare i sentieri con le ciaspole, chi preferisce lo sci di fondo lungo piste soleggiate o una discesa leggera in slittino. E per chi desidera un giorno

di sci alpino, un comodo servizio navetta collega Chiusa ai comprensori dolomitici più vicini.
Ma la vera ricchezza dell’Alpe è nel suo ritmo dolce e naturale.
Fermarsi in un rifugio, riscaldarsi accanto alla stufa, gustare una zuppa d’orzo o dei canederli allo speck mentre fuori cade la neve lenta: momenti semplici che diventano preziosi. Chiusa e la sua Alpe raccontano un inverno autentico, capace di unire calma e vitalità, lontano dal frastuono ma pieno di vita vera.
Ufficio Informazioni Chiusa
Piazza Mercato, 1 | 39043 Chiusa tel. 0472 847 424 info@klausen.it | www.klausen.it


Quando la prima neve scintilla sui boschi del Catinaccio e del Latemar, la Val d’Ega si trasforma in un mondo di silenzio, luce e leggerezza. Qui, dove il sole danza sui pendii imbiancati e l’aria profuma di legno e neve fresca, l’inverno comincia in punta di piedi – e dispiega al contempo la sua forza più grande. La Val d’Ega non è un luogo per le masse, ma per chi cerca il vero: vicinanza, qualità, tempo.
Tra i massicci dolomitici marcati sorge una valle in cui il piacere mediterraneo si fonde con l’arte culinaria tradizionale. Due comprensori – Carezza Dolomites al Catinaccio e Latemar Dolomites a Obereggen – segnano l’inverno a modo loro.


Il lato solare dell’inverno – Carezza Dolomites Nel comprensorio sciistico di Carezza Dolomites, al centro ci sono il sole, il piacere e il movimento. Sui vasti pendii perfettamente preparati ai piedi del Catinaccio trovano spazio sia le famiglie e gli amanti del relax, sia gli sciatori più ambiziosi. La leggendaria König Laurin Challenge si estende per 7,7 chilometri con 1.132 metri di dislivello, dalla Laurin’s Lounge fino a Nova Levante – una delle discese più lunghe e panoramiche dell’Alto Adige. Chi cerca il brivido misura la propria velocità nel tratto Pra di Tori Speedcheck, mentre chi scia per godersi il panorama lascia che lo sguardo spazi sui profili dolomitici. Ma Carezza è anche palcoscenico dello sport invernale internazionale. Ogni anno qui si danno appuntamento l’élite mondiale per la tappa del FIS Snowboard World Cup e per

In una posizione spettacolare, circondato da prati e boschi con una vista unica sulle Dolomiti, il Pfösl si trova a Nova Ponente, a soli 7 km dal comprensorio sciistico Latemar Dolomites! Skishuttle privato, sci di fondo direttamente dall‘hotel, escursioni con le ciaspole, 2.000 m² di naturaspa e l‘esclusiva cucina naturale del Pfösl …
Green Luxury Hotel Pfösl ****s · Famiglia Zelger Mahlknecht 39050 Deutschnofen · Alto Adige 0039 0471 616537 · info@pfoesl.it · www.pfoesl.it
il Telemark World Cup, dove atlete e atleti si sfidano su piste perfettamente preparate.
Novità di questa stagione è la cabinovia 10 posti Franzin, che collega la malga Moseralm alla malga Franzinalm rendendo ancora più comoda l’esperienza sciistica. A completare l’offerta ci sono le amate Carezza Snow Nights con spettacoli di luce, fuoco e acrobazie, gli Aperitivi Sunset Skiing a marzo e il regolare evento Saturday Icebreaker con musica e vista dolomitica nella lounge panoramica più alta dell’Alto Adige, la Laurin’s Lounge. Così in Carezza si fondono in modo unico impegno sportivo, gioia alpina e autentica ospitalità.
Latemar Dolomites – sportivo, vario e family friendly Il comprensorio Latemar Dolomites a Obereggen gli sciatori sportivi trovano il loro terreno – e le famiglie lo stesso. 50 chilometri di piste, due snowpark, slittino notturno e sci notturno in due serate a settimana rendono quest’area una delle più varie dell’intero Dolomiti Superski. Il fulcro del comprensorio è il Latemar Sixpack – sei piste caratterizzanti, ciascuna con la propria storia e sfida: dalla ripida “Torre di Pisa” con pendenze del 60 per cento fino alla tradizionale “Cinque Nazioni”, su cui un tempo i migliori sciatori d’Europa gareggiavano per centesimi.

