Tecnomedia 89

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 89 - Giugno 2016

Una “filiera” da ricucire

Dal Rapporto 2016 realizzato dall’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi” emerge la realtà di un settore industriale in sofferenza, nel quale il calo dei margini economici rende necessari fusioni ed accorpamenti per aumentare la massa critica delle aziende, ridurre l’incidenza dei costi fissi, creaa pagina 3 re sinergie ed efficienze.

Filo diretto Le aziende informano

Agfa-Gevaert Ansa Askanews Atex

Periodico mensile. Anno XXIII n. 89 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753

I “nativi digitali” e la Gazzetta del Mezzogiorno

Lo storico quotidiano pugliese ha sviluppato iniziative che puntano a valorizzare il marchio del giornale locale presso le nuove generazioni di lettori, come “NewspaperGame”, rivolto agli studenti. Sono scelte che richiedono investimenti tecnologici, riorganizzazione del lavoro e sviluppo di iniziatia pagina 8 ve imprenditoriali sul territorio.

CSQ: da centro stampa ad “hub” globale

Logistica efficiente, costi chiari e competitivi ed un’ampia gamma di opportunità di marketing sono le componenti dell’offerta del Centro Stampa Quotidiani, che in sedici anni ha investito oltre 125 milioni di Euro, adattando l’organizzazione del lavoro e sviluppando un workflow dove a comandaa pagina 12 re sono la logistica ed il marketing editoriale

Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Exelis Ferag Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass

benvenuti a Bari Kodak

Lithosol Italia manroland

La filiera dei quotidiani tra slogan e realtà

Bari ospita, il 21 e 22 giugno, la XIX edizione della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia, con il titolo “la filiera dei quotidiani fra slogan e realtà”. Al centro dell’incontro esperienze, iniziative e proposte, nella prospettiva di una filiera sempre più integrata, per ricuperare efficienza e contea pagina 15 nere i costi.

Miles 33

Mima films

Napp Systems Nela

NTG Open QIPC RG

Integrazione stampa-digitale al gruppo Athesis

Athesis ha lanciato una App per la lettura dei quotidiani del gruppo - L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi - su smartphone e tablet, disponibile sia in ambiente iOS che Android. La nuova applicazione è solo l’ultima di una serie di iniziative per favorire la diffusione capillare dei giornali sul a pagina 17 territorio.

Contenuti digitali e giornali locali

Il quotidiano tedesco Der Teckbote – diffusione media giornaliera attorno alle 20.000, con punte oltre le 57.000 quando esce in edicola con inserti e supplementi tematici - ha avviato una serie di iniziative per aumentare il coinvolgimento SPONSOR DI con un modello di dei lettori on line offrendo loro contenuti a pagina 21 business flessibile.

Segbert

Schuite & Schuite Sitma

SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tolerans Willbit-protecmedia Visita il nostro sito Internet:

http://www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2016

Le Rubriche

Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 24

ISSN 1974-7152


itunevneb a iraB ID ROSNOPS

6102 ailatI ARFI-NAW


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Una “filiera” da ricucire

Dal Rapporto 2016 realizzato dall’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi” emerge la realtà di un settore industriale in sofferenza, nel quale il calo dei margini economici rende necessari fusioni ed accorpamenti per aumentare la massa critica delle aziende, ridurre l’incidenza dei costi fissi, creaa pagina 3 re sinergie ed efficienze.

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I “nativi digitali” e la Gazzetta del Mezzogiorno

Lo storico quotidiano pugliese ha sviluppato iniziative che puntano a valorizzare il marchio del giornale locale presso le nuove generazioni di lettori, come “NewspaperGame”, rivolto agli studenti. Sono scelte che richiedono investimenti tecnologici, riorganizzazione del lavoro e sviluppo di iniziatia pagina 8 ve imprenditoriali sul territorio.

CSQ: da centro stampa ad “hub” globale

Logistica efficiente, costi chiari e competitivi ed un’ampia gamma di opportunità di marketing sono le componenti dell’offerta del Centro Stampa Quotidiani, che in sedici anni ha investito oltre 125 milioni di Euro, adattando l’organizzazione del lavoro e sviluppando un workflow dove a comandaa pagina 12 re sono la logistica ed il marketing editoriale

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La filiera dei quotidiani tra slogan e realtà

Bari ospita, il 21 e 22 giugno, la XIX edizione della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia, con il titolo “la filiera dei quotidiani fra slogan e realtà”. Al centro dell’incontro esperienze, iniziative e proposte, nella prospettiva di una filiera sempre più integrata, per ricuperare efficienza e contea pagina 15 nere i costi.

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Print World 2016

Digital Media World 2016

Conference & Guided Tours

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Programme information on www.wan-ifra.org/pw16

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TecnoMedia

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Una “filiera” da ricucire per l’industria editoriale italiana: i dati dell’Osservatorio Tecnico

La fusione tra le società editrici di La Repubblica e La Stampa, annunciata qualche mese fa e destinata a realizzarsi all’inizio del 2017, ha riportato al centro dell’attenzione generale il settore editoriale, che da qualche tempo ormai vive una fase di grandi cambiamenti, magari poco avvertiti dall’opinione pubblica ma che non sono passati inosservati agli addetti ai lavori più attenti. Le edizioni del nostro Rapporto segnalano da almeno una decina d’anni tanti lenti e costanti bradisismi che precedevano scosse di maggiore intensità, come quella annunciata da De Benedetti ed Elkann. Ed è altrettanto facile prevedere che ce ne saranno altre nei mesi ed anni a venire. Il fenomeno, beninteso, non è solo italiano: basti pensare alla enorme concentrazione di media cartacei e televisivi in capo al gruppo di Rupert Murdoch, o all’acquisizione del Washington Post da parte del gigante del commercio on line Amazon.

Al di là delle opinioni che ciascuno può farsi su quanto avvenuto sull’asse Roma-Torino, tutte legittime e rispettabili, vorremmo provare ad andare oltre la sterile retorica della libertà di stampa minacciata dalla concentrazione delle testate quotidiane, tesi tanto più risibile in un Paese come il nostro, dove la metà delle risorse pubblicitarie, carburante essenziale di ogni attività editoriale, è sostanzialmente nelle mani di duetre player. Non conosciamo ovviamente i dettagli dell’accordo Espresso-Itedi, ma ci sembra chiaro che esso risponda alla logica di tutti i settori industriali maturi, nei quali il calo dei margini rende necessari gli accorpamenti per aumentare la massa critica dell’azienda, ridurre l’incidenza dei costi fissi, creare sinergie ed efficienze. Nel caso del settore editoriale, a complicare il quadro c’è il progressivo spostamento dei clienti verso stili di vita e di consumo dove l’utilizzo di prodotti e

Volumi produttivi annui 2012-2015 copie vendute abbonamenti pagati copie gratuite altro (vendite in blocco, abbonamenti gratuiti, diffusione estero, etc.) resa tiratura complessiva

i dati dell'Osservatorio

Come ogni anno, l’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi” realizza un “Rapporto sull'industria italiana dei quotidiani” nel quale, accanto ad una dettagliata anagrafe delle realtà che compongono questo importante settore industriale, vengono presentati e commentati i dati ed i trend più aggiornati. Presentiamo in queste pagine l'introduzione al Rapporto, curata dal Consiglio Direttivo dell'Osservatorio.

2012*

2013

2014

±% 14/15

±% 12/15

1.274.428.289 123.403.579 30.060.134 39.426.375

1.141.822.736 110.805.616 24.884.854 33.805.181

1.008.765.865 97.274.672 23.200.162 31.469.343

920.420.473 91.518.646 20.511.405 25.409.343

2015

-8,8% -5,9% -11,6% -19,3%

-27,8% -25,8% -31,8% -35,6%

594.162.861 2.061.481.238

557.646.813 1.868.965.200

510.318.775 1.671.028.817

471.139.051 1.528.998.918

-7,7% -8,5%

-20,7% -25,8%

diffusione digitale 107.616.928 169.525.557 180.455.367 6,4% * Sino al mese di marzo 2012 i dati ADS venivano rilevati come media mobile dei dodici mesi precedenti, mentre a partire dall’aprile 2012 vengono rilevati mensilmente. I valori 2012 sono pertanto una proiezione sull’intero anno del periodo aprile-dicembre Elaborazione Asig su dati Ads.


i dati dell'Osservatorio

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TecnoMedia

servizi digitali ha acquisito un ruolo preminente. E purtroppo nessun editore, né in Italia né nel resto del mondo, ha ancora trovato la formula magica per guadagnare con il digitale: tanti esperimenti, qualche storia di successo, ma nessun modello di business consolidato e replicabile. Concentrazione ed aumento delle dimensioni dell’azienda, sinergie e riduzione dei costi, ricerca dell’efficienza: sono e saranno questi, nei prossimi anni, i trend inevitabili del nostro settore, le dinamiche che aiutano a capire operazioni come “Stampubblica”, nonché altri eventi meno noti all’opinione pubblica ma certamente ben presenti agli addetti ai lavori, come gli annunciati processi di ristrutturazione di alcuni gruppi editoriali, che prevedono organizzazioni operativa per aree funzionali e non più su base territoriale, con il conferimento di alcune attività a società diverse, che potrebbero essere collocate al di fuori dal perimetro del contratto poligrafico.

Una filiera in sofferenza

Ci sembra tuttavia opportuno, prima di tornare su questi temi in sede di conclusioni, fornire qualche dato che aiuta a capire le dimensioni dei fenomeni ai quali il settore si trova costretto a reagire. La filiera della carta stampata italiana, i cui dati sono stati presentati il 16 marzo scorso dalle associazioni imprenditoriali che la compongono, ha vissuto nell’ultimo decennio ad oggi una brusca contrazione del volume di fatturato: i 41,4 miliardi di euro del 2007 sono diventati 30,6 nel 2015, con un calo percentuale del 26%. Se restringiamo l’osservazione al solo consumo interno il calo è ancora più evidente: dai 38,8 miliardi del 2007 siamo passati ai 26,8 del 2015, con una contrazione superiore al 30% e una incidenza del consumo di libri e giornali sul Prodotto Interno Lordo scesa dall’1,4% del 2007 allo 0,9% del 2015. I dati indicano insomma

che gli italiani, già non molto inclini ai consumi culturali, a partire dal 2008, in coincidenza con la crisi economica, hanno ulteriormente penalizzato l’acquisto di libri e giornali rispetto ad altre categorie di beni giudicati più necessari. Il quadro non cambia, anzi si fa ancora più fosco, se ci concentriamo soltanto sul settore dell’editoria quotidiana. Il fatturato complessivo del settore, che nel 2007 sfiorava i 3,9 miliardi di euro, nel 2015 si è praticamente dimezzato, attestandosi appena sotto i due miliardi. Ancora nel 2007 la diffusione media giornaliera dei quotidiani era di 5,4 milioni di copie, alle quali andavano aggiunti circa quattro-cinque milioni di copie giornaliere di quotidiani gratuiti. Il 2015 si è chiuso con una media di diffusione giornaliera dei quotidiani di 2,9 milioni di copie, e con una produzione di free-press ormai residuale. Sono cresciute le copie digitali, superando il mezzo milione giornaliero, ma in misura assolutamente insufficiente ad arginare il calo delle copie cartacee: basti pensare che nel 2015, a fronte di un incremento della diffusione digitale media di 30mila copie rispetto al 2014, la diffusione cartacea si è ridotta di quasi 300mila copie: in pratica, per ogni copia digitale in più ce ne sono dieci cartacee in meno. I dati che arrivano dal mercato pubblicitario non autorizzano certo all’ottimismo; se infatti il mercato complessivo della pubblicità tra il 2007 e il 2015 ha assistito ad una contrazione complessiva del 32,4% (da 9,0 a 6,1 miliardi di euro), l’andamento degli investimenti pubblicitari sulla stampa (quotidiani e periodici) è risultato ancora più critico: tra il 2007 e il 2015, gli investimenti in comunicazione pubblicitaria su quotidiani e periodici sono calati infatti del 61,5% (da 2,8 a 1,1 miliardi di euro), con la conseguenza di quasi dimezzare la loro incidenza sul totale del mercato pubblicitario italiano, passata dal 31,0 al 17,6%. Ed anche se nel

Il mercato pubblicitario italiano 2009-2015 2009

2010

2011

2012

Totale stampa 2.391.689 2.297.858 2.209.204 1.811.104 quotidiani 1.514.119 1.459.740 1.356.676 1.115.917 periodici 877.569 829.852 852.528 695.187 televisione 4.358.936 4.619.295 4.624.308 3.917.531 radio 436.304 469.960 433.183 389.057 affissioni 135.097 136.926 117.032 94.659 cinema 55.750 62.544 46.575 37.861 internet 302.235 362.993 631.182 510.677 Direct mail 503.782 555.631 512.043 419.888 altro 125.172 126.408 109.605 124.013 Totale 8.308.964 8.623.349 8.683.132 7.304.790 Dati Nielsen Media research. Valori in migliaia di euro

2013 1.426.564 897.690 528.874 3.526.821 352.915 79.327 29.376 464.542 365.184 114.757 6.359.486

2014 1.304.403 809.212 495.191 3.625.009 343.589 81.874 24.030 466.876 348.949 109.751 6.304.481

2015 1.230.639 755.558 475.081 3.649.531 373.788 84.590 23.056 463.403 320.036 126.512 6.271.555

±% 14/15 -5,7% -6,6% -4,1% 0,7% 8,8% 3,3% -4,1% -0,7% -8,3% 15,3% -0,5%

±% 09/15 -48,5% -50,1% -45,9% -16,3% -14,3% -37,4% -58,6% 53,3% -36,5% 1,1% -24,5%

TecnoMedia n. 89, giugno 2016


TecnoMedia

2015 il mercato pubblicitario complessivo è rimasto sostanzialmente stabile (-0,5% il dato finale), è invece continuata la crisi della stampa: i quotidiani sono arretrati del 6,6%, i periodici del 3,9%.

