AMICI Betharram Onlus - Progetto Holy family Catholic Centre - Thailandia

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AMICI BETHARRAM ONLUS

HOLY FAMILY CATHOLIC CENTRE PONG NGAM - THAILANDIA


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AMICI BETHARRAM ONLUS CHI SIAMO

ATTIVITA' IN ITALIA

DOVE OPERIAMO

AMICI Betharram Onlus nasce nel novembre 2012 in continuità con le attività del Centro Missionario della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram. L’Associazione ha come attività istituzionale l’assistenza sociale e socio-sanitaria alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, sostenendo scuole, centri di formazione professionale, centri medici, ambulatori e/o dispensari sanitari, consultori, centri di accoglienza. "Questa attività istituzionale si realizzerà principalmente con il reperimento di mezzi e fondi per la realizzazione delle opere a carattere sociale e socio-sanitario e con il sostegno alle attività presenti e future che la Congregazione dei Padri Betharramiti attua, specialmente nei Paesi in Via di Sviluppo"(Statuto art. 2).

In Italia l’associazione svolge attività di: Sensibilizzazione sul tema della interculturalità con incontri nelle scuole e nelle parrocchie e con il sussidio di piccole pubblicazioni e alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo con la sottoscrizione di “adozioni scolastiche a distanza” Elaborazione di progetti su indicazioni dei destinatari e con l’ausilio di tecnici Coordinamento della preparazione e dei viaggi dei volontari che desiderano vivere un periodo di volontariato a fianco dei missionari, lavorando ai progetti in corso Ricerca e invio delle attrezzature necessarie per la realizzazione dei progetti Comunicazione con la creazione di materiale informativo multimediale e con aggiornamenti sui canali social

L'associazione opera principalmente in campo educativo e sanitario in: REPUBBLICA CENTRAFRICANA COSTA D'AVORIO THAILANDIA INDIA

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I PROGETTI REPUBBLICA CENTRAFRICANA Promozione umana Scuole di villaggio nelle zone rurali di Niem e Bouar e Niem e sul fiume Obangui, sostenute dalle "adozioni scolastiche a distanza" Realizzazione di pozzi per l'acqua potabile nei quartieri della città di Bouar e nei villaggi della savana Progetto agricolo Atelier di falegnameria per i giovani a Bouar Sanità Ospedale di Niem con un nuovo e moderno blocco operatorio Centro di Cura "Saint Michel" per la prevenzione e la cura dei malati di AIDS Unità Mobile per raggiungere i villaggi più distanti dai centri sanitari Studio dentistico Centro oftalmico

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COSTA D'AVORIO Ad Adiapodoumé, alle porte della capitale Abidjan, la “ferme pédagogique Tshanfeto” (“alzati” in lingua ébrié): un centro di formazione agricola per futuri coltivatori e allevatori che desiderano stabilirsi nel loro villaggio

THAILANDIA A Pong Ngam, nel nord del paese, sorge l’Holy Family Catholic Center che accoglie bambini e ragazze di etnia Akha che trovano il luogo ideale per la loro educazione "Bankonthip" scuola di taglio e cucito dove le ragazze frequentano cosi teorici e pratici e imparano un mestiere che permette loro di trovare un lavoro sicuro in città

INDIA Sostegno alla scuola nel villaggio di Simaluguri, nello stato dell'Assam e acquisto di uno scuolabus per permettere ad un maggior numeri di bambini dei villaggi di poter raggiungere e frequentare la scuola


