PASONA URBAN FARM

P URBAN S O N FA R M

TOKYO BY GIAPPONE KONODESIGNS

STUDENTE MATRICOLA

ARMAND LALA 6350952

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INDICE

INDICE

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SOVRAPPOPOLAZIONE

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AGRICOLTURA URBANA

4

GIAPPONE

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TOKYO

7

PASONA

9

FARM TO TABLE

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L’AGRICOLTURA URBANA COME SOLUZIONE

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OLTRE L’ESTETICO E IL VISIVO

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OVUNQUE?

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SOLUZIONE

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EVOLUZIONE DEL PROGETTO

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POTENZIALE

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CONCLUSIONI

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FONTI

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SOVRAPPOPOLAZIONE Nel mese di dicembre 2020 la popolazione mondiale registrata è di 7.834.000.000 persone e si prevede che raggiungerà gli 11 miliardi entro il 2100; il 55% della popolazione mondiale abita nelle aree urbane e si stima che questa percentuale crescerà fino al 68% entro il 2050 a causa della carenza di lavoro ed opportunità nelle aree rurali. Questa migrazione genererà un aumento delle cosiddette megalopoli soprattutto nelle aree della terrà più popolate come l’Asia, che già ad oggi ospita il maggior numero di megalopoli e più di metà della popolazione mondiale.

La domanda di risorse alimentari ed energetiche è solo la punta dell’ iceberg delle problematiche legate all’aumento della popolazione mondiale ed è per questa ragione che l’ecosostenibilità è una vera e propria battaglia per l’uomo del XXI secolo, una battaglia che non può ammettere sconfitte.

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POPOLAZIONE URBANA POPOLAZIONE RURALE

POPOLAZIONE (IN MILIARDI)

6 5 4 3 2 1

3

50 20

40 20

30 20

20 20

10 20

00 20

90 19

80 19

70 19

60 19

19

50

0

AGRICOLTURA URBANA Uno dei punti focali su cui concentrarsi per poter sperare di vincere questa battaglia è cercare di conciliare l’urbano con il rurale; l’agricoltura sembra essere una parte della risposta, pur avendo visto il fattore “ecosostenibilità” frantumarsi a causa di una urbanizzazione incontrollata oltre alla distruzione di risorse naturali quali suolo, acqua e aria che sono state vittime dirette ed indirette dell’inquinamento. È necessario fermare i processi di ingordigia umana dove consumiamo smisuratamente oggi senza guardare alle conseguenze che questa nostra fame avrà intorno a noi, ma anche su di noi, domani; dobbiamo cambiare modo di pensare e sradicare l’idea di indipendenza delle parti e acquistare la consapevolezza che tutto è legato e connesso.

Proprio per la necessità di questa connessione, l’agricoltura da sola non basta, ma deve essere legata al concetto di urbano: otteniamo così l’agricoltura urbana, tema di dibattito dalla sua creazione nel 1999, quando venne teorizzata come soluzione ai problemi della sovrappopolazione mondiale in costante aumento, del conseguente aumento del fabbisogno alimentare e della carenza di territori agricoli; si stima in fatti che nel mondo l’80% del territorio agricolo disponibile sia già stato usato e che il restante 20% (fonte) non sia capace di sfamare il continuo aumento della popolazione; questa nuova idea di agricoltura è da considerarsi come un driver multifunzionale di sviluppo per città sostenibili e resilienti. % DI AGRICOLTORI IN GIAPPONE

% TERRENO AGRICOLO GIAPPONE USA REGNO UNITO FRANCIA GERMANIA DANIMARCA

IMPORTAZIONI ANNUALI DI CIBO (MILIONI DI TONNELLATE)

GIAPPONE SUD COREA USA REG NO UNITO FRANCIA GERMANIA

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GIAPPONE(

)

126.280.515 ab.

POPOLAZIONE

364.555 Km² SUPERFICIE

MONTAGNE E FORESTE

66% 9%

URBANIZZATO

AGRICOLTURA

12%

FIUMI E LAGHI

4%

Uso del suolo Giapponese (Statistics Bureau 2016) * 9% ALTRO

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KANTÕ

TOKYO METROPOLITANA

TOKYO CITTÀ

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TOKYO La prefettura di Tokyo, una delle 47 prefetture che compongono il Giappone, ospita circa l’11,04 % della popolazione nazionale e viene considerata l’ottava città più popolosa del Globo.

