QB100209

Page 1

Martedì 9 febbraio 2010

Brevi dal mondo

Nacque comunista e partigiano, nel ’56 si iscrisse al Psi che lasciò deluso da Craxi

Soldato tortura la figlia di 4 anni

È morto Antonio Giolitti, vero riformista

WASHINGTON – A casa propria come a Guantanamo: è successo a una bambina di 4 anni 'torturata' dal padre con il 'waterboarding' perchè non recitava bene l'alfabeto. Joshua Ryan Tabor, militare alcolizzato di 27 anni, è stato arrestato qualche giorno fa per aver sottoposto la piccola, con l’aiuto della sua compagna, alla tortura dell’acqua tre o quattro volte «perchè – ha confessato lui stesso – si rifiutava di dire le lettere dell’alfabeto».

ROMA – Antonio Giolitti è morto. Fu un socialista e un riformista in una stagione politica in cui quel termine suscitava paure, sul versante dell’Italia moderata, e riscuoteva anatemi e scomuniche nel chiuso del mondo comunista. Nacque comunista e partigiano, per abbandonare il PCI dopo i fatti d’Ungheria, nel 1956, e trasferirsi nel PSI di Pietro Nenni che aveva iniziato proprio in quei mesi a percorrere la strada dell’autonomia dopo gli anni bui del Fronte popolare. Ne usciì, nel 1985, deluso da Bettino Craxi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fu compagno di partito per alcuni anni, ma con Giolitti ha conservato sempre una con-

Messico, Natali è stato liberato

Il Governo interviene con un decreto criticato da Messner e dai consumatori

CITTÀ DEL MESSICO – E' libero e sta bene, Daniele Natali, l'italiano di 32 anni rapito in Messico il 28 gennaio da un gruppo di uomini armati nel suo negozio di Playa del Carmen. Per il suo rilascio, secondo un quotidiano locale, è stato pagato un «riscatto milionario». I soldi, scrive il quotidiano 'Respuesta', pubblicato a Playa del Carmen, sono stati consegnati dalla compagna di Natali, una donna messicana.

Sri Lanka arrestato Fonseka COLOMBO – Drammatica svolta nello scontro politico sulle presidenziali nello Sri Lanka, che hanno visto la rielezione di Mahinda Rajapakse. La polizia militare ha arrestato il rivale sconfitto, l’ex generale Sarath Fonseka, per «reati militari» commessi quando era capo di stato maggiore dell’esercito, carica da cui si era dimesso a novembre. I soldati hanno fatto irruzione negli ufficie lo hanno portato via.

suetudine familiare. Guardando alla sua eredità politica, Napolitano ne ha ricordato «l'impronta di una personalità di eccezionale levatura culturale e morale nella vita politica e nell’attività di governo». Fino al ricordo privato di una personalità ricca di «finezza intellettuale, coerenza e dirittura, sempre accompagnate da rara sobrietà e discrezione», qualità divenute per Napolitano «fonte di ispirazione che hanno nutrito una sempre più schietta amicizia tra noi». Nei governi di centrosinistra Giolitti è stato più volte ministro, e sempre – tranne rare pause – nello stesso ministero: Bilancio e Programmazione economica. Meglio: il mini-

stero del Bilancio, istituito da Alcide De Gasperi nel 1947, completò la denominazione con la Programmazione economica negli anni '60. Giolitti ne prese la guida la prima volta nel 1963, con il primo governo Moro. Era il ministero da cui i socialisti si ripromettevano di guidare la stagione di riforme avviata l’anno precedente, nel 1962, con la nazionalizzazione dell’energia elettrica e la nascita dell’ENEL, fortemente volute da Ugo La Malfa e Riccardo Lombardi. Fu una stagione breve e dai risultati controversi. Un Nenni disilluso annotava nei suoi diari che una volta entrato nella stanza dei bottoni «scoprii che non c'erano i bottoni». Il riformismo è il tratto della persona-

Antonio Giolitti (a sinistra)

lità di Antonio Giolitti che accomuna nel cordoglio due personalità distanti come Massimo D’Alema e Fabrizio Cicchitto, protagonisti delle battaglie politiche non meno aspre degli anni settanta e ottanta. Massimo Colaiacono

Valanghe, altri due morti Aumenta il bilancio dell’ultimo tragico weekend sulle Alpi ROMA–Troppe vittime, otto nel passato week end in Italia, 15 in Svizzera, a causa di comportamenti sconsiderati degli amanti della montagna, troppi soccorritori impegnati nei soccorsi, troppi rischi insomma per chi decide di passare una giornata tra la neve. Rischi che potrebbero diminuire drasticamente se tutti seguissero le semplici regole che gli esperti continuano a ripetere anche perchè l’allarme valanghe non tende a scendere. Dopo i sei lutti di domenica, ieri altre due vittime si aggiungono. È morta infatti agli Ospedali Riuniti di Bergamo Rita Broggi, 49 anni, travolta domenica pomeriggio da una slavina sul Monte Grona, a Plesio (Como) mentre rientrava con il marito da una passeggiata con le cia-

Il personale del soccorso alpino si prepara a un intervento

spole. Ed è stato trovato ierimattina privo di vita, il corpo di Mirko Cesco, 63 anni, di San Pietro di Cadore (Belluno), lo scialpinista scomparso domenica durante un’escursione in Val Visdende. Inoltre restano «estremamente gravi» le

condizioni dell’uomo rimasto sepolto domenica da una slavina in Val Serina secondo una nota dell’ospedale San Gerardo di Monza, dove lo scialpinista bergamasco, di 45 anni, era stato condotto in elicottero. Stazionarie invece le condizioni di Renzo

Pasut, lo scialpinista pordenonese di 48 anni travolto domenica, in Alpago (Belluno), da una valanga che ha provocato la morte di Riccardo Quaroni (50), di Arzene (Pordenone). Il governo interviene con un emendamento al decreto legge emergenze in discussione al Senato, che prevede il carcere per chi provoca una valanga con vittime e 5.000 euro di multa per chi ignora le indicazioni di pericolo del bollettino valanghe. Ma non tardano ad arrivare le critiche, in particolare Reinhold Messner afferma che «la minaccia di multe e carcere per chi provoca una valanga è una reazione isterica. Con iniziative legislative di questo genere si uccide l’alpinismo», continua il re degli ottomila che propone

invece un «dibattito con alpinisti, guide, giudici e politici per stabilire dove finisce il turismo e dove inizia l’alpinismo». E il Codacons aggiunge che si tratterebbe di «un provvedimento ridicolo. Per chi provoca valanghe e morti esiste già il codice penale. Per chi, invece, provoca danni, ad esempio costringendo lo Stato a mobilitare centinaia di soccorritori, esiste già il codice civile». Resta alta, anche per i prossimi giorni, l’attenzione sul pericolo valanghe su tutto l’Arco alpino e sull'Appennino Centrale, a causa del forte vento, dei brevi rialzi termici delle ultime 72 ore e della formazione di strati di brina di profondità che rendono particolarmente instabile il manto nevoso. Claudia Greco

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia e nel Mondo


Costa Rica, Chinchilla è la nuova “presidenta”

Kiev, Ianukovich vince, Timoshenko resiste bene

monta e che ha in effetti avuto un lusinghiero 25%, e Otto Guevara (quasi il 21%), il quale a dispetto del cognome rappresenta la destra più dura del Costa Rica. Subito dopo i primi risultati, i sostenitori di 'Laura' hanno iniziato a festeggiare in diversi quartieri della capitale, in particolare nell’area del 'Parque Central', dove alcuni militantidel Plnhanno organizzatouna festa con musica e balli. Senza nascondere la propria soddisfazione e indossando un scintillante tailleur, la sempre elegante Chinchilla ha festeggiato insieme ai suoi fan all’Hotel Crown Plaza della capitale. Prima di affrontare quelle che saranno le sue due sfide principali (l'econo-

KIEV – Il leader filorusso Viktor Ianukovich vince le elezioni presidenziali ucraine ma non trionfa, pur chiudendo la stagione della rivoluzione arancione del 2004, mentre la premier filo occidentale Iulia Timoshenko, rimasta chiusa ieri in un silenzio tattico, esce con l’onore delle armi da una sfida che ha dimostrato la sua straordinaria capacità di rimonta e che forse non sarà la sua ultima battaglia. Con il 99,27% dei seggi scrutinati la differenza è del 3,1% (48,7% a 45,6%).

