

PORTFOLIO
C.V
Data di nascita: 11/19/1996
Nazionalità: Argentina
Telefono: 3455233405
E-Mail: O.lopez@studenti.unisa.it
Architetto
Universidad Nacional de Cordoba (Argentina).
Dottore Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura
Università Degli Studi di Salerno (Italia).
Esperienza Lavorativa
02/03/2023
In corso
01/02/2023
01/03/2023
22/04/2021
01/06/2022
12/10/2021
27/01/2022
01/06/2021
30/06/2021
Co-Founder: Siloviz.

Stage professionale assistito a Sirica Architetti Associati.
Darsie | Fantini e Associati - Studio di Architettura SDF.
Studio di Architettura Carballo | Errasti.
Studio di architettura Ben-Avid.
Istruzione e Formazione
03/10/2022 2016
18/03/2024 2024
01/03/2022
04/03/2022
15/06/2020
09/07/2021
Dottore Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura.
Accordo di doppio titolo tra l’Argentina (Universidad Nacional de Córdoba) e l’Italia (Università degli Studi di Salerno). Voto: 110 e lode.
Facoltà di Architettura, Urbanistica e Design - UNC.
Università Nazionale di Córdoba - Argentina. Media: 8.32/10.
Workshop Internazionale Studio Macías Peredo + UCC-LAB.
Diploma in tecnologie digitali per l’architettura Cohorte 2020.
Certificazione: Certificazione Autodesk Academy Partners (validità internazionale).
Modulo l:Autodesk Revit architettura.
Modulo II: Autodesk revit mep e strutture.
Modulo III: Autodesk 3ds max v-ray. Modulo IV: Autodesk Naviswork, Qgis.
18/08/2020
25/08/2020
22/04/2018
28/04/2018
Congresso e Workshop TV-RED Arquisur 2020.
Workshop internazionale. Cordoba-Torino. U.N.C- FAUD.
Premi e Riconoscimenti
13/06/2023
16/03/2023
12/12/2022
09/08/2022
30/09/2020
05/10/2021
26/08/2020
Primo premio. Progetto “Sinergia”. Best Student Project Award 2023 .
Corso di Recupero e Conservazione degli Edifici - Università degli Studi di Salerno.
Menzione d’Onore. Progetto “El Llano de Tlaloc”. Concorso Internazionale Arquine No.25 | Padiglione MEXTRÓPOLI 2023.
Primo premio internazionale “Recupero e rifunzionalizzazione dell’Ex deposito Carburanti del Comune di Monopoli”.
Progetto selezionato nella fase locale (FAUD-UNC). “Dinamizador Barrial” Categoria D. Premio Arostegui.
Secondo premio internazionale e Primo nazionale. Progetto “Dinamizador Barrial” 14° Concorso Alacero di design in acciaio per studenti di architettura 2021.
Terza Menzione d’Onore. Progetto “Compendio”. Concorso Nazionale Habitat Emergenti.
Articoli e Pubblicazioni
12/11/2023
03/06/2022
28/09/2020
Borse
01/09/2021
01/10/2022
López, O., Baigorrí, G., & Maristany, A. (2023). “Realidad virtual como herramienta de análisis y diseño del paisaje sonoro”. PENSUM, 9(11), 52–64
Pubblicazione nella edizione n. 12 della rivista di Architettura studiantile “Pliego” - Progetto: “Dinamizador Barrial”.
Articolo selezionato. “Riflessioni di PPA nel contesto di emergenza. Facoltà di Architettura, Urbanistica e Design.
Borsa di studio (EVC-CIN). “Incoraggiamento alle Vocazioni ScientificheConsiglio Interuniversitario Nazionale”.
Capacità e Competezne personali
Lingue: Spagnolo: Lingua madre. Italiano: Certificazione C1. Inglese: Livello avanzato.
Software: Conoscenza del pacchetto Office. A.Photoshop | A. Premiere Revit
A.Illustrator. Lumion. 3D Max. Sketchup. Autocad. Navis Work. Metashape. Qgis.

