Il sole24ore 24 gennaio

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Meloni: «Ecco il Piano Mattei perl’Algeria» Bonomi: «Un ponte tra le due economie»

Geopolitica

Vertice con il presidente Tebboune: intese su gas, spazio e idrogeno

Lapremier,GiorgiaMeloni,hapresentato ieri al presidente algerino Abdelmadjid Tabboune il “Piano Mattei” per l’Africa che, «senza intentipredatori»,hal’ambizionedifaredell’Italia«laportad’accesso,l'hub energeticod’Europa».Levenditedi gas(dicuil’Algeriaètornataadessereilprimofornitoreperl’Italia)potrannoaumentaregrazieadunnuovogasdottochepotràtrasportareancheidrogeno.Nonsièparlatosolodi gasmaancheditlc,turismo,agroalimentare,biomedicaleefarmaceutica.InoccasionedellavisitadiStatoad Algeri,ilpresidentediConfindustria Bonomi ha firmato un memorandum con l’algerina CREA, associazionediimpresepubblicheeprivate, perlacooperazioneindustrialeconle aziende italiane. «Questo accordo rappresentaunponteperfavorirele relazioni economiche e sociali tra i duepaesiesupportarelenostreimpresenell’espansioneinAlgeria»,ha dettoBonomi.

Fiammeri e Picchio a pag. 2-3

Collocamenti

PANORAMA scenari 2023

Strategie di pace nell’Indo-Pacifico Ma Seul e Tokyo aprono all’atomica

La guerra di aggressione russa all’Ucraina ha spinto le popolazioni della regione indo-pacifica a chiedersi se esista la possibilità di una guerra aperta. Molto dipenderà dalle potenze democratiche dell’area – tra cui India, Australia, Indonesia, Giappone, Corea del Sud – e dalle loro abilità nel creare una fiducia strategica necessaria per scoraggiare eventuali aggressori. Intanto la crescente bellicosità della Corea del Nord spinge Seul e Tokyo verso la costruzione di bombe atomiche. a pag. 15

reale La guerra tra Russia e Occidente è «quasi reale» dice il ministro russo degli Esteri Lavrov. Alta tensione in Germania ed Europa sulla consegna di tank tedeschi all’Ucraina. a pag.11 grande distribuzione Conad al cambio di vertice Pugliese lascia la guida Dopo 20 anni di successi Francesco Pugliese lascia la guida di Conad. Pronte alcune candidature, tra cui quella dell’attuale presidente Legacoop, Mauro Lusetti. a pag. 20

evasione

Bruno a pag. 21

a pag.8

nel 1865
Politico
€ 2 in Italia — Martedì 24 Gennaio 2023 — Anno 159˚, Numero 23 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, comma 1, DCB Milano Edizione chiusa in redazione alle 22 FTSE MIB 25821,45 +0,18% | Spread Bund 10Y 182,00 +1,10 | Brent dtd 90,30 +2,28% | Natural Gas Dutch 67,70 +5,78% Indici & Numeri v p. 39-43 -2 giorni all’evento Giovedì il convegno del Sole 24 Ore Telefisco, iscrizione entro domani sera È in calendario giovedì 26 gennaio Telefisco, il convegno annuale dedicato alle novità fiscali del 2023, con le relazioni degli esperti e le
di Entrate,
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domani, mercoledì 25
l’ad di Eni Descalzi: «Così Algeri sostituirà il 50% del gas della Russia» Celestina Dominelli a pag. 2 L’analisi/1 Il richiamo a Mattei e IL gioco dell’energia di Paolo Bricco a pag. 3 l’analisi/2 italia Hub del gas: ecco i passi da fare di Davide Tabarelli a pagina 2 Claudio Descalzi. Amministratore delegato dell’Eni tensioni ue sui tank Ucraina, Lavrov: la guerra con l’Occidente quasi
Fondato
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Economico Finanziario Normativo
risposte
Gdf e Mef.
di
gennaio.
Vaccarono
«La formazione digitale diventa l’ascensore sociale»
Salute 24 Ospedali Outsorcing record nella logistica
Cerati a pag. 22
Eugenio
Francesca
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Cresce
Luca Orlando a pag.22
Fisco digitale, l’obiettivo è recuperare 9,4 miliardi Bonus edilizi e digitalizzazione delle attività saranno al centro dell’attività delle Entrate per il prossimo triennio. Obiettivo della lotta all’evasione nel 2023 è recuperare 9,4 miliardi.
-25%
2023.
aerospazio Leonardo, partenza sprint per il 2023
l’indotto
macchine utensili Robot ancora record L’Ucimu: ripristinare il credito d’imposta Carmine Fotina e Luca Orlando a pag. 4 Successo oltre le attese per il bond retail dell’Eni: domanda per 10 miliardi
Domanda record per il bond retail legato a obiettivi di sostenibilità con tasso al 4,3% emesso dall’Eni: oltre 10 miliardi di euro da oltre 300 mila investitori. Dominelli a pag. 24 Visco sulla Bce: «Migliori la comunicazione,diamo messaggi troppo duri» Politica monetaria «Come Bce bisogna migliorare la comunicazione,stiamodandomesaggi troppo duri e spaventiamo anzichè accompagnare». Lo ha dettoilGovernatorediBankitalia, Ignazio Visco. Marroni a pag. 12 Alta automazione. Un sistema di produzione con forti componenti robotizzate Hi-tech. Costruzione di satelliti Multiversity. Il ceo Fabio Vaccarono Lavoro Contratti
meno
sulle causali e no addizionali Pogliotti e Tucci a pag. 5
linea da falco:
di fondo sale ancora» a pag. 12 notizie in digitale Dalla
del Sole
AccordotraConfindustria el’algerinaCreasulla cooperazionenell’industria con il taglio personalizzato Servizio a pag. 9
a termine:
vincoli
Francoforte Lagarde conferma la
«L’inflazione
nuova app
l’informazione

Imprese e strategia energetica

Agroalimentare

È il primo settore industriale in Algeria, ad esclusione degli idrocarburi, con il 40% del pil industriale. I volumi sono cresciuti, per la domanda in aumento, specie per i prodotti di buona qualità e biologici, che rispettino gli standard internazionali. Molte filiere, dai cereali, ortofrutta, carne, bevande, panetteria e pasticceria, hanno bisogno di attrezzature, materie prime e know how. Tra le aziende italiane è già presente Inalca, del Gruppo Cremonini (carne e catena del freddo).

per le imprese italiane

Farmaceutico È tra i settori più dinamici dell’Africa Merio Orientale, con 765 ospedali pubblici e privati, 80 laboratori, 250 distributori di prodotti farmaceutici e attrezzature sanitarie. Ci sono 180 stabilimenti di produzione. La produzione nazionale copre il 66% del fabbisogno. Per l'Italia ci possono essere molte opportunità perché la gran parte delle industrie algerine ha macchinari e linee di produzione italiane, è in via di realizzazione un centro di ricerca e sviluppo di farmaci generici presso il polo farmaceutico di Sidi Abdellah

Macchinari

Il primo comparto italiano per le vendute in Algeria è rappresentato dai macchinari e apparecchi che rappresentano quasi un quarto del totale dei prodotti manifatturieri esportati nei primi dieci mesi del 2022, 22,8% (lo 0,5 rispetto al totale mondo).

Le quote di mercato italiane potrebbero aumentare molto anche per il processo di sviluppo tecnologico del paese che dovrà dotarsi di beni strumentali per l'adeguamento tecnologico.

Costruzioni e turismo

Il governo algerino ha, dal 2020, un programma per rilanciare le infrastrutture e l'edilizia abitativa nel giro di 5 anni. L'edilizia è cresciuta oltre il 4% all'anno negli ultimi 5 anni, eccetto il 2019. Il programma statale prevede 300mila alloggi all'anno fino al 2024, riabilitazione di 2 milioni di unità nelle grandi città, 5 nuove città, un nuovo porto, 26 nuovi ospedali. Per il turismo 1.600 progetti alberghieri, di cui 500 in costruzione. Si vuol migliorare la rete stradale. In Algeria sono presenti imprese italiane tra cui Webuild.

Industria, turismo e cantieri: cooperazione più forte con Algeri

Non solo gas. Il presidente di Confindustria Bonomi ha firmato un accordo con Crea, il Consiglio di rinnovamento economico algerino: farmaceutica, agroalimentare, costruzioni i settori in primo piano

Relazioniadampioraggio,chenonsi fermano all’energia, ma puntano ad aumentareirapportieconomicitrail sistemaindustrialeitalianoel’Algeria in molti altri settori innovativi, dalla farmaceuticaall’agroalimentare,alla cosmetica,alturismoeallameccanica, oltrecheediliziaeinfrastrutture,con l’obiettivodicreareunpontetrailnostropaeseel’Algeria,inchiaveeconomica,socialeegeopolitica.

Le imprese sono protagoniste di questanuovacentralitàdelMediterraneo,comedimostralapresenzaadAlgeri del presidente di Confindustria, CarloBonomi,inoccasionedellaprima visita ufficiale del presidente del Consiglio,GiorgiaMeloni,inAlgeria.

Bonomihafirmatoierimattinaun Memorandum di intesa con CREAConsigliodiRinnovamentoEconomicoAlgerino(unanuovaorganizzazioneimprenditorialealgerina,riunisce impreseprivateepubbliche)cheprevedeunapartnershipstrategicaperfavorirelacooperazioneindustrialetra leaziendeitalianeealgerine.«Questo accordorappresentaunponteperfavorirelerelazionieconomicheesociali tra i due paesi e supportare le nostre impresenell’espansionedellapropria reteinAlgeria»,èstatoilcommentodi Bonomidopolafirmadell’intesa.Ma lafirmavaancheoltre:«lasinergiatra

L’analisi

Itempi sono lunghi nell’energia, un po’ come i 2.200 chilometri del gasdotto che dal mezzo del Sahara algerino arriva a Minerbio, vicino a Bologna. Così oggi si ricorre alle visioni degli anni ’50 di Mattei nel definire la nostra nuova politica verso il Nord Africa. Era un partigiano bianco e fondò l’Eni nel 1953 e morì, per un attentato, nel 1962, ma in solo 9 anni definì obiettivi tuttora validi, in parte anche realizzati, come appunto il gasdotto Trasmed, come lo chiamiamo noi, o la «linea Enrico Mattei», come preferiscono chiamarla gli algerini. In realtà lui non inventò molto, casomai rafforzò quanto gli italiani già prima, anche con la vecchia Agip, avevano fatto, ovvero rafforzare i rapporti con i paesi produttori, con una proverbiale attenzione alle persone. L’aiuto che diede Mattei alla rivoluzione contro il colonialismo francese non se lo dimenticano ad Algeri, una vicinanza che, secondo alcune ipotesi, sarebbe all’origine

le due comunità imprenditoriali può dareuncontributodecisivoperlosviluppodirelazionieconomichetraEuropa,Italia,Algeria,lespondedelMediterraneoelapiùvastaareadell’Africasubsahariana».Sitrattadimercati, hasottolineatoBonomi,che«dasempreConfindustriaritieneprioritari».

L’intesa con CREA e con gli altri partnerlocaliapre«nuoveopportunitàdicollaborazioneindiversisettori che spaziano dall’agroalimentare al farmaceutico,dallacosmeticaalturismo,dall’ediliziaallameccanica,dalle

infrastruttureallecostruzioni,conattenzioneancheallaricercaesviluppo edallaformazionetecnicadicapitale umano».Unacollaborazionequindi adampioraggioeBonomilomettein evidenza: «la nostra strategia mira a promuovere partnership in cui il sistemaindustrialeitalianopuòesprimeretuttelesuepotenzialitànelcontestodelladiversificazioneeconomicaalgerina,cheprevedeampimargini perunapenetrazionepiùradicatadal nostromadeinItalyedellesuefiliere produttive».IlgovernodiAlgeri,co-

meèemersoinquestigiornidurante lavisitaitaliana,vuoleimprimereun cambiamentoallapropriaeconomia, finora legata in modo prioritario all’energia. In questo cambiamento il nostropaeseeilsuosistemaimprenditoriale hanno grandi opportunità: «l’Algeria vede nell’Italia anche un modellodiriferimentoperlosviluppo delle piccole e medie imprese». E «non solo per quanto riguarda le aziendeattiveneisettoritradizionali, maanchedirealtàpiùinnovative,alla ricercadipotenzialipartnershipeopportunità condivise nell’ambito di duesistemiproduttivicomplementari, con molte affinità».

Inumeritestimonianoleampiepotenzialitàdicollaborazione:neiprimi diecimesidel2022,spiegaunanotadi Confindustria, l’interscambio commerciale Italia-Algeria è cresciuto di circail160%,grazieanchealsignificativo aumento delle importazioni italianedigas.Grazieproprioallerisorse che l’Algeria ottiene dall’export di idrocarburiilgovernoriusciràafinanziare,comeènellesueintenzioni,una seriediambizioniprogettididiversificazione economica, che renderanno accessibilinuovisettoriperesportatori e investitori italiani. Per andare in questadirezioneilparlamentoalgerinohagiàvaratounnuovoCodicesugli investimentiesteri.

Interscambio roma-algeri nei primi dieci mesi del 2022, spiega una nota di Confindustria, l’interscambio commerciale Italia-Algeria è cresciuto di circa il 160%

Eni: il 50% del gas fornito da Mosca arriverà dall’Algeria

Diversificazione

I flussi importati dal gruppo saliranno da 9 a 18 miliardi di metri cubi l’anno al 2024

Per capire quanto l’Algeria sia diventata un alleato cruciale per Eni (e per il governo italiano) lungo la strada della diversificazione energetica e dell’affrancamento dal gas russo, bisogna riavvolgere il nastro fino a metà novembre. Quando l’ad Claudio Descalzi volò con la presidente Lucia Calvosa e l’intero cda a Bir Rebaa Nord, in pieno deserto, nella parte sudorientale dell’Algeria, per tenere lì, nello storico impianto in cui Eni e Sonatrach operano dagli anni ’90, la riunione del board prima dell’inaugurazione del Solar Lab e la posa di un impianto fotovoltaico da 10 megawatt. Con l’obiettivo, per l’appunto, di ribadire l’importanza strategica che per Eni riveste lo Stato africano, dove il gruppo opera dal 1981 e dove detiene 49 diritti minerari (di cui 30 come operatore), nonché i profondi legami storici e i rapporti eccellenti tra i due governi. Che ieri, non a caso, la premier Giorgia Meloni ha voluto rimarcare con forza, consapevole che se l’Italia è riuscita prima, e meglio di tanti altri Paesi europei, a diversificare le proprie forniture, gran parte del merito va ascritto proprio all’ottima sponda offerta, via Eni, dal governo di Benabderrahmane.

Una sponda ben visibile nei numeri dei flussi con cui l’Algeria rimpiazzerà il 50% del gas prima garantito all’Eni da Mosca. Per render possibile questa sostituzione,ilgruppo,comeharicordato ieri da Algeri anche Descalzi, ha organizzato e implementato tempestivamente un piano di potenziamento e diversificazione delle fornitureversol’Italia,basatosulle risorse che la stessa Eni ha scoperto e produce in diversi Paesi nei quali opera. E, per supportare il governo, Eni ha anticipato, nell’ambito del proprio impegno per la sicurezza energetica, 4 miliardi di euro di investimenti in diversi Paesi coinvolti in quel piano per le forniture addizionali e per accelerare alcune produzioni.

Ma cosa prevede il gruppo? Il piano di Eni consentirà all’Italia di sostituirecirca20miliardidimetri

cubi all’anno di gas russo entro l’inverno 2024-2025 con una tabella di marcia molto serrata. Il gruppopuntainfattiacoprireoltre il 50% del gas russo a partire da questoinvernoconcirca3miliardi di metri cubi di gas addizionali dall’Algeria già arrivati finora, 4,5 miliardi dal Nord Europa e 2 miliardi di gas naturale liquefatto. Nel 2023-2024 dovrebbero aggiungersi poi, in base ai piani già siglati e in funzione della domanda di gas, altri 3 miliardi sempre dall’Algeria (che arriverà quindi a 6 miliardi addizionali) e 7 miliardi di Gnl (in modo così da arrivare a soppiantare l’80% del gas russo in quota Eni). Nel corso dell’inverno successivo,poi,ilgasalgerinoraggiungerà l’asticella dei 9 miliardi addizionali (3 miliardi in più per ogni anno a partire dal 2022): così siarriveràapiùchesostituireilgas russo nell’inverno 2024-2025.

Un piano articolato, quindi, che ha nell’Algeria, è evidente, un pivot fondamentale. La strategia del gruppo poggia infatti sul raddoppiodelleimportazioniviagasdotto dalle coste algerine, che passeranno da 9 a 18 miliardi di metri cubi all’anno al 2024 in quota Eni. E che andranno ad affiancarsi ai flussi aggiuntivi che sono già arrivati in questi mesi da quella direttrice. Complessivamente, infatti, nel 2022l’Algeriahagiàfornitoall’Italia 2,4 miliardi di metri cubi di gas in più rispetto al 2021 (la maggior parte dei quali importati proprio da Eni). E quei 9 miliardi in più che arriveranno rappresentano il 50% deivolumicheilgruppodiDescalzisiassicuravaprimadallaRussia.

Accanto alla rotta algerina, semprepiùcentrale,ilpianodiEni fa poi leva su importanti quantità di gas naturale liquefatto che il gruppo sta già importando e che potrà importare da Paesi come l’Egitto, il Congo, l’Angola e il Mozambico: da questo fronte, quindi, arriverà progressivamente un contributo altrettanto importante (7 miliardi di metri cubi addizionali) per arrivare a tagliare il cordonedaMosca.Esostenerelastrategia del governo. Che ha visto Eni non risparmiarsi prima al fianco dell’ex premier Draghi e ora accanto all’attuale presidente del Consiglio.

dell’attentato a Mattei. Vi è da chiedersi cosa ne pensino oggi i francesi dell’attivismo dell’Italia. Intanto, nel 2022 il tubo è diventato il primo canale di fornitura di gas all’Italia, con 24 miliardi metri cubi, 3 in più dell’anno prima, e, in base agli accordi siglati, dovrebbe salire verso 30 miliardi nel 2026. La Russia nel 2021, prima della guerra, ci dava 29 miliardi, scesi a 11 nel 2022, mentre nel 2023, se continua come in questi giorni, durante i quali continuano ad arrivare volumi, saremo comunque a 5 miliardi. In passato si sono sempre scambiati il primato, con l’Algeria che già nei primi anni 2000 era stata prima con 29 miliardi metri cubi, forte anche dell’allora recente espansione della capacità a 36 miliardi. Poi arrivò il gas dalla Libia, a cui il Trasmed ha dovuto fare spazio in Sicilia e, più di recente, il gas azero, via TAP, che immette sempre nel Trasmed più a nord. Oggi c’è una strozzatura per portare il gas dall’Algeria a nord, dove si concentrano i consumi, e

dove, peraltro, arrivava il gas russo. Senza fare gli impianti in Italia, in particolare una nuova linea di trasporto sul versante adriatico, serve a poco avere più gas a sud. Più moderno è il secondo obiettivo della visita in Algeria, quello di fare dell’Italia un hub, un’interconnessione, dell’energia per l’Europa, ma noi lo siamo già da 50 anni per la fonte ancora più importante dell’Europa, il petrolio. Con le nostre 6 raffinerie che si affacciano sul Mediterraneo, siamo uno dei centri più importanti al mondo per i prodotti petroliferi. Di hub del gas si parla dalla fine degli anni ’90, quando l’Europa voleva replicare l’esperienza positiva dell’unico grande hub mondiale, quello di Henry Hub in Louisiana, profondo sud degli Stati Uniti dove arriva una fitta rete di gasdotti e da cui partono i grandi gasdotti verso New York e Washington dove il gas viene consumato. È lì che nel 1990 la borsa Nymex lanciò il contratto a termine per il gas, il cui prezzo è diventato il riferimento per tutti gli

2 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Primo Piano
Celestina ‘ L’azienda ha anticipato 4 miliardi di euro per volumi addizionali e per accelerare alcune produzioni La firma. Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il presidente del Consiglio del Rinnovamento economico algerino (Crea) Kamel Moula
i passi da fare per diventare hub del gas
Bacino del Berkine Licenza esplorazione offshore In Salah In Amenas Algeri ALGERIA
Tunisi La presenza Eni in Algeria
TUNISIA
I settori chiave in Algeria e le opportunità
+160%

Primo Piano

Imprese e strategia energetica

Meloni: Italia hub energetico Ue Descalzi: serve piano strategico

e lancia il Piano Mattei. Intese su gas, idrogeno e spazio. Presto visita in Libia. L’ad Eni: «Serve visione del Paese condivisa per superare i colli di bottiglia»

Nonostante la pioggia e il cappotto bianco,allavisitadelgiardinodedicatoaEnricoMatteiperilsuoimpegno «afavoredell’indipendenzadelpopoloalgerinoedelcompletamentodella suasovranità»,GiorgiaMeloninonha volutorinunciare.Nonpotevaessere altrimenti. Proprio al fondatore dell’Eni la premier ha intitolato il suo «Pianoperl’Africa»portatoieriall’attenzionedelpresidentealgerinoAbdelmadjidTebboune.Unpianoconil qualeilGovernohal’ambizioneditrasformarel’Italia«nellaportadiaccesso,nell’hubenergeticod’Europa».Per riuscirciperònonbastaaumentarele forniture di gas, sia pure sempre più copiose dall’Algeria, divenuta dallo scorsoannoilnostroprincipalefornitore, e dagli altri Paesi africani con i quali - Libia in primis - la presidente del Consiglio sta organizzando le prossime «imminenti» trasferte.

«Serve un piano strategico», una «visionecondivisa»chenondipende dalcoloredeigovernichesialternano allaguidadelPaesemaesclusivamente dall’«interesse nazionale», dice l’amministratore delegato dell’Eni ClaudioDescalziinattesadisottoscrivereduenuoveinteseconSonatrach, lacompagniadiStatoalgerina,conla quale, oltre a un’ulteriore potenziamentodellefornituredigasancheattraversolarealizzazionediunnuovo gasdottofunzionaleancheperl’idrogeno,sistannoprogrammandoinvestimentiperridurreleemissionidigas serranegliimpiantiproduttivi.Investimenti che si aggiungono a quelli dellesingoleimpreseitalianesempre più interessate all’interscambio con l’Algeria.Lodimostral’accordosiglato sempreieriadAlgeridalpresidentedi Confindustria, Carlo Bonomi, e dal suo omologo algerino Kamel Moula allaguidadellaCrea.Sullastessascia

lo sciopero dalle 19 di questa sera «Sulla benzina non si torna indietro»

«Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare i benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti. Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su un provvedimento che è giusto, pubblicare il

prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro. Nessuno vuole colpire la categoria». Così la premier Giorgia Meloni, nel giorno in cui Faib, Fegica e FigiscAnisa confermano da oggi alle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade lo sciopero dei distributori di carburanti.

la connessione con Libia che vale 1214miliardi che può salire, Egitto con Lng e poi Mozambico, Angola, Nigeria», ragiona l’amministratore delegatodiEniinattesadellaconclusione delfacciaafacciatraMelonieTebboune.Tuttavianonbasta.Perrealizzare l’obiettivodel«PianoMattei»presentato dalla premier occorre eliminare quei«collidibottiglia»chegiàoraimpediscono di sfruttare tutto il potenziale a disposizione. Descalzi cita esplicitamente la strozzatura tra Campania,AbruzzoeMolise.Ilfaroè puntatoanzituttosuSulmonacheimpediscealgasdisalireaNord,làdove è maggiore la concentrazione di aziendeequindiilbisognodiapprovvigionamento.«Snamhalanciatoun piano di espansione che deve essere approvatodaArera,c’èunaconsultazioneincorsomaèunadellecosapiù necessarie », segnala Descalzi.

Lapreoccupazioneèoggettivavisto quantoèsuccessoinpassatoperlaTap eintempirecentiperilnuovorigassificatorediPiombinocheassiemeaRavenna dovrebbe contribuire almeno per il momento a superare il collo di bottigliaalSud.IlPianoMatteicaroa Melonipassasoprattuttodaqui,dalla capacitàdiriuscireasuperarevetietimori.Anchequellidelproprioelettorato.Chissàchelapremiernoncipensi mentrerientraaRomadovel’attende lo sciopero dei benzinai e lo scontro nella maggioranza sulla giustizia su cui ieri è stata costretta a tornare nel faccia a faccia finale con i cronisti.

aiuti di Stato che produce una maggiore possibilità per gli Stati che hanno una maggiore possibilità fiscale di aiutare le aziende e per altri, come il nostro, che ne hanno meno, impedisce la possibili-

L’Italia e l’impatto dell’Algeria

26,6%

Crescita dell’export Nei primi nove mesi del 2022 l’export dell’Italia in Algeria è cresciuto del 26,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo gli 1,6 miliardi di euro. Con oltre 613 milioni in valore, è il Nord Ovest la zona d’Italia che ha il livello più alto di vendite in Algeria

201%

Crescita dell’import Complice soprattutto l’acquisto di prodotti

L’analisi

energetici, l’import in Italia di prodotti provenienti dall’Algeria ha registrato nei primi nove mesi del 2022 un balzo del 201,7% arrivando a quota 12,2 miliardi

2,6%

Pil nel 2023 Secondo il Fondo monetario internazionale l’Algeria, con i suoi 45,7 milioni di abitanti, dovrebbe vedere il Pil crescere nel 2023 del 2,6% dopo il 4,7% registrato lo scorso anno. L'inflazione, al 9,7% lo scorso anno, dovrebbe calare all’8,7% l’anno in corso

IL RICHIAMO A MATTEI EilRIENTRO NEL GRANDE GIOCO DELL’ENERGIA

di Paolo Bricco

Il Piano Mattei per l’Africa prospettato da Giorgia Meloni ha una cifra geopolitica internazionale ancora da verificare nei suoi effetti concreti e un riferimento culturale interno italiano ancora da capire. Di sicuro, però, ha la forza evocativa delle intuizioni che si connettono direttamente all’anima profonda della nostra comunità e delle operazioni di scenario che provano a rimettere in gioco il nostro Paese sullo scacchiere dell’energia e degli interessi nazionali.

Nell’equilibrio instabile fra la memoria e il futuro che ancora segna il nostro Paese, il costante richiamo di Giorgia Meloni a Enrico Mattei, che dopo l’8 Settembre 1943 fu uno dei leader della Resistenza a capo delle formazioni partigiane cattoliche, si comprende bene nella sua elaborazione, avvenuta dopo il 1945, di una strategia dell’interesse nazionale fra industria e politica, energia e infrastrutture.

internazionale che segnavano l’azione di Mattei. L’Algeria, ma non solo. Il ponte verso il Mediterraneo, che nella storia italiana ha avuto il doppio e complementare canale della diplomazia economica di Mattei durata meno di dieci anni e della più longeva diplomazia politica di Giulio Andreotti, rappresenta una apertura di gioco utile per due ragioni.

Prima di tutto è una opzione strategica sugli approvvigionamenti, proprio nel momento in cui – per la guerra in Ucraina, per la domanda in Asia e per gli effetti stranianti delle transizioni energetiche – l’intero sistema economico italiano è sottoposto a una disarticolazione: nei bilanci delle grandi imprese, nei conti degli artigiani e dei commercianti, nelle bollette delle famiglie.

va letta anche l’intesa tra le Agenzie spaziali dei due Paesi.

IlrapportoconAlgerisivadunque intensificando. E la direzione è proprioquellaindicatadalPianoMattei che si poggia - sottolinea la premier -sulla«reciprocità»esuunatteggiamento «non predatorio» da parte dell’Italiaeinprospettiva-confidadell’Europa.Melonicontainfattisulla forza di un «governo di legislatura»ancheperilconfrontoconipartner a Bruxelles dove il tema è stato già posto da tempo.

Al termine del bilaterale con Tebbounelapremierricordacheinquesti giornicadeilventennaledelTrattato diamiciziaebuonvicinatosottoscritto nel 2003. Da allora di strada ne è stata fatta. Anche proprio grazie ad Eni.Unpercorsochehaconsentitodi sostituire in meno di un anno gran partedellefornituredigasprovenienti da Mosca. La Russia era infatti la principale fonte di approvvigionamento non solo per l’Italia ma per l’Europa, che con la crisi innescata dalla guerra in Ucraina ha svelato la suadebolezza:l’assenzadiunpianodi sicurezzaenergeticachehannoinvece gliStatiUniti,laRussiaeanchelaCina. Descalziusaunametaforaefficace:«È come avere una Ferrari senza benzina». Ora che a rifornirla non può più essere la Russia e che quanto arriva dallaNorvegiaèinsufficientebisogna cercarealtroveilcarburante,aSud,in Africa.«L’Italiadalpuntodivistageografico e logistico è ben messa, soprattuttoconilNordAfrica.Siamogli unici ad avere una connessione con l’Algeriaconcapacitàdipipelineda36 miliardicheèancorasottoutilizzata,

Mattei, con la sua Eni, cambiò l’Italia. La felice disubbidienza da mancato liquidatore, nel 1945, dell’Agip (fondata nel 1926 sotto il Fascismo), la sua ristrutturazione e il suo conferimento all’Eni, creata nel 1953. L’ipotesi di una indipendenza energetica per il Paese, il progetto di una autonomia di movimento e di pensiero dell’Eni in contrapposizione alle “sette sorelle” (Royal Dutch Shell, Exxon, British Petroleum, Mobil, Chevron, Gulf e Texaco), la definizione di un modello cooperativo e non predatorio figlio della cultura cattolica di Giorgio La Pira con i Paesi produttori in Africa e in Medio Oriente (a cui lasciava il 75% dei profitti ottenuti dai loro giacimenti), la spregiudicatezza in piena Guerra fredda rispetto alle politiche dei blocchi delle democrazie classiche e del socialismo reale con gli accordi commerciali con l’Unione Sovietica. Un disegno coerente che si interrompe nello schianto in aereo il 27 ottobre 1962 a Bascapè e con la successiva ascesa di Eugenio Cefis, il grande normalizzatore.

Di questa eredità storica il governo Meloni – impegnato a costruire con Washington un asse atlantico in funzione antirussa e anticinese, importante almeno tanto quanto quello europeista con Bruxelles –non può che assorbire soprattutto la dimensione “mediterranea”, levigandola di quelle componenti eretiche, dure, quasi eversive dell’ordine

Peraltro, per un governo marcatamente di destra che ha un evidente tema di controllo dei flussi migratori nei nostri confini nazionali, l’idea di uno sviluppo endogeno è concettualmente connaturata alla propria cultura politica e rappresenta una posizione ideologica più accettabile anche da chi di destra non è rispetto alla chiusura dei porti e al conflitto costante con le ONG.

In secondo luogo, questa apertura di gioco sul Mediterraneo è un’alternativa alla fallimentare politica energetica imposta all’Unione europea dalla leadership della Germania, che ha definito la dipendenza comunitaria dal gas russo. E, di sicuro, non mancheranno le risposte tedesche e francesi alla mossa italiana.

La politica è fatta di parole. Ma, in questo caso, la politica italiana ha un sottostante consistente e stabile nell’Eni fondato da Mattei e oggi guidato da Claudio Descalzi. Per quanto Descalzi abbia spesso sottolineato il codice di Mattei sull’Algeria, il punto per l’Eni sarà mantenere il suo profilo di multinazionale di mercato in un contesto generale – delineato dall’attuale governo – in cui il Mediterraneo e la sponda nord dell’Africa saranno sempre più centrali nel grande gioco in cui il nostro Paese, non senza fatica, prova a rientrare.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 3
‘ Descalzi: «La Ue senza un piano di sicurezza energetico come quelli di Usa, russia e CIna è come una Ferrari senza benzina» EPA Ad Algeri. La premier Giorgia Meloni, con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune Meloni: AIUTI DI STATO, SERVONO NORME FAVOREVOLI PER TUTTI «L’Europa non pensi di affrontare la questione della competitività solo con un allentamento della normativa sugli
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‘ L’apertura al Mediterraneo è in linea con la storia italiana e decisiva per una strategia energetica tà. Questo produce anche una distorsione sul mercato interno». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rispondendo nel punto stampa ad Algeri sulla posizione di alcuni Stati come la Germania. Africa. La premier incontra il presidente Tebboune

Primo Piano

Rush di fine anno per i robot «Il mercato alla prova bonus»

Finora ha funzionato: meglio non cambiare. Volendo sintetizzare, è questo il mood più diffuso tra i costruttoridimacchineutensili,platea che chiude il 2022 con un nuovo recorddiproduzioneeconsumiinterni.Effetto,quest’ultimo,cheèdiretta conseguenza del regime di incentivazione per gli impianti 4.0, bonus che in assenza di novità sono al momento dimezzati.

Caccia agli incentivi che peraltro ha rilanciato la domanda nazionale proprio sul finale dell’anno, spingendo ancora una volta verso l’alto gliordiniinterni.Progressotraottobre e dicembre (+5,4%) che arriva dopo tre segni meno consecutivi e che porta l’indice complessivo delle commesse elaborato dal centro studi di Ucimu-Sistemi per produrre a crescere del 3,5%, toccando così il nuovo massimo per il trimestre di riferimento.

Benpiùaltoillivellotoccatodalle commesseitaliane:prendendosempre come base il 2015 si arriva ad un livelloassolutodi257,ancheinquestocasositrattadelnuovomassimo di sempre, così come al top storico è ladomandanazionale: 6,6miliardia fine 2022, il 35% oltre il livello preCovid.

Ordinichesonoarrivaticonmaggior enfasi sul finire dell’anno - sottolinea l’associazione (ma lo stesso segnalearrivadanumerosealtrerealtà di Federmacchine) per effetto dell'accelerazione delle decisioni di acquisto da parte degli utilizzatori. «Hanno voluto chiudere gli investimenti entro il 2022 - spiega la presidente di Ucimu Barbara Colomboperpotergoderedelcreditodiimposta al 40%. Consapevoli visti gli annunci governativi, che, a partire da gennaio2023l’aliquotasarebbestata dimezzata».

Se per produzione e consumi interniil2022perirobotfasegnarevalorirecord,loscattodifineannonon

basta a riportare in positivo anche il datoannuodegliordini,scenariodel resto prevedibile alla luce dell’impennatadell’annoprecedenteedelle difficoltà di consegna accentuate dallestrozzaturedellasupplychain: dopounoscattodellecommessedel 70%nel2021,arrivacosìuncalomedio annuo del 7,8%.

«Questoandamento-spiegal’imprenditrice-eraattesosiaperl’indice annuale che per l’ultima trimestrale.Inparticolare,conriferimento ai12mesi,ilcalointernoèfisiologico: nonpossiamopensarecheilmercato italiano continui a crescere ai ritmi registrati nell’ultimo biennio. Detto ciò, la domanda espressa nel nostro paeserestavivacepoichéilprocesso ditrasformazionedigitaleèinpieno dispiegamento».

Seleprimesettimanedel2023sonoancoraunorizzontetroppolimitato per verificare il reale impatto della riduzione degli incentivi, da partedituttiicostruttorièunanime la preoccupazione per il futuro.

«Occorreassicurarecontinuitàalle misure 4.0 che, in vigore da oltre unquinquennio,devonoproseguire

e se possibile essere potenziate. Pur comprendendolasceltadelgoverno didareprioritàallemisurevoltearidurrel’impattodelcaroenergiasull’intera popolazione, imprese e privati, ribadiamo la necessità di confermare l’operatività dei provvedimenti 4.0 alle condizioni previste fino al 2022».

La richiesta principale è quella di mantenereperlapartepiùsignificativadelmercato(finoa2,5milionidi investimento)l’aliquotadel40%nel calcolo del credito di imposta, cancellando il suo dimezzamento.

«Inassenzadicorrettivi-aggiungel’imprenditrice-ciònonfaràaltro che raffreddare la propensione agli investimenti in nuove tecnologie di produzionedegliutilizzatoriitaliani. Unrischiochenonpossiamocorrere perchél’aggiornamentodell’Officina Italiaècertamenteiniziatomamolto resta da fare».

Altrarichiestaèquelladidarealle aziende più tempo per produrre, spostandoinavantiditremesidal31 settembreal31dicembre2023illimite di consegna dei macchinari ordinati entro il 31 dicembre 2022 (per i quali è stato dato acconto del 20%). Dilazione necessaria - spiegano le aziende-perpoterassorbireiritardi dellasupplychain,inparticolarenelleconsegnedellecomponentielettricheeelettronicheversoicostruttori.

«Nel medio lungo periodo - aggiungeBarbaraColombo-pensiamo poi che in aggiunta al credito di impostaperinuoviinvestimentiintecnologiedigitalieinterconnessedebba essere prevista una ulteriore misura,dautilizzareancheinmodocumulato, che si potrebbe concretizzareinuncreditodiimpostaperlasostenibilità.Questoprovvedimento,nellanostravisione,dovrebbesupportareleazioniingrado di portare allo sviluppo integrato di nuove generazioni di prodotti, tenendo conto anche dell'impatto in termini di footprint ambientale».

«Con industria 4.0 una svolta epocale, ma ora al Paese servono incentivi strutturali»

Germania oltre le attese L’economia tedesca ha registrato risultati migliori del previsto nel quarto trimestre del 2022. Lo indica la Bundesbank, conferman-

do una stima precedente. Anche l’andamento dell’occupazione è «leggermente positivo» per i prossimi mesi e ciò dovrebbe sostenere i consumi tedeschi

«In sei anni l’industria italiana ha subito una trasformazione epocale, come nei 30 anni precedenti. Transizione che deve proseguire, confermando il livello di incentivazione sulle nuove tecnologie e rendendolo il più possibile strutturale». Per Gianluigi Viscardi, coordinatore nazionale dei Digital Innovation Hub di Confindustria e presidente del Cluster Fabbrica Intelligente, esistono pochi dubbi sul fatto che quella del sostegno all’innovazione tecnologica debba continuare ad essere priorità della politica industriale nazionale. Da imprenditore dei beni strumentali con la bergamasca Cosberg, del resto, ha sperimentato direttamente i benefici del mondo 4.0, riuscendo nel pieno del lockdown globale a collaudare, a distanza di migliaia di chilometri, impianti che diversamente sarebbero rimasti fermi a magazzino. «Il mondo digitale - spiega -

accessibile anche alle Pmi, è una strada importante per mantenere la nostra competitività. Da tempo chiedo di evitare però misure transitorie, che richiedono continui stop and go. Mentre alle aziende serve tempo per pianificare gli investimenti e affrontare il cambiamento». Il timore è che il mercato interno, dopo anni di forte crescita, possa subire il colpo del dimezzamento del bonus, con il credito fiscale per gli impianti fino a 2,5 milioni sceso dal 40 al 20%. «Un rallentamento è prevedibilespiega - anche perché molte aziende hanno accelerato lo scorso anno proprio per approfittare del bonus “pieno”: il mio auspicio è che l’aliquota possa tornare al più presto al 40%». A funzionare in Italia è stata anche la diffusione di best practice, come ad esempio gli “impianti-faro” del Cluster Fabbrica Intelligente, siti pienamente operativi che svolgono il ruolo di “dimostratori” reali delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. «Ad oggi sono seispiega - ma siamo in trattative con il ministero delle Imprese e del Made in Italy per portarli a dieci. Si tratta di un modo per diffondere la cultura digitale, di

arrivare alla fabbrica in “Classe A”, che nella nostra esperienza si manifesta tra l’altro coinvolgendo in questi progetti sia le Pmi che le start up». Attenzione per il fenomeno da parte delle imprese testimoniata anche dalla crescita delle manifestazioni fieristiche sul tema, come l’imminente Automation&Testing a Torino (22-24 febbraio), rassegna che vede come punto di partenza gli Stati Generali della Meccatronica, organizzati domani a Kilometro Rosso. «È importante notare come in vetrina non ci sia solo la meccanica “pura” - spiega Viscardi - ma anche le tante realtà che si occupano di software e applicazioni, il grande mondo che ruota attorno agli impianti 4.0. Se è vero che in Italia abbiamo poche grandi imprese ,dobbiamo puntare sulla collaborazione, sulle partnership di filiera. Un esempio è il consorzio Intellimech, 46 associati che hanno deciso di mettere a fattor comune parte delle proprie attività di ricerca. Solo lo scorso anno il trasferimento tecnologico realizzato in questo modo è arrivato a 2,5 milioni di euro».

Bitonci: «Un decreto per sostenere l’industria

italiana»

Made in Italy

Il sottosegretario Mimit: in primavera possibile un provvedimento ad hoc

Il ridimensionamento del programmaTransizione4.0èundato di fatto con il quale da inizio anno le imprese produttive stanno iniziando a fare i conti. Il segno più evidente di una legge di bilancio che, al di là degli aiuti contro il caro-energia, è sembrata poco attenta alla manifattura. «Ma è in corso un confronto con la Commissione europea per recuperare almeno una parte dei fondi del Pnrr non impiegati nel 2022 e destinarli a un nuovo potenziamento degli incentivi 4.0» conferma Massimo Bitonci, sottosegretario del ministero delle Imprese del made in Italy (Mimit) che ha, tra le altre deleghe, quella sulle agevolazioni fiscali.

Bitonci va anche oltre questa ipotesi e preannuncia che in primavera potrebbe arrivare un vero e proprio «decreto crescita». «Credo che, a prescindere dal dialogo con Bruxelles sulle risorse Pnrr,dovremotrovarecomunque una soluzione per supportare le imprese. Le condizioni stanno iniziando a materializzarsi: le previsionidellaNadef(notadiaggiornamento al Def, ndr) erano più basse rispetto all’attuale scenario macroeconomico e andiamo incontro a un trend discendente dei prezzi dell’energia. In generale, con una proiezione dei prezzi di gas in calo potremo beneficiare di un rallentamento dell’inflazione, che per l’Italia è molto legata ai costi energetici».

Il quadro descritto, secondo il sottosegretario leghista, «lascia prefigurare margini fiscali in arrivo. Consideriamo anche che il dato delle entrate di novembre è stato particolarmente positivo, con un incremento di 40 miliardi rispetto allo stesso mese del 2021. Quindi, riassumendo credo che in primavera, verso aprile-maggio quando ci sarà il rimbalzo, potremmo avere le condizioni per un provvedimento post-crisi, fortemente dedicato alla crescita, con un finanziamento ulteriore della Nuova Sabatini e il rafforzamento di di Transizione 4.0».

Il possibile decreto avrebbe il compito di iniettare risorse negli strumenti di politica industriale

esistenti. E da questo punto di vista non si sovrapporrebbe con il disegno di legge per il riordino degli incentivi collegato alla legge di bilancio. In questo caso il Mimit ha intenzione di riformulare in alcuni punti il testo che era stato già approvato in consiglio dei ministri lo scorso maggio, con il governo Draghi, ma che è poi decaduto in Parlamento con la fine anticipata della legislatura. Bitonci lavora anche su questo dossier, così come a «una legge quadro per riformare il sistema della vigilanza e dei controlli delle cooperative».

Per Bitonci, il Mimit rischia di nonpoterpiùgestireilsistemadei controlli per le cosiddette cooperative libere, quelle che non fanno capo ad Alleanza delle cooperative. Alla fine del 2021, su 110.445 cooperative iscritte all’Albo, 39.224 risultavano associate

‘ Misure per la crescita e il rilancio degli incentivi 4.0 grazie ai nuovi margini fiscali che si apriranno

Serve una legge quadro per riformare il sistema di vigilanza delle cooperative libere

(35,5%) e 71.221 non associate (64,5%). La vigilanza sulle cooperativesiconcretizzainunaattività ispettiva svolta in sede di revisione periodica, esercitata direttamente dalle associazioni nazionaliperiloroiscrittiedalministero, con la Direzione generale per la vigilanza sugli enti, per le coop libere. Il carico sul Mimit si traduce in circa 28mila revisioni da effettuare ogni due anni. «La mia proposta - dice Bitonci - è definire una legge quadro per il riordino della vigilanza e in questo ambito prevedere una esternalizzazione cioè la creazione di un elenco di professionisti tenuto dal Mimit al quale le coop libere dovrebbero obbligatoriamente attingere per individuare un soggetto incaricato della revisione».

Con la riforma, secondo Bitonci, «sarebbe meno complicato contrastare il fenomeno delle false coop che fanno concorrenza sleale a quelle sane. Si potrebbe limitare la deriva di cooperative che tradiscono lo scopo mutualistico svolgendo in realtà attività di lucro e dietro le quali possono nascondersi infiltrazioni della criminalità».

4 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
adobestock
Il
Industria 4.0 La crescita degli ordini per i beni strumentali
rimbalzo dell’economia
IL SOLE 24 ORE, 22 gennaio 2023, P. 2-3 Inchiesta di Luca Orlando sulla ripartenza delle imprese con la caduta dei prezzi del gas La ripartenza Beni strumentali. Tra ottobre e dicembre ordini ancora su, al nuovo record grazie all’Italia Colombo (Ucimu): «Investimenti più deboli se non si ripristina il credito d’imposta al 40%»
IMAGOECONOMICA
Politica industriale. Massimo Bitonci, sottosegretario del Mimit
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L.Or.
L’intervista Gianluigi Viscardi Presidente Cluster Fabbrica Intelligente IMAGOECONOMICA
digitale
strada
mantenere
Gianluigi Viscardi. Coordinatore dei Digital Innovation Hub di Confindustria
‘ Il
accessibile anche alle Pmi è una
importante per
la nostra competitività
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alle imprese Serve continuità Per Barbara Colombo, presidente Ucimu, «occorre assicurare continuità alle misure 4.0, in vigore da oltre un quinquennio»

Primo Piano

Misure per l’occupazione

Lavoro, contratti a termine meno costosi e più semplici

Sui contratti a tempo determinato il governoMelonièorientatoasuperare le rigide causali legali introdotte dal decretoDignità,dopolaseriediinterventi per “sterilizzarne” l’impatto messe in campo in precedenza.

«Credo si debba tornare sul tema dellecausali-hadettoieriilministro delLavoro,MarinaCalderone-,perché una cosa sono le causali che nascono dall’esperienza della contrattazione collettiva e che per me sono buoneeunacosaquellecheinséportanoadunatipizzazionedicondizionichepoisonodidifficileapplicazione.Dalmiopuntodivistasonoforiere dipossibilecontenzioso».AlForum dei commercialisti, parlando del prossimointerventosullavoro,ildecreto atteso per la prima decade di febbraio,ilministroCalderonehasostenuto che il contratto a termine «non è di per sé una forma di precarizzazioneladdovec’èlapossibilitàdi usarloinmodosapiente.Noncolpevolizzerei la flessibilità leggendola solo in chiave negativa».

Lapropostaallostudiodell’Esecutivopuntaafartornare“liberi”icontratti a termine fino a 24 mesi (oggi sonoacausalifinoa12mesi).Affidando alla contrattazione collettiva l’eventualeprosecuzionedelrapporto per ulteriori 12 mesi. Risorse permettendo,esuspintadelsottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, si ragionasull’eliminazionedeicontributi addizionali. Molto dipenderà dallerisorse:sipuntaaeliminaretutti i contributi aggiuntivi che gravano suldatore(sial’1,4%perfinanziarela Naspi,sialo0,50%suirinnovi).Sela copertaètropocortacisilimiteràallo 0,50% sui rinnovi, in primis per gli stagionali.