Anche le famiglie qui trovano la loro felicità invernale: nel Yeti Kinderpark e nella scuola sci di Obereggen i bambini imparano MOMENTI



Quando le Dolomiti si vestono d’inverno, la giornata sugli sci inizia proprio davanti all’hotel.
Dopo l’ultima curva, la nostra Lounge Bar sulla pista è il posto perfetto per un drink al sole. Poi, il calore avvolgente delle piscine riscaldate – interna ed esterna – e delle cinque saune e bagni di vapore. La sera, profumi alpini e note mediterranee si incontrano in una cena che conquista i sensi.
MAGIA D’INVERNO ALL’ERICA WELLNESS HOTEL Neve scintillante sulle Dolomiti, aria di montagna cristallina e sentieri silenziosi immersi nella natura. Sci, fondo o una semplice passeggiata nella neve – qui l’inverno mostra il suo lato più bello. E dopo una giornata all’aperto, il piacere continua nel nostro Panorama Spa: calore, relax e armonia. Arrivare, lasciarsi andare, ritrovare sé stessi – all’Erica in Alto Adige.
Famiglia Brunner Wellness- & Vitalhotel Erica 39050 Nova Ponente Tel. +39 0471 61 65 17 info@erica.it | www.erica.it


i primi spigoli giocando, mentre i genitori girano tranquilli le loro piste. La pista da slittino Oberholz, lo slittino notturno e dolci piste di esercizio offrono esperienze condivise per grandi e piccini – col panorama incluso.
Fuori dalle piste, Latemar Dolomites conquista con stile alpino e innovazione. Impressionante è il rifugio Oberholz, architettura simbolo a 2.096 metri. La struttura in legno, progettata da Peter Pichler, si apre con tre grandi finestre panoramiche come un ventaglio nel paesaggio – ciascuna incornicia un diverso massiccio dolomitico. Qui il design essenziale incontra materiali caldi, l’estetica alpina si fonde con leggerezza moderna.
Fuori pista – un inverno che rallenta
Ma la Val d’Ega è molto più dello sci. È un luogo in cui l’inverno si fa declinare con lentezza. Con le ciaspole nei boschi, in un escursione con lanterne al crepuscolo o durante il percorso di consapevolezza Mindful.Latemar con il Dr. Thomas Bernagozzi, dove meditazione e movimento diventano uno. Anche chi sente soltanto il respiro dell’aria fredda avverte qualcosa di sé stesso.
Gusto con carattere
Alla bellezza silenziosa si aggiunge il sapore dell’inverno: cucina altoatesina con carattere e calore. In accoglienti “stube” le ricette tradizionali dell’Alto Adige incontrano la leggerezza creativa mediterranea. Durante le settimane gastronomiche “Beef & Snow” a marzo o all’ApérOberholz nella stilosa baita Oberholz a Obereggen si dimostra che il piacere nella Val