All’interno della prefettura di Tokyo, tra i 62 distretti (23 distretti speciali, 26 città, 5 paesi e 8 villaggi) 23 di questi vengono definiti “speciali” ed individuano la Greater Tokyo Area (GTA), chiamata anche Tokyo City.

I distretti che compongono la GTA si comportano come delle vere e proprie città che collaborano tra di loro, in simbiosi, facendo così funzionare quello che è il cuore della capitale giapponese.

13.951.636 ab.

2188Km² 11,04% SUPERFICIE

9.375.104 ab.

628Km² 66,9m²

SUPERFICIE

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/ABITANTE

23/62 DISTRETTI

POPOLAZIONE GIAPPONESE

TOKYO

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PASONA Il progetto preso in analisi è quello della Urban Farm – PASONA HQ che si trova nel distretto di Chiyoda, più precisamente nel quartiere finanziario di Nihonbashi nel cuore di Tokyo. Situato vicino alla stazione ferroviaria della metropoli, l’edificio si presenta con le sue facciate verdi (parte di una doppia pelle dell’edificio) diventando un’identità dinamica per il pubblico tra le strade di Tokyo. In contrasto con i grattacieli degli anni 80’, le facciate verdi segnano cambiamento delle varie stagioni grazie alla presenza di piante stagionali ricordandoci che anche se siamo circondati dal cemento, abitiamo in un mondo vivo e che respira; la doppia facciata aiuta anche a ridurrei costi di climatizzazione oltre che a pulire l’aria dalla CO2.

Al suo interno ospita la sede centrale di PASONA con uffici, un auditorium, un’area ristorazione, un giardino panoramico e soprattutto una fattoria urbana, il tutto distribuito su 9 piani e 20.000 m² (4.000m² dei quali adibiti ad uso agricolo) di un vecchio edificio del 1950 ristrutturato dallo studio KonoDesigns guidato dall’architetto Yoshimi Kono.

Primo al mondo del suo genere, questo edificio venne costruito nel 2010 dopo il successo del progetto della fattoria sotterranea PASONA O2 nel 2003, che prevedeva il riutilizzo di un caveau da 1000 m² di una vecchia banca.

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PIANO TERRA AREE VERDI

PIANO TIPO AREE VERDI

10 PARTICOLARE IN SEZIONE FACCIATA

FARM TO TABLE Con oltre 200 specie tra frutta, verdure e riso coltivate con metodi diversi, da quella in suolo a quella idroponica, varie tipologie di lampade a consumo ridotto forniscono la luce ed alcuni nutrienti necessari alle piante. Dentro questo edificio il cibo prodotto dai dipendenti (affiancati da esperti) viene preparato e consumato in loco generando un processo chiamato “Farm-to-Table” che, sviluppato ormai da 10 anni, risulta essere un vero e proprio punto di riferimento a Tokyo; oltre a ridurre i costi di trasporto grazie al cibo a chilometro zero, il progetto di PASONA crea una soluzione alla scarsità di terreno agricolo disponibile in Giappone (12% in Giappone, 20% negli USA, 55% in Italia), che oltre a vedere un drastico abbandono negli anni, costringe la popolazione nipponica ad importare la maggior parte dei generi alimentari (oltre 50 milioni di tonnellate l’anno che vedono un trasporto di oltre 15.000Km) e per questo PASONA aiuta a formare la nuova generazione di “contadini urbani”.

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L’AGRICOLTURA URBANA COME SOLUZIONE Il recupero di un vecchio edificio per un progetto come quello di PASONA potrebbe essere la soluzione ai problemi di una metropoli come quella di Tokyo, che ospita 14 milioni di persone oggi, ma che vedrà dimezzare i suoi abitanti entro il 2100; questo genererà una serie di effetti a catena (abbandono, disuso, sparpagliamento della popolazione restante) che cambieranno la Tokyo di oggi. Oltre alla riduzione della popolazione di Tokyo, bisogna far fronte anche al problema dell’invecchiamento della popolazione giapponese, dove le persone anziane diventano sempre di più mentre diminuisce il numero dei giovani, che porterà nel tempo ad un cambiamento drastico dei centri urbani (mutazioni dell’uso degli edifici esistenti, interventi per migliorare l’accessibilità e ridurre le distanze per i servizi che devono essere reperibili da tutta la popolazione) che saranno abitati prevalentemente da una popolazione vulnerabile composta da persone anziane.

