#MAGAZINE- Numero 9- 20 Gennaio

CORRIERE

NUMERO 9-20 GENNAIO 2022

L'ITALIA S'E' DESTA?

CHI SIAMO SUPPLEMENTO DE

IL CORRIERE DI PIANURA

Direttore Responsabile Antonio Di Maio

Coordinatore di redazione Augusto Santojanni

#MAGAZINE Diretto da Armando De Martino Con Antonio Di Maio REDAZIONE

Graziella Tetta, Carmen Costabile Rosa Caputo, Annamaria Marmo, Fulvio Feo, Emanuela Guarnieri, Luca Marsilia Giulia Compagnone, Roberta Luppino, Cristina Varchetta, Daniele De Falco, Matteo Esposito, Lello Consolo, Crescenzo Mele, Chiara Ferrante, Maria Palma Gramaglia 20 GENNAIO ANNO 1 NUMERO 9

SOMMARIO

04

L'ITALIA S'É' DESTA? #ARMANDO DE MARTINO

06

FOCUS DEL DIRETTORE #ANTONIO DI MAIO

12 NILDE IOTTI #GRAZIELLA TETTA

08

#CHIARA FERRANTE

INTERVISTA ESCLUSIVA AL PROF. ALDO ZOLLO CAMPI FLEGREI C'E DA PREOCCUPARSI?

14 LE 10 MUNICIPALITA' AL PALO #CRESCENZO MELE

16 NAPOLI NEGLI OCCHI #GIULIA COMPAGNONE

18

20

BAMBINI E VIDEOGIOCHI #ANNAMARIA MARMO

22 FABER NOSTRO #MARIAPALMA GRAMAGLIA

#CARMEN COSTABILE

24 #LELLO CONSOLO

26 SICUREZZA INFORMATICA #LUCA MARSILIA

#editoriale #ARMANDO DE MARTINO

l'italia s'è desta? Se lo chiedono in tanti, lo cantano in pochi, lo

sussurrano nei mezzi pubblici green

pass alla mano, cittadini di ogni età, generazione, stato sociale. Citofonare al civico P2 potrebbe essere una soluzione o scovare nel fondo della Costituzione per capire che il Presidente della Repubblica è anche capo del Consiglio Superiore della Magistratura e, pertanto, proporre Berlusconi come figura da parte del centrodestra, conveniate sia davvero una grottesca immagine paradossale.

Ma almeno cosi non dovrebbe ricoverarsi per evitare processi. No? Dall'elmo di Scipio alle mascherine rosa, chissà se alla Diaz, con i manganelli di un altro colore sarebbe cambiato qualcosa. Oppure nelle carceri di Santa Maria Capua a Vetere.

Insomma, le mascherine devono essere nere, al massimo blu, ma rosa proprio no, ne va della dignità di una divisa.

Ecco, Scipio con l'elmo arcobaleno sarebbe carino da immaginare mentre si tampona in un Hub o duetta in talk show di bassa lega sulle probabile cause di Omicron, la lettera più anonima dell'alfabeto greco che prende ora la rivincita su tutta la grammatica mondiale. Riscatto.

Menomale che l'elezione della massima carica della Repubblica non avviene in maniera diretta, dopo aver dato agio a Grillo di mandarci allo sbaraglio non potremmo sottrarci alla pericolosa deriva della coscienza critica degli italiani. Di sicuro sceglierebbe Berlusconi perché è quello che ci meritiamo.

Se negli anni sessanta/settanta l'americanizzazione delle masse ci ha portati ad essere tutti proStates, santificando i cowboys e osteggiando i pellerossa, la tv italiana dagli anni ottanta ad oggi ci ha fatto perdere di vista la reale percezione critica degli avvenimenti. Berlusconi può essere addirittura proposto al Colle poiché siamo un popolo indotto, massificato e acritico.

Siamo un popolo che ha posto fine alla ricerca di confronto, di scambio reale, di voglia di riscatto, di abbandono dei pregiudizi. Siamo etichettati, ognuno con un cartellino, scontati. Proporrei, una volta finita questa pandemia cosi deteriorante dei sentimenti, di organizzare delle giornate intere di abbracci liberi. Smarphone free, solo occhi e il rumore del vociare della gente riunita nelle piazze.

#ANTONIO DI MAIO

Pagina 3

Lunedi 24 gennaio iniziano le votazioni per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica: forza grandi elettori, fateci vivere questo sogno. Il sogno di un presidente giovane tra i giovani. Già lo vedo all'insediamento in Parlamento, prestare giuramento sulla Costituzione, sui suoi 5 figli e sul tenero Dudù. Un presidente che faccia uscire la politica dai palazzi del potere romano, già lo vedo il discorso di fine anno dallo studio di “Striscia la Notizia” con il Gabibbo, le veline e le risate registrate.

