Portfolio e progetti

Page 1


Un venezianopercorso

Portfolio e progetti

Andrea De Piero Junior Architect

[Nato a Pordenone il 4 giugno 2001, ho frequentato l’istituto tecnico superiore per geometri Sandro Pertini di Pordenone con specializzazione nelle costruzioni in legno. Durante gli studi superiori è nato l’interesse per l’architettura, in particolare per la ricerca della corretta armonia tra forma e funzione, un unione tra arte e finalità tecniche e pratiche. Nel 2020 ho iniziato il percorso universitario presso l’università Iuav di Venezia e conseguita la laurea breve in architettura nel 2024, tuttora studente magistrale presso l’università Iuav]

Formazione:

Laurea breve in architettura nel 2024 presso l’università Iuav di Venezia. Diploma nel 2019 presso istituto tecnico per geometri Sandro Pertini di Pordenone con specializzazione nelle tecnologie del legno.

Lingue: Italiano Inglese B1

Esperienze:

Studio Forti, Verona, dal 2023 al 2024. Tirocinio con studio Forti, Verona, nel 2023. Studio Tesolin&Associati, Azzano Decimo “Pn”, dal 2020 al 2022.

Abilità tecnoche: Autocad, Revit, Illustrator, Indesign, Photoshop, Lumion, Qgis. Contatti: phone: +39 3343609606 mail: a.depiero01@gmail.com instagram: form.fuction

Aggiornato: Novembre 2024

Questo portfolio vuole essere il racconto di un “percorso” all’interno del contesto veneziano e non solo, raccogliendo una selezione di progetti svolti presso l’università Iuav di Venezia.

I progetti si sviluppano all’interno di un’area progettuale unica, la laguna veneta, sia all’interno della città storica che al di fuori.

La selezione parte seguendo un ordine temporale che sottolinea l’evoluzione del progetto e i diversi punti che ad ogni anno sono stati via via sempre maggiormente e diversamente trattati, pur concentrandosi in contesti che per certi aspetti sono simili fra di loro.

I temi progettuali proposti, sebbene alcuni non molto differenti, sono stati trattai specificatamente in base alla zona di interesse e alle caratteristiche del corso stesso, e ciò ci ha dato modo di affrontarli sempre con una visione diversa dello spazio con la quale confrontarci, sperimentando l’utilizzo di materiali diversi e unirli per la realizzazione complessiva del progetto.

“Un percorso veneziano” è un filo che lega, attraverso una passeggiata immaginaria, i luoghi nella quale questi progetti sono stati pensati, immaginati e in fine messi su carta.

[Selezione lavori svolti all’interno del percorso universitario presso l’università Iuav di Venezia e non solo, dal 2020 al 2024.]

STUDENTATO

SANTA MARGHERITA

LABORATORIO DI PROGETTO 1

ANNO:

2020/2021

LUOGO:

Campo Santa Margherita, Venezia

PROFESSORI:

Valerio Paolo Mosco con Davide Cecconello, Silvia Codato, Gianluca Bernardi, Damiano Di Mele

TEAM WORK:

Andrea De Piero, Fabio Tosoni

Il progetto per lo studentato si inserisce all’interno del campo Santa Margherita, da cui prende appunto il nome. Il tema è la realizzazione di un edificio adibito a residenza per studenti, che sostituisca l’edifico originario, sede della polizia locale di Dorsoduro. L’edificio non deve solo occupare il suolo ma anche unirsi con il sistema del campo stesso, attraverso una serie di grandi rampe che permettono l’accesso da più punti. I limiti imposti di altezza e dimensione hanno portato ad una serie di considerazioni per la riuscita del progetto e determinano la forma e la dimensione dello stesso.

Il corpo di fabbrica si presenta come una torre interamente rivestita da laterizio ed una copertura a quattro falde, che richiama l’edificato circostante; le facciate presentano un disegno molto regolare che evidenzia una struttura a telaio, con pilastri in calcestruzzo rivestiti

successivamente in mattoni faccia a vista e tamponamenti sempre faccia a vista, in alcuni casi forati in prossimità dei terrazzi, in altri casi pieni e in altri ancora vetrati per permettere alla luce di illuminare l’interno.