Proprio per questo motivo oggi più che mai, l’agricoltura urbana non si pone solamente come fenomeno di svago sociale e di semplice richiamo alla terra, ma come risposta reale alle necessità di una società dove chi ne fa parte può trovare una dimensione a misura d’uomo.

L’agricoltura urbana riesce a congiungere fattori sociali, ambientali ed economici ponendosi come soluzione a molti dei problemi che caratterizzano la contemporaneità.

ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE PER ETÀ IN GIAPPONE

Il progetto di Pasona è un chiaro e forte esempio di come l’agricoltura urbana non si sia fermata ad un semplice edificio con delle piante ma sia andata oltre.

Nato come un esperimento, il progetto ovviamente ha il suo tallone d’Achille: edifici come questi sono criticati molto per essere energivori; Pasona Urban Farm ha cercato di ridurre i costi nel tempo (uso di lampade a basso consumo) riuscendo a diminuire i costi migliorando il sistema di approvvigionamento luminoso per le piante.

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OLTRE L’ESTETICO E IL VISIVO L’intento di questo progetto va oltre al solo miglioramento estetico e visivo, creando un ambiente di lavoro che promuove la produttività dei lavoratori, la loro salute mentale e più importante cerca l’interazione sociale che coinvolge la comunità di Tokyo, mostrando a loro i vantaggi dell’agricoltura urbana. Nella gran parte delle società urbanizzate le persone trascorrono l’80% del proprio tempo in ambienti chiusi dove la qualità dell’aria non è delle migliori; un’analisi dentro gli uffici di PASONA ha dimostrato che la presenza delle piante, oltre a pulire l’aria dall’anidride carbonica, ha aumentato del 12% la produttività sul lavoro, ridotto il disagio e i disturbi sul lavoro del 23% abbassando il tasso di assenteismo e il costo della turnazione del personale.

L’impatto iniziale sui 2000 dipendenti che lavorano nella sede centrale della multinazionale specializzata in risorse umane sono stati incredibili: quasi il 70% di loro ha affermato di essere meno stressato di prima, effetto legato non tanto alla particolarità quanto alla creazione di un qualcosa che influenza le persone in modo positivo, dalla presenza di frutta e verdura sopra le loro teste durante un meeting di lavoro alla possibilità di veder crescere ciò che mangiano e poterlo coltivare con le proprie mani, generando anche un senso di responsabilità e realizzazione.

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OVUNQUE? L’effetto positivo di questo edificio non riguarda solo i suoi dipendenti, infatti l’obiettivo di questo progetto non è solo quello di migliorare la qualità di vita lavorativa dei propri dipendenti, ma piuttosto quello di incidere socialmente su tutta Tokyo, tutto il Giappone e potenzialmente tutto il mondo. La possibilità di esportare questo modello in tutto il mondo è ancora da valutare: per esempio a seguito di uno studio su della frutta e alcuni ortaggi fatti crescere in centro a Berlino, questi sono risultati essere densi di metalli pesanti nocivi per l’uomo; la causa di questo era il pesante traffico di Berlino che non ha nulla a che vedere con l’altamente regolamentato traffico di Tokyo: nella capitale del Giappone la circolazione di veicoli inquinanti come il diesel (responsabili delle emissioni di particolato) è vietata.

In questa visione su scala mondiale, il problema della gestione del tipo di traffico è ovviamente un grosso muro da superare, che tuttavia sappiamo non essere insormontabile.