Discorso di fine anno interrotto solo dai consigli per gli acquisti, magari con un sottofondo musicale del maestro Apicella. In questa politica monopolizzata da romani e meridionali è il momento di dare un giusto riconoscimento al nord che tanto ha dato al nostro paese senza avere niente in cambio. Basta con questi presidenti meridionali e isolani, basta con questi politici di lungo corso, ci vuole un bel presidente brianzolo, uno che si è fatto da solo. Non come questi meridionali che hanno sempre e solo avuto assistenzialismo dallo stato senza dare niente in cambio.

Un presidente “patriota” che abbia l’autorevolezza per cambiare le regole della politica: basta con queste consultazioni con i partiti per formare i governi, facciamole con il televoto. “Chi vuoi come Presidente del Consiglio? Manda un sms al P21816!”. Un presidente che ci restituisca il prestigio internazionale che meritiamo: se gli USA possono eleggere il 77enne Biden perché noi non possiamo eleggere un 85enne? Che, detto tra noi, è molto più sveglio e vivace di “sleepy Joe”. Nessuno potrà più criticare il nostro paese, nemmeno gli USA e la Gran Bretagna: anche loro hanno avuto Trump e Johnson con le loro improbabili chiome. Il nostro invece ha sempre una pettinatura perfetta, così perfetta da sembrare disegnata con il pennarello. Ed è stato l'unico a suo agio con la bandana prima (e meglio) di De Magistris.

E le vedo le sue foto negli uffici pubblici e nelle scuole con il sorriso ammiccante e lo sguardo sornione. Con il suo slang brianzolo e i suoi “mi conseenta” già li immagino i suoi duri moniti contro l'evasione fiscale, la corruzione e la criminalità.

All’inaugurazione dell’anno giudiziario non farà mancare le sue lodi alla magistratura e all'indipendenza dei giudici. Già sento i suoi discorsi sulla parità di genere in occasione dell'8 marzo e già me lo immagino negli incontri con papa Francesco a parlare dell'importanza della famiglia e del matrimonio. Un uomo totalmente dedito ai ragazzi e alle ragazze: a quante di loro ha dato una mano (e non solo). Ben prima di Renzi, è stato lui l'inventore del bonus per le diciottenni: Ruby, la Minetti, Belen, la nostra (quasi) concittadina Noemi: quante ne ha aiutato. E già me le immagino le cene eleganti a villa “Rosebery” o le selezioni del nuovo stalliere per le scuderie del Quirinale. E mi immagino il nostro a “C’è Posta per Te” e al serale di “Amici” invece della prima alla “Scala”. L'unico handicap sono i frequenti ricoveri al San Raffaele.

Ma è un piccolo prezzo da pagare per avere un capo dello stato così prestigioso. E allora grandi elettori: fateci sognare

#CHIARA FERRANTE

DOCENTE DI SISMOLOGIA PRESSO L'UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI, RESPONSABILE DEL RISSCLAB E RESPONSABILE DI DIVERSI PROGETTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI.

Professore, lei è un esperto mondiale di vulcanologia. Da dove nasce questa passione?

Mi occupo di una branca particolare della vulcanologia, la Geofisica applicata ai vulcani, che si occupa della ricostruzione di immagini della struttura profonda dei vulcani mediante tecniche di esplorazione sismica. In effetti la mia specialità è la Sismologia, la scienza che studia i processi fisici all’origine dei terremoti e della propagazione delle onde sismiche all’interno della Terra. Sono proprio queste ultime che ci consentono di ricostruire immagini dell’interno della Terra in particolare delle zone vulcaniche.

La mia passione per la scienza dei Terremoti parte dal tempo dei miei studi universitari. Agli inizi degli anni ‘80, erto studente del corso di laurea in Fisica e frequentavo i laboratori dell’Osservatorio Vesuviano sulle pendici del Vesuvio, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo. Rimasi affascinato dal mondo della ricerca nel settore che abbracciava diversi campi di grande interesse: la fisica, la matematica, l’elettronica, l’informatica.

Da Fisico, intravedevo la possibilità di trasferire nelle Scienze della Terra l’enorme know-how della Fisica sperimentale a servizio della conoscenza dei rischi naturali e della loro mitigazione.

A seguito delle scosse verificatosi in questo periodo, le case dell’area flegrea avvertono forte odore di zolfo. E’ normale? Bisogna allarmarsi o è una situazione sotto controllo?

L’odore di zolfo nell’aria è una caratteristica frequente dell’area flegrea, in particolare in prossimità del vulcano della Solfatara che presenta numerose manifestazioni di emissione fumarolica in superfice. Queste non sono necessariamente associate all’occorrenza dei micro-terremoti, ma connesse alle condizioni di flusso idrotermale e presenza di acqua nelle coltri molto superficiali del cratere.

.L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso la sezione di Napoli (l’Osservatorio Vesuviano) effettua un monitoraggio continuo dell’attività sismica, geochimica e di deformazione del suolo dell’area con un sistema di osservazione tra i più avanzati al mondo, includendo anche l’osservazione multi-parametrica sottomarina e la modalità di acquisizione ed analisi dei dati in automatico ed in tempo quasi-reale.

