Ibiza, vivi il Mediterraneo

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Ibiza, vivi il Mediterraneo


Es Vedrà


Ibiza, vivi il Mediterraneo

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Ibiza, un’isola che affascina

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Un patrimonio culturale unico

10 Spiagge mitiche 14 Saline e posidonia: gioielli naturali

18 Ibiza dal mare: paesaggi prodotto dell’immaginazione 20 Ibiza: punto d’incontro 22 Mappa geografica d’Ibiza e Informazione turistica



patrimonio Ibiza, un’isola che affascina ¿In quale terra si trova storia e futurismo? Un luogo che sintetizza novità, intrattenimento, moda, divertimento, colore e moltitudine; ma pur conservando un carattere, una quietudine ed una pace secolare. Sembra impossibile, ma esiste. È Ibiza, Eivissa come si dice in catalano. Fin dagli anni ‘60, Ibiza è una notizia costantemente. L’isola ha dimostrato una spiccata tendenza durante il periodo hippy, quando nacque la moda ad-lib e tutta la fantasia esistente attorno alla magia dei paesaggi, luoghi dell’anima, feste e una sorta di paganesimo più estetico che reale. Ibiza ha rappresentato un ideale di vita. Le case coloniche, le colline ondulanti e femminili, architettura popolare così essenziale e pittorica, il mare, le spiagge. Simboleggiavano la libertà, la creatività.

Dalt Vila

In un certo senso, era una premonizione di ciò che sta accadendo ora. Ibiza si muove per incantesimi. La sua terra sembra essere dotata di potere. Prima ha attirato l’hippy e artista. Poi ha chiamato l’attenzione di celebrità e membri del “jet-set.” Più tardi avrebbe portato ad un intera cultura musicale, un trend che passa attraverso eventi organizzati in grandi club come la “trance”, la “ambient house” o “chillout”. E alla fine dello spettro, la ricchezza naturale attrae gli ornitologi e gli appassionati di ecologia mondiale. Forse il segreto del fascino sta nel combinare due elementi molto potenti. Cultura, tradizione, e in secondo luogo una natura che si mostra in tutto il suo splendore. Questo spiega perché nel 1999 l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità, grazie alla biodiversità, alle praterie di posidonia del fondo del mare; ai resti storici dei fenici e punici, come ad esempio il comune di Sa Caleta e la necropoli Puig des Molins, e anche dell’impressionante complesso Dalt Vila, la città vecchia e le sue mura. Un riconoscimento mondiale per il suo fascino.

Ibiza è un’isola che seduce. Ha una personalità poliedrica, affascinante, che non siamo capaci di immaginare al completo. Può essere sofisticata o contadina, tranquilla o piena di musica. Nei tempi antichi, la gente credeva che la loro terra scacciò i serpenti. E i marinai avevano un sacchetto con un pugno di terra intorno al collo, come un talismano. 5


Museo archeologico

Villaggio fenicio “Sa Caleta”

Un patrimonio culturale unico

Ibiza è una delle isole più interessanti del Mediterraneo. Circa 2700 anni fa vi si insediarono nell’isola commercianti punici provenienti da Cartagine. Erano una civiltà pratica, amante del lusso, formata da buoni commercianti. Scegliettero come loro divinità della protezione a Bes, una divinità di origine africana che rappresenta la felicità e la buona fortuna. “L’isola di Bes” ancora mantiene il nome. Ibiza diventò un centro di produzione ed una zona commerciale. Arrivavano beni pregiati d’Egitto, Grecia, Sicilia e del nord d’Africa... Nel frattempo le figure e ceramiche d’Ibiza si distribuivano in tutto il mondo antico. Quel momento di grande sviluppo, che durò fino alla conquista dei

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cultura

Parata, Dalt Vila

Balàfia

romani nel 123 a.C, lasciò un potente strato culturale.

non ebbero altre distruzioni.