CONCENTRAZIONE DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO PM 2.5 (

)

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SOLUZIONE Gli effetti positivi dell’agricoltura urbana sul sistema urbano, ambientale, sociale, economico, percettivo sono numerosi: dalla riduzione della superficie urbana impermeabilizzata alla trasformazione di aree dismesse in aree green e produttive che ne determinano un miglioramento della qualità urbana, dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico alla regolazione del clima urbano (isole di calore urbano), dalla produzione di cibo sano e controllato alla promozione di una cultura alimentare varia e sostenibile e ancora, dall’effetto inclusivo sociale alla creazione di una coscienza e consapevolezza ecologica, dallo sviluppo economico alla creazione di valore estetico paesaggistico.

I vantaggi sono molti, ma prima di essere vantaggi sono degli obiettivi che devono essere raggiunti per poter ritrovare quella simbiosi uomo-natura dove c’è aiuto reciproco e non sfruttamento unilaterale.

Com’era facile prevedere, non basta costruire un edificio e metterci delle piante, ma bisogna formare le persone affinché queste si integrino col progetto; Pasona ha cercato di fare questo proprio per non rimanere una cosa autoreferenziale nel cuore di Tokyo.

Attraverso visite aperte al pubblico, convegni e seminari il progetto ha formato ben 350 studenti che, interessati all’agricoltura, sono stati seguiti dagli specialisti e formati col fine di diventare dei “contadini urbani”.

FUNZIONAMENTO IMPIANTI AREA INTERNA

SISTEMA DI ILLUMINAZIONE

ELETTRICITÀ

LUCE

LUCE O2 FRUTTA

TERRICCIO

RISO

FERTILIZZANTE

VASCA

SEMI PIANTE

PIANTE ARIA FREDDA

CO2

ELETTRICITÀ

VERDURE

ARIA CALDA

INTERNO U F F I C I PASONA

SISTEMA DI IRRIGAZIONE

ACQUA

ELETTRICITÀ

SISTEMA DI VENTILAZIONE

ARIA

ARIA AREA DI VENTILAZIONE

SISTEMA DI RISCALDAMENTO

GAS ACQUA

CO2 VAPORE ACQUEO AREA DI RISCALDAMENTO

FUNZIONAMENTO IMPIANTI AREA ESTERNO-FACCIATA LUCE NATURALE

TERRICCIO FERTILIZZANTE

O2

VASCA

SEMI

PIANTE

PIANTE CO2

FACCIATA ESTERNA PASONA ELETTRICITÀ ACQUA

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SISTEMA DI IRRIGAZIONE

EVOLUZIONE DEL PROGETTO Sfortunatamente l’edificio di Pasona è stato demolito recentemente per far posto alla Tokiwabashi Tower in vista delle Olimpiadi 2020; va inoltre la condizione per cui la vita media di un edificio in una metropoli come quella di Tokyo è molto breve, tra i 20 e i 30 anni. Ogni giorno si assiste a deolizioni e ricostruzioni in tempi brevissimi, a volte non rendendosi nemmeno conto che un edificio sia mai stato lì.

Seppur demolita, la PASONA Urban Farm non è scomparsa nella città di Tokyo, infatti il progetto viene portato avanti sempre da Pasona Group e si è addirittura sviluppato integrando, oltre alla flora, la fauna, lanciando il progetto PASONA Urban Ranch; ha inoltre aiutato a promuovere il recupero delle aree agricole abbandonate che, pur essendo poche rispetto a tutta la superficie nazionale, sono una risorsa preziosa.

Oltre ad essere stata un modello che ha avviato a Tokyo il processo di agricoltura urbana, PASONA ha consentito la sperimentazione degli aspetti positivi e negativi della urban farm in una metropoli come quella della capitale Giapponese mostrando che non è assolutamente impossibile, ma anzi dimostra che può essere una soluzione più che applicabile su scala urbana.

USO DEL SUOLO USO URBANO SENZA AREE AGRICOLE USO URBANO CON AREE AGRICOLE SPAZI APERTI SENZA AREE AGRICOLE SPAZI APERTI CON AREE AGRICOLE FORESTE SENZA AREE AGRICOLE FORESTE CON AREE AGRICOLE

CONSUMO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI (Kg) 2.562.538 - 4.098.092 1.825.165 - 2.562.537 1.155.627 - 1.825.164 433.329 - 1.155.626 1 - 433.328 0

PRODUZIONE AGRICOLA (Kg) 63.386 - 1.604.173 16.623 - 63.385 1 - 16.622 0

POTENZIALE DI PRODUZIONE AGRICOLA (Kg) 63.386 - 9.677.712 16.623 - 63.385 1 - 16.622 0

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POTENZIALE

La creazione di un mosaico verde dentro quello urbano sembra una soluzione che permetterà a Tokyo, ma anche a città con altre problematiche, di far fronte ai problemi presenti e futuri legati alle metropoli.