Esso ha le capacità tecnologiche di intercettare le prime anomalie nei parametri di monitoraggio che potrebbero annunciare l’avvio di una possibile crisi vulcanica. Da questo punto di vista direi che la situazione è ampiamente sotto il controllo scientifico. Ciò detto, bisogna comunque ricordare che attualmente l’area vulcanica dei Campi Flegrei è in stato di allerta gialla ( attività con manifestazioni geofisiche e geochimiche di livello basso) in una scala intermedia che va dal verde (attività che rientra nel rumore di fondo) all’arancione (attività con manifestazioni geofisiche e geochimiche di livello moderato) e al rosso (attività con manifestazioni geofisiche e geochimiche di livello forte). Ciò significa che l’attenzione scientifica negli ultimi dieci anni sull’area è massima, seppure la fenomenologia osservata non raggiunga livelli che la comunità scientifica ritiene critici Napoli è storicamente accompagnata dal gigante addormentato, il Vesuvio.

Secondo lei è più pericoloso il Vesuvio o la silenziosa attività mandata avanti dal cratere dei campi flegrei?

Entrambi i vulcani sono caratterizzati da un elevato grado di pericolosità, sebbene in questo momento storico, soprattutto a causa della lenta ma continua deformazione

in atto, ed i fenomeni geochimici e sismici che l’accompagnano, i Campi Flegrei sono sotto la lente di ingrandimento della comunità scientifica. Per il Vesuvio il sistema di sorveglianza non evidenzia variazioni significative nello stato di attività, per cui il livello di allerta è verde, come stabilito dal Dipartimento della Protezione Civile in concerto con la comunità scientifica. Negli ultimi anni si registrano al Vesuvio mediamente 70-80 terremoti di piccola magnitudo per anno, si riscontra un abbassamento del suolo di circa 6-7 mm per anno ed i parametri geochimici non evidenziano variazioni significative alle fumarole del bordo calderico.

I cittadini sono spaventati, ma quando subentra la paura è naturale che essa trascenda nel panico. Per evitare questa spiacevole situazione, quali sono i comportamenti corretti da mantenere e quali quelli sconsigliati, se ci si ritrova nel bel mezzo di una scossa?

Prima di tutto la popolazione deve informarsi attingendo le notizie alle fonti autorevoli, ed in questo caso consultando i bollettini ed i resoconti dell’attività vulcanica resi disponibili al grande pubblico dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ( www.ingv.it) e dall’Osservatorio Vesuviano ( www.ov.ingv.it ).Inoltre è bene sapere che gli enti pubblici di competenza sul rischio vulcanico del nostro Paese, sia nel campo scientifico che nella gestione delle emergenze legate ai rischi naturali, rappresentano un’eccellenza a livello internazionale ed utilizzano gli strumenti tecnologici e di conoscenza tra i più avanzati al mondo.

I terremoti delle aree vulcaniche napoletane molto raramente superano livelli di scuotimento del suolo capaci di produrre danni (anche lievi) alle abitazioni, sebbene, talvolta, essi siano ben risentiti dalla popolazione.

In questi casi la durata dello scuotimento è generalmente molto breve, dell’ordine di qualche secondo.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha pubblicato un vademecum sulle norme di comportamento da seguire prima, durante e dopo un terremoto, consultabile al link https://www.protezionecivile.gov.it/it/ approfondimento/in-caso-diterremoto Queste regole, molte delle quali si basano sul buon senso, valgono in caso di forti terremoti ed a maggior ragione possono essere seguite per i piccoli terremoti. Tra le indicazioni, ritengo utile e necessaria, l’azione di prevenzione, che può essere svolta a livello individuale o di condominio e che riguarda la conoscenza della classificazione sismica in cui ricade la propria abitazione, le norme che sono da adottare per le costruzioni e gli eventuali interventi di edilizia per la messa a norma degli edifici.

Ricordiamo che il pericolo maggiore che deriva da un terremoto è rappresentato dai danni che esso può produrre negli edifici che abitiamo e quindi una loro messa in sicurezza preventiva ci consente di ridurre di molto il rischio di perdite umane e finanziarie causate dai terremoti.

#GRAZIELLA TETTA

In tempo di elezioni presidenziali e con il miraggio di una donna che rivesta la più alta carica dello Stato italiano, a molti viene in mente che la figura femminile che ci è andata più vicina è stata Nilde Iotti, presidente della camera dei deputati per ben tre legislature dal 1979 al 1992. Leonilde Iotti, non è un personaggio politico che le giovani generazioni conoscono molto bene, ma analizzando la sua carriera politica e la sua vita risulta fondamentale non solo per la storia politica italiana, ma per la strada che ha tracciato per le donne che si sono avvicinate alla politica dopo di lei. La voglia di emergere della giovane Nilde si è manifestata sin da subito,Costretta ad iscriversi al Partito Nazionale Fascistanpresso la Federazione dei Fasci Femminili di Reggio Emilia per poter svolgere il lavoro di insegnante, dopo l’armistizio prese parte alla Resistenza, manifestando sempre più il desiderio di essere parte attiva del movimento, tanto da aderire ai Gruppi di difesa della donna, difesa che proseguirà in tutta la sua carriera politica che la vide aderire al PCI e ad essere candidata ed eletta membro dell' Assemblea Costituente, nella quale fece parte della Commissione dei 75, incaricata della stesura della Costituzione.