«Dobbiamorenderepiùappetibile ilcontrattoaterminecheoffretuttele garanziedelrapportodilavorosubordinato-spiegaDurigon-.Stiamocercandolerisorsepereliminareicontributiaddizionalifinoaduepunti,eper rafforzarelaconvenienzadelwelfare aziendale».AquestopropositovaricordatocheilDecretoAiutiquaterha previsto, per il periodo d’imposta 2022,chelesommediwelfareaziendaletrasferiteailavoratorientroil12 gennaio 2023 siano esentasse fino a 3mila euro (anche per pagare le bollette), rispetto ai 600 euro che il governo Draghi aveva previsto nel DecretoaiutiBis,manonessendostata prorogata la misura per il 2023 si è tornatialprecedentetettodi258euro.

«L’intervento di semplificazione suicontrattiatermineèpositivo-affermailprofessorArturoMaresca(dirittodelLavoro,universitàlaSapienzadiRoma)-.Bisognaprevedereuna normatransitoriapernonripeteregli erroridelpassato,enonspiazzarele imprese».

Altrotassellodelprossimodecreto lavoro è la robusta semplificazione deldecretoTrasparenza(Dlgs104del 2022) dell’ex ministro Orlando che, andando oltre la direttiva Ue, ha introdotto un appesantimento burocraticoatuttiidatoridilavorochedevono provvedere nell’atto di assunzioneaconsegnareunavoluminosa documentazionecartaceaconlapuntigliosa riproduzione dei contenuti fondamentalidelrapportodilavoro.

«Bisognaparlaredisemplificazioni in generale che non vuol dire destrutturareilsistema-haaggiuntoil ministro Calderone-. Il decreto trasparenza,entratoavigoreadagosto, che ha cambiato le modalità con cui sifornisconoinformazioniailavoratoriinfasediassunzione,haavutoil meritooildemeritodiprodurredelle comunicazione con una lunghezza inaudita:31pagineperdireailavoratori quello che è già contenuto nei contratticollettivi.Renderecosepiù semplici non significa renderle più banalimapiùefficaci».Conilcorret-

tivoannunciatodalministrodelLavoro per la mole di informazioni si potràrinviareallacontrattazionecollettiva. Inoltre verrà fornito un «repertorio chiaro, gratuito ed accessibileperlavoratoriedatoridilavorodi modellieformatiperidocumentiin un unico portale digitale».

Un’altramisuraallostudiodelgovernodainserireneldecretoèilpiano formativo destinato ai percettori del reddito di cittadinanza considerati occupabili,che-comestabilitodalla manovra-dovrannofrequentareper seimesiuncorsodiformazione,pena laperditadelsussidio(chepotranno avere al massimo per sette mesi).

Infine, sull’alternanza scuola-lavoro,neldecretosipuntaaeliminare ledisparitàintemadiindennizzinei casididecessosullavoro,superando il vulnus normativo esistente che consenteilrisarcimentoeconomicoai familiari,soloquandoasubirel’infortuniomortaleèilprincipalepercettoredelreddito.D’orainavanti,incaso didecessodiunalunnochesvolgealternanzascatteràunindennizzo(atal finedovrebbeesserecreatounfondo adhocperquestiristorieconomiciai familiari). Il vero e proprio restyling deipercorsi“onthejob”scatteràsuccessivamente,perviaamministrativa. Ogniannol’alternanzainteressaoltre 1,2 milioni di studenti: in base alle normevigentileorediscuola-lavoro sonoobbligatoriedallaterzasuperioreinavantiperalmeno90nell’ultimo trienniodeilicei,150negliistitutitecnici e 210 nei professionali.

Ilgoverno,einparticolareilministrodell’Istruzioneedelmerito,GiuseppeValditara,stapensandoacheck-listdiimprese,protocollieaccordi quadro per garantire a studenti, docenti, aziende opportunità chiare e coerenti con il percorso scolastico/ formativo.Andràpredispostaunalistadiinformazionieattestazioniche le scuole devono acquisire dalle aziendeprimadellastipula,edevono successivamente verificare. E si ragionaanchesuunrafforzamentodella formazione dei tutor (scolastico e aziendale),chiamatiacoordinarsidurante l’esperienza di scuola lavoro.

Contratti a termine e welfare In vista del decreto Lavoro, per il sottosegretario Claudio Durigon occorre «rendere più appetibile il contratto a termine che offre tutte le garanzie del

la convenienza del welfare aziendale».

Balneari, obiettivo soluzione strutturale Medici di famiglia fino a

72 anni

Dl Milleproroghe

Sulle spiagge si va verso il tavolo con le associazioni prima di un decreto ad hoc

ROMA

Sulleconcessionibalnearisiprofila untavoloconleassociazionidisettore. Vanno in questa direzione le paroledellapremierGiorgiaMeloni, chedaAlgeri,dov’èinmissioneufficiale,harispostoadalcunedomandedeigiornalisti.«Nonhocambiato ideasultemadelladifesadeinostri imprenditori balneari, rispetto a una direttiva che secondo me non andavaapplicataaquelsettore»dice ribadendo la storica contrarietà alla direttiva Bolkestein. «Ora il puntoècapirequalesialasoluzione piùefficacealivellostrutturale-ha aggiunto -. Quello su cui sto lavorando è una soluzione non temporanea. Stiamo convocando i partiti dellamaggioranzaeconvocheremo le associazioni dei balneari prima chesivotinogliemendamentisulla prorogapercapireseèlasoluzione piùefficaceosecenesonoaltrepiù efficacimailmioobiettivoèmettere in sicurezza questi imprenditori».

Allostudiodelgovernoc’èundecretoleggechepotrebbearrivarenei prossimi mesi, comunque prima dell’estate. Una delle ipotesi è che nel provvedimento di riforma allo studio,unavoltacompletatalanuova mappatura delle concessioni, il governointendainserireilconcetto discarsitàdelbene,dacalcolarealivelloeuropeoenonnazionale,acui condizionare le nuove gare.

Lapremierhaevocatoancheun confronto della maggioranza, necessario evidentemente alla luce delle diverse linee emerse con gli emendamentipresentatialSenato aldecretomilleproroghe.ForzaItalia e Lega spingono ancora per la proroga di uno o due anni rispetto al 31 dicembre 2023 indicato dal ConsigliodiStatoedallaleggeconcorrenza come termine ultimo di validitàdelleconcessioniinessere. Fratellid’Italiainveceallafinenon ha inserito nella lista dei propri emendamentisegnalaticomeprioritari le proposte che puntavano a unaprorogafinoal2026oallacancellazionetoutcourtdiunadataultima per rinviare tutto a una riforma di settore.

Nelfrattempounportavocedella CommissioneUericordacheildiritto europeo richiede che le norme nazionaliassicurino«laprotezione dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche». Bruxelles conferma poi quanto già noto, che cioèlamessaagaradelleconcessionibalneari,sucuipendeunaproce-

durad’infrazioneUe,nonrientratra gli obiettivi del Pnrr.

Tornandoai307emendamential decretomilleproroghesegnalatiieri daigruppiparlamentarinellecommissioni Affari costituzionali e Bilancio, correttivi sia delle maggioranzasiadell’opposizionepuntano ad allungare fino al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni4.0suiqualisiapplicanoicrediti di imposta.

Tra gli emendamenti dovrebbe entrareancheunamisura,moltodibattutaecheègiàstatabocciatanellamanovra:sitrattadellapossibilità perimedicidipoterrestareinservizio fino a 72 anni (oggi il limite è 67 annimasipuòarrivarea70annicon

diversi paletti). In questo senso ci sono diverse modifiche a firma di parlamentari della maggioranza cheprevedonoquestaopzionefino al 2026 per una platea che si aggira sucirca25milacamicibianchi,visto che l’Agenas in un recente report stima che siano 29331 i medici che andranno in pensione fino al 2027.

La misura però anche di fronte allalevatadiscudideisindacatimedici che parlano per gli ospedalieri diunanormachefavoriscesoprattuttoi“baroni”dovrebbeallafineriguardaresoltantoimedicidifamigliaperiqualitral’altrosisegnalano le carenze più gravi. Su questo in particolare dovrebbe trovare una mediazioneoggistessoilpresidente della commissione Sanità Franco Zaffini (Fdi)

Secomedettoisindacatimedici bocciano la misura, l’Ordine non chiude del tutto la porta: «Se l’obiettivoèdareunaboccatad’ossigeno al sistema, nell’attesa che, tra tre o quattro anni, arrivino i nuovispecialistiemedicidimedicinageneralechesisonoformatigrazieall’aumentodelleborse,lamisurapuòavereunsenso.Inognicaso, megliounmedicoultrasettantenne, maabilitatoeconesperienza,diun medico extracomunitario assunto senza certezza dei suoi titoli», avverte il presidente della Fnomceo Filippo Anelli.

TraglialtriemendamentisegnalatiperlaSanitàcenesonoancheun paioafirmaForzaItaliachepuntano a dare più tempo agli ospedali perlastabilizzazione(finoal2024o al2025)delpersonalesanitarioprecario che è stato assunto durante l’emergenza Covid e che rispetta i requisitidianzianitàdiservizioprevisti. Bisognerà però verificare che ci siano le risorse per le coperture. Mar.B.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 5
Semplificazione del Dl Trasparenza: stop all’appesantimento burocratico a carico dei datori di lavoro
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Diversi emendamenti puntano anche a dare più tempo per stabilizzare i precari assunti durante il Covid ANSA Occupazione. Governo pronto a intervenire sui contratti a tempo determinato rapporto di lavoro subordinato. Stiamo cercando le risorse per eliminare i contributi addizionali fino a due punti, e per rafforzare Cantiere. Riunione tecnica al ministero in vista del decreto atteso a febbraio. Il ministro Calderone: «Causali legate alla contrattazione». Durigon: «Cancelleremo le addizionali ma resta il nodo risorse»
adobestock
Spiagge. Sulle concessioni balneari si lavora a un tavolo con le associazioni
6 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 7

Primo Piano

milioni

Evasione, con il Fisco digitale obiettivo recupero a 9,4 miliardi

Imposte e tasse. Definito dalle Entrate il Piano di attività per i prossimi tre anni. In linea con il Pnrr potenziato l’adempimento spontaneo con l’invio di 2,6 milioni di lettere. Il 730 fai da te a 4,1 milioni

Bonusediliziedigitalizzazionedelleattivitàsarannoalcentrodell’attivitàdelle Entrateperilprossimotriennio.Conun obiettivoquantificatointerminidirecuperodellalottaall’evasionecheperil 2023vienefissatoin9,4miliardidieuro epocopiùaltoa9,5miliardiperil2024 e9,6miliardiperil2025.Sullatoservizi, invece,laspintaall’utilizzodellenuove tecnologiepuntaamigliorareesemplificarel’erogazionediquestidapartedegli uffici del Fisco e il loro accesso da partedicittadini,impreseeprofessionisti. Un processo di digitalizzazione cheseguelelineedettatedalPnrreche èstatodefinitonelPianointegratoedi attività2023-2025(Piao)messoapunto dall’Agenziaepresentatoaisindacati.

Per la cosiddetta area contrasto il Piaofissaunaseriediindicatorifinalizzatidaunaparteapotenziareicontrolli fiscaliel’efficaciadellariscossione,ossiadellacapacitàdiincassodellesommerecuperate,edall’altrapartedestinati a ridurre le liti e per sostenere le preteseerarialiingiudizio.Alprimopostodell’azionedicontrastorestanoancheperil2023ibonusedilizielosconto infattura.IltargetindicatonelPiaopropostodaErnestoMariaRuffini,dapoco confermatoallaguidadelleEntrateper ilprossimotriennio,èal70%peril2023 poidestinatoasalireall’80%neiprossimidueanni.Insostanzagliufficisarannochiamatiaverificaredaquest’anno almeno il 70% del valore complessivo

delleagevolazioniperrisparmioenergetico,ristrutturazione,messainsicurezzadegliedificiepassarealsetaccio deicontrollipreventivi.

Inlinea,poi,conilPnrraltroobiettivo strategico del Piano organizzativo delleEntrateinchiavediprevenzione allapossibileevasioneeperlariduzionedeltaxgap,ilPianofissaancheilivellidipotenziamentodellacompliance.Perpotenziareilcontrastoalsommerso attraverso l’adempimento spontaneol’Agenziapuntaainviare2,6 milionidiletteredicomplianceentrola finedel2023.Ilnumerodicomunicazioni per i versamenti spontanei dei contribuenti,nonchél’emersionedegli imponibiliIvael’effettivacapacitàcontributivadiciascunsoggettodovranno esserepiùditremilionidal2024.

Sugli accertamenti immobiliari, inoltre,l’Agenziasospendeperl’anno incorsol’obiettivodiverificadeivalori catastalisucaseeterreni.Insostanzasi attendel’analisidellacorrettezadeidati edelleinformazionicontenuteneidata basecatastalidelFisco.

Ladigitalizzazionedeiservizièl’altro capitolodirilievodelnuovopianotriennale.Digitalizzazionechecompiràilsuo primopassoconcretogiànelprossimo mesedifebbraioconl’invioa2,3milioni diimpreseeprofessionistidellanuova dichiarazione precompilata Iva. Con quasi4mesil’agenziachiuderàunodegliobiettiviPnrrdifinegiugno.Manon soloIva.Nel2023saràmiglioratoepotenziato il modello 730 precompilato con l’idea di poter raggiungere con la prossimacampagnadichiarativaalme-

no4,1milionididichiarazioniinviatedirettamentedaicontribuentiedunque conunnumeroridottodirevisionieinterventifaidatedelcontribuente.

Per i sindacati e in particolare per ValentinoSempreboni,coordinatore Confsal, Unsa agenzie fiscali, «è necessario mettere in campo con l’aumento delle risorse umane anche un pianodiinvestimentoglobale(tecnologico, adeguamento sedi, eccetera) checonsentaalleEntratedifareunulterioresaltoqualitativoneiservizialla cittadinanzaesulversantedellacomplianceedelcontrasto».

Leo: «Nel nuovo Fisco Irpefa tre aliquote

e niente modifiche al catasto»

Stop all’Irap per società e associazioni Irpef. Rivisti reati e sanzioni penali

Nessun aggiornamento del catasto. RiformafiscaleinarrivotrafinefebbraioeiniziomarzoinConsigliodei ministrifissandogiàdelleindicazioni puntualieanalitichepersemplificare illavorosuidecretiattuativi.Revisionedell’Irpefconunpassaggio“intermedio” da quattro a tre aliquote. Completamento dell’eliminazione dell’IrapsuisoggettiIrpef:dopoiprofessionisti,sipuntaadaggiungereun ulterioretasselloconlesocietàdipersoneeleassociazionidiprofessionisti.Adelineareilquadrodeiprossimi obiettividelGovernoèilviceministro dell’Economia con delega al fisco, Maurizio Leo, durante un incontro conlastampaspecializzata.

Sollecitato sul tema della riforma delcatasto,Leohaeffettuatounconfronto con gli altri Stati europei: «In quasi nessuno Stato c’è stato un aggiornamentodeivaloriimmobiliari.In Austrianonvengonofattigliaggiornamentidal1973,inBelgiodal1975,in Francia dal 1970, gli aggiornamenti nellaGermaniaOvestsonodel1964». MentreinItaliagliaggiornamentidei valori«risalgonoal1988-89»equindi «nonpossiamodirechesiamolaCenerentola del sistema, i nostri valori nonmeritanoun’accelerazione».

Sullatempisticadelladelegafiscale(«stiamolavorandoalacremente» hadettoLeo)l’obiettivoèarrivarein Consigliodeiministritrafinefebbraio

einiziomarzo.Iltentativo,hasottolineato Leo, è di «fare in modo che lo Statutodelcontribuentediventiuna normadirango“superiore”aquello ordinario».Mentreunaltropuntodistintivo sarà rappresentato dalla riduzionedelle«tasseachipiùinveste nell’impresa».

Uncapitolodelladelegasaràdedicato all’accertamento. Nel menù c’è unarevisionedelsistemasanzionatorio,siapercorreggerela«sproporzioneattuale»diquelleamministrative siaperdelineareunpossibilerestyling di quelle penali tributarie. Restando sulpunto,vasottolineatoanchel’interventodelviceministrodellaGiustizia,FrancescoPaoloSisto,chenonha chiuso all’idea di riaprire il dossier («nonescludochequestapossaessere unariflessionedariproporre»)diuna causaestintivapenalepercondottariparatoriaperleviolazioniformali,ma escludendogliillecitipiùgravicome quellilegatiallefalsefatture.

Tornando,però,allariforma,Leo puntaad«addolcirelacurvadellealiquote». «Un meccanismo a tre aliquotepuòessere–haprecisatoilviceministro - una start up per poi ridurreulteriormenteilcaricotributario sulle persone fisiche. Sui numeri stiamo ragionando, anche perché l’attualeIrpefèunasortadicolabrodo:abbiamotantissimealiquoteflat dal26%periredditifinanziarial21% pergliimmobiliinlocazione.Ènecessariomantenerelaprogressività,addolcirlaperpoiarrivareaunmeccanismo flat per la generalità dei contribuenti.Pensiamodiintrodurremeccanismi flat sulla contrattazione di primoesecondolivello,compatibilmente con le risorse finanziarie necessarieall’intervento».

8 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Pagina ©RIPRODUZIONERISERVATA Digitazzazione dei servizi. «Dalla precompilata Iva alle tasse con PagoPa, ecco il piano per il Fisco 4.0». Tutti i dettagli sul sito del Sole 24 Ore
‘ Sospeso l’obiettivo di verifica dei valori catastali su case e terreni in attesa dei riscontri sui database Politiche fiscali 2,6
il vice ministro Maurizio Leo (FdI), con delega alle Finanze, conta di portare in Cdm la riforma del Fisco entro febbraio o al massimo nella prima decade di marzo Più compliaNce In linea con il Pnrr l’Agenzia ha pianificato nel 2023 l’invio di 2,3 milioni di comunicazioni per l’adempimento spontaneo Iva e imposte dirette Il cantiere delle riforme AGF

Primo Piano

L’informazione digitale

Con la nuova app del Sole 24 Ore le notizie diventano personalizzate

L’aggiornamento. Dalle 00,30 consultabile la copia digitale del Sole e degli inserti in edicola. Attraverso la nuova area Discover gli utenti possono ritrovare i contenuti più affini alle abitudini di lettura

Il Sole 24 Ore rinnova la propria app, che diventa una vetrina più immediataeaccessibileaicontenuti informativi del gruppo: il giornale, sfogliabile su tablet o smartphone appena dopo la mezzanotte, gli inserti, i podcast, le notizie in tempo reale.

La nuova versione dell’applicazione è disponibile sull’App Store per i dispositivi Apple e sul Google Play Store per il mondo Android.

Frutto di un costante lavoro di innovazione,siainterminitecnologici che di formati narrativi, e di un continuoprocessodisemplificazionenell’accessoall’informazionedel Sole, all’insegna di un approcciodigital first, la nuova app punta decisamente sulla personalizzazione dei contenuti e sull’introduzione di nuoviformatipensatiproprioperla fruizione in app, così da offrire un’informazione sempre più disegnata sulle abitudini ed esigenze degli utenti.

Una nuova vetrina

Tra le principali novità, illustrate nelle immagini in pagina, c’è la nuova vetrina del Quotidiano che consente di accedere dalle 00,30 allacopiadigitaledelSole24Oreedegli inserti in edicola. La nuova versione, inoltre, consente un accesso più rapido ai podcast, alle notizie dal sito e ai prodotti premium, all’archivio degli inserti del quotidiano e ai principali libri in catalogo: tutta la ricchezza dell’offerta informativa del Sole 24 Ore è così a disposizione alla prima apertura dell’app con la possibilità di attivare subito le notifiche per non perdere le principali notizie della giornata.

News personalizzate e video

Altroaspettochiaveècostituitodalla nuova area “Discover”: progettata con un design distintivo e accessibilegratuitamente,offreunaselezione di notizie profilate sugli interessi degli utenti, accanto ai nuovi video in formato verticale, per una fruizione dedicata da app.

Attraverso Discover gli utenti possonoritrovareicontenutipiùaffini alle proprie abitudini di lettura, grazieaunalgoritmointernamente progettatodicontentrecommendation: dalle norme alla finanza all’economia a tutti i contenuti di settore,ciascunutenteavràaccessoad unfeedpersonaleche,grazieallelogiche di autoapprendimento, con l’uso diventa via via più accurato.

Grandespazioancheaicontenutivideo: dai forum alle dirette alle serie video,maancheallepilloleverticali per una informazione immediata e visuale,Discoverèilpuntodiriferimentopermomentidiapprofondi-

mentorapidonelcorsodellagiornata.

Sempre da Discover è possibile accederealBrief,ilpuntodellagiornata che ogni sera fa un punto sulla giornata con un focus editorialmente curato.

Nell’apprestaimportantelospazio dedicato al servizio grazie alle funzionalità, tra le quali la lettura automatica degli articoli del quotidiano, la possibilità di modificare la grandezzadelfontesettareunahome page preferita, e la reintroduzione delle funzionalità di stampa dell'articolo, particolarmente richiesta dal pubblico che dell'app fa un utilizzo professionale.

Intelligenza artificiale

Il rilascio dell’App costituisce un ulteriore tassello delle attività a supporto dell’innovazione del Sole 24 Ore sul fronte digitale, in particolaresulfrontedelleapplicazionidiintelligenza artificiale al mondo dei contenuti.

Dati Carburanti, prezzi sempre aggiornati

Sul sito del Sole 24 Ore è online una nuova pagina con i prezzi di tutti i carburanti nei distributori italiani. Una serie di grafici e mappe consente di orientarsi tra i prezzi più convenienti. È inoltre disponibile il confronto con gli altri paesi europei e il peso del fisco nel prezzo al consumatore. Su Lab24, l’area visual del sito, disponibile anche una dashboard con i principali dati economici e approfondimenti su inflazione e risparmio energetico. lab24.ilsole24ore.com/ prezzo-benzina

A.I. Anchor, il sistema di giornalismo automatizzato de Il Sole 24 ore, è in via di una ulteriore fase di sperimentazioneattraversolacreazione di contenuti testuali per il popolamento delle schede all’interno delle pagine di Mercati e di Argomenti, la sezione che raccoglie tutte le schede di aziende, persone e temi trattati negli articoli del sito ilsole24ore.com.

In concomitanza con il rilascio dellanuovaappèpossibileabbonarsi al quotidiano e ottenere il 25% di sconto sul canone annuale, con in piùinomaggiol’AgendadelRisparmio 2023, un planner settimanale maancheunmetodoperlagestione delleproprieentrateeuscite,coninformazionieconsigliutiliperseguirelapropriafinanzapersonaleeimpararearisparmiare.AcuradiDeboraRoscianieMauroMeazza,conduttori di “Due di denari” su Radio 24.

Tutte le informazioni dettagliate sulle possibilità di abbonamento sono reperibili all’indirizzo ilsole24ore.com/abbonamenti.

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Accesso Più semplicità e nuovi formati digitali

La nuova versione della app, disponibile sugli store digitali di Apple e Google, consente un accesso semplificato all’informazione del Sole 24 Ore. Punta sulla personalizzazione dei contenuti e sull’introduzione di formati pensati per la fruizione all’interno della applicazione.

immediatezza Una vetrina per accedere a tutti i contenuti

La nuova vetrina consente un accesso più rapido ai contenuti, a partire dalla copia digitale del Sole 24 Ore che è disponibile dalle 00,30 insieme agli inserti. Più immediato l’accesso a podcast, notizie dal sito, prodotti premium, archivio degli inserti del quotidiano e principali libri in catalogo.

Intelligenza artificiale Discover,

le notizie

su misura di lettore

“Discover” offre una selezione di notizie profilate sugli interessi degli utenti, accanto ai nuovi video in formato verticale. Gli utenti troveranno contenuti più affini alle proprie abitudini di lettura, grazie a un algoritmo internamente progettato capace di imparare man mano che viene utilizzato.

Audio I podcast con le notizie utili per la giornata

In evidenza i podcast, in particolare Start, che ogni mattina racconta le tre notizie che possono essere utili per interpretare la giornata, e Market Mover, che si focalizza sulle notizie finanziarie capaci di muovere i mercati. Disponibili su tutte le piattaforme podcast e sul sito del Sole 24 Ore.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 9

Politica

onda

Meloni sulle intercettazioni: avanti, ma non contro i Pm

Agenda estera più fitta per il governo Meloni. Dopo la tappa di Algeri, Meloni volerà a Stoccolma, Berlino e Bruxelles. Ma la spinta di politica estera coinvolge, chiaramente, anche il ministro degli Affari esteri Tajani. Oggi a Trieste “va in scena” la Conferenzanazionale“L’ItaliaeiBalcaniOccidentali:crescita e integrazione”. Sotto la regia della Farnesina, l’appuntamento chiama in causa le principali realtà associative del mondo produttivo italiano interessate ai Balcani Occidentali, assieme alle istituzioni chiamateadaccompagnarlesuimercatiesteri.Dopo l’Algeria, Meloni sarà a Stoccolma il 3 febbraio (la Sveziaèpresidentediturnodell'Ue).Èprobabileche la trasferta venga accompagnata da uno scalo in Germania, dove dovrebbe avere un bilaterale con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. E poi, ancora, Bruxelles per il Consiglio straordinario del 9 e 10 febbraio, che avrà sul tavolo la strategia Ue di gestione dei flussi migratori. Sullo sfondo l’ipotesi di una missione a Tripoli e, soprattutto a Kiev, probabilmente prima del 24 febbraio, giorno che segnerà un anno dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. LapremierhasceltoBruxellesperlasuaprimavisita all’estero da capo di governo. Mancano ancora all’appellolecapitalidellaVecchiaEuropa:Parigi,dopo lo strappo dei mesi scorsi con il presidente MacronsullanaveOceanVikingelastrategiadigestione dei flussi migratori, ma anche Madrid e Londra.

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Giustizia. La premier invita Nordio e magistrati a cercare soluzioni efficaci, senza scontri Berlusconi difende il ministro, che stempera la tensione anche sulla riforma Cartabia

Da Algeri la premier Giorgio Meloni non scarica il ministro della GiustiziaCarloNordioetuttaviaprendele distanze da qualsiasi braccio di ferro con la magistratura. Per intervenire sulle intercettazioni, epicentro delle polemiche di questi giorni dopo gli interventi di Nordio in Parlamento, sottolinea Meloni «non c’è bisogno di uno scontro tra politica e magistratura, credo anzi che si debba lavorare insieme per capire dov’é il meccanismo dello Stato di dirittochenonfunzionaecercarele soluzioni più efficaci».

E per Meloni «questo il ministro Nordio, la magistratura, e gli operatori del settore lo sanno meglio di me, io provo a metterci il buon senso: non credo che quando si affrontano queste materie ci si debba scontrare. Le persone di buona volontà capiscono quali sono i problemi e li risolvono, tra persone capaci che hanno a cuore gli interessi della nazione e i suoi valori fondamentali».

«Afrontedelnumerocrescentediepisodidiviolenza segnalati a danno di operatori sanitari, 60 nel 2021 e 85 nel 2022, è indispensabile mappare le strutture più a rischio, anche alla luce della collaborazioneavviataconilministerodegliInternipergarantiremaggioresicurezzanegliospedali».Cosìieri ilministrodellaSalute,OrazioSchillaci,dopolariunione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie che entro il 31 marzo chiuderà la Relazione annuale da far pervenire in Parlamento. Sul tavolo ci sono anche una serie di possibili nuove misure allo studio per provareadarginareilfenomeno:comeattribuireaimedici,maancheadaltrecategoriedioperatorisanitari tra cui gli infermieri, lo status di pubblici ufficiali. «Il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale - spiega Maurizio Cappiello di Anaao-Assomed, presente all’incontro - fa sì che in caso di aggressionevisiaunaprocedibilitàd’ufficio,senzaprocedere a una querela di parte. Su questa proposta fatta da Anaao abbiamo percepito un atteggiamento di apertura da parte del ministro». Tra le altre propostesultavoloc’èanchel’ipotesidiutilizzareimilitaridi«Stradesicure»,chegiàadessosonoaprotezionedisitisensibilicomemuseiepalazziistituzionali oltreaprevederelafiguradellopsicologoneiPronto soccorso, per sedare conflitti e tensioni.

Un invito a non esasperare toni e parole, alla vigilia oltretutto di appuntamenti assai delicati, tradizionale termometro dello stato dei rapporti tra politica e magistratura. Giovedì l’anno giudiziario si inaugura in Cassazione, mentre sabato sarà la volta dei diversi tribunali. Una nuova occasione di intervento sia per il ministro sia per i capi degli uffici giudiziari, dalle Corti d’appello alle Procure. E la preoccupazione evidente della premier è di non rinverdire la stagione dello scontro esasperato fra le toghe e il Governo.

In questo senso, ad aiutare, nelle intenzioni di Meloni, ci potrà essere anche il faccia a faccia con Nordio, all’insegna della definizione di una sorta di cronoprogramma che individui puntualmente tempi e contenuti delle prossime misure.

Ma se Meloni stempera le tensioni, dalla sua stessa maggioranza

i segnali sono almeno diversi, se non contrastanti. Perchè il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi fa invece quadrato a difesa del ministro della Giustizia. In un messaggio diffuso sui suoi canali social, Berlusconi attacca: «La polemica sull’uso delle intercettazioni, dei sistemi più invasivi, come i virus informatici, è il più tipico esempio della differenza fra la nostra visione liberale della giustizia e quella dei giustizialisti illiberali. Sappiamo benissimo che in alcuni casi le intercettazioni sono uno strumento di indagine necessario. Nessuno ha mai pensato di impedirne o di limitarne l’utilizzo per le indagini di mafia o di terrorismo».

Lo stesso Nordio, per un giorno, peraltro,nonrinfocolalepolemiche e ribadisce di non pensare certo a interventi che possano limitare gli strumenti a disposizione degli investigatori nelle indagini di criminalità organizzata. Come pure sulla riforma del processo penale, pochi giorni fa ritoccata con un disegno

legge del Governo, il ministro dichiara che «la riforma Cartabia è partita nella direzione giusta». Fa registrare così un’inedita sintonia conlacorrentepiùprogressistadelletoghe,MagistraturaDemocratica, che difende la riforma, mettendo l’accento sui molti elementi positivi come la previsione di sanzioni sostitutive delle pene detentive.

Di certo però le dichiarazioni di Melonifannolargamentetrasparire la perplessità con la quale da Palazzo Chigi sono stati accolti gli interventi di Nordio nella passata settimana,trasformandoilsuccessoche la maggioranza avrebbe potuto rivendicare con la cattura di Matteo Messina Denaro, in una incomprensibile, se non altro per il momento , polemica con i pubblici ministeri. Un muro contro muro di cui Meloni non sentiva il bisogno e che ancoradipiùorafarannoaccendere un faro della Presidenza del Consiglio sui prossimi dossier, in primo luogo l’abuso d’ufficio.

Expo 2030, il segretario del Bie a Roma L’impegno del governo:

si

Calderoli torna a spingere: autonomia al preconsiglio

Alla legge quadro sull’autonomia differenziata non servono nuove riunioni politiche preparatorie. Lo sostieneilministropergliAffariregionalieleAutonomieRobertoCalderoli,chederubricaa«possibili incontri tecnici» gli eventuali nuovi appuntamenti dopoche«cisiamoportatiavantilasettimanascorsa» con il vertice a Palazzo Chigi. Calderoli, soprattutto, preme per «sottoporre la proposta al preconsiglio»,cioèperandareinfrettainConsigliodeiministri con il primo via libera sulla legge quadro da sottoporre al Parlamento.

Il semaforo verde in effetti si è acceso nel vertice con la premier Meloni della scorsa settimana. Ma è di un verde generico, che non precisa i tempi di avvioeffettivodelcamminodiunariformaessenziale prima di tutto per la Lega. Essenziale, per di più, prima delle regionali in Lombardia (e nel Lazio, dove però l’argomento è molto meno sentito) in programma per il 12 febbraio. Arrivare all’appuntamento con un ok ottenuto in Consiglio dei ministri sarebbe ovviamente un ottimo risultato per il Carroccio,primopromotoredeireferendumchefecero ripartire il dossier autonomista ormai più di cinque anni fa. Ma la Lombardia è anche il terreno di gioco della concorrenza interna al centrodestra, con FdI che punta a replicare il cappotto realizzato al Nord conleultimepolitiche.Einquest’ottical’autonomia differenziata può diventare meno urgente.

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L’accoglienzadelComitatopromotore Expo Roma 2030 guidato dal presidente Giampiero Massolo e dal direttore generale Giuseppe Scognamiglio, gli incontri con i ministri Adolfo Urso (Imprese e made in Italy) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura), la cena istituzionale alla presenza del sindaco, Roberto Gualtieri. Si è svolto così il primo della “tre giorni” romana di Dimitri Kerkentzes, segretario generale del Bureau International des Expositions (Bie), l’organismo che a novembre, con il voto segreto di 170 Paesi, deciderà quale città ospiterà l’Esposizione Universale del 2030 tra le quattro candidate: oltre alla Capitale, sono in corsa Busan (Corea del Sud), Riyad (Arabia Saudita), la concorrente più agguerrita, e Odessa (Ucraina).

«L’impegno del governo è forte a tutti i livelli, in piena sintonia con

il sistema delle imprese italiane messe in campo per un’iniziativa di alto livello che racchiude in sé elementi economici e valoriali», è stato il messaggio di Urso, che ha ricevuto Kerkentzes assieme al viceministro Valentino Valentini. «Il sito scelto per l’Expo a Tor Vergata è simbolico di come si possa rigenerare un territorio finora oggetto di progetti incompiuti e restituirlo al pieno utilizzo della comunità cittadina», ha chiarito il ministro, spegnendo la polemica divampata qualcheoraprimatraicandidatialla presidenza della Regione Lazio, Francesco Rocca (centrodestra), cheavevaespressodubbisullascelta di Tor Vergata come cuore di Expo, e Alessio D’Amato (centrosinistra), che aveva accusato l’avversario di tifare contro Roma.

Oggi Kerkentzes sarà accompagnato proprio nei luoghi del progetto, dalle Vele di Calatrava al parco dell’Appia Antica, fino al Foro romano.ConluiMassolo,ilsindaco dem Gualtieri e l’architetto Guido Ratti, che ha firmato il masterplan insieme a Italo Rota e Richard Burdett. «Il nostro Expo - ha sottolineato Gualtieri in una videointervista al Sole24Ore.com - non è una fiera, non è un luna park, ma è una rigenerazione di un quadrante della città che darà vita a un distretto del sapere, dell’innovazione, della ri-

può vincere

cerca». Con un impatto economico per il Paese stimato in 51 miliardi di euro, 11mila nuove imprese e 300mila posti di lavoro.

In serata Kerkentzes sarà al Teatro dell’Opera, dove incontrerà gli imprenditori, tra cui Massimo ScaccabarozzieLambertoMancini, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Expo Roma 2030, e Angelo Camilli, numero uno di Unindustria Lazio. «Le imprese italiane sono pronte a collaborarepercoronareilsognodi realizzare Expo 2030 a Roma, una candidatura che rappresenta tutto il Paese», afferma Scaccabarozzi.

DomaniKerkentzesincontreràil ministrodegliEsteri,AntonioTajani. Da confermare il faccia a faccia con la premier Giorgia Meloni. Intanto, in attesa della visita degli ispettori del Bie ad aprile e dell’assemblea generale del Bureau a giugno, la caccia ai voti è apertissima. «La partita si può vincere», è il leit motiv tra governo e Campidoglio. Ed è possibile che durante la visita annunciata a breve a Kiev, Meloni e Zelensky ragioneranno anche di come coordinare la candidatura di Roma con quella di Odessa. Un asse, quello tra Italia e Ucraina, che potrebbe sparigliare le carte. Ampliando il numero di Paesi che vogliono l’Expo in Europa.

Politica 2.0 di Lina Palmerini

La distanza della premier dalla stagione di Berlusconi

Oggi al Quirinale ci sarà la cerimonia di commiato del vecchio Csm che apre le porte al nuovo, eletto in era di centrodestra. Non è secondario visto che la riforma della giustizia, a partire dalle intercettazioni –di cui il Governo intende occuparsi e in fretta – sarà oggetto delle valutazioni dell’organo di autogoverno dei giudici. Innanzitutto, vedremo chi sarà eletto vicepresidente affiancando Mattarella che proprio oggi accompagnerà i saluti con un breve discorso su cui c’è curiosità e attesa. Già, perché sul fronte strettamente politico, la questione offre più risvolti e si inserisce in quelle dinamiche che hanno dominato la coalizione sin dalla sua nascita. Per esempio Berlusconi che - anche quiprova quasi a oscurare la Meloni e a dare la sua linea, come ha fatto ieri, spingendo sulle intercettazioni e offrendo “scudo” a Nordio. Non un controcanto ma quasi.

Si sa che il Cavaliere ha sempre cavalcato gli scontri con la magistratura e, naturalmente, Meloni non intende seguirlo. Un conto è sostenere il ministro scelto da lei (e, per inciso, mai dal Cavaliere nei suoi precedenti governi) un conto è una riedizione della stagione berlusconiana. La premier, in effetti, sembra cercare una discontinuità senza rinunciare a cambiare qualcosa «di buon senso», come ha detto ieri e soprattutto senza «bisogno di alcuno scontro tra la politica e la magistratura. Credo anzi che si debba lavorare insieme». Altra musica, un po’ come quella di Salvini che si è schierato con i giudici sollevando i sospetti dei suoi alleati. Sospetti che raccontano di un leader leghista da un lato preoccupato per le sue vicende processuali, dall’altro impegnato a far eleggere alla vicepresidenza del Csm uno dei neoconsiglieri indicato dalla Lega – l’avvocato Pinelli, legale di Siri, Morisi e della Regione Veneto – che sfiderebbe il costituzionalista Roberto Romboli, scelto dal Pd. Ecco quindi che sulla giustizia si incrociano più livelli: i rapporti di forza nella destra, i calcoli del Cavaliere e Salvini e la necessità di Meloni di dare la sua impronta. Sapendo di dover archiviare la stagione berlusconiana anche per un’altra considerazione. E cioè che le intercettazioni non interessano più di tanto le persone comuni. È vero, è un tema che riguarda i principi fondamentali della democrazia ma tocca prevalentemente politici, giornalisti e classe dirigente. Insomma è possibile che un’ampia fetta di cittadini si senta estranea al dibattito mentre scatta lo sciopero dei benzinai e il costo della vita resta alto. Il rischio è che si produca quell’effetto di distanza col Palazzo che è un pericolo per chi governa.

10 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Manuela Perrone ROMA
Il ministro Urso spegne la polemica Rocca-D’Amato sul sito di Tor Vergata
Grandi eventi Giovanni Negri Sintonia. «È una grande soddisfazione che la presidente Meloni fosse con me in perfettissima sintonia sulle riforme della giustizia», ha detto il ministro Carlo Nordio Arrestato ieri Bonafede I carabinieri del Ros hanno arrestato con l’accusa di associazione mafiosa Andrea Bonafede, geometra di Campobello di Mazara che avrebbe pre- stato l’identità al boss Matteo Messina Denaro. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido Fuori
l’agenda estera del governo Dopo Algeri la premier vola a Stoccolma, Berlino e Bruxelles
L’ipotesi allo studio
Stop aggressioni se medici come i pubblici ufficiali
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ANSA
online «Politica 2.0 Economia & Società» di Lina
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Palmerini
Roberto Gualtieri «Il nostro Expo non è una fiera, non è un luna park, ma è una rigenerazione di un quadrante della città che darà vita a un distretto del sapere, dell’innovazione, della ricerca», ha detto il sindaco di Roma

Economia e politica internazionale

Verso il sì ai Leopard 2 per Kiev La Ue stanzia altri 500 milioni

La Polonia: faremo richiesta a Berlino ma trasferiremo i carri armati in ogni caso Oggi il ministro tedesco della Difesa vede Stoltenberg Ira di Mosca: è un’escalation

«L’esercito russo sta chiaramente cercando di riprendere a ogni costo l’iniziativa–spiegasullatvindipendente russa Dozhd l’ufficiale israeliano in ritiro Grigorij Tamar, ora storico militare -. Lo sottolineo: a ogni costo».

Accompagnate alle notizie in arrivodalfronte,dovedoposettimane di stallo le forze ucraine registrano un’intensificazione dei combattimenti nella regione di Zaporizhzhia, oltre che in Donbass, queste parole potrebbero confermare il timore che la guerra in Ucraina stia davvero entrando – forse ancor prima dell’attesa offensiva russa di primavera – in una nuova fase. «Le prossimedueotresettimanesaranno decisive per il destino dell’Ucraina,edeterminerannoilnostrofuturo», ha detto domenica in un’intervista ad alcuni quotidiani europei Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo.

La tv Dozhd – ora in esilio - parla di un Vladimir Putin sicuro di sé, di ottimismo tra i suoi generali, della preparazione di un’offensiva che si vuole determinante, intesa a vendicare gli insuccessi di questi mesi. È questo lo scenario che ha scosso i Paesi occidentali sostenitori dell’Ucraina,convincendoliadaumentare la portata degli aiuti militari e forzando in particolare la mano alla Germania:dacuisiattendeintempi brevi il via libera alla riesportazione dei carri armati Leopard 2, richiesti da mesi da Kiev.

La reticenza con cui il cancelliere Olaf Scholz ha cercato finora di evitare un coinvolgimento diretto della Germania potrebbe tradursi nella messa a disposizione dei tanks di produzione tedesca acquisiti dalla Polonia, che potrebbe organizzare un piccolo consorzio con alcuni dei Governi europei che hanno i Leopard in dotazione: 13 Paesi in tutto, se si include anche la Germania, con un “parco” virtuale di 2.000 corazzati.

L’idea del consorzio consentirebbe di condividere l’impegno e facilitare l’operazione Leopard, la disponibilità e la produzione delle parti di ricambio. Dopo le dichiarazioni rilasciate domenica dal ministro tedesco degli Esteri, Annalena Baerbock - «la Germania non ostacolerà la consegna di Leopard all’Ucraina da parte della Polonia»un annuncio potrebbe arrivare questa mattina dall’incontro a Berlino tra il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e il neoministro della Difesa tedesco Boris Pistorius. Varsavia ha preannunciato una richiesta a Berlino, chiarendo però che si tratta di una formalità: «Trasferiremo i carri armati comunque», ha detto il primo ministro Mateusz Morawiecki. Ma secondo Josep Borrell, l’Alto rap-

presentante Ue per gli Affari Esteri, la Germania non imporrà un veto sulla riesportazione dei tanks ai Paesi che vorranno metterli a disposizione di Kiev.

Il maggior coinvolgimento dei Paesi occidentali non riguarda soltanto i Leopard: cadute le riserve dell’Ungheria, ieri l’Unione Europea ha ratificato ulteriori aiuti militari all’Ucraina per 500 milioni di euro, mentre si allunga la lista dei contributi in armamenti offerti dai singoli Paesi. E questo salto di qualità – il passaggio dalle armi difen-

Combattimenti intensificati, i russi stanno riprendendo l’iniziativa. Michel: «Settimane decisive»

sive inviate all’Ucraina nei primi mesi di guerra a mezzi offensivi più pesanti che consentano a Kiev di fronteggiare i prossimi attacchi –ha scatenato la furia di Mosca, con l’ex presidente Dmitrij Medvedev tornato a parlare di un mondo sulla soglia della Terza guerra mondiale mentre Serghej Lavrov, il ministro degli Esteri, ha dichiarato ieri dal Sudafrica che ormai la guerra tra la Russia e l’Occidente non è più «ibrida», ma reale. Le conseguenze dell’escalation provocata dal maggiore coinvolgimento occidentale «possono essere imprevedibili - avverte il viceministro degli Esteri Serghej Ryabkov -. I nemici della Russia continuano ad alzare la posta». «La storia dell’escalation non regge – ribatte il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkēvičs – è laRussiachecontinuaadalzareiltiro». Lo ha fatto certamente con l’Estoniasulfrontediplomatico:alla richiestadiridurreilpersonaledella propriaambasciataaTallinn,Mosca harispostochiedendoall’ambasciatore estone di lasciare la Russia, e accusando la repubblica baltica di “russofobia”. In solidarietà con Tallinn,anchelaLettoniahaannunciato la riduzione delle relazioni diplomatiche con Mosca.

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Mosca lancia la sfida a Washington anche per contare in Africa

Missioni parallele

Lavrov in Sudafrica, Yellen in Zambia. Sullo sfondo la crescente influenza cinese

Alberto Magnani

Mosca intensifica la sua offensiva diplomaticasull’Africa.Ilministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è atterrato ieri in Sudafrica per la prima tappa di un viaggio che dovrebbe condurlo anche in Eswatini, Botswana e Angola.

favore di un’ambizione più estesa di Mosca: quella di attrarre i Paesi africani in un blocco economico estraneo all’influenza americana e capeggiato dai Brics, il club di (ex) emergenti formato da Brasile, Russia, India, Cina e, appunto, Sudafrica. Fra gli obiettivi c’è la cosiddetta de-dollarization, la sostituzione del dollaro con le valute nazionali negli scambi interni all’area. L’intesa con Pretoria, dice Tafuro Ambrosetti, può «legittimarequestonuovobloccoedimostrare che l’Occidente non ha potere nella regione».

Partiti tedeschi divisi sul via libera ai tank

Dibattito animato

Verdi favorevoli, Fdp per il sì con qualche distinguo, frena il cancelliere e leader Spd

SonotreiprincipicheguidanoilgovernofederaledicoalizioneSpd-Verdi-Fdpneldefinirelaposizionedella Germaniasullaguerrascoppiatadopo l’ingiustificata invasione della Russia:sostenerel’Ucrainailpiùpossibile, prevenire un conflitto diretto traNatoeRussiaedevitarechelaGermania agisca da sola. Il cancelliere OlafScholz,socialdemocraticoenoto perlacautelaelalentezzanelprendere decisioni, è titubante sull’uso dei carri armati tedeschi Leopard 2 nel conflittorusso-ucraino,perchéquestosuperpanzerlungounadecinadi metri e dal peso di 60 tonnellate potrebbe divenire un “game changer”, consentendo all’Ucraina di evitare unasconfittaaltrimentidatapermolto probabile.

Il Leopard 2 è considerato il migliore carro armato al mondo: ed è inevitabilecheilsaltodiqualitàcheil suo utilizzo farebbe fare all’esercito ucrainoverrebbeattribuitononalPaesecheloconsegna,peresempioPolonia o Finlandia, ma al Paese che lo costruisce, la Germania.

Scholzsitieneinstrettocoordinamento con i partner internazionali, soprattutto con gli Usa, ha detto il portavocedelgovernoSteffenHebestreit ieri, in risposta ai giornalisti e senzaspecificareillassoditemponecessario nel concedere permessi di spedizione a Paesi terzi. Non è detto che si impieghino “mesi” ma forse neanche “giorni”.

NontuttigliStatialleatidellaGermaniasonoconvintichesiagiustoinviareLeopard2all’Ucraina,Spagnae Danimarcahannoesternatoqualche riservasecondofontivicinealgoverno tedesco. Berlino non esclude che questi carri armati vengano consegnatiaKiev,«semplicementenonha ancora deciso che lo farà».

Il Leopard 2 intanto ha già impiegato la sua forza distruttiva dentro e fuorilacoalizionesemaforo.IVerdi, tramite i suoi ex-leader, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock e il ministro dell’Economia e del Clima RobertHabeck,sonodisponibiliadarel’okaun’eventualerichiestapolacca o di altri Stati per fornire Leopard 2 all’Ucraina. Diversi esponenti dell’FdpsisonoespressiafavoredelLeopard2mailministrodellefinanze,il liberale Christian Lindner, è stato cauto,invitandoilneoministrodella Difesa Boris Pistorius a prendere in considerazione altri aiuti tedeschi. «UnnuovoministrodellaDifesaèanche una nuova opportunità per la Germaniadiesaminarecos’altropossiamofareperaiutarel’Ucrainanella sua lotta per la pace e la libertà», ha dettoLindner,senzaspiegareaquale tipo di aiuto si riferisse.