Tokyo punta ad aumentare l’autosufficenza alimentare da meno del 33% fino ad arrivare al 45% entro pochi anni.

Raggiungere l’indipendenza nella produzione alimentare non è certo facile, sopratutto in Giappone dove il terreno agricolo disponibile è solo il 12% e gli interventi di bonifica hanno dei costi insostenibili rispetto al guadagno che se ne otterrebbe.

Per questo sfruttare le strutture dismesse per la creazione di fattorie urbane permette di avere grandi superfici coltivabili nei cuori delle cosidette “concrete jungle”.

Grafico del Sistema Urban Farming

Ambiente

Riciclo

Discarica

Fotosintesi

Rifiuti Compost/terricciato Smistamento

Manifattura

Fornitura di materiali

Confezionamento

Raccolta

Luce

CO2

Analisi

O2

Crescita delle piante

Raccolta

Design

Consegna

Confezionamento

Aria

Magazzino Semi Carico

Infrastrutture Nutrienti

Produzione

Spedizione

Acqua

Tecnologia Costi

Suolo

Irrigazione Trattamento dell’acqua Politiche di Governo e Regolamenti

Inventario

Lavoro Energia Abilità

Fornitura

Produzione

Mercati

Rivenditori

Educazione

Negozi alimentari

Ricerca Richiesta

Ristoranti/Bar Cliente

Fondi e Finanziamenti

Sicurezza alimentare

ENTI LOCALI

SOCIETÀ

ASSOCIAZIONI

PERSONAGGI AGRICOLTORI

POLICY MAKERS

AZIENDE

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CONCLUSIONI

Lo studio della PASONA - Urban farm ha portato a chiedersi i motivi per cui, pur avendo fatto fronte ai problemi iniziali dovuti all’inesperienza umana (alti consumi energetici), questo tipo di progetto non sia preso in considerazione; certo è che oggi come oggi l’aumento della popolazione mondiale e lo scarseggiare delle risorse primarie non si fermerà da solo.

L’impatto di iniziative come quelle di PASONA sui vari piani (ambientale, urbano, sociale, economico, ecc.) è più che positivo, andando a risolvere in modo multifunzionale e su livelli diversi varie tipologie di disagi presenti oggi giorno.

Ovviamente il mio consiglio non è riempire tutti gli edifici di piante ed adattarli per diventare come quello di PASONA; nella visione di un mondo che accoglie l’urban farming si dovrà pensare ad educare le persone a qualcosa di “diverso” in modo da creare un rapporto di fiducia per sradicare la diffidenza e rassicurare la società sulla qualità di prodotti coltivati nelle fattorie urbane.

Bisognerà pensare anche ad una regolamentazione per preservare le biodiversità nelle varie aree del mondo evitando così una omologazione che darebbe vita solo ad una serie di edifici prettamente estetici funzionali in modo illusorio.

In Italia per esempio, un progetto simile potrebbe essere fatto nelle città maggiori non tanto per produrre cibo quanto per allacciare un legame tra uomo e natura laddove è difficile che questo accada, permettendo inoltre di aiutare anche la produzione agricola ad espandere la propria distribuzione e non limitarsi a vendere sempre al ribasso d’asta alla prima impresa che capita.

L’agricoltura urbana poi, come nella visione di una Tokyo, può creare la possibilità di aree di ricucitura sia sociale che urbana, questo riattivando ed innescando processi di inclusione sociale in aree che prima erano degradate.

Per concludere, l’analisi del progetto Pasona ha fatto vedere quanto poco basta per accendere quella resilienza intrinseca delle città, degli edifici e sopratutto delle persone poichè primo motore di ogni cosa.