Cinquant’anni, bellissima, è la prima donna eletta a capo dello Stato centramericano

SAN JOSE' – Una bella donna di 50 anni alla presidenza, in Costa Rica il potere diventa rosa: Laura Chinchilla ha vinto a man bassa le elezioni di ieri diventandola primadonna capo dello Stato del Costa Rica, dopo aver battuto due candidati maschi, uno di destra l’altro di centro-sinistra. Politologa, master all’università di Georgetown, divorziata e un figlio, con una lunga carriera nelle stanze dei bottoni di San Josè, la Chinchilla ha ottenuto il 46,8% dei voti, molti di più di quanto indicassero i sondaggi e delle aspettative degli analisti, che prevedevano una sua vittoria solo di qualche punto sopra il 40% (barriera oltre il quale, secondo le norme elettorali locali, non

è necessario andare al ballottaggio). In questo modo, i quasi tre milioni di 'ticos' (costaricani) chiamati a votare si sono affidati ancora una volta, e per altri quattro anni, al partito Liberacion Nacional (Pln), formazione socialdemocratica che in realtà – ha precisato la Chinchilla - punta ad «un centro ideologico». Il Pln è d’altra parte il partito del presidente uscente, il premio Nobel per la pace, Oscar Arias, con il quale la Chinchilla ha lavorato per anni in stretto coordinamento in vestedi vicepresidente e ministro della giustizia. Visto il risultato finale, 'l'erede' di Arias ha finito per stracciare i suoi due rivali più pericolosi, Otton Solis (di centro-sinistra), che era in ri-

Laura Chinchilla

mia e la lotta al narcotraffico), la nuova 'presidenta' ha chiarito che il suo sarà «un governo con un’anima femminile, che punterà per esempio sull'attenzione ai bambini, le donne nonsposate, lalottaal problemadella violenza domestica». Martino Rigacci

Cinque morti e 12 feriti. Il sindaco Giuliano: «È la nostra Cernobyl»

Dura reazione di Washington

Nucleare l’Iran avvia Esplode una centrale elettrica a Middletown, una città “italiana” l’arricchimento

Usa, Little Sicily si salva MIDDLETOWN, (CONNECTICUT) – «E' la nostra Cernobyl», afferma senza esitare il sindaco Sebastian Giuliano, paragonando al disastro senza precedenti della centrale nucleare ucraina l’esplosione che domenica ha parzialmente distrutto la Kleen Energy Plant, alle porte di Middletown: provocando almeno cinque morti e 12 feriti, ma soprattutto facendo tremare parte del Connecticut quasi si trattasse di un terremoto che, sulle prime, aveva fatto temere decine di vittime. «E' spaventoso», gli fa eco, a poche decine di metri dalle sponde del fiume Connecticut dove le telecamere sono state autorizzate a riprendere nei pressi della centrale, Rosa Di Lauro, la deputata che rappresenta a Capitol Hill il terzo distretto del Connecticut, quello che ospita proprio Middletown. A circa 24 ore dal dramma, il bilancio è ormai quasi definitivo, e meno spaventoso di quanto si era temuto ad un certo momento. Uno dei responsabili dei vigili del fuoco locali, Al Santostefano, conferma che le vittimesono cinqueei feritisono 12. Non ci sono più dispersi e tra le vittime non c'è nessun nome italiano. Insieme al suo collega Joe Courtney, la Di Lauro ha potuto avvicinarsi allo stabilimento, ma nessuno ha avuto la possibilità di entrarci. È troppo azzardato perchè la struttura è pericolante e il vento gelido che spazza l’area minaccia di far crollare tutto. La Di Lauro, figlia di immigrati campani (padre dei pressi di Pompei, madre, della Costiera Amalfitana), è rimasta colpita dall’entità delle distruzioni, con una struttura di una decina di piani ormai

L’area interessata all’esplosione è stata isolata dalla polizia

ridotta ad un ammasso di rovine o quasi. Sulle cause la deputata non vuole pronunciarsi, anche perchè è troppo presto. Una sola certezza: «qualcosa ha provocato un incendio, ma non ne sappiamo le cause esatte». Proprio la scorsa settimana, ricorda la Di Lauro, con alcuni colleghi «avevamo sollevato la questione della sicurezza in impianti di questo tipo, anche perchè c'era stato un incidente analogo l’anno scorso in South Carolina. Vogliamo nuove regole che possano garantire a tutti condizioni di lavoro sicure». Come molti abitanti di Middletown, la Di Lauro è di origine italiana. Ma gran parte dell’immigrazione

della cittadina del Connecticut è una immigrazione antica, di almeno quattro generazioni. Middletown con la sua Main Street, è la tipica cittadina americana dell’Ottocento,i suoi empori, la caserma dei vigili del fuoco ed il commissariato, oltre alle sue chiese. E' gemellata con un centro del siracusano, Melilli, da dove nei primi anni del '900 del secolo scorso partì un consistente flusso migratorio creando per Middletown il soprannome di “Little Sicily”. Di italiano ormai c'è ben pocoin realtà, a partei nomi, come Carapacchia o Fiore, dei ristoranti locali che servono “italian food’'. Ma è così ormai in tutte le città degli Stati Uniti, an-

che in quelle che gli immigrati italiani non avevano mai toccato. Middletown si raggiunge percorrendo la Route 66, ma non è quella storica di Jack Kerouac che da Chicago porta al Pacifico. Qui nel centro del Connecticut, più che a Kerouac si pensa a Emile Zola e alle sue atmosfere ottocentesche legate nel bene e nel male all’industrializzazione. Ci sono le case patrizie dei ricchi imprenditori, ci sono quelle decisamente più modeste, di chi ha attraversato l’Oceano senza nulla in tasca, venendo dalla lontana Melilli, in provincia di Siracusa. Curiosamente, all’ingresso di Emanuele Riccardi

“Posta con la Testa” al via Internet sicura PROMUOVERE un utilizzo «sicuro e responsabile» di internet e delle nuove tecnologie dei baby-navigatori e di quei ragazzi che affidano al web e ai social networkfoto di sè e di amici. Parte da qui la campagna 'Posta con la Testa' che prende il via da oggi su www.sicurinrete.it in occasione del 'Safer Internet Day', la giornata istituita dalla Commissione europea nel quadro delle iniziative in materia di nuovi media e tutela dei minori, promossa in Italia dalla ong Save the Children insieme ad Adiconsum. Il messaggio rivolto ai piccoli ti-

Animali a voce bassa per essere più “sexy”

Ecco il “meglio” di Pam monieri della rete sarà affidato agli 'Zero Assoluto' per convincere ragazzi e adulti «a pensarci due volte prima di diffondere a tutti dati e immagini personali o postare foto ammiccanti», come riferisce una nota degli organizzatori.

