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Gui da alla let tu ra

2012

Lo Stato dell'Ambiente in Piemonte Guida alla lettura


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GUIDA ALLA LETTURA L’accesso all’informazione, la partecipazione del pubblico e il ricorso alla giustizia in materia ambientale sono temi disciplinati in ambito comunitario attraverso la Convenzione di Aarhus, recepita nell’ordinamento italiano, nell’ambito della quale viene chiarito che cosa si intenda per informazione ambientale proponendo di intervenire in tre settori: assicurare l’accesso del pubblico alle informazioni sull’ambiente detenute dalle autorità pubbliche; nn favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti sull’ambiente; nn estendere le condizioni per l’accesso alla giustizia in materia ambientale. nn

In una accezione così ampia è compresa qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora o contenuta in banche dati circa lo stato delle acque, dell’aria, del suolo, della fauna, della flora, del territorio e degli spazi naturali, nonché quelle riguardanti sostanze, energie, rumori o radiazioni, accordi ambientali, pratiche, legislazioni, piani, programmi che influenzano o potrebbero influenzare l’ambiente, nonché lo stato della salute e della sicurezza umana. L’informazione deve essere disponibile a chiunque senza l’obbligo di dichiarare il proprio interesse ed in tempi ragionevoli. Il conoscere lo stato dell’ambiente è quindi un diritto e nello stesso tempo un dovere di tutti, consapevoli che tutte le azioni che ciascuno mette in atto quotidianamente (in qualità di cittadino, di lavoratore, di decisore) hanno una ricaduta più o meno significativa sul nostro territorio e sulle sue risorse. Lo Stato dell’Ambiente 2012 rappresenta il

documento conoscitivo di riferimento dove è possibile trovare le informazioni necessarie per capire e per conoscere, ciascuno con il grado di approfondimento che ritiene di suo interesse, le dinamiche ambientali (analizzate dal punto di vista dello stato e delle politiche) più significative attive in Piemonte. Il Documento, nella sua versione attuale, da una parte permette una prima disamina delle informazioni più significative e dall’altra rappresenta una ottima guida alla ricerca e alla lettura di dati e informazioni di dettaglio continuamente aggiornate, che Regione, Arpa e altri Enti mettono a disposizione attraverso i siti web di riferimento. Struttura del Documento L’elaborato 2012 è un documento integrato che, utilizzando il modello di analisi dell’Agenzia Europea per l’Ambiente - DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto, Risposta) -, presenta i dati di conoscenza sullo stato di salute delle diverse componenti ambientali e illustra quali risposte si stanno mettendo in atto al fine di tutelare, recuperare e migliorare il nostro territorio. L’azione sinergica di Regione e Arpa sui temi ambientali emerge chiaramente in ogni capitolo del documento: per decidere e agire è necessario innanzitutto conoscere nel dettaglio. Gli studi e le analisi ambientali forniscono i dati necessari per la prevenzione, evidenziando dove intervenire per evitare costi superflui e consentono di compiere scelte virtuose anche di lungo periodo, in equilibrio tra utilizzo e conservazione delle risorse naturali. In ogni capitolo sono state rese riconoscibili, utilizzando uno sfondo diverso, le parti dedicate all’illustrazione dello stato, spesso derivanti dal monitoraggio di Arpa, e quelle volte a presentare le risposte della Regione Piemonte. Il volume è suddiviso in diverse sezioni:


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1. l’inquadramento socio economico; 2. la qualità delle componenti ambientali (clima, aria, acqua, suolo, natura) rappresenta la parte più consistente in termini di quantità di dati raccolti ed elaborati, soprattutto attraverso le attività di controllo e di monitoraggio di Arpa; la sezione dei capitoli dedicata alle politiche e alle azioni descrive le risposte messe in atto sul territorio per migliorare questa qualità. Le leggi, i regolamenti, i progetti attivati dalle istituzioni, e in primis dalla Regione, sono gli strumenti che consentono di “rispondere” all’inquinamento delle nostre risorse naturali; 3. la sezione dedicata alla qualità della vita evidenzia chiaramente la relazione con la qualità ambientale. L’ambiente urbano, il rumore e la salute sono i tre approfondimenti proposti per documentare al meglio l’intima correlazione tra questi aspetti; 4. la sezione successiva affronta il tema dell’uso e del consumo delle risorse; energia, attività industriali, agricoltura, trasporti, turismo, commercio sono le cosiddette Determinanti nello schema DPSIR; 5. l’analisi delle pressioni, generate dalle determinanti, evidenzia e misura gli effetti delle attività umane sull’ambiente (rifiuti prodotti, radiazioni, rischi industriali, etc); anche in questa sezione ogni capitolo evidenzia non solo l’entità di queste pressioni, ma anche politiche e azioni attivate per contrastare i problemi. L’analisi delle risposte è effettuata anche cercando di evidenziare l’efficacia delle azioni messe in atto, soprattutto quando siano già visibili e quantificabili nel breve e medio periodo; 6. l’ultima sezione è dedicata agli strumenti della sostenibilità: le procedure di valutazione ambientali dei Piani (VAS) e dei Progetti (VIA), gli strumenti di ecogestione (es: Emas, Ecolabel), l’educazione ambientale rappresentano le azioni “virtuose” che devono e possono essere attivate per garan-

tire una migliore performance ambientale alle attività antropiche (siano esse attività dirette o di decisione). Nell’anno di Rio+20 si è scelto, inoltre, di fare un focus sui Contratti di Fiume quale strumento concreto di attività sul territorio (fluviale) che può fattivamente contribuire a sperimentare un nuovo sistema di governance per uno sviluppo sostenibile, che passa inevitabilmente attraverso un approccio integrato tra politiche di sviluppo e di tutela ambientale. Un particolare cenno merita il sistema degli Indicatori utilizzati per descrivere, in modo sintetico e intuitivo, sia lo stato dell’ambiente sia l’efficacia delle politiche e delle azioni di tutela, recupero e conservazione delle risorse naturali. All’inizio di molti capitoli del Documento sono presentati gli Indicatori sintetici di Stato con la loro classificazione in riferimento al modello DPSIR, la fonte dei dati, la copertura geografica e temporale, lo stato attuale e il trend. Le icone di Chernoff, con le faccine sorridenti, incerte o piangenti, rendono più facilmente comprensibile e intuitiva la relazione con lo stato attuale dell’ambiente, mentre lo sfondo verde, giallo o rosso del trend evidenzia l’evoluzione positiva, incerta o negativa nel tempo del valore dell’indicatore. Meno popolato è, invece, il sistema degli indicatori di prestazione: in molti casi, infatti, la verifica dell’efficacia delle politiche e delle azioni viene fatta attraverso l’analisi dell’evolversi dello stato delle componenti ambientali e non sono necessari indicatori specifici. Sul tema, però, sono in corso approfondimenti, soprattutto nell’ambito del sistema delle procedure di valutazione ambientale di Piani e Progetti, che prevedono un piano di monitoraggio specifico per ogni oggetto che viene valutato e da cui possono essere mutuati indicazioni e orientamenti di sicuro interesse.


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