I leopard 2 in europa

Tra migliori blindati Considerato uno dei migliori carri armati al mondo, il Leopard 2 di fabbricazione tedesca è al centro del dibattito occidentale sul sostegno all’Ucraina. Secondo il think tank European Council on Foreign Relations, il mezzo è in uso almeno in 13 eserciti europei: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia, che insieme contano più di 2.000 tank

Il nodo del sì tedesco Alcuni di questi Paesi, Polonia in testa, sono disposti a fornire i tank a Kiev, ma trattandosi di mezzi di produzione tedesca è necessaria l’autorizzazione di Berlino per qualsiasi riesportazione. In mancanza di questa, la Germania potrebbe rifiutarsi di fornire eventuali pezzi di ricambio e di provvedere, più in generale, alla manutenzione. L’autorizzazione non crea di norma problemi nel caso di altri Paesi Nato o stretti alleati di Berlino

Il segretario generale dell’Fdp, BijanDjir-Saai,sièschieratoalfianco di Baerbock. La liberale MarieAgnes Strack-Zimmermann, presidentedellacommissioneperladifesadelBundestag,hadescrittolacomunicazione del cancelliere sulla questionedeicarriarmati«undisastro».Letensionidentrolacoalizione salgono: poco più del 50% dell’elettoratoèafavorediaiutipiùforti all’Ucrainamanonèdettochequesto 50% sia altrettanto favorevole a un coinvolgimento più diretto della Germaniafinoalpuntodirischiaredi entrare nel conflitto.

Il leader della Cdu Friedrich Merz ha chiesto al cancelliere Scholz di spiegare il perché della sua esitazione:«Nonsappiamopernienteperché il cancelliere sia così titubante», ha dettoMerz.LaCduhaauspicatolacaduta del governo, facendo appello a VerdieFdpperentrareinunanuova coalizioneGiamaica(neri,gialli,verdi). Alcuni commentatori politici tedeschisisonospintifinoasostenere chel’Spdnonvuolerischiaredicomprometteredeltuttoirapporticonla Russia,puntandosuunaripresadelle fornituredigasepetroliorussidopo la fine della guerra, per recuperare competitività:questaapparepiuttostolaposizionedellaCdu-Csu,molto vicine al mondo imprenditoriale.

PerPistoriusognipassonelladirezione dei Leopard 2 in Ucraina deve essere attentamente considerato. È semplice:laGermanianonvuoleesserecoinvoltadirettamenteinguerra. La voce dei pacifisti si sente ancora.

ÈlasecondatrasfertasulContinente nell’arco di sei mesi, dopo il tour de force del luglio 2022 fra quattro Paesi (Egitto, CongoBrazzaville,UgandaeEtiopia)eun incontro con i leader dell’Unione africana ad Addis Abeba. In estate la sua agenda si era sovrapposta a quella del presidente francese Emmanuel Macron, in viaggio fra Camerun, Benin e Guinea-Bissau. Oggi si incrocia a una doppia missione degli Stati Uniti, in rotta a sud del Sahara con le visite del segretario al Tesoro Janet Yellen e dell’ambasciatrice Usa alle Nazioni unite, Linda Thomas-Greenfield. Thomas Greenfield partirà domani, per «affermare e rafforzarelapartnership»sull’asseUsaAfrica con visite in Ghana, MozambicoeKenya.Yellenhaparlato ieriinZambia,tappaintermediadi un tour che è iniziato in Senegal e siconcluderàsempreinSudafrica.

Yellen si è concentrata sulla crisi debitoria dello Zambia, il primo Paese africano in default dallo scoppio del Covid, insistendo su una collaborazione fra Cina e istituzioni multilaterali per una «soluzione rapida» allo stallo. L’ex numero uno della Fed ha criticato Pechino per aver ostruito un accordo,riconoscendoperòdialoghi «costruttivi» con il vicepremier LiuHe.NonsièespressasullaspedizionediLavrov,ancheseladoppia visita Usa non può che fare da contraltare all’interesse sempre più esplicito del Cremlino. La missione di Lavrov è stata inaugurata daunincontroconlasuaomologa sudafricana Naledi Pandor e rientra in uno sforzo diplomatico per rinsaldare i legami fra Mosca e il continente, cavalcando la neutralità manifestata da diversi Paesi africani sulla guerra in Ucraina.

Il Sudafrica si è astenuto insieme ad altri 16 governi sulla risoluzioneOnusulconflittoeribadisce, ora, la sua imparzialità. «Il Sudafrica critica l’invasione e l’aggressione a uno Stato sovrano, ma rifiuta la politica di sanzioni e isolamento della Russia» spiega Eleonora Tafuro Ambrosetti, analista del centro studi Ispi.

La linea di Pretoria e di numerosi leader del continente gioca a

Il dubbio è se la neutralità rivendicata dal Sudafrica possa essere attendibile, dopo scelte che hanno scatenato sospetti in senso

La segretaria al Tesoro Usa sollecita i creditori a ristrutturare il debito del Paese africano e accusa Pechino

A febbraio al largo delle coste sudafricane esercitazioni militari congiunte con navi russe e cinesi

contrario. L’ultima, in ordine cronologico,sonoleesercitazionimilitari navali che saranno condotte sulle coste del Paese da forze sudafricane, cinesi e russe fra il 17 e il 27 febbraio. Lavrov ha respinto le polemiche, spiegando che si tratta di manovre «trasparenti» e nel rispetto del diritto internazionale.LaministrasudafricanaPandor ha difeso la decisione e accusato i Paesi occidentali di un «doppio standard» di giudizio. Le preoccupazioni, però, sono cresciute con la notizia della partecipazione di una nave armata con missili cruise supersonici. Lavrov non vede minacce: la Russia, ha detto, sta lavorando al «rafforzamento delle capacità di peacekeeping dei Paesi africani».

il nodo del debito

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 11
©RIPRODUZIONERISERVATA
REUTERS
Sul campo. Un carro armato russo durante la battaglia di Soledar Il tour africano di Yellen. La segretaria al Tesoro Usa firma il libro degli ospiti durante la visita alla Casa degli schiavi nell’isola di Gorée, in Senegal il burkina faso caccia i soldati francesi Il Burkina Faso ha chiesto alla Francia di ritirare, entro un mese, i 400 soldati delle forze speciali schierati nel Paese in funzione anti-jihadista. La mossa potrebbe segnare l’avvicinamento del presidente Ibrahim Traoré (nella foto su un manifesto) alla Russia. Parigi ha chiesto conferma ai massimi livelli
IL SOLE 24 ORE, 22 gennaio 2023, Pag. 5 Sul Sole 24 Ore di domenica l’approfondimento sulla
bomba del debito in Africa, dove un Paese su due è a rischio di default

Economia e politica internazionale

Visco: «La Bce comunichi meglio I messaggi sono troppo duri»

Credito e sviluppo

Il Governatore di Bankitalia: «l’Italia è in grado di gestire il rialzo dei tassi d’interesse»

«Recuperati i livelli pre covid ma quadro incerto per la volatilità dei prezzi del gas»

«Sonoconvintochebisognamigliorare sul piano della comunicazione» della Bce, «stiamo dando mesaggi troppo duri e spaventiamo anzichè accompagnare».ParoledelgovernatoredellaBancad’ItaliaIgnazioVisco inmeritoallevarieposizioniall’internodelboarddellaBancacentraleeuropeasuipossibiliaumentiditassiedi strettamonetaria,decisionicondivise da Visco il quale però invita alla prudenza e a considerare in egual modo siairischidiinflazionesiaglieffetinegativideirialzisufamiglieeimprese. «CisonotantevocinellaBce»spiega Visco rispondendo alle domande nelcorsodiunatavolarotondaorganizzatadalClubAmbrosettie,rispetto al periodo in cui alla guida c’era MarioDraghi,«c’èmoltapiùpressioneainterventipolitici».Ilquadrodell’economia globale resta incerto. «L’economiaviveunmomentocomplicato-aggiungeilGovernatore-viste le ripercussioni dell’aggressione dell’UcrainadapartedellaRussiache continuano a gravare sul prodotto il quale da alcune settimane sta risentendo anche delle conseguenze del nuovopeggioramentodellacrisisa-

nitaria in Cina». Visco precisa che «anchel’economiacinesesisarebbe indebolitaprimaperilockdowncontroilCovidequindidallanuovaforte ondata di infezioni». Per quanto riguarda l’Italia ha chiuso il 2022 con una crescita del Pil vicino al 4%, «recuperando pienamente i livelli pre Covid»ma,rispettoalpiccoraggiunto all’inizio del 2008, il prodotto resta ancorainferioredioltretrepuntipercentuali»eafineannol’economiasi è indebolita. Tuttavia le stime sono incerte a causa della volatilità del prezzodelgas.«Insomma,sembradi esseresullemontagnerusse,einquestecondizioninonsoloèdifficilefare previsionimacroeconomichemaanche,perfamiglieeimprese,programmi di spesa e di investimento». In questo quadro «il nostro Paese è in grado, proseguendo sulla strada già intrapresa delle politiche prudenti e delleriforme,digestireleconseguenzediunagradualemanecessariarestrizione monetaria».

Secondo Visco «gli allarmi che a volte vengono sollevati sugli effetti cheulterioriaumentideitassiufficiali potrebberoaveresullanostraeconomianonsonocondivisibili».IlGovernatoresottolineapiuttostoirischisignificativichederivanodall’inflazione per famiglie, imprese e per il risparmio. Per quanto riguarda l’occupazioneViscodicechesonoaumentateleposizionilavorativeatempoindeterminato,aseguitodellenumerose trasformazioni di contratti temporanei attivati durante il 2021. Dopoessersistabilizzatanelterzotrimestre sui livelli elevati del periodo precedente, in ottobre e novembre l’occupazione complessiva sarebbe tornataasalire,siapurelievemente;

Governatore. Ignazio Visco al vertice della Banca d’Italia

sinistra),

Lagarde conferma la linea: l’inflazione di fondo continua a salire

Le indagini sulle attese delle aziende confermano il possibile proseguimento della crescita dell’occupazione

le indagini sulle aspettative a breve terminedelleimpreseconfermanoil possibileproseguimentodellacrescita dei posti di lavoro. «Ladinamicadelleretribuzioniresta peraltro moderata, anche per il protrarsideiprocessinegozialiinsettori,specialmenteneiservizi,doveè ancora alta la quota di dipendenti in attesadirinnovodelcontrattocollettivo».Poiiltema-chiaveperleimprese:lalorodistribuzionedimensionale rimane «uno dei principali fattori di debolezzadelnostropaesee,daquesto, molti altri ne discendono (come la bassa spesa in ricerca, sviluppo e innovazione,sopramenzionataeche, insieme a una qualità del capitale umano da innalzare con decisione, costituisceunindubbiofrenoallacrescita economica)».

Ca.Mar.

©

STATI UNITI Yellen: sono ottimista, i prezzi stanno calando

«Abbiamo ancora un mercato del lavoro molto teso. Stiamo vedendo alcuni segnali di inflazione nei servizi che necessitano attenzione ma complessivamente sono ottimista sul fatto che l’inflazione stia calando». Lo ha detto la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, durante una visita in Zambia. L’indice dei prezzi al consumo è sceso al 6,5% nell’anno fino a dicembre, dal picco del 9% registrato a giugno.

La presidente della Bce: «Ancora aumenti costanti e significativi dei tassi»

Intervento in Germania Isabella Bufacchi Dalnostrocorrispondente FRANCOFORTE

«Manterremolarottapergarantireilritornotempestivodell’inflazionealnostroobiettivo.Dobbiamoabbassarlae raggiungereilnostroobiettivodiun’inflazionechesoprail2%nondiventiradicata nell’economia». La presidente dellaBceChristineLagarde,rivolgendosiieriallacomunitàfinanziariatedesca e internazionale a un evento annualedellaDeutscheBörseaEschborn, hadettochesebbenel’inflazionedell’energiadirecentesiacalata,«l’inflazionedifondocontinuaasalire».

Haquindiripetutoledecisionidipoliticamonetariapreseadicembredal Consigliodirettivo:itassidiinteresse dellaBcedevono«ancoraaumentarein misurasignificativaaunritmocostante perraggiungerelivellisufficientementerestrittivi»,ehaaggiuntoche«devono rimanere su questi livelli fino a quandonecessario».Questosignifica che,doporialzidi250puntibase,«ilpiù veloceaumentonellastoriadell’euro», itassisalirannoancora(perifalchi50 centesimiil2febbraioealtri50centesimiinmarzo)perrimanereaquellivello per quanto necessario. Lagarde ha messo in risalto la sfida per l’Europa dellasicurezzaenergetica,climaticae dell’approvvigionamentodellerisorse.

IntantoFabioPanetta,membrodel boarddellaBce,nelsuointerventodi fronte la commissione per gli affari economiciemonetaridelParlamento europeohachiaritoierialcuniaspetti dell’eurodigitale.Ehatracciatolaroad map,leprossimetappe.Panettahaassicuratoaglieurodeputatiche«l’euro digitalenonsaràmaidenaroprogrammabile»,cioèchiloutilizzanonpotrà decideresescadràentrounacertadata, comefosseunvoucher.LaBce,haspiegato,nonconsentirebbediimporrealcunalimitazionesudove,quandooa chilepersonepossonopagareconun eurodigitaleperché«ciòequivarrebbe a un voucher. E le banche centrali emettonodenaro,nonvouchers».

L’eurodigitaledovràesserefungibile:saràconsentitalacondizionalità,in quantoilsingoloutentepotràstabilire conlacontropartebancariaaqualicondizioni utilizzerà l’euro digitale, per esempio potrà farne uso per pagare mensilmentel’affittodicasa.Unacondizionalitàsurichiestadelprivatocittadino,stabilitaconlapropriabanca.

Rispetto alle preoccupazioni sulla privacy,Panettahafornitosoliderassicurazioni,sottolineandochelaBcenon intendeavereaccessoaidatipersonali

tramitel’eurodigitale.SpetteràalParlamentoeallaCommissioneUe«decidere l’equilibrio tra la privacy e altri importantiobiettivicomelottaalriciclaggio di denaro sporco, contrasto al finanziamentodelterrorismo,prevenzionedell’evasionefiscale»,haaggiunto.Quindiharicordatolecaratteristiche principali dell’euro digitale che «non sostituirà altri metodi di pagamento elettronico,néilcontante,saràcomplementare.Salvaguardandolasovranità monetariarafforzandonelcontempo l’autonomiastrategicaeuropea».

L’eurodigitalesaràunbenepubblico,forniràservizigratuiti.Maicittadini nondiventerannoclientidirettidella Bce,nonpotrannoaprirecontididepositoineurodigitalepressolaBcema resterannoancheinquestoclientidelle bancheedegliistitutifinanziarivigilati. «Nonoffriremoserviziretail»,hapuntualizzatoPanetta:l’eurodigitaleserve peripagamenti,periflussienonpergli stockcioèidepositi.Perl’eurodigitale c’èdomanda:«Icomportamentidipagamento delle persone stanno cambiandoaunavelocitàsenzaprecedenti: negli ultimi tre anni, i pagamenti in contantinell’areadell’eurosonoscesi dal72%al59%,mentreipagamentidigitali stanno diventando sempre più popolari»,hadettoPanetta,ricordandoche«neiPaesiBassieinFinlandiail contante viene utilizzato solo in un quintodelletransazioni».

Panetta ha messo in chiaro che la tecnologiablockchainèefficienteper sistemi decentralizzati «ma non vi è nessunaesperienzaquantoall’utilizzo dellablockchainperunsistemamolto ampio:l’eurodigitalepotrebbevedere un miliardo di transazioni al giorno: 350milionidicittadinipiù50milioni diimpresepotrebberoeffettuareduetretransazionialgiornoineurodigitale.«Latecnologiablockchainesistente èutilizzatasupiccolisistemi».

Sulle prossime tappe, Panetta ha pronosticatocheinautunnolafasedi indagine in Bce si concluderà. A quel puntoilConsigliodirettivodecideràse passareallafasedirealizzazione:ma questononsignificaemetterel’eurodigitale.«Durantequestafasesvilupperemoetesteremolesoluzionitecniche egliaccordicommercialinecessariper fornireedistribuireuneurodigitale,se equandoverràdeciso.L’eventualedecisionedelConsigliodirettivodiemettereuneurodigitalesaràpresainuna fasesuccessiva,solodopocheilParlamento e il Consiglio dell’Ue avranno adottato l’atto legislativo» e avranno

12 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
IMAGOECONOMICA
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presoledecisionipiùpolitiche. ©RIPRODUZIONERISERVATA christine lagarde «Manterremo la rotta per garantire il ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo» intesa su energia e moneta tra brasile e argentina Il presidente argentino, Alberto Fernandez (a destra nella foto), e il brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva (a
Master Il Sole 24 Ore torna protagonista nel campo della formazione con Master Telefisco. Un percorso indispensabile per i professionisti e per chi in azienda si occupa della materia fiscale. Master Telefisco: la formazione continuativa con i migliori Esperti del Sole 24 ORE. Cosa aspetti a partecipare, noi ti aspettiamo. formazione.ilsole24ore.com Master Telefisco. Più che un Master. Un Must.
hanno firmato un memorandum di intesa sull’integrazione monetaria ed energetica. L’annuncio è stato dato in occasione della visita ufficiale di Lula in Argentina
Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 13

La guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina ha spinto le popolazioni della regione indo-pacifica a chiedersi se anche lì problemi nascosti o palesemente in via di deterioramento potrebbero provocare una guerra aperta. Dopo l’isterica reazione della Cina alla visita a Taiwan, lo scorso agosto, dell’ex speaker della Camera dei rappresentanti statunitense Nancy Pelosi, la risposta appare fin troppo chiara. Dall’Hindu Kush al Mar Cinese Meridionale fino al 38esimo parallelo della penisola coreana, l’Indo-Pacifico non manca certo di profonde rivalità storiche e di false rivendicazioni di sovranità che rischiano di far scoppiare un conflitto senza preavviso.

La vera domanda che devono porsi i leader locali è, quindi, se la regione sia in grado di creare una struttura di pace volta a impedire che ambizioni e ostilità nazionali possano degenerare in una guerra aperta. Molto dipenderà se le potenze democratiche che ne fanno parte – Australia, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti – riusciranno a instaurare la fiducia strategica necessaria per far sì che un potenziale “disturbatore della pace” ci pensi due volte prima di dare inizio alle ostilità.

[...] Una lezione fondamentale derivata dalla costruzione di strutture durevoli di pace e sicurezza nel periodo del secondo dopoguerra è che la solidarietà tra i Paesi partecipanti è un elemento imprescindibile. La forte solidarietà in seno alla Nato ha dissuaso, almeno finora, il presidente russo Vladimir Putin dall’estendere la sua guerra oltre i confini dell’Ucraina. Il senso di sicurezza che la Nato offre ai suoi membri ha persino convinto la Svezia e la Finlandia, Paesi con una lunga storia di neutralità, a cercare di entrare a far parte dell’alleanza. Certo, è più facile che si crei solidarietà quando ci sono in ballo questioni economiche, o quando vi è una minaccia esistenziale simile a quella che l’Europa si trovò ad affrontare quando al culmine della Guerra Fredda venne fondata la Nato. Pochi saranno sorpresi che il Comprehensive and progressive agreement for trans-pacific partnership (Cptpp) è stato adottato e attuato, addirittura senza l’imprimatur degli Usa. Per contro, come ha dimostrato la miope risposta dell’India alla guerra in Ucraina, all’interno dell’IndoPacific quadrilateral dialogue (Quad) manca un senso di solidarietà autentico. Dall’ottenimento dell’indipendenza nel 1947, l’India ha sempre pensato di poter garantire la propria sicurezza non allineandosi e puntando sugli sforzi bilaterali. Anche se le regolari incursioni cinesi in territorio indiano,

nella regione dell’Himalaya [...] hanno contribuito a convincere l’India che non può più garantire la propria sicurezza agendo sempre da sola, il primo ministro indiano Narendra Modi, come gran parte dei suoi concittadini, fa fatica ad abbandonare le vecchie abitudini.

Inoltre, un fattore importante nella strategia di sicurezza nazionale dell’India è stato per lungo tempo la sua forte dipendenza dalla Russia per l’addestramento e gli equipaggiamenti militari. Retaggio degli anni in cui gli Stati Uniti avevano legato le proprie sorti regionali al Pakistan, questa dipendenza si era sempre rivelata utile per l’India.

L’Unione Sovietica era stata disponibile a sostenere l’India nella guerra d’indipendenza del Bangladesh del 1971, rifornirla di moderni aerei da combattimento ed esercitare pressioni diplomatiche sulla Cina di Mao dopo che questa aveva invaso il Paese nel 1962.

Quale battitore libero con un piede in entrambi i campi della Guerra Fredda, l’India pensava di vivere nel migliore dei mondi possibili in termini di sicurezza. Ma i tempi sono cambiati e la vecchia dipendenza del Paese dalla Russia ormai la sta spingendo verso il lato sbagliato della storia e aumentando la sua esposizione all’aggressività cinese.

In Giappone abbiamo capito da tempo il ruolo fondamentale che l’India può e dovrebbe svolgere nel creare un assetto di pace e sicurezza nell’Indo-pacifico.

In qualità di ministro della Difesa giapponese, ho visitato l’India nel 2007, ed è stato allora che abbiamo gettato i semi delle nostre prime esercitazioni navali congiunte. Da allora il rapporto si è evoluto in una forma sempre più dinamica di cooperazione militare e d’intelligence Mentre il Quad si consolida per diventare la prima organizzazione di sicurezza dell’Asia, la speranza è che l’India riconosca che mantenersi equidistante dai suoi partner Quad e dalla Russia non è più una politica praticabile, soprattutto ora che la Russia sta diventando sempre di più uno stato vassallo cinese. In un ipotetico conflitto tra India e Cina, gli indiani non dovrebbero restare sorpresi se la Cina convincesse la Russia a sospendere i rifornimenti di equipaggiamenti militari, energia o altre importazioni essenziali all’India. Nessun governo indiano dovrebbe essere disposto ad accettare un rischio così intollerabile in futuro.

Gli architetti dell’India moderna, dal Mahatma Gandhi e Jawaharlal Nehru a Bhimrao Ramji Ambedkar, vedevano l’indipendenza nazionale come un trionfo morale e culturale, oltre che politico. Oggi, con la Cina che rivendica vaste aree delle province settentrionali del Paese, insistere sul principio d’integrità territoriale ovunque è l’unico modo per l’India di garantire che i suoi confini saranno sempre rispettati. Questo principio è ora messo a dura prova in Ucraina.

[...] Le vecchie abitudini stanno anche mettendo a rischio la sicurezza nella penisola coreana. Quasi ottant’anni dopo la fine della guerra del Pacifico, alcune dispute sulla storia del conflitto troppo spesso ostacolano un’efficace collaborazione in materia di sicurezza tra i governi sudcoreano e giapponese, malgrado l’inesorabile volontà del dittatore nordcoreano Kim Jong-un di sviluppare un proprio arsenale nucleare. Nel corso dei decenni, gli Stati Uniti hanno ripetutamente cercato di sanare questa frattura. In ultima analisi, però, solo la Corea del Sud e il Giappone possono farlo. I due Paesi dovrebbero riconoscere che le loro differenze sono un’inezia in confronto alla minaccia concreta alla sicurezza che rappresentano le ambizioni egemoniche del presidente cinese Xi Jinping nella regione e il regime scellerato di Kim Jongun. È incoraggiante vedere che Corea del Sud e Giappone ora sono fortemente impegnati a prestare assistenza all’Ucraina (fornendo sia armi che analisi d’intelligence in tempo reale). Speriamo che la guerra convinca i loro leader politici a lasciarsi alle spalle le sterili polemiche sulla storia e a concentrarsi invece su iniziative congiunte di sicurezza nazionale. Le potenze grandi e ambiziose non riescono a tollerare uno spazio geopolitico vuoto. Putin ha percepito l’isolamento dell’Ucraina, né parte della Nato né dell’Unione europea, proprio come un vuoto da sfruttare. In Asia, l’aver consentito alla Cina di avanzare richieste sempre più aggressive ai suoi vicini non alleati, in particolare nel Mar Cinese Meridionale, ha creato una dinamica simile. E nel Pacifico meridionale, l’abbandono dei piccoli Stati insulari da parte delle democrazie ha incoraggiato la Cina a compiere atti di provocazione militare. Per fortuna, l’attuale ricerca di solidarietà e sicurezza sta cominciando a riempire il vuoto istituzionale nella regione in modo tale da promuovere la sicurezza di Paesi grandi e piccoli.

Quest’unità regionale in fieri significa che se mai una potenza tentasse di alterare la mappa dell’Asia in modo unilaterale, incontrerebbe senz’altro una resistenza strenua e condivisa. ©PROJECT

Kim spinge la Corea del Sud e il Giappone verso l’atomica

Asia/2

Si stima che la Corea del Nord custodisca un arsenale di circa 60 ordigni atomici.

L’anno scorso Pyongyang ha effettuato quasi 90 lanci di missili in grado di trasportare testate nucleari. I vettori erano quasi tutti a corto o medio raggio. Ma uno, lanciato a novembre 2022, era di tipo nuovo, forse una nuova versione dell’Hwasong-17. I tecnici nordcoreani gli avevano impresso una traiettoria molto ripida. Ma, secondo il ministro della Difesa giapponese, se lanciato con un angolo inferiore, il missile avrebbe potuto percorrere anche 15mila chilometri e colpire quasi ovunque sul territorio degli Stati Uniti.

Considerando che il vettore può trasportare tre o quattro testate nucleari si tratta di un totale stravolgimento degli assunti su cui si fonda l’equilibrio militare in Asia. Per quanto le difese anti missile dispiegate dal Pentagono possano essere efficaci, anche un solo missile a testata nucleare che sfuggisse alle maglie dei sistemi di intercettazione spalancherebbe le porte dell’inferno.

Vista a José Ignacio, l’America del Sud sembra quasi l’Eden. Negli Hamptons dell’Uruguay è appena terminato il raffinato festival del cinema con proiezioni sulle dune e l’intelligentsia del Cono Sur si mescola ai nuovi millionari degli unicorni come Mercado Libre e agli eredi di secolari fortune agro-alimentari. L’eco delle proteste e degli scandali che funestano regolarmente (ad onor del vero, spesso) la regione arriva affievolito, per la distanza ma anche perché qui è tutto biodinamico, a partire dal clericot, e inclusivo (e in più gli stranieri non pagano l’Iva, privilegio che anche ciascun villeggiante apprezza). Mentre si apre a Buenos Aires il settimo vertice della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC), con il ritorno sulla scena di Lula al terzo mandato, la situazione politica ed economica dell’Altro Occidente appare però precaria. Tensioni geopolitiche, rallentamento della crescita globale e ascesa dei populismi di destra e di sinistra (di cui peraltro epigono insuperabile rimane il

peronismo, capace di farne una sintesi valida per tutte le stagioni) complicano gli scenari regionali.

L’invasione della piazza dei Tre Poteri a Brasilia da parte dei sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro è avvenuta poche settimane dopo i confusi eventi di Lima, tra golpisti e contro-golpisti, tutti comunque uniti dal rifiuto del dialogo politico.

A suggello di un anno che ha visto tra l’altro la bocciatura del referendum cileno sulla revisione costituzionale del presidente socialista Boric e il suo sodale colombiano Pedro rallentare il processo di pace nel paese, senza registrare progressi come mediatore in Venezuela.

In Argentina, le gesta della Pulga e del Fídeo non hanno oscurato le ennesime inchieste sulla corruzione e le raffazzonate misure di lotta contro l’inflazione, ormai prossima al 100% annuo.

Nel frattempo i movimenti migratori verso il Nord continuano instancabili e il cambiamento climatico miete vittime.

Dietro queste tensioni di varia natura si stagliano

criticità di lunga data. Il rallentamento che, come detto, colpiva la regione anche prima della pandemia è dovuto al modello di specializzazione internazionale che decenni di politiche industriali non sono riusciti a modificare: l’America del Sud produce essenzialmente proteine (carne, soia) e minerali (tutti, fino al ricercatissimo litio) che vende sempre più alla Cina e all’Asia emergente. Quando il Far East rallenta, il Sudamerica frena bruscamente. Meno Pil, meno lavoro, più diseguaglianza – questo essenzialmente il groviglio cui i governi devono trovare soluzione. Sfortunatamente a questo punto fa la sua apparizione la politica, o piuttosto l’antipolitica del populismo, meglio addestrato alla ricerca del colpevole di tutti i mali che alla costruzione di consenso a riforme spesso dolorose: scuola, previdenza, giustizia e salute. Col risultato di indebolire ulteriormente le istituzioni, che ormai anche il più entusiasta adepto della Chicago School neoliberale riconosce essere ingrediente indispensabile per sostenere la crescita. Un quadro senza speranze, allora, in cui anno dopo anno il Continente perde capitale umano, competitività, capacità programmatica e, in fin dei conti, importanza sulla scena internazionale? Non necessariamente, perché ci sono anche le belle notizie, che spesso sfuggono all’attenzione dei media.

Chi sa per esempio che Salvador de Bahia è più sicura che Baltimore e São Paulo che New York? Che in Brasile ci sono 16 unicorni – il doppio che in Giappone (6) e Italia (2) messi insieme? Che la PUC di Santiago ha un miglior impact ranking che qualsiasi università tedesca? Che il margine operativo di Havaianas è pressoché identico a quello di Prada? Piccoli segnali forse, il tempo ci dirà se sono solo moccoli in estinzione di un recente passato intriso di ottimismo o germogli che fioriranno in primavera grazie alla volontà e all’impegno di tutti i protagonisti.

SE PYONGYANG

FOSSE IN GRADO DI COLPIRE GLI USA lo scudo di WASHINGTON POTREBBE venire meno

Per la Corea del Sud le fiamme di questo inferno sono uno scenario ancor meno remoto. Da quando settant’anni fa l’armistizio stabilì sul 38esimo parallelo il confine tra le due Coree, gli Stati Uniti hanno garantito la difesa dei loro alleati, con un massiccio dispiegamento di uomini e mezzi. In Corea stazionano 28.500 militari statunitensi e circa altri 50mila sono in Giappone. L’impegno di Washington non era mai stato messo in dubbio. Ma il test di novembre e l’approccio prudente adottato da Biden nella guerra scatenata dalla Russia hanno cambiato la percezione dei rischi in Oriente.

L’Ucraina col Memorandum di Budapest aveva rinunciato nel 1994 alle armi atomiche in cambio di un impegno, sottoscritto da Usa, Russia e Regno Unito, che garantiva la sua integrità territoriale. Con l’annessione della Crimea e l’occupazione del Donbass nel 2014, il Memorandum si è rivelato uno chiffon de papier. Nonostante gli efferati crimini di guerra, il supporto militare dell’Occidente all’Ucraina è centellinato, per timore che Putin sganci ordigni nucleari per evitare il tracollo.

A Seul questo atteggiamento della Nato induce a presagire scenari catastrofici. Quale affidamento potrebbe fare la Corea del Sud sul sostegno militare di Washington qualora Kim Jong-un fosse in grado di colpire New York, Los Angeles, o Miami con testate atomiche? E se in futuro in America dovessero prevalere gli istinti isolazionisti, le armi atomiche dispiegate a sud del 38mo parallelo verrebbero azionate contro Pyongyang? E se la Cina tentasse l’invasione di Taiwan e la Corea del Nord venisse aizzata da Pechino ad attaccare il Sud, quale dei due fronti avrebbe priorità per gli Usa? E se la Nato fosse risucchiata nel conflitto con la Russia?

Di fronte a tali dilemmi a Seul sono salite le voci che propugnano di gettare alle ortiche il trattato di non proliferazione nucleare. Pochi giorni fa al coro si è unito il Presidente Yoon Suk-yeol ventilando l’attivazione di un programma nucleare. I riverberi di questa sfiducia verso gli Stati Uniti lambiscono Tokyo, dove aleggiano umori altrettanto cupi. Anche il Giappone si è affidato all’ombrello nucleare americano, ma il riarmo della Cina e i continui lanci di missili nordcoreani hanno sfibrato gli istinti pacifisti. Se la Corea si dotasse dell’atomica, il Sol Levante seguirebbe a ruota.

E le ripercussioni nella piccola propaggine della massa continentale euroasiatica che chiamiamo Europa? Dal 24 febbraio 2022 si (stra)parla pomposamente di difesa comune. Tuttavia a livello politico nessuno ha trovato il coraggio di tirar fuori la testa dalla sabbia e guardare in faccia la realtà. Il mondo è ripiombato nella logica delle politiche di potenza: chi possiede l’atomica impone la sua determinazione e gioca da protagonista. Gli altri si indignano e subiscono. Quindi un’Europa che, dopo 75 anni di ignavia, assumesse un ruolo globale autonomo, non potrebbe fare affidamento sull’esigua force de frappe francese (che Parigi peraltro non intende condividere); o sul sostegno degli Usa, soggetto agli umori di un presidente più attento ai voti dell’Ohio che ai piagnistei di Vilnius. O agli interessi di un’Europa debole e frammentata.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 15
Commenti
Le occasioni mancate dell’America Latina penalizzata dai populismi Oltre l’Atlantico
Andrea Goldstein
scacchiere indo-pacifico non può fidarsi di una Russia sempre più dipendente dalla Cina Asia/1
Lo
Scenari 2023
l’autrice Yuriko Koike, governatrice di Tokyo, è stata ministro della Difesa, consigliere per la Sicurezza nazionale e membro della Dieta nazionale del Giappone.
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2022
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Non allineato. Il premier indiano Narendra Modi AFP

In sintesi

16 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23

Imprese & Territori

Bilancio del Comune Milano, crescono gettito Irpef e i dividendi di Sea p.18

Energia

Sicilia, maxi piano da 500 milioni per i siti di agrifotovoltaico p.19

Leonardo: ottimismo sul 2023 Nell’aerospazio 125mila addetti

Industria

L’alta moda a parigi Dopo le sfilate uomo, entrano nel vivo quelle dell’haute couture: molte le maison italiane, da Valentino a Schiaparelli (nella foto) www.ilsole24ore.com/moda I reportage di Angelo Flaccavento

Panorama innovazione Fastweb, joint venture con Founders Factory

Trenta nuove idee imprenditoriali sviluppate in cinque anni. Con due vantaggi per Fastweb: sviluppare per la propria attività prodotti e servizi altamente innovativi e creare valore dalla vendita delle quote delle nuove società una volta sviluppate.

L’impatto: In Italia è 2,9 il moltiplicatore sul valore aggiunto, 3,9 per gli occupati

Duevirgolanovenelcasodelvaloreaggiunto. Quasi quattro se si guarda agli occupati.Seancoracifosserodubbisull’opportunitàdiaveregrandiimpresein Italia, uno sguardo ai moltiplicatori di Leonardo, che evidenziano l’impatto complessivo del big dell’Aerospazio e dellaDifesanelPaese,offronounparametroquantitativoinequivoco.

I 31mila addetti italiani del gruppo salgonocosìa125milanell’interafiliera, compostadaoltre4milaaziende,ingran partePmi.Effettoindottochesiestende alvaloreaggiunto(10miliardi),perun gruppocherappresentail13%dell’industriahi-techitalianaegeneralo0,6%del Pil,esportandoil75%diciòcheproduce, pertrequartigrazieadacquistieffettuati inItalia.Valori,quellidellostudioPrometeiapresentatoieriinAssolombarda, chesintetizzanol’impattopervasivodi Leonardo,sull’interoPaesecosìcomein Lombardia. Percorso costruito anche con un’iniziativa precisa sui fornitori, strategiadirafforzamento(programma Leap) per agevolare la crescita dimensionale,tecnologicaequalitativadellafiliera, solo in Lombardia 1352 aziende. «Percorsofondamentale-spiegal’addi LeonardoAlessandroProfumo-perché solopartnerforticiconsentonodiessere competitivi.Credochedaresoliditàalla filiera sia tra i ruoli fondamentali della grandeimpresamaingeneralesitratta diunpercorsowin-win,incuiibenefici sonoreciproci».Emisurabili,mettendo aconfrontofornitorisottopostialprogrammaealtrianaloghi,inundivarioa doppiacifraafavoredeiprimiinogniparamentro:ricavi,marginieinvestimenti.

«L’obiettivo - aggiunge Profumo - è quello di comprare sempre più da ciascunfornitore,allostessotempopesan-

strategico e motore di innovazione»

piano

È di 7,8 miliardi lo stanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per il 2023 e, di questi la quota maggiore (oltre 1,7 miliardi, pari al 25%) è destinata per l’Osservazione della Terra; seguono i programmi di navigazione satellitare (oltre 1,1 miliardi, pari al 16%), le missioni degli astronauti (886 milioni, pari al 12,5%) e i lanciatori, sia Ariane e Vega (706 milioni, 10%) sia quelli futuri (186, 2,6%). Sono i dati presentati ieri dal direttore generale dell’Esa, Joseph Aschbacher, nella conferenza stampa dedicata ai programmi del 2023. Aschbacher ha poi aggiunto che l’addestramento dei cinque nuovi astronauti europei selezionati nel novembre 2022 «inizierà in aprile presso il Centro dell’Esa a Colonia» e «in agosto l’astronauta Andreas Mogensen tornerà sulla Stazione Spaziale».

doperòprogressivamentemenosulsuo fatturato,pereffettodiunacrescitainternazionalelegataallamaggiorecompetitività». Se lo Spazio cresce senza pause,dopogliannibuidelCovidsono in ripresa anche aeronautica e settore militare.«Nelladifesaesicurezza-spiegaProfumo-stannocrescendogliinvestimentiintuttoilmondo,èunacrescita significativa. Riparte anche la componente civile, noi produciamo fusoliere per Boeing, Airbus e Atr. I passeggeri stanno di nuovo crescendo e riparte la domanda di nuovi velivoli». L’auditorium di Assolombarda è gremito di aziende, a testimonianza di una filiera localeampia.E competitivaneifatti.Basta aggirarsi in sala per imbattersi in aziende(Optec)inseriteinmissioniNasa perfotografarel’impattoconunasteroide;altre(SecondoMona)conordinia130 milioni, più del doppio dei ricavi; altre ancora(Ohb),cheaMilanocercano20 ingegneripergestireinuovisatellitida produrre.«L’Aerospazio-spiegailpresidentediAssolombardaAlessandroSpada-giocaunruoloimportantecomeacceleratorediinnovazionenelnostroterritorioelasuaforzaèlegataancheallegameconcentridiricercaeuniversitàdi eccellenza».«LaLombardiaèunapiattaforma al servizio della nazione - aggiunge il presidente di Confindustria LombardiaFrancescoBuzzella-egrazie allavorodelnostroClusterAerospaziale riusciamoadintegrarcisemprepiùancheconaltrerealtàeuropee».

LOMBARDIA Alessandro Spada: aerospazio importante acceleratore di innovazione del territorio

È da qui, da questo intento che parte dalla visione strategica di una telco, nella fattispecie Fastweb, che continua a spingere sull’innovazione, che nasce l’iniziativa che vede impegnate da una parte la compagnia di proprietà di Swisscom e dall’altra Founders Factory, società internazionale leader nello sviluppo di start up innovative che si è affidata a Fabio Troiani – ex cofondatore e ceo di Bip, la multinazionale della consulenza ora controllata da Cvc – per la sua struttura in Italia. Founders Factory ha una expertise di tutto rispetto: sede a Londra, offre capitali, supporto operativo da parte di un team di 100 esperti. È nata dal Founders Forum: una rete privata di oltre 170 fondatori di unicorni e oltre 300 fondi di capitale di rischio. Dal 2015 le 300 società all’interno del portafoglio di Founders Factory hanno raccolto finanziamenti successivi per 720 milioni. In definitiva ha lanciato da zero oltre 80 start up e ne ha sviluppate oltre 200 attraverso il suo acceleratore d’impresa.

E così attraverso una joint venture fra Fastweb e Founders Factory, con sede operativa a Milano, nei prossimi cinque anni saranno create, finanziate e sviluppate imprese digitali innovative, italiane e internazionali. Il tutto con una dote di 15 milioni fra parte finanziaria garantita da Fastweb e servizi forniti da Founders Factory. Si parla di start up tecnologiche che operano principalmente nei settori della smart home, della sicurezza informatica, della sanità, dell’edutech e dell’industria 4.0.

«L’innovazione è al centro della nostra strategia “Tu sei Futuro” che ha l’obiettivo di costruire un futuro più connesso, inclusivo ed ecosostenibile per tutti. Attraverso la joint venture con Founders Factory, ci impegniamo a offrire ai nostri clienti prodotti e servizi sempre più avanzati con l’obiettivo di guidare il progresso del settore e rendere l’Italia una destinazione privilegiata per le startup che desiderano avviare nuove attività», commenta Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb. Per Henry Lane Fox, amministratore delegato di Founders Factory, «il 2022 è stato l’anno in cui l’Italia ha visto un significativo incremento di investimenti nel mercato delle start up. Sono però necessari ulteriori investimenti nel Paese e un più facile accesso alle infrastrutture per aiutare una nuova generazione di talenti imprenditoriali ad avere successo». Fabio Troiani, presidente di Founders Factory Italy, aggiunge: «La formula di Founders Factory coniuga la velocità e la creatività tipica delle start up con la solidità del management aziendale e dei business case».

Nuovi fondi per l’incubatore di start up

Leonardo

Al via la seconda edizione di Bif: 1,5 milioni alle tre società più innovative

Raoul de Forcade

Leonardolancialasecondaedizione dellaBif(Businessinnovationfactory), l’acceleratoredistartuprealizzatoin partnership con LVenture group. Le candidatureonline,perquantiintendonopartecipareallachiamata,sono apertedaoggifinoal24marzo;previstounprogrammadiaccelerazionedi seimesipressoglispaziBifdiLeonardo, nell’hub di LVenture, a Roma. Intanto si sono concretizzati i risultatidellaprimaedizionediBif,con

l’individuazione delle due aziende giudicatepiùinteressanti,traquelle scelteconlacall,chesonostateselezionateperuninvestimentoinequity, da parte di Leonardo, fino a 500mila euro a ciascuna, attraverso un aumento di capitale dedicato. Si tratta dell’italiana Volta Structural Energy,cheproducebatteriestrutturaliagliionidialluminio,edellasvedeseCanaryBit,chesviluppaunasoluzioneconfidentialcomputingperla gestione sicura dello scambio dati b2b.LaprimaedizionediBifharicevutooltre170candidature,il41%delle qualiprovenientidall’estero.L’analisi dei progetti, focalizzati su servitiza-

tioneautonomoussystems,haportato alladefinizionediunashortlistcomposta da 20 start up e poi alla scelta delle 10 migliori; queste sono state ammessealprogrammadiaccelerazione su cui Leonardo ha investito circa un milione di euro (100mila a impresa),chesièconclusonell’ottobre2022.Sonostateindividuate,infine,ledueaziendechebeneficeranno delle ulteriori risorse.

PerlasecondaedizionediBif,due sonoicampidiinteresseoggettodella call, aperta a start up e spin-off universitarinazionalieinternazionali:il primoèinambitosimulationandgamification e concerne, tra l’altro, lo sviluppodisoluzionidisimulazione discenarirealisticiegemellidigitali; ilsecondoriguardanetworking&cybersecurity,incuisonocompreseanche soluzioni di Iot cybersecurity.

Perrispondereallachiamatasarà possibilecandidarsionlinealsitoleo-

nardoaccelerator.com.Duranteilperiodoapertoallecandidaturecisaràun roadshow di promozione della call, chefaràtappaaNapoli,Milano(dove si svolgerà l’investor day), Tel Aviv, LondraeMonaco.Lestartupinaccelerazioneavrannoanchel'opportunità di mettere alla prova le loro soluzioni tecnologiche, sviluppando un proofofconcept(cioèuntestdifattibilità)conlebusinessunitdiLeonardo. Come avvenuto nella prima edizione di Bif, dal totale dei candidati saràformataunashortlistdi20start up e, tra queste, ne saranno individuate 10 che parteciperanno al programmadiaccelerazionesemestrale, su cui Leonardo investirà fino a 100milaeuroaimpresa.Perlemigliori (fino a tre) è nuovamente previsto uninvestimentoulteriore,dapartedi Leonardo, di circa 1,5 milioni complessivi: fino a 500mila a impresa.

Il roadshow di promozione toccherà città italiane ma anche Tel Aviv, Londra e Monaco

Confindustria Varese

Social progress index, Varese è

al 28 posto

Varese è la 28esima provincia, sulle 107 province italiane, per progresso sociale. È questa la posizione che assegna al territorio il Social Progress Index sviluppato da Iec (Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della Liuc), presentato ieri da Confindustria Varese. Misurare lo sviluppo del territorio andando oltre il Pil, e prendendo quindi come riferimento le risposte ai bisogni umani fondamentali, il benessere, le opportunità, per un totale di 12 componenti e 62 indicatori finali. Per ognuno un voto, con il posizionamento di Varese in Italia e in Lombardia. Risultato: Varese risponde bene ai bisogni dei suoi cittadini e garantisce un buon livello di benessere tanto da attestarsi in queste due dimensioni, a livello nazionale, rispettivamente in 21esima e 20esima posizione. Meno bene, invece, la dimensione delle opportunità, che misura le possibilità dei singoli individui di raggiungere il proprio pieno potenziale. A questa voce, Varese si piazza a metà classifica: 49esima. Risultato finale per Varese nella graduatoria italiana sul progresso sociale: 28esima posizione, appunto. Altri aspetti positivi: sicurezza personale (quarta a livello nazionale); protezione idrogeologica. Punti deboli: l’assistenza medica di base, dispersione nelle reti idriche comunali.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 17
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Il business
. Le
destinate
dell’aerospazio
produzioni del gruppo Leonardo
alla costruzione di satelliti
LE PREVISIONI Profumo: «In Difesa e sicurezza crescono gli investimenti nel mondo ma riparte anche il settore civile»
‘ IN LOMBARDIA Filiera regionale robusta di quasi 1400 aziende Spada (Assolombarda): «Settore
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Due i campi di interesse: l’ambito simulation and gamification e networking & cybersecurity
Il
Esa, 7,8 miliardi per il 2023
Luca Orlando

Imprese & Territori

Milano, sui conti la mina dei trasporti ma crescono gettito Irpef e dividendi

Il bilancio del comune

Bilancio 2023 della ripresa ma crescono gli oneri per la nuova metropolitana

In flessione a 627 milioni i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione

Quellodel2023perilComunediMilanoèilbilanciodellaripresa,conun gettitoIrpefcheaumentaeconlesocietàpartecipatechetornanoalavorarequasiapieniritmi.Cresceanche la tassa di soggiorno, a quota 55 milioni(nel2022eraa35milioni),mentrePalazzoMarinoprevedeanchedi incassare141milionidallealienazioni patrimoniali.Tuttisintomidiun’economia che ricomincia a girae.

Tuttaviail2023èanchel’annoche fa intravedere ciò che a breve succederà:ilpesodeltrasportopubblicosta perdiventareunavoceinsostenibile perilComune.Esiamosoloall’inizio: sequest’annopagarelanuovametro 4costa42milioni,nelgirodi2annisi passerà a 100 milioni.

