L'EVOLUZIONE DELL'ARTE DELL'ANTICO EGITTO
a cura di Alessandra Pignotti
Introduzione
Premessa
Nella ricerca archeologica e nella storia degli studi una posizione di preminenza e di fascino è affidata alla Civiltà Egizia in senso ampio. È una cultura che più di altre mostra la pluralità e la plurietnicità della Civiltà Egizia nota anche come Faraonica. A mio avviso, si dovrebbe, come gli egittologi spesso sostengono, parlare di civiltà egizie sorte sulle sponde del Nilo, più di 3000 anni fa. Quello che mi interessa mostrare in questo studio, è questa pluralità, poi "riunita" e considerata come produzione di una più ampia cultura, quella Egizia. Il sincretismo artistico in quest'arte è sempre presente e mostra delle affinità con l'arte Romana, anche se non ha, tranne con la romanizzazione della Regione egiziana, inserita nell'impero come Provincia a statuto speciale, retta dal Praefectus Aegypti per conto dell'imperatore di Roma. L'arte denota una continuità stilistica anche, quando delle fonti letterarie del settore nominano le invasioni dei barbari locali (I Popoli del Mare, Gli Hyksos, I Fenici, Gli Assiri,Gli Ittiti,i Persiani, i Macedoni di Alessandro Magno ed infine i Romani). Le caratteristiche dell'arte Egiziana sono uniche nel loro genere, con condivisioni convenzionali di riproduzione artistica comuni a tutta l'antichità, come le scomposizioni e ricomposizioni delle immagini, con le rese spaziali e le soluzioni per la creazione di figure nello spazio e nel tempo. Gli artisti arrivano alla medesima soluzione spaziale per l'ambientazione e per la narrazione spaziale. L'arte in Egitto Antico è una delle forme intellettuali tra le più antiche, attraverso i materiali archeologici rinvenuti negli scavi. La cronologia dell'arte che mi accingo ad analizzare va dalla Preistoria all'Età Romana.
Papiro con scena di caccia agli uccelli