THAILANDIA


IL CONTESTO La Thailandia è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia a est, golfo di Thailandia e Malaysia a sud, con il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e con Laos e Birmania a nord. È nota anche come Siam che fu il nome ufficiale della nazione fino all'11 maggio 1949, data della definitiva assunzione dell'attuale denominazione. Tra gli anni ottanta e novanta, la Thailandia ha dato il via a un significativo processo di industrializzazione che l'ha portata ad essere una delle potenze a medio reddito tra i paesi che si affacciano sul Pacifico, diventando uno dei paesi più potenti del Sud Est Asiatico; i settori chiave dell'economia thailandese sono quello turistico, manifatturiero e l'export. La Thailandia ha una popolazione di 69.905.659 persone, in gran parte concentrata nelle aree rurali di coltivazione del riso delle regioni centrali, nord-orientali e settentrionali. Il popolo thai si suddivide in quattro grandi sottogruppi: thai centrali, nordorientali , settentrionali e meridionali. I thai centrali hanno a lungo dominato il paese dal punto di vista politico, economico e culturale, pur rappresentando solo 1/3 circa dell'intera popolazione ed essendo così di poco superati in numero dai Thai nord-orientali. A seguito dei processi di scolarizzazione e di formazione di un'identità nazionale, oggi gran parte dei thailandesi parla, accanto ai propri dialetti locali, anche la lingua thailandese ufficiale che è quella dei thai centrali.

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Il sistema sanitario La Thailandia è al 6 ° posto al mondo e al 1° in Asia nell'Indice di sicurezza sanitaria globale delle capacità di sicurezza sanitaria globale. L'assistenza sanitaria e medica è supervisionata dal Ministero della sanità pubblica, insieme a diverse altre agenzie governative non ministeriali. Le malattie non trasmissibili costituiscono l'onere maggiore di la morbilità e la mortalità, mentre le malattie infettive tra cui la malaria e la tubercolosi, nonché gli incidenti stradali, sono anche importanti problemi di salute pubblica. Il sistema educativo L'alfabetizzazione in Thailandia ha un tasso pari al 92,6%, uno tra i più elevati di tutto il Sud-est asiatico. La struttura dell'istruzione scolastica in Thailandia si basa sul sistema del "6+3+3": sei anni di scuola elementare, tre anni della scuola secondaria e tre altri anni di scuola secondaria superiore. L'istruzione in Thailandia è fornita principalmente dal governo thailandese attraverso il Ministero della Pubblica Istruzione dalla scuola materna alle scuole superiori. Un'istruzione di base gratuita di dodici anni è garantita dalla costituzione. La lingua di insegnamento è il thailandese, ma l'inglese è insegnato come seconda lingua nella maggior parte delle scuole secondarie. L'istruzione superiore è offerta da università, istituti di tecnologia, scuole professionali e tecniche, istituti di insegnanti e istituti professionali.

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Superficie: Popolazione: Capitale: Valuta:

513.120 km² 69.905.659 Bangkok Baht 8,8% della popolazione sotto la soglia di povertà

8,58‰ di mortalità infantile

92,6% tasso di alfabetizzazione


HOLY FAMILY CATHOLIC CENTRE


I PRIMI PASSI

CONTESTO L’Holy Family Catholic Centre, é sorto nel 1972 a Pong Ngam, nella provincia di Chiang Rai nel nord della Thailandia a pichi chilometri dal confine con la Birmania. Questa parte di terra è una delle macro-regioni in cui è suddivisa la Thailandia. Sono 9 le province che costituiscono questa zona: Chiang Mai, Chiang Rai, Lamphun, Lampang, Mae Hong Son, Nan, Phayao, Phrae e Uttaradit. La zona dove è sorto il Centro, a una trentina di chilometri dal vive la popolazione dell'etnia Akha. Gli Akha sono originari della provincia cinese dello Yunnan, ma nel corso di varie migrazioni si sono stabiliti anche in Laos, Myanmar e Thailandia. In tutto il mondo non raggiungono le 100.000 persone. La loro lingua tibeto-birmana non è scritta e perciò le loro origini e credenze vengono tramandate oralmente. Hanno abiti con decorazioni colorate e con particolari copricapi, e la loro sontuosità esprime la loro altissima dignità, infatti sono poveri ma fieri della loro indipendenza e libertà. La loro abilità artigianale è rinomata anche per la tintura e, sopratutto, la tessitura.