Undatospiccapiùdialtri:cresconoleentrategeneratedalgettitodell’Irpef. Il che significa che i milanesi guadagnanodipiùdeglianniprecedenti. O forse - come vari indicatori dimostrerebbero - Milano è sempre più una città a misura di ricco. Comunque sia, a livello finanziario la voce delle entrate correnti di natura tributaria,contributivaeperequativa passada1,3miliardidel2022a1,4miliardi del bilancio preventivo 2023.

Altrodatochestaaindicareunaripresaingenerale,leggibiletralerighe dell’esercizioprevisionaledelComune,èilritornodeidividendidellasocietà aeroportuale di Linate e Malpensa,Sea.Lapubblicaamministrazionesiaspetta30milioni(primadel Covid garantiva 40-60 milioni).

Ingeneraleleentrateextratributarie (dividendi, vendite immobiliari,

‘ Sulla spesa del Comune il trasporto locale è la voce più onerosa: quest’anno vale 878 milioni

tpl, multe ecc.) passano da 1,220 miliardia1,335miliardi.Diminuiranno invecenel2023itrasferimentidapartedelloStatoedellaRegione,passando da 678 milioni a 627 milioni. Cresconoanchelemulte:da232milioni di entrate a 251 milioni.

È il trasporto pubblico la voce più onerosa:quest’annovale878milioni di cui 42,5 rappresentati dalla quota M4,destinataacrescereneiprossimi anni(ildebitoverràestintoin30anni). Spiega Emmanuel Conte, assessorealBilanciodiMilano,che«afrontedi878milioniperilcostodigestionedeltrasportopubblico,l’introitoda biglietti e abbonamenti è pari a 395 milioni. Poi c'è una parte che arriva dal governo attraverso la Regione, paria262milioni.Irestanti220milioni si recuperano con la fiscalità del Comune».Mentreilbigliettodeltplè giàstatoaumentato,siragionaorase far pagare di più anche l’ingresso in autonell’AreaC(centrostorico).Per oracostaancora5euro,mapotrebbe subireunadeguamentoall’Istatoun incremento fino a 8,5 euro.

Èinteressantevederelacomposizione della spesa: il 33% è assorbito daltrasporto.Seguelatuteladiterritorioeambienteeildirittoallostudio.

Fanalini di coda, con percentuali prossime allo zero, sono: sviluppo economico, lavoro e formazione. Nessun contributo per energia e diversificazionedellefontienergetiche. Quest’annoancorapeserannoicosti energetici, 30 milioni in più del normale, e gli oneri finanziari.

Maltempo, resta alta l’allerta in Italia

Meteo

Freddo, neve e pioggia: disagi nel centro Italia. Oggi ancora allerta arancione

Pioggia, neve e freddo: continua l’ondata di maltempo che ha colpito soprattutto il Centro Italia. Per oggi la protezione civile ha previsto l’allertaarancioneperrischioidraulico eidrogeologicoinEmiliaRomagna: costa, bassa e alta collina e pianura romagnola. In Toscana nevicate record nell’aretino: oltre un metro di neveècadutaaBadiaTedalda,a700

metri d’altezza. In Umbria a Norcia è stata registrata la nevicata più intensadegliultimi15-20anni,inparticolare in Valnerina. Per le nevicate sono state chiuse le scuole in varie cittàtracuiL’Aquila,Perugia,Terni, Spoleto,Montepulciano,Rieti,inalcuni comuni del Casentino e della Val Tiberina, in provincia di Arezzo. «La situazione qui è disastrosa, in tre, quattro ore è caduto un metro di neve. In questo momento stiamo cercando di aprire le strade, ho allertato la Protezione Civile e sta arrivando una colonna mobile per dare una mano», così ieri mattina testimoniava Giorgio Cortellesi, il sindaco di Amatrice (Rieti), centro colpito dal sisma nel 2016, dove l’abbondante nevicata ha

bloccato le strade attorno alla cittadina. In Abruzzo, ventitré persone, tra cui quattro minori compreso un bimbo di un anno, sono rimaste isolate in quattro frazioni di Valle Castellana, in provincia di Teramo, dopo che una slavina ha reso inagibile l’unica strada di accesso alle case: tutte evacuate.

AllagamentiestradechiuseaRavenna per pioggia e mareggiate. In Romagna si è aggiunta anche la neve, che ha fatto registrare criticità nelle province di Rimini e Forlì-Cesena, in particolare nella zona appenninica della Valmarecchia. Diversiproblemiallareteelettricanellazona,conoltre5milainterruzioni. R.I.T.

garantire un supporto al potere d'acquisto dei collaboratori. Verrà erogato un contributo straordinario welfare, del valore di 500 euro, a favore di tutto il personale

lavoro, Dramma a vigevano Infortunio morale sul lavoro a Vigevano, in provincia di Pavia, dove un uomo è morto ieri pomeriggio all’interno di un cantiere edile

Biathlon, ad Anterselva una Coppa del mondo da 50 mila spettatori

Sport e territorio

Dopo due anni di stop a causa della pandemia evento da 10 milioni

Marco Bellinazzo

Dopo due edizioni in cui gli spalti della Südtirol Arena erano rimasti desertiacausadellapandemia,Anterselvaquest’annohapotutoriabbracciareilsuopubblico,composto soprattutto da appassionati tedeschiescandinavi.Iquattrogiornidi garedellaCoppadelmondodibiathlon sono tornati così ad essere il piùimportanteappuntamentoitaliano degli sport invernali. Cinquantamila spettatori che hanno invaso per circa una settimana le valli di Rasun e Anterselva, in provincia di Bolzano, assicurando un incassodaticketingchehasfiorato i 2 milioni ma soprattutto un giro d’affarilegatoalturismosportivodi oltre 10 milioni di euro.

Come accadeva regolarmente prima della pandemia, durante i quattrogiornidelleprovesonostate occupate quasi tutte le camere disponibili da Bressanone fino a SanCandido.Esecondounostudio effettuatosuinputdagliorganizzatori dell’evento ogni spettatore spendeinmediatrai150ei200euro al giorno tra biglietto, cibo, alloggio e bevande.

L’impiantodiAnterselvacostruitoa1600metrisfruttandouncatinonaturaleincastonatotralemontagne, può ospitare complessiva-

mente 21 mila persone, con 14.500 posti a sedere e altri 6.500 lungo la pista.InauguratoneglianniSettanta è stato ammodernato con interventi realizzati in occasione dei mondiali del 2007 e di quelli del 2020.L’ultimarasegnairidata,poco prima della scoppio della pandemia,inparticolare,hapermessodi rimettereanuovoletribune,lasala stampa e i parcheggi. Le strutture cosìsonogiàpronteperleOlimpiadidel2026.Anterselvanell’ambito deiGiochiinvernaliassegnatiaMilano e Cortina, sarà il palcoscenico dellegaredibiathlon,portandoper

la prima volta nella storia dello sportlecompetizioniacinquecerchi in territorio altoatesino.

Il giro d’affari diretto delle gare di ebiathlon ad Anterselva si completa con i proventi dei diritti televisiviedellesponsorizzazionilocali. I diritti tv sono gestiti centralmente dall’Ibu (International Biathlon Union), che retrocede ad Anterselva una quota (prima della pandemia era intorno ai 120mila euro) che viene girata quasi in toto allaFisi,laFederazioneitalianadegli sport invernali.

Per quanto concerne i diritti legatialmarketing,ilBiathlonWorld Cup Committee di Anterselva ha prolungatolapartnershipesclusiva con Infront fino alla fine della stagione 2029/30.

Addio all’imprenditore Gregory Bongiorno, guida di Sicindustria

Capitani d’industria

Scomparso per un arresto cardiaco amministratore delegato dell’Agesp

CASTELLAMMARE DEL GOLFO

Era un costruttore di futuro con un cantiere sempre aperto e tanti progetti da realizzare. Gregory Bongiorno, il presidente di Sicindustria, morto per un arresto cardiaco domenica scorsa, aveva negli occhi il guizzo di chi sa guardare lontano. Avrebbe compiuto 48 anni l’8 febbraio, lascia la moglie Annalisa e i due figli Sofia e Vincenzo.

Negli ultimi giorni, bloccato dall’inflenza a casa a Castellammare del Golfo in provincia di Trapani,sisentivacomeunleone in gabbia. Non era abituato al riposo: divideva il suo tempo tra il lavoro di rappresentanza di Sicindustria (la maggiore associazione di territorio del sistema confindustriale siciliano), in un’opera di rilancio del sistema associativo delle imprese dell’isola, e la Agesp, l’azienda specializzata nella raccoltaesmaltimentodeirifiutisolidiurbaniereditatadaigenitoriche lui da amministratore delegato avevaprofondamenterinnovatoe fatto crescere. Questa è l’azienda cheluilascia:laAgesp,fondatanel 1971, lavora oggi in Sicilia, nella provincia di Asti, in Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e Sardegna.Haavutocomeclientioltre60 enti pubblici e più di 250 aziende private, dà lavoro a 350 persone, dispone di 400 automezzi.

LaureatoinEconomiaaziendale all’Università Cattaneo di Castellanza, Bongiorno è stato un imprenditore che aveva dimostrato di avere una visione di sviluppo nella legalità prima da presidente di Confindustria Trapani e dal 2021dapresidentedi Sicindustria, oltre che componente del Comitato credito e finanza di Confindustria nazionale e vicepresidente vicario di Confindustria Cisambiente. «Imprenditore e persona dal grande valore umano ed espressione autentica dei valori confederali»èilricordodiConfindustria, il cui presidente Carlo Bonomi parteciperà oggi ai funerali che si terranno alle 15 nella Chiesa

Madredi CastellammaredelGolfo officiati dal vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli. Non bastano le parole per ricordare l’impegno di Gregory Bongiorno. La legalità e la lotta alla mafia, vissuta sulla sua pelle: nel 2013 ha denunciato il racket delle estorsioni e ha fattocondannaregliaguzzini.Esu questo fronte era in cantiere una iniziativa pubblica da tenere proprio a febbraio. E in parallelo c’era l’impegno a costruire un contesto per trattenere in Sicilia i giovani: i contatti con l’università, gli accordi, i progetti. Perché Gregory immaginavaunaSiciliamodernaeliberadalmalaffare. Unterrenofertile per giovani brillanti e intelligenti. Come lo è stato lui.

18 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
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‘ L’Arena Alto Adige è già pronta per ospitare le gare delle Olimpiadi invernali del 2026
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‘ A capo della maggiore Associazione di territorio del sistema confindustriale siciliano
Bonus Crédit Agricole Arriva un nuovo pacchetto di misure concrete a sostegno dei dipendenti, definito da Crédit Agricole Italia insieme ai sindacati, con l'obiettivo di Il bilancio di Milano. Cresce il gettito Irpef della città ANSA

Imprese & Territori

è

del

Sicilia, maxi piano di Aquila Clean Energy: 500 milioni per sette siti di agrifotovoltaico

Energia

L’obiettivo è installare fino a 570 MW nelle zone di Enna, Palermo, Trapani e Catania

Per due progetti si punta ad avviare i lavori di realizzazione entro l’anno

Un piano di investimenti di oltre mezzo miliardo di euro per la costruzione in Sicilia di sette impianti agrifotovoltaiciediunimpiantofotovoltaico nei territori delle province di Palermo, Trapani, Catania e Enna. Al termine della costruzione dei sette impianti programmati nell'isola è prevista una capacità complessiva pari a circa 570 Mw. È il programma varato dalla società tedesca Aquila Clean Energy, aziendachegiàgestisceunportafoglio con una capacità totale di circa 12GwinEuropa.AquilaCleanEnergyèunadivisionedelgruppoAquila Capital, con sede ad Amburgo e che di recente ha aperto sedi anche a

Milano e a Singapore. Fondata nel 2001attualmenteAquilaCapitalgestisce quasi 14 miliardi di euro per conto di investitori istituzionali in tutto il mondo: ha circa 650 dipendenti e 16 uffici in 15 Paesi del mondoeoggigestisceenergiaeolica,solare fotovoltaica e idroelettrica con una capacità superiore a 17 Gw. L’obiettivo, spiegano dall’azienda, è raggiungere un portafoglio di potenza rinnovabile installata pari a 25 Gw entro il 2025.

«La Sicilia, per noi, rappresenta unterritoriostrategicononsoloalivello nazionale, ma anche europeo – dice Alberto Arcioli, responsabile sviluppoperAquilaCleanEnergyin Italia –. La posizione geografica del’'isolaconsentediavereunaproduzione netta doppia, a parità di potenza installata, rispetto, ad esempio, al Regno Unito. Inoltre, i nostri progetti si integrano perfettamente col territorio senza sottrarre suolo allagricoltura, che viene ampiamente valorizzata grazie alla collaborazioneconespertiagronomiche individuano per ogni impianto di energia le piante e le tipicità che meglio si adattano all’ambiente».

Dei sette progetti presentati da Aquila Clean Energy in Sicilia, due si trovano in fase molto avanzata e la società prevede l’inizio della costruzionedurantequestoanno.«Da questo punto di vista – dice ancora Arcioli – abbiamo registrato positivamente l’approccio del nuovo governo regionale, che punta molto sui temi energetici e sulla semplificazione dei processi amministrativi. Speriamo che anche questo concorra, in futuro, a trasformare la Sicilia in un hub energetico».

Per lo sviluppo dei progetti in Sicilia,l’aziendatedescahacollaborato con sviluppatori locali, «attingendo alla loro pluriennale esperienza nella realizzazione di infrastrutture sostenibili – spiegano ancora dall’azienda –. Nei luoghi in cui scegliamo di investire per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione,puntiamoadavviareun dialogo con le istituzioni locali per armonizzareiprogettialleesigenze del territorio, anche con misure ad hoc che possano mitigare l’impatto delle opere o di problematiche non necessariamente collegate agli impianti, ma anche per valorizzare gli aspetti positivi».

sarà in vigore dal 14 febbraio al 31 dicembre 2023. Lo conferma Leo Caroli, coordinatore Sepac, la task force per le crisi aziendali della Regione Puglia

Federlegno Legno e arredo, frena la crescita dell’export nei

nove mesi

L’export della filiera legno-arredo nei primi nove mesi del 2022 è ancora in crescita rispetto all’analogo periodo 2021 (+16%, pe run valore complessivo di 15,6 miliardi di euro), ma riflette un rallentamento progressivo registrato nel corso dell’anno. Nel terzo trimestre l’incremento è stato in fatti dell’11% rispetto al 2021, contro il +21% del primo trimestre e il + 16% del periodo aprile-giugno (dati Centro Studi FederlegnoArredo)

I dati

A pesare il fenomeno delle surroghe che sono scese del 58,2%

Importante contrazione nella richiesta di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane nel 2022, con un calo della domanda del 22,7% rispetto all’anno precedente.

A pesare il fenomeno delle surroghe, che hanno subito flessione del 58,2% nei primi nove mesi dell’anno, mentre i nuovi mutui erogati si sono mantenuti pressoché stabili, con una contrazione dell’1,1%, come hanno evidenziato i dati raccolti da Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.

In controtendenza con il calo dei mutui è l’importo medio richiesto nel 2022, che ha toccato un volume di 144.458 euro, in crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente, con quasi i tre quarti delle richieste che ha registrato un importo medio inferiore a 150.000 euro. Guardando, invece, alle fasce d’età, si

In aumento invece l’importo medio che ha superato di poco i 144 mila euro (+3,8%)

conferma la fascia under 35 come un vero e proprio catalizzatore dei volumi di domanda, con il 35,6% del totale. «In questi ultimi mesi, la domanda di nuovi mutui è stata penalizzata principalmente da due fattori: aumento dei tassi di interesse e minore disponibilità delle famiglie al ricorso al credito per via del clima di incertezza sul fronte geopolitico e macroeconomico. Inoltre, ha sicuramente influito anche il temporaneo venire meno dell’offerta di mutui agevolati con garanzia Consap agli under 36, diventati economicamente non più sostenibili per l’offerta. Tuttavia, per il 2023 sono stati confermati molti degli incentivi governativi, in particolare quelli rivolti ai giovani, alla ristrutturazione edilizia e al risparmio energetico. Da considerarsi come dei veri e propri antidoti per l’intero comparto», ha dichiarato Simone Capecchi, Executive Director di Crif.

necrologi

IlPresidenteCarloBonomi,insieme al Consiglio di Presidenza, a tuttigliOrganinazionalidiConfindustria e al Direttore Generale Francesca Mariotti, con profondo dolore e grande commozione si unisce al ricordo di quanti hanno voluto bene all’amico e collega

GREGORY BONGIORNO

PresidentediSicindustria,imprenditoreepersonadalgrandevalore umano ed espressione autentica dei valori confederali. Alla sua famiglia, alla sua Sicindustria, alla suaaziendaeatuttiisuoicollaboratorilecondoglianzeelapiùsentita vicinanza.

CarloBonomi,insiemeallamoglie Veronica,partecipacongrandedolorealluttodellafamigliaperl’improvvisa e prematura perdita del carissimo

GREGORY BONGIORNO un grande amico e una persona straordinaria.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 19
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‘ La società ha come target di raggiungere i 25 GW di potenza rinnovabile installata entro il 2025
449
Cassa integrazione Natuzzi Cassa integrazione straordinaria per 449 addetti della Natuzzi per il sito di Altamura denominato Natuzzi-Graviscella. L’intesa, che esclude esuberi personale, stata sottoscritta nel pomeriggio tra Arpal Puglia, Comitato monitoraggio Sepac della Regione Puglia, Natuzzi Spa, Confindustria e Sindacati. L’ammortizzatore sociale
Crif, nel 2022 la domanda di mutui crolla del 22,7%
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Imprese & Territori

Gruppo Conad al cambio di vertice, Pugliese archivia 20 anni da record

Distribuzione

La fine del mandato coincide con l’assemblea dei soci del prossimo maggio

Giorgio dell’Orefice

Manca l’accordo sull’uscita, le discussioni sono ancora in corso, ma nella sostanza è arrivata ai titoli di coda la brillante storia di successo di Francesco Pugliese alla Guida di Conad. Il manager, alla guida del Consorzio nazionale dettaglianti da quasi 20 anni, è in scadenza di mandato e in uscita con la prossima assemblea di maggio. Al suo posto alcune candidature. Fra queste, quella dell’attuale presidente di Legacoop, Mauro Lusetti.

L’assemblea di Legacoop convocata per la nomina del nuovo presidente è in calendario per il prossimo maggio-giugno.

Francesco Pugliese ha assunto la guida del gruppo Conad nel 2004. Fino ad allora era stato un manager di lungo corso prima in Barilla (dove era passato da capo della forza vendite Barilla al Sud a direttore commerciale Italia e poi direttore commerciale di Barilla Europe) e poi in Yomo (altro marchio al quale era approdato alle soglie del fallimento e che in breve tempo ha riorganizzato e

poi ceduto a Granarolo).

Alla guida di Conad Pugliese ha portato il Gruppo, in poco meno di venti anni, a più che raddoppiare il proprio giro d’affari - passato da 8 a 18,5 miliardi di euro - e alla leadership per quota di mercato delle insegne della grande distribuzione in Italia.

Pugliese ha assunto la guida del gruppo della grande distribuzione in un frangente difficile quando fu decretato il fallimento della Sisa (Società italiana supermercati associati) di Puglia, una delle cooperative che Conad utilizzava per rifornire i punti vendita territoriali. Da quel difficile frangente prese le mosse l’avventura in Conad di Francesco Pugliese che in quasi venti anni oltre al raddoppio del fatturato del gruppo ha visto altri importanti momenti di passaggio: il grande processo di integrazione delle cooperative che compongono Conad (passate da 8 a 4 con un ruolo chiave e una centralità assegnati al Consorzio e che prima non aveva), il tumultuoso sviluppo della Private label, ovvero dei prodotti a marchio del distributore che nel caso di Conad sono giunti a una quota di mercato del 30% e, in anni più recenti, la fusione per incorporazione di Auchan che ha decretato un ulteriore step di crescita dimensionale e di giro d’affari.

In particolare per quanto riguarda lo sviluppo della marca privata, in questo percorso decisive sono state alcune iniziative messe in campo da Pugliese come l’operazione sui prezzi “Bassi e Fissi” e poi la linea ”Sapori & Dintorni”. Con quest’ultima la marca privata targata Conad si è “emancipata” dal

Il

segmento basic entrando in forza anche in settori premium e nelle produzioni di qualità come i marchi Dop e Igp dell'agroalimentare. Un’operazione che poi è stata anche rafforzata negli anni con ulteriori iniziative promozionali come “Il Viaggio in Italia” di Conad.

E, infine, ma certo non perché di minore importanza, l’acquisizione e incorporazione dei punti vendita di Auchan Italia, operazione complessa ma che è stata alla base dell’ulteriore step di crescita dimensionale e di fatturato del Gruppo. Basti pensare che i punti vendita

acquisiti hanno portato “in dote” un giro d’affari che all’epoca dell’acquisizione era di circa 4,5 miliardi di euro. Un’operazione complessa di integrazione che ha reso necessario il varo di una società ad hoc, Margherita, di cui erano azionisti al 51% Conad e, al restante 49%, l’immobiliarista Raffaele Mincione. Le due reti di punti vendita e i relativi dipendenti (in parte assorbiti e in alta parte incentivati all’uscita) sono state nel tempo razionalizzate. Alcuni supermercati sono stati ceduti a terzi il tutto con il via libera dell’Antitrust che ha verificato l'assenza di una posizione dominante.

Pugliese, intanto, dopo essere stato nominato anche presidente del Gruppo circa un anno fa è stato nominato alla vicepresidenza di Confcommercio.

Sodexo Italia, nei piani i servizi alle aziende come volano di sviluppo

La strategia

Il fatturato passerà così dai 417 milioni del 2022 ai 500 milioni del 2025

Enrico Netti

Sonoiserviziperleaziendeilvolano dellosviluppodiSodexoItalia,filiale dellamultinazionalefrancesedellaristorazionecollettiva.Nelnuovocorso sipuntasuiservizidigestioneecura degliambientiaziendali,servizidifacilitymanagementeservizialberghiericonduesocietàdedicate.«Ilfatturato passeràcosìdai417milionidel2022ai 430dibudgetperquest’annoei500 milionidel2025/2026-diceStefano Biaggi,addiSodexoItalia-conunmix che passerà dall’attuale 70% di ricavi legatoallaristorazioneeil30%daiservizi,pariacirca120milionidieuro,per arrivare nel lungo periodo a un 50% generatodaiservizi».Lanuovaoffertà saràpresentataoggieprevededuepilastri. Il primo è Vital Spaces ed è la nuovapropostadelgruppocheoffrirà, specialmentealmercatoprivato,serviziavaloreaggiunto.«VitalSpacesinterverrànell’areadell’ambientedilavoro e su come migliorare la qualità dellavitadellostaffoffrendolemigliori soluzionioltreallaristorazione-spiegaEnricoBartoli,Direttoresegmento aziendeSodexoItalia-.Silavorerànell’area dell’ergonomia, dell’illuminotecnica,dell’ambientepermetterenellemiglioricondizionioperativeilpersonaledell’aziendaclienteeunavolta implementatalapropostasicontinueràalavorareneltempoperlagestione

deiservizi».L’offertadiVitalSpacesè statarodatainFrancia,RegnoUnitoe neimercatidelNordEuropaeoraapproda in Italia dove «puntiamo sulle aziendedelmanifatturieroedelterziario»sottolineaBartoli.

Si accelera inoltre su Entegra, societàcheoperacomeunpartnerdiapprovvigionamento strategico come unacentraleacquistiperhoteleristorantichesiappoggiaallaforzacontrattualeeaivolumidiSodexo.Inoltreèin gradodifornireservizidiconsulenza nell’organizzazione dei servizi, nella presentazionedell’offertanellaristorazioneperglihotelelaformazionedel personale.EntegrainItaliaèoperativa daquattroanniesecondoipianièprevistaunacrescitadioltreil50%subase annuaperilprossimotriennio.Ilportafoglio clienti è passato dai 30 del 2020ai190del2022edovrebbearrivareamillenel2025.IltransatodiEntegra è passato dai 3 milioni del primo anno ai 26 dello scorso anno che diventeranno 40 nel 2023 e superare i 100milioninel2025.Nelnuovocorso di Sodexo la ristorazione mantiene unaposizionechiavemaprimailCovidepoil’inflazionehannomessosottopressionelamarginalità.Perquesto BiaggichiedealParlamento«direndereobbligatorialarevisioneprezzi, duevoltel’anno,echesiabasatasuindici Istat elaborati sul nostro settore, indipendentementedallapercentuale divariazionedelcosto.Taleadeguamentonondovràinalcunmodoricaderesulconsumatorefinaleesullefamiglie». Una sorta di indicizzazione delservizioallefluttuazionidegliapprovvigionamenti «che nell’ultimo annohavistoaumentimediperlederratetrail18eil22%»concludel’ad. enrico.netti@ilsole24ore.com

20 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
©RIPRODUZIONERISERVATA
-10%
contro il vino - ha ricordato ieri il portavoce della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker - ma il consumo dannoso di alcol è una preoccupazione di salute pubblica» il calo di alcol entro il 2025 Il Piano per battere il cancro della Ue prevede che entro tre anni il consumo di alcolici nell’Unione europea diminuisca del 10%: «Nessuno è In scadenza il manager che ha portato il gruppo alla leadership in Italia La crescita di Conad. gruppo con 18,5 miliardi di ricavi ha raggiunto la leadership nella gdo italiana

per velocizzare i tempi» e «non venne fatto il collaudo statico» e «mancarono i controlli dalla direzione dei lavori». Un «intervento sulla pila 9 - ha aggiunto - avrebbe evitato il crollo».

«Formazione digitale ascensore sociale a vantaggio del paese»

«Oggic’èveramenteuna lontananzatra ilbisogno crescentedi formazione,dovutoallavelocitàe allacomplessitàdicambiamentodel mondo,eidatiitaliani.Bisogna costruireunpontee,nel2023,il pontenonpuòcheesseredigitale». FabioVaccaronosintetizzacosìle ragionichehannoportatoilgruppo dicuièceo(Multiversity)ascommetteresullanascitadell’associazioneUnited,cheraggruppasettedegli 11ateneitelematiciitaliani(sucui vedaaltroarticoloinpagina).Uno strumento-sottolineal’exvicepresidentediGoogleemanagingdirector diGoogleItalia,conunpassato recentedaconsigliered’amministrazionedelSole24Orecheproprio conMultiversityhadatovitaal marchio«Sole24OreFormazione»che«permetteràdiaccrescereil posizionamentoelareputazione dellaformazionedigitaleinItalia». Come?«L’associazione-rispondeintendecontribuireattivamenteallo sviluppodiunsistemacoerente,a livelloitalianoedeuropeo,cheagisca perpromuoverelaformazionea distanza,laricercaavanzataeil trasferimentotecnologico».

Vistoilsuopuntodiosservazione attuale,ungruppochecontrollale universitàdigitaliPegaso,MercatorumeSanRaffaeleRomacon 170milastudentie170docentidi ruolo,evistasoprattuttolasuaesperienzadecennaleinGoogle,parlare conluièanchel’occasioneperfareil puntosuiritardiesulleprospettive dellatrasformazionedigitaleincorso nelPaese.Inprimisperl’education. Quel28%dilaureatinellafascia 30-34annirischiapernoidiessere un’ipotecanonsolosulpresentema anchesulfuturo.Specieseconsideriamo-ricordaVaccarono-che «FranciaeGermaniavantanorispettivamenteil50%e36%dellapopolazionelaureata»echelamediaUeè del41percento.

Dadovearrivaquestoritardo? Suquestasituazionepesanoalcuni aspettispecificicomeunaretedi infrastrutturelimitateelaparticolare conformazionegeograficaconpoche metropolieunapopolazioneche

nell’80%deicasirisiedeinluoghicon menodi100.000abitanti.Inpiù,se consideriamocheil50%delleprovinceèprivodiunasedeuniversitaria,senededucefacilmenteche ancorapertroppiitalianiiniziare l’universitàsignificaaffrontare viaggietrasferimenticomplicati.

Unostudentesudueoggièfuorisede.NegliannidelCovidladidatticaadistanzaeradiventatalaregola anchenelleuniversitàmaunavolta terminatal’emergenzagliatenei sonotornatiinmassaallelezioniin presenza.Cheereditàhalasciato quell’esperienza?

L’Italiasièfattasorprenderedalla pandemiaconunritardostrutturale significativo.IlgiornodiCodognoun italianosuquattrononeramai andatoinrete.Avevamoil75%di penetrazioneinternet:unrecord

negativodelleeconomieindustrializzate.Abbiamodovutofaredi necessitàvirtù.Inparticolarenel mondodellascuolaèstatoevidente chelatecnologia,daunlato,ha permessodievitareundisastroma, dall’altro,èstatautilizzatasoloinuna logicaemergenziale.Cisièunpo’ arrangiatiedalìènatal’ideachela didatticadigitalesiasololadidatticaa distanzaquandoinrealtàèsolola versionebasilareenonc’entranulla conlatrasformazionedigitalesta avendoanchesulsettoredell’istruzionesuperiore.Delresto,seci pensiamo,indieciannidiGoogleho vistounatrasformazioneepocalein sensodigitaledisettorichespaziano dallafinanzaall’automotivealla distribuzioneaimedia.Inuncontestodelgenere,con5miliardidi personeinretenelmondoeoltre35 miliardidideviceconnessi,siamonel pienodiunarivoluzionedigitale.E nonc’èalcunmotivopercuil’universitàitalianadebbaritenersiisolatae immunedaibeneficitrasformativi chelarivoluzionetecnologicasta portandointuttiglialtricomparti.La tecnologia,applicataalmondo dell’istruzione,aiutaapotenziare l’offertaeamodulareicontenutiela loroerogazioneinformemoderne, capacidiraggiungereungrandissimonumerodipersone.Faredidatticaonlineperònonsignificasolo

mettersidavantiaunatelecamerae registrare.Varipensatal’intera propostaformativaattraversoil grandepotenzialedeinuovistrumenti,conmodalitàinterattiveche rendanolostudenteparteintegrante delprocessodiapprendimento. Cheruoloimmaginapergli ateneitelematici?

InItalialeuniversitàdigitalirappresentanounostrumentoimprescindibilediaggiornamentodellecompetenzeel’unicaopzioneefficacein terminidiascensoresociale,avantaggiodell’interosistemaproduttivo nazionale.Gliateneidigitaliinfatti arrivanoladdovenonsonodisponibiliistituzioniaccademichetradizionalie,grazieallaloroproposta flessibileeaccessibile,consentonoa lavoratori,giovanifamiglieconfigli echiunquenonpossausufruire dellaformazioneinpresenza,di accedereaunapropostaaccademica digrandequalità,ritagliatasulle proprieesigenze.

Inchemodo?

Quelladelleuniversitàdigitalièuna sfidadisistema,chenoiperprimi viviamocongrandeserietà.Solo un’integrazionestrategicafraatenei inpresenzaedigitali,pubblicie privati,puòcolmareungapche rischiadiallargarsiulteriormente senzaunavisionedilungotermine.

Microtec, la filiera dei chip torni in Europa

«Le applicazioni industriali oggi richiedono funzioni avanzate di elaborazione e gestione di dati», spiega. Il settore della lavorazione del legno non fa eccezione.

Riportare in Europa – meglio, in Italia – una filiera dei microchip è fondamentale per le imprese: «Praticamente tutte le nostre produzioni contengono componenti elettroniche: penso a cellulari, automobili, computer, lavatrici» spiega Federico Giudiceandrea, fondatore e presidente di Microtec, che dal 1980 a Bressanone definisce gli standard dell'industria del legno.

Qui è stata messa a punto la fingerprint digitale, ovvero quell’impronta(unica)grazieallaqualeogni tronco viene riconosciuto e monitorato per garantire la completa tracciabilità.

Microtec produce macchinari –tomografi, scanner – per la scansione dei tronchi. Significa per ogni pezzo restituire un’immagine completa, classificare densità e volume sotto la corteccia, descrivere ed esaminare eventuali difetti e dare indicazioni sulle soluzioni di taglio migliori per ottimizzare il risultato e ridurre gli sprechi: così migliora la produttività e aumentano i ricavi e il valore della vendita. Si tratta in sostanza di sistemi di visione evoluti, che si applicano anche all’industria del food: sono capaci di “leggere” se la marmellata all’interno di un croissant è nella giusta quantità, o se nelle olive snocciola-

te sono rimasti residui potenzialmente dannosi.

Cinquecento addetti nel mondo, 250 in Alto Adige e un export che arriva alla quota del 95%. E una sfida: produrre fronteggiando le difficoltà nella fornitura dei microchip: «Sarebbe assurdo che l’Italia e l’Europa perdessero l’occasione di accorciare le catene di fornitura, riducendo i rischi. Nel nostro caso i chip arrivano soprattutto da Taiwan, una delle molte aree soggette a periodi di tensione. Il nostro ufficio acquisti ha più volte cercato alternative, ma allo stato attuale non ce ne sono».

Eppure la stessa Microtec ha progettato al proprio interno i componenti necessari alle macchine made in Alto Adige: «Abbiamo le competenze per farlo, ma poi la produzione avviene in Estremo Oriente: serve personale altamente specializzato, si tratta di componenti miniaturizzati e lì ci sono anche le fonderie di silicio che forniscono il materiale necessario».

Quello delle competenze è un altro fattore cruciale: «Non basta

riavviare una produzione qui: occorre saper lavorare. Per anni ci siamo detti che era una buona idea mantenere vicini i centri di ricerca, il cosiddetto cervello, e delegare le fasi operative. Ma le braccia sono fondamentali tanto quanto le menti, e non si improvvisano. Ora abbiamo sufficiente know how, ma ci manca la manifattura. Si è a lungo sottovalutato il fatto che l’innovazione non è solo progettazione, occorre la pratica. Servono scuole, formazione adeguata, ed è qualcosa che non si improvvisa: c’è una intera capacità produttiva da ricostruire».

Intanto, la situazione per chi produce non è semplice e aiumentare i magazzini non è risolutivo: «Ci sono componenti elettroniche con consegna a un anno, altre volte i fornitori chiamano e semplicemente avvisano che l’ordine slitta di tre mesi. Questo naturalmente crea un mercato parallelo e forme di speculazione che, in queste condizioni, è difficile tenere sotto controllo».

L’iniziativa

L’associazione Si chiama United, Università italiane telematiche e digitali, ed è la prima associazione delle università digitali italiane nata con gli obiettivi di «favorire l’accesso alla formazione universitaria, rendere più flessibile il percorso accademico e promuovere la trasformazione digitale del sistema universitario italiano».

I fondatori Alla nascita hanno contribuito sette atenei digitali italiani: Università telematica Pegaso, Università telematica Mercatorum, Università telematica San Raffaele Roma, Università Telematica degli Studi Iul, Università eCampus, Università telematica

Leonardo Da Vinci e Università Telematica “Giustino Fortunato”

Nasce United, la prima associazione che lega le università telematiche

Istruzione

Alla creazione di questa nuova realtà hanno contribuito sette atenei

Favorire l’accesso alla formazione universitaria, rendere più flessibile il percorso accademico e promuovere la trasformazione digitale del sistema universitario italiano. Sono questi gli obiettivi alla base della nascita di United, la prima associazione delle università telematiche e digitali italiane. A presiederla è stato chiamato Paolo Miccoli, ex presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur).

Alla formazione di questa nuova realtà hanno contribuito sette su 11 degli atenei telematici riconosciuti dal Ministero dell'Università e Ricerca (Mur). E cioè Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma, Iul, eCampus, Leonardo Da Vinci e Giustino Fortunato. Tra i compiti predefiniti del nuovo organismospiega una nota - c'è quello di «rappresentare ogni ateneo che condivida e si impegni ad affermare il principio dell'autonomia universitaria, investendo in particolare sull'innovazione tecnologica e su nuove forme di didattica e di ricerca. Al tempo stesso - prosegue il comunicato - «l'associazione vuole contribuire attivamente allo sviluppo di un coerente sistema italiano ed europeo per la formazione a distanza, la ricerca avanzata ed il trasferimento tecnologico».

Nelle intenzioni dei proponente United deve «implementare il virtuoso dialogo tra gli atenei rappresentati e le istituzioni locali, nazionali ed europee al fine di garantire una maggiore qualità dell'intero sistema universitario italiano».

Per farlo si propone di diventare un organo consultivo del Mur per le tematiche istituzionali e regolatorie che riguardano gli interessi peculiari della categoria. I sette atenei che la compongono si dicono portatori di un interesse comune e puntano a sviluppare attività condivise sul piano della didattica, della ricerca e della terza missione, con particolare riferimento all'utilizzo delle metodologie della formazione a distanza, dell’e-learning e di ogni altra tecnologia digitale avanzata.

«La nascita di questa associazione è un tassello fondamentale nel percorso di valorizzazione delle università telematiche. Gli atenei digitali rappresentano un'opportunità per il nostro Paese, che ancora oggi è indietro nella formazione universitaria e nello sviluppo delle tecnologie applicate alle metodologie didattiche rispetto agli altri Stati Europei», queste la parole del neo presidente di United, Paolo Miccoli, che aggiunge: «Per superare il forte divario nel numero di laureati in Italia, è fondamentale investire in un sistema universitario capillare, flessibile e accessibile, promuovendo la transizione digitale del sapere e valorizzando il lavoro fatto finora dalle università digitali».

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 21 Imprese & Territori
Barbara Ganz
La società altoatesina lamenta la complessità delle forniture dall’Asia
ll caso Intel
Ci sono componenti elettroniche con consegna a un anno e altre che all’improvviso slittano di tre mesi
Morandi, Intervento alla pila 9 avrebbe evitato il crollo I problemi del ponte Morandi sono iniziati sin dalla sua costruzione quando, ha detto Massimo Losa, il perito del giudice per le indagini preliminari, sentito ieri nel corso del dibattimento sul crollo dell’infrastruttura - per la pila 9 (quella che poi ha ceduto ) il progetto «venne modificato
chip avviene per lo più in Asia
ADOBESTOCK
I semiconduttori. La produzione di
Eugenio Bruno L’intervista. Fabio Vaccarono. Il ceo di Multiversity spiega le ragioni alla base della creazione di United, associazione che «permetterà di accrescere la reputazione» degli atenei telematici in Italia IMAGOECONOMICA Il manager. Fabio Vaccarono è il ceo di Multiversity
Le università digitali rappresentano uno strumento chiave di aggiornamento delle competenze

Salute 24

«Quando meno te lo aspetti» è il nuovo podcast di Radio 24 sul disagio psicologico giovanile raccontato dagli stessi protagonisti

Logistica ospedaliera: in dieci anni l’outsourcing è triplicato

Nuovi modelli sanitari. È un segnale positivo che potenzia l'efficienza di processo, dalla tracciabilità al monitoraggio delle scorte di farmaci, e assumerà un ruolo strategico nell’assistenza domiciliare

Le sfide che stanno interessandoilmondodellalogisticahannoinnescatolaricerca di nuovi equilibri della catenadifornituraanchenelsettorehealthcare.Nellestruttureospedaliere,inparticolare,assistiamoaun cambiamentonell’approccioe,dopo il Covid, anche all’ingresso nel mercatodinuoviattorieinvestitori.Insostanza, negli ultimi 10 anni, l’outsourcingdiservizieattivitàdilogisticaospedalieraètriplicata:dal4%del 2012 al 12% del 2022. Sono i risultati dell’indagine sulla Logistica nel settoreHealthcarerealizzatadell’OsservatorioContractLogistics“GinoMarchet”dellaSchoolofManagementdel Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio Dafne, che sarannopresentativenerdiprossimoal Campus Bovisa.

«L’annoscorsolaspesacomplessivaperlalogisticadelle1045struttureospedalierecensite,siapubbliche cheprivate,èstatoparia650milioni dieuro-affermaDamianoFrosi,direttore dell’Osservatorio Contract Logistics-Sitrattadiunsegnalepositivo perché, anche se da un lato aumenta la spesa in outsourcing, dall’altrosihaunamaggioreefficienza,

un maggiore controllo dei prodotti conminorierrori,chemiglioranoanche il servizio. Non solo. Oltre a potenziarel'efficienzadiprocesso(dalla tracciabilità al monitoraggio delle scorte e alla puntualità nelle consegne), gli adetti alla logistica portano competenze,investimentiintecnologiee,nonultimo,unosgraviodipersonaleclinicosanitario.Spessol’attività di logistica viene infatti demandatoalpersonaleinfermieristicoche nonhalecompetenzeechedovrebbe dedicarsiallacuradelpaziente.Complessivamente, quindi, non si ha un aumentodellaspesaospedaliera,anzi, quello che noi ci aspettiamo è che grazieall’outsourcing,laspesagenerale nella sanità diminuisca».

«Lagestionedegliapprovvigionamentidellestruttureospedaliererappresenta un elemento di criticità all’internodellafilierahealthcare-precisaMariaPavesi,ricercatricedell'Osservatorio Contract Logistics -. I magazzinisonospessodifficilmente raggiungibili e non di facile accesso, sitrovanosolitamenteinseminterratiospazinondedicati.Cisonopoicriticitànellagestioneinformaticaenellatracciabilitàdeifarmacienellemodalità di rendicontazione per alcuni nuclei».Senzacontarechelosviluppo dei nuovi farmaci biologici e dei

vaccinisedaunlatoaccrescel'efficaciaterapeutica,dall’altrarichiedeanchelivellidiconservazionepiùstringenti rispetto al passato.

Ineffetti,comeemergedall’indaginedelPolitecnico,oltrelametàdei contrattiinteressalagestionedelmagazzino ospedaliero, mentre solo il 6%prevedeunserviziodilogisticaintegrata,«datocomunquepositivoche manifestaunaumentodiconsapevolezzaeundiversoapprocciorispetto alpassato»puntualizzaFrosi.Dei22 bandiapertiindividuatidall’Osservatorio, per un valore di 213 milioni di euro, il 50% riguarda la gestione del magazzinoospedaliero,il27%lalogi-

stica integrata, il 9% il trasporto in ospedaleeil5%l’handlinginternoall’ospedale.

raccolta fondi contro il cancro

Airc, 137 milioni per finanziare la ricerca

Tornano Le Arance della Salute, la campagna di raccolta fondi e divulgazione di Fondazione Airc dedicata alla prevenzione del cancro attraverso le sane abitudini. L’appuntamento è sabato 28 gennaio in piazza, dove i volontari distribuiscono reticelle di arance rosse coltivate in Italia a fronte di una donazione di 10 euro, marmellata d'arancia (6 euro) e miele ai fiori d'arancio (8 euro). I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di circa 6.000 ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile (per info: arancedellasalute.it). Lo scorso anno in Italia sono stati stimati 390.700 nuovi casi di tumore, 14.100 in più rispetto al 2020. Una ripresa che rischia di peggiorare se non si pone un argine agli stili di vita non salutari: secondo le ultime rilevazioni il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021.

Grazie al successo delle iniziative di raccolta fondi, come le Arance, Airc nel 2023 investe 137 milioni e 392mila euro a sostegno di circa 6mila ricercatori per 704 progetti di ricerca, 91 borse di studio, 21 programmi speciali e Ifom, l'Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione. Tra le novità di quest'anno, bandi specifici per giovani ricercatori attivi in laboratori del Mezzogiorno e per rafforzare la ricerca clinica.

prevenzione Oms

La spesa complessiva per la logistica delle 1045 strutture ospedaliere censite, sia pubbliche che private, è stato pari a 650 milioni

Altro tema è la sostenibilità della distribuzionedelfarmaco.Seilcosto della logistica incideva pochissimo sulfarmaco,nonpiùdell’1%,conl’aumento del carburante, degli spazi, dellamanodopera,deiprincipiattivi edellematerieprime,lapercentuale potrebbediventaredel2-3%eimarginiaquestopuntoinizianoaridursi, mettendoincrisialcunivettoridella logistica.Daqui,l’entratanelsettore di distributori dalle “spalle larghe” chepossonofarfronteaeventualidisruption. Sono già attive sia Sda che Poste italiane (che ha acquisito per 130 milioni la maggioranza di Plurima,societàdilogisticaospedalierae digestionedeidatimedici),maanche Brt-Bartolinihadichiaratocheentro il2025distribuiràfarmaci.Ei“piccoli”? «Da un lato rischiano - conclude Frosi - Va detto però che un altro trend in crescita è quello dell’assistenzadomiciliarecheporteràconsé la logistica del futuro. E quindi i distributoripiùpiccolipotrannoavere unruolostrategiconeinuovimodelli disanità,coprendolaretedomiciliare eoffrendoserviziparticolariconpersonalecompetenteespecializzato».

Virus sinciziale: quattro vaccini candidati

Salute pubblica I traguardi

Un altro nuovo vaccino potrebbecambiareilpanorama della salute pubblica. L’infezione,causatadalvirusrespiratorio sinciziale(Vrs),èinfattil’unicadelle tremalattierespiratorieperlaquale nonesisteancoraunvaccinoapprovato,manel2023lecosepotrebbero cambiare. Dopo decenni di fallimenti,orasono4icandidativaccini in fase avanzata di sperimentazione.L’ultimaapresentareidatidifase 3 è stata Moderna in uno studio condotto su 37.000 adulti ultrasessantenniarruolatiin22paesidiversi. Il vaccino è risultato efficace all’83,7% nella prevenzione delle malattie delle basse vie respiratorie, definite con due o più sintomi, e all’82,4% nella prevenzione delle ma-

lattiedellebassevierespiratoriecon treopiùsintomi.«Vrsèunvirusche èstatoidentificatoametàdeglianni 50 e siamo rimasti 70 anni senza un vaccino.Oral’mRnadimostradiessere efficace anche in un’altra area chenonsiaquelladelCovid.Èquindi a tutti gli effetti una piattaforma terapeuticachepuòessereimpiegata in una varietà diversa di casi e il fatto che sia stata impiegata in centinaia di milioni di persone in tutto ilmondodovrebberassicuraresulla sua sicurezza ed efficaia - ha detto alSole24OrePaulBurton,ChiefMedical Officer di Moderna - Al momento stiamo portando avanti 5 programmisuVrs:neibambinipiccoli, nelle donne in gravidanza e altri gruppi di popolazione». Riguardo la possibilità di avere un triplo vaccino che copra Covid, influenza e Vrs in un sola somministrazione, Burton è sicuro che ci arriveremo anche se «la strada è ancora lunga,

cistiamolavorando,probabilmente dovremo aspettare un paio di stagioni prima di poter proporre tripli o doppi vaccini». Moderna presenterà domanda di approvazione per il suo vaccino Vrs entro giugno. AnchePfizereGlaxoSmithKlinehanno già mostrato i dati di fase 3 alla Fda, con decisioni attese per maggio, mentreJanssenhaincorsolostudio difase3.Oltreaivaccini,AstraZeneca e Sanofi stanno sviluppando un anticorpo a lunga durata d’azione per i neonati.

È certamente un campo “affollato”peripotenzialipazienti,mapoiché gli anziani, le donne incinte e i giovanissimi richiedono strategie

vaccinalidiverse,ciascunproduttore potrebbe avere il suo spazio di mercato, che per gli analisti vale fino a 7 miliardi di dollari per gli adulti e 3 miliardi per i bambini. I dati infatti riportano che l’infezione delle vie respiratorie da Vrs colpisce 64 milioni di persone all’anno in tutto il mondo, ma i più a rischio sono i bambinisottoi5anni(sono3milioni all’anno quelli che necessitano di un ricovero) e gli anziani (336.000 nel mondo gli ospedalizzati), con costi sanitari globali che nel 2017, soloperibambini,sonostatistimati in 5,45 miliardi di dollari.