Carta e digitale: due facce di un unico dilemma

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Suddivisione dei ricavi, mercato mondiale dei quotidiani, 2014 digitale-pubblicità $9,5 5% digitale-diffusione $2,5 2%

carta-diffusione $89,9 50%

i dati dell'Osservatorio

Fin qui i numeri, non certo entusiasmanti. Numeri che ci dicono che la contrazione del business editoriale, date le sue dimensioni, non è destinata a rientrare alla fine della crisi; no, la crisi ha agito come acceleratore di un trend in essere già da prima: la progressiva marginalizzazione e perdita di rilevanza della carta stampata nella società digitale di oggi. Il modello carta-pubblicità $77,4 di business tradizionale, con il lettore che 43% acquista la copia e l’inserzionista che acquista il contatto con i lettori, e con l’ediValori espressi in miliardi di dollari. tore che regola e gestisce la produzione e Dati WAN-IFRA World Press Trends la diffusione delle notizie, è entrato in una crisi forse irreversibile: da un lato infatti i lettori possono ricevere le notizie sullo editrici e stampatrici del nostro Paese. I bilanci smartphone in maniera immediata e, soprattutto, 2015 delle aziende editoriali italiane quotate in sono sempre meno propensi ad attribuire un valoBorsa hanno fatto registrare un margine operativo re economico alla notizia che ricevono, visto che le lordo (cioè, in soldoni, la differenza tra i ricavi e fonti disponibili gratuitamente si sono moltiplicate i costi operativi) pari al 5% circa del fatturato, a dismisura; dall’altro, gli inserzionisti hanno molti un risultato non disprezzabile. A fronte di questa più strumenti per raggiungere i propri potenziali consolazione, tuttavia, ci sono due problemi non clienti, compreso il diventare editori di se stessi da poco: il primo è che il fatturato continua a tramite il web e i social network. Il nuovo campo scendere (-4,3% nel 2015 sul 2014), e con un trend da gioco è delimitato dai giganti della tecnologia simile per mantenere positivo il margine operativo come Apple, Samsung o Huawei, e dai proprietari occorrerà continuare a tagliare i costi, operazione delle nuove piattaforme digitali con centinaia di sempre più difficile da fare senza compromettere milioni di utenti, come Google, Facebook, Twitter, la qualità del prodotto e la correttezza delle proceInstagram, che gestiscono e regolano la diffusione dure e delle relazioni industriali; il secondo prodell’informazione digitale. In questo nuovo parablema è che sul settore grava ancora il peso degli digma, dove le notizie non scendono più dall’alto ingenti investimenti effettuati nel primo decennio verso il basso come nelle strutture giornalistiche degli anni duemila, che impiombano i conti delle del passato, ma circolano e vengono rilanciate, aziende: e infatti, l’esercizio 2015 delle succitate commentate, approvate o criticate dagli utenti aziende si è chiuso con una perdita complessiva dei social network, gli editori tradizionali faticano superiore ai duecento milioni di euro. sempre più a trovare il loro ruolo. Il brand e la Il calo delle vendite e del fatturato pubblicicredibilità delle organizzazioni giornalistiche contario, così bruschi nell’ultimo decennio, hanno tinuano e continueranno ad avere importanza, ma causato uno stress fortissimo alle strutture di prola capacità di costruire valore economico su questi duzione e logistica dei giornali, tarati su un volume asset sarà molto più difficile che in passato. di prodotto più che doppio rispetto a quello attuale. Una “filiera” da ricucire La nostra anagrafe ha testimoniato, nell’arco degli Se torniamo adesso al nostro piccolo mondo ultimi anni, la progressiva contrazione del numero editoriale italiano, possiamo rileggere i dati della e della capacità di produzione degli impianti di crisi alla luce di questa certezza: occorre costruire stampa italiani, ma la novità è che, nell’ultimo nuovi modelli economici sostenibili che affianchianno, questi valori sono rimasti pressoché inalno quello tradizionale, che soffre maledettamente terati rispetto all’anno passato, segno forse che il ma che riesce ancora a garantire lo stipendio a sistema è giunto ad un livello al di sotto del quale, fine mese ai giornalisti e poligrafici delle aziende se non si interviene in un’ottica di filiera integra-


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TecnoMedia

Report e il Fondo Casella: una occasione perduta Il 29 maggio scorso, sul settimanale di approfondimento giornalistico Report (rai3) è andato in onda un servizio, dal titolo A Fondo, una parte del quale è stata dedicata al Fondo di Previdenza per i lavoratori dei giornali quotidiani "Fiorenzo Casella". A seguire il commento dell'ASIG al servizio, pubblicato sul sito www.ediland.it e inviato anche alla redazione di Report, che a tutt'oggi non ha ritenuto doveroso rispondere. Il servizio di Report è visionabile sul sito www.report.rai.it

i dati dell'Osservatorio

Il grande Indro Montanelli si attribuiva la capacità di riuscire a spiegare ai propri lettori ciò che non capiva nemmeno lui. E forse proprio a Montanelli si sono ispirati Milena Gabanelli e il suo inviato Giorgio Mottola nel confezionare il breve servizio dedicato al Fondo Casella all’interno della puntata di Report andata in onda su Raitre il 29 maggio scorso. È stata un’occasione perduta: si poteva approfittare dell’autorevolezza di una trasmissione di punta del servizio pubblico per fare chiarezza su una materia un po’ più complicata della tabellina del nove ma comunque non astrusa; si poteva per esempio spiegare che il Fondo è in difficoltà soprattutto perché la popolazione poligrafica negli ultimi dieci anni si è dimezzata, e i 3.800 attivi di oggi, con i loro contributi, devono pagare le pensioni ad oltre 15.000 ex poligrafici; si poteva ricordare che, per fare fronte a questo crescente squilibrio, i contributi che quei cattivoni degli editori versano al Fondo sono saliti dal 7% della retribuzione del 1994 ad oltre il 25% di oggi, in aggiunta beninteso ai contributi INPS, dal momento che per i poligrafici, a differenza che per i giornalisti, il fondo pensione è integrativo e non sostitutivo della pensione INPS. Si poteva anche sottolineare il fatto che la riduzione delle prestazioni pensionistiche, del 25% prima e successivamente del 50%, possibile in forza di una legge dello Stato, si è resa purtroppo necessaria – in aggiunta ad altre misure di contenimento dei costi – per il drastico calo dei contributi versati dalle aziende, colpite da una crisi drammatica che in meno di dieci anni ha dimezzato le copie vendute e ridotto la pubblicità di oltre il 60%, con pesanti ricadute sull’occupazione. Si potevano spulciare con più attenzione i bilanci del Fondo, per accorgersi magari che quelli che vengono presentati come aumenti di stipendio per i dirigenti erano in realtà accantonamenti obbligatori di fine rapporto previsti dal contratto di lavoro; e magari con una semplice telefonata si poteva appurare che i 160mila euro spesi nel 2008 per pulizie e manutenzione uffici erano imputabili ad interventi straordinari di ristrutturazione e di adeguamento edilizio effettuati nella sede del Fondo; magari si sarebbe anche scoperto che dal 2008 al 2014, ultimo bilancio disponibile, i costi generali della struttura sono diminuiti di oltre il 40%. Forse si sarebbero potuti persino fornire i numeri corretti sulla vendita del patrimonio immobiliare: l’analista finanziario consultato da Report, che ha sentenziato che il Fondo avrebbe venduto per 82 milioni immobili acquistati per 97 (che in realtà non era il costo d’acquisto ma il valore a bilancio), ha infatti dimenticato di aggiungere che pochi mesi dopo la vendita di parte del patrimonio immobiliare per 82,2 milioni di euro fu realizzata la vendita di un altro immobile per 6,6 milioni, e che il Fondo detiene tuttora la proprietà dell’immobile nel quale ha la propria sede, a bilancio per un valore di 12,6 milioni di euro. Fa un totale, per chi sa fare le addizioni, di oltre 101 milioni. Al netto ovviamente degli affitti percepiti prima delle vendite (tra parentesi: una parte della sede è tuttora affittata a terzi, e genera dunque reddito per il Fondo). Tutto ciò ed altro ancora si sarebbe potuto fare, per fornire un servizio più completo ai telespettatori; purtroppo però, forse anche per i pochi minuti nei quali è stato compresso l’argomento, si è scelto di preferire il semplicismo alla semplicità, e di ridurre tutto al consueto e collaudato schema: da una parte i cattivi che rubano, dall’altra i buoni che vengono derubati. Ecco dunque i 16 milioni che i perfidi editori devono versare nel Fondo (e che, sia detto per inciso, rappresentano il totale delle sofferenze accumulate in tutta la storia del Fondo, pari a poco più dell’1% del miliardo e trecento milioni di euro di contributi versati soltanto dal 1995 a oggi); ecco l’immancabile uomo nero Denis Verdini; ecco i diabolici Fondi lussemburghesi che si “beccano l’affare” e dietro i quali si nascondono magari i soliti amici degli amici; ecco insomma tutto il consueto armamentario che scende a spirale e che alla fine si cristallizza nella frase del simpatico pensionato romano: “I soldi c’erano, se li sono mangiati”. Peccato, si poteva fare qualcosa di più accurato e fornire un servizio informativo di qualità; forse è mancato il tempo, forse la voglia di approfondire un argomento che tutto sommato non interessa tantissime persone, ma forse in fondo era vero ciò che diceva – ancora – il grande Indro Montanelli: “Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante”.

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i dati dell'Osservatorio

Occupazione poligrafica 2011-2015 per tipologia di azienda ta tra tutte le componenti del sistema – re2011 2012 2013 2014 2015 ± % 2010/15 dazione, produzione, aziende editrici 3.273 3.102 2.902 2.525 2.422 -26,0% logistica - risulterà agenzie di informazione 360 344 323 306 304 -15,6% inevitabilmente comstampatori ibridi 765 718 621 649 623 -18,6% promessa la capacità stampatori puri 829 737 640 485 323 -61,0% stessa di rifornire in altre aziende 262 171 160 140 99 -62,2% maniera tempestiva i aziende editrici punti vendita di tutto il territorio nazionale. Che si sia giunti alla soglia del punto di rottura del sistema è testimoniato anche dall’andamento dei altre aziende agenzie di informazione dati occupazionali e retributivi degli addetti del settore, in special modo dei lavoratori delle aziende che stampano su commessa, i cosiddetti “stampatori puri”. Negli anni compresi tra il 2007 e il 2015 il numero di queste aziende è stampatori puri stampatori ibridi sceso da 36 a 13, e il 2011 2012 2013 2014 2015 numero degli addetti è passato da 1.234 a 370, Elaborazione ASIG su dati Fondo Casella con un calo del 70%, ben superiore a quello le trattative in corso e giungere ad un risultato fatto registrare dal settore nel suo complesso accettabile per tutti, che consenta di avere un (-46%). Va notato, per inciso, che alcune di queste quadro di riferimento più adeguato al contesto aziende non sono sparite, ma sono semplicemente che stiamo vivendo; ma probabilmente sarà opuscite dal perimetro del contratto poligrafico pur portuno allargare quanto prima il panorama di continuando a stampare giornali quotidiani. Anriferimento contrattuale e creare collegamenti e cora più significativo il fatto che la retribuzione accorpamenti: da una parte, per quanto riguarda media dei lavoratori di questa categoria di aziende la creazione ed organizzazione dei contenuti, è passata dai 37.000 euro del 2007 ai 33.000 del con il contratto giornalistico, e dall’altra, per 2015, con un calo dell’11% che diventa del 21% se gli aspetti più strettamente industriali, con il si tiene conto dell’inflazione del periodo. Per fare contratto grafico. Sarà facile? Certamente no, un confronto, nello stesso periodo la retribuzione così come è certo che dovranno essere valutamedia di un lavoratore di una azienda stampatrice te e studiate le opportune misure per evitare controllata da un gruppo editoriale è passata da contraccolpi al Fondo di Previdenza del settore, 45.000 a 46.000 euro. i cui conti negli ultimi anni sono stati messi in Quale futuro per le relazioni industriali? sicurezza, con grande senso di responsabilità Quali, in conclusione, i riflessi di questa situadelle parti costitutive e con il non indifferente zione sul sistema delle relazioni industriali del contributo dei lavoratori attivi e pensionati. Quel settore? Dopo aver perso la metà del fatturato che è certo è che il processo di cambiamento e la metà degli addetti poligrafici, oggi scesi deve essere governato dalle Parti, evitando fughe sotto le 4.000 unità, ha ancora senso parlare di laterali e soluzioni improvvisate che rischiano di un settore industriale? Siamo certi che l’attuale creare pericolosi precedenti e rotture insanabili contratto di lavoro poligrafico, ormai scaduto da in un settore che negli ultimi trentacinque anni anni, sia ancora lo strumento migliore per gestiha sempre affrontato le crisi aziendali – spesso re una fase di trasformazione come quella che risolvendole in maniera non traumatica – con il stiamo vivendo? Di certo è necessario accelerare confronto ed il dialogo tra le parti.


