guida [breve] capodimonte

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ra oggi dai pochi contadini sopravvissuti nell’area metropolitana, biologici e a basso impatto ambientale. Negli anni Trenta dell’Ottocento vengono impiantate nel parco specie esotiche, come la thuja e l’eucalipto, organizzate secondo i canoni della veduta paesaggistica moderna, e il botanico Federico Dehnhardt ridisegna la spianata intorno al palazzo, esaltando a est la veduta del Vesuvio e a sud quella del golfo. Dopo l’Unità, si afferma nell’architettura del verde la moda orientale e si inseriscono le palme nei grandi prati che circondano la reggia. La sistemazione dell’area del giardino a mezzogiorno del palazzo risale agli anni del regno di Umberto I di Savoia (1878-1900), quando sul pianoro si colloca la fontana del belvedere, con le sculture trasferite dal giardino Torre, e si realizzano i viali e il belvedere. L’area, non a caso, viene ‘battezzata’ la veduta di Napoli: il panorama, immenso, dal colle di San Martino raggiunge punta Campanella, in un susseguirsi di azzurri tra cielo e mare. Un patrimonio naturale botanico e scenografico tra i più preziosi e affascinanti della città. alla pagina precedente Belvedere del parco Statua del Gigante 16  IL BOSCO DI CAPODIMONTE


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