QB091126

Page 1

Brevi dal mondo

Solidarietà incostituzionale BERLINO – Il contributo di solidarietà per la ricostruzione dei territori tedesco-orientali dell’ex Ddr è anticostituzionale. Lo ha stabilito ieri il tribunale di Hannover, che ha accolto il ricorso di un manager, dal cui stipendio sono stati prelevati nel 2007 oltre 1000 euro per il cosiddetto «Solidaritaetszuschlag», più noto con l'abbreviazione di «Soli», pari al 5,5% dello stipendio lordo.

Francia, sciopero degli immigrati PARIGI – Un giorno fermi per farsi notare, per dimostrare che sono loro, gli immigrati, a «far girare» la Francia: sarà il 1 marzo la prima «giornata senza di noi», 24 ore di «boicottaggio economico». Perchè, dicono gli immigrati di Francia sempre più preoccupati dal clima «ambiguo e malsano», «siamo noi che facciamo girare la Francia».

Iran, impiccato uno stupratore TEHERAN – Nuova esecuzione (la numero 259) in Iran. Un ragazzo di 25 anni, condannato per stupro, è stato impiccato nel carcere della città di Karaj, nei pressi di Teheran. Lo ha riferito l’agenzia Isna. Mohammad Orouji era stato condannato anche per consumo di alcool, vietato in Iran.

Influenza A Fazio assicura «In attenuazione» AREZZO – Il tanto temuto picco pandemico per i casi di influenza A in Italia, atteso e previsto per il mese di dicembre, in realtà ha anticipato i tempi sulla tabella di marcia: il primo picco si è infatti già registrato intorno alla metà di novembre, con oltre 100mila nuovi casi al giorno. E la 'buona notizia' è che ora «la grossa ondata è probabile che sia in fase di attenuazione». Ad indicare l’andamento della pandemia è stato ieri, dal 4° Forum Risk Management in Sanità in corso ad Arezzo, il viceministro della Salute Ferruccio Fazio.

Giovedì 26 novembre 2009

Incredibile mole di dati. Recuperati al momento solo il 16%, ma si continua a scavare

Brenda, 16mila file trovati sul computer Gli inquirenti risentiranno la trans China che parlò di somme rilevanti

China a “Porta a porta”

ROMA – Tantissimi file. E non tutti andati perduti. Questo il «tesoro» nascosto nel computer di Brenda, la transessuale testimone nell’inchiesta sul caso Marrazzo trovata morta il 20 novembre scorso per asfissia da fumo nel suo monolocale di via Due Ponti, a Roma. File che qualcuno, immergendo il computer nell’acqua ha tentato di cancellare. Tra visibili e andati perduti, i tecnici hanno calcolato che la memoria del pc conterrebbe 60 mila file che occuperebbero 130 giga-

byte. Una spazio considerevole se si considera che un film occupa mediamente due-tre gigabyte. Dunque si tratta di una mole considerevole di documenti tra foto e video, la parte preponderante, e file di testi scritti. I consulenti tecnici nominati dalla procura stanno completando la scansione dell’hard disk del pc: al momento è stato recuperato il 16 per cento del contenuto. Intanto le indagini sulla morte di Brenda proseguono. Ieri mattina inquirenti ed investigatori hanno compiuto un nuovo sopral-

luogo nell’abitazione di Brenda alla ricerca di ulteriori elementi utili per la ricostruzione delle modalità culminate nella morte della trans. Prossimamente sarà risentita in procura la trans China, che nel programma «Porta a Porta» di qualche giorno fa ha parlato di circa 30 mila euro consegnati a Brenda dall’ex presidente della Regione Lazio. Circostanza, quest’ultima, non riferita quando fu sentita la prima volta dopo la morte della collega, ed amica del cuore, brasiliana. Letizia Bianco

La Dia di Napoli mette le mani sui Bidognetti, i Marcianise e i Belforte

Caserta, duro colpo ai casalesi Sequestrati beni per 120 milioni di euro a boss di primo piano CASERTA – Ville faraoniche con mega parco e piscine, intere concessionarie con moto costosissime, partecipazioni societarie. È un tesoro di ben 120 milioni di euro quello sequestrato ieri al clan dei Casalesi, e che fa seguito a quello di martedì altri 50 milioni ad altre cosche del Casertano: in due giorni, insomma, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 170 milioni di euro, ritenuti acquisiti riciclando i proventi di estorsioni, traffici ed attività illecite, sono stati sequestrati ad esponenti di primo piano, a gregari e prestanome dei clan camorristici operanti nel casertano. La Direzione investigativa antimafia di Napoli di Napoli, nell’ambito

dell’operazione denominata Faraone, prendendo spunto dalle dimore faraoniche finite sotto il tiro della magistratura, ha eseguito tre provvedimenti di sequestro emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti di 19 imprenditori, incensurati, del Casertano. Sono ritenuti prestanome di tre clan, componenti la fazione dei Casalesi capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotte e mezzanotte', quella che fa capo a Michele Zagaria, uno delle due primule rosse dell’organizzazione, latitante da oltre 13 anni, nonchè i Belforte di Marcianise. Alla cosca di Marcianise, guidata

daifratelliSalvatore eDomenicoBelforte, in carcere ormai da tempo, la Dia ha sequestrato ha sequestrato oltre 80 immobili tra cui interi stabili con decine di appartamenti tra cui, a Capodrise, comune confinante con Marcianise, il 'Parco Irene 2', composto da 34 appartamenti, 6 negozi, 13 garage. E ancora, una villa faraonica al 'Parco delle Vacche', nella località 'Vaccheria', poco distante dal borgo settecentesco di s.Leucio, costituita da tre livelli, con un ampio parco di circa 3.500 metri quadrati e piscina. La villa ed altri immobili sono risultati intestati all’imprenditore immobiliare di Marcianise, Salvatore Tartaglione e ad alcuni familiari, incen-

surato, ma considerato dagli investigatori il principale referente degli interessi economici del gruppo Belforte, che per conto del clan effettuava investimenti anche attraverso la partecipazione ad aste giudiziarie per acquisire immobili aprezzi di mercato particolarmente vantaggiosi. Ci sono poi una villa in costruzione di oltre 2.000 metri quadrati, a Porto San Paolo in Sardegna, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre due milioni di euro. Tra i beni sequestrati ai Casalesi figurano la concessionaria Honda di Parete, con all’interno oltre 70 motociclette di grossa cilindrata della casa giapponese. Mario Palermo

affiliato alla Syndication di

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia nel Mondo


Strage di Mindanao la polizia accusa due uomini politici

L’annuncio di Netanyahu non soddisfa i palestinesi: «Non se ne fa nulla»

Israele congela i nuovi insediamenti GERUSALEMME–Israele ha annunciato ieri di aver deciso, per rilanciare i negoziati di pace con i palestinesi, di congelare per 10 mesi in Cisgiordania, ma non a Gerusalemme est, i progetti edilizi ebraici. L’annuncio riguarda sia l’emissione di licenze per la costruzione di nuovi immobili a solouso abitativosia l’iniziodei lavoridi costruzione di nuovi appartamenti già autorizzati, ma l’Autorità nazionale palestinese (Anp)ha già risposto negativamente, ritenendo insufficiente l’iniziativa. La decisione –che è senza precedenti eche ha un rilievoancora maggiore venendo da un governo che include partiti di estrema destra – è stata presa a grande maggioranza dal consi-

glio dei ministri per le questioni di sicurezza – una specie di gabinetto ristretto – su richiesta del premier, Benyamin Netanyahu. Quest’ultimo, con l’occhio rivolto a Washington, ha affermato che la misura – dalla quale sono escluse le costruzioni già in corso e gli edifici pubblici – è stata presa «alla luce della situazione internazionalee alfine dipromuoverei piùampi interessi nazionali di Israele». «Non è un passo agevole e nemmeno facile – haaggiunto –ma hapiù vantaggiche svantaggi e ci permette di mostrare al mondo intero una semplice verità: il governo israeliano vuole un negoziato con i palestinesi, compie passi concreti a questo fine ed è molto seriamente intenzionato a promuovere la

pace». Netanyahu, dopo aver ricordato i suoi ripetuti appelli ai palestinesi a tornare al tavolo dai negoziati, fermi da circa un anno, ha poi sottolineato che «non ci sono invece limiti alle costruzioni a Gerusalemme, nostra capitale». I palestinesi hanno risposto che l’annuncio non soddisfa i requisiti minimi da loro ritenuti necessari. Il negoziatore capo dell’Anp, Saeb Erekat, ha detto che il congelamento deve essere illimitato nel tempo e deve includere anche Gerusalemme est. Inoltre, ha aggiunto, dalla misura è esclusa la costruzione di tremila alloggi e edifici pubblici già in corso. Israele però ritiene quella di Gerusalemme est

Saeb Erekat

una questione separata da quella dellaCisgiordania.Per Israele,infatti,lo status di Gerusalemme est, annessa dallo stato ebraico, non è paragonabile a quello della Cisgiordania. Ma i palestinesi considerano Gerusalemme est territorio pure occupato. Giorgio Raccah

In Afghanistan l’Italia è presente con 2.800 militari

MANILA – E' opera dei potentati locali e ha un movente elettorale il massacro di lunedì scorso sull'isola filippina di Mindanao. La polizia filippina ha sciolto le riserve e ieri ha pubblicamente indicato come principali sospettati per la più grave strage della storia filippina – il cui bilancio è intanto salito a 57 morti –il sindaco di Datu Unsay, Andal Ampatuan junior, e suo padre, il governatore della provincia di Maguindanao, Datu Andal Ampatuan. Entrambi, espulsi poco dopo dalla coalizione che governa le Filippine .

Per un video pubblicato

Deriso disabile I pm: «Google Il governo italiano accoglie la richiesta di Obama di rinforzi da condannare»

Kabul, “sì” di Berlusconi ROMA – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha già incassato il sì del premier italiano Silvio Berlusconi, alla nuova strategia Usa per «finire il lavoro» in Afghanistan. Ancor prima di annunciare alla nazione la decisione di inviare rinforzi (lo farà il primo dicembre), il capo della Casa Bianca ha chiamato ieri Berlusconi per illustrare «i punti salienti» del suo nuovo piano e chiedere «il sostegno dell’Italia». Ed allo stesso tempo per elogiare il «ruolo di leadership» svolto dal presidente Berlusconi sulla questione afgana e sui numerosi altri teatri di crisi. La richiesta della casa Bianca è stata accolta «positivamente» dal premier italiano che, subito dopo a Palazzo Chigi ha incontrato il segretario generale della Nato, Andres Fogh Rasmussen, riconfermando anche a lui «il forte sostegno dell’Italia alla Nato», in particolare proprio sull'Afghanistan, dove è sempre più necessario «un nuovo approccio operativo». I dettagli del coinvolgimento dell’Italia nella nuova strategia Usa verranno approfonditi in un prossimo incontro tra il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, in occasione della riunione Nato del 3 e 4 dicembre a Bruxelles. Il governo italiano sta quindi già «ragionando» su come rispondere alle richieste americane: anche se prima di parlare di «numeri» di eventuali rinforzi, ha detto Frattini, bisogna definire «per quali obiettivi ed entro quali tempi» inviarli. Del resto, ha sottolineato il titolare della Farnesina, «l'Italia è già il terzo contributore in Europa per la

Il presidente afghano, Hamid Karzai

missione in Afghanistan, abbiamo fatto moltissimo e ci sono Paesi che hanno fatto poco». L’Italia è infatti già presente in Afghanistan con 2800 militari, mentre – ha annunciato La Russa – sono già rientrati i 400 soldati che erano stati inviati a giugno come rinforzo per le elezioni presidenziali afghane. E comunque, ha aggiunto il ministro, Berlusconi, prima di «quantificare» qualsiasi tipo di impegno, «si è impegnato a sentire il governo e il Parlamento». E sono anche i vertici della Nato a chiedere tempo. Dal quartier generale dell’Alleanza hanno fatto sapere che Obama dovrà avere «pazienza»

perchè le decisioni in merito ai rinforzi «non ci potranno essere il giorno dopo» il suo annuncio. Al termine dell’incontro al quale hanno partecipato anche Frattini e La Russa, Berlusconi e Rasmussen hanno quindi convenuto che «un nuovo approccio operativo sul terreno» sia ormai necessario. Ma lo sforzo militare non basta. Serve anche «aumentare l’impegno nel settore civile e nell’addestramento delle forze di sicurezza e di polizia afghane». E soprattutto il nuovo governo Karzai dovrà dare prova di «essere all’altezza delle importanti sfide che attendono il Paese». Il ministro della Difesa, Igna-

zio La Russa, conferma che «l'impegno per un incremento c'è», ma aggiunge che «non è stato quantificato». Inutile dire, però, che gli stati maggiori ormai da giorni stanno pianificando la prevista, 'rinforzata' missione italiana in Afghanistan. L’ipotesi più accreditata, attualmente sul tappeto, è che l'incremento possa essere nell’ordine «di alcune centinaia di uomini», dice una qualificata fonte militare: probabilmente proprio quei 400 soldati inviati per garantire la sicurezza del voto e «già rientrati al completo», come ha annunciato ieri La Russa. Laurence Figà-Talamanca

MILANO – Quel video, che mostrava un ragazzino disabile deriso e picchiato da quattro compagni di scuola, non doveva essere caricato su Google Video e soprattutto non doveva rimanere visibile a tutti per due mesi. I controlli da parte di Google «potevano essere ragionevolmente e responsabilmente fatti» per evitare che accadesse. Parola del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e del pm Francesco Cajani che ieri mattina hanno chiesto la condanna di quattro dirigenti del famoso motore di ricerca. Quellodavanti algiudicemonocratico diMilano, Oscar Magi, è il primo procedimento penale, anche a livello internazionale, che vede imputati alcuni responsabili di Google per la pubblicazione di contenuti sul web. Da questo processo, hanno sostenuto i pm nella loro requisitoria, deve emergere che «la tutela dei diritti fondamentali, tra cui quello alla privacy, non può essere calpestata sulla base soltanto del diritto di fare impresa e guadagnare». A un anno di reclusione, dunque, secondo i pm, vanno condannati David Carl Drummond, ex presidente del Cda di Google Italy e ora senior vice presidente, George De Los Reyes, ex membro del cda di Google Italy e ora in pensione, e Peter Fleischer, responsabile delle strategie per la privacy per l’Europa di Google Inc. PerArvindDesikan, responsabiledelprogetto Google Video per l’Europa, invece, l'accusa ha chiesto una condanna a sei mesi di reclusione. I quattro devono rispondere, a vario titolo, di concorso in diffamazione aggravata e violazione della privacy. Il video con le vessazioni al disabile venne girato da quattro studenti di un istituto tecnico torinese nel maggio 2006 e poi caricato su Google Video l’8 settembre, dove rimase, cliccatissimo nella sezione 'video più divertenti', fino al 7 novembre, prima di essere rimosso. Il comportamento di Google, secondo l’avvocato Giuliano Pisapia, uno dei difensori degli imputati, «è pienamente legittimo sulla base dell’ordinamentoitaliano». Googleper difendersièsemprericorso aunparagone:«Non si può considerare responsabile il postino per la posta inviata e chiedere che controlli tutte le lettere». Per i pm, invece, l’unico pensiero di Google nell’occasione era «guadagnare», grazie ai link sponsorizzati accanto al video. Igor Greganti

Dov’è finita la tigre di Putin? La Russia in pena

Mezza Giacarta in fila per prendere il telefonino

DOVE è finita la "tigre di Putin"? Se lo stanno chiedendo in questi giorni i media russi, dopo che l'animale, addormentato lo scorso anno dal premier in persona, è scomparso dai monitor che ne tracciavano gli spostamenti. Tutto è iniziato nell'ottobre del 2008, quando Putin era in visita in Siberia, nell'Estremo Oriente russo. In quell'occasione, il premier aveva applicato ad una grande tigre dell'Ussuri uno speciale collare satellitare Gps allo scopo di seguire continuamente i suoi movimenti. Dal primo ottobre successivo, sul sito personale di Putin, era ap-

LE immagini ricordano un film catastrofico: una folla immensa cerca di farsi spazio e oltrepassare un cordone di poliziotti e una rete metallica. Non sono rifugiati o dimostranti ma clienti: vogliono un cellulare. La situazione è sfuggita di mano. È una superofferta, talmente insolita da mettere in fibrillazione migliaia di persone: mercoledì la compagnia di cellulari indonesiana Nexian ha messo in vendita un telefonino prepagato a un prezzo imbattibile. L'apparecchio, che inizialmente costava 299.000 rupie, l'equivalente di circa 21 euro, è stato ribassato a circa 7

“Razzabastarda” per il 2010 parsa una mappa con tutti gli spostamenti della tigre. Poi, l'allarme: dal 17 settembre si sono perse le tracce del felino. Il quotidiano Moskovski Komsomoliets avanza diverse ipotesi sul "giallo" delle tigre tanto cara all'ex primo ministro.

ECCOLI i protagonisti di "Razzabastarda", il calendario 2010 realizzato nell’ambito della campagna sociale contro il randagismo, intitolata "Meglio soli che male accompagnati". I cani sono stati fotografati in giro per la Sicilia da un gruppo di giovani che hanno lavorato

sotto la direzione artistica di Oliviero Toscani e fanno riferimento alla Bottega d’arte la Sterpaia e il Progetto Terremoto di Salemi. Le immagini sono regalate alla Lega nazionale per la difesa del cane per farne un calendario, realizzato grazie al contributo di Almo Nature.

euro. Poi il caos più assoluto, come riferisce la stampa locale. Sulla Ex Plaza di Giacarta si sono messi in fila dalla mezzanotte del giorno prima migliaia di persone. Prima dell'apertura del negozio altre centinaia di clienti si sono aggiunti alla folla.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

Il fatto del giorno: Riforme e giustizia, Fini rilancia e apre al Pd Il paradosso del governo bloccato sui processi

Un progetto irragionevole

«Il salva - premier non è la riforma»

dal commento di Massimo Franco

dall’editoriale di Carlo Federico Grosso

dall’articolo di Ninni Andriolo

Le convulsioni sui rapporti fra governo e magistratura, e la cauta soddisfazione sull’andamento dell’economia, fotografano il paradosso di una coalizione che sembra in bilico eppure non può cadere. La legge sul «processo breve» rimane assediata dall’incertezza e dai veleni. E ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha invitato a non confonderla con la riforma della giustizia. Ma intanto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, rivendica come un risultato straordinario che siano state fatte «cose normali in un periodo non propriamente normale ». La cena di ieri da Silvio Berlusconi, con Tremonti e con Umberto Bossi, conferma un’alleanza imperniata sul rapporto fra Pdl e Lega. [...].

Ieri in materia di giustizia vi è stato ingorgo. Guardasigilli e magistrati hanno continuato a litigare sulle cifre del disastro della giustizia conseguente al «processo breve». Maggioranza e governo, ad onta di ogni critica, hanno iniziato a discutere in Senato il disegno di legge con l’intenzione di approvarlo entro Natale. Il Csm ha convocato, ed ascoltato, i capi dei maggiori uffici giudiziari d'Italia per fare chiarezza sull’impatto delle nuove norme ipotizzate. Ed, in effetti, un po’ di chiarezza è stata fatta, poiché dall’audizione è emerso che una percentuale elevata di processi in corso, con la riforma, sarebbe destinata ad estinguersi. E, fra di essi, molti processi importanti. [...].

Il «processo breve» non è «la riforma della giustizia». Fini a tutto campo, ieri, a Milano, durante la presentazione del suo libro. AdArcore Berlusconi cena con Bossi e con Tremonti. Il Presidente della Camera preferisce le figlie e ci tiene a farlo sapere. Ma vuole che si sappia, soprattutto, che - al contrario di ciò che affermano i “giornali di famiglia” - lui non è «un eretico» e meno che mai un nemico. Evidente che la musica è diversa da quella dell’orchestra delCavaliere. «Cadono imurimada noisembra ci sia qualcuno che quotidianamente tenta di alzarli - sottolinea Fini - Si grida subito allo scandalo, al complotto, all'ordalia, all'inciucioquandosi invocaildialogotra maggioranzaeopposizione». [...].

La migliore di oggi

La verità perduta

La speranza antiberlusconiana

dal commento di Mario Pirani

dal commento di V. Macioce

Dunque Berlusconi ha fatto sapere che è intenzionato a «dire tutto» in tv, magari a reti unificate, per dimostrare che «è in corso una persecuzione giudiziaria». Si potrebbe osservare che da parecchi anni avrebbe dovuto «dire tutto», e dirlo davanti ai giudici, come sono tenuti a fare tutti i cittadini, innocenti o colpevoli quando sono coinvolti in affari di giustizia. Se volesse, ma purtroppo non nutriamo fiducia, entrare davvero nell’ampio contenzioso che locontrappone non tanto alla magistratura ma alla Legge, farebbe bene a ripassare l’esaustivo dossier compilato in proosito da Giuseppe D’Avanzo [...].

Questi giorni a sinistra sono carichi di malinconia. Non è passato neppure un mese da quando è stato scelto come segretario del Pd, ma di Pier Luigi Bersani si sente parlare davvero poco. È lì confinato su una poltrona che non fa notizia, oscurato dalle sconfitte di D’Alema, dalle investigazioni e dalle piazze di Di Pietro e soprattutto da Gianfranco Fini. La leadership del Pd, quasi per un errore nella bussola, è trasmigrata a destra. È lì che si svolge tutta l’azione, e questo non lo dicono le pagine di Farefuturo, non lo certifica Il Secolo, ma si legge negli sguardi di chi sta a sini-

Quel binario parallelo dal corsivo di Carlo Fusi

stra, nelle parole buttate lì, nella ricerca disperata di qualcuno che abbia una manciata di carisma. Fini sfida la Lega, Fini sceglie Balotelli come figurina, Fini va da Fazio, Fini rilancia il pensiero ghibellino, Fini fa opposizione, Fini fa politica, Fini ci crede, non è un volto sfocato all’orizzonte. Fini, per la sinistra, è come Jerry Quarry. Molti lo hanno dimenticato, ma è stato un buon pugile (almeno così assicura Rino Tommasi). Nel 1970 affrontò Muhammad Ali, al rientro dopo la squalifica, e Floyd Patterson. Biondo, 1.83 di altezza per 88 chili, Quarry era considerato «la grande speranza bianca». [...].

Qualcosa è cambiato

Benny su Libero

Il bipolarismo al tramonto

dall’editoriale di Fausto Carioti

dall’editoriale di Angelo Panebianco

Non è certo l’autostrada che vuole Silvio Berlusconi, e alla fine non è detto che porti proprio dove vuole lui. È un sentiero in salita, zeppo di ostacoli. Che passa attraverso quel campo minato che sarà la campagna elettorale per le regionali. Ma per la prima volta, in questa legislatura, si intravede un percorso possibile per tirare fuori il premier dai processi, fare una riforma della giustizia degna di questo nome, sottrarre il Parlamento e il potere politico dai condizionamenti della magistratura e dare un nuovo assetto istituzionale al Paese. Un altro mondo rispetto a quello di una settimana fa, quando la legislatura sembrava a un passo dalla fine. Ovvio che il baratro potrebbe riaprirsi nel giro di ore: nella politica italiana si naviga a vista e basta poco a far precipitare la situazione. Però nessuno avrebbe scommesso un euro che in così poco tempo sarebbe cambiato tanto. [...].

Prosegue il lento disfacimento della trama bipolare. Forse scopriremo in seguito che il bipolarismo (competizione e alternanza fra due schieramenti) ha rappresentato una parentesi nella storia repubblicana. Una parentesi che ha coinciso con l'era Berlusconi. E' iniziata con la «discesa in campo» del 1994 e finirà nell'istante in cui Berlusconi (inventore e federatore del centrodestra che non lascia eredi politici) uscirà di scena. Ma, contrariamente a ciò che pensano alcuni, la fine del bipolarismo non porterà stabilità. Verosimilmente, almeno per una lunga fase,

Taglio basso

La rivolta dei poeti «Giù le mani dalla democrazia» dall’articolo di Pietro Spataro

Tanto, dicono, sopravviene rapido e crudo l’oblio». È un verso della poesia di Roberto Roversi che pubblichiamo qui accanto. Una delle tante che compongono questa «antologia della ribellione » che gira sull’on line da qualche giorno e sta suscitando grande interesse.Unastranezza nell’Italia di oggi. Trenta poeti (giovani e vecchi, del Nord e del Sud) si mettono al lavoro e scrivono versi per protesta: contro la minaccia incostituzionale di Berlusconi, per difendere il valore della resistenza e della memoria. Sembrava un’impresa impossibile. Quando Davide Nota, che è un giovane poeta di ventotto anni pieno di passione, ha cominciato a telefonare a noi più anziani,in pochiavremmo scommessosulla riuscita. Pensavamo a Pasolini e misuravamo la distanza tra il suo grido e questa «Italia rotta» di oggi. Racconta Davide: «Tutto è cominciato quando Berlusconi ha proposto di cambiare nome alla Festa della Liberazione. Ne abbiamo parlato io e Gianni D’Elia e all’inizio si pensa-

Il giorno in cu Pierluigi bersani ridisegna il vertice del Pd assegnando a Luciano Violante l’incarico sulle riforme istituzionali, Gianfranco Fini rilancia la bozza che porta il nome dell’ex presidente della Camera sostenendo che potrebbe diventare legge entro pochi mesi. Temporalmente si tratta forse di una coincidenza; politicamente certamente non lo è. L’accelerazione di Fini, infatti, corrisponde all’intenzione più volte manifestata anche dal presidente del Senato, Renato Schifani, di rendere l’attuale una legislatura costituente. [...].

va a una cosa così, duepoesie contro l’oblio». Poi invece le poesie sono diventate di più: per la precisione quarantadue. I poeti sono trenta e sono diversi tra loro: ci sono i «grandi vecchi » come Roberto Roversi, quelli della generazione di mezzo come Gianni D’Elia, Maurizio Cucchi e Franco Buffoni. Ma poi soprattutto ci sono tantissimi giovani: quelli che sono lanuova generazione che esprimeforse la rabbia più fresca e battagliera. Questa antologia insomma è un altro segno che qualcosa si muove nel mondo della cultura. «Si tratta di una rivolta della coscienza - spiega Gianni D’Elia - Assistiamo a un attacco al diritto che fa spavento. È ilmomentodi farecomediceva Dante: “Così gridai con la faccia levata”. Nonpossiamo permettere che la cultura sia travolta dalla tv». Aggiunge Franco Buffoni: «Cerchiamo di far sentire un fiato civile in un’epoca di disinteresse. Siamo noi i veri liberali, mica loro». Nata per difendere la Costituzione e i valori dell’antifascismo la raccolta strada facendo ha assunto anche un taglio diverso. [...]. da L’Unità

accrescerà instabilità e ingovernabilità. L'ultimo scontro fra Gianfranco Fini e la Lega è solo un altro episodio che segnala il disfacimento in atto del bipolarismo. Che cosa ha detto in realtà Fini parlando di razzismo? Ha ribadito ciò che si sapeva, ossia che, quando Berlusconi se ne andrà, egli romperà l'alleanza con la Lega. Senza più federatore, il centrodestra si spaccherà: da una parte, presumibilmente, Tremonti e Bossi asserragliati nel fortilizio nordista, dall'altra parte ciò che resterà del fu-Popolo della Libertà. E qui entrano in gioco i calcoli (e le illusioni) di coloro che dall'esterno sperano in quel risultato. I calcoli, prima di tutto, del Partito

democratico. Comprensibilmente, il neosegretario Bersani punta le sue carte sulla speranza che, dopo Berlusconi, il centrodestra si disintegri. Ciò che forse Bersani non considera è che la disgregazione del centrodestra scatenerebbe un terremoto anche nel centrosinistra. Le prime elezioni del postBerlusconi le vincerà probabilmente il Partito democratico (per una ragione meccanica: vince chi aggrega i suoi, perdono quelli che vanno alle elezioni divisi) ma c'è la possibilità che si tratti di una vittoria di Pirro. Il tramonto del bipolarismo susciterà potenti spinte centrifughe dentro lo stesso Partito democratico. [...].

La fotografia Nuova Delhi, Attivisti in protesta contro lo sfruttamento degli animali (Ansa)

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

4


Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’INTERVISTA Sud e sviluppo. Liberiamo il Mezzogiorno dalla gabbia burocratica dall’editoriale di Ivan Lo Bello

Il prossimo annuncio di un piano per il Sud è l'occasione per riflettere sui tanti errori che hanno impedito alle politiche di sviluppo per il Mezzogiorno (anche le migliori) di cogliere risultati durevoli. Oggi appare decisiva una discussione sulle questioni di fondo e sui vincoli che hanno impedito una convergenza con il resto del paese che in termini di prodotto pro capite si è sostanzialmente interrotta trent'anni fa. La situazione attuale è il risultato di ragioni storiche ed errori politici. Molte parti del Mezzogiorno non hanno vissuto fino in fondo la rivoluzione industriale che ha accompagnato la crescita del nostro paese dal secondo dopoguerra in poi; lo slancio industriale e il piano di infrastrutture del paese hanno toccato solo in parte le regioni meridionali. Quando il sistema industriale nazionale ha reagito alle crisi e agli shock petroliferi degli anni 70 con la dif-

L’area industriale di San Nicola di Melfi

fusione e crescita dei distretti produttivi, il Mezzogiorno è ancora una volta arrivato in ritardo con alcune, anche rilevanti, esperienze, che però oggi soffrono più del resto del paese il mutato scenario competitivo. Le politiche di sviluppo successive non sono state in grado di correggere gli squilibri sociali ed economici. Nel nostro paese si è nel tempo costruito un modello

Una Fiat fatta in Sicilia ci costa di più dal commento di Nicola Porro

Il caso dello stabilimento siciliano della Fiat a Termini Imerese dà il senso di come la politica talvolta perda la bussola. La cosa è grave e anche seria. Ci sono 1.400 dipendenti che lavorano bene. La Fiat ha intenzione di non destinarlo più all’auto. Alcuni ministri del governo si oppongono. In Sicilia non ci sono acciaierie, non ci sono aziende fornitrici, non ci sono collegamenti di buon livello: costruire una Lancia Y in Sicilia costa alla Fiat mille euro in più che nel resto d’Italia. Banalmente per questo motivo Sergio Marchionne ha in mente di mollare la produzione di automobili in Sicilia. Il manager si fa due conti: e a meno che Babbo Natale non abbia intenzione di beneficiare Fiat di questo differenziale di mille euro, Termini Imerese è destinata a perdere la sua produzione di auto. Pierluigi Bonora spie-

ga bene, all’interno, le molte ragioni dell’inefficienza di questo sito produttivo. Ma il tema dal quale siamo partiti è la politica e la sua presunzione di governare le imprese. Il vizietto, sia chiaro, non riguarda solo l’attuale esecutivo. Ieri il sindaco di Napoli si è lamentato del trasferimento di venti dipendenti di Alitalia a Roma. La Fiat ha goduto di generosi incentivi alla rottamazione. Alla fine il saldo per le casse pubbliche sarà positivo; così come buona parte della forte ripresa del Pil italiano nell’ultimo trimestre è dovuto proprio alla ripresa dell’industria automobilistica. Il governo, tra i tanti comparti industriali del nostro Paese, ha scelto di dare una mano alla Fiat. Ora, forse proprio in virtù di questa scelta di campo, non sopporta l’idea che un manager segua una logica non politica: le auto siciliane costano troppo e, dunque, si realizzino altrove. [...].

E i Sassi di Matera superano il Colosseo

duale che vede, con significative eccezioni, nel CentroNord una diffusa presenza di piccole e medie imprese manifatturiere e in molte parti del Sud un pervasivo e capillare sistema assistenziale. Bene ha fatto Guido Tabellini quando ha sottolineato (Il Sole 24 Ore del 17 novembre) che i tanti fallimenti delle politiche per il Sud trovano le loro ragioni nel fatto che sono stati utilizzati strumenti economici

per affrontare problemi che riguardano la società e il funzionamento delle istituzioni. Perché il problema principale risiede nella società meridionale, nel rapporto tra dimensione pubblica e mercato, nei meccanismi di consenso politico, nel funzionamento delle istituzioni statali e locali. L'ipertrofia e la pervasività della dimensione pubblica sono oggi uno dei più rilevanti vincoli allo sviluppo del Mezzogiorno, vincoli allo stesso tempo culturali ed economici. Gli effetti culturali della grande crisi finanziaria ed economica internazionale rischiano di generare pericolose illusioni; le critiche, pur giuste, agli eccessi del mercato stanno generando uno statalismo di ritorno che se probabilmente nel resto del paese placa le paure e le incertezze di una parte della società italiana, nel Sud rischia di avere effetti disastrosi e di saldarsi con il vecchio e deteriore meridionalismo. [...].

Se le fonti sono pubbliche l’acqua vale di più dal commento di Mario Tozzi

Alzi la mano chi conosce esattamente il costo di un litro d'acqua al rubinetto di casa. Costa talmente tanto poco, in media, che neppure è possibile esprimerlo in centesimi di euro: circa un euro per ogni metro cubo, ossia per mille litri. Quindi di cosa si parla quando si parla di un possibile profitto sull'acqua e della sua trasformazione da bene a merce? Tutto nasce dalle indicazioni scaturite dal Wto che suggerivano di far entrare pesantemente i privati nella gestione delle acque pubbliche e dal fatto che, per assicurare i profitti, si garantivano concessioni trentennali, piuttosto lunghe,in teoria,per regimi di libera concorrenza. Ma come si fa a fare profitto su una merce che costa così poco e di cui c'è disponibilità illimitata? Questo è più difficile da comprendere, perché sulla Terra ciascun essere umano avrebbe teoricamente disponibili alcune migliaia di litri

d'acqua al giorno, una quantità che trova riscontro in quelle delle grandi città italiane: oltre 500 litri per persona a Roma come a Milano. Il problema è che, mentre in Occidente l'acqua è abbondante e omogeneamente distribuita, nel Sud del mondo è più scarsa e niente affatto distribuita, tanto che nei prossimi 20 anni la quantità media di acqua pro-capite diminuirà rispetto a oggi, contribuendo, fra l'altro, ad aggravare i problemi della fame nel mondo. Ogni anno muoiono oltre 2 milioni di persone per malattie causate dall’acqua inquinata e oltre 650.000 persone sono rimaste vittime, nell’ultimo decennio, degli effetti catastrofici di eventi naturali provocati dalle inondazioni. Questi sarebbero i veri problemi, ma le multinazionali alla caccia di ogni profitto possibile pensano di violare anche gli elementari principi secondo cui niente dovrebbe essere dato per l'uso dell’aria o dell’acqua, visto che sono illimitate. [...].

In cella con Battisti dall’articolo di Omero Ciai

Maglietta leggera gialloocra, calzoni chiari e uno sguardo un po' spento che si ravviva quando abbraccia il senatore e allunga una mano a Fernanda. Ci saluta con uno sguardo incuriosito. "Ho mangiato una pera", esordisce. E poi: "Francamente", aggiunge, "credo che neppure a Berlusconi importi nulla di questa storia. Penso", dice fiducioso, "che resterò in Brasile. Tranne qualche ministro fascista gli altri rimarranno tranquilli". In questo momento il suo problema non è lo sciopero della fame, che ha interrotto dopo dieci giorni, ma una televisione brasiliana, Bandeirantes. Li vuole querelare perché nell'ultimo tg hanno parlato di lui dicendo in di- Cesare Battisti retta che in Italia è condannato a quattro ergastoli. "E che sono, un mostro?". "Possibile", continua, "che tutti gli omicidi dei Pac li abbia commessi io? Andiamo...". Nemmeno l'agente Campagna?, gli chiediamo in italiano. "Finalmente un italiano!", dice lui. "Lei", aggiunge subito, "forse mi potrà spiegare tutto questo accanimento contro di me dopo trent'anni". Perché i familiari delle vittime non possono dimenticare, rispondiamo, e perché lei fugge, fugge da trent'anni. Abbassa lo sguardo e si avvicina: "Sì, ma in Francia? Quand'ero a Parigi mi avete lasciato in pace per quattordici anni. Credevo che avrei potuto rifarmi una vita dimenticando tutto quello che era successo". Il senatore Suplicy chiama dal suo cellulare Fred Vargas, la giallista francese che appoggia Battisti e paga, insieme ad altri amici, le spese processuali. Poi passa il telefonino a Batti-

sti. Scherzano. Lui ha in mano una lettera della Vargas che gli ha portato il senatore e ledice in francese che ha sospeso il digiuno ancor prima di leggere quelle frasi in cui lei glielo ordinava, dice,"con piccoli e inaccettabili ricatti". Intervengono gli agenti: "Fermo, fermo, non può parlare al cellulare". Lui chiude, alza le mani, si scusa. I due agenti chiamano il direttore del carcere, che ammonisce il senatore per avergli passato il telefonino. "La Vargas era preoccupata", si scusa anche lui. Torniamo agli omicidi. "Non c'ero, l'ho ripetuto tante volte, mi hanno condannato in contumacia sulla base di dichiarazioni di pentiti che hanno avuto sconti di pena". Ma nel suo appartamento, quando l'arrestarono nel '79, vennero trovate armi, volantini. "Sì, ma le pistole non avevano sparato", risponde. "Io", aggiunge, "seppi dell'omicidio del gioielliere Torreggiani leggendo La Notte. Fu il momento peggiore della mia vita, perché capii che da allora sarebbe comunque cambiata. Anche se io non avevo nulla a che fare con quella storia". Chissà se è la sua croce o la sua salvezza quest'aria da malandrino invecchiato e l'innata scaltrezza da scugnizzo, come quel lampo di furbizia che si può leggere nei suoi occhi e che lascia sempre l'interlocutore nel dubbio. Neppure il senatore Suplicy,che lodifende da quando è stato arrestato nel maggio del 2007 a Copacabana, e che ormai conosce a memoria le sentenze e tutte le accuse che lui puntualmente smentisce, è convinto al di là di ogniragionevole dubbio della sua innocenza. Ma Battisti è bravissimo ad instillare sospetti [...].

Torna la stazione meteo Il post terremoto del Pollino e la ricostruzione infinita

da http://www.basilicata.travel/blog

da http://parisse-ilcentro.blogautore

da naturalmentepollino.com

Su Facebook mi hanno segnalato questo sondaggio tuttora in corso su www.gazzetta.it La domanda è “Quale di questi questi luoghi italiani secondo voi è assolutamente da vedere?” Tra le principali attrazioni italiane (Colosseo, Canal Grande, Piazza dei Miracoli) ci sono i Sassi di Matera. La classifica parziale evidenzia un discreto vantaggio dei Sassi sul Colosseo. Chissà se il passaparola generato sui social network ha portato dei risultati così immediati. Se volete votare http://www.gazzetta.it/appsSondaggi/pages/gazzetta/d_6247.jsp [...].

Domenica e lunedì insieme al caporedattore del Centro Roberto Marino, ho partecipato ad alcuni incontri in provincia di Potenza. Una occasione per parlare delterremoto abruzzesedel sei aprile, dei suoi drammi e del suo dolore. Ma anche per fare il punto della ricostruzione in Irpinia e in Basilicata 29 anni dopo il terremoto del 1980 che fece tremila vittime e danneggiò i centri abitati di 200 comuni. Con noi hanno preso parte agli incontri il direttore e il caporedattoredel Quotidianodella Basilicata,ParideLeporace eLucia Serino,e fragli altriil sindacodi Potenzae ilprimo cittadino di Muro Lucano. Entrambi gli amministratori hanno detto cose che mi hanno un po’ inquietato. Dopo 29 anni , ha detto Santarsiero la città è stata ricostruita al 90 per cento [...].

Il Pollino può nuovamente contare di una stazione metereologica ufficiale, installata nel suo cuore, per monitorare la temperatura a Piano Ruggio. Infatti, dopo due anni di attività la stazione di proprietà dell’ associazione meteo Meteoweb era stata distrutta dall’ azione di alcuni vandali. Il danno causato era enorme poiché per la prima volta dall’ istituzione del parco (1991) venivano registrate scientificamente le temperature in un’area, quella di Piano Ruggio, che si era dimostrata tra le più fredde d’Italia. “Progetto Pollino“, così denominato dall’ associazione che tra l’altro è stato autofinanziato dagli appassionati senza l’ aiuto istituzionale alcuno [...].

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

5

Giovedì 26 novembre 2009


6 Primo piano

Giovedì 26 novembre 2009

Primo piano 7

Giovedì 26 novembre 2009

Secondo “Il giornale” arriverebbe dalla Sicilia

I nodi della politica

Giallo sull’imminente “avviso” per il premier

Il ministro mette sul piatto 4 miliardi per interventi “strutturali”

Fini “avverte” sulla manovra No alla fiducia sulla Finanziaria mentre Tremonti annuncia: niente tagli per Irap, Irpef e affitti

Brunetta ancora polemico «Rigore ma nello sviluppo»

Fini e Tremonti A destra Berlusconi

Le manovre a Viale Mazzini

Via Ruffini, Di Bella alla guida di Rai 3 di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Viale Mazzini ha deciso: via Paolo Ruffini dal vertice di RaiTre, arriva il giornalista Antonio Di Bella. Alla fine, dopo giorni di attese e di barricate, il verdetto è arrivato, su proposta del direttore generale della Rai, Mauro Masi. Sulla sostituzione di Ruffini, alla guida della terza rete dal 2002, con Di Bella, ex direttore del Tg3 (sostituito da Bianca Berlinguer), il Consiglio di amministrazione si è infine compattato, con otto voti a favore e uno contrario. Il presidente della Rai, Paolo Garimberti ha commentato: «Può piacere o meno, può essere condivisa o criticata, considerata giustificata o ingiustificata. Ma è, per quanto mi riguarda e di questo rispondo sì

Il neodirettore «Manterrò l’identità di rete»

Interventi per 4 miliardi: dal Welfare alle Pmi, dall’ambiente all’Abruzzo

Previste le risorse per l’avvio del Ponte sullo Stretto ROMA – Non ci sarà il calo dell’Irap, nemmeno in versione mini. E non arriverà nemmeno la cedolare per gli affitti, un taglio all’Irpef e –al momento – nemmeno il rinnovo della rottamazione per le auto. La Finanziaria si arricchisce però di nuovi interventi, stimati in circa 4 miliardi: dal welfare alle pmi, dall’ambiente all’Abruzzo, passando per giustizia e sicurezza. Saranno potenziati gli ammortizzatori per i giovani Co.co.co (i collaboratori precari) ma anche per gli ultracinquantenni più colpiti dalla crisi. Arrivano 500 milioni per l’edilizia penitenziaria, il rifinanziamento del 5 per mille, le norme per la banca del Sud e risorse per il Ponte sullo Stretto. NO IRAP E AFFITTI – Per la riforma fiscale c'è tempo un’intera legislatura e ora le risorse sono scarse. Così è stato deciso di non avviare il calo dell’Irap, che sarebbe stato mi-

ni. Non arrivano però nemmeno la cedolare sugli affitti e – almeno al momento – gli incentivi per la rottamazione delle auto. SPESA SOCIALE, DA OSPEDALI A 5 PER MILLE – Verranno finanziati nuovi accordi di programma con le Regioni per lo sviluppo di progetti di edilizia sanitaria. Arriveranno risorse nuove per le non-autosufficienze, il fondo per le politiche sociali, oltre che il 5 per mille per finanziare il settore del no-profit. LAVORO, DA CO.CO.CO A OVER 50 – Sul piatto ci saranno 1.000 milioni in più per l’occupazione. Serviranno a potenziare ulteriormente i gli ammortizzatori sociali peri Co.Co.Co e pergli ultracinquantenni. Arriveranno anche le risorse per la proroga della detassazione dei contratti di produttività. SICUREZZA, TURN OVER AL 100% – Al Senato sono già arrivati

maggiori fondi e risorse dalla vendita dei beni confiscati alla mafia. Alla Camera arriveranno ulteriori risorse e soprattutto il turn over per tutto il settore sicurezza e per i vigili del fuoco. Per ogni uscita ci sarà un’assunzione. GIUSTIZIA, FONDI PER LE CARCERI – Saranno finanziati con 500 milioni progetti di edilizia penitenziaria ed è previsto il recupero di risorse per 500-600 milioni attraverso la razionalizzazione di spese esistenti. IMPRESE, DA BANCA SUD A RICERCA – Nuovi strumenti per aiutare il tessuto imprenditoriale troveranno spazio in finanziaria: dal potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, al credito d’imposta per la ricercae sviluppo, fino alla Banca per il Mezzogiorno, che guarderà alle imprese del Sud. SCUOLA-UNIVERSITA' – Tor-

personalmente, una scelta totalmente aziendale». Il neodirettore ha subito confermato che il suo impegno sarà quello di «consolidare i risultati raggiunti, per qualità e ascolti, garantire e sviluppare l'identità della rete». Il curriculum di Di Bella era arrivato sui tavoli dei consiglieri con 24 ore di anticipo rispetto alla nomina, come previsto dal regolamento per dar tempo ai consiglieri di valutare le candidature. E se i timori della vigilia facevano pensare a una spaccatura, alla fine, invece c'è stata coesione. Come annunciato, ha votato no alla successione solo il Pd Nino Rizzo Nervo, transfuga di un'opposizione che ha smesso di fare quadrato intorno a Ruffini. Era ovvio che i consiglieri del centrodestra avrebbero assecondato la scelta di Masi. Ma i consiglieri di centrosinistra, Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, non sono stati concordi. Van Straten ha valutato l'offerta della supervisione dei canali digitali data a Ruffini come un'offerta di peso. In modo diverso l'ha giudicata Rizzo Nervo, a detta del quale il «licenziamento» di Ruffini cozza con gli eccellenti risultati di Rai3, che anche a fronte di mini-budget nelle prime serate sfora spesso il 14% di share, con 3,5-4 milioni di spettatori. «Ho votato no con profonda convinzione perché l'avvicendamento di Ruffini non ha alcuna giustificazione aziendale», ha commentato Rizzo Nervo. «Non avrei mai immaginato che la richiesta di epurazione da mesi sollecitata dall'esterno potesse essere accolta con un solo voto contrario. È come se nel 2002 il Cda avesse approvato, con una maggioranza schiacciante, la cacciata di Enzo Biagi e di Michele Santoro», ha aggiunto. Van Straten ha motivato il suo voto favorevole ispirandolo a due principi: «la valorizzazione della professionalità di Ruffini e la salvaguardia dell'identità di Rai Tre».

nano i finanziamenti per i libri di testo gratuiti nelle scuole dell’obbligo (e per i redditi bassi) ma sarà possibile assicurare interventi anche per le scuole paritarie e per il fondo ordinario dell’Università. AGRICOLTURA –Qualche risorsa è già arrivata al Senato per il fondo di solidarietà del settore ma sarà rimpinguata alla Camera. AMBIENTE – Per il pacchetto Prestigiacomo ci sono già 1.000 milioni delle delibere Cipe. Arrivano comunque altri interventi, ad esempio sul ruolo dei commissari di governo negli interventi per la difesa del suolo. INFRASTRUTTURE – Verranno assicurate le risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina. ABRUZZO – Viene ulteriormente rinviato il recupero di tributi e contributi per le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto.

dini torna a riunirsi in serata. All’ordine del giorno: le modifiche da apportare al disegno di legge che fissa a sei anni la durata massima dei processi. Suggerimenti arrivano dal parere formulato in commissione Affari Costituzionali dal senatore del Pdl Lucio Malan come quello di considerare “recidivi”solo coloro che sono stati definiti tali da una sentenza o come quello di introdurre delle clausole di flessibilità nella durata dei processi («due anni in alcuni casi potrebbero essere addirittura tanti») ancorate a parametri certi come quello del numero degli imputati. Per quanto riguarda invece le accuse dei magistrati siciliani, che potrebbero anche arrivare a confiscare il «tesoro di Silvio» (come scrive il “Giornale”), Palazzo Chigi ha smentito le indiscrezioni secondo cui nella maggioranza si starebbe pensando a modificare e quindi ridurre gli effetti del 416 bis. «Ma questo – spiega il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano –non sarebbe comunque affatto semplice», visto che i risultati alla fine potrebbero essere di due tipi: o si introduce («ma con quali limiti e contorni?») una norma nell’ordinamento che è rimasta finora di natura giurisprudenziale (con quel che ne consegue anche in termini di interpretazione e applicazione) o si sposta il peso sull'altra e più grave fattispecie della “partecipazione” all’associazione mafiosa. La questione è delicata, interviene un tecnico del Pdl, «ed è per questo che finora nessuno ci ha voluto mettere davvero le mani». Al momento, l’unica certezza sembra quella di voler insistere sul ddl per i processi brevi.

Avrebbe incontrato un boss Il procuratore di Napoli: «Nessun blocco, le indagini continuano»

Spatuzza tira in ballo anche Schifani ANCHE il presidente del Manca invece la verifica sul Senato, Renato Schifani, fi- difensore che lo assisteva nisce nel calderone delle di- di fronte alle misure di prechiarazioni che il pentito venzione. Spatuzza sostieGaspare Spatuzza ha reso ne di aver parlato della vinegli anni alla magistratu- cenda con Filippo Graviara di Palermo. Secondo il no, in carcere, e che sarebbe dichiarante Gaspare Spa- stato proprio il boss stragituzza, il presidente del Se- sta a dirgli che quella pernato, Renato Schifani, sona era Schifani: «Anch’io avrebbe incontrato il boss – dice l’ex reggente del Filippo Graviano, ai tempi mandamento – l'avevo viin cui esercitava la profes- sto a colloquio con lui ed era in effetti sione forense a l’attuale presiPalermo. La dente del Senavicenda si rifeto Renato Schirirebbe al pefani. Preciso riodo in cui che anch’io, Graviano non avendo in seera ancora laguito visto titante. L’atto Schifani su si trova in giornali ed in un’informatitelevisione, va della Dia, l’ho riconodepositata nel sciuto. Cosenprocesso d’apza è persona vipello contro il cina ai Graviasenatore del no, con i quali Pdl Renato Renato Schifani aveva fatto dei Schifani. quartieri a L’attuale seBorgo Vecconda carica chio». dello Stato asPronta, nelsisteva civilla giornata di mente Giusepieri, la replica pe Cosenza, indel presidente diziato per madell’assemblea fia e poi sottodi Palazzo Maposto al sequestro e alla confisca dei beni dama: «Non ho mai avuto (divenuti definitivi nel rapporti con Filippo Gra1992) e sottoposto pure alla viano e non l’ho mai assistiprofessionalmente. sorveglianza speciale per to tre anni. Nella propria in- Questa è la verità. Sia chiaformativa del 26 ottobre ro: denuncerò in sede giuscorso, la Dia di Firenze so- diziaria, con determinaziostiene che gli incontri si sa- ne e fermezza, chiunque, rebbero svolti nella sede come il signor Spatuzza, della Valtras, appartenen- intende infangare la mia te a Cosenza. Gli agenti si dignità professionale, polisono limitati a verificare tica e umana, con calunnie che Cosenza era titolare e insinuazioni inaccettabidella ditta e che è pregiudi- li». «Sono indignato e addocato, oltre a indicarlo come lorato - ha concluso -. Ho 'notoriamente collegato ai sempre fatto della lotta alla fratelli Gravianò. Di lui mafia e della difesa della leavevano parlato numerosi galità i valori fondanti delcollaboratori di giustizia, la mia vita e della mia proma non è mai stato condan- fessione. I valori di un uonato per mafia o omicidi. mo onesto».

Il senatore «Accuse assurde lo denuncerò»

No all’arresto di Cosentino La giunta per le autorizzazioni nega la possibilità di procedere di GIOVANNI INNAMORATI ROMA–Il sottosegretario Nicola Cosentino incassa in un giorno due voti favorevoli: il no della Giunta per le autorizzazioni della Camera alla richiesta di arresto nei suoi confronti ed il no del Senato alle mozioni dell’opposizione (Pd e Idv) che chiedevano le sue dimissioni dal governo. Per quanto riguarda la richiesta di arresto, la parola definitiva la dirà l’aula di Montecitorio tra un paio di settimane. La prima buona notizia per il sottosegretario arriva di prima mattina, quando la Giunta per le autorizzazioni a procedere delle Camera, respinge la richiesta della magistratura campana di custodia cautelare per concorso esterno in associazione mafiosa. Sono 11 i voti contrari all’arresto, quelli del Pdl e quello dell’Udc Domenico Zinzi; 6 i favorevoli alla richiesta del gip, quelli del Pd e del centrista Pierluigi Mantini, mentre il radicale Maurizio Turco, pur contrario, si è astenuto. Uno stop all’arresto che, però, spiega il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore, «non è un blocco alle indagini che continuano». La maggioranza, con il relatore Nino Lo Presti, ha sostenuto l'ideadel «fumuspersecutionis», a causa della «tempistica» del procedimento giudiziario: i reati contestati, è stato il ragionamento, risalgono tutti tra il 2001 e il 2004 e la magistratura solo ora avvia il procedimento, nonostante il primo pentito abbia parlato anni fa, e nonostante lo stesso Cosentino abbia ripetutamente chiesto di essere ascoltato. Quindi il fumus è «oggettivo» al di là del fatto se le carte inviate dai magistrati dimostrino o meno i gravi indizi di colpevolezza del sottosegretario. Opposta la tesi del Pd: l’attesa dei Pm, ha spiegato Marilena Sampe-

Il sottosegretario Nicola Cosentino

ri, dimostra la volontà di non procedere superficialmente. Ma soprattutto, ha spiegato Samperi, 'abbiamo voluto aderire alla richiesta del Gip perchè abbiamo trovato elementi documentali, intercet-

tivi e investigativinel provvedimento che dimostrano riscontri oggettivi dei gravi indizi di colpevolezza di Cosentino», il che «comporta la custodia cautelare in carcere obbligatoria, trattandosi di

416bis», cioè il concorso esterno in associazione mafiosa. Anche Federico Palomba (Idv) e Pierluigi Mantini (Udc) hanno sottolineato come le carte dei magistrati mostrino i gravi indizi di colpevolezza. La parola definitiva spetterà ora all’aula della Camera, dove il caso giungerà tra un paio di settimane, visto che la prossima settimana Montecitorio sospenderà i propri lavori. Nel pomeriggio, poi, l’aula del Senato si è espressa su due mozioni del Pd e di Idv che invitavano Cosentino a dimettersi da sottosegretario. I numeri del centrodestra hanno dato ragione a Cosentino anche a Palazzo Madama: la mozione del Pd ha ottenuto 116 voti a favore, 165 contrari e 2astenuti; quella dell’Idv ha invece ottenuto 95 voti a favore, 170 contrari e 17 astenuti.

Concorso in associazione mafiosa chiesto il giudizio per Cuffaro LA PROCURA di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio del parlamentare dell’Udc Totò Cuffaro per concorso in associazione mafiosa. Secondo il procuratore Francesco Messineo e il sostituto NinoDi Matteo,ci sarebbero,infatti, elementi nuovi che dimostrerebbero un comportamento teso a rafforzare in maniera sistematica e continuativa l'associazione mafiosa da parte dell’ex presidente della Regione siciliana, già condannato in primo grado a 5 anni nel processo alla Talpe della Dda per favoreggiamento, con una richiesta in appello di aggravamento della pena a 8 anni in ordine all’aggravante di avere agevolato l’organizzazione criminale. Accanto a tale procedimento, adesso i magistrati vogliono che se ne celebri un altro che ripartirà dall’udienza preliminare, con la richiesta di valutare gli stessi elementi del processo sulle «Talpe», ma anche le dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia, soprattutto dell’agrigentino. Salvatore Cuffaro, dopo la richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosaavanzata dallaProcura neisuoi

confronti, si è dettosereno. «Credo non giusto questo secondo rinvio a giudizio, basato su prove ed elementi, già esaminati nel precedente procedimento. Restano in me integri il rispetto e la fiducia nella magistratura. Troverò - aggiunge - la forza, grazie alla Madonna, di affrontare anche questo processo ed andare avanti». Intanto Mario Parlavecchio, segretario provinciale Udc Palermo e Nino Nascè, segretario dell’Udc cittadino, esprimono «solidarietà politica e vicinanza umana all’amico Totò Cuffaro per il quale la procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta di una accusa che non sta nè in cielo nè in terra e siamo sicuri che verrà dimostrata l'infondatezza di tutto l’impianto accusatorio che lo riguarda». «L'accanimento giudiziario di cui Cuffaro è vittima affermano –non potrà scalfire il suo senso delle istituzioni e il rispetto per la magistratura che lo ha sempre contraddistinto, nella consapevolezza che Cuffaro la mafia non l'ha nè favorita nè rafforzata, ma combattuta».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

ROMA - Nel giorno in cui Tremonti stoppa nuovamen- zioni che potrebbero avere negli organi di partito il te ogni ipotesi di intervenire su casa e fisco, sulla Fi- luogo migliore per esprimere opinioni. Certo, se un nanziaria piove anche un avvertimento, questa volta ministro se la prende col titolare dell'Economia all'inidi carattere metodologico, di Gianfranco Fini. Il presi- zio della discussione sulla Finanziaria, non è un bel vedente della Camera ieri ha ribadito le prerogative par- dere». Tremonti, dal canto suo, pare aver risposto con i fatti lamentari invitando il Governo a rispettarle nel momento di presentare le modifiche sul testo della mano- alle polemiche innescate dal collega di Governo, prevra. «Una cosa mi metterebbe in grossa difficoltà - ha sentando ieri le novità della Finanziaria. Niente taglio spiegato - se il voto di fiducia fosse chiesto dal governo dell’Irap, neanche in formato mini, niente alleggerinon sul testo uscito dalla commissione ma su un ma- mento dell’Irpef e niente cedolare secca sugli affitti: xiemendamento predisposto dall'esecutivo». Per Fini sul tavolo ci sono “solo”4 miliardi di euro da spendere e infatti ciò significherebbe «per il Parlamento non po- questi serviranno per interventi «strutturali», dal ter svolgere i suoi compiti» anche perché «non tutte le welfare alle piccole e medie imprese, e non per misure fiducie hanno lo stesso impatto politico, in questo caso «mirate». Allavigilia dell’esamealla Cameradella masi tratterebbe di una questione di rispetto del governo novra, il superministro dell’Economia sostanzialnei confronti del Parlamento». Ma da questo punto di mente la spunta sui colleghi di governo e sul partito e ribadisce la linea del rigore: divista il Governo e il relatore delsponibilità a ascoltare dunque la legge hanno assicurato massì, sarebbe stato il ragionamensima correttezza. «Qualora il to del titolare di via XX Settemgoverno decidesse dimettere la bre, nuovi assalti alla diligenza fiducia sulla Finanziaria alla no. Il pressing della maggioCamera questa sarà sul testo ranza per ottenere un taglio alvotato dalla commissione», ha le tasse anche negli ultimi giorassicurato il relatore Massimo ni è stato insistente, così come Corsaro, secondo cui «su quequello dei tanti ministeri di spesto c'é stata totale condivisione sa arrivando a toccare i 25 minel Pdl e totale disponibilità del liardi di euro: sei volte di più di ministro». quanto non vi sia «nel cassetto» Gli avvertimenti di Fini sono a disposizione. Le risorse, ha arrivati a poche ore da un nuoinfatti ribadito ieri Tremonti, vo attacco portato a Tremonti non superano i 4 miliardi di euda Renato Brunetta che ha riro e sono quelle che arriveranlanciato la possibilità di fare no dallo scudo fiscale. Ergo, il sviluppo senza rinunciare al ritaglio dell’Irap, così come ingore. «Io sono più rigorista di terventi sull'Irpef o la cedolare lui, ma nel rigore si può fare secca sugli affitti «sono fuori sviluppo del resto io sono un dalla Finanziaria», spiega il reeconomista e lui no». E ha aglatore alla Finanziaria Massigiunto, rintuzzando le precisamo Corsaro. Per ora, «preferiazioni di Tremonti, che sviluppo mo interventi di struttura a innon è sinonimo di spesa. «Ci soterventi mirati e quindi interno molte riforme che non costa- Il ministro Renato Brunetta verremo con misure di svilupno, ma fanno risparmiare. Questoèunministeroche nonchiedesoldiallaFinan- po, per il welfare e per gli enti locali». Nel 2010 poi si vedrà, tutto dipenderà dall’andamento dei conti. Carceziaria, sono altri gli Stranamore». Quella di ieri è quindi nuova puntata del botta e ri- ri, scuola, giustizia, sicurezza, piccole e medie impresposta avviato da Brunetta con un’intervista al Corrie- se sono tra gli altri capitoli ai quali governo e maggiore della Sera di lunedì scorso e che continua ad essere ranza stanno lavorando e che domani saranno al cengiudicata inutile e controproducente anche nelle file tro di una nuova riunione anche con gli alleati della Ledel Governo. Ieri lo ha ripetuto il ministro degli Esteri ga, l’ultimo appuntamento in agenda prima di poter Franco Frattini. «Il problema è come evitare esterna- iniziare a formalizzare le proposte.