Al piano terra trova spazio un’area comune con zona lettura, al primo piano due laboratori per lo studio, mentre ai piani superiori si trovano gli appartamenti che si sviluppano sull’intera superficie dell’edificio, con una capienza di 4 persone per piano.

Ogni appartamento funziona per poter essere indipendente, con un primo ambiente open space dove con l’ingresso, la cucina e la zona pranzo; il bagno funge da separatore tra la zona giorno e la zona notte per poi accedere alla camera, con letti a castello ed un ampio terrazzo accessibile solo dalla camera da letto.

Piano terra
Piano primo
Piano terzo
Piano secondo

CAMPUS DUE VOLTI

LABORATORIO DI PROGETTO 2

ANNO:

2021/2022

LUOGO:

Ex Palazzo Coin, Venezia

PROFESSORI:

Esther Giani, Cristiana Cellucci con Alessio Tamiazzo

TEAM WORK:

Andrea De Piero, Fabio Tosoni

All’interno dell’ex palazzo Coin si sviluppa il progetto per un Campus universitario, pensato proprio per i studenti di architettura Iuav con circa 50 posti letto. L’edificio è pensato per inserirsi all’interno della fabbrica preesistente, mantenendo intatto l’involucro esterno originario e andando di conseguenza a realizzare una seconda struttura autonoma senza che questa interferisca con la muratura perimetrale. Questa situazione cosi particolare e non convenzionale genera allo stesso tempo attraverso luci e ombre una suggestione per chi abita e vive questo spazio, oltre che per salvaguardare l’aspetto che l’edificio avrà visto dall’esterno, mantenendo l’aspetto attuale come fosse un filtro, una maschera. Il progetto però vuole anche mantenere un contatto con la città adibendo tutto il piano terra come uno spazio completamente aperto, una

sorta di piazza coperta dove svolgere diverse funzioni e attività, il tutto regolato da orari di apertura e di chiusura durante la notte.

Ai piani superiori si trovano invece gli ambienti residenziali e di vita quotidiana degli studenti, con le cellule abitative, cucina con sala da pranzo comune e aree studio.

L’edificio è realizzato in calcestruzzo armato per la parte strutturale di pilastri, solai e scale, mentre in legno per le divisioni interne, finiture e serramenti, per il solaio invece una travatura in legno con finitura in lamiera grecata.

Palazzo Coin

La vista della corte interna si presenta con al centro una scalinata in calcestruzzo che si dirama in due rampe laterali per accedere all’interno degli alloggi del campus, sullo sfondo

invece il muro in mattoni originario del palazzo facente parte dell’involucro esterno. Ai lati il nuovo edificio si addossa alla parete fungendo esso stesso da sostegno.

Calle di Salizada S. Giovanni
Zona
Corte interna
Bagni
Zona studio comune
Zona pranzo comune

La cellula si sviluppa attraverso ambienti differenti dove il bagno funge da elemento separatore tra due ambienti, l’ingresso con zona relax dove una finestra permette di poter dialogare anche con chi si trova all’esterno della cellula, e la zona notte con un letto a castello e due angoli per lo studio individuale. All’interno sono presenti armadi, ripiani vari interamente realizzati usando lo stesso legno delle pareti

Pannello in legno di frassino
Pannello OSB
Montante in legno di abete
Finitura pavimento
Solaio in calcestruzzo
Parete Solaio

La struttura a telaio usato per le suddivisioni interne permette questo tipo di conformazione mentre i pilastri in calcestruzzo determinano il passo nella quale si inseriscono gli alloggi, pari a 4,30 m. Una bow window permette inoltre di aver un affaccio nell’intercapedine generato tra involucro e il nuovo edificio.

La superficie calpestabile complessiva della singola cellula è di 26,5 mq.

Zona studio
^ Render, Campus
volti, vista corte
^ Render, Campus due volti, vista corridoio interno

MUSEO GALEAZZE

LABORATORIO DI RESTAURO E DISEGNO DIGITALE

ANNO:

2022/2023

LUOGO:

Arsenale, Venezia

PROFESSORI:

prof. Francesco Trovò e prof. ssa Ilaria Forti con arch. Giuseppe Fiorentino, arch. Diego Lucatello e arch. Francesca Pellegrinelli

TEAM WORK:

Andrea De Piero, Fabio Tosoni e Davide Nikolla

Le Galeazze a est dell’arsenale di Venezia sono state oggetto di studio e successivo restauro, con l’obiettivo di ridare nuovo valore ad un oggetto edilizio che nel corso della storia ha svolto funzioni di estrema importanza per la città e la Repubblica Serenissima.