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Nel Paese del sud-est asiatico i missionari di betharram sono presenti a partire dal 1951, dal momento della loro espulsione dalla Cina, avvenuti due anni prima. Infatti la guerra civile e le vicende politico-militari che portarono in Cina all’affermazione del regime comunista nel 1949 costrinsero i missionari a lasciare il Paese; alcuni di essi fecero ritorno in Europa, mentre altri seguirono quella parte di popolazione che dovette scappare dal Paese. Si può affermate che questi missionari sono i veri fondatori della diocesi di Chiang Mai, nel senso non del primissimo annuncio ma certamente dell’organizzazione. Chiang Mai, oggi la seconda città del Paese (oggi ha circa 130.000 abitanti), é la capitale storica del Nord. In oltre sessant’anni di lavoro, é stata costituita una rete di posti missionari secondo il classico schema di chiesa - scuola residenza.

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Così é avvenuto sia nel capoluogo Chiang Mai sia nella pianura, a Lampang, Viang Pa Pao,Phan, Chiang Dao, Maerim. Fin da subito si é intrapreso anche l’evangelizzazione e la promozione umana delle minoranze dei monti, le popolazioni Kariane, Akha e Lahu che in quegli anni vivevano in condizioni difficili, lontane dalle vie di comunicazione e dalle città. A partire dal distretto di Chomthong l’irradiazione missionaria si sviluppa verso ovest e verso nord, lungo la frontiera con la Birmania. Sorgono così i centri di Maepon, Maechem, Huay Tong, Huay Bong, Fang. Vengono inoltre raggiunti ed aiutati vari gruppi di etnia Akha nella regione di Chiang Rai, importante città dove i missionari fondano una nuova residenza nel 1967 e dove viene aperta la "scuola della pace". Nel 1969 a Pong Ngam, viene acquistato un terreno dove poi sorgerà e prenderà vita l'Holy Family Catholic Centre.


Holy Family Catholic Centre

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STORIA DEL CENTRO Gli Akha hanno vissuto da sempre isolati nelle loro foreste ma negli ultimi decenni la situazione è cambiata rapidamente anche a causa del collegamento di queste popolazioni al mondo esterno attraverso nuove strade. La tribù Akha è originaria del Tibet e conta una popolazione di circa 38.000 persone. I villaggi sono situati sui crinali delle montagne, su ripide pendici ad altitudini tra i 1.000 e i 1.400 mt. Il miglior modo di aiutare i villaggi e la popolazione consisteva, ancora tutt'oggi nel preparare le giovani generazioni a incontrarsi con la società in cui dovranno vivere, fornendo l’istruzione e facilitando il loro inserimento nel mondo del lavoro. All'inizio il Centro ha cominciato con un piccolo ostello per ospitare i bambini che venivano da lontano per frequentare la scuola statale. Tutto cambiò nel 1987 quando, in Thailandia, viene proclamato l'anno del turismo e sotto quell'impulso la società ha cominciato una rapida trasformazione: i giovani erano attirati dalle possibilità di lavoro sulle spiagge del sud e le ragazze cadevano spesso nella prostituzione.

CRONOLOGIA H.F.C.C. Bisogna quindi cercare di dare impulso alla formazione e all'istruzione, soprattutto alle ragazze che dovevano imparare il thailandese affinché non venissero sfruttate. Il Centro ha cominciato ad ospitare bambini e bambine per le scuole elementari e successivamente anche le ragazze in età di adolescenza, con l’intenzione di inviarle poi alla scuola di taglio e cucito a Chiang Mai. Ma dato che i posti disponibili erano sempre molto inferiori al numero delle ragazze che ne richiedevano, al Centro viene inaugurata "Bankonthip", la scuola di taglio e cucito. Il nome "Holy Family Catholic Centre" é stato scelto proprio dalle prime persone accolte: da un piccolo gruppo iniziale il Centro è cresciuto con uno spirito di famiglia fino a toccare le 200 presenze. Il Centro è una sorta di villaggio con diverse costruzioni nate durante gli anni: una struttura principale per l'accoglienza, refettori sale riunioni, una chiesa, piccole abitazioni per i volontari e i visitatori di passaggio; strutture per la scuola di taglio e cucito e per la vendita dei prodotti realizzati.