ROMA – La notizia di un imminente avviso digaranzia aSilvio Berlusconiper concorso esterno in associazione mafiosa, annunciata in prima pagina dal “Giornale”, fa salire la tensione del confronto già bollente sulla giustizia. E il fantasma dell’ipotetica nuova azione giudiziaria contro il capo del governo getta lo scompiglio tra i tecnici già messi a dura prova dallo scontro in atto sul ddl per il processo breve ora all’esame della commissione del Senato. Il presidente del Consiglio, raccontano i suoi, è molto preoccupato per quello che, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, definisce «un gigantesco attacco al premier» per via giudiziaria. Già contrariato per l'intervento di ieri dell’alleato Gianfranco Fini sul ddl “accorcia processi” («non è certo questa la riforma della giustizia», ha detto il presidente della Camera), Berlusconi incontra a Via del Plebiscito il ministro Guardasigilli Angelino Alfano per fare il punto. Ed è ormai pacifico che nell’ufficio di presidenza del Pdl di oggi a tenere banco sarà la giustizia: dal ddl “accorcia processi” all’ipotesi di accusa per mafia. I tecnici, intanto, sono al lavoro e la Consulta della giustizia presieduta dal deputato e legale del premier Niccolò Ghe-


8 Primo piano

Giovedì 26 novembre 2009

Primo piano 9

Giovedì 26 novembre 2009

Calcio connection Ecco perché Postiglione e i suoi volevano mettere le mani sul progetto

Affare stadio Trame sospette La chiacchierata con il consigliere regionale Scaglione preludio del tentativo di speculazione del patron del Potenza di FABIO AMENDOLARA

|

dell’acquisizione di quote della società… perché questo non era accaduto già ai tempi della seconda, dopo Luigi Calluori e quindi nemmeno… quindi tutto quello che riguarda titolarità, azioni e cose… quindi… L'unica condizione che, secondo me, si guadagna tempo, può essere utile… troviamo una forma di investimento. Intorno a cosa? Ipotizziamo che un gruppo… una società costituita apposta che… in relazione ai rapporti con il Potenza sia propensa a costruire il nuovo stadio… nella detenzione degli investimenti che sono legati a una titolarità che deve essere in capo a una società sportiva. Però, poi, qualcosa la devi mettere tu nero su bianco, cioè i rapporti sono più tuoi che…». Postiglione è d’accordo: «Possiamo pensare di cominciare a costruire qualcosa per verificare che possibilità di conferma ci sono». E arriva al dunque: «Io come mi pongo in questa cosa? Il progetto stadio, campo e oggetto che comunque è mio dovere portare avanti, per dare un pochettino di linfa vitale a quello che è l’abitato… alla fine pensavo, dico: “Vito Santarsiero, questa vedi che cazzo devi fare perché posso girare…” un anno, due, tre, il quarto anno, visto pure che tengo tre figli, dico, quando… cercare di individuare insieme al Co-

Una veduta aerea dello stadio Viviani Qui sopra Giuseppe Postiglione A destra il boss Antonio Cossidente

mune, adesso sto cercando di farvi coinvolgere nell’individuazione e localizzazione di un nuovo sito… però sono consapevole anche di una cosa…che in questo momento la mia posizione è di oggettiva debolezza… può essere appoggiata da cosa? Una pressione di un gruppo allargato… perché, voglio dire, se noi dovessimo andare a dire: localizzate il sito… è più o meno dove abbiamo… dove tengo i… a Rifreddo… dico… se noi non siamo capaci di mettere in piedi un gruppo che possa far incentrare l’interesse fra imprenditori economici e politici… politici di più soggetti…». Poi muove delle critiche ad alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale: «Devo essere molto sincero… al di là di quelli che sono i rapporti… con Vito Santarsiero più o meno si riesce

I VERBALI/ TONINO LOPIANO

|

«Si scommetteva tanto» DICHIARAZIONI rese da Lopiano Antonio: ( … ) omissis ( … ) però io purtroppo essendo tesserato Potenza Calcio non potevo entrare nell'agenzia ( … ) omissis ( … ) allora questo che andava a scommettere comunque era sempre il signor De Angelis, io aspettavo con il presidente fuori. Lui entrava, poi quando andavamo a prendere i soldi, le vincite, entrava sempre il signor De Angelis, noi aspettavamo ovviamente fuori. L'unica persona che purtroppo non era tesserato con il Potenza calcio era De Angelis, quindi … e lui comunque poteva fare le scommesse perché farle ( … ) omissis ( … ) diciamo nel momento in cui ho lasciato il settore giovanile di cui facevo parte, continuamente, tutte le domeniche faceva scommesse ( … ) omissis ( … ) ma … gli ultimi due mesi che io … cioè gli ultimi due mesi del campionato ( … ) omissis ( … ) diciamo da maggio/giugno fino alla fine del campionato ( … ) omissis ( …) si, giocava tanto! Investiva tanto, soldi dati in mano a De Angelis, 5.000,00 10.000,00 - 15.000,00 … investiva! Biglietti fatti in varie agenzie perché in un'agenzia sola non potevano farle, a Giulianova… Alba… Snai… e via dicendo, tutte queste giocate fatte in varie agenzie ( …) omissis ( … ) a Potenza sì, però a Potenza le ha fatte De Angelis la prima volta non ero presente, poi la seconda volta comunque siamo andati, a casa sua ci ha fatto giocare

una scommessa sulla partita …. Atalanta contro Livorno, ci ha fatto giocare 5.000,00 ( cinquemila/00 ) euro sul Livorno ha perso ( … ) omissis ( … ) lui ci faceva testa a questa persona. Tanto è vero che comunque parlava con “capa di bomba”, ha comprato tre/quattro telefoni con tre/quattro schede diverse che le buttava pur di parlare con……. Messaggi con “capa di bomba”, poi si incontravano, noi facevamo sempre come autisti ( …) omissis ( … ) questa era la persona che comunque gli dava indicazioni e partite. Addirittura siamo andati una volta a Ravenna, Ravenna lui chiama a Ravenna, ci fa fare gli accrediti in tribuna centrale per Postiglione, De Angelis ed io, partita Ravenna contro Lecce, scommessa sul Lecce, Lecce vincente, lui lo ha preso ( … ) omissis ( … ), una volta sola è andata male, questa partita con la … comunque ( inc. ) la Sambenedettese con la Massese, là non lo ha preso il biglietto ed in più il Livorno con l'Atalanta, ci ha dato a noi 5.000,00 ( cinquemila/00 ) euro, siamo andati a casa a prendere 5.000,00 euro ( … ) omissis ( … ) se ricordo bene comunque la partita Livorno contro Atalanta, comunque ci sono state delle indagini sopra, hanno squalificato anche tutti i giocatori, proprio per questa partita che stiamo parlando, comunque qualcosa realmente c'era ( …) omissis ( …) f.menonna@luedi.it

quanto meno a tenere un dialogo… con l’assessore è una tragedia». Scaglione concorda. E alla fine prospetta l’eventualità che la realizzazione del nuovo campo sportivo possa essere sostenuta anche mediante finanziamenti pubblici. Dice: «Tu sai bene che arrivavano milioni e miliardi… qualche volta… e poi vi mettete d’accordo… che io, l’assessore all’urbanistica…è chiaro che se toglie lo stadio da là... in un’area nuova… io aspiro a parlarne in consiglio regionale cioè nel senso… però se tu sei nelle condizioni… anche in termini di interventi economici c’è… di finanziamenti». Il boss interviene: «Non cacciamo nemmeno i soldi alla fine». Scaglione conferma: «Ci sono fondi europei per queste cose…». Fondi europei? «E se poco poco c’è la di-

GLI INTERROGATORI Postiglione fa istanza al Riesame Cossidente non risponde IERI mattina gli avvocati di Giuseppe Postiglione hanno depositato l’istanza di Riesame. Si sono riservati di motivare l’istanza in udienza. Sempre ieri sono continuati gli interrogatori di garanzia del gip Rocco Pavese. Michele Scavone, difeso dall’avvocato Gaetano Basile, e il boss Antonio Cossidente, difeso dall’avvocato Gino Angelucci, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Manca ancora l’interrogatorio di Luca Evangelisti (alias Capa di bomba), difeso dall’avvocato Libera D’Amelio, unico indagato agli arresti domiciliari. Sarà interrogato sabato, ultimo giorno utile per gli interrogatori di garanzia. L’avvocato fa sapere che Evangelisti dichiara di «non far parte di nessuna associazione a delinquere». Per lui il gip scrive: «E’ incensurato e non ha pendenze. Per lui la richiesta del pm appare eccessiva, atteso che il pericolo di reiterazione criminosa può essere neutralizzato con la misura degli arresti domiciliari»

sponibilità da parte del Comune dice Scaglione - a capire che uno si può fare carico di tanti costi ma, in qualche modo, deve pure rientrare, ci sono anche degli interessi». Sono queste parole a illuminare Postiglione. Il Comune. Incalza Scaglione: «Il Comune…ci vuole la sua forte collaborazione». Postiglione accenna al suo progetto: «Lì devi fare una cittadella dello sport. Gigi… devi… oltretutto riesci a gestire anche quando viene la squadra allo stadio… tu la devi ospitare… prendi magari i contributi dei Por e metti pure un circolo bocciofilo». Anche Cossidente ha capito tutto. Dice: «La ospiti e ti fai dare la percentuale». Non è detto, naturalmente, che questi appetiti trovino soddisfazione, ci sono ovviamente norme e procedure amministrative da ri-

|

spettare. Scaglione, dopo pochi giorni, torna sull’argomento. Telefona al ragionier Fanizzi e dice: «Io a giorni faccio una riunione con l’assessore all’urbanistica, nella quale identifichiamo, vediamo di identificare le aree che sono quelle… se no poi non diventa neanche un investimento… in questa direzione ci dobbiamo muovere… che ci sono spazi per i quali la gestione delle attività o delle cose deve essere fatto facendo riferimento a voi… e noi la parte istituzionale e politica, urbanistica che la trattiamo noi…mo’la parte gestionale gestitevela voi… dobbiamo essere chiari». Il politico preannuncia anche che nel progetto c’è la possibilità di coinvolgere Genì D’Onofrio che, anni fa, era stato presidente del Potenza. I carabinieri annotano: «Le basi del

I VERBALI/ TONINO DE ANGELIS

|

«Con lui in ricevitoria» DICHIARAZIONI rese da De Angelis Antonio: ( … ) omissis ( … ) comincia a chiedermi di accompagnarlo a Roma …. in varie città …Salerno, insomma si intensifica un po' il rapporto d'amicizia, e qui …… e insieme anche al signor Lopiano eravamo un trio insomma, che stavamo sempre insieme, stavamo sempre insieme, insomma, sta per finire il campionato, mancano, quattro, cinque giornate, lui lo sa che io …. sono un …. a me piace giocarle al … al calcio … calcio relativamente … ( … ) omissis ( … ) tutto quanto lui sapeva di questa …de, del fatto che io poi capissi tanto di scommesse, perché voglio dire, … si affidava molto sul fatto che io capissi di calcio, sul fatto che potessi entrare nelleagenzie scommesse,perchélui come presidente ( … ) omissis ( … ) praticamente non poteva entrare. E' comincia a…a chiedermi, se, quanto lo pagano il Potenza, che … quanto è quotata quella squadra, insomma, mi comincia a … insomma a tastare un po' il polso per vedere, insomma, come reagissi alla cosa, ho detto, ma sì, è comincia a farmi le prime proposte per fare qualche scommessa ( … ) omissis ( .. ) io gliele faccio tranquillamente, gliele faccio tranquillamente, che per altro io, benissimo potevo entrare, poi, capivo che il modo di, di pormi, appunto la, la, la richiesta, nascondeva un sottile ricatto, cioè l'imbarazzo mio era quello, dice ma si, perché gli devo dire di no, ho il lavoro, ho mio figlio nel Potenza Calcio, capi-

sce che voglio dire? ( … ) omissis ( … ) stavo facendo una cosa a lui, per piacere, per … non potevo dirgli di no, e di là ho cominciato a fare le …. le prime scommesse, e si partiva in continuazione, si andava a Roma, si andava a Giulianova, si andava a Metaponto, incontri che lui faceva con dirigenti calcistici, chiaramente io a questi incontri non assistevo in prima persona ai loro discorsi, rimanevo in macchina, rimanevo in macchina e…, però capivo! E' ovvio che il senso dei loro incontri, io il concetto l'avevo ben chiaro in mente, anche perché poi lui, dopo in macchina mi raccontava tutto, man mano si…. si confidava sempre di più con me, tra l'altro io ero l'autore di quello che… dovevamo fare le scommesse ( … ) omissis ( … ) e quindi … abbiamo cominciato a fare ste scommesse. Siamo partiti per … per Giulianova, dove avevano l'albergo in occasione della partita Sambenedettese contro Potenza, e in quell'occasione, noi partivamo sempre due, tre giorni prima perché dovevamo fare, dovevamo fare ste scommesse ( … ) omissis ( …. ) lei deve sapere che un'agenzia di scommesse ha la facoltà di non farti giocare necessariamente la cifra che tu vuoi, allora che si faceva ( …. ) omissis quindi si scommetteva 1000 euro là, 2000 euro là ( …. ) omissis io mò delle fotocopie, che riguardavano una unica agenzia di Alba Adriatica. Francesco Menonna

La rivelazione di Visentin

«Serie B, poi faccio tutto io» di LEO AMATO POTENZA - La squadra in B e lo stadio. Il ragionamento è questo: «Se si resta in una serie inferiore non vale neanche la pena di buttare via i soldi. Settemila spettatori non bastano. Si sale su, e si fa lo stadio». Le due cose vanno di pari passo. Un imprenditore serio lo sa già. La realizzazione dello stadio è una parte integrante dell’affare “Potenza calcio”, e al telefono Luca Visentin non nasconde le sue ambizioni. Dopotutto di mestiere fa il costruttore, e dal suo punto di vista diversificare le attività vuol dire entrare nel calcio, mica il contrario. Il Senato agli inizi di ottobre ha approvato con il voto bipartisan di maggioranza e opposizione un disegno di legge sugli stadi di proprietà.Manca ilpassaggio allaCamera, ma l’approvazione sembra scontata. Lo spirito è di creare con i soldi dei privati le infrastrutture per ospitare i mondiali di calcio del 2016, e in Parlamento il consenso è unanime. Visentin si fa trovare preparato. Ma tra gli addetti ai lavori c’è chi mormora che i locali non permetterebbero mai «una colonizzazione» da fuori. Imprese locali non si farebbero mai scappare un’occasione del genere, anche a costo di entrare subito in società con una quota di minoranza o pesanti sponsorizzazioni, e accettare la presenza di un “dominus” in una posizione di intermediario, che sarebbe essenzialmente di rendita. Si tratta di progetti molto complessi che combinano assieme la costruzione degli impianti con una serie di concessioni sulle aree circostanti. Non si trattasolo di locali commerciali, come nei modelli di ultima generazione, quelli alla inglese, ma di edilizia residenziale come nel caso di Roma, dove è prevista una densità abitativa altissima, e palazzine tutt’attorno al nuovo stadio di proprietà dei Sensi. Quanto può valere tutto questo? Rocco Coviello butta già una cifra di partenza. E’ un consigliere comunale del Pdl, e fa parte della Commissione urbanistica del comune di Potenza: «16 milioni di euro». Questo sarebbe essere il costo di un nuovo impianto, ma alle casse dell'amministrazione mancano i soldi, e quindi servono i privati, che dovranno ripagarsi quanto speso per la costruzione. Una società di calcio può pensare di ammortizzare l’investimento con le entrate della vendita dei biglietti, ma con il monte stipendi dei professionisti, e senza entrate significative per i diritti tv, sarebbe molto lunga. Si potrebbe fare a netto per semplicità, senza troppe pretese: 16

milioni, più altri 16 in locali commerciali e edilizia residenziale, per un totale di 32 milioni. Poi ci sono i rimborsi per gli espropri, perché in questi casi ci può stare anche la pubblica utilità. Il discorso cambierebbe se i proprietari dei terreni entrassero direttamente nel progetto. Se sono già imprenditori è più facile, se sono costruttori anche di più. Per questo è importante l’individuazione del sito. E si tratta di una questione di competenza politica, del comune di Potenza e di quelli del circondario, che verrà decisa con l’approvazione del Piano strutturale metropolitano. Al riguardo, il termine di dicembre sarebbe già superato. Resta in elaborazione un “Documento preliminare”con indicazioni precise per la sua redazione. Potenza, Anzi, e Picerno devono ancora sottoscrivere un atto ancora precedente, o “Documento di sintesi” (datato giugno 2008), dove vengono localizzate cinque aree diverse: quella occupata dallo stabilimento Mercegaglia ex-Ponteggi Dal mine, quella occupata dalla Lucana Resine, l’ex-Figc, e la Cip-Zoo nel fondovalle del Basento proprio ai piedi della città, più Lavangone-Avigliano nelle vicinanze del nuovo Palazzetto dello sport. Quanto alle prime due il documento precisa che «si tratta di lotti di proprietà delle società insediate», che non «vengono demandati alla potestà pianificatoria dell’ammistrazione comunale, quindi al Piano strutturale metropolitano, ma soltanto vincolati in caso di interesse alla loro trasformazione» da parte dei rispettivi titolari, rinviando a un atto ulteriore, che sarebbe un piano operativo per la realizzazione del nuovo stadio. In pratica al Piano strutturale metropolitano resterebbe solo la scelta della localizzazione del nuovo impianto senza scendere troppo nei dettagli. In tutto questo Visentin resta in attesa. A domanda precisa sul tema «pacchetto squadra-affare stadio», risponde che con Giuseppe Postiglione non avrebbe mai affrontato il tema, ma in realtà non ne avrebbe avuto neanche l’occasione. In borsa capita spesso che basti solo la voce su una grossa operazione all'orizzonte per mandare in fibrillazione il mercato, e far salire il valore di un azione. Per le società che non sono quotate anche il bluff è una manovra lecita. Non si può dire insomma che un pensionatoqualunque può aver subito un danno investendo su quell’azione dal suo computer dicasa. Chisi èfatto abbindolare,e ne paga le conseguenze, in un caso come questo può soltanto mangiarsi le mani. Come peraltro i tifosi.

IL POSTIGLIONE PENSIERO «O mi salvo o non mi salvo, mi sono fatto i soldi» Postiglione, parlando a telefono con un amico, pensando alle reazioni e alle proteste dei tifosi in occasione dell’incontro con la Salernitana

«Quaranta polpette sono buone» Sms inviato da Postiglione al portiere della Juve Stabia Salvatore Soviero prima della partita giocata a Potenza il 22 marzo del 2009

«Santarsiero, vedi che cazzo devi fare...» Intercettazione ambientale nello studio del ragionier Fanizzi. Postiglione parla con il consigliere regionale Luigi Scaglione dei Popolari uniti

«Capa di bomba è là davanti» Postiglione mentre parla a telefono con Danilo Pagni. Il riferimento è a Luca Evangelisti, alias Capa di bomba

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

POTENZA - C’è chi sostiene che lo stadio sia «solo» il 30 per cento dell’affare. Il 70 per cento arriva dal resto. Palazzi per uffici, parchi, parcheggi, ipermercati. Ma dallo stadio si deve sempre partire. Fare un nuovo stadio. O, alla peggio, rimettere a posto il Viviani, con interventi di lifting che comunque trasformerebbero la zona, compreso l’antistadio, ora lasciato piuttosto andare. Ed è evidente che così tutto diventa più appetibile, per tanti. Ci sono i costruttori. E c’è la malavita. Lo teneva ben a mente Giuseppe Postiglione, il presidente ragazzino, che a 27 anni aveva deciso di fare affari con il pallone. E tra questi affari c’era lo stadio. Gli va dietro dal mese di ottobre del 2007. Mentre macchinava per vendere o comprare partite già pensava al grande affare. Ma per costruire uno stadio ci vogliono soldi. Tanti soldi. Il presidentissimo, protetto dalla mala e amico della Digos, ha tutte le carte in regola. E’ intraprendente, freddo, spregiudicato. E conosce bene il suo estratto conto. Per costruire lo stadio gli mancano tanti zeri. E allora deve trovare quelli che gli imprenditori chiamano «partner». Il 29 ottobre del 2007 il boss Antonio Cossidente convoca un politico: Luigi Scaglione, consigliere regionale dei Popolari uniti. La sua condotta, secondo il giudice per le indagini preliminari che ha privato Postiglione della libertà, «non è penalmente rilevante». Quell’intercettazione però serve ai carabinieri del nucleo investigativo per ricostruire l’accaduto. E aiuta a comprendere le mire di Postiglione. Il politico, secondo i carabinieri, «nel corso dell’incontro non si proponeva quale semplice destinatario politico di un progetto imprenditoriale dettato dl clan ma, al contrario, si offriva in via propositiva quale suggeritore e ideatore di soluzioni e scelte che avrebbero agevolato la realizzazione del business». «La dinamica dell’incontro - annota Francesco Basentini, il magistrato antimafia che coordina l’inchiesta - e i vari dialoghi sono davvero imbarazzanti». Scaglione viene accolto dal boss. I due scambiano alcune considerazioni e si accordano sul modo con cui affrontare l’argomento del nuovo progetto con Postiglione. Cossidente spiega al politico: «Ti ho chiesto lo sforzo che nell’occasione… siamo propensi ad aprire, intavolare una trattativa, tu che cosa vorresti… in modo tale che… mannaggia, se lui è interessato, dici che tu sei interessato, comunque fai saperlo… tu sai che alle mie spalle… garantisci tu per le persone». Scaglione: «Però, siccome non è che noi parliamo… cioè non mi fido nel senso che quello che ci diciamo va bene, quello che ci diciamo è probabile… chissà come lo rigira, chissà come lo interpreta, allora è meglio che uno…». Cossidente, concordando con il politico, gli suggerisce come

affrontare l’argomento: «Ma tu qualche cosa la tieni riservata, non è che gli devi far capire i cazzi…gli dici…noi abbiamo anche la possibilità di fare un lungo progetto, questo dipende sempre da te che vuoi fare…». Scaglione comprende il senso del discorso e aggiunge: «Ma guarda che non è facile, perché io ho provato a parlare un poco su quella cosa, si può creare una condizione diversa… finalizzare il progetto… che abbia come obiettivo il nuovo stadio… diventa una forma d'investimento… quella è una cosa seria e concreta…». Alla conversazione, dopo pochi minuti, prendono parte il ragionier Aldo Fanizzi, titolare dello studio in cui avviene l’incontro, e Postiglione. «In sintesi - secondo gli investigatori - il programma concordato tra i quattro era quello di costituire una società in cui sarebbero potuti entrare nuovi imprenditori amici di Scaglione». Il ragioner Fanizzi invita i due a spostarsi nella sala delle riunioni. C’è anche Postiglione. Il boss introduce i lavori: «Allora, vogliamo arrivare a noi?». Scaglione propone: «L’unica condizione è creare una opportunità d’investimento per la quale qualcuno che si senta coinvolto… nel sostegno alla società accatasta un progetto d’investimento, non

progetto sono gettate e il clan nel frattempo si mette all’opera per strutturare anche a livello societario la piattaforma organizzativa». Non è un caso, infatti, che il ragionier Fanizzi, in quei giorni, attivi una società: la Immobiliare Gemelli Srl, struttura sociale su cui appoggiare il progetto edilizio. Quello che emerge dall’inchiesta sul Potenza Sport club è solo una parte della storia. Perché a un certo punto Postiglione scarica Scaglione e prende accordi con una holding inglese: la British Land. Un gruppo di investimento immobiliare quotato al London Stock Exchange. Il portafogli degli investimenti ammonta a quasi 16 miliardi di sterline. Il valore complessivo del patrimonio in gestione si aggira sui 20 miliardi di sterline. Come lavora la British Land? Agisce principalmente finanziando e acquisendo proprietà in settori, come quello immobiliare, dove riesce a sfruttare le dinamiche di domanda e offerta, garantendo agli azionisti rendimenti sicuri e a lungo termine. «Il gruppo - spiegano i tecnici - opera aggiungendo continuamente valore al suo portafoglio sia attraverso acquisizioni di qualità sia attraverso finanziamenti e joint ventures con banche o altre società». La chiamano «project financing». La holding seleziona aree «ritenute ottimali per massimizzare il rendimento sia di chi investe, sia del territorio prescelto». E fa sapere che ha pensato proprio alla costruzione del nuovo stadio di Potenza. Presanta un megaprogetto: bello lo stadio, belli gli spogliatoi, bella la tribuna, belli i parcheggi. E poi centri commerciali, negozi, bar, ristoranti. Ma il sindaco frena. E dichiara alla stampa: «E’ necessario essere attenti ai contesti normativi e relazionali». Perché? Cosa ha fiutato il sindaco? Certo è che la mossa della holding inglese è strana. A Potenza arrivano due procuratori napoletani che sostengono di parlare in nome e per conto di una finanziaria che avrebbe dovuto garantire il progetto della British Land. La proposta è questa: per la costruzione dello stadio, con tanto di centro commerciale, la holding avrebbe messo a disposizione cento milioni di euro, dieci dei quali da versare nel fondocassa della società di calcio. In cambio gli inglesi vogliono la disponibilità gratuita di un terreno di 45 mila metri quadrati, dove costruire la struttura sportiva, comprensiva dello stadio e un bel gruppo di negozi. L’amministrazione comunale sarebbe rimasta proprietaria dell’impianto sportivo. Un’idea che il sindaco liquida con poche parole: «La proposta così fatta è irricevibile». Punto. Discorso chiuso. L’idea di delocalizzare lo stadio, però, resta. f.amendolara@luedi.it


10 Primo piano

Giovedì 26 novembre 2009

Riunione in Tribunale Palazzi-Colangelo-Basentini per prendere gli atti

Calcio connection

Signori, si inizia a tremare

Riconoscimenti personali e tanta beneficenza

L’inchiesta passata si intreccia con quella in esecuzione

Dottor Jekyll e mister Hyde Un profilo del presidente del club potentino

GIUSEPPE Postiglione nasce il 9 luglio 1982. E’ da subito imprenditore nel gruppo editoriale di famiglia, che fa fortuna grazie ai ponti radio affittati a varie emittenti. I rapporti con la Nipa però si rompono proprio questa estate, quando il presidente del Potenza fa nascere una holding che porta il suo nome. E’ attivo nel settore finanziario e nelle costruzioni (suo il terreno di contrada Rio Freddo su cui si sta edificando un centro commerciale, ma il cantiere è fermo). Al primo anno di impegno diretto nel calcio che conta è capace di regalare la promozione in C1 ai rossoblu. Aveva acquistato il Potenza da Luigi Calluori, a soli 24 anni, un record a livello nazionale. In tre stagioni alterna una decina di allenatori sotto le sue dipendenze. Salto di categoria acquisito, ma anche scommesse su gare decise a tavolino, intimidazioni, e collusioni con malviventi locali: questo il giro nel quale, secondo l'antimafia di Potenza, sarebbe finito l’esuberante presidente lucano. Potenza - Salernitana gli ha già fatto vivere un processo per illecito sportivo, accusa poi derubricata in slealtà con i conseguenti soli tre punti di penalizzazione. Ma le chiacchiere sul suo operato e su conoscenze discutibili non sono mai finite. Quest’anno esonera Capuano dopo Potenza - Marcianise, annuncia il suo disimpegno e richiama il tecnico dopo quattro partite. Minacce della criminalità organizzata lo costringono ad allontanarsi scortato dalla città. Il resto è cronaca recente.

MA CON CHI abbiamo avuto a che fare? Se lo chiedono in tanti, avendo conosciuto due versioni di un presidente, comunque sia sempre al centro delle cronache sportive da tre anni e mezzo a questa parte. Nel bene e nel male. L’ordinanza di arresto lo descrive come un’ingegnosa mente “diabolica e astuta”, chi lo ha conosciuto personalmente lo ha dipinto come affabile e generoso. Tanta beneficenza, anche non pubblicizzata, o più nota come quella a favore di alcune scuole potentine o dei bambini sfortunati del Congo. Per non sottacere dei premi ricevuti dal Panatlhon di Potenza e da quello di Ravenna. Fair play, gioco calmo, pulito soprattutto, gli è stato riconosciuto. Come pulite sono uscite le casse societarie dopo gli accertamenti degli organi di controllo della Lega. Un merito. Un requisito di non poco conto che gli ha consentito di presentare una domanda di ripescaggio e di essere avvantaggiato rispetto a tutta una serie di società che, appunto, conti puliti e in ordine non ne avevano. A tal proposito, anche un gesto assolutamente generoso come quello di mettere a disposizione personalmente oltre un milione di euro per far ritornare a respirare aria di calcio alla squadra appena retrocessa. Una fideiussione a garanzia del suo impegno, del suo spendersi per il Potenza, sempre in prima persona. Il nostro dottor Jekyll. Ma anche il nostro mister Hyde. Uno che ha fatto del calcio e del Potenza un’azienda, un’attività quotidiana, impegnativa e remunerativa a livello personale. Uno che le regole sportive le ha ignorate e ne ha pagato le conseguenze in prima persona. Il riferimento è al 65% del tempo della sua presidenza trascorso senza poter rappresentare la

Giuseppe Postiglione

società: una serie di squalifiche anche per situazioni incredibili, come scrivevamo nella nostra edizione di ieri, che alla luce degli elementi resi noti dagli investigatori, fanno davvero il paio con una posizione negativa. L’esatto opposto di quella esaltata in giro per l’Italia, per il suo savoir fair e per la capacità di uscire con il petto in fuori da tutte le situazioni, anche quelle più difficili. Ha fatto il giro del mondo, come testimoniano le colonne riservategli addirittura dalla versione internet del New York Times, la sua fotografia all’uscita dalla caserma dei carabinieri. Un sorriso tranquillizzante per chi cercava di carpirne un’emozione, o anche solo una battuta. «Tranquilli, tornerò presto», disse entrando nella macchina e, di fatto, stupendo tutti per questa sua capacità invidiabile di non reagire in maniera fragorosa agli accadimenti. Ma si può restare impassibili dinanzi a un arresto? Postiglione l’ha fatto, avrà pensato qualcuno, perchè ha la coscienza pulita e ne verrà fuori come ha fatto in altre circostanze. Ma poi ti imbatti in quei racconti, nelle ricostruzioni minuziose di un disegno criminale, di pensieri foschi e cattivi, di malaffare che mai avresti pensato potesse appartenergli. Dottor Jekyll e mister Hyde. Alfonso Pecoraro

Premi per il fair play e ordine nelle casse

Regole sconosciute e azioni di malaffare

|

L’INTERVENTO

Scommesse legali

Alcuni operatori non quoteranno più i rossoblù POTENZA FUORI dal tabellone scommesse di Intralot per il prossimo turno di campionato. "Per motivi di evidenti ripercussioni sul mercato e sull' andamento delle quote - dichiara il manager Maurizio Lopez - preferiamo per ora sospendere la quotazione degli incontri che vedono presente il Potenza". Nessuna avvisaglia precedente all'arresto di Postiglione relativa però alle gare del Potenza. Da Matchpoint, che resta possibilista sulla presenza in tabellone di Portogruaro-Potenza, fanno sapere che i volumi di gioco sulle gare attualmente oggetto d'indagine sono rimasti nella norma, "anzi in molte occasioni la raccolta è stata davvero esigua, di poco conto". Posizione attendista anche da parte di Better, il marchio scommesse di Lottomatica. "Vogliamo capire - fa sapere Ludovico Calvi - quale impatto possa avere sulle prestazioni del Potenza un simile scossone societario". Tutte da stabilire le ripercussioni su altri campionati, mentre restano ancora sospese le giocate sul girone C della Lega Pro Seconda divisione, la vecchia C2. Uno stop decretato dai maggiori provider italiani poco più di un mese fa e dovuto "alle oggettive difficoltà riscontrate nel reperire informazioni adeguate sulle partite”. Il girone C di Seconda resta quotato solo sul portale MicroGame.

|

SEGUE DALLA PRIMA L'estensore dell'articolo dimentica, probabilmente, la netta differenza che si evidenzia fra gli spettatori dei due settori e che risulta meramente anagrafica. In curva, verosimilmente, si assiepano adolescenti e ragazzi più passionali e spregiudicati nell'esternare i propri sentimenti. Di contro la tribuna coperta e quella scoperta, gia distinti ed ex gradinata, è invece occupata, perlopiù, da appassionati di età matura che nello stesso temposonotifosi esportivicheapprezzano e criticano con “fantasiosa competenza”. Ciò che a me, facente parte degli ex giovani, sembra quantomeno curioso è il fatto che il campionato di 1^ divisione, ex C1, sta più stretto a coloro che, essendo giovani, lo hanno seguito attraverso le gesta

Perchè sentirsi umiliati? del glorioso Potenza, come massimo campionato disputato e non a coloro, dai pochi capelli perlopiù bianchi, che hanno anche visto i gloriosi rossoblu all'opera nella serie B. Io, per mia convinzione, “firmerei” per disputare ancora per 10 anni il campionatodi 1^ Divisione, torneo questo, secondo me, confacente alle possibilità economiche del comprensorio. Caro Alessandro, una cosa deve essere chiara : il Potenza , i colori rossoblu, il leone non devono essere appannaggio di una sola componente del tifo cioè quella organizzata , ma è un patrimonio di tutti

coloro chesi sentonopartecipi eattivi nel vissuto della nostra Città. La patente di primo della classe non spetta a nessuno. E' certamente vero ed apprezzabile che gli striscioni, sciarpe, stendardi e vessilli rossoblu siano presenti negli stadi d'Italia dove giocano “i leoni” , ma non bisogna dimenticare che ciò che attuate Voi oggi, è stato fatto, negli anni passati, da coloro che adesso preferiscono sistemarsi in tribuna. Le foto e i giornali dell'epoca lo testimoniano. Rammaricarsi perchè fra gli appassionati c'è chi palesa di non condividere la contestazione al patron non deve essere interpretata come

una umiliazione , ma semplicemente il prendere coscienza che frai tifosicisonocoloro chevogliono ribadire autonomia di pensiero e di espressione. Vedereil PotenzaS.C.partecipare al campionato di terza serie nazionale, con una sapiente guida tecnica, è una soddisfazione che i “fischiatori” ritenevano di meritarsi al di là di episodi chiacchierati e di cui non volevano interessarsi, ritenendo opportuno appassionarsi solo alle gesta agonistiche di 11 giocatori con indosso la muta con i colori rossoblu. E' opportuno, comunque, contestualizzare l'episodio a quando è

accaduto e cioè al giorno precedente il “terremoto calcistico” che ha investito il Presidente e purtroppo anche la Nostra gloriosa Società. Vorrei solo ricordare che l'estate scorsa, durante la campagna acquisti, davantilo stadioleoperazioni dimercato venivano salutate da “ola” di approvazione ed apprezzamento. E non erano certamente i tifosi più attempati ad aver sistemato, con soddisfazione, un cartellone con tutte le “figurine” dei calciatori ingaggiati sui muri dello stadio attigui alla sede sociale. Purtroppo tutte, ovvero molte, aspettative sono state disattese. Permettimi, in conclusione, di mutuare un aforisma, che appare senz'altro pertinente alla situazione e che recita : “si nasce incendiari e si muore pompieri”. Giuseppe Rita

stema, in una rete capillare tendente al malaffare . E Palazzi vorrà dimostrare che tali illeciti hanno anche valenza sportiva, dal momento che ai carabinieri questo aspetto interessa del tutto marginalmente. Fatto sta che l’ultima delle partite analizzate è quella del 22 marzo 2009 (Potenza-Juve Stabia). Quanto è successo dopo di allora non è dato saperlo. O, meglio, non è a conoscenza di nessuno il punto sul quale stanno battendo gli investigatori. Di certo, essendo diventato di dominio pubblico l’interrogatorio come persona informata sui fatti di Ezio Capuano, eseguito dal pm Basentini, su PotenzaMarcianise, il dubbio che l’inchiesta possa riguardare anche partite di quest’anno, a cominciare da quello 0-2, diventa una certezza. A questo si aggiunge anche la circostanza che la procura federale ha già ascoltato Capuano (l’allenatore esonerato) e Langella (il calciatore escluso). Una serie di circostanze che non inducono a stare tranquilli. Anche perchè le indiscrezioni raccolte in giro spostano l’attenzione su quanto accadde quel 20

Per quel Potenza-Salernitana fu chiesto il massimo della pena

La ricostruzione del processo La tesi della Procura non riuscì a dimostare l’illecito DOPO LA SUA ricostruzione di quanto accaduto prima durante e dopo Potenza-Salernitana, Palazzi chiese il massimo per il Potenza: retrocessione in Seconda Divisione, con l'aggiunta di tre punti di penalizzazione, per responsabilità oggettiva e diretta del suo presidente e di un dirigente con potere di firma, nella commissione di un illecito sportivo; quattro anni di squalifica a Postiglione, tre anni e sei mesi a Giuzio, sei mesi ciascuno per omessa denuncia ai tre calciatori Cammarota, Cuomo e De Cesare; quattro mesi ad Arleo. La decisione della Commissione Disciplinare Nazionale fu di tenore diverso e la riproponiamo qui a lato. Le richiestedel ProcuratoreFederale furono il frutto di un discorso assai logico, assai indiziario, a dir poco ipotetico, che ricostruisce tutto quanto accaduto nei giorni immediatamente precedenti il match, ma anche in quelli successivi, basandosi esclusivamente sulle dichiarazioni (spesso in contraddizione) di chi è stato ascoltato. Prove concrete nessuna. GENNARO ESPOSITO La Procura vuole acquisire agli atti uno scritto firmato Gennaro Esposito, nel quale si racconta della combine e del fatto che Postiglione sia nato a Salerno. Circostanze smentite dai fatti, tanto che non si ammette lo scritto. L'analisi del procuratore federale fu spietata e particolareggiata, specie nella parte che riguarda i pagamenti ai calciatori. In primis, però la procura sollecita l'interpretazione dei comportamenti assai dubbi e contraddittori di Giuzio e di Postiglione, a partire dall'invito rivolto da quest'ultimo a De Cesare di infortunarsi. Palazzi sostenne che ai calciatori che avanzavano ancora quattro mensilità (con i rischi conseguenti per la società di penalizzazioni e mancate iscrizioni) non è logico versare rimborsi spesa. Al di là delle grosse contraddizioni anche sulle “pezze d'appoggio” fornite, la Procura ritiene di aver trovato discrepanze(ad esempiosicita unnumero di targa non corrispondente all'anno di produzione assai posteriore), così come sulle somme. Addirittura, contesta Palazzi, Cammarota ha ricevuto da Postiglione 20 mila euro per lo sfruttamento dei diritti di immagine (che sono citati come com-

prensivi dell'ingaggio annuale) a fronte di uno stipendio totale di 22 mila euro annui. Per Cuomo, sostanzialmente,vale lostessoconcetto (i 10 mila rappresentano il 33 per cento dell'ingaggio annuale), mentre su De Cesare (si discute di 23 mila euro di rimborsi spese, specie mediche). Per cui, l'idea di Palazzi è che le condotte di Giuzio e di Postiglione sono univoche ad alterare l'esito del match. SALERNITANA La frase discolpante per tutti la pronuncia però l'avvocato della Salernitana Sica: “La Procurasembra chestia giocando al limite dell'area di rigore, senza riuscire a fare gol. Al lavoro della Procura manca l'accertamento del

vantaggio a favore della Salernitana e qualsiasi collegamento tra le due società”. DI CIOMMO La difesa del Potenza è accorata. Il legale romano punta tutto sugli atti compiuti, secondo la procura,in manierainverosimile.E questo è un termine ripetuto più volte. “A quale vantaggio?”, afferma. “Per rischiare la retrocessione della sua squadra”. Sostanzialmente, Di Ciommo dice: “Non c'è una prova”. La parte rilevante riguarda comunque il contatto Giuzio-De Cesare e i pagamenti. Su questa ultima fattispecie DiCiommo è assaipiù specifico rispetto all'accusa di Palazzi, portando, come dice lui stesso, “prove documentali, ossia ricevute e fatture che il presidente Postiglione ha pagato anche senza controllarle nello specifico”. E poi l'ammissione: “E' evidente che il pagamento di tali somme è stato circoscritto a quei giorni proprio per le richieste espresse dei calciatori che avevano perso ogni forma di fiducia nel loro presidente. Addirittura Cuomo chiede i soldi a Postiglione in tribuna, al termine della gara”. E poi, in conclusione “Perché allora Postiglione non paga anche il silenzio del suo allenatore che gli chiede 2000 euro di stipendio che avanzava?” CHIACCHIO Chiacchio dice: “Il castello accusatorio è fragile, inconsistente, debole, fa acqua da tutte le parti. Omettela considera -zione dei dati storici”. Artico non ci sta e addirittura richiama Chiacchio, accusandolo di offese alla Procura, ma l'equivoco si risolve abbastanza velocemente.. Chiacchio punta su un dato: “La Procura è stata sollecitata a indagare su richiesta del presidente della Lega Macalli e relativamente alla colpa del Potenza di non aver schierato la migliore formazione. Nonper tuttoquellochefa partedell'accusa”. LA CHIUSURA DI PALAZZI “Questa procura è abituata a ricevere accuse di falsità, di cattiva indagine e quanto altro. L'unica cosa certa è che ognuno risponde alla propria coscienza e questa procura lo può fare per la sua attività passionale lo ribadisco con forza e urlando. Richiamo l'attenzione della commissione su quello che è un dato di fatto: nessuno si è difeso dalla reale accusa di questa procura, ossia quella di illecito in forma libera”.

settembre, quando i risultati a sensazione, oltre la vittoria dell’ultima in classifica al Viviani, furono la vittoria dell’Andria sul Cosenza e la sconfitta interna del Taranto con la Spal. Voci che come sono arrivate a Potenza, saranno per lo meno giunte anche agli occhi degli osservatori federali e a quelli della procura ordinaria. E se il teorema accusatorio è che Postiglione sia l’organizzatore di un disegno criminoso per produrre a se stesso e ad altri vantaggi economici, non ci vorrà molto ad abbinare l’inchiesta vecchia con una nuova. Oltretutto fonti giornalistiche danno rilievo ai dubbi sorti a livello nazionale su altre partite di questa stagione, come ScafateseMonopoli (finita 3-3) e Noicattaro-Juve Stabia (1-1): sospetti che hanno indotto, oltretutto, il circuito nazionale dei bookmakers, a sospendere tutte le giocate sui match della Seconda Divisione. A questo punto, si giustifica anche la decisione assunta da diversi operatori di scommesse legali di cancellare il Potenza da ogni palinsesto. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

|

Stefano Palazzi

CHIACCHIERE DA BAR

|

La favola semiseria di quelle ultime 3 giornate IL POTENZA HA UN calendario difficile in queste ultime tre giornate. Deve ospitare la Salernitana, poi va a Perugia e poi chiude con l’Arezzo. Tutte squadre che hanno da rincorrere obiettivi prestigiosi. La promozione in B o i play off. D’altro canto, anche il Potenza deve salvarsi, per cui forse conviene fare risultato pieno soprattutto in casa. Anche perchè arriva una Salernitana in fase calante, con l’acqua alla gola e in debito d’ossigeno. Il Potenza no, ha vinto col Gallipoli e ha pareggiato a San Benedetto del Tronto. E’ in salute, alla Salernitana i rossoblù non la fanno scendere nemmeno in campo. Però provo a farmi un po’ di conti in tasca: e se perdo con la Salernitana? Loro fanno un passo in avanti consistente per vincere il campionato, visto che poi ospitano il Pescara. Al Potenza potrebbe anche non dispiacere, visto che siamo in attesa della sentenza contro il Lanciano, che potrebbe essere retrocesso all’ultimo posto o penalizzato per illecito amministrativo. Sarebbe proprio un bel colpo di fortuna. Quasi quasi si può anche non essere proprio disperati dopo aver perso in casa con la capolista. Ed allora se il Potenza si è fatto due conti in tasca, perde con la Salernitana. Però la domenica successiva va a giocare a Perugia. E’ dura non c’è che dire, anche perchè la squadra umbra è in lotta per i play off e difficilmente vorrà consentire alla squadra lucana di poter raccogliere punti in casa altrui. Un momento, però, c’è sempre il Lanciano di mezzo, che se viene retrocesso all’ultimo posto scende in Seconda al posto del Martina Franca, condannato già ai play out. E al Perugia, che all’ultima giornata va a giocare a Martina, potrebbe anche bastare un punto per la matematica qualificazione agli spareggi. No, no, troppo rischioso. Il Perugia vorrà vincere già col Potenza, per cui i lucani potrebbero fare zero punti in due partite. A

quel punto, però, battendo in casa l’Arezzo, fuori dai giochi playoff a beneficio proprio del Perugia, all’ultima giornata il Potenza potrebbe anche salvarsi. E allora vada così. Il Potenza può mettere in preventivo due sconfitte di fila, ma deve pensare prima di tutto a vincere in casa. Però, un momento, se al Potenza fosse offerto un premio per perdere e se il premio fosse grosso, il rischio potrebbe anche corrersi. Ma sì, vediamo che succede se va a finire così: vince la Salernitana e prima di andare a Perugia il Potenza festeggia perchè il Lanciano viene penalizzato di 8 punti e scivola alle spalle dei lucani. Proprio come sperato. Allora a Perugia il Potenza può anche perdere. Rifaccio due conti in tasca: per questa penalizzazione e non per la retrocessione all’ultimo posto, s’è incazzato il Martina Franca che minaccia di non giocare le ultime due partite, tanto è già retrocesso. Un momento: il Perugia va a Martina all’ultima giornata. Potrebbe anche perdere con il Potenza e essere certo lo stesso dei play off, visto che farà punti all’ultima giornata. Ed allora perchè non provare a rifarsi della sconfitta interna con la Salernitana, andando a sbancare il Renato Curi? E se magari il Perugia sbagliasse un calcio di rigore e poi consentisse a un potentino di percorrere tutto il campo palla al piede per ispirare il gol di uno che ha rabbia in corpo da spaccare i muri? Massì il Potenza può pure correre il rischio di prendersi due pugni in faccia alla fine della partita. Anche se poi il Perugia sbollirà la rabbia perchè ai play off ci va lo stesso visto che l’ex direttore generale del Martina, Luca Evangelisti, ha fatto sapere che i pugliesi non scenderanno in campo. Tranquillo Perugia, ci vai ai play off lo stesso. In barba all’Arezzo che arriva a Potenza più incazzato che mai. Ma tanto, il Potenza è già salvo, l’Arezzo è già fuori dai giochi e, quasi quasi, i lucani possono pure perdere in casa.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

LA PROCURA FEDERALE scende in campo: Stefano Palazzi, stando a quanto hanno riferito fonti della Procura di Potenza, sarà nel capoluogo lucano questa mattina per una riunione urgente con Giovanni Colangelo, procuratore capo, e Francesco Basentini, pm della Dda che ha condotto l’inchiesta. Evidentemente il responsabile degli investigatori del calcio italiano deve prendere conoscenza degli atti utili a riaprire inchieste sul campionato di Lega Pro della stagione 2007/2008. E da queste parti si può tranquillamente iniziare a tremare. Perchè Palazzi punterà a dimostrare che la sua tesi accusatoria nei confronti del Potenza e di Postiglione, sostenuta nel processo davanti alla Commisisone Disciplinare il 6 agosto 2008, era reale: ossia che Potenza-Salernitana era una partita combinata. Ma una volta che verrà in possesso della documentazione d’indagine recuperata, Palazzi e i suoi investigatori cercheranno di fare luce su tutto il resto. Su tutto quell’elenco di partite che ingenerano negli inquirenti della magistratura ordinaria il sospetto che si sia entrati in un si-

Dall’ordinanza di arresto emerge la personalità “diabolica e criminosa” del patron HA 27 ANNI

Primo piano 11

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

Politica lucana

Il Popolo della Liberta lucano continua a litigare nonostante i proclami di unità

Pdl: ferri corti a Matera Sulla nomina di Pizzolla coordinatore di Bernalda è polemica tra Latronico e Labriola di SALVATORE SANTORO POTENZA - Ormai è evidente: a parole il Pdl cerca l’unità e la compattezza per affrontare in maniera competitiva le prossime elezioni regionali. E sempre a parole si dice aperto ricercare una via condivisa per allargare l’alleanza a tutte quelle forze di centro che «intendono competere contro il centrosinistra e il Partito democratico per la guida della Regione Basilicata». Ma nei fatti al momento sono tante le divisioni interne al Pdl che di giorno in giorno si registrano. E sono tante le prese di posizioni diverse che minano l’unità del Popolo della libertà lucano. La sensazione è che il Pdl non abbia ancora digerito la fusione tra i due partiti originari di Forza Italia e di Alleanza nazionale. Non si crea un partito in pochi mesi anche se alla base c’è entusiasmo. Ne sa qualcosa il Pd che per due anni ha dovuto fare i conti con gli umori e le idee diverse degli ex della Margherita e gli ex dei Ds. E il Pdl, almeno per quanto si registra dalla cronaca e dagli scontri non soltanto ideologici che avvengono quasi quotidianamente a diversi livelli del partito, non sta vivendo una fase diversa. Tanto che a un solo giorno dalla polemica dei consiglieri comunali di Palazzo San Gervasio che hanno smentito il loro coordinatore provinciale, Antonio Tisci, è scontro anche sulle nomine nelle sezioni all’interno della Pdl materana. E’ scoppiato ieri il caso Bernalda dove la nomina di Franco Pizzolla a coordinatore di sezione ha incontrato lo stop del vicecoordinatore del partito Giuseppe Labriola. «Non condivido questa nomina che deve essere concordata con il sottoscritto. Il senatore Latronico mi ha informato ma gli ho spiegato la mia posizione. Del resto la nomina è nulla e lo statuto parla chiaro, c’è bisogno anche della mia firma. Ma non è questo il punto, resta il fatto che parleremo con il senatore Latronico per trovare in-

sieme una soluzione». Labriola ha già pronta una sua controproposta che chiarisce anche la diversa “sensibilità” esistente all’interno del partito soprattutto tra gli ex An: «Credo che le ultime consultazioni elettorali e il risultato raggiunto dal consigliere provinciale Carbone vadano in una direzione chiara. Io farò questa proposta anche a salvaguardia di quell’anima di ex An che c’è all’interno del Popolo delle libertà». Labriola nega spaccature: «L’accordo c’è ma bisogna discuterne e parlarne, troveremo una soluzione. I problemi e le differenze sono altre. Questo un sintomo? Forse sì». Il caso era scoppiato poche ore prima quando il coordinatore provinciale del Pdl di Matera, senatore Cosimo Latronico aveva diffuso una nota stampa in cui si leggeva che «nel quadro delle azioni di strutturazione e di radicamento del partito, in attesa del completamento della campagna di iscrizioni che consentirà l'elezione degli organi dirigenti, ha provveduto a nominare il geometra Franco Pizzolla, coordinatore di Bernalda del partito». Il parlamentare nella nota per la stampa si è anche detto «certo che l'esperienza e la saggezza di Franco Pizzolla, saranno utili per valorizzare tutte le sensibilità che arricchiscono il Popolo della libertà di Bernalda anche nella previsione delle prossime scadenze amministrative che interesseranno quell'importante centro del materano. Naturalmente l'intera e qualificata classe dirigente della cittadina materana che si riconosce nel progetto del Pdl è chiamata a contribuire con lealtà ed impegno nella costruzione di un progetto che sia apprezzato dalla comunità bernaldese, in grado di affermarsi nella prossima tornata elettorale». Insomma al di là di tutto è evidente che il Pdl mai come in questo momento a pochi mesi dalle elezioni ha bisogno di cambiare davvero atteggiamento.

Sopra Cosimo Latronico e a lato Giuseppe Labriola

|

GIANNI ROSA BUTTA ACQUA SUL FUOCO

|

«Accantoniamo piccole “diatribe” di antica appartenenza» «Le regionalidel prossimomarzo sono l’appuntamentopiù importantecuigli elettori lucani saranno impegnati per il rinnovo del massimo ente territoriale. Ma l’importanza va ben oltre il pur fondamentale esercizio della scelta elettorale. Va ben oltre lo scegliere un partito o un candidato governatore. In Basilicata abbiamo assistito, specie nell’ultima consiliatura, al declino di un blocco di potere nato nel ‘94 costruito dal Pds e Ppi, un’alleanza allora suffragata dall’opinione pubblica, ora in crisi “post bulgara” come dimostrato col ballottaggio di Potenza e la risicata vittoria di Lacorazza. Le regionali 2010 hanno un profondo valore simbolico perché a questo blocco si contrappone un’idea di innovazione, di modernità, di società aperta e libera da vincoli e pressioni elettoralistiche. Si contrappone un nuovo patto sociale tra una società civile insofferente della cattiva amministrazione e del lassismo e una coalizione capace di risollevare le sorti della Basilicata. Il Popolo delle libertà governa, amministra tante regioni importanti, le

principali città italiane. Un partito del fare, del progettare, dell’innovare grazie ad una classe dirigente capace e trasparente. Un’ottima gestione della cosa pubblica che ha dimostrato anche in Basilicata negli enti locali, cito ad esempio Ernesto Navazio a Melfi e Mario Venezia a Montescaglioso, sindaci capaci di sconfiggere quel “blocco di potere” post comunista e democristiano. Un processo ormai avviato cui noi gruppo dirigente dobbiamo dare nuova linfa e forza. Credo sia necessario accantonare piccole “diatribe” di antica

appartenenza ed evitare scivolate come l’ultima avvenuta a Palazzo San Gervasio che possono minare ad occhi esterni il lavoro svolto negli ultimi tempi. Rispettiamo e delimitiamo i nostri ruoli, sia politici che istituzionali, assumendone le responsabilità ed andiamo oltre il “già fatto” e da dove proveniamo per avere una prospettiva futura. La missione che oggi abbiamo è quella di aprire il partito e la coalizione a quelle forze sociali che avvertono il disagio e la cappa del centrosinistra, darle voce e cittadinanza. L’invito che faccio a me stesso – per primo - e agli amici del Popolo delle Libertà è di cogliere questa occasione, aprirci senza timori all’esterno, cogliere questa opportunità che ci proviene dai cittadini. Il Pdl ha la capacità di amministrare la Basilicata, ha la capacità di bloccare l’apatia economica e sociale cui ci ha condotta la sinistra, ha le idee e gli uomini per poterla farla diventare una regione normale». Gianni Rosa (vice coordinatore regionale Pdl)

PDCI E GIUSTIZIA

Belisario critica il governo nazionale sul nucleare La Federazione di centro incontra gli elettori in provincia

Convegno Potenza con Nicola Cataldo

«Faremo un referendum» Scelte spiegate nei circoli

POTENZA - Si svolge oggi l’incontro sul tema della giustizia organizzato dai Comunisti italiani lucani. Il convegno dal titolo “Giustizia in Basilicata tra toghe rotte, riforme e processo cele” è previsto per le 11 nella sala conferenze del palazzo del consiglio regionale a via Anzio a Potenza. Ovviamente si parte dalle proposte che il governo nazionale sta immaginando per la riforma della giustizia italiana e le eventuali ripercussioni anche sul livello lucano. Parteciperanno al dibattitoNicola Cataldo, responsabile Commissione giustizia della direzione nazionale del Pdci, Giacomo Nardiello, vice presidente del consiglio regionale e Giovanni Soave, segretario regionale dei Comunisti italiani.

REFERENDUM contro il nucleare. E’ quanto chiede il capogruppo al Senato dell’Idv, Felice Belisario che spiega: «Nessun allarmismo, ma soltanto realismo. E’ questa la posizione dell'Idv che voglio ribadire dopo aver partecipato al convegno sul nucleare. L' Idv non può che bocciare l'ipotesi di un ritorno all'energia nucleare in Italia, come vorrebbe il governo e come ha ribadito oggi il presidente del Senato Schifani». Belisario prosegue: «Sarebbe una scelta irresponsabile innanzitutto perché si parla di costruire centrali di terza generazione (obsolete, insicure e costosissime) che lasciano irrisolto il problema delle scorie e che sarebbero già vecchie una volta realizzate, visto che occorrono almeno 10 -

15 anniper farle entrare aregime. In secondo luogo perché in assoluto dispregio della volontà popolare, che con il referendum dell'87 sancì la chiusura di tutte le centrali esistenti e il blocco di quelle in costruzione e in programma. «Senza dimenticare - conclude il senatore lucano dipietrista - che le Regioni sono state espropriate delle loro competenze. La strada da percorrere è quella del risparmio energetico e delle fonti alternative, in attesa di potersi affidare ai reattori nucleari di quarta generazione più sicuri e capaci di risolvere efficacemente il problema delle scorie. Per questo ci batteremo contro la scelta di affidarsi al nucleare, promuovendo anche un referendum per abrogare una norma illegittima».