TEHERAN – L'Iran avvia la produzione di uranio arricchito al 20% e in risposta l’Occidente moltiplica i suoi sforzi per adottare sanzioni contro Teheran. Dopo una settimana di dichiarazioni contraddittorie da parte della Repubblica islamica, la strada verso un accordo sullo scambio di combustibile nucleare sembra essere sbarrata e il braccio di ferro si inasprisce ulteriormente. Come preannunciato domenica dal presidente Mahmud Ahmadinejad, Teheran ha notificato ieri all’Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) la decisione di cominciare a partire da oggi, l’arricchimento al 20% per alimentare un reattore con finalità mediche. La notizia, resa nota dal capo dell’Organizzazione nazionale per l’energia atomica, Ali Akbar Salehi, è stata confermata dalla stessa Aiea e ha trovato la reazione immediata di Stati Uniti e Paesi europei. Da Washington l’annuncio iraniano è stato definito «una mossa provocatoria» che «sfida le risoluzioni delle Nazioni Unite». E da Parigi il presidente francese Nicolas Sarkozy e il segretario di Stato Usa alla Difesa, Robert Gates, secondo quanto si è appreso a margine di un loro incontro, hanno concordato sulla necessità di «sanzioni forti» da imporre contro il programma nucleare dell’Iran pur «nella speranza di riprendere i negoziati». Dal canto suo il ministro della Difesa francese Hervè Morin ha precisato che Parigi e Washington intendono «lavorare» in seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu per ottenere sanzioni contro la Repubblica islamica. Mentre il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha parlato di un vero e proprio «ricatto» da parte dell’Iran, mettendo tra l’altro in dubbio l’effettiva capacità di Teheran di produrre combustibile a partire da uranio arricchito al 20%. Ma anche la Russia, finora contraria all’inasprimento delle sanzioni, è intervenuta per affermare che l’arricchimento dell’uranio iraniano deve avvenire all’estero. L’Iran ha rifiutato un accordo proposto in ottobre da Usa, Russia e Francia in base al quale Teheran avrebbe ottenuto dall’estero l’uranio arricchito al 20% in cambio della consegna del 70% delle sue scorte di uranio arricchito al 3,5%. Alberto Zanconato

DICIAMO la verità: se ne potrebbe fare volentieri a meno. Purtroppo tutte le volte che c'è di mezzo Pamela Anderson si è quasi costretti a parlarne. Questa volta la scandalosa Pam ha dato il meglio di sè al Club Play di South Beach (Miami) che ospitava

una sfilata di moda. Ad accompagnarla l'amico designer Rchie Rich. E dire che la visita era cominciata sotto i migliori auspici: occhiali neri da sole, tacchi alti, capelli leggermente ondulati e il décolleté coperto da un giacchino beige.

ORA che i pericoli di estinzione sembrano essere passati, le balenottere azzurre stanno 'studiando' nuove canzoni più adatte ad attrarre le femmine, scegliendo toni bassi alla Elvis Presley o alla Michael Bublè. L'ipotesi è di un team di ricercatori statunitensi, che ha osservato dagli anni '60 a oggi uno spostamento nelle frequenze del canto di questi cetacei, famosi per essere gli animali più grandi del pianeta, verso toni più bassi fino al 30%. La 'balenoptera musculus' è stata sull'orlo dell’estinzione fino al 1966, quando ne è stata proibita la caccia. Il bando ha riportato il loro

numero da poche centinaia a una decina di migliaia, comunque molto inferiore rispetto ai milioni di esemplari esistenti nell’'800, e messa a rischio dalla caccia 'scientifica' che molti paesi ancora conducono e che spesso provoca veri e propri incidenti.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

In Italia e nel Mondo 3

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Il fatto del giorno: Giustizia: Alfano «faremo lodo - bis e immunità» Legittimo impedimento Incostituzionale

I paletti di Fini e Bersani

Calvi: «Non si avrà un processo giusto»

dalla lettera di Alessandro Pace

dal commento di Claudio Sardo

dall’intervista di Teresa Bartoli

Caro direttore, il testo del disegno di legge sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, approvato dalla Camera mercoledì scorso, suscita, già a una prima lettura, numerose, fortissime perplessità, d’ordine costituzionale. Di queste perplessità se ne possono contare almeno sei. 1) Il primo comma dell’articolo 1 sancisce una presunzione “assoluta” di “legittimo impedimento” con riferimento non già a talune specifiche situazioni, bensì con rinvio a varie disposizioni che genericamente prescrivono quali sono le attribuzioni del premier. [...].

Il governo, annuncia ministro della Giustizia, proverà a far marciare insieme il lodo Alfano costituzionale e il ripristino dell'immunità parlamentare. Ma degli argomenti usati si capisce che è l'immunità il vero obiettivo mentre lo scudo per le alto cariche è una carta di riserva. Un po' come accade per il binomio processo breve - legittimo impedimento. Ora che legittimo impedimento è passato alla Camera ed è vicino al traguardo finale del Senato, la legge sul processo breve è stata deviata sul binario morto. In realtà il lodo Alfano in versione costituzionale potrebbe contare sulla carta su una maggioranza analoga a quella del legittimo impedimento: Pdl, Lega e Udc. [...].

Per Guido Calvi, ex parlamentare dei Ds e penalista, il legittimo impedimento è incostituzionale. E la riforma pensata da Alfano porterebbe l'Italia fuori dallo stato di diritto. Alfano dice che il legittimo impedimeno non è una legge ad personam. «Quelle a tutela del premier sono sempre state presentate come leggi per tutti. Ma non è così. Anche questa è fatta esclusivamente per Berlusconi. Ed è una pessima. Il legittimo impedimento è già previsto nel nostro codice, ma a garanzia dell'imputato perché possa esser presente nel processo. Qui si rovescia la ratio, per non andare al processo [...]».

La migliore di oggi

L’arma di pressione

«Berlusconi non si sottrarrà alla giustizia»

dal corsivo di Carlo Fusi

dall’articolo di L. Della Pasqua

Che fare nei diciotto mesi di vigenza del legittimo impedimento? Due se ne andranno per la campagna elettorale: poi gli altri temi impellenti a partire dall’occupazione; quindi le ferie estive eccetera. Se inoltre si considera che la riforma della giustizia toccherà la Costituzione e dunque comporta percorsi parlamentari allungati, i tempi non sono così ampi. Le parole del ministro Alfano lo confermano. Confermano cioè che il governo non ha ancora deciso l’indirizzo, non ha scelto se porre il Lodo Alfano in veste costituzionale oppure se imboccare la strada del ripristino dell’immunità [...].