Un vaccino o un trattamento ridurrebbedrasticamenteiricoveriin ospedale e in terapia intensiva soprattutto per questi gruppi più vulnerabili, che proprio nell’inverno in corso hanno intasato i letti in ospedale (si veda box qui a fianco).

Fr.Ce. © RIPRODUZIONE RISERVATA

servizi I distributori più piccoli potranno avere un ruolo strategico nei nuovi modelli di sanità, offrendo servizi specializzati

Consiglio per il vaccino contro Tbc

lancia il

Al via un piano per accelerare l’autorizzazione di nuovi vaccini contro la tubercolosi (Tbc), malattia che ha colpito 10,6 milioni di persone nel 2021, provocandone la morte di 1,6 milioni. Per questa malattia, che rappresenta il secondo killer infettivo dopo Covid-19, nessun nuovo vaccino è stato autorizzato nell’arco di un secolo. Ad annunciare la nascita del TB Vaccine Accelerator Council è stato il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un panel al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. «La tubercolosi è sia curabile che prevenibile, tuttavia, nonostante gli impegni globali per porre fine alla malattia entro il 2030, l’epidemia non mostra alcun segno di rallentamento» afferma l’Oms. La resistenza ai farmaci continua a essere un grave problema, con quasi mezzo milione di persone che sviluppano ogni anno una tubercolosi resistente ai farmaci. Attualmente, il vaccino Bacillus Calmette-Guérin (Bcg), sviluppato nel 1921 e l’unico autorizzato, sebbene fornisca un’efficacia moderata nella prevenzione delle forme gravi di tubercolosi nei neonati e nei bambini piccoli, non protegge adeguatamente gli adolescenti e gli adulti, che rappresentano quasi il 90% delle trasmissioni. Un vaccino con un’efficacia del 75%, spiega l’Oms, potrebbe evitare fino a 110 milioni di nuovi casi e 12,3 milioni di milioni di morti.

La Società italiana di pediatria, l’11 gennaio scorso, ha segnalato come in molte delle realtà del Paese le pediatrie siano state messe a dura prova a causa del boom di infezioni respiratorie nei bambini “specie le bronchioliti da Virus respiratorio sinciziale (Vrs) che colpisce in particolare i bambini sotto l'anno di vita». Da Milano a Palermo si è registrato un notevole incremento di accessi al Pronto Soccorso rispetto agli ultimi due anni. Il tema è stato peraltro trattato e anticipato il 22 ottobre scorso da The Lancet nello studio “ Virus respiratorio sinciziale: pagare il debito immunitario con gli interessi”, per descrivere la scarsità di immunità protettiva derivante da lunghi periodi di bassa esposizione a un determinato agente patogeno, lasciando una percentuale maggiore della popolazione suscettibile alla malattia. Sarebbe proprio questo “debito immunitario”, quindi, a destare la preoccupazione degli studiosi nei confronti del Vrs, per il quale l'immunità temporanea si ottiene attraverso l'esposizione al virus e gli anticorpi materni, trasferiti ai neonati con l'allattamento, diminuiscono rapidamente. Come emerge dai bollettini della rete di sorveglianza Influnet, diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità, il picco è alle nostre spalle e i casi sono in diminuzione.

22 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023 – N. 23
storie di malessere In uscita dal 24 gennaio, il
podcast di Nicoletta Carbone in collaborazione con la Fondazione Progetto Itaca Onlus ci aiuta a comprendere e a parlare dei disagi psicologici
L’assorbimento dei ussi per canale. Dati in percentuale I FLUSSI DEL SETTORE HEALTHCARE La ripartizione dell’outsourcing nella logistica ospedaliera. Dati in percentuale, base: 205 contratti SFIDE E TREND Note: dati relativi al campione raccolto. Fonte: Politecnico di Milano Gestione magazzino ospedaliero 52 Trasporto interno 19 Handling interno all’ospedale 14 Logistica integrata 6 Trasporto in ospedale 5 1 Advanced packaging 4 2 1 2 OSPEDALE GROSSISTA FARMACIA HOME DELIVERY 2019 46 28 25 1 100 75 50 25 2022 47 21 30 2 2021 52 22 24 2 2020 51 25 23 1 0 Mappa della distribuzione del farmaco ‘
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Panorama
bambini
In calo il boom d’infezioni respiratorie
paul burton Chief medical officer di Moderna. La società ha appena presentato i risultati di fase 3 del suo candidato vaccino per l’infezione respiratoria sinciziale

«Assistenza a 3 milioni di anziani e troveremo più fondi per la riforma»

«L’Italia è la prima nazione in Europa e la seconda nel mondo dopo il Giappone per numero di anziani: realizzare politiche integrate sociosanitarie è un'emergenza non più rinviabile anche considerando che già oggi gli over 65 sono 14 milioni e i non autosufficienti sfiorano i 3 milioni, per avviarsi a quota 5 milioni nel 2030. Va ridisegnato il complesso dei servizi utili a dare conforto a queste persone che inevitabilmente avranno bisogno di cura e assistenza e il Governo Meloni ha intenzione di farlo di concerto con tutti i ministeri competenti. È un grande disegno, di cui per il momento abbiamo tracciato la cornice, che sarà riempita di contenuti in un’ottica finalmente di Legislatura e con il supporto degli altri attori istituzionali e delle organizzazioni sul territorio».

Maria Teresa Bellucci, prima viceministra al Lavoro e Politiche

sociali con delega a Povertà, Inclusione sociale, Terzo settore e immigrazione è tra gli artefici del Ddl delega per gli anziani approvato il 19 gennaio. Un testo che attua il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Cosa cambia rispetto alla versione adottata dal Governo Draghi?

Allora era stato gettato un primo seme ma quel testo era nato a Palazzo Chigi al di fuori dei dicasteri competenti e forse anche nella consapevolezza che l'esecutivo non avrebbe potuto realizzarlo. Nel nostro Ddl permane l'attenzione all'integrazione sociosanitaria e a figure come i caregiver, ma noi abbiamo voluto rendere più intelligibili e coordinate le misure, dettagliando il riferimento ad aspetti importanti come il cohousing e il turismo.

Inoltre abbiamo inserito temi come le cure palliative e l’hospice. Poi è chiaro che questa è una delega in cui si traccia il perimetro: in Parlamento potrà essere perfezionata e migliorata - tanto più che il tema non è certo divisivo

– e poi troverà la messa a terra con i decreti attuativi a fine 2023.

Tra le priorità c'è l'Assistenza domiciliare agli anziani, per cui l'Italia è ancora fanalino di coda La situazione è difficile, con una media intorno al 3% nelle Regioni. Il primo passaggio è stabilire un dialogo tra ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e ministero della Salute: pare incredibile ma fino a tre mesi fa la regola era “tavoli separati”. Questo Governo ha già attivato a Palazzo Chigi un tavolo interministeriale sulle politiche per la terza età. Parliamo di temi molto eterogenei: si mira a tracciare a 360 gradi le politiche in termini di prevenzione, cura, trattamento, supporto e inclusione. Il lavoro tra ministeri, Regioni, enti locali e attori di Terzo settore e società civile non è una strada facile, anche perché mai percorsa, ma di sicuro è la più proficua. Intanto, il Ddl prevede un Comitato (Cipa) subito operativo, con ruolo di regista

Il Cipa innanzitutto si dedicherà all'esame dei dati disponibili che arrivano dai singoli ministeri,

Cure integrate. La riforma punta all’integrazione delle prestazioni sia sanitarie che sociali: dalle cure a casa all’assegno per le prestazioni

cercando di mettere a sistema le informazioni proprio in vista dell'integrazione sociosanitaria. E' la premessa per poter disegnare politiche attive per gli anziani.

A che punto sono i Livelli essenziali delle prestazioni sociali?

I Leps vanno completati e questo spetta al mio ministero insieme alla Conferenza Unificata. L'importante è scongiurare quanto è accaduto per i Lea sanitari, che anche se scritti sulla carta sono parzialmente inapplicati. In questo senso, è forte il segnale di attenzione del Governo Meloni, il primo ad assegnare a un viceministro la delega per le Politiche sociali.

C’è un cambio di passo anche con il nuovo “assegno anziani”? Abbiamo previsto che il non autosufficiente possa scegliere tra beneficiare di un trasferimento economico oppure godere di un sistema di servizi. Potremmo anche

immaginare una sperimentazione per verificare quale strumento possa raggiungere meglio l'obiettivo. Che è sempre – lo voglio ricordare – quello di far accedere le persone alla terza fase della vita senza farle sentire uno scarto, isolato o escluso dalla società e dalla comunità. Tutto il resto sono percorsi, da definire anche guardando alle altre nazioni.

Le risorse: oltre a riorganizzare i tanti Fondi esistenti ne andranno recuperate di nuove?

La legge tiene conto dei Fondi che sono stati attivati fino a oggi e di certo il Pnrr è uno strumento importante, che aiuta e promuove. Ma nelle Finanziarie che si avvicenderanno l'obiettivo condiviso con gli altri dicasteri e con il ministero dell’Economia sarà di individuare altri soldi.

Già nel prossimo Def? Penso di sì: c'è consapevolezza che per dare le gambe a una legge come questa bisogna individuare risorse nuove. Ciò nel contesto di un Governo di Legislatura in cui tutte le misure dialogano tra loro.

Aifa, arriva la nuova Dg e parte anche il riassetto

Agenzia del farmaco

Cambio della guardia da domani alla direzione generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, dopo la decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci di applicare lo spoil system. Nicola Magrini, attuale Dg, terminerà oggi il suo incarico quando dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale della nomina di Anna Rosa Marra. Il cambio prevederebbe infatti una soluzione interna e per questo la scelta sarebbe ricaduta, se non ci saranno sorprese dell'ultima ora, su una donna e cioè Anna Rosa Marra, attuale dirigente dell’Aifa dell’area vigilanza post-marketing.

Marra assumerà un ruolo di “traghettatrice” dell'Agenzia del farmaco verso la riforma che si attuerà nei prossimi mesi. Nel frattempo il virologo Giorgio Palù resterà alla presidenza mentre gli uffici del ministero sono già al lavoro sui provvedimenti di applicazione della riforma appena varata da far entrare in vigore nel giro di qualche mese. La riforma punta a un profondo restyling dell’Agenzia con tutti i poteri che saranno affidati al Presidente eliminando così la figura del direttore generale. Saranno accorpate anche le due commissioni che si occupano di prezzi e rimborsi e della valutazione scientifica dei nuovi medicinali.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 23 Salute
24 L'emergenza socio-sanitaria 14 milioni
«Nelle
Gli over 65 in italia Oggi gli over 65 sono 14 milioni e i non autosufficienti sfiorano i 3 milioni, per avviarsi
quota 5 milioni nel 2030
«RISORSE IN PROSSIME MANOVRE»
prossime Finanziarie l'obiettivo condiviso con gli altri dicasteri e con il Mef sarà quello di individuare altri soldi», avverte la viceministra Bellucci.
a
adobestock © L’intervista. Maria Teresa Bellucci. La viceministra al Welfare delinea i prossimi passi per attuare la delega sulla non autosufficienza da realizzare a fine 2023: si va dal potenziamento delle cure a casa alle politiche attive per la terza età Barbara Gobbi

Finanza & Mercati

Credito

BancoBpm al nodo della lista: doppio test per cda e soci p.27

Big Tech

India: Apple e Amazon accelerano tra nuovi impianti e aerei cargo p.29

Bond Eni, livello record per gli ordini: oltrei10miliardi

Emissioni

Richieste da quasi 310mila investitori per il titolo legato agli obiettivi di sostenibilità

L’ad Descalzi: «Per il gruppo è un successo straordinario e sorprendente»

Boomdiordiniperilnuovobondretail diEnilanciatolascorsasettimanaelegatoagliobiettividisostenibilità:richieste per quasi 10,2 miliardi di euro, da partedi309.672sottoscrittori,valeadire oltre cinque volte l’ammontare disponibile (2 miliardi, raddoppiati rispettoall’asticellainiziale).Irisultatisonostaticomunicatiieridalgruppoguidato da Claudio Descalzi, che aveva chiuso anticipatamente l’operazione venerdìscorsodopol’elevatadomanda

La cedola annua lorda al 4,3% resterà invariata se saranno raggiunti i target di sostenibilità, altrimenti salirà

ricevutadagliinvestitoriitaliani. Inumeriregistratidalbond–ilcui collocamento è stato portato avanti, in qualità di banche responsabili, da IntesaSanpaoloeUniCredit–hanno consentitoaEnidicentrareilrecord italianoperun’emissioneobbligazionariacorporatecostituitadaun’unica trancheedestinataalretail,laprima delsettoreinformatosustainabilitylinked per il pubblico.

«Ilsuccessodiquestaoperazioneè statostraordinarioesorprendente.È statopernoisoprattuttounfortissimo riscontrointerminidifiduciadaparte del pubblico italiano ed è questo

l’aspettochecidàmaggioresoddisfazioneechecirafforza»,èilcommento dell’addiEniClaudioDescalzi,cheha posto poi l’accento sugli investitori chehannosceltodiinvestiresuquesto strumento.«Tantissimiitalianihanno credutoinquellochestiamofacendo, siainterminidiprogressivaevoluzioneversoprocessiindustrialieprodotti decarbonizzati, sia di garanzia della sicurezza energetica».

Le obbligazioni pagheranno una cedolaannualordadel4,3%–l’asticellaminimafissatainsedediavviodell’operazione–cherimarràinvariatafinoascadenzasesarannoraggiuntigli obiettividisostenibilitàrelativiallacapacitàinstallata(almeno5gigawatta fine 2025) e alle emissioni nette dell’upstreamScope1eScope2,cioèquellediretteequelleindirettedaconsumo energetico(riduzionedel65%rispetto alvaloredel2018,l’annodiriferimento).Se,invece,ancheunosolodeidue targetnonsaràconseguito,iltassodi interessedellacedolapagabilealladatadiscadenza(10febbraio2028)sarà incrementato dello 0,5% (e salirà al 4,8%che,spalmatosull’interadurata delbond,produceunrendimentoeffettivo annuo lordo del 4,39%).

Quantoalriparto,icuicontornisonochiaritinelprospettoinformativo, sipartiràconl’assegnazionediunlotto minimo (2mila euro) a ciascun richiedenteepoiititoliresidualisarannocollocatiinmisuraproporzionale all’ammontare ordinato dai soggetti che hanno depositato una richiesta sopraillivellominimo.Inpresenzadi unulterioreresiduo,siprocederàpoi con estrazione a sorte tra coloro che hannochiestoquantitativisuperiori.

«Ilgrandesuccessodell’operazione Eni testimonia il rinnovato interesse delpubblicoretailperl’investimentoin titoli obbligazionari corporate, dopo anniincui,acausadeibassirendimenti,lostrumentoèstatomenoappetibile rispetto ad altre asset class», ha evidenziatoPantaleoCucinotta,ResponsabileDcmOriginationdellaDivisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo.

RIPRODUZIONERISERVATA

CONTENUTI PREMIUM

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Bond di successo. Il logo Eni davanti al quartier generale della società a San Donato Milanese, alle porte di Milano

4,3%

la cedola annua È la cedola annua lorda e rimarrà invariata fino a scadenza se saranno centrati i target

2 miliardi

l’ammontare Eni ha collocato titoli per 2 miliardi: un ammontare raddoppiato in corso d’opera

10,2 miliardi

le richieste Le richieste hanno sfiorato 10,2 miliardi di euro, vale a dire oltre 5 volte l’ammontare disponibile

309.672

i sottoscrittori Si partirà con l’assegnazione di un lotto minimo (2mila euro) a ciascun richiedente

I bond per famiglie? Resteranno rarità

Risparmio e normative

La domanda sarebbe forte, ma le emissioni di aziende dedicate ai retail sono rare

Morya Longo

Avevatresettimaneditempopercollocare ai risparmiatori il suo bond. Ma dopo soli 5 giorni Eni ha dovuto chiudere l’offerta, travolta da una domandacheèarrivata–inunterzo deltempoprevisto–a10miliardidi euro.Sec’èunmessaggiochequesta operazione lancia, è che i piccoli risparmiatoriseavesserol’opportunitàinvestirebberodipiùintitoliobbligazionaridiquestotipo.Bonddiimpreseitalianesolide,conratingelevati (investment grade) e con rendimenti che ormai hanno raggiuntolivellidignitosi.Peccato,però, che di offerte dedicate ai piccoli risparmiatori non ce ne siano quasi mai:eradal2019cheun’aziendaitaliana non collocava obbligazioni al pubblico.AllorafulaCassadepositi e prestiti. In passato avevano fatto operazionisimiliEneleAutostrade. Mastiamoparlandodicasipiùunici cherari.Perilresto,vuotoassoluto. È vero che i piccoli risparmiatori non dovrebbero investire in singoli

titoli,madiversificareilpiùpossibile iloroaveri.Dunqueilrisparmiogestitoèdecisamentepiùinlineaconle loro esigenze. È vero anche che la leggeeleAutoritàdevonotutelareil risparmio delle famiglie, in passato piùvoltemortificatodanoticasicome Cirio e Parmalat o dai bond subordinatidellebanchefinitegambe all’aria.Maladomandacheforsebisognerebbe porsi – a 21 anni di distanzadalcasoCirioea20dalcrack Parmalat–èsesiagiustopassaredal troppo(anniincuiairisparmiatorisi collocavaditutto)altroppopoco(come ora). Può esistere (o meglio: sarebbe giusto se esistesse) una equa viadimezzo?Sarebbegiustooffrire ai risparmiatori, soprattutto in un periododitassitornatipiùappetibili, qualcosa in più?

Perrispondereaquestedomande bisogna prima capire perché ai risparmiatoriarrivanosolopochegocce dal mercato obbligazionario (escludendo i titoli di Stato e i bond bancari). I motivi sono sostanzialmente due: da un lato la normativa, dall’altrola(scarsa)propensionedelle impreseademetterebondperretail.

Partiamo dal secondo tema. Eni ha impiegato più di tre mesi per organizzarequestaoperazione,perredigere un prospetto e per avere l’ok dalla Consob. Quando un’azienda comeEnivuoleemettereunbondsul mercatodegliinvestitoriistituzionali,invece,spessofatuttoinunamat-

tinata.Itempilunghicheservonoper organizzareunbondretailmoltiplicano dunque i costi e soprattutto espongono la società al rischio che durante questo lungo iter, magari proprioduranteilperiododicollocamento, il mercato cambi rotta o diventiostile.Dunqueleaziendefanno operazioni di questo tipo quando hannouninteressespecificoacoinvolgerelefamiglie(anchediimmagine o per veicolare un messaggio), altrimenti preferiscono andare sul mercatoistituzionale.Piùsemplice, più veloce, più economico.

Per fare un bond retail serve un prospettopiùdettagliatoecomplessorispettoall’emissionediunbond perinvestitoriistituzionali.Equiveniamoalsecondotema:lanormativa. Da quando la materia è stata disciplinatadalladirettivaeuropeasui

prospetti,sonoprevisteduepossibilità per le aziende: emettere un bond per istituzionali con un prospetto “agile”(conuntagliominimosolitamenteda100milaeuro)oppurefarne uno per retail con un prospetto più dettagliato (e un taglio minimo piùabbordabile,damilleeuro).Volendo un’impresa può fare un prospettoinunPaesepiùveloce(magari il Lussemburgo dove si fa tutto in poco tempo) e poi portarlo in Italia col passaporto europeo. Ma quasi nessunolofa,senonperpiccoleoffertemirate.NehafattaunaToyota peresempio,masitrattadiunacosa piccola. Dunque alla fine ai risparmiatorinonarrivaquasinulladalle imprese:ibondperistituzionalisonoinaccessibili(ancheperchéhannountagliominimoda100milaeuro)mentrequelliperretailsonopraticamente inesistenti.

Torniamodunquealledomande iniziali:ègiustoprivareirisparmiatoridiunmercatoche,conl’aumento dei tassi, è tornato più appetibile? Forseno,ma–datelemotivazioni–secondogliaddettiailavorièdifficile chequestasituazionevengamaisuperata.AirisparmiatorirestanoititolidiStato(spessocollocatiappositamentealoro),ibondbancari(spessocollocatiallaclientela)epocopiù. Perdonooccasioni,certo.Ma–speriamo–sirisparminoanchecasidolorosi come quelli visti in passato.

24 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
La scarsità di offerte dipende dalle norme e dal fatto che per le imprese collocare bond retail è lungo e costoso
reuters

Finanza & Mercati

Basilico e Cagnin lanciano Bioterra, la holding della cosmetica hi-tech

Investimenti

Basilico: «Non sarà private equity ma una holding a vocazione industriale»

Cagnin: «Focus su cosmetica funzionale, nutraceutica e alimentazione particolare»

Alessandro Graziani

Nasceunanuovaholdingdipartecipazioni industriali. Si chiama Bioterra, partirà a marzo con una dote iniziale di 100 milioni di capitale e punta a investire sull’evoluzione biotecnologica della cosmetica e della nutraceutica. A lanciarla sono due noti imprenditori del mondo della finanza e dell'industria: Paolo Basilico, ex fondatore del Gruppo Kairos, e Giampaolo Cagnin, imprenditore di successo dell’industriaalimentareinnovativa,unodei pionierinelsettoredegliingredienti naturali in Italia. Amici di lunga data tanto da battezzare Convergenze la società detenuta con quote paritetiche cui fa capo Bioterra, si dicono convinti che la fase che il nostro Paese è in procinto di attraversare saràdifficilemariccadiopportunità per chi è in possesso di competenze eccellenti e di capitali disposti a finanziarle e a sostenerle nel tempo.

«A differenza di molti operatori finanziari come i fondi di private equity, Bioterra sarà una holding a vocazione industriale – spiega Paolo Basilico – senza limiti temporali

di investimento e con un totale allineamento di interessi dei principali azionisti e investitori con gli imprenditori delle società target. Avere i capitali non basta,occorrono esperienza diretta sul campo e credibilitàconinostrifuturipartners».

L’intenzione è di rilevare partecipazioni di maggioranza in piccole e medie aziende per favorirne la crescita, la trasformazione e l’innovazione. In quali settori? «Bioterra non investirà in modo generalista ma insisterà su una verticale di settore molto specifica e sinergica, quella della cosmetica avanzata e funzionale, della nutraceutica e dell’alimentazione particolare –spiega Giampaolo Cagnin – settori nei quali Bioterra opererà utilizzando innovative materie prime di origine naturale. Saranno proprio l’estrazione di materie prime straordinariamente vitali, per esempio dai semi e dalle bucce, i sottoprodotti alimentari sostenibili e le biotecnologie ad essere la chiave della piattaforma produttiva, indirizzata su un consumatore sempre più sensibile alla sua salute e a quella del pianeta».

La nuova holding punta a creare un vero e proprio polo industriale, sviluppando sinergie tra le varie aziende che saranno acquisite, i cui requisiti iniziali dovranno essere l’equilibrio economico-finanziario e la potenzialità di crescita ancora inespressa.

«Bioterra si inserisce in un trend molto forte e destinato a durare anni – dicono Basilico e Cagnin – ed è pronta a lanciare alcune novità rilevanti di origine naturale e hi-tech già nell’anno in corso». Cosa intendete quando parlate di cosmetica

AVVISO ESITO DI GARA Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente, si rende noto che è stata esperita la Gara a procedura aperta relativa all’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria del verde “orizzontale” nel Comune di Pescara. Procedura di aggiudicazione: aperta - Tipo di Appalto: servizio. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Offerte ricevute: lotto nn. 1 e 2: otto - lotto n. 3: sei. Impresa aggiudicataria: lotto n. 1: FLORA NAPOLI con sede in via F. Fracanzano n. 15, 80127 Napoli (NA)lotto n. 2: C.R. VERDE S.R.L. con sede in via Delle Ginestre n. 16, 80017 Melito di Napoli (NA) - lotto n. 3: CENTRO GARDEN SRL con sede in via Concordia n. 30, 80026 Casoria (NA). Valore dell’offerta cui è stato aggiudicato l’appalto: lotto n. 1: ¤ 231.250,73 oltre oneri sicurezza - lotto n. 2: ¤ 257.410,21 oltre oneri sicurezza - lotto n. 3: ¤ 423.930,14 oltre oneri sicurezza. Tutte le altre informazioni sono disponibili sul sito www.comune.pescara.it - procedure mediante portale telematicogare e procedure scadute.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE Dott.ssa Maria Gabriella Pollio

tra le parti».

La Provincia di Treviso compra i crediti fiscali derivanti da

bonus edilizi

di gestione del risparmio sul mercato italiano. Kairos sarà ceduta al gruppo elvetico Julius Baer nel 2016. Nell’aprile 2019 Basilico dà vita alla holding di investimento Samhita Investments

hi-tech? «Per esempio utilizzare materieprimeinnovativediorigine vegetale o principi attivi mai usati prima–commentaCagnin–finoad arrivare a una nuova tipologia e fruizione dei prodotti: in futuro la crema di bellezza potrebbe essere una bevanda».

Dal punto di vista dell’azionariato, la maggioranza di Bioterra farà capo a Basilico e Cagnin con il 30% a testa. Tra i soci fondatori ci sarà anche Federico Fulgoni, attuale amministratoredelegatodiNutkao. Una parte del capitale sarà nelle manidelmanagementteam.Eilrestante 30/35%? «È riservato all’investimento di friends and family –commentaBasilico–cheselezioneremo nei prossimi mesi».

ESTRATTO DI BANDO DI GARA

Oggetto: Servizi tecnici di supporto (S.T.S.) per gli impianti broadcast, audio, video, dati, installati presso gli insediamenti Rai di Roma, Napoli, Milano e Torino.

Tipo di procedura: aperta. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa.

Importo complessivo presunto dell’appalto: Euro 932.000,00.

Condizioni di partecipazione: Specificate nel Bando di gara.

Il termine per la presentazione delle offerte è stato differito dal 20/01/2023 ore 15:00 al 03/02/2023 ore 15:00.

Il Bando è stato trasmesso alla G.U.U.E. il 30/11/2022 e l’Avviso di rettifica il 13/01/2023. La documentazione di gara è disponibile sul profilo committente https://www.portaleacquisti.rai.it La Direzione Acquisti

la fornitura di prodotti e servizi per l’informatica e le telecomunicazioni - ID 2325, CIG 948035084E, al concorrente HMS IT S.p.A. con sede legale in Via S. Quasimodo 136, Roma, P.IVA 07776231008. L’avviso di aggiudicazione è stato pubblicato sulla GUUE GU/S S248 del 23.12.2022 e sulla GURI - V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 9 del 23.01.2023.

IL DIRETTORE GENERALE Maria Condemi

Con l’operazione Popolare Sant’Angelo e Bcc Cherasco liberano i cassetti fiscali

Finanza innovativa Morya Longo L’operazione è piccola, da 14,5 milioni di euro. Ma apre un mercato potenzialmente enorme e contribuiscearisolvereunproblemache sta impantanando da mesi l’Italia del Superbonus: quello delle banchechehannoicassettifiscalistrapieniechenonriesconopiùacomprarecreditidiimpostaderivantida bonusedilizi.LaProvinciadiTreviso–conlaconsulenzadiPhinance Partnersedell’avvocatoDomenico Gaudiello,sociodellostudioCMS–hainfattitrovatounmodoperrisolverequestoproblemaperduebanchelocali:hacompratodadueistitutiicreditidiimpostaderivantida bonus edilizi. A venderli, per 14,5 milionidieuro,sonostatelaBanca PopolareSant’AngeloelaBancadi CreditoCooperativodiCherasco.A comprare,appunto,laProvinciadi Treviso,cheliutilizzeràincompensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni.

L’operazione è inedita in Italia. E va a toccare uno dei problemi maggiori dei bonus edilizi. Le due banche, come tante altre in Italia, hannolanecessitàdiliberareicassetti fiscali per poter acquistare nuovicreditidalleimpreseedilizie. Lavorando tra le pieghe della normativa fiscale, gli organizzatori di

questaoperazionehannoscoperto che gli Enti locali, come una Provincia, possono acquistare questi creditidallebanche,aiutandoleappunto a liberare i loro cassetti fiscali.AlorovoltagliEntilocalipossonousareicreditipercompensare i propri debiti fiscali, dato che devonopagareicontributiprevidenziali dei loro dipendenti e l’Iva dei beni acquistati. Morale: possono comprare crediti fiscali dalle banche fino ad un ammontare pari ai loro debiti fiscali.

«In questo modo si ottengono risultati ottimali per tutti – osserva Enrico Cantarelli di Phinance Partners –. Da un lato le banche liberano i loro cassetti fiscali, così possono tornare a comprare crediti. Dall’altro la Provincia acquista questi crediti con uno sconto, in modo da compensare a suo vantaggio i debiti fiscali: questo le permette di ottenere un risparmio in termini di spesa corrente pari a circa un milione di euro. I vantaggi ci sono dunque per entrambi. E, infine, c’è un vantaggio anche per l’intera economia, dato che questo permette di riprendere i lavori edilizi assistiti da bonus e di tornare a cedere i crediti alle banche». Inoltre si apre un nuovo mercato: questa è una prima operazione, ma potrebbe essere replicata anche altrove.

«L’operazione ha richiesto numerosi approfondimenti sia legali chetecniciperilsuocarattereinnovativoedèstataconclusaconpiena soddisfazione sia della Provincia chedellebanche»,hacommentato Marco Santarcangelo, partner di Phinance.

Avviso ai partecipanti al Fondo comune d’investimento aperto denominato “ANIMA PATRIMONIO GLOBALE & I-TECH 2024”

Si comunica che si è verificato un errore nel calcolo del valore della quota, affidato a BNP Paribas S.A. in regime di outsourcing, in relazione al Fondo Anima Patrimonio Globale & I-Tech 2024, riferito ai giorni compresi nel periodo 18 marzo 2022 – 29 luglio 2022.

Sul sito internet della SGR (www.animasgr.it - Sezione Avvisi) è pubblicata una tabella con il dettaglio dei valori unitari della quota corretti e la relativa data di riferimento.

La SGR ha provveduto a reintegrare i partecipanti interessati e il patrimonio del Fondo, ai sensi del Regolamento di gestione. Maggiori informazioni in merito possono essere richieste contattando il numero Verde 800.388.876 oppure scrivendo all’indirizzo clienti@animasgr.it.

INVITALIA S.P.A., l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ha indetto, nelle sue funzioni di Centrale di Committenza per il Ministero della Cultura –Segretariato Regionale per la Lombardia, una procedura di gara aperta ex artt. 60 e 157, co. 1 del D.Lgs. n. 50/2016 per l’affidamento del SERVIZIO

L’INTERVENTO

PORTA

“MUSEO

- secondo

DIREZIONE

BASTIONI

nel

telematico https://ingate. invitalia.it. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 10:00 del giorno 21/02/2023 tramite sistema telematico all’indirizzo https://ingate.invitalia.it, previa registrazione e abilitazione, come indicato nel disciplinare di gara e nella “Guida alla presentazione dell’offerta”, consultabile sul medesimo portale web. L’importo totale dell’appalto è pari ad € 782.895,43 oltre I.V.A ed oneri di legge, se dovuti. La gara sarà aggiudicata sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’articolo 95, co. 3, lett. b) del D.Lgs 50/2016. Il Bando di gara è stato trasmesso alla G.U.U.E in data 17/01/2023 e pubblicato sulla G.U.R.I.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 25
nazionale coreana di utilizzare la tecnologia Nokia nei cellulari che produce. «In base all’accordo - spiega Nokia in un comunicato - che copre le invenzioni fondamentali di Nokia nel NOKIA, ACCORDO CON SAMSUNG Il gruppo finlandese Nokia ha firmato un nuovo accordo pluriennale di licenza incrociata con Samsung Electronics che consente alla multi- paolo basilico Imprenditore/1 Nel 1999 fonda il gruppo Kairos, realtà che diventerà una delle principali società giampaolo cagnin Imprenditore/2 Con oltre 30 anni di esperienza nella tecnologia alimentare, Cagnin ha dato vita fra l’altro a Hi-Food, Campus e Italiana Ingredienti. È inoltre attivo come investitore in numerose start up del settore alimentare e della nutraceutica.
La nuova iniziativa imprenditoriale partirà a marzo con una dote iniziale di 100 milioni di capitale
Ministero delle Imprese e del Made in Italy Amministrazione Straordinaria n. 2/2021 - Tribunale di Torino Invito a presentare offerte irrevocabili per l’acquisto pro soluto dei crediti Ires ed Iva * * * Si rende noto che il Commissario straordinario della procedura di amministrazione straordinaria n. 2/2021è stato autorizzata a sollecitare sul mercato offerte irrevocabili e cauzionate per l’acquisto ¿ ¿ 2) credito Iva di euro 86.522,00, così come risultante dalla dichiarazione modello Iva/2022, relativo ¿ spiccate dai professionisti * * * Tanto premesso, il Commissario INVITA chiunque vi abbia interesse a presentare, in busta chiusa recante all’esterno la dicitura “Offerta irrevocabile acquisto crediti fiscali amministrazione straordinaria n. 2/2001 Bongioanni Legno s.r.l. ¿ ¿ Bando per la procedura competitiva di vendita di crediti Ires ed Iva”. lo studio del Notaio Pietro Boero in Torino, via Gropello n. 11. Boero in Torino, via Gropello n. 11. alla Procedura a mezzo pec all’indirizzo as2.2001torino@pecfallimenti.it data room In caso di presentazione di una o più offerte si procederà secondo quanto stabilito dal bando di vendita. Il presente annuncio non costituisce ad alcun effetto proposta contrattuale, né offerta al pubblico ex procedura competitiva si invita a contattare la sede della Procedura in Fossano, via Cavour n. 30Il bando di vendita è consultabile sul portale delle vendite pubbliche. Prof.
5G e in altre tecnologie, Samsung effettuerà pagamenti a Nokia per un periodo pluriennale a partire dall’1 gennaio 2023. I termini dell’accordo rimangono riservati
dott. Enrico Stasi Città di Pescara Medaglia d’oro al Merito Civile SETTORE GARE E CONTRATTI Servizio Procedure Ordinarie di Gara protocollo@pec.comune.pescara.it
V
pena
Il Responsabile Unico del
Arch.
AVVISO DI INDIZIONE GARA CIG: 95623279DD CUP: F47H15002070001 - F47E20000070001F45F22000040001 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI ESTRATTO DI AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO SPECIFICO AI SENSI DELL’ART. 55 DEL D.LGS. N. 50/2016, IN UNICO LOTTO, PER L’ACQUISIZIONE DEL RINNOVO DELLA MANUTENZIONE DELL’HARDWARE E DELLE LICENZE SOFTWARE PER LE APPARECCHIATURE ED INFRASTRUTTURE NUTANIX A SERVIZIO DELLE PIATTAFORME IPERCONVERGENTI PER I CED DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI NELL’AMBITO DEL SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LA FORNITURA DI PRODOTTI E SERVIZI PER L’INFORMATICA E LE TELECOMUNICAZIONI - ID 2325 CIG 948035084E. La Direzione Generale dell’Innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione con Decreto Direttoriale n. 33/1502 del 21.12.2022 ha aggiudicato l’Appalto Specifico ai sensi dell’art. 55 del D.lgs. n. 50/2016, in unico lotto, per “l’acquisizione del rinnovo della manutenzione dell’hardware e delle licenze software per le apparecchiature ed infrastrutture Nutanix a servizio delle piattaforme iperconvergenti per i CED del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali” nell’ambito del Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione per
DI
LAVORI PER
DENOMINATO
NAZIONALE DELLA RESISTENZA AI
DI
VOLTA – MILANO”
le modalità e termini riportati
bando di gara e nella documentazione reperibile sul portale
Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 7 del 18/01/2023. Altre formalità da osservare, a
di esclusione, per la partecipazione alla gara sono indicate nel disciplinare di gara.
Procedimento:
Bruna Rubichi
CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI COMUNI DI CELICO, CASALI DEL MANCO, LAPPANO, PIETRAFITTA, SAN PIETRO IN GUARANO, SPEZZANO DELLA SILA, ZUMPANO Bando di gara CIG 99527548D52 - CUP G61H22000160001 È indetta procedura aperta, per l’affidamento del servizio di - Servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolta ai minori stranieri di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai minori stranieri non accompagnati e/o richiedenti protezione internazionale (MSNA) nell’ambito del Progetto SAI - Prog. 375 PR 3 a valere sul fondo nazionale per le politiche ed servizi per l’asilo di cui al Decreto Ministro degli Interni del 13 ottobre 2022 - periodo 01/01/2023 - 31/12/2025 - Importo del servizio ¤ 1.227.219,66. Termine ricezione offerte: 22/02/2023 ore 23:59. Apertura offerte: 24/02/2023 alle ore 10:00. IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Arch. Damiano F. Mele Scopri di più su: top24lavoro.it
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26 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23

-.È

Finanza & Mercati

l’ingresso di lufthansa Ita, per Giorgetti atterraggio a settimane

IlTesorostaancoraesaminandolacoerenzatralapropostadiLufthansa-candidataperl’acquisizioneinuna primafasediunaquotacompresatrail20eil40%diIta Airwaysattraversounaumentodicapitale-eiprincipi delDpcmdelloscorso22dicembre.LapropostadunqueancoranonèstatatrasmessaaIta,cheunavoltaacquisito il parere del Mef dopo 48 ore riunirà il cda per l’esame.Sonotuttipassaggipropedeuticiallafirmadel MemorandumofunderstandingconLufthansachedaràilviaallatrattativainesclusiva.Itempidelnegoziato? «Serietà vuole che sia questione di settimane, non di giorni»,hadettoilministrodell’EconomiaGiancarlo Giorgettiamarginediunconvegno,«seidueprogetti collimeranno potrebbe nascere una realtà molto importanteabeneficioanchedell’economiaitaliana».Almenoperilmomento,ilCdadiItagiàconvocatovenerdì dovrebbe occuparsi solo di questioni di ordinaria amministrazione. (G.Pog.)

Sei condanne agli ex vertici 10 anni e mezzo a Bianconi

Il Tribunale di Ancona ha emesso la sentenza di condanna per sei degli imputati nel processo per il crack diBancadelleMarche.Inprimogradosonostaticondannatia10anniemezzol’exdirettoregeneraleMassimo Bianconi (l’accusa aveva chiesto 13 anni), a 9 anni StefanoVallesi(viceDgAreaMercato),a4annie10mesi MassimoBattistelli(capoareacrediti),a5annie8mesi Giuseppe Paci (capo concessione crediti), a 7 anni e mezzoGiuseppeBarchiesi(dgMedioleasing),a4anni emezzoDanieleCuicchi(areacommercialeMedioleasing.Assoltiinvecel’expresidentedellabancaGiuseppeMicheleAmbrosini,GiulianoBianchieBrunoBrusciotti (del cda), Paolo Arcangeletti (dirigente Bm) e ClaudioDell’Aquilaexvicedg.Sièdunquechiusoilprocesso di primo grado per il crack della storica banca jesinache,insiemeaBancaEtruria,CarifeeCarichieti aveva innescato il processo di risoluzione. (St.E.)

©RIPRODUZIONERISERVATA

l’archiviazione sul crack Grassano e la fine dell’incubo Cassa Ferrara

Unaltropezzodell’inchiestasulfallimentodellaCassa diFerrara,avvenutonel2016,èstatochiusodallaprocuradiFerrarachehachiestoeottenutol’archiviazione, di Giuseppe Grassano, 83 anni, uomo di banche e consulentediBancaItalia.Fusceltonel2009comeguidadiCarifesumandatodiBancaItaliapertentaredifar ripartirelaCarifedopolagestionediGennaroMurolo, suopredecessoreallontanatodalpresidentediallora, AlfredoSantini.GrassanocomedgrestòaFerrarasolo perunanno,macenesonovolutiquasiottopervedersi riconoscerelatotaleestraneitàallamalagestione.L’inchiestasulcraclascorsaprimaveraavevavistounaprimaconclusione,conlearchiviazionidi27indagati,chi dal2007al2013siavvicendònellagestionedellaCassa, oralaprocuraperchiudereilfiloneprincipaledell’inchiestadevevalutareleposizionidegliexvertici:Gennaro Murolo, dg fino al 2009 e Sergio Lenzi e Daniele Forin,presidenteedgdal2010inpoi,finoalcommissariamento del 2013. (R.Fi.)

Borse europee, raccolta ai minimi dal 1995

BancoBpm al nodo della lista: doppio test per cda e azionisti

Banche

Entro fine mese i candidati del board: è il primo rinnovo con i soci forti nel capitale

Due posti per l’Agricole e per il patto, qualche malumore tra fondazioni e casse

Prima i conti, poi la governance: a febbraio non ci si annoierà in Piazza Medaedintorni.Dopoilbilancio2022 atteso sul tavolo del consiglio per martedì7,entrofinemesesialzeràil velo sulla lista di maggioranza per il rinnovo del vertice BancoBpm, una formazionedelconsiglioche-perla prima volta nella breve storia della bancanatadallafusionetraMilanoe Verona-sipresenteràalmercatonon da public company ma forte di un nocciolo consistente e variegato di azionisti.Onorieoneri:incambiodi spallepiùlarghedifrontealmercato, ilcdauscentesitrovaaoraadovercostruireunasintesilapiùautorevolee rappresentativapossibiledellediverse anime dell’azionariato.

Peccatocheisoci,attrattidauntitolochehasovraperformato,sianoin buonapartefreschidiingresso.Ealla prima prova di forza tra loro e con la banca.Diquiildoppiotest,pergliuni e per gli altri, la complessa opera di mediazionedelpresidenteMassimo Tononiconl’advisorEgonZehndere

qualche malumore che trapela in questaprimafasediconfrontiinformali.Giornicaldiinattesachevenga messonerosubiancoilprimomaxielencodipossibilicandidatidestinato alconsiglio,chepoiprovvederàaselezionareinomiperlalistadefinitiva.

La situazione, va da sè, è fluida, cambia e può cambiare di ora in ora. Unadellepochecertezzeèlapresenza diunprimoazionista,l’Agricole,forte di un pacchetto del 9,18%: secondo quantoraccoltodaIlSole24Oreattraversopiùfontivicineallatrattativa,al momentol’ambizionedelverticesarebbe quella di presentare una lista conunpaiodicandidatichepossano trovareilgradimentodelsociofrancese.Altriduepostipotrebberofinire alpattodiconsultazionecompostoda

Banco Bpm

Il titolo nell’ultimo anno

4,0 3,5 3,0 2,5 2,644

+46%

3,860

23/01/23 24/01/22 2,0

Neanche la Ipo di Porsche è riuscito a dare la «marciainpiù»checisipotevaattendereallaraccolta di capitale azionario sui mercati europei, Nell’annus horribilis 2022 la sottoscrizione di azioninelleBorsedelVecchioContinentesièinfatti attestata a 89 miliardi di euro, registrando unadiminuzionedel61%rispettoall’annoprecedente e tornando su livelli che non si vedevano addiritturadal1995.Atirarelesommeèl’Equity PrimaryMarketsandTradingReport,pubblicato oggidaAfme(AssociationforFinancialMarketsin Europe) che denuncia un crollo su tutti i fronti: dalleIpoalleSpac,passandoperfusionieacquisizioni.Lacapitalizzazionedeilistinicontinentali sièridottadel16%esoltantogliscambisonocresciuti (+9%) di riflesso alla maggior volatilità. Sperandoinun2023nelsegnodella«rivincita».

©RIPRODUZIONERISERVATA

Denaro & lettera

Intesa,la Borsa crede al piano sul buyback:

il titolo rimbalza

intesa sanpaolo +2,71%

REUTERS

FondazionieCasseprevidenziali,che almomentodisponedel7,8%mavede ancora fuori Enasarco, Enpaia ed Enpaf,acuifacapounaltro3%circa. Sel’assettoresteràquesto,traipapabili per i due posti figurano Davide Canavesio(CrTorino)AlbertoOliveti (Enpam);maèinquestafettadiazionariatochegliequilibripaionoancorainfasedidefinizione,conqualche malumoresiadiformachedisostanza,dunqueiconfrontoproseguiranno.Datapressochépercertalaricandidatura del ticket composto da Tononiedall’adGiuseppeCastagna,per gli altri sei posti sarebbero - al momento - in lizza consiglieri uscenti e ricandidabili.Unuscentecheparedestinatoarientrareèanchel’attualevicepresidenteMauroPaoloni,papabile per il posto in capo ai dipendenti, mentreadAssogestioniandrebbero gli ultimi due consiglieri (di cui uno potenzialmentenell’orbitadiDavide Leone, secondo socio con il 4,7%).

Moltedellecarterestanocoperte, dunque le prossime settimane saranno decisive. Per il consiglio così comeperilcollegiosindacale,dovela composizione - due posti alla maggioranza e tre alle minoranze, compreselapresidenza-rendonoancora piùcomplessalapartita.Dicertosarà un test importante: per la banca, i suoisocimaancheperlastessaprocedura di formazione della lista del consiglio,chetantohafattodiscutere in Generali e anche per questo “gode” diunaparticolareattenzioneda parte dei regolatori.

Ma.Fe.

hedge fund Citadel controcorrente: utili record a 16 miliardi

L’hedge fund Citadel ha registrato 16 miliardi di dollari di profitti per i suoi investitori nel corso del 2022. Si tratta del maggior profitto annuale nella storia di un hedge fund. Il risultato del fondo creato da Ken Griffin (nella foto) nel 1990, al netto delle tasse, ha superato quello da 15,6 miliardi di dollari ottenuto dalle scommesse contro i subprime di John Paulson nel 2007.

Banca Cf+ resta in campo per Credimi

Sul tavolo la cessione del ramo d’azienda: in pochi giorni la decisione finale

avere ad oggetto la proprietà intellettualeelapiattaformatecnologica di concessione e gestione del credito. Il ramo di azienda potrebbe poi svolgere anche attività di «servicing»nelleoperazionidicartolarizzazione,comeadesempioleattività diincassoepagamentoeilrecupero giudiziale dei pagamenti.

Per il futuro di Credimi resta la strada dell’acquisizione di ramo d’azienda (con circa 50 dipendenti) da parte di Banca CF+, l’ex Credito Fondiario.

È questo l’ultimo esito delle discussioni in corso sul riassetto azionario della fintech. Sembra, invece, allontanarsi l’ipotesi di un’acquisizione da parte di UniCredit, che fino a dicembre sembrava la strada più concreta. Al lavoro è l’advisorfinanziarioKpmg,assieme all’amministratore delegato Ignazio Rocco di Torrepadula.

La cessione del ramo d’azienda, secondo le indiscrezioni, dovrebbe

Al contrario, il ramo di azienda rimanente in Credimi, che dovrà avere prospettive di continuità aziendale,avràcomeattivitàprincipale quella di detenere e gestire gli Abs derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione, mantenendo i debiti finanziari.

L’offerta vincolante di Banca CF+ potrebbe concretizzarsi già nei prossimi giorni. In alternativa, se anche questa opzione di cessione del ramo d’azienda non dovesse concretizzarsi, si potrebbe aprire lo scenario della liquidazione per Credimi.

Ancora pochi giorni e si potrebbe, dunque, conoscere il futuro per la piattaforma, nata solo pochi anni fa. Credimi è una fintech specializzata nei finanziamenti alle piccole

il titolo di piazza meda Nel corso dell’ultimo anno, limato con un +1% anche nella seduta di ieri 25

milioni La raccolta sul mercato da parte di Credimi nel corso di diversi round

e medie imprese e alle micro-imprese. In qualche anno ha erogato oltre 2 miliardi di prestiti.