POTENZA - Sono programmati una serie di incontri della Federazione di centro nell'area Sud e Nord della regione Basilicata. Questo in vista delle prossime scadenze elettorali amministrative e regionali di marzo prossimo, si tengono una serie di incontri con i simpatizzanti da parte della Federazione di centro, movimento rappresentato nelle assemblee regionali e provinciali e con numerosi amministratori e simpatizzanti iscritti. Il movimento centrista sarà, nei giorni di venerdì e sabato, impegnato, rispettivamente, presso i circoli di Lauria per l'area Sud e Venosa per l'area Nord, facendo seguito all'incontro che si è gia svolto nei giorni scorsi a Potenza per il riferimento centrale della provin-

cia. Nell'ottica del percorso federativo già iniziato coi movimenti di centro, soprattutto quelli a più spiccata tendenza regionalista e meridionalista, a Lauria e a Venosa saranno presenti i vertici del movimento, con il consigliere regionale Franco Mollica in testa e il consigliere provinciale Biagio Costanzo, oltre ai rappresentanti zonali di area ed al segretario provinciale del movimento Franco Simone. «Queste riunioni - spiega il capogruppo alla Provincia di Potenza, Biagio Costanzo - serviranno a spiegare la linea politica anche ai circoli zonali, chiedendo nel contempo ogni migliore apporto agli iscritti in un momento cruciale della situazione politica regionale». Emilia Manco

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

12 Primo piano


Diritto di cronaca

Una lettera al Quotidiano della Basilicata per raccontare la sua verità dopo il delitto

Non sono la mamma di criminali La madre di Mauro e Luigi Tartaglia accusa i giornalisti di aver pubblicato notizie non verificate A SCRIVERE la lettera che potrete leggere di seguito è la mamma di Luigi Tartaglia, fratello di Mauro, giovane ucciso il 16 giugno 2007 a Melfi. Per quel delitto, è stato da poco condi Giovanna Lamanna «PER i giornalisti e non solo vorrei esprimere il mio punto di vista (e non solo mio) per dire l’esperienza che ho vissuto e che continuo a vivere da più di due anni. Non si può spiegare la morte di un figlio, di un fratello. Solo chi l’ha provata può capire un dolore così profondo e devastante. E sono molto, molto, molto arrabbiata. Arrabbiata di una rabbia fredda, lucida, razionale, una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza, che mi ordina di rispondervi e, anzitutto, di “sputarvi” addosso tutto quello che siete. Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della maggioranza, spadroneggia e ricatta?! Una non-democrazia, vi dico. Un imbroglio, una menzogna. Che razza di libertà è una libertà che i cittadini li fa vivere nel timore d’esser trattati, anzi processati e condannati come delinquenti? Dopo la tragedia che ha colpito la mia famiglia il 16 giugno 2007, a distanza di due anni, si insinua anche la beffa nei confronti del mio primogenito Luigi Tartaglia, “colpevole” di essere sposato con una nipote della moglie di Rocco Delli Gatti e di vivere nella casa di proprietà del padre di Rocco Delli Gatti, pagando un affitto mensile con tanto di contratto di locazione. Sulla prima pagina del giornale “Il Quotidiano della Basilicata” del 18 agosto 2009, così legge: La mala del Vulture, “riunione operativa” nella casa del defunto boss Rocco Delli Gatti, “Summit di ferragosto a Melfi” e, fra i nomi dei presenti, c’è anche in nome di mio figlio Luigi Tartaglia. “Attività informativa” la chiamano gli investigatori. E non solo. In data 22 agosto 2009 “Il Quotidiano” riporta uno stralcio dell’informativa sul “Summit”, in cui si dice che, nell’ambito dell’attività informativa, seguita al recente omicidio di Cassotta Bruno Augusto, emergeva che nel mese di agosto scorso, in concomitanza con il ponte di ferragosto, gli indagati, tra cui, come di solito, figura il nome del mio primogenito Luigi (a quanto pare, già “noto”. Ma in che senso noto? E poi noto a chi?) avevano avuto una “riunione operativa” all’interno di un’abitazione della famiglia Delli Gatti, sita in Melfi alla Contrada Serre dove, con il consenso degli stessi, da qualche mese, risiede il Tartaglia Luigi e la sua giovane sposa. Ma il cronista non dovrebbe usare la massima cura nella raccolta delle fonti e necessariamente trovare riscontro in queste? In merito alle fonti privilegiate non è consentito fare affidamento su soggetti che, per la loro posizione, non siano in grado di fornire notizie certe (Corte di Cassazione, 23

dannato all’ergastolo Gerardo Navazio che però - dopo aver confessato in un primo tempo l’assassinio - si è poi detto innocente accusando Marco Ugo Cassotta («L’ho coperto»), ucciso nel frat-

aprile 1992). In sostanza, anche le dichiarazioni di eminenti e affidabili personaggi vanno accuratamente vagliate, meditate, verificate. Del resto mi risulta che anche i comunicati stampa e le informative della Polizia di Stato vadano verificati. Una corte partenopea, infatti, in ossequio ad un consolidato indirizzo giurisprudenziale della Corte di Cassazione, ha affermato e confermato che i comunicati stampa della Polizia di Stato non costituiscono fonti privilegiate idonee ad escludere, per il giornalista, l’obbligo di verificare autonomamente e preventivamente i fatti e di dare la prova della

cura posta negli accertamenti esplicati (esperiti) per vincere ogni dubbio e incertezza. La notizia pubblicata deve essere, dunque, vera o verosimile, tale da apparire reale al giornalista che si sia attentamente documentato ed abbia opportunamente vagliato le fonti informative. La notizia, tuttavia, deve essere riferita in modo obiettivo e in termini corretti (cosiddetta continenza). Le frasi enunciate in forma dubitativa, insinuante, allusiva, sottintesa, ambigua, o suggestionante possono essere idonee ad integrare gli estremi del delitto previsto e punito dal codice penale agli artt. 595 e ss. Non so dirvi come sto! So

tempo il 14 luglio 2007. Dalle pagine del Quotidiano - secondo la signora Lamanna - è emerso un ritratto sia di Luigi che di Mauro non corrispondente al vero. soltanto che non mi fermerò mai! Finchè avrò la forza di parlare e respirare non permetterò a nessuno di far passare mio figlio Mauro e la mia famiglia per quello che non sono! Non vi preoccupate, non voglio affliggervi con il racconto della mia storia anche perché non è ancora finita. Voglio solo dire che le tante esperienze che ho fatto mi mettono davanti agli occhi, com’è lampante agli occhi di tutti, il declino, il deterioramento, la dequalificazione, l’impoverimento di questa professione. Mio figlio Mauro David Tartaglia, ucciso il 16 giugno 2007, è stato definito da televisioni nazionali e locali

La colpa dei giornalisti - secondo la signora - è stata quella di aver dato credito a informazioni che, non verificate, hanno portato a conclusioni non veritiere. Ecco la sua missiva.

e da alcune testate giornalistiche, “un pregiudicato, un teppista, un giovane che eguagliava le gesta infelici del Navazio, il nuovo volto della criminalità melfitana, una scheggia impazzita, uno scagnozzo”, ucciso perché colpevole di aver indotto alla prostituzione la “compagna di Navazio”. Affermazioni e deduzioni tratte da chi e, soprattutto, da quali prove? Le affermazioni sopra citate non hanno alcun fondamento di verità! Mio figlio Mauro David Tartaglia non aveva precedenti, né carichi penali pendenti, come risulta anche dai certificati rilasciati dal casellario giudiziale in data 25 giugno 2007. Spesso mi chiedo quale sia il confine tra il giudicare un atteggiamento o una persona in modo obiettivo, positivamente o negativamente, accettandolo come utile insegnamento e spinta al miglioramento, ed il violare la sensibilità e la vita personale di qualcuno! Non c’è una linea immaginaria o definita che divida questi due aspetti di una sola cosa: il parlare di qualcuno, magari conosciuto bene, addirittura un caro amico o semplicemente un conoscente, troppe volte ci spinge ad un giudizio senza conoscenza. Questo crea solamente violenza psicologica verso l’altro! Quante volte veniamo giudicati e noi stessi giudichiamo gli altri senza sapere realmente i fatti e senza conoscere realmente le sue posizioni a riguardo, il suo agire, la sua sensibilità, i suoi ideali?? Sempre! Si giudica sempre in conformità a quello che si crede di sapere dell’altro, solamente guardandolo negli occhi e facendosi un idea che, molto spesso, si ferma alla superficialità del corpo e non scende nel profondo dell’animo! Questo modo di fare diventa violenza! Diventa voler sapere tutto di una persona quando invece sapere tutte le piccole sfumature, le sensazioni e le emozioni che l’altro prova è impossibile! Entrare nel cuore di qualcuno non si può fare, ma si deve cercare di fare, e questo lato del giudizio non viene quasi mai preso in considerazione. Troppe volte si soffre nel venir giudicati, soprattutto da persone che di davano fiducia. E’ questo che fa male: sapere che qualcuno ha detto qualcosa in tuo riguardo di cui non aveva piena conoscenza. Non lo ritengo un metro di giudizio adatto e soprattutto giusto. Credo che prima di parlare di qualcuno, bisognerebbe innanzitutto guardare se stessi nel profondo e, soprattutto, chiedersi se realmente le proprie convinzioni sull’altro siano reali fino in fondo o siano semplicemente voglia di prevalere, di dimostrarsi superiori anche nel giudicare un pensiero altrui o, soprattutto, siano da considerare un volersi limitare solo alla forma esteriore, piuttosto che alla so-

stanza dell’animo altrui, con tutte le sue emozioni profonde? Un’importanza che non rispecchia l’effettiva realtà. Se poi, per voi e per altri, a 22 anni si è pregiudicati solo perché si va in moto senza casco, in auto senza cintura, se si supera il limite di velocità e altre stronzate che si fanno a 22 anni, allora mi chiedo: non siamo tutti pregiudicati? Enzo Biagi diceva: Se tua madre dice “Ti voglio bene”, verificalo. Chiaramente, un paradosso che però vuol dire che il giornalista deve sempre verificare qualsiasi notizia, anche la più ovvia e apparentemente inequivocabile. Una regola semplice, elementare, fondamentale di questa professione che, però, è dimenticata e ignorata sempre più spesso. Potremmo star qui ore e ore a raccontare errori meno o ben più gravi e clamorosi. Perché - e ne siete tutti consapevoli - il giornalismo che fate è un giornalismo di qualità sempre più scadente, un giornalismo sempre più “seduto”, in senso letterale e in senso figurato, fatto sempre più di un bieco copia e incolla, un giornalismo non onesto, un giornalismo sempre più addomesticato, sempre più “marchettaro”, sempre più colluso. Un giornalismo che viene meno al suo primo dovere, che è quello di informare la gente, di raccontargli la verità, dirgli le cose come stanno, i fatti come accadono. Tutto questo è stato detto, a più riprese e in più modi. Invece, secondo me, non si sentono abbastanza parole e concetti come “passione, etica, deontologia professionale, coscienza civile, lealtà”, che poi sono i principi che dovrebbero ispirare e guidare tutte le Istituzioni compresa la vostra e che, invece, latitano sempre di più. Vi confesso che se io svolgessi il vostro lavoro mi sentirei a disagio in questa professione! Qualche volta - e lo dico davvero con il cuore stretto stretto - perfino mi vergognerei. Quale tensione morale si può sviluppare se le istituzioni stesse, siano esse il mercato, la scuola, la chiesa, la politica, la forza dell’ordine, la scienza, sono quasi tutte intaccate dal problema della corruzione (come del resto non solo i giornali, ma i mass media in genere, quotidianamente ci informano)? Ecco , io vorrei che tutti voi insieme ritrovaste, prima che sia troppo tardi, tutto l’orgoglio di appartenere a questa o altra categoria. E soprattutto vorrei che questo orgoglio lo faceste ritrovare intatto a tutti i giovani che si avvicinano a tutte quelle professioni, belle e difficili - se si vuole fare bene - e che saranno i giornalisti, professori, avvocati, giudici, forze dell’ordine - di domani». Melfi

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Primo piano 13

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

CASO BATTISTI E MISTERI ITALIANI

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di NUNZIO FESTA E’ IL TEMPO delle condanne a morte. Come sempre. Che l'Italia, sappiamo, è quello Stato che non ha la condanna a morte fra le pene legali; ma l'ha custodita nel suo corpo. Usata. Legalizzata. Cioè: quando non è stata sancita, l'aveva già sancita. Sotto pelle. Nelle tracce del fondo. Oggi, nuovamente, si torna sul 'caso Battisti'. Finalmente gli annientati italiani hanno - di nuovo il capro espiatorio. Quello per eccellenza. E non fa differenza se si dice di sinistre o di destre. Da decenni l'Italia ha il cuore clerico-fascista. Non passano secondi, poi, che non lo dimostri. Insomma Battisti è quel simbolo d'una giustizia che deve punire il colpevole colpevolizzato, la donna o l'uomo volutamente spaccato nell'immagine tramite le immagini di stampa, radio, televisioni. Eppure, a rinfrescare un po' membra e memoria, potrebbe essere letto il libro dei giornalisti Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, “Profondo nero. Mattei, De Mauro, Pasolini. Che cosa sapevano? Perché dovevano morire?”(Chiarelettere, Milano, 2009). Perché io devo imparare. Il bisogno della 'cittadinanza' è quello di sapere. De Mauro fu assassinato mentre per il regista Franco Rosi stava preparando la sceneggiatura d'una pellicola su Enrico Mattei. Più esattamente sulla sua scomparsa. Aveva, Mauro De Mauro, scoperto trame da non annusare. De Mauro proprio sull'incidente avvenuto al presidente dell'Eni, Mattei, aveva probabilmente acchiappato troppo o scavato addirittura tutto. Pier Paolo Pasolini, invece, fu ammazzato mentre stava scrivendo il romanzo “Petrolio”, che fra i tanti temi del Potere prendeva e portava in pubblico quei nomi che non si sarebbero dovuti fare. Entrambi erano pronti a dimostrare che l'uccisione di Enrico Mattei era segno esemplare d'una storia malata. De Mauro e Pasolini furono troppe volte fatti passare per colpevoli. Pasolini perché omosessuale, e comunista. Soprattutto quale intellettuale scomodo. De Mauro e Mattei, entrambi, giustizia mai hanno avuto. Su Pier Paolo Pasolini, come su Mauro De Mauro, la verità è sempre stata schiaffata in tombe gravide di spazio. Attorno a loro, le ombre prepotenti di grandi uomini della Democrazia Cristiana. Di gente che è stata il 'controstato'. Per esempio i Cefis e i Gelli. Uomini che, nonostante tutto, hanno sempre e comunque vinto. Grazie a cronache e inchieste e per aggiornamenti d'attualità, non possiamo non dire che la pratica di queste persone, oggi che lo scettro presente è tenuto acceso da Berlusconi, hanno battuto anime e volontà della maggioranza della gente. Fra i grandi sogni, per esempio, d'Eugenio Cefis, c'era la conquista dell'economia, passando per il controllo dei medium. Questioni avverate. E i controllori dell'attuazione della strategia della tensione sono in moto per garantire, ancora per esempio, il diritto assoluto di togliere la vita. Con ingiustizie e bugie. Falsità di tutti i decenni. In mezzo a questo impressionante artificio, sempre e ancora per esempio, l'accanimento contro Cesare Battisti.

L’ALLARME DELL’AGRICOLTURA di GIUSEPPE POLITI* NELLE campagne italiane è sempre più profondo il malessere tra gli agricoltori che manifestano gravi difficoltà soprattutto a causa dei costi produttivi, contributivi e burocratici e del crollo dei prezzi praticati sui campi. La tensione in alcune zone comincia ad essere molto alta e ci sono rischi per lo stesso ordine pubblico. Da qui l’esigenza di convocare al più presto il Tavolo agroalimentare per poter affrontare e discutere i drammatici problemi del settore e individuare gli interventi necessari per dare reali sostegni alle imprese. L’agricoltura italiana sta vivendo uno dei momenti più drammatici degliultimi trent’anni.Leimpresesono ingrandedifficoltà. Per questa ragione abbiamo sottolineato più volte l’esigenza di interventi straordinari per contrastare la grave crisi che sta investendo migliaia di aziende agricole. In tale contesto abbiamo evidenziato l’impellente necessità di dichiarare lo stato di crisi del settore, in modo da rinviare tutti i pagamenti, sia fiscali che previdenziali, in quanto attualmente moltissimi agricoltori non sono nelle condizioni economiche di poterli assolvere. Già quest’anno tantissime imprese agricole sono state costrette a chiudere e molte altre lo faranno a breve se non verranno adottate misure concrete, a cominciare dalla legge finanziaria per il 2010 in discussione alla Camera dei Deputati. Come è stato fatto per altri comparti produttivi, anche per l’agricoltura ci deve essere una maggiore attenzione, con risorse adeguate che impediscano il tracollo di tante e significative realtà produttive sul territorio. Bisogna evitare che un grande patrimonio, quale è, appunto, quello agricolo e rurale dell’Italia, non vada disperso e si frammenti ulteriormente. Le conseguenze sarebbero devastanti non solo per il settore, ma anche per l’intera economia. Non si può ascoltare soltanto la Confindustria e i sindacati dei lavoratori dipendenti. E’ giusta, e condividiamo, l’esigenza di dover affrontare il problema della Fiat, ma è altrettanto importante trovare le opportune soluzioni anche per il settore agricolo con oltre un milione di famiglie interessate. Davanti a questa vera e propria emergenza e all’importanza di stemperare il clima pesante che oggi regna tra i nostri agricoltori, sollecitiamo al più presto una riunione del Tavolo agroalimentare che rappresenta la sede ideale per affrontare e discutere i vari e complessi problemi che affliggono le imprese agricole. * presidente Confederazione italiana agricoltori

Avete un piano di lavoro chiaro e importante: non rinunciateci per un imprevisto. In amore siate sinceri, non rischiate nulla.

TORO 21/4 - 20/5

Le iniziative di lavoro vanno meditate per questo dovrete agire solo se il momento è quello giusto. Un partner inafferrabile non dà garanzie

GEMELLI 21/5 - 21/6

ACQUA PUBBLICA CANTATA DELL’OVVIETA’ di FILIPPO PUGLIESE* L’EPIGRAFE di La Palisse portava scritto: “…un quarto d'ora prima di morire egli era ancora in vita”. Verità quanto mai ovvia, lapalissiana appunto. La dichiarazione del ministro Ronchi a difesa del decreto sulla privatizzazione dell'acqua recita. “…la proprietà dell'acqua è pubblica, l'acqua resta pubblica”. Verità ormai ovvia, lapalissiana appunto. La dichiarazione, ripetuta poi in Parlamento dalla maggioranza , è diventata la cantata dell'ovvietà sull'acqua pubblica. Che la proprietà dell'acqua sia pubblica è un principio fondamentale che nessuno osa mettere in discussione, tanto che ripeterlo è diventata cosa naturale e ovvia: è dal 1923 che la legislazione italiana salvaguarda con leggi e decreti la proprietà pubblica dell'acqua. Manca solo che si metta in discussione un'impalcatura legislativa ormai consolidata. Ma si sa che tutto è possibile quando le politiche sono basate sull'economia del profitto. Il vero problema è che il ministro Ronchi si è guardato bene dal dichiarare che l'acqua è un bene primario e fondamentale per tutta l'umanità: principio troppo impegnativo che obbliga a essere conseguenti nell'applicazione delle leggi e dei decreti. Tant'è che non potendo mettere in discussione un principio ormai consolidato ha voluto regolare la gestione di una proprietà pubblica, l'acqua appunto, introducendo l'affidamento al privato. La motivazione data è che i costi di gestione e di manutenzione della rete degli acquedotti sono troppo esosi e solo l'iniziativa privata può far realizzare economie allo Stato. Sarà vero? Assolutamente si, soltanto che il privato dovendo pur realizzare un suo profitto farà pagare caramente, come è prevedibile, i costi che si saranno resi necessari per ammodernare le reti di distribuzione idrica. Ciò significa,inoltre, che non si è disposti a pagare i costi politici ed economici per realizzare opere di bonifica della rete di distribuzione ormai obsoleta, mentre si è disposti a pagare i costi di improbabili opere faraoniche. Allora, qual è il fine di questa operazione fatta con la decretazione di urgenza se non la realizzazione del profitto? Se non avviare, mascherandola con una pretesa legalità, la mercificazione di un bene primario? “…Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell'acqua. Noi continueremo a gridare che l'acqua è vita, l'acqua è sacra, l'acqua è diritto fondamentale umano”. Terribile questo appello di Alex Zanotelli lanciato da Napoli il 19 novembre rievocando il Vangelo di Luca “Maledetti voi ricchi…”. Terribile lo scenario che si può delineare se va in porto questo disegno di privatizzazione e di mercificazione: l'acqua risorsa sempre più scarsa, visto l'uso consumistico che se ne fa, sarà pagata sempre più a caro prezzo; le classi più deboli non potranno pagarla perché da bene primario diventerà un bene di consumo; il business regolerà la ge-

stione; lobby internazionali si affacceranno per ricavare profitto; banche internazionali finanzieranno le società private per realizzare opere di distribuzione e manutenzione; il costo della bolletta diventerà insopportabile. E' quanto già accaduto nella democraticissima Inghilterra: l'acqua è stata privatizzata, il privato ha realizzato lavori di adeguamento della rete idrica, i finanziamenti sono stati dati da una banca australiana, i costi sono stati scaricati sui cittadini con un aumento del 200% della bolletta. Occorre scongiurare questo scenario, fermare questa spirale perversa. Far tacere quel canto dell'ovvietà recitato in Parlamento “la proprietà dell'acqua è pubblica, l'acqua resta pubblica”,con il quale è stato approvato un decreto legge per fare dell'acqua pubblica una gestione privata. C'è un solo modo: alimentare un circuito virtuoso tra organizzazioni della società civile, cittadini e partiti, capace di dare coscienza del problema e di far rientrare il decreto ingiusto. Non è facile, certo. Ma qui si misura la capacità di quella parte democratica della società civile di essere vigile, attiva e propositiva; la capacità delle forze politiche di interpretare ciò che organismi, associazioni, organizzazioni, gruppi informali, enti, comitati e singoli cittadini rappresentano con forza dalla base. C'è una legge di iniziativa popolare firmata da oltre 400.000 cittadini, contro la privatizzazione dell'acqua: i partiti si facciano promotori di un dibattito nel Paese e di una discussione in Parlamento. C'è la possibilità di trasformare le Spa oggi esistenti in aziende gestite con la partecipazione dei cittadini: i Comuni e le Regioni le promuovano. Ci sono le condizioni per regolare sul territorio la gestione pubblica dell'acqua: le Regioni lo facciano. C'è la possibilità di impugnare la costituzionalità della legge: chi ne ha facoltà la solleciti. Nelle regioni del Mezzogiorno e non solo esistono i Coordinamenti Regionali per l'Acqua Pubblica. Anche in Basilicata l'iniziativa ha prodotto aggregazione di cittadini e associazioni, conoscenza del problema e interesse degli Enti Locali. E' la dimostrazione di quanto sia utile fare cittadinanza attiva. C'è da sperare che quel circuito sia tanto virtuoso da produrre gli effetti desiderati; diversamente c'è da sperare soltanto nella Madonna dell'Acqua affinché il decreto diventi acqua marcia. Intanto, il miglior modo per rispondere alla Lettera Aperta del Coordinamento Regionale per l'Acqua Pubblica, riportata da “il Quotidiano”, è sollecitare adesioni e sostegni. Quella Lettera Aperta costituisce la piattaforma dalla quale devono ripartire, più consapevoli e più numerosi, cittadini e associazioni con un Movimento ideale capace di reagire alle ingiustizie fatte a danno di un diritto universale. * presidente comitato nazionale Centro Turistico Acli

Nel lavoro e in tutte le questioni pratiche vi conviene evitare di sprecare le buone occasioni. In amore dopo una delusione vi conviene essere cauti

CANCRO 22/6 - 22/7

Potrete approfittare della distrazione altrui per giocare le vostre carte migliori nel lavoro. Un amore frizzante è quel che vi serve ora.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro buone occasioni in vista: state attenti a non lasciarvele sfuggire. Una relazione va rafforzandosi

VERGINE 24/8 - 22/9

State mettendo a segno degli ottimi colpi nella professione, ma frenate l'esaltazione. Indecisione costante in amore

BILANCIA 23/9 - 22/10

Sarete costretti ad affrontare una situazione difficile nel lavoro: dovrete essere energici e determinati. L'amore non è in pericolo.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Una visione lucida e realistica della situazione nel lavoro vi dà qualche vantaggio sugli altri. In amore state solo temporeggiando: perchè?

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Ancora qualche sacrificio e poi il successo professionale sarà a portata di mano. Cercate di fare chiarezza nei rapporti affettivi

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel lavoro per giocare bene le carte che avete in mano aspettate che la situazione sia favorevole. Vita sentimentale instabile

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Tutto quello che volete con forza nel lavoro potrete ottenerlo, ma non dovete fare passi falsi. In amore potete tirare un sospiro di sollievo

PESCI 20/2 - 20/3

Dovete essere in grado di capire in fretta quali sono le questioni davvero importanti nel lavoro. Tira e molla snervante con un Capricorno

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

14


ADDIO A MARTINI IL RIFORMISMO NON PUO’ UOMO CHIAVE... FARE A MENO DEL MARXISMO Il QUOTIDIANO DELLA BASILICATA segue dalla prima Il suo lavoro in Basilicata è stato semplicemente encomiabile. In momenti difficili è rimasto il collegamento stabile con il territorio permettendo di mandare avanti un esperimento editoriale che meritava di essere tutelato. Distribuzione, pubblicità, poligrafici, redazione, direzione e proprietà oggi piangono l'amico che hanno sempre trovato accanto in un'esperienza professionale che sta raggiungendo traguardi significativi grazie al suo lavoro instancabile. Amava il clima fresco di Potenza che lo rilassava e non aveva mai dimenticato il sapore dell'Aglianico di un edi-

colante di Barile che aveva ritenuto fargliene omaggio con quella sentita discrezione che i lucani sanno dare. Ci resta l'ultimo ricordo nel suo letto d'ospedale incollato al cellulare per poter raggiungere la firma di un contratto significativo per i risultati della nostra azienda. Con la voce flebile ma appagata ha dato l'esempio di quegli uomini che non si piegano davanti a nulla. Alla comunità dei nostri lettori abbiamo voluto dare il ricordo di una persona preziosa. Alla famiglia di Francesco Martini l'abbraccio e le condoglianze di tutti i componenti del giornale. Non ti dimenticheremo mai. Grazie Ciccio.

I DISAGI IN VIA TORRACA IN VIA Torraca i residenti sono costretti ad affrontare quotidianamente problemi relativi al traffico, al continuo passaggio di pullman, alla mancanza di parcheggi, alla carente manutenzione del verde. A questi disagi contestati all'amministrazione comunale, in ultimo si è aggiunto un progetto secondo cui per creare nuovi posti macchine dovrebbe essere eliminato un giardino che rappresenta l'unica area verde nella zona. Ma per ottenere nuovo spazio per parcheggiare le macchine esisteva già un progetto che non prevedeva affatto la privazione di verde nella via in questione. Per questo rivolgo un appello all'amministrazione comunale affinchè verifichi la fattibilità del vecchio progetto che potrà certamente accontentare sia i cittadini che vogliono proteggere il verde sia i cittadini che, invece, ritengono prioritario uno spazio per parcheggiare le auto. Alla fine di Via Torraca è, inoltre, già possibile e con pochi soldi rendere fruibile lo spazio verde di fronte alla scuola materna. Nel corso dell'incontro tra cittadini ed amministrazione comunale ho ricordato l'esistenza di un progetto che potrebbe risolvere il problema relativo ai parcheggi, ma in Via Torraca grossi problemi sono causati anche dal continuo passaggio di autobus e pullman extraurbani. E' arrivata l'ora di avere il coraggio di chiudere il transito ai pullman extraurbani soprattutto in quelle zone del capoluogo dove, come in Via Torraca, il traffico è già abbastanza caotico. Per migliorare la viabilità, vietando il passaggio ai pullman extraurbani, si potrebbe prevedere una fermata della metropolitana nell'area che si trova tra rione Santa Croce e rione Lucania. Fernando Picerno (a nome suo e del Coordinamento dei gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale di Potenza)

di FRANCESCO BOCHICCHIO ANCHE il Cattolicesimo, nella persona del Cardinale tedesco Rehinart Marx (singolare caso di omonimia), si è accorto dell'attualità del marxismo in seguito alla crisi finanziaria, e nei giorni scorsi nella stampa cattolica si è espressa l'esigenza di non lasciare il marxismo alla sinistra: esigenza acuta ma ultronea, in quanto la sinistra sembra in tutt'altra faccenda affaccendata. La sinistra riformista tace, mentre più complesso è il discorso per quanto riguarda la sinistra radicale, che sta fornendo elaborazioni particolarmente raffinate sulla crisi finanziaria, e non senza compiacimento intellettuale e politico, visto che la crisi finanziaria, veramente abnorme da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo, conferma molti punti del marxismo: essenzialmente, viene confermato il punto centrale del marxismo della crisi del capitalismo dipendente dalle contraddizioni dello stesso capitalismo, ed infatti la crisi finanziaria è stata provocata non da fattori antagonistici al capitalismo e dalla loro forza, visto che tali fattori erano e sono veramente deboli, ma dalla forza dello stesso capitalismo, che, senza opposizioni, può manifestare la propria natura di ricerca illimitata dei profitti, esplicandosi in iniziative avventurose e speculative ed idonee a distruggere immani risorse. E'quindi un crisi endogena e non esogena, e fa giustizia della tesi del capitalismo quale sistema armonico e coordinato: il capitalismo è in grado di regolarsi e di uscire dalle crisi, ma con costi immani, e con il benessere sociale pregiudicato. E' comprensibile quindi che la sinistra radicale colga l'occasione per una rielaborazione complessiva: due sono gli spunti di maggiore interesse. Da un lato, Bruno Accarino, su “Il Manifesto”e nel volume “Senza democrazia. Un'analisi della crisi”, Roma, 2009 , ha notato che il capitalismo è un sistema contraddittorio, con una componente anarchica irrefrenabile, idonea a distruggere ricchezza in avventure finanziarie e speculative, nel momento in cui, per ragioni di bilancio pubblico, lo stato sociale è stato smantellato. Accarino , lucidamente,

non si ferma, e nota che la critica del capitalismo corre il rischio di essere moralistica, senza un'alternativa politica, alternativa politica del tutto mancante, come dimostrato dalla crisi della sinistra nell'Occidente, crisi particolarmente grave nel nostro Paese, dove il dibattito è monopolizzato dalle vicende personali rosa del Presidente del Consiglio. Dall'altro, Christian Marrazzi, in un recente studio, “Finanza bruciata”, Edizioni Casagrande, Bellinzona, 2009, ha mostrato la caratterizzazione finanziaria del sistema capitalistico, in un'ottica di dematerializzazione ed internazionalizzazione, pervasiva di tutta l'economia e quindi in grado di sostenere e sviluppare lo stesso sistema industriale, abbandonando ogni connotazione parassitaria che prima contraddistingueva il settore finanziario. La caratterizzazione finanziaria comporta l'espansione dell'accumulazione e la moltiplicazione dei profitti, con conseguenze distruttive, cui occorre trovare un'alternativa allo stato mancante. Si tratta di studi raffinati, che aggiornano il marxismo e vanno oltre le conquiste teoriche pur importanti di Rudolf Hliferding, che fu il primo, in opposizione con il leninismo, a mostrare la caratterizzazione finanziaria dello sviluppo del capitalismo: in particolare, mostrano che il capitalismo non è destinato al crollo, e che riesce a governare la propria irrazionalità, sia pur con costi devastanti. Ecco dove la sinistra radicale trova l'ostacolo inarrestabile ad un rinnovamento propositivo del marxismo: comprende, acutamente e mirabilmente, che non si riesce ad andare oltre la denunzia, senza alternativa politica, restando al di dentro di un mero moralismo, sia pur nobile, in modo da privare il marxismo di ogni connotazione scientifica. Ciò perché la caratterizzazione finanziaria ha reso le classi meno abbienti non monolitiche ma con forte mobilità al loro interno, in modo da privarle di ogni connotazione di blocco e quindi antagonistica. La conclusione è inevitabile: l'alternativa si colloca esclusivamente in chiave riformista,nel senso di favorire la promo-

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

Nel condominio in cui abito, da quattro anni l'amministratore, anche se dice che continua a pagarci le utenze e i servizi, non convoca l'assemblea. Io e altri condomini lo abbiamo sollecitato più volte anche perché vorremmo avere il bilancio per capire quali spese sono state fatte, cosa è stato pagato e cosa no. Purtroppo siamo in minoranza: in condominio molti condomini sono dalla parte dell'amministratore, molti altri non hanno interesse a controllare la gestione. A noi sembra grave che lui non ci dica che fine hanno fatto i nostri soldi. Possiamo fare qualcosa per mandarlo via? Rosario - Potenza Tra gli adempimenti che l'amministratore deve eseguire c'è anche quello di rendere il conto della propria gestione alla fine di ogni esercizio. Dunque, almeno una volta l'anno, l'amministratore è tenuto a convocare i condomini in assemblea per illustrare il risultato contabile della sua attività e per sottoporlo a verifica e approvazione da parte dei proprietari. Il Codice Civile prevede che qualora ciò non avvenga per due anni consecutivi, anche un solo condomino possa chiedere all'autorità giudiziaria di revocare l'amministratore dall'incarico. Pertanto, ritengo possibile

RISPOSTE CIVILI

Come ogni giovedì le risposte dell’avvocato civilista ai dubbi dei lettori

Controlli su amministratori e multe che il lettore, da solo o insieme agli altri della “minoranza”, agisca in giudizio per ottenere la “rimozione” giudiziale dell'amministratore in questione. Ovviamente, è bene che, prima di agire, ci si consulti con un legale di fiducia per verificare attentamente i molteplici profili di fatto e di diritto attinenti alla vicenda. Ai primi di novembre ho ricevuto una cartella esattoriale per una sosta vietata che risale al 2004. Ho chiesto informazioni al Comune, perché io la multa l'ho pagata. Il funzionario mi ha detto che la cartella è stata emessa perché anche se ho pagato, ho pagato oltre i sessanta giorni. Io ho verificato e ho pagato con due giorni di ritardo. E' corretto quello che ha fatto il Comune? G.M. - Lauria Quando viene notificata una contravvenzione al Codice della Strada, in taluni casi al trasgressore è consentito, nei sessanta giorni dalla contestazione (se immediata) o dalla notifica, procedere al pagamento del-

la sanzione in misura ridotta. Tuttavia, il termine in questione, è inteso come tassativo: in altri termini, qualora il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie non sia effettuato nel termine di 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione, il verbale costituirà titolo esecutivo per una somma maggiore di quella ridotta (somma che è pari alla metà del massimo della sanzione amministrativa prevista dalla norma violata, oltre alle spese del procedimento). Il ragionamento logico-giuridico che presiede la regola è di chiara evidenza: il legislatore concede al trasgressore una possibilità “benevola” di estinzione della sanzione amministrativa ma, proprio perché opera una “concessione”, ne decide le condizioni. Dunque, in caso di decorso del termine, il pagamento effettuato in misura ridotta non ha valore ai fini dell'estinzione dell'obbligazione pecuniaria. La somma versata sarà, invece, trattenuta quale acconto su quanto complessivamente dovuto. Pertanto, stando le cose nei termini riferiti dal lettore, anche due soli giorni di ritardo de-

zione e l'iniziativa politica dei soggetti sfavoriti dalla connotazione speculativa della caratterizzazione finanziaria, separando in questa la natura speculativa e di ricerca abnorme dei super-profitti dall'idoneità di regolazione, insita nella capacità di andare al di là della produzione materiale e territoriale, che indubbiamente ha: la replica, della sinistra radicale, che tale separazione è illusoria, in quanto la ricerca illimitata dei profitti è una caratteristica endemica del capitalismo, trascura che alternative alla produzione basata sull'iniziativa economica privata allo stato non ve ne sono, e che forme di produzione pubbliche od anche sociali hanno fallito miseramente, mentre una regolazione ferrea dell'iniziativa economica privata, in grado di imbrigliarla e di distoglierla da direzione antisociali cui naturalmente tende è possibile, come i tentativi socialdemocratici hanno mostrato, tentativi socialdemocratici esauritisi alla lunga solo per mancanza di iniziativa politica, in quanto , tollerati all'inizio dal sistema solo per paura del comunismo, non si sono rivelati in grado, politicamente, di sopravvivere al crollo del capitalismo. Una soluzione socialdemocratica conscia, sulla base della lezione marxista, della tendenza del capitalismo verso i super-profitti e quindi verso la speculazione e fenomeni distruttivi di ricchezza, in grado di imbrigliare l'iniziativa economica privata, ineliminabile, è possibile. La sinistra radicale, che rifiuta tale ipotesi, in quanto troppo modesta, finisce paradossalmente per arrivare alle stesse conclusioni del liberalismo, quali rese plasticamente da Giavazzi ed Alesina: il capitalismo ha vizi endemici, ma è senza alternativa, trascurando la possibilità - ed anzi la doverosità - di correzioni (queste sì veramente, e non solo nominalmente) radicali. Il Cattolicesimo può dare un contributo fondamentale sul piano della dottrina sociale e del personalismo, ma deve rassegnarsi alla circostanza che il riformismo marxista è erede a tutti gli effetti dell'illuminismo, che si pone in contrasto con l'assolutismo proprio del Cattolicesimo. studiobochicchio@legalebochicchio.it

terminano la mancata efficacia estintiva del pagamento effettuato. Invito, però, il lettore a verificare se i sessanta giorni indicati nel verbale abbiano avuto scadenza in un giorno festivo. In quel caso, infatti, il termine è ex lege spostato al primo giorno non festivo successivo alla scadenza e, dunque, quello che appare un ritardo, potrebbe in realtà non essere tale. Ho in affitto un fondo da alcuni signori che stanno a Potenza e non vengono più in paese. Abbiamo fatto un contratto a voce sulla fiducia perché io ero amico dei genitori. Uno dei proprietari adesso vuole un contratto scritto perché dice che la legge vuole i contratti scritti. E' vero? Lettera non firmata Quello della forma dei contratti agrari è un problema reso complicato dalla successione in materia di diverse leggi emanate a grande distanza di tempo. Tuttavia la giurisprudenza ha raggiunto un punto fermo sulla questione. In particolare, la Corte di Cas-

sazione ha sostenuto che la legge sui contratti agrari del 1982 ha introdotto un sistema a forma libera che si applica ai soli contratti di affitto a coltivatore diretto e che, dunque, eguale regola non vi sia in materia di contratti di affitto di fondi rustici a conduttore non coltivatore diretto. Conseguentemente, deve ritenersi che a tali ultimi contratti continui ad applicarsi la regola (risalente a una legge del 1966) della forma scritta. Detta forma, peraltro, non è richiesta per la validità del patto (che, dunque, anche in tal caso può stipularsi in forma orale) ma solo ai fini di prova. In altri termini, qualora si abbia necessità di provare l'accordo in sede giudiziale le parti potranno farlo soltanto attraverso un documento scritto. Dunque, non sussiste alcun problema di validità del contratto che il lettore ha stipulato, sia che egli abbia la qualifica di coltivatore diretto, sia che non la abbia. Certo, se il lettore non è coltivatore diretto, è possibile che l'altro contraente (il proprietario) ritenga opportuno sottoscrivere un documento per evitare problemi probatori in un'eventuale lite. Consiglio, peraltro, di farsi assistere nella vicenda dal proprio legale di fiducia, per verificare che il documento che si andrà a redigere sia conforme agli accordi oralmente presi.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

15

Giovedì 26 novembre 2009


Italia / Mondo

Giovedì 26 novembre 2009

Lunedì Marchionne incontra i sindacati in Sicilia, poi va a Roma

Necessario rafforzare il capitale

Fiat, il confronto si sposta sul tavolo del ministro Scajola

Banche, allarme di Bundesbank del Fondo monetario

di AMALIA ANGOTTI TORINO – Lunedì tocca ai sindacati siciliani poi, martedì, ci sarà il round con Sergio Marchionne. Il confronto sul futuro dello stabilimento di Termini Imerese si sposta la prossima settimana sul tavolo del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Incontri importanti ma non decisivi, visto che il piano industriale di Fiat Auto per l’Italia sarà presentato a Palazzo Chigi il 21 dicembre, in un incontro al quale parteciperanno governo, azienda e sindacati nazionali. «La Fiat esce più forte da un anno intenso e difficile», dice a Londra l’amministratore delegato del Lingotto gli investitori, ai quali conferma tutti gli obiettivi annunciati per il 2009: risultato della gestione ordinaria oltre un miliardo, cash flow industriale netto superiore al miliardo, indebitamento industriale sotto i 5 miliardi. Marchionne spiega anche che «la copertura dei debiti in scadenza è assicurata dalla buona liquidità». Il fronte Termini Imerese resta caldo. Scajola, che ha definito folle l’ipotesi di far morire il polo industriale siciliano, convoca i sindacati alla vigilia dell’incontro con Marchionne. «Il governo non sarà un mediatore indifferente ma piuttosto impegnato a salvaguardare la capacità produttiva», avverte il ministro

del Lavoro, Maurizio Sacconi. Al ministero ci sarà anche il sindaco di Termini, Salvatore Burrafato, che dice di essere confortato dall’attenzione istituzionale verso lo stabilimento e il suo indotto. «Siamo indisponibili a qualsiasi tipo di ridimensionamento o chiusura di stabilimenti Fiat in Italia», chiarisce Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom Cgil, per il quale esiste il rischio che «si sposti il baricentro Fiat fuori dall’Italia». «La questione Fiat – secondo Rinaldini – apre un problema di politica industriale serio. La Renault intende produrre l’auto elettrica entro il 2010, la Fiat vuole produrla negli Stati Uniti». «Va sicuramente chiarita da subito la situazione dello stabilimento siciliano – afferma Cesare Damiano, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera –ma è anche necessario affrontare la situazione complessiva della presenza Fiat in Italia. La domanda che tutti si fanno è sapere qual è l'equilibro delle produzioni e dell’occupazione tra l’Italia e il resto del mondo». «Andremo all’incontro al ministero dello Sviluppio economico, ma sulla vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese manteniamo la convinzione che il governo nazionale e quello siciliano sono in ritardo». Lo dice in una nota Antonino Regazzi, segretario generale della Uilm, che spiega: «Si tratta della

|

IL CASO

stessa opinione che esprimemmo a palazzo Chigi quando Marchionne ci presentò l’ultimo piano industriale di Fiat. In quella sede esprimemmo le nostre preoccupazioni per il sito siciliano e per quello campano di Pomigliano. La dismissione produttiva ipotizzata per il primo e la produzione della Panda al posto della 159 Alfa Romeo per il secondo, rappresentano oggi il riscontro ai timori espressi al tavolo del governo solo pochi mesi fa. Ecco perchè - prosegue Regazzi - gli esecutivi nazionale e regionale rischiano di essere fuori tempo massimo: è come se avessero slegato i buoi e, dopo la loro uscita, cercassero di chiudere il recinto. La Fiat, invece, stabilisca le condizioni su come produrre a costi competitivi in Italia, senza chiudere stabilimenti, e proponga un patto alle parti sociali. In questo modo gli stabilimenti potrebbero essere tutti riqualificati, anzichè rischiare la chiusura per alcuni. Fiat e Chrysler produrranno circa 6 milioni di auto motive ed in questa prospettiva l’Italia non può essere tagliata fuori. Il mercato dell’auto continuerà a crescere e questo significa che all’ambito nazionale può spettare una fetta di capacità produttiva da un milione e mezzo di vetture».

Sindacati e governo «Termini non chiuda»

|

Conti in rosso, pagate cifre da capogiro al posto di poche decine di euro

Il Postamat “salta” le virgole e i saldi sballano ROMA – Il Postamat va in tilt e l’acquisto in negozio o la corsa del taxi vengono a costare una cifra da capogiro. Tanto da mandare in rosso, in certi casi, anche il conto corrente. Tutta colpa di un problema tecnico che ha fatto gonfiare oltremisura le spese negli esercizi commerciali o i prelievi agli sportelli fatti con la carta di Poste italiane. A far lievitare gli addebiti è stato un guasto al sistema che ha fatto 'saltare' la virgola dei deci-

mali. L’azienda – il cui sito telematico lo scorso 10 ottobre era stato attaccato dagli hacker - ha messo al corrente i clienti dell’«inconveniente contabile» di cui sono rimasti vittima e li ha rassicurati sul fatto che nel giro di poche ore i loro saldi saranno «corretti». Ma i consumatori non si accontentano, chiedono chiarezza ed anche il risarcimento del danno. Mentre c'è chi ha provato sulla sua pelle «la pessima sorpresa» di svegliarsi e

scoprire il proprio conto corrente in rosso. «Mi sono collegata al sito Internet delle Poste per verificare gli ultimi movimenti e mi sono ritrovata con il conto in rosso di quasi quattromila euro – racconta una protagonista della spiacevole avventura – ma nella lista dei movimenti non risultava nulla che lo giustificasse. Ieri – spiega – ho solo pagato la corsa di un taxi per poco più di una decina di euro».

Cassa integrazione a zero ore per 528 persone Operazione dell’Eni

Alcoa, oggi a Roma manifestazione davanti a Palazzo Chigi CAGLIARI – Al mattino un sit in davanti al Ministero dello Sviluppo Economico; nel pomeriggio, un presidio davanti a Palazzo Chigi. Sono i due appuntamenti che i lavoratori dell’Alcoa hanno per oggi a Roma, nel tentativo di sbloccare una vertenza che in realtà si va complicando, vista la decisione dei vertici aziendali di avviare, proprio ieri, la cassa integrazione a zero ore per i 528 lavoratori di Portovesme e per i 125 di Fusina. Una manifestazione cui parteciperanno anche i sindaci del Sulcis Iglesiente e alcuni consiglieri regionali, oltre a 400 operai che ieri sera sono partiti da Olbia con la nave alla volta di Civitavecchia, per manifestare per le vie della capitale, proprio mentre al ministero per lo sviluppo economico è previsto un confronto tra azienda, sindacati e governo. Agli operai e ai sindaco sardi si aggiungeranno anche i lavoratori veneti dello stabilimento di Fusine, guidati da una delegazione della giunta regionale veneta. Il governatore della Sardegna, Ugo

Cappellacci, è già da ieri a Roma per preparare gli incontri istituzionali di oggi. A rischio, per l’annunciata chiusura del solo stabilimento di Portovesme 720 operai, cui si aggiungono un centinaio di lavoratori delle aziende di manutenzione e circa un migliaio di operatori dell’indotto (complessivamente circa 2.000 persone). I lavoratori sfileranno in corteo da Piazza Repubblica a Via Veneto, per giungere poi davanti al ministero. «Saremo accanto ai lavoratori dell’Alcoa a Roma, e Ministero e Palazzo Chigi devono garantire un’azione a pi— vasto raggio» ha sostenuto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «Non siamo intenzionati ad accettare la fermata della produzione – afferma la Fiom-Cgil – mentre sono in corso i preparativi per la manifestazione nazionale dei lavoratori del gruppo Alcoa l’azienda ha avviato la procedura di Cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore, per stato di crisi. Si tratta di un ulteriore atto unilaterale inaccettabile».

Gas, accordo firmato fra Italia e Turkmenistan ROMA – Le ipotesi al vaglio delle parti non sono state «nè South Stream nè Nabucco», ma con l’accordo firmato ieri si aprono opzioni «tutte atte a favorire le esportazioni di gas verso l’Europa». Lo ha detto l’ad di Eni Paolo Scaroni, a margine dell’accordo «Protezione e promozione degli investimenti» sottoscritto a Roma alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del presidente turkmeno Gurbanguly Berdimukhamedov. Scaroni ha sottolineato come la compagnia energetica italiana «presente in Turkmenistan dalla fine del 2007», oggi «sia la prima e l’unica azienda internazionale presente in questo paese così promettente nel campo degli idrocarburi». Eni, così, è «una delle poche aziende produttrici 'on shore' di petrolio e gas in Turkmenistan», ha ribadito Scaroni aggiungendo che il 'cane a sei zampe' si vuole ora «impegnare in un piano complessivo per l’utilizzo del gas in Turkmenistan e fuori dal Turkmenistan».

ROMA – Le principali economie mondiali hanno imboccato la ripresa, ma le banche hanno nascosto molta polvere sotto il tappeto e devono affrontare il nodo del rafforzamento del proprio capitale. L’allarme arriva dalla Bundesbank e dal Fondo monetario internazionale, il cui direttore generale, Dominique Strauss-Kahn, avverte: le banche celano ancora importanti perdite, «il 50% potrebbe essere ancora nascosto nei bilanci», e «la proporzione è più forte in Europa che negli Usa». Con la conseguenza che «non vi sarà una crescita viva e sana senza una pulizia completa dei bilanci delle banche». Aiutati dalle banche centrali, che hanno inondato di liquidità il sistema creditizio, e dai governi, divenuti in molti paesi loro azionisti, gli istituti di credito vedono ora arrivare al pettine il nodo del loro patrimonio e dei rischi. Mentre le istituzioni finanziarie, dal Fmi al Financial Stability Board guidato da Mario Draghi, sono al lavoro per fissare le nuove regole, si moltiplicano gli appelli agli istituti di credito per rendersi autonomi. E prepararsi, così, a tornare a stare in piedi sulle proprie gambe una volta che le banche centrali inizieranno a ritirare gli aiuti: la Fed aspetterà ancora, ma la Bce ha già annunciato che sta per imboccare la exit strategy. E così il presidente dell’Eurotower, Jean-Claude Trichet, ieri ha rinnovato l’appello: per tornare «abbastanza solide per fare il proprio mestiere», le banche europee devono rafforzare il proprio bilancio attraverso aumenti di capitale, destinando gli utili a riserva anzichè a dividendo, e limitando i bonus.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

16 Economia


17

I risultati della Commissione di vigilanza regionale: «L’ente resta ma deve essere stravolto»

Arbea bocciata a pieni voti «Carenze , responsabilità dei dirigenti, deleghe delle competenze»: tutte le criticità di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - C’è ancora speranza per l’Arbea (agenzia della regione Basilicata per le erogazioni in agricoltura). In attesa delle valutazioni dei commissari della Ue che potrebbero portare a una correzione finanziaria da parte, ovvero il mancato rimborso di parte o della totalità delle somme pagate dall’Arbea a titolo di aiuti, la Commissione di vigilanza regionale, nominata dall’assessore Viti, è pervenuta a un giudizio negativo sull’operato dell’Agenzia, condividendo quanto già espresso nei mesi precedenti dalle società di revisione Mazars&Guerard e PriceWaterhouseCoopers. Ma la relazione finale ha aperto le porte a una possibile “rivitalizzazione” dell’ente, a patto di correggere tutti i punti di criticità emersi. Di seguito, i correttivi proposti dalla Commissione regionale. Rivisitazione dell’intera strategia, del modello organizzativo e della dotazione organica «Diventa importante - è scritto nella relazione - riconsiderare la capacità di sopravvivenza dell’ente come soggetto in grado di gestire la mission affidatagli. E’ necessario rivedere il modello organizzativo dell'Agenzia con criteri e metodi di approccio moderni, professionali e manageriali, ai fini del conseguimento delle finalità dell’Arbea e comunque tali da soddisfare i principi cardine della buona, corretta, trasparente ed efficace attività amministrativa. Sono state evidenziate delle carenze nell’assetto operativo dell'Agenzia, un «trascinamento» e una non risoluzione negli anni dei problemi strutturali dell’ente. Si è arrivati alla conclusione che l'Arbea non ha raggiunto una buona capacità di governo dei processi affidati, unita ad un agire non sempre ordinato, spesso in balia delle emergenze che hanno ostacolato la continuità e regolarità delle attività ordinarie, una deresponsabilizzazione da parte dei dirigenti rispetto ad una gestione che ruota molto intorno alla figura del direttore, carenze nell'elaborazione degli obiettivi e

Una pagina del Quotidiano dedicata al caso Arbea

nel controllo del loro conseguimento, con negative ricadute sull'efficacia della complessiva azione delle strutture. Questo ha provocato - spiega ancora la relazione che i dirigenti, nell'esercizio delle loro funzioni, non hanno mai «sentito» come proprie le scelte dell’ente e l’assenza di una programmazione ha determinato una erogazione spesso caotica e intempestiva dei servizi, con grave danno per l'utenza. «Gli obiettivi posti o non sono stati conseguiti o sono stati raggiunti solo parzialmente e al momento non si dispone di elementi per ipotizzare che la situazione possa a breve cambiare». Riguardo la dotazione organica, si è rilevato che l’Arbea, all’atto della sua istituzione nel 2001, si è potuta avvalere di personale messo a disposizione dall’Alsia (Agenzia di sviluppo e di innovazione) e dalla Regione o al ricorso al lavoro interinale. Per effetto del blocco delle assunzioni previsto dalle finanziarie statali, il reclutamento di personale a mezzo di procedure concorsuali è potuto avvenire solo dopo qualche anno dal suo avvio, con

l’assunzione di personale con contratto a tempo determinato per la durata di 3 anni, alla cui scadenza il rapporto di lavoro veniva interrotto, procedendosi solo successivamente alla definitiva stabilizzazione. Nel 2008 la Regione ha assentito all’ampliamento della pianta organica e all'espletamento delle procedure concorsuali di assunzione, stabilizzazione e scorrimento di graduatorie al fine di «assicurare un livello idoneo all'attività dell'organismo, portando il numero complessivo ad almeno 105 unità». Alla data del 31 dicembre del 2008 la dotazione organica effettiva era di 44 unità, inferiore di 61 rispetto alle 105 previste dall'organico di diritto approvato. Dunque, l’Arbea non ha rispettato la tempistica e l'attuale sospensione delle procedure concorsuali e di nuove assunzioni, su disposizione dell'assessore all'Agricoltura, fa presumere che anche il recente impegno ad imcrementare l'organico effettivo di un numero di posti comunque inferiore a quello della dotazione organica non sarà mantenuto. L’ente, pur confidando sul

supporto finanziario non indifferente garantito dalla Regione che si è accollata il peso economico dell'Arbea all'interno del patto di stabilità infraregionale, avrebbe dovuto e potuto assumere una più mirata strategia nella scelta delle priorità di personale da assumere, optando per la tipologia di profilo tecnico anziché amministrativo, di più evidente urgenza per la salvezza dell'ente, sia sotto il profilo della conservazione del riconosicmento che del recupero dell'efficienza operativa finalizzata ad evitare correzioni finanziarie. Revisione totale del sistema delle deleghe conferite all'esterno e delle competenze mantenute all'interno Dallo studio della documentazione in possesso della Commissione risulta che l'Arbea, benchè costituita come ente autonomo sul piano giuridico e finanziario, opera attraverso un massiccio sistema di deleghe. C’è un vizio di fondo, però, che riguarda questo meccanismo. Esite l’Opr (organismo pagatore regionale) che è nato per svincolarsi dall'Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) e assicurare la piena indipendenza della Regione Basilicata tramite un suo braccio operativo, l'Arbea appunto, che a sua volta deve garantire alla comunità il ruolo di "banca antifrode" nella corretta gestione dei fondi comunitari. Dalle ultime verifiche si è potuto constatare che l'Arbea, nata quindi per svolgere le funzioni di organismo pagatore, si annulla dietro un sistema di deleghe e dipendenze con la sua stessa matrice Agea che ne rendono improbabile l’efficienza e ne compromettono l’utilità e la sua stessa ragione di esistere. Come? L’intera domanda unica è gestita dall'Agea , così come tutta l'attività di controllo in loco e di condizionabilità. Di contro, l'Arbea ha conservato per sè tutta l'attività istruttoria dei Psr (programmi di sviluppo rurali), la più gravosa sia sul piano quantitativo che qualitativo perchè comprende la disamina tecnico-amministrativa di migliaia di domande annuali per la quale occorre una consistenza dotazionale

Ardsu Il governatore De Filippo incontra la rappresentanza degli studenti

Sette milioni per il diritto allo studio POTENZA - Si erano radunati a piazza Prefettura con le tende Canadesi per una sentita protesta per il momento di particolare difficoltà che sta vivendo l’Ardsu, l’ente lucano per il diritto allo studio. E, ieri, mattina il presidente De Filippo li ha incontrati, accettando la la proposta, fattagli dalla presidente e dal rappresentante degli studenti dell’Ardsu, Simona Morlino e Valeriano Di Stefano, «di convocare, nel più breve tempo possibile, la conferenza UniversitàRegione». Lo hanno annunciato gli stessi Morlino e Di Stefano, al termine dell’incontro con il governatore. Secondo gli studenti, la conferenza Università-Regione è un «tavolo di importanza straordinaria, mai riunitosi prima, in cui discutere e programmare gli interventi da attuare nei confronti dell’Università e del

diritto allo studio». Dopo la conferenza, De Filippo potrebbe incontrarel'intera rappresentanza studentesca. E nella tarda serata di ieri l’assessore Autilio ha annunciato l’approvazione del Piano integrato per il diritto allo studio per l’anno scolastico 20092010, che prevede «una spesa complessiva di 7.670.000 euro» e che ha l’obiettivo di «ren-

dere effettivo il diritto di tutti alla formazione, attraverso interventi per migliorare la qualità e l’efficacia del sistema di istruzione». Non è chiaro e se e quanta parte di questa somma potrebbe essere destinata all’Ardsu che vanta molti crediti nei confronti della Regione Basilicata. Autilio ha specificato solo che «2.320.000 euro sono destina-

ti gli interventi diretti per il diritto allo studio, 2.052.000 euro all’assegnazione delle borse di studio e al sostegno della spesa delle famiglie, 1.900.000 euro ai contributi ai Comuni per la fornitura gratuita dei libri di testo». Nell’ambito del piano, inoltre, «800 mila euro andranno al fondo per l’erogazione di un sussidio per le scuole dell’infanzia, 300 mila euro al sostegno degli alunni disabili, 145 mila euro ai contributi per le famiglie dei soggetti dislessici e 140 mila euro al sostegno delle scuole di aree montane». «Le finalità del piano –ha detto l’assessore alla Formazione, Antonio Autilio – sono l’arricchimento dell’offerta formativa, la lotta alla dispersione scolastica, l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio o di disagio socioculturale».

corposa non solo numericamente ma soprattutto professionalmente (il personale più idoneo deve essere necessariamente di profilo tecnico e non amministrativo). Non si critica il meccanismo della delega utilizzato anche da altri organismi pagatori operanti sul territorio nazionale, ma l'impostazione che ne è stata data. In altre situazioni l'Agea stessa delega determinate funzioni alle Regioni e ai centri di assistenza agricola, mentre gli Opr delegano le stesse Regioni, le province, le Comunità Montane e, solo in qualche caso, l'Agea. Non è certo ragionavole pensare di poter sostenere un carico di lavoro istruttorio di almeno 7.000 domande annue con una decina di unità tecniche, delegando invece all'Agea sia l'impostazione che la gestione informatica, la predisposizione degli elenchi e dei decreti di pagamento, lo svolgimento dei controlli. L'Arbea, dunque, sembra aver operato in senso esattamente contrario: l'attività in delega (controlli e pagamenti) ha finito con l'essere quella che l'ente avrebbe potuto (con le proprie forze) invece mantenere al suo interno, mentre ha demandato a terzi (Agea), tutto quello che avrebbe dovuto gestire autonomamente e direttamente (sistema informativo). Di contro, l'Arbea ha conservato tutta l'attività istruttoria del Piano di sviluppo rurale, la più gravosa sia sul piano quantitativo che qualitativo, non possedendo presumibilmente neanche oggi le forze per sostenerla. Emancipazione dell'Arbea da un sistema informativo non proprio Occorre dare maggiore impulso alla concreta istituzione del sistema informativo agricolo regionale (Siarb), di cui alle legge 14/2005, perchè possa diventare supporto operativo per la Regione, l'Arbea e l'Alsia, ma nel contempo, strumento di informazione e conoscenza per un mondo agricolo professionalmente e culturalmente cresciuto e in grado di avvalersi di strumenti informatici per il disbrigo di servizi e funzioni.

Latronico annuncia un incontro con il senatore Scarpa

Profondo rosso per l’agricoltura Viti: «Le priorità delle Regioni» LA protesta degli agricoltori non accenna ad attenuarsi. Ieri, il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi (confederazione italiani agricoltura) ha scritto al premier Berlusconi e ai ministri Giulio Tremonti, Roberto Maroni e Luca Zaia per chiedere l’immediata convocazione del tavolo dell’agroalimentare. «Non si può ascoltare soltanto la Confindustria e i sindacati dei lavoratori dipendenti. Occorre dare attenzione anche al settore agricolo, con oltre un milione di famiglie interessate». L’assessore Viti, ha ribadito in una nota che «le Regioni stanno mettendo a punto un piano di interventi a valere sulle risorse e sulle competenze di cui esse dispongono nel quadro della normativa comunitaria».

Ma anche che dal governo «non sono ancora pervenute le risposte reclamate da un mondo agricolo che vive una drammatica emergenza». Viti ha chiesto un nuovo incontro con il sottosegretario Letta. «Le Regioni – ha aggiunto Viti – hanno messo a punto una piattaforma di priorità relativa al consolidamento dei debiti, all’accesso al credito, alla moratoria fiscale e contributiva, alle risorse per le assicurazioni, al sostegno ai piani di settore, al reintegro dei fondi Fas per l’agricoltura». Il senatore Latronico ha invece annunciato un incontro tra il presidente della Commissione Agricoltura Paolo Scarpa con una delegazione di agricoltori dell'area del Mezzogiorno in agitazione da settimane con un presidio a Roma.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 ore in Basilicata

Giovedì 26 novembre 2009


BREVI

Giovedì 26 novembre 2009

CASSA INTEGRAZIONE IN SATA

MEDICINA DELLE CATASTROFI

CONGRESSO NAZIONALE UGL METALMECCANICI

Fiom chiede un incontro a Confindustria

Primo meeting internazionale a Potenza

Analisi dell’economia lucana

A SEGUITO della comunicazione Fiat Sata, per tramite di Confindustria di Basilicata, di ricorrerre alla cassa integrazione per tutti i 5.277 lavoratori dal 21 Dicembre al 6 gennaio la Fiom Cgil ha inoltrato una richiesta di incontro alla Confindustria per una verifica.

QUALI sono le nuove tecnologie e le tecniche ritenute oggi più efficaci per prestare soccorso in grandi eventi catastrofici, quali, per esempio, terremoti, alluvioni, frane al centro del primo meeting di medicina delle catastrofi che si terrà a Potenza all’Hotel Giubileo l’11 e il 12 dicembre

L’analisi dell’economia lucana al congresso nazionale dell’Ugl metalmeccanici grazie agli interventi di Michele Fontana, Giuseppe Linzotti e Giuseppe Giordano della segreteria regionale con il sostegno degli altri delegati lucani presenti.

IL CASO

Vicenda Lasme: «Si è chiusa nel modo peggiore» La Fiom lucana boccia la proposta aziendale. «Colpa del Ministero e della Regione» DOPO l’ultima mossa dei lavoratori della Lasme, con l’approvazione della proposta dell’azienda inizialmente biocciata dalla maggior parte degli operai che hanno votato, per la Fiom (che a differenza degli altri sindacati non ha firmato l’accordo a Roma, «la vicenda dei lavoratori della Lasme 2 di Melfi assume un carattere inquietante per i lavoratori e per il futuro produttivo della Basilicata e più in generale per il Mezzogiorno».

La delegazione Fiom e Cgil, unitamente ai delegati Fiom della Lasme 2 di Melfi, evidenzia come la vicenda «si sia chiusa nel modo peggiore a danno della comunità lucana per chiare responsabilità della direzione e della disattenzione del ministero dello Sviluppo economico e della Regione Basilicata che hanno fatto mancare il ruolo che gli è proprio di favorire la mediazione sociale tra i diversi interessi in campo, in questo caso sono pre-

valsi gli interessi imprenditoriali e delle speculazioni finanziarie». Come è noto la proposta aziendale ricorda la Fiom - respinta inizialmente da tutti i sindacati e dal voto libero delle assemblee dei lavoratori, prevede: lo spostamento delle produzioni da Melfi a Chiavari con lo smontaggio delle linee automatizzate “Dea” su cui venivano assemblati gli alzacristalli anteriori della Grande Punto (il grosso della produzione); l'impegno teorico su

82 assunzioni graduali a regime «non supportato dal livello di produzioni rimaste a Melfi» (precisa la Fiom), e «senza alcun criterio oggettivo»; «nessun impegno della Fiat Sata sul probabile piano di reindustrializzazione e liberazione immediata del sito Lasme 2 con trasferimento delle poche attività in un nuovo sito da ricercare; un programma di gestione degli esuberi, di tutti i 173 lavoratori, con l'utilizzo della mobilità».

Giuseppe Cillis

Anche a Potenza sabato la Cgil scende in piazza per chiedere lavoro, sicurezza e legalità

«Non c’è Paese senza Mezzogior» Ieri la conferenza stampa per presentare i contenuti della manifestazione POTENZA - Si incontreranno in piazza San Rocco alle 9 e 30 del mattino. Proseguiranno poi in corteo verso il “cuore” del centro storico di Potenza, piazza Mario Pagano, dove il segretario confederale nazionale, Fabrizio Solari, e quello regionale Antonio Pepe terranno i loro interventi conclusivi. La Cgil lucana serra di nuovo i ranghi e, con questo programma, si prepara alla manifestazione di sabato prossimo che vedrà le bandiere rosse del sindacato di Guglielmo Epifani sventolare, oltre che a Potenza, nelle città di Chieti e Napoli, a Bari e Messina, a Cosenza e Campobasso. In tutte queste piazze, ha spiegato il segretario generale lucano Antonio Pepe, anticipando l’iniziativa alla stampa, «ci aspettiamo il congruo sostegno dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti per denunciare la crescente gravità della si-

Un momento della conferenza stampa

tuazione economica e sociale nell’intero Mezzogiorno, la drammaticità del suo degrado territoriale e ambientale, l’emergenza occupazionale acuita da una crisi che, contrariamente a quanto si dice ultimamente, non

sembra giunta al capolinea». «La Cgil lucana –ha proseguito Pepe entrando nello specifico della Basilicata – manifesterà sabato prossimo per il lavoro, lo sviluppo e per una nuova coesione so-

ciale. Che scenda in piazza da sola – ha detto ancora il segretario – non significa che i problemi di cui ci faremo portatori nel corso della manifestazione siano meno gravi e urgenti da affrontare».

