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Primo Piano
Venerdì 15 Giugno 2018 www.gazzettino.it
L’arrivederci di Goldin
Vandali in Pescheria tra le foto di Guzzini
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DANNO La foto di Matteo Guzzini esposta alla mostra
IL CONTATTO fra Marco Goldin e il pubblico delle sue mostre: qui spiega a un gruppo di visitatori “Il pensatore” di Rodin
Vandali al “Treviso photografic festival”, la suggestiva mostra all’aperto che con le sue immagini in formato XL anima piazza Rinaldi, S. Maria dei Battuti e l’isola della Pescheria. Due grandi installazioni di Matteo Guzzini dedicate al popolo dei Masai e collocate in Pescheria sono state pesantemente danneggiate: la prima, che raffigura un capo
Basta mostre per 2 anni «Ce lo aspettavamo» ` Scriverà un libro e parteciperà a pièce teatrali Conte era al corrente della scelta del critico Franchin non si stupisce: «Una svolta nell’aria» «Racconterò l’emozione di vivere fra i colori»
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TREVISO Ore 8, mail di Marco Goldin: mi ritiro per due anni a scrivere il mio primo romanzo. Faccio un film e una pièce teatrale. “Linea d’ombra” sospende al momento le sue attività. È uno tsunami di reazioni: il pubblico lo ringrazia, gli estimatori sono increduli e un po’ affranti, le istituzioni rispettano la decisione. Di primo acchito è un de profundis.
re, raccontarvi l’emozione del creare, l’emozione dell’essere al mondo in mezzo ai colori. In questo caso in un teatro, in libreria o in una sala cinematografica, mettendo insieme parole, immagini e musica». Niente mostre dunque ma tanti progetti culturali legati alla pittura. Per questo anche le reazioni sono misurate. «Con Marco Goldin siamo in contatto non certo da oggi. Ci siamo parlati in passato, ci parliamo attualmente e ci parleremo in futuro».
I PROGETTI
IL SINDACO
Ma subito la tensione si stempera: «Non mancheranno le occasioni di poterci rivedere nei prossimi mesi, parlando di pittura - promette il critico - E per me sarà un privilegio, e un ono-
L’attuale sindaco Mario Conte era al corrente da alcuni giorni delle novità in casa “Linea d’ombra”. Sapeva dunque che per un biennio la volontà del curatore dei record fosse quella di
L’ANNUNCIO
L’ultima fatica A Santa Caterina 63mila in 100 giorni La mostra di Rodin a Santa Caterina ha chiuso i battenti con un bilancio lusinghiero. Certo nulla in confronto ad altre proposte culturali come la recente esposizione degli Impressionisti a Vicenza, eppure i 63.541 visitatori in 100 giorni sono un bel traguardo per una mostra così: «Con questa mostra abbiamo portato a Treviso un pubblico nuovo, proveniente da 87 province italiane e con numeri importanti dall’estero».
non allestire più mostre per dedicarsi ad altri progetti. L’annuncio ufficiale di ieri non lo ha quindi stupito. Ma certamente la volontà di questa amministrazione non è quella di un allontanamento. La cultura è la leva su cui il nuovo sindaco vuole rendere la città sempre più attrattiva. Anche su Treviso, per le mostre di Goldin, è un arrivederci forse all’autunno 2019.
IL CURATORE SPIEGA «NON VOLEVO INQUINARE L’EVENTO SU RODIN E NEPPURE TURBARE LE ELEZIONI»
L’EX ASSESSORE Anche Luciano Franchin, ex assessore alla cultura non si stupisce: «Era già nell’aria quando abbiamo tenuto la conferenza conclusiva di Rodin - spiega Marco aveva detto che per fare una grande mostra sarebbero serviti come minimo un anno e mezzo. Per cui niente di nuovo sotto il sole». I rapporti tra i due non sono mai stati idillaici. Ma la grande professonalità e gli indiscutibili successi di Goldin avevano convinto Franchin ad usare una linea più diplomatica: «Noi dobbiamo solo ringraziare Marco per ciò che ha fatto per la città e per la giunta Manildo - conferma infatti - oltre ai successi, lascia una nuova sala Ipogea che è un vanto».
tribù accovacciato, presenta un taglio verticale di mezzo metro; la seconda, che immortala due gruppi di guerrieri, è stata fracassata in un angolo. «Anche una foto di Toscani in piazza Rinaldi è stata rovinato - dice l’organizzatore Fabio Cavessago trovo che questi gesti siano davvero inqualificabili. Servirebbe maggior controllo».