L’insediamento dei fenici di Sa Caleta fu uno dei primi insediamenti sull’isola, prima di trasferire la colonia alla capitale. Il Puig des Molins è un tesoro archeologico. Lì i commercianti cartaginesi si davano sepoltura in ipogei, scavati nella roccia, insieme ai propri oggetti di valore e offerte. Sono apparse circa 3000 tombe, e forse ancora se ne devono scoprire altre. Ciò da un’idea della ricchezza della società punica. L’eredità non ha paragone con il resto del Mediterraneo, dove è stato cancellato il mondo punico dalla carta geografica, da Roma. A Ibiza, dopo aver firmato un trattato con i vincitori dell’ultima guerra punica,

Il periodo romano ha lasciato molte testimonianze archeologiche, mentre dei secoli abitata dai mussulmani appena ne esistono. Ma, per fortuna Ibiza ha sempre avuto la propria ricchezza: le saline. Quando si scontrarono il mondo cristiano con quello islamico nel secolo XVI, Ibiza si trovava in prima linea di battaglia. S’innalza, allora, lo spettacolare recinto murato, diventato oggi uno dei patrimoni più pregiati. Lascia vedere un’infrastruttura di difesa dell’epoca del rinascimento, finita secoli dopo, con enormi porte d’entrata, un corpo di guardia, bastoni e mura merlate. L’elemento più spettacolare è La Porta dei

Tavoli, con l’enorme scudo di Filippo II che presiede l’antico ponte levatoio. Sopra, come una presenza custode, la Cattedrale domina la Città Vecchia. Attraversata La Porta, la città murata, che conosciamo come Dalt Vila, conserva la propria atmosfera. Le stradine labirintiche, l’archittetura dei palazzi, torri e ombre. Da per tutto, il mare si affaccia come palcoscenico tra le pietre mussulmane, gotiche e rinascimentali.

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Gioielli d’Ibiza

Chiesa Sant Antoni de Portmany

Uno dei tesori d’Ibiza è l’archittetura tradizionale, soprattutto le chiese rurali. Tutti seguono lo stesso schema: forme cubiche, semplici e di tipo difensivo. Una torre, un campanile, e un semplice porticato che permette agli ecclesiastici proteggersi dai cambi del tempo. Si tratta di vere opere d’arte: Santa Eulària des Riu, Sant Jordi de Ses Salines, Sant Mateu d’Albarca, Santa Gertrudis de Fruitera, Jesús... Così bianco, così essenziale, ci ricorda che a volte l’economia media e la semplicità non sono in contrasto con l’ispirazione e la ricchezza di spirito.

L’etnologia è uno dei valori d’Ibiza. La campagna non è come nel resto delle Isole Baleari, assomiglia di più a quella nord africana. L’abbigliamento popolare così ricco che indossano le donne, gioielli, ballo, musica. Tutto è intriso di un profondo tellurico. Si tratta di un patrimonio vivente che non è ancora morto. Il Museo Etnologico di Santa Eulària des Riu ci permette conoscere in profondità ciò che stiamo vedendo.

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Lo stesso può dirsi della gastronomia, con prodotti unici come “Burrida de ratjada” (pesce), il “Sofrit Pages” (Fritto di Contadino), il “Flaó” (torta di formaggio alla menta), l’ Ensaimada, la sobrasada (un salame) o liquore a base di erbe.

La modernità ha portato altri modelli culturali, senza perdere quelli vecchi. Ibiza è stata il luogo per la nuova architettura, che si è ispirato nelle costruzioni tradizionali. La moda, d’altra parte, ha conservato il sapore dei tempi “hippy”. Suggerente, libera, romantica. Il fenomeno ad-lib è inimaginabile altrove che Ibiza. È costituito da piccoli negozi della Marina, dal paesaggio dell’isola, l’atmosfera delle loro notti, il senso generoso della vita e un po’ di pazzia.


spiritualità

Tramonto a Benirràs

Ibiza è un buon luogo per trovare la pace

Oltre all’universo “hippy”, Ibiza è stato un pioniere in nuovi movimenti “new age” e di ritorno alla natura. Nelle case di campagna tanti “neo-rurali” negli anni ‘70 sono andati alla ricerca di un ritorno all’armonia, la vita semplice, il giardino, la comunione con la natura. Anche in quel decennio, l’isola fu pioniera nella introduzione alle religioni orientali. Ecco il primo centro buddista che funziona, in tutto il paese. Attualmente, Ibiza è un buon posto per cercare la pace, attraverso vari centri di yoga che raccolgono l’eredità di un’isola con un lato spirituale forte.

sulle spiagge. Vedono come il disco solare, rosso brillante come uno scudo, affonda in acqua come un opera finale. L’euforia prodotta è così grande che le persone applaudono. Ibiza è ora una città del tutto moderna. Contemporanea, con eventi musicali e artistici, con gallerie d’arte. Si è raggiunto il prodigio di capitalizzare la forza che viene dal passato in un valore attuale. Un passaporto per il futuro.