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del corteo di sabato prossimo, poi, i vertici della Cgil Basilicata hanno consegnato alla stampa una nuova piattaforma sulla quale intendono “impegnare” i governi nazionale e regionale, a seconda delle proprie competenze, al fine di «assumere il Mezzogiorno e la Basilicata quale priorità per il rilancio dell’economia nazionale». La piattaforma, è emerso nel corso degli interventi, «chiede un profondo cambiamento nelle azioni e nelle scelte di governo». «E’ fondamentale – ha detto in proposito Antonio Pepe – che ci si attivi per una nuova industrializzazione della Basilicata. Una industrializzazione – ha aggiunto che sappia tenere in conto le peculiarità dei territori e sia capace di incidere sul rafforzamento delle filiere produttive già presenti (auto, agroindustria, chimica e

mobile imbottito ndr)». «Sono necessarie – ha concluso Pepe - nuove politiche di welfare che includano i non autosufficienti ma anche gli studenti con famiglie disagiate, i precari e i disoccupati; nuove politiche ambientali incentrate sul riciclo dei rifiuti ed in grado, perciò, di creare nuova occupazione non clientelare e, infine, un piano infrastrutturale in grado di mettere a sistema la rete stradale primaria e secondaria della Basilicata”. Per questo ed altro ancora la Cgil scenderà in piazza sabato prossimo in sette città del Mezzogiorno d’Italia: “per far presente – hanno sottolineato con forza gli organizzatori della manifestazione –che l’Italia uscirà dalla crisi soltanto se l’intero Sud del Belpaese sarà messo nelle condizioni di vivere una nuova stagione di sviluppo sostenibile”. Michele Russomanno

CUCINA A 5 STELLE Il giornalista Luciano Pignataro

DGS APRIAMO 2 NUOVI PUNTI COMMERCIALI A POTENZA RICERCHIAMO PERSONALE AMBOSESSO PER LE MANSIONI DI: MAGAZZINO AMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE RICHIESTA DISPONIBILITA’ IMMEDIATA E FULL-TIME PER COLLOQUIO 0984/466122

Sarà il referente regionale vino e coordinatore della guida di Basilicata

Al Fandango il marchio “verace pizza”

Il giornalista Luciano Pignataro nuovo responsabile Slow Food

Guida Michelin: la Locand di Barile perde una stella

UNA squadra che si rinnova. E che, puntando sempre in alto, ingaggia sempre persone esperte e, per questo, in grado di incrementare sia la crescita sia l'affidabilità. E' il caso di Slow Food Campania che, su proposta del presidente Gaetano Pascale, ha nominato Luciano Pignataro, responsabile regionale vino e coordinatore della Guida per la Campania, Basilicata e Calabria di Slow Food Editore. «L'ingresso di Luciano Pignataro nella squadra di Slow Food Campania - ha commentato Gaetano Pascale - è frutto di un percorso che ci ha portati a condividere sempre più spesso visioni e idee sulle principali problematiche legate alla vitivinicoltura e che va oltre lo spessore e la professionalità con cui da anni si cimenta nel mondo del vino». «Sono convinto - ha aggiunto Gaetano Pascale - che ciò contribuirà ad elevare il livello del confronto all'interno dell'associazione e, nello stesso tempo, a dare delle risposte più efficaci ai produttori in chiave di qualità delle produzioni e di sostenibilità am-

bientale. Pertanto l'associazione regionale garantirà autonomia e supporto organizzativo a Luciano e a tutto lo staff che che lavorerà ai progetti sul vino che Slow Food metterà in campo prossimamente, a partire dalla nuova Guida dei vini». Luciano Pignataro, laureato in Filosofia e giornalista professionista, dal 1988 lavora al Mattino. Dal 1994 ha iniziato a curare la rubrica di enogastronomia diventata un punto di riferimento della crescita campana e meridionale e che, negli anni, lo ha portato a scrivere diverse guide, libri di grande successo e a varare eventi culturali di spessore. L'ultima opera in ordine cronologico è «101 vini da non perdere», dal 12 novembre scorso nelle librerie. Inoltre, dal 2004 cura il più seguito sito specializzato del Sud (www.lucianopignataro.it), rivolto ad appassionati e cultori ed oggi indispensabile per orientarsi, capire e valutare. La sua instancabile opera di divulgatore è stata riconosciuta con il Premio Luigi Veronelli 2008.

POTENZA - Una notizia positiva l’altra meno per la ristorazione lucana. Partiamo dalla seconda: ha fatto il giro dei giornali nazionali la notizia che riguarda la Locanda del Palazzo di Barile, che, insieme ad altre 13 attività italiane, è stata cancellata dalla guida della Michelin. Il motivo è semplice: i totalari da qualche tempo hanno deciso di sospendere l’attività di ristorazione. La prestigiosa guida aveva assegnata alla Locanda una stella, che equivale al riconoscimento di elevata e indiscussa qualità. E’ andata meglio, invece, al Fandango di località Scalera di Filiano, a cui è andato l’importante riconoscimento dell’associazione Verace pizza napoletana. Permettendo così al Fandango di essere il primo locale in provincia di Poenza a potersi fregiare del marchio di qualità (verace pizza) legato al rigidissimo disciplinare di produzione. Il ringraziamento dei titolari del fandango è andato allo staff, per aver scelto e continuato a preferire il locale, permettendo di raggiungere tali traguardi. Salvatore Gatta

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

18 24 Ore in Basilicata


Crisi dell’agricoltura e proposte del sindacato per il rilancio del settore: «Serve una legge regionale»

Uila, nuove sfide a congresso Le analisi dei segretari nazionali e locali, Mantegazza e Nardiello E’il grande giorno per la Uila di Basilicata. Presso il Park hotel a Potenza, si terrà, questa mattina, il primo congresso regionale della categoria della Uil che rappresenta il settore dell’Agroalimentare, della forestazione e dell’ambiente. Sarà presente anche il segretario generale della Uila nazionale, Stefano Mantegazza. I lavori si apriranno con la relazione del segretario regionale Gerardo Nardiello, cui seguirà il dibattito e le conclusioni del segretario generale Nazionale. Il difficile momento che sta vivendo l’agricoltura: è da qui che partirà la relazione di Nardiello. Un’analisi puntuale della drammatica crisi che colpisce il mondo intero ed in particolare quei settori, come l'agricoltura, già fortemente esposti alla concorrenza internazionale. Il segretario si soffermerà sulla necessità di ridare al settore primario quella centralità perduta in questi anni, anche perché sarà sempre più crescente il bisogno di derrate alimentari. «Senza un’agricoltura moderna ed efficiente non ci sarà sviluppo, né si potrà difendere adeguatamente l'ambiente». Perciò la Uila chiederà anche nel corso della discussione della nuova Pac (politica agricola comune, di accrescere le risorse a disposizione per il settore agricolo poiché l’Europa deve raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare. Risorse però che devono rispondere alle esigenze degli agricoltori che lavorano e vogliono investire e non speculare e vivere di assistenza. «Anche in Basilicata - sostiene il segretario regionale - l’abbandono della terra è stata una scelta sciagurata e bisogna ricorrere ai ripari

promuovendo a tutti i livelli la filiera agricola lucana, intensificando una rete turistica integrata e costruendo un piano per convincere i giovani a puntare sull’agricoltura.» Ecco perché la Uila sostiene la richiesta che viene dalle associazioni agricole di convocare gli stati generali dell’agricoltura lucana. E' necessario promuovere una legge regionale per la competitività del sistema agroalimentare e definire i piani di settore. Ma gli imprenditori agricoli devono impegnarsi a difendere il lavoro, combattere il sommerso e il precariato, favorire una reale integrazione dei lavoratori immigrati. Anche il settore agroalimentare è chiamato a dare un contributo maggiore convincendole grandi aziende a fare sistema con l'appa-

rato produttivo locale e mettendo in essere tutte le iniziative utili a salvare i posti di lavoro della Vicenzi che sono purtroppo a rischio. Nel corso del congresso si discuterà anche del rinnovo del nuovo Ccnl dei lavoratori alimentari che è stato sottoscritto unitariamente e con le nuove regole della riforma del modello contrattuale. Ma il Congresso della UILA sarà l'occasione anche per affrontare il tema dell'ambiente e della sua valorizzazione alla luce degli ultimi accordi sulla forestazione che permetteranno alle migliaia di addetti di raggiungere le 151 giornate e di riqualificarsi diventando ancor di più una risorsa indispensabile anche per difendere il nostro territorio dai rischi idro - geologici e per rendere economicamente produttiva la risorsa bosco.

Stefano Mantegazza e Gerardo Nardiello

A ciò si aggiungono le enormi potenzialità che si esplicheranno con il nuovo progetto delle “Vie Blu” che do-

vrà sempre più integrarsi con i piani di forestazione. Al Congresso parteciperanno 100 delegati in rap-

Cultura L’idea è dell’assessore alla Formazione: «Concentrare risorse sulla qualità»

presentanza di circa 4000 iscritti. Potenza, 25/11/2009 L'Addetto Stampa

Patto di stabilità

Disegno di legge per il patrimonio lucano

Sì della Regione al piano Api

zione che siano “strutturanti” e non effimeri. Di qui - conclude la nota dell’assessore regionale alla Formazione - la previsione, da un lato, di specifiche disposizioni sugli standard minimi di qualità e quantità per il patrimonio materiale e dall’altro di appositi registri regionali per gli operatori dell’offerta culturale. Il disegno di legge regionale inoltre punta a canalizzare tutte le risorse finanziarie a destinazione culturale, a qualsiasi titolo, rivenienti nel bilancio regionale in un unico ed unitario sistema di gestione ed impiego non solo per evitare dispersioni e frammentazioni ma soprattutto assicurare loro reale ed effettivo aggancio alla programmazione di settore nel suo complesso».

POTENZA - A seguito dell’incontro con i rappresentanti dell’Api, l’associazione delle Piccole e medie imprese, e con l’Abi, Associazione bancaria italiana, in riferimento al blocco dei pagamenti per il rispetto del Patto di stabilità, la Regione Basilicata ha predisposto la procedura per certificare i crediti liquidati ai soggetti pubblici e privati relativi a pagamenti da effettuare a gennaio 2010. Il dirigente generale del Dipartimento, Angelo Nardozza, ha inviato alle associazioni il modello di certificazione dei crediti per eventuali osservazioni. In mancanza di rilievi, l’Ufficio Ragioneria procederà già a partire dal lunedì.

POTENZA - Un disegno legislativo e programmatico organico ed unitario di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio “materiale” ed “immateriale” a valenza cultura della Basilicata è stato approvato dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio, ed è stato trasmesso al Consiglio Regionale. “Il ddl “Norme in materia di beni, attività culturali e spettacolo della Regione Basilicata” – spiega l’assessore Autilio – è determinato da una serie di elementi tra i quali l’evoluzione del quadro normativo nazionale e il progressivo cambiamento degli orientamenti in materia di Beni, Attività culturali e spettacolo, la modifica della Costituzione in senso

federalista con la conseguente approvazione del Nuovo Codice dei Beni Culturali, in modo da pervenire alla definizione di un adeguato quadro normativo al fine di promuovere e valorizzare i caratteri di unicità e specificità che connotano la Basilicata, con l’obiettivo di stimolare la competizione ed il protagonismo dei territori in un’ottica di rete». Tra le novità principali contenute nel ddl e alla base della regolamentazione del settore cultura l’esigenza di concentrare energie, mezzi e risorse su beni ed attività culturali che abbiano i caratteri della qualità, rilevanza e stabilità. «Nell’azione regionale di promozione e di sostegno – precisa l’assessore – intendiamo privilegiare interventi di tutela, valorizzazione e frui-

Il portavoce della Cei ha incontrato a Potenza i responsabili della comunicazione della Ac

Altri media al servizio della Chiesa L’evangelizzazione passa anche attraverso linguaggi e strumenti innovativi POTENZA - A otto anni dal grande incontro del 2002, si torna a riflettere sul rapporto tra Chiesa e mezzi di comunicazione. Il portavoce della Cei, Domenico Pompili, direttore dell’ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali, ha presieduto una conferenza stampa organizzata presso il Seminario minore di Potenza, sottolineando la necessità di «mettere in “rete” le numerose realtà cresciute in questi anni» e annunciando un convegno nazionale sul tema “Volti e linguaggi nell’era dei nuovi media” che si terrà a Roma dal 22 al 24 aprile 2010 e che chiamerà a raccolta il popolo della cultura e della comunicazione. Appassionati dei linguaggi dei nuovi “media” ma anche radicati nella propria identità di fede, abili nel districarsi attraverso i tratti mutevoli della “cultura digitale”, ma sempre pronti a rendere ragione del proprio punto di vista. Quelli che fanno cultura e comunicazione all'interno delle comunità cristiane sono cresciuti, maturati, aumentati in numero e competenze e sono pronti a diventare sempre più «testimoni digitali». Sarà questo, infatti, iltema del grande incontro promosso dalla Cei. «I media ha affermato Pompili - non sono semplicemente strumentineutri, masono al tempo stesso mezzo e messaggio, portatori di una nuova cultura che nasce, prima ancora che dai contenuti, dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare, con nuovi linguaggi, nuove tecniche, nuovi atteggiamenti psicologici. La loro incidenza

Seminario Cei

sui modi di pensare e di agire, sugli stili di vita, sulla coscienza personale e comunitaria, in una parola sulla cultura e sulla stessa evangelizzazione fa sì che la Chiesa non può non impegnarsi sempre più profondamente nel mutevole mondo delle comunicazioni sociali». Cosa è cambiato in questi anni? «Il mutamento più evidente nel mondo della comunicazioni è quello che ha visto gli utenti diventare “produttori” di contenuti, soprattutto all'interno dei nuovi mediae di Internet. È il passaggio a quello che gli esperti definiscono “web 2.0”. In questo contesto nasce una precisa sfida che è quella di integrare il «virtuale» dentro il «rea-

le», superando la contrapposizione forzata tra queste due dimensioni. "Virtuale" non vuol dire «fantasma» o inesistente, ma piuttosto potenziale. E questa potenzialità spiega pure perché ancora una volta il discorso da intraprendere non sia "asettico" o puramente tecnologico, ma sempre legato a doppio filo alla libertà e alla responsabilità dell'uomo. È l'uomo che fa la differenza e che decide del passaggio, ad esempio da una semplice connessione a una più compiuta relazione. Il convegno del 2010 sarà l'occasione per mettere in "rete" tutte queste realtà? «Certamente: sarà un’occasione per intessere relazioni e, in un’ottica più

ampia, di fare "rete". È importante che tutte queste esperienze e queste persone si conoscano e si raccordino tra loro. E poi, valore aggiunto non trascurabile, daremo l’opportunità di dialogare con studiosi ed esperti dei nuovi “media”: tra questi abbiamo invitato anche il noto informatico statunitense Nicholas Negroponte. Quali sono gli obiettivi che vi siete posti? «Ce ne sono davvero tanti. Ne enumero alcuni: elaborare una riflessione puntuale su credenti e nuovi media, così da suscitare testimoni che sappianovalorizzare lenuove opportunitàin chiave di comunicazione evangelica. Quindi mettere in "rete" le innumerevoli risorse comunicative capillarmente diffuse in tutto il territorio con il "network" cattolico del nostro Paese (165 giornali di ispirazione cristiana, circa 1 milione di copie diffuse a settimana e 100 radio locali, ndr). Ancora favorire la creatività, specie tra i più giovani, per migliorare la comunicazione “ecclesiale”. Infine tentare di leggere in termini di responsabilità educativa questa "overdose" di possibilità tecnologiche». Ne esce, quindi, il volto di una Chiesa sempre più attiva nel mondo dei nuovi media. Sì, non si tratta, però, di trasporre automaticamente la Chiesa sul web, ma di avere sempre più testimoni capaci di raccontare la vita e dunque la stessa esperienza della fede attraverso i nuovi linguaggi. an.ca.

Fondazione Nitti

Presidente Rolando ricevuto da Napolitano IL presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto ieri al Quirinale, Stefano Rolando, presidente designato della Fondazione "Francesco Saverio Nitti", Patrizia Nitti, presidente designata dell’associazione Nitti e Fabrizio Barca, componente del Comitato scientifico. Nel corso dell'incontro è stata presentata al Capo dello Stato l’attività della Fondazione costituita di recente a Melfi. Stefano Rolando a margine dell’incontro al Quirinale ha dichiarato: «Siamo profondamente grati al Presidente Napolitano che con gesto spontaneo, dopo avere egli reso visita alla Basilicata, ci ha chiamato, in piccola rappresentanza, al Quirinale per sentire di persona temi e propositi che abbiamo annunciato a Melfi il 17 novembre in occasione dell’atto costitutivo. Appena sette giorni dopo abbiamo potuto consegnargli questo atto e i documenti connessi».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 19

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

Nardiello (Pdci) sui programmi della Total

“Rifiuti Connection” di Dommarco su Current Tv

«Va bene il petrolio ma i posti di lavoro sono troppo pochi»

Sulla televisione di Gore film sulle ecomafie lucane

Pozzo petrolifero

IL PETROLIO va bene, i posti di lavoro che darà sono però davvero pochi: lo dice Giacomo Nardiello (Pdci), vicepresidente del consiglio regionale della Basilicata. Spiega Nardiello: «L’annuncio da parte dei nuovi dirigenti della Total dell'imminente ripresa dell'attività estrattiva per il pozzo Gorgoglione 2 nell'area del Sauro è senza dubbio positivo, ma la delusione è grande di fronte alla previsione che viene dagli stessi manager della società petrolifera francese che in questa prima fase la manodopera necessaria ammonta a poche decine di unità, di cui solo il 30% lucani. Le aspettative delle comunità dei paesi del Sauro - Corleto, Guardia, Gorgoglione, su tutti che secondo gli indicatori economici più recenti sono considerati tra quelle a più basso reddito e con indici di disoccupazione più elevati sono decisamente diverse». «Pur riconoscendo - prosegue che la Total ha deciso di affidare a imprese locali i lavori del cantiere

da riaprire, i 20-30 operai edili necessari ai quali aggiungere a breve una decina di operai specializzati alle dipendenze della Saipem, equivalgono al più classico “piatto di lenticchie” che non è accettabile rispetto al potenziale di ricchezza che produrranno i nostri giacimenti petroliferi. Per questo fanno bene le organizzazioni sindacali confederali ed in particolare quelle di categorie dei lavoratori edili a proporre la ripresa del confronto con i dirigenti della Total per avere un quadro completo dei posti di lavoro necessari nel 2010 e negli anni successivi. Inoltre, vanno approfonditi gli aspetti riferiti alla formazione professionale perché se la Total e le società appaltatrici di lavori e servizi hanno bisogno di figure specialistiche devono comunicarlo adesso per dare la possibilità di organizzare corsi ed attività di formazione, scongiurando l'alibi del ricorso a manodopera extraregionale», conclude il consigliere regionale.

Turismo/1 Nuove adesioni ai Pacchetti integrati

S’INTITOLAVA “Rifiuti Connection” il documentario sulle ecomafie e sulle emergenze ambientali della Basilicata andato in onda ieri sera alle 23 su Current Tv, la televisione su internet (canale 130 della piattaforma satellitare Sky) dell’ex candidato alla presidenza della Repubblica Usa, Al Gore. Il documentario è stato realizzato da Pietro Dommarco, dirigente della Ola (Organizzazione lucana ambientalista) l’inchiesta era inserita nel programma Vanguard Italia. «Rifiuti Connection - spiegano dalla Ola in un comunicato - per la prima volta in televisione porterà la questione rifiuti e gli interessi nascosti, proprio come le tonnellate di fanghi industriali e fosfogessi radioattivi interrati nell’ex area industriale di Tito Scalo, a dimostrazione di uno scandalo sotto gli occhi di tutti. Il Vanguard mostrerà falde contaminate e discariche di amianto a cielo aperto, fino alle storie delle vittime dell’asbesto, altra questione irrisolta di portata nazionale”. «Con il titolo “Rifiuti connection” - si legge in una nota di Current Tv - i filmmaker di Current.it hanno realizzato un'inchiesta “sul campo” che racconta i rifiuti, gli interessi e l'inquinamento di una regione un tempo definita “Isola felix”. La Basilicata ha tutte le caratteristiche di un'autenticabomba ecologicaacielo aperto, dove nel silenzio dell'informazione si nascondono pesanti eredità ed interessi multinazionali legati allo smaltimento dei rifiuti. Il reportage è stato realizzato tra quelle valli (Valle del Basento, Val Camastra, Val d'Agri, Valle dell'Ofanto) che dal sogno di un'industrializzazione chimica e petrolchimica oggi cedono alle mancate bonifiche di due siti d'interesse nazio-

La promozione del documentario su Current Tv

nale (Val Basento e Tito Scalo), all'emigrazione di massa, ai tassi altissimi di inquinamentoe malattie tumorali. Rifiuti e interessi nascosti, proprio come le tonnellate di fanghi industriali e fosfogessi radioattivi interrati nell'ex area industriale diTito Scalo che,per laprima volta, vengono mostrati al pubblico a dimostrazione di uno scandalo sotto gli occhi di tutti». «Il Vanguard - prosegue la nota mostrerà falde contaminate e discariche di amianto a cielo aperto, fino alle storie delle vittime dell'asbesto, altra questione irrisolta di

Turismo/2 Il commento di Franco Mattia (Pdl)

Con i Piot S. Angelo Le Fratte «Perché i piani abbiano successo e Naturalmente Lucano l’accoglienza deve migliorare»

Le Dolomiti Lucane

NUOVE adesioni - il Comune di Sant'Angelo Le Fratte e l’associazione Naturalmente Lucano - alla rete del comprensorio Dolomiti Lucane-Potentino dei Piot, ossia i Pacchetti integrati di offerta turistica. I cinque Piot sono suddivisi per aree turistiche nella provincia di Potenza: Maratea, Melfi e Vulture, Pollino, Val D’Agri, Dolomiti Lucane-Potentino. I sostenitori del Piot fino a ora sono Api, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confartigianato, Cna. Lo si legge in un comunicato ad hoc. Il territorio interessato ha il capoluogo di regione come "hub" (perno) per le infrastrutture di cui dispone (ferrovia, autostrada, collegamenti Bus nazionali) ed è caratterizzato da un attraente territorio montano e rurale con validi elementi di richiamo di visitatori in grado di fare da "traino" come il Volo dell’Angelo e il Parco della Grancia. Sono presenti, inoltre, una sia pur minima infrastruttura sciistica, (da riorganizzare) oltre ad un consistente patrimonio naturalistico. Tra gli obiettivi progettuali, dare impulso a ricettività complementare dell’ospitali-

I problemi alla battigia di Metaponto l’estate scorsa

tà diffusa che si posa con il turismo verde, la montagna, e le caratteristiche rurali e paesaggistiche del territori; consolidare la possibilità di elevare la qualità dell’offerta ricettiva esistente in termini di standard, caratteristiche, servizi; consolidare gli attrattori esistenti, come ad esempio il volo dell’angelo e la Grancia; favorire lo sviluppo di attrattori che ben si inseriscono nel filone vacanze attive, turismo verde, cultura; garantire la fruibilità dei contenitori culturali esistenti per dare certezza di programmazione; dare un impulso a iniziative in grado di dare consistenza di prodotto al turismo verde; consolidare tipologie di eventi in grado di distinguersi e di sincronizzarsi con l’immagine dei prodotti turistici dell’area del mondo rurale delle attività all’aria aperta e delle tradizioni; privilegiare la creazione di tutti quei servizi turistici necessari per arricchire l’offerta; inserire Potenza come hub, contenitore di posti letto e cittadina che offre intrattenimento urbano. Intanto per il Piot Melfi e Vulture si registra l'adesione del Gal Vulture-Alto Bradano.

PIOT? Sì, ma solo se il sistema turistico lucano si adegua ai migliori standard. E’ il commento di Franco Mattia, consigliere regionale del Pdl. Dice Mattia: «Nell'attuale delicata fase di predisposizione dei Piot (Pacchetti integrati di offerta turistica) nell'ambito del Piano Turistico Regionale, è indispensabile tenere conto delle indicazioni emerse dal sondaggio tra i turisti che fa parte del progetto “Basilicata Ok” dell'Adiconsum per adeguare servizi, ricettività ed organizzazione delle vacanze in Basilicata». «Nel leggere con attenzione - aggiunge - i pareri espressi da quanti hanno trascorso soggiorni di ferie estive nelle principali località turistiche dellaregione, specieinmerito ai servizi erogati, emergono ancora disfunzioni e carenze da superare, insieme ad alcune punte di moderata soddisfazione. Anche i turisti che rappresentano il punto di riferimento fondamentale e “super partes”per esprimere giudizi confermano che l'attività complessiva dell'industria turistica lucana è rimasta legata ai buoni propositivi della Giunta Regionale, questa vol-

ta affidati al nuovo Piano turistico regionale e all'inventiva e creatività di singoli operatori che devono far ricorso con propri investimenti a sempre nuove attrazioni di richiamo». «Non ci si può accontentare di un livello di generale sufficienza della soddisfazione dei vacanzieri - ammonisce l’esponente di centrodestra perché la competizione dei mercati turistici, fortemente legata al rapporto prezzi-qualità dei servizi, è sempre più spietata specie nel bacino del Mediterraneo e nel contesto europeo di nostro riferimento. Inoltre per evitare le situazioni che si sono registrate nelle ultime stagioni estive è necessario predisporre per tempo gli interventi di accoglienza turistica. Mi riferisco in particolare alla situazione dei lidi della costa ionico-metapontina e in particolare di Metaponto Lido che continuano a risentire del fenomeno dell'erosione della costa». Già lo scorsoanno nelleprime settimane dei mesi estivi numerosi bagnanti e turisti hanno disertato le spiagge di Metaponto. C'è il tempo adesso perché tutto ciò non si ripeta».

portata nazionale. Un sistema, quello dei "rifiuti connection" insostenibile per ilterritorio e l'ambiente ma economicamente sostenibile per le lobby. Si va dall'ampliamento delle discariche alla contaminazione delle aree industriali, dagli inceneritori camuffati da centrali a biomassa e cementifici al traffico dei rifiuti, nazionale e internazionale. Tante voci, testimonianze dirette di chi vive, soffre, racconta e combatte questo sistema tra cui il magistrato Vincenzo Montemurro e il referente regionale dell'associazione Libera don Marcello Cozzi».

Turismo/3 Una pagina sul sito dell’amministrazione

Il Comune di Potenza si apre alle webproposte

Veduta del capoluogo

IL COMUNE di Potenza chiede ai cittadini di diventare “consulenti” - ovviamente, volontari - sui Piot, i Pacchetti integrati di offerta turistica». Spiega il sindaco, Vito Santarsiero: «I Piot (pacchetti integrati di offerta turistica) rappresentano uno strumento innovativo per rafforzare l'offerta turistica sul nostro territorio». L’intervento di Santarsiero è venuto dopo l’illustrazione, nel Ridotto del Teatro Stabile, con l'assessore Gennaro Straziuso ed il Direttore dell'Apt Perri, delbandoche metteadisposizione 80 milioni di euro per sviluppare azioni che consentiranno interventi di sviluppo su un vasto fronte. Erano state invitate tutte le associazioni culturali, turistiche, imprenditive e di categoria che operano nel settore dello sviluppo turistico nella nostra città. L'incontro è stato finalizzato ad avere elementi di conoscenza e chiarezza sui Piot che fanno riferimento ad un avviso pubblico della Regione Basilicata.

L'amministrazione comunale ha predisposto sul sito internet www.comune.potenza.it nella pagina principale un link relativo al bando e mette a disposizione delle associazioni un indirizzo di posta elettronica ufficiostampa@comune.potenza.it al quale poter inviare osservazioni, domande e proposte. Ha aggiunto Santarsiero: «La Città di Potenza attraverso il protagonismo dei privati può definire una importante proposta per sviluppare un'azione che ci veda all'altezza della sfida. Con iPiot siavviano percorsi di sviluppo integrato dei territori». Perri ha dichiarato: «Anche la Città di Potenza, attraverso il ruolo propositivo dei privati, può concorrere alla nascita di un turismo diverso e più competitivo». Conclude Straziuso: «Con i Piot ci poniamo l'obiettivo di favorire un nuovo protagonismo degli operatori e dei territori per un rafforzamento del turismo1.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

20 24 Ore in Basilicata


21

Giovedì 26 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Le “strisciate” con il bancoposta moltiplicate per cento: centinaia i cittadini agli sportelli

«Un’anomalia» dispendiosa L’azienda risponde: «Risolveremo in poche ore». Ma ieri sera i conti erano in rosso HA speso appena 35 euro per fare alcuni acquisti, ma il suo estratto conto ha registrato un debito di 3.500 euro. È costata cara la spesa ad alcuni cittadini che posseggono la carta bancoposta. Per un errore del sistema informatico delle Poste, infatti, ogni “strisciata” è stata moltiplicata per cento. «Preoccupatissima - racconta una giovane donna del capoluogo che ha avuto la sgradita sorpresa ieri mattina - ho subito pensato che qualcuno avesse clonato la mia carta e che avrei dovuto dire addio per sempre ai miei soldi». Presa dal panico, allora, ha deciso di chiedere spiegazioni alle Poste centrali. Si è recata prima all’agenzia di Potenza centro e lì ha iniziato ad avere le prime risposte. All’ufficio - racconta c’erano altre cinque persone nella stessa situazione. Qualcuno anche con un debito di diecimila euro. «Praticamente -dice - la somma spesa con l'ultimo strisciato veniva moltiplicata per cento». E così chi ha effettuato grandi spese con la carta può trovarsi sotto anche di migliaia di euro. Allo sportello, però, non sono state date tutte le necessarie informazioni agli utenti, come invece sarebbe stato opportuno fare. Innervosita e sempre più allarmata, la donna si è recata all'agenzia di via delle Acacie. Decine di clienti di Poste italiane in fila con in mano l'estratto conto pretendendo delucidazioni. «Ci dicono -racconta la nostra testimone - che si è verificato un problema tecnico a livello nazionale e che quindi dobbiamo contattare la direzione generale». A questo punto, è stato contattato il numero verde delle Poste italiane. Ma siccome il problema ha riguardato migliaia di utenti in tutta Italia, il numero verde è andato in tilt. Un paese intero è “in rivolta”. Tantissime le segnalazioni. Per non

Un ufficio postale

parlare dei disservizi per chi, con un debito così elevato, non ha potuto utilizzare la carta al momento dell'acquisto e magari non potrà ricaricarla in tempi brevi. In tempi brevissimi, invece, Poste Italiane ritiene di poter risolvere il problema. In una nota, infatti, comunica che «in seguito a un'anomalia contabile, alcune transazioni effettuate recentemente con la carta postamat, presso gli esercizi commerciali e bancomat,

potrebbero aver generato un addebito superiore a quello effettivo. Poste Italiane - continua la nota - rassicura i clienti che il ripristino dei corretti saldi è in corso e sarà completato nelle prossime ore». La nota è arrivata in redazione - su nostra sollecitazione - in mattinata. Alle 18 di ieri, però, la nostra testimone ha continuato a riscontrare nell'estratto conto questa “anomalia”. Lo stesso hanno denunciato

altri malcapitati che si sono accorti dell'incongruenza anche in un secondo momento, incrementando sempre di più la lista dei “rivoltosi”. Dalle innumerevoli chiamate effettuate al numero verde, d'altronde, si può facilmente ipotizzare una elevatissima percentuale di casi di questo tipo in tutta Italia. Pertanto, pur augurandolo, è difficile pensare che il problema sia risolvibile in qualche ora. Anna Martino

IN CITTÀ

Alcol

Violenza donne

Un progetto per i giovani

Una giornata di riflessione

BISOGNA evitare che alcol e droga diventino una piaga: un progetto.

UN CONVEGNO e tante proposte per prevenire un fenomeno in crescita.

a pag. 22

a pag. 24

IN PROVINCIA

Melfi

Rionero

123 famiglie sollevate

Gaudianello in sciopero

SEMBRA essersi risolta positivamente la vicenda delle 123 famiglie di Melfi.

SCIOPERO ad oltranza nello stabilimento della Gaudianello.

a pag. 31

a pag. 30

VODAFONE RISARCISCE DUE ACQUIRENTI DI CELLULARI DIFETTOSI

Ma quanto mi costi? Tremila euro QUEI due cellulari acquistati sono diventati, per il signor Rocco Becce, un vero incubo. Alla fine di una battaglia legale, la magistratura ha decretato che la colpa era della compagnia telefonica, e l’ha condannata a pagare 3.105 euro e 67 centesimi. La Vodafone ha già inviato l’assegno. I due cellulari furono acquistati il 4 e 5 gennaio scorso in un negozio di Potenza. Costavano 361 euro l’uno. Passati pochi mesi, visto che funzionavano male, l’acquirente li aveva portati dal rivenditore che li avevafatti aggiustare. Ma i difetti erano sempre presenti. E allora Becce aveva chiesto la sostituzine con una diffida formale. Da quel momento è cominciato

GLI ALTRI NOI

Immigrazione, 441 richieste di emersione SONO 441 le richieste per l’emersione dal lavoro irregolare ricevute dallo sportello unico per l’immigrazione della Prefettura di Potenza, di cui 67 già evase. I dati sono stati resi noti ieri dal prefetto di Potenza, Luigi Riccio, nel corso della riunione del consiglio territoriale per l’immigrazione. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Regione, della Provincia, della Questura, della Direzione provinciale del lavoro e della Camera di commercio, nonché le associazioni di categoria e di volontariato e le organizzazioni sindacali. Il prefetto ha illustrato il progetto “Nirva”, che punta a implementare una rete unitaria e condivisa da organizzazioni pubbliche e private, al fine di coadiuvare il ritorno volontario assistito e la possibilità per i migranti di beneficiare di un sostegno logistico ed economico. I migranti cui è rivolta l’iniziativa sono i richiedenti asilo politico, i migranti vittime di forme di maltrattamento, le persone con disabilità, disagi familiari con presenza di figli minori. I destinatari possono rivolgersi al patronato Acli di Potenza.

il procedimento davanti al giudice di pace Maria Rosaria Bonifacio. Da una parte Becce insieme alla signora Donatina Lacerenza, dall’altra il negozio e la Vodafone. Il negoziante ha provato a defilarsi, ma il giudice ha spiegato che invece anche lui era a pieno titolo chiamato in giudizio, come anello della “catena di distribuzione”. Anche la Vodafone ha cercato di trarsi d’impaccio, ma il giudice ha ricordato che è stata chiamataingiudizionon daBeccemadallo stesso negozio. Alla fine, il giudice di pace ha deciso che ai ricorrenti spettava il risarcimento di 722 euro più gli interessi e le spese legali. Il tutto a spese del la Vodafone (il negoziante è stato considerato «indenne»).

ANGELO FERRAMISCO AI DOMICILIARI SONO stati disposti gli arresti domiciliari per Angelo Marco Ferramisco, accusato di aver sottratto 155 euro dalla cassa di un bar. L’uomo (nome noto in città ma soprattutto alle forze dell’ordine), intorno alle 5.15 del mattino, avrebbe forzato una finestra del bar e, introdottosi nel locale, avrebbe sottratto la somma. Ferramisco, difeso dall’avvocato Massimo Laurita, è stato riconosciuto nei fotogrammi del sistema di video sorveglianza a circuito chiuso. Le misure cautelari - spiega nell’ordinanza il gip Gerardina Romaniello - sono necessarie per il concreto pericolo di reiterazione del reato.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza


22 Potenza

Giovedì 26 novembre 2009

Potenza 23

Agenda

Giovedì 26 novembre 2009

Stand in piazza Pagano per “Campagna amica”

Xingjian e Aristakisyan al Potenza film festival

Al museo provinciale l’universo delle “Dissonanze”

Lo stupore e l’incanto da Vicino e da Lontano

ASPETTANDO il mercato di campagna amica, il prossimo 29 novembre, dalle 7 alle 23, in piazza Mario Pagano verranno allestiti degli stand per la vendita diretta dei prodotti agro alimentari lucani. Campagna Amica è il progetto Coldiretti per un’agricoltura impegnata in un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore che si propone di: favorire lo sviluppo locale per tutelare l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita; tutelare la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta alimentare e promuovere i prodotti tipici e l’alimentazione made in Italy.

DALL’1 al 5 dicembre torna il Potenza International Film festival con un ricchissimo programma e ospiti internazionali tra cui il premio Nobel Gao Xingjian, il critico cinematografico Enrico Ghezzi, il regista russo Artur Aristakisyan, il regista iraniano-canadese Babak Payami, il produttore indiano Ram Prasad Devineni , il fotoreporter Davide Monteleone. La cerimonia di inizio, a cui parteciperanno tutti gli autori dei film e i giurati, è prevista per il primo dicembre prossimo alle 19 presso la sala grande del teatro Stabile di Potenza. Aprirà il festival la performance poetica e provocante di Linda Cleary.

FINO al prossimo 31 dicembre, al museo provinciale, sarà possibile vistare la mostra “Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne”. organizzata e promossa dalla Presidenza della Provincia di Potenza e dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza. L’allestimento della mostra “dissonanze” si propone di rappresentare il racconto e l’iconografia del genere femminile nei mezzi di comunicazione in particolare carta stampata e video. E’ un racconto dissonante perché emergono i contrasti in cui la donna e il suo corpo sono immersi nella società contemporanea.

SI terrà a Potenza, sabato 28 novembre, alle 18, prossimo, nelle sale della Pinacoteca provinciale, l’inaugurazione della mostra fotografica “Vicino-Lontano”, organizzata dall’Inner Wheel di Potenza, e dedicata all’opera fotografica di Renato Maffione. L’evento gode del patrocinio del comune di Potenza, della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata, e racconterà per immagini, con un taglio creativo e poetico, l’incanto di persone e di luoghi sconosciuti, e la bellezza delle cose vicine ma altrettanto preziose e sorprendenti. La mostra sarà visitabile sino al 17 gennaio 2010.

IN VIA VERDI

AMBIENTE

I GIOVANI CONTRO ALCOL E DROGA

La prevenzione va di scena in piazza

IERI, in via Verdi, di fronte alla scuola elementare San Giovanni Bosco, è stato realizzato un intervento sperimentale promosso dall’unità di direzione Trasporti e viabilità del comune di Potenza, insieme al professore Cuomo della facoltà di Ingegneria della università di Basilicata, che punta a limitare le vibrazioni da traffico. In particolare la ricerca, in collaborazione con il professore Michele Agostinacchio e l’ingegnere Gianluca Cuomo della facoltà di Ingegneria dell’università degli Studi della Basilicata è mirata a valutare la riduzione delle vibrazioni da traffico veicolare in ambito urbano. Tale studio si concretizza mediante l’utilizzo, all’interno del pacchetto della pavimentazione stradale, di uno strato intermedio, inglobato in quelli già esistenti, realizzato mediante il cosiddetto “scrap tyre”, ovvero il triturato di pneumatici dismessi: dunque, innovazione attraverso al sostenibilità con materiale riciclato. «Questa innovativa soluzione progettuale – hanno commentato il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore alla Mobilità Pietro Campagna - permette di poter realizzare una pavimentazione stradale che, nel rispetto degli attuali standard normativi europei in tema di riciclaggio, può ridurre le sollecitazioni indotte nei manufatti a ridosso delle infrastrutture viarie interessate dall’intervento». Sono stati inseriti gli strati intermedi (tappeto assorbente e misto di separazione), lasciando di seguito aperta, nella seconda fascia oraria di traffico l’altra corsia a senso alternato. Nei prossimi giorni - spiega una nota dell’amministrazione - sarà avviata una nuova ricerca, sempre con la università di Basilicata, nell’area di Poggio Tre Galli per l’incremento della sicurezza stradale e della verifica dei flussi veicolari.

SI chiama “Di Scena Noi.. Non credete alle favole, fate festa con la testa” il progetto dedicato alla prevenzione dell’abuso di droga e alcol e che chiama proprio i giovani alla mobilitazione e al protagonismo. L’appuntamento è per lunedì prossimo, alle 16.30, in piazza Don Bosco. Il Ser.T. di Potenza, in collaborazione con l’unità di direzione Servizi sociali del comune di Potenza, l’Apofil (agenzia provinciale di formazione), l’associazione universitaria “Sui Generis”, i volontari del Servizio civile hanno organizzato un evento/spettacolo finalizzato alla prevenzione del rischio dell’uso di sostanze psicotrope e alcol. Il progetto nasce dall’idea - spiega una nota - di dare vita a un evento che possa offrire varie opportunità. Così si parte dal mettere in piazza il talento di molti giovani e partire dai loro interessi per una comunicazione più efficace, fino al raccogliere idee, messaggi , liberamente lasciati dai giovani per gli adulti, per conoscere la loro cultura. Ancora, validare modalità e meccanismi di informazione con i giovani promotori e protagonisti del progetto. Ecco, allora, che la piazza diventa un laboratorio, uno spazio aperto che crea l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi, favorendo l’espressività e la voglia di protagonismo. In programma diversi laboratori: arti plastiche; writing e arte; teatro di strada (come giocoleria e mimica); break dance e riflessione sulla cultura hip hop; manipolazione di materiali poveri e di riciclo; arti visive, fumetti, illustrazioni, video, grafica di comunicazione; musica. I ragazzi presentaranno la loro arte attraverso esposizioni, performance live, spazi di counselling. In piazza sarà installato un maxi schermo che proietterà musica e spot dedicati alla prevenzione.

ma il progetto si completa Più tardi, dalle 20 alle 24, all’interno del teatro “Don Bo- anche con dettagli “culturali” sco” si terrà la rappresenta- indirizzati alla sostenibilità: zione teatrale “Non credete basti pensare che la copertina alle….favole”, con l’esibizione del Dvd è stata realizzata in di gruppi musicali e di break carta ecologica per sensibilizdance e la proiezione del video zare a un uso più consapevole dell’ambiente (le copie del Dvd “Le Sostanze Invisibili”, negli edificiuna sensibili video-narrazione, una storia , regolarmente vidimate con di amicizia di un gruppo di bollino Siae, saranno distriadolescenti e il rapporto con buite negli istituti scolastici l’alcol e le sostanze psicoattive della città). All’evento parteciperanno rivolta ad un target di ragazzi dai 14 ai 18 anni (il testo, con- gli operatori dell’associazione siderata la problematica trat- Iskra e Cestrim per gli intertata, è stato validato dal SerT venti del progetto “L’altra Notte”. Hanno offerto la propria di Potenza). Il progetto sostenuto dal co- collaborazione la parrocchia mune di Potenza (assessorato Don Bosco, i gestori delle cafalle Politiche e Servizi Sociali) fetterie di piazza Don Bosco, e dall’Asp, è stato ideato e rea- l’istituto statale d’arte di Polizzato dalle associazioni - tenza, il Csv Basilicata, l’assoZer0971 e Abito in Scena, ciazione culturale “La Luna al «pensato per mettere in guar- Guinzaglio”, la cooperativa dia, con un linguaggio amico, Betania di Potenza. L’assessorato alle Politiche e sui pericoli collegati all’uso di alcol e sostanze psicotrope, servizi sociali con delega alle realizzato per ottimizzare le ri- politiche contro la droga e consorse presenti sul territorio, tro l’alcoolismo attraverso la favorire la condivisione di ini- stretta collaborazione con ziative mirate a promuovere la l’Asp - continua la nota - sta cultura della prevenzione e la operando in modo consolidato tutela della salute, attivare si- per sostenere una comunità in nergie tra istituzioni, associa- salute, con il ricorso ad azioni trasversali e all’aggregazione zioni mondo giovanile».

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Una città di Vie verdi

Una chiacchierata tra presidenti

di più enti con cui condividere strategie e metodologie. «Questo lavoro aggregativo – hanno detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore ai servizi sociali Donato Pace - tende a far superare la tradizionale asimmetria tra soggetti istituzionali e del terzo settore ponendo l’accento sulla reinterpretazione del principio di sussidiarietà e partecipazione con l’obiettivo di implementare una effettiva collaborazione tra pubblico e volontariato che concordano strategie, nel rispetto delle proprie specificità , mettono a sistema risorse disponibili , condividono metodi, prassi e interventi finalizzati alla costruzione di una cultura della condivisione di responsabilità, un modello di welfare maturo». Il punto, «salute e prevenzione come impegno condiviso e partecipato, a livello di comunità locale, che si coniuga con il protagonismo dei giovani, non solo fruitori ma attori del processo preventivo, e con la loro capacità di “vivere lo spazio” e riempirlo di significati».

HANNO messo mani a un programma di rinaturalizzazione del territorio e per questo hanno deciso di convocare una serie di incontri. Martedì scorso si è svolto un incontro tecnico comune-università con gli uffici interessati del municipioe il dipartimento Ambiente e territorio della Università degli Studi di Basilicata per verificare l’avanzamento dei lavori relativi alla proposta di vie Verdi per la “Città Natura” di Potenza. L’idea di base sviluppata dall’ufficio Ambiente e qualità urbana, con la stretta collaborazione dell’università degli studi della Basilicata (Dapit) «è semplice e rivoluzionaria e - spiega una nota - configura un percorso di collegamento con possibili diramazioni tra tutte le aree verdi che aspirano a divenire un percorso ecologico in evoluzione. L’incontro fa seguito alle attività già avviate dopo una convenzione stipulata tra comune e università: i primi risultati del lavorosono statiillustratial sindacoSantarsiero e prospettano la realizzazione di un sistema integrato di collegamenti pedonali e ciclabili dei parchi urbani e delle “Masse Verdi” già presenti attraverso “Vie Verdi”, “Aree-Eventi”, e “Laboratori naturalisticoscientifici”. Già il regolamento urbanistico prevede un “sistema dei parchi” urbani composto dai parchi fluviale del Basento, Baden Powell, tratto Ospedale-Università, Vallone Macchia Romana, Fossa del Canale, Sistema delle Macchie, Sant’Antonio La Macchia, Villa del Prefetto, Villa di Santa Maria, Montereale, Parco del Seminario, Parco dell’Europa Unita, Parco Rossellino e il Bosco di Pallareta. Il sindaco e gli assessori hanno espresso «apprezzamento per il lavoro avviato che indica un modo di pensare diversamente alla città. In maniera organica –hanno detto - stiamo lavorando a un sistemadi rinaturalizzazionedelterritorio che consentirà alla città di Potenza di caratterizzarsi sempre più quale luogo di nuova integrazione tra ambiente naturale e ambiente antropizzato».

Ti mando un dolce augurio che come un raggio di sole riesca ad arrivare fino a te ed illuminare il tuo viso per scoprirne i dolci lineamenti e far sì che i tuoi occhi risplendano di quel meraviglioso verde smeraldo che ti è stato donato... Buon compleanno mia piccola dolce ossessione... un bacino! ti amo Giovanni.

Sala 1 The Twilight saga 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Oggi sposi 117.30 - 20 - 22.30 Sala 3 The Twilight saga 18 - 21 Sala 4 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 5 2012 18.30 - 21.30 Sala 6 Planet 51 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Nemico pubblico 17.30 - 20.30

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’ultimo Pulcinella 19 - 21

Nemico pubblico ILfilm racconta la storia del mitico fuorilegge dell'epoca della Grande Depressione Economica Americana, John Dillinger (Johnny Depp), il carismatico rapinatore di banche reso dai suoi raid lampo l'obiettivo principale del migliore agente dell'FBI dei tempi di J. Edgar Hoover, Melvin Purvis...

Planet 51 GLI abitanti del Pianeta 51, delle creature che non hanno mai visto l'uomo, vivono col terrore di essere invasi dagli stranieri. Quando il Capitano Charles Baker, atterra per un guasto proprio in quel pianeta, deve fare in modo di non essere imprigionato per avere qualche speranza di far ritorno a casa. Grazie all'aiuto di un abitante del luogo il Capitano proverà ad aggiustare la navicella e riprendere il proprio viaggio

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 26 NOVEMBRE Brienza, piazza Europa, 12

0971/444822

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti

800 900999

Acta

0971 55616

Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile)

813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo

118 611111 0971 612562

Pronto Soccorso

0971 26907

Consultorio

0971 310111

Asp

Ateneo Centralino

0971 201111

Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129 0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Pneumatici riciclati ammorbidiscono le vibrazioni del traffico

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 26 novembre 2009

Telefono Donna, compie venti anni di attività e dialoga con istituzioni e enti impegnati nella battaglia

Contro la violenza sulle donne Denunce in aumento: il ruolo delle associazioni e la necessità di fare rete Compie gli anni l’associazione camente attuale» come definidi volontariato Telefono Don- ta dallo stesso presidente della na. Venti anni di attività carat- Repubblica Giorgio Napolitaterizzata da «presenza, impe- no, anche l’apporto fornito gno e passione» che sono stati dalle istituzioni. «Il ministero festeggiati ieri, in concomi- dell’Interno ha sottoscritto un tanza con le celebrazioni della apposito protocollo col minigiornata mondiale contro la stero delle Pari opportunità violenza sulle donne, nel tea- per perseverare nel cammino tro Stabile di Potenza. Conver- di lotta alla violenza – ha spiesazioni in un salottino allesti- gato Maria Lucia Trezza, vice to sul palco del teatro tra la pre- prefetto del capoluogo – Entro sidente dell’associazione, Cin- la fine dell’anno la stessa prezia Marroccoli, e gli attori poli- fettura di Potenza sottoscrivetici istituzionali e associativi rà un’intesa con Asl, agenti e che con Telefono donna colla- tribunale per promuovere borano col comune intento di strategie comuni per contradifendere le donne da ogni tipo stare questo fenomeno». Iniziative analoghe di violenza; sia sono state proquesta sessuale mosse anche dalfisica o psicolola stessa Regiogica. ne Basilicata, co«Solo collabome illustrato da rando si può si Nunzia Chiazzo, può sconfiggere autorità per i dila piaga della ritti e le pari opviolenza sulle portunità donne – ha spiedell’ente. «Abgato ieri Cinzia biamo già apMarroccoli poggiato proquando la viogetti promossi a lenza avviene livello nazionale poi tra le mura – ha spiegato domestiche quel’autorità – al sto diventa un contempo cerproblema anche chiamo di attedi natura socio- Intermezzi d’arpa nella serata nerci al rispetto culturale. E’ imdei principi riportante fare rete tra le persone che quotidia- portati nell’asse relativo all’innamente hanno a che fare e os- clusione sociale del piano opeservano le relazioni tra uomini rativo del fondo sociale euroe donne». Una rete che, sul ter- peo, relativo al triennio 2007ritorio, si fa anzitutto con i 2013». «E’ importante agire per la rappresentanti delle forze dell’ordine. «Quando ci trovia- divulgazione dei piani trienmo ad affrontare reati che ri- nali di azioni positive - ha agguardano i maltrattamenti e giunto la consigliera regionagli abusi sulle donne la colla- le di parità, Anna Maria Fanelborazione che viene fornita li – e spingere per la loro adodalle associazioni di volonta- zione presso enti pubblici e pririato come Telefono donna è vati corredati da un codice etifondamentale – ha aggiunto co volto alla salvaguardia delle Barbara Strappato, capo della donne contro discriminazioni squadra mobile della questura e violenze». Resta comunque di Potenza –E’dalle associazio- forte la necessita di azioni sini che spesso partono le de- nergiche, anche tra associanunce che sono aumentate ri- zioni, perché come detto da Tispetto al passato ma che conti- na Paggi, direttrice del Csv Banuano ad arrivare sempre silicata, «i tanti volontariati troppo tardi». Importante nel- possono svolgere da propulsola lotta alla violenza sulle don- ri del cambiamento». ne, un’emergenza «drammatiAnna Musacchio

BREVI EMERGENZA CARCERI

«C’è sovraffollamento» Impegno parlamentari Pdl

La chiacchierata con Cinzia Marroccoli (a destra) - foto Andrea Mattiacci

LA PROPOSTA

Punti d’accoglienza in ospedale La presidente della commissione regionale per le Pari opportunità, Antonietta Botta, e le componenti rappresentanti le organizzazioni sindacali Cgil, Lella Romagno, Cisl, Giuseppina D’Alessandro, e Uil, Libera Russo, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, hanno voluto promuovere «una proposta che rappresenti prima di tutto una sfida culturale». La commissione, spiega la presidente Botta, propone di attivare, d’intesa con il dipartimento di Sicurezza sociale, presso i presidi ospedalieri regionali, alcuni sportelli in grado di accogliere tutte le donne vittime di soprusi e violenze, attraverso l’impiego di figure specializzate e secondo un percorso che tuteli le situazioni di maggiore vulnerabilità. Ecco perchè chiedono «di poter sviluppare azioni concrete che favoriscano l’accoglienza, presso le strutture ospedaliere, di tutte le donne vittime di violenza. Insieme con il dipartimento regionale vorremmo sperimentare un sistema integrato di misure capace di valutare l’impatto di quello che si programma e si realizza. Il progetto che intendiamo promuovere prevede la elaborazione di una ricerca, da realizzarsi attraverso la somministrazione di questionari ad operatori sanitari e alle donne seguite dai centri anti –violenza, per indagare la presa in carico medico – sanitaria, sia dal punto di vista degli operatori, sia delle utenti». Le rappresentanto della Crpo hanno chiesto, all’assessore alla Sanità, Antonio Potenza, «di procedere alla definizione di un tavolo di concertazione e all’individuazione di una comune metodologia di lavoro tra tutti i soggetti che si ritieneutile coinvolgere per ladefinizione degli ambitidi azione e dell’assegnazione dei compiti secondo le peculiarità di ciascuno». L’assessore Potenza – hanno riferito - nell’accogliere la proposta della commissione si è reso ampiamente disponibile a verificare e realizzare, all’interno dei nascenti distretti territoriali, percorsi “ad hoc”per le donne che hanno subito violenza.

Le dichiarazioni e i commenti: sindacato e politica si interrogano e sollecitano

Un’emergenza che richiama la prevenzione «La violenza maschile perpetrata per la maggior parte all’interno della famiglia o di legami affettivi è la prima causa di morte delle donne in Italia». Le donne della Cgildi Basilicata spiegano che «la dignità delle donne nell’accesso al lavoro e nei rapporti di lavoro è ostacolata da stereotipi di genere e pregiudizi sessisti e omofobi. Nei luoghi di lavoro le molestie sessuali sono la forma di mobbing più diffusa, in particolare contro le donne migranti». Anche in Basilicata l’occupazione femminile «è ai livellipiùbassi rispettoallamedia europea ed in un momento di crisi economica ed occupazionale come quello che stiamo attraversando, le donne sono le prime ad essere espulse dal processo produttivo aggiungono - In questo contesto il ricatto sessuale è lo strumento usato per togliere alle donne i diritti di lavoratrice e di persona». «L’appello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché la Giornata internazionale contro la violenza alle donne rappresenti un’occasione perriflettere su un fenomeno purtroppo ancora drammaticamente attuale fa eco al consigliera del Prc, Emilia Simonetti - individuando gli strumenti idonei a combatterlo, soprattutto sul piano della cultura e del rispetto di genere, contiene il messaggio autentico di una Giornata che, anche in Basilicata, non può lasciare alcuno spazio al-

la retorica celebrativa». In questa terra «l’emozione e la rabbia per l’efferatezza dell’assassinio di Grazia Gioviale sono ancora troppo recenti per non provocare, non solo da parte delle donne, risposte adeguate a un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto aspetti inediti. Il crescente aumento dei casi di stalking, che con periodicità colpiscono le donne lucane, è preoccupante. E’ soprattutto questa la testimonianza – aggiunge – di come ci sia bisogno non soltanto di normative di legge adeguate e

comunque da applicare con maggiore speditezza ed efficacia, ma soprattutto di prevenire ogni forma di violenza contro le donne». Ancora un commento dalla senatrice del Pd, Maria Antezza. «La violenza contro le donne è un’emergenza sociale ed è una delle piaghe più vergognose del nostro tempo - spiega - Il rimedio più efficace per contrastarla è soprattutto la prevenzione, per questo è fondamentale investire e rafforzare i servizi di assistenza e i centri antiviolenza territoriali.

Come ha autorevolmente affermato il presidente Napolitano, la giornata di oggi deve rappresentare un’occasione per riflettere sul triste fenomeno e per compiere passi in avanti nella direzione della promozione di una cultura più rispettosa della dignità femminile». Del resto, «i dati emersi dalla conferenza sulla violenza femminile, che si è tenuta durante il G8, testimoniano che tanto ancora si deve fare, nel nostro Paese e a livello mondiale, per estirpare questa mala pianta».

Quella «malata» attrazione consumistica LA RIFLESSIONE non è solo di genere. Nella giornata dedicata alla lotta contro ogni forma di violenza sulle donne, sono intervenuti anche i consiglieri provinciali Vincenzo Libonati e Giuseppe Dileo (Dec). La giornata «non rievoca solo fatti della memoria storica, ma impone una seria riflessione sul ruolo delle istituzioni nella difesa e nella tutela delle donne oltreché sull’importanza di mettere in atto ogni azione utile a reprimere atti violenti, partendo dalla concezione che la donna non è un oggetto di cui disfarsene a piacimento ma è un essere umano, portatrice di nuova vita, e come tale va rispettata». «Da tempo la donna è al centro di una quotidianità malata che ne mostra il corpo solo per mera attrazione consumistica: non solo si invade l’intimo di ogni individuo-donna, ma si turba in alcuni casi la psicologia dei più deboli, pronti a tro-

vare sfogo nella violenza per soddisfare quel senso di vuoto, colmato con atti distruttivi contro la donna ritenuta oggetto - aggiungono - In pieno terzo millennio, non si può non affidare alla politica, alle regole mediatiche da reinserire, al contesto religioso e sociale un’azione comune utile a diradare episodi di violenza e a far in modo che vili aggressioni non violino i diritti umani basilari, i diritti sessuali e i diritti alla dignità personale». Ecco perchè «la giornata di riflessione contro ogni forma di violenza sulle donne, deve porre tutti di fronte allo stesso obbiettivo che è il rispetto per il genere femminile. E deve contribuire a richiamare all’attenzione e ai propri doveri di cittadini, tutti coloro che fingono di non sapere e che, troppe volte, pur di non sentire l’urlo disperato di chi chiede aiuto, si girano dall’altra parte».

IL consigliere regionale Sergio Lapenna (Pdl) ha effettuato una visita al carcere di Potenza e ha «potuto constatare ancora una volta le criticità e le difficoltà quotidiane che vivono i detenuti e gli agenti penitenziari a causa del sovraffollamento, ma anche la organizzazione efficiente ed il senso umanitario del personale che vi lavora» Il numero nella media dei detenuti è pari a 265, con una capienza 169 (regolamentare), 228 (tollerabile). Attualmente sono presenti 270 detenuti di cui molti sono stranieri. «Il sovraffollamento - spiega Lapenna - è determinato dai continui trasferimenti dei detenuti dalle regioni limitrofe. L’istituto necessita di interventi di ristrutturazione importanti, ma i fondi si attendono ormai da diverso tempo». Chiede un intervento del ministero. Gli fa eco, però, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che annuncia di voler richiamare richiamare, con gli altri colleghi parlamentari del Pdl, l’attenzione del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, «per trovare le soluzioni possibili al problema. In particolare chiederemo al Guardasigilli di porre rimedio all’attuale situazione della casa circondariale di Potenza, dove a causa della carenza di organico, gli agenti sono costretti a turni di lavoro massacranti».

PROVINCIA

Un ordine del giorno sulla chiusura delle facoltà EDILIZIA scolastica, formazione, ambiente, rifiuti: questi i temi al centro del dibattito nel corso della seduta di consiglio provinciale che si è svolta ieri. Approvata all’unanimità la variazione al bilancio di previsione esercizio finanziario 2009, l’assemblea ha raccolto all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal capogruppo Tommaso Samela (Pd) e da altri consiglieri, contro la chiusura di alcuni corsi di laurea presso l’Università degli studi della Basilicata.

PIAZZA PREFETTURA

Riqualificazione presentata al comitato di quartiere OGGI, alle 19 nella sala dell’arco di Palazzo di citta’ il sindaco illustrera’ al comitato di quartiere del centro storico e alle associazioni dei commercianti il progetto di riqualificazione di piazza prefettura rimodulato dopo le sollecitazioni arrivate dalla cittadinanza.