d’Ega va sempre di pari passo con la regionalità – e che la sostenibilità non è una moda, ma uno stile di vita.
Responsabilità che lascia tracce
Questo atteggiamento attraversa l’intera valle. Con la certificazione di sostenibilità GSTC, l’Alto Adige Guest Pass e progetti come “Viaggia in treno e vinci”, la Val d’Ega lancia un segnale per un turismo responsabile. La Val d’Ega mostra che turismo e responsabilità non si escludono – nemmeno sulla neve. Sia Carezza Dolomites sia Latemar Dolomites puntano a misure di sostenibilità globali. A Carezza i mezzi di pista vengono alimentati con HVO, innevamento a risparmio energetico e reintroduzione delle acque di fusione per un funzionamento sostenibile delle risorse. Obereggen (Latemar) è pioniere in fatto di Green Energy: qui circa il 70 per cento del fabbisogno energetico proviene dall’impianto di teleriscaldamento locale, il calore residuo alimenta il riscaldamento degli edifici e un sistema intelligente di gestione delle piste riduce consumo di energia e acqua.
I locali sanno: la particolarità sta nel piccolo. Forse è proprio questa filosofia che rende la valle dolomitica così unica. Chi arriva qui percepisce che la grandezza non si misura in chilometri, ma in attimi. In una chiacchierata in baita. Nel sorriso di un addetto alla seggiovia. Nella sensazione, dopo una giornata sulla neve, di attraversare boschi innevati.
Ulteriori informazioni & offerte: www.valdega.com

L’Hotel Terme Merano con accesso diretto alle Terme Merano si trova nel cuore di Merano ed è situato direttamente lungo la passeggiata termale e subito vicino al centro storico. È un punto di partenza ideale per una vacanza in città, in montagna, in mezzo alla natura e per il benessere.
All’ultimo piano si trova l’area spa più affascinante: è la Sky Spa (riservata a tutti maggiori di 14 anni). Qui potete osservare dall’alto lo spettacolo che la città Vi pone, nuotare nell’ infinity pool scoperta e riscaldata a 34 gradi, lunga 22 metri con accesso interno ed esterno, e con postazioni di micromassaggio per il massimo relax. Il tutto è circondato da palme con una vista fiabesca di 360 gradi sul parco terme e sulle montagne innevate. Le saune e la zona relax guardano invece il centro storico della città e invitano a sdraiarsi e staccare la spina.
Lasciate alle spalle la vita quotidiana
Per tornare dal cielo alla terra, al piano terreno Vi aspetta la Garden Spa. Accessibile a tutti gli ospiti (senza vincolo d’età), dotata di aree relax, piscina interna ed esterna riscaldata, vasca idromassaggio, sauna e bagno turco dress-on e ampio giardino

privato dell’hotel dove potete rilassarVi nel verde sotto le palme e sempre con il magnifico panorama davanti a Voi.
Dalla Garden Spa è possibile raggiungere le piscine delle Terme di Merano attraversando comodamente in accappatoio il tunnel che le collega. Questo Vi da l’accesso alle 15 piscine all’interno con, tra altre, una vasca con acqua salina e le piscine con acqua termale.
Pure i buongustai avranno tutto quello che si possa desiderare. Chi ha prenotato il trattamento di mezza pensione può aspettarsi una ricca colazione a buffet nel ristorante Olivi e un menu serale di più portate con le migliori specialità altoatesine e piatti creativi nazionali e internazionali. Il Bistro la Piazza, aperto anche agli ospiti esterni, arricchisce l’offerta culinaria. Dopo cena gli amanti dei cocktail e tutti coloro che cercano un’atmosfera sofisticata con un design raffinato, rimarranno a bocca aperta nel Palm Lounge.
4 notti nell’Hotel Terme Merano inclusi la mezza pensione e numerosi servizi da € 788 a persona.
Hotel Terme Merano ****S
Piazza Terme, 1 | 39012 Merano
Tel. +39 0473 259 259
info@hoteltermemerano.it | www.hoteltermemerano.it


È difficile non notarlo sui banchi delle pasticcerie altoatesine ed è altrettanto faticoso non ordinarne uno dopo averlo visto “spazzolare” dai clienti nei tavoli a fianco. È probabilmente il più bel dolce nato in Alto Adige-Südirol: un cuore dalla “corona” bianca rifinita con filamenti di pasta di castagne.
Massimiliano Boschi