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I “nativi digitali”? La Gazzetta del Mezzogiorno prova a portarli anche in edicola E se provassimo a portare i "nativi digitali" anche in edicola? La Gazzetta del Mezzogiorno ha sviluppato iniziative molto ambiziose, che puntano a valorizzare il marchio del giornale locale presso le nuove generazioni di lettori, come NewspaperGame, per la diffusione della lettura e della cultura locale fra gli studenti delle scuole. Sempre pensando al futuro si sta lavorando per riunire le attività digitali all’interno di un portale per sostenere lo sviluppo dei settori agroalimentari e del turismo, importanti voci dell’economia regionale che sono in vetta alle classifiche di eccellenza nazionale. Sono scelte impegnative, che passano attraverso investimenti tecnologici, riorganizzazione del lavoro e sviluppo di iniziative imprenditoriali sul territorio. Le difficoltà del settore media hanno colpito anche il Sud Italia. “Da noi, se possibile, forse anche di più” - precisa subito Franco Capparelli, Direttore generale e consigliere di amministrazione de La Gazzetta del Mezzogiorno. Il calo delle copie e la contrazione della pubblicità hanno trovato un terreno particolarmente favorevole per creare problemi, vista la tradizionale scarsa propensione alla lettura degli abitanti delle regioni del Centro Sud Italia rispetto a quelle del Nord, e vista anche la minor concentrazione di industrie e siti produttivi. “Due anni fa ci siamo dovuti rimboccare le maniche di fronte ad un quadro macro e micro economico fra i peggiori visti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”- spiega Capparelli, che con la proprietà del quotidiano di Bari - la famiglia Ciancio Sanfilippo - ed il continuo fattivo interesse del giovane presidente Domenico Ciancio Sanfilippo, ha avviato un'incisiva opera di riorganizzazione generale dell’azienda, con l’obiettivo di riportare i conti in equilibrio e creare le premesse per una ripresa della crescita, scommettendo sulla possibilità di portare anche in edicola le nuove generazioni di “nativi digitali”. “Una prospettiva che dopo interventi globali non appare più irraggiungibile” grazie a poche, chiare, strategie messe in atto fin dall’inizio della risposta alla grande crisi mondiale del settore.

La forza del marchio

Con oltre 25.000 copie di diffusione, e oltre

mezzo milione di lettori, la Gazzetta del Mezzogiorno resta uno dei giornali di riferimento nel panorama del centro sud Italia. La testata ha ben sette edizioni locali, a Bari, dove c’è la sede principale, Lecce, Brindisi, Taranto, Barletta e Foggia, oltre a quella di Matera e Potenza, per la Basilicata. “Proprio da questa capillare penetrazione locale, e dalla forza del nostro marchio quotidiano, abbiamo deciso di ripartire per rimettere ordine nel mutato scenario economico nazionale e locale” – spiega Capparelli. Cominciando dalla pubblicità, visto che il giornale, a causa della chiusura della rete di vendita della PK, la concessionaria che curava la raccolta locale, ha dovuto ricostruire la rete sul territorio, Oggi le inserzioni sono raccolte, per la parte nazionale, dalla RCS Pubblicità, e dalla Mediterranea Spa – la nuova società di proprietà dello stesso editore – per il mercato locale. Dopo un periodo di naturale difficoltà, i primi risultati della riorganizzazione fanno ben sperare: è nato un accordo con in base al quale la nuova concessionaria ha acquisito la raccolta pubblicitaria locale per il Corriere del Mezzogiorno – Puglia e Basilicata – nato da una costola del Corriere della Sera. E sempre Mediterranea ha allargato gli orizzonti acquisendo la responsabilità per il mercato di inserzioni locali de La Gazzetta dello Sport e dello stesso Corriere, oltre ad altri prodotti del Gruppo RCS. “È la forza del nostro marchio, della nostra credibilità di imprenditori locali” ad aver fatto premio in queste acquisizioni

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gratuiti, tranne la digital replica – in Pdf – del giornale stampato. Non è gratuito, invece, l’utilizzo dell’archivio storico del giornale, sviluppato dalla società Virtualcom in collaborazione con lo stesso fornitore della piattaforma editoriale, la GMDE. “L’archivio è un’iniziativa nata circa un anno orsono”, un’offerta di contenuti, e di storia locale, che prepara l’editore ai festeggiamenti dei 130 anni di vita, il compleanno atteso per il prossimo 2017. In questi ultimi mesi è stata completata l’attività di scansione di tutti i numeri della testata, che oggi sono disponibili, a pagamento – come avviene per l’archivio, di recente inaugurato, dell’altra Franco Capparelli, Direttore generale e Consigliere di Amministrazione della Gazzetta del testata storica del Sud Italia, la Mezzogiorno, nei nuovi uffici dove da poco si è trasferita la società. Sicilia di Catania – con ricerche per parole o per chiavi tematiche, negli obiettivi dell’editore, potrebbero avere che. Tutte le attività consultazione ed acquisizione un’ulteriore espansione nella pubblicità radiodei risultati, avvengono on line, così come on line fonica, attraverso la concessione degli spazi di si possono effettuare i pagamenti. È uno strumento un’emittente locale. non solo utile a quanti cercano informazioni locali Secondo obiettivo: la riorganizzazione produtdel passato, ma anche per consolidare “on line”, tiva. La Gazzetta ha investito in una nuova piatpresso i “nativi digitali”, la forma del marchio taforma multimediale, GN4, della società GMDE. Gazzetta del Mezzogiorno. Una scelta fondata sulla decisione di acquisire NewspaperGame: i “nativi digitali” in edicola un software in grado di supportare una crescita “E chi lo dice che le nuove generazioni dei ambiziosa per i prossimi anni. “nativi digitali” siano perdute per i prodotti stam“In un certo senso” - spiega Capparelli-” questo pati?” si domanda Capparelli. Il quotidiano barese investimento ha contribuito a fornire gli strumenti ha messo in campo una serie di attività per diffonper una razionalizzazione del lavoro in redazione dere fra i più giovani il gusto per la lettura e per centrale e nelle sedi distaccate, ma il grosso dovrà consolidare la fiducia nel “marchio” Gazzetta. ancora arrivare”. “Integrazione e branding” sono le parole d’orOggi i redattori che utilizzano GN4 hanno un dine. Il giornale pubblica settimanalmente una sistema molto più robusto ed affidabile che non in serie di inserti e di pagine speciali dedicate al passato. Dalla fine del 2015 – quando è andato a territorio ed all’economia locale. Il numero del regime in tutta la rete di produzione – ad oggi, il lunedì esce con il fascicolo Sport+, un ricco insersistema ha permesso di avviare il processo di rato sullo sport locale, anche “minore”. L’obiettivo, zionalizzazione ad un miglior utilizzo delle risorse in prospettiva, è quello di farlo crescere fino a umane in relazione con l'obiettivo di promuovere trasformarlo in un prodotto autonomo, un giornale l'attività multimediale e multicanale, favorendo regionale di sport locale, in grado di interessare anche l'inserimento di risorse giovani. Anche loro, anche i più giovani, lo stesso target al quale si come il resto dei redattori più esperti, si stanno rivolge l’iniziativa NewspaperGame. “È un proattrezzando per la produzione multicanale. Per getto ideato per portare il giornale in classe e la adesso ci sono quattro giornalisti ed un poligrafico scuola in prima pagina” - spiega Capparelli. È dedicati alla gestione dell'informazione online sul un’occasione che la testata offre agli studenti e web, ma al canale digitale, nella prospettiva di ai docenti delle scuole elementari (classi quinte), potenziamento, saranno incrementate le risorse, medie inferiori e superiori per confrontarsi con anche poligrafiche, dedicate, e realizzato un magil linguaggio giornalistico. gior coinvolgimento delle redazioni che operano In pratica, con NewspaperGame gli studenti, sul cartaceo. Per adesso tutti i contenuti sono


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riuniti in gruppi di lavopassa ancora – come per ro, preparano pagine da la stragrande maggioranza pubblicare sul quotidiano, della stampa mondiale, per scrivendo articoli di inteil mezzo stampato, il futuro resse per il loro territorio guarda allo sviluppo del “iperlocale”, impaginandoli digitale. all’interno di una scelta “La nostra seconda di cinque layout proposti forza, dopo il marchio, dal sistema editoriale, e sono due settori produtgestendo i contenuti con tivi: l’agroalimentare ed una gabbia grafica dove ci il turismo”. Nel corso del sono annunci pubblicita2015, la Regione ha avuto ri. Insomma, più che una il migliore risultato nell’in“simulazione” di giornalicremento dell’offerta, e smo, è una vera e propria della domanda, turistica, esperienza sul campo, alle sia a livello nazionale che prese con i tempi dell’inforinternazionale. mazione locale. La comunicazione, e I numeri di questa edila pubblicità, per le nuzione sono di assoluta rilemerose aree di interesse vanza: sono stati coinvolti turistico locale, Salento 69 istituti di II grado, 86 e Gargano in testa, gioca istituti Secondari di I graun ruolo fondamentale, do, 55 scuole primarie. In ed il giornale locale si sta totale, hanno partecipato preparando, in prospettiva, oltre 200 scuole, 600 classi allo sviluppo di un’attività e 1500 docenti che hanno on line centrata sul concetseguito la iniziativa, che to di “portale”. ha coinvolto circa 25.000 “Noi stiamo pensanragazzi, come dire, un giodo ad un’attività digitale In alto: la pagina di NewspaperGames, creata dai vane “nativo digitale” per sostenibile per un’area "nativi digitali" che studiano nelle scuole di Puglia ogni copia del quotidiano come il Mezzogiorno”, e e Basilicata. Sotto: i nuovi uffici de La Gazzetta del stampato diffuso. Newspaquindi, accanto alla offerta Mezzogiorno, dove il giornale si è da poco trasferito. perGame si conclude ogni di informazione on line, anno con una grande festa è necessario pensare al a Bari, agli inizi di giugno, in una location prestisostegno all’industria, quindi ad una pubblicità giosa, di solito il Teatro Petruzzelli o Teatroteam. efficace, ad una comunicazione trainata dall’auLa serata alterna premiazioni e momenti di spettatorevolezza del marchio locale. coli, ai quali partecipano attori e protagonisti della Con il turismo, l’altro settore trainante è scena canora nazionale ed internazionale di origil’agroalimentare, con una miriade di produttori ne pugliese. Naturalmente questa iniziativa, che di qualità che potrebbero trovare un partner di ha l’obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura assoluta efficacia nella Gazzetta, e in un portale del giornale locale, è seguita con molta attenzione mirato alla comunicazione specializzata. dagli sponsor che sostengono NewspaperGame. Anche pensando a questo si è deciso l’inveL’editore ha anche sviluppato un altro canale diretstimento nella nuova piattaforma multimediale, to con le scuole regionali: nell’arco di tutto l’anno, che ha strumenti avanzati di gestione che ben si una volta alla settimana, spedisce alcune decine prestano allo sviluppo di siti orientati a portali di copie gratuite ad una scuola che ne abbia fatto di comunicazione pubblicitaria. richiesta. I docenti leggono, e commentano, i fatti “Il futuro? È sempre dei giovani” conclude di cronaca con gli studenti durante le lezioni. Da Capparelli, e i “nativi digitali” possono aspettarsi quest’anno, su questa iniziativa, c’è stato un fattivo interessanti novità dal sito della Gazzetta. interesse dell’Università di Bari, che ha deciso a Già adesso – ma anche per il futuro – potranno sua volta di sostenere questo sforzo di diffusione continuare ad usare il telefonino per consultare la dell’abitudine a leggere. Gazzetta on line, magari alternandolo alle pagine del prodotto che possono acquistare in edicola, Dal sito al portale sia quelle scritte da loro che quelle composte dai Se il presente, per la Gazzetta del Mezzogiorno, redattori della Gazzetta del Mezzogiorno.