A REGGIO EMILIA

Arrestato potentino “rapinatore mancato” UN POLIZIOTTO di quartiere di Reggio Emilia ha bloccato e arrestato un mancato rapinatore che aveva appena tentato di strappare un orologio Rolex d’oro dal polso di una commerciante al settimo mese di gravidanza. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri nel centro di Reggio Emilia. L’arrestato è Maurizio Mattiacci di 34 anni, nato a Potenza e residente a Reggio Emilia, pluripregiudicato e noto tossicodipendente. La vittima della tentata rapina è stata trasportata in ospedale per precauzione. Approfittando dell’assenza di clienti, il pregiudicato è entrato nel negozio gestito dalla ventottenne e ha cercato di strapparle l’orologio. La donna ha reagito, è riuscita a divincolarsi e correre in strada dove ha dato l’allarme. Mattiacci è stato bloccato e arrestato per tentata rapina e lesioni personali.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Potenza


25 Tito: la storia di Angela e Antonio Dolce. Si rompono le acque e nasce Emanuele

Nato sul divano di casa sua I genitori non fanno in tempo a raggiungere l’ospedale e il papà diventa ostetrico TITO - Si chiama Emanuele il bimbo nato lo scorso venerdì sera scivolando comodamente sul divano di casa. Un destino scritto fin dal principio. Emanuele è un nome di origine ebraica, Immanuel, che significa niente di meno che “Dio con noi”. E Dio - lo dice anche il papà di Emanuele, Antonio Dolce, ripensando a quel momento - doveva proprio essere con lui il giorno della sua nascita. Sono quasi le 21 di venerdì 20 novembre. Lucia, moglie di Antonio, si sente poco bene. I sintomi sono inequivocabili. Il parto si avvicina. Si trova a casa della mamma in contrada Rammotta, a cinque minuti da Tito. Lei, insieme al marito e al figlioletto di cinque anni, abita in paese. Appena iniziate le doglie rintraccia telefonicamente Antonio, che in pochissimo tempo la raggiunge. Si precipitano a casa per prendere la valigia con i panni, già pronta per il ricovero in ospedale. Il San Carlo, a Potenza, è vicino. Il tempo di recuperare il necessario. Ma a Lucia si rompono le acque. Antonio chiama il 118. Lucia si avvicina al divano per il dolore. Un attimo ed Emanuele viene al mondo. «Scivola praticamente sul divano di casa», racconta il papà. L'istinto di Antonio è quello di avvicinarsi al bambino e mettergli delicatamente la punta di un dito in bocca. «Avevo paura non respiras-

Il piccolo Emanuele Dolce, la cui nascita i genitori sicuramente ricorderanno

se». Il neonato scoppia a piangere. Chiama nuovamente il 118. Lo mettono in contatto con l'ambulanza che sta per arrivare. I medici gli danno indicazioni sul da farsi e lo tranquillizzano. «Mi chiedono - racconta - innanzitutto se stesse piangendo. E siccome Emanuele stava piangendo, mi tranquillizzano dicendo che è un buon segno. Poi mi suggeriscono di chiamare il medico di guardia, che come avvisato arriva immediatamente. E poi, di tagliare il cordone ombelicale». Antonio si avvicina a quel fagottino, che intanto ha avvolto in morbidi asciu-

gamani per tenerlo al caldo. «Lo prendo - dice - dolcemente dalla testolina con le braccia. Avevo paura di fargli del male, ma non potevo certo lasciarlo così». L'idea di tagliargli il cordone ombelicale, però, lo terrorizza. Va in cucina per prendere delle forbici. «L'operazione non è certo facile. Così decido di aspettare il medico». Nel frattempo il medico di guardia arriva sul posto ed effettuata l'operazione. Dalla prima telefonata al 118 è passato poco più di un quarto d'ora. L'equipe chiamata in soccorso trova Angela e il piccolo Emanuele sul divano di casa Dolce in ottime

condizioni. Verranno entrambi ricoverati al San Carlo per un paio di giorni. Emanuele sarà sotto osservazione per un piccolo inconveniente dovuto a un più veloce fluire del sangue, ma nulla di grave. A distanza di qualche giorno dalla nascita è sprizzante di gioia, Antonio afferma: «Fortunatamente è andato tutto bene. I medici si sono anche complimentati con me per come ho affrontato la situazione, ma un qualsiasi imprevisto in una situazione del genere poteva essere fatale sia per mia moglie che per il bambino» . Anna Martino

A Sasso di Castalda “Diabete e igiene di vita”

SASSO DI CASTALDA “Diabete e igiene di vita” è stato il tema dell’incontro a Sasso di Castalda, dove sono confluiti tanti ragazzi ed adolescenti in età evolutiva, provenienti anche dalla provincia di Matera, a cui hanno dato informazioni mirate i diabetologi Pino Citro e Franco Cervellino. Un vero e proprio campo scuola organizzato da Gianfranco Palese del Direttivo dell’Associazione dei Diabetici Lucani (ALAD-FAND) a cui hanno portato il saluto il presidente dell’Associazione Antonio Papaleo, il sinda-

co Rocco Perrone, il direttore sanitario dell’Asp Giuseppe Cugno e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Potenza. Un’iniziativa importante - riferiscono gli organizzatori - che, inserendosi nella settimana dedicata dall’Onu alla malattia diabetica, ha inteso insistere sulla formazione mirata a rendere la vita del diabetico sempre più degna, a ciò corrispondendo con una assistenza qualificata, a partire da un uso appropriato dei presidi di nuova generazione, quali i microinfusori».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


27 Il sindaco Pasquale Scelzo emetterà, sul tratto comunale, un’ordinanza di divieto ai mezzi pesanti

Traffico a Brienza, disagi infiniti Avviare i lavori sul sesto lotto della Tito-Brienza è sempre più una necessità BRIENZA - Ancora disagi nel centro abitato burgentino. La mole di traffico che quotidianamente dalla Ss 598 della “Fondo Valle dell’Agri” deve congiungersi con la Ss 95 continua a non prendere pace. «I recenti lavori di asfalto delle strade messi in campo dall’Anas e dal Comune hanno evidenziato da un lato la difficoltà per un centro come Brienza nell’accogliere un numero eccessivo di automobili e mezzi pesanti - si legge in una nota - e dall’altro la necessità di avviare i lavori del sesto lotto della Tito-Brienza. A tutto questo si aggiunge anche l’intervento di pavimentazione di un tratto del selciato di via Mario Pagano». «In assenza di risposte riguardo il progetto della Tito -Brienza - dichiara il primo cittadino Pasquale Scelzo ed all’ultimazione dei lavori in corso, che andranno avanti per una settimana circa, emetterò un’ordinanza di divieto ai mezzi pesanti sul tratto comunale». «A questo punto non si può più sperare in soluzioni tampone (come la bretella di Sasso di Castalda) - prosegue la nota - quello che serve è l’avvio dei lavori per terminare la SS 92 e garantire finalmente la tutela della sa-

Traffico a Brienza

lute dei residenti». Solo qualche giorno fa sulla questione è intervenuta anche la Cgil Val d’Agri. «Ancora una volta, riemergono i disagi, sia in termini di rallentamento della circolazione sia di aumento del già notevole traffico che il centro

burgentino è costretto a sopportare quotidianamente. Il completamento del tratto stradale - ha ribadito il segretario della Cgil Mario Fulco - riveste anche un’importante valenza economica giacché la sua cantierizzazione immediata da una par-

CONVOCAZIONE Domani consiglio municipale ad Anzi ANZI - Domani alle 17, presso la sala consiliare “Pasquale Garaguso” si riunirà il consiglio comunale di Anzi, per la trattazione diversi ordini del giorno, tra cui: Approvazione verbali seduta precedente; Ratifica Deliberazione di Giunta Comunale. n° 93 del 21-10-2009 avente ad oggetto “Approvazione Variazione al Bilancio di previsione 2009. Provvedimenti”; Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009. Approvazione. Provvedimenti.

te allevierebbe la forte crisi occupazionale che si registra nell’ area e che va facendosi sempre più drammatica, dall’altra favorirebbe se non lo sviluppo, quanto meno il mantenimento di quelle ormai poche attività industriali ed economiche che ancora resistono sul territorio. La Cgil da tempo denuncia la paradossale vicenda e sollecita le Istituzioni a tutti i livelli per risolvere il problema. Occorre alzare forte la voce del territorio e chiedere l’intervento di tutti e a tutti i livelli istituzionali perché si dia attuazione a quanto previsto nell'accordo di programma». I promotori e i sostenitori del comitato spontaneo “Pro sesto lotto della Tito – Brienza” stanno invece adoperandosi per raccogliere le firme da sottoporre al governatore Vito De Filippo, affinché si assumano impegni precisi e in tempi celeri per l’ultimazione dell’arteria. Per quanto riguarda invece lo specifico dei lavori sul tratto burgentino di via Mario Pagano, «non si esclude che una volta ultimati - conclude la nota si trasformi in isola pedonale. Solo in questo modo si eviterebbe la continua deturpazione e se ne conserverebbe la specificità». Angela Scelzo

La decisione presa dal primo cittadino Gerardo Mariani

Ordinanza di chiusura per tre frantoi di Muro Lucano MURO LUCANO - Il primo cittadino di Muro Lucano, Gerardo Mariani, ha emesso ieri mattina l’ordinanza di chiusura dei tre frantoi oleari muresi in seguito alle ispezioni del Nas di Potenza. Visto il verbale relativo all’ispezione igienico- sanitaria, redatto dal comando carabinieri per la Tutela della Salute, congiuntamente a dirigenti del S.i.a.n A.s.p di Potenza ed alla contestuale sospensione di attività, si è ritenuto doveroso nell’interesse dell’igiene e della salute pubblica provvedere ad emettere l’ordinanza di chiusura fino a quando nelle tre strutture non saranno effettuati tutti i lavori ordinati dal Nas. I tre frantoi sono gli unici nel Marmo- Melandro. Nel pieno della lavorazione, che dura solo 15 giorni all’anno,

sono giunte le ispezioni nelle strutture di trasformazione del comparto oleario ed è dunque un’attività limitata alle sole aziende agricole. Il primo cittadino Mariani esclude che a Muro Lucano «ci sia qualche cittadino tanto vile e nemico delle persone che lavorano nei frantoi. Ma se ciò fosse vero, mi auguro che i cittadini sappiano isolare queste schegge impazzite&nb sp; che rincorrono solo qualche segnale di vana gloria, con la speranza così di non sparire dalla scena politica. Il tutto però è solo a danno della comunità». Dopo la firma dell’ordinanza il sindaco Mariani ha incontrato i titolari dei tre franoti muresi per esortarli a mettersi in regola in tempi celeri, pur sobbarcandosi qualche spesa in più al fine di riprendere il servizio nell’area del Gerardo Mariani Marmo Platano.

Banda larga e pensiline in consiglio a Pietragalla PIETRAGALLA - Nelcorso del consiglio comunale di Pietragalla svoltosi nellaserata dimartedì scorso,l'esponente di minoranza in seno alla massima assise istituzionale municipale Valentino Pepe, espressione della lista civica "Vivere Pietragalla" ha svolto un duplice intervento su due argomentazioni differenti. Nel primo caso ha rivolto l'invito «al sindaco, alla giunta comunale e al consiglio comunale a sottoscrivere l'appello del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti il quale chiede a tutti gli amministratori locali di firmare l'appello sul diritto all'accesso ad internet grazie alla banda larga, appello sottoscritto anche dal presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, affinchè anche in

Italia venga promulgata una legge dello Stato che riconosca l'accesso ad internet in banda larga come servizio universale e quindi come diritto per tutti i cittadini». Nel secondo intervento Pepe sottolinea invece «la necessità di intervenire sullo stato precario in cui versano le pensiline nel centro abitato di Pietragalla, nei luoghi di sosta dei mezzi di trasporto pubblico tenuto conto che sono numerosissime le persone che viaggiano con i mezzi pubblici. Le pensiline sono necessarie sia per proteggersi dal sole che dalle intemperie atmosferiche, per cui richiedo che la situazione venga riportata in uno stato decoroso, soprattutto per garantire un servizio efficiente all'utenza» Antonio Bevilacqua

«Basta con i problemi Telecom ad Anzi»

Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi

ANZI - «Da circa due anni, con cadenza periodica, si verificano spiacevoli inconvenienti relativi a guasti sulle linee telefoniche della Telecom, ad Anzi, e precisamente nella popolosa frazione di “San Donato” o nelle attigue contrade di “Santa Caterina” e “Santa Maria Maddalena”». E' quanto ha lamentato il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, in una nota inviata alla Telecom di Potenza ed al Prefetto. Al sindaco anzese, infatti, giungono, quotidianamente, lamentele da parte di numerosi utenti della Telecom, di frequenti guasti sulle linee telefoniche a servizio delle loro abitazioni, che non vengono tempestivamente riparati, nonostante le immediate e reiterate segnalazioni e sollecitazioni, da parte degli stessi utenti, al numero 187. «Nel corso delle segnalazioni dei guasti - ha scritto Giovanni Petruzzi - sistematicamente sono stati evidenziati la priorità e l'urgenza di utilizzare l'apparecchio telefonico a servizio delle varie abitazioni, ove vivono anche bambini e persone anziane che spesso restano soli a casa». L'ultimo guasto si protrae dallo scorso 19 novembre, senza che sino ai reclami

siano seguiti interventi di riparazione. Il sindaco di Anzi ha, quindi, sollecitato la Telecom «all'immediata riparazione del guasto in termini definitivi e strutturali, magari con la sostituzione del cavo interrato lungo il tratto della strada provinciale 16 “Marsicana”, che congiunge al centro abitato di Anzi (via Umberto I) e di quello palificato, che si protrae lungo la strada comunale di collegamento, tra la crocevia del cimitero e la frazione di “San Donato”». «Ci si appella poi - ha proseguito il primo cittadino anzese, Giovanni Petruzzi - alla sensibilità istituzionale del Prefetto di Potenza, affinché si adoperi per garantire a tutti gli utenti del servizio telefonico, residenti ad Anzi, l'effettiva e stabile fruibilità del servizio». Petruzzi, infine, ha colto l'occasione per sollecitare la sistemazione dei cavi aerei delle linee Telecom, dislocati sull'intero territorio di Anzi, «che versano in uno stato di precarietà statica, tali da rappresentare un potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità, oltre a condizionare negativamente l'impatto estetico del centro abitato ed a deturpare il decoro urbano». Donato Pavese

Sabato prossimo saranno proiettati cortometraggi legati all’acqua

Percorsi umani all’Oasi del Wwf PIGNOLA - “Zer0971”, associazione di promozione sociale è ideatrice della manifestazione “Percorsi Umani”, promossa l'anno scorso in occasione delle celebrazioni, il 10 dicembre, del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La manifestazione prevede un percorso appunto attraverso diverse forme artistiche quali: il cinema, il teatro e la fotografia. Il tema di questa edizione di Percorsi Umani è l'acqua quale diritto fondamentale. Il primo appuntamento si è svolto sabato a Rivello presso l'ex Convento di S.Antonio. Numerosi i presenti alla proiezione del film documentario “Flow- per amore dell'acqua” di Irena Salina. Un viaggio attraver-

so il pianeta che affronta il tema dell'acqua in riferimento ai problemi legati all'inquinamento, al controllo e distribuzione delle risorse idriche, allepatologie ealla mortalità nei Paesi in cui il diritto all'acqua potabile è negato alla stragrande maggioranza della popolazione. Flow è uno straordinario lavoro di denuncia. Studiosi e ambientalisti di diversa nazionalità hanno contribuito alla sua realizzazione fornendo dati allarmanti sull'importanza del bene acqua che diamo per scontato ma che non è infinito; una risorsa che viene commercializzata come un qualsiasi prodottoe che generaun giro d'affari di quattrocento miliardi di dollari l'anno. L'acqua è così terza

dopo l'elettricità e il petrolio. Da qui il timore che a breve, dopo le guerre per l'oro nero, ci saranno conflitti per il controllo dell'oro blu. Pensiamoci quando apriamo il rubinetto o stappiamo una bottiglia. “Percorsi Umani” prosegue e “Zer0971” con l'assessorato alle Politiche Sociali, Pace e Immigrazione della Provincia di Potenza organizza un incontro sul tema “L'acqua quale diritto universale”. Sabato 28 novembre, a partire dalle ore 18 presso l'Oasi WWF, lago di Pignola. Saranno proiettati i cortometraggi: “Una Goccia Tira l'Altra” e “Le Acque di Chenini” a cura di Ethnos Film. Seguirà dibattito. Simona Brancati

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


29

Lagonegro Dura nota del Popolo della libertà

Villa D’Agri Critico Mazziotta

Molte polemiche Bagarre nell’ultimo Consiglio per l’eliminazione Il Pdl all’attacco della giunta della piazzetta LAGONEGRO - In seguito agli eventi accaduti durante il Consiglio Comunale di Lagonegro di venerdì 20 novembre, il Popolo della Libertà di Lagonegro denuncia apertamente la situazione insostenibile e al contempo ridicola in cui versa la politica cittadina. A causa dell'assenza contemporanea di alcuni Consiglieri indipendenti e di maggioranza, e all'allontanamento volontario di tutti i Consiglieri di opposizione, è venuto a mancare il numero legale per il regolare svolgimento dell'assemblea. «La maggioranza - si legge in una nota - di concerto con il segretario Fontana, ha tentato di procedere alla votazione di alcuni Regolamenti con cavilli pretestuosi e nella totale noncuranza delle regole Statutarie e della democrazia, cercando addirittura complicità presso alcuni Consiglieri dell'opposizione ad eccezione di quelli del PdL. Questo episodio è solo l'ultimo di una serie in cui la maggioranza di centro sinistra ha mostrato la sua sfacciataggine e prepotenza nel tentativo di nascondere i propri limiti nella capacità di governo della città. Ancora una volta, nonostante il numero di Consiglieri assolutamente favorevole, questa maggioranza ha chiuso le porte del

RIFIUTI NEL LAGONEGRESE

Pisani scrive alla Comunità montana LAURIA - Ancora dubbi sulla raccolta differenziata nel Lagonegrese. L'affidamento per la gestione consortile del servizio dovrà essere rivisto in base al decreto Ronchi approvato definitivamente dal Parlamento nei giorni scorsi. Il sindaco di Lauria Antonio Pisani, intanto, ha scritto al Commissario della comunità montana Lagonegrese Domenico Carlomagno per chiarire la posizione di Lauria, attualmente fuori dal consorzio, e chiedere delucidazioni sulle procedure in corso. Alla Comunità montana, come ha confermato Carlomagno, si sta lavorando per mettere a punto il nuovo soggetto a totale capitale pubblico che dovrebbe gestire la raccolta differenziata insieme ad altri servizi «secondo - dice Carlomagno l'indirizzo concordato con i sindaci nel corso dell'ultima riunione». L'articolo 15 sull'affidamento dei servizi pubblici del decreto Ronchi oltre all'acqua riguarda anche i rifiuti e il trasporto pubblico. Così, spiega Carlomagno, adesso si sta approfondendo la procedura secondo le nuove disposizioni. «In settimana - chiude Carlomagno - dovrebbe esserci un ulteriore incontro con i sindaci». Pisani, nella lettera inviata anche all'Assessore regionale all'ambiente e agli altri sindaci del consorzio, ha ribadito i

Municipio ai cittadini intervenuti per vedere discusse e deliberate le proprie istanze. I Consiglieri Comunali del Popolo della

motivi che hanno portato il Consiglio comunale ad uscire da Alesia srl e dal consorzio. Basati, non su scelte campanilistiche, ma per le inadempienze di Alesia, per la sua situazione debitoria, per le vertenze giudiziarie pendenti tra Alesia e i soci privati e per la scelta della Comunità montana di allontanarsi dall'affidamento con gara ad evidenza pubblica a favore di un affidamento diretto ad Alesia. Ora Pisani si dice d'accordo con il nuovo soggetto pubblico ma prima di prendere un'ulteriore decisione, fermo restando la volontà del Comune di Lauria di procedere ad una gestione consortile del servizio, ha scritto a Carlomagno per chiedere chiarimenti. In particolare su quali sono le procedure che la Comunità montana sta adottando, come saràorganizzata giuridicamentela nuova struttura pubblica e quali saranno i tempi. Il primo gennaio 2010 le amministrazioni pubbliche dovranno per legge portare la percentuale della raccolta differenziata al 40 per cento. La gestione consortile del servizio e l'utilizzo del nuovo Sistema integrato di Carpineto i cui lavori sono in fase di ultimazione, sono per i 9 comuni del Lagonegrese la strada per adeguarsi alle norme. Francesco Zaccara

Libertà di Lagonegro - conclude la nota - non sono più disposti a fornire protezione in Consiglio e sopperire con la loro presenza, lavoro

e buona fede alle assenze - a volte croniche - dei membri dell'attuale maggioranza». Emilia Manco

VILLA D'AGRI - Polemiche per l'eliminazione della piccola piazzetta di fronte alla Caserma dei Carabinieri, nel corso principale del paese. Cantieri aperti nel centro valligiano. Dalle fasi finali di ultimazione dei lavori della piazza principale “Zecchttin” all'ultimo cantiere aperto quello della piccola piazzetta, di fronte al corso principale, vicino alla sede della seconda delegazione. Da pochi giorni la piazzetta è stata “buttata giù”. Nello specifico fontana e panchine sono state eliminate per far posto ad una nuova fase di percorso urbanistico. Un progetto che ha destato non poche polemiche, soprattutto, da parte del consigliere di minoranza del Pdl, Giovanni Mazziotta che su facebook, il popolare sito di social network, ha pubblicato “il caterpillar ''Cantiani'' a Villa d'Agri ! Pensate - spiega Mazziotta sul blog - solo 5 mesi fa si sistemava una piazzetta di fronte ai carabinieri a Villa d'Agri, si posizionava una bella fontana con delle belle panchine, il tutto per la imminente campagna elettorale di Giugno, ed oggi che fanno... con un caterpillar buttano tutto giù. Credo ...che stavolta bisognerà davvero adire la Corte dei

Noepoli, bambini contagiati dal carisma della Williams Un momento della manifestazione

NOEPOLI - Continua la visita in Basilicata di Betty Williams, premio Nobel per la pace nel 1976, per illustrare le sue idee di pace nell'ambito del progetto “La Città della Pace per i Bambini in Basilicata”. Dopo che nei giorni scorsi, ha incontrato gli adulti per mostrare il suo meraviglioso progetto, martedì scorso, accompagnata da Laura Kiss presidente della “World Centers of Compassion for ChilVAL D'AGRI - Evidenziare e concertare le linee d'indirizzo del Piano Forestale d'indirizzo Territoriale della Comunità Montana Alto Agri. Fornire indirizzi a medio e lungo termine al fine di valorizzare le risorse interne e di creare le condizioni per dare risposte concrete agli amministratori, agli operatori della filiera foresta - legno - energia, agli addetti ed ai fruitori del settore turistico - ricreativo assicurando, nel contempo, la salvaguardia del patrimonio forestale. Questo lo scopo dell'incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la sede municipale di Gru-

dren Italia”, si è dedicata ai piccoli delle scuole elementari e medie di Guardia Perticara e Noepoli. Anche il comune di Noepoli, insieme a Valsinni, Guardia Perticara, Miglionico, Scanzano e Sant'Arcangelo, questi ultimi due comuni capofila, ha aderito al progetto della Williams, la quale attraverso l'associazione, da lei fondata e presieduta, intende organizzare dei corsi d'educazione alla pace al fine di ospitare dei bambini provenienti da nazioni del terzo mondo dove sono in atto delle guerre feroci. I corsi, denominati “Le vie della Pace”, sono già in corso di svolgimento e sono rivolti agli insegnanti delle scuole ed agli operatori sociali. Il progetto inizia a diventare realtà dunque, il comune di Sant'Arcangelo, a quanto ci dice il sindaco Domenico Esposito è già al lavoro e

nella prossima primavera riuscirà ad accogliere i primi venticinque bambini provenienti da campi di accoglienza, ubicati nel nostro territorio nazionale. Questi bimbi, in prevalenza cittadini africani, provengono da nazioni dove le guerre, che sembra non interessano a nessuno, fanno migliaia di vittime ogni anno tra l'indifferenza generale. Accompagnati da almeno un genitore, andranno ad abitare case precedentemente acquistate e ristrutturate da parte del comune, mentre a Scanzano è in costruzione, sul luogo dove doveva nascere il deposito nazionale delle scorie nucleari, la cosiddetta “Città della Pace”. Appena realizzata la struttura, grazie al contributo anche di sponsor privati, accoglierà altri bimbi, per un totale di 50-60. Nel dare il benvenuto al Nobel Irlande-

se, Domenico Esposito sindaco di Noepoli, si dice molto emozionato e commosso nell'ospitare colei che sta spendendo la propria vita affinché si possa vivere in un mondo senza conflitti. La Williams dal canto suo si dice, onorata dell'accoglienza che la Basilicata gli sta riservando in questi giorni, soddisfatta, perché dopo che per sei lunghi anni è andata in giro per il mondo a parlare di questo progetto, finalmente vede nascere qualcosa di unico e meraviglioso, in uno dei luoghi, a suo dire, tra i più belli del nostro pianeta. Un progetto davvero geniale, utilissimo sia per questi bimbi sfortunati, sia per i comuni interessati dal forte spopolamento e di tutte le altre conseguenze, come la possibile chiusura definitiva delle scuole. Stefano Riccardi

L’iniziativa è stata promossa dalla Comunità montana “Alto Agri”

Grumento, presentato il piano forestale mento Nova. Il tutto nell'ambito dell'iniziativa intrapresa dalla stessa comunità montana che, in collaborazione con l'Inei di Basilicata, ha avviato le procedure per la definizione del Piano forestale d'indirizzo territoriale (Pfti), riferito al territorio di competenza. Il progetto, che ha durata biennale, nasce difatti dall'esigenza dell'ente comunitario di dotarsi di uno

strumento pianificatorio d'indirizzo di livello territoriale, che analizzi tutte le componenti agro - forestali - pascolive, socio economiche, ambientali, turistico ricreative presenti sul proprio territorio, allo scopo di orientare la gestione della risorsa forestale. Il tutto con un approccio che tenga conto del ruolo multifunzionale della foresta e degli obiettivi di eco sostenibilità

da garantire. Il Progetto è coordinato dall'Inea che si avvale del supporto scientifico del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, del Cnr-Imaa di Basilicata oltre che di esperti di pianificazione forestale. La realizzazione dello stesso, inoltre, sarà accompagnata in tutte le sue fasi da un processo partecipativo che riveste un ruolo fondamentale per l'individuazione e la condi-

visione delle linee d'indirizzo. L'Inea, dal canto suo, ha già effettuato l'indagine sul campo, i cui risultati sono stati resi noti in un apposito convegno. Si tratta ora di avviare la fase partecipativa, con la realizzazione d'interviste a coloro che a vario titolo operano sul territorio. Ossia rappresentanti delle istituzioni, associazioni di volontariato, operatori della filiera foresta - le-

I lavori della piazzetta

Conti! Complimenti a chi a mandato questi spreconi a gestire il denaro dei cittadini di Marsicovetere !!!». Ma ad entrare nel merito della questione, il vice sindaco, nonché assessore ai Lavori Pubblici, l'architetto Giannangelo Briglia che risponde alle polemiche innescate, specificando «il progetto è stato risistemato e trasferito secondo la nuova logica. Una sua ridefinizione urbanistica - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici - era necessaria per ridarle un senso ed una funzione. Questa villetta era poco praticata e ci andava poca gente. La riqualificazione permetterà ha sottolineato l'amministratore - l'allargamento in continuità dell'isola pedonale. Si creeranno percorsi pedonali come punto di socializzazione e di creazione del centro urbano in un paese eterogeneo, dove nessuno si incontra. Questo non è che l'inizio della creazione di un percorso principale». «La fontana - ha evidenziato Briglia - viene spostata a dieci metri dalla piazza principale, tra l'agorà e l'inizio del percorso pedonale. Una piazza deve svolgere una serie di funzioni ben precise, era estremamente importante dilatare la pedonalità e favorire l'aggregazione, essere momento d'incontro, fungere da raccordo con la piazza principale. La base di un progetto - ha commentato - deve essere criticabile al termine del progetto non all'inizio. L'amministrazione, comunque, intende - ha aggiunto il vice sindaco - illustrare a fine anno in un assemblea pubblica , lo stato di attuazione dei programmi in essere dei primi sei mesi dell'amministrazione». Angela Pepe gno, addetti del settore agricolo e turistico - ricreativo. Scopo di questa fase è valutare la percezione del bosco da parte delle comunità locali, oltre che sensibilizzare e coinvolgere la popolazione nel processo di pianificazione. Una volta effettuata l'elaborazione delle interviste e degli altri elementi conoscitivi, si organizzeranno degli incontri mirati aperti a tutti i portatori d'interesse e nel corso dei quali saranno, appunto, evidenziate e concertate le linee d'indirizzo del Piano Forestale d'Indirizzo Territoriale. Gerardo Tempone

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


30

Rionero L’amministratore delegato Alfieri: «Temiamo l’indebolimento dell’azienda»

Gaudianello: sciopero a oltranza L’obiettivo è il reintegro dei lavoratori licenziati dall’azienda nei giorni scorsi RIONERO - Dallo scorso ventuno novembre, i lavoratori dello stabilimento Monticchio Gaudianello del centro sociale di Rionero in Vulture hanno proclamato uno stato di agitazione sindacale. Da ieri, il disagio ha preso, però, le forme di un vero e proprio sciopero aziendale. La decisione arriva all’indomanidella letteradilicenziamento fatta pervenire dall’azienda a due operai, di cui la Rsu chiede l’immediato reintegro lavorativo. «Abbiamo fattoseguito adun statodi agitazione di quarantotto ore – afferma Giovanni Lamorte, dipendente Gaudianello – il nostro unico obiettivo è quello dell’immediato reintegro dei due colleghi che sono stati licenziati». Secondo la rappresentanza sindacale unitaria, l’azienda avrebbe mosso i primi passi verso una terziarizzazione, oltremodo dannosa e pregiudizievole per la posizione contrattuale dell’organico aziendale. Intanto, alla già complicata situazione lavorativa di molte realtà industriali della zona, a forte rischio chiiusura, si aggiunge ora la vertenza Gaudianello, destinata a pesare come un macigno tanto sul quotidiano dei lavoratori rimasti senza lavo-

MELFI, STANZIATI 337.000 EURO PER IL LICEO Nota di Destino MELFI - E’ soddisfatto il consigliere provinciale Michele Destino per il progetto relativo all'adeguamento delle strutture ed all'abbattimento delle barriere architettoniche al Liceo Scientifico Federico II di Melfi. Il Consigliere Provinciale comunica che «in seno al Consiglio Provinciale di oggi, si è approvata una variazione di bilancio al Piano annuale delle Opere pubblicheE, che ha consentito di finanziare il progetto relativo all'adeguamento delle strutture e dell'abbattimento delle barriere architettoniche nella scuola di Melfi per un importo pari Euro 337.074. Lo stabilimento di Rionero

ro che sull’intero asse economico della Basilicata. Un’azienda costretta a licenziare è una storia che si ripete, ormai ciclicamente, da troppo tempo non senza la volontà di riscatto e di indignazione degli operatori del settore. A tenere alta la guardia nei confronti della conservazione e del buon andamento dei siti aziendali sono gli stessi am-

ministratori dell’area. L’ultimo Consiglio Comunale nella città di Melfi aveva deliberato a favore di una statuizione ufficiale con cui, considerata l’importanza strategica ed economica dell’azienda nel settore della produzione ed imbottigliamento delle acque minerali, il primo cittadino si sarebbe impegnato in una sorta di intermediazione per il

mantenimento dell’azienda. A tale riguardo, abbiamo raccolto la dichiarazione del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio sulla vicenda Gaudianello. «La situazione attuale preoccupa tutti, questo è innegabile, ma ci rincuora, comunque, il fatto che l’azienda continui a smentire che si possa trattare di un deficit strutturale. La stessa sarebbe, infatti, impe-

“Art...in” nella città federiciana ricreazione e intrattenimento MELFI - Si è tenuta, ieri, a Melfi, all’interno del palazzo municipale, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di “Art….In”, un evento che dal prossimo ventisette e fino al ventinove muoverà gli adulti, ma con un occhio anche ai bambini, alla riscoperta dell’artigianato artistico e dei mestieri dell’antica tradizione. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale della città federiciana, avrà diversi momenti di ricreazione, intrattenimento e confronto. Un programma ampio che avrà inizio con un importante seminario formativo a cura dell’INAIL, del Comune e dell’Ordine degli Avvocati di Melfi, sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro anche alla luce delle nuove modifiche normative, nella specie il D.Lgs. 81/2008 modificato ed integrato dal D.Leg. 106/2009. “In qualità di Ente preposto alla prevenzione e gestione degli infortuni sul lavoro – afferma Nicola Giansanti, presidente comitato prevenzione e sicurezza in artigianato e nelle piccole e medie imprese – l’INAIL intende fornire attraverso questa giornata formativa, che attribuirà ben quattro crediti formativi per l’esercizio della professione forense, gli strumenti tecnici necessari agli operatori del settore per prevenire il fenomeno infortunistico, anche alla luce dei recenti dati statistici”. Diversi saranno anche i locali destinati all’organizzazione della manifestazione. Dalla Sala consiliare, al Castello Federico II, alla palestra co-

munale, la città si trasformerà in un laboratorio alla riscoperta della tradizione rurale, con mostre di artigianato artistico e finestre interattive sulle fattorie didattiche lucane. “Un’opportunità davvero unica per quanti vorranno dare sfogo alla propria creatività senza dover subire l’ansia dei cicli di vendita imposti dal mercato”. Così, Cristina Albanese, assessore alle attività produttive del Comune di Melfi, intende presentare l’evento che si chiuderà con lo spettacolo di cabaret del creatore di Mudù, Uccio De Santis. vi. la.

Uccio De Santis tra le star della manifestazione

Melfi, progetto digitale alla scuola “Ferrara” MELFI - La scuola Secondaria di Primo Grado Ferrara di Melfi grazie al progetto scuola-digitale si è dotata di Lim (acronimo di Lavagne Interattive Multimediali). Dopo l'installazione nei giorni scorsi, da parte di personale della società Bibliofori snc di Potenza che si è aggiudicato l'appalto per la fornitura, martedì pomeriggio si è avuto un primo momento di formazione per tutto il corpo docente ad opera di Roberto Nobile e Rocco Lorusso della società Bibliofori, che hanno mostrato tutte le potenzialità di questa nuova strumentazione a supporto della didattica che dà un maggiore aiuto

al docente durante la sua attività e permette una maggiore collaborazione con gli studenti sia nelle presentazioni sia nelle conferenze che videoconferenze. Le lavagne elettroniche sono dotate di un software di facile utilizzo che può essere adoperato anche da studenti diversamente abili grazie alla flessibilità di adattamento della barra degli strumenti e delle altre icone. Esse offrono tre distinte modalità operative facilmente richiamabili, essendo inoltre dotate di videoproiettore, sono anche un grande monitor su cui proiettare lavori presenti sul pc o siti internet.

gnata – prosegue Navazio – in un’opera di riorganizzazione dei terzisti. Non un problema di natura finanziaria o di perdita di richiesta sul mercato, ma di semplice riordino dei meccanismidi mesainproduzione. Si spera, quindi, - continua il primo cittadino - che la conservazione del sito passi attraverso il rafforzamento del management e della pro-

prietà, con contenimento dei costi e con la sola priorità che non venga meno neanche un posto di lavoro in questa precisa e delicata fase ma anche e soprattutto in futuro». Sorpreso e stupito l’amministratore delegato dell’azienda Alberto Alfieri. «Ci sorprende ha detto all’Ansa - e temiano nasconda l'interesse di indebolire il valore dell'azienda, in fase di cessione». Alfieri ha spiegato che il piano di riorganizzazione aziendale èstato illustrato ai sindacati da tempo «e non prevede licenziamenti oltre le due soppressioni in area commerciale, per giustificato motivo oggettivo. Il consiglio di amministrazione - ha aggiunto - sta studiando la possibilità di trasferire all'esterno la logistica, ma tutelando l'occupazione. Ad ogni modo, si tratta ancora di una fase di studio». Si prospettano, quindi, ore di tensione e apprensione, tanto per la ripresa di un ciclo di produzione avente ad oggetto, giova ribadirlo, un bene qual è l’acqua tanto in termini di conservazione delle prospettive di lavoro di tanti lucani che hanno pensato di investire sul proprio territorio di origine. Vittorio Laviano

Barile Molti punti all’Odg

Convocato il consiglio BARILE -Nella sala consiliare del Centro Socio-Culturale “Mons. Domenico Telesca” in contrada Papalea, si svolgerà questa sera una nuova sessione del parlamentino barilese . Lo comunica , mediante avviso nelle bacheche pubbliche del paese, il sindaco Giuseppe Mecca. Numerosi i punti all'ordine-del-giorno , in particolare : dopo l'approvazione dei verbali della precedente seduta , una comunicazione ad hoc del sindaco; la nota informativa di cui alla riformulazione articolo 3 , comma 8 della vigente legge finanziaria 2009; relativamente alla “vexata quaestio” dei crocifissi nelle aule scolastiche del Comune di Barile , dibattito e documento di sostegno alla petizione contro la recente sentenza della Corte Europea. Tra gli altri punti in discussione, l'alienazione di un suolo comunale a favore di un cittadin , la revoca della deliberazione C.C. n.33 del 28/09/2009 , l'abrogazione dell'articolo 89 comma 4 dello Statuto del Comune di Barile. Oltre alla proposta di modifica all' articolo 26 (comma 1 dello statuto) riguardante una diversa composizione della giunta municipale, il consiglio comunale è chiamato a discutere ed eventualmente all'approvazione della variazione al bilancio 2009. do. ma.

IL CASO SPORTIVO: CALCIO A 5 FEMMINILE DI MASCHITO

Decimata dall’influenza ma costrette a giocare Il titolo di questo articolo è un paradosso visto che è andato in scena al palazzetto dello sport di Salandra. Domenica scorsa protagoniste due fra le migliori squadre del campionato lucano di calcio a 5 femminile, per l'appunto la compagine locale del Salandra e il Punto Snai di Maschito o per meglio dire quello che rimaneva della squadra vulturina, dato che più di mezza squadra era stata colpita dall'influenza. Abbastanza infuriati i dirigenti e gli allenatori della Punto Snai di Maschito che hanno raggiunto la cittadina materana con solo tre giocatrici: “ Non sono serviti a niente i nostri appelli, già alcuni giorni prima dell'incontro, sia ai dirigenti del Salandra, visto che i rapporti erano cordiali, che alla Figc di Potenza di spostare la partita. I primi accampando scuse puerili in onore del detto "l'importante è vincere, non come" e i secondi, scendendo come al solito dalle nuvole, asserendo che questo tipo di problematica non compariva nelle carte federali. E così è andato in scena il più macabro dei partitoni del cam-

pionato di calcio a 5 femminile, diretto dal solito arbitro di Bernalda, che dirige il Maschito solo nelle partite importanti, fra tre giocatrici maschitane, e cinque del Salandra. Il risultato è stato: 3 minuti di partita, prima che una delle tre sopravvissute del Maschito simulasse un infortunio in modo da mettere fine a questo scempio alla sportività. lasciando un dilemma : «fare sport così fa bene o male ?» Lorenzo Zolfo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


31

Ater, buone notizie per i 123 MELFI - Buone notizie per le 123 famiglie degli alloggi Ater di Melfi. Mauro Finelli, coordinatore del “Comitato 123”, annuncia che si è concluso positivamente l’incontro in Regione per spianare la strada al trasferimento della somma di 330.000 euro al sindaco di Melfi, che a breve destinerà l’intera somma alle famiglie sgomberate. Soddisfazione è stata espressa dalle parti presenti all’incontro. Il coordinatore del comitato 123 Mauro Fanelli ha dichiarato: «Si tratta di una vittoria di chi ha creduto sempre in una sacrosanta battaglia che premia tutti i cittadini, anche quelli che sono stati vittima dello scetticismo causato dall’inerzia e dal passare del tempo. E’ al tempo stesso il coronamento di un’efficacie posta in essere dal comitato». L’assessore alle Infrastrutture, Rocco Vita, nel suo intervento ha espresso la decisa volontà dell’esecutivo regionale a chiudere l’annosa vicenda. Il sindaco della città federiciana, Alfonso Ernesto Navazio, si è impegnato ad accelerare gli ultimi adempimenti amministrativi in moda da consentire l’erogazione del contributo regionale entro tempi brevissimi. I consiglieri regionali, Nicola Pagliuca, e Vincenzo Folino, hanno ricordato come è nata esi è evoluta nelle sedi istituzionaliregionali la questione del ristoro del disagio ai cittadini. E hanno auspicato la rapida chiusura della vicenda amministrativa della vicenda amministrativa. Infine, il presidente del coordinamento del comitato 123 ha dato appuntamento a tutti i cittadini in una apposita riunione presso la sala consiliare del Comune di Melfi dove saranno illustrati i dettagli della vicenda e saranno comunicati dal sindaco Navazio tempi e modi e importi che si andrà a liquidare.

La Coldiretti a Genzano: «Rilanciare il comparto agricolo» GENZANO - In un quadro economico avvilito dalla crisi finanziaria, una scialuppa di salvataggio giunge dal PSR che offre la possibilità di costruire una rete di sicurezza intorno al mondo agricolo. Una rete di sicurezza che ha le sue maglie nell'intervento finanziario regionale e nel cofinanziamento comunitario. Un'occasione d'oro per le imprese agricole della Lucania che avranno la possibilità di gestire la leadership sul campo sfruttando le opportunità del Psr attraverso la creazione di filiere nei vari comparti produttivi, in modo che agli stessi ritorni in termini di valore l'apprezzamento che si può ottenere sul mercato - afferma Giuseppe Brillante, dir. della Coldiretti della regione Basilicata. «Legare la qualità del prodotto agricolo alla bontà del nostro territorio è la clausola vincolante per

il rilancio del mercato del settore primario - è questo il messaggio lanciato dal forum informativo della Coldiretti tenutosi a Genzano di Lucania nei giorni scorso. Si tratta di una strategia per accorciare il sistema di filiera in modo da ridurre la forbice tra prezzi d'acquisto e di consumo dei prodotti agricoli - aggiunge Piero Sandali, Capo area Azione Economica della Coldiretti. La Coldiretti, in prima linea per combattere le sofisticazioni del ciclo produttivo reclama contro un sistema che non ha le leve per arrestare le navi dei veleni che insediano le nostre frontiere danneggiando l'economia locale. Un sistema che sembra mettere i bastoni tra le ruote al mondo agricolo, che respira grazie al sostegno della PAC, all'avvicendamento e al disaccoppiamento delle colture, capisaldi del futuro dell'economia agricola. Uno

scenario su cui si apre la biodiversità della produzione - commenta Giorgio Quarto, pres. della Coldiretti Basilicata - offrendo chances ai produttori, precedentemente limitati dalla garanzia di un premio legato alla coltura di grano duro ed ora rianimati da un premio disaccoppiato non legato al prodotto ma all'azienda agricola. L'art. 68 è il trampolino di lancio del settore in quanto subordina il prezzo d'acquisto del grano cartellinato al premio di produzione. La prossima tappa sarà il progetto a “chilometri zero”lanciato dalla Coldiretti a livello nazionale e che ha l'obiettivo di far riconoscere quei locali (ristoranti, osterie, gelaterie) che utilizzano prodotti del territorio (vino, olio, salumi, formaggi, latte, frutta, verdura e fiori) acquistati direttamente dalle imprese agricole. Angela Menchise

L’arteria entro la fine dell’anno passerà sotto l’egida dell’Ente guidato da Lacorazza

Ginestra - Barile: tutti soddisfatti Schiarita dopo l’incontro di Venosa. La Provincia investirà 700.000 euro GINESTRA - Nei giorni scorsi si è tenuto a Venosa da parte della Provincia un incontro su un tema scottante, quale quello sulla viabilità nell'area del Vulture, nel quale, il presidente della Giunta provinciale Piero Lacorazza e l'assessore alla viabilità dello stesso Ente, Nicola Valluzzi hanno sottolineato come la Provincia nel 2009 e nel 2010 ha postoparticolare attenzione sulla sicurezza stradale di quest'area per una spesa complessiva di Euro 2.812.000. Otto strade sono state e saranno sistemate, tra queste la conosciutissima Barile-Ginestra di poco più di 5 km, importante arteria di collegamento per la superstrada Potenza-Melfi e per raggiungere Venosa, importante presidio sanitario e...turistico. La Regione e la Provincia con un intervento sinergico assicureranno l'ammodernamento e messa in sicurezza di questa strada per una spesa di 700 mila euro ed entro la fine dell'annosarà provincializzata. Costruita negli anni ‘70 dall'Ente di Irrigazione, non è mai stata consegnata ad alcun Ente, nonostante abbia i requisiti di una strada più sicura di altre (provinciali e statali). Unico neo di questa strada è che quando piove,

La Ginestra-Barile allagata

il ponte dell'Arcidiacono che divide i confini di Ginestra con quelli di Barile si allaga ( vedi foto) con grave pericolo per chi vi transita, ed in alcune curve, prima di raggiungere il ponte dell'Arcidiacono, nel periodo invernale, il ghiaccio la fa da padrone, perchè non c'è il regolare deflusso delle acque piovane, e

sembra di viaggiare su una patina saponata. Nello scorso inverno si sono verificati numerosi incidenti e uscite fuori strada dei veicoli. Questi pericoli saranno eliminati con interventi che riguarderanno la risagomatura del piano viabile a tratti saltuari, la segnaletica orizzontale, spurgo cunette e ripristini

manufatti e installazione di barriere di sicurezza. Soddisfatti di quest'azione sinergica partita dal Comune di Ginestra e di Barile che hanno sollecitato un intervento per questa strada, amministratori e utenti di questa arteria. Avvicinato il Giuseppe Pepice, ex sindaco e capogruppo della maggioranza ammini-

strativa di Ginestra, riferisce: «penso di aver sollecitato per primo un interesse per questa strada che nel 2004 in un incontro in Prefettura, alla presenza del Prefetto, del presidente della Provincia di allora, di noi amministratori comunali di Ginestra e Barile fu sottoscritto un accordo per eliminare le "emergenze" su questa strada. Per alcuni giorni ho perfino chiuso al transito questa strada per i continui incidenti e smottamenti. Finalmente si pone fine ad una omissione, del passato. Devo prendere atto della sensibilità avuta dall'attuale amministrazione regionale e provinciale per questa strada». Massimo Musto è un operaio che lavora alla Fiat, che insieme a circa 80 colleghi, transita due volte al giorno su questa strada: «nei primi anni di lavoroviaggiavo in macchina, ma visto i pericoli incombenti in caso di nebbia e pioggia e ghiaccio su questa strada, ho pensato di viaggiare col pullman. E' una strada insidiosa, senza segnaletica orizzontale e con l'acqua che scorre in mezzo alla strada. Da 15 anni che viaggio e ne ho viste di automobiliuscite fuori strada, l'ultima quella dello scorso 13 ottobre, nel quale una Zafira si è scontrata con-

tro un autotreno, sono sopraggiunto pochi attimi dopo». A percorrere questa arteria sono anche tanti Docenti che da Potenza raggiungono le varie scuole di Venosa. La professoressa Marsico, docente al Liceo Classico, di questa arteria racconta: «una volta lasciata la superstrada, iniziano i problemi. Tutta la strada è insidiosa, appena usciti dalla superstrada, alla prima curva, in caso pioggia battente, il terriccio copre il manto stradale rendendolo scivoloso. A complicare le cose è la nebbia, che non fa vedere niente, una caratteristica perenne di questa zona. Altri punti critici, in caso di pioggia, il ponte ed altri punti della strada coperte dall'acqua, al passaggio delle macchine bisognaplanare sull'acqua,a differenza di Mosè che quando passò sul Mar Rosso, le acque si spalancavano». L'unico apparso scettico sul miglioramento per questa strada è l'ex assessore Michele Laluce che nella serata dello scorso 23 novembre in una discussione con altrinella piazza principale del paese ha tenuto a precisare che questi «sono solo promesse politiche in vista delle imminenti elezioni regionali». Lorenzo Zolfo

Venosa, lo stalking secondo la Fidapa VENOSA - Da tempo presente nelle relazioni di coppia, in famiglia, sul posto di lavoro, nel condominio, solo dal febbraio 2009 lo“stalking” è reato. Il termine , che deriva dal linguaggio della caccia, letteralmente significa 'fare la posta' e sta ad indicare comportamenti caratterizzati da insistenza di atti persecutori per molestare la vittima o porla in uno stato di paura e soggezione, provocandole un disagio fisico e psichico, che compromettono il normale svolgimento della vita quotidiana. Anche se molto diffuso (2950 le denunce già pre-

sentate e 520 gli arresti effettuati) “stalking” è poco conosciuto ed emerge con difficoltà, perché molto spesso la vittima deve vincere il proprio senso di vergogna e di impotenza. Per, stimolare una riflessione sul problema e fornire informazioni sugli strumenti per affrontarlo la Sezione Fidapa di Venosa ha organizzato un convegno sul tema “Stalking: una nuova forma di reato”, che si terrà venerdì 27- ore 18 nella sala del Trono del Castello Pirro del Balzo. «Nell'80 per cento dei casi le vittime dello “Stalking” sono donne! E' stata questa consapevolezza,

unita alla certezza che molte donne, anche nelle nostre realtà, sono oggi vittime inconsapevoli o, quando consapevoli, incapaci di reagire, a spingere l'Associazione ad organizzare un convegno su tale delicato tema - ci dice Maria Rosaria De Vincentis, Presidente Fidapa sez. Venosa -Abbiamo voluto affrontare l'argomento con l'intervento di Vincenzo Russo, Procuratore della Repubblica di Foggia, città nella quale si è svolto uno degli ultimi episodi di stalking tristemente finiti alla ribalta delle cronache nazionali». Parteciperà ai lavori anche un tecnico del diritto, quale

Vincenzo Maria Siniscalchi, membro laico del Csm. «Lo “stalking” tuttavia, non si configura solo come reato ma anche come disagio psicologico insito nello stalker e indotto nella vittima - precisa la Presidente De Vincentis - Questo aspetto sarà affrontato da Lucia Matrella, psicologa e psicoterapeuta, che illustrerà il fenomeno nella sua sfera psicologica». Coordinerà i lavori Angela D'Amelio che, in qualità di magistrato, socia Fidapa e donna, è certamente la più adatta a moderare la discussione. Partecipa all'incontro anche Bruno Tamburriel-

La neopresidente Maria Rosaria De Vincentis

lo, sindaco di Venosa, e Vito De Filippo, Presidente Regione Basilicata. Parte, così, con una iniziativa incentrata su un tema non solo di grande at-

tualità, ma soprattutto di forte interesse per il mondo femminile, il nuovo biennio 2009-2011 della sez. Fidapa di Venosa. Giuseppe Orlando

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

32

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

“Operazione A.A.A.” della squadra Mobile. Affari per 700 euro al giorno. Due arresti

Lanterne rosse a Serra venerdì Prostituta cinese di 28 anni segregata in casa da una coppia di sfruttatori QUELL'annuncio pubblicato per quasi venti giorni su un quotidiano locale era il suo biglietto da visita, quel numero di cellulare il suo unico contatto con i clienti. Così una prostituta cinese di 28 anni gestiva il suo lavoro in un appartamento del rione Serra Venerdì, a pochi passi da una scuola elementare. “Novità bellissima ragazza 25enne - massaggi”: parole che hanno aperto un mercato fiorente in città, che in soli 15 giorni ha fruttato ai suoi “aguzzini” somme pari a circa 10 mila euro, con una media di 700 euro al giorno. L'operazione A.A.A. condotta dalla Squadra Mobile di Matera ha portato all'arresto di due cinesi, un uomo Chun Yan Zhang di 40 anni e una donna Qi An Feng di 42 anni domiciliati a Taranto e residenti a Napoli e alla denuncia della prostituta, interrompendo un'attività che andava avanti da 20 giorni. Nel corso dell'irruzione degli uomini della Mobile, nella notte fra martedì e mercoledì, sono stati sequestrati 2000 euro in contanti, tre telefoni cellulari e un quaderno di computisteria con tariffe e cifre sulla gestione dell'attività. Un documento che la donna arrestata ha tentato invano di strappare durante il trasferimento dalla casa di serra venerdì alla Questura. Nicola Fucarino, dirigente della Mobile,ha illustratoieri i particolari dell'operazione che ha convinto il pm, Valeria Farina Valaori a spiccare due ordinanze di custodia cautelare nei riguardi della coppia di “gestori” per sfruttamento della prostituzione e soprattutto, induzione in schiavitù. Indagini condotte con pedinamenti, intercettazioni telefoniche e nottate in attesa dei clienti lucani e delle zone vicine che raggiungevano l'appartamento anche in piena notte per fermarsi non più di un quarto d'ora per una tariffa media di circa 60 euro. “Una vera macchina da soldi”. Così è stata definita dagli investigatori la 28enne cine-

se, che era volutamente tenuta all'oscuro di qualsiasi particolare le potesse, eventualmente, consentire la fuga: nessun contatto con l'esterno, nessun documento utile come il passaporto, nessun colloquio esterno tranne che con i clienti che la contattavano al numero di cellulare pubblicato sull'annuncio e con i quali concordava solo tariffa e indirizzo. La giovane, una vera e propria “schiava”, non conosceva la lingua, ignorava il luogo geografico in cui si trovava e si alimentava con ciò che i suoi “padroni” le portavano ogni sabato. A sua disposizione solo il jeans e la maglietta che indossava all’arrivo dei poliziotti e due baby doll per cambiarsi e per “accogliere”i clienti. Quella che è emersa dalle indagini è una realtà quotidiana che si sviluppava a pochi metri da abitazioni semplici e da una scuola elementare, in cui la vita di tutti i giorni scorreva nell'assoluta normalità. Nicola Fucarino e l'ispettore Vito Cicirelli hanno elogiato la collaborazione degli abitanti della zona che hanno contribuito aportare a felice compimento l'operazione. Nessun particolare è emerso sulla città di provenienza della prostituta. Il lavoro di equipe della Questura ha impedito che l’attività venisse portata avanti e che lo sfruttamento della giovane proseguisse ancora, magari in un’altra città da sfruttare. «Non ci ha saputo spiegare da dove veniva, né come era arrivata a Matera o come aveva perso il suo passaporto - ha aggiunto Nicola Fucarino -

L’ingresso dell’appartamento e la conferenza stampa

Quattro stanze, un letto e neanche una sedia

Solitudine e silenzio ecco la casa della schiava a pochi passi dalla scuola quando le abbiamo detto “prendi le tue cose” ci ha detto: non ho niente». Ad attirare l'attenzione dei poliziotti erastato l'annuncio pubblicato sul quotidiano che da qualche giornonon usciva più. Un segnale che la coppia di “sfruttatori”si stava apprestando a lasciare la città, per tornare nell'invisibilità della clandestinità. Un escamotage dell'ultimo minuto ha consentito di fermare la coppia e la prostituta prima che abbandonassero Matera. I poliziotti, infatti, martedì

sera si sono recati nell'appartamento e, avvertendo la ragazza che i controlli avevano consentito di scoprire la sua attività, le avevano dato appuntamento al mattino dopo, facendole intendere che le sarebbe convenuto scappare prima del loro ritorno. La ragazza ha avvertito la coppia di connazionali che l'hanno raggiunta alle due di notte. Ad attenderli, però, c’erano gli uomini della Squadra Mobile. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

MENO di 100 metri quadrati in una palazzina popolare sul marciapiede di fronte ad una scuola. Due rampe di scale che conducono ad una portadietrola qualec'èlacasa del piacere. La casa, il cui proprietario ignorava i fatti, era stata affittata tramite un’agenzia. Una trattativa diretta che aveva evitato domande e sospetti. Ma dietro quell'uscio l'unica cosa che emerge è la solitudine, l'assenza di qualsiasi segno umano, di un'esistenza difficile che si svolgeva per 24 ore al giorno, tra quelle mura. Una vita invisibile in cui nulla può far male a chi non ha nome nè volto o voce. Nel silenzio di quelle stanze parla solo l'esperienza drammatica di esistenze senza sorrisi, senza serenità o delicatezza in cui gli uomini prendono e vanno via in pochi minuti, per poche decine di euro. Quattro stanze, altrettante finestre e un balcone senza tende, né quadri, televisore, poster o immagini che conducano a star della tv, attori o celebrities di cui sognare, immaginando una vita normale. La pulizia, che sembra quasi maniacale, è il risultatodelleore trascorsealchiuso di quell'appartamento dalla prostituta cinese di 28 anni che l'operazione “A.A.A” della Questura condurrà fuori dai confini italiani entro i prossimi cinque giorni. Pavimenti puliti, così come il bagno e una stanza completamente vuota nella quale sono accatastati in un angolo quotidiani nazionali e sportivi di luglio e settembre. Nella camera da letto, anch'essa completamente disadorna, su un tavolino c’è

solo un rossetto a stick color mattone, uno stuzzicadenti e alcune riviste cinesi in cui fanno bella mostra di sé immagini in bianco e nero di ragazze asiatiche. Nel cassetto del comodino, invece, una confezione di ovatta e ancora qualche pagina di giornale. Sui ripiani dell'angolo cottura, senza frigorifero, ci sono solo buste di plastica con patate, kiwi, mandarini, wurstel, riso con le tipiche bacchette, merendineconfezionate e uova. Gi unici alimenti per mantenere una giovane prostituta costretta ad almeno 10 rapporti sessuali al giorno, alla quale i suoi padroni non consentivano nemmeno le più abituali regole di sicurezza, come i preservativi. Nei controlli effettuati ogni due giorni, la coppia di aguzzini cinesi si preoccupava solo di garantirsi gli introiti quotidiani e di lasciare alla ragazza il necessario per sfamarsi. La lista d'attesa, confermatadallecode deiclientiall'esterno della palazzina, era la prova che la call girl con gli occhi a mandorla era diventata la loro gallina dalle uova d'oro. Hanno dovuto controllarla in sette, quella palazzina, in cui giorno e notte uomini fra i 35 e i 45 anni si recavano per 15 minuti di finto amore e alla quale era possibile accedere da due ingressi. Appostamenti che non si fermavano nemmeno di notte, così come le intercettazioni telefoniche. Per la giovane prostituta, però, da ieri è lontano il rischio di una nuova fuga verso un'altra casa, un'altra città e altre pareti vuote. a.ciervo@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera


Incidente in via Trabaci Idv a due velocità: Circolo Giugni a Giordano «Rigettiamo l’idea di non allearci con le civiche» Ferito un giovane in moto UNA QUERELLE continua quella tra Italia dei Valori nelle sue diverse “anime” che sembrano oramai fare strade parellele. E’ arrivata anche ieri una nota del Circolo Giugni che risponde piccata alle affermazioni-indicazioni del coordinatore cittadino Antonio Giordano. «Il Circolo “Gino Giugni” di Matera si dissocia da quanto dichiarato dal coordinatore cittadino di Matera di Italia dei Valori. In particolare modo, da rigettare al mittente appare l'affermazione apodittica di rifiuto di qualsiasi alleanza con formazioni di natura civica. A dire di Giordano, tale affermazione si baserebbe su presunte “prime indicazioni” ricevute dal Presidente Di Pietro in occasione della visita a Matera dell'8 novembre scorso.

In tale occasione il Presidente Di Pietro ha incontrato in via riservata il Circolo “Gino Giugni” con il quale ha affrontato con serenità e chiarezza, per oltre un'ora e mezza, tutte le questioni riguardanti il partito a Matera ed in provincia di Matera. Nel corso dell'incontro, il Di Pietro non solo non ha mai esternato la volontà di chiusura a formazioni civiche, ma al contrario ha riaffermato la totale apertura alla società civile ed ai movimenti da parte di Italia dei Valori. Le dichiarazioni di Giordano dettano poi con nettezza “diktat invalicabili" per IdV in merito alle alleanza elettorali. Anche qui, si evidenzia che tali dichiarazioni non scaturiscono da un confronto serio, approfondito ed aperto in seno al neo costituito comitato elettorale apposita-

mente costituito ed evidentemente sono esclusiva espressione dei pensieri personali di Tonino Giordano». «Il Circolo “Gino Giugni” auspica che eventuali alleanze elettorali per le elezioni comunali di Matera scaturiscano esclusivamente al termine di un percorso meditato e condiviso con tutto il partito che ponga al centro la credibilità e la coerenza con i valori di IdV di candidati, alleanze e programmi elettorali. E quindi, anche con riferimento allo Statuto Nazionale, si augura che la prossima competizione elettorale veda l'IdV protagonista nell'elaborazione del programma di governo cittadino, in raggruppamento con tutte le altre forze politiche, sociali e culturali che ne vorranno condividere i principi ed i valori».

UNA GRANDE paura ma per fortuna non molto di più. E’ quella che si è vissuta ieri sera intorno alle 19 all’incrocia tra via Trabaci e via don Luigi Sturzo quando una moto per motivi che sono in corso di accertamento da parte dei Vigili urbani, ha urtato un’auto che stava svoltando verso via don Luigi Sturzo. Il giovane a bordo della moto è stato sbalzato ed è rimasto ferito, sul posto sono prontamente intervenute due ambulanze del 118 ma il ragazzo al momento nel quale è stato trasportato in Ospedale era cosciente, per lui dunque nulla di particolarmente grave. Certo nella circostanza gli ha giovato il fatto di portare regolarmente il casco, un particolare non da poco che diviene essenziale in casi come questo.