Furono anni ricchi di soddisfazioni, ma anche di impegni quelli che la videro rieletta alla Camera dei deputati che diresse e presiedé, come dicevamo per ben 13 anni. Tre legislature non facili che videro anni turbolenti per l’Italia in cui spesso fu chiamata a difendere il parlamentarismo e a difendersi dagli attacchi di chi faceva della sua relazione con il leader PCI Palmiro Togliatti, Segretario Nazionale del partito un’accusa per screditarne il ruolo raggiunto. La storia con un personaggio politico così in vista, più grande di lei di ben 26 anni, sposato, non fu, in realtà un elemento a favore della carriera politica della Iotti che si vide attaccata e offesa in vari modi, ma a renderla inattaccabile fu in realtà il lavoro e le battaglie sostenute in tanti anni di parlamento; membro infatti della Commissione Affari Costituzionali,

incentrò la sua attività sulla rilevanza del ruolo femminile nel mondo del lavoro e delle relazioni familiari, sulla riforma delle norme civili, quali l'introduzione del divorzio, ricordando a tutti, nei suoi interventi che durante la guerra a sostenere il peso della vita economica e familiare erano state le donne e che alla commissione dei 75, incaricate di redigere la nuova Costituzione avevano partecipato quattro donne: Maria Federici, la socialista Lina Merin e le comuniste Teresa Noce oltre che lei stessa che avevano detto la loro in un gruppo di uomini e che la nascente Europa non poteva fare a meno del loro contributo, tanto che nel 1969 , primo anno della partecipazione dei parlamentari comunisti al Parlamento europeo, fece parte della prima delegazione italiana. A fare storia è però la sua elezione a presidente della Camera al primo scrutinio con 433 voti a favore su 615 votanti. "Io stessa, non ve lo nascondo, vivo in modo quasi emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione” All’atto delle sue dimissioni fu il Presidente Napolitano a ricordare quanto la Iotti avesse fatto per le donne, puntando il dito su quanto la discriminazione verso la figura femminile tolga energie e competenze non solo alla politica, ma al mondo con queste parole “ E ancora, abbiamo da contare - mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l'enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili” Probabilmente, anzi certamente, una parte dei politici italiani non è pronta a sostenere una donna alla presidenza, ma l’Italia, quella per cui donne come la Iotti hanno lottato ,sì, d op o u n ’ i n f a n z i a r i c c a d i d i f f i c o l t à economiche dovute alla fede socialista del padre che per questo perse il lavoro. I suoi studi, sostenuti da una borsa di studio le permisero di laurearsi in lettere nel 1942 in pieno regime fascista.

#CRESCENZO MELE

A di stanza di ben 108 gi orni dal l a fi ne del l e el ezi oni ammi ni strati ve del l o scorso 3 e 4 ottobre 2021 nessuna novi tà per l a nomi na del l e gi unte del l e 10 Muni ci pal i tá del l a ci ttà di Napol i .

Mentre l a nomi na degl i 11 assessori del l a gi unta comunal e ha ri chi esto sol o 2 setti mane e mezza l a nomi na dei 30 assessori e dei 10 vi cepresi denti dei parl amenti ni l ocal i sembra essere una parti ta assai compl i cata. La coal i zi one a sostegno del si ndaco Manfredi ha contato ben 13 l i ste. Di ffi ci l e trovare un accordo che soddi sfi tutti . Ini zi al mente si era parl ato di ri sol vere l a questi one per l a fi ne del l o scorso novembre poi subi to dopo l e feste natal i zi e, poi adesso l a scel ta su chi affi ancherà i presi denti di Muni ci pal i tá pare sl i tterà a dopo l ’ el ezi one dei consi gl i eri del l a Ci ttà Metropol i tana dove pure si sta gi ocando una parti ta assai compl i cata tra l e vari e sensi bi l i tà e correnti dei di versi parti ti e del l e numerose l i ste. Si tratta come è noto di un’ el ezi one medi ata quel l a dei componenti del consi gl i o del l a ci ttà Metropol i tana dove gl i equi l i bri pol i ti ci si mettono al l a prova e si progettano e mettono i n atto nuove e future al l eanze. Va da sé qui ndi che si si a scel to di attendere i l ri scontro di questa el ezi one per poi tracci are gl i equi l i bri del l e gi unte muni ci pal i . La data è stata fi ssata per i l 20 febbrai o prossi mo. I presi denti i n questo momento sembrano ti rarsi fuori dal l a responsabi l i tà del l e scel te da compi ere e chi amano i n causa i l si ndaco ma è noto che senza i l l oro pl acet di ffi ci l mente potranno essere scel ti nomi seri amente spendi bi l i . Il tavol o del l e trattati ve non si è neanche ancora atti vato