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Efficienti rispettando l’ambiente: il 7° "Sustainabilty Report" di SunChemical Efficienti rispettando l’ambiente: dal 7° rapporto Sun Chemical sulla sostenibilità ambientale arrivano indicazioni precise su come sia possibile, anzi conveniente, favorire lo sviluppo rispettando la natura e la qualità della vita sulla terra. Presentato di recente alla comunità industriale, il 2015 Sutainability Report realizzato dal gruppo mondiale leader nella produzione di inchiostri da stampa, vernici, pigmenti, polimeri, composti liquidi e solidi, la ricerca è, come per le edizioni degli anni passati, un’autentica miniera di informazioni, applicabili anche ad altre aziende, su come sia possibile produrre materiali di consumo chimici con maggiore efficienza ed economicità, proprio applicando norme rigide per la salvaguardia dell’ambiente. Un paradosso? Assolutamente no, come spiega il report di una società che, assieme al gruppo di appartenenza DIC, ha un fatturato da vendite di oltre sette miliardi e mezzo di dollari, e oltre 20.000 dipendenti localizzati in 176 sussidiarie di 63 Paesi del mondo. Il meccanismo alla base della sostenibilità è la misurazione ferrea, in tutti i processi produttivi, dei consumi di energia, di acqua e della produzione di scarti industriali, elaborando contemporaneamente metodologie per ottimizzare questi impieghi senza andare a discapito della qualità dei prodotti che arrivano sul mercato. Un esempio? Dal 2014 al 2015, grazie all’introduzione, in ogni settore produttivo, di nuovi accorgimenti, Sun Chemical ha ridotto, a livello mondiale, i consumi di elettricità ed energia termica, le emissioni in atmosfera di diossido di carbonio, la quantità di scarti di produzione, riducendo gli incidenti sul lavoro e mantenendo stabile il valore ricavato dalle vendite. La eco-efficienza, come dimostra il report disponibile on line, si traduce in un vantaggio per l’ambiente ed in minori costi di produzione. Aziende del gruppo e dipendenti sono formati a regole ferree in materia ambientale. I dati sui consumi vengono raccolti ovunque, senza distinzione fra siti produttivi e siti commerciali ed amministrativi. In Europa Sun Chemical ha una un’ampia flotta di autovetture in uso alla forza vendita. Si tratta di veicoli sostituiti dopo un certo periodo di impiego, secondo norme basate sui chilometri

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percorsi o sull’età degli automezzi. Grazie ad una politica particolarmente alla manutenzione ed alla sostituzione, la società, a partire dal 2008, ha ridotto le emissioni nocive di una percentuale nell’ordine del 28%. Nel 7° report, uno sforzo particolare è stato messo nel coinvolgimento di tutta la filiera industriale, quindi fornitori e terze parti direttamente coinvolte nella produzione e commercializzazione dei prodotti. A loro Sun Chemical si è rivolta sia per sviluppare norme condivise in materia di razionalizzazione dei consumi e sicurezza, e quindi rispetto per l’ambiente, sia per introdurre questi concetti in tutta la linea di comunicazione interna ed esterna relativa ai prodotti ed all’azienda. È stato sviluppato il concetto di “environmental claim” – dichiarazione ambientale – che riguarda gli attributi di ciascun prodotto in materia di salvaguardia dell’ambiente. In qualche caso la dichiarazione entra nelle campagne di marketing, in altre è relativa alla riciclabilità dei singoli composti, in altre ancora entra nel dettaglio relativo all’efficienza dei singoli composti in funzione del risparmio che ne deriva in materia di consumo elettrico o impiego delle risorse idriche. Con la comunicazione, Sun Chemical ha continuato a sviluppare la cultura degli “indicatori ambientali”. Per ogni prodotto e processo sono disponibili specifiche informazioni relative all’impatto ambientale. Il progresso della consapevolezza di come convenga a tutta la filiera, dai fornitori di materie prime ai consumatori finali di composti chimici, osservare norme scrupolose in materia di eco-protezione, si è tradotta nella progressiva introduzione di metodologie rigorose nei siti produttivi, con un impatto misurabile in materia di sicurezza, al primo posto nei valori etici aziendali. Dall’introduzione del primo Report ad oggi, gli incidenti sul lavoro sono diminuiti nell’ordine del 55%, e Sun Chemical si è stabilmente collocata nel gruppo di aziende più sicure al mondo dove lavorare, grazie al principio che la conformità alle norme in materia di sicurezza non è mai negoziabile. Sun Chemical proseguirà nel corso degli anni a sviluppare politiche ambientali lungo i due assi che hanno ottenuti i maggiori risultati: la conservazione dei materiali e dell’energia nei processi industriali, e l’impegno agli standard più elevati nello sviluppo dei prodotti. Un impegno economico ed etico nel quale l’azienda continuerà a coinvolgere il personale ed i fornitori di tutto il gruppo.

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Logistica, marketing e servizi: il CSQ da centro stampa ad “hub” globale per l’editoria

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Una logistica efficiente, costi chiari e competitivi ed un’ampia gamma di opportunità di marketing da offrire all’editore sono le componenti dell'offerta in grado di garantire non solo la sopravvivenza, ma lo sviluppo dei centri stampa dei giornali. Questa, almeno, è la esperienza che sta sviluppando, con successo crescente, il CSQ – Centro Stampa Quotidiani – di Erbusco (Bs), un’azienda che in sedici anni da investito oltre 125 milioni di Euro, adattando, nel tempo, l’organizzazione del lavoro e sviluppando un sistema produttivo dove a comandare sono la logistica ed il marketing editoriale.

Dal primo giugno di quest’anno la Provincia di Cremona ha cominciato a stampare al CSQ di Erbusco (Bs). È il decimo cliente italiano ad uscire ogni notte dalla ribalta dello stabilimento nel cuore della Franciacorta, a metà strada fra Bergamo e Brescia. Le altre testate italiane, per restare ai soli quaotidiani, sono il Giornale di Brescia, L’Eco di Bergamo, Avvenire, Il Cittadino di Lodi, la Provincia di Como, Varese, Sondrio e Lecco, il Giorno. A questi si aggiungono diversi giornali stranieri stampati in offset o in digitale per una parte dell’anno, tra i quali vale la pena di ricordare Bild am Sonntag dell’editore Axel Springer che viene prodotto al CSQ da Pasqua a Ottobre da ormai quindici anni, e l’olandese De Telegraaf che ha scelto il CSQ nel lontano 2008 per avere tra l’altro la possibilità di arricchire l’edizione del sabato con l’inserimento di un prestampato e una rivista. Una crescita costante della clientela - dall’inaugurazione della prima produzione, il 20 aprile del 2000 - che continua, pure nel mezzo di una delle più pesanti crisi che abbiano colpito il settore della carta stampata. “Quando diminuiscono le tirature, si gonfiano i costi unitari” osserva Dario De Cian, Direttore generale del CSQ. Ma proprio la consapevolezza che il presente, ed il futuro dei centri stampa avrà poco, forse nulla, a che fare con il passato, ha dato la spinta necessaria alla proprietà ed al management CSQ per sviluppare la progressiva trasformazione dell’azienda in centro servizi integrato di logistica, produzione e supporti di marketing per l’industria della stampa quotidiana e periodica, un moderno “hub” a disposizione di editori italiani ed esteri di testate provinciali, regionali, nazionali ed internazionali.

Produzione e logistica

Il CSQ è attrezzato con quattro linee di stampa offset –Wifag 370 GTD e 373 Evolution – ed una di stampa digitale, con relativa piega dedicata. La scelta di combinare le due tecnologie ha l’obiettivo di offrire ai clienti la possibilità di effettuare tirature a partire da una singola copia fino a centinaia di migliaia. “L’investimento è stato sviluppato in modi da avere una qualità assolutamente compatibile, e comparabile, fra la stampa offset e quella digitale”. La proposta globale all’editore si chiama “flessibilità contrattuale”: il cliente può scegliere se stampare sempre in offset, se stampare sempre in digitale oppure alternare le due linee in funzione della tiratura. È il volume di copie che comanda la scelta tecnologica, ma è la logistica che comanda la stampa. Il CSQ offre, come secondo, fondamentale, valore aggiunto all’editore, una rete distributiva che copre un’area che va dal Nizzardo – Costa Azzurra (utilizzata dai tedeschi del Bild an Sonntag) alla Slovenia / Croazia (area di particolare interesse per gli olandesi del De Telegraaf), tutto il Nord Italia, compresa la riviera Emiliana Romagnola, che durante l’estate pullula di turisti stranieri, e poi mezza regione Toscana. La copertura è garantita da una rete che è venuta sviluppandosi in parallelo con la crescita dei clienti, integrando la logistica dello stampatore con quella degli editori, i distributori regionali con i distributori zonali. “La norma? È la puntualità”: la macchina organizzativa deve girare con orari assolutamente precisi, e questo non solo per garantire la puntualità della consegna delle copie a punti vendita, ma anche per garantire agli editori le migliori condizioni possibili. Lo stampatore ha sviluppato

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Presentazione del CSQ alla Provincia di Cremona, presenti lo staff della redazione e della concessionaria PubliA. Da sin.: Vittoriano Zanolli, Direttore responsabile del quotidiano, Dario De Cian, Direttore generale del CSQ, Marco Aschedamini, team manager della concessionaria, Claudio Calzoni, Direttore amministrativo del CSQ.

commentano i responsabili del CSQ –“siamo passati ad una con un minor numero di addetti utilizzati in modo più flessibile”. “Ai clienti” – come nel caso della Provincia di Cremona narrato nel riquadro – “organizziamo degli incontri in stabilimento per spiegare il funzionamento della nostra produzione”. I principi, e soprattutto gli orari, tassativi, di chiusura e spedizione dei files sulle linee di ricezione del CSQ – devono essere condivisi. L’importante è che si comprenda il significato del valore – anche economico – della puntualità. “Poi, naturalmente” – sottolinea i responsabili - “ci sono casi particolari dei quali noi stampatori dobbiamo tenere conto”.

Tecnologie e marketing

Centri stampa

una rete attraverso la quale si offrono costi molto convenienti: le copie devono arrivare al momento giusto e spendendo il meno possibile. “Le tirature continuano a calare”. Quando dovessero – per pura ipotesi, naturalmente- arrivare a poche migliaia, “che cosa facciamo, chiudiamo l’azienda? Certamente no”, ma occorre ripensare, appunto, tutto il sistema in chiave di servizio. E la necessità di garantire una perfetta messa in macchina delle edizioni, e tempi di produzione cadenzati, è ancora una volta la molla che ha spinto sulla strada dell’innovazione. Il CSQ ha di recente completato l’introduzione di un sistema di automazione della stampa offset di Q.I. Press Controls – leader internazionale del settore rappresentato in Italia da GMDE. L’investimento, l’installazione dei sistemi di controllo dell’inchiostrazione e della bagnatura sulle rotative OF 373 Evolution, era stato concepito per poter sostenere la razionalizzazione delle risorse umane senza perdere in qualità. Grazie a questa tecnologia, con il supporto degli strumenti contrattuali e la condivisione con le RSU, il CSQ ha progressivamente ridotto e razionalizzato l’impiego di risorse umane in produzione. L’organico minimo tecnico di ogni rotativa è oggi composto da due addetti – un capo macchina ed un addetto alle bobine. Il resto del personale è stato organizzato in una squadra di pronto intervento che agisce nelle operazioni di allestimento, avviamento e disallestimento delle linee di stampa offset. “Da un’organizzazione del lavoro molto rigida” -

“Dove c’è una logistica coerente, una produzione flessibile pilotata dalla distribuzione, c’è futuro” e anche il calo della tiratura, così come l’auspicato aumento, diventano fenomeni facilmente controllabili e gestibili dal punto di vista economico. Il CSQ gestisce oggi quattro formati: 38*53, 26,5*38, 31*45 e 22,5*31. “questi per noi sono i formati di rotativa” - spiegano subito, perché lo stabilimento è attrezzato per il rifilo e le applicazioni di copertine speciali sui numerosi prodotti non quotidiani che vengono realizzati ad Erbusco. La doppia linea di stampa, analogica e digitale, è completata da una sala “marketing” dove è possibile realizzare, in line e off-line, i prodotti più diversi, a cominciare da quelli che nascono nell’inserimento. Alcuni clienti, come Il Cittadino di Lodi, proprio


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grazie alla logistica produttiva del centro stampa hanno potuto sviluppare con successo iniziative legate a inserti di cronaca, e pubblicità, iperlocali. Il giornale, quando esce con questi allegati, viene realizzato sulle linee di stampa offset e successivamente completato grazie alle linee di inserimento con gli allegati prodotti sulla rotativa digitale. Ancora una volta la questione non è se convenga usare una o l’altra tecnologia, ma come le due si possano combinare per offrire agli editori nuove opportunità per la creazione e la distribuzione dei contenuti agli editori. Di recente è stato introdotto anche un nuovo impianto Ferag per la gestione dei “post it” da applicare sulle prime pagine dei quotidiani. “Una scelta in più, già apprezzata dai clienti, e dalle concessionarie di pubblicità”. Una opportunità tecnologica che si inserisce in pieno nella filosofia della produzione variabile, dove le tirature, le linee, l’organizzazione tecnologica e di lavoro si adattano in tempo reale al carico delle tirature. Questo vale non solo per i giornali tradizionali, ma anche, forse soprattutto, per i clienti della free-press. La testata Mi-Tomorrow, gratuito del pomeriggio di area milanese, sceglie di giorno in giorno il

metodo di produzione più adeguato, in funzione del volume di copie da recapitare ai punti di distribuzione. In questo caso, la tecnologia, e l’organizzazione del lavoro, sono funzionali al marketing, e lo stesso principio si applica per la diffusione dei prodotti non editoriali, come i volantini pubblicitari, che possono essere avviati direttamente dai sistemi dello stampatore ad una distribuzione “porta a porta” efficace e capillare.

