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Macro-aspetto 2
Quanto sono intelligenti i computer e i robot di oggi?
Ce lo hanno ripetuto per anni: “i computer sono veloci ma stupidi”. Ma tra intelligenze artificiali e assistenti vocali, oggi non è più così vero...
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10 Da sempre film e libri di fantascienza cercano di prevedere il futuro, per esempio immaginando robot indistinguibili dagli esseri umani che ti portano la merenda in camera e prendono il posto del tuo migliore amico. La realtà però è molto diversa: i robot non ci assomigliano quasi mai, in compenso si nascondono nei nostri telefoni e negli oggetti di casa. E ci aiutano nei compiti di tutti i giorni grazie all’intelligenza artificiale (IA), un “cervello” che assomiglia sempre più a quello umano e che proprio come il nostro è in grado di... imparare. I primi esperimenti moderni sulle macchine intelligenti risalgono a quasi 100 anni fa, quando scienziati come Warren McCulloch e Alan Turing, negli Anni 40 e 50 del ’900, studiarono e inventarono i primi calcolatori (i computer di oggi): quanta strada da allora!
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2. I robot che imparano da noi
Lo streaming video, i videogiochi, gli assistenti virtuali: tutti questi servizi sfruttano l’intelligenza artificiale. Funzionano, cioè, grazie alle reti neurali, che imitano il funzionamento dei neuroni umani, riuscendo ad analizzare contemporaneamente milioni di dati. Così, per esempio, riconoscono il tuo volto fra quello di tutti gli altri o imparano i tuoi gusti proponendoti cose che ti piacciono. «Grazie ai supercomputer questi software apprendono in modo esponenziale» spiega Francesca Rossi, scienziata esperta di intelligenza artificiale, alla conferenza “Science for Peace and Health” organizzata dalla Fondazione Veronesi. «È come se imparassero a camminare facendo un passo di un metro in un minuto. Al minuto dopo fanno due passi, a quello dopo quattro, 16 e così via. È una progressione impressionante, perché in questo modo basterebbero 29 minuti per... raggiungere la Luna!».
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3. Le IA studiano come a scuola?
In un certo senso, sì. Proprio come gli scolari, le IA imparano studiando e facendo esercizio su miliardi di informazioni diverse: per esempio le foto e i testi che si trovano in rete, sui siti e sui social. Pensa che solo su Instagram vengono pubblicate, in media, 95 milioni di nuove foto e video al giorno! Queste immagini vengono periodicamente salvate ed etichettate dai software di intelligenza artificiale in base alle informazioni che contengono. Usi un’IA ogni volta che fai una ricerca su Google, oppure quando cerchi una canzone di cui non ricordi il titolo e la fischietti nello smartphone; il sistema confronta il suono con milioni di canzoni simili che ha precedentemente “studiato” e scova quella giusta. A volte il successo dell’IA inizia proprio giocando contro gli esseri umani. È capitato a Deep Blue, uno dei più famosi supercomputer, che nel 1996 sconfisse a scacchi l’allora campione del mondo Garry Kasparov analizzando, in un secondo, 200 milioni di possibili mosse.
4. I computer in casa: non ci pensi ma ci sono
Guardati intorno. Tablet, smartphone e i nuovi “assistenti virtuali” sono tutti oggetti collegati a Internet e con i quali puoi comandare le cose a distanza e far loro compiere azioni precise: è l’Internet delle cose. In questo modo, ovunque tu sia, lanci un’app (o dai un comando a voce) e, come per magia, il riscaldamento a casa si accende o il videocitofono ti mostra sullo smartphone chi ha suonato alla porta; oppure, sulla tv, stoppi il programma che tuo fratello stava guardando e avvii i videogiochi... A breve, poi, gli elettrodomestici penseranno da soli: il frigorifero, per esempio, ordinerà online i cibi mano a mano che finiscono perché imparerà le tue abitudini alimentari, e la lavatrice farà il bucato riconoscendo da sé il tipo di indumenti che contiene.
5. Come saranno i robot del futuro?
È meglio «pensare ai programmi di intelligenza artificiale come a collaboratori nelle cose importanti, più che come avversari nei giochi» spiega Marcello Ienca, ricercatore dell’Università di Zurigo (Svizzera). Le potenzialità dei software di intelligenza artificiale sono quasi illimitate, soprattutto se verranno montati in hardware appositi per determinate funzioni. Come «piante-robot per ripulire l’ambiente o auto a guida automatica che diminuiranno il rischio di incidenti». Oppure in robot umanoidi che sostituiranno i prof... «Eh no, loro sono insostituibili perché gli uomini, oltre alla razionalità, hanno anche istinto ed emozioni che un robot non potrà mai provare» conclude Ienca. Insomma la tua prof di matematica può tirare un sospiro di sollievo!