Al l o stato del l e cose sono sol o stati i ndi vi duati i del egati per ci ascun parti to o l i sta ma nessuna deci si one defi ni ti va sui nomi dei candi dati . Il cri teri o per l a scel ta degl i undi ci assessori del l a gi unta comunal e è stato quel l o di nomi di al to profi l o che non si fossero candi dati . Non è chi aro se l o stesso pri nci pi o verrà appl i cato per l a scel ta degl i assessori ni e né se i l Si ndaco i mporrà un tal e cri teri o di sel ezi one oppure l ascerà che i parti ti trovi no autonomamente un cri teri o propri o. Fatto sta che a di stanza di 15 anni dal l a ri forma del l e autonomi e terri tori al i del l a ci ttà i l decentramento non è ancora parti to veramente perché l ’ ammi ni strazi one central e non ha mai veramente vol uto del egare poteri e funzi oni mostrando sempre un grande scetti ci smo verso l a possi bi l i tà che l e Muni ci pal i tá si amo veramente capaci di adempi ere al propri o ruol o di corpo i ntermedi o tra ci ttadi ni e assembl ea e gi unta comunal e. Questa ammi ni strazi one vorrà veramente favori re i l decentramento?

Ri usci ranno l e Muni ci pal i tà a essere real mente autorevol i e rappresentati ve?

Tutto di penderà dal l a sel ezi one di vi ce presi denti e assessori e dai cri teri uti l i zzati se saranno i mprontati a trasparenza e meri tocrazi a oppure ai vecchi metodi del l a pol i ti ca. I probl emi dei vari quarti eri del l a ci ttà sono tal mente tanti e tal mente gravi che una scel ta per avvi are l ’ azi one pol i ti ca e ammi ni strati va deve essere fatta i l pi ù presto possi bi l e. La cl asse di ri gente ci ttadi na deve dare un segnal e di svol ta e di sconti nui tà di cui si sente ora pi ù che mai un urgente bi sogno.

#GIULIA COMPAGNONE

L' occasi one per sognare è di etro l ' angol o, a Napol i . L' occasi one per amare è racchi usa i n ogni vi col o del centro stori co, i n ogni l uce dei quarti eri . Un vi col o di etro l ' al tro, dentro l ' al tro.

Pi ccol i , stretti , storti , sporchi . Bui , l umi nosi , si l enzi osi , rumorosi . Qual si asi si a l a l oro natura, ti portano dentro con l oro. Ti trasci nano nel l a l oro stori a e nel l a l oro ani ma vi vente. Così come sono, senza i nganno. È quel l a veri tà di sarmante togl i e i l fi ato e ti porta ad andare ol tre ogni crepa, ogni buca, ogni fi nestra. Immagi nando tutto ci ò che c' è di etro l e porte del l e case, di etro i vi si del l e persone, di etro l e gri da che popol ano l e strade. Di etro l a tradi zi one, di etro l e ombre, di etro l e opi ni oni al trui .

Questa ri cerca, bel l a o brutta che si a, di venterà un punto debol e. Quel punto debol e che ti porta ad amare a tutti i costi anche quando è sbagl i ato. Che ti porta a vol er restare anche quando non si dovrebbe, che per un atti mo al l ontana tutto quel l o che c' è fuori , trasci nandoti nel l e sue vi scere. Quel punto debol e che nasconde un amore senza fi ne. Una vol ta dentro quei vi col i , non ri usci rai pi ù da usci rne. Ti perderai ri petutamente, anche restando fermo nel l o stesso punto. Non ne usci rai pi ù perché tornerai i nevi tabi l mente l ì , fi si camente o con l ' ani ma. E l i ri vedrai e ti i nnamorerai di nuovo. Così anche i l gi orno dopo e per tutta l a vi ta. Mentre cammi ni , mentre vi aggi , mentre chi udi gl i occhi poggi ando l a testa sul cusci no.

Quando di venteranno un ri cordo un profumo ti ri porterà al cuore l a l oro essenza, come una peti te madal ei ne.

L' emozi one sarà l a stessa e capi rai che al l a fi ne non è mai andata vi a.

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#ANNAMARIA MARMO

Con l'avanzare della tecnologia, il tempo libero dei bambini è ormai sempre più frequentemente caratterizzato dall'utilizzo dei videogiochi. Affinché si comprenda quali possano essere le implicazioni di questa attività durante l'infanzia e l'adolescenza, risulterà a noi utile approfondire sia gli effetti positivi che quelli negativi sullo sviluppo psicosociale del giocatore. Per quanto concerne gli effetti positivi dei videogiochi, quest'ultimi facilitano sicuramente l'approccio alla cultura e al pensiero tecnologico, stimolando i processi mentali sia della memoria che della capacità di pensiero induttivo, di calcolo e della formulazione di strategie, allenando la coordinazione oculo-motoria.

Molteplici sono però gli effetti negativi derivanti dall'uso o abuso dei videogiochi.

