Bilancio sociale 2012 - Provincia di Pordenone

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6 LAVORO E SOCIALE

Progetto Welfare To Work Il progetto Welfare to Work è finalizzato ad attuare interventi di accompagnamento al lavoro corredati da un sostegno al reddito per lavoratori disoccupati domiciliati in provincia di Pordenone, non percettori di indennità o di altri trattamenti previdenziali. Rientrano in questa misura lavoratori, anche disabili e disoccupati licenziati da imprese del settore delle spedizioni doganali e da imprese di autotrasporto in conto terzi decaduti dal trattamento di mobilità in deroga nel corso degli anni 2008, 2009, 2010, in età compresa tra 45 e 49 anni e con uno stato di disoccupazione da 8 a 18 mesi oppure in età superiore a 49 anni con uno stato di disoccupazione da 12 a 18 mesi. L’attività prevede l’assegnazione di 75 sostegni al reddito (per un valore complessivo pari a 450 euro mensili per soggetto) di cui 10 riservati a persone disabili iscritte nell’elenco di cui all’art. 8 della L. 68/99, per un massimo 10 mensilità.

Progetto Collaborazione Pubblico-Privato Il potenziamento delle opportunità di placement, ossia di collocazione mirata nel mercato del lavoro, è stato attuato anche con la collaborazione di agenzie private per il lavoro che ha portato la Provincia di Pordenone – in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e con il finanziamento del POR-FSE Obiettivo 2, 2007/2013, competitività regionale, Asse 2 occupabilità – all’attuazione del Progetto “Affidamento di servizi di ricollocazione di lavoratori in situazione di difficoltà occupazionale a soggetti accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro” destinato a lavoratori che incontrano particolari difficoltà nella rioccupazione lavorativa a seguito della situazione di crisi economica. Nel mese di maggio è stato dato avvio al progetto con la pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’individuazione dei lavoratori. 1275 lavoratori disoccupati, in mobilità o in cassa integrazione straordinaria, hanno dato l’adesione e, a partire dal mese di giugno, sono stati inviati all’agenzia i nominativi dei primi 90 lavoratori. Tale attività, che continua per 10 mesi e prevede monitoraggi e invii mensili di 45 nominativi all’agenzia di intermediazione, fino al raggiungimento di complessivi 450 lavoratori, ha portato nel corso dell’anno all’inserimento lavorativo di ulteriori 37 persone.

Con l’occasione è stata adottata una sinergica operatività tra i servizi per l’impiego e le agenzie di intermediazione private al fine di generare una efficace collaborazione e un proficuo scambio di profili e candidature con il preciso fine di aumentare il più possibile il numero di persone collocate nel mercato del lavoro.

Lavoratori iscritti in lista di mobilità Il totale degli ingressi nelle liste di mobilità nel 2011 è pari a 1.988 unità. Il confronto con l’anno 2010 mostra un leggero aumento del +3,40% pari a +66 ingressi. L’aumento degli ingressi in mobilità è determinato in misura maggiore dalla componente femminile con +46 iscrizioni rispetto all’anno precedente. Più consistente, pari ad un +5,70%, invece è l’aumento degli ingressi in lista di mobilità, ex Legge 223 del 1991, rispetto alle iscrizioni ai sensi della Legge 236 del 1993 che registrano solo un +0,9%%.

A Politiche del lavoro

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