| 1 | Paesaggi interattivi - Tesi di Laurea Magistrale.
| 2 | Dinamizador Barrial - Secondo premio internazionale e Primo nazionale. 14° Concorso Alacero di design in acciaio 2021.
| 3 | Llanto de Tlaloc - Menzione d’Onore.
Concorso Internazionale Arquine No.25 | Padiglione MEXTRÓPOLI 2023.
| 4 | Instability.
Partecipazione al concorso “Art Museum” - Young Architects Competition.
| 5 | Compendio - Terza Menzione d’Onore.
Concorso Nazionale Habitat Emergenti.
| 6 | Sinergia - Primo premio, “Best Studen Project Award 2023”. Corso di Recupero e Conservazione degli Edifici - Università degli Studi di Salerno.

Anno: 2024
Localizzazione: Campania, Italia.
Tipologia: Paesaggistico, Urbanistico.
Riconoscimenti: -
| 1 |
Paesaggi Interattivi
Memoria:
Paesaggi interattivi, si concentra sullo sviluppo e l’esplorazione di strategie per la rivalutazione del paesaggio e dell’ambiente nel “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”, riconosciuto per il suo grande valore paesaggistico, patrimoniale e culturale. Attraverso una metodologia multiscala (XL, L, M, S) si parte dal generale al particolare, arrivando alla scala architettonica nel comune di Laurino per valorizzare il patrimonio naturale che possiede.
L’obiettivo della proposta è proteggere e sensibilizzare sulla natura e sull’ambiente, attraverso l’esplorazione approfondita di nuove variabili di progettazione e studio dell’ambiente a diverse scale. Questi programmi si materializzano in progetti che generano un percorso interattivo, contemplativo ed educativo, promuovendo forme sostenibili di utilizzo del suolo.
Il progetto costituisce una strategia che mette in relazione il comune di Laurino con una rete di comuni al centro del parco, con l’obiettivo di costruire un’alternativa alle rotte turistiche esistenti.
Dovuto alla metodologia multi-scala affrontata, il lavoro svolto in questa tesi si conclude con un progetto per il comune di Laurino, proponendo nuovi itinerari e spazi turistici. Focalizzando l’intervento su una grotta esistente, viene progettato un nuovo centro espositivo e interattivo, cercando di rivalutare il suo ambiente naturale, la cultura e la storia, centrando le proposte progettuali su un asse che consideri il paesaggio come attore fondamentale.

Analisi del territorio

Macroregioni climatiche

Sistema insediativo
Proposta scala L


Sistema di infrastrutture sottosistemi economici

Struttura paesaggistica

Aree boschive



storico sulla scala M







Anno: 2021
Localizzazione: Córdoba, Argentina.
Tipologia: Istituzionale.
Riconoscimenti: Secondo premio internazionale e Primo nazionale.
14° Concorso internazionale Alacero di design in acciaio per studenti di architettura 2021.
| 2 | Dinamizador Barrial
Memoria:
Ripensare gli spazi e il modo in cui vengono utilizzati ha portato a frammentare un programma, rinunciando a elementi tipologici e compositivi per una maggiore efficienza e fattibilità.
Il programma è stato sistemato nel cuore del quartiere Alberdi, a Córdoba, Argentina, in una serie di sette lotti lungo le quattro vie che compongono il Passaggio di Aguaducho. Si intervengono terreni vuoti e vecchie case abbandonate, attraverso la realizzazione di architetture reversibili che presentano un programma concatenato dallo stesso corridoio urbano, che oltre a non danneggiare il patrimonio esistente, propone una ricomposizione di quegli spazi degradati. Occupando lotti di dimensioni medie, si riducono le luci, diminuendo così i costi della struttura; e si rinuncia a grandi macchine, offrendo fasi di realizzazione e fattibilità all’equipaggiamento. Un omaggio morfologico a uno dei principali punti di riferimento del settore, “la Ex Cervecería Córdoba”, configura la composizione di una serie di travi a traliccio accoppiate trapezoidalmente, che conferiscono alla struttura del tetto la forma di una lastra piegata.
La struttura filare della copertura consente all’illuminazione naturale di entrare dal piano superiore, permettendo di evitare aperture ai lati e di occupare così l’intera larghezza del lotto. L’incorporazione di un elemento sospeso, il cui design della silhouette è stato studiato per fornire comfort ambientale e luce diffusa all’interno, e allo stesso tempo formare uno spazio tranquillo e contenitivo. Lo spazio tra le due coppie di colonne dà origine a un muro utile, che assumerà numerose forme e funzioni in base all’attività proposta in ciascuna situazione.