1969 Viene acquistato il terreno su cui, negli anni, sorgerà l'H.F.C.C. 1972 Arrivo di padre Alberto Pensa, che diventa il primo residente nella nuova missione 1974 Le Suore di Maria Bambina aprono un piccolo dispensario 1981 In ogni distretto viene costruito un ospedale e dispensari sorgono in ogni sotto-prefettura. Non vi sono prospettive di futuro e le Suore si ritirano, chiudendo il dispensario 1981-1987 La comunità in questo periodo è formata da un piccolo gruppo di persone che si ritrovano a vivere insieme come in famiglia 1987 La Thailandia proclama l'anno del turismo e il Centro comincia ad accogliere un primo gruppo di ragazze Akha. 1992 Prende avvio il corso per ragazze per imparare la lingua tailandese, e l'istruzione di base. 1994 Viene inaugurata "Bankonthip", la scuola/laboratorio di taglio e cucito 1997 Il centro prende il nome odierno "Holy Family Catholic Centre" (Centro Cattolico Sacra Famiglia) 2021 Il centro ospita 80 bambini e 45 ragazze

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L'H.F.C.C. OGGI Il Centro promuove l’istruzione per tutte le età attraverso : ospitalità (vitto e alloggio) per i bambini delle elementari che provengono dai villaggi delle montagne iscrizione alla scuola elementare per bambini e bambine Gestione e organizzazione di corsi per adulti e apprendistato per le ragazze (Bankonthip) Il corso porta le ragazze a completare il percorso della scuola secondaria. Alcune di esse si iscrivono e frequantano i corsi all’Università Ratchaphat di Chiang Rai. Gli Akha hanno un forte senso della disciplina, si "autogestiscono" facilmente: é una caratteristica: si danno incarichi e si dividono i lavori da fare. Cosi accade e cosi è scandita la vita al Centro. L'organizzazione del Centro é gestito dallo "Tean Ngam": lo Staff formato dalle ragazze più grandi. Accolte da bambine, concluso il percorso di studi, alcune di loro hanno deciso di fermarsi per poter donare ai più piccoli ciò che loro stesse hanno ricevuto. Sono loro che organizzano la giornata dei bambini; li accompagnano a scuola, preparano i pasti, predispongono i turni di pulizia e i servizi. Un aiuto viene donato loro dalle ragazze che frequentano il corso di taglio e cucito che hanno il compito di assistere i piccoli ospiti per i compiti e per i momenti ricreativi. Al Centro si tocca con la mano la validità di una esperienza formativaeducativa davvero unica: si vive una vita semplice e lineare, senza fare progetti troppo grandi, sulla base di un sentimento di comune fratellanza e sentendosi parte integrante di una grande famiglia.

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Strutture del Centro Case per bambini con una stanza al piano superiore adibito a dormitorio, più altre piccole stanze Uno stabile centrale: al piano superiore i dormitori per le ragazze, al piano terra “uffici”, un’aula, il refettorio Salone polivalente al centro della missione Bankonthip: laboratorio di sartoria, aule per l'apprendimento e negozio vendita oggetti realizzati Abitazioni per ospiti permanenti e per i volontari di passaggio Cappella