Nasce nel 2015, quando l’imprenditore Ignazio Rocco di Torrepadula insieme ad una squadra di giovani talenti fonda la start up a Milano. Un gruppo di imprenditori italiani, tra cui Nerio Alessandri, Alessandro e Mauro Benetton, Lorenzo Pellicioli, Massimo Tosato, Dante Roscini, crede nel progetto e investe oltre 8 milioni di euro a fine 2015.

Negli anni successivi investono altri soggetti finanziari. Con l’ingresso,nel2018,diUnitedVentures e Vertis, l’investimento a titolo di equityammontaaoltre18milionidi euro. Alla luce di questi passaggi, la compagine attuale degli azionisti è molto frammentata e ampia. La società ha raccolto circa 25 milioni in diversi round sottoscritti da numerosi investitori: tra i soci ci sono, oltre al fondatore, United Ventures, TikehauCapital,VertisSgr,Merloni Holding, oltre a privati e noti personaggi del mondo della finanza.

2 3

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2,08

2 1

2,24 2 0

Le rassicurazioni sul buyback e sulla posizione patrimoniale di Intesa Sanpaolo, arrivate tanto dalla banca quanto dagli analisti, spingono il titolo al rimbalzo a Piazza Affari. Dopo la debolezza di venerdì (-1,9%), le quotazioni hanno guadagnato il 2,71% a 2,24 euro, fra le migliori prestazioni sul Ftse Mib. Venerdì sera la stessa Intesa aveva precisato che «le azioni di riduzione degli Rwa del gruppo, attuate nel quarto trimestre, sono da mettere in relazione in particolare alle modifiche normative applicabili a partire dal primo gennaio 2023». La banca aveva poi ricordato che il Cet 1 sarà sopra il 13% a fine 2022 e successivamente al di sopra del target minimo di Piano del 12%, scontando anche l’impatto della seconda tranche di buyback. Valutazione condivisa dagli analisti: Ubs ritiene quindi che la riduzione degli asset sia «il prezzo che Intesa dovrà pagare per completare il buyback piuttosto che un fattore che lo impedirà, anche se aumenta l’incertezza sui tempi». INTESA SANPAOLO Andamento del titolo a Milano 23/01/23 22/12/22

Maire rileva la maggioranza del gruppo Conser

maire tecnimont +1,62%

Maire Tecnimont espande la propria attività, attraverso la controllata NextChem Holding, nei mercati delle tecnologie per derivati ad alto valore aggiunto e per intermedi di plastiche biodegradabili con l’acquisizione di una quota dell’83,5% di Conser, società di tecnologie proprietarie e di ingegneria di processo con sede a Roma. Fondata più di 50 anni fa, Conser è stata sviluppata da Flavio Simola, che ha guidato la società all'eccellenza tecnologica di oggi. Il closing è previsto entro il 15 aprile 2023. NextChem Holding detiene inoltre l'opzione di acquisire la restante quota del 16,5% entro i prossimi tre anni. L'acquisizione di Conser, che nel 2022 ha sviluppato ricavi totali attesi per circa 25 milioni, permette al gruppo di entrare in nuovi mercati. Per Alessandro Bernini, ad di gruppo Maire Tecnimont, «questo importante passo consente a Maire Tecnimont di ampliare il proprio portafoglio tecnologico nell’area dei prodotti chimici sostenibili».

MAIRE TECNIMONT Andamento del titolo a Milano

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 27
cariverona:«contentidelrialzo deltitolounicredit» LaFondazioneCariverona«haregistrato positivamenteilri-apprezzamentodel titoloUniCreditsulmercato»econfermail Parterre
afme
il rapporto
Carlo Festa MILANO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fintech sentenza su Banca delle MArche
23/01/23 22/12/22
3,138 3,516 3,0 3,2 3,4 3,6
la classifica La classifica completa è disponibile sul nostro sito
giudiziopositivosulmanagementguidato dall’adAndreaOrcel.Lohadichiarato FilippoManfredi,dgdell’enteveronese, storicoazionistadiUniCredit.«IlmanagementdiUniCreditstalavorandobene-ha spiegato visibileeapprezzabilel’impegnodiUniCreditperpromuoverela redditivitàdellabanca,contenendoicosti ecogliendoilfavorevolerialzodelmargine legatoaltrenddelsettorefinanziario».

203milioni

La Juventus affonda anche in Borsa Torna il rischio per le coppe europee

Calcio e finanza/1

La società perde 15 punti in classifica e il 5,1% sul listino In apertura tonfo del 10%

Legali al lavoro sul ricorso, udienza preliminare il 27 marzo per il processo penale

LasentenzadicondannadellaCorte diGiustiziadellaFigc,oltreafarsprofondarelaJuventusdi15puntiinclassifica, ha prodotto riflessi molto negativisulvaloredeltitolobianconero.

Alla riapertura delle quotazioni a PiazzaAffari,leazionidellaJuventus hannosfioratoinfattiunaperditadel 10%,calandoaunminimodi0,28euronelcorsodellaseduta,primadirecuperareterrenoechiuderea0,31euro, con una contrazione del 5,1 per cento.Sonopassatedimano34milionidiazionicontroi5,3milioniscambiativenerdì,segnocheleombreche si addensano sul futuro bianconero hannofattobrecciatragliinvestitori.

Inattesadileggerelemotivazioni dellapenainflittadallaCortefederale, che arriveranno entro la fine di gennaio,ilegalibianconeristannogiàragionandosulricorsoalCollegiodigaranziadelConi.La«Cassazionedella giustizia sportiva» sarà chiamata a certificarelacorrettezzaformaledella decisioneassuntainambitofederale, potendola annullare, confermare o rinviare per una nuova pronuncia.

Unodegliaspettisucuipunteràla difesadellaJuveèlacontraddittorietà dellacondanna.Ineffetti,ilprocuratore federale Giuseppe Chiné aveva chiestosiapenalitàperlaJuve(9punti)cheammendeperglialtriclub,per i quali aveva proposto la riapertura del procedimento. La sua requisitoria, basata sugli atti trasmessi dalla ProcuradiTorino,sièincentratasulla

il nuovo Chief football officer

Calvo, richiamato da Elkann, riconquista il vertice del club

Il ritorno di Francesco Calvo alla Juventus, nell’aprile 2022, era stato voluto dall’ex presidente Andrea Agnelli e dall’ad Maurizio Arrivabene, con cui Calvo aveva lavorato già in Philips Morris. Superati i dissapori con Agnelli dovuti a vicende personali, Calvo, molto apprezzato anche da John Elkann, era stato richiamato alla Juve nella difficile fase post pandemia. Il manager era approdato al club bianconero nel 2011 come Commercial Director e lo aveva lasciato tre anni dopo, matu-

rando importanti esperienze nel mondo del calcio, prima come Chief Revenue Officer del Barcellona (dal 2015 al 2018) e poi alla Roma. La promozione a Chief Football Officer della Juve è legata alla necessità di

introdurre logiche più manageriali nell’area sportiva per accompagnare quel processo di risanamento dei conti e di riduzione del costo della rosa già avviato lo scorso anno. In questo senso il programma di contenimento delle perdite quest’anno e di avvicinamento al pareggio di bilancio nella prossima stagione non cambia. Nonostante le ripercussioni negative che il clima di incertezza e le sanzioni stanno già provocando sul fronte dei ricavi.

il venture a fine 2022

I milioni raccolti in 75 round dalle start up italiane nel quatro trimestre 2023, secondo l'Osservatorio sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth

Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance. L’ammontare è in flessione per l'assenza di mega round che, ad esempio, nel terzo trimestre del 2022, avevano inciso per più del 40%.

Sampdoria, Garrone apre a un investimento: «Supporto a piani seri»

Calcio e finanza/2

fallimento dell’ultima trattativa è da

L’ex proprietario della Sampdoria EdoardoGarronescendeincampo per il club blucerchiato. Lo fa con unanotadoveesprimelasuapreoccupazioneperilfuturodellasocietà, edovesirendedisponibileauninvestimento.Ilclub,comeènoto,èin unafasedigrandedifficoltà,dovuta aiproblemidelsuoazionistaMassimo Ferrero. Quest’ultimo ha bocciatol’unicaoffertaconcretasultavolo, quella del fondo Merlyn: una propostainaumentodicapitale,ma senza contropartite economiche perFerrero,allepreseconiconcordati delle sue società.

«In presenza di progetti seri per ilbenedellaSampdoria,all’interno diunpooldiinvestitori,noicisiamo stati, prima con Vialli e poi con il FondoMerlyn,epotremmoesserci ancheinfuturo.Ilcontestodioggiè purtroppomoltolontanodaquesto scenarioeleconseguenzedelledecisioni che hanno portato al fallimento dell’ultima trattativa per il cambio di proprietà e per dare alla Sampdoriailfuturochemeritasono solodaimputareall’attualeproprietà e al suo cda» scrive in una nota EdoardoGarroneintervenendosullostatodicrisidelclubblucerchiato per il quale potrebbe aprirsi già in

settimanaunarichiestadicomposizione negoziata della crisi, unica strada percorribile in mancanza di decisionidell’assembleadeisocidi fare un aumento di capitale.

Garronericordadiavere«sempre seguito le vicende societarie dellaSampdoria.Nonhodimenticato i sacrifici compiuti dalla mia famigliadurantei12anniincuiabbiamo avuto l’onore e l’onere di averelaresponsabilitàdellagestionedellasocietà.Èstatoquindinormaleperme,ancheperilrapporto di reciproca stima con Gianluca Viallirispondere“presente”quando mi chiese di aiutarlo nei suoi tentatividiacquisizionedellaSampdoria nel 2019, supportandolo nelle trattative e impegnandomi con lui a sottoscrivere una quota dell’investimento insieme ad altri importantisoggettiinternazionali. Tuttiviricordereteicontinui’tirae molla’erialzidiMassimoFerrero, cheportaronoGianlucaVialli,dopo ben due tentativi, a ritirare le importanti offerte».

Garroneèprontoancheaun’alleanzaconilfondoMerlyn:«AlessandroBarnaba,inottobre,michiesedi incontrarloperchéinteressatoavalutarel’acquisizionedellaSampdoriaconilfondoMerlyn.Laproposta eracaratterizzatadaunpianoindustrialemoltoserioperilrilancio.Ancheinquestocaso,cisiamoresidisponibiliavalutarelasottoscrizione, tramite la nostra holding San Quirico.Questoscenariononsièavverato.LapropostadiMerlynnonè stata presa in considerazione dalla proprietà,chehaevidentementealtriobiettivimanonquellidelsalvataggio della società».

natura“confessoria”delleintercettazioni tra i manager juventini.

Negliattidell’inchiestaPrisma,in altri termini, ci sarebbero secondo Chinè le prove che la Juve avrebbe messoinpiediunsistemaperpianificareplusvalenzefittizie,vendendo giocatori a prezzi gonfiati per mere ragioni di bilancio. Questo ha permesso di superare lo scoglio della determinazionedelfairvalueinrelazione al prezzo di trasferimento dei giocatori.Ilproblemaècheontologicamente per potersi rinvenire una plusvalenzafittiziaoccorrelaprova deldolodiduesocietàchesimettono d’accordo,tantoinunacompravenditacheinunoscambio,sullaipervalutazione dei tesserati oggetto del trasferimento. Nella sentenza della Corte Figc però è stata sanzionata solo una parte.

IlprocuratoreChinèstaperòindagandosualtriclubcitatinell’inchiesta Prisma quali “partner opachi” della Juve. Versoquestesquadre(inparte diversedaquellegiàprosciolte)perciòpotrebbescattareildeferimento. Perilclubbianconero,inognicaso,si profilailprocessosportivoancheper le cosiddette manovre stipendi e quellocollegatoallefalsefatturazioni. Il 27 marzo poi ci sarà l’udienza preliminare del processo penale.

Se dovesse appurarsi la non veridicità dei bilanci bianconeri sotto esame(2019-2020-2021)laUefapotrebbe rigettare il settlement agreement sottoscritto a fine agosto ed escludere i bianconeri dalle Coppe europee per più anni, facendo venir menounavocedientratachevalealmeno 50 milioni a stagione.

Brevi

Risparmio gestito Ubp,+4,5% utile 2022

Masse gestite in calo

Union Bancaire Privée ha chiuso il 2022 con un utile netto di 210,4 milioni di franchi, in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente. Il patrimonio gestito è invece sceso del 12,5% a 140,4 miliardi.

consulenza finanziaria Moneyfarm,Gadhia la nuova presidente

Jayne-Anne Gadhia è la nuova presidente di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria con approccio digitale. Subentra al cofondatore Paolo Galvani, che continuerà a ricoprire il ruolo di consigliere e membro del Cda.

finanza alternativa Vitali,minibond con Mediocredito Taa

Vitalihaemessounminibonddi 2,5milionidieuroconscadenza 2027,garantitodalFei.Advisor dell’operazioneèItalfinance, arrangeresottoscrittoreèinvece MediocreditoTrentino-AltoAdige.

DEUTSCHE BANK Parazzini ceo Europa

occidentale

Roberto Parazzini, già responsabile di Deutsche Bank in Italia, è stato nominato regional ceo western Europe, «ruolo che comprende la supervisione delle attività della banca in Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Svizzera». È quanto si legge in una nota. Parazzini «continuerà a riportare al ceo Europa Medio Oriente e Africa (Emea) e head of international Private Bank Claudio de Sanctis».

studi legali LCA apre a Roma

Quattro nuovi partner

LCA Studio Legale suggella il progetto di apertura a Roma a Piazza del Popolo all'interno di Palazzo Valadier e annuncia contestualmente l'ingresso dei nuovi partner Tomaso Cenci, Andrea Marani, Simona Passarelli e Giancarlo Ranucci. Un nuovo innesto che segue gli ingressi dei partner Leah Dunlop, Antonio Di Pasquale e Niccolò Abriani a partire dallo scorso settembre.

28 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Finanza & Mercati
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La difesa: sanzionati solo noi ma altri club, se c’è stata vendita di giocatori a prezzi gonfiati, risultano coinvolti
afp
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Sul campo. La Juventus ha trovato la rimonta contro l’Atalanta domenica sera, in una partita finita 3-3
«Il
imputare alla proprietà e al cda»
francesco calvo Il manager è Chief Football Officer della Juventus
A terra. Uno spiraglio nel futuro societario della Samp Richiedi subito maggiori informazioni! www.res24ore.com/farmaceutica Il Report, realizzato da 24 ORE Ricerche e Studi, con le informazioni chiave del settore della Farmaceutica. Farmaceutica: tutti i numeri fondamentali del settore FOCUS FARMACI E VACCINI CONTRO IL COVID-19 TRIBUNALE DI MODENA FALLIMENTO TARGET S.R.L. Reg. Gen. n. 58/2022 Giudice Delegato Dott. Pasquale Liccardo Curatore Dott. Maurizio Bisi AVVISO DI PROCEDURA COMPETITIVA PER LA VENDITA DI RAMO DI AZIENDA Il Curatore del fallimento TARGET S.R.L. rende noto che il Sig. Giudice Delegato con provvedimento del 17.01.2023 ha ordinato la vendita del ramo di azienda sito in Fiorano Modenese (MO), Via del Crociale nr. 69, avente per oggetto l’attività di produzione e commercio di materiale ceramico e materiale per l’edilizia, al miglior offerente. Tutte le offerte dovranno essere presentate e cauzionate secondo le istruzioni e le modalità fornite dall’ordinanza di vendita. Prezzo base d’asta LOTTO UNICO Euro 2.600.000,00 (oltre imposte, tasse). L’esame delle offerte avrà luogo il giorno 15 febbraio 2023 alle ore 11,00 presso l’Aula Biblioteca del Tribunale di Modena e ss c.c. e dall’art 107 l. fall. L’ordinanza di vendita nella sua versione integrale è pubblicata sul Portale delle Vendite Pubbliche www.pvp.giustizia.it. Ogni interessato alla presentazione di un’offerta potrà rivolgersi al Curatore Dott. Maurizio Bisi, con studio in Modena, Via F. Prampolini nr. 55 (pec: f58.2022modena@pecfallimenti.it; e-mail: maurizio.bisi@studioazeta.it, telefono 059.583711) per consultare tutta la documentazione descrittiva dei beni che compongono il ramo di azienda, nonché per concordare eventuali accessi, il tutto previa sottoscrizione e consegna al Curatore di un impegno alla riservatezza sulle informazioni così ricevute.
ANSA

basato sul cloud è sotto pressione per la frenata dell'economia e della domanda di prodotti digitali: la capitalizzazione è dimezzata dal novembre 2021 e ha annunciato il licenzia-

India: Apple e Amazon accelerano tra nuovi impianti e aerei cargo

poter offrire consegne più rapide ai clienti indiani, come ha spiegato Sarah Rhoads, vicepresidente di Amazon Global Air.

Biagio Simonetta

Gli occhi di Apple e Amazon sull’India, che da tempo prova a convincere il mondo di poter vestire i panni della nuova Cina. Le due società americane, per ragioni chiaramente diverse, stanno pianificando sforzi interessanti nel Paese dell’elefante, consci evidentemente delle opportunità che possono essere colte.

Apple – che ieri in Borsa ha guadagnato oltre il 5%, portando la sua capitalizzazione di mercato a oltre 2,2 trilioni di dollari – ormai da quasi due anni sta cercando di spostare parte della produzione dalla Cina all’India. Un’operazione spinta da una serie di fattori che a Cupertino destano una certa preoccupazione. A partire dai rapporti fra Washington e Pechino, appesi a un equilibrio troppo precario per non intervenire su una dipendenza dai produttori cinesi che in questo momento, per Apple, raggiunge percentuali molto importanti.

Da qui la decisione di spostare parte della produzione dei vari device in India e in Vietnam. Ieri il ministro del commercio indiano, Piyush Goyal, ha spiegato che i piani dell’azienda di Cupertino sono di spostare in India il 25% della produzione dei suoi dispositivi. Attualmente in India Apple produce circa il 5-7% dei suoi device, ed è un numero significati-

industria tech in crisi

Anche Spotify annuncia licenziamenti

Spotify ha annunciato ieri che taglierà il 6% della sua forza lavoro. Una scelta presa, secondo i vertici dell’azienda, al fine di affrontare le necessità emerse dalla nuova fase economica, contraddistinta dal superamento delle restrizioni dovute alla pandemia. «La decisione difficile ma necessaria di ridurre il numero di dipendenti - ha detto il ceo Daniel Ek - serve per allineare maggiormente i nostri costi». Ek ha parlato di un divario tra entrate e uscite «inso-

stenibile a lungo termine» nell'ambito di qualsiasi clima economico, in particolare però in un contesto macro «impegnativo» come quello attuale. Nell'ultimo rapporto trimestrale sugli utili societari, Spotify ha affermato di avere circa 9.800 dipendenti: ciò vuol dire che si parla di circa seicento lavoratori che perderanno il posto. I tagli costeranno a Spotify una cifra tra i 35 e i 45 milioni di euro per affrontare gli oneri legati ai licenziamenti.

Il lancio della logistica aerea nel Paese arriva mentre il ceo di Amazon, Andy Jassy, sta lavorando alacremente a un’ampia revisione delle spese dell'azienda. Il peggioramento delle prospettive macroeconomiche e il rallentamento delle vendite al dettaglio sono due variabili che condizionano pesantemente il modello di business di Amazon. La scorsa settimana la società di Seattle ha dato il via all’ultima fase del più massiccio taglio di personale della sua storia quasi trentennale: usciranno 18mila dipendenti, in tutto il mondo. Prima di intraprendere questa strada, il management di Amazon aveva provato strade alternative, come il blocco delle nuove assunzioni e di alcuni progetti in rampa di lancio. Ma anche lo stop all’espansione di alcuni magazzini. Cionostante, il ceo ha più volte affermato che la società non rinuncerà a cogliere le opportunità migliori e continuerà a investire nell’e-commerce, nel cloud computing e nell’advertising. E l’annuncio di Amazon Air in India è una conferma di questa visione. Amazon Air ha debuttato nel 2016 e consente ad Amazon di avere un maggiore controllo sulla velocità e sul costo delle consegne. Due aspetti fondamentali per il portale e-commerce, che negli anni ha sperimentato anche la consegna in giornata. á@biagiosimonetta © RIPRODUZIONE RISERVATA

10 miliardi

Microsoft alza il velo: sì al maxi investimento nell’intelligenza artificiale

Big Tech/2

Dopo settimane di voci, via al piano miliardario su OpenAI e ChatGPT

I taiwanesi di Foxconn hanno già annunciato che quadruplicheranno la forza lavoro nel Paese dell’elefante

vamente grande se si pensa che i primi veri investimenti nel Paese risalgono a poco più di un anno fa.

Spostare un quarto della produzione globale in poco tempo sarà una bella impresa. A tal proposito, però, gli assemblatori come la taiwanese Foxconn (che poi sono quelli che operativamente producono i dispositivi) hanno già aperto diversi stabilimenti in India, soprattutto nello stato meridionale del Tamil Nadu. La stessa Foxconn qualche settimana fa ha annunciato che quadruplicherà la sua presenza nel Paese.

In questo momento, per quanto riguarda gli iPhone, l’India è seconda solo alla Cina. E da qualche mese anche gli ultimi iPhone 14 vengono assemblati nei capannoni indiani. In India, gli incentivi governativi per la produzione di smartphone sono entrati in vigore nell’agosto 2021. Questi incentivi richiedono anche che le aziende forniscano regolarmente al ministero i dati sui posti di lavoro e attualmente attorno alla produzione degli iPhone lavorerebbero già circa 100mila persone.

Capitolo diverso quello di Amazon. La società, alle prese con un taglio corposo dei dipendenti e in generale politiche di taglio dei costi, arriva in India con il servizio Amazon Air. L’annuncio è arrivato ieri e segna un investimento importante per il braccio logistico dell'azienda. Amazon utilizzerà dei Boeing 737-800 per spedire pacchi tra Hyderabad, Bengaluru, Delhi e Mumbai.

Con Amazon Air attiva in India, la società di Jeff Bezos conta di

Microsoft fa scattare la sua grande scommessa sull'intelligenza artificialepertrovarenuovestradedicrescita e innovazione: ha annunciato, dandoseguitoainsistentivoci,uninvestimentodefinitocomepluriennale e multimiliardario in OpenAI, laboratoriodiricercaecasamadredellapopolarechatboxarmatadiartificial intelligence ChatGPT.

L'annuncio non ha svelato cifre e dettagli, ma indiscrezioni hanno indicato una scommessa da dieci miliardi di dollari. Negli ultimi giorni erano stati ipotizzati i contorni finanziari dell'operazione: il trasferimento a Microsoft del 75% dei profitti di OpenAI fino al recuperodell'investimentoeunaquota del49%inmanoallasocietàguidata da Satya Nadella.

L'operazioneintensificailduello con altri leader tech, da Meta a AppleeaGooglediAlphabet,chedirecente si è impegnata a rafforzare proprioisuoiimpegnisullafrontieradell'artificialintelligence.Icolossidelsettorestannoriordinandole loroprioritàperidentificarepuntatechepossanoaiutarelaloroposizionecompetitiva.Microsoftèstata afflittadafrenateneipcenelboom dei servizi cloud, Google dal gelo sulla pubblicità digitale.

Microsoftl’annoscorsohamessoasegnol'acquisizionedelcolosso dei videogiochi Activision, altro segmentoconsideratopromettente, per circa 70 miliardi, ostacolata però da ricorsi dell'antitrust.

L'obiettivoconOpenAIètuttaviadi portatapotenzialeancorasuperiore:ilpotenziamentodisoluzionidi Ai viene considerato cruciale per molteplici prodotti e servizi, dovrebbe permeare dai motori di ricerca al gaming e al cloud.

IlgruppodiRedmondavevadato vita da oltre tre anni ad una stretta partnership con OpenAI, frutto di un primo investimento da un miliardo nel 2019 e di un successivo accordonel2021cheavevaportato la puntata a tre miliardi.

L'orizzonte, in concreto, appare esserequellodellacommercializzazionedinuovetecnologieultra-sofisticateancoratedaintelligenzaartificiale,conoffertesiaaiconsuma-

tori che alle aziende. Partito nei giorni scorsi, sarà potenziato un servizioAzureOPenAIrivoltoalbusiness. E già allo studio sarebbero integrazioni di Ai nel motore di ricerca Bing e nei programmi Word, PowerPointeOutlook.Tragliobiettivi ci sono inoltre maggiori interventi nel supercomputing.

LamossadiMicrosoftavvienein un momento difficile: è reduce da tagligeneralizzatididiecimilaposti di lavoro, con oneri da 1,2 miliardi, nellosforzodifareiconticonletensioninell'economiaeneltech,inritiratadaeccessivipianidiespansione negli anni della pandemia.

OpenAi–consedeaSanFrancisco

La mossa arriva in un momento difficile, con il taglio di 10mila posti

econsideratounodeiprimitreAiLabsalmondo,organizzazionidiricercanell'intelligenzaartificiale-sièaffermata sull'onda di app caratterizzatedalsupportodiartificialintelligencequaliDALL-E(piattaformaper immagini)esoftwarepervideogiochiingradodibattereesseriumani.

LachatboxChatGPThaconsacratoil suo successo: decollata pubblicamenteanovembre,havistoimpennate della domanda che ne hanno fatto un fenomeno virale – paragonato da qualcuno al decollo dell'iPhone. È in grado di generare automaticamente testi fondati su suggerimenticonmodalitàchehannolasciatonellapolvereletradizionalichatbox.Traigrandifinanziatori efondatorinel2015hacontatoanche ElonMusk,chehatuttaviarassegnato le dimissioni dal board nel 2018.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 29
Finanza & Mercati REUTERS
Colosso tecnologico. Apple punta sempre più decisamente sull’India
La società di Cupertino potrebbe spostare nel Paese un quarto della produzione
Big Tech/1
Il colosso dell’eCommerce lancia “Amazon Air” per ottimizzare le consegne
elliott entra in salesforce Elliott ha una nuova azienda nel mirino: ha rilevato una quota nel colosso tecnologico in affanno Salesforce. Il leader del software ©RIPRODUZIONERISERVATA
e
per
IL SOLE 24 ORE, 15 gennaio 2023, P. 5 Sul Sole 24 Ore del 15 gennaio l’intervista a Brad Smith, presidente di Microsoft: «Così sta nascendo una nuova era dell'Intelligenza artificiale» l’intervista
di lavoro
oneri
1,2 miliardi
mento del 10% dei dipendenti. Tensioni sono emerse al vertice: il co-Ceo Bret Taylor uscirà a fine gennaio lasciando al comando il co-fondatore Marc Benioff (nella foto)
EPA Intelligenza artificiale. Maxi investimento di Microsoft su OpenAI
l’investimento stimato La cifra non è stata ufficializzata. Microsoft ha già investito in due riprese su OpenAI 49% la quota ipotizzata Secondo i rumor di mercato, il 49% di OpenAI è ora controllata da Microsoft Hai crediti IVA e non puoi più aspettare? Con Banca Sistema Factoring hai liquidità immediata www.bancasistema.it business@bancasistema.it Se hai crediti IVA superiori ai 400mila euro, non aspettare! Con Banca Sistema puoi smobilizzarli in tempi brevi, scegliendo tra pro soluto e pro solvendo, la soluzione factoring più in linea con le tue esigenze. Contatta subito Banca Sistema allo 02.80280255 e trasformeremo i tuoi crediti in liquidi. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali consultare Fogli Informativi su www.bancasistema.it

Finanza & Mercati

100%

Straffi compra la quota di Viacom nel gruppo Rainbow-Colorado Film

l’azienda». Lo sbarco a Piazza Affari era già stato tentato nel 2018, con il sostegnodiUnicrediteCreditSuisse. L’operazione non era poi andata a buon fine per la turbolenza dei mercatiaseguitodell’incertezzasuccessiva all’insediamento del nuovo Governo Lega-5Stelle.

«L’operazione - ricorda Iginio Straffi-eranatasubuoniprospettive. Nel pre-marketing i fondi istituzionaliamericanieranopositivi.Poi la situazione politica in Italia aveva messo tutto in attesa».

L’imprenditore Iginio Straffi si ricompra il quasi 30% del gruppo Rainbow dal colosso statunitense Viacom,notoperlamajorcinematografica Paramount.

E,unavoltasalitoal100%(inparte conmezziproprieinparteconfinanziamento bancario) della società italianaconsedeaLoreto(inprovinciadi Ancona),celebresoprattuttoperilfenomenoWinxeperlacasacinematografica Colorado, lo stesso Straffi è prontoavalutarenuovamenteildossier Borsa oppure a individuare un nuovopartnerfinanziariooindustriale. Un’opzione per Rainbow è anche un’integrazioneconunaltrooperatore italianodelsettorepercostituireunbig italianodelcinemaedell’animazione.

«Avevo un’opzione call - spiega Iginio Straffi - nei confronti di Viacom.Horiflettuto,eraun’opportunitàel’hoesercitata.Orasonoal100per centodell’aziendatramitelaholding Straffin.Hosempreavutosociinquestianni:quindinonescludochevaluterò opzioni di questo tipo, sempre focalizzate però sullo sviluppo del-

Da allora il gruppo Rainbow è, in parte,cambiato.Afine2022èstataacquisita la totalità di Colorado Film, un’operazioneiniziatanel2017,quandoStraffieragiàallaguidastrategica dell’aziendaederastatorilevatoil60% delgruppoIven,dicuifaparteColoradoFilm.«Attualmentel’aziendahaun fatturatodioltre100milionieunEbitdadi38milioni.Stiamoarchiviando cresciteimportantiannosuanno.AncheconilCovidilfatturatoèaumentatograzieallanostralibrary.Colorado Filmèarrivatoacontareperil30%del giro d’affari complessivo».

Unadelleopzioni,oltreallaquotazione, è anche quella di individuare un nuovo compagno di viaggio, un partnerazionario:«Siamocontattati periodicamente da fondi di private equity e studios interessati. A dir la verità,valuteremoogniopportunità, macipiacerebbeanchepensarechesi possa realizzare un’operazione importante di consolidamento nel settore per creare un big italiano. Resta peròun’ipotesicomplessa,perchébisognerebbeallinearediversiinteressi, a partire dalla volontà politica di difenderel’industriacinematografica e televisiva italiana».

MATRICOLE

Ipo Lottomatica, allargato il pool bancario

Si allarga il consorzio bancario della prossima quotazione a Piazza Affari di Lottomatica, controllata del private equity Apollo. Secondo indiscrezioni, l’ampio pool sarebbe infatti composto da Barclays, UniCredit, Goldman Sachs, Jp Morgan e Deutsche Bank, alle quali si sarebbe unita Credit Suisse come advisor. L’Ipo potrebbe essere prevista entro la prima metà del 2023. Molte di queste banche sono quelle che hanno lanciato nello scorso settembre

il bond Lottomatica da 350 milioni di euro di durata quinquennale. L’azienda potrebbe essere valutata in Ipo 5 miliardi di euro. Lottomatica è attualmente il primo operatore italiano del mercato del gioco e uno dei maggiori player a livello europeo. Alla fine del 2020 Gamenet, controllata da Apollo, aveva dato vita alla nuova Lottomatica acquistando per 950 milioni in contanti da Lottomatica Holding il business italiano B2C di Igt. C.Fe.

ad acea ulteriore 35% di Deco Acea ha completato ieri l’acquisizione del restante 35% del capitale di Deco spa, società attiva nel settore dei rifiuti in Abruzzo di cui deteneva il 65% in

seguito all'acquisizione perfezionata a novembre 2021. Deco è consolidata al 100% da Acea e contribuisce all'ebitda del gruppo, su base annua, per un importo di circa 11 milioni di euro.

Editis, a metà febbraio la scelta di Vivendi per l’acquirente del 29,9%

Editoria

Riflettori sulle mosse di Mondadori: in lizza anche il gruppo svedese Bonnier

Unpaiodisettimaneinpiù,rispetto alterminedifinegennaio,perarrivare a definire l’acquirente del 29,9% (questa la quota che sarà messasultavolo)dellacasaeditrice Editis da parte di Vivendi: conseguenzadell’operazionediacquisizione di Lagardère che vede impegnatoilcolossofrancesechefacapo a Vincent Bolloré.

Leoffertesarebberostatepiùdel previsto.Einalcunicasi,aquantorisultaalSole24Ore,dapartedegliofferenti sarebbe stato richiesto un minimo di tempo in più. Da qui la scelta di Vivendi di lasciare aperta un paio di settimane in più la finestraentrolaqualescegliereconchi proseguire in questo progetto segnalandolo all’Unione Europea.

EditisèilsecondoeditorefrancesedietroaquellaHachetteinpancia a Lagardère che, dal canto suo, è il primo player francese nel mondo deilibriconisuoi2,6miliardidieuro di ricavi, oltre che terzo gruppo mondiale. L’editore del gruppo Vivendièsolamenteal19esimoposto econunraggiod’azionesostanzialmente confinato alla Francia. Il gruppoVivendihacompletatol'Opa neiconfrontidiLagardère,arrivando a detenere il 57,3% del gruppo.

Arnaud, erede del fondatore JeanLucLagardère,conserva1’11,06%del capitaledelgruppoconl’altroazionista storico – il fondo sovrano del Qatar-cherestaconl’11,5percento. Percompletarel’operazioneserve però il via libera della Ue che ha messo nel mirino in particolare la fusionefraiduegrandigruppieditorialichepergirod’affariterrebbe aeccessivadistanzaMadrigali(Gallimard e Flammarion). Vivendi si è dunque palesata con la Ue con il progetto di cessione di Editis. Una cessione che alla fine riguarderà il 29,9%dellasocietà.LaCommissione il 20 dicembre ha spostato al 23 maggio(dalprecedenteterminedel 19 aprile) la deadline per prendere unadecisionedopol'avviodellasua indagineapprofonditanellescorse settimane.Allavorosonogliadvisor LazardeBnpParibas.Inquestoquadro,aquantorisultaalSole24Oreal colossofrancesedeimediasisarebberofattiavantivarisoggettiesprimendointeresse.InlizzacisarebberoilgruppoMondadoriefraglialtri pretendentiOltralpesifannoinomi di Daniel Kretinsky, l’unico che ha dichiaratopubblicamenteilsuointeresse per Editis, Reworld Media, Xavier Niel, Stéphane Courbit (Banijay). Ma in corsa ci sarebbero anche altri gruppi europei, che non avrebberoproblemiantitrustarealizzarel’operazione: inparticolare, si parla della casa editrice svedese Bonnier e di un gruppo spagnolo. Ancheiprivateequitysarebberoin lizza:trainomichecircolanoquello diKkr.Lavalutazionecomplessiva sarebbedicirca700milionidieuro (dicui500milionicomeequitye200 milioni per coprire i debiti).

Seko Industries viene fondata negli anni ’80 e si specializza nella costruzione di carri miscelatori dedicati all’alimentazione animale. Negli anni ’90, anticipando le tendenze, investe nel settore dell’ecologia sviluppando un’ampia gamma di miscelatori per scarti organici, residui delle potature, sottoprodotti dell’industria alimentare e tutto ciò che può essere trasformato in compost. A partire dagli anni 2000, a tali modelli si sono aggiunte le rivoltatrici per compost e vagli selezionatori di diverse dimensioni, al fine di creare una gamma di prodotti in grado di soddisfare le sempre maggiori esigenze di valorizzazione degli scarti e sottoprodotti e di sostenibilità ambientale. Punto di forza dell’azienda sono le ampie possibilità di customizzazione del macchinario, a

seconda delle esigenze del cliente, così da supportarne ogni richiesta e realizzare la soluzione perfetta in ogni dettaglio. La diversificazione della gamma ha permesso di offrire macchine adatte a molteplici scenari, dalle versioni trasportabili e quindi dedicate a piccoli Comuni o piccoli impianti, sino a versioni installabili su camion o stazionarie per le esigenze di grandi centri, sempre nell’ottica di migliorare l’efficienza produttiva e ridurre consumi ed emissioni. Tutti modelli dedicati all’ecologia possono essere azionati da motori termici a ridotte emissioni e consumi o motori elettrici. L’ultima novità targata Seko Industries è l’aprisacco per la raccolta differenziata, che completa la gamma di modelli dedicati alle energie rinnovabili. Info: www.sekoindustries.com

Il mondo delle costruzioni copre circa il 35% delle emissioni di biossido di carbonio nell’ambiente. La grande sfida della progettazione contemporanea è volta ad una drastica diminuzione dell’inquinamento da CO2, favorendo l’utilizzo di energia rinnovabile e promuovendo una gestione virtuosa delle nostre città.

ESA engineering, fin dalle sue origini, ha fatto propria una metodologia volta alla sostenibilità, offrendo prestazioni innovative nel settore edile, energetico e ambientale, al servizio di Developer e Studi di Architettura, su scala internazionale. La società di consulenza multidisciplinare, con sedi in Italia, Francia, Regno Unito, Svizzera e Medio Oriente, affronta i temi legati alla progettazione alla luce di un approccio integrato. Tale metodologia garantisce che ogni nuovo progetto sia gestito considerando il quadro completo e identificando le migliori opportunità.

Con oltre 25 anni di esperienza e più di 300 professionisti, ESA opera su tutti i fronti del mercato in settori sempre più trasversali, nell’ambito di edifici residenziali, commerciali o industriali, apparte -

nenti all’ambito pubblico e privato. Partendo dalla consolidata esperienza nelle principali certificazioni ambientali (LEED, BREEAM, WELL, etc.) ed un know-how solido per quanto concerne il panorama normativo italiano ed europeo, ESA fornisce una consulenza tecnica e concreta che punta ad un concetto di sostenibilità più ampio, in grado di valutare ed applicare, coerentemente al progetto e all’interlocutore, i principi ESG ed i requisiti indicati dai regolamenti comunitari (es: tassonomia europea). In ambito pubblico, la società è coinvolta nello sviluppo di interventi previsti dal PNRR che, analogamente agli sviluppi privati, non solo mirano ad una sostenibilità prestazionale, ma richiedono di non arre-

care “un danno significativo” all’ambiente (DNSH). ESA crede fortemente nel principio di ottimizzazione, che richiede una scelta accurata ed una progettazione attenta dei sistemi impiantistici a servizio dell’edificio e, in senso più ampio, nel fornire una consulenza che aiuti i progettisti a sviluppare edifici ad alte prestazioni dal punto di vista del bilancio termico e dell’impatto ambientale, ma anche del comfort (illuminazione naturale, acustica). Per raggiungere questi obiettivi, ESA si avvale di moderni strumenti di simulazione e di analisi in continua evoluzione, anche di natura parametrica. In un contesto dominato da carenza di risorse, la società si fa portavoce di progetti di rinnovamento

fondati su recupero e valorizzazione di complessi esistenti. Grazie agli interventi di retrofitting è possibile preservare l’aspetto originale delle città, consentendo agli edifici di evolversi all’insegna della modernità e della sostenibilità. Ogni nuovo progetto, in contesti storici e vincolati, è il frutto di scelte accurate volte a coniugare il recupero dell’originaria bellezza con l’adeguamento funzionale contemporaneo. ESA basa su questo equilibrio le scelte legate a ciascun nuovo progetto, garantendone la rinascita nel rispetto e valorizzazione del contesto. Tra progetti di refurbishment attualmente in corso, frutto della collaborazione con Architetti e Sviluppatori, si cita Torre Velasca, sottoposta ad una ristrutturazione completa che le donerà nuova vita nello skyline milanese, mentre, nell’ambito di interventi museali, si distingue la Triennale di Milano (PFTE per “Triennale Futura”, progetto e Direzione Lavori degli interventi relativi all’Archivio espositivo e al Teatro) e il progetto definitivo di Palazzo Almerici, una delle strutture architettoniche più importanti del Settecento pesarese. www. esa-engineering.com

L’Azienda si occupa di rifiuti da oltre 30 anni e, dalla sua data di costituzione nel 1989, ha ampliato spazi e orizzonti dapprima trasformando in risorse i rifiuti del comparto industriale, per poi dedicarsi anche ai rifiuti edili pericolosi contenenti amianto. Il Recupero è passata da uno spazio di stoccaggio che ammontava, all’inizio dell’attività, a poco più di 200 mq a un’estensione che conta oggi quasi 8000 mq di stoccaggio autorizzato, incrementando inoltre quantità di rifiuti trattati e di personale, che oggi conta 30 addetti. L’Azienda è abilitata con Autorizzazione Integrata Ambientale n. 430/2020 con validità fino al 2032 e in questi anni ha svolto la propria attività con autorizzazioni che via via le hanno consentito di gestire sempre meglio la propria attività. Certificata sia 9001/2015 che 14001/2015,

da sempre persegue traguardi ecologici sia nelle proprie lavorazioni che nelle attività ad esse collegate: tende, infatti, a privilegiare il trasporto su rotaia con conseguente riduzione di emissione di CO2, ed è sempre alla ricerca di alternative per gestire rifiuti valorizzandoli e recuperandoli, anziché smaltendoli. Da anni è attivo un ufficio estero per le esportazioni in paesi CEE e EFTA. La Direzione, sempre rigida sull’attuazione delle normative, grazie ad un pool di esperti ed alla partecipazione a corsi specifici, persegue sia politiche ambientali all’avanguardia che una comunicazione trasparente ed efficiente con propri clienti. Oltre alla gestione dei rifiuti, offre servizi di MUD, Registro di Carico e Scarico, FIR, Consulenza ADR e consulenza specifica nel campo ambientale. Info: www.ilrecupero.it

30 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
L’imprenditore, famoso per il fenomeno Winx, va al 100% dell’azienda
Ora sul tavolo torna l’Ipo Tra le ipotesi l’alleanza con un fondo o un gruppo
Cinema
imagoeconomica Rainbow. Il fondatore Iginio Straffi

Norme & Tributi

Crisi di impresa

Apertura liquidazione, più brevi i termini per il reclamo p.38

Ristrutturazioni

superbonus p.34

Diritti di cubatura alla prova dell’affrancamento di valore

Legge di Bilancio

Una risposta delle Entrate disconosce la natura di plusvalenza del provento

Per la Cassazione la cessione di cubatura è trasferimento di diritti non reali

La riproposizione, per il 2023, della rideterminazione di valore delle areeedificabilipossedutedasoggetti che non le detengono in regime d’impresa (ad opera dei commi 107 e seguenti dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2023) rischia di perdere un pezzo importante.

Infatti, in conseguenza della risposta ad interpello n. 69/2023 (si veda il Sole 24 Ore del 19 gennaio scorso),èassaiprobabilechenonsia più ritenuto percorribile l’affrancamento di valore ai fini della cosiddetta «cessione di cubatura», venendo disconosciuta la natura di plusvalenza del provento ottenuto. Vediamo perché.

Con circolare n. 1/E/2013 (paragrafo4.2)l’Agenziahaaffermatoche icontrattichetrasferiscono,costituiscono o modificano i diritti edificatori comunque denominati, previsti da normative statali o regionali, ov-

vero da strumenti di pianificazione territoriale sono trascrivibili e, pertanto,godonodelmedesimoregime pubblicitario dei diritti reali su beni immobili.Conseguentemente,loius aedificandi può essere considerato distintamente ed autonomamente rispetto al diritto di proprietà del terreno,percuiilrelativovalorepuò essere assoggettato (da parte dei soggetti che ne dispongono al di fuori del regime d’impresa) al meccanismodirideterminazionedelvaloredeibeni,versandol’impostasostitutiva ed evitando così, in sede di successiva cessione e sino all’importo affrancato, di pagare l’Irpef ordinariasullaplusvalenza.All’epoca,taleinterpretazionedelleEntrate (espressaancheconlarisoluzionen. 233/E/2009)risultavaconformealla posizione assunta nell’ambito dell’imposizione indiretta (risoluzione n. 250948/1976, circolare n. 27/E/2012), dove la «cessione di cubatura» era stata assimilata al trasferimentodiundirittorealeimmobiliare, come spesso affermato in quegli anni dalla giurisprudenza di Cassazione (pronunce 10979/2007 e 6807/1988).

Fatto sta che le Sezioni Unite della Suprema Corte, con sentenza 16080/2021,hannonegatotaleassimilazione, affermando come la fattispecie in esame costituisca il trasferimento di un diritto edificatorio non reale a contenuto patrimoniale. Per effetto di ciò, la risposta ad interpello n. 69/2023 afferma esplicitamente come «la tesi dell’assimila-

zione della cessione di cubatura ad untrasferimentodiundirittoreale... debba considerarsi superata», essendotaleoperazionedaqualificarsi come «prestazione di servizi» dipendenti da obbligazioni di fare, di non fare e di permettere.

Sebbene tanto la sentenza di Cassazione n. 16080/2021, quanto la risposta ad interpello del 18 gennaio scorso abbiamo ad oggetto l’imposizione indiretta, appare difficile che l’agenzia delle Entrate non riveda la propria posizione anche ai fini delle imposte dirette. Se così fosse, la cosiddetta «cessione di cubatura» non verrebbe più inquadrata tra i redditi diversi come operazione produttiva di plusvalenze (ai sensi dell’articolo 67, comma 1, let-

tera b, del Tuir) quanto (presumibilmente) di redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere (articolo 67, comma 1, lettera l), determinati (ai sensi del successivo articolo 71, comma 2), come differenza tra l’ammontare percepito nel periodo di imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione. Ciò renderebbe inutile l’affrancamento di valore e si porrebbe il problema di chi ha già pagato, negli anni scorsi, l’imposta sostitutiva confidando sull’orientamento dell’agenzia delle Entrate e in attesa di cedere il diritto.

dre emilia-romagna Accesso precluso all’agevolazione per chi non paga le spese di ristrutturazione, riduzione in caso di pagamento parziale. Le rate della gestione ordinaria non hanno impatti sul bonus

in agenda tutte le novitÀ

Telefisco 2023,iscrizione gratis entro domani sera perseguire la diretta

‘Telefisco 2023 stringe i tempi sui chiarimenti. Per partecipare in diretta ai lavori del convegno gratuito online di giovedì 26 gennaio è necessario iscriversi entro le 18 di domani . L’iscrizione gratuita segue un facile percorso in sei step: 1 per prima cosa occorre collegarsi all’indirizzo www.ilsole24ore.com/ telefisco; 2 poi cliccare sulla voce di menù «Iscriviti»; 3 nella schermata che apparirà per l’iscrizione gratuita occorre cliccare su «Registrati»; 4 poi si atterra sulla pagina che descrive la manifestazione dove inserire le proprie credenziali o cliccare su «Registrati qui»; 5 cliccando su «Registrati qui» si atterra alla pagina dove creare un nuovo profilo; 6 infine si atterra sulla pagina dove scegliere il proprio percorso formativo.

A ben vedere, si tratta del percorsoinversorispettoaquantoaccaduto con il diritto di usufrutto sulle aree non acquisito separatamente, dove la Cassazione (sentenze n. 15333/2014 e n. 14847/2018) ha ricondotto la fattispecie nell’ambito delleplusvalenze,determinandoun ripensamentodelleEntrate(circolare n. 6/E/2018 che supera la circolare 36/E/2013).

Il tema va quindi affrontato in via ufficiale anche nell’imposizione diretta, senza dimenticare le conseguenze del possibile mutamento interpretativo, ad esempio riconoscendo lo scomputo (o il rimborso) dell’imposta sostitutiva versata in questi anni.

Al convegno le risposte di Entrate, Gdf e Mef si aggiungeranno alle indicazioni degli esperti del Sole. In agenda tutte le novità 2023: dai bonus edilizi alle sanatorie, dagli altri sconti fiscali a Iva e flat tax (si veda il programma riportato sotto). Le modalità di fruizione online sono due: Telefisco Base e Telefisco Plus Telefisco Base permette di seguire gratuitamente e in diretta il convegno all’indirizzo ilsole24ore.com/telefisco. Partecipare in diretta consentirà a commercialisti, consulenti del lavoro e tributaristi di avere 8 crediti formativi (4 per i tributaristi Lapet). Con Telefisco Plus, al costo di 34,99 euro, si potranno seguire i lavori in differita; partecipare a un webinar con otto relazioni aggiuntive e tre crediti; ottenere la dispensa e Nt +Fisco ed Nt+Lavoro fino al 28 febbraio.