Possiamo infatti assistere a fenomeni come: un totale estraniamento dalla realtà, un'eccessiva sedentarietà che spesso conduce al sovrappeso del giocatore, aggressività e mancanza di empatia, e sempre più frequenti disturbi alla vista e l’ insorgenza della sindrome del tunnel carpale. Non è sicuramente da trascurare in questo quadro composito, il forte impatto dei contenuti violenti di alcuni videogiochi proprio sul comportamento, capaci addirittura di desensibilizzare il cervello davanti alle immagini crude, inducendo sempre più spesso il giocatore a comportamenti aggressivi. Il rischio più grande è rappresentato dallo sgretolarsi della linea sottile tra uso e abuso dei videogiochi, con il conseguente rischio di un inizio e sviluppo di una vera e propria dipendenza. La dipendenza da videogames è caratterizzata da una serie di comportamenti che possono comparire man mano oppure esplodere tutti insieme in maniera manifesta: il giocatore dedica tantissimo tempo a videogiocare, trascura lo studio, mostrando così un vero e proprio declino del rendimento scolastico, mostra un ritiro dalle altre attività sociali tendendo ad essere apatico e irascibile quando non può giocare.

Gran parte del l e sue fantasi e, dei pensi eri e dei di scorsi , sono focal i zzati sul gi oco anche quando svolge al tre atti vi tà. Ci chi edi amo al l ora cosa può fare un geni tore per contenere tutti i ri schi l egati al l ' uso e abuso dei vi deogi ochi ? Si curamente ri sul terà uti l e l a supervi si one del tempo trascorso dai fi gl i davanti ad una consol e, affi nché non si trasformi i n un' atti vi tà quoti di ana: un gi usto tempo di gi oco non deve essere superi ore al l e due ore compl essi ve gi ornal i ere, è compi to dei geni tori control l are i l contenuto dei vi deogi ochi acqui stati , i qual i devono essere perti nenti al l a fasci a d' età del gi ocatore, non vi ol enti né competi ti vi ma capaci di svi l uppare maggi ormente l a sua creati vi tà. Inol tre l ' i dea di coi nvol gere i l propri o fi gl i o i n atti vi tà di verse dal l a sol i ta routi ne scol asti ca e fami l i are, come ad esempi o l a prati ca di uno sport, l a parteci pazi one ad associ azi oni composte da gruppi di pari , l a speri mentazi one di nuovi hobby potrebbe rappresentare una vi a d’ usci ta i naspettata. Ul ti mo consi gl i o, ma non meno i mportante degl i al tri , è l a possi bi l i tà di affi dare i l gi ovane gi ocatore ad uno speci al i sta del settore, affi nché i l caso non degeneri o venga l asci ato i n uno stato di obl i o.

L’ organi zzazi one Mondi al e del l a Sani tà ha i nseri to i n data 1 Gennai o 2022 i l Gami ng Di sorder al l ’ i nterno del l ’ ICD affi nché gl i operatori del settore possono i denti fi care e di agnosti care questo di sturbo i n mani era tempesti va.

#CARMEN COSTABILE

nutrition facts a cura della Dott.ssa Carmen Costabile Biologa Nutrizionista

Quando pensiamo ai benefici dell’esercizio fisico siamo soliti pensare al fatto che grazie a quest’ultimo riusciamo a dormire meglio, abbiamo più energia, ci manteniamo normopeso (quindi in salute), abbiamo muscoli più forti o un cuore più sano. Questo è tutto vero, ma raramente consideriamo gli effetti immediati che l’attività fisica può avere sull’organo più importante del nostro corpo: il cervello.

L’esercizio, infatti, è una delle cose più incisive che si possono fare per migliorare le capacità cognitive, come l’apprendimento, il pensiero, la memoria, la concentrazione e il ragionamento. Tutte cose che aiutano a diventare più intelligenti e a vivere più a lungo.

In che modo l’esercizio migliora la salute del nostro cervello?

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1.Riduce i sentimenti di ansia. Ogni volta che muovi il tuo corpo, infatti, una serie di neurotrasmettitori benefici, tra cui dopamina, noradrenalina, serotonina e acetilcolina, vengono rilasciati nel cervello.

Bastano tra i 10 e i 30 minuti di attività fisica quotidiana per migliorare istantaneamente il tuo umore. Nessun abbonamento in palestra? Bene, fai una passeggiata o usa le scale.

2. Migliora la reattività e la concentrazione.

Questo è un beneficio immediato che può durare per almeno due ore dopo 30 minuti di esercizio. In questo caso, le migliori sono le attività che aumentano la frequenza cardiaca: camminare a passo svelto, correre, nuotare, andare in bicicletta, giocare a tennis, saltare la corda.

3. Promuove la crescita di nuove cellule cerebrali. La neurogenesi è un processo necessario per migliorare la funzione #GR cognitiva; quello che migliora è anche la salute e la funzione delle sinapsi tra i neuroni, consentendo alle cellule cerebrali di comunicare meglio.

4. Protegge il cervello dall’invecchiamento e dalle malattie neurodegenerative.

Possiamo immaginare il cervello come un muscolo: più lo alleniamo e più forte e grande diventa. L’esercizio fisico costante aumenta le dimensioni dell’ippocampo e della corteccia prefrontale, entrambi soggetti a malattie neurodegenerative come la demenza o l’Alzheimer. Non può prevenire o curare il normale declino cognitivo dato dall’invecchiamento, ma può ridurlo o rallentarlo.