Era l’autunno del 1948 e una giovane coppia, incaricò Ivo Moschén di creare un dessert mai visto prima.
Probabilmente, se state leggendo questo articolo è proprio perché siete stati attirati dalla foto del “Kastanienherz”, il cuore di castagna, il dolce tipicamente bolzanino nato meno di 80’anni fa per accontentare due innamorati.
Il dolce dell’amore nato a Bolzano
Era l’autunno del 1948 e una giovane coppia, in vista della festa di fidanzamento, incaricò Ivo Moschén, apprendista pasticcere presso il Café Maria di Bolzano, di creare un dessert mai visto prima. Si dice che Moschén sia stato ispirato dalla sottile somiglianza tra un cuore stilizzato e una castagna, ma, comunque sia andata, il pasticcere, osservando gli ingredienti necessari alla preparazione di un castagnaccio, decise di usare l’impasto delle castagne e di ricoprirlo di cioccolato fuso per poi decorarlo con un “ciuffo” di panna montata. Bellissimo a vedersi, si rivelò anche buonissimo al palato e col passare degli anni, dal Caffè Maria si è diffuso in tutto il capoluogo e in gran parte della provincia. Moschèn scomparve all’età di 84 in un autunno di 14 anni fa, ma il successo del suo cuore di castagna non ha mai smesso di aumentare. Oggi, le pasticcerie di Bolzano arrivano a venderne centinaia al giorno, Alex Eccel Trappolin della pasticceria Klaus di Bolzano ci confessa che in certi giorni arrivano a venderne tra i tre-e i quattrocento. La perplessità dura lo spazio di un assaggio, poi non resta che farsi raccontare come si preparano, provando a contenere l’acquolina.
La ricetta del cuore perfetto Colto in una mattinata particolarmente impegnativa, Alex prova a rimandarci al video della preparazione che la pasticce-

ria ha pubblicato sui social network, ma non serve nemmeno insistere troppo per spingerlo a raccontarci i dettagli.
Ovviamente, parte dall’impasto
“Per prepararlo noi usiamo castagne surgelate italiane già sgusciate, le bolliamo per mezz’ora in pentola a pressione, poi una volta raffreddate, le impastiamo aggiungendo unicamente zucchero a velo. C’è chi aggiunge rum o cannella, ma noi preferiamo utilizzare solo quello. Terminato l’impasto lo modelliamo a mano, una persona lo pesa, ogni cuore deve essere di 80 grammi precisi, e l’altro lo lavora per dare la forma di castagna, tutto a mano, senza stampi. Una volta data la forma, li teniamo in frigo 15 minuti, quando si sono raffreddati li infiliamo con una forchettina o un coltellino e li immergiamo nel cioccolato fuso. Poi appiattiamo la base e aggiungiamo il ciuffo di panna sulla parte alta del cuore che perfezioniamo con alcuni filamenti dell’impasto di castagne.”
i clienti se li gustino al tavolo per comprendere che ne è valsa certamente la pena. C’è chi tiene per ultima la panna, chi preferisce unirla a ogni cucchiaio di castagna e cioccolato, mentre, soprattutto i bambini, si buttano sulla panna e, solo una volta divorata, verificano cosa si nasconde all’interno del cuore di cioccolato. Per fortuna, almeno per questo, non ci sono regole.

Va precisato che la passione per i cuori di castagna è in grado di raggiungere vette impensabili. Nell’ottobre del 2014, per esempio, l’Unione dei Pasticceri dell’Alto Adige decise di realizzare il cuore di castagna in occasione della fiera “Hotel di Bolzano”. Risultato? Un Kastanienherz di quattro metri di lunghezza e quattro di larghezza e oltre sei quintali di peso.


Ingredienti per circa 24 cuori: 1 kg di castagne
Molto più facile a dirsi che a farsi, ma è sufficiente osservare con quanto piacere
A realizzarlo ci pensarono una cinquantina tra pasticcieri e studenti della Scuola provinciale professionale Emma Hellenstainer di Bressanone. Ignoto il numero preciso di persone necessarie a mangiarselo tutto, ma, come in ogni favola che si rispetti: “Tutti vissero felici e contenti.”

