Acque di balneazione la classificazione è stabile Sulla scorta dei dati Arpac approvata la delibera di Giunta regionale che determina la balneabilità nel 2020 EDITORIALE di Luigi Stefano Sorvino La pubblicazione sul Burc n. 2 del 7 gennaio scorso della delibera di Giunta Regionale n. 680 del 30.12.2019, recante l’approvazione della classificazione delle acque di balneazione valevole per il 2020, sulla base del monitoraggio stagionale svolto dall’Arpa Campania, ha richiamato l’attenzione mediatica sempre molto intensa - pur in periodo invernale e a distanza di alcuni mesi dalla chiusura della stagione balneare - sul tema della qualità delle estese acque costiere in Campania. Gli organi d’informazione hanno commentato per alcuni giorni, con vivo interesse, i dati scaturenti dalla rinnovata classificazione delle acque, con specifica attenzione delle cronache provinciali o locali per i risultati disaggregati delle singole aree, in molti casi con legittima esultanza – come per l'intero Cilento – o con preoccupazione per alcune criticità localizzate, croniche oppure occasionali. L’Agenzia per l’ambiente svolge una essenziale e sistematica attività di monitoraggio e controllo su questa, come sulle altre matrici ambientali, con produzione di conoscenza ed informazione oggettiva - e non compiti di amministrazione attiva - ma è tuttavia possibile formulare una sintetica
valutazione dei dati ricavati, anche a supporto degli interventi di competenza degli Enti territoriali. Le regole sul monitoraggio della balneazione sono definite dalla normativa europea, statale e ministeriale – che prevedono l’analisi di due parametri batteriologici individuati dall’Oms. come indicatori di contaminazione fecale - e le acque classificate come “eccellenti”, “buone” e “sufficienti” e quelle definite di “nuova classificazione” sono da considerarsi balneabili ad inizio della prossima stagione - che si aprirà a maggio 2020 - salvo eventuali esiti sfavorevoli di futuri monitoraggi. Invece per quelle acque, delle 328 complessivamente monitorate in Campania, che sono risultate di qualità “scarsa”, i sindaci dei Comuni interessati dovranno emanare un divieto di balneazione all’inizio della stagione, ma anch’esse saranno ulteriormente monitorate e l’interdizione potrà essere revocata al verificarsi dell’avvenuto risanamento. Secondo la normativa nazionale la frequenza dei controlli è di almeno quattro settimane durante la stagione balneare. Il giudizio di qualità è calcolato dall'Agenzia su base statistica e la classificazione annuale avviene in virtù dei risultati delle ultime quattro stagioni balneari. Nel merito emerge, come dato saliente, che in Campania la classificazione per
il 2020 risulta nel suo insieme stabile ed invariata rispetto all’anno precedente, attestandosi su valori complessivi più che soddisfacenti, con il 97% di coste balneabili sul totale del litorale monitorato (a fronte del solo 3% di acque marine non balneabili). Ovviamente risultano escluse dalla classificazione, e quindi dalle predette percentuali, quelle parti di costa che sono automaticamente interdette per le loro caratteristiche strutturali, e cioè circa 60 chilometri che vedono la presenza di porti, strutture militari,
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canali, foci di fiumi non risanabili eccetera. Oltre al dato generale del 97% di acque nel loro insieme balneabili, emerge quello più specifico – altrettanto positivo - secondo cui l’88% della costa monitorata nelle tre province costiere della Campania (con 42 punti di prelievo per Caserta, 146 per Napoli e 139 per Salerno) è risultata di qualità “eccellente” con un dato complessivo anche questo - identico a quello dell’anno precedente. Continua a pag.3
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Progetto Monitef, Arpac monitora le aziende zootecniche In questo numero viene presentata una sintesi dei riscontri conseguenti alle “visite di monitoraggio” effettuate presso gli allevamenti zootecnici campani nell’ambito del Piano Regionale di Monitoraggio e Controllo sulla utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici; per gli eventuali approfondimenti si rimanda alla relazione pubblicata sul sito istituzionale Arpac. Martelli a pag.2
Marro-Falco-Lubrano a pag.4
Monsurrò a pag.7