ATTENZIONE: non bisogna diventare triatleti per godere dei benefici dell’esercizio fisico! Basteranno almeno 3 o 4 sessioni di allenamento da 30 minuti a settimana; e se questi 90-120 minuti a settimana ti sembrano scoraggianti, inizia in maniera graduale. Mentre l’esercizio aerobico incide maggiormente sull’apprendimento e la concentrazione, l’esercizio di forza e di resistenza rafforza il corpo attraverso una varietà di schemi motori, migliora gli scompensi causati dalla sedentarietà e la postura; gli esercizi di mobilità, invece, come yoga o stretching, aiutano l’abilità del corpo di cambiare posizione senza provare dolore, oltre anch’essi a ridurre gli scompensi. E non dimenticare che contano anche le attività di svago o quelle domestiche che ti permettono di mantenere il tuo corpo in movimento. Se ti stai chiedendo qual è l’orario giusto per allenarsi, sappi che non ci sono regole. Ogni caso è a sé e dipende dalla routine individuale; l’importante è farlo, anche quando non puoi allenarti nell’ora in cui preferisci.

Quindi, nessuna scusa, l’unica domanda è: quando ti alzerai e inizierai la trasformazione del tuo cervello?

#MARIA PALMA GRAMAGLIA

M u s i c i s t a , c a n t a u t o r e , i n t e r p r e te d e l l a c a n z o n e i m p e g n a t a m a s o p r a ttu tto u n p o e t a . M o l t i s s i m i t e s t i s c o l a s ti c i riportano brani delle sue canzoni, l e t t e , a n a l i z z a t e e c o m m e n ta te d a studenti che si riconoscono nelle sue p a r o l e , n e l l a s u a m u s i c a e n o n o s ta n te l a d i s t a n z a g e n e r a z i o n a l e r a p p r e s e n ta u n r i f e r i m e n t o a n c h e p e r c h i è n a to dopo la sua morte. Le sue canzoni sono o p e r e d ' a r t e e c o m e t a l i s o n o d i v e n ta te i m m o r t a l i ; c h i a m a D e A n d r è g u s ta l a sua musica alla stregua di chi ammira un quadro dove le tinte spesso sono scure, dove i colori rimandano alla tristezza, ma sta proprio qui il fascino della sua scrittura. De Andrè era un r i b e l l e , f o r s e a n c h e p e r q u e s to e r a tanto amato dai giovani di ieri e lo è altrettanto dai giovani di oggi, le sue c a n z o n i e r a n o e s o n o m a n i fe s ti d i u n a l o t t a c o n t r o l ' i p o c r i s i a e i l b i g o tti s m o di una società dalle quale ha sempre cercato di prendere le distanze.

Emblematici i suoi pezzi La guerra di Piero e Bocca di Rosa. Scandalizzava e denunciava, tra i suoi grandi successi L a c a n z o n e d i M a r i n e l l a , i s p i r a ta a u n a s t o r i a v e r a , c h e p r e n d e v a s p u n to d a u n f a t t o d i c r o n a c a c h e v i d e c o i n v o l ta u n a sedicenne, prostituta, uccisa da un delinquente e gettata in un fiume. De A n d r è r a c c o n t a v a c h e a v e v a l e tto d i questa notizia quando aveva quindici a n n i e n e e r a r i m a s t o p r o f o n d a m e n te c o l p i t o e c o n q u e s t o t e s t o h a v o l u to restituire, reinventandola, a quella ragazza un'esistenza diversa da quella che aveva vissuto e la vita che le era s t a t a n e g a t a . Q u e s t o t e s t o è s ta to i l primo grande successo di De Andrè valorizzato dalla voce di Mina che l'ha consacrato al grande pubblico.

Questo era De Andrè, raccontava il mondo, quello visto con gli occhi dei deboli, di quelli che tutti i giorni dovevano fare i conti con una realtà cruda e amara, che dovevano lottare contro il potere, un mondo dove non mancavano spazi bui, fatto di momenti belli ma anche di momenti brutti, ma lo faceva attraverso la poesia con la quale veicolava quelle emozioni che ancora oggi fanno vibrare il cuore di chi ascolta i suoi pezzi. La sua vita è stata turbolenta, l'alcol, il fumo, le donne, il sequestro in Sardegna, è stato attivista politico eppure così schivo e taciturno, in una parola genio e sregolatezza. La sua eredità è stata raccolta da altri cantautori che lo hanno conosciuto e lo hanno emulato vedi Francesco De Gregori e Vasco Rossi per esempio, ma De Andrè resterà sempre il "Mostro Sacro" e tante sono le iniziative organizzate per ricordarlo proprio dai giovani che continuano a cantare le sue canzoni, la sua musica, la sua arte, diventate immortali.

#LELLO CONSOLO

#HASTAGDELLASETTIMANA

Questa setti mana su Twi tter i mpazza l ' hashtag del toto presi dente. Veramente pi ù che toto presi dente, di rei di un presi dente.