L’ultima scoperta d’Ibiza è la “cultura del sole al tramonto.” Ogni sera, molte persone si riuniscono nei locali della zona ovest -sotto l’influenza della musica “chill out” - o anche 9


Cala de Sant Vicent

Spiagge mitiche

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Un’isola con tanta personalità come Ibiza, non poteva non avere spiagge leggendarie. Scenario di migliaia di storie, film, manifesti, copertine di album. Poiché rappresenta una parte significativa del suo fascino. Le dimensioni dell’isola d’Ibiza, 572 chilometri quadri, rende tutte le spiagge a portata di mano. Più vicino alla Vila, come è noto sull’isola per la capitale, troviamo Talamanca, Figueretes e Platja d’en Bossa. spiagge familiari, con comfort, vicino ai bar, ristoranti e hotel.

Andando verso sud, l’isola ha solo due grandi banchi di sabbia, a levante la spiaggia Es Cavallet ed a ponente la spiaggia di Ses Salines. Entrambe all’interno della zona di Ses Salines, che deve essere attraversata per raggiungerle. Per anni sono state spiagge di moda, e sono di per sé simbolo della Ibiza del sole intenso, acque trasparenti, bella gente, e barche sullo sfondo.


sole e spiaggia

Platges de Comte

Non si può stare a Ibiza e non visitare Cala d’Hort, sulla costa sud-ovest. Lì capiamo il mistero e la forza che ha l’isola. Solo per vedere l’enorme sagoma dell’isolotto di Es Vedrà, come un “Sinai” sorgendo dal mare, si sente la chiamata dell‘isola per sempre. La spiaggia, con diversi ristoranti e la forma onnipresente della montagna sottomarina, fanno sì che il paesaggio sia romanzo d’avventura. Nel comune di Sant Josep de sa Talaia, le spiagge di Comte sono il paradigma delle spiagge d’Ibiza. Con una zona di rocce ed un’altra di sabbia, verdi acque, snack bar e

moltitudine di gente diversa, un ambiente rilassato e informale. Sullo sfondo, Illa des Bosc e una barca che va a Denia (Valencia). Sant Antoni de Portmany rappresenta la città d’ovest. Occupa la miglior parte naturale dell’isola, così chiamata in epoca romana “Portus Magnus” o “Porto Grande”. L’intera area è piena di spiagge spettacolari. Alla periferia di Sant Antoni ci sono diverse spiagge piacevoli per nuotare, di facile accesso, come Caló del Moro e Cala Gració.

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Cala Saladeta

Proseguendo verso nord, a pochi chilometri da Sant Antoni il paesaggio è spettacolare. Le scogliere di Punta Galera, con terrazze e le piattaforme di pietra sembrano essere state progettate esclusivamente per il bagno. Anche se non siamo così lontani da alberghi e zone turistiche, la sensazione è totalmente “robinsonica”. Al di là di Cala Salada e Cala Saladeta si forma una piccola baia con acqua pulita, di sabbia e una fila di case darsena per le barche.

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Parliamo adesso delle spiagge che si trovano al nord dell’isola. Nel Porto di Sant Miquel, un rifugio chiuso in mezzo alla costa settentrionale dell’isola, e in particolare nella famosa spiaggia di Benirràs. Un paesaggio essenziale, pittorico, del quale ne è protagonista lo splendido isolotto di Cavall Bernat che sembra la colonna di un tempio invisibile. A Sant Joan de Labritja, Cala Portinatx e Cala Xarraca le spiagge sono di medie dimensioni, tranquille e familiari. Nello stesso comune si trova la splendida Cala Xuclar. Da Sant Joan bisogna andare a Cala de Sant Vicent per trovare un altra spiaggia, affaciata all’est.


calma

Isola di Tagomago

Contrasto tra il verde dei pini e il blu del mare

Le spiagge d’Ibiza sono larghe, con l’isola di Tagomago sullo sfondo. Dopo Santa Eulària del Riu possiamo trovare le spiagge di Es Figueral e Aigües Blanques, il cui nome dice tutto. Santa Eulària ha una bella spiaggia in mezzo alla città. E più al sud troviamo Cala Llonga, di piccole dimensioni, in fondo a un piccolo concorrente.

chiamarono Atlantide. Dove ci sono ancora rudimentali iscrizioni e sculture, come se foste davvero perso in una Atlantide . Fare il bagno in Ibiza ha qualcosa di antico, recupero dei sensi.