250 g di zucchero
300 g di cioccolato
200 g di panna
Cuocere le castagne (con o senza buccia) in acqua salata per 20 minuti. Tagliare a metà e schiacciare su di un colino a maglia larga. Mescolare poi con lo zucchero. Lasciare raffreddare e creare delle palline a forma di cuore. Infilzare con una forchetta e tuffare nel cioccolato sciolto a bagnomaria. Lasciare asciugare, creare una conchetta, in cui mettere la panna montata. Decorare alla fine con fili di castagne.
Pubblicata da suedtirol.info

Il boom dei viaggi turistici sta spingendo molti a cercare il “dietro le quinte” delle città e dei territori che visitano allo scopo di respirare un’atmosfera più autentica. Ma esiste un modo più pratico, comodo e divertente per riuscirci: stare davanti, e non dietro, alle quinte: accomodarsi sulle poltrone di un teatro per godersi uno spettacolo di prosa, danza o un concerto.
Massimiliano Boschi
Continua a pagina 30



Anche da questo punto di vista l’offerta altoatesina è varia, sorprendentemente ricca ed è ospitata in edifici storici e moderni che sono in grado di rendere indimenticabile ogni serata.
Bolzano, cuore pulsante della scena teatrale
Nel capoluogo, per esempio, ha sede un importante Teatro Stabile che presenta la
sua stagione principale sul palcoscenico del Teatro comunale cittadino, ma anche in diverse altre località della provincia. Organizza, per esempio, anche una delle stagioni di un teatro bolzanino più periferico, ma anche più popolare, un luogo che permette di immergersi in una realtà inattesa e gratificante, è il Teatro Cristallo. A due passi dalla chiesa Regina Pacis, a quattro da uno di quei vigneti

cittadini che caratterizzano il capoluogo altoatesino, il Cristallo è una struttura moderna che a dicembre 2025 festeggerà i suoi primi 20’anni. Per celebrarli adeguatamente ha presentato un calendario particolarmente ricco, non solo di prosa, ma anche di danza e musica. Dal programma delle prossime settimane segnaliamo innanzitutto “Resto qui”, tratto dall’omonimo romanzo di Marco

Balzano sulla storia del campanile più scenografico dell’Alto Adige, quello che sorge dalle acque del Lago di Resia che nel 1950 sommerse l’antico abitato di Curon. (20-21 novembre 2025).
Una settimana dopo, il 26 novembre, il Cristallo ospiterà, invece, il concerto “I colori della musica” di Tullio De Piscopo, mentre il 4 dicembre andrà in scena “Una piccola Odissea” di e con Andrea Pennacchi. Infine, per quel che riguarda la danza, il 18 dicembre da spazio a “Il lago dei Cigni”, musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in una produzione del “Balletto di Siena”. Uno spettacolo che andrà in scena anche il 16 dicembre sul palcoscenico dello storico Teatro Puccini a Merano appena restaurato.
Dai teatri storici alle nuove architetture culturali
Inaugurato il primo dicembre 1900 è difficile non notarlo, collocato all’ingresso del centro storico, in Piazza Teatro a due passi dal Ponte Teatro, è dotato di un’elaborata facciata neoclassica controbilanciata da pregevoli interni Jugendstil. Ospita spettacoli di prosa e cabaret, concerti e concorsi musicali e, nei prossimi mesi, il già citato “Resto qui” (22 novembre), “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni con Franco Branciaroli (1°dicembre) e “Giovanna dei disoccupati” (17 gennaio) di e con Natalino Balasso che andrà in scena anche due
Continua a pagina 32