Potremo costruire anche edifici super-efficenti, ecosostenibili, ecc. ma se non educhiamo le persone, tutto il resto sarà inutile per quanto posssa portare il nome di “soluzione”.

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FONTI

BIBLIOGRAFIA Chun-Hsiung Chang, The potential of urban farming combine with environmental design through the sustainable strategy, Birmingham 2019 David Ingemar Hedin, THE BUSINESS MODELS OFCOMMERCIAL URBAN FARMING INDEVELOPED COUNTRIES, Uppsala, 2015 Drożdż-Szczybura, M. La specificità della luce e dell’illuminazione nelle fattorie verticali urbane si è concentrata sulla produzione vegetale, << Środowisko Mieszkaniowe>> nr. 18 (2017), pp. 39-47 E. Van Tuijl, G. Hospers, L. Van Den Berg, OPPORTUNITIES AND CHALLENGES OF URBAN AGRICULTURE FOR SUSTAINABLE CITY DEVELOPMENT, <<SCIENDO>>, Vol. 25 (dicembre 2018), pp. 5-22 Nicholas M. Van Berlo, Urbanizing Agriculture: Cultivating The City, Kendall College of Art and Design, Grand Rapids, Michigan; Master of Architecture, maggio 2018 [pp. 122-123; 127] Zhang, H.; Asutosh, A.; Hu, W. Implementing Vertical Farming at University Scale to Promote Sustainable Communities: A Feasibility Analysis, <<Sustainability>> Vol. 10 (2018), pp. 9

SITOGRAFIA Bridgette Meinhold, Pasona HQ is an Urban Farm That Grows Food For Its Employees in Tokyo, INHABITAT (aggiornato al 20 febbraio 2013)

KONO DESIGNS - PASONA URBAN FARM, UNA FATTORIA NELLA CITTÀ, ARC ART(aggiornato al 14 settembre 2013) Cecilia Macaulay, Indoor Farm in Tokyo, PERMACULTURENEWS, (aggiornato al 13 gennaio 2011)

Kate Andrews, Pasona Urban Farm by Kono Designs, DEZEEN (aggiornato al12 settembre 2013)

Katherine Allen, In Tokyo, A Vertical Farm Inside and Out, ArchDaily (aggiornato al 29 settembre 2013)

KONODESIGNS - Pasona Urban Farm Marta Puleo, Alimentazione sana e autoproduzione di cibo a km zero: una fattoria urbana a Toky, ARCHITETTURE ECOSOSTENIBILI.IT (aggiornato al 13 marzo 2013) Matteo Belfiore, Pasona urban ranch, AREA-ARCH (aggiornato al 6 marzo 2018) Mitali Mahajani, IS THIS URBAN FARM IN JAPAN THE FUTURE OF OUR WORKPLACE?, ECOPHILES (aggiornato al 17 agosto 2016)

Pasona: de l’agriculture urbaine underground, au potager de bureau, TRANSITION VERTE (aggiornato al 11 marzo 2013) Pasona HQ Tokyo, ARCHITIZER Pasona Urban Farm that grows rice to tomatoes by using both hydroponic and soil based farming, INNOPLEX (aggiornato al 10 luglio 2014) Pasona Urban Farm, UnmissableJAPAN.com RIchard Pendavingh, Pasona 02, Tokyo, The Unravel (aggiornato al 12 aprile 2015) Tanviya Sapru, PASONA URBAN FARM: THIS TOKYO-BASED COMPANY IS GROWING FOOD FOR THEIR EMPLOYEES IN THE OFFICE, THE IPF (aggiornato al 16 agosto 2016)

“Urban Farm” at Pasona Group Inc. GREEN WISE Urban Office/Urban Farm, SEEDS OF GOOD ANTHROPOCENES Veda Bongalos, Painting the City Green: Pasona’s High-Rise Urban Farm, ASIANNGO

FOTOTECA Giappone e architettura - Pasona urban farm Tokyo GK - ARCHITETTI 3 APRILE 2014 Pasona Building - Urban Farming Tokyo Giappone Nigel Dickinson 23 NOVEMBRE 2014

DATI Berkeley Earth MDPI (Molecular Diversity Preservation International) Our World in Data Statistics Bureau of Japan Web Archive

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