Le spiagge d’Ibiza risaltano per il grande contrasto tra il verde dei pini e l’azzurro del mare. Non per niente i Greci chiamavano Ibiza e Formentera “Pitiusas” o “Isole dei pini”. Sono spiagge di facile accesso, affascinanti. Ma possiamo anche optare per piccoli posti selvaggi, i più nascosti. Ad esempio la grotta dimessa Sa Pedrera, nei pressi di Cala d’Hort, che gli hippy 13


Sentieri di cicloturismo

Pla de Corona

Saline e Posidonia: gioielli naturali

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La prima cosa che colpisce a colui che visita è che Ibiza è un’isola collinare. Non ha nessuna collina che emerga in eccesso rispetto al resto. La maggiore Sa Talaia de Sant Josep, 475 metri. Questa geografia rende tutto armonioso, proporzionato. Tra le colline troviamo pianure e torrenti, campagna di tonalità rosse. La proprietà in Ibiza è “minifondista”. In modo che si ripete all’infinito una sorta di mosaico di case di forme semplici, chiamate “casaments” circondate terreni di coltivo, mandorle, carrubi, con terreno da pascolo, pecore, e fontane. Sembra un mondo idillico ancorato nell’antichità.


paesaggio

Ses Salines

I paesini o villagi non nacquero fino al XVIII secolo. Prima, solo la chiesa, il negozio-bar e poche case occupavano il centro di ogni comune. La popolazione era sparsa, e solo si incontravano in occasione di feste religiose. Una curiosa abitudine sono i balli e “sonades” o sessioni di musica accanto ai pozzi. Il punto medio di attraversamento più comune per secoli di una popolazione isolata. Anche se tutto è cambiato a causa del turismo, il carattere primitivo di dispersione della popolazione è ancora percepibile.

Praterie di Posidonia

Accanto a questo paesaggio umanizzato, Ibiza offre numerosi territori ancora vergini. La zona di Es Amunts, al nord, conserva tutte le sue ricchezze naturali. Come le regioni montuose che circondano le saline. Ibiza è un’isola perfetta per gli sport come il trekking, percorsi in bicicletta o mountain bike. Esistono innumerevoli sentieri che permettono di percepire quest’isola “senza tempo”, con paesaggi affascinanti, che sembra vivere al di fuori del tempo.

Una delle aree naturali più interessanti d’Ibiza sono senza dubbio Ses Salines. Si tratta di un sistema di zone umide che occupa gran parte della punta meridionale dell’isola. Tutta l’area è protetta come Parco Naturale dal 2001, ha raggiunto 400 ettari. Oltre all’elemento paesaggistico, la fauna è di grande importanza. Questi stagni sono un luogo obbligatorio per la migrazione di molti uccelli. Sono state registrate circa 200 specie, di cui senza dubbio il più spettacolare è il fenicottero. Vederli nelle lagune è uno spettacolo da osservare, con le gambe a trampola e il colore vivo, che si riflette nello specchio d’acqua che troviamo.

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tramonto L’area di Ses Salines assume una qualità molto particolare di sera, quando la gradazione dei colori del cielo si riflette in zone umide, raggiungendo quasi i toni del blu, quasi pastello di gran bellezza. Un’altra delle immagini pittorescche è la chiesa di Sant Francesc de s’Estany, che è circondata da masse d’acqua. L’acqua del mare entra attraverso un condotto situato vicino Platja des Codolar, spiaggia di ciottoli. Da lì passa prima agli stagni di evaporazione, dopo viene trasportata alla cristallizzazione, vicino alla Platja des Cavallet. In qualche condotto per cui passa, il prodotto diventa rosaceo. Perciò la torre di difesa situata accanto si chiama “del sale rosa”. La regata mitica della Ruta de la Sal ricorda l’importanza delle saline d’Ibiza. Si evoca il viaggio di diverse navi da Barcellona a Ibiza, per ottenere il sale. L’anno 1846 la capitale catalana è stata assediata dai carlisti. Un uomo d’affari ha offerto per premiare il primo a portare il prezioso “oro bianco” dell’isola. Ciò spiega perché la regata si conclude a Ibiza.