Il «menu» dell'edizione 2023

Si pone il problema di chi ha pagato, in passato, la sostitutiva confidando in un orientamento oggi abbandonato

In caso di decadenza dal piano ok alla rateizzazione del residuo

Nella rottamazione quater, diversamentedaciòcheaccadevanellaprecedente edizione della definizione agevolata, in caso di decadenza dal pianodeipagamentièancorapossibilechiedereladilazionedeldebitoresiduo, alle condizioni previste dalla normativa a regime.

La disciplina della legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) ha introdotto la quarta edizione della rottamazionedegliaffidamentiall’agente dellariscossione,conregolepiùconvenienti rispetto a quelle delle edizioni precedenti.

Lasanatoriariguardainparticolaretuttelepartitechesonostateconsegnate all’agente della riscossione entroil30giugno2022.Unodeivantaggidellanuovaversionedelladefinizioneagevolatariguardal’azzeramentodellatotalitàdegliinteressi,e nonsolodegliinteressidimora,edell’aggiodiriscossione.Restanodovuti sololasortecapitale,ilcostodinotifica della cartella e le eventuali spese per procedure esecutive.

Perquantoriguardaladecadenza dallasanatoria,èrimastalaregolasecondocuièsufficientenonpagarein tutto o in parte anche una sola delle rate del piano, fatto salvo il ritardo tolleratodi5giorni,perperderetutti benefici di legge. In tale eventualità,

dunque,sarannoripristinatisanzioni, interessieaggiodiriscossione.Nella rottamazioneter,ladecadenzadalla definizionecomportavainoltreildivietodidilazionareildebitoresiduo. Questo divieto non è stato invece riproposto nell’attuazione versione dellasanatoria.Ciòsignificacheladdovesidovesseincorrerenellacaducazionedelladefinizionesipotràcomunque inoltrare una domanda di rateazione,nelrispettodeicriteristabiliti in via ordinaria nell’articolo 19 del Dpr 602/1973.

Ataleriguardo,siricordacheladisciplina a regime è stata modificata dall’articolo15bisdelDl50/2022,con decorrenzadal16luglio2022,coneffettiingranpartefavorevoliperidebitori. In primo luogo, è stata elevata a 120.000eurolasogliadidebitoentro laqualenonoccorredimostrarelostato di difficoltà finanziaria del contribuente.Questosignificache,entrotalelimite,ilcontribuentepuòscegliere la durata del piano di rientro, nel rispetto del tetto massimo di 72 rate mensili.Èinoltredispostocheildebitore sia libero di modulare diversamentelarateazioneconriferimentoa ciascuncaricoaruolo.Ciòcomporta, tral’altro,chesipossonochiederedilazionidistinte,adesempio,perlacartellarelativaallamultastradalerispettoaquellariferitaall’accertamentoIrpef.Sesidecadedaunadelledue,l’altrapuòproseguirenormalmente.La decadenza inoltre si verifica con il mancato pagamento di otto rate anche non consecutive.

Sealmomentodirichiederelarottamazionequatersihannodelledilazioniincorsoconl’agentedellariscossione,siricordacheunavoltapresentataladomandaleratesonosospese finoal31luglioprossimo.Ladilazione

Risulterebbe anche fuori luogo applicare la nuova interpretazione alle operazioni già concluse seguendo le istruzioni precedentemente impartite.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Rottamazione quater, nuova dilazione salva

inoltre è revocata ope legis alla suddettadata.Neconseguecheildebitore nonsiconsiderainadempienteconriferimentoaiprecedentipianidirateazione, pur avendo interrotto i pagamentialmomentodellatrasmissione delladomandadidefinizioneagevolata.Pertanto,eglipotrà,perl’appunto,proporreunanuovaistanzadidilazione,incasodidecadenzadallarottamazione,aventeadoggetto,tral’altro, i medesimi carichi inclusi nel piano di rientro precedente.

Siricordainfineche,incasodidecadenza dagli ordinari piani di dilazioneconl’agentedellariscossione,le sommeresiduenonpossonoinalcun caso essere nuovamente rateizzate.

bonari, 20 rate sotto 5mila euro

In caso di decadenza dalla definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, il contribuente potrà comunque rateizzare il debito residuo ai sensi dell'articolo 19 del Dpr 602/1973. Inoltre, la modifica a regime della rateazione prevista dall'articolo 3-bis, comma 1, del Dl 462/1997 (somme dovute a seguito di controlli automatizzati), ad opera della legge di Bilancio 2023, si applica anche agli avvisi di cui all'articolo 36-ter del Dpr 600/1973, e non solo a quelli di cui all'articolo 36-bis e all'articolo 54-bis del Dpr 633/1972 defini-

bili con il comma 153. Sono le due conferme giunte ieri dalle Entrate. La prima risposta chiarisce che l'attuale definizione non inibisce al contribuente, decaduto dalla sanatoria, di presentare una richiesta di rateazione dei debiti residui affidati all’agenzia Entrate-Riscossione. Per effetto del secondo chiarimento, anche per importi pari o inferiori a 5mila euro, le somme richieste dal “bonario” possono sempre essere versate in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.

Alessandro Braggion Giorgio Gavelli ©

gli ospiti di telefisco Telefisco prevede una nutrita partecipazione istituzionale.

Presenti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il vice ministro con delega alle Finanze, Maurizio Leo, il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il presidente dei commercialisti, Elbano de Nuccio e il presidente dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca.

le domande Possibile inviare i quesiti sui dubbi agli esperti del Sole 24 Ore le

Info sull’evento all’indirizzo ilsole24ore.com/ telefisco

TELEFISCO BASE

O Fattura elettronica europea, note di variazione e rettifiche Iva – Benedetto Santacroce

O La nuova flat tax e le partite Iva – Alessandra Caputo

O L'approfondimento: verso la dichiarazione Iva – Simona Ficola

O Gli aspetti rilevanti del bilancio 2022 –Barbara Zanardi

O La dichiarazione sugli aiuti di Stato e il pacchetto energia – Luca Gaiani

O La crisi d'impresa: le novità e come usarle –Giulio Andreani

O Irpef: i premi di produttività, l’assegno unico e le novità sulla busta paga – Michela Magnani

O Il superbonus, i nuovi sconti, le cessioni dei crediti – Luca De Stefani

O L'approfondimento: le novità e le criticità della cessione – Giorgio Gavelli

O La riforma del contenzioso tributario –Antonio Iorio

O La definizione delle liti pendenti – Laura Ambrosi

O La rottamazione e le altre sanatorie – Luigi Lovecchio

O Il ravvedimento speciale, gli errori formali e la regolarizzazione del quadro RW – Dario Deotto

O L'approfondimento: come gestire le scelte fra le sanatorie – Paola Coppola

O Le novità sul reddito d'impresa – Roberto Lugano

O L'approfondimento: come gestire le operazioni straordinarie – Michela Folli

O Le criptoattività e le altre misure sui redditi di fonte estera – Marco Piazza

O Le assegnazioni agevolate e le rivalutazioni –Primo Ceppellini

O Interviste a Roberto Lenzi, Guglielmo Maisto, Franco Roscini Vitali e Gabriele Sepio

Commenti ai quesiti di Raffaele Rizzardi

TELEFISCO PLUS

O I bonus edilizi: i più recenti chiarimenti dell'agenzia delle Entrate – Marco Zandonà

O Il trust dopo la circolare delle Entrate –Angelo Busani

O La sanatoria per il credito d'imposta su ricerca e sviluppo – Franco Vernassa

O La crisi d'impresa e il ruolo di sindaci e revisori

– Nicola Cavalluzzo

O La rilevanza fiscale delle sopravvenienze per errori contabili – Andrea Vasapolli

O Le novità per Terzo settore e sport – Marina Garone

O Le principali novità sull'antiriciclaggio –Valerio Vallefuoco

O La gestione dei rimborsi e del credito Iva in presenza di un accertamento – Anna Abagnale

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 31
entrate Avvisi
RIPRODUZIONERISERVATA
‘ Necessario proporre una nuova istanza compresi i carichi inclusi nel piano di rientro precedente
La morosità sui lavori taglia il beneficio del

Gas sostenibili per il mondo

Igas tecnici (o industriali) comprendono un’ampia gamma di gas che vengono quotidianamente utilizzati nelle più svariate industrie e che accompagnano la vita di ogni cittadino. Tutti i gas tecnici, a seconda dei settori economici in cui vengono utilizzati, sono suddivisi nelle seguenti categorie: gas

per uso alimentare, gas compressi, gas liquefatti, gas infiammabili. I più noti gas tecnici includono elio, idrogeno, azoto, anidride carbonica, ossigeno, ozono e argon.

Uno sviluppo sostenibile è di primaria importanza per l’intero settore, dal punto di vista etico e stra-

tegico. Le imprese sono fortemente impegnate a garantire lo svolgimento delle loro attività in piena sicurezza per i lavoratori, per le comunità e nel rispetto dell’ambiente.

Uno sviluppo sostenibile richiede un forte impegno delle aziende del settore nella formalizzazione di

efficaci sistemi di gestione e nell’adeguata formazione del personale. L’obiettivo è quello di creare valore sociale attraverso soluzioni innovative nelle applicazioni dei gas che aumentino la produttività industriale e il benessere, contribuendo nel contempo a un futuro più sostenibile.

Transizione Energetica: soluzioni e tecnologie pronte, serve sviluppare la filiera

La decarbonizzazione sta diventando una necessità sempre più impellente. L’obiettivo è favorire la transizione verso una società a bassa impronta di carbonio

Presente

in 75 paesi con oltre 66.000 dipendenti, Air Liquide è un’azienda leader nei gas, nelle tecnologie e nei servizi per l’industria e la sanità. Ossigeno, azoto e idrogeno sono al centro delle attività del Gruppo sin dalla sua creazione, nel 1902. A partire da queste molecole, l’azienda si è sviluppata ed è oggi partner di eccellenza in molteplici settori industriali con tecnologie avanzate che forniscono soluzioni per la transizione energetica. Air Liquide è da tempo impegnata con progetti concreti per la decarbonizzazione delle sue attività e di tutta la filiera di cui fa parte. Un impegno che riguarda sia le proprie emissioni dirette, che le emissioni indirette legate all’approvvigionamento dell’energia necessaria per alimentare le attività del Gruppo. Va in questa direzione, ad esempio, il contratto firmato con Shell Energy Europe Limited per l’acquisto di energia rinnovabile volta ad alimentare le attività produttive di gas industriale e medicale nel nord est dell’Italia. L’azione di Air Liquide si concentra inoltre sullo sviluppo di soluzioni che supportano la decarbonizzazione delle attività dei clienti. Ne è un esempio il Protocollo d’Intesa siglato con Saras con l’obiettivo di studiare soluzioni per ridurre l’impronta di carbonio della raffineria di Sarroch, in Sardegna, attraverso la cattura e il sequestro della CO2 emessa dal sito.

L’idrogeno come vettore di energia pulita L’idrogeno avrà un ruolo chiave nella transizione energetica grazie alla versatilità delle sue applicazioni, dall’industria alla mobilità. In oltre 60 anni, il Gruppo ha sviluppato competenze su tutta la filiera: dalla produzione allo stoccaggio, dalla distribuzione allo sviluppo di applicazioni per gli utenti finali.

Per quanto concerne la produzione, l’impegno di Air Liquide si focalizza sull’elettrolisi dell’acqua, tecnologia che consente di produrre H2 low-carbon o rinnovabile, con la possibilità di partire da piccole quantità per arrivare a volumi maggiori. Sono oltre 35 gli elettrolizzatori di Air Liquide in funzione in tutto il mondo, tra cui il primo impianto PEM (Proton Exchange Membrane) da 20 MW in Canada, in grado di produrre oltre 8,2 tonnellate di idrogeno low-carbon al giorno. Alimentato al 99% da energia rinnovabile, l’impianto evita l’emissione di 27.000 tonnellate di CO2 all’anno rispetto ai metodi produttivi tradizionali.

Air Liquide ha inoltre ricevuto il supporto dello Stato francese per lo sviluppo del progetto Normand’Hy che prevede la costruzione di un elettrolizzatore a Port-Jérôme, in Normandia, con una capacità iniziale di 200 MW.

Il biometano per lo sviluppo di un’economia circolare La transizione verso trasporti sostenibili passa anche dalle biomasse. Air Liquide ha sviluppato competenze sull’intera catena del valore del biometano, dalla produzione di biogas a partire dai rifiuti, alla sua purificazione in biometano, alla liquefazione, lo stoccaggio e il trasporto, fino alla distribuzione. A livello globale, il Gruppo dispone oggi di 22 unità di produzione di biometano per una capacità produttiva annua di 1,6 TWh.

A settembre 2022, Air Liquide ha inaugurato la prima unità produttiva in Italia, a Truccazzano (Milano). Qui viene prodotto biometano liquido a partire dai reflui agricoli e zootecnici delle aziende agricole locali. Tale processo produttivo consente inoltre di ottenere come sottoprodotto il digestato, che può essere utilizzato come fertilizzante dagli agricoltori.

Le unità produttive di biometano possono inoltre essere dotate di una tecnologia di cattura della CO2; in tal modo è possibile azzerare totalmente le emissioni e impiegare la CO2 recuperata in ambito industriale o alimentare: un ulteriore step verso un utilizzo a 360° della materia prima.

Idrogeno e biometano per la mobilità pesante I trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni di gas serra nell’UE. Air Liquide sta lavorando da tempo a soluzioni per la transizione energetica della mobilità, impegnandosi soprattutto su due fronti: idrogeno e biometano. I progetti per rendere l’idrogeno protagonista dei trasporti sostenibili sono numerosi e riguardano diverse tipologie di mobilità come mezzi pesanti, aerei e veicoli leggeri. Presso la sua sede di Fos-sur-Mer, in Francia, Air Liquide sta realizzando la prima stazione a idrogeno per camion a lunga percorrenza in Europa, che permetterà il rifornimento di 20 camion al giorno con un’autonomia di circa 800 km. È inoltre in essere una collaborazione con Faurecia per progettare serbatoi idonei a stoccare l’idrogeno liquido a bordo dei camion. Un’ulteriore partnership, con IVECO, mira a sviluppare la mobilità a idrogeno in Europa attraverso lo studio del lancio di veicoli pesanti a celle a combustibile per il lungo raggio, nonché l’installazione di una rete di stazioni di rifornimento lungo i principali corridoi di trasporto transeuropei.

Il Gruppo sta lavorando anche per favorire la decarbonizzazione del settore dell’aviazione. Per preparare l’arrivo dei primi aerei a idrogeno, occorre dotare gli aeroporti di impianti in grado di poter gestire l’approvvigionamento di idrogeno liquido. Va in questa direzione il protocollo di intesa siglato con Airbus e il Gruppo ADP, che si pone l’obiettivo di configurare le infrastrutture necessarie per portare l’idrogeno negli aeroporti di Paris-Charles-de-Gaulle e Paris-Orly per il 2035.

Anche il biometano è una valida soluzione per decarbonizzare la mobilità pesante: impiegato come combustibile, è in grado di ridurre le emissioni di particolato dell’85%, le emissioni di CO2 del 90% e l’inquinamento acustico del 50%.

immagazzinata in modo permanente o con lo scopo di essere riutilizzata in un’ottica di economia circolare.

Ne sono esempi il progetto avviato con EQIOM per rendere lo stabilimento di Lumbres uno dei primi cementifici a zero emissioni in Europa grazie alla cattura di quasi 8 milioni di tonnellate di CO2 in dieci anni, e la collaborazione con Lhoist per decarbonizzare l’impianto di calce dell’azienda situato a Réty, in Francia.

In Italia, oltre al progetto con Saras per la decarbonizzazione della raffineria di Sarroch, Air Liquide ha siglato un’intesa con Eni che mira a combinare le rispettive competenze per applicare nei settori hard-to-abate dell’area mediterranea europea soluzioni di cattura, trasporto e stoccaggio di CO2

Gruppo Sapio: innovazione e sostenibilità per crescere, per respirare il futuro

Il modello di creazione del valore a 100 anni dalla nascita del gruppo per sviluppare un capitalismo performante, sostenibile e responsabile

Cento anni di storia, innovazione e valori. Questo è in estrema sintesi il Gruppo Sapio, nato nel 1922, che oggi opera su tutto il territorio nazionale e a livello internazionale ha sedi in Francia, Germania, Spagna, Slovenia e Turchia. Con un fatturato di oltre 800 milioni e più di 2400 dipendenti, Sapio produce, sviluppa e commercializza gas, tecnologie innovative e servizi integrati per il settore industriale e della sanità. Ma nel futuro di questa industria centenaria c’è soprattutto un ambizioso piano industriale che punta da un lato all’espansione all’estero e dall’altro alla crescita nel mercato italiano e nei settori a più alto valore aggiunto. Forte di valori che si tramandano da tre generazioni, Sapio ha inoltre avviato un importante programma di sviluppo legato alla sostenibilità, intesa non solo come rispetto dell’ambiente, ma anche come beneficio per i propri collaboratori e per l’ecosistema territoriale circostante. La sua missione, soprattutto in quest’ultimo decennio, si è focalizzata nel rendere l’azienda capace di esercitare un ruolo positivo e propositivo nella società civile. Un ruolo anche sociale, quindi, al servizio delle comunità.

I gas hanno infatti una caratteristica

particolare: anche se non li vediamo e non li possiamo toccare, sono essenziali per la vita di tutti noi. Li troviamo ovunque dal settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale, dal metallurgico e siderurgico al campo delle costruzioni metalliche e dell’elettronica. Grazie a questa vastità di utilizzo, Sapio offre prodotti, tecnologie e servizi innovativi che sono davvero in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. Non solo quindi un Gruppo che fornisce prodotti e servizi fondamentali per pazienti e clienti, ma un’organizzazione che lo fa nell’ottica di contribuire al benessere delle persone, dell’ambiente e dello sviluppo economico dei Paesi in cui opera. In altre parole, Sapio vuole avere un impatto positivo sulla società non solo dal punto di vista economico. All’intero settore industriale italiano l’azienda offre un’ampia gamma di gas, di apparecchiature, di impianti e di servizi che oggi sono considerati di vitale e primaria importanza per lo svolgimento di moltissime applicazioni e processi industriali. Sapio offre ai propri clienti, attraverso l’utilizzo specifico dei gas tecnici, soluzioni che migliorano l’efficienza energetica e produttiva contribuendo così alla riduzione

dell’impatto ambientale, integrando l’offerta di prodotti con servizi di progettazione e di realizzazione di impianti destinati alla produzione e\o all’utilizzo di gas in modo sicuro, efficiente ed efficace. In tal senso i tecnici di Sapio progettano e realizzano soluzioni impiantistiche customizzate per rispondere alle esigenze dei processi produttivi dei clienti, così come realizzano impianti di frazionamento criogenico dell’aria, di produzione gas per assorbimento selettivo su setacci molecolari e di produzione dell’idrogeno sia da elettrolisi sia da steam reforming con cattura dell’anidride carbonica. A questo si aggiunge lo sviluppo di specifiche soluzioni per la decarbonizzazione con la spinta dell’utilizzo di idrogeno rinnovabile e a bassa impronta carbonica così come lo sviluppo di impianti di biometano che, grazie al riutilizzo degli scarti agroindustriali, dei sottoprodotti agricoli e della frazione organica dei rifiuti, rappresenta un modello virtuoso di economia circolare.

In ambito industriale e nei trasporti Sapio aiuta quindi i clienti ad essere più sostenibili, efficienti e produttivi, contribuendo a ridurre l’impronta carbonica dei processi produttivi tramite l’utilizzo dei propri gas come l’ossigeno, realiz-

zando tecnologie di cattura della CO2 e promuovendo l’utilizzo del dell’idrogeno e del biometano come vettori energetici puliti e rinnovabili, destinati a ricoprire un ruolo decisivo non solo nel contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche nel raggiungimento della sicurezza energetica del paese. Ne è un esempio uno dei progetti che Sapio ha avviato nel 2021 fornendo idrogeno alla stazione di rifornimento per 12 autobus a celle a combustibile di ultima generazione di SASA S.p.A., società pubblica partecipata dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dal Comune di

Bolzano e Merano, che gestisce le linee di autobus nelle città di Bolzano, Merano e Laives. Sapio è inoltre impegnata nella realizzazione della stazione per i test sui treni ad idrogeno acquistati da FNM S.p.A. per la linea Brescia-Iseo-Edolo e per la fornitura dell’idrogeno per gli stessi test. Inoltre, nell’ambito dei fondi del PNRR, si è già aggiudicata fondi relativi al bando “Ricerca e sviluppo idrogeno” in relazione ad un progetto innovativo presso il proprio sito di produzione di idrogeno di Mantova.

Il Gruppo, nella propria strategia a lungo termine, è fortemente impegnato ad assumere un ruolo di leader lungo tutta la catena di creazione del valore dei vettori energetici rinnovabili: produzione, trasporto tramite tubazione o mezzi su gomma, distribuzione e predisposizione delle applicazioni per bisogni specifici degli utilizzatori finali. Non a caso Sapio è oggi protagonista della transizione energetica. L’impegno per un futuro sostenibile non può quindi prescindere dall’essere un esempio positivo per l’ecosistema. Se è quindi vero che il futuro di Sapio è

costruito sulla sostenibilità è altrettanto vero che l’innovazione è una parte fondamentale di questo futuro. Sapio ritiene infatti che l’innovazione sia “un must” per qualsiasi azienda desiderosa di crescere. L’innovazione, come lo sviluppo di nuove idee e tecnologie, permette all’azienda di portare avanti il proprio progresso, e allo stesso momento il progresso della comunità migliorando la vita delle persone e dell’ambiente in cui viviamo. Inoltre, consente di stimolare i collaboratori a pensare a nuovi modi di lavorare, nuovi prodotti e servizi da sviluppare che possano facilitare le attività interne e fornire servizi migliori a clienti e pazienti. Ecco perché Sapio è strutturata con un team innovazione che lavora ad entrambe le business unit, “Industry” e “Healthcare”, con lo scopo di lanciare sperimentazioni pilota per nuovi modelli di business da introdurre sul mercato. Un team che parte da un principio fondamentale: mettersi in ascolto dei propri clienti e partner costruire una proposizione di valore che soddisfi a pieno le loro necessità. La soddisfazione dei clienti e dei pazienti è inoltre monitorata costantemente attraverso dei key performance indicator (“KPIs”). Lo scopo è quello di garantire il miglioramento continuo della qualità dei prodotti e servizi erogati. Attraverso il Net Promoter System (“NPS”), Sapio dialoga con circa 4000 clienti ogni anno. Grazie a questo lavoro l’azienda ha ottenuto un indice di soddisfazione NPS che a fine anno si attesta in media al 90%, con picchi fino al 93% in alcune aree geografiche.

Un’ulteriore prova dell’impegno di Sapio per contribuire a realizzare un futuro migliore ed essere la migliore azienda da cui comprare, sulla quale investire e per la quale lavorare.

32 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Cattura e sequestro CO2 Air Liquide ha sviluppato soluzioni innovative di cattura e sequestro della CO2 al fine di limitare le emissioni prodotte dalle industrie “hard-to-abate”, quelle attività che nel loro processo produttivo prevedono la combustione di fonti fossili o basate su processi che, per loro natura, generano CO2 come sottoprodotto. L’anidride carbonica emessa dai processi industriali viene infatti catturata e
Mobilità sostenibile, una stazione di rifornimento Air Liquide Un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno Stabilimento Caponago Gruppo SapioStabilimento Mantova Gruppo SapioStabilimento Taranto Gruppo Sapio
Impianto produttivo di biometano
Gruppo Sapio Gli obiettivi Air Liquide: diminuire le emissioni di CO2 in valore assoluto del 33% entro il 2035 per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi Speciale GAS TECNICI INDUSTRIALI - Realtà Eccellenti INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Stabilimento Caponago

Nippon Gases: i professionisti del Gas per un mondo più sostenibile

Da oltre 100 anni trasformiamo l’aria in prodotti capaci di migliorare la vita di tutti, operando nell’invisibile, ma essenziale, mondo dei gas

Iprodotti e le tecnologie di Nippon Gases pur non avendo colore né forma sono quanto di più concreto si possa immaginare. Perché un settore come quello dei gas industriali, poco noto al grande pubblico, costituisce la base per attività di cui tutti beneficiano, nel campo alimentare come in quello sanitario, passando per la climatizzazione e i processi industriali. La capacità di cambiare insieme al mondo che cambia ed il coraggio di reinventarsi quotidianamente sono stati i principi cardine dell’evoluzione di un secolo di storia.

Nippon Gases è tra le prime aziende in Italia ad operare nel settore dei gas industriali, fondata come Rivoira a Torino nel 1920, è oggi parte di Nippon Gases Europe, società che fa capo a Nippon Sanso Holdings Corporation (NSHD), una grande realtà internazionale con oltre 100 anni di esperienza

nell’industria del gas.

Il Gruppo fornisce un supporto essenziale a diversi settori industriali tra cui il metallurgico, il chimico, l’elettronico, l’automotive, l’edile, il petrolchimico, il trattamento delle acque, il navale, l’alimentare, con una presenza importante in Giappone, nel sud-est asiatico, in Australia, negli Stati Uniti e in Canada, ed è attivo in 31 Paesi con oltre 19.000 dipendenti in tutto il mondo.

In Europa Nippon Gases è tra le aziende leader con oltre 3.000 dipendenti, presente in 13 Paesi e fornisce oltre 150.000 clienti.

L’offerta tecnologica di Nippon Gases spazia dall’opzione di fornitura più efficiente a soluzioni tecnologiche applicative su misura per ogni cliente o partner, non solo gas, ma servizi, materiali, apparecchiature e impianti destinati a diversi comparti che han-

no necessità di utilizzare i gas, dalla grande industria al piccolo laboratorio. La fornitura dei gas è garantita da una presenza capillare sull’intero territorio nazionale, la struttura organizzativa vanta stabilimenti produttivi, centri distributivi e una rete commerciale funzionale e flessibile in cui lavorano oltre 700 dipendenti e 300 tra agenzie e rivenditori.

Grazie alla proficua integrazione tra la cultura europea e quella giapponese, Nippon Gases è in grado di garantire lo sviluppo di nuove tecnologie e il miglioramento di quelle già esistenti.

Detiene inoltre numerosi brevetti, sia negli ambiti in cui opera tradizional-

mente sia in settori alternativi, e investe nella ricerca, garantendo il proprio supporto ad enti, istituzioni e università al fine di creare e sviluppare nuove applicazioni e impieghi dei gas. In questo modo consente a un numero sempre più ampio di clienti di raggiungere gli obiettivi di miglioramento qualitativo, produttivo, economico e ambientale.

Nippon Gases crede fermamente nello sviluppo sostenibile, un valore fondamentale e un motore per il miglioramento continuo dei processi e delle attività operative. Per il terzo anno consecutivo ha infatti pubblicato il Bilancio di Sostenibilità, un documento redatto su base volontaria per comunicare a tutti gli stakeholder le azioni intraprese sui temi della sostenibilità economica, ambientale e sociale durante l’ultimo anno fiscale (1 aprile 2021 - 31 marzo 2022).

Nippon Gases ha superato la maggior parte degli obiettivi ambientali, sociali e di governance che interessano le tre aree della sua filosofia: Proattività, Innovazione e Collaborazione, pilastri della propria strategia e principi alla

base della agenda di sostenibilità. Nel Bilancio di Sostenibilità viene rinnovato l’impegno di Nippon Gases Italia nell’incorporare nella propria strategia aziendale i Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, al fine di raggiungere i target prefissati sulle attività del Gruppo negli ambiti di Etica e Compliance, Ambiente, Cambiamento climatico, Sicurezza e Persone.

Afine 2022 Nippon Gases e Hysytech, azienda specializzata nella progettazione, nello sviluppo e nell’implementazione industriale di tecnologie e apparecchiature di processo chiavi in mano con una particolare focalizzazione nel campo della generazione, trattamento e recupero di gas industriali, liquidi organici ed energia, hanno unito le loro competenze per sviluppare e consolidare la crescita di valore attraverso tecnologie e soluzioni a basso impatto di carbonio.

Hysytech applica la propria vision “Filling the gap” partendo da progetti R&D, passando per realizzazione e messa in opera di impianti speciali progettati sulle specifiche esigenze dei singoli clienti, fino alla fornitura, in Italia e all’estero, di moduli standard per l’upgrading del biogas, la liquefazione del biometano e la produzione di idrogeno verde.

L’esperienza di Hysytech nei pro-

cessi chimici e nella valorizzazione dei rifiuti, nell’ambito di un approccio circolare, si combina in modo sinergico con la consolidata esperienza di Nippon Gases in tecnologie quali la combustione, il trattamento delle acque reflue, la produzione di idrogeno e syngas,

sempre nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza.

L’ingresso di Hysytech nel gruppo Nippon Gases fornisce al mercato soluzioni a 360 gradi tra cui waste to gas, waste to power, waste to chemicals, favorendo così un mondo a zero emissioni di carbonio.

“Rendere possibile un mondo a zero emissioni di carbonio”: l’impegno di NSHD a contribuire a una società sostenibile per il futuro

Il gruppo NSHD, impegnato nella realizzazione di un mondo a Zero Emissioni, ha individuato 5 aree principali, dette pilastri, per il raggiungimento della neutralità carbonica: combustione verde, produzione Idrogeno, recupero CO2 economia circolare e digitalizzazione.

La crescente domanda di semiconduttori su scala globale ha spinto Nippon Gases a consolidare la propria posizione in questo mercato sfruttando al meglio il know-how e le tecnologie d’avanguardia messe a disposizione da NSHD. Negli ultimi anni il Gruppo ha effettuato importanti investimenti in ambito produttivo, analitico, di qualità e sostenibilità, potenziando da un lato la capacità produttiva dell’Hub Europeo situato ad Oevel in Belgio e al tempo stesso irrobustendo la propria organizzazione logistica, capacità di stoccaggio e distribuzione dei gas elettronici a livello europeo. Nippon Gases produce e distribuisce gas di grado elettronico ad elevatissima purezza, tra quali Arsina, Fosfina, Diborano, Esafluoruro di Tungsteno, Trifluoruro di Boro, Idrogeno Bromidrico, Triclorosilano, impiegati nei più comuni processi di fabbricazione dei semiconduttori, ovvero la Chemical Vapor Deposition, il Doping, l’Etching e il Cleaning.

Alla completa gamma di gas si affiancano numerosi apparecchiature e materiali d’avanguardia quali l’MOCVD, strumento la cui tecnologia è nota anche come epitassia di fase-vapore di tipo organometallico, impiegato per produrre film sottili singoli o policristallini e la linea completa dei purificatori Nanochem della Matheson Tri-Gas Inc., in grado di combinare mezzi di purificazione specifici per i gas e hardware ad altissima purezza per qualsiasi esigenza di purificazione alla fonte o al punto di utilizzo, garantendo la massima durata di vita e la migliore efficienza per la rimozione delle impurità dei gas. Completano la gamma dei materiali offerti i Gas Cabinet completamente automatizzati in grado di azzerare il rischio di esposizione ai gas altamente tossici e nocivi per gli addetti ai lavori, gli Scrubbers e i Sistemi di abbattimento dei gas esausti, piping e raccorderia in elettropulito ad alta tenuta.

FOODSENSE® L’attenzione per i piccoli ingredienti fa grande la qualità in tavola

Surgelato, refrigerato, croccante, fresco, frizzante, tutto è possibile con l’esperienza di Nippon Gases nel campo dei gas e delle applicazioni per l’industria alimentare.

FOODSENSE® è la linea di gas alimentari concepita e brevettata da Nippon Gases per offrire alla clientela un’innovativa gamma di gas e miscele per le applicazioni del settore alimentare. Studiata per poter aumentare la Shelf life, mantenere le qualità organolettiche e preservare gli attributi sensoriali dei prodotti alimentari, tipici del prodotto fresco.

La tecnologia di confezionamento in atmosfera protettiva, basata sulla sostituzione dell’aria normalmente presente nell’imballaggio di un prodotto con una miscela di gas, rappresenta la soluzione di confezionamento migliore per preservare a lungo le caratteristiche percepibili attraverso i sensi, la qualità microbiologica e nutrizionale del prodotto confezionato.

Questa tecnologia consente di rallentare i meccanismi chimici, enzimatici e microbiologici associati al deperimento dei prodotti freschi.

Le miscele, composte principalmente da Azoto, Argon, Anidride Carbonica ed Ossigeno in proporzioni differenti a seconda del tipo di alimento da conservare, in combinazione con i materiali per il confezionamento, prolungano notevolmente la vita del prodotto, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche e nutritive.

FOODSENSE® tutela migliori colori, profumi e sapori del Territorio.

La possibilità di installare bruciatori innovativi per abbattere le emissioni di CO2, piuttosto che impianti per la produzione di Idrogeno, rende Nippon Gases il partner ideale per realizzare la transizione ecologica. NSHD inoltre propone soluzioni per la cattura della CO2, quale leader di mercato nella movimentazione della stessa, anche tramite trasporto via nave. Una virtuosa economia circolare che offre una seconda vita a rifiuti e/o scarti di lavorazione per un’ adeguata valorizzazione energetica. Il possibile riutilizzo rappresenta un ulteriore tassello per il percorso verso la decarbonizzazione, abbinato alla digitalizzazione dei processi così da ridurne le inefficienze.

Il gruppo è attivamente impegnato nella ricerca di opportunità commerciali per contribuire alla realizzazione di una società a zero emissioni di carbonio, proponendosi quale valido partner in numerosi mercati: dalla produzione acciaio, vetro, alluminio, alle car-

tiere, ai cementifici, all’alimentare, alle lavorazioni meccaniche, all’industria chimica e alla raffinazione; è inoltre in grado di offrire miscele accreditate e gas ad elevata purezza per il controllo ambientale, l’analisi e la ricerca. In generale Nippon Gases, propone una vasta gamma di soluzioni personalizzabili così da consentire al cliente il conseguimento del proprio obiettivo di sostenibilità.

Raggiungere questo obiettivo è possibile favorendo il passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabili e supportando concretamente le aziende, a livello globale, nella realizzazione di questa sfidante transizione.

Nell’ambito degli obiettivi ambientali Nippon Gases è da anni attiva nella lotta al cambiamento climatico promuovendo soluzioni per la riduzione dell’impatto am-

bientale dei gas refrigeranti. Offre infatti ai clienti una gamma completa di gas refrigeranti a basso GWP (Global Warming Potential), servizi e soluzioni tecniche all’avanguardia per la refrigerazione commerciale e industriale, nel pieno rispetto delle normative ambientali e della regolamentazione Europea.

I nuovi gas refrigeranti, caratterizzati da una elevata stabilità durante il loro utilizzo e da una bassa permanenza in atmosfera, consentono di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

La vendita di gas refrigeranti di nuova generazione con un minore GWP, in sostituzione ai refrigeranti HFC (Idrofluorocarburi) ha permesso al gruppo dal 2015 al 2021, di ridurre le emissioni dei clienti, che utilizzano questi nuovi gas, di oltre 344.500 tonnellate di CO2 equivalente.

Nippon Gases contribui-

sce inoltre all’economia circolare, offrendo il servizio Ecostar, che garantisce assistenza completa per il recupero ed il trattamento dei gas refrigeranti esausti.

Contribuire ad un futuro più sostenibile significa anche proporre soluzioni che garantiscano il benessere delle persone, ne è prova il prezioso supporto di Nippon Gases e Dryce, società parte del gruppo, alle autorità italiane incaricate per la distribuzione dei vaccini per il Covid-19 a partire dal VDay.

Il gruppo, da sempre impegnato nel trasporto di farmaci a temperatura controllata per l’industria farmaceutica, ha messo a disposizione ThermoKube e ThermoBlock, due soluzioni per la conservazione del vaccino alla temperatura prestabilita.

Si tratta di contenitori isotermici avanzati, sviluppati per resistere alle temperature molto basse del ghiaccio secco, con un tasso di sublimazione estremamente ridotto, che permette una durata di conservazione della catena del freddo analoga a quella certificata dalle case farmaceutiche.

La loro efficacia e capacità di termostatare rapidamente i vaccini ha permesso di ridurre i tempi per l’invio ai centri di somministrazione favorendo così la campagna vaccinale.

Al fine di aumentare competitività e vicinanza ai clienti, con particolare riguardo ad alcuni settori fondamentali per la crescita sostenibile del tessuto industriale nazionale, Nippon Gases ha avviato le opere per la realizzazione di una nuova Green B.A.G. (Bulk Atmospheric Gases) Farm a Caserta.

Il nuovo impianto, alimentato al 100% da fonti rinnovabili, produrrà la nuova linea Green Bulk Atmo-

spheric Gases, (Azoto, Ossigeno, Argon). Progettato e realizzato da NSHD nel rispetto delle più stringenti specifiche qualitative di purezza e di affidabilità richieste dai mercati farmaceutico, medicale, alimentare e manifatturiero.

L’ampia capacità di stoccaggio per Azoto, Argon ed Ossigeno garantirà la massima flessibilità operativa e una affidabile fornitura di prodotti medicali in un’area in cui si è recen-

temente evidenziata una limitata disponibilità, rafforzando ulteriormente la presenza di Nippon Gases Italia sul mercato, contribuendo ad irrobustire la solidità della propria supply chain e confermandosi altresì come punto di riferimento per tutto il bacino del Centro e Sud Italia.

L’importante investimento si inquadra in una serie di operazioni che il gruppo Nippon Gases intende realizzare in Italia.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 33
Impianto di frazionamento aria di Verres Impianto liquefazione biometano L’economia circolare, pilastro della strategia per un mondo a Zero Emissioni
Nippon Gases e Hysytech: una nuova collaborazione per promuovere soluzioni di decarbonizzazione e chimica verde Nuovi impianti a zero emissioni: la nuova green B.A.G a Caserta L’innovazione nell’industria dei semiconduttori
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superbonus del 110% #226

La morosità sui lavori taglia il beneficio del superbonus

Dre Emilia-Romagna. Accesso precluso all’agevolazione per chi non paga le spese di ristrutturazione Riduzione in caso di pagamento parziale ma le rate della gestione ordinaria non hanno impatti sul bonus

Il condomino moroso è escluso dal superbonus.Masolosenonhapagato spese legate direttamente all’agevolazione:inquesticasisubirà untaglioproporzionaleall’ammontarenonversato.Nonhannoimpatto sul110%(o90%,asecondadeicasi)gli inadempimenti legati ad altre spese, anche se riguardano ristrutturazioni agevolateconaltriscontifiscali.Sono imoltielementicontenutiinuninterpelloineditodelladirezioneregionale Emilia-Romagna dell’agenzia delle Entrate (n. 909/1342-2022), che fa il puntosututtequellesituazionidimorosità dei condòmini che, in qualche modo,possonoprecluderelacessione delcreditoel’accessoalsuperbonus. Ilquesitochiede,difatto,l’illustrazione dei principi già enunciati dalle Entrate con la circolare n. 30/E del 2020:quisiparlavadimorositàediimpossibilitàdicedereilcreditodiimposta corrispondente alle detrazioni, senzaperòanalizzareidiversicasiche possono presentarsi. Soprattutto, il dubbio è che un condomino che, al momento della delibera di approvazione dei lavori straordinari per l’accessoal110%,siamorosoperunamorosità pre-esistente riferibile alla gestione generale del condominio, «sia daconsiderarsimorosoaisensidella citatacircolare30/Eequindinonpossacedereilcredito».Oppure,cisichie-

de«selamorositàdebbaricercarsinegli onerirelativiailavoristraordinarisee laddovecaricodelcondòmino».

LaDre,nellarisposta,spiegachele situazionidimorositàdeicondomini rilevantinelcontestochesistaesaminando«sonosoloquelledacuiconseguelamancatamaturazionedelcreditod’impostarelativoadundeterminatobonusedilizio».Seilcreditodiimposta non matura, non può ovviamenteessereceduto.Inconcreto,allora,seuncondominoèmoroso in relazione a spese condominiali estranee agli interventi di recupero edilizioagevolati,«ciònonrilevaaifini dellacessionecredito».Quindi,lemorosità della gestione generale non hannoimpattisulsuperbonus.

Se,invece,uncondominoèmoroso inrelazioneaspeseperinterventiinsuperbonus«nonpotrà–spiegal’interpello-cedereilrelativocredito,nonessendolostessomaturato».Nellapratica, questo scenario si può verificare quandocisialacessionedelcreditoaun terzodiversodalfornitore:inquesticasi, non essendoci sconto in fattura, il condomino dovrà prima versare le somme a suo carico al condominio e, poi, procedere alla cessione. Quindi, l’amministratorepotràcomunicarealle Entratel’opzioneperlacessione«solo seilcondominohaversatoalcondominio quanto a lui imputato». In caso di versamenti parziali, la cessione sarà possibile«soloinproporzioneaquanto pagatorispettoaldovuto».

Inquestoquadro,infine,laDresottolineache«lamorositàrelativaaspese perinterventioggettodiunadeterminataagevolazionenonprecludeinséla possibilitàdicedereilcreditoderivante daspeseperinterventidirecuperoedilizio oggetto di altra agevolazione». Quindi, gli eventuali inadempimenti nonsonotradilorocomunicanti.

Nellapratica,tuttavia,nonsempre saràsempliceimputareconesattezza l’inadempimento del condominio all’unooall’altrointervento.Ledelibere, infatti,contengonosempreunachiara indicazione dell’esatto riparto delle spesepernatura(ordinariaostraordinaria)etipologiadiintervento(manutenzione, spese di gestione corrente, interventiediliziecosìvia).Maquando inun’unicasedutasiapprovanopiùinterventichegodonodidistinteagevolazioni,ouninterventoagevolatounita-

mente al preventivo ordinario, non semprevengonoprevistidistintipiani di rateazione. Nella prassi talora vengonoseparatelerateordinariedaquellestraordinarie,speciesequesteultime sono molto gravose, ma quasi mai si tengono separate le rateazioni dei diversiinterventi.Comefareastabilirea qualespesasiriferiscelamorosità?

Ilcondomino,all’attodelpagamento solo parziale di una rata indistinta, potrebbecomunicareall’amministrazione l’esatta imputazione del pagamentotraidiversiinterventi,eindicare conprecisionequaledellespesesirifiuti di pagare. Tale comunicazione per iscrittoepreferibilmentecondatacerta èopportuna,giacchéunaricostruzione dell’esatta riferibilità del pagamento parzialeallesingolevocifattaaposterioripotrebbeessereritenutaabusiva.

Inassenzadicriteriunivoci,l’unica soluzionerimarrebbealloral’imputazione pro quota. L’amministrazione espressamentericonosce,comesièvisto,laproporzionalità“verticale”,pari alrapportotral’importototaledovuto el’ammontarepagatodiunsingolointervento. Analogamente, dovrebbe ammettersi la proporzionalità “orizzontale”trapiùinterventi:ilpagamentoparzialediratechecomprendonoindistintamentepiùtitolidispesa,inassenzadiimputazionespecificacomunicatadalcondomino,saràimputatoai variinterventiproporzioneall’entitàdi ciascunorispettoaltotaledellespese.

Il bonifico ordinario può essere corretto

Adempimenti

Anche per il superbonus vale ladichiarazionedelfornitore per porre rimedio a un bonifico ordinario: così l’Agenzia ieri durante un incontro con la stampa specializzata. Infatti, le persone fisiche non esercenti attivitàd’impresa,nell’ambitodeibonus edilizi, devono effettuare i pagamenti delle spese sostenute tramite “bonifico parlante”. Qualora, per errore, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e

non sia stato possibile ripetere il pagamento, come indicato nella circolare28/E/2022,ladetrazione spetta a condizione che il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notoriorilasciatadall’impresaesecutrice/fornitrice con la quale quest’ultima attesti che i corrispettivi accreditati in suo favore sono stati correttamentecontabilizzatiaifini dell’imputazionenelredditod’impresa (circolare 43/E/2016). Ora vienechiaritochetalefacoltàèpercorribile anche per il superbonus.

La società di persone comunica le cessioni

Opzioni

Ibonusedilirelativiaspesesostenute dasocietàdipersonepossonoessere alternativamente fruiti dai soci, tramiteladetrazionedirettanelloro modelloRedditio730,ocedutiaterzi oscontatiinfattura,mainquestiultimiduecasi,ilsoggettochedovràinviarelacomunicazioneall’Agenziaè lasocietàdipersonestessaenonisoci. Èilchiarimentodellarispostadiieri 138,secondolaquale,sesonorispettatelecondizioniprevistedallenorme perlafruizionedeibonusedili,lesocietà di persone che sostengono le

spese edili agevolate (come l’ecobonus,ilsismabonus,ilbonusfacciate) possono esercitare le opzioni, effettuandotuttigliadempimentiprevisti, traiqualilatrasmissionedellacomunicazione prevista al punto 4.1 del provvedimentoprot.n.283874/2020.

Ancheselarispostanonlodice,si ritieneche,seilsociodecidedicedere le rate residue, dopo averne detratte alcunenellapropriadichiarazione,la comunicazione dovrà essere inviata dallo stesso e non dalla società, in quantoilcreditoèstatotrasferitoalsocio,tramitelapresentazionedelmodelloRedditiSPdellasocietàrelativa all’annodisostenimentodellespese.

34 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Norme
Il
L’APPUNTAMENTO Proseguono gli approfondimenti che due volte alla settimana (il martedì e il venerdì) saranno dedicati ad analizzare casi concreti legati al superbonus NT+FISCO Speciale superbonus Tutte le novità sul 110% nelle analisi degli esperti del Sole 24 Ore ntplusfisco.ilsole24ore.com Luca De Stefani ©RIPRODUZIONERISERVATA

Norme & Tributi

Fisco

Obblighi di monitoraggio con comodato e noleggio

Appalti

munquedenominati,introdottadal collegato fiscale alla legge di Bilancio del 2020 (Dl 124/2019) per contrastare i fenomeni di illecita somministrazione di manodopera torna alla ribalta con una risposta dell’agenzia delle Entrate (la 144/2023) che affronta una serie di temi sollevati da un’impresa operante nel settore della logistica.

Il comodato, il noleggio e la locazione dei beni del committente da parte dell’appaltatore non fa venir meno gli obblighi previsti in materia di appalti dall’articolo 17-bis del Dlgs 241/1997, in quanto i beni utilizzati dall’appaltatore sono comunque riconducibili al committente.

Lanormativadellagestionedelleritenuteincasodiappalti,subappalti, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali co-

Il settore della logistica è forse unodeisettoricheèstatomaggiormente interessato dai complessi adempimenticonnessiallaspecifica disciplina, in quanto in molte situazioni si realizza direttamente presso il committente.

L’Agenzia ribadisce che la riconducibilità ai committenti dei beni strumentali o delle sedi operative utilizzate dagli esecutori del servizio si realizza sulla base di qualunque titolo giuridico: proprietà, possesso e detenzione, affronta in rapida successione diverse situazioni.

La prima è relativa all’utilizzo di beni forniti in comodato dal committente. In tale caso il committente sulla base dell’articolo 1803 del Codice civile mette a disposizione

gratuitamente propri beni per l’esecuzione del servizio. Proprio per questo motivo i beni sono sicuramente riconducibili al committente e quindi sono soggetti alla specifica normativa.