Il punto dove c’è stato l’incidente

Casertano: «Chiederò di realizzare 100 alloggi popolari e ne parlerò col commissario prefettizio»

Fame di case, ci pensa Matera 90 All’appello del Sunia per suoli su cui costruire, la società si dice disponibile CHI ostacola la costruzione di case popolari a Matera? Ufficialmente nessuno,ma èun dato concreto che i 15 alloggi popolari realizzati a Venusio nel 2006, ancora da assegnare, e i 34 di La Martella, risalenti a qualche anno prima, sono completamente insufficienti per esaudire la richiesta di tutte le famiglie che non possono permettersi l'acquisto di una casa nella città dei Sassi, dove il mercato sembra ormai impazzito, con cifre di gran lunga superiori ai Comuni vicini. «Nella nostra città - ha detto Franco Casertano, segretario generale del Sunia - sono circa mille le famiglie in cerca di alloggi convenzionati e di case popolari, le cosiddette sovvenzionate, assegnate in base al reddito. L'Ater ha risorse per costruire 60 alloggi popolari, ma per farlo ha bisogno che il Comune assegni un suolo dove costruirle. Tuttavia il suolo non si riesce a trovare. Nel frattempo i prezzi delle case a Matera restano altissimi, mentre la realizzazione di 300 alloggi in vendita a prezzi bassi avrebbe ripercussioni sul mercato privato immobiliare, rompendo il cartello detenuto attualmente dalle grosse aziende che detengono il monopolio dell'industria del mattone». Nei giorni scorsi il Sunia ha avanzato la richiesta alla società Matera 90, che ha presentato un progetto immobiliare riguardante la zona di San Francesco, nei pressi dell'ospedale Madonna delle Grazie, di includere nel progetto anche la costruzione di un buon numero di alloggi popolari. «La società Matera 90 - ha evidenziato Casertano - ci ha comunicato per iscritto di essere favorevole alla nostra proposta. Ha comunque giustamente evidenziato che gli enti deputati alla realizzazione e gestione delle case popolari sono in via esclusiva i Comuni, le Regioni e gli ex Iacp. L'aspetto importante, per ora, è che Matera 90 accetta di cedere gratuitamente al Comune ed all'Ater i suoli dove costruire alloggi sovvenzionati. In più è disposta a realizzare, sempre gratis, le opere di urbanizzazione. La società, in pratica, ricaverebbe le volumetrie necessarie per le case popolari da una parte delle volumetrie già inserite nel progetto per la costruzione di case convenzionate e private. I numeri precisi - ha spiegato Casertano - sono ancora tutti da defi-

nire, ma il Sunia avanzerà la richiesta di 100 case popolari. Quella di Matera 90 è un'opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire e mi sembra l'unica soluzione attuale per dare una risposta concreta all'enorme richiesta di case da parte delle famiglie materane meno abbienti. Per questo nei prossimi giorni incontrerò il commissario prefettizio al quale illustrerò la situazione. Successivamente organizzerò un incontro fra Comune,Ater, Sunia e Matera 90, affinché vengano affrontati e chiariti tutti gli aspetti del progetto riguardante la zona di San Francesco, sul quale sono state rivolte accuse infondate da più parti, ambientalisti compresi, nonostante i prezzi davvero concorrenziali delle case. Così, mentre non si perde occasione per scatenare polemiche e dietrologie, il mercato immobiliare di Matera continua a non essere calmierato ed a mantenersi su cifre impossibili». Biagio Tarasco matera@luedi.it

50 ANNI DEI ROGAZIONISTI Festa al Villaggio del Fanciullo A CONCLUSIONE dei festeggiamenti per i 50 anni di presenza dei Rogazionisti nella città di Matera, oggi alle 18,00 presso il Villaggio del Fanciullo, saranno inaugurate la Sala Convegni e la seconda Comunità Alloggio per minori “La casa delle marviglie”. Si tratta di un'opera segno, dell'accoglienza, svolta dai Padri Rogazionisti in questi anni, al servizio dei piccoli e dei poveri della città di Matera e dei paesi limitrofi della Basilicata e della Puglia. Oggi presso le due Comunità Alloggio del Villaggio del Fanciullo, ci sono ben 18 bambini e ragazzi per i quali non solo si assicura una casa, ma sono offerte una serie di opportunità, finalizzate alla completa crescita umana e spirituale in un vero clima di famiglia e supportati da un'equipe psicopedagogica. Diversificata è l'offerta formativa ed educativa, ad ogni bambino è data l'opportunità che meglio si addice ai suoi talenti, alla sua indole e tra le attività extra scolastiche, c'è lo sport, i laboratori di carta pesta, musica, canto ecc. Preziosa è stata l'interazione con diverse realtà locali tra le quali la collaborazione con alcune classi di alunni e con alcuni docenti del Liceo Artistico “C. Levi” di Matera, che hanno curato la realizzazione dei dipinti che allestiscono con colori vivaci gli ambienti sopra indicati. La presentazione di Matera 90 nell’ottobre scorso

SPUNTI OGGI 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, giornata che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì nel 1999, con la risoluzione 54/134, al fine di sensibilizzare governi, organizzazioni governative e non governative, società civile e mezzi di informazione su tale fenomeno. La data ricorda il massacro delle sorelle Mirabal durante il regime domenicano di Trujillo che accadde proprio il 25 novembre del 1960. Dopo la conferenza femminista dell'America Latina e dei Caraibi del 1981 e l'assunzione in sede Onu, la data del 25 novembre viene vissuta in tutto il mondo come occasione di lotta contro la violenza sulle donne, atto di violazione dei diritti umani, civili, sociali, fonte di separazione e segregazione. Quest'anno in particolare, nel nostro Paese, in ragione della pervasività di una cultura familista e separatista promossa dalle politiche del centro destra e da comportamenti retrivi di settori della società, la visione della donna e del suo ruolo, della partecipazione femminile alla società, dei differenziali sociali e delle politiche di parità, ha subito un uso strumentale e politicamente scorretto, ledendo troppo spesso la dignità delle donne. Per queste ragioni le donne della

Violenza sulle donne serve un cambio culturale Cgil di Matera aderiscono alla Manifestazione Nazionale contro la violenza sulle donne organizzata per il 28 Novembre a Roma, in quanto ritengono fondamentale e necessario organizzare una forte risposta nei confronti di una cultura retrograda e mercificatoria della donna e del suo corpo, visione che ne viola i Diritti e le Libertà, determinando di riflesso politiche di esclusione sul fronte della partecipazione femminile alla vita sociale, al sistema produttivo, alle responsabilità genitoriali e familiari. Quello della violenza, è un problema drammatico che non può essere trattato come una questione di ordine pubblico, ma va affrontato nella sua dimensione culturale. In tal senso, la dilagante mercificazione del corpo della donna, la riproposizione di un modello di donna intesa come oggetto da utilizzare, da esibire, da ricompensare - naturalmente se bella e disponibile - alimenta proprio quegli stereotipi e quella condizione di svantaggio e discriminazione in cui la violenza, tutte le forme di violenza, affondano le loro radici.

Alle donne è stato rimproverato il silenzio, in realtà le parole delle donne sono troppo spesso ignorate dai grandi mezzi di comunicazione di massa. La violenza non è un destino per nessuna, non è un fatto privato, ma un problema grave che esige parola pubblica e parola di donne e uomini. Sensibilizzare, prevenire, tutelare, progettare sono i verbi che le donne devono scegliere per dire come l'azione pubblica debba rispondere a esigenze che riguardano la sfera dell'educazione, della formazione, della socialità, del diritto in modo da avere, insieme, l'ambizione di un nuovo disegno di convivenza. Costruire un nuovo modello di convivenza significa condividere i principi costituzionali e l'idea della libertà femminile che ha principio nell'inviolabilità dei nostri corpi: è il cammino che le donne italiane devono intraprendere insieme alle donne straniere, perché queste ultime possano esercitare a pieno i propri diritti di cittadinanza. Questa giornata deve servire ad affermare una cultura che tenga al

centro la libertà femminile e la costruzione di un nuovo patto di convivenza tra i sessi. Infine le politiche dei tagli nei servizi all'infanzia e alla non autosufficienza, nella scuola, nella ricerca, nelle università, nella sanità hanno colpito in primo luogo posti di lavoro femminili e distrutto aspettative di lavoro e di condizioni di vita per tutte e tutti. Anche questa è violenza sulle donne poiché si vuole limitare il ruolo della donna nella società civile imponendo un clichè antico secondo cui la donna è solo mamma e moglie, e non può avere altre aspettative di realizzazione della sua persona. Le donne devono difendere il loro diritto all'autonomia, alla realizzazione della loro persona, a non essere oggetto di violenza. Bisogna ribellarsi a soprusi e angherie, senza averne paura. E' vero, la donna ha più confidenza col dolore e sa sopportarlo, esso è un compagno di vita tanto familiare che può diventare amico ma non bisogna cadere in questo perverso tranello che diventa un alibi con cui nascondere la violenza e impararci a convivere, quasi fosse normalità. Resistere al dolore, conviverci è una folle tentazione che può costare la vita. E noi dobbiamo invece lottare per il diritto alla nostra vita alla pari con gli uomini!!! Le donne della Cgil Matera

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 33

Giovedì 26 novembre 2009


34 Matera

Le risorse della fede

I Centri interculturali

Svegliati Sud!

OGGI la Consulta degli Studenti del Conservatorio di Matera ha organizzato presso il Conservatorio la prima "Giornata dell'accoglienza". Lo scopo dell'iniziativa è di accogliere tutti i nuovi iscritti e le rispettive famiglie mostrando al pubblico il Conservatorio dal suo interno. La presente Consulta ha fatto propria l’iniziativa, in accordo con il Conservatorio di Matera diretto dal Maestro Saverio Vizziello, di istituire la prima “Giornata dell’accoglienza” dedicata a tutti i nuovi iscritti al Conservatorio per l’anno accademico 2009-2010, con particolare attenzione per le famiglie dei nuovi iscritti minorenni.

“PERSONA, cultura e scuola: le risorse della fede” è il tema dell’incontro che si svolgerà domani pomeriggio alle 16,30 nel Liceo Scientifico “Dante Alighieri” in viale delle Nazioni Unite. L’incontro rientrra nell'ambito delle attività formative di laboratorio dell'anno scolastico 2009-2010, incentrate sulla centralità della persona nell'educazione, destinata ai docenti. Relazionerà il professor Don Leo Santorsola L'aggiornamento è proposto ai docenti di ogni disciplina, ordine e grado, che hanno a cuore l'educazione. Sono invitati a partecipare tutti gli educatori.

DOMANI alle 16 nell’università della Basilicata in via San Rocco nell’ambito del progetto “Le Cicale” promosso dall’associazione Tolbà, dalla scuola media di primo grado “Torraca” si svolgerà il convegno “I centri interculturali”. “Le cicale” è stato un progetto sperimentale di volontariato ed ha avuto lo scopo di far conoscere la cultura rom presso la comunitò locale e di promuovere e approfondire l’intercultura e la didattica sperimentale. I destinatari sono stati un gruppo di adolescenti stranieri, , rom e italiani cha hanno preso parte a diversi laboratori. Sono stati sperimentati i linguaggi della musica, dell’arte, del cinema e della scrittura.

DOMANI alle 18,30 nell’hotel San Domenico l’onorevole Italo Bocchino (vicepresidente gruppo Pdl Camera dei Deputati) sarà intervistato dalla giornalista Mimma Maranghino. Introduce Pasquale Di Lorenzo (vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Regione). Due anni fa nasce, sotto la direzione dell’onorevole Bocchino, la rivista "Con" che mira a divenire punto di riferimento dei conservatori contemporanei italiani. Nel 2008 viene eletto alla Camera dei Deputati nella lista Pdl, diventando vicecapogruppo del PdL.

PROTOCOLLO CON LA PROVINCIA

Intesa per integrare gli ipovedenti E' un protocollo d'intesa che entusiasma fortemente le parti contraenti quello firmato nella mattinata di ieri presso la Provincia di Matera dalla stessa istituzione provinciale e dall'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti. Il documento, che è uno dei primi siglati a livello nazionale, ha come obiettivo quello di favorire l'integrazione dei non vedenti nella società con l'accesso ad attività socio culturali, formative ed informative destinate ai 200 associati Uic della sezione di Matera. «Con questo protocollo possiamo finalmente portare avanti molte attività che permetteranno ai nostri associati di integrarsi meglio nella società e grazie alla Provincia che ci mette a disposizione la Mediateca potremo realizzare numerosi progetti formativi, ad esempio un corso formativo per operatori di call center, che ci permetteranno anche di entrare nel mercato del lavoro», ha dichiarato Rocco Galante, presidente Uic. «Per questo, dunque, ringrazio l'amministrazione provinciale che, con la sua sensibilità, ci permetterà di realizzare numerose iniziative». Più specificatamente il protocollo prevede che la Provincia di Matera persegua l'obiettivo della massima integrazione di soggetti non vedenti ed ipovedenti potenziando i servizi offerti dalla Mediateca attraverso l'accesso ai non vedenti ai servizi culturali, attività formative per i conseguimenti di qualifiche professionali, ulteriore dotazione di strumenti informatici dedicati ai non vedenti quali hardware e software per stampare in formato braille libri, testi scolastici ma anche assistenza nei servizi offerti dalla Mediateca. -Questo che concretizziamo oggi è un impegno preso in campagna elettorale e sono lieto del lavoro che è stato svolto, del grande impegno e della volontà- ha dichiarato Franco Stella, Presidente provinciale -Noi siamo solo un mezzo ma mettiamo a disposizione tutte le nostra risorse per promuovere e soddisfare tutti i legittimi bisogni dei non vedenti affinché diventino risorse per il territorio e possano trovare una giusta allocazione nel mondo del lavoro». Il protocollo, inoltre, prevede anche il cofinanziamento delle attività formative dell'Uic, la predisposizione di un'area permanente presso la Mediateca destinata ad attività di formazione e tiflodidattica e la costituzione della biblioteca del libro parlato e delle relative aree d'ascolto. Una serie di iniziative che mirano sostanzialmente ad agevolare l’integrazione ed il sostegno agli ipovedenti. Milena Scalcione matera@luedi.it

Continental del Sud

RADIOTERAPIA

CINEMA

Oggi in commissione

Comunale Matera - 0835334116 L’artista 17,30 - 19,35 - 21,40

Kennedy Matera - 0835334116 Riposo settimanale

Duni Matera - 0835310016 2012 16,15 - 18,50 - 21,30

Patron Antonio Matera Gli abbracci spezzati 17 - 19,15 - 21,30

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Le 13 rose 21,30

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Riposo settimanale

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Amore 14

La sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Provincia di Matera e Unione Ciechi

Tre centenari domani al Brancaccio splendido risultato raggiunto superando ampiamente quota cento. La festa per i tre anziani è prevista per domani venerdì alle ore 19 presso la sala conferenze Eustachio Barbaro della casa di riposo Brancaccio. L’avvenimento risulta essere ancora una volta un esempio della longevità e della vitalità che gli anziani possono avere e della capacità conseguente di raggiungere traguardi prestigiosi ed importanti oltre i cento anni.

Una festa per tre. E’quella che ci sarà domani sera presso la casa di riposo Brancaccio per fare i migliori auguri a tre ospiti che hanno raggiunto un traguardo unico ed invidiabile. “Trecentoequattro di questi giorni” è il messaggio che arriva dalla casa di riposo per Nonna Aurelia, anni 102, Nonna Anna Teresa, anni 101, e Nonno Giovanni, anni 101 che festeggiano il loro compleanno e gradirebbero per domani di condividere il più possibile questo evento importante e lo

ANNA da tutti quanti gli amici della redazione del “Quotidiano” che compie gli anni

E’ PREVISTO per oggi l’audizione dell’assessore regionalealla sanitàAntonioPotenza incommissione regionale a Potenza sulla questione che riguarda la radioterapia. «Ci attendiamo molto dall'audizione della Assessore Potenza prevista in IV Commissione sulla richiesta di istituire un centro di radioterapia anche a Matera» spiega il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo promotore dell’iniziativa che riguarda l’unità di radioterapia a Matera. «Se lo augurano i tanti cittadini circa 6000 che hanno ad oggi sottoscritto una petizione popolare di cui daremo contezza anche nella seduta ma soprattutto i tanti sofferenti che sono costretti al disagiodelviaggio quotidianoversoRioneropur consapevoli del fatto che la Regione ha le risorse per poterla realizzare anche a Matera come per Potenza . Confidiamo sul fatto che l 'Assessore comprenda le ragioni profonde del disagio», continua ancora Di Lorenzo nel suo intervento sull’importanza di introdurre quest’unità a Matera, «ma anche la fondatezza delle motivazioni di politica sanitaria regionale addotte e che giunti oramai nella fase di redazione del Bilancio possano essere ricercate le soluzioni per dotare l 'Ospedale di Matera di questa importante conquista di civiltà . Non ci accontenteremo di annunci ma di fatti e non interromperemo la nostra petizione e la nostracampagnadisensibilizzazione perlestradee le piazze della provincia di Matera consci del fatto che ci stimo battendo per una causa giusta e sentita dalla popolazione e che solo una decisone politico- burocratica ne impedisce al momento la sua la realizzazione». matera@luedi.it

CAROLINA detta Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne.

La Prima Linea 3 gennaio 1982. Sergio Segio è a Venezia, dove ha messo insieme un gruppo per attaccare il carcere di Rovigo e far evadere quattro detenute tra le quali Susanna, la donna che ama e con cui ha condiviso idee e scelte politiche.

New Moon ULTIMO anno di liceo. Forks. Il giorno del suo diciottesimo compleanno Bella entra in crisi, poiché mentre lei è destinata ad invecchiare, Edward, rimarrà per sempre un diciassettenne.

NUMERI UTILI Farmacie di turno D’Aria Claudio via XX Settembre 77

0835/332282

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

118 0835253111 0835 253212 800216916

0835 253111

Asm

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111 800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

Musma

0835 336439

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

LE novità introdotte dalla Comunicazione Unica, prevista dall'articolo 9 della legge 2 aprile 2007, saranno illustrate a Matera nel corso di un seminario sul tema "Comunicazione Unica per la nascita delle imprese", in programma domani, alle 9.30, presso la sala convegni della Camera di commercio. L'iniziativa è stata organizzata dall'Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Matera. Nel programma dei lavori sono previsti, dopo il saluto del presidente della Camera di Commercio della città dei Sassi Angelo Tortorelli, l'intervento del dottor Marco Maceroni, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico e la partecipazione della dottoressa Alessandra Vivan della Direzione delle Camere di Commercio della società Infocamere. Il seminario è rivolto ai professionisti che predispongono e inviano le pratiche telematiche al Registro delle Imprese e interessa tutte le tipologie di imprese, comprese quelle individuali, finora escluse dall'obbligo di presentazione delle pratiche per via telematica. La novità della Comunicazione Unica consiste nella presentazione unificata , presso le Camere di Commercio e con modalità telematiche, delle domande di iscrizione, variazione e cessazione delle imprese nelle anagrafi dell'Inps, dell'Inail, dell'Agenzia delle Entrate e del Registro delle Imprese che diventerà lo ''sportello unico per le imprese". La nuova struttura diventerà il punto di accesso integrato per gli adempimenti da effettuare nei confronti di questi enti per l'avvio, modificazione e cessazione delle stesse imprese. Con il Decreto Legge n. 78/2009 sono stati definiti, infatti, i tempi per l'introduzione della Comunicazione Unica. Dal 1° ottobre 2009, per un periodo di sei mesi l'adozione della Comunicazione Unica sarà facoltativa; l'obbligatorietà dell'utilizzo della procedura è prevista dal 1° Aprile 2010. matera@luedi.it

Matera 35

Agenda

Giovedì 26 novembre 2009

Giornata dell’accoglienza

SEMINARIO

Le novità delle nuove imprese

Giovedì 26 novembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 26 novembre 2009

Il bis della Pallavolo Matera Logallo: «E’ andata ancora bene, confermiamo di essere in forte crescita» LA PALLAVOLO Matera ha fatto il bis. Dopo la vittoria conquistata nella prima giornata contro la Virtus Potenza, sabato scorso è arrivata la seconda affermazione della stagione, questa volta nei confronti della Pallavolo Laurenziana. I ragazzi allenati da mister Logallo, impegnati in serie C maschile, hanno sconfitto i campani con il risultato finale di tre set a zero. Una gara tutta in discesa per il team biancazzurro che non ha trovato nessuna difficoltà nel superare i campani che, nell'intero arco del match, hanno totalizzato solamente trentanove punti. Il primo parziale, infatti, è terminato venticinque a sedici, il secondo addirittura venticinque a otto e il terzo venticinque a quindici a favore dei materani. Gran bella prova per i ragazzi del Volley Group che hanno dato ancora una volta dimostrazione di poter lottare per conquistare un posto prestigioso in classifica al termine della stagione. “E'andata beneanche laseconda partita di serie C - ha affermato un soddisfatto, Nicola Logallo. Abbiamo messo altri tre punti in cassaforte confermando, con il gioco, che la squadra è in forte crescita. La neo promossa, Laurenziana, ci ha messo in difficoltà solo nel prima parte del primo set quando abbiamo sentito il peso dell'esordio tra le mura

C Donne Terza vittoria consecutiva a Melfi

Arriva il primato solitario per l’EdilLoperfido

Emanuele D’Ercole e a lato Maria Bruna Carlucci

amiche. Superato questo periodo di sbandamento, la squadra ha risposto molto bene in tutti i fondamentali mostrando un gioco ordinato e veloce e con percentuali d'errore davvero molto basse. Sono molto soddisfatto della gara giocata dai miei ragazzi, ma soprattutto del giovane under 14, il palleggiatore Emanuele D'Ercole, che nei due set in cui è stato chiamato in causa, ha mostrato la sicurezza e la tranquillità di un vero veterano. Dobbiamo

continuare su questa strada e il lavoro ripagherà gli sforzi ha concluso Logallo”. Il prossimo appuntamento per i pallavolisti materani è in programma per domenica 25 novembre con la gara esterna contro l'Hermes Policoro. La formazione jonica occupa il secondo posto insieme alla Virtus Potenza ed è reduce dalla prima sconfitta stagionale sul parquet del Moliterno. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it

LA TERZA giornata del campionato regionale di serie C femminile ha sorriso ancora all'Edil Loperfido Matera. Le ragazze di coach Marcello Capocelli hanno sconfitto, lontano dalle mura amiche, l'Olimpia Melfi con un secco e perentorio tre a zero. Grazie a quest'affermazione, il team della città dei Sassi mantiene la testa della classifica a punteggio pieno. Nove sono i punti conquistati dalle materane, uno in più del Lavello Volley. Anche a Melfi, l'Edil Loperfido ha mostrato il suo valore giocando un'ottima partita sin dalle prime battute e concedendo pochissimo spazio alle avversarie. Il primo set è terminato 25 a 16, ed è stato il più tirato, mentre nei successivi le materane di Capocelli hanno chiuso sul 25 a 12 e 25 a 13. “ E' stata una prestazione convincente ha dichiarato il tecnico materano, Marcello Capocelli. Non saprei dire chi è stata la migliore in campo, tutte le ragazze hanno interpretato al meglio il ruolo assegnato; forse c'è stato qualche errore di

troppo in battuta, ma per il resto ho riscontrato una buona prestazione sia dei fondamentali di difesa che di attacco”. Il prossimo appuntamento per l'Edil Loperfido è in programma per sabato 28 novembre. Le biancazzurre saranno nuovamente di scena sul proprio parquet dove attenderanno la visita dell'Ascas Sapri che nella scorsa giornata ha vinto a domicilio contro il Tricarico Volley per tre ad uno e che occupa il terzo posto con sette punti. “Sabato prossimo, alle ore 19, presso la palestra di Lanera affronteremo il Sapri per la prova della verità - ha continuato Capocelli. Una vittoria ci assegnerebbe definitivamente un ruolo da protagonisti e tutto si potrebbe spianare verso un gratificante risultato finale. I miglioramenti di questo gruppo sono evidenti e si va consolidando nelle ragazze la consapevolezza delle proprie capacità e la voglia di vincere e ciò è più che positivo”. l.t.

GIOVANILI

La formazione di Brunella Cristallo comincia col piede giusto Under 16 Eccellenza Successo col Gioia

Time, tre punti all’esordio Ottava perla consecutiva Tricarico battuto senza problemi nel torneo under 18

per la squadra di Logallo

La Time Volley apre le danze, nel campionato Under 18, con una splendida vittoria. A farne le spese è il Volley Tricarico di mister Pignone. Le ragazze allenate dal duo Delia - Cristallo, vincono con un perentorio 3-0 tra le mura amiche del Palasassi, sotto gli occhi di coach D'Onghia allenatore della prima sqaudra, con i seguenti parziali 3-0 ( 25-16- 2518-25-16). La partita ha visto la Time Volley, sempre in vantaggio al di fuori di un leggero calo di concentrazione avuto nel secondo set che ha visto il Tricarico prendere un piccolo vantaggi di 5 punti andando sul 7-2, per essere poi, raggiunte e sueperate. Ottima è stata la prestazione di capitan Sarra e della laterale Gabriella Dibitonto, precisa e puntuale sia in ricezione che in attacco. «Contro il Tricarico, abbiamo disputato, un discreto incontro afferma l'allenatrice Brunella Cristallo -, le ragazze hanno dato il meglio nei propri ruoli. Possiamo contare sulla Guerricchio, libero preciso e di sicuro futuro pallavolistico e su tre palleggiatrici di tutto rispetto, per l'appunto Paternoster - Salinaro e Morelli. Il mio passato da palleggiatrice», continua Brunella Cristallo - «mi porta a reputare tale ruolo fondamentale per la mia squadra. Per questo, ho sempre cercato di trarre il meglio dalle mie atlete il carattere, la fantasia tattica e buone mani, sono le doti migliori per un palleggiatore è sono contenta dei risultati raggiunti. Il gruppo vanta quest'anno

RESPIRANO aria di alta classifica i ragazzi dell'Edil Loperfido Volley Group Matera. La formazione under 16, che milita nel campionato pugliese, lunedì scorso ha conquistato l'ottava vittoria in altrettante gare disputate fino ad ora. Il team di coach Logallo, ha battuto a domicilio la Pallavolo Joha con un netto tre a zero (25/23; 25/18; 25/21). “Nella prima di ritorno, abbiamo messo a segno un altro 3 a 0, sconfiggendo questa volta il Joha Gioia del Colle. Continua, quindi, la nostra striscia positiva. Siamo stati bravi a consolidare il primato in classifica, mantenendo sempre cinque lunghezze di vantaggio dalla seconda che è il Gioia del Colle Srl. Questa settimana inizierà anche il campionato under 16; sono ottimista perché posso contare su un gruppo che lavora molto”. Il prossimo appuntamento per l'Edil Lo perfido nel campionato pugliese, è in programma per domenica 6 dicembre ad Acquaviva delle Fonti contro il La Checine De Nononne. Per quantoriguarda laformazione dell'under 18 femminile impegnata nel girone B del campionato pugliese, domenica scorsa nell'ultima gara del girone d'andata, c'è stata la netta vittoria contro l'Asem Bari. Il match è terminato tre ad uno (26/24; 21/25; 25/14; 25/9) a favore delle ragazze materane che hanno conquistato così la sesta vittoria in sette gare disputate, sfoderando una buona partita soprattutto in fase di ricezione, gestita bene dal libero Maria Bruna Carlucci. “La nostra under 18, fiore all'occhiello del Volley Group, è una squadra apprezzata da tutti i sodalizi in regione e fuori regione - ha commentato il tecnico, Caterina Cristallo. E' composta da ragazze dalle spiccate caratteristiche antropometriche che sono miglioratetantissimo dalpunto divista tecnico-tattico.

Le ragazze della Pamar Matera, under 14 femminile

l'innesto di nuove atlete come Carmen Cristallo, Sara Ambrosecchia e la Dibitonto, che sapranno dare il loro supporto e la loro esperienza alla squadra». Molto importante e positivo, è stato anche il parere del coach della prima squadra Gianni D'Onghia, sempre attento e molto vicino al settore giovanile della società. Il prossimo incontro è previsto mercoledi' a Montalbano, contro una squadra di tutto rispetto, che vanta ragazze che hanno disputato campionati di serie negli anni passati. Si spera in una buona prestazione da parte delle ragazze materane e cercare possibilmente, di portare a casa un' altro suc-

cesso. In modo anche da riuscire a continuare in modo positivo il torneo regionale che è da poco iniziato. Ecco le ragazze che compongono la formazione della Pamar Time Volley che si è ben disimpegnata al suo esordio contro il Tricarico: Anna Maria Sarra, Carmen Pietromatera, Elena Santochirico, Paola Salinaro, Martina Andrulli, Lilia Guerricchio, Gabriella Dibitonto, Valentina Marcangelio, Roberta Montemurro, Antonella Paternoster, Francesca Morelli, Carmen Cristallo, Francesca Camassa. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it

Il tecnico Logallo

Per quanto mi è possibile cerco di farle giocare tutte, dando loro la massima fiducia. Anche se questo a volte comporta la perdita di qualche set, è fondamentale, che tutte le ragazze acquisiscano esperienza di gioco e che non perdano mai di vista gli obiettivi da raggiungere.” L'Edil Loperfido ritornerà in campo domenica 29 novembre tra le mura amiche ospitando il Volley 2000 La Piemontese di Acquaviva delle Fonti. Infine, è iniziata una nuova avventura anche per l'under 18 femminile dell' Edil Loperfido Volley Group nel campionato provinciale lucano che è composto da 5 squadre. Le ragazze guidatedalcoach CaterinaCristalloe Leo Stano hanno sconfitto il Tricarico per 3 set a 0 ed il Montalbano per 3 set a 1. Buona la prestazione nella partita contro il Tricarico del capitano Mara Manicone. Un po' più sofferta la partita conil Montalbano. Laprossima gara è in programma lunedì 30 novembre in casa contro il Grassano Volley presso la palestra dell'Itis di Matera. l.t.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

36 Volley C Netto successo sul Laurenziana, sabato c’è la trasferta con la Ermes Policoro


37

Pomarico Il bando è scaduto il 13 novembre, a breve una nuova pubblicazione

Nessun acquirente per la Manferrara Tre i fabbricati in vendita con un prezzo a base d’asta di oltre due milioni di euro POMARICO - Le strutture della Manferrara non attraggono acquirenti. E' scaduto il 13 novembre il bando di gara con il quale si volevano vendere le strutture di proprietà del Comune di Pomarico che si trovano all'interno del Bosco della Manferrara. Si provvederà, a giorni, a riprovare. Partendo dalla certezza che il primo tentativo è andato a vuoto. Nessuno, infatti, ha manifestato interesse per l'alienazione prevista dal Comune. Con l'atto, va ricordato,nello specifico, per esigenza di cassa, si rinuncia alla proprietà e quindi a eventuale e ipotetica gestione pubblica di uno dei beni di maggior valore del Comune di Pomarico, costruzioni adesso abbandonate, strutture pensate per la ricezione a servizio del Bosco “La Manferrara”. Sulla questione, inoltre, il confronto fa Amministrazione comunale e Pd è stato abbastanza duro. E non solamente fra i due schieramenti. L'atto emesso racconta che sono in vendita: un fabbricato destinato ad albergo-ristorante, un fabbricato destinato a stalla per cavalli, un fabbricato destinato a fienile. Il primo edificio è dotato di una sala funzionale di circa 210 mq, un bar-reception di circa

Montescaglioso Domani la presentazione

Educazione alla salute per i 360 studenti della Media Salinari A sinistra l’immagine di un agriturismo

46 mg, una cucina arredata di circa 26 mq, una sala preparazione portate di circa 22 mq, secondo piano di circa 150 mq adibito ad albergo e costituito da cinque camere con bagno e corridoio-disimpegno, un piano interrato di circa 363 mq nei quali sono allocati gli impianti. L'edificio destinato a stalla, invece è ampio circa 165 mq. Mentre, infine, il “fabbricato destinato a fienile-pulizia cavallispogliatoi” ha una superficie di circa 164 mq. Il prezzo a

base d'asta è di 2.257.983,28 euro. Attualmente, comunque, si leggeva sempre nell'avviso da riproporre «gli immobili di cui trattasi sono attualmente affidati in locazione». L'ultima gestione è quella d'un operatore della ristorazione materano. Si vedrà come andrà a finire, dato soprattutto che l'operazione è strettamente collegata al bilancio dell'ente stesso. Sforzi per la vendita si possono sempre fare. In passato non è stato sem-

plice arrivare alla gestione privata delle strutture. L'Amministrazione comunale ci riproverà. Ora si aspetta il tempo della nuova pubblicazione del bando. Il contenuto dell'avviso che sarà nuovamente lanciato per trovare compratori non dovrebbe essere rivisto. Recentemente, va aggiunto, nell'area verde è stato completato il progetto di “rinaturalizzazione e ripristino”. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Pomarico Soccorso dai carabinieri

A bordo di un’auto che prende fuoco, illeso POMARICO - E’ stato provvidenziale l’intervento dei militari dell’Arma, martedì sera, per aiutare un quarantanovenne a bordo di un'autovettura, dotata di impianto a gas sulla quale si è sviluppato un incendio improvviso. L’episodio si è verificato in una frazione di Pomarico e l'incendio avrebbe avuto ben più gravi conseguenze se, sul posto, non fossero intervenuti i carabinieri della locale Stazione. I militari dell'Arma, in quel momento in transito perché impegnati nelle consuete attività di controllo del territorio, notata l'autovettura in fiamme,

si sono subito avvicinati e compresa la gravità del fatto, hanno, immediatamente, utilizzato l'estintore in dotazione. Le fiamme sono state domate prima che potessero raggiungere l'impianto a gas di cui era dotata l'auto. Si è così evitata una tragedia: facile intuire cosa sarebbe accaduto se i carabinieri non fossero intervenuti in tempo, visto che il mezzo in questione era dotato di impianto Gpl. Il conducente è rimasto illeso mentre l’automobile ha riportato alcuni danni.

Una pattuglia di carabinieri

Miglionico «Riteniamo che la gestione debba uscire dalle logiche della concorrenza»

Privatizzazione dell’acqua, interviene il Prc MIGLIONICO - «L'acqua non si vende». Il circolo “E. Berlinguer”, del Prc di Miglionico, prende posizione contro la privatizzazione dell'acqua e ricorda alcune questione legate alla gestione del bene più importante. «Votando la fiducia al decreto Ronchi - dicono dal Prc miglionichese hanno in assoluto silenzio privatizzato l'acqua e i rifiuti. Lo hanno fatto nel modo a loro più conosciuto, attraverso bugie e mistificazioni, usando come specchietto per le allodole la retromarcia sulle privatizzazioni di gas, trasporti e farmacie comunali». Per poi dare più attenzione ad aspetti non facili da affrontare. «Nessuno provi a incantarci con la storia che l'acqua è pubblica solo perché lo Stato rimane proprietario delle sorgenti venden-

do ai privati la gestione della rete. Non sappiamo cosa farcene del frustino se non abbiamo il cavallo. Se con questo voto è stato deciso di avanzare il processo di privatizzazione dell'acqua e dei rifiuti, vuol dire che acqua e rifiuti sono il grande business del futuro». La storia, in effetti, non nasce oggi. «Negli anni Novanta - scrivono da Rifondazione - prima dell'entrata in vigore della legge Galli si spendevano circa 2 miliardi l'anno per la manutenzione dei nostri acquedotti. Da quando è iniziato il processo di liberalizzazione e privatizzazione si è scesi a una media di circa 700 milioni. E di questi 700 milioni investiti si realizza solo il 55% circa dei lavori programmati. Oggi servono investimenti pari a oltre 60 miliardi di euro per

ristrutturare completamente condotte e fognature, considerando che abbiamo negli acquedotti perdite pari a circa il 30% dell'acqua immessa con punte nel meridione che arrivano al 49%; delegare al privato questa impresa vuol dire lavarsene le mani, concedendo loro la possibilità di scaricare sulle tariffe il costo di questa operazione. In tutte quelle realtà dove sono già subentrate le grandi società si sono avuti aumenti di tariffe, senza che poi nessun soldo sia stato investito per il risanamento o miglioramento della rete». E si fa l'esempio di Latina. Dove le bollette si sono triplicate. «Con questo voto - aggiunge il Prc - il Governo lascia ai privati un settore con un giro d'affari annuo di oltre 2530 milioni di euro, in cui lavorano oltre 35.000 la-

voratori divisi in 252 imprese idriche. E' ferma ormai da mesi in Parlamento una proposta di legge d'iniziativa popolare accompagnata da oltre 400.000 firme con cui si chiede la tutela e il governo dell'acqua con gestione pubblica. Il Partito della Rifondazione Comunista di Miglionico ritiene che l'acqua è un bene naturale e l'accesso all'acqua un diritto inalienabile della persona e per questo riteniamo che la gestione del servizio idrico debba uscire dalle logiche della concorrenza definendo l'acqua un prodotto senza rilevanza economica. Invitiamo i cittadini a reagire di fronte a questo ennesimo sopruso del governo centrale; (...) a partire dai lavoratori stessiche operano nelle aziende di servizio (...)». n.f.

MONTESCAGLIOSO - La scuola media “Carlo Salinari” di Montescaglioso, diretta dal dirigente scolastico Nunzio Nicola Pietromatera, in collaborazione con l'associazione di solidarietà e cultura della prevenzione “Donna e Vita - Nessuna resti sola” di Montescaglioso e con la Iris Basilicata - Insieme per realizzare iniziative di Solidarietà nel campo dellaprevenzione, curae ricerca in Oncologia Ginecologica, fondata dal professor Giovanni Scambia al Gemelli di Roma, con sede a Rionero in Vulture, in questo momento di notevole confusione caratterizzato da informazioni poco precise sulla pandemia “A”, ha dato il via ad un progetto scuola di educazione alla salute. La scuola è intesa come uno degli scenari più adeguati per iniziative di educazione sanitaria e di diffusione nella comunità locale dei valori della prevenzione, della partecipazione sociale e civile, oltre che della tutela del diritto alla salute. Il dirigente scolastico Pietromatera ha precisato che nel programma, l'educazione alla salute, le informazioni sanitarie sulle infezioni sessualmente trasmesse a decorso oncologico (Papilloma virus Umano - Hpv), la loro prevenzione e la sessualità devono essere intese come formazione socio affettiva, «per aiutare la costruzione di stili di vita positivi, con l'obiettivo fondamentale di far scegliere responsabilmente la gestione consapevole delle informazioni di cui gli alunni diventano depositari per se stessi, con il vantaggio di trasferirle anche in famiglia». In seguito ha evidenziato come l'attenzione su alcuni temi della prevenzione, oltre alla disponibilità ad essere promotori di informazioni da parte dei medici presenti nel territorio e la collaborazione delle associazioni di volontariato che si fanno carico della diffusione del messaggio e della propaganda, induca all'utilizzo di modalità didattiche nuove, fondate sulla ricerca di metodi moderni ed efficaci nel veicolare il messaggio educativo alle classi di età oggetto d'intervento,

come nel caso delle scuole medie inferiori, «investite in Regione Basilicata, dal diritto alla gratuità della nuova vaccinazione contro un virus oncogeno». Gli obiettivi educativi del progetto sono quelli di integrare le conoscenze scientifiche degli studenti, costruendo un concetto di salute come valore primario cui far riferimento per operare decisioni e scelte di vita positive, oltre alla rimozione di informazioni distorte e dei pregiudizi. Si intende anche favorire i rapporti fra gli studenti, il volontariato e le istituzioni e promuovere un corretto stile di vita. I destinatari del progetto sono i 360 alunni delle 5 prime, 5 seconde e 6 terze classi, personale docente e non docente, famiglie, con tre metodologie d'intervento. Le conoscenze scientifiche di base saranno fornite dagli insegnanti di scienze, educazione fisica, le nozioni legali se ci saranno, verranno acquisite con l'insegnamento di diritto, lo studio socio politico economico, delle problematiche affrontate, sarà interdisciplinare. Per ogni classe è previsto, su ogni tematica un lavoro di analisi e ricerca, modulate in base all'età, guidata dall'insegnante ma svolta dai ragazzi chiamati a confrontarsi in piccoli gruppi ed a progettare delle azioni correttive. La presentazione del progetto è stata fissata per domani alle 10,30, nella sala consiliare “S. Pertini”; parteciperanno le autorità locali e le famiglie che stanno apprezzando l'iniziativa e che auspicano altre iniziative formative del genere. L’introduzione e il coordinamento saranno curati della dottoressa Paola Saraceno (IrisBasilicata). Isaluti saranno affidati a Mario Venezia sindaco di Montescaglioso, Michele Zaccaro assessore alla cultura, Rocco Ditaranto assessore alle politiche sociali, Nunzio Nicola Pietromatera (preside della scuola Salinari). Relazioneranno: Luciana Pisanelli, Giuseppe Martinella, Silvio Anastasio, Antonio Campisi. Seguirà un dibattito. Michele Marchitelli

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


38

San Mauro Forte Dalla trasversale alta alla Cavonica fino alla provinciale che collega a Craco

Aree interne, la Provincia investe L’assessore alle infrastrutture Gianni Rondinone ha illustrato i progetti SAN MAURO FORTE - “Le aree interne: un problema o una risorsa?” è l'interrogativo al centro di un incontro-dibattito comprensoriale promosso dal movimento “Sinistra e libertà-ecologica” che si è tenuto nel salone comunale di San Mauro Forte. «Questa come ha detto Gianni Rondinone, assessore provinciale alle reti ed infrastrutture strategiche - è la prima di tre iniziative (un'altra si terrà a Matera sull'urbanistica ed il turismo e un'altra ancora nel metapontino sull'agricoltura) che il movimento si propone di realizzare per riflettere sulle problematiche locali e come fase di ascolto delle voci del territorio. Quegli amministratori, associazioni e partiti che erano presenti anche in questa prima uscita sanmaurese. I lavori sono stati presieduti da Antonio Santochirico, vice presidente del Consiglio Provinciale di Matera, nonché capogruppo del movimento in seno allo stesso consiglio, che ha reso noto gli interventi programmati di recente per questo territorio dalla Provincia, su input dell'assessorato guidato da Rondinone, in merito alla viabilità e che saranno realizzati nei

L’imbocco della provinciale Cavonica

prossimi anni. Trattasi della utilizzazione dei 32 milioni di euro di cui alla delibera Cipe n.3 del2006, deiquali 28sono destinati al completamento della cosiddetta “trasversale alta”, ovvero l'arteria che collegherà la Basentana alla Saurina. Il grosso degli interventi riguardano la già avvia-

Sono tornati gli uomini della Protezione civile

ta strada a scorrimento veloce denominata “Cavonica” di cui attualmente sono in corso i lavori per il suo sbocco sulla Basentana all'altezza dello scalo ferroviario di Grassano-Garaguso-Tricarico. Un milione e 650 mila euro sono destinati al completamento (segnaletica ed asfalto) di un tratto di 3

Km che parte dalla SP Ferrandina (è il primo tronco realizzato della Cavonica) e che si inoltra sino alla strada comunale San Leonardo. Invece 14 milioni di euro, sono stanziati per la realizzazione ex novo del tratto che prolunga la Cavonica dal punto dove ora si interrompe (sul-

la Strada provinciale per Ferrandina, appunto) sino alla Strada provinciale che collega San Mauro forte a Craco, esattamente in località Piscicolo, in prossimità delle aziende Tucci-Malvasi. Per il prosieguo da questo punto sino alla fondovalle Taurina, poi, sono previsti altri 4.450 milioni di euro. Notizia particolarmente importante per i sanmauresi è stata quella (che avevamo anticipato l'ultima volta che ci eravamo occupati di questa arteria) del finanziamento della bretella di collegamento tra SanMauro Forte e la costruenda Cavonica. Quattro milioni e seicentomila euro, infatti, sono destinai a questaopera chepartiràdalla località Salice ma dell'attuale tracciato (su cui sta intervenendo anche l'amministrazione comunale)utilizzerà solo il tratto sino al ponte Caldaro, con un aumento per altro di quota che eliminerà la attuale forte pendenza e la realizzazione di un nuovo ponte (più largo) per poi proseguire lungo il corso del torrente “Cannito” e sboccare sulla Cavonica in località Pianelle, all'altezza dell'azienda agricola Dimase.Infine, sempreriferito alla trasversale alta, è stato

preannunciato un ulteriore stanziamento di tre milioni e trecentomila euro destinati al completamento e alla sistemazione idraulica della SP ex 277 (la Grassano-Matera), ovvero, il naturale proseguimento verso la città dei sassi della Cavonica stessa. E' stato assicurato che non si tratta di numeri al lotto in quanto è la stessa delibera Cipe che obbliga al rispetto di un rigoroso scadenzario che obbliga al bando di gara entro il prossimo febbraio e all'appalto vero e proprio delle opere entro giugno dello stesso anno. Buone notizie, insomma. Durante l'incontro vi sono stati gli interventi del presidente del Parco Gallipoli Cognato Rocco Rivelli sul tema “Sviluppo ecosostenibile del nostro territorio” (le potenzialità di sviluppo della zona con i PIOT), di Pancrazio Toscano sul tema “La scuola di domani” (le ripercussioni nefaste della riforma Gelmini nei piccoli comuni) e di Antonio Giannantonio sul tema “La rete dei servizi sanitari” (disatteso il piano sanitario regionale circa il potenziamento dei servizi sul territorio). Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Il legame fra i due centri è confermato dai numerosi compaesani emigrati

Gli angeli lucani tornano a casa dal campo Ex Italtel 1 Irsina e Sassuolo promuoveranno iniziative comuni

Gemelli per crescere insieme

TRICARICO - C'era una macchia gialla domenica pomeriggio a Tricarico. Era la macchia gialla della Protezione Civile. Infatti c'erano tutti coloro i quali hanno lavorato al campo Ex Italtel 1 allestito e gestito in Abruzzo dopo il terremoto. A partire da chi nel campo ci ha passato intere settimane, aiutandola popolazioneabruzzese. E tutti, alla proiezione del video, si sono commossi nel rivedere facce e luoghi che li hanno accolti come eroi, i momenti di arrivo e di allestimento del campo, quelli più difficili, quelli di festa e quelli di smantellamento e ritorno a casa. C'erano i clown, i quali hanno raccontato il loro arrivo al campo, la loro emozione e l'orgoglio, per loro che lucani non sono, di aver collaborato con la Protezione Civile di Basilicata. E c'è statoil messaggiodelpresidente della sede di Guardia Perticara, nonché sindaco del paese, Massimo Caporale, il quale ha raccontato a tutti

l'ultima settimana di campo, durante la quale è stato lui stesso a gestire il campo. E c'è stato anche il messaggio del Presidente del Gruppo Lucano della Protezione Civile, Priore. A lui è spettato ricordare a tutti cos'è la ProtezioneCivilee ilGruppoLucano, con la crescente importanza e considerazione che ha a livello nazionale soprattutto dopo l'esperienza abruzzese. Ma ai tanti presenti ha anche menzionato i progetti internazionali tra cui quello in collaborazione con la Caritas in Albania. A concludere la giornata il vice presidente del Consiglio Provinciale di Matera, nonché assessore alla protezione Civile Giovanni Bonelli. A lui l'onore di premiare, con delle targhe lavorate in tufo, le sedi di Aliano, Colobraro, Gorgoglione, Salandra, Stiglano e Tricarico. Premio valido come riconoscimento per l'ottimo lavoro prestato al campo Ex Italtel 1. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

IRSINA - Continua e si rafforza il sentimento di unione, sfociato ormai da diversi anni, in un gemellaggio, tra le comunità di Irsina e quella emiliana di Sassuolo, in provincia di Modena. Nell’ultimo consiglio comunale della cittadina emiliana, i consiglieri del Popolo della Libertà Ugo Liberi e l’irisnese Antonio Santomauro, hanno presentatounordinedel giornonelquale,oltrea richiamare gli elementi convalidanti che fondano il solido rapporto tra le due città, fatto soprattutto di numerosi scambi che vicendevolmente i sindaci delle rispettive città operano, hanno sottolineato la consistente presenza dei tanti cittadini residenti a Sassuolo provenienti da Irsina, ed altri punti saldi che, qualificano oggi il solido rapporto oggi tra le due comunità, di compiere un passo in avanti. Infatti nell’istanza presentata dai due consiglieri di maggioranza, ed accolta all’unanimità, da IRSINA - La caccia, come possibile strumento per favorire l’unione di popoli e culture. E’ stato questo il tema dell’incontro che si è tenuto al comune di Irsina. Ad organizzare il convegno sonostate alcunepiccole realtàricettive: “Bed & Breakfast Lucania – Sant’Eufemia – Mantegna e la Tabaccheria Lucania”. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la locale sezione della Federcaccia. I relatori presenti al tavolo: Giuseppe Rielli, presidente A.T.C. “A” ( ambito territoriale Caccia ) Matera e Giovanni Grieco, coordinatore Guardiana Atc “A” ed in rappresentanza dei cacciatori del nord. Dopo una breve presentazione ad opera di Michele Defilippis e di Mimmo Francabandiera, in cui si è parlato della caccia quale risorsa economica fondamentale per le

tutto il consiglio comunale si parla di fornire al comune gemellato un valido supporto tecnico per il miglioramento della funzionalità degli strumenti, oggi a disposizione del comune: «La mozione posta all’ordine del giorno nell’ultimo consiglio comunale dal sottoscritto e dal capo gruppo del Pdl Ugo Liberi – spiega Santomauro – verte essenzialmente su due aspetti che noi riteniamo essenziali, al fine del proficuo rapporto nato da tempo fra le due comunità: mettere a disposizione della comunità irsinese e non solo - visto che, nella visita fatta al comune ed alla provincia di Matera, si sono stretti rapporti di intesa e di amicizia anche con il capoluogo – consulenze di ogni tipo, dal settori amministrativo a quello tecnico. Al momento non possiamo spingerci oltre – continua Santomauro – a causa della i grave crisi economica e finanziaria che sta attraversando la nostra città che ci co-

stringe spesso a mettere mano alle risorse amministrative per correre in aiuto delle categorie più deboli. Ciò non toglie che d’intesa con il presidente della provincia Stella, l’assessore al bilancio della stessa provincia Domenico Smaldone ed i rispettivi primi cittadini di Matera ed Irsina, nell’incontro programmato per la prossima primavera a Sassuolo, venga fuori qualcosa d’interessante. Oggi non promettiamo nulla, che vada oltre le nostre attuali capacità – conclude Antonio Santomauro – sappiamo tutti che l’interesse posto dal nostro sindaco Luca Caselli, è davvero alto, considerato il fatto che il sindaco Caselli non crede ad un rapporto di gemellaggio, fondato solo su meri scambi di doni e di convenevoli cerimoniali; nei prossimi mesi, questo progetto dovrebbe arricchirsi di ulteriori contenuti». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Il turismo venatorio scommessa del futuro realtà ricettive, è intervenuto il presidente Rielli che ha illustrato – dice una nota diffusa –l’organizzazione e le attività svolte dall’organizzazione Atc di Matera, evidenziando inoltre in particolar modo l’impegno profuso per far sì che fosse garantito l’accesso, ai fini venatori, dei cacciatori non residenti in Basilicata, anche perché, una cospicua parte dell’entrate in bilancio la si deve proprio ai cacciatori provenienti da fuori regione. In seconda battuta – continua la nota – la relazione f ha riguardato la gestione dei fondi a disposizione, rimarcando la necessità della rea-

lizzazione di un corpo solido di guardiania con finalità di controllo e tutela della salvaguardia dell’attività venatoria e dell’ambiente. Tra i numerosi interventi anche quelli che hanno puntato il dito sulla cattiva gestione delle risorse, finalizzata solo alla creazione di una struttura sproporzionata rispetto alle effettive esigenze( un esercito di guardiani). Da evidenziare, l’intervento di un signore di Rimini che, parlando da imprenditore, non riusciva a spiegarsi il perché “ l’azienda regione Basilicata” non abbia colto l’opportunità della “ caccia “ che attira cacciatori da tutta

Italia, favorendo ed incentivando ( portando le giornate di caccia da tre a cinque, così come in Puglia, ndr ) l’ingresso di cacciatori extra regionali, occasione fondamentale che nemmeno le zone costiere dell’Emilia Romagna possono concedersi perché, la stagione marittima dura , tre mesi, mentre, la caccia offre la possibilità di sfruttare almeno quattro mesi invernali di “turismo venatorio”con positive ripercussioni sull’economia delle attività ricettive e commerciali. Gli organizzatori si sono dati appuntamento per un prossimo incontro, con una giornata dedicata all’attività venatoria e una cena al ristorante La Contessa con degustazione a base di selvaggina. mi.do. provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


39

Bernalda Gli agenti della Forestale sono intervenuti dopo una segnalazione al 1515

Discarica abusiva sotto sequestro Nelle vicinanze di un terreno manomesso nonostante fosse sottoposto a vincolo BERNALDA - Grazie ad una segnalazione al numero verde gratuito per le emergenze ambientali 1515 relativa a movimenti di terra senza autorizzazioni, il Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Montescaglioso, ha accertato la manomissione e la modifica dello stato dei luoghi su un terreno sottoposto a vincolo paesaggistico ambientale in agro di Bernalda. In seguito all'intervento degli Agenti Forestali che hanno intimato i trasgressori a procedere immediatamente al ripristino dello stato dei luoghi, i responsabili dell'illecito hanno provveduto in presenza degli Agenti stessi al ripristino totale dell'area manomessa. Inoltre, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, durante il sopralluogo della zona deturpata, hanno rilevato nelle immediate vicinanze dell'area anche una discarica abusiva di rifiuti pericolosi, tra cui elettrodomestici, batterie, rifiuti provenienti da demolizioni edili ed in particolare è stata accertata la presenza di materiali esplodenti. Il materiale è stato sottoposto a sequestro dalla Procura della Repubblica e messo in sicurezza. Sono in corso di svolgimento le indagini per risalire ai responsabili dell'abbandono dei rifiuti speciali pericolosi. Il Comando Provinciale di Matera, tramite i dipendenti Comandi Stazione dislocati sul territorio, attraverso la propria attività costituisce un presidio del territorio per scongiurare e prevenire reati in danno all'ambiente. I cittadini possono rivolgersi al numero verde 1515, sempre attivo nell'arco delle 24 ore, per segnalazioni relative a qualsiasi tipo illecito ambientale. provinciamt@luedi.it

Scanzano Si confezionavano panettoni

Senza acqua potabile Stabilimento chiuso dai carabinieri del Nas

Alcune immagini della discarica posta sotto sequestro dalla Forestale

SCANZANO - Per carenze igienico sanitarie, in quanto sprovvisto di acqua potabile, è stato chiuso martedì dai Nas uno stabilimento dedito al confezionamento di panettoni. L'operazione rientra nell'ambito di specifici servizi nel comparto della vendita di prodotti natalizi. Durante l'attività è stata inoltre riscontrata una carenza strutturale per via di un abusivismo edilizio riguardo una parte della struttura che già il Comune di Scanzano aveva censurato ordinandone l'abbattimento. Provvedimento al quale la ditta in questione non ha inteso ottemperare. L'opificio è tuttavia ancora sottoposto a sequestro fino a quando non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie da parte dell'Autorità sanitaria nella persona del dirigente medico del Siab, dottor Pasquale Calbi e del suo laborioso staff. All'interno della struttura erano custodite circa 30.000 confezione natali-

I Nas

zie di panettoni. Il valore complessivo dello stabilimento (ubicato nella zona artigianale di Scanzano, in particolare nella ex sede della Flap Fruit) e della merce ammonta a 2.500.000 di euro. I carabinieri del Nas di Potenza continueranno ad effettuare verifiche, a tutela della salute pubblica, in alcune attività commerciali in provincia di Matera. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Tursi Incontro alla Media con l’autore settantenne Antonio Popia

Uno scambio intergenerazionale all’insegna della poesia Alcuni scatti dell’incontro con il poeta

TURSI - Ha incontrato gli alunni della terza B della scuola media “Sant’Andrea Avellino” il poeta dialettale Antonio Popia, una vecchia conoscenza dei ragazzi. L’incontro è stato organizzato dall'insegnante Antonio Rondinelli. Gli studenti hanno rappresentato a giugno, nel cortile della scuola, una commedia scritta proprio dal Popia “I fiori da terra nostra s'addureme nuie”. Questa volta hanno voluto conoscerlo come autore di poesie in tursitano. Era presente, oltre agli alunni (armati di videocamere digitali per immortalare l'evento), la preside Carmela Liuzzi che ha apprezzato molto l'iniziativa. Il professor Rondinelli ha precisato di aver svolto con i suoi alunni lo studio del dialetto. E partendo da alcune poesie sulla tema della morte, come i “Sepolcri” di Ugo Foscolo e “A Livella” di Totò, ha fatto conoscere alla classe, due poesie scritte da Popia e inerenti al tema: “An' Mort Ma Nun Z_èn' 'Mbarét” (sono

morti e non hanno imparato niente) e “A Mòrt Ca Tuzzuuit' Ala Port') (la morte che bussa alla porta di casa). Gli alunni Cesareo Filippo, Carmelinda Guglielmucci, Rossella Digno e Cristian Cosma le hanno recitate insieme ad altre poesie dialettali scritte dal Popia.

Il professor Rondinelli ha recitato una poesia in italiano scritta sempre dal poeta: “Polvere bianca” (la droga). Popia ha donato alla preside Liuzzi un dvd contenente il film che aveva realizzato nel centro storico tursitano (Rabatana compresa) dal titolo “Profumi e nostalgie di

una ricca povertà”. L'incontro a scuola è piaciuto molto ai ragazzi, che per un'ora e mezza non si sono annoiati. Molte le domande rivolte all'autore in un clima di convivialità, con i ragazzi seduti in circolo. «Magari le lezioni si facessero in questo modo», ha commen-

tato un alunno. Popia è nato a Tursi settanta anni fa. Ha sempre vissuto nel paese natio, dove ha svolto l'attività di idraulico. All'età di 25 anni ha scritto le sue prime poesie. Poi ha voluto conseguire la licenza media, frequentando la scuola serale comunale, quella che negli anni '70 chiamavano “La Sorbona”. Numerosi i riconoscimenti per le sue composizioni poetiche. Si dedicherà quanto prima alla pubblicazione delle sue poesie, in modo da tramandare ai posteri la testimonianza del grande amore per la sua terra. «Stando con voi, mi sono sentito più giovane di 30 anni», ha concluso. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

PRECISAZIONE IN MERITO ALL’articolo pubblicato a pagina 37 sul Quotidiano di ieri, 25 novembre 2009, dal titolo "Comunali, il Pdlcomincia dal turismo", riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere provinciale del Partito della libertà Francesco Carbone. «Il coordinatore vicario provinciale del Pdl avvocato Nuccio Labriola non ha in alcun modo preso parte al convegno di Torremare». provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


40

Policoro Saranno stanziate somme nel bilancio di previsione, lo ha annunciato il sindaco

Videosorveglianza presto una realtà POLICORO - Il sindaco di Policoro, in quanto autorità di pubblica sicurezza, dopo i recenti furti in alcune aree della città di Policoro, in particolare nella zona Artigianale, nel pomeriggio di martedì ha incontrato informalmente e in un clima di collaborazione istituzionale i massimi rappresentanti delle forze dell'ordine presenti in città nelle persone del capitano dell'Arma della locale compagnia Fernando Carbone, del tenente della Guardia di Finanza della caserma di Policoro, Raffaele Napolitano e del Dirigente della Polizia di Stato del commissariato di Scanzano jonico,

Roberto Cirelli per fare il punto dell'attività di investigazione dopo una serie di atti che hanno danneggiato alcune fiorenti imprese del posto. Durante l'incontro, a cui hanno partecipato anche gli imprenditori della zona Artigianale e complanare Sud del centro jonico, è stato sollecitato un controllo ancora più capillare del territorio la cui attività di prevenzione è il fulcro vitale per mantenere l'ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini. E proprio in questo contesto la novità rilevante è la presenza a Policoro per tre giorni la settimana

del nucleo anticrimine della Polizia di Stato di Potenza, i cui agenti sono presenti nella locale caserma di via Puglia proprio per arginare questi fenomeni delinquenziali intensificando i controlli su un territorio cerniera tra Calabria e Puglia, qual è il Metapontino e Policoro, in quelle aree sensibili le cui aziende potrebbero ancora essere bersaglio di furti o attacchi intimidatori verso gli imprenditori. Come supporto agli stessi imprenditori i rappresentanti dello Stato hanno suggerito di rafforzare i controlli delle loro aziende economiche con maggiori

passaggi notturni della vigilanza privata in un'azione di collaborazione tra pubblici ufficiali più stretta e radicata. E sempre sul fronte della prevenzione, l'Amministrazione comunale per conto della quale era presente il sindaco, Nicola Lopatriello, nel prossimo bilancio di previsione stanzierà somme ad hoc per l'installazione della video-sorveglianza e tutti quei congegni tecnologici che possano assicurare alla giustizia chi compie atti delinquenziali in tutta la città, nonché si invita la cittadinanza a denunciare chi compie questi atti contrari alla legge.