Lo scopo del progetto è quindi quello di studiare e analizzare lo stato del fabbricato, partendo dal rilievo e concludendo con un’ipotesi progettuale per darle nuovo significato, un nuovo uso di cui potesse beneficarne la collettività oltre che l’edificio stesso. Questa soluzione consiste nel mantenimento superficiale della muratura originaria andando solamente a pulire lo strato vegetale, che rimarrà l’involucro principale inserendo delle chiusure verticali vetrate al posto dell’infisso precedente, ormai completamente inesistente di cui rimangono solo i montanti in ferro; successivamente all’interno si

sviluppa il complesso museale, realizzato attraverso il rifacimento della pavimentazione e la realizzazione di un grande impalcato in acciaio, costituito da profilati HEA, che sostiene piattaforme disposte ad altezze diverse e collegate da una grande scalinata posta sul lato esterno della struttura.

Le piattaforme svolgono un duplice scopo, uno pratico per l’effettivo allestimento della mostra, ed uno più indiretto, quasi inconsapevolmente i visitatori attraversando questi cambi di quota, le arcate superiori che dividono le due Galeazze, potranno apprezzare la qualità dello spazio, l’altezza, la materialità di cui sono costituite. Procedendo in altezza per garantire un utilizzo durante tutto l’anno si è visto necessario il rifacimento della copertura, anch’essa ormai inesistente, con capriate in acciaio ed un manto di copertura in lamiera grecata.

Galeazze

Le Galeazze si trovano a margine nord dell’Arsenale, costeggiando il filare di mura difensive ancora presenti. La loro posizione è strategica, in quanto si possono prevedere tre punti di accesso, due via terra, da est e da ovest ed uno via mare predisponendo una nuova fermata per i traghetti.

det.4
det.3
det.2
det.1

Trave-Pilastro

det.1
det.2
det.3
det.4
Fondazione
Capriata-Trave
Capriata
Struttura
^ Render, Museo Galeazze, vista allestimento interno
^ Render, Museo Galeazze, vista fronte esterno

LAGOON SCENARIOS

LABORATORIO DI PROGETTO 3

ANNO:

2022/2023

LUOGO:

Cavallino Tre Porti, Venezia

PROFESSORI:

Prof. Andrea Iorio, prof. Giosuè Boscato e prof.ssa Laura Gabrielli con Valentino Consiglio, Alessandro De Savi, Filippo Ferro e Elena Marchiori

TEAM WORK:

Andrea De Pero

Fabio Tosoni

Davide Nikolla

Michele Zago

Forte Treporti è un antico edificio militare edificato nell’ottocento durante il controllo austriaco di Venezia, oggi lasciato in uno stato di completa fatiscente, abbandonato nel corso degli anni. Lo scopo di questo progetto è di incentivare la committenza pubblica a rivalutare lo stato di questo importante manufatto storico che insieme ad altri forti fanno parte del patrimonio storico della laguna veneta. Questo attraverso la realizzazione di un nuovo sistema pubblico che attragga le persone in diversi “scenari”, da cui deriva anche il titolo del progetto, il tutto unito da un tema, quello del forte antico. Lagoon scenarios vuole quindi ipotizzare, prevedere, un insieme di scenari che ruotano attorno il progetto che potrà essere utilizzato nel corso dell’anno ed essere in futuro un punto di attrazione per mostre ed esposizioni all’interno del forte stesso. Il progetto si sviluppa attraverso

una grande piazza che vuole essere un punto di incontro tra terra e acqua, un waterfront al cui interno si inseriscono diversi edifici, due più grandi e principali che contengono al loro interno uno spazio espositivo legato alla storia dei forti veneziani, con un richiamo all’architettura di Kengo Kuma (progetto “Nest We Grow”), ed un’altra serie di edifici minori lungo la linea di costa.

L’andamento della piazza segue la morfologia del terreno,partendo dalla costa con dei terrazzamenti che vengono sommersi e riemergono a seconda del livello dell’acqua, fino a raggiungere l’ingresso del forte. All’interno di questo nuovo complesso gli scenari coinvolti sono molteplici, dall’allestimento della sagra paesana a concerti all’aperto, dal museo a luogo di ritrovo con aree pic-nic, o per una semplice passeggiata lungo la laguna.