Diviso per spettacoli
RESTO QUI
di Marco Balzano, adattamento teatrale e regia Francesco Niccolini con Arianna Scommegna e Mattia Fabris, produzione Teatro Stabile di Bolzano Piccolo Teatro di Milano – Teatro D’Europa
Merano 22 novembre
Bressanone 24 novembre
Brunico 25 novembre
Vipiteno 26 novembre
SIOR TODERO BRONTOLON di Carlo Goldoni, drammaturgia
Piermario Vescovo, con Franco
Branciaroli, regia Paolo Valerio
Bressanone 19 novembre
Merano 2 dicembre
ARGO
liberamente ispirato al romanzo
Storia di Argo di Mariagrazia
Ciani, testo originale di Letizia
Russo, regia Serena Sinigaglia con Ariella Reggio, Maria Ariis, Lucia Limonta
Bressanone 9 dicembre
Brunico 10 dicembre
Vipiteno 11 dicembre
Merano 12 dicembre
IL LAGO DEI CIGNI [danza] coreografie originali Marius
Petipa, riallestimento
coreografico Marco Batti, musiche Pëtr Il,ič Čajkovskij, con Balletto di Siena
Merano 16 dicembre
Vipiteno 17 gennaio
Bressanone 21 gennaio
GIOVANNA DEI DISOCCUPATI
Un apocrifo brechtiano, di e con Natalino Balasso, e con Giovanni Anzaldo, Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave, regia Andrea Collavino
Brunico 14 gennaio
Bressanone 15 gennaio
Vipiteno 16 gennaio
Merano 17 gennaio
LU SANTO
JULLARE FRANCESCO di Dario Fo, con Ugo Dighero, adattamento e regia di Giorgio
Gallione
Vipiteno 26 gennaio
Merano 27 gennaio
Bressanone 29 gennaio
Brunico 30 gennaio

giorni prima (il 15) all’Astra/Forum di Bressanone. Quest’ultimo è un centro culturale ospitato in un pregevole edificio razionalista, già parte della “Casa del Balilla”, riqualificato nel 2019. Ancor più recenti le strutture che accolgono spettacoli teatrali e concerti a Vipiteno, in Alta Valle Isarco e Brunico in Val Pusteria. Il moderno centro polifunzionale di Vipiteno, ospitato in una struttura che accoglie anche la biblioteca, è dotato di un ampio palcoscenico e da una buca per orchestra su piattaforma idraulica
I TEATRI
MERANO
Teatro Puccini
Piazza Teatro, 2 – Merano ore 20.30
BRESSANONE
Forum
Viale Europa, 9 – Bressanone ore 20.30
BRUNICO
Nobis
Viale Europa, 9 – Brunico ore 20.30
VIPITENO
Teatro Comunale
Piazza Goethe, 1 – Vipiteno ore 20.30

variabile. Fa quindi della duttilità una delle sue caratteristiche principali grazie alla possibilità di adattarsi a ogni tipo di manifestazioni: dagli spettacoli ai concerti, dai balli, alle conferenze. Non solo nelle giornate di sole merita comunque una visita per accomodarsi al caffè/ristorante del teatro aperto dal martedì alla domenica dalle 7 alle 19.
Infine, il Nobis, all’interno del Noi Techpark di Brunico è un modernissimo centro eventi polifunzionale con sale inondate di luce naturale.
È la struttura più moderna per eventi dell’intero Alto Adige, può ospitare fino a 600 persone nelle varie sale e fino a 950 in occasione dei balli.
Astra di Bressanone, Nobis di Brunico e Teatro di Vipiteno ospiteranno nei prossimi mesi diversi spettacoli in lingua italiana, tra cui i già citati Balasso e Branciaroli, in gran parte organizzati dal Teatro Stabile di Bolzano. Rimandiamo al sito dello Stabile (teatro-bolzano.it) per il calendario completo degli eventi in programma.


Nel cuore della zona residenziale più esclusiva di Merano, l’Hotel Ansitz Plantiz accoglie i suoi ospiti con eleganza discreta e autenticità altoatesina. Un raffinato cinque stelle dove il lusso non si mostra, ma si percepisce – nei dettagli, nei profumi del giardino, nel silenzio che accompagna ogni gesto. Un luogo dove ritrovare equilibrio e ispirazione, tra natura, cultura e arte dell’ospitalità.
La Golden SPA, vero gioiello dell’hotel, è un invito a rallentare. Qui ogni trattamento diventa un rituale di rigenerazione, ogni spazio un rifugio per il corpo e la mente.
Piscina interna in marmo con acqua salata, vasca idromassaggio panoramica sul tetto, sauna e rituali ayurvedici si alternano a programmi personalizzati di Body & Mind, che includono yoga, meditazione con campane tibetane e pilates.
L’obiettivo: riscoprire la propria energia vitale, lontano dal rumore del quotidiano.
Un’arte della tavola che racconta il territorio
Al ristorante del Plantiz, immerso nel verde del giardino, lo chef Norbert Hanifle interpreta la cucina altoatesina con creatività e raffinatezza. Piatti che uniscono tradizione e mo-