La puntualità

Con flessibilità ed organizzazione, e tecnologia, dinamica, non solo calano i costi generali di produzione, ma questi diventano gestibili in funzione della variazione delle copie, creando il vero valore aggiunto per il cliente del CSQ. Una logistica coerente, costi chiari e competitivi, opportunità di marketing: il presente, ed il futuro, dei centri stampa è nell’attuazione di questi principi. “E’la nostra offerta a tutti i clienti, locali, regionali, nazionali ed esteri”, sottolinea De Cian. “Che cosa chiediamo loro in cambio? Una sola cosa: la puntualità”. Puntualità a spedire i Pdf nei tempi previsti dal piano di produzione, e … “puntualità anche a pagare le fatture”, conclude Dario de Cian.

Il centro stampa giornali: una risorsa tutta da scoprire, e da utilizzare

Dal 1 giugno prossimo La Provincia di Cremona sarà stampata al CSQ di Erbusco (Bs). L’11 maggio, con un paio di settimane d’anticipo rispetto all’avvio della stampa della nuova commessa – la decima per quanto riguarda i soli giornali quotidiani italiani – i responsabili del CSQ hanno organizzato una mezza giornata di “studio sul campo” per illustrare tecnologie, funzionamento, logistica ed opportunità di marketing del centro stampa di Erbusco. A partecipare all’incontro – guidato dal Direttore generale dello stabilimento, Dario De Cian – un folto gruppo di professionisti de La Provincia, in parte giornalisti ed in parte commerciali della concessionaria. Un’iniziativa messa in campo dallo stabilimento di Erbusco come “prassi di eccellenza” con tutti i clienti, per illustrare come un centro stampa moderno non sia solo il luogo dove il Pdf si imprime sulla carta, ma possa trasformarsi, come nel caso del CSQ, un “hub” moderno al servizio dell’editore, per sviluppare nuove opportunità nella creazione e distribuzione di contenuti e pubblicità, e sostenere inziative di marketing innovative. Su Ediland la fotostoria completa, all'indirizzo: http://www.ediland.it/2016/05/12/la-provincia-di-cremona-si-stampera-al-csq/

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La filiera dei quotidiani fra slogan e realtà a WAN-IFRA Italia 2016

Bari ospita, il 21 e 22 giugno, la XIX edizione della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia, che si presenta alla consueta platea di imprenditori, manager, tecnici, giornalisti e pubblicitari dell’industria editoriale e della stampa italiana con il titolo “la filiera dei quotidiani fra slogan e realtà”. È la seconda volta – la prima fu nel 2009 - che il capoluogo pugliese raduna il folto pubblico che ormai da molti anni ha conferito alla Conferenza il ruolo di principale appuntamento annuale per i professionisti dell’industria editoriale della stampa nazionale. Quest’anno, al centro dell’incontro, ci saranno le esperienze, le iniziative e le proposte per ricuperare efficienza e contenere i costi in redazioni, pubblicità, stampa e logistica, nella prospettiva di una filiera sempre più integrata, raccontate, e discusse in prima persona, da protagonisti italiani ed internazionali. Ad aprire la conferenza saranno il Direttore generale della FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali – Fabrizio Carotti, ed il Presidente di ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali – Gianni Paolucci.

Nuovo giornalismo e nuova pubblicità

La prima sessione dei lavori è dedicata a “nuovo giornalismo e nuova pubblicità: riorganizzare lo sviluppo”. Quali sono le iniziative per valorizzare e vendere i contenuti dei canali on line, e le soluzioni più efficienti per sviluppare campagne di marketing multimediali? Lo raccontano il Presidente della Federazione Concessionarie di Pubblicità, Massimo Martellini, Massimo

WAN-IFRA Italia 2016

Bari ospita, il 21 e 22 giugno, la XIX edizione della Conferenza internazionale WANIFRA Italia, che si presenta alla consueta platea di imprenditori, manager, tecnici, giornalisti e pubblicitari dell’industria editoriale e della stampa italiana con il titolo “la filiera dei quotidiani fra slogan e realtà”. Al centro dell’incontro esperienze, iniziative e proposte, nella prospettiva di una filiera sempre più integrata, per ricuperare efficienza e contenere i costi in redazioni, pubblicità, stampa e logistica.

Colombo di Publikompass e Domenico Ioppolo di Class Editori. Ad avere bisogno di un ripensamento profondo sono anche i modelli organizzativi redazionali, e lo stesso vale per la creazione di nuovi servizi e prodotti per proporre contenuti al pubblico. Se ne occupano, in un panel di discussione, Giuseppe De Tomaso (La Gazzetta del Mezzogiorno), Claudio Giua (Gruppo Editoriale L’espresso), Peter Gomez (ilfattoquotidiano.it), Raffaele Lorusso, FNSI, Martina Recchiuti (L’Internazionale) e Francesco Zanotti (Federazione Italiana Settimanali Cattolici). A loro seguono Gregor Waller di WAN-IFRA, Domenico Ciancio Sanfilippo de La Sicilia di Catania, Franco Zamboni del Gruppo Athesis, Virginia Gonzalvo Yanes, El Economista e Sergio Vitelli di ASIG. Al termine della prima giornata dei lavori, come nelle tradizioni di WAN-IFRA Italia, tutti i partecipanti avranno occasione di passare una serata informale, e molto piacevole, presso la Terrazza Zonno, sul lungomare di Bari.

Tecnologie e riorganizzazione: il futuro è qui

La seconda session e dei lavori, prevista per la mattinata del 22 giugno, è quella dedicata all’area industriale, dove l’innovazione tecnologica, anche in un settore maturo come quello della stampa, rimane fondamentale per creare maggiore efficienza lungo la filiera, e creare i presupposti per maggiori sinergie. Ad aprire i lavori una relazione di Manfred


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Gli Sponsor di WAN-IFRA Italia 2016

WAN-IFRA Italia 2016

WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l'industria editoriale e della stampa italiana, è un appuntamento che tutti gli anni offre ai principali fornitori del mercato nazionale ed internazionale l'opportunità di promuovere prodotti, materiali di consumo e servizi direttamente ai professionisti ed alle aziende che ne fanno uso.

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15 aziende partecipano all'edizione 2016 come sponsor: Agfa, Atex, bwebsystems/manroland, D-Share, EidosMedia, Ferag, Fujifilm, GMDE, Kodak, Norske Skog/Golbey, SunChemical, Tecnavia, Telpress, Willbit/protecmedia, Wrh Global/Italia. Occupano tutte posizioni leader sui mercati nazionali ed internazionali, e coprono l'intero comparto dell'offerta all'industria editoriale e della stampa: sistemi multimediali, app, automazione industriale, CtP, lastre a basso consumo di chimici, inchiostri, carta, sistemi di marketing e finishing per i prodotti stampati, rotative offset e impianti di stampa digitali. Alcune di loro hanno anche partecipato, da protagonisti, alla recente edizione di drupa 2016 (Düsseldorf 31 maggio / 10 giugno). WAN-IFRA Italia sarà un'ottima occasione per incontrare da vicino anche i fornitori più importanti del settore stampa quotidiana e periodica.

Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, che traccerà il bilancio dell’edizione 2016 di drupa, il più grande appuntamento fieristico mondiale per l’industria della stampa, ospitato alla Fiera di Düsseldorf (Germania) dal 31 maggio al 10 giugno scorso. A che punto siamo con i materiali di consumo innovativi e l’automazione tecnologica? Ce lo raccontano Thomas Drensek, Axel Springer Print Management, Dario De Cian, CSQ, Felice Serio, Italiana Editrice, Michele Colasanto, Qualiprinters. È possibile rinnovare in profondità tutto il network di stampa, e cambiare abitudini, e rapporti fra gli attori all’interno di una filiera dove i ruoli sembrano immutabili? Sostenuti dai dati del Rapporto 2016 dell’Osservatorio Carlo Lombardi, illustrati da Salvatore Curiale (ASIG), ne parleranno Gianni Paolucci (ASIG), Giuseppe De Tomaso, (La Gazzetta del Mezzogiorno), Stefano Micheli (Network Diffusione Media) e Alberto Di Giovanni (Osservatorio Tecnico). Al termine è prevista una sessione di domande e risposte con il pubblico. Tutti i lavori della Conferenza, ospitati dal Centro Congressi dell’hotel Villa Romanazzi

Carducci di Bari, sono tradotti simultaneamente in italiano ed inglese.

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sardegna 139, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio, Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale Segreteria di Redazione Elga Mauro Reg. Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 - ROC n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2015 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa digitale CSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) Questo numero è stato chiuso in redazione il 13 giugno 2016 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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L’Arena, quotidiano di Verona del gruppo Athesis, ha lanciato da poche settimane una nuova App per la lettura del giornale su smartphone e tablet, distribuita tramite i negozi digitali di Apple (iOS) e Google Play (Android). La nuova versione, disponibile anche per Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi - le altre testate del gruppo - è solo l’ultima di una serie di iniziative per favorire la diffusione capillare dei giornali sul territorio, anche nelle versioni digitali, consolidando sul web, con i nuovi prodotti, i marchi storici di quelli stampati.

A metà marzo l’Arena, quotidiano di Verona del Gruppo Athesis, ha lanciato una nuova App per la lettura del giornale su smartphone e tablet, disponibile nei negozi digitali di Apple (IOS) e Google Play (Android). Rispetto alla precedente, la nuova versione, che esiste anche per le altre due testate del gruppo, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, propone un layout più moderno e più semplice da utilizzare, con in primo piano la pagina corrente del giornale stampato e l’archivio, consultabile, delle due settimane precedenti, anziché degli ultimi sette giorni. Permette di accedere anche ai magazine ed inserti pubblicati con la testata. La App, sviluppata in collaborazione con Applix, partner di Atex, è solo l’ultima di una serie di iniziative del Gruppo Athesis per favorire la diffusione delle testate anche nelle loro versioni digitali, consolidando sul web, con i nuovi prodotti, i marchi storici dei prodotti stampati.

La App per il territorio

“Lo sviluppo al quale puntiamo è quello integrato” - sottolinea Franco Zamboni, Direttore IT ed Area Web, e Direttore tecnico delle radio e televisioni del Gruppo Athesis – “uno sviluppo che favorisca le sinergie, a tutti i livelli, fra testate, canali, risorse umane e progetti speciali sul territorio”. La App è veramente solo l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, di una strategia che parte da lontano, ed affonda le sue radici nella scelta di puntare, anche per il mercato locale, sull’editoria multicanale. “Una scelta per la quale era necessario attrezzarsi, a tutti i livelli di nuovi strumenti e di nuove mentalità”, in grado di rafforzare maggiormente il

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Integrazione totale: digitale e carta stampata nel presente (e futuro) del Gruppo Athesis

marchio delle testate di Verona, Vicenza e Brescia su mercati sempre più difficili e competitivi. La nuova App, in tutte e tre le versioni per le testate del Gruppo, propone l’accesso su dispositivo mobile, nella modalità cosiddetta Premium, al contenuto di tutto il giornale. Analogamente tramite le funzionalità di uno Sfogliatore è possibile leggere le pagine del quotidiano con il browser. Gli abbonamenti digitali, uno dei prodotti che l’editore sta cercando di diffondere sempre più, sono molto diversificati, e contemplano promozioni speciali. Si possono acquistare interi periodi di accesso in abbonamento, ma anche singole copie del giornale digitale attraverso iTunes e Google Play. L’abbonamento è unico per tutte le piattaforme disponibili – desktop, smartphone e tablet – nei sistemi operativi più diffusi. Sono state sviluppate alcune cautele abilitative per evitare abusi, ma tutto il sistema è molto immediato e facile da utilizzare, come veloci sono gli accessi ai social network. Attraverso le piattaforme di utilizzo, i lettori possono interagire con i contenuti, collegandosi attraverso Facebook e Twitter. “Da qui già oggi passa il 30-35% degli accessi”, in continuo aumento. Il numero di abbonati attivi, complessivamente, viaggia attorno ai 3.500, numeri tutt’altro che trascurabili per testate fortemente radicate nei territori ma proprio per questo con un bacino potenziale limitato.