DOPO LE ELEZIONI Attendere che la situazione amministrativa della città fosse definita, ed evitare strumentalizzazioni in campagna elettorale, è un gesto che è stato apprezzato da ambo le parti: «Le mostre sono fantastiche ma riempiono la vita e riducono al minimo le energie. Immaginavo che la notizia avrebbe fatto rumore - spiega il critico - e ho voluto attendere di non inquinare la mostra di Rodin. Poi ci sono state le elezioni a Treviso, Vicenza e Brescia e non desideravo che la mia decisione creasse turbative di alcun genere. Ora però era venuto il momento di dare una risposta a tutti». Un paio di anni di stop potrebbero anche significare l’alleggerimento della struttura e la chiusura di qualche contratto di collaborazione? «È presto per dirlo - afferma il curatore - siamo in una fase liquida. In ufficio da me ci sono 8 persone. Qualcuno al momento non potrà essere tenuto ma già da settembre, se vi fosse qualche proposta interessante per l’autunno del 2019, potrebbe essere reintegrato». Elena Filini
LA STRUTTURA DI LINEA D’OMBRA SARÀ RIDOTTA «MA POTREMMO REINTEGRARE TUTTI ENTRO IL 2019»
“Il Volto nel ‘500”: ai Carraresi opere di Tiziano e Van Dyck L’APPUNTAMENTO TREVISO Non potrà certo colmare il vuoto lasciato da Goldin, ma l’autunno trevigiano mette in carnet una nuova mostra destinata a riaccendere i riflettori su Casa dei Carraresi. È “Il Volto nel ‘500”, organizzata da Artika, che mostrerà a Treviso alcuni dei maggiori capolavori dell’epoca, da Tiziano a Van Dyck. 50 opere, 50 storie, 50 emozioni per rivivere il fascino del ‘500. “Il Volto del ‘500” è la nuova mostra presentata a Casa dei Carraresi e che sarà aperta dal 26 settembre 2018 al 3 febbraio 2019. La mostra si svilupperà lungo un percorso che dal Rinascimento condurrà i visitatori al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco. La suddivisione delle opere mira a
mettere in risalto l’evoluzione della pittura veneta a partire dalla tradizione belliniana e dalla rivoluzione giorgionesca, per illustrare la maniera delle grandi botteghe rinascimentali e manieriste, come quelle di Tiziano e dei Bassano, fino ad arrivare alle nuove espressioni del secolo.
LA PRIMA VOLTA Le opere, appartenenti a una collezione privata, sono per la
PER L’AUTUNNO ARRIVERANNO 50 CAPOLAVORI DEL XVI SECOLO ESPOSTI FINO AL FEBBRAIO 2019
prima volta raccolte in un’importante mostra a Treviso. Il percorso espositivo è finalizzato a mettere in risalto i valori pittorici del ‘500 e ad analizzare alcuni aspetti relativi alla società, alla moda e alla fede di questo secolo. Tra gli autori esposti Palma il Vecchio, Sebastiano del Piombo, Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto, Palma il Giovane, Jacopo e Domenico Tintoretto, Jacopo e Leandro Bassano, Francesco Montemezzano, Hans von Aachen, Antoon van Dyck. Grande spazio sarà dedicato alle scuole con “L’arte racconta”. Il percorso guidato analizza lo sviluppo della pittura tra XVI e XVII secolo, parlando di Rinascimento, Manierismo e Barocco. Poi ci sarà il laboratorio “completa il quadro”, che vede scomposti in più parti i capolavori come in un puzzle.
CHI SONO Un team di giovani capitanati da Daniel Buso compone Artika, società che nasce nel 2010 e si occupa prevalentemente di allestimento e promozione di mostre d’arte moderna e contemporanea. «Il nostro intento consiste nell’analizzare diversi aspetti della società attuale e rivolgerci alla cultura del passato attraverso installazioni e opere d’arte visiva - spiegano i curatori - Siamo a Casa dei Carraresi dal 2011, nel 2016 abbiamo inaugurato gli spazi della Barchessa di Villa Giovannina a Villorba, mentre nel 2017 abbiamo dato vita ad un ciclo di esposizioni per fare del museo civico Casa Robegan il cuore pulsante dell’arte contemporanea a Treviso». Tra le mostre più significative ci sono Breakfast in Beirut (la mostra dedicata al Medio
IL PALAZZO La mostra sui ritratti del ‘500 a Casa dei Carraresi
L’ALLESTIMENTO SARÀ CURATO DA ARTIKA CHE SI OCCUPA ANCHE DI ARTE CONTEMPORANEA
Oriente) nel 2016, Plantarium (la bellezza della natura attraverso la magia dell’arte) nel 2017, Giappone fiorito (mostra ispirata all’Hanami) nel 2017 e Ritratti (una mostra che coinvolge arte rinascimentale e arte contemporanea da Tiziano ai giovani artisti della Bevilacqua La Masa). E. F.