Programmi architettonici
Biblioteca Popolare

Orto verticale


Mercato dell’Innovazione

Laboratorio Culturale




Orto verticale

Muro di contenimento + seduta
Muro espositore


Biblioteca girevole


Muro di contenimento + seduta

Muro divisorio





Anno: 2023
Localizzazione: DF, Mexico.
Tipologia: Padiglione.
Riconoscimenti: Menzione d’Onore.
Concorso Internazionale Arquine No.25.
Llanto de Tlaloc
Memoria:
La rappresentazione manifesta il rapporto che l’umanità ha stabilito con le risorse naturali, mettendo in evidenza la crisi idrica. Uno scenario che invita a riflettere: come ci siamo relazionati primitivamente con la natura? Da una prospettiva contemporanea, il padiglione invita a toccare l’anima delle piramidi, spogliando la loro pelle esterna e ristabilendo così il legame perduto.
L’ubicazione genera un canale urbano cronologicamente storico di 4 metri che dialoga con il murale di Diego Rivera “Sogno di un pomeriggio domenicano nell’Alameda Central”. Il pianto di Tláloc si materializza attraverso un sistema di impalcature noleggiate sul mercato locale da un modulo standardizzato in grado di sopportare e dare forma a un involucro tessile di plastica riciclata. Si sfruttano i punti di cucitura e ancoraggio dello stesso per generare strisce blu sfumate. La sua base è formata da pannelli di legno lasciando al centro geometrico un vuoto coperto da uno strato sottile di acqua. L’uso dell’involucro evidenzia le diverse alternative esistenti nel riciclo della plastica, uno dei maggiori inquinanti degli oceani. Insieme alla base in legno è pensato per il riutilizzo nella fiera dell’Alameda.
Attraverso un’esperienza ludica e sensoriale si rinterpreta il ruolo dell’acqua come risorsa essenziale e intrinseca all’esistenza umana. L’atmosfera acquatica genera un correlato con l’antico dio Tláloc e con l’architettura precolombiana.





Anno: 2023
Localizzazione: Shandong, China.
Tipologia: Art Museum.
Riconoscimenti: -
Instability
Memoria:
Quando si concepisce un museo, spesso c’è un dilemma tra creare un contenitore per l’arte o costruire una struttura che sia, di per sé, un’opera d’arte. Nelle aree rurali, dovremmo adottare nuovi linguaggi architettonici per distinguerci, o abbracciare l’architettura tradizionale a rischio di passare inosservati? Oggi, la globalizzazione e la crescita economica esponenziale che avviene in Cina mettono a rischio la conservazione del patrimonio culturale e delle antiche tecniche di costruzione. In risposta a questo fatto, inStability realizza, attraverso la reinterpretazione della tradizione, un museo che non solo preserverà una parte del patrimonio culturale e artistico della regione.
Il rapporto con l’ambiente è assoluto; l’edificio si appoggia su una delle colline della regione e tocca il terreno solo con piccole colonne di legno, minimizzando il suo impatto sul paesaggio e sulla vegetazione e permettendo la circolazione del corso d’acqua esistente sotto l’edificio. In questo preciso punto, quando cultura e natura si incontrano e anche se non siamo ancora dentro l’edificio, il museo inizia. Un percorso a zig-zag attraverso vegetazione, acqua e installazioni artistiche all’aperto crea un percorso che diventa sempre più intimo mano a mano che il tetto si avvicina gradualmente, portando all’accesso all’edificio.
Il museo è concepito come uno scheletro strutturale composto di legno e recinzioni traslucide e come un edificio ecologico temporaneo capace di infinite configurazioni di spazi, adattandosi quindi alle esigenze della mostra o agli interessi della popolazione locale. La configurazione attuale enfatizza l’esplorazione, l’espansione e la dilatazione degli spazi e le vedute verso il paesaggio, valori tipici.