La posidonia è di grande importanza per diversi motivi. Nelle dense foreste in cui abita, ci sono molte specie animali che garantiscono la biodiversità dell’ambiente marino. Sono habitat, posto in cui nascondersi e trovare cibo. Perciò sono autentiche riserve di vita. Allo stesso tempo, le loro radici fissano il suolo e prevengono la perdita di sabbia durante le tempeste. La chiarezza leggendaria di queste acque è dovuta in gran parte alle sue praterie di posidonia. Le foglie di posidonia formano accumuli di color brunastro che spesso coprono le spiagge. I frutti sono simili a una oliva, e il filamento delle radici ruotano con le onde e formano una sorta di “palle”, molto comuni nella sabbia. Le praterie di posidonia si trovano sul fondo del mare d’Ibiza, in particolare nella parte sud-est della riserva naturale di Ses Salines d’Eivissa i Formentera, e sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità.

Un altro aspetto fondamentale della natura pitiusa è la posidonia. Questa pianta forma una fitta prateria sul fondo marino. Si distinguono come macchie scure, quasi nere, in mezzo alla distesa blu del mare. Si tratta di una pianta intera, non un alga. Cioè, radici, foglie e persino fiori.

Ses Salines

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Es Portitxol

Ibiza dal mare: paesaggi prodotto dell’immaginazione

Il mare è parte dell’esperienza d’Ibiza. Dai marinai dell’antichità fino ai numerosi naviganti sportivi attuali, scelgono queste acque ogni estate. L’isola ha Yacht Club a Sant Antoni de Portmany e Santa Eulària des Riu. Attorno alle attività nautiche esiste una gamma molto ampia di altri intrattenimenti: immersione, noleggio di barche, scuole di vela, canoa... L’isola dispone di 210 km di costa e clima mite tutto l’anno. È un luogo ideale per praticare vela e permette la realizzazione di eventi come la Settimana di Diving o Kayak. Navigare per Ibiza suppone godere di luoghi unici al mondo. Quasi tutti i navigatori, ad esempio, intraprendono il percorso per Formentera.

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tradizione

Puig de Missa de Santa Eulària

La costa sud offre orizzonti incredibili come Es Vedrà. Non c’è paesaggio più magico che circondare l'isolotto in barca, contemplando la geografia desertica, solo pestata da pecore selvagge. Anche le isole della baia di Portmany sono il destino di tanti marinai, che dopo si permettono il lusso di godere del tramonto.

Le Isole Margalides appaiono vicina Cap d’Albarca. Un imponente promontorio selvaggio, che assomiglia a Finisterre. Queste sono le caratteristiche della costa Es Amunts fino raggiungere il porto di Sant Miquel. Due fari sorvegliano il tramo che c’è tra Portinatx e Cala de Sant Vicent, il secondo inutilizzato da anni.

La zona nord dell’isola, nota come Es Amunts, è solo accessibile per terra in pochi trami. Per questo osservarla dal mare e come scoprire una geografia sconosciuta. Dal gibboso Cap Nunó, che si trova al nord della baia di Portmany, si percorre un tramo di bosco, rupe e solo si trova qualche casa isolata.

Entriamo dunque nella costa est d’Ibiza, caratterizzata dalla piccola isola di Tagomago. La costa è amena, colline, zone abitate. Dal mare si capisce il carattere del Puig de Missa in Santa Eulària. Una chiesa a coronamento di una collina, forte, bianca, come un castello. Parla di paura e di difficoltà. Della lotta e della resistenza.

E da lì, avvicinarsi a Ibiza è un’altra visione fantastica. La città è chiusa in se stessa, affaciando le mura al mare, come se volesse mostrare il suo volto più duro per spaventare i nemici. Mentre, andando verso il porto, scopriamo centinaia di case, finestre, e volti accoglienti. L’ingresso al porto d’Ibiza per mare è molto teatrale. Una sorta di pace segreta. Come se finalmente si tornasse a casa. Non è sorprendente che Ibiza sia affascinante anche dal mare. I suoi paesaggi sono fantastici.