dernità, accompagnati da vini scelti personalmente dal proprietario – un appassionato collezionista che nel tempo ha costruito una cantina di oltre 23.000 bottiglie, tra cui rare etichette internazionali.Chi desidera prolungare il piacere può farlo nella Cigar Lounge, sorseggiando un distillato o un whisky pregiato.
Esperienze autentiche e stile di vita
Il Plantiz non è solo un hotel, ma uno stile di vita. Ogni esperienza è pensata per far vivere Merano in modo autentico e raffinato: dalle escursioni tra i vigneti ai tour d’arte, fino alle emozionanti gite in Volkswagen Bulli o auto d’epoca della collezione privata dell’hotel.
E d’inverno, dopo una giornata sugli sci o tra i mercatini natalizi, non c’è nulla di più piacevole che lasciarsi avvolgere dal calore e dall’atmosfera intima di questo luogo unico. Ansitz Plantiz – dove l’eleganza incontra la calma. Un rifugio di classe per chi viaggia con gusto, curiosità e rispetto per il tempo.
Ansitz Plantiz – Famiglia Gufler via Dante, 56 | 39012 Merano tel. +39 0473 230 577 info@ansitz-plantiz.com | www.ansitz-plantiz.com


Sull'altopiano soleggiato di Avelengo, lo Chalet Mirabell, hotel a cinque stelle, accoglie i suoi ospiti con una vista mozzafiato e un'atmosfera capace di rigenerare corpo e spirito. Qui, il lusso contemporaneo si fonde con la bellezza della natura, dando vita a un rifugio di pace e relax assoluto.
Aprire la porta ed essere già nel cuore della natura. Passeggiare tra i boschi innevati, respirare a pieni polmoni l’aria fresca di montagna. Oppure raggiungere le piste in pochi minuti con lo shuttle privato e avventurarsi in discese emozionanti fino a valle. L’inverno a Merano 2000 promette avventure senza fine. Dopo una giornata all’aperto, il nostro centro benessere di 6000 m² invita al relax: saune, piscine e angoli di tranquillità per rigenerarsi completamente.
La separazione tra l’area Adults Only e il Family Spa con scivoli e zona giochi d’acqua permette un’esperienza su misura per adulti e bambini.
Bergvillen – il tuo rifugio esclusivo in montagna
Chi desidera la massima privacy, troverà nelle Bergvillen by Chalet Mirabell la soluzione perfetta. Quattro ville immerse nella natura, con spazi generosi, atmosfera accogliente, piscina privata, sauna e una vista spettacolare sulle montagne. Il tutto in posizione panoramica e assolutamente tranquilla.
Novità: Zuegg Chalets – Taste the mountains. Stay for the silence.
Nel cuore del comprensorio Merano 2000, a partire da dicembre 2025, apre le porte un esclusivo ensemble di chalet: Zuegg – Alpin Cuisine & Chalets, un nuovo concetto di ospitalità lontano dalle classiche strutture alberghiere. Comfort Ski-in/Ski-out, estetica alpina e una cucina raffinata si incontrano a soli 15 minuti dal Chalet Mirabell. Un luogo pensato per chi cerca privacy e panorami mozzafiato.


Chalet Mirabell *****
The Spirit of Meran via Falzeben, 112 | 39010 Avelengo tel. 0473 279 300 info@chalet-mirabell.com | www.chalet-mirabell.com









*prenotabile dal: 02/11 - 21/12/25 da € 380.- p.p.
06/01 - 12/02/26 I 22/02 - 29/03/26 I 12/04 - 26/04/26 da € 410.- p.p.
3 giorni (gi-do) o 4 giorni (do-gi)













