Natale 2008

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bestie, la casa sempre più grande. Si lavorava per l’alimentazione all’Ospedale Psichiatrico di Pergine: patate, verdura, latte, uova; si andava nei boschi a fare la legna. E così le giornate passavano tra la cucina, la stalla, i campi, i boschi. A sera si era veramente stanchi e di lavoro ce n’era proprio tanto: tutti i giorni per tutti gli anni della mia vita con Angelo; alla domenica però si andava alla messa: ai Frati perché la celebravano di buon’ora! E poi si tornava a casa a riprendere il lavoro. Nella mia vita, Angelo mi ha portata in gita 2 volte: alla Madonna di Pietralba e a Bolzano, ma sono stata anche a Verona, malata all’ospedale. La gente ci ha voluto bene; abbiamo conosciuto mezzo mondo ed anche qui in Casa di Riposo mi vengono a visitare e mi portano fiori, cioccolatini e altro. Concludo così: “Anche se Angelo ha fatto due conti quando mi ha proposto il matrimonio, lui con me è sempre stato un angelo sia di nome che di fatto. Lo rivedrò, ne ho la certezza, Lui mi sta aspettando.”

Emma Laner vedova Fruet

L’AUTUNNO FILASTROCCA

LA CASTAGNA

Un riccio spinoso, ma il cuore generoso. Mi mangiano cotta, bruciata o balotta. Mi trovo in campagna e mi chiamo… castagna. Amelia Fedalto

Piove, piovesina la notte s’avvicina, la fiamma traballa la mucca nella stalla, la mucca ed il vitellino, la pecora e l’agnellino, la capra ed il caprino, la gatta ed il gattino, la chioccia ed il pulcino, il bambino e la sua mamma, e tutti fan la nanna, sul cuore della mamma. Virginia Demattè

N A T A L E 20 0 8

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