Integrare la produzione dei contenuti

Le App sono gli strumenti che, materialmente, provvedono a rendere facilmente accessibile su dispositivo mobile i contenuti digitali delle testate del gruppo. Poi c’è tutto il resto, ovvero


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Franco Zamboni, Direttore IT ed Area Web, e direttore tecnico delle Athesis

la progressiva integrazione attraverso la quale si producono i media stampati e on line. “Una delle prime decisioni che abbiamo dovuto prendere è stata quella relativa alla piattaforma sulla quale integrare i canali e la produzione” racconta Franco Zamboni. La scelta, fatta insieme al collega Silvio Da Giau Direttore tecnico per il media carta, è caduta, dopo un’ampia valutazione dell’offerta disponibile, su Hermes 11 e su Polopoly, i due applicativi di punta di Atex, lo stesso fornitore che equipaggiava le redazioni dei quotidiani in precedenza. La scelta è maturata per due ordini di considerazioni. “La piattaforma di Atex offriva tutto quanto ci serviva per integrare i prodotti cartacei e digitali con la flessibilità e l’efficacia richiesta, e rappresentava, contemporaneamente, per la carta una scelta di continuità rispetto al passato, riducendo al minimo i problemi legati al trasferimento della produzione dei quotidiani dalla vecchia alla nuova architettura, oltre a semplificare le esigenze di formazione della redazione. Per il digital si è affrontato, invece, un cambiamento radicale per raggiungere l’obiettivo di un ambiente integrato di produzione per tutti i media”. Il processo di introduzione della nuova soluzione, iniziato circa un anno e mezzo fa, si è da poco concluso. Che cosa è cambiato? “Il più grosso ritorno è stata l’integrazione fra i canali stampa e

on line” - spiega Franco Zamboni. Un unico sistema di elaborazione e produzione dei contenuti ha sostituito una serie di applicativi non sempre omogenei fra loro. Oggi gli articoli si spostano molto facilmente da un canale all’altro e da una testata all’altra. Non va dimenticato che, fra i quotidiani locali del gruppo, esistono già da tempo sinergie per lo scambio di pagine che trattano argomenti nazionali ed internazionali. Le pagine sono poi facilmente aggiornabili e modificabili dalle singole redazioni, se necessario, oltre che radio e televisioni del Gruppo trasferibili da un sito produttivo ad un altro. La piattaforma unica favorisce anche l’integrazione fra i redattori che, in passato, restavano ancorati alla “separazione” – sempre più virtuale mano a mano che procede l’evoluzione delle aziende editrici – fra i prodotti “tradizionali” e quelli digitali. “Oggi non abbiamo più vincoli tecnologici all’organizzazione del lavoro”, e cambiare usi e costumi redazionali, da un punto di vista del software, è cosa immediata. Certo, poi ci sono gli accordi aziendali, i problemi organizzativi e le opportunità strategiche individuate dall’editore. Nel gruppo Athesis si cerca di portare al centro dell’attenzione il “ciclo di vita” della notizia. Un gruppo ristretto di redattori si focalizza sugli aggiornamenti in tempo reale delle notizie che vanno on line – in particolar modo su home page - mentre gli altri si dedicano prevalentemente alla realizzazione degli approfondimenti, sia per i canali digitali che per la carta stampata. È assolutamente possibile un’organizzazione flessibile, dove tutti possono svolgere qualsiasi mansione. “Il principio è quello di valorizzare tutti canali, senza cannibalizzarne uno a vantaggio dell’altro” - sottolinea Franco Zamboni. Al direttore ed alla redazione è affidato il compito di interpretare questa linea. Il sistema editoriale è molto potente, e la decisione di continuità per la carta ha favorito il passaggio alla nuova versione. Il “porting” dei siti,

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invece, è stato piuttoI materiali sono sto complesso e impevalidati da un compognativo. Questo perché nente della redazione già in precedenza il e poi, se ricevono il Gruppo aveva un sibenestare, così come stema molto articolato sono, vanno in pubblidi automatismi, con cazione. Per utilizzare algoritmi specializzati il sistema basta uno a trattare in tempo resmartphone. I video ale flussi di contenuti sono spediti, per ora, – immagini e testi – e tramite un portale colaudiovisivi – clip video laboratori. In più, è – per avviarli in produstato attivato un sistezione nei punti previsti ma VPN con il quale dei canali on line. un redattore, anche Polopoly e gli altri con il solo tablet, può strumenti disponibili lavorare direttamente I responsabili dell'edizione on line dei giornali del Gruppo Athesis hanno permesso di risul sistema editoriale, monitorano in tempo reale la lettura, e possono facilmente solvere in modo adecarta o digital, da quacambiare posizione ai contenuti per favorire gli accessi al sito. guato e soddisfacente lunque parte si trovi. le esigenze di automa“Questi strumenti tismo e di flessibilità di configurazione. hanno permesso una presenza distribuita sul terLa complessità è derivata anche dalla realizzaritorio e tempi di intervento estremamente rapidi” zione integrata delle versioni "mobile" dei siti, reacommenta Franco Zamboni. lizzate completamente in tecnologia Responsive. Pubblicazione del quotidiano “edicola” Un’altra opportunità, già sfruttata, è la piena Il flusso di lavoro, dal prodotto tradizionale su compatibilità con la tecnologia AMP di Google. carta a quello digitale, prevede che il quotidiano, Questa modalità rappresenta una variabile delle una volta pronto per la stampa, sia elaborato aupagine on line prodotta in automatico dal CMS. tomaticamente e “trasformato” in un insieme di Quando trova un articolo rispondente alle contenuti adatti alla distribuzione digitale. specifiche AMP, Google lo immette in una cache Il processo è completamente automatico e speciale, garantendogli un download molto più permette, nella peggiore delle ipotesi, di rendere veloce sul dispositivo mobile del lettore. Nella disponibile la versione Premium a partire dalle ricerca di contenuti on line, l’algoritmo di Google 3:30 del mattino. Il sistema dispone già, nella verrestituisce le notizie con il logo della testata in sione attuale, degli strumenti e delle funzioni per una “slide” dedicata agli articoli AMP. L’impatto arricchire i contenuti con elementi multimediali, grafico è notevole, e l’editore ha già implementato come le fotogallery e i video. questa funzione in automatico su tutto il materiale Saranno attivati a breve, dopo la messa a prodotto dal sistema editoriale. punto di processi organizzativi che garantiscano E’ stato introdotto uno strumento di monitoragi volumi adeguati di elementi multimediali di gio della audience del sito, Chartbeat, attraverso arricchimento. il quale è possibile conoscere in tempo reale l’interesse dei lettori per i contenuti pubblicati. I Pubblicità di prossimità redattori, ad esempio, possono “spostare” in poA breve, l’editore introdurrà funzionalità di sizione migliore gli articoli più interessanti sulle gestione di pubblicità di prossimità, sfruttando la pagine digitali, a cominciare proprio dalla home tecnologia dei “beacon”. “All’inserzionista offrirepage, aumentando gli accessi dei lettori, favorendo mo l’invio di messaggi promozionali sui dispositivi così la raccolta della pubblicità on line. mobile dei lettori che avranno attivato il servizio, Collaboratori sul territorio per informarli di offerte speciali nell’area dove Per il giornale locale la copertura capillare si trovano a passare, anche all’interno di aree dell’area servita è fondamentale. commerciali estese”. La nuova piattaforma redazionale dispone di Una forte componente di innovazione e speriuno strumento, ACT, anche questo sviluppato da mentazione, che ancora una volta fa dire a molti Atex, che consente da posizioni esterne di inviare osservatori che il futuro, vero, dell’editoria, è testi ed immagini alla piattaforma centrale pasancora alle porte, tutto da scoprire, provare, e sando direttamente tramite internet. sviluppare.



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Quotidiani locali e contenuti digitali: dal tedesco Der Teckbote nuove idee per valorizzare i contenuti Non solo in Italia gli editori di quotidiani a circolazione locale si stanno impegnando a sviluppare idee e soluzioni per valorizzare i contenuti digitali. Il giornale tedesco Der Teckbote – diffusione media giornaliera attorno alle 20.000, con punte oltre le 57.000 quando esce in edicola con inserti e supplementi tematici - ha avviato una serie di iniziative per aumentare il coinvolgimento dei lettori on line offrendo loro contenuti con un modello di business flessibile, che parte dal principio che non si possono cedere gratuitamente i risultati del lavoro redazionale, meno che mai quando si gestiscono diversi canali di pubblicazione.

Ulrich Gottlieb, direttore del Gruppo editoriale GO DRUCK Media Verlag GmnH – editore del quotidiano locale Der Teckbote (il “messaggero di Teck”, di Kirchheim / Teck, a sud est di Stoccarda) – non ha dubbi: ”non bisogna necessariamente rispondere all’amletico dilemma far pagare o non far pagare per accedere ai propri contenuti on line. Ciò che è certo è che non si può cedere gratuitamente il proprio prezioso lavoro”. Partendo da questa constatazione, il gruppo tedesco ha deciso di sviluppare un approccio flessibile alla valorizzazione dei contenuti on line, cercando, anche grazie ad una nuova piattaforma tecnologica, soluzioni che portino gradualmente il lettore a condividere il principio che l’offerta di informazione digitale, così come quella stampata, non può essere offerta gratuitamente.

Print e digital media

L’edizione stampata di Der Teckbote, nel giorno media, ha una diffusione attorno alle 20.000 copie, paragonabili a quelle di un giornale italiano edito in aree cittadine di provincia. Quando l’editore manda in edicola la tiratura corredata da inserti tematici settimanali, secondo le migliori tradizioni del Nord Europa, le copie crescono facilmente fino a 45.000, e oltrepassano le 57.000 quando cresce il numero degli allegati. Una readership locale forte, un prodotto stampato consolidato, ma dimensioni di impresa

Quotidiani locali on line

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non tali da consentire all’editore di avviare lo sviluppo in proprio di App editoriali su misura. Una strada molto in salita, resa anche più complicata da una norma della IVW, l’istituto centrale tedesco per la certificazione delle copie diffuse. Per essere conteggiata all’interno della diffusione totale, una “copia digitale” deve essere esattamente uguale a quella stampata venduta in edicola. Se l’editore aggiunge dei contenuti premium, per esempio audiovisivi, al Pdf, non è più possibile conteggiare la copia nel totale della diffusione. Chiunque voglia sviluppare attività digitali “in parallelo” rispetto al giornale, di questo scenario deve tenere conto, già sapendo che, prima o poi, dovrà prevedere soluzioni in grado di favorire lo sviluppo dei contenuti “premium” senza che ciò vada a scapito delle “digital replica” in Pdf. Il gruppo che edita Der Teckbote ha deciso di procedere, nello sviluppo dei canali digitali, un passo alla volta. Prima di tutto identificando un fornitore che disponesse, fin da subito, della piattaforma per avviare le attività di base, sviluppando all’interno di una soluzione standard specifiche dedicate al quotidiano locale. Poi, pensando ai passi successivi, anche predisponendo soluzioni aperte ad affrontare, e risolvere, i problemi posti dai regolamenti della IVW.

Il “Metered Paywall” per valorizzare i contenuti

Der Teckbote ha introdotto in azienda la


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Da sin.: La testata di Der Teckbote all'ingresso della sede del giornale; Ulrich Gottlieb, editore e direttore del quotidiano locale tedesco

piattaforma del fornitore svizzero Tecnavia, già presente sul mercato internazionale da molti anni con soluzioni sviluppate per sostenere lo sviluppo dell’editoria quotidiana on line. La società dispone di un’ampia esperienza in materia di personalizzazione di applicativi standard, maturata prevalentemente nei mercati nazionali di Europa e Nord America. Grazie a NewsMemory Bluebird, la soluzione adottata, il quotidiano locale tedesco ha potuto in breve tempo offrire ai lettori un’edizione digitale semplice da utilizzare, e tale da permettere un’esperienza piacevole di lettura su tutti i dispositivi on line presenti sul mercato, Pc (edizione web), iPhone, iPad e dispositivi Android. Le funzionalità sono molto simili su tutte le piattaforme, ed i contenuti, grazie al software utilizzato, si adattano in tempo reale alle dimensioni dei display dei lettori. Subito dopo lo sviluppo delle edizioni on line, l’editore ha messo in funzione il metered paywall, il sistema che consente di valorizzare i contenuti proteggendoli nei confronti di quanti pretendono di avere tutto subito e gratuitamente. Il sistema di Tecnavia è interamente basato sui cookies e sul controllo dell’IP. In pratica, l’editore ha deciso di consentire a chiunque, senza registrazione, l’accesso gratuito a 15 articoli al mese. È la piattaforma che si incarica di “tracciare” gli accessi dei singoli utenti non registrati. Dopo questo plafond gratuito, i canali on line del Teckbote chiedono la registrazione e propongono un sistema di abbonamenti particolarmente flessibile, che può essere modificato in ogni momento dai responsabili editoriali. Chi è già abbonato alla versione stampata, può scegliere un'estensione al canale digitale Web con soli 3,90 Euro al mese. Se invece vuole leggere i contenuti su tutte le piattaforme, spende 18 Euro al mese, e con 24 mesi di sottoscrizione minima ottiene

un iPad Apple o un Samsung Galaxy. Alle generazioni più “giovani” – i nativi digitali o, più semplicemente, coloro che non hanno un abbonamento al giornale stampato – Der Teckbote offre abbonamenti digitali da Euro 24,90 al mese – solo web – che arrivano fino a 33,90 Euro al mese per leggere i contenuti tutte le piattaforme. Ci sono poi soluzioni che “integrano” i canali digitali con le edizioni stampate del sabato – quelle che escono con i supplementi settimanali – che propongono offerte flessibili a seconda delle piattaforme on line scelte. E se qualcuno volesse “tutto e subito e… gratuitamente”? Il sistema Tecnavia gestisce anche il “tutto e subito”, richiedendo a ciascun lettore interessato l’iscrizione immediata al sito per avere immediatamente accesso alla “digital replica” del giornale. Gratuitamente… “ma solo per 2 settimane”, specificano subito i responsabili del giornale. Questo articolato sistema di offerta graduale ai lettori può essere modificato, in ogni momento, dall’editore, che ha già immaginato la possibilità di offrire, in un futuro magari non lontano, dei “contenuti premium” grazie alla flessibilità della piattaforma Tecnavia.

