Conoscere italiano

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2) mediante una forma «organica» (cioè costituita da una sola parola), aggiungendo al tema dell'aggettivo il suffisso -ìssimo: alt-issimo, fort-issimo, piacevolissimo, resistent-issimo

I superlativi di benefico, benevolo, malevolo, munifico sono beneficentissimo, benevolentissimo, malevolentissimo, munificentissimo, ma vengono usati raramente (meglio dire: molfo benefico, ecc.). AGGETTIVI SENZA GRADI DI COMPARAZIONE

Sono esclusi dalla formazione del superlativo assoluto (sia in -issìmo, sia con molto o assai), co• Per formare il superlativo assoluto degli ag- me pure degli altri gradi di comparazione: gettivi in -io, -io, -co, -go ci si basa sul modello della formazione del plurale (vedi capitolo 10, • gli aggettivi che hanno già di per sé un significato superlativo: enorme, immenso, eterno, ecc. §2): CASI PARTICOLARI

da contrario: contrarissimo (come contrar-i) da pio: pi-issimo (come pi-i) da antico: antichissimo (come antich-i) da pratico: praticassimo (come pratic-i) da lungo: lungh-issimo (come lungh-i) • Per alcuni aggettivi si hanno le seguenti formazioni anomale, che derivano direttamente dai superlativi latini:

acre: acerrimo celebre: celeberrimo integro: integerrimo misero: miserrimo (raro miserissimo) salubre: saluberrimo (raro salubrissimo) ampio: amplissimo (raro ampissimo)

• gli aggettivi alterati (diminutivi, ecc.): bellino, belloccio, furbone, ecc. • gli aggettivi che non descrivono, ma specificano, e indicano qualità che non possono avere una differenza d'intensità o grado: triangolare, ferroso, inglese, ferroviario, unico, uguale, illeso, ecc. Inoltre il superlativo assoluto in -issimo è escluso, in genere per motivi di eufonia, anche per aggettivi il cui significato lo ammetterebbe: per es. restio, buio, cospicuo, farsesco, cupo, ecc. In questi casi rimangono però possibili le formazioni con gli avverbi: molto restio, più restio, il più restio, ecc.

DUBBI LINGUISTICI Al posto del superlativo assoluto II superlativo assoluto organico rappresenta una peculiarità dell'italiano ed appartiene sia al parlato, sia alla lingua letteraria. Tuttavia un discorso oppure una pagina troppo fitti di forme in -issimo non sarà da raccomandare. Non trascuriamo, perciò, altre risorse che la lingua offre per esprimere il concetto superlativo. Vediamole attraverso alcuni esempi: • determinazione dell'aggettivo per mezzo di avverbi (più

specifici e coloriti di molto o di assai): eccezionalmente vigoroso, incredibilmente astuto, particolarmente giusto, letteralmente esausto

• le formazioni mediante prefissi e prefissoidi (stra-, arci-, super-, uitra-, /per-):

• l'intensificazione della qualità mediante tutto premesso o un aggettivo sinonimo aggiunto: tutto bagnato, tutto contento, pieno zeppo, ubriaco fradicio

• brevissimi paragoni, come:

straricco, stracotto; are/contento, arcistufo; superdotato; ultrarapido; ipersensibile

forte come un leone, bianco come la neve, chiaro come il sole, stipati come sardine

• la duplicazione espressiva dell'aggettivo:

• l'uso del comparativo con un secondo termine di paragone tipico:

una notte scura scura; la neve cadeva fitta fitta

più scaltro d'una volpe, più svelto d'una lepre.

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