Mestieri d'Arte & Design 11

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audace

Jonathan Paciullo

do la nostra volontà di essere pienamente inscritti nella nostra epoca. Contattando le nuove generazioni di designer e di creativi, abbiamo voluto apportare uno sguardo nuovo su questo mestiere». È dal 2011, in occasione dei 100 anni dalla fondazione dell’atelier, che Richard Orfèvre invita numerosi designer a rivisitare le sue leggendarie creazioni in argento, dando loro un sapore contemporaneo: Serge Bensimon, i 5.5 Designers, Franck Sorbier, Non Sans Raison sono solo alcuni dei nomi che hanno accolto l’invito. Sin dalla sua creazione, Richard Orfèvre utilizza le medesime tecniche per realizzare a mano pezzi che nascono da un saper fare dalle nobili origini, partendo da un lingotto di argento massiccio. Che si tratti della riedizione di posate antiche secondo modelli tratti dagli archivi della Maison, o di creazioni contemporanee immaginate in collaborazione con Ruth Gurvich, il metodo resta lo stesso. Tutto ha inizio dalla forgia, dove il lingotto è riscaldato a fiamma finché acquisisce la malleabilità necessaria alla modellazione della materia. Tocca poi all’argentiere iniziare a lavorare con attenzione alla forgia, utilizzando una tecnica di battitura e, appunto, forgiatura che risale al XVIII secolo. Il lingotto così lavorato è poi depositato tra due matrici in acciaio, incise secondo il modello progettato. La pressa a bilanciere del 1904, antico retaggio addirittura antecedente alla fondazione dell’atelier, esercita sulle matrici una pressione che sale sino alle 140 tonnellate, permet-

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tendo alle decorazioni e alle curve delle posate di comparire. La materia in eccesso viene delicatamente rimossa; entra quindi in gioco il politore, che lucida l’argento sino a farne emergere lo splendore lunare. Il tocco finale è quello del punzone: su ogni pezzo vengono incise le iniziali dell’atelier, la R e la O, avviluppate tra foglie di vite, ideale rimando alla regione della Champagne, luogo di origine di Jean-Pierre Cottet-Dubreuil. Un secondo punzone, quello raffigurante la testa di Minerva, indica che il pezzo è in argento massiccio, realizzato in Francia. Tutte queste tappe compongono un processo irrinunciabile, ereditato dal passato. Jean-Pierre ne è oggi il depositario, e garantisce all’atelier Richard Orfèvre un avvenire luminoso al servizio dei clienti privati ma anche dei professionisti, grazie alle sue magnifiche collezioni classiche e contemporanee.

di Alexandra d ’Arnoux ( t ra d u z i o n e d a l l ’ o r i g i n a l e f ra n c e s e d i A l b e r t o C a v a l l i )

04/03/15 12:45


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