«Non è affatto vero che Berlusconi vuole sottrarsi ai processi e che il legittimo impedimento sia una legge ad personam. In realtà il presidente vorrebbe andare in tribunale sempre ma perchè ciò sia possibile, occorre prima studiare le carte e questo richiede tempo che verrebbe sottratto all'attività di governo. Ecco dunque la necessità di un provvedimento che interrompa i processi del premier». Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ospite di Lucia Annunziata alla trasmissione In mezz'ora replica punto su punto alle accuse che vengono dall'opposizione. Il Guardasigilli spiega che c'è

Immunità meglio del lodo

una sorta di bivio: «tra il dovere del presidente del Consiglio di governare e il diritto di difendersi dai processi». E ricorda che «Berlusconi avrebbe dovuto affrontare 23 udienze in 65 giorni». Il discorso di Alfano è a ampio raggio e contiene anche l'annuncio di un decreto (sarà presentato nel Consiglio dei ministri di mercoledì) per riaffermare la competenza del tribunale per i reati di associazione mafiosa aggravata. Il che significa che il governo mantiene fermo l'impegno nella lotta alla mafia e quindi sono inconsistenti le polemiche di questi giorni sul rischio di nullità di molti processi di mafia. [...].

dall’intervista di Liana Milella

Al di là della «legge ponte» sul legittimo impedimento c'e un bivio: lodo Alfano costituzionale o immunità parlamentare? «Io, che sono ontologicamente andreottiana, preferisco evitare gli scontri e quindi opterei per un'immunita rigorosa con alcuni paletti: un'immunita che marci parallela a una nuova legge elettorale, che non preveda coperture per i reati contestati prima dell'assunzione del mandato parlamentare, che renda giudicabile il soggetto al termine dei suoi incarichi. Ecco, questa è la soluzione preferibile perché potrebbe essere veramente condivisa». Giulia Bongiorno, avvocato, presidente della commissione Giustizia della Camera, indica un percorso dopo aver letto che il suo leader di riferimento, Gianfranco Fini, ha definito la legge sul legittimo impedimento un «prezzo giusto» [...].

Fu lui, negli anni Novanta, a mettere su carta la necessità di abolire l'autorizzazione a procedere. E Nicola Mancino, oggi vice presidente del Csm, con Repubblica ammette che "il desiderio di tornare indietro non è mai passato". Dice sì all'immunità, ma con paletti ben precisi e rigidi. Che "la proposta arrivi non dal governo ma dal Parlamento", che "si preveda una maggioranza qualificata, oscillante tra il 60 e il 65 per cento, per respingere le richieste di autorizzazione dei magistrati", che agli stessi "si dia la possibilità di portare avanti le indagini". E comunque, dopo

Taglio basso

Basaglia in televisione L’utopia dei matti E che dire di quanti, in occasione di una crisi, venivano immersi in un bagno d'acqua gelata, o sottoposti a elettro shock? Erano queste alcune domande che Franco Basaglia si era posto quando, escluso dalla carriera universitaria per le sue idee non proprio in linea con lapsichiatria vigente, giunse a Gorizia a dirigere il manicomio di quella città. Marco Turco, regista della fiction televisiva, la cui prima puntata è andata in onda su RaiUno ieri sera, descrive con precisione, efficacia e commozione le pratiche di punizione, di controllo e persino di tortura che si praticavano nei manicomi in nome della scienza psichiatrica, ma soprattutto coglie e mette bene in evidenza che la chiusura dei manicomi era, negli intenti dello psichiatra veneziano, solo un primo passo verso una rivisitazione dei rapporti sociali a partire dalla "clinica", la quale, per tranquillizzare la società, non aveva trovato di meglio che incaricare la psichiatria a fornire le giustificazioni

dall’intervista di D. Martirano

«Non voteremo il cosiddetto lodo Alfano. Se la maggioranza insiste si andrà al referendum. Bene, invece, i paletti posti dall'onorevole Giulia Bongiorno sull'immunità parlamentare che presuppone una nuova legge elettorale e una cornice di riforme costituzionali irrinuciabili, tra le quali la riduzione del numero dei parlamentari e il Senato federale». Così Luciano Violante, responsabile per le riforme dello Stato del Partito democratico, apprezza i passi in avanti compiuti dal Pdl e traccia una sorta di «road map» condivisa [...].

Giannelli sul Corriere

Mancino: «Sì scudo ma con un quorum del 65%»

dall’intervista di Dino Martirano

dall’articolo di Umberto Galimberti

I no di Violante

scientifiche che rendessero ovvia e da tutti condivisa la reclusione dei folli entro mura ben cintate. Entro queste mura Basaglia, prima della follia, incontrò la miseria, l'indigenza, il degrado, l'emarginazione, l'abbandono, la spersonalizzazione, a cui la follia non di rado si imparenta. Infatti la follia dei ricchi non si esprime con la "segregazione ", ma tutt’al più con l' "interdizione", qualora intacchi gli interessi patrimoniali. E allora non è che per controllare e contenere questa miseria non s' è trovato modo migliore che renderla muta come "miseria" e farla parlare solo come "malattia"? Questo tema è messo bene in evidenza dallo sceneggiato televisivo che ha colto perfettamente l'intenzione di Basaglia secondo il quale: se la clinica ha messo il suo sapere al servizio di una società che non vuole occuparsi dei suoi disagi, non è il caso di tentare al'operazione opposta, ossia l'accettazione da parte della società di quella figura, da sempre inquietante, che è la follia da La Repubblica

il legittimo impedimento, sarebbe allo stato naturale "fare solo il lodo". Non la colpisce tutta questa "voglia di immunità"? "Non è di certo una questione che cade improvvisamente sul tavolo del confronto politico. E non me ne meraviglio. Ritengo però che la memoria storica non deve essere mai archiviata quando si discute di modifiche legislative o addirittura di norme costituzionali". Non sarà che, dal '93 a oggi, la "voglia" c'è sempre stata? "È rimasta, pur sotto l'incalzare di Tangentopoli e all'indomani della modifica della norma costituzionale. Si ar-

rivò finalmente all'approvazione del nuovo articolo 68 perché le richieste di autorizzazione a procedere venivano puntualmente disattese dal ramo del Parlamento interessato a valutarle. Ormai era costante una sorta di impunità, il travolgimento dello spirito dell'originario 68 che escludeva le autorizzazioni solo quando l'indagine appariva palesemente infondata e prevaleva la sensazione di un fumus persecutionis anche ragionato. La prassi parlamentare, negando senza fare differenze le autorizzazioni, bloccava invece sin dall'inizio l'accertamento delle responsabilità penali, per cui nessun magistrato poteva indagare sull'eletto". [...].

La fotografia Brianza, Un’immagine di Villa Gernetto (Ansa)

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

4


Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’Appello del papa, l’economia di mercato e il senso di colpa del capitalismo dall’editoriale di P. Ostellino

All’Etica universalistica della Chiesa in difesa dei più deboli — questo il significato profondo dell’appello del Papa al senso di responsabilità di politici e imprenditori di fronte alla crescente disoccupazione — una parte del mondo dell’impresa ha risposto con il moralismo degli uomini di buone intenzioni che, per dirla con Benedetto Croce, «sono nient’altro che ipocriti». È ipocrita il Capitale che denuncia carenza di etica nell’economia di mercato, si autodefinisce «sociale» e demonizza il capitalismo anglosassone «orientato al profitto ». Persegue però questo profitto con analogo accanimento al riparo dalla concorrenza, grazie alla non contendibilità delle imprese—che ne alimenta e protegge le inefficienze — e al corporativismo delle professioni che, associato al conservatorismo dei sindacati, ostacola l’ingresso ai giovani e penalizza il merito. Sopravvive, inoltre, co-