IL PROGETTO IN NUMERI

1972 Anno di apertura

120 bambini/ragazze

9 membri dello staff

€ 90.000 spese annuali per vitto e alloggio e iscrizione scolastica


Bankonthip

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IL PROGETTO IN NUMERI

FINALITA' E ATTIVITA' Bankonthip è il nome della casalaboratorio di taglio e cucito per la realizzazione di articoli creati con tessuti e ricamati a mano. Un nome molto originale e significativo: "Ban" significa “casa” "Kon" significa “mano” "Thip" vuol dire, nel linguaggio poetico “speciale”. Fin dall’inizio i punti cardine del Centro sono stati la formazione e l'alfabetizzazione; ma, siccome l’istruzione teorica richiede subito un’applicazione pratica, é nato il laboratorio con adeguate attrezzature per la produzione di articoli artistici con tessuti creati e ricamati a mano. Le ragazze imparano a fare vestiti, paramenti liturgici, borse e oggetti d'artigianato. Completata la formazione trovano lavoro nelle sartorie della città, dove sono apprezzate per la loro abilità. A tempo libero gli scolari e le ragazze ricamano e guadagnano qualche soldo per sopperire ai loro bisogni personali, alle spese di cancelleria, e per aiutare anche la loro famiglia. Il lavoro di ricamo si è poi esteso alle famiglie: il Centro offre il materiale, riceve e commercializza il prodotto finito. Sono coinvolti anche gruppi di donne della pianura e le alunne dei paesi vicini. Le donne Akha sono molto abili nel ricamo e si sentono valorizzate se possono guadagnare qualcosa con la loro arte. Inoltre nell’arte del ricamo l’allieva scopre e manifesta la propria cultura, la propria ricchezza interiore, la propria mentalità; è un valore aggiunto al lavoro svolto in un clima di gioia: col lavoro si crea felicità e le ragazze che lavorano dicono: “coi nostri ricami e decorazioni vogliamo far esplodere la gioia per coloro che li vendono e per coloro che li indossano”.

Il laboratorio, oltre che luogo di lavoro, diventa un momento di formazione integrale della persona: é qui dove nasce e fiorisce lo stile di vita inconfondibile del Centro. Il Centro ha ricevuto numerose visite illustri di governatori della regione e ministri, nonché della stessa famiglia reale thailandese; le creazioni artigianali del laboratorio vengono molto apprezzate dalle autorità, che pubblicizzano i prodotti inviando gruppi di visitatori. Questo lavoro è diretto dalla Suwaraporn Yindeengarm “Noy” , con l’aiuto di alcune insegnanti. Una volta terminato il corso di istruzione e di addestramento, le ragazze possono entrare nella società come sarte e sono bene accolte e apprezzate dai datori di lavoro grazie alla loro bravura e originalità. Oltre al laboratorio all’interno del Centro è presente anche un negozio dove vengono esposti e venduti i prodotti realizzati.

1987 - Apertura scuola di taglio e cucito Bankonthip

40 ragazze in formazione

65.000 spese annuali

"Ban Konthip è un alveare semprein espansione. Il Centro è nato secondo le esigenze e gli incontri del momento e ormai funziona per conto suo; la "Provvidenza" aggiunge quello che manca".