Forte Treporti
^ Render, Lagoon scenarios, vista fronte acqua
^ Render, Lagoon scenarios, vista

FISHERMAN’S HOUSE

CONCORSO “THE HOME OF SHADOWS”

ANNO: 2023/2024

LUOGO: Torcello PROMOTORE:

“Buildner Architecture Competition”

TEAM WORK:

Andrea De Piero

Matthias Stefano Calvi Federico Vascotto

Partecipazione al concorso “The Home of Shadows edizione #2” di Buildner Architecture Competition. Il tema proposto consiste nella progettazione di un’abitazione residenziale per due persone, con determinati ambienti richiesti (una camera, un bagno, una cucina, soggiorno e cortile esterno) e senza ausilio di illuminazione artificiale, punto fondamentale del concorso, quindi uno studio sull’illuminazione diurna che potesse rendere concretamente vivibile l’ambiente.

La nostra proposta volge uno sguardo alla tradizione veneta del “casone”, ovvero un’abitazione di origine povera che nasce proprio in questi territori; un’abitazione semplice costituita da una copertura a falde in paglia o canneto (prelevato direttamente sul posto) una struttura perimetrale in legno (alcuni casi anche in muratura) dove l’ambiente interno risulta uno spazio completamente aperto e al centro

il focolare, il tutto realizzato con il materiale presente in loco.

Partendo da questo studio storico abbiamo ripensato questa abitazione adattandola al tema del concorso e dando, in parte, un nuovo aspetto del casone tradizionale, utilizzando in parte i materiali originari e in parte inserendo nuove soluzioni sia compositive che materiche. Il luogo scelto per questo progetto non poteva che essere la laguna veneziana, in questo caso l’isola di Torcello, situata a nord-est di Venezia, offre un paesaggio morfologico e ambientale unico. Questo piccolo lembo di terra, caratterizzato da un tipico paesaggio lagunare, si distingue per la sua conformazione pianeggiante, circondata da canali e paludi salmastre. La morfologia di Torcello è il risultato di secoli di sedimentazione fluviale e di attività umana, che hanno modellato il territorio rendendolo adatto all’insediamento e all’agricoltura.

L’edificio si sviluppa su una pianta rettangolare che si chiude a nord con un lato semicircolare.

L’interno si presenta come uno spazio completamente aperto, unica eccezione fatta dal bagno che diventa un elemento di divisione tra due ambienti, l’ingresso a sud con la cucina e zona pranzo dal soggiorno, questo accentuato da un leggero dislivello. Una scala a chiocciola

conduce ad un soppalco per accedere alla zona notte, all’esterno proseguendo verso ovest si accede al cortile, impreziosito da un patio e da elementi in calcestruzzo per la raccolta delle acque esterne riempiendo due vasche d’acqua. L’accesso all’abitazione avviene tramite due moli che permettono alle barche di attraccare.

L’aspetto più importante è lo studio sulla luce e come essa potesse distribuirsi al meglio all’interno dell’edificio.

Elemento principale è il grande lucernario posto sulla falda ad est che permette di illuminare sufficientemente l’ambiente, supportata da una finestra a nastro sulla parete est che permette

uno sguardo diretto sulla laguna. Il bagno invece trovandosi sul lato ovest dove la falda sfiora il terreno, un pozzo di luce li consente di essere illuminato dall’alto. Anche l’ingresso svolge un ruolo importante, il portale assume una forma circolare con un telaio in legno e vetrate che consentono alla luce di entrare.

Giorno più corto dell’anno

Solstizio d’inverno (21 Dicembre)

Giorno più lungo dell’anno

Solstizio d’estate (21 Giugno)

Nel solstizio d’inverno il sole rimane basso sull’orizzonte, producendo ombre lunghe e diffuse. La luce è più morbida e più inclinata, donando all’isola un’atmosfera più morbida e crepuscolare.

Durante il solstizio d’estate a Torcello il sole è alto nel cielo, creando ombre corte e nette. In questo momento la luce è intensa e diretta, illuminando chiaramente il paesaggio.

^ Render Fischerman’s house, vista cucina
^ Render Fischerman’s house, vista sala pranzo

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.