Benedetto XVI

me rendita — concessioni e licenze di Stato—e con i sussidi governativi alla vendita di prodotti poco competitivi sul mercato e fa pagare a correntisti e imprese servizi bancari fra i più cari d’Europa. L’eticizzazione della politica e dell’economia, da parte della Chiesa, è nell’ordine delle cose di un sistema teocratico; è, da parte di uomini politici e partiti, la teoria e la prassi dei Paesi totalitari. Ma nel

mondo dell’impresa è una contraddizione in termini. La rivoluzione marginalista ha introdotto, nell’apprezzamento di un bene, i concetti «qualitativi» (soggettivi) di utilità e di scarsità, rispetto a quello «quantitativo » (oggettivo) di valore- lavoro dell’economia classica. Ma, con il concetto di «utile», ha anche teorizzato il ruolo della scelta e dell’interesse nell’economia, distinguendo la volon-

dall’inchiesta di Andrea Rossi

È stata una sbornia d’inizio millennio, drogata dall’esplosione delle lauree brevi e dal proliferare degli atenei sotto casa. È durata poco. E adesso il mito delle «élite per merito» sembra destinato a restare tale. Altro che avvicinarci alla media Ocse per tasso di universitari e laureati; abbiamo ricominciato a distanziarci. E l’Università sta diventando affare per pochi. Sempre meno e sempre più ricchi. E l’alta formazione di massa? Si sta lentamente affievolendo, stritolata tra disillusione, crisi economica e tagli ai finanziamenti. La ten-

L’università ritorna per pochi denza sembra consolidarsi da qualche anno, quando dopo il boom a cavallo del 2000 - le immatricolazioni hanno inesorabilmente cominciato a scendere. In cinque anni abbiamo perso 40 mila matricole: erano 324 mila del 2005; 286 mila a ottobre 2009. Il calo demografico, si dirà. E invece no. O, almeno, non solo. Cinque anni fa 56 ragazzi di 19 anni

su cento (il 73 per cento dei diplomati) si iscrivevano all’università. Oggi siamo sprofondati in basso: all’ultimo anno accademico si sono iscritti il 47 per cento dei ragazzi dei 19enni e nemmeno il 60 per cento di chi ha superato l’esame di maturità. «La riforma del 3+2 ha prodotto un’ondata di entusiasmo. Qualcuno ha creduto che l’Università, diven-

tà «pratica», che coincide col fine individuale, da quella «morale» che trascende in un fine universale. «Il fatto economico — scrive Croce — è l’attività pratica dell’uomo, in quanto si consideri per sé, indipendentemente da ogni determinazione morale o immorale». Ma, attenzione: non indipendentemente dalle regole né dalla naturale socievolezza degli uomini (la «simpatia» di cui parla Adam Smith). Nel 1765, un pensatore liberale finlandese, Anders Chydenius, già ne aveva parlato, scrivendo che la nazione «è costituita da una moltitudine di persone che si sono unite per assicurarsi la propria prosperità e quella dei propri discendenti sotto la protezione del governo. I nostri bisogni sono vari e non c’è mai stato nessuno in grado di procurarsi anche i beni di prima necessità senza l’aiuto di altre persone, e non esiste quasi nessuna nazione che non abbia bisogno delle altre» (La ricchezza della nazione, liberilibri). [...].

tando più corta, fosse diventata più facile», spiega Daniele Checchi, docente di Economia politica alla Statale di Milano. Quando si è capito che così non era la corsa agli atenei si è arrestata, ma a farne le spese non sono stati tutti: nel 2000 un neoiscritto su cinque era figlio di persone con al massimo la quinta elementare; nel 2005 la percentuale è scesa al 15 per cento. Poi ancora giù, quasi un punto all’anno: 14 per cento nel 2006, 13 nel 2007. Ora siamo al 12. Di anno in anno le matricole scendono, portandosi appresso i giovani delle classi sociali più deboli. [...].

Giovani e lavoro, un lusso anche i contratti serie B dalla lettera di Pietro Ichino

Caro Direttore, il ministro Renato Brunetta ha molta ragione quando avverte che il diritto del lavoro, e in particolare l'articolo 18 dello Statuto del 1970, oggi si applica soltanto ai padri e non ai figli. Gli italiani, però, hanno diritto di sapere che cosa il ministro propone seriamente— e non soltanto con una battuta in un talk show —per superare il regime di apartheid che penalizza la nuova generazione di lavoratori. È vero: da anni, ormai, a un ventenne o trentenne che cerca lavoro in Italia le aziende offrono di tutto, tranne che un rapporto di lavoro regolare. E anche un rapporto di lavoro di serie B —«a progetto», o comunque a termine— è già considerato, in molte situazioni, un privilegio difficilmente ottenibile, rispetto alla «normalità», costituita dal lavoro di serie C: stage semigratuiti in azienda tutto lavoro e niente formazione, assunzione con partita Iva per mansioni d’ufficio, di cantiere, di negozio, di call center, di magazzino, che erano tradizionalmente considerate come lavoro dipendente. Case editrici in cui da anni non si assume più un redattore o un correttore di bozze con un contratto normale di lavoro dipendente; case di cura private che formalmente non hanno alle proprie dipendenze neanche un solo medico, un solo infermiere, un solo barelliere: tutti a partita Iva, oppure soci di cooperative di lavoro a cui il servizio viene appaltato. Stessa musica nel settore pubblico, dove ormai domina sempre più diffusamente l’«esternalizzazione» delle funzioni mediante cooperative e altri appaltatori, che

utilizzano ogni forma di lavoro atipico. Accade pure che dopo un periodo più o meno lungo di anticamera anche un ventenne o trentenne finisca coll’ottenere l’agognato posto di lavoro stabile regolare; ma il punto è che il datore di lavoro ha di fatto la possibilità di scegliere che il lavoratore, anche se sostanzialmente dipendente, resti escluso dalla protezione regolare per decenni. In altre parole: il diritto del lavoro sta perdendo la sua natura di standard minimo di trattamento universale, per assumere la natura di un ordinamento eminentemente derogabile: chi vuole lo applica e chi non vuole no. Naturalmente, poi, quando viene la bufera, a pagare per primi sono sempre i non protetti: i 500 mila lavoratori italiani che hanno perso il posto nei mesi passati di recessione sono ovviamente quasi tutti di serie B e C. Dunque: il ministro fa bene ad aprire gli occhi su questa realtà, a riconoscere che il nostro mercato del lavoro e il nostro sistema di protezione sociale non sono affatto «i migliori del mondo», come egli stesso ci ha detto solo pochi mesi or sono. Ma deve anche dire quale è la sua diagnosi del fenomeno e quale la terapia che propone. Una cosa è certa: il problema non è soltanto di controlli e di repressione delle frodi. Controllo e repressione servono quando la violazione o elusione delle regole è un fenomeno marginale; quando invece— come oggi accade per il nostro diritto del lavoro —violazione ed elusione diventano un fatto normale su larga scala, è l’ordinamento stesso che deve essere rifondato. La disciplina italiana del rapporto di lavoro regolare è vecchia ormai di oltre quarant’anni. [...].

Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Il nostro è il campionato più squilibrato d’Europa

Porter, la notte del terzino con il Superbowl scolpito in testa

Chi vince sempre

dal commento di Roberto Beccantini

dall’articolo di G. Marino

dal commento di A. Austini

E’ il campionato più sbilanciato d’Europa. Otto punti (e una partita) fra l’Inter e la Roma, che ha staccato il Milan. In Spagna, Barcellona e Real sono divisi da cinque. La Germania ha appena celebrato l’aggancio del Bayern al Bayer Leverkusen. In Francia, il Montpellier si è portato a tre passi dal Bordeaux. L’Inghilterra si ciba del duello fra Chelsea e Manchester United, con i blues a più due. L’unica tiranna l’abbiamo noi, e dal 2006 si chiama Inter. Divora il Cagliari di Allegri in una ventina di minuti. D’accordo, il gol di Matri era valido (e sarebbe stato il 2-1), ma la squadra di Mourinho ha un’altra marcia, un «altro» Pandev. Il fraseggio suggellato da Milito rimanda a Thiago Motta e all’azione che spaccò il derby d’andata. Non è più l’Inter di Ibra, è l’Inter di tutti: e che Balotelli sia titolare o no, eccita gli scribi, non lo spogliatoio. Il problema di fondo rimane l’Europa: il Chelsea di Ancelotti ci dirà quanto vale al netto di una superiorità così schiacciante da chiamare in causa le risorse della concorrenza. Dietro a Mourinho, si allarga il mischione. A Bologna, il Milan paga l’assenza di Pato. Due traverse, sì, ma anche un’ora e un Ronaldinho regalati. Sordo e grigio il debutto di Mancini. Da Inter, Udinese in coppa, Livorno e Bologna, Leonardo ha ricavato la miseria di un gol. Continua il volo della Roma di Ranieri: alla Fiorentina, fiammeggiante ma tradita da Gilardino, sarebbe andato stretto il pareggio, figuriamoci lo schiaffo di Vucinic. Brillano Montolivo e Julio Sergio; Totti regge un tempo e poi si ritira: altra musica, con Baptista. In compenso, si chiude, a Udine, il «giro» del Napoli: quindici tappe. Per Mazzarri, è il primo ko; per la feccia del tifo, l’ultima infamia. Con tutto il rispetto per la tripletta di Di Natale, sono l’uomo in meno (Maggio espulso) e i pali a orientare l’epilogo. La sconfitta del Napoli, quarto, costituisce l’ennesimo cerotto che gli déi tendono alla Juventus in crisi. I bianconeri scendono di un gradino, da sesti a settimi, scavalcati dalla Sampdoria dei senza Cassano (tre gare, tre vittorie) e raggiunti dal Genoa. [...].

Aveva il Superbowl scolpito in testa. Letteralmente. Tracy O' Neil Porter si era rasato in modo da evidenziare il "graffito" del Vince Lombardi Trophy numero 44. Un'ossessione. Felicemente realizzata quando, a circa tre minuti e una manciata di secondi dalla fine, è sbucato come un fulmine alle spalle del ricevitore Reggie Wayne. Aveva appena intuito la traiettoria del lancio di Peyton Manning e si è impadronito di quella palla scagliata dal leggendario quarterback dei Colts. L'ha gherimita a due mani e si è lanciato nel gioco della vita per i suoi Saints e per se stesso. Tecnicamente si chiama intercetto il primo gesto compiuto da Tracy; ritorno in meta, il secondo, se vogliamo ancora più difficile: fuggire come una lepre lui, difensore, inseguito dagli attaccanti di Indianapolis. Fino al touchdown. "Ma io avevo studiato i movimenti di Wayne, è stato un big play il mio", ha detto subito dopo ai microfoni televisivi, urlando come un matto. Ha segnato lui, un difensore. E che touchdown. Il colpo di grazia. La mazzata fi-

La Roma vince sempre. Anche quando gioca male e subisce per ottanta minuti. Questione di carattere e di «fluidi» magici che in questa stagione vanno tutti dalla parte di Ranieri. Così si spiega il secondo posto in classifica che dopo la vittoria diieri sullaFiorentina èdiventato«solitario». Staccatoil Milan grazie all'ottava vittoria di fila e allungato addirittura a tredici il distacco dai viola che devono recuperare una gara proprio contro i rossoneri di Leonardo. Il posto in Champions, al momento, è in cassaforte e Ranieri eguaglia la sua striscia record di diciannove risultati utili consecutivi.Ora aun passoc'èla seriedi Capello nel 2003. La Roma esce dal Franchi entusiasta dopo aver sofferto le pene dell'inferno. La Fiorentina di Prandelli meriterebbe di più ma paga i troppi errori sotto porta - a Gilardino non ne va bene una in questo momento e deve inchinarsi a uno Julio Sergio straordinario. E' proprio il portiere il migliore in campo tra i giallorossi insiemeaicentrali difensivi:ilsimbolo di una partita giocata tutta all'indietro. [...].

Tracy O' Neil Porter

nale sulle residue speranze dei Colts, fortissimi ma meno squadra dei Saints. Settantaquattro yard. Una volata breve e infinita al tempo stesso. Con i tifosi di New Orleans in piedi. E quelli dell'Indiana increduli. Quel numero ventidue, un cornerback: praticamente un terzino alla Maicon, per fare un paragone calcistico, deputato a ostacolare i ricevitori di Manning, a renderne difficili le giocate, a intercettarle, appunto. E quando capita - e a Tracy in questa fantastica stagione è capitato nei momenti topici - a intercettare gli assist del qb avversario. Per cambiare l'inerzia

del match. Definitivamente. Mostrando poi alle telecamere, orgoglioso, quel "taglio" di capelli dedicato al Superbowl. Roba da manette al suo barbiere. Quando i tifosi dei "Santi" hanno visto Porter padrone del gioco di Manning hanno capito che il destino aveva deciso. Proprio come nella (sportivamente) drammatica finale di Conference, quando il numero ventidue, a pochissimi secondi dal termine dei tempi regolamentari, aveva salvato la sua squadra andando a prendersi un lancio di un altro mito della Nfl, il quarantenne Brett Favre dei Minnesota Vikings. [...].

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

5

Martedì 9 febbraio 2010


6 Primo piano

Martedì 9 febbraio 2010

Primo piano 7

Martedì 9 febbraio 2010

Bersani pensa alle alleanze e fa finta di nulla

Giustizia e politica

Di Pietro rialza i toni con una “new entry” «Governo paramafioso»

Clamorosa dichiarazione a Palermo sulla “trattativa” Stato-mafia

di DANIELA NAVI

«Forza Italia frutto della trattativa» Al processo Mori Ciancimino jr rivela le genesi di FI. «Papà scrisse a Berlusconi» di LARA SIRIGNANO