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Testimonianze

"Poco più di vent’anni fa venivo accolta all’Holy Family Catholic Centre. All’epoca dovevo cominciare le scuole, non era cattolica, ma ero desiderosa di imparare l’arte del taglio e cucito: come tanti altri bambini fui accolta a braccia aperte. Provenivo dal villaggio di Huay Na Kaat, distante più di due ore e mezza dal Centro e raggiungibile solamente attraverso una strada che si inerpica con un infinità di curve . Sono restata al Centro per molti anni e quel luogo divenne fin da subito casa mia. Là ho ricevuto il battesimo. Oggi, tornata al mio villaggio, sono diventata catechista in una comunità che conta 250 persone; tutti mi danno un immensa fiducia. Quegli anni sono stati fondamentali per me e mi sento “ricca”. Quella rara ricchezza che ho trovato al Centro. Ho imparato uno stile di vita nuovo che ho cercato di mantenere e che oggi provo a trasmettere anche ai miei figli. (Migna Byangle) "Sono arrivata all’Holy Family Centre nel 2008, dove ho vissuto sette anni. All’inizio per me non è stato facile, arrivando dalla Birmania, e dopo aver imparato la lingua ho frequentato per tre anni la scuola di taglio e cucito di Bankonthip e un anno di apprendistato. Conclusa questi anni, sono rimasta nella famiglia del Centro nello staff, “Team Ngan”, dove ho avuto modo di stare a contatto con i bambini che riempivano ogni giornata di gioia con i loro sorrisi. Ho insegnato anche cucito alle ragazze per un periodo. Tornata in Myanmar, grazie alla formazione ricevuta, ho potuto aprire una sartoria. Nonostante siano passati anni, sento sempre forte il mio legame con il Centro; in questi anni, ho avuto modo di consigliare a numerosi bambini e ragazze di partire per raggiungere la missione, assicurando loro che avrebbero ricevuto una formazione non solo scolastica ma soprattutto di vita. (Mai Miga Asü) “Non c’è altra felicità che la pace”. Con questo proverbio thailandese mi piace ricordare gli anni trascorsi al Centro. Per me è stata la casa in cui sono cresciuta. Con tutti i bambini presenti, non eravamo fratelli e sorelle di sangue, ma c’era quell’affetto come se lo fossimo. Ho avuto poi la possibilità di restituire ciò che mi era stato donato, lavorando per alcuni anni nello staff: diventare un punto di riferimento per i piccoli ospiti, accudirli e non far sentire loro la mancanza e la lontananza di mamma e papà. Non posso che dire grazie dell’amore e dell’amicizia che ho ricevuto fin dal primo giorno; ho ricevuto in dona quella forza e coraggio per affrontare le prove della vita. (Amija Mayë Teresa) Se quando ero piccola non ci fosse stato il Centro di Ban Pong, oggi non sarei quella che sono. La vita al Centro non è certo come la vita nella società al di fuori. Non che mancassero le difficoltà, ma come in una grande famiglia, ero accolta, amata e aiutata nella mia quotidianità. Una volta finito gli anni della scuola, e intrapreso una nuova strada ho sempre trovato la forza per affrontare le difficoltà che ho incontrato nella vita grazie a tutto ciò che il Centro mi ha donato: saper perdonare, saper condividere. Mi hanno insegnato cosa sia l’onestà, la pazienza, la fedeltà al dovere e il senso di responsabilità. A distanza di molti anni posso affermare che quegli anni sono state le fondamenta solide su cui poggiare il resto della mia vita”. (Nidchanan Byangtse) "All’età di sei anni sono partita dal mio villaggio sulle montagne per raggiungere l’HFFC dove ho vissuto per otto anni. I miei ricordi del Centro sono ben vivi in me ancora oggi. Il sentimento più grande è la gratitudine verso coloro che mi hanno accolta E’ qui che ho trovato la possibilità di studiare e di ricevere un’adeguata istruzione; è qui che ho imparato a leggere e a scrivere, è qui che ho iniziato ad avere cura di me stessa e a vivere la quotidianità partendo dall’esempio di chi mi accompagnava quotidianamente. E’ qui che ho trovato quell’amore di una famiglia: il Centro è stato un’ottima scuola di vita, che mi ha donato basi solide per costruire il futuro. Ora sono una insegnante alle scuole elementari; anche se le mie scelte di vita mi hanno portata lontana da questa “casa”, ogni volta che ci faccio ritorno mi sento sempre accolta come se non fossi mai partita". (Orapin Lèchë) "Avevo 8 anni quando misi piede per la prima volta al centro. Qui ho frequentato le elementari, dopo le scuole medie sono tornata a casa nel mio villaggio. Grazie però ai missionari ho potuto concludere le scuole e frequentare l’università. La mia vita è qui, è un lavoro che mi piace e mi dà soddisfazioni. I bambini che ho potuto conoscere e seguire lungo questi anni sono la vera gioia e felicità, essi sono sorrisi luminosi, innocenti, puri e sinceri. Loro riempiono i miei giorni con il loro amore disarmante e unico. Il centro in questi anni ha “salvato” molte vite: aiuta a crescere, qui si impara un mestiere in un clima e uno stile di vita unico". (Tippawan Arnee)

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Documentazione fotografica/video

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