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cronache

Con un occhio al passato e l’altro alle possibilità aperte dalle nuove tecnologie, la fotografia rimane una preziosa testimonianza della storia recente e uno sguardo attento sul presente

fotografia MILANO

In prima linea l suo nome è una leggenda, molte delle sue foto – basti pensare allo sbarco in Normandia e al miliziano morente della guerra di Spagna – sono negli occhi di tutti, ma ci sono diversi motivi per andare a vedere questa mostra dedicata a Robert Capa. Intanto è la più completa che si sia mai vista, anche se comprende solo le foto di guerra, che furono la gran parte della produzione di Capa ma non l’unica. Quasi trecento immagini di cui alcune mai esposte prima, provini a contatto, documenti e lettere ci mostrano il modo in cui lavorava uno dei fotografi che visse in primo piano gli eventi più importanti degli anni ’30-’50. Un altro elemento di interesse è che per la prima volta accanto alle foto di Capa viene mostrata una retrospettiva dedicata a Gerda Taro, partita con lui per la guerra di Spagna nel 1936 e morta un anno dopo a Madrid, a soli 27 anni. Più conosciuta per essere stata la compagna di Capa, va giustamente ricordata come una delle prime fotoreporter in un’epoca pionieristica dove per la prima volta le guerre venivano coperte dai media e i fotoreporter rischiavano in prima persona pur di avvicinarsi il più possibile all’azione.

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umani e l’attenzione per il mondo che ci circonda. Tra i primi incontri che hanno inaugurato lo spazio, uno slide show di cesuralab, collettivo di fotografi con la direzione artistica di Alex Majoli (MagnumPhotos) e il reportage sulle mafie di Alberto Giuliani; per i prossimi mesi non resta che tenere d’occhio il calendario degli eventi sul sito: http://www.thephotographersroom.com/blog/. the photographer’s room P.za Fidia 3 , 20159 MILANO (entrata in via Medardo Rosso) tel. 02 973 86 077 - fax. 02 999 86 369

PARIGI

“L’oro di Napoli” Istituto italiano di cultura di Parigi dedica tutto il 2009 alle ricchezze artistiche e culturali di Napoli con una rassegna inaugurata a marzo con la proiezione dell’omonimo film di Vittorio De Sica. Oltre alle retrospettive cinematografiche dedicate a grandi autori come Sorrentino, Rosi, Mario Martone, Pappi Corsicato, ci saranno incontri con scrittori, conferenze, concerti e mostre.

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Nuove idee

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Ritratto di Gerda Taro e Robert Capa, Parigi, 1935 ©Gerda Taro / International Center of Photograpy

Institut culturel italien de Paris 73, rue de Grenelle - 75007 Parigi Ingresso libero con prenotazione: + 33 01 44 39 49 39 www.iicparigi.esteri.it/IIC_Parigi

GROSSETO

Appuntamento a Massa Marittima nche quest’anno si svolgerà uno dei più importanti festival italiani, il Toscana Foto Festival, giunto al diciassettesimo appuntamento con la direzione artistica di Franco Fontana. Dal 9 al 18 luglio un fitto calendario di mostre, incontri con fotografi di fama internazionale, proiezioni e workshop che hanno già aperto le iscrizioni Lo stesso Fontana terrà il laboratorio sulla Creatività, mentre la fotografia di moda verrà trattata da Giovanni Gastel e Amedeo M. Turello, il food da Paolo Castiglioni, la postproduzione da Gianluca Catzeddu, il ritratto da Elisabetta Catalano. Giorgia Fiorio guiderà i partecipanti al suo seminario alla scoperta di una visione personale mentre la bellezza è il tema proposto da Antonio Guccione. Due i premi legati all’evento, il concorso Epson Le Logge sceglierà i portfolio più validi mentre Epson Città di Massa Marittima, assegnato nella scorsa edizione al regista Giuseppe Tornatore, è riservato ai “professionisti non professonisti”, vale a dire a talenti di altre professioni che hanno raggiunto un alto livello nell’arte delle immagini. www.toscanafestival.it segreteria: tel. 0566 901526. E.R.

A

Robert Capa e Gerda Taro Dal 27 marzo al 21 giugno Forma. Piazza Tito Lucrezio Caro 1 Tel. 02.58.11.80.67 Orari: 11-21; gio- ven 11-23; lunedì chiuso. www.formafoto.it

he photographer’s room di Lorenza Orlando e Marcello Comoglio è uno spazio aperto recentemente nel quartiere milanese dell’Isola. Laboratorio per la post-produzione, la fine art e la digitalizzazione, è affiancato da due emeroteche aperte al pubblico, una dedicata alla fotografia e l’altra, in costruzione, alla sostenibilità ambientale. Alle spalle c’è il progetto dei suoi fondatori di favorire l’uso condiviso degli strumenti e un percorso di crescita culturale con il contributo di diverse realtà che operano nel mondo dell’arte, del web, della cooperazione europea e dell’ambiente, perché troppo spesso la tecnica prevarica i rapporti

La fotografia è rappresentata da quattro autori napoletani che illustrano la storia della città; ad aprire il ciclo è la “Naples années 50” di Federico Garolla, che nella sua città natale realizzò diversi reportage per le maggiori testate italiane. Nelle sue foto in bianco e nero ci sono la povertà che spinge all’emigrazione, gli scugnizzi, il lavoro, la speranza nel gioco del lotto e quella in San Gennaro e nella Madonna di Piedigrotta, ci sono il carcere e gli orfanotrofi da cui ci fissano gli sguardi commoventi ripresi per un reportage sull’infanzia abbandonata. Fotografo attento al sociale, Garolla sa cogliere nei particolari della vita quotidiana il senso della storia e le sue foto sono una preziosa testimonianza del dopoguerra italiano.

Federico Garolla – Scugnizzi e soldati Nell’ambito della rassegna che l’Institut culturel italien de Paris dedica alle ricchezze artistiche e culturali di Napoli

Ritratto di Robert Capa, fronte di Segovia, Spagna, scattato da Gerda Taro tra maggio e giugno 1937 ©Gerda Taro/International Center of Photograpy

Miliziana repubblicana si esercita sulla spiaggia, Barcellona, Agosto 1936©Gerda Taro/International Center of Photograpy

Morte di un miliziano lealista, Cerro Muriano, fronte di Còrdoba, Spagna, 5 Settembre 1936 Robert Capa©Cornell Capa International Center of Photograpy

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