PALERMO – Vito Ciancimino pensava da politico e, preoccupato del calo di consensi subito nel '92 dal suo partito, la Dc, sognava la nascita di un grande movimento in grado di ereditare l’enorme patrimonio elettorale democristiano in cui, per anni, erano confluiti pure i voti della mafia. Un’ambizione che il vecchio sindaco del sacco edilizio di Palermo avrebbe messo sul piatto della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia e che avrebbe avuto nella costituzione di Forza Italia la sua concretizzazione. A bassa voce, come spesso accade quando si toccano certi argomenti, Massimo Ciancimino, figlio dell’ex politicocorleonese, teste al processo al generale dell’Arma Mario Mori, racconta la «sua» verità sulla genesi del partito di Silvio Berlusconi e definisce Forza Italia «il frutto della trattativa tra Stato e mafia». «Quelle di Ciancimino sono falsità destituite di ogni fondamento e prive di ogni dignità logica», commenta il legale del Niccolò Ghedini premier, l’avvocato Nicolò Ghedini. «Forza Italia non ha mai avuto avanti da anni. Con quel messaggio collegamenti con la mafia», replica il Provenzano voleva richiamare il Guardasigilli Angelino Alfano, che partito di Forza Italia, nato grazie aldenuncia un tentativo di «delegitti- la trattativa, a tornare sui suoi passi mazione dell’azione del Governo ea nonscordarsichelo stessoBerlusempre in prima linea nella lotta a sconi era frutto dell’accordo». Insomma, il capomafia a un certo punCosa nostra». Ancora una volta, dunque, il no- to avrebbepresentato il contoal polime del premier viene fuori al proces- tico che da lui sarebbe stato favorito so al generale Mori, uno dei presunti e, per ricordargli gli impegni presi, protagonisti del dialogo che per an- avrebbe minacciato l’intenzione di ni pezzi dello Stato avrebbero avuto faredel maleal figlio.DonVito, acui con i clan. Anche ieri, come alla scor- il testo del messaggio sarebbe stato sa udienza, lo spunto è in uno dei piz- lettodaMassimo –nel frattempo l’ex zini che il boss Bernardo Provenza- sindaco venne arrestato – avrebbe no, nel 1994, avrebbe scritto a Mar- condiviso l’intenzione del padrino, cello Dell’Utri, all’epoca deputato, e ma avrebbe optato per metodi più avrebbe inviato «per conoscenza» a soft. La prova sarebbe in un altro maSilvio Berlusconi. Il documento per noscritto, stavolta a firma dell’ex anni sarebbe rimasto chiuso in una sindaco, consegnato dal testimone cassaforte che i carabinieri non ieri e finito agli atti del processo Moavrebbero mai aperto nonostante ri. Il testo per una parte è identico a avessero perquisito la casa di Massi-

quello scritto da Provenzano, alla fine, però, don Vito fa una correzione «minacciando – spiega il teste – di fare rivelazioni sulla genesi di Forza Italia qualora certe promesse non fosserostate mantenute».Ciancimino jr non specificaa quali patti violati o ancora non rispettati il padre alludesse. Alla scorsa udienza, però, parlando del ruolo che Marcello Dell’Utri avrebbe a un certo punto avuto nella trattativa, aveva fatto cenno ad un’amnistia per i detenuti mafiosi e alla tutela del patrimonio di famiglia» come alle cose che stavanopiùacuore alpadre.Quellodiieri dunque è in un certo senso l’atto conclusivo del lungo racconto di anni di dialogo tra Stato e mafia fatto dal figlio di Don Vito. Un racconto che vede, nell’ombra, sempre la presenza deiServizi Segreti,a conoscenza di ogni passaggio della trattativa, un racconto in cui cambiano i protagonisti e al posto del sanguinario Totò Riina subentra Provenzano, lo stratega della sommersione. E che vede mutare anche i referenti politici con Ciancimino scalzato da Marcello Dell’Utri. Perchè Massimo Ciancimino a conoscenza di tutto dal 1992 parla solo ora? Glielo chiede, al termine dell’esame, il pm Nino Di Matteo. È la domanda che si fanno in molti. «Nessuna ambizione a riavere i soldi che mi hanno sequestrato – risponde il teste – Solo che, dopo l’indagine per riciclaggio in cui sono stato coinvolto mi sono stancato di pagare da solo». E allora la collaborazione con i pm: «nonostante le minacce subite, l'invito dei Servizi e dei carabinieri a non parlare della trattativa, a non fare il nome del premier, a fare sparire i documenti scottanti contenuti in una cassaforte», secondo i pm che stanno indagando anche su questo, volutamente mai aperta. Una spiegazione che non convince il legale di Mori, l'avvocato Piero Milio. «Tutte menzogne», dice preparandosi ad affrontare Ciancimino jr nel controesame del 5 marzo.

Massimo Ciancimino durante la deposizione al processo Nella foto in basso, Silvio Berlusconi

Due milioni per Emma, 500.000 per Renata

Ghedini «Falsità prive di qualsiasi logica»

IL RETROSCENA Berlusconi indignato e silente ROMA – Chiamato in causa da Massimo Ciancimino nel processo di Palermo all’ex generale dei carabinieri Mario Mori, e attaccato dal leader dell’Idv Antonio Di Pietro, Silvio Berlusconi evita oggi ogni replica ufficiale: «Avrei tante risposte da dare ma la dittatura imposta da Bonaiuti mi impone il silenzio» è la battuta con cui il Cavaliere evita di commentare le accuse rivolte dal figlio dell’ex sindaco di Palermo.In privato però con più di qualche fedelissimo il Cavaliere non nasconde l’indignazione per le notizie che arrivano dalla Sicilia. È sempre il solito copione, sarebbe stato il ragionamento fatto con i suoi, che si ripete ogni volta che c'è un appuntamento elettorale. Sono cose fuori dalla realtà, avrebbe ribadito Berlusconi che però ai suoi interlocutori non avrebbe mostrato nessuna preoccupazione per eventuali ricadute nei sondaggi. I nostri elettori, avrebbe sottolineato, sono ormai vaccinati visto che è da 15 anni che raccontano falsità sul mio conto.

Lazio, Bonino-Polverini la sfida sulle spese elettorali di MARIALUISA DI TULLIO e di GABRIELE SANTORO

Un personaggio importante che potrebbe essere stato legato ai servizi segreti

Molto ruota intorno al misterioso “signor Franco” di STEFANO FRATINI ROMA–Il misterioso "signor Franco", un personaggio legato ai servizi segreti, descritto come distinto e caratterizzato da una deformazione del volto, è stato più volte evocato da Massimo Ciancimino, nelle sue dichiarazioni. Il padre di Massimo, l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, avrebbe invece chiamato questa persona con il nome di "Carlo". A presentarlo a Ciancimino senior sarebbe stato l’ex ministro dell’Interno Franco Restivo. "Franco-Carlo" sarebbe stato una delle pochissime persone che avevano accesso alla linea riservata didon Vito. Questo "Franco",citato da Massimo Ciancimino in diversi verbali di interrogatorio ai pm di Caltanissetta e Palermo e nelle udienze del processo, farebbe parte di un apparato di sicurezza dello Stato. L’uomo,di cuiCianciminodicedi nonavere

mai conosciuto la vera identità, ma solo un numero di cellulare (che sarebbe stato recuperato dai magistrati palermitani in una scheda sim telefonica di Ciancimino jr), avrebbe fatto anche da tramite fra Vito Ciancimino ed esponenti delle istituzioni. A lui sarebbe stata affidata una lettera da consegnare al sen. Marcello Dell’Utri, proveniente dai boss corleonesi, in cui si fa riferimento «all’on. Berlusconi», al quale venivachiesto di metterea disposizione un’emittente televisiva. "Franco" avrebbe intensificato i suoi rapporti con i Ciancimino nell’estate delle stragi (durante la quale Vito Ciancimino avrebbe anche incontrato Licio Gelli a Cortina) e avrebbe svolto un ruolo, prima in veste defilata poi da protagonista, nella cosiddetta "trattativa" tra Cosa nostra e le istituzioni. Prima di incontrare gli alti ufficiali dei carabinieri Mario Mori e Giuseppe De Donno, Vito Ciancimino avrebbe chiesto il per-

messo a Provenzano, ma anche a Franco. Sempre Franco (o uomini a lui legati) avrebbero permesso l'incontro in carcere, sotto la doccia, dell’ex sindaco di Palermo con l’esattore di Salemi Nino Salvo, che erano entrambi in isolamento. Nel 2002, il giorno della sepoltura del padre, "Franco" avrebbe consegnato a Massimo Ciancimino un biglietto di condoglianzeda partediBernardo Provenzano.Uomini legati a Franco avrebbero evitato la perquisizione della cassaforte in cui erano custoditi il papello e i pizzini di Provenzano nella casa di Ciancimino jr e lo avrebbero pesantemente "consigliato" di avvalersi della facoltà di non rispondere, nel caso fosse stato chiamato a parlare di argomenti come la "trattativa". Ieri il figlio dell’ex sindaco di Palermo ha depositatoalprocesso ilpassaportorilasciato al figlio dieci giorni dopo la nascita, grazie proprio all’intervento di "Franco".