1 L’articolo appena letto si propone di spiegare A. quanto i robot e i computer siano poco intelligenti B. quali sono i computer e i robot migliori, in grado di svolgere meglio degli altri le operazioni richieste C. quali sono i difetti presenti nei robot e nei computer D. le capacità raggiunte dagli attuali computer e robot e gli eventuali sviluppi futuri
2 I robot “si nascondono nei nostri telefoni e negli oggetti di casa”
(righe 6-7). Questa affermazione intende dire che
A. i robot in realtà hanno raggiunto dimensioni così piccole da poter essere inseriti persino nei telefoni B. i robot in realtà sono in grado di nascondersi autonomamente nei telefoni e negli oggetti di casa C. i robot non sanno più dove posizionarsi e allora si mettono nei telefoni e negli oggetti di casa D. i robot vengono nascosti in telefoni e oggetti di casa per non dare fastidio
3 Secondo quanto scritto nel testo, il termine “macchine
intelligenti” (riga 10) ha lo stesso significato di un altro termine presente nel testo, ovvero
A. “reti neurali” B. “Internet delle cose” C. “computer” D. “app”
4 Allo stesso modo le intelligenze artificiali sono A. un insieme di programmi che aumentano le funzioni e le capacità degli oggetti su cui sono installate B. un insieme di sistemi che imitano i gusti degli esseri umani C. un insieme di tecnologie che comunicano tra loro mediante particolari programmi D. un insieme di elettrodomestici in grado di eseguire i compiti svolti normalmente dagli esseri umani
5 Come puoi notare manca il titolo del primo paragrafo: indica
quale potrebbe essere.
A. Le macchine dotate di "cervello" B. Le macchine dalle sembianze umane C. La fantascienza prevede esattamente il futuro D. Storia dei computer e dei robot "intelligenti"
6 "Grazie ai supercomputer questi software apprendono in
modo esponenziale" (riga 19). Con quali delle seguenti parole sostituiresti la parte di frase sottolineata senza cambiarne il significato?
A. “Le reti di neuroni” B. “Le intelligenze artificiali” C. “I supercomputer” D. “I robot”
7 Alla luce di quanto detto nel terzo paragrafo (“Le IA studiano
come a scuola?”) si comprende che le IA riescono a compiere
A. solo operazioni tipiche delle macchine ma non quelle tipicamente umane B. solo operazioni attualmente svolte dagli esseri umani ma non quelle tipiche delle macchine C. tutte e sole le operazioni svolte dai computer D. anche operazioni tipicamente umane, ma con capacità molto superiori
8 Indica quali delle seguenti azioni dimostrano la risposta alla
domanda precedente.
Dimostra Non dimostra
a. Le IA riconoscono in pochi istanti una canzone ascoltata b. Le IA possono battere i campioni di scacchi c. Le IA imparano studiando e facendo esercizio
d.
Le IA salvano ed etichettano tutte le immagini che quotidianamente sono pubblicate su Instagram
9 “Proprio come gli scolari, le IA imparano studiando e facendo esercizio
su miliardi di informazioni diverse” (righe 26-27). Se vogliamo rappresentare su una linea la capacità di imparare delle IA da un minimo a un massimo e in confronto a quella di un essere umano, in quale punto possiamo collocarle? Indica con una crocetta il punto esatto.
capacità pari a un neonato
capacità pari a un adolescente capacità pari a un adulto
capacità oltre quella di un adulto
10 Secondo la descrizione data nel testo, per quale motivo la IA è
appunto definita “artificiale”?
A. Perché è nata per sostituire l’intelligenza umana
B. Perché assomiglia all’intelligenza umana ma non è umana
C. Perché è nata prima dell’intelligenza umana
D. Perché è nata dopo l’intelligenza umana
11 Stando alla definizione presente nel penultimo paragrafo, quale
di questi oggetti non rientrerebbe nell’Internet delle cose?
A. Un televisore B. Uno smartphone C. Una lavastoviglie D. Una bottiglia di vetro
12 Quattro alunni hanno letto questo testo come te. A essi viene chie-
sto, sulla base di quanto scritto nel brano, di immaginare quali azioni
NON riusciranno a compiere le tecnologie del futuro. Quale alunno ha risposto correttamente?
Faranno la spesa al posto degli esseri umani
Potranno dispiacersi di qualcosa
A. B.
Piloteranno un aeroplano Puliranno le strade
13 Guardando la prima riga c’è scritto che per anni i computer sono
stati considerati stupidi... si spiega poi che in realtà si tratta di macchine “intelligenti”. Quale delle seguenti affermazioni presenti nel testo smentisce l’idea che i computer (e quindi anche i robot) siano macchine stupide?
A. “I primi esperimenti moderni sulle macchine intelligenti risalgono a quasi 100 anni fa”
B. “Lo streaming video, i videogiochi, gli assistenti virtuali: tutti questi servizi sfruttano l’intelligenza artificiale. Funzionano, cioè, grazie alle reti neurali, che imitano il funzionamento dei neuroni umani”
C. “Così, per esempio, riconoscono il tuo volto fra quello di tutti gli altri o imparano i tuoi gusti proponendoti cose che ti piacciono”
D. “A volte il successo dell’IA inizia proprio giocando contro gli esseri umani”
14 Riferendoci sempre alla frase precedente, secondo cui i computer
(e i robot) venivano considerati macchine stupide, scegli stavolta quale delle seguenti affermazioni dà ragione, in parte, a questa teoria.
A. “Le potenzialità dei software di intelligenza artificiale sono quasi illimitate”
B. “A breve, poi, gli elettrodomestici penseranno da soli: il frigorifero, per esempio, ordinerà online i cibi mano a mano che finiscono”
C. “Proprio come gli scolari, le IA imparano studiando e facendo esercizio su miliardi di informazioni diverse”
D. “Gli uomini, oltre alla razionalità, hanno anche istinto ed emozioni che un robot non potrà mai provare”
15 Perché allora tutte queste tecnologie sono state inventate?
A. Perché sono in grado di giocare con le persone
B. Perché possono studiare al posto delle persone
C. Perché possono aiutare le persone sfaticate
D. Perché sono in grado di migliorare la qualità della vita delle persone