Due applicazioni in una

Il fornitore svizzero, già oggi, dispone di una App denominata 2-in-one, presentata, nella versione più aggiornata, poche settimana orsono al Drupa Innovation Park di Düsseldorf (31 maggio/10 giugno), i 3.000 metri quadrati dedicati all’innovazione ed allestiti all’interno della rassegna quadriennale dell’industria mondiale della stampa. Questa applicazione consente al lettore di un giornale quotidiano on line di scegliere, nel momento in cui si collega, se avviare la connessione con le notizie più aggiornate offerte dall’edi-

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Accordo strategico tra FIEG e Google

ce, Tecnavia ha già integrato all’interno della versione digitale del giornale numerosi inserti commerciali e supplementi tematici – come già fatto per l’editore del quotidiano americano Wall Street Journal. Anche Der Teckbote propone ai lettori dell’edizione digitale i “contenuti supplementari” del prodotto stampato, che possono essere consultati senza mai uscire dal sito e, se l’editore lo decide, anche gratuitamente e senza paywall. Grazie a questa modalità Der Teckbote offre agli inserzionisti un notevole aumento di visibilità, all’interno di un modello di business che, anche in questo caso, può essere modificato in tempo reale a seconda delle necessità. Una strada, la flessibilità e l’adattabilità al mercato, che pare sempre più obbligata per tutti, piccoli come grandi editori di giornali.

del copyright dell’editore, attraverso gli strumenti messi a disposizione da Google, e la creazione di un Digital Lab@ FIEG, per trasferimento e condivisione di know how. “Si La FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - e Google tratta di un accordo quadro – ha dichiarato il Presidente hanno annunciato un accordo strategico di collaborazione della FIEG Maurizio Costa – che consente ai nostri associati, volto a promuovere un approccio innovativo per la stampa interessati a sfruttare italiana nell'era digitale. I le condizioni offerte, di punti qualificanti dell’acottenere significativi vancordo sono: il riconoscitaggi, per un valore commento dell'importanza plessivo, stimato in caso del diritto d'autore e la di adesione di una parte rivalorizzazione dei contelevante degli editori FIEG, nuti editoriali con l'utidi circa 40 milioni di Euro lizzo, attraverso revenue al terzo anno.” “Un’intesa share, della soluzione – ha detto ancora Costa di distribuzione mobile – che facilita ulteriori Google Play Newsstand prospettive di crescita e della piattaforma video per le aziende editoriali YouTube; il riconoscimenitaliane, rafforzando la to dell’importanza per tutela e la valorizzazione gli editori di disporre ed dei loro prodotti e la loro utilizzare informazioni Da sx.: Carlo D’Asaro Biondo, Presidente Strategic Relations capacità di sviluppare di valore strategico sul EMEA di Google, Maurizio Costa, Presidente della FIEG. (Foto forme di comunicazione percorso degli utenti che Ansa/Fabio Campana) multimediale.” navigano sui loro prodotti “Oggi è un buon giorno per l’innovazione e la collaboradigitali, attraverso l’uso avanzato degli strumenti Google zione”, ha commentato Carlo D’Asaro Biondo, Presidente Analytics.L'accordo di collaborazione potrà andare a Strategic Relations EMEA di Google. “L’innovazione nasce vantaggio degli editori associati FIEG e si concentrerà dalla collaborazione e la partnership strategica tra Google su quattro aree strategiche: mobile e video, analytics, e FIEG dimostra che quando si condividono obiettivi e strumenti di tutela del diritto d’autore e formazione. valori, ne deriva innovazione come risultato; innovazione L’accordo prevede anche un investimento di base di 12 volta ad accelerare la digitalizzazione degli editori FIEG milioni di Euro da parte di Google - nel triennio - che verrà mettendo a loro disposizione le nostre competenze e i realizzato in collaborazione con gli editori associati FIEG. nostri strumenti.” Questi avranno accesso a strumenti e formazione su diverse “In sostanza – ha concluso D’Asaro Biondo – la FIEG e aree strategiche, in particolare: Distribuzione dei contenuti Google hanno fatto causa comune su diverse aree dell’onsu dispositivi mobili attraverso Google Play Newsstand, line, dallo sviluppo di nuove modalità di interazione con gli utilizzo avanzato degli strumenti Google Analytics, sviluppo utenti al raggiungimento di audience più grandi, fino alla di una nuova strategia video attraverso YouTube e azione protezione dei contenuti.” congiunta per la protezione dei contenuti online, a tutela

Quotidiani locali on line

tore o con la “digital replica” del giornale. Per il lettore il vantaggio dell’App di Tecnavia è evidente. L’editore risolve invece, positivamente, la questione legata al conteggio delle copie vendute: dal momento che la digital replica è presente all’interno dell’App, la IVW, a norma di regolamento, può conteggiare quell’abbonato fra le copie effettivamente vendute. Per il momento, la App 2-in-one - lanciata di recente sul mercato italiano dal quotidiano Avvenire - non è stata ancora adottata da Der Teckbote, ma è probabile che la migrazione su questa soluzione avvenga in tempi non lunghi. Per ora, invece, l’editore tedesco ha già chiesto al fornitore – sempre nell’ambito della valorizzazione dei contenuti editoriali - di migrare l’archivio fisico del giornale all’interno di un archivio digitale consultabile on line da tutti. Per quanto riguarda la pubblicità inve-

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TecnoMedia

Il BZ Berner Zeitung sposta la sua produzione su Méthode Il quotidiano svizzero utilizza la piattaforma di pubblicazione digitale di EidosMedia, come primo passo nella implementazione degli altri titoli svizzeri di Tamedia.

Filo diretto

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Distribuito a Berna e nella regione circostante, il BZ Berner Zeitung è uno dei principali quotidiani svizzeri. E’ pubblicato dalla società svizzera Tamedia in cinque edizioni stampa regionali, e fornisce contributi per altri titoli del portfolio svizzero di Tamedia e per alcuni partner esterni. Tamedia ha recentemente terminato lo spostamento della produzione del testata e tutto il suo archivio sulla piattaforma di pubblicazione digitale di EidosMedia, Méthode. Tamedia sta già utilizzando Méthode da diversi anni per produrre le edizioni stampa dei suoi quotidiani e riviste in lingua francese. Il quotidiano di Berna è il primo titolo Tamedia in lingua tedesca ad essere trasferito sulla nuova piattaforma. “Questo è il primo passo di un processo che porterà il Berner Zeitung e i titoli di Tamedia con cui il il giornale collabora su una piattaforma di produzione comune e su un unico archivio centrale,” ha detto Peter Jost, caporedattore del Berner Zeitung. “Ci aspettiamo di facilitare gli scambi e la collaborazione tra

testate, specialmente per quanto riguarda la condivisione dei contenuti, anche perché già altri titoli del gruppo condividono pagine comuni di edizioni nazionali e internazionali.” Tamedia pubblica circa una dozzina di titoli in lingua tedesca in Svizzera, che spaziano da quotidiani come il BZ Berner Zeitung e il ZürichseeZeitung a giornali di pubblicità locale e rubriche. Le potenti funzioni di gestione editoriale di Méthode introdurranno una sostanziale flessibilità nella condivisione di contenuti tra queste pubblicazioni e la creazione di varianti locali. Méthode gestirà anche il contenuto delle edizioni online, attualmente gestite da un sistema interno, così come come l’epaper. “Tamedia ha un ricco portfolio, focalizzato con attenzione sulle comunità che serve, dal livello regionale a quello locale”, dice Holger Hofmann, Managing Director di EidosMedia GmbH. “Il passaggio a Méthode renderà la gestione di questa complessa operazione più semplice e più produttiva.” La nuova installazione serve 200 utenti situati nella redazione di Berna e uffici locali in tutta la regione. Il passo successivo del roll-out prevede di portare altri 160 utenti su Méthode.

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In crescita del 50% i volumi delle lastre Kodak SONORA process free In forte crescita la domanda dell'industria grafica per soluzioni sostenibili. I clienti segnalano significativi benefici economici e di sostenibilità per una varietà di applicazioni.

Kodak ha annunciato che il volume delle lastre senza sviluppo Kodak Sonora è aumentato del 50 % nel 2015, alimentato, in parte, dalle vendite in tutti i 50 stati USA. I clienti di tutto il mondo si sono resi conto dei benefici economici e ambientali delle lastre Sonora, che forniscono le funzionalità di stampa e la produttività delle lastre tradizionali, senza sviluppo e chimici. Kodak prevede un'ulteriore crescita costante in tutto il mondo dopo l'annuncio a drupa 2016 delle nuove lastre Sonora adatte alla stampa UV. Progettate per soddisfare le rigorose esigenze delle applicazioni di stampa UV sempre più utilizzate dagli stampatori di imballaggi e commerciali, l’aggiunta al portafoglio delle lastre Sonora consentirà agli stampatori di sfruttare il set esteso di opportunità connesse con la tecnologia UV, comprese flessibilità e durata, elevata qualità di stampa e tempi di asciugatura più rapidi. Mentre le lastre senza sviluppo sono più strettamente

Il parere di Kodak

"Continuiamo a investire in ricerca e sviluppo per fornire soluzioni lastra innovative per i nostri clienti in tutto il mondo che testimoniano il nostro impegno per la sostenibilità, la produttività e la qualità delle immagini", ha dichiarato Brad Kruchten, Presidente di Kodak Print Systems Division (PSD). "In tutto il mondo molte aziende stanno adottando le lastre Sonora, questo evidenzia la domanda del settore per soluzioni di stampa più sostenibili per affrontare nuove applicazioni e opportunità, e aumentando la redditività".

Le opinioni dei clienti

"Eliminando le sviluppatrici, abbiamo migliorato l'efficienza dei nostri flussi di lavoro di prestampa. Il passaggio alle lastre Sonora XP ha migliorato la stabilità e la qualità della produzione di lastre in quanto fluttuazioni nei processi chimici sono ormai un ricordo del passato. Il cambiamento dimostra anche che il nostro processo di produzione è davvero ecologico. Il processo di produzione delle lastre non ha più bisogno di consumare energia elettrica per lo sviluppo, il risciacquo, la rigenerazione e le gomme,

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Kodak SpA Viale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353 www.kodakworldb2b.it

associate alle applicazioni a foglio, i clienti Kodak stanno segnalando vantaggi significativi riguardanti l'uso delle lastre Sonora in modi nuovi e innovativi. Questi includono applicazioni a bobina, dove le lastre Sonora sono adatte per tirature fino a 200.000 copie, applicazioni di grande formato (VLF), tra cui manifesti e insegne stampate. Le lastre Sonora sono anche adatte alle applicazioni di imballaggi per un massimo di 50.000 copie con stampa offset e fino a 10.000 copie per tirature brevi con stampa UV. Attualmente gli impianti di produzione delle lastre Sonora si trovano negli Stati Uniti, Europa e Cina: più di 3.000 clienti in tutto il mondo stanno sfruttando i vantaggi di fornitura, supporto e servizio clienti più veloci.


