progetto Relation:Ships_ VIVIR EL LITORAL community based-public art project sulla relazione tra la Città di Panama e il Mare
INVITO Accettiamo con entusiasmo l’invito a partecipare a ciudadMULTIPLEcity sviluppando un progetto sull’identità della città di Panama e coinvolgendo nel processo artisti e professionisti panamensi. L’invito ci permette di esprimere al meglio la nostra visione dell’arte come “processo creativo collettivo” che si svolge all’interno del contesto sociale, dove l’artista diventa traduttore di un sogno/bisogno comune non espresso: attraverso la creatività gli è data voce e forma. IL PROCESSO: agosto 2002 - marzo 2003 RITUALE DI RICONCILIAZIONE: Evento Pubblico, 29 marzo 2003
PANAMA VISTA DA FUORI Avevamo un “idea di Panama”, un preconcetto. Il nome Panama - da fuori, dall’Europa – ricorda prima un canale, poi la più grande flotta commerciale al mondo, poi uno stato, e infine una città. PANAMA VISTA CON GLI OCCHI DEI PANAMANSI Arriviamo a Panama city nell’agosto del 2002. Per poterla guardare con occhi puliti, abbiamo chiesto ad un gruppo di panamensi (architetti, urbanisti, musicisti, scrittori, psicologi, etc.) di prestarci i loro occhi per guardare la città, per conoscere la sua anima. Nei primi due giorni esploriamo Panama in una grande mappa, dove ogni panamense coinvolto segna un personale itinerario tematico che attraversava differenti paesaggi urbani e sociali. Lo sguardo bidimensionale permette a tutti noi di guardare la città nel suo complesso, cosa impossibile quando la si vive. Nei dieci giorni successivi siamo accompagnate nel percorrere fisicamente gli itinerari; incontriamo attraverso di loro altri professionisti panamensi che a loro volta ci trasferiscono personali visioni e pensieri sulla città. Le nostre domande - da stranieri quali siamo – aiutano a dare attenzione al luogo in un modo diverso, forse per la prima volta. Nel raccontare a “noi stranieri” la propria città, i panamensi ripensavano alle loro radici, si accorgono di riconoscersi, di appartenere o meno ad essa. Ciò che in realtà succede è che durante l’esplorazione i panamensi, infrangendo l’abitudine dello sguardo, vedono con occhi e curiosità da straniero.