Giornata dell’acqua: Arpac a Città della Scienza L’Agenzia ha presentato le sue attività ai visitatori dello Science Centre di Bagnoli In vista della Giornata mondiale dell’acqua celebrata il 22 marzo, Città della Scienza ha organizzato un week-end, il 17 e 18 marzo 2018, per ricordare e dare risalto alla tanto amata, indispensabile e vitale “acqua”: “Una goccia d’acqua, una goccia di vita”, il titolo della kermesse. Questo composto chimico di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno è indubbiamente tra le più importanti risorse del nostro pianeta. Una“biglia blu”, così è stato simpaticamente definito il nostro pianeta visto dall’alto. Considerando l’importanza dell’acqua, quale elemento principale del nostro corpo e del nostro pianeta, è a dir poco doveroso celebrare ciò che permette “la vita” sulla Terra. L’acqua – occorre riARPAC
L’Irpinia è ancora verde? Dibattito tra ingegneri “Antropizzazione del territorio: danni ed effetti sull'ecosistema" è il titolo del convegno, organizzato dall'Ordine degli ingegneri della provincia di Avellino, che si è tenuto lo scorso 27 marzo nella Sala Grasso, a Palazzo Caracciolo nel capoluogo irpino. Le conclusioni dell'incontro sono state affidate al commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino. L’avvocato da un anno alla guida dell’Agenzia ambientale ha sinteticamente ricordato, a beneficio di una platea composta soprattutto da ingegneri, alcune specificità della Campania. Mosca a pag.5
EDITORIALE
Il monitoraggio del fiume Sarno di Luigi Stefano Sorvino
cordarlo – è un bene prezioso per tutti gli abitanti del pianeta ed è patrimonio dell’umanità. Oggi più che mai questo elemento della natura è ritenuto ”l’oro blu del nostro pianeta”. All’interno del programma promosso da Città della Scienza, tra le numerose attività nelle due giornate dedicate all’acqua, Arpac è stata invitata nella sezione “Mare”, dove è intervenuta portando il proprio
lavoro e la propria esperienza. Sono state illustrate le attività di controllo e monitoraggio che Arpac svolge sulle acque superficiali: mare, fiumi, laghi. Il titolo della partecipazione a questa giornata dedicata al mare: “le attività dell’Agenzia nell’ambito del monitoraggio e dei controlli per la tutela della risorsa “Acqua” nel territorio regionale”.
Gaudioso pagg. 6 e 7
ISTITUZIONI
Napoli, redatto il Piano di Rischio Aeroportuale Il 13 marzo scorso è entrato in vigore il Piano Rischio Aeroportuale riguardante un'area del Comune di Napoli limitrofa all'aeroporto di Capodichino "Ugo Niutta"... Femiano a pag.4
CNR
Il pomodoro dalla pelle di bronzo Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) comprendono un gruppo di malattie causate da un’infiammazione della parete intestinale con eziopatogenesi... foto di Andrew Davis
Patrizio a pag.10
AMBIENTE & SALUTE
NoiseGate, l'app per misurare il rumore Nell’ottobre del 2016, quando è stata inaugurata a Napoli la prima Developer Academy d’Europa, si è evidenziato il prestigio che rappresentava la fiducia mostrata... Martelli a pag.13
Ho di recente partecipato ad un interessante convegno sulla problematica del bacino del Sarno, esprimendo un contributo dal punto di vista delle competenze di controllo dell'ARPAC ma anche con qualche riflessione derivante dalla mia precedente esperienza di Autorità di bacino. La denominazione Sarno, indicativa sia dell'omonimo comune che del relativo bacino idrografico – da tempo crocevia di importanti emergenze – è fortemente evocativa nella vicenda ambientale non solo della Campania ma dell'intero Paese, con riferimento a varie problematiche ancora di significativo ed attuale rilievo, anche sul piano mediatico. Innanzitutto la memoria va alla catastrofe idrogeologica del 5 maggio 1998 (con le "colate rapide" di fango) – di cui sta per ricorrere il ventennale – con il suo tragico bilancio di vittime e danni, che ha segnato una svolta nella difesa del suolo italiana, determinando tra l'altro lo sviluppo delle Autorità di bacino, dei Piani stralcio di assetto idrogeologico, con le relative misure e vincoli, la filiera di studi della comunità scientifica sulla franosità, le attività di prevenzione, i dispositivi e presidi di protezione civile, ecc. In secondo luogo, sin dagli anni ottanta, il Sarno è individuato nella vulgata come "il fiume più inquinato di Europa", principale responsabile dell'inquinamento del Golfo di Napoli, soprattutto a causa degli scarichi industriali del polo conciario dell'Alto Sarno e conserviero del Medio Sarno, oltre che dall'agricoltura intensiva e dalla fortissima urbanizzazione. Il bacino è stato oggetto, dalla metà degli anni
novanta – dopo gli interventi della Magistratura con i sequestri delle concerie di Solofra – di uno stato di crisi ambientale e di una prolungata gestione commissariale di protezione civile (affidata dapprima al Prefetto di Napoli e poi al generale Jucci), con fondi, poteri e strumenti derogatori per la realizzazione di una imponente impiantistica di ingegneria idraulico-sanitaria finalizzata al disinquinamento. L'intervento commissariale è poi cessato nel 2012/2013, transitando in capo all'Agenzia regionale ARCADIS – oggi in fase di soppressione – con un programma di interventi largamente realizzati, ma con significativi "sospesi" ed opere incompiute (per contenziosi ed intralci procedurali), che pregiudicano l'efficacia dell'intero programma, in particolare per l'incompleta realizzazione delle reti fognarie interne ai comuni e/o il mancato allacciamento ai collettori consortili a servizio dei depuratori comprensioriali. In terzo luogo lo stesso bacino è da sempre interessato da una diffusa problematica alluvionale, con un elevato rischio idraulico che si manifesta attraverso frequenti allagamenti ed esondazioni in vaste aree, anche in corrispondenza di eventi metereologici non particolarmente pesanti. continua a pag.2