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Palazzo dei Congressi

Ibiza, punto d’incontro

Con tutti questi incentivi, l’offerta turistica d’Ibiza è molto varia. Barca, gite, spiagge, storia e cultura. Ma Ibiza è anche un punto d’incontro per emergenti congressi, meeting e riunioni di lavoro. È stata recentemente inaugurata la prima fase del Palacio de Congresos de Ibiza. Si tratta di un auditorium per 400 persone, situato a Santa Eulària del Riu. La sua struttura riflette l’architettura tradizionale dell’isola, con pareti di pietra bianca, vicino al mare. Questa offerta, di piccoli congressi e viaggi d'incentivo, contribuisce anche al constante aggiornamento del settore alberghiero.

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meetings

Shopping

Flaó

Golf d’Ibiza

Si sono inaugurati hotel di cinque stelle, mentre gli alberghi esistenti si stanno rimodellando e adeguando a questi nuovi usi. L’isola d’Ibiza, con la sua forte personalità, offre uno scenario “diverso” per questi eventi.

Un altro settore che sta avendo sempre più forza è il golf. L’Ibiza Golf Club si trova a pochi passi dalla città, in una piccola pianura tipica d’Ibiza. È l’unico nelle Baleari che dispone di 27 buche, tra il vecchio corso e quello di più recente costruzione.

D’altra parte, il Centro di Esposizioni, che si trova nella città d’Ibiza, è un vaso trasparente di 3.400 m2, dotato d’illuminazione moderna e sistemi audio. Si è appositamente progettato per ospitare più di 1.600 persone, e per contenere tutte le riunioni, fiere, congressi, esposizioni ed altre mostre socioeconomiche e culturali, nonché concerti e feste.

Ibiza tende un ponte tra la ricchezza del passato, i beni naturali, il patrimonio monumentale e le possibilità future. È un luogo d’incontro, divertimento, conoscenza e contatto con il paesaggio. Un centro per il relax e l’autoconoscenza. Un'isola in grado di stregarci.

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OSPEDALE AREA NATURALE CASTELLO INFORMAZIONE MUSEO CHIESA / CATTEDRALE FARO TORRE DI DIFESA GROTTE CAMPI DI GOLF AEROPORTO GIACIMENTO ARCHEOLOGICO

ATTIVITÀ NAUTICHE

Jes s

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Vara de Rey Passeig Vara de Rey, 1. 07800 Ibiza Tel. +34 971 301 900 Porto di Ibiza Antoni Riquer, 2. 07800 Ibiza Tel. +34 971 191 951 Aeroporto di Ibiza Tel. +34 971 809 118 Casa de la Curia Plaça Catedral, s/n. 07800 Ibiza Tel. +34 971 399 232 Figueretes Passeig de les Pitiüses, s/n. 07800 Ibiza Parc de la Pau Isidor Macabich, s/n. 07800 Ibiza Sant Antoni Passeig de ses Fonts, s/n. 07820 Sant Antoni de Portmany Tel. +34 971 343 363 Santa Eulària des Riu Marià Riquer Wallis, 4. 07840 Santa Eulària des Riu Tel. +34 971 330 728 Santa Eulària des Riu Passeig de s’Alamera. 07840 Santa Eulària des Riu Cala Llonga Playa Cala Llonga Es Canar Playa Es Canar

Edita: ATB, Agència de Turisme de les Illes Balears, Conselleria de Turisme i Treball, Govern de les Illes Balears Coordina: Dpto. di pubblicità ATB Collabora: Fundación para la Promoción Turística de Ibiza Concetto, design e layout: dcp3.es Fotografie: © Mateu Bennàssar, Jaume Capellà, Antonio Garrido, Manu San Félix, Klaus Siepmann, Aurelio Martinelli, Vicent Marí y Alberto Rodrigáñez. Archivio fotografico ATB, Fundación para la Promoción Turística de Ibiza. Foto Copertina: Cala Vadella Testo: © Carlos Garrido Traduzione: Maria Vidal Stampa: Depósito legale: PM - 1238 - 2010 Edizione: Ottobre 2010 Stampa su carta Creator Star

Santa Gertrudis de Fruitera

Se desidera collaborare con qualche commento per migliorare la prossima edizione di questo volantino può mandare un email a: publi@atb.caib.es. Grazie.


www.illesbalears.es

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