Analoga situazione riguarda i beni noleggiati dal committente ovvero, per quanto riguarda la sede operativa, le sedi e le strutture locate dal committente. Al contrario, se i beni sono direttamente riconducibili agli appaltatori perché ad esempio li noleggiano o li locano da terzi la condizione viene meno e la normativa antielusiva non si applica.

Un’ulterioreconsiderazioneformulata dall’agenzia delle Entrate sui beni del committente riguarda lanecessitàdell’utilizzodeglistessi per l’esecuzione della prestazione richiesta. In effetti, se il prestatore utilizza occasionalmente i beni del committente, ovvero tali beni non sono indispensabili per l’esecuzione del servizio, gli stessi non configuranolacondizioneprevistadalla normachefascattaregliobblighidi monitoraggio.

Super Ace da riversare con la fusione nel 2022 o 2023

Aumenti di capitale

Va restituito l’incentivo già utilizzato dalla società incorporata nel 2021

Luca Gaiani

La super Ace generata da un versamento di una controllante alla sua controllata va riversata nel caso di fusionetraleduesocietànel2022o nel2023.Ilchiarimentogiungedalla risposta 135/2023 delle Entrate. La fusione tra il soggetto che ha effettuato un conferimento e quello cheloharicevutoazzeralabasedell’agevolazione, senza effetti per l’Aceordinariagiàfruita,maimpone la restituzione del beneficio maggiorato.

La risposta 135 affronta l’interpello di una società Alfa che, nel corso del 2021, ha ricapitalizzato una sua partecipata Beta mediante rinuncia a un precedente finanzia-

mento. L’aumento di patrimonio sul 2020 ha consentito a Beta di usufruiredellasuperAceall’articolo19delDl73/2021.Alfahacosìsterilizzato la propria base Ace dell’importodelconferimento,secondo quanto stabilito dall’articolo 10 del Dm 3 agosto 2017. Beta, nell’esercizio 2021, non presenta un redditocapienteperassorbiretutta lasuperdeduzione,laqualeverrebbe dunque riportata a nuovo (salva lapossibilitàdiconvertirlaincredito di imposta).

Nel2022,Alfa(chenelfrattempo ha acquisito il 100% del capitale di Beta)èintenzionataaprocedereall’incorporazione della controllata. Conl’ipotizzatafusione,l’eccedenzadideduzioneAcediBetanonpotrebbeessereintegralmentetrasferitaadAlfanonessendosuperatoil test patrimoniale (articolo 172, comma 7, del Tuir).

Alfa chiede dunque alle Entrate selaconversionedelladeduzionein credito,daeffettuaredapartediBetaentroilterminedipresentazione diRedditi2022alfinedi“salvare”la deduzionepostfusione,costituisca

operazionecensurabileinbasealla norma anti abuso.

L’Agenzia,senzaneppureavviare l’esame di quest’ultima disposizione, precisa che, seguendo le regole applicative ordinarie dell’Ace (che ricalcano quelle della precedente agevolazione Dit), in caso di incorporazionetraconferente(Alfa) e conferitaria (Beta), si produce un doppioeffetto:daunlatosiannulla lavariazioneincrementativadibase Ace della seconda e dall’altro viene menolasterilizzazioneantielusiva dellaprima.Questoeffetto,chesiripercuotesuicalcolidell’agevolazione successivi alla fusione, non impattasull’Ace“ordinaria”giàfruita, ma è da equiparare a un riassorbimentodell’incrementopatrimoniale ai fini della super Ace. Pertanto, qualora la fusione si realizzi (come nelcasoesaminato)entroilperiodo di sorveglianza previsto dal Dl 73/2021(primoesecondoesercizio successivoal2021),lasocietàincorporantedovràprocedereariversare l’incentivogiàfruitodallaincorporata per l’anno 2021.

L’incorporazione tra due società non estingue il resto del consolidato

Tassazione di gruppo

Alessandro Germani

La fusione fra le stabili organizzazioniitalianediduesocietàfrancesi estingueilconsolidatofraiduesoggettisenzaglieffettidell’articolo124 delTuirecomunqueimplicalaprosecuzionedellatassazionedigruppo in capo alle altre consolidate. La risposta a interpello 140/2023 delle Entrate completa la 65 che aveva confermato come una fusione fra società di uno stesso Stato non è transfrontalieramaconsentediapplicarelaneutralitàfiscaleallerelativestabiliorganizzazioniinteressate. Ciòinlineaconpronuncedelpassato

(risoluzione470/Ee42/Edel2008).

Con la risposta 140 vengono affrontatiirisvoltiinchiavediconsolidato fiscale, con chiarimenti che possonovalerenonsoloperlebranchmaancheperoperazionidisocietàitaliane.L’interruzionedelconsolidatofiscaleèdisciplinatadall’articolo 124 del Tuir e riguarda principalmente la riattribuzione delle perdite. Poi si guarda all’articolo 11 delDm1°marzo2018chedisciplina leoperazionistraordinariechenon interromponolatassazionedigruppo. In particolare, per il comma 2 la fusione tra la consolidante e una o piùconsolidateestinguelatassazionedigruppotraisoggettistessisenza gli effetti dell’articolo 124. Si è in presenza di una fusione nazionale esterarelativaaunPaese–laFrancia –nelqualelafusionehalestessecaratteristiche proprie dell’ordinamento italiano (ovvero non è liquidatoria).Quindifiscalmenteèparificata alla fusione domestica. Ciò comporta quindi che anche

alleduebranch(incorporanteeincorporata)delleduesocietàfrancesi si potrà applicare la previsione percuil’interruzionedelconsolidatofiscaleavvienesenzaglieffettitipici dell’articolo 124 del Tuir. Il secondo capoverso dell’articolo 11 prevede che in caso di fusione per incorporazionedellaconsolidante in una consolidata permane la tassazionedigrupponeiconfrontidellealtreconsolidate.Perl’Agenziala normaèampia,dovendosiapplicare anche al caso (inverso) in cui la consolidata sia incorporata dalla consolidante, considerando che il requisito del controllo permane (articoli 117 e 120 del Tuir).

Larispostavalenelcasodispecie della fusione nazionale estera. Ma l’interpretazione per cui il consolidatoprosegueneiconfrontidellealtreconsolidateanchenelcasodiincorporazionediunaconsolidatada parte della consolidante è di ampia applicazione.

La decurtazione del 5% L’espressione «quest’ultimo ammontare» contenuta nel testo di legge in riferimento alla decurtazione del 5% deve essere intesa nel senso di calcolare la stessa sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022 e che tale importo deve essere sottratto dalla base imponibile determinata come differenza tra il reddito 2023 e il più elevato del triennio 2020-2022

Fuoriuscita dai forfettari Nel caso di fuoriuscita in corso d’anno dal regime forfettario, l’Agenzia ha precisato che non devono essere applicate ritenute retroattivamente in quanto le stesse sono applicabili al momento della corresponsione a norma dell’articolo 25 del Dpr 600/1073. Per la stessa ragione, per le «operazioni passive», il professionista non assumerà retroattivamente il ruolo di sostituto d’imposta

Con l’uscita dai forfettari in corso d’anno ritenute non retroattive

Regimi agevolati

Nella flat tax incrementale taglio del 5% sul reddito più alto tra il 2020 e 2022

Alessandra Caputo

La decurtazione del 5% da applicare per la determinazione della base imponibile assoggettata alla flat tax incrementale si calcola sul più elevato reddito conseguito nel triennio 2020-2022. Nessuna applicazione retroattiva per le ritenute nel caso di fuoriuscita in corso d’anno dal regime forfettario. Sono questi due dei chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate durante un incontro con la stam-

pa specializzata.

Il primo chiarimento ha ad oggetto la nuova tassa piatta incrementale introdotta dalla legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022). I commi da 55 a 57 disciplinano questo nuovo regime prevedendo, per il solo anno 2023, un criterio di tassazionealternativoall’applicazione degli scaglioni Irpef per una parte del reddito delle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti e professioni, diverse dai contribuenti forfettari. Questi contribuenti,infatti,applicanounaimposta sostitutiva del 15% su una base imponibile (di ammontare massimo fino a 40mila euro) pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al2022,decurtatadiunimportopa-

ri al 5% «di quest’ultimo ammontare». Tale ultima locuzione aveva suscitato qualche dubbio; dalla lettura, infatti, non sembrava chiaro se l’espressione dovesse essere riferitaalmaggioredeiredditideltriennio o alla differenza tra il reddito 2023 e il maggiore dei redditi del triennio. Dalla lettura della relazione illustrativa alla legge di Bilancio tale seconda interpretazione sembrava, tuttavia, quella più corretta. La conferma, in tal senso, è arrivata con la risposta di ieri in cui l’Agenzia chiarisce che l’espressione «quest’ultimo ammontare» contenuta nel testo di legge in riferimento alla decurtazione del 5% deve essere intesa nel senso di calcolare la stessa sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022 e che tale importo deve essere sottratto dalla base imponibile determinata come differenza tra il reddito 2023 e il più elevato del triennio 2020-2022.

Tra le risposte fornite dall’Agenzia anche un chiarimento per i contribuenti che adottano il regime forfettario disciplinato dalla legge 190/2014. Si ricorda che la legge di Bilancio ha introdotto due significative novità su questo regime. La prima consiste nell’innalzamento a 85mila euro della soglia di ricavi/compensi da non superare per accedere. La seconda nella previsione della fuoriuscita immediata, in corso d’anno, per quei contribuenti che superano la soglia di 100mila euro di ricavi/compensi percepiti. Nel caso di fuoriuscita in corso d’anno, sempre nell’incontro con la stampa specializzata, l’Agenzia ha precisato che non devono essere applicate ritenute retroattivamente in quanto le stesse sono applicabili al momento della corresponsione a norma dell’articolo 25 del Dpr 600/1073. Per la stessa ragione, per le «operazioni passive», il professionista non assumerà retroattivamente il ruolo di sostituto d’imposta.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 35
NT+FISCO LE MASSIME DI CASSAZIONE/ Indebita percezione ed elusione Indebita percezione dell’aiuto per l'errore di contabilità senza dolo ed elusione fiscale. Sono i temi al centro della rubrica delle massime di Cassazione. La versione integrale della rubrica su: ntplusfisco.ilsole24ore.com
I beni dell’appaltatore sono riconducibili al committente
L’utilizzo occasionale o la non indispensabilità evitano i vincoli
Il regime prosegue con gli altri partecipanti in tutti i casi di fusione
©RIPRODUZIONERISERVATA
Doppio

Norme & Tributi

Fisco e sentenze

Amministratore di fatto, serve la prova rafforzata

Cassazione

Va dimostrato che la società svolge una funzione servente al dominus

Nel mirino emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti

Ai fini dell’irrogazione della sanzione tributaria all’amministratore di fatto di una società di capitali non basta la circostanza che la società abbia utilizzato fatture per operazioni inesistenti. Occorre invece la prova che la società svolga una funzione passiva, meramente servente all’utilità ricavata dall’amministratore. Il principio di diritto è stato affermato dalla Corte di cassazione, nella sentenza n. 1946, depositata ieri.

La questione involgeva una contestazione di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. In particolare, si era in presenza di una società cartiera, a monte, che avevaemessodellefatturesoggettivamente inesistenti utilizzate a valle da una società, della quale era stato ritenuto amministratore di fatto il signor XY, ricorrente in Cassazione. L’ufficio dell’agenzia delle Entrate, sulla base delle circostanze rappresentate, per un verso, dall’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamenteinesistentidapar-

te della società rappresentata, e, sotto altro profilo, dalla qualificazione come amministratore di fatto del signor XY, ha ritenuto di potere irrogare la sanzione tributaria, in solido, tanto alla società che all’amministratore di fatto.

La Corte di cassazione ha al riguardo ricordato che, ai sensi dell’articolo 7 del Dl 269/2003, per le violazioniimputabiliaentidotatidi personalitàgiuridica,qualilesocietà di capitali, la sanzione è irrogabile unicamente all’ente. Questo in espressa deroga al principio di personalità dell’autore della violazione, sancito nell’articolo 11 del Dlgs 472/1997. Tale criterio, ricorda sempre la Corte, perde tuttavia efficacia ogni qualvolta l’amministratore di società abbia agito per perseguire i propri personali interessi, di modo che la violazione commessa abbia prodotto benefici o utilità asuofavore,enonafavoredell’ente rappresentato. Ciò accade, normalmente, nelle ipotesi degli amministratori di società cartiere, nelle quali non è ravvisabile una effettiva

la massima

Cassazione 1946/2023 «È necessario – quando non si tratti di società cartiera ma di quella che “a valle” riceve fatture soggettivamente inesistenti – acquisire riscontri probatori, anche presuntivi, idonei a escludere la vitalità della società medesima, quand’anche gestita da un amministratore di fatto»

sostanza economica. Tali società, infatti,sirisolvonoinunmerostrumento fittizio attraverso il quale il dominus o amministratore di fatto consegue dei profitti illeciti.

Lo stesso però non vale di fronte a una società che utilizza fatture per operazioni inesistenti che ben potrebbe avere una sua vitalità. Né può ritenersi sufficiente il fatto che attraverso le fatture contestate la società acquirente abbia conseguito, secondo la Corte, degli indebiti risparmi d’imposta, atteso che questa è una connotazione inevitabile dell’illecito in questione che, di per sé, tuttavia non prova la fittizietà della società. Tutt’al contrario, il vantaggio fiscale eventualmente ottenuto dal soggetto partecipato potrebbe dimostrare che l’amministratore di fatto abbia agito a beneficio della società, e non personale. La Cassazione rileva pertanto che l’amministrazione finanziaria deve provare, anche attraverso presunzioni, che la società non sia «vera» o che rappresenti uno strumento artificioso costruito al solo scopo di dissimulare i reali interessi del dominus Osserva da ultimo la Cassazione comelacondottadell’Ufficioappaia altresì insanabilmente contraddittoria, rispetto alla tesi sostenuta, nella parte in cui esso irroga la sanzione, in via solidale, tanto alla società che all’amministratore di fatto. Ed invero, delle due l’una: o la societàèfittizia,poichél’unicocontribuente è l’amministratore, ed allora la stessa non può essere sanzionata, oppure la società è “viva” ma allora non si può sanzionare l’amministratore di fatto.

Al via il censimento finale Mef sugli aiuti Covid ai Comuni

Ragioneria generale

Pronti i modelli per certificare spese e fondi accantonati (da restituire)

lastico in conformità alle misure Covid-19; il finanziamento servizi aggiuntivi trasporto pubblico locale; i contributi centri estivi e il contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.

Avviati, con la pubblicazione del modello dettagliato dei ristori di entrata e spesa, i motori della certificazione Covid-19 riferita all’anno 2022,terzo(eultimo)annodiapplicazione.Daieri,laRagioneriagenerale dello Stato ha reso disponibile, sulsitowebdelpareggiodibilancio, il modello contenente l’elenco analitico delle risorse, riassunte nelle voci «Ristori specifici entrata (B)» e «Ristori specifici spesa (E)», della certificazione da presentare entro il 31 maggio 2023.

I ristori specifici di entrata 2022 abbraccianoicontributiper:minori entrate derivanti dall’esenzione Imu per il settore dello spettacolo; minori entrate del soggiorno; compensazione riduzione dei ricavi tariffari; minori entrate dell’ex Cosap e Tosap, sia per proroga dell’esonero fino al 31 marzo 2022 sia per spettacolo viaggiante e attività circensi fino al 30 giugno 2022.

I ristori specifici di spesa comprendono le rispettive risorse assegnate per l’anno 2022 e anche quelle attribuite negli anni 2020 e 2021, ma non utilizzate al 31 dicembre 2021. Entrano nella certificazione Covid-19, come ristori di spesa dell’anno 2022: il fondo sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni nelle aree interne; il fondo per l’erogazione del trasporto sco-

Per ciascun ristoro di entrata e di spesa 2022 sono riportati anche i provvedimenti attuativi della normaistitutiva.Idatirelativialleassegnazioni 2022, avverte la Ragioneria, saranno aggiornati a seguito dell’emanazionedeidecretidiassegnazione, anche successivamente alla data di messa in linea del modello Ristori Covid-19/2022 e dei modelli relativi alla certificazione per l’anno 2022. Inoltre, il fondo areeinterneèvalorizzatosoloperla

ristori inclusi

Per l’anno 2022 Entrano nella certificazione Covid-19, come ristori di spesa dell’anno 2022, i seguenti fondi, finanziamenti o contributi: 1) il fondo sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni nelle aree interne; 2) il fondo per l’erogazione del trasporto scolastico in conformità alle misure Covid-19;

3) il finanziamento servizi aggiuntivi trasporto pubblico locale;

4) i contributi centri estivi

5) il contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.

quota parte dell’assegnazione 2022 attribuita a seguito dell’emergenza Covid-19, che è pari alla metà del contributo attribuito con l’allegato 2 del Dpcm 24 settembre 2020.

I ristori di spesa, riferiti agli anni 2020 e 2021, non utilizzati sono tratti dall’apposita sezione compilata della certificazione Covid-19 inviata per l’anno 2021 (si fa riferimento ai modelli inviati e protocollati al 10 gennaio 2023).

Ogni ente può analizzare il proprio modello Ristori Covid19/2022, disponibile sull’applicazione web del pareggio di bilancio pareggiobilancio.rgs.mef.gov.it, richiamando, dal Menu «Gestione modello», la funzione «Interrogazione/cancellazione Modello».

Ci sono, tuttavia, alcuni enti (riportati in allegato) che non potranno visualizzare il modello Ristori Covid-19/2022 e, conseguentemente, non potranno acquisire il modelloCovid-propedeuticoall’invio della certificazione Covid19/2022. Si tratta, nello specifico, di 42 enti che non hanno sanato l’incoerenza dei ristori presente nella certificazione Covid-19/2021, nonostante i solleciti inviati dalla Ragioneria dello Stato. Queste amministrazioni sono invitate ad inviare la nuova certificazione 2021, contenente i dati coerenti, avvisando dell’avvenuta trasmissione la casella pareggio.rgs@mef.gov.it. Infine, non potranno visualizzare i ristori anche gli 80 enti inadempimenti all’invio della certificazione Covid-19/2021, i quali sono invitati a richiedere la riapertura dei modelli al fine di inviare la certificazione 2021, dalla quale si evincerà l’ammontare dei ristori non utilizzati al 31 dicembre 2021 (questo invio non sanerà il taglio delle risorse).

gli aiuti

Zes, ammesse anche le consulenze

Nelle Zone economiche speciali sono ammesse agli aiuti anche le imprese del settore dei servizi di consulenza.

La conferma arriva dall’agenzia delle entrate, con la risposta 145 del 23 gennaio.

L’Agenzia trae le proprie conclusioni dalla circolare sul credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno del 3 agosto 2016, n. 34/E, con lo scopo di evidenziare che sono destinatari del beneficio tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, individuabili in base all’articolo 55 del Tuir, indipendentemente dalla natura giuridica assunta.

Fondamentale è che i richiedenti effettuino nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle aree ammissibili.

La norma specifica quali sono i settori esclusi e specifica che, in assenza di un’espressa esclusione normativa, possono beneficiare della misura agevolativa anche gli enti non commerciali con riferimento all’attività commerciale eventualmente esercitata.

Proprio per questo, l’agenzia delle Entrate ritiene che la disciplina agevolativa possa essere applicata, in linea generale ed astratta, anche alle società che, come l’istante, operano nel settore dei servizi di consulenza.

Il parere specifica anche che gli uffici rientrano nella nozione di stabilimento, mutuando da contesti normativi che fanno riferimento al diritto del lavoro (decreto legislativo 81/2008).

In questo caso, il concetto di «unità produttiva» si identifica con lo «stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale».

La disposizione, individuando il luogo ove un’impresa svolge la propria attività, non propone alcuna differenza tra la «produzione di beni» e «l’erogazione di servizi». (Roberto Lenzi)

credito d’imposta Bonus Sud alle imprese Tlc

Sono ammissibili al credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno anche che le strutture organizzative articolate «a rete».

La novità emerge con la risposta 133/2023 delle Entrate. Il parere precisa che le attività di fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica sono riconducibili al concetto di «struttura produttiva», dal momento che le strutture organizzative articolate «a rete» quali le imprese esercenti attività di fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica si fondano sulla dislocazione reticolare di specifiche strutture nei vari territori e nei singoli comuni. La risposta riprende un parere del ministero delle Imprese e del made in Italy che si è espresso sull’argomento.

Questi è giunto alla conclusione che, considerando la particolarità delle strutture organizzative articolate «a rete», nelle antenne/stazioni BTS (Base transceiver station) sussistono i requisiti necessari per la loro riconducibilità alla definizione di autonoma «struttura produttiva». Ciò è fondamentale per permettere all’impresa di usufruire del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno per acquisto di macchinari e attrezzature da utilizzare sotto la direzione dell’unità produttiva ubicata nelle regioni ammesse. (Roberto Lenzi)

NT+FISCO Donazione Sim alle scuole tra le spese deducibili Donazione di Sim alle scuole: il servizio rientra tra le spese deducibili. Così

la risposta a interpello 137. di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio La versione integrale dell’articolo su: ntplusfisco.ilsole24ore.com

LaFondazioneVisentini-Ceradi intendeproporreconquesto brevearticolodiapertura–in unaotticadirilanciodella divulgazionedelleproprieattività diricerca–unaseriediriflessioni (chesipubblicherannonei prossimiappuntamentidella rubrica)sulcosiddettocodicedegli appaltiqualeveroepropriosnodo essenzialenelrapportoStatomercatoeperlaspenditadeifondi delPnrrallaqualeèlegatala possibilitàdiripresadelPaese.

Lariformadegliappaltièstata individuatacomeunobiettivodel Pnrr.Peradempiereaquesto obiettivoessenzialelaleggedelega 78del2022haprevistocheil Governoadottiunnuovocodice deicontrattipubblici,attualmente initinere.

Allaredazionediquestotestoha lavoratounaCommissione insediatapressoilConsigliodi Stato–comecommissione consultivaspeciale–avente compitidiredazionedelnuovo testonormativo;commissione compostadapresidentidisezione delConsigliodiStatoeconsiglieri diStatoedintegrataconesperti esterni,giuristiprovenientidal mondodelforoedell’accademia, ingegnerietecnici,economistie funzionaridellaBancad’Italia,in untentativodifareappelloalle risorsedellepiùsvariateistituzioni delPaeseperfarlelavorareinmodo sinergicoattornoadunobiettivo strategico.

Effettivamenteilcomplesso delleregolechedisciplinanogli appaltieicontrattipubblicinel tempononsièsegnalatoper snellezzaepersemplicità applicativa.

Nemmenoperstabilità.

IlpensierocorreaBisanzio quandosiponementealcoacervo diregolechedisciplinanoicontratti pubblici,meandridisciplinarinei qualirischiadiperdere l’orientamentoancheilgiuristapiù smaliziatoechesonouncerto attentatoalprincipiodellacertezza deldiritto,inaltritempiverae propriastellapolare dell’ordinamento.

Talecomplessitàèfigliadimolti padri(fracuil’ansiaregolatoria dellapostmodernità,ladiffidenza versoladiscrezionalitàdei funzionari,lapauradelleoccasioni dicorruzioneinsitenellamateria degliappalti),mameritauna menzioneancheunacausameno nota:ilcosiddetto costituzionalismomultilivello, ossiaunastrutturaarticolatae pluraledelsistemadellefontiche partedallivellosovranazionaleed intrecciaregolenazionalie regionaliacascatacomponendoun paesaggiochecostringel’interprete aunanavigazioneperigliosaedalla ricostruzionedelcontenutodella regolaapartiredaplurimitesti.

Achiscrive,intempipassati,è accadutodisegnalarechela

disciplinadegliappaltièoccasione diesercizidiriformismoestenuato etardivo(nelsensocheleregole nasconospessogiàvecchie),inuna continuarincorsafrailivelliei formantidell’ordinamento,specie fraillegislatoreela giurisprudenza;rincorsapervia dellaqualenonfaintempoa stabilizzarsiunorientamento giurisprudenzialesenzachesi susseguanointerventinormativi checostringonopoileCortia giochiricombinatoriinunafuga senzafine.

Sarebbestatoilcasodiinvocare unatreguanormativa.

Tuttaviaafrontedelle emergenzepandemichee postpandemicheilcodice attualmentevigente,ilDlgs50del 2016,nonèstatogiudicato funzionaleperlaspenditadeifondi delPnrrtantodaaverportatoa derogheapplicative(rinvenibilinei decretilegge76del2020e77del 2022)giudicatefavorevolmente dalleamministrazioniedagli organicomunitari.

Occorrevapertalimotiviandare oltreladisciplinaderogatoria, stabilizzarelalogicadellenuove semplificazionierenderla strutturalemediantel’adozionedi unnuovocodice.

Uncompitoimproboquindi quellodisemplificareilquadrocon unnuovocodice;uncompitoad altorischiodifallimento.

Cionondimenouncompito assoltodalConsigliodiStato,conla consegnadeltestodelnuovo codice.

Unlavoroimportante–ovviamentenonprivodilimiti comeognioperaumana–chenon deveperò–nonostante l’apprezzamentochelocirconda–esserevistocomel’unicopassoda compiereperarrivarealrisultato delrilanciodiunaspesapubblicain gradodideterminarelaripresadel Paesemedianteuninnalzamento deivolumi,dellarapiditàdi attuazioneedell’efficacia economicadellaspesainconto capitale.

Lavariabilenormativaè–con evidenza–unasoladelle complessevariabiliingioco.

Occorremettereincampovalidi progetti,occorreunacapacitàdi direzionepoliticacomplessiva, nellaselezioneditaliprogettie nellaloroattuazioneindividuando prioritàstrategicheesperandoche nonsiareninoneifrequenti conflittiStato-Regioni(va semplificatainpropositola governancedelPnrr),occorre qualificareeaccorparelestazioni appaltanti,condurreunaserialotta aicartellicheinquinanolegare,e, lastbutnotleast,realizzareuna digitalizzazioneefficiente(perché puòesserciancheuna digitalizzazioneinefficiente).

Vasteprogramme,manonsipuò sbagliare.

RISERVA SINISTRI DELLE ASSICURAZIONI

Cessione senza passaggio dei residui

Pe la risposta a interpello 141/2023 delle Entrate la cessione di ramo d’azienda di un’impresa assicurativa non comporta in capo all’acquirente il passaggio dei quinti residui della riserva sinistri.

La variazione della riserva sinistri delle assicurazioni danni, per la componente di lungo periodo (75%) è deducibile in quote costanti nell’esercizio in cui è iscritta in bilancio e nei quattro successivi. Si tratta di una posizione giuridica soggettiva che

permane in capo al cedente del ramo d’azienda e non si trasferisce con gli elementi attivi e passivi dell’azienda ceduta. Quindi essa residua in capo al cedente, che nell’ipotesi sono le stabili organizzazioni italiane di due compagnie che cessano la propria attività, in modo tale che i quinti residui possano essere recuperati nella determinazione del reddito finale e non vadano persi.

36 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Elena Brunetto Patrizia Ruffini
codice appalti, la riforma un passo importante ora obiettivi e progetti validi
Fondazione Bruno Visentini
©
dalle entrate di Giancarlo Montedoro
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Norme & Tributi

Confindustria: da rivedere le norme su whistleblowing

Diritto dell’economia

In un paper al Parlamento le criticità del recepimento dell’ultima direttiva Ue

Da limitare le tipologie di imprese interessate e le segnalazioni pubbliche

Interveniresulperimetrodelleimprese interessate, sia private sia pubbliche,limitarelesegnalazionidestinate apubblicità,prevederesanzioniefficaciperlesegnalazionifalseoinfondate,istituireunsistemadiprotezioneperlapersonacoinvoltadasegnalazioni. È un pacchetto di modifiche che tocca molti punti cruciali dello schema di decreto legislativo che recepiscel’ultimadirettivasulwhistleblowingquellocheConfindustriaritienenecessarioinunpaperinviatoal Parlamento,mentrelacommissione Giustiziadellacameravoteràdomani il parere sul testo approvato a inizio dicembre dal Consiglio dei ministri.

Innanzitutto andrebbe limitato l’ambito di applicazione nel settore privatoaisoggettidotatidiunmodelloorganizzativo231cheimpieghino piùdi50dipendenti.Ilprovvedimento invece prevede un ampliamento dell’ambitosoggettivodiapplicazione anche a piccole e micro-imprese sotto i 50 dipendenti, se dotate di un modello 231, esito che la Direttiva prevede quale facoltà riconosciuta agli Stati membri, ma solo dopo

un’adeguata valutazione dei rischi.

«Peraltro-silegge-,laformulazione attualerischierebbedidisincentivare le piccole e medie imprese fino a 50 dipendentiadadottareoamantenere il modello 231, con un aggravio di adempimenti che mal si conciliano con le dimensioni organizzative del nostrotessutoproduttivo».Diconseguenza, per i soggetti privati che adottanounmodello,machehanno menodi50dipendenti,l’indicazione èdicontinuareadapplicarel’attuale disciplina sul whistleblowing.

Lesegnalazionidisempliciviola-

Assonime

La sostenibilità modella anche la governance

Sostenibilità e digitalizzazione sono gli oggetti del Rapporto della Giunta Assonime presentato ieri a Milano che apre a un percorso di revisione del Tuf coerente con la necessità di recepire nel nostro ordinamento una disciplina comunitaria in continua evoluzione. Obiettivo del report è stato quello di analizzare l’impatto delle nuove sfide strategiche sulla funzione di amministrazione e sugli assetti organizzativi dell’impresa, con le conseguenti ricadute in termini di composizione e competenze degli amministratori.

zionidelmodello231dovrebberopoi essereveicolatesoltantoattraversoil canaleinterno,distinguendolecosì, tra le altre, da quelle di reati presupposto della responsabilità 231. Al contrario,l’attualeversionedelprovvedimentoprevedechelecondotteilleciterilevantiaisensideldecreto231 oleviolazionideimodelli231possanoessereoggettodisegnalazioneinternaodidivulgazionepubblica.Come pure andrebbe escluso il ricorso alla segnalazione esterna se quella interna si è conclusa con un provvedimento finale negativo.

Il documento suggerisce poi di «“limitare”aimass-media(presidiati dalle normative di settore) i canali di divulgazionepubblica»,evitandoilrischio di diffusione attraverso canali privi di adeguate forme di controllo, come i social network. Andrebbero poiprevistesanzioniefficaciperdissuadereilsegnalantedall’effettuare, con dolo o colpa grave, segnalazioni chesirivelinofalseoinfondate,come previsto dalla direttiva e dall’attuale disciplina del decreto 231/2001.

Loschemapoinonconsideralanecessità, peraltro prevista espressamente dalla direttiva, di disporre un’adeguatatutelaanchedellapersona coinvolta, cioè la persona fisica o giuridica oggetto della segnalazione o,comunque,interessatadallastessa. Quandoinvece,ricordaildocumento diConfindustria,andrebbeespressamentedisciplinatoildirittodellapersona coinvolta dalla segnalazione di essere sentita dal soggetto interno o dall’autoritàesternacompetentiariceverelasegnalazione,didifendersie diaccedereagliattiinteressatiallasegnalazionestessa,inlineaconquanto previsto dalla direttiva.

L’Osservatorio nazionale sull’equo compenso

Disposizioni transitorie

Il testo in discussione, una volta approvato, in base all’articolo 11 (disposizioni transitorie) non si applicherà alle convenzioni in corso, sottoscritte prima della data di entrata in vigore della legge

L’Osservatorio L’articolo 10 prevede l’istituzione presso il ministero della Giustizia dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso che avrà il compito di vigilare

sull’osservanza delle disposizioni.

Ne faranno parte un rappresentante del ministero, un rappresentante per ogni professione ordinistica e cinque rappresentanti per le professioni non ordinistiche scelti dal Mise. Ai componenti dell’Osservatorio non spetta alcun compenso, gettone di presenza, rimborso di spese o altro emolumento comunque denominato e a qualsiasi titolo dovuto.

Equo compenso in Aula alla Camera: sanzioni achiaccettasottoil

Professionisti

Polemica sull’ipotesi di un controllo degli Ordini sulle professioni senza Albo

Federica Micardi

L'equo compenso è arrivato ieri nell'auladellaCameraeinsettimana dovrebbe essere votato. La propostadilegge,chevedecomeprima firmataria il presidente del ConsiglioGiorgiaMeloni,noneragiunto ad approvazione nella scorsa legislatura per un soffio. La norma, compostadi13articoli,prevedeche pubblicaamministrazione(conalcune eccezioni), banche, assicurazionieimpreseconpiùdi50lavora-

minimo

toriounfatturatosuperiorea10milionidieurodebbanoriconoscereai professionisti un compenso commisuratoallaquantitàecomplessità del lavoro e conforme ai compensi previsti dalla legge. Le clausole che nonrispondonoaquestecaratteristiche sono considerate nulle.

Secondol’Unionenazionaledelle Camere civili (Uncc) la norma rispondeainteressidicaratteregenerale,perchégarantiscesialaqualità della giustizia che la libertà e la dignitàdegliavvocati.Seppuretuttele professionisianoconcordinelritenerenecessariaunanormativasull’equocompenso,soprattuttoquando si hanno di fronte committenti “dipeso”,cisonoaspettisucuinon mancano perplessità.

Il sistema sanzionatorio Tra le criticità rientra il sistema sanzionatorio. L’articolo 5, comma

5 della norma prevede che «gli ordinieicollegiprofessionaliadottano disposizioni deontologiche volte a sanzionare la violazione, da parte del professionista dell’obbligodiconvenireodipreventivareun compenso che sia giusto, equo e proporzionato».Inmeritoaquesto passaggioèstatoevidenziatochein questomodosololeprofessioniordinistiche sono sanzionabili a differenza delle professioni non ordinistiche. Sul tema, ieri il viceministrodellaGiustizia,FrancescoPaolo Sisto, nel corso di un’intervista ha detto che nel testo si consente agli Ordini di attuare «un’alta sorveglianza dei rapporti fra contraenti forti e professionisti eventualmentenoniscrittiagliOrdini»,permettendo così, tra l’altro, a questi ultimi di «stanare esercizi abusivi della professione».

Un'interpretazione fortemente criticata dalla giunta dell'Associazione dottori commercialisti (Adc) che da una parte evidenzia come una tale attività comporti dei costi, che restano a carico dei soli iscritti agli Ordini, oltre al fatto che non è possibile individuare sotto il cappello di ciascun ordine alcune professioni non ordinistiche e in forza di legge delegare il controllo su di esse, senza che queste abbiano votato il loro controllore e abbiano la facoltàdiinteragireconesso».Molto duro anche il commento della presidentedelCoordinamentolibereassociazioniprofessionali(Colap) EmilianaAlessandruccicheparladi «ennesimabeffa»,ediunaproposta che ignora quanto previsto dalla legge4/2013edall’elencodelMise».

Casse di previdenza Sulfrontedelleprofessioni,soloordinistiche, è di ieri la notizia che il decretochedetteràleregolegeneralipergliinvestimentidelleCassedi previdenza, previsto dalla legge di Bilancio,èinfasedielaborazionee, secondo il sottosegretario all’Economia,FedericoFreni,potrebbeessere pronto a giugno.

Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 37
NT+LAVORO Bonus carburante tutto tassato se si superano i 200 euro La relazione illustrativa del Dl 5/2023 chiarisce che l’eventuale eccedenza oltre i 200 euro di buoni carburante annulla completamente il beneficio. di Stefano Sirocchi La versione integrale dell’articolo su: ntpluslavoro.ilsole24ore.com

Norme & Tributi

Diritto dell’economia

Tempi celeri per decidere sul reclamo contro l’apertura della liquidazione

idoneitàalgiudicato,consentendoal Pmestraneoalgiudiziodiprimogrado di proporre altra domanda.

Il decreto di rigetto è impugnabile in appello dal ricorrente o dal Pm

Nella liquidazione coatta il giudice di merito può disporre di misure cautelari

La legge delega 155/2017 ha imposto la riduzione dei tempi di definizione dei giudizi di impugnazione (principio di “celerità”), in base al quale sono previsti, per il reclamo contro l’apertura della liquidazione, termini di trattazione stringenti (articolo 51, comma 11, Codice della crisi, Dlgs 14/2019) e termini ridotti per l’impugnazione in Cassazione (articolo 51, comma 13).

Il legislatore ha mantenuto la natura di erma bifronte del provvedimentoconclusivodelprocedimento diprimogrado.Incasodirigettodella domandailprocedimentosiconclude condecreto,misuratipicadeiprovvedimentiincameradiconsiglio-lacui disciplina è richiamata dall’articolo 50, comma 2, come da altre disposizioni del Ccii (articolo 22, comma 3, 47, comma 5) – e, in caso di accoglimento, con sentenza.

Ildimorfismoèepigonodiun’anticaimpostazione,secondocuil’aperturadellaproceduraconcorsualeha unimpattodiversorispettoaglialtri provvedimenticameraliperchéhaefficaciadigiudicatoergaomnes,stanti leesternalitànegativedell’insolvenza, ancorché procurata da un solo inadempimento, sulla massa indistintadeicreditoriesulmercato.Diversamente,ilrigettodelladomanda è inidoneo al giudicato, da un lato consentendone la riproposizionebenché in giurisprudenza si stia affermandounapreclusioneanalogaal «giudicato cautelare» (Cassazione, 16411/2018)-dall’altro,nontrattandosi di provvedimento definitivo, precludendo la proposizione del ricorso per Cassazione.

Il decreto di rigetto è reclamabile davantiallaCorted’appello(articolo 50,comma2),maillegislatorehaprevistocheilreclamantepossaessereil ricorrente o il pubblico ministero. È caduto per il Pm l’attributo «richiedente»,checomportavalalegittimazione a impugnare del solo Pm che avesse fatto richiesta di fallimento.

La legittimazione al reclamo del Pminquantotalefarebbepensareche possa impugnare decreti di rigetto pronunciatiinesitoaprocedimentiai qualinonabbiapresoparte.Lalegittimazione straordinaria a impugnare si aggiungerebbe agli altri (eccezionali)casiprevistidallalegge(articolo 72, Codice di procedura civile) e imporrebbe,daunlato,cheildecretodi rigetto gli venga notificato (come la sentenzadiaperturadellaliquidazionegiudiziale)e,dall’altro,cheilgiudicediappellointegriilcontraddittorio neisuoiconfrontiqualelitisconsorte necessario (articolo 331, Codice di proceduracivile).Questaletturaappare extra ordinem, non fosse altro perché il decreto di rigetto è privo di

Altra particolarità è il dispositivo del decreto della Corte di appello di accoglimentodelreclamo(“dichiarazione coatta”). Anziché rimettere gli atti al tribunale per l’apertura della procedura,lacorte«dichiaraapertala liquidazionegiudiziale»,attuandoil principiodi“celerità”.Inquestocaso, la rimessione degli atti concerne le solestatuizioniaccessoriealladichiarazione di insolvenza (nomina del giudice delegato e del curatore, data dellaverificadelpassivo).Perl’effetto, potrebbe ritenersi tramontata la prassi(nonconfermata,senoninrari casi, dalla giurisprudenza di legittimitàcomeCassazione,6594/2017),di riconvocarelepartiperverificarel’interesseall’aperturadellaprocedura, in quanto procedura già aperta.

Più problematici gli effetti della pronunciasullagestionedell’impresa dichiaratainsolvente,privata,finoallasuccessivapronunciadeltribunale,

dell’organogestorio,nonprovvedendo laCortediappelloallanominadelcuratore.Illegislatorenonhaseguitola regola – propria della dichiarazione diinsolvenzanelleliquidazionicoatte amministrative(articoli297Cciie19 delDlgs270/1999perleamministrazionistraordinarie“Prodi-bis”)–dell’adozionedi«provvedimenticonservativi»,qualelanominadiun«commissario gestorio». La lacuna può, tuttavia,esserecolmatadall’emissione di misure cautelari da parte della Corte di appello, come la nomina di un custode in sede di dichiarazione coatta (articolo 55, comma 6).

Innovativoappareilprocedimento direclamocontrolasentenzadiapertura della liquidazione, dove il legislatoreharisoltopiùdiunproblema. In precedenza, la Corte di appello avrebbepotutosospenderelasolaliquidazione dell’attivo, ora può sospendere anche la procedura di formazionedellostatopassivo(articolo 52,comma2),evitandoalcuratore,in pendenzadelreclamo,difareistanza

algiudicedelegatoperildifferimento dellaverifica.Analogamente,possonoessereinibitisingoliattidigestione,evitandolasospensioneindiscriminatadellaliquidazione.Piùoscura la previsione di «opportune tutele» per i creditori e per la continuità aziendale(articolo52,comma2),formula che pare evocare finanche un esercizioprovvisoriodispostoinappello, che rischia di ingenerare sovrapposizioniconlecompetenzedel giudice di primo grado.

Qualcheperplessitàdestalaprevisione che l’istanza di sospensione possaesserepresentatadalcuratore conattodicostituzioneinappello(articolo52,comma3),imponendoulteriori costi alla procedura.

Nelcomplesso,ladisciplinaappareimprontataalprincipiodiragionevoleduratadelprocessoedefficienza erapiditàdelprocedimento,comerichiestodallapropostadidirettivadel 7dicembre2022sull’armonizzazione delle discipline di insolvenza.

rare una tempestiva e uniforme

nuova

La gestione dell’azienda resta affidata al curatore fino alla sentenza definitiva

In Cassazione

Cosa succede nel caso di impugnazione contro il provvedimento di revoca

Il legislatore delegante ha richiesto l’attuazione del principio dell’«efficacia delle pronunce rese avverso i provvedimenti di apertura della procedura di liquidazione giudiziale ovvero di omologazione del concordato».

In base al concorrente principio di “celerità”, si è inteso anticipare al momento della decisione del giudice di appello gli effetti della revoca dell’apertura della procedura liquidatoria, con un provvedimento sostitutivo della sentenza del tribunale (anch’esso, quindi, operante erga omnes), scontando l’attesa degli esiti del giudizio di legittimità, se non anche del successivo giudizio di rinvio.

Questo principio è stato attuato in una forma “sincopata”¬ nel caso in cui la sentenza di revoca venga impugnata in Cassazione, caso nel quale l’imprenditore non si trova pienamente reintegrato nella gestione dell’impresa (nonostante la revoca dell’apertura della procedura), ma opera in una condizione analoga allo spossamento attenuato proprio della fase preconcordataria.

L’articolo 53 prevede, difatti, che, salvi gli effetti degli atti compiuti dal curatore, gli organi della procedura (quanto meno curatore e comitato dei creditori) restino in carica fino al passaggio in giudicato della sentenza della Corte di appello. Il curatore resta in carica fino alla conclusione del giudizio di legittimità (e sin anche presumibilmente all’esito dell’eventuale giudizio di rinvio), ma assume compiti ben più ampi della mera legittimazione a impugnare la sentenza del giudice di appello.

La gestione dell’impresa, torna, difatti, nelle mani dell’imprenditore, ma solo con riguardo alla gestione ordinaria (sono salvi gli effetti degli atti legalmente compiuti o meglio «prededucibili» ex articolo 98), mentre quella straordinaria deve essere autorizzata dal tribunale (con parere del curatore), pena l’inefficacia degli atti nei confronti dei creditori (in caso di cassazione della sentenza di appello).

Parimenti, con la revoca della liquidazione la Corte di appello impone obblighi informativi all’imprenditore analoghi a quelli della fase preconcordataria (dove vi è un commissario giudiziale), sotto la vigilanza (ancora) del curatore (articolo 53, comma 4).

In altri termini, l’imprenditore rimane «sotto schiaffo» degli organi della procedura e il curatore vede mutare il proprio ruolo da gestore a organo di controllo (al pari del comitato dei creditori) della gestione dell’impresa.

Ulteriore particolarità sta nel fatto che, in caso di violazione degli obblighi informativi, il curatore debba riferire al tribunale (che lo ha nominato), ma forse anche alla Corte di appello che ha imposto gli obblighi informativi. Tuttavia, la Corte non assume alcun ruolo, perché è il tribunale (collegialmente) che accerta le relative violazioni (su segnalazione anche del Pm) ed è il tribunale che, in tali casi, «priva il debitore della possibilità di compiere atti di amministrazione» anche ordinaria (articolo 53, comma 4). Ed è sempre il tribunale che dispone la «segretazione» anche parziale della relazione sulla situazione dello stato dell’impresa in caso

di pregiudizio «evidente per la continuità aziendale», che il debitore deve presentare, sempre su indicazione della Corte di appello.

C’è da chiedersi se questo regime gestorio vigilato (inevitabilmente fonte di contenziosi), attuato tra l’altro da un giudice (la Corte di appello) successivamente non più coinvolto, sia compatibile con il principio di delega di dare piena efficacia alla sentenza di revoca dell’apertura della liquidazione.

In secondo luogo, pare distonico pensare che la gestione di un’impresa che si sia vista revocare (a domanda) la liquidazione possa essere assimilata a quella di un’impresa che ha chiesto (a domanda) di accedere a una procedura concorsuale. Distonia che risulta acuita dal fatto che le imprese in bonis che oggi chiedono di accedere alla composizione negoziata (e che siano in crisi o persino insolventi) si trovano in una condizione meno “vigilata” delle imprese che si siano viste revocare la liquidazione.

Infine, c’è da chiedersi se sia opportuno adottare un regime così complesso, laddove gli interessati (Pm, creditori) potrebbero immediatamente promuovere un nuovo procedimento preliquidatorio (quanto meno nei casi di revoca della liquidazione per questioni procedurali, come il difetto del contraddittorio), con gli effetti conservativi che assicura la domanda di apertura della liquidazione giudiziale.

Gli effetti della revoca L’articolo 53 del Codice della crisi (Dlgs 14/2019) disciplina gli effetti della revoca della liquidazione giudiziale, dell’omologazione del concordato e degli accordi di ristrutturazione.

In particolare, in caso di revoca della liquidazione giudiziale, restano salvi gli effetti degli atti legalmente compiuti dagli organi della procedura. Gli organi della procedura restano in carica, fino al momento in cui la sentenza che pronuncia sulla revoca passa in giudicato.

Dalla pubblicazione della sentenza di revoca e fino al momento in cui essa passa in giudicato, l’amministrazione dei beni e l’esercizio dell’impresa spettano al debitore, sotto la vigilanza del curatore. Il tribunale, assunte, se occorre, sommarie informazioni ed acquisito il parere del curatore, può autorizzare il debitore a stipulare mutui, transazioni, patti compromissori, alienazioni e acquisti di beni immobili, rilasciare garanzie, rinunciare alle liti, compiere ricognizioni di diritti di terzi, consentire cancellazioni di ipoteche e restituzioni di pegni, accettare eredità e donazioni ed a compiere gli altri atti di straordinaria amministrazione.

Con la sentenza che revoca la liquidazione giudiziale, la corte di appello dispone gli obblighi informativi periodici relativi alla gestione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa, che il debitore deve assolvere sotto la vigilanza del curatore sino al momento in cui la sentenza passa in giudicato.

38 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23
Pagina Crisi d’impresa NT+DIRITTO Le indicazioni della procura di Napoli su intercettazioni, querele e depositi Il documento è finalizzato ad assicu- applicazione della normativa di Francesco Machina Grifeo La versione integrale dell’articolo su: ntplusdiritto.ilsole24ore.com il codice
stefano marra

UN TRIBUTO A JAMES BOND

44 Il Sole 24 Ore Martedì 24 Gennaio 2023– N.23 omegawatches.it
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