ROMA – Dai costi alle strategie. È sfida tra le due macchine organizzative della campagna elettorale delle candidate del centrosinistra e del centrodestra a presidente della Regione Lazio, Emma Bonino e Renata Polverini. Già indicati i primi budget per sostenere le spese della corsa. Per la radicale la cifra prevista per l’intera campagna si aggira intorno ai 2 milioni di euro; per l’ex sindacalista si parla di 500 mila euro, preventivati per le spese elettorali iniziali. Ed è polemica a distanza tra le due sfidanti. «Francamente, a vedere il numero di manifesti in giro, il dato di 500 mila euro di Renata Polverini non mi pare...», ha osservato la Bonino. «Il dato di riferisce alle spese iniziali e mi pare che 500 mila euro possano andare bene. Sicuramente aumenteranno. Abbiamo detto ad oggi, quello che abbiamo nella di- Emma Bonino sponibilità e come lo impegniamo», ha replicato la Polverini. Ecco allora le spese, voce per voce. COMUNICAZIONE – Per ora la spesa prevista dal comitato della Polverini è di 100 mila euro. In particolare per la gestione del suo sito internet (www.renatapolverini.it) e la cura della sua immagine nei manifesti e cartelloni pubblicitari. La Bonino non ha creato, invece, un sito web ad hoc e la comunicazione per la campagna elettorale si poggia sul sito a lei dedicato, online già prima dell’inizio della sfida elettorale. PUBBLICITA' – Per quanto riguarda l’acquisto di spazi pubblicitari la somma prevista per la campagna elettorale della Bonino è di circa 450 mila euro. Si tratta essenzialmente di spazi pubblicitari in strada, nelle metro e nei bus. È pari a 150 mila euro, al momento, la somma prevista dallo staff dell’ex segretaria dell’Ugl.

MANIFESTI – Riguarda un’altra grossa fetta delle spese elettorali. Dal comitato della Bonino assicurano: «Non faremo affissioni abusive». La radicale vuole una campagna fantasiosa e personale, chiede di addobbare le finestre e i finestrini delle auto. Al comitato stanno preparando manifestini da vetro con una colla che non lascia segni. Del resto, spiegano nel centrosinistra, i soldi non sono molti. Dal comitato della Polverini si apprende che la spesa iniziale per le attrezzature informatiche, i manifesti, il materiale elettorale e i gadget si aggira, per il momento, sui 170 mila euro. SEDE COMITATO – L'affitto della sede del comitato della Bonino, a Trastevere, nel cuore della Capitale, costa circa 50 mila euro, compresi allestimento e utenze. È invece di 30 mila euro la spesa per l’affitto della sede di quello della Polverini, allestito in un’ex officina dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico di Roma, in via Matteo Renato Imbriani, vicino a piazzale Flaminio, di proprietà della società immobiliare Baccina. IL PERSONALE – E' un capitolo di spesa che non pesa sul budget previsto dallo staff della Bonino visto che «la nostra forza – spiegano dal comitato – sono i volontari». Le persone che lavorano nel comitato della candidata del centro-destra sono circa quaranta: 14 persone a contratto, tra collaboratori e segreteria, per una spesa di 50 mila euro, mentre il resto del personale è composto da volontari. RACCOLTA FONDI – La somma definitiva che verrà spesa per la campagna elettorale di entrambe le candidate dipenderà dalle attività di finanziamento e dalla raccolte fondi. A riempire il salvadanaio i militanti, le associazioni e i simpatizzanti dei partiti, grandi e piccoli. E i fondi raccolti nelle cene di finanziamento e sottoscrizione.

LA POLEMICA De Magistris attacca sulla Campania: «È un errore» ROMA – «Di Pietro si è assunto una responsabilità gravissima», quella di appoggiare Enzo De Luca in Campania, «una persona con reati gravissimi». Luigi De Magistris attacca così la scelta del leader Idv Antonio Di Pietro di appoggiare in Campania la candidatura di De Luca per le regionali di primavera. Di Pietro si giustifica affermando di «voler salvare il salvabile» perchè l’alternativa a questa soluzione significa la consegna «senza lotta, della regione al clan dei Casalesi». E sul web a chi lo critica chiede di «essere capito». Il caso Campania apre una nuova crepa tra i due esponenti del partito anche se De Magistris nega dissidi con il leader.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

mo Ciancimino nel 2005. Nel bigliettino, che il teste ebbe da personaggi vicini al boss e che fece leggere al padre, il capomafia corleonese parla di un piano per intimidire Berlusconi, forse il rapimento del figlio. «Intendo portare il mio contributo –si legge nel pizzino – che non sarà di poco conto perchè questo triste evento non si verifichi (si allude al sequestro, ndr). Sono convinto che Berlusconi potrà mettere a disposizione le sue reti televisive». «Mio padre – ha spiegato il testimone – mi disse che questo documento, insieme all’immunità di cui aveva goduto Provenzano e alla mancata perquisizione del covo di Riina era il frutto di un’unica trattativa che andava

ROMA–Il giorno dopo la svolta «di governo» da parte di Idv, Antonio Di Pietro torna a usare, contro il governo e Berlusconi, i toni forti che gli sono consueti, affibbiandogli vecchie etichette come «fascista», «piduista» e, new entry grazie alla deposizione di Ciancimino Jr, «paramafioso». Una 'svolta' della 'svolta' che, ai più, è parsa come una necessaria risposta alla propria base, particolarmente critica nei confronti del proprio leader, per la scelta di appoggiare in Campania un candidato indagato dalla magistratura. Ai problemi dell’ala radicale, quella di piazza, Di Pietro vede aggiungersi anche quelli interni. La 'tregua' congressuale con De Magistris, infatti, è durata meno di un battito di ciglia e, a meno di 24 ore dalla stretta di mano del Marriott, l’eurodeputato di Idv ha esplicitato il suo disegno politico candidandosi a fare il leader del «correntone» interno. Problemi, questi, che il 'popolo viola' –sembra quasi sottolineare Di Pietro rispondendo ai vari blog di accuse – non vedono. Così come non vengono visti dalle ali radicali dei sostenitori di Idv i nodi che si ingarbugliano sul fronte delle alleanze elettorali per le

regionali. Anche se si concentrano su una regione sola: la Calabria. Il fronte delle alleanze – quello 'della svolta di governo' con il Pd di Pier Luigi Bersani – non sembra aver portato nemmeno ieri quei frutti promessi e la Calabria resta inchiodata in una situazione di impasse. Palazzo e piazza, però, difficilmente riescono a trovare un punto di incontro e il linguaggio, gioco-forza, deve essere diverso. Ma