Itinerario 7

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Itinerario 1 - Arte e storia tra le vie del centro

LEGENDA

Tappa

Una passeggiata tra i vicoli del borgo alla riscoperta dell'antica anima di Putignano, dove vecchie dimore continuano a raccontare la storia ricca d'arte, spiritualitĂ e cultura del paese.

DISTANZA 1,36 Km TEMPO MEDIO DI PERCORRENZA 3 ore


Itinerario 1 - Arte e storia tra le vie del centro

Piazza San Domenico

Si parte da Piazza San Domenico (1), al di fuori delle mura antiche, dominata dall imponente Chiesa di San Domenico e dall annesso Monastero. Della Chiesa, seicentesca e barocca, bisogna ammirare la facciata, il campanile in stile romanico alto 42 metri, i preziosi stucchi delle volte e delle pareti, l organo a canne con mantici manuali realizzato nel 1750, il coro ligneo del Settecento, le tele del Miglionico e del Fato. Fino al 1813 il Monastero fu sede di una preziosa biblioteca. E famoso anche per aver ospitato frate Domenico Giovinazzi, il maestro d italiano di Goethe ricordato da Benedetto Croce nel suo saggio Putignano in Terra di Bari e il maestro italiano di Volfango Goethe (Domenico Giovinazzi).

Uscendo dalla Chiesa ci si dirige, sono pochi metri, verso la Porta Barsento (2), antico accesso al paese che la Chiancata collega all altra porta cittadina, Porta Grande o Maggiore. Al pari delle mura cittadine e delle torri circolari che ancora cingono in parte la città, la Porta risale al 1472. Nell arco conserva la croce ottagona, stemma dell ordine dei Cavalieri di Malta che a lungo ha controllato il territorio putignanese per conto del Papato.

Porta Barsento Proseguendo su Via Porta Barsento e girando a sinistra in Via Arco Michele (3) è possibile ammirare un esempio di antica casa in pietra collocata in una corte chiusa, il cui ingresso è delimitato dall'antico Arco Michele. La casa ospita oggi un caratteristico Bed&Breakfast.

L Arco Michele


Itinerario 1 - Arte e storia tra le vie del centro 4.

Convento e Biblioteca

Continuando a risalire verso il centro, ecco apparire in via Castello la Chiesa del Convento delle Carmelitane Scalze e lo stesso Convento (4), oggi sede della Biblioteca Comunale e del Centro per la promozione delle tradizioni e delle culture del territorio. Fondato sul finire del 1500, il Monastero, meglio conosciuto come Convento Grande accoglieva le figlie dei nobili di Putignano destinate alla monacazione. Con la legge di soppressione monastica, il Convento passò nel 1866 al Comune, che dal 1904 lo adibì a sede delle scuole elementari e medie, lasciando un ala per la Biblioteca Comunale. L edificio è stato di recente ristrutturato e si presenta con rinnovata bellezza e fascino. Passato il grande portale, si accede, attraverso un androne, ad un ampio chiostro a due livelli con al centro un pozzo decorato. I locali del complesso monastico, distribuiti lungo i margini del chiostro, si articolano su due piani e sono oggi in parte occupati dalla Biblioteca, dall Archivio storico e dal Centro per la Centro per la promozione delle tradizioni e delle culture del territorio. La Chiesa seicentesca racchiude al suo interno ricchi arredi e opere di particolare valore artistico, come la volta con tasselli di legno decorato e i numerosi dipinti di pittori locali, tra cui il Fato.

5.

S. Maria La Greca

Uscendo dal complesso del Convento ci si dirige verso la chiesa di S. Maria La Greca (5), percorrendo via Parlamento prima, via Gradini poi, infine via Marascelli. La Chiesa, eretta nel XIV secolo, ha un elegante facciata barocca. Al suo interno conserva una preziosa icona trecentesca della Madonna della Greca, un presepe in pietra con antiche statue terracotta del 500 e preziosi reliquari.

6.

Via Mulini - 7. Pozzo la Chianca

Il percorso alla scoperta di scorci caratteristici del centro prosegue quindi su via Mulini (6) e via Pozzo la Chianca (7), dove è possibile ammirare suggestive dimore in pietra con androni e corti chiuse da grandi portoni in legno o ferro.

8.

Piazza Plebiscito

Percorrendo via Mulini si giunge quindi a piazza Plebiscito (8), cuore del pulsante dell antico borgo dove si affacciano la Chiesa Matrice di San Pietro, il Palazzo del Balì ed il Sedile.

9.

Chiesa Madre di San Pietro

Consacrata nel 1158, rifatta nel 1474 e nel 600 in forme barocche, la Chiesa Matrice di San Pietro (9) conserva del suo originario stile romanico-gotico nella facciata un rosone e un portale ogivale con una duplice fascia di rilievi e una soprastante cornice di foglie intrecciate. Nell interno meritano attenzione il ricco organo (1771) del barese Pietro Simone, il pulpito, gli altari lignei ed il soffitto ligneo dipinto (1743). La Chiesa conserva inoltre tre pregevoli quadri di Andrea Miglionico, e tre opere di Stefano da Putignano: la scultura di S. Sebastiano, il San Pietro ed il Presepe (1503) in pietra policroma con statue del 700.

10. Palazzo del Balì Si prosegue con la visita del Palazzo Romanazzi Carducci o del Balì (10), perché storicamente sede del rappresentante del Gran Consiglio dell Ordine dei Cavalieri di Malta. Nei primi anni dell Ottocento la famiglia Romanizzi Carducci acquistò l edificio, facendone una elegante residenza privata. Donato nel 1967 al Comune di Putignano dal principe Guglielmo Romanazzi Carducci, il Palazzo ospita il Museo Civico di Putignano, in via di ristrutturazione e completamento. Nel Museo Civico, visitabile su appuntamento, sono conservati tele del 600 e 700 napoletano, argenti, libri ed armi da collezione.


Itinerario 1 - Arte e storia tra le vie del centro 11. Sedile Di fronte al Palazzo del Balì, si trova il Sedile (11), antica sede dell Università che anticamente era il nome con cui si indicava il Comune. Fu costruito probabilmente nell anno 1575, adattando alcune vecchie case. Su questo edificio fu collocato l orologio della torre campanaria della Chiesa Matrice.

12. Comune Percorrendo il corso Garibaldi e attraversando Corso Umberto si giunge in via Roma, dove è possibile visitare la Chiesa della Madonna del Carmine ed il Monastero Sant Angelo (12) detto del Carmine , attuale sede del Comune. Il Monastero e la Chiesa, che risalgono alla fine del XVII secolo, si trovano fuori delle antiche mura, sul luogo dove anticamente sorgeva il castello distrutto da Federico II. Il giro termina facendo ritorno a Porta Barsento, che si raggiunge scendendo per Corso Umberto.


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