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Sonora News Plates provide the quality, resolution, accuracy, reliability and repeatability you expect from Kodak Thermal Plates, without the of maintaining and running a processorpiù necessità di smaltire sostanze e non abbiamo clienti, e grazie a Kodak, siamo stati in grado di need to install and maintain a plate processor, as you do with violet ess control from eliminating all processing chimiche o di pulire la sviluppatrice"-. Gerhard prendere l'iniziativa rispetto ai nostri concorrenti and even “chemistry free” plates. Eliminating plate processing not only ould your operation be without having to Aichhorn, proprietario e manager, Samson Druck per avviare l'adozione del processo di prestampa removes a cost center, it removes a source of variability. In addition,Colasanto, CEO, QualiGmbH Austria) del futuro. " - Michele emistry? Kodak Sonora News( Process Free Sonora News Plates work well in automated newspaper "Abbiamo printers (Italia) environments. eady technology make process free voluto migliorare ulteriormente la nostra prestazione ambientale passando dalle "Limitare o addirittura eliminare i problemi ewspapers. Free be more sustainable lastre offset tradizionali con ito chimici alle lastre connessi con lo sviluppo è un obiettivo per tutte Kodak Sonora XP. Abbiamo optato per questa laleor aziende stampa e le lastre Kodak Sonora Whether your goal is to be compliant to positiondi yourself oductivity through stra per il contrasto superiore della verniciatura ci permettono questo. Abbiamo as an environmental leader, Kodak Sonora News Platesdi canfare help proprio in e dei tempi di stoccaggio dopo l’esposizione nel scelto le lastre Sonora perché ci permettono di making both prepress and in the pressroom. Sonora News Plates enable you sistema CTP. Da quando siamo passati alle lastre integrare tutti i risparmi ambientali così come i not only to remove chemistry, water, energy, and waste from plate amlining your production. Sonora abbiamo senzaWith sviluppo, ridotto il consumo di acvantaggi relativi al tempo e l'ottimizzazione degli making but they ottimizzando are capable of printing with nelle recycled paperoperazioni and speeds combined with the additional qua di oltre il 31%, semplicemente spazi nostre giorno per giorno, IPA-free founts often used to produce “greener” print. ed from not processing plates deliver the il consumo dell’acqua nel sistema di sviluppo. Il pur mantenendo elevata la qualità. Ci sono anche need to increase efficiency andalla reduce passaggio lastra Kodak Sonora XP è stato un poche limitazioni relativamente al tipo di lavori Free processo to be the printer you be utilizzare le lastre Sonora. passo importante di miglioper want i quali to possiamo in your fast-paced newspaper production nel nostro ramento "-. Ralf Lokay,With proprietario, Druckerei In questa parte delNews mondo, 50.000 copie sono smaller or larger numbers of newspaper copies, Sonora Lokay (Germania) considerate una tiratura Plates deliver reductions both in operational costs and environmental lunga e Sonora può "Le lastre senza chimici Kodak Sonora stanno stampare fino a 200.000 copie, che rappresenta impact while letting you maximize your print quality through excellent producendo un notevole risparmio energetico e un numero di copie abbastanza alto per la magFM capability, without the variations possible with violet plates. With ci permettono di tagliare i costi di manutenzione, gior parte dei nostri ordini"-. Samer Sabri Abdel mainstream lengthCEO capability, the only il tutto senza conseguenze sulla productivity, lunghezzaquality delle and run Qader, di Masar Stampa ed editoria (Emirati things you have to lose with Sonora News Plates are your processor tirature o la qualità di stampa. E, eliminando Arabi Uniti) andabbiamo chemistry. un processo sviluppatrici e chimici, "La lastra Kodak Sonora senza sviluppo ci di prestampa più snello e soprattutto credo che ha permesso di migliorare la nostra impronta nella nostra sala stampa la qualità dell’aria non ambientale pur offrendo la qualità dell'immagine potrebbe essere e la robustezza di migliore! Questi una lastra litograbenefici sono non fica. Dopo essere solo molto imporpassati alla lastra tanti per noi, ma Kodak Sonora senanche per i nostri za sviluppo, ab-

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biamo migliorato l'efficienza in molti ambiti e abbiamo anche creato un ambiente di lavoro molto più pulito "- Steve Cropper, amministratore delegato, Gemini Press (UK) "La decisione di passare alle lastre Kodak Sonora è stata la nostra scelta definitiva solo quando siamo stati sicuri che non c'era un deterioramento della qualità rispetto alle lastre termiche che usavamo prima. Sono molto impressionato delle prestazioni delle lastre, che non solo garantiscono la stessa qualità a cui siamo abituati, ma anche dei guadagni significativi che abbiamo avuto eliminando lo sviluppo chimico e liberando il nostro personale da questi compiti, così si può concentrare maggiormente sulle esigenze dei clienti"-. Adrian Sanger, Direttore di produzione, Barnsley Chronicle (UK) "Il passaggio alle lastre Kodak Sonora è stato utilissimo e ha portato a risparmi economici significativi, nonché una serie di altri benefici. Highland Web ha visto notevoli miglioramenti su tutto; su chimici, elettricità, acqua e tempo -. e alcuni di questi sono stati raggiunti immediatamente "- Ronnie Moffat, Operations Manager, Highland WHERE PROFITSWeb AND(UK) "La lastra Kodak PRINT QUALITY ARE Sonora ha un buon SUSTAINABLE senso degli affari. Si elimina la gestione e lo sviluppo delle lastre, ma si elimina anche il tempo ne-

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cessario per queste operazioni. Oggi ci aiuta a stampare meglio di quanto non abbiamo mai stampato. "- Jim Tomblinson, Vice Presidente delle Operazioni presso Litho Modern (Jefferson City, Missouri, USA) "Panther Graphics è cresciuta di oltre il 70% negli ultimi cinque anni, e puntiamo a una crescita continua. Le lastre Kodak Sonora XP hanno una maggiore durata, e l'intero sistema è estremamente affidabile, che a sua volta supporta i nostri obiettivi strategici, aumentando la capacità totale di ciò che siamo in grado di produrre in quest’azienda "-. Tony Jackson, presidente di Panther Graphics (Rochester, NY , USA)

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SwingApp, potente strumento per il lavoro on the road La nuova app permette agli utenti di Méthode, la piattaforma di pubblicazione digitale di EidosMedia, di creare e gestire articoli direttamente dal proprio iPad.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com “L’iPad di Apple mette potenti strumenti di creazione e gestione di contenuti nelle mani degli utenti mobile,” dice Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer di EidosMedia. “Questa nuova app sfrutta tali strumenti per facilitare il lavoro di chiunque crei contenuti al di fuori della redazione”. Gli utenti di SwingApp possono creare e modificare articoli e post interagendo in tempo reale con l’ufficio centrale. Foto, gallerie e video possono essere inseriti dal dispositivo locale o da fonti redazionali come agenzie, disponibili grazie alle funzioni di ricerca multi-dominio di SwingApp. Una volta inserite, le foto possono essere ingrandite o ritagliate utilizzando semplici comandi. Possono essere applicati stili di testo di base e inseriti collegamenti ipertestuali prima che la storia sia rilasciata per approvazione e pubblicazione. “SwingApp è una fantastica piattaforma per la raccolta e la creazione di contenuto mobile” dice Massimo, “e, altro aspetto importante, è completamente integrata con l’ambiente di lavoro di Méthode.” Gli autori in remoto ricevono incarichi e risorse dai coordinatori direttamente sulla dashboard di SwingApp. Quando portano a termine il loro lavoro, il progresso è visibile nello spazio di lavoro condiviso in Méthode. I coordinatori al di fuori della redazione possono utilizzare SwingApp per tenere traccia del lavoro che viene svolto nelle aree di cui sono responsabili, compreso il completamento delle attività e le anteprime degli articoli in lavorazione.

Come Swing, la sua versione sul browser, l’interfaccia di SwingApp è modulare, diversi widget possono essere inseriti per adattare l’area di lavoro alle specifiche esigenze dell’utente: spazi per l’editing e la ricerca per gli autori, funzioni di monitoraggio e messaggistica per i coordinatori. SwingApp può lavorare sia online che offline. Se il caricamento di contenuti viene interrotto da una perdita della connessione di rete, viene ripreso automaticamente quando il servizio viene ripristinato. Nel frattempo l’utente può lavorare sugli articoli utilizzando le risorse locali. Una funzione apposita traccia lo stato di tutti gli articoli rilasciati nel flusso di lavoro, consentendo agli utenti di controllare i materiali che hanno già inviato. SwingApp è un’app ibrida, costituita da un framework nativo di iOS che contiene componenti Web. “Questo ci dà il meglio di entrambi i mondi”, ha dichiarato Maurizio Merli, Digital Solutions Architect di EidosMedia. “L’ambiente nativo consente una perfetta integrazione con le fonti multimediali e gli strumenti di iPad, dagli album alle librerie, alle telecamere e le applicazioni audio. I componenti Web ci consentono di aggiornare la app in qualsiasi momento senza che l’utente debba scaricare o installare nulla.” SwingApp si aggiunge all’altro tool mobile di Méthode, Memo, progettato per funzionare su dispositivi mobile iPhone e Android: “Memo è un grande strumento per i giornalisti che vogliono creare e uploadare contenuti il più rapidamente possibile, ed in qualunque situazione”, dice Massimo Barsotti. “SwingApp, invece, è un’area di lavoro completa con cui è possibile creare una vasta gamma di formati, da gallerie video a lunghi articoli giornalistici, con la possibilità di sfruttare potenti strumenti di pianificazione e di gestione.” “SwingApp rappresenta un altro passo avanti nel portare la libertà e la flessibilità nelle operazioni di digital publishing” dice Massimo. “In particolare fornisce a utenti di tutti i livelli un’interfaccia semplice e pratica per la gestione e il monitoraggio dei flussi di lavoro complessi.”

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LA NUOVA LASTRA VIOLET, IL MEGLIO PER GIORNALI E APPLICAZIONI SEMICOMMERCIALI. Tutte le nostre lastre per giornali consentono di ridurre i costi e l’impatto ambientale ed offrono la possibilità di operare con efficienza e redditività. E ora, la nostra linea si è arricchita con l’introduzione delle nuove lastre digitali KODAK LIBRA VP. Una lastra adatta sia per i giornali che le applicazioni semicommerciali, con sviluppo convenzionale o chimico semplificato. Maggiori informazioni su Kodak.com/go/newspaperplates

#PressOn

© 2016 Kodak. Kodak e Libra sono marchi registrati di Kodak.

NOTIZIA STRAORDINARIA!


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SMART 2.5 aiuta gli editori ad ottenere maggiore efficienza riducendo i costi In un settore editoriale alla continua ricerca di una maggiore produttività, lo strumento di business-intelligence di EidosMedia è un potente aiuto per il processo di ottimizzazione e di risparmio dei costi.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com “Analytics e Business Intelligence sono emersi come priorità assoluta in un sondaggio realizzato da Gartner lo scorso anno tra i CIO aziendali” dice Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer di EidosMedia. “Questo è stato un segnale importante per le organizzazioni di tutti i settori, che si sono rese conto che i dati generati possono, se esaminati con gli strumenti giusti, fornire informazioni preziose ai loro processi aziendali.” “I media e il settore dell’editoria non fanno eccezione. Infatti la pressione sull’industria dei media affinchè si aumenti la produttività diminuendo i costi li rende i primi candidati per il tipo di ottimizzazione centrata sui dati che può fare la differenza tra un modello di business sostenibile ed uno non sostenibile”. SMART è uno strumento di business intelligence che fa parte della piattaforma di pubblicazione digitale Méthode. Raccoglie dati su ogni operazione che avviene attraverso la piattaforma e le memorizza in un database dove può poi essere interrogato per rispondere a domande come: “Qual è il passaggio più lento nel flusso Massimo Barsotti, di lavoro fotografico?” o “Quanto

spendiamo nell’acquisto di risorse video e quante entrate pubblicitarie stanno generando?”. Fornendo agli utenti una comprensione in tempo reale dei processi critici, SMART è in grado di ottimizzare le operazioni di pubblicazione eliminando inefficienze e costi superflui e massimizzando la produttività. SMART ha una console con interfaccia web così che gli utenti possano lavorare da qualsiasi postazione utilizzando tablet e dispositivi mobili per il lancio di query. I risultati vengono visualizzati sotto forma di tabella e grafico e gli utenti possono ‘giocare’ in modo interattivo con i grafici per esplorare i risultati da diverse prospettive. “Gli utenti di Méthode con complessi flussi di lavoro multicanale utilizzano SMART per semplificare le loro operazioni e massimizzare la loro produttività,” dice Massimo. “La nuova versione di SMART 2.5 presenta nuove e potenti funzionalità analitiche e una nuova console che offre agli utenti più facile accesso a dati e risultati.” Nella settore finanziario, dove Méthode è ampiamente utilizzato per la pubblicazione di ricerche e analisi di mercato, SMART svolge un ruolo importante nel garantire che i prodotti pubblicati siano conformi alle normative e norme di settore. “SMART crea un dettagliato ‘audit trail’ per tutti i contenuti,” dice Massimo. “Questo consente a ogni modifica e aggiunta di essere rintracciate e di stabilire la responsabilità dei documenti che spesso contengono notizie ed analisi in grado di influenzare il mercato.” “Un approccio di business intelligence è sempre più essenziale per la riduzione dei costi di gestione di un’operazione di pubblicazione,” dice Massimo. “SMART fornisce agli editori una struttura di business intelligence che è completamente integrata con il flusso di lavoro ad una frazione del costo di un comune pacchetto di business CMO di EidosMedia intelligence”.

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