Concept










Anno: 2020
Localizzazione: Chaco, Argentina.
Tipologia: Unità Abitative.
Riconoscimenti: Terza menzione d’Onore.
Concorso Nazionale Habitat Emergenti.
| 5 | Compendio
Memoria:
La proposta offre una risposta completa alle esigenze di ricostruzione post-catastrofe, concentrata sul benessere e sulla resilienza della comunità colpita. Si sottolinea l’importanza di un’architettura adattabile e sostenibile che risponda alle complesse richieste del processo di ricostruzione, con un’enfasi sull’uso di risorse locali e tecniche di costruzione accessibili. L’iniziativa è divisa in quattro fasi: ricollocazione iniziale, costruzione di rifugi temporanei, completamento di abitazioni dignitose e sviluppo di spazi comunitari. Si propone un modello di azione a breve, medio e lungo termine per affrontare le problematiche in modo permanente e sostenibile.
La ricollocazione si basa su mappe di rischio e cerca di mantenere legami con il centro urbano. I rifugi temporanei sono costruiti con materiali disponibili localmente e sono assemblati dagli stessi colpiti. La fase di abitazioni definitive privilegia l’abitabilità e l’adattabilità, con moduli strutturali combinabili per diverse esigenze familiari. Si sottolinea l’importanza degli spazi vuoti tra le abitazioni come aree per l’interazione sociale e lo sviluppo comunitario.
Infine, l’infrastruttura iniziale di emergenza viene trasformata in un centro polifunzionale che funge da punto focale della comunità. Il progetto ha la capacità di ospitare fino a 300 persone nella fase di rifugio e tra 70 e 130 persone nella fase di abitazione permanente.


Fase uno: Costruzione di stanze temporanee / fase di transizione.

Fase due: Costruzione di unità abitative permanenti.

Fase uno: Insediamento permanente / fare città.







Composizione e variabilità.











Anno: 2023
Localizzazione: Salerno, Italia.
Tipologia: Recupero Avioriomessa.
Riconoscimenti: Primo premio.
“Best Studen Project Award 2023”. Corso di Recupero e Conservazione degli Edifici - UNISA
| 6 | Sinergia
Memoria:
Il progetto ha inizio da una scala più ampia e propone una nuova viabilità di accesso all’aviorimessa e alle attività ospitate. Il progetto prevede una strada carrabile a doppia corsia, una pista ciclabile che segue l’andamento del corso d’acqua e infine un percorso pedonale. Tra la pista ciclabile e il tracciato pedonale si creano ampi spazi verdi adibiti a parco e a un museo a cielo aperto.
Lo spazio esterno destinato ai carabinieri è stato pensato sulla base della scansione regolare del modulo dei cavalletti dell’aviorimessa. Sono stati creati spazi in cui a partire dalla pavimentazione nascono degli usi differenti. Vi sono zone asfaltate per garantire il passaggio di auto e mezzi e vi sono zone dalla pavimentazioni semipermeabili che contraddistinguono aree di pausa all’aperto per i carabinieri.
Al di sotto dei cavalletti si sviluppa il Museo Viorimessa Elicotteristi Carabinieri. Il percorso comincia con una mostra permanente: all’interno vi sono tavole espositive con documenti, fotografie e descrizioni, sulla storia dell’aviorimessa di Pierluigi Nervi e le attività dei Carabinieri Elicotteristi. Il percorso espositivo permanente prosegue con dei modelli tridimensionali della struttura dell’aviorimessa. Infine, la mostra si conclude con una zona destinata ad esposizioni temporanee i cui elementi esposti variano nel lungo periodo e diventano occasione per i visitatori di ritornare. Inoltre, quando i parasole sono completamente abbassati possono diventare il supporto di proiezione di materiali, immagini o opere audiovisive del museo. Il corridoio espositivo permette di conoscere la storia e le curiosità della struttura e allo stesso tempo permette di osservare il presente.

Percorso museale



Flessibilità programmatica








Più informazione e progetti



@OctavioLopez
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