Il municipio di Policoro

Sogna di diventare soprano, la vincita le avrebbe permesso di continuare gli studi con serenità

Solo una spilla ad “Affari tuoi” Bottino magro nella puntata con la ventiduenne scanzanese Mariella Zito POLICORO - Bottino magro per Mariangela Zito 22 anni di Scanzano pacco numero 11 che nella puntata di “Affari Tuoi” andata in onda due giorni fa, ha vinto solo una spilletta. Mariella, così la chiamano gli amici,è iscritta all'ultimo anno di conservatorio dove studia canto lirico ed è fidanzata con Michele (il ragazzo era presente in studio con Francesco, fratello di Mariella, e i genitori Rossella e Mimmo). Inizia la gara e al terzo pacco Mariella chiama il 19 Campania, con la prima battuta d'arresto per il pacco da 250mila euro. Continua a chiamare pacchi a caso senza alcun riferimento preciso e con un acuto degno di rispetto chiama il pacco numero 8 che contiene i 500mila euro. Poi legge la lettera nella quale confessa che «vuole affermarsi come cantante lirica, che sogna e resta allo stesso tempo con i piedi per terra, lasciata libera di scegliere e di sognare. Qualcuno dal cielo crede e investe su di me». La gara continua alla caccia dei 500.000 euro in gettoni d'oro di montepremi, riapre battenti e pacchi. Mariella ha chiamato i primi tre pacchi e il coccodrillo con 11mila euro è andato via. Poi è il momento della scenetta del presentatore Max Giusti comico romano, conosciuto al grande pubblico per le sue originali imitazioni di personaggi legati al mondo dello spettacolo, dello sport, della politica e dell'attualità, ed esce il pacco sosia con una canzone di Lucio Dalla. Arriva la prima proposta del temutissimo “Dottore”, per un cambio di pacco. Mariella “rifiuta l'offerta “ e va avanti. Chiama il 6 Valle d'Aosta e perde altri 100mila euro. Mariella a questo punto confida di avere un sogno legato ad un numero che preferisce non svelare. Anche la seconda proposta del dottore pari a

Insieme Acli e Cittadinanzattiva

Mariella Zito ha partecipato ad Affari tuoi e ha vinto solo una spilletta

15mila euro è degna di un rifiuto. Mariella compete con pacchi importanti e la voglia di vincere per continuare gli studi è forte. Chiama il pacco numero 20 Sicilia che Max giusti fa scartare ad un gruppo di disabili giunti da Chianciano. Fortunatamente solo 50 euro mentre resta in gioco il pacco da 75mila euro unico pacco rosso rimasto in gara. Il dottore incalza con le offerte tra scambi di pacco e 15mila euro. La gara sembra riprendersi fino a quando la Lombardia da il colpo di grazia con l'uscita dei 75mila euro vanificando le flebili speranza di una studentessa con la voglia di diventare soprano. Ancora un'offerta da 5mila euro che

non scalfisce la dignità di una donna del Sud, la voglia di andare avanti per conquistare uno dei tre pacchi ancora in gara. 15, 25, 35mila euro. Ma sono le regioni dell'Umbria e Abruzzo a chiudere ogni speranza. La gara volge al termine con il pacco 11 stretto nella mani di Mariella che si lascia tradire dall'ultima offerta del dottore che le propone un cambio e che Mariella accetta tra qualche lacrima ignara del fatto che contenesse 15 mila euro. Alle 21,10 l'amara sorpresa di aver ceduto il pacco con i soldi in cambio di una spilletta tra la soddisfazione dei suoi concittadini. Michelangelo Ferrara

Policoro Boccata d’ossigeno per i ragazzi di mister Viola dopo quattro giornate negative

Il Borussia Pleiade si riscatta POLICORO - Boccata d'ossigeno per il Borussia Pleiade. Dopo la sonora vittoria di domenica scorsa in trasferta contro il Ferrandina, gli jonici possono ora riprendere il cammino in campionato, cercando di allontanare il più possibile gli spettri dei play - out. Un compitino facile facile doveva essere per i biancorossi la pratica Ferrandina (per i noti problemi societari che affliggono il team della Val Basento) e così è stato: sul terreno di gioco di Grassano (quello del Ferrandina non era praticabile) i ragazzi di mister Viola si sono imposti per cinque reti a zero e hanno creato diverse importanti azioni di gioco. Ben tre i gol realizzati dalla punta Schettino (il primo, all'ottavo minuto, su calcio di rigore); a segno anche Fratianni e Laviola. Grazie al successo di

domenica il Borussia ha ora all'attivo 14 punti ed è nono in classifica; la concomitante sconfitta casalinga del Policoro 2000 contro la capolista Ruggiero Valdiano ha permesso ai biancorossi di superare proprio i “cugini” di due lunghezze e di lasciare loro il posto occupato in classifica fino alla settimana scorsa, ovvero l'undicesima e penultima piazza, a ridosso dei fanalini di coda Ferrandina ed Irsinese (entrambi a -1). Sempre rimanendo in tema statistiche, il Borussia ritorna alla vittoria dopo quattro giornate di digiuno: per trovare l'ultimo successo degli jonici bisogna andare indietro fino alla sesta giornata, il 18 ottobre, quando i biancorossi si imposero in casa dell'Irsinese per 3 a 1. Dopo di allora due pareggi contro il Real Tolve e l'Avigliano (tre se si conta anche il risultato della gara di andata

dei quarti di finale di Coppa Italia Regionale, il 21 ottobre ancora contro il Tolve), e due sconfitte, contro le Fortis Murgia e il Picerno (anche in questo caso sono tre se si prende in considerazione la gara di ritorno di Coppa). Ora bisognerà mantenere la giusta concentrazione in vista della delicata sfida di domenica prossima, in casa contro l'Atella Vulture. Con diciannove punti all'attivo, la squadra atellana, reduce da due sconfitte consecutive contro le corazzate Fortis Murgia e Ruggiero Valdiano, cercherà proprio a Policoro di riprendere il camino in campionato e di non perdere contatto con la vetta. Spetterà all'undici di mister Viola il compito di frenare le ambizioni degli ospiti e guadagnare punti per cercare una posizione più tranquilla in questo scorcio di stagione. Eleonora Cesareo

Uno sportello contro soprusi e inadempienze POLICORO - Lunedì scorso presso la sede Acli del centro jonico di piazza Eraclea è stata sottoscritta la convenzione tra il locale circolo intitolato a padre “Massimiliano Kolbe” e “Cittadinanzattiva”, con la quale presso la sede Acli di Policoro viene aperto uno sportello del cittadino a cui ci si potrà rivolgere per avere consulenza su servizi essenziali e anche per denunciare eventuali disservizi pubblici. L'iniziativa sociale mira a rafforzare i diritti del cittadino contro inadempienze e spesso soprusi di cui sono vittime chi non è a conoscenza di leggi che regolamentano i vari settori della società civile. Lo sportello del cittadino è anche uno strumento di dialogo, ascolto e di sensibilizzazione verso le istituzioni di quelli che sono i problemi del cittadino in modo tale da porre il giusto rimedio, laddove ci sono le competenze necessarie. Saluta positivamente questo servizio al cittadino il locale presidente della Acli, il ricercatore del Cnr Giulio Sarli, il quale già in passato ha promosso partnership con altre associazioni no profit basti ricordare quella con la Pro-Loco “Herakleia” e lo sportello Infopont turistico Apt. «Le Acli sono un'associazione cattolica che si ispira alla dottrina sociale della chiesa, aperta e vicina alla società civile all'interno del cui circolo di Policoro è già presente da tempo l'osservatorio sociale sulla città. Questa collaborazione con Cittadinanzattiva è l'ennesima dimostrazione di come la realtà associativa jonica sia ricca di professionalità e di spirito di servizio verso il prossimo, soprattutto coloro che spesso sono ai margini della società, il tutto grazie alla disponibilità di uomini e donne che sommessamente lavorano per gli altri volontariamente. Sono altresì convinto che il professor Giuseppe Di Matteo, uomo di grande esperienza e di sani principi morali, saprà ben interpretare la mission di questo sportello del cittadino presente nella sede Acli di Policoro”. In Italia Cittadinanzattiva conta 92 000 aderenti e 12 associazioni di malati cronici federate. È presente con 19 sedi regionali e 250 assemblee locali. Il movimento si è affermato nel corso degli '80 con una delle sue principali reti: il Tribunale per i diritti del malato. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 26 novembre 2009


41

Giovedì 26 novembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League A Leonardo non basta il gol di Borriello per superare l’ostacolo francese Ferrara incassa uno stop senza scusanti

Milan pari, Juventus battuta I rossoneri impattano a San Siro col Marsiglia, bianconeri ko a Bordeaux MILAN MARSIGLIA

1 1

MILAN (4-2-1-3): Dida 5.5; Oddo 5.5 (28'pt Abate 6), Nesta 6.5, Thiago Silva 6, Zambrotta 6; Pirlo 6, Ambrosini 6.5; Seedorf 5.5; Ronaldinho 6.5, Borriello 6.5, Pato 5.5. In panchina: Storari, Kaladze, Antonini, Flamini, Inzaghi, Huntelaar. Allenatore: Leonardo 6. OLYMPIQUE MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda 6; Bonnart 6, Diawara 6.5, Heinze 5.5, Taiwo 6; Cissè 6.5, Cheyrou 5.5 (40'st Morientes sv); Abriel 6, Lucho Gonzalez 6.5 (21'st Konè 6), Niang 6.5 (28'st Ben Arfa sv); Brandao 6. In panchina: Elinton Andrade, Hilton, Valbuena, Kaborè. Allenatore: Deschamps 6. ARBITRO: Webb (Ing) 6.5. RETI: 10'pt Borriello, 16'pt Lucho Gonzalez. NOTE: serata piovosa, terreno in buone condizioni, spettatori 70.000. Ammoniti: Ambrosini, Zambrotta, Heinze. Angoli: 8-8. Recupero: 4', 3'. di FRANCO ZUCCALA’ MILANO– Altro che passeggiata! Il Marsiglia di Deschamps non si è dimostrato uno zerbino, tutt'altro. E il Milan, che - nonostante il bel gol di Borriello - non ha trovato la doppietta di Inzaghi, come all’andata, avrà da meditare sulla sua disinvolta tattica d’attacco: non tutti gli avversari sono malleabili e permeabili. Al contrario, il Marsiglia ha dimostrato di sapersi difendere bene e attaccare pericolosamente. Al gol iniziale di Borriello, molto bello, ha risposto con Lucho e nella ripresa ha colpito traversa e palo. Leonardo (che forse ha sbagliato nel non dare una chance a Inzaghi nel finale) ha rischiato molto. Il Milan «brasiliano» diverte, ma solo quando tutto va bene e vince. Non ha divertito molto contro il Marsiglia. E il Milan adesso invece dovrà vincere a Zurigo per

BORDEAUX JUVENTUS

Borriello esulta dopo il gol al Marsiglia; in alto Leonardo

andare avanti. Mentre per la squadra rossonera il risultato, nonostante tutto, è da accettare senza fare drammi, per il Marsiglia di Didier Deschamps la qualificazione è legata a una problematica vittoria sul Real Madrid. I francesi rischiano fortemente di restare fuori dalla Champions pur avendo qualche buon giocatore. Nell’ultima partita, a Zurigo, il Milan vincendo potrebbe classificarsi primo nel girone, se il Real dovesse cadere a Marsiglia. Insomma, tutto è incerto. Leonardo ha ritrovato Nesta

in difesa, mentre le incertezze per le condizioni fisiche di Borriello hanno costretto il tecnico rossonero a sciogliere il dubbio in extremis: Inzaghi (doppietta all’andata) è finito così nuovamente in panchina. Deschamps non ha potuto contare sull'infortunato Mbia (Abriel). Rispetto all’andata, Bonnart terzino invece di Kaborè e Ben Arfa in panchina all’inizio. Alla fine ne è venuta fuori una gara equilibrata e tirata fino alla fine visto che, il Marsiglia, ha provato a vincere con tutte le forze.

2 0

BORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso 6; Chalmè 6.5, Ciani 6, Planus 6, Tremoulinas 6.5; Diarra 6, Menegazzo 7; Gouffran 6 (30' st Traorè sv), Plasil 6, Wendel 6; Chamakh 6.5 In panchina: Ramè, Placente, Sanè, Bellion, Sertic, Cavenaghi. Allenatore: Blanc 6.5. JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 7; Caceres 6, Legrottaglie 5.5, Chiellini 6.5, Grosso 5.5; Sissoko 6 (44' st Marchisio sv), Felipe Melo 6; Camoranesi 5.5, Diego 5.5, Del Piero 5.5 (23' st Immobile 5.5); Amauri 5 (32' st Giovinco sv). In panchina: Manninger, Grygrea, Cannavaro, Poulsen. Allenatore: Ferrara 5. ARBITRO: Gonzalez (Spagna) 6 RETI: 9' st Menegazzo, 48' st Chamakh NOTE: Serata piovosa, terreno di gioco scivoloso, ma in buone condizioni. Spettatori: 34.000 circa. Angoli: 10-4 per il Bordeaux. Ammoniti: Camoranesi, Felipe Melo, Legrottaglie, Caceres, Menegazzo, Traorè. Recupero: 1'; 3 BORDEAUX – Una brutta sconfitta. Rimediabile perchè la qualificazione agli ottavi è ancora nelle mani della Juventus, ma il ko di Bordeaux apre tanti interrogativi su una squadra che ha sofferto per tutta la partita e che si è fatta apprezzare soltanto per l’immediata reazione al gol del vantaggio siglato da Fernando

Chiellini marca un avversario a Bordeaux. In alto Camoranesi

Menegazzo al 9' della ripresa. Ma è stato solo un fuoco di paglia, le conclusioni di Felipe Melo e Diego non hanno cambiato la partita che poteva prendere una piega diversa al 64' quando, su uno splendido assist di Del Piero (unico acuto nella gara del capitano), Diego ha fallito la palla dell’1-1. Poi le cervellotiche sostituzioni di Ferrara (dentro Immobile per Del Piero, poi Giovinco per l’unica punta Amauri) non hanno prodotti gli effetti sperati e, nel finale, è arrivato anche il 2-0 siglato da Chamakh. Brutta Juve che

GRUPPO C

GRUPPO A

Real Madrid al comando dopo l’1-0 allo Zurigo

Bordeaux qualificato Maccabi sempre a 0 punti

NELL’altra gara del girone il Real Madrid ha superato lo Zurigo per 1-0 grazie al gol di Higuain (nella foto). In classifica comanda il Real Madrid a quota 10 punti; a seguire Milan 8, Marsiglia 7 e Zurigo a quota 3. Queste le gare del prossimo turno (8/12): Zurigo-Milan e Marsiglia-Real Madrid.

NELL’altra gara del girone vittoria del Bayern di Monaco per 1-0 sul Maccabi Haifa: rete di Olic (nella foto). In classifica guida il Bordeaux a 13 punti (qualificato); poi Juventus 8; Bayern 4 e Maccabi Haifa fermo a quota 0 punti. Queste le gare del prossimo turno (8/12): Juventus-Bayern e Maccabi Haifa-Bordeaux

Wolfsburg e Cska Mosca si giocano un posto NEL Gruppo B di Champions il Manchester United, già qualificato, ha ceduto in casa al Besiktas, in gol con Tello al 20 del primo tempo, mentre il Cska Mosca ha superato nel turno casalingo il Wolfsburg per 2-1 (gol di Necid e Krasic per i russi e di Dzeko per i tedeschi) agganciandolo in classifica. Nell’ultimo turno, in programma l’8 dicembre prossimo il

Wolfsburg ospiterà il Manchester, mentre il Besiktas, ormai fuori dai giochi, ospiterà il Cska Mosca. Saranno proprio i tedeschi e i russi a giocarsi il posto qualificazione, con il Wolfsburg che ha un compito più agevole. Nel Gruppo D i gochi erano già fatti prima del turno di ieri, con Chelsea e Porto qualificate. In ogni caso gli inglesi hanno con-

fermato la leadership del girone andando a vincere in casa del Porto con il risultato di 1-0 (gol di Anelka). Un gol a testa, invece, tra l’Apoel Nicosia e l’Atletico Madrid (rete di Mirosavljevic per i ciprioti e pari di Simao per gli spagnoli. Nel prossimo turno, sempre l’8 dicembre, il Chelsea chiuderà in casa contro l’Apoel, mentre l’Atletico Madrid riceverà il Porto.

L’attaccante Dzeko del Wolfsburg

perde l’imbattibilità in Champions League e che adesso si giocherà tutto negli ultimi 90 minuti nello scontro diretto con il Bayern Monaco. Si comincia con Ferrara che insiste con il 4-2-3-1. In campo dal primo minuto Sissoko e Del Piero, rientrati domenica scorsa contro l’Udinese. Il capitano bianconero si posiziona a sinistra sulla linea a tre completata da Diego e Camoranesi. Amauri unica punta, in difesa c'è Legrottaglie con Chiellini, Cannavaro va in panchina. Anche Laurent Blanc si affida al 4-2-3-1. Non c'è Gourcuff, ma il tecnico francese recupera la punta Chamakh. Bordeaux già qualificato, ma deciso a mettere al sicuro il primo posto del girone. Brutto pre-partita: i tifosi bianconeri intonano ancora i cori anti-Balotelli prima della partita e non fanno sicuramente una bella figura. Quello che resta è una brutta serata di Champions League che rimanda la qualificazione della Juventus agli Ottavi di finale nel match contro il Bayern di Monaco.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport


Giovedì 26 novembre 2009

Potenza In vista di Portogruaro recupera Lolaico. E il sito riapre

Quelli che lottano ancora Capuano motivatore: «Dobbiamo salvarci, non anticipare le sentenze» Melfi Gialloverdi verso la Juve Stabia

Un dolce ex De Angelis sfida il passato

De Angelis festeggia coi tifosi del Melfi

NON SI registrano particolari problemi per il Melfi al termine della consueta doppia seduta del mercoledì. Solamente Federico Arcamone ha terminato prima dei compagni l'allenamento per un semplice affaticamento che non desta preoccupazione all'interno dello staff medico gialloverde. Dimenticata la gara con il Noicattaro, la mente di tutti è già rivolta alla partita con la forte Juve Stabia, formazione che mira al salto di categoria. Per prepararsi bene al sintetico del " Romeo Menti", i gialloverdi oggi e domani saranno di scena al Lorusso di Venosa, terreno dotato di superficie di questo tipo. A Castellamare di Stabia c'è un solo precedente tra i due club, nella storia recente. Finì due a due , l'anno di Papagni, con rimonta gialloverde culminata nella doppietta di Giancarlo Ferrara, bomber di qualità. Ed a proposito di attaccanti di razza per il Melfi domenica c'è l'opportunità di incontrare un ex indimenticato, quel Gianluca De Angelis, capocannoniere del torneo lo scorso anno. Per il giocatore di Gragnano, ex capitano dei federiciani, non sarà una gara come tutte le altre, come non ha difficoltà ad ammettere. " E' inutile negarlo non sarà una partita uguale alle altre. Sarà una gara particolare per me che conservo uno splendido ricordo della mia avventura melfitana, in cui ho indossato anche la fascia di capitano. Sono stati anni in cui abbiamo fatto delle cose positive, ottenendo importanti salvezze. Aldilà dell'aspetto tecnico, però

voglio sottolineare il piacere di essere riuscito a conoscere gente meravigliosa come il presidente Maglione, la famiglia Moretti e tutta la dirigenza. Poi anche con i tifosi c'è sempre stato uno splendido rapporto e conservo ottimi ricordi. Vedo comunque che i due attaccanti mi hanno rimpiazzato benissimo e di certo non mi hanno fatto rimpiangere. Sono contento per il Melfi, squadra a cui sono molto legato". Parole al miele da parte di Gianluca De Angelis che detiene il record di segnature tra i professionisti con la maglia del Melfi. " Un primato che mi inorgoglisce", sottolinea la punta campana. Tra le altre cose De Angelis ha iniziato con le giovanili del Parma, sotto la guida di un certo Rodolfi: " Conosco bene il mister, ottimo allenatore e bravissima persona. Questa è un'altra ragione che fa sì che la partita di domenica, sia davvero speciale". Ovviamente non mancano gli aspetti tecnici, a rendere ancor più vibrante il match tra Juve Stabia e Melfi. " Siamo consapevoli di incontrare un ottima squadra, che gioca un buon calcio e che è particolarmente temibile, rimarca De Angelis. Noi vogliamo vincere per non perdere terreno con le prime, ma sappiamo che ci attende un compito molto difficile. Mi aspetto comunque una bella partita". Prevista anche una cornice di pubblico importante, in cui non mancheranno i tifosi gialloverdi che in trasferta non hanno mai fatto venire meno il loro apporto. Emilio Fidanzio

Belle parole dallo stabiese ex di lusso Arcamone non si allena ma il recupero per domenica pare certo

PARLARE di calcio giocato è difficile, ma bisogna pur farlo. In una classifica limitata alle ultime cinque giornate il Potenza, con i suoi dieci punti, sarebbe dietro soltanto alla Ternana. Una media quasi da primato. “Non possiamo anticipare le sentenze - ha ribadito a gran voce Capuano - il nostro dovere è mangiare l’erba e provare a vincere sempre e comunque, ogni domenica”. Il Potenza si vuole salvare, non ci sono alibi. “Ogni eventuale risultato negativo - continua il mister - da qui alla fine del campionato, non mi sentirete mai addebitarlo alla difficile situazione che stiamo vivendo. Io sono un animale da campo, tutto quello che succede fuori me lo faccio scivolare addosso nonostante allenare sia il mio lavoro, oltre che una smodata passione”. GRAZIATO Non è stato squalificato, Eziolino. Già domenica in sala stampa Rosario Pellegrino, dopo aver parlato con l’arbitro Santonocito, aveva ampiamente rassicurato tutti sulla clemenza che ci sarebbe stata nei confronti di un gesto che l’allenatore ha definito “romantico”, la sua corsa sfrenata sotto la curva. Senza particolari timori reverenziali, il tecnico già sta dedicando particolare attenzione allo studio del prossimo avversario. “E’ la prima squadra che ci affronterà con il 4-3-1-2, schierata a rombo in mediana - spiega Capuano - è fondamentale per noi lavorare sull’ampiezza del gioco visto che il nostro 3-5-2 dà grande importanza agli esterni”. Oggi il galoppo infrasettimanale sarà al Viviani, contro la Berretti. Anche un modo per consentire ai tifosi di stringersi intorno ad un gruppo ringraziato pubblicamente dalla curva per quanto sta dimostrando ogni domenica. Abili e arruolati Lolaico e Gragnaniello (comunque destinato alla panchina), mentre è da considerarsi out Mimmo De Simone, alle prese con gli accertamenti clinici sul problema renale che lo ha fermato prima del Rimini. Se tutto andrà per il verso giusto, si riaggregherà martedi prossimo. Capuano dovrà studiare la soluzione per sostituirlo, magari riproponendo Anderson davanti alla difesa sulla mattonella in cui si è ben disimpegnato contro i romagnoli. La spedizione rossoblu partirà domattina dopo l’allena-

Eziolino Capuano alla guida dell’allenamento

mento, direzione Porto Recanati. La località marchigiana - cara al dg Galigani - è già stata tappa intermedia per le trasferte al nord di Ferrara e Reggio Emilia. QUI PORTO L’ammonizione rimediata domenica a Foggia è costata la squalifica al nazionale australiano Madaschi, centrale difensivo rivelazione per la squadra di Calori. Tegola non da poco per il tecnico veneto, considerando che anche Specchia (l’alternativa in quel ruolo) è out per un grave infortunio che potrebbe compromettergli l’ intera stagione. Gardella deve superare una botta alla caviglia, non resta quindi che la candidatura di Bianchi, utilizzato sempre come esterno ma elemento duttile, in grado di agire anche al centro. Di Porto - Potenza ha parlato in conferenza stampa il giovane Bocalon ex Primavera dell’Inter: “Non vediamo l’ora di scendere in campo per riscattarci dal ko in Puglia - ha dichiarato - senza paura, giocando a viso aperto una partita

che sappiamo presenta tante insidie ma che, a tutti i costi, vogliamo far nostra”. A proposito: lo Specchia di cui sopra, Gianmario, è il figlio di Paolo, ex allenatore del Potenza che in città mantiene tante amicizie e si sta facendo relazionare puntualmente sui rossoblu sin dalla partita di Coppa Italia a Verona. TRASFERTA E’ già partita intanto la macchina organizzativa dei sostenitori potentini, che seguiranno in aereo il Leone anche nel viaggio più lungo dell’anno. I tagliandi per il settore ospiti sono in vendita al costo di 12 euro (più diritti di prevendita). Sul sito del Portogruaro si comunica che è possibile acquistarli anche on line su www.ticketland2000.com. Da martedi sera funziona di nuovo anche il sito ufficiale del Potenza, che era stato precedentemente oscurato senza troppe spiegazioni. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

L’ex tecnico del Taranto ha sostituito Maurizi

Stringara già al lavoro «La mia Cavese è 4-3-3» CAVA DE' TIRRENI - Paolo Stringara ha già preso in mano la Cavese dopo aver diretto due allenamenti. L'investitura ufficiale è arrivata subito dopo la sconfitta di Andria, costata la panchina ad Agenore Maurizi. Stringara era presente sugli spalti del “Degli Ulivi”. Era stato allertato dalla società che, dopo tre sconfitte consecutive senza segnare gol, ha ritenuto opportuno cambiare il manico, affidandosi alle cure del 47enne allenatore di Orbetello. L'anno scorso ha salvato il Taranto subentrando in corsa a Franco Dellisanti, in carriera ha vinto due campionati con Iperzola(dalCND allaC2)eLivorno (dalla C2 alla C1). L'ex centrocampista di Bologna ed Inter si è presentato con le idee molto chiare: “Conosco abbastanza bene la Cavese. E' una buona squadra in tutti i reparti, che forse sta pagando anche la delusione per i play-off sfumati di un soffio nella passata stagione”dice Stringara, che lavora già su un progetto tattico ben definito: “Partirò con il 4-3-3, credo sia il modulo che in questo momento possa darci qualcosa in più. E' anche il sistema di gioco sul quale ho costruito la mia tesi per il master di Coverciano, ma non è una fissa: le squadre allenate dal sottoscritto, spesso hanno

Paolo Stringara

giocato con la difesa a tre” ricorda il tecnico toscano. Tre punte anche per esorcizzare un dato che balza subito agli occhi: quello campano è il peggior attacco del campionato, con appena sette gol realizzati. “E' anche veroche la Cavese vanta la seconda miglior difesa del girone” puntualizza Stringara, “ed è da questi equilibri che dobbiamo ripartire cercando di non buttare via quanto di buono è stato fatto finora. In questo contesto, credo che il 4-3-3 possa essere il miglior viatico per sbloccarci e per migliorare una classifica che oggi certamente è brutta agli occhi di tutti”. La

mancanza di un regista di ruolo è un refrain che ha accompagnato le prestazioni della squadra in questi primi tre mesidi campionato.L'allenatore non sembra affatto preoccupato: “Abbiamo tanti giocatori bravi ad inserirsi negli spazi e a saltare l'uomo, riusciremo ad ovviare a questa carenza che, per il momento, non è un grande problema”. Stringara “allontana” il mercato, “perché da qui a gennaio mancano ancora quattro partite e ci sonoin palio troppi punti per cominciare a pensare a giocatori in entrata o in uscita”. L'allenatore si ispira a Gigi Maifredi, suo punto di riferimento al Bologna-champagne in un periodo cruciale nell'evoluzione del calcio. “Erano gli anni in cui si assisteva al passaggio dalla marcatura ad uomo alla zona, credo che Maifredi sia statoun precursore”. Raccoglie una nuova sfida in una piazza calda e passionale, ereditando una situazione difficile. A Paolo Stringara le sfide piacciono, la nuova avventura si presenta ai suoi occhi come tale. Dopo aver spesso lottato per il vertice, stavolta dovrà salvare una Cavese che negli ultimi anni ha visto bel calcio e che non è più abituata a vivere stagioni difficili.

COPPA ITALIA I risultati del secondo turno QUESTO il quadro del terzo turno di Coppa Italia Lega Pro GIRONE A 1^ giornata Arezzo - Cosenza 1-1 2^ giornata Taranto – Arezzo 0-0 CLASSIFICA: Arezzo 2 punti; Cosenza e Taranto 1. 3^ giornata Cosenza – Taranto 09/12 GIRONE B 1^ giornata Perugia – Gubbio 1-1 2^ giornata Benevento – Perugia 1-1 CLASSIFICA: Perugia 2 punti; Gubbio e Benevento 1. 3^ giornata Gubbio - Benevento 09/12. GIRONE C 1^ giornata Pergocrema - Rimini 0-2 2^ giornata Varese - Pergocrema 2-2 CLASSIFICA: Rimini 3 punti; Varese e pergocrema 1. 3^ giornata Rimini - Varese GIRONE D 1^ giornata Verona - Potenza 0-1 2^ giornata Lumezzane – Verona 02/12 CLASSIFICA: Potenza 3 punti; Verona e Lumezzane 0. 3^ giornata Potenza – Lumezzane 09/12

Volpe a Olbia L'OLBIA (2^ divisione/A) ha ufficializzato che Stefano Volpe giovane centrocampista salernitano, classe '88, dalla settimana scorsa fa parte dell’organico di Gautieri che nella passata stagione lo aveva allenato a Potenza.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

42 Sport


Andata quarti coppa Italia Vantaggio di Campo. Pari del Sapri in fuorigioco

Matera, cuore e carattere Mazzoleni espulso dopo 12’, Cottet al 44’ st e Martone va tra i pali SAPRI MATERA

Interviste

1 1

SAPRI (4-4-2) Parisi 7; Ruffolo 6 (14' st Velotti 5,5), Schioppa 6, Nigro 6, Giudice 6; Salese 6, Pecora 6 (4' st Gilfone 5,5) , Cianni 6, Ancione 5,5; Santaniello 6,5, Impallari 6. A disp.: Piazza, D'Andria, Di Sole, D'Alterio, Petriccione. All. Pugliese 5,5 MATERA (4-4-2) Cottet 6; Conte 6,5, Palladino 6,5, Martinelli 6,5 (30' pt Catalano 6,5), Bartoli 6,5, Palladino 6; Salemme 6, Martone 7, Mazzoleni 4, Carretta 5,5 (28' pt Ostaku 7); Genchi 7 (20' st Campo 7), Albano 7. A disp.: Mirabelli, Logrieco, Leta, D'Amanzo. All. Giusto 7 ARBITRO: Ambrogio di Cosenza 3 RETI: 38’ st Campo (M), 44’ st Santaniello (S) NOTE - Terreno in erba sintetica. Espulso al 12' pt Mazoleni (M), 44' st Cottet (M). Ammoniti: Carretta, Ruffolo, Ostaku, Gilfone, Palladino, Salemme. Angoli 7-4 per il Sapri. Recupero: 2’ pt, 5’ st. Dall’inviato Renato Carpentieri SAPRI-Cuore, grinta e voglia. Il Matera che tutti vorrebbero vedere è sceso in campo a Sapri, a cui l’arbitro ha letteralmente scippato la vittoria che sarebbe stata super meritata, visto che il Sapri in porta non è quasi mai arrivato mentre il Matera è andato vicino al gol più volte. La squadra di Pino Giusto è stata più forte di tutto e tutti, arbitro compreso. Come in un videogioco sono state dis-

Giusto: «Va bene così» «Sono fiero della prestazione dei ragazzi. Una risposta di carattere-afferma il tecnico, Pino Giusto a fine gara- ed era quello che tutti chiedevano. Certo, c’è rammarico perchè nonostante tutte le disavventure e un uomo in meno avevamo messo sotto l’avversario e meritato il vantaggio. Sul loro pareggio c’è senza dubbi un fuorigioco grande quanto un grattacieo. Spero che questo sia l’inizio di una nuova era. E’ questo il Matera che tutti vogliono vedere. Devo lamentare i troppi cartellini gialli, in particolare nel finale quasi a volerci intimorire. Inoltre, come diceva anche Musco che era dietro la porta, il pareggio è nettamente arrivato in maniera irregolare. Se avesse calciato lo stesso giocatore del primo tiro, probabilmente non c’era nulla da dire. Però sulla respinta di Cottet l’altro atleta è diventato attivo nell’azione e quindi era irregolare il loro pareggio. Pagheremo i gialli, perchè ora c’è anche la befffa dopo il danno e dobbiamo fare i conti con i vari infortuni. Oggi valuteremo tutto, ma dobbiamo pensare già alla gara di Grottaglie, dove dobbiamo sfogare tutta la rabbia che c’è».

Per andare in semifinale ora basterà non subire reti GIUDICE Fermato Di Noto del Pisticci Squalifica per una gara: Michele Di Noto (Pisticci), Mario Follera (Turris), Egidio Ciuffreda (Fasano), Pietro Pastore (Neapolis Mugnano), Luciano Nettuno (S.Antonio Abate), Simone D’Anna (Virtus Casarano),

Giovanni Campo calcia la punizione

seminate sul percorso dei novanta minuti del Matera tante difficoltà, tutte superate e alla fine è giunto un paribeffa che, però, chiunque avrebbe sottoscritto quando dopo dodici minuti Mazzoleni si faceva espellere per un fallo di reazione (l’arbitro ha visto solo la seconda parte del fatto e non la gomitata ricevuta dal materano che però non può reagire così visto che siamo al terzo caso analogo e potrebbe essere un “sistema” provocarlo per farlo reagire come ha fatto). Dopo Mazzoleni è stato Martinelli a uscire dopo 30’, poi a inizio ripresa Genchi e infine squadra in nove per l’espulsione

di Cottet che aveva reclamato per un fuorigioco sul gol del pareggio grosso quanto una casa. Martone versione portiere per sette interminabili minuti in cui la squadra non ha permesso al Sapri, anche se ridotta in nove contro undici, di tirare in porta. Stoici è la definizione giusta. Quasi un riconciliarsi con il gioco del calcio e con una squadra che non ha lesinato impegno e concentrazione, piegata solo da alcune decisioni arbitrali. Comunque, un pareggio che permette al Matera di passare il turno se il nove dicembre, nella gara di ritorno al “XXI Settembre-Franco Salerno”, non incasserà reti.

Resta la sfiducia da parte della società

Ci sarà da fare i conti con gli squalificati, perchè Ambrogio di Cosenza nei minuti finali ha ammonito chiunque del Matera, arbitrando con il cartellino giallo in mano. Detto del rosso a Mazzoleni, Giusto sacrificava Carretta inserendo Ostaku passando ad un 4-3-2. Matera pericoloso al 20’ con Genchi dal limite, con lo stesso attaccante che al 22’ sciupava una ghiotta occasione arrivando da solo davanti all’ottimo Parisi. Esce Martinelli e tocca a Catalano. Sempre più difficile. Ma è ancora il Matera a creare con Martone in area che al 40’ che impegna Parisi. Ripresa

capolavoro con Ostaku e Martone padroni del centrocampo. Il Sapri crea solo un angolo (contestatissimo e inesistente) sul quale il Sapri va in gol, ma viene annullato per fuorigioco. Lo stesso fa Albano al 30’. Genchi chiama il cambio. Dopo Mazzoleni e Martinelli è l’ennesima tegola sul Matera. Diegol si fa in quattro e fa ammattire Schioppa e Nigro che lo fermano solo con le cattive. Proprio da un fallo su Albano al 38’ della ripresa (30m) arriva il vantaggio di Campo con una punizione magistrale. Il Sapri vede l’inferno, ma è l’arbitro a salire in cattedra. Palla in area per Impallari e

Santaniello. Forse il primo potrebbe non essere in fuorigioco, mentre Santaniello lo è ma è passivo. Calcia Impallari e Cottet si supera e respinge, palla a Santaniello che diventa attivo ma l’arbitro convalida. Cottet protesta e l’arbitro lo espelle. Esagerato. Matera ha già effettuato i tre cambi e tocca a Martone andare in porta. Finale incandescente con Palladino e Salemme ammoniti, ma il Matera è stoico e conserva il pari. Un segnale importante dopo il pari scialbo di Bitonto. Carattere e cuore. Questo significa giocare da Matera. r.carpentieri@luedi.it

Serpeggia la voglia di riscatto nel club di Lazic

Pisticci, situazione di stallo Francavilla, riprende Pioggia Valente continua ad allenare Scavone andrà sotto i ferri PISTICCI - La situazione per ora non si sblocca. La società resta ferma sulla posizione di sfiducia nei confronti del tecnico Antonio Valente, nel tentativo di incassare le dimissioni, puntando anche su un aspetto di umana comprensione (dati i rapporti di familiarità con la società pisticcese dopo due anni e mezzo di rapporto) da parte dell'allenatore, che, da parte sua, non è intenzionato a recedere dal suo incarico e chiede l'esonero. Detta in termini più diretti il Pisticci spera di trovare una soluzione utile a salvaguardare le già poco floride casse societarie e, pertanto, temporeggia nel tentativo di incassare le dimissioni, mentre il tecnico preferisce ovviamente la via dell'esonero che gli garantirebbe di fruire comunque dei compensi pattuiti fino a fine anno. Poi, chiaramente, l'allenatore fa anche un discorso legato alle responsabilità, perché dimettersi significherebbe riconoscere un livello di colpe per la situazione attuale che Valente non ritiene di doversi attribuire, se non in una misura inferiore a quelle contestategli. Sono i limiti del calcio di provincia, perché in un contesto ideale oggi Valente sarebbe già a casa, invitato a procedere in tal senso da una lettere formale di esonero, in grado di dar seguito alla scelta dirigenziale di cambiare la guida tecnica del Pisticci. Una situazione surreale, quella venutasi attualmente a creare in seno al sodalizio jo-

Antonio Valente

nico, tanto più che ieri, per il secondo giorno consecutivo, il tecnico pisticcese ha svolto regolarmente l'allenamento quotidiano, anzi la doppia seduta, come chiesto di recente dalla stessa società. La dirigenza, infatti, visti i risultati deludenti della squadra, ha deciso di cambiare atteggiamento ed iniziare ad entrare maggiormente nel merito delle scelte dell'area tecnica. E così ha imposto due sedute di allenamento al giorno, chiedendo anche che l'appuntamento pomeridiano si svolga alla stessa ora in cui si gioca la partita ufficiale la domenica. Da oggi, inoltre, si ripristina la consuetudine di tenere un'amichevole infrasettimanale al giovedì. Mentre po-

trebbe cambiare anche la sede degli allenamenti del Pisticci che dovrebbe lasciare il Comunale di Marconia e far ritorno nello storico impianto del “Michetti”, lo stesso che ospita le gare ufficiali dei gialloble. Ma sono aspetti al momento secondari, perché nella scala di priorità l'urgenza, adesso, è quella di sciogliere tutti i nodi legati alla guida tecnica della squadra. E' chiaro, infatti, che un allenatore sfiduciato dalla società non può continuare a tenere le sedute di allenamento della squadra, con la prospettiva ancora più surreale di sedere anche sulla panchina del Pisticci al prossimo appuntamento ufficiale della squadra, ovvero la gara di campionato di domenica prossima a Torre del Greco. Si tratta, tra l'altro, di uno scontro diretto decisivo in chiave play out, perché se la Turris dovesse vincere, scavalcherebbe il Pisticci relegandolo al terz'ultimo posto della classifica, con il rischio di scivolare addirittura direttamente al penultimo posto (ovvero in zona retrocessione diretta) qualora il Francavilla Fontana facesse risultato ad Ostuni. L'impressione, allora, è che si stia perdendo tempo prezioso. A questo punto c'è di una decisione utile a rimuovere le grosse contraddizioni del momento legate alla conduzione tecnica del Pisticci per ripristinare un clima di serenità e certezza in vista di un appuntamento così delicato. Roberto D’Alessandro

FRANCAVILLA – In casa Francavilla, smaltita la sconfitta di Benevento, con il risultato di 3-1, si pensa al prossimo impegno casalingo contro il Fasano. Indubbiamente, il passo falso contro il Forza e Coraggio, non ha soddisfatto i sinnici, che sul sintetico beneventano, hanno concesso troppi spazi agli avversari. Ed ora si volta pagina, e si guarda al futuro per riprendere il cammino interrotto da questo incidente di percorso, che non incide sul buono stato di salute della squadra e dei singoli. Di certo andare a giocare contro una formazione ben attrezzata come quella giallorossa, senza l’attacco titolare non’è stato facile. Scontata la voglia di riscatto, che ora anima la squadra, che punta a rifarsi subìto già da domenica prossima in casa contro il Fasano, vede l’intero gruppo, concentrato in allenamento. Questo è sicuro, la squadra nonostante la sconfitta subita tre giorni fa, è in forma e molto motivata, e poi perdere una partita sul campo di una squadra forte come il Forza e Coraggio, può anche starci. L’avversario non era certamente l’ultimo arrivato. Adesso è inutile fare un dramma, i sinnici sono sempre lì in classifica, e sono consapevoli dei propri mezzi.

Scavone del Francavilla si dovrà operare

La settimana andrà avanti, come tutte le altre e si cercherà di arrivare alla partita contro il Fasano, pronti per portare a casa un successo. L’importante e che la squadra mantenga alta la concentrazione dal primo all’ultimo minuto di gioco, e non pensare all’avversario, come una squadra inferiore. Perché anche se il Fasano occupa l’ultima posizione in classifica, con soli quattro punti, ed il peggior attacco del campionato, resta sempre un avversario, da non sottovalutare. Insomma, bisogna assolutamente evitare di prendere l’impegno sottogamba. Intanto, dall’infermeria

rossoblu, arrivano notizie buone a metà; l’attaccante Scavone, molto probabilmente, dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico, per il problema al ginocchio, il centrocampista Pioggia invece, ha ripreso ad allenarsi, anche se in modo non regolare con il gruppo. Ricordiamo che il centrocampista senisese, fu operato nel mese di Luglio, alla caviglia. Un suo recupero, sarebbe importante, per il centrocampo di mister Ranko Lazic. Inoltre, aggiungiamo, c’è il ritorno di Del Prete che ha scontato il turno di squalifica, mentre Chisena è ancora out. Claudio Sole sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 43

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

Coppa Italia L’Angelo Cristofaro ci prova solo dopo essere andato in svantaggio

Margiotta vale mezza finale Il Fortis Murgia vince col minimo scarto e ipoteca la qualificazione FORTIS MURGIA A.C. OPPIDO

1 0

Real Tolve, Mazzacane firma il successo sul Policoro 2000

FORTIS MURGIA: D’Elia, Chessa, Digirolamo, Maurelli, Cannillo, Grassani F, Grassani D, Castoro N (28’ st Vitale), Margiotta, Martimucci (21’ st Pastore), Petruzzella (15’ st Frazzica). A disposizione: Napolitano, Di Vito, Daddario, Castoro R. Allenatore Squicciarini. ANGELO CRISTOFARO OPPIDO: Vaccaro, Giganti, Manniello D, Leone A, Lettieri, Volturno, Leone G, Provenzale C, Anaclerio (15’ st D’Amico), Ciardiello, Santopietro. A disposizione: Brancale, Provenzale R, Maglione, Manniello F, Colangelo, Snaldone. Allenatore Manniello. ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Martone e Fantini). RETE: 7’ st Margiotta. NOTE: spettatori 100 circa. Ammoniti: Castoro N, Vitale e Pastore del Fortis Murgia, Lettieri dell’Oppido. Angoli: Fortis 8, Oppido 5. Fuorigioco: Fortis 5, Oppido 3. Recuperi: 1’ pt e 5’ st.

Ciardiello contrastato dai fratelli Grassani (foto Videouno)

MATERA - Margiotta. Ancora lui. Come nella seocnda giornata di campionato. Allora segno al primo minuto di partita. Questa volta al settimo della ripresa. Ma il risultato è sempre lo stesso. Il Fortis Murgia vince con il minimo scarto. Ma se il 20 settembre scorso la vittoria ha portato alla squadra di Squicciarini tre punti in classifica, ieri questo successo vale mezza fetta di finale di Coppa Italia regionale. Infatti sul manto in erba sintetica del Getano Scirea è andata in scena la semifinale di andata della competizione della coccarda di Basilicata. E i rosaneri del presidente Silvano si sono sbarazzati dell’Angelo Cristofaro di Oppido, mettendo una seria ipoteca sul passagio del turno. Uno a zero, quindi. E il ritorno è fissato in quel di Oppido Lucano il 16 dicembre. La cronaca della gara racconta di un inizio super del Fortis Murgia che “azzecca” l’approccio alla gara. Dopo 4’ uno scatenato Daniele Grassani mette al centro

per Margiotta che di testa manda alto di poco sopra la traversa. Un minuto più tardi è lo stesso attaccante di origini campane a sfruttare al meglio l’errore di Giganti: s’impadronisce della palla e non appena entrato in area lascia partire un diagonale che sis tampa sulla traversa. Il predominio dei padroni di casa è spezzato dal tiro, telefonato, di Anaclerio. Dopo il “giallo” a Nicola Castoro, è Cannillo ad andare vicino alla marcatura sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 32’ capitan Manniello, il migliore dei suoi, scende sulla fascia sinistra e serve Anaclerio che calcia a botta sicura, ma la difesa del Fortis sventa deviando in angolo. Due minuti più tardi è ancora il capitano della formazione di mister Manniello a rendersi pericoloso, ma questa volta è bravo D’Elia ad evitare il peggio. Poi fino alla fine del primo tempo nulla più. Ad inizio ripresa è nuovamente il Fortis Murgia a premere il piede sull’acceleratore. Così al 7’ Margiotta sblocca il risultato. Il

REAL TOLVE POLICORO 2000

1 0

REAL TOLVE: Perillo, Ferrenti (8' p.t. Girelli), Palladino, Santagata, Pecoriello, Mazzacane, Pace, Lottino V. , Damiano (35' p.t. Benedetto) , Ragone ( 35's .t. Lardiello), Montenegro. A disp: Paradiso, Sarubbo, Lottino A. All.: Caprioli POLICORO 2000: Piarulli, Cirrottola, Panetta, Saccente, Nuzzi, Andres (41' s.t. Miraglia), Carlomagno, Romano, Sfarzetta (32' s.t. Sabato), Savoia, Zizzamia (36's.t. Faillace). A disp.: Campanelli, Marte, Affuso, Durante. All.: Labriola ARBITRO: Benevento di Potenza (Guida e Pallotta) RETE: 43' p.t. Mazzacane numero nove della squadra di Squicciarini sceglie il giusto tempo per il taglio in area e con un velenoso diagonale supera l’esperto Vaccaro: 1-0. Il vantaggio tranquillizza la formazione di casa che inizia a far girare palla, gestendo il risultato. Ma l’undici allenato da Manniello non ci sta e inizia ad incentivare il pressing. Col passare dei minuti l’Angelo Cristofaro alza il baricentro, esponendosi anche alle ripartenze del Fortis Murgia, ma negli ultimi minuti i neroverdi vanno vicini al pareggio. Prima al 35’ con un calcio di punizione di Ciardiello, parato da D’Elia. Poi al 380 con un tiro di G Leone, con D’Elia ancora sicuro nella presa ed infine, al 41’, con il colpo di testa di Giganti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dopo l’apprensione dei cinque minuti di recupero, D’Alessandro manda tutti gli spogliatoi sancendo la vittoria del Fortis Murgia. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Promozione Sesta sconfitta fuori casa

TOLVE - Ottantasette giorni per rivedere il sole. Tanto tempo è passato dall'ultima affermazione casalinga della compagine cara al presidente Grignetti, ed è stata sempre la Coppa Italia ha regalare l'ultimo sorriso al Tolve. Da allora più dolori che gioie. Diamo un po' di numeri: modulo spregiudicato per mister Caprioli che nell'undici iniziale mette insieme Pace, Damiano, Montenegro e Ragone, in un quattro - tre - tre che a tratti si trasformava in un audace quattro - due - quattro. Di contro mister Labriola scendeva sul terreno del San Rocco con l'ardore di chi ha l'opportunità di giocarsi la finale della coccarda sul terreno amico. La finale unica, difatti, si disputerà a Policoro. Andiamo alla cronaca. Al 3' ci prova Pecoriello ma Piarulli respinge di pugno. Passano due minuti e Nuzzi conclude largo sul fondo. Ancora gli ospiti in avanti e un tiro di Romano viene ottimamente rimpallato da un difensore. Dopo solo otto minuti il Tolve è costretto al primo avvicendamen-

to: Ferrenti lascia il campo a Girelli a seguito di un infortunio muscolare. Al 10' Sfarzetta approfitta di un errore di Santagata e tira, ma Perillo respinge. E' Pace al 18' ad involarsi sulla sinistra e a trovare pronto l'estremo ospite. Alla mezz'ora ci prova Pecoriello ma il tiro è debole. Al 35' altro infortunio muscolare nel Tolve , e tocca a Damiano lasciare il campo. Al 43' sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti è Mazzacane a trovare il guizzo vincente e schiacciare in rete la palla del vantaggio. Passa un minuto e Pace ha l'opportunità di chiudere l'incontro: progressione spaventosa ma la conclusione è alta sulla traversa. Per lui c'è da migliorare la condizione fisica, ma si è intravisto di che pasta è fatto. Nella ripresa dopo appena sedici secondi è Girelli che dal fondo con un tiro cross costringe Piarulli in angolo. Sugli sviluppi del corner Montenegro di testa chiama al miracolo l'estremo ionico che si ripete un attimo dopo deviando sul palo il colpo a botta sicura di Pace. Il secondo tempo scorre via senza troppi sussulti. A guadagnarsi la pagnotta è Perillo che con un'autentica prodezza pone rimedio ad una gaffe di Lottino V. che aveva messo in moto Savoia. Finisce qui l'incontro di andata. Il Tolve poteva chiudere l'incontro e la qualificazione tra le mura amiche ma gli ospiti non erano certo giunti a Tolve in gita di piacere. Il ritorno sarà tutto da gustare. La palma del migliore in campo tra i padroni di casa va senza ombra di dubbio ad Antonio Mazzacane, che oltre al gol ha sciorinato una prestazione maiuscola. Tra gli ospiti ottima prova del capitano e di Piarulli che ha salvato con il doppio intervento sopracitato la propria porta, evitando la capitolazione. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

Seconda Categoria Parità a reti bianche

Il Lagopesole continua Albano e Progetto Tito nel suo mal di trasferta si annullano a vicenda AVIGLIANO – Diciamola tutta: che quella di Pietragalla fosse davvero l'occasione buona per cancellare il ricordo delle precedenti trasferte e conquistare i primi punti stagionali lontano da casa, è cosa alla quale credevano in pochi. Ma in tanti, probabilmente, ci speravano. C'era l'aria del derby, che spesso favorisce chi parte con il pronostico contro; c'era la voglia di infrangere quello che sta diventando un vero e proprio tabù; c'era il desiderio di riscattare due sconfitte consecutive che avevano complicato non poco la situazione di classifica, e di scordare polemiche e recriminazioni della gara con il Varisius; e c'era un Pietragalla che dopo l'inizio-boom, da neopromossa capace di insediarsi sulla vetta della classifica, sembrava in una fase di regresso di condizione, o almeno questo poteva apparire guardando le ultime giornate, e leggendo, per la squadra che al settimo turno guidava la classifica, di tre pareggi ed una sconfitta, e per la formazione che,

alla stessa settima giornata aveva il miglior attacco del torneo, di quattro partite di fila senza segnare neanche un gol. Ebbene, per un tempo è sembrato che per il Lagopesole fosse davvero arrivato il giorno in cui poter festeggiare la cancellazione dello zero nella casella dei punti conquistati in trasferta. Poi, però, è arrivato il riposo. E dopo il riposo, un Pietragalla rinvigorito nel fisico e, ritrovato il vantaggio dopo appena due minuti, nel morale. E per gli uomini di Alfano è arrivata un'altra sconfitta. La sesta consecutiva lontano da casa; la terza nelle ultime tre giornate di un girone di andata che, fino a poco meno di un mese fa, si poteva considerare tutto sommato positivo. Peccato, perché per i primi quarantacinque minuti il Lagopesole, di fronte ad una squadra che, nonostante la serie non esaltante di risultati delle ultime giornate rimane una del campionato, aveva tutt'altro che demeritato. Affrontando nel migliore dei modi

la gara, controllando bene gli uomini di Potenza, rispondendo colpo su colpo. E riuscendo a reagire con prontezza al rigore che aveva consentito al Pietragalla di andare in vantaggio, trovando con il diciassettenne Zaccagnino, al terzo gol stagionale, l'immediato pareggio. Poi, però, è arrivata la ripresa. Ed una sconfitta che complica ancor più la classifica dei federiciani. Che, così, in attesa dell'esito di un ricorso, quello relativo alla gara con il Varisius, che ha possibilità praticamente nulle di essere accolto (vero che, regolamento alla mano, Mekonen aveva ragione ad annullare il gol di Bellomo, ma se Tomasulo afferma che a suo avviso il giocatore materano non era entrato in area prima che Tragni calciasse il rigore respinto da Mariano, il gioco è fatto) di essere accolto, per il futuro del Lagopesole diventa fondamentale la gara di domenica prossima contro il Lagonegro. Una partita, a questo punto, assolutamente da non sbagliare. Giancarlo Tedeschi

A. ALBANO PROGETTO TITO

0 0

ATLETICO ALBANO: Tolve, Benedetto E., De Grazia, Pace, Tammone, Sarli, Benedetto L., Soldo L., Stabile, Cioffredi (1’st Soldo E.), Beneventi. A disp.: Benedetto M., Genovese, Tito, Lorenzo, Soldo E., Rotunno. Allenatore: Peloso Mario PROGETTO TITO: Coviello, Di Lascio, Langone, Salvia V.(15’st Laurino V.), Carbone, Spera, Gianicola, Faruolo, Cupolo, Salvia S.(30’ st Pirrone D.), Laurino A.(25’ st Pirrone A.). A disp.: Fiore, Pirrone D., Laurino V., Pirrone A. Allenatore: Dolce Antonio. ARBITRO: Tricarico di Matera. NOTE: Terreno in buone condizioni, giornata soleggiata, spettatori presenti un centi- Mister Peloso naio circa. ALBANO- L’Atletico del presidente De Grazia non riesce ad accaparrarsi l’intera posta in palio conquistando un ulteriore pareggio. Mister Mario Peloso, alla prima stagione da allenatore, è costretto a far a meno degli infortunati Losasso e Cracas, alle non perfette condizioni fisiche di Cioffredi e questo peserà sull’andamento del match e sul risultato finale. Una partita scialba di emozioni combattuta maggiormente a centrocampo. Nella prima parte di gara il gioco

è condotto per lo più dai padroni di casa. Stabile, apparso in non perfette condizioni fisiche, non riesce a sfruttare le trame di gioco imbastite da Soldo L. e Pace. Il Progetto Tito è attento ed ordinato giunto ad Albano non certo in gita domenicale. Sarli è vigile nel tenere a bada le folate degli attaccanti ospiti Cupolo e Laurino A. Al rientro dagli spogliatoi la squadra di casa prova in tutte le maniera a scardinare la retroguardia ospite ma è costretta a fare i conti con l’ottima organizzazione difensiva di Carbone e Spera. Sulla corsia di destra Benedetto L. si danna l’anima non riuscendo in più di qualche occasione a trovare il varco giusto per giungere a rete. Inutili i tentativi dalla distanza prima di Pace e poi di Soldo L. che non impensieriscono l’estremo difensore ospite Coviello. Con questo pareggio l’Albano giunge a quota 7 in classifica frutto di quattro pareggi, una vittoria e due sconfitte, rimanendo impelagato nei quartieri bassi della classifica. Il Progetto Tito si è dimostrata una buona squadra imbottita di giovani di belle speranze. Mister Peloso cupo e non soddisfatto a fine gara: “ Abbiamo giocato con sufficienza e non con la giusta cattiveria agonistica che bisogna mettere con squadra di questo tipo. In settimana approfondiremo gli errori per cercare di ben figurare già dalla prossima gara di Picerno.” Rosario Santoro

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

44 Sport


Fantacalcio A L’Inter è in risalita dopo la vittoria contro il Livorno

Vincono ancora le due lepri Chievo e Fiorentina stanno facendo un campionato a parte Over 35 La Ceramica e Amici Ritrovati volano CALCIO A 7 MATERA

serie A

CALCIO A 7 MATERA

serie B

In due al comando CALCIO A 7

35

torneo OVER

CLASSIFICA

MATERA - Vincono ancora Chievo e Fiorentina. Le due lepri del campionato, grazie a questa vittoria, toccano per prime quota trenta punti inseguite però a breve distanza dal Bari che, con la convincente vittoria sulla Sampdoria, sembra aver superato il periodo di appannamento. Chi perde terreno, invece, è la squadra campione del Milan, fermato sul risultato di parità dal Parma e costretto a guardare da sempre più lontano la vetta della classifica. Vittoria non facile quella ottenuta dalla capolista Chievo che, dopo aver subito la rete del bianconero udinese Michele Fontana, ha dovuto attendere la ripresa per avere finalmente ragione degli avversari. Il gol del pareggio, infatti, è arrivato soltanto al sesto minuto del secondo tempo per merito di Luca Carlucci, poi, al 34' e al 39', ci ha pensato il bomber Gianfranco Bellacicco a mettere in cassaforte il risultato. Al 42' è arrivato anche il sigillo personale di Angelo Santochirico che ha di fatto archiviato la gara. Di ben altra portata l'affermazione ottenuta dalla Fiorentina sul malcapitato Catania: un dodici a zero che è anche il migliore commento alla partita. Due le triplette della gara siglate da Daniele Duni e Donato Cristalli, mentre sono finiti nel tabellino marcatori anche Giovanni Di Pede, Emanuele Colucci, Ahmeti Bledar, Roberto Rizzelli e Pasquale Castel-

Albano e Santarsia dell’Inter

li. Convincente anche la vittoria del Bari che ha regolato la Sampdoria con un perentorio otto a uno. Dopo aver concluso la prima parte della gara sul doppio vantaggio, gol di Fedele Manicone e Valentino Chimenti, i galletti di Puglia hanno ampiamente legittimato la propria superiorità nella ripresa colpendo per altre sei volte con Daniele Conte, tripletta, Paolo Taratufolo, e ancora Manicone e Chimenti; di Angelo Di Lecce l'unica rete della Sampdoria ottenuta al nono minuto del secondo tempo. La rete al terzo minuto di recupero del parmigiano Donato Albano ha condannato il Milan al terzo pareggio stagionale e, probabilmente, a recitare un ruolo di secondo piano in questa stagione.

Sono diventati adesso ben sette i punti che separano i vincitori della passata stagione dalla battistrada Chievo, ma tra i veneti e il Milan ci sono anche Fiorentina e Bari che, dal canto proprio, sicuramente faranno di tutto per mantenere il passo della capolista. Alla luce dei passati campionati, infatti, il problema di una eventuale rimonta non è tanto legato alle proprie performance quanto a improbabili passi falsi delle avversarie. Rossoneri a segno al 12' e al 18' con Domenico Ventura e pronta risposta dei crociati con Donato Albano e Luigi Picenna al 21' e al 23' minuto. Nella ripresa due botta e risposta ad opera di Angelo Andrulli e Domenico Ventura da un lato, e Giuseppe Schiuma e Donato Albano

dall'altro per il più perfetto dei pareggi. Una sola rete di scarto, invece, è sufficiente all'Inter per superare un buon Livorno capace di portarsi in vantaggio per ben due volte. Le reti sono state messe a segno da Giuseppe Biondino, doppietta per lui, Vincenzo Cappiello, Gerardo Mauriello ed Emanuele Di Cuia per i neroazzurri, e da Fabio Ramaglia, due centri, Davide Sassanelli e Salvatore Panzanaro per i labronici. Il secondo pareggio della giornata è quello scaturito dallo scontro tra il Siena e la Lazio. Dopo un primo tempo alla camomilla e caratterizzato dalla sola rete del laziale Damiano Domenichiello, una ripresa vivacizzata da una serie di emozioni e conclusa con le due reti nei minuti di recupero di Gianni Linsalata al 51' e di Giampiero Andrisani al 52'. Nel mezzo i gol dei senesi Paolo Adorisio, Giovanni D'Ercole e, ancora, Linsalata, e dei capitolini Antonio Natrella ed Angelo Catoggio. Conclude la carrellata la bella vittoria del Palermo sul Genoa: sette a tre il risultato finale in virtù delle quattro reti di Alfonso Casillo e della tripletta di Giuseppe Cuscianna per i rosanero, e della doppietta di Giuseppe Di Pede e della marcatura di Vito Festa per i grifoni. Rinviate le gare tra Roma - Bologna, Cagliari - Atalanta, e Juventus - Napoli. Annibale Sacco sport@luedi.it

POTENZA - Si è disputata la quarta giornata nel torneo potentino “Over 35” di calcio a sette. Al vertice della classifica non ci sono state grosse sorprese, mentre in coda qualcosa si è mosso. Diciamo subito che una delle tre reginette del campionato, vale a dire la Casa nel Bosco, non è scesa in campo nel match che la vedeva opposta agli All Blacks, perché l'incontro è stato posticipato. Hanno, invece, portato a casa il loro quarto successo di seguito sia gli Amici Ritrovati che la Ceramica, leader indiscussi del torneo, a punteggio pieno, dopo quattro turni. A ruota, non molla la presa lo Studio Immagine, che insegue la coppia di testa a due lunghezze di distanza. Sul fondo della graduatoria, l'Emilioenando ha brindato al suo primo sorriso in campionato, mentre si sono schiodati dallo zero il Benfica e lo Sporting Lucana Service (hanno impattato lo scontro diretto). Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo delle prime della classe. Gli Amici Ritrovati si sono regalati la quarta gioia stagionale al cospetto dell'Azzurra Isomax, piegata per 5-4. La Ceramica non si è risparmiata contro il fanalino di coda, Polaris, sommerso sotto una quaterna di reti (4-1). Sul secondo gradino, lo Studio Immagine (che ha subito, in media, la miseria di due gol a partita) si è sbarazzato del

Comune di Potenza con un set tennistico (6-1). Sta risalendo, in classifica, l'Accademia Calcio Potenza, che si è imposta per 6-4 sul Bodisa 2. Il Bodisa 73, invece, ha dato il via libera alla prima affermazione in campionato dell'Emilioenando, vittorioso per 7-4. Hanno conquistato il primo punticino stagionale, il Benfica e lo Sporting Lucana Service, che hanno pareggiato il loro confronto diretto per 6-6. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERITurno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Cinquantaquattro gol messi a segno (252 marcature in totale) in questa quarta giornata, di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 29, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 4 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (33 reti), il peggiore è quello del Polaris (9 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (8 reti subite), mentre è del Comune di Potenza la retroguardia più perforata (36 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Calcio in città Bologna e Palermo sono ancora ferme a zero punti

La Sampdoria continua a punteggio pieno POTENZA - Volano sempre più in alto la Sampdoria e la Fiorentina. I due scontri al vertice del terzo turno di campionato, del “Calcio in Città” di Potenza, hanno premiato i viola ed i doriani, rispettivamente contro il Napoli ed il Catania, diventati, ormai, ex leader del campionato. Pertanto, il quartetto di squadre che guidava la classifica del torneo potentino di calcio a sette si è letteralmente diviso in due metà. Il Napoli ed il Catania sono capitolati dopo aver inanellato due vittorie di fila nelle precedenti gare, mentre i blucerchiati della Sam-

pdoria e i viola della Fiorentina hanno preso il largo al comando della graduatoria e sono ancora a punteggio pieno, dopo tre giornate. Nella settimana calcistica che ha visto prevalere quasi esclusivamente i successi esterni e che non ha fatto registrare segni “X” (è una costante che perdura dall'inizio della stagione), ci sono state le rivincite del Bari e del Cagliari, che, finalmente, hanno mosso i primi passi in classifica. Ripartiamo dalle zone nobili, con la nostra rassegna settimanale dedicata al “Calcio in Città” di Potenza. La Sampdoria (difesa me-

no battuta del torneo) ha steso con sei reti il Catania (6-2), mentre la Fiorentina (migliore attacco) ha travolto per 9-4 il Napoli. A quota sei punti in graduatoria è salita la Roma, vittoriosa a spese del Palermo per 7-2. Come anticipato, hanno centrato il loro primo appuntamento con i tre punti, il Bari ed il Cagliari. I biancorossi “pugliesi” hanno schiantato l'Udinese con il risultato di 7-4. Il Cagliari, invece, ha doppiato il Bologna nel punteggio finale (6-3). I rossoblu, assieme al Palermo, chiudono la classifica a quota zero punti (tre ko di fila per entrambi).

Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città” di Potenza non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Cinquanta gol messi a segno in questa terza giornata (149 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 30, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (24 reti), il peggio-

CALCIO A 7 POTENZA

re è quello del Palermo (6 reti). La migliore difesa è quella della Sampdoria (6 reti

serie A

subite), mentre la peggiore è quella del Bologna (24 reti subite). d.p.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Giovedì 26 novembre 2009


Giovedì 26 novembre 2009

Provenzano torna ad allenarsi HA RIPRESO ieri ad allenarsi insieme al resto dei compagni la guardia della Bawer Matera Stefano Provenzano che è fermo dal match contro il Siena per un colpo all’anca (per la precisione alla cresca iliaca) che gli ha procurato dolori lancinanti e gli ha impedito di potersi muovere regolarmente e tantomeno allenarsi con il resto dei compagni. Ieri Provenzano è parso finalmente sulla via del recupero, ha iniziato l’allenamento da solo con alcuni esercizi specifici e senza forzare troppo e nelle seconda parte del test si è unito al resto della squadra che al gran completo e sotto gli occhi del tecnico Claudio Corà sta preparando il match di domenica contro il San Severo, un avversario da non sottovalutare. Una partita che sarà disputata alle 17 e non alle 18 per esigenze televisive, è infatti in programma la telecronaca diretta su SportItalia 2. La Bawer, al di là della presenza delle telecamere, conta di poter ritornare al successo e continuare il proprio momento positivo in casa riprendendo a fare punti e dimenticando le sofferenze e le delusioni mostrate invece nell’ultima trasferta sul campo del Sant’Antimo. p.quarto@luedi.it

Ruggeri resta ancora ai box

Il medico Paolo Vizziello

ANCHE nel corso dell'allenamento di ieri pomeriggio nella Publisys Potenza non si è unito al gruppo Massimo Ruggeri. La fascite plantare, continua a tormentare il giocatore bianconero che sarà fermo anche nella seduta di oggi. Il coach Ciocca ha continuato a lavorare intensamente senza il lungo, aspetto sicuramente negativo per la qualità di Ruggeri il cui apporto resta indispensabile per le fortune della squadra potentina. Lo staff tecnico resta estremamente condizionato dall'assenza di Ruggeri. Per il resto la squadra di Ciocca ha lavorato intensamente svolgendo prima la parte atletica e, successivamente quella tecnica, dove gli schemi sono stati il punto di forza del lavoro svolto dalla squadra lucana. Oggi doppia seduta di allenamento, con i giocatori di Ciocca impegnati in mattinata e durante il pomeriggio nel tentativo di preparare gli schemi anti-Agrigento, avversario domenica prossima dei lupacchiotti nella decima giornata del campionato maschile di serie A Dilettanti. La sfortuna continua a perseguitare il lavoro dei lucani costretti a dover fare i conti con infortuni importanti e tanti problemi. f.menonna@luedi.it

Massimo Ruggeri

B Donne La Pecoriello però avverte: «Il team laziale è difficile da affrontare»

Basilia proiettata al Latina Dopo il colpo esterno si vuole dar seguito al momento positivo

Marina Pecoriello

MENTE GIÀ tutta proiettata alla sfida casalinga col Latina, per la Basilia Basket, dopo il corroborante colpo di domenica scorsa aMonopoli. MarikaAurigemma e compagne vogliono mantenere la giusta continuitàdi prestazionie risultati,dopo il tris di successi - arrivato in seguito al secondo stop stagionale, quello del quinto turno sul parquet di Bari - che ne ha definitivamente rilanciato classifica e ambizioni. Sabato al PalaPergola per le rossoblùpotentine arrivala ghiottaoccasione, contro un'avversaria comunque da non prendere sottogamba, per allungare ulteriormente la striscia. E mantenere alto il morale in vista del rush finale di questa prima fase del campionato. «Il Latina non è squadra semplice da affrontare, e quello che ci attende sarà l'ennesimomatch combattuto».Lapresidente Marina Pecoriello avverte così le sue ragazze,chiamate ancoraunavolta atirare fuori gli artigli perspuntarla e continuare la loro corsa in classifica. «I presupposti per giocare un'altra partita gagliarda e determinata comunque li abbiamo tutti - aggiunge il numero uno della Basilia -, soprattutto se la concentrazione e la con-

dizione resteranno quelle delle ultime uscite». In cui in effetti, a parte il problema non da poco di Giorgia De Luca - che si dovrà operare al menisco (e starà lontano dai campi fino a fine anno) a causa dell'infortunio subito a Campobasso -, la squadra ha complessivamente ritrovato la migliore forma. «Il gruppo ha sfoderato una prestazione eccellente a Monopoli - conferma Pecoriello -, e a soddisfarmi è stata soprattutto la capacità di interpretare e gestire al meglio la gara. Nonostante lo svantaggio maturato nei primi due quarti, annullato nella terza frazione e ribaltato in un ultimo periodo che abbiamo dominato grazie alla difesa». Anche dal patron della Basilia arriva poi una nota di merito per la bella prova, in terra pugliese, della giovane play Toscano. «Lorena continua a fare ottime cose, e alla sua prima esperienza in una categoria nazionale sta dando prova di tutto il suo talento. Oltre a mettere in mostra un carattere che le permetterà sicuramente di togliersi grandi soddisfazioni». Luca Carlone sport@luedi.it

C2 girone C Piegato il Savoia

Il Ctr Senise raccoglie applausi serie

C2

Girone C UOMINI CLASSIFICA

C2 girone B Terza sconfitta di fila: non sortisce effetto neppure il cambio di coach

Girone di ritorno amaro per la Lucos MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso, con la sconfitta per 74 a 66 subita in casa contro l'Euro Service Pallacanestro Benevento, colleziona la sua terza sconfitta consecutiva in altrettante gare nel girone di ritorno, la seconda interna subita in sette giorni. Nel turno precedente, il Palauditorium "Karol Wojtyla" montese era stato espugnato dalla Baloncesto Napoli per 80 a 76. Il doppio turno casalingo, quindi, non ha portato alcun punto in classifica ai montesi: dopo dieci giornate totali di campionato, restano sempre fermi a quota 8 punti, insieme alla Zeta Euro System Casavatore. La vigilia dell'ultima gara, contro i beneventani, era stata movimentata da un avvicendamento. Nella serata di venerdì scorso, infatti, la dirigenza della società cestistica montese, con una nota ufficiale, aveva reso noto che era cambiata la guida tecnica della squadra: Vito Rocco Torraco era stato chiamato a sostituire Pietro Scarano. Nonostante l'importante cambio nella gestione tecnica, che avrebbe potuto dare una sferzata alla

Santarcangelo

squadra di Montescaglioso, il roster lucano, specialmente nei primi due quarti, ha commesso diversi errori nel posizionamento difensivo, uniti ad un ampio numero di altri errori, sfruttati al meglio dagli ospiti, con Liberatori (alla fine autore di 11 punti) e De Gregorio (22 totali) abili e sempre pronti a trasformarli in altrettanti canestri. La squadra di Monte-

scaglioso, nei successivi due parziali, è andata molto vicina al pareggio, arrivando anche a - 2 punti dal Benevento, momenti che però non hanno trovato il dovuto seguito, con i sannitici che hanno saputo respingere l'offensiva montese, trascinata da un generoso Francesco Albanese, autore di ben 34 punti (più della metà della squadra). La prestazione dell'ex ce-

stista del Senise non è bastata per indirizzare verso la Lucos Ingest i due punti. I montesi sono adesso chiamati ad una gara esterna: domenica 29 novembre prossima, alle ore 19, affronteranno il Centro Ester Barra Napoli (4 punti come lo Sporting Portici): all'andata i montesi si sono imposti per 74 a 60. Michele Marchitelli sport@luedi.it

SENISE - Cinque giocatori in doppia cifra: Femminini 12; Durante 14; Kreiber e Palazzo 17; Galindez 26. Un vero e proprio evento, visto che capita raramente su ogni genere di parquet. Eppure contro il Savoia di Torre del Greco, è successo proprio questo, nonostante le premesse dicevano di una squadra in emergenza che non avrebbe schierato alcuni giocatori fondamentali. Invece, Kreiber e Durante hanno giocato l'intera gara, stringendo i denti fino all'ultimo. Durante in modo vistoso, dato che ad ogni azione si toccava l'inguine laddove avvertiva forte il dolore, ad oltre un mese di distanza dalla comparsa. Ma giocata ed anzi, quando il Savoia si stava facendo sotto, era lui con una formidabile bomba da tre ad allontanare le velleità avversarie; proprio come avevafatto pochiminuti prima Berardino Di Monte che entrato da pochi secondi, non ci pensava due volte ad infilare una delle sue proverbiali quanto disarmanti bombe che annichilivano il Savoia. Ma era comunque l'intera squadra che girava a mille come non mai. Questa senza ombra di dubbio, può davvero essere definita la migliore gara vista su questo parquet; merito anche di una avversaria davvero bella sotto ogni punto di vista. Peccato per gli assenti che non hanno avuto

questo privilegio. Con un Rocco Palazzo sgusciante e perforante come non mai; un Christian Femminini che intercettava ogni palla sotto le plance e poi un indiavolato Roberto Galindez che davvero se sugli spalti ci fosse stato un dirigente di ben altre categorie, avrebbe fatto tremare i polsi al presidente Mario Totaro, perché sicuramente avrebbe tentato di soffiarglielo. Che questo ragazzo, fosse fortissimo lo si aveva già constatato ma che fosse straordinario ancora no. La performance dunque propone alla ribalta un Ctr La Cascina Senise, come uno dei roster più forte e completo che gioca in questi campionati di serie C. Proprio domenica scorsa sul campo della capolista, c'era stata una prova maiuscola che solamente errori arbitrali hanno impedito che fosse storica. Soprattutto perché in campo, c'erano i ragazzini: Sassano, Le Rose, D'Aranno, De Lillo, Gazzaneo ecc. emancavano Durante, Kreiber ecc. Onore dunque agli atleti naturalmente ma anche e soprattutto al lavoro oscuro quanto encomiabile del coach Michele Di Gioia che in silenzio sta mettendo insieme un gruppo che potrebbe lasciare una traccia indelebile nella storia di questi campionati regionali. Gianni Costantino sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

46 Sport


Hockey A2 Sfuma così l’appuntamento con il primo successo interno

I due volti della Raro I ragazzi di Caricato si esprimono al meglio solo nella ripresa Pallauoto B Basilicata Nuoto

Scelti i team per il Messina SARANNO il Bari Nuoto, la per il settebello biancoverde Payton Bari e il Cosenza che potrebbero consentire Nuoto le formazioni parteci- una migliore amalgama e panti al Memorial Luciano maggiore fluidità di gioco. Il Messina, in programma alla tecnico Francesco Silipo Piscina Comunale Michele questa sera testerà a Napoli Riviello, il prossimo 13 di- le condizioni fisiche e tecnicembre ed organizzato dalla che dei suoi uomini nel corso Basilicata Nuoto 2000 Po- della consueta amichevole del giovedì che vedrà la tenza. squadra poIl presidententina impete Roberto Urgnata contro gesi ha messo lo Sporting a punto la Napoli, o in almacchina orternativa la ganizzativa Rari Nantes della manifeNapoli. stazione che Un test prointende onobante, vista la rare la figura cifra tecnica di Luciano delle due Messina, uosquadre, che mo che ha dapotrebbe serto tanto al movire al gruppo vimento della potentino per pallanuoto dare ulteriori potentina. indicazioni al Dunque, un mister parteprimo passo è nopeo. La stato fatto compagine dalla Basilicabiancoverde ta Nuoto 2000 ha tutta l'inPotenza che tenzione di lavora co- Il tecnico Francesco Silipo sviluppare stantemente nuove metoin vista del dologie di alprossimo lenamento facampionato. cendo leva La squadra sulla determiallenata da nazione e la Francesco Sivoglia di far lipo prosegue bene. L'entugli allenasiasmo è alle menti senza stelle, la forparticolari mazione poproblemi di tentina non ordine fisico intende comed atletico e mettere errosabato sarà ri, ma al temprotagonista po stesso vuonel corso di le volare basuno screemaso evitando ge amichevocomplicaziole in proni di carattere logistico e tecgramma a Napoli con Cosenza Nuoto e Canottieri Napo- nico. Dal triangolare amicheli. Ai due appuntamenti se vole di sabato prossimo a Nane aggiungerà un terzo, in poli potrebbero venire fuori calendario il prossimo 5 e 6 novità interessanti sul piadicembre quando Emanuele no organizzativo e del gioco. Pipicelli e compagni saran- Intanto non ci sono novità no opposti alla Payton Bari, da Roma circa la formazione alla Pallanuoto Ancona e ad dei calendari del prossimo una squadra a scelta tra il campionato maschile di seTolentino e il Perugia. Tre rie B. impegni molto importanti f.menonna@luedi.it

Bari Nuoto Payton Cosenza le avversarie del Potenza di Silipo

MATERA - Dopo il pareggio intero di sabato scorso contro il La Mela Montale, che ha fruttato il settimo punto in classifica, la Pattinomania ha ripreso la preparazione settimanale in vista del match di Thiene. Contro i modenesi, la formazione allenata da mister Caricato ha disputato una gara bella a metà; non è ancora riuscita ad esprimere le proprie potenzialità se non nel secondo tempo quando ha giocato in maniera più determinata. Per questa ragione è importante analizzare l'aspetto psicologico del gruppo che non sta riuscendo ad esprimere al meglio le proprie capacità nelle gare di campionato. Anche contro il Modena Hockey i ragazzi di Caricato hanno brillato solamente nel secondo tempo, riuscendo in quella occasione a portare a casa la vittoria (che poi è l'unica guadagnata fino ad ora, ndr). Lontano da casa, invece, le cose vanno un po' meglio. Tre pareggi in altrettante gare, ma è pur vero che a

Il tecnico Antonio Caricato

Sandrigo e Scandiano si poteva anche raccogliere l'intera posta in palio considerato il medio potenziale di entrambe le formazioni. La nota positiva, invece, è rappresentata dalla capacità di reazione del gruppo

che fino ad ora è sempre riuscito a rimontare situazioni di svantaggio. E' capitato negli ultimi due match: la rimonta a Scandiano con un ottimo secondo tempo, grazie alla buona prestazione di Vivi-

lecchia, e sabato scorso contro il La Mela. Anche contro i modenesi la Pattinomania è riuscita a equilibrare l'incontro sfiorando anche la vittoria con ottime giocate di Cellura e Michele Xiloyannis. Inoltre, c'è da considerare che il team lucano è ancora “orfano” di un portiere titolare. Dopo l'addio di Picca, al suo posto mister Caricato sta utilizzando il giovane under, Michele Mele. Un ragazzo promettente che anche contro il La Mele ha dimostrato di essere pronto ad affrontare un campionato intero di serie A2. Tutto sommato il sesto posto attuale può considerarsi abbastanza positivo; sicuramente con il tempo cominceranno ad arrivare anche le vittorie, il Thiene (prossimo avversario della Pattinomania, ndr) è avvisato anche se in Veneto i materani dovranno impegnarsi ancora di più per tornare a casa con un risultato di prestigio. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Atletica Podistica Ferrandina a Palagiano

Pennuzzi brilla in Puglia NUOVO appuntamento nell'ultima domenica per l'Asd Podistica Ferrandina, che ha calcato ancora una volta le strade di una cittadina pugliese, in occasione della ventesima prova del circuito CorriPuglia. La gara, nell'occasione, era quella di Palagiano, comune in provincia di Taranto, dove gli atleti aragonesi hanno preso parte all'ottava edizione del Trofeo “Madonna della Stella e delle Clementine”, nel territorio famoso proprio per la larga e ottima produzione dei suoi agrumeti. Una gara alla quale hanno partecipato un numero di gran lunga superiore ai mille atleti, 1055 dei quali hanno completato la gara e tagliato il traguardo. Tra questi, il migliore della società ferrandinese è stato Nicola Pennuzzi, che nella sua trentaquattresima uscita stagionale ha ottenuto un ottimo 57esimo posto in classifica generale con il tempo di 31'50”. La dieci chilometri di Palagiano, è stata organizzata alla perfezione dall'Athletic Team Palagiano ed ha visto salire sul gradino più alto del podio l'atleta Francesco Caliandro, tessera-

Tudisco e Gallitelli

to per l'Associazione Podistica Dilettantistica San Michele Salentino. Per l'Asd Podistica Ferrandina, oltre al citato ed ottimamente classificato Pennuzzi, hanno preso parte alla gara altri dieci atleti, tra i quali il

Bocce Entra nel vivo il campionato regionale di seconda categoria

quartetto composto da Gallitelli, Saponara, Laselva e Romano, hanno disputato un'ottima gara nei dieci chilometri completamente pianeggianti della gara pugliese, correndo ad un ritmo costante e remunerativo nel lungo termine, e spronando anche i propri compagni di squadra a seguire una tecnica che difficilmente lascia l'atleta a corto di forze ed energie nel finale di gara. Intanto, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Podistica Ferrandina, vuole rendere noto che, proprio nel giorno antecedente la gara pugliese, è stato comunicato dal Comitato Regionale Fidal di Basilicata che è ufficiale l'inserimento nel circuito “Basilicata in corsa” della prima edizione della StraFerrandina, una dieci chilometri organizzata dalla società aragonese che si disputerà, secondo le decisioni della Fidal regionale il 16 maggio 2010 e sarà il fiore all'occhiello dell'attività della società podistica che ha rilanciato la corsa a Ferrandina e dintorni. Francesco Calia sport@luedi.it

ilSudoku

Montereale, qualificazione ad un passo ENTRA nel vivo il campionato regionale di bocce di seconda categoria. Il Montereale, l'Aurora Murese e la Rionerese si stanno giocando l'accesso alla fase interregionale e non sono escluse sorprese dell'ultima ora. Infatti, dopo le prime gare, i punteggi dicono che il Montereale, a 4 punti, è ad un passo dalla qualificazione, mente Aurora Murese e Rionerese, dopo lo scontro diretto vinto proprio da quest'ultima, devono sperare di vincere le restanti due gare del triangolare contro il Montereale, per poter sperare di arrivare tutte appaiate a 4 punti e giocarsi la qualificazione; ma realisticamente in questo momento solamente il Montereale, al quale basterà almeno un pareggio nelle prossime gare, può perdere la qualificazione. La formazione capolista, infatti, giocherà prima contro l'Aurora Murese e poi, il 29 contro la Rionerese, ed essendo necessario almeno un pareggio, nessuno può credere che la formazione potentina possa farsi sfuggire, ormai, questa qualificazione alla

fase interregionale. La gara di domenica tra Rionerese e Aurora Murese, comunque, è stata bella ed avvincente, e si è conclusa con un sorprendere 2-1 in favore della formazione del Vulture. Sorprendendo l'Aurora, infatti, gli avversari hanno sfoggiato una prestazione che mancavada unpo'ditempo dapartedella stessa Rionerese. I protagonisti della gara sono stati per l'Aurora Murese, agli ordini del d.t. Aldo Ricchetti: Vito Tummillo, Francesco Parrillo, Gerardo Petillo e Domenico Lisanti; mentre per la Rionerese, che disputava la gara in casa sul neutro del nuovo bocciodromo di Montereale (per l'indisponibilità della propria struttura) agli ordini del d.t. Michele Amoroso: Mario Fabrizio, Mario Atzori, Michele Lombardo e Michele Viglioglia. La formazione della Rionerese che già nel precedente incontro (0-1 con il Montereale) aveva mostrato chiari segnali di ripresa, ha evidenziato tali progressi, che abbinati ad una consolidata esperienza in questo tipo di competizio-

ne, ha consentito loro di giocare con l'Aurora Murese alla pari, se non proprio meglio degli avversari come il risultatohadimostrato. GliatletidellaMurese probabilmente immaginavano di incontrare una formazione dimessa, ma si sono accorti, a loro spese, che i rioneresi dopo le due precedenti sconfitte , non avendo nulla da perdere e sfoderando una buona prestazione chiudevano il primo tempo addirittura in vantaggio per 2-0. Nel secondo tempo l'Aurora ce la metteva tutta, aggiudicandosi 3 dei 4 set in palio che le consentivano però solo una vittoria ed un pari e pertanto il risultato finale decretava il 2-1 in favore della Rionerese. Continuano, intanto, le gare, a livello provinciale, a coppia, disputate in serata ed organizzata dalla Burgentina che a causa dell'impianto ridotto, fatto di una sola pista, ha avuto inizio solamente la scorsa settimana e proseguirà anche per tutta questa, con la finale prevista per sabato 28 novembre. fra.cal.

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 47

Giovedì 26 novembre 2009


LOTTO&CONCORSI

Giovedì 26 novembre 2009

Centrati tre ambi e due estratti con le nostre previsioni

Genova ripropone figura 2 di GIOIA GASPARINI ROMA –L’ultima estrazione ha visto il ritorno di ben nove ritardatari. Si tratta del 41, comprimario della ruota Nazionale dopo 62 assenze, in ambo con il 46 che era in decima posizione con 41 ritardi. Il 48 sesto di Cagliari dopo 48 assenze, il 34 e l’89 capolista e settimo di Genova dopo 82 e 45 mancati riscontri. Il 51 subalterno di Palermo, ritornato dopo 62 turni, ha fatto ambo con il 33 che era in nona posizione con 36 ritardi. A Torino è caduto il 70 terzo della lista dopo 57 assenze. A Venezia, infine, è stato pescato l’81, terzo atteso dopo 45 ritardi. Non è mancato l’ambo a valenza doppia: 8-33 è uscito sia a Milano che a Venezia. Da segnalare l’uscita della bella quaterna di cadenza 8 (18-28-48-68) a Cagliari, il terno di controfigura 1 (23-34-89) a Genova, il terno di figura 3 (21-39-48) a Roma, il terno di controfigura 4 (4-70-81) a Torino, l’ambo gemello 33-77 a Milano. NAZIONALE - Vinto l’estratto con il 13 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo lacadenza del 7con laserie 1737-57-77-87 e la figura del 5 con la serie 5-23-41-59-77. Previsione speciale 6-63 per estratto ed ambo. BARI - La cadenza del 9 non sviluppa giochi da 83 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cadenza 3 con la combinazione 13-23-3353-63. Previsione speciale 50-59 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Estratto ed ambo secco 2237. I numeri di finale 6 e quelli della decina del 20 sono statisticamente interessanti, combinate qualche ambo nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-23-25-27-28. Previsione speciale 34-35 per estratto ed ambo. FIRENZE - Attesa da 70 turni la figura del 3 è buona per ambo e terno, prendete spunti dalla cinquina 12-30-48-66-75. Per ambo e terno è anche interessante la controfigura 1 da ancorare alla serie 1223-34-45-56. Previsione speciale 55-88 per estratto ed ambo GENOVA - La figura del 2 non sviluppa giochi da 90 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-56-74. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 14-24-34-54-84. Previsione speciale 4680 per estratto ed ambo. MILANO - Avevamo proposto la cadenza del 7 ed è uscito l'ambo 47-77.Per ambo la cadenza 1 con la cinquina 1-11-2141-51. Statisticamente interessante anche la decinadel 70 con laserie 72-74-7578-79. Previsione speciale 16-43 per estratto ed ambo NAPOLI - Avevamo consigliato la ca-

SCACCHI

87 50 22 88 58 12 42 24 28 89 52

63 88 116 111 79 66 52 79 78 81 50

7 36 37 65 62 24 24 48 69 10 30

62 67 101 97 77 62 49 60 74 66 47

86 59 27 48 51 30 9 15 83 49 16

59 53 54 81 54 48 46 44 68 51 43

Pronostico concorso n. 142 (del 26/11/2009) 11 19 23 30 56 68 77 81 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 55 63 77 80 90

Frequenza 127 120 118 117 116 115 115 115 112 112

Numero 78 46 7 2 79 48 53 14 18 61

Ritardo 63 62 52 41 40 39 39 36 35 30

La Smorfia Napoletana

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

rent (2653).Ricordiamo che sono 128 i partecipanti e si gioca a eliminazione diretta per cui ne sono rimasti in gioco 64 dopo il primo turno. Ecco le mosse della partita decisiva del match Caruana- Bruzon Batista e una miniatura pescata tra le numerose partite del primo turno: Caruana - Bruzon Batista 1. d4 Nf6 2. c4 e6 3. g3 Bb4+ 4. Bd2 Bxd2+ 5. Qxd2 O-O 6. Bg2 d5 7. Nf3 Nbd7 8. O-O c6 9. Rc1 Qe7 10. Qf4 dxc4 11. Rxc4 Nd5 12. Qg5 Qxg5 13. Nxg5 Rd8 14. Nd2 Ne7 15. Ndf3 b6 16. Ne4 Ba6 17. Rc2 Rab8 18. b4 Nf6 19. Nxf6+ gxf6 20. a3 Kg7 21. e3 Bd3 22. Rc3 Be4 23. Nd2 Bxg2 24. Kxg2 Ra8 25. Nc4 a5 26. Nxb6 axb4 27. Rb3 Rxa3 28. Raxa3 bxa3 29. Rxa3 Nd5 30. Nc4 c5 31. dxc5 Rc8 32. Ra5 Rc7 33. Nd6 Kg6 34. e4 Nb4 35. Ra8 h6 36. Rg8+ Kh7 37. Rc8 Rxc8 38. Nxc8 Kg7 39. Na7 Na6 40. c6 Nc7 41. Kf3 Kf8 42. Kg4 Kg7 43. f4 Kg6 44. Kf3 f5 45. Ke3

14 79 29 39 2 11 50 43 27 57 15

denza del 5 ed è uscito l'ambo 5-45. La 33-73. La figura del 6 con la serie 6-15cadenza 1 con la serie 21-31-41-61-81 e la 24-42-69 e la cadenza del 4 con la cinquiserie gemellare con la cinquina 22-44- na 14-24-34-44-54 sono interessanti per 55-77-88 dovrebbero mettersi in luce con ambo. Previsione speciale 12-58 per amqualche ambo. Previsione speciale 26-65 bo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalenper estratto ed ambo. PALERMO - Preso il 33, estratto della temente per ambo: 31-48-70, 23-45-75, previsione speciale. Per ambo segna- 29-48-85, 32-46-53, 10-52-80. liamo la figura del 7 con la serie 16-25-34-52-61. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 4-24-44-64-74. Previsione speciale 17-71 per estratto ed ambo. ROMA -La cadenza dell'8 conla serie18-28-3858-68 e la controfigura IL LOTTO non è soltanto da conside- “con bambini 88 del 2 con la combinazio- rarsi un gioco ma è anche una tradizio- Ballare 14-19 ne 24-35-57-68-79 si ne, unapassione eun fenomenodi cul- Ballerina 8-30 prestano a giocate tura popolare. In un’epoca in cui tutto è Ballerini 19-36 d'ambo e terno. Previ- ragione e scienza l’uomo spesso si rifu- Ballo 14 - 40 sione speciale 39-53 gia nell’irrazionale affidandogli sogni e “parato 47 estratto ed ambo. speranze. Pertanto, a ogni avvenimen- Balocchi 52 TORINO - Per ambo la to di vita quotidiana, o dopo un sogno, si Balsamo 33-88 cinquantina con la serie è portati ad associare dei numeri alle Bambini 11-20 51-52-56-57-58 e la con- immagini, facendo riferimento alla fa- Bambino 1-15 trofigura del 7 con la mosa Smorfia Napoletana. Bambola 65 cinquina 18-29-40-73Banca 70-90 84. Previsione speciale Lettera B 80-89 per estratto ed Per informazioni e chiarimenti teleambo. fonare 348-8024342da martedì a Baldacchino 6 VENEZIA - Avevamo Balena 49-83 sabato dalle 17alle 18,30 o dopo le proposto la cadenza Balia 18-44 21,30. (continua) del 3 ed è uscito l'ambo

World Chess Cup 2009: buona partenza di Caruana BUONA partenza di Fabiano Caruana nella World Chess Cup 2009 che si sta svolgendo a Khanty-Mansiysk , in Russia. L'azzurro ha superato il primo turno eliminando in due partite (patta la prima, vinta la senconda) il cubano Bruzon Batista Lazaro. L'accoppiamento del secondo turno lo vede di fronte ad un altro scacchista cubano, ma di ben altra levatura. Si tratta di Dominquez Perez Leinier, 15° nella graduatoria dei partecipanti con un elo di 2719! Una prova difficilissima per il nostro Caruana, anche se la prima partita è stata già giocata ed è finita patta. Ma sappiamo la grinta e le aspirazioni dell'azzurro che ad una intervista prima del torneo ha dichiarato: «To become the best? I hope it is only question of the time». Vediamo come proseguirà il match. Il vincitore di questo incontro dovrà vedersela al prossimo turno con il vincitore del match tra il russo Alekseev Eugeny (2715) e il francese Fressinet Lau-

61 61 82 85 59 51 47 46 71 55 44

fxe4 46. Kxe4 f6 47. Kd4 Kf5 48. Kc5 e5 49. fxe5 fxe5 50. Nb5 Na6+ 51. Kb6 Nb4 52. Nc3 Nxc6 53. Kxc6 Kg4 54. Kd5 10 Shabalov - Baklan

Fabiano Caruana

1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Nxd4 Nf6 5. Nc3 a6 6. Bg5 e6 7. Qe2 h6 8. Bh4 Be7 9. O-O-O Nxe4 10. Bxe7 Nxc3 11. Qc4 Nxa2+ 12. Qxa2 Qxe7 0-1

di VITTORIO CATANZARO

A lezione dalla Arrigoni SI STA svolgendo, presso l’Associazione bridge Cosenza, un corso avanzato di perfezionamento tenuto dalla signora Gianna Arrigoni, campionessa nazionale e più volte componente la squadra azzurra. E’un onore per la città ospitare una così valente giocatrice, che certamente saprà trasmettere ai giocatori partecipanti al corso una nuova e più moderna visione del gioco nonché quelle nozioni di carattere tecnico che sono indispensabili per ben comportarsi a livello nazionale. Tali iniziative andrebbero però gestite a livello regionale, eventualmente con stage da effettuarsi nei fine settimana, onde dare modo a tutti gli agonisti della regione di parteciparvi e trarne giovamento. Sarebbe poi stato auspicabile chesi fosseorganizzato alla presenza e con la partecipazione della signora Arrigoni un torneo, locale o regionale, cui potevano prendere parte anche i giocatori che per vari motivi non avevano potuto frequentare il corso. Tornando alle novità regolamentari che andranno in

vigore dal prossimo anno apprendiamo dal sito della FIGB che sono in programma degli incontri a livello locale nei quali ivertici federali illustreranno le novità introdotte. Non appena sarà stabilita la data e la sede dell’incontro programmato nella nostra regione sarà nostra premura comunicarlo su queste colonne. Intanto, nel periodo natalizio è prevista una notevole attività presso le varie associazioni: a Cosenza sabato 5 alle ore 16 torneo in due tempi con buffet finale, domenica 20 semprealle 16torneo dinatale presso l'agriturismo La Capannina, martedì 5 gennaio torneo dell'Epifania e sabato 9 e domenica 10 torneo a squadre libere. La partecipazione a tali tornei è aperta anche ai giocatori delle altre associazioni cheperò dovranno preventivamente prenotarsi. A Reggio Calabria sabato 19 dicembre alle ore 16,30 torneo di natale e sabato 2 gennaio sempre alle 16,30 torneo degli auguri. A Catanzaro domenica 20 torneo mitchell di natale presso l'agriturismo Santa Rosa con cena finale. Inizio previsto per le ore 16.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

48 Rubriche


49

Giovedì 26 novembre 2009

La Personale dell’artista ospitata con successo nella Mediateca di Matera

CARNET

Paolo e il mito della caverna

Tra gli scatti di Maffione “Vicino-lontano”

Negli oli e negli acrilici di Baratella dipinti i paesaggi dell’anima di BIAGIO TARASCO MATERA - Ha un colore il dissidio inenarrabile fra i disordinati meandri degli abissi interiori e la presenza implacabile delle geometrie del reale, nelle quali l'uomo si muove dall'inizio della sua storia. E' il colore tenue ed infuocato che caratterizza molti dei quadri di Paolo Baratella, la cui mostra, intitolata “Il mito della caverna”, si è recentemente conclusa presso la Mediateca provinciale di Matera. Pittore puro, nel quale è possibile cogliere sorprendenti citazioni delle correnti che hanno caratterizzato la pittura dagli anni Cinquanta ad oggi, l'artista bolognese può essere definito anche pittore letterario. Molti, infatti, i soggetti della cultura classica, le figure e i temi dei grandi pensatori e artisti occidentali che ricorrono nelle sue opere ad olio ed acrilici e nei suoi disegni. Cattedrali inquietanti, volti dallo sguardo antico, torri di Babele, infernali architetture moderne e templi deserti l'artista li dipinge con tecnica spesso monocroma e forme quasi vicine ad un inizio di dissoluzione, con evidente rinvio ai tormentati paesaggi introspettivi dell'anima. Baratella coglie il caos originario, quando tutto era ancora da definire, e la potenza dei miti ancestrali, che sempre serpeggiano, seppure attutiti, nella storia millenaria dell'uomo, e li fa rivivere nei suoi quadri, trasmettendo allo spettatore, sempre più narcotizzato dai bugiardi miti moderni, frammenti di pura umanità e una salutare profonda riflessione. E' il ritorno del “mito della caverna” di Platone, nel quale gli uomini scambiano per realtà le ombre proiettate su una parete (la televisione?), e definiscono pazzo chi cerca di liberarli da quell'illusione e si sforza di mostrare loro le forme reali che generano quelle ombre. Nei quadri di Baratella, anche quando vi compaiono volti di geni del passato (Bach, Débussy, Descartes, Pascal, Ulisse) o le Torri gemelle, non emerge l'aspetto descrittivo ma un urlante sentimento cosmico, che appartiene a tutta l'umanità, al di

spence data dall'incertezza che tutti proviamo davanti al manifestarsi delle cose, alle trame degli accadimenti, alle apparenze del mondo, al sottile sentire del desiderio per l'altrove». Pino Nicoletti, che ha curato la mostra ed il relativo catalogo, impreziosito da citazioni di grandi scrittori e pittori, paragona i quadri di Baratella a «un'archeologia onirica con fantasmi metafisici in un tempo senza tempo. Tetre immagini notturne, fragorose cascate di acque, groviglio di liquide perle che meravigliano, ma non dissetano. Questi splendidi quadri, - scrive Nicoletti - così carichi di colore, coi loro tremolanti vapori di malinconia e i loro scenari caliginosi sembrano nascondere la paura del vuoto. Le gelide geometrie, l'indole visionaria, la complessità del disegno, tutto ciò dà a figure e ambienti un'ampiezza iperbolica e incantesimi infiniti». Incantesimi, quelli dell'arte di Baratella, che aprono squarci lucenti nel buio dell'attuale esistenza, sollecitando lo spettatore a rivolgere la mente verso l'enigma di un'autenticità smarrita.

là delle appartenenze etniche e religiose. In “Onda anomala”, una tela di cm 200x155 del 2005, violento esplode, fra antiche architetture ad archi color sabbia, un azzurro getto d'acqua, reso con tecnica che richiama l'action painting. “La cosa che importa nell'arte - ha scritto Ezra Pound - è una sorta di energia, una forza che trasfonde, salda e unifica. Una forza che somiglia piuttosto all'acqua che sgorga attraverso sabbia chiarissima e la mette in veloce movimento. Si trovi l'immagine che si vuole”. Baratella le immagini le trova nel reale, ma gli servono come porte d'acceso per penetrare negli strati più inabissati dell'inconscio, dove giacciono illuminazioni che abbiamo dimenticato e per questo continuiamo a percorrere un cammino pieno di “ombre”, mentre la vita è altrove. «L'assoluto è morto, - ha dichiarato Paolo Baratella - rimane vivo l'Enigma, sempre che i misteri siano stati svelati. Mi piace chiamare questo mio viaggio espressivo 'il mito della caverna' o 'la zona dell'enigma', dove tutte le immagini contribuiscono a creare quella su-

Paolo Baratella

RITRATTO D’ARTISTA Paolo Baratella nasce a Bologna nel 1935. Inizia la sua attività espositiva nei primissimi anni '60 a Milano, per proseguire in molte altre città italiane ed europee, quali Bonn, Parigi, Berlino, Barcellona, Basilea, Helsinki, Bruxelles, Mosca, oltre che a New York, San Francisco, Toronto e Montreal. Negli anni '70 lavora in stretto contatto con Giangiacomo Spadari, Fernando De Filippi e Umberto Mariani, formando un gruppo che, senza intenti di convergenze formali, rappresenta una delle più interessanti esperienze artistiche e culturali di quel tempo. Nel 1973 espone al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e nel 1974 al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Nel 1976 gli viene assegnata dal Senato di Berlino la borsa del DAAD. che darà luogo a una serie di mostre in varie città tedesche. Ha insegnato per 10 anni all'Accademia di Brera di Milano. Baratella sviluppa la sua arte componendo vasti cicli pittorici ispirati al soggetto contemporaneo, dove comunque non mancano riferimenti alla cultura classica. Le sue serie di opere sono riunite sotto titoli significativi quali Cronaca di un mal di testa (1968), Come se mi alzassi e prendessi coscienza (1971), Vi-

ta morte e miracoli di Joe Ditale (1974), Toccata e fuga da/per il potere (1977), Bach Hotel (1980), Il 1984 & l'officina ferrarese (1983), Oh specchio delle mie brame! (1985), Nel fertile abisso del buco nero (1986), Orfeo/Euridice (1987), Zarathustra: il viaggio di ritorno (1988), La parte mancante (1989/90), Fuga della scuola di Atene (1992), Achille e la tartaruga (1999), Nemici (2000/2003). Numerose sono le sue mostre in Italia, quali Salvare Venezia alla Biennale di Venezia del 1972, Biennale di Milano del 1974 e 1994, Quadriennale di Roma del 1986 e 1999 e Triennale di Milano del 1992. Molte anche le personali dedicate alla sua opera, tra le quali si ricordano le esposizioni alla Mudima di Milano e alle Gallerie Civiche di Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara nel 1995, a Palazzo Reale di Milano nel 1998, all'area esposizione Zona Servizi Territoriali di Castelfranco Veneto, alla Galleria Soave di Alessandria nel 2002, a Palazzo Guasco di Alessandria nel 2003, al Parco Nazionale Montorio Alvomano nel 2005, alla Casa dei Carraresi di Treviso nel 2009. b.t

A GENZANO di ANGELA MENCHISE GENZANO - Se James Joyce rivoluziona le regole del romanzo agli inizi del '900, ponendo al centro il commento psicologico che supera l'azione del personaggio, Jacques Prévert sembra restaurare la funzione del personaggio immettendolo in un'aura di leggerezza che sfiora la banalità. Bonsoir, madame e mademoiselle, benvenuti nel bistrau di Prévert dove le luci soffuse e le foglie morte cosparse a terra invitano a fare un tuffo nella letteratura del '900. «In questo clima spira l'eco ermetico di Ungaretti attraverso una metafora della vita: i soldati al fronte cadono come foglie morte. La caducità della vita è un tema in auge nel secolo delle grandi guerre segnato dagli incontri e dagli scontri delle grandi civiltà, e in cui le foglie morte di Prévert evocano i ricordi che si appiccicano addosso e non vanno via» - commenta Andrea Guerriero, docente presso il liceo scientifico Majorana. «Prévert fu quasi l'alter ego di Sartre - puntualizza Pasquale Vertulli, dirigente scolastico del-

Viaggio nella poesia di Prévert con letture scelte sul 900 l'Istituto comprensivo “Marinis” - in quanto avverte l'abulica estraneità nei confronti della sciocca borghesia parigina, vile groviglio di spensieratezza e s'inventa un linguaggio per aderire al gusto del pubblico». L'affascinante chansonnier e paroliere del suo tempo, che s'inventa una poesia amorosa leggera, scandita dal ritmo, ispirata dalla musa Erate, fu demonizzato dai critici. «Nato nell'alcova del surrealismo, amato e ripudiato per la sua innocente sincerità, per il tono graffiante e ironico delle sue poesie, fu consacrato postumo all'eternité» - dichiara Vertulli. «Prévert avverte sopra di sé l'ombra di Dio, che lo spinge alla ripetizione delle parole fino alla tautologia» incalza Mario Ciola. E se è vero che le premesse verificano la conclusione, per Prévert, il rischio fu che la leggerez-

za della forma indebolisse la forza del contenuto. Gli scarichi dell'esistenzialismo lampeggiano nelle sue liriche, guidate da un assioma: «il poco che abbiamo da dire possiamo dirlo semplicemente». «Il limite di Prévert non è quello di aver raccontato la letteratura ma di aver raccontato gli eventi comuni banalmente -stigmatizza Mario Ciola. Egli ha un solo merito di aver calato le sue poesie in paesaggi autentici non metafisici: nei boudevilles parigini ove due ragazzi si baciano suscitando l'invidia dei passanti, nella botteguccia di un fioraio, o in un caffè parigino dove trapela il principio dell'incomunicabilità». La sua vena fu realmente leggera o svela patologie acute dietro la vacuità delle apparenze? È un interrogativo aperto dalla lettura delle liriche eseguite da

Jacques Prevert

Giampaolo Lomuto, da Carmela Di Stasi, da Monique Henien e dalla chansonnier Lina Benedetto. L'autore incontrato nella biblioteca comunale di Genzano per iniziativa dell'amministrazione comunale di Genzano, è il primo di una serie di autori europei e della cultura mediterranea che saranno saggiati dal pubblico nel corso di un viaggio conoscitivo.

POTENZA - Si terrà, sabato, nelle sale della Pinacoteca Provinciale, l’inaugurazione della mostra fotografica “Vicino-Lontano”, organizzata dall’Inner Wheel di Potenza, e dedicata all’opera fotografica di Renato Maffione. L’evento gode del patrocinio del Comune di Potenza, della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata, e racconterà per immagini, con un taglio creativo e poetico, l’incanto di persone e di luoghi sconosciuti, e la bellezza delle cose vicine ma altrettanto preziose e sorprendenti. L’inaugurazione avrà luogo alle 18 e vedrà la partecipazione della Presidente Inner Wheel di Potenza, Eleonora Marroccoli, dell’autore Renato Maffione, e delle autorità. La mostra sarà visitabile sino al 17 gennaio 2010.

Al Cineclub del giovedì con “L’artista”

MATERA - “L'artista” è il film che l’associazione “Cinergia” propone per il Cineclub del giovedì presso il cinema Comunale. Il film esplora con ironia, leggerezza ma al tempo stesso profondità, il paradosso del mondo dell'arte contemporanea, i suoi personaggi e la difficoltà di definire il concetto stesso di arte. La trama della pellicola? Jorge lavora come infermiere in un istituto geriatrico. La sua vita monotona prende una svolta improvvisa quando comincia ad occuparsi di un anziano paziente, autisticoma dotatodi grande talento pittorico. Graziea quest'incontro Jorge si avvicina al mondo dell'arte finendo per essere riconosciuto, in modo improvviso e inaspettato, come un artista di culto. Viene rapidamente introdotto nella scena artistica contemporaneai. Partecipa ad una serie di esposizioni, guadagna molti soldi, viene osannato dal mondo dell'arte. Ma, tanto evolve la sua carriera artistica quanto vengono alla luce i suoi problemi personali e le sue contraddizioni esistenziali. Gli orari dei tre spettacoli sono: 17.30, 19.35, 21.40. I Maria Anna Flumero

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura&Spettacoli


Addio al pittore Tabuchi

Giovedì 26 novembre 2009

Barbara va alla Guerra

Il pittore astrattista giapponese Yasukazu Tabuchi è morto a 88 anni nella sua casa alle porte di Parigi. Secondo la stampa giapponese, Tabuchi, famoso per le sue opere dai colori vivaci, era da tempo malato di Parkinson. Con un altro pittore giapponese, Tamaro Okamoto, si unì all’avanguardia europea del movimento “Cobra” che sosteneva la totale libertà nell’uso del colore e della forma.

La Bellucci in dolce attesa

Barbara D'Urso punisce l’impertinente Guerra in diretta tv. La conduttrice di Domenica 5 ha messo alla berlina l'ex tronista e impegnatissimo latin lover Matteo, reo di essersi vantato di aver fatto cadere nella sua rete anche la “bella preda” Barbara. Inevitabile per l’ardito giovanotto la punizione con tanto di fustigazione nella piazza catodica in piena regola.

In questi giorni Monica Bellucci è impegnata nelle riprese di The Whistleblower (per la regia di Larysa Kondracki, con Rachel Weisz e Vanessa Redgrave) a Buftea, una piccola città poco lontano da Bucarest in Romania. Proprio lì, dove si trovano gli studi cinematografici in cui furono girate alcune scene di Dracula di Bram Stoker si è saputo che è in dolce attesa da tre mesi. Starebbe stata la stessa Bellucci a confidarlo ad alcuni fan.

La band materana in semifinale al Palafiori di Sanremo con il brano “Ti amo davvero”

Gli Armonica Rock & trend

La Collettiva

“FramMenti d’Arte” nella terra di Orazio

di BIAGIO TARASCO Premiata la professionalità musicale del gruppo materano degli Armonica, selezionati per partecipare sabato 28 novembre alle semifinali nazionali di Sanremo Rock Festival & Trend edizione 2009, che si svolgeranno presso la sala Ninfea del Palafiori di Sanremo. Gli Armonica saranno in gara con un brano scritto da loro ed intitolato “Ti amo davvero”. La band è nata nel febbraio del 2008 dalla voglia di due ragazzi, Pasquale Dimatteo, cantante, ed Enzo Fabrizio, batterista, di trasmettere nuove emozioni attraverso una musica diretta. Il gruppo cresce avvalendosi di altri musicisti, il bassista Raffaele Paolicelli e il chitarrista Daniele Tristano. Gli Armonica propongono un genere rock/pop italiano, dove rabbia ed energia si intrecciano a dolci melodie. Dopo alcuni mesi di lavoro esce “Storia impossibile”, una demo cd in cui le idee musicali degli Armonica iniziano a prendere forma. La demo contiene tre brani: “Chi sei”,”Storia impossibile” e “Ti amo davvero”. Fin dagli esordi il pubblico ha mostrato notevole interesse nei confronti dei quattro musicisti materani, che continuano ad esibirsi in concerti live, festival e concorsi, tra cui il “San Marco Rock Festival”, il “Tour Music Fest”, l'”Ajust Music Festival”, che li ha visti vincitori, e il “The Pom Festival”, dove hanno conquistato il terzo posto. In questo periodo sono alle prese con la registrazione, presso lo Studio Strada Recording di Matera, di un disco che uscirà la prossima primavera. Il 2010 potrebbe essere l'anno del lancio in campo nazionale degli Armonica. Infatti, la band l'altro giorno ha terminato la registrazione di un brano che sarà la sigla di apertura della serie di cartoni animati in 26 puntate “Ulisse”, prodotta da Raiuno, che sarà trasmessa sulla rete più seguita dagli italiani il prossimo autunno. “Ulisse” nasce da un soggetto scritto da Luciano De Crescenzo. Le musiche sono di Vanni Boccuzzi, ex Baricentro, mentre i testi portano la firma di Gianni Belfiore, autore dei più grandi successi di Julio Iglesias. Nel frattempo gli Armonica sono attesi alla sfida del palco di Sanremo Rock, dove, in caso di affermazione, si guadagneranno l'ingresso alla fase finale della manifestazione. L'evento sarà seguito da Radio 2 e da La 8 Sky canale 828.

Gli Armonica e in alto il Palafiori che ospiterà le semifinali di Sanremo Rock

Da Ferrandina a tu per tu con Garattini È STATA pubblicata qualche giorno fa sulla testata Libero Reporter l'intervista, di grande attualità, sul tema dell'influenza suina del lucano Giorgio Mammoliti che ha sentito il parere autorevole del professor Silvio Garattini dell'istituto “Mario Negri”. «E' stato un grandissimo onore per me -afferma il giovane reporter di Ferrandinaintervistare uno scienziato di fama mondiale come Garattini. Il suo impegno al servizio della ricerca e della divulgazione scientifica è davvero encomiabile. Sapere che ci sono realtà come il “Mario Negri”e figure eccellenti co-

IL PAESAGGIO della Gravina e lo spirito del luogo e delle sue genti sono raccontati nei quadri di Natale Addamiano, in esposizione, fino a qualche giorno fa, nella Galleria Spaziosei di Monopoli, in provincia di Bari, in una mostra, a cura di Mina Tarantino, intitolata “La Gravina e le sue luci”. Nelle opere scelte per la mostra, Addamiano, ricercando e recuperando il passato, racconta non solo la morfologia di un territorio, ma soprattutto i caratteri di un popolo, il fascino di una civiltà che ha vissuto, abitato e plasmato la Gravina, una storia millenaria di sofferenza e di riscatto condensata in immagini. Nei suoi quadri il sessantaseienne Addamiano affronta in modo lirico il sentimento della natura. Le atmosfere della luce mutano insieme con gli stati d'animo del pittore. Da un lato vi è la metamorfosi delle stagioni a guidare l'immagine sospesa dell'orizzonte, dall'altro sono le

me quella di Garattini mi rende orgoglioso di essere italiano. Il tema della vaccinazione contro il virus dell'influenza A/H1N1 è un tema di grandissima attualità e solo un luminare come lui poteva dare un quadro chiaro e dettagliato della faccenda. In una società sempre più mediatica e globale, saper “comunicare il farmaco”, è fondamentale. La vicenda dell'influenza suina ci insegna che in campo farmaceutico la comunicazione ed il giornalismo scientifico hanno ed avranno un ruolo sempre più importante». gio. mar

VENOSA - Si inaugura sa- blico più ampio a livello rebato, a Venosa, la “Galleria gionale ed extra-regionale, 25”, uno spazio dedicato al- un gruppo di pittori che, l'arte nel cuore del centro con le loro opere e il loro gestorico della città di Orazio, nio artistico,hanno datolusituata proprio nella piazza stro, e ancora continuano a dedicata al sommo poeta. dare, all'arte italiani nel Per l'occasione, a partire corso degli ultimi decenni. L'esposizione comprendalle ore 19, si terrà nella stessa galleria il vernissage derà dipinti di Guttuso, della mostra collettiva Mussolini, Dalì, Fiume, “FramMenti d'Arte”, con Corbello, Dupriez, Franchi, Fornaciari, un'ampia seleBaj, Di Tuccio, zione di opere Farinelli, Tracpittoriche di cani, Giacoartisti contemmazzi, Grassi, poranei. Falzoni, TromLa galleria bini, Gonzaga, prende il suo Alinari, Antonome dal nunelli, Fiorentimero civico di no, La Sala, Piazza Orazio Martini, Facin cui è collocacincani, Pedota e si propone ta, Santoro, Budi diventare ratti, Ulisse, nel tempo uno Piacesi, Venzi. spazio privileTutte queste giato per la opere, i “frampromozione menti” del titodell'arte e più Un’opera di Faccincani lo della mostra, in generale rappresentare della cultura. Venosa, con vogliono la sua storia millenaria e i tante tessere di un mosaico, secoli di cultura che ha alle che accoglierà i visitatori alspalle, costituisce l'ambien- la scoperta della bellezza te ideale per questo tipo di dell'arte e delle emozioni iniziative, soprattutto in un che essa trasmette. L'esposizione sarà visitamomento storico in cui, nel territorio del Vulture, mol- bile tutti i giorni fino all'8 dito fermento si percepisce in- cembre, dalle ore 17 alle ore 21 e la domenica anche dalle torno all'arte pittorica. La mostra “FramMenti 11 alle 13. Nelle prossime d'Arte”, con cui la “Galleria settimane, fino alla fine di 25” intraprende nel miglio- febbraio, altre mostre verre dei modi le sue attività, ranno ospitate nella “Gallevuole portare all'attenzione ria 25”, tra cui collettive, non solo della popolazione personali e bipersonali. locale, ma anche di un pubcultura@luedi.it

Tra le tele e i colori di Addamiano per ammirare “La Gravina e le sue luci” tore, Michele Depalma, La Francesco Spizzico, Raffaemostra le Spizzico, Michele Zaza. di AddamianoL'incontro con i linguaggi dell'arte è una possibilità di a Monopoli mettersi in contatto con il

tracce luminose del giorno a suggerire le vibrazioni della materia pittorica, dalla soglia del mattino alla meditazione della sera, fino al profondo stupore della notte. Santa Fizzarotti Selvaggi, critico d'arte, ha

scritto nel catalogo dell'artista pugliese: «Natale Addamiano è l'illustre figlio della terra di Puglia al quale si deve la continuità di quella tradizione pittorica che annovera, tra gli altri, maestri come Domenico Canta-

proprio più autentico sé, con qualcosa di originario, le cui radici sono in un corpo altro, dove si struttura la possibilità di riconoscere se stessi nel mondo in un gioco infinito di rimandi speculari. Il gesto dell'artista è gesto felice del corpo, della mano che si tende verso un'altra mano alla ricerca del “corpo a corpo” perduto». La mostra “La Gravina e le sue luci” indica uno dei sentieri per giungere alla coscienza dell'unitarietà dell'essere umano in comunione con tutte le creature, con tutto ciò che definiamo inerte e che forse tende, in

una trama di continuità a noi sconosciuta, a trasformarsi in materia organica e vivente. Le Gravine tra le rocce dell'altopiano delle Murge sono oasi di bellezza e sacralità, luoghi dell'anima. «Scavate dalle acque e dal vento, - spiega Fizzarotti Selvaggi - raccontano le vicende dei popoli vissuti tra arbusti, piante odorose, erbe officinali, profumi intensi di fiori, orchidee sparse lungo le ardite rotte di rapaci notturni a caccia nelle luci incerte del crepuscolo. La parola pittorica di Addamiano racconta il viaggio fantastico di antiche civiltà che hanno esperito il legame ineludibile tra l'Uomo e la Natura. E così tra i chiarori delle sue tele ci sembra di intravedere affreschi e pitture rupestri insieme a pozze d'acqua dolce e piccoli ruscelli che scorrono fino alla pianura per inabissarsi, a volte, nel grembo della Madre-Terra prima di giungere al Mare-Madre». bia.tar

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

50 Cultura e Spettacoli


20.30

SHOW

PRIMA SERATA

Max Giusti

21.05

TALKSHOW

21.10

FILM

20.30

SHOW Striscia la notizia

21.10

FILM Godzilla

14.35

CARTONI

20.30

Will Coyote

RUBRICA

Michele Santoro

Metro - Uno sbirro tuttofare

Lilli Gruber

06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.50 -RubricaDieci minuti di...programmi dell'accesso 10.05 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.10 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare - replica 06.25 -RubricaCapitani in mezzo al... 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.35 -RubricaTracy e Polpetta 09.50 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso: Centro studi e documentazione sulla Repubblica Sociale italiana 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaChièdiscena 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -CONTENITORE Trebisonda 15.40 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.00 -RubricaQuestion time 17.20 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3T 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film Indovina chi viene a cena? con Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine Hepburn - regia di Stanley Kramer (USA ) - 1967 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Telefilm Tempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmSentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy gonzales e gli amici 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComHannah Montana 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmLa notte dell'aquila con Michael Caine, Donald Sutherland, Robert Duvall - regia di John Sturges (USA, GB) - 1976 16.00 -RubricaCosi' stanno le cose 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.30 -Telegiornale Tg 1 23.35 -Talk ShowPorta a porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale TG 2 23.35 -RubricaPalco e Retropalco

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmMetro - Uno sbirro tuttofare con Eddie Murphy, Kim Miyori, Michael Rapaport - regia di Thomas Carter (USA) - 1996 23.10 -Talk ShowParla con me

20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmSms - Sotto mentite spoglie con Vincenzo Salemme, Giorgio Panariello, Luisa Ranieri - regia di Vincenzo Salemme (Italia) - 2007 23.20 -NewsTerra

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmGodzilla con M. Broderick - regia di Roland Emmerich (Usa) - 1998 23.20 -FilmDuel con D. Weaver - regia di Steven Spielberg (USA) - 1971

20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Telefilm Dr. House - Medical Division 22.00 -Telefilm Grey's anatomy

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District 23.40 -Show Victor Victoria

01.10 -TelegiornaleTg 1 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.55 -VideoframmentiSuperStar 03.25 -FilmAlla mia cara mamma...

01.05 -RubricaIl cartellone di Palco e retropalco 01.15 -TelegiornaleTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.05 -RubricaTg2 Costume e società 02.25 -TelefilmLa piovra 5

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaMagazzini Einstein 01.40 -MUSICA La musica di Raitre 02.20 -RubricaFuori orario 02.25 -AttualitàRai News 24

00.30 -TelefilmTelefilm 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande Fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.45 - TelegiornaleTg5-notte-replica

01.45 -TelegiornaleTg4 02.15 - FilmLa morte accarezza a mezzanotte con S. Scott - regia di Luciano Ercoli (Spa) - 1972 03.55 -TelefilmLaw & Order

23.55 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.05 -FilmTwo Sisters

00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaProssima Fermata 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -RubricaOtto e mezzo 02.15 -FilmMarinai, donne e guai 04.00 -RubricaDue minuti un libro

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 51

Giovedì 26 novembre 2009


52

Giovedì 26 novembre 2009

Ecco cosa gli ronzava nella testa a Rutelli: A.P.I.

53

POLITICA E GIUSTIZIA

MATERA

Finanziaria,da Fini nuovo stop al governo «No ad altra fiducia su maxiemendamento»

Giovane cinese costretta a prostituirsi Affari da 700 euro al giorno:due arresti

E respinge il presidenzialismo di fatto

Segregata in casa: offerte di sesso su un giornale

Giovedì 26 novembre 2009

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.293€ 1.00

a pagina 32

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 26 novembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

ADDIO A FRANCESCO MARTINI UOMO CHIAVE DEL NOSTRO GIORNALE

IL DIBATTITO

Perché sentirsi umiliati ? di GIUSEPPE RITA LE impressioni e le esternazioni espresse nell'edizione di ieri, da queste colonne, consentono una opportuna riflessione . Sentirsi “ umiliati dai fischi del Viviani” non è certamente una sensazione piacevole, ma bisognerebbe entrare nella specificità del fatto ed alla sua motivazione pratica oltre all'analisi sociologica proposta, peraltro, in maniera esaustiva. segue a pagina 10

segue a pagina 15 alle pagine 8, 9, 10 e 11

Potenza. Numerosi utenti si sono visti ridurre il conto: nessuno dà spiegazioni,. truffa o incidente informatico?

Allarme alle poste: scalati per errore soldi dai postamat POTENZA - Situazione di panico ieri per molti correntisti postali: si sono visti scalare anche di due, tremila euro il loro conto e qualcuno è anche andato in rosso. Incidente informatico, sembra abbiano assicurato alle Poste assicurando che tutto sarebbe stato messo a posto subito, ma così non è stato. E se si fosse trattata di una truffa informatica? a pagina 21

TITO Parto troppo sprint Il piccolo nasce sul divano di casa a pagina 25

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Il sole di questo caldo novembre ieri non è riuscito a rischiarare una delle giornate più tristi vissute da tutte le persone che mandano avanti l’esaltante progetto del Quotidiano della Basilicata. Francesco Martini, direttore della nostra concessionaria pubblicitaria Publifast, a soli 44 anni ha cessato di vivere stroncato da un tumore che lo ha distrutto in pochi mesi di malattia. Martini è stato un uomo fondamentale del nostro gruppo, in particolar modo per l’ esperienza lucana. Formatosi in poco tempo era riuscito a diventare un punto di riferimento autorevole dell’ organizzazione di una struttura molto giovane ma con grandi capacità di saper creare rete, entusiasmo e buoni rapporti con tutti i componenti del gruppo editoriale. Martini ha incarnato il positivo ruolo del meridionale degli anni Novanta che sa prendere in mano il proprio destino sapendo creare sviluppo e ricevendo anche significativi riconoscimenti dai suoi colleghi della nostra blasonata consociata Manzoni.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.