Sì , parl i amo di l ui , i l Berl usca. #Noqui ri si l vi o è i l pi ù gettonato, al tri vanno da #berl usconi presi dente a #machecazzostateadì .

Qual che account avvi sa : ”Scri vi amol e tutte adesso l e battute su Zu Si l vi o ché tra qual che giorno sarà vi l i pendi o”.

L' account di @MarcoNoel ci ri corda che Berl usconi ha sosteni tori mol to i nfl uenti : “ Lettera di Verdi ni a del l ' Utri per sostenere Berl usconi . 9 parol e, 3 condannati ” l a freddezza dei numeri .

L' account parodi a di Gi anni Kuperl o crede ad un compl otto: “ Qual cuno mangi a un pangol i no i n Ci na e ci ri trovi amo Si l vi o Berl usconi Presi dente del l a Repubbl i ca”.

Com' era quel l a del l a farfal l a che sputa e arri va l ' uragano, o non era così ? Beh, sempre di catastrofi sti amo parl ando, che poi cu nu bel l ' zuoccol o si ri sol verebbe i l probl ema.

L' account di una famosa agenzi a funebre tweetta: “ E al l ora a questo punto perché non Taffo al #qui ri nal e?” come a di re, noi si amo pronti per fare i l funerale al l o Stato. Durante un convegno dei 5 stel l e i n senato è successo un fatto i mbarazzante, l ' account @ci cci orosi na ci i nforma: “ è bastata l a sempl i ce candi datura di Berl usconi a presi dente del l a repubbl i ca che i n senato gi à partono i fi l m porno”

. Sempre lui ci spoilera la trama di un film: “c' è un condannato per bancarotta, suocero di un segretario di partito che scrive a un condannato per mafia, come far eleggere un condannato per frode fiscale, il cui braccio destro è zio di un altro segretario di partito. Non sembra un film di Tarantino?” Mi fermo qui prima di passare direttamente da residente a Fuorigrotta a residente di Poggioreale.

Ma noi si scherza, come sempre. Alla prossima settimana, speriamo.

#LUCA MARSILIA

Quando si parl a di si curezza i nformati ca, dobbi amo tenere a mente che quest’ ul ti ma ha come obi etti vo pri nci pal e di preveni re l a perdi ta di tre propri età fondamental i dei dati : l a confi denzi al i tà, l ’ i ntegri tà e l a di sponi bi l i tà. Queste tre propri età, sono comunemente note come l a tri ade del l a CIA (Confi denti al i ty, Integri ty and Avai l abi l i ty). La confi denzi al i tà, consi ste nell ’ adottare tutta una seri e di control l i al fi ne di proteggere i nostri dati da accessi da parte di utenti non autori zzati . I control l i che si occupano di proteggere questa propri età posso essere per esempi o l a cri ttografi a, l ’ autenti cazi one e i l control l o degl i accessi . Uno dei pri nci pal i attacchi che mi nacci a l a confi denzi al i tà è l o sni ffi ng del traffi co di rete che è possi bi l e effettuare i n una rete Wi -Fi pubbl i ca.

L’ i ntegri tà, consi ste nel proteggere i nostri dati da qual si asi modi fi ca sugl i stessi . Uno dei control l i che si adotta per preservare questa propri età è ad esempi o l a veri fi ca del l ’ output degl i al gori tmi di hash. Per i ntenderci , un al gori tmo di hash è una funzi one matemati ca che prende i n i nput una sequenza di caratteri (oppure un fi l e o una cartel l a) e resti tui sce una stri nga al fanumeri ca uni voca di l unghezza fi ssa i n output (di gest). Un esempi o di uti l i zzo di veri fi ca del l ’ i ntegri tà medi ante funzi one hash, potrebbe consi stere i n un’ organi zzazi one che di stri bui sce un software sul propri o si to web. Ol tre al software, l ’ organi zzazi one pubbl i ca l a stri nga al fanumeri ca prodotta dal l a funzi one di hash(detta anche di gest) cal col ata sul software; se una vol ta scari cato i l fi l e ri cal col i amo i l di gest di quest’ ul ti mo e l o vedi amo di verso da quel l o ri l asci ato dal l ’ organi zzazi one, l ’ i ntegri tà ri sul ta compromessa. Per ul ti mo, ma non per i mportanza, quando si parl a di di sponi bi l i tà, ci si ri feri sce tutti i control l i che garanti scono l a messa a di sposi zi one dei dati ogni qual vol ta se ne ha bi sogno.

Per assicurare che la disponibilità sia preservata, si possono mettere a disposizione ad esempio dei backup e un piano di business continuity (Un piano di business continuity in un’ organizzazione consiste in un insieme di procedure da eseguire durante e dopo un’ interruzione critica della produzione). Gli attacchi informatici per eccellenza che minacciano la disponibilità sono senza dubbio l’ attacco DOS (Denial of Service) e DDOS (Distributed Denial of Service) con il quale l’ attaccante, con smisurati tentativi di connessione verso un server, satura le risorse di quest’ ultimo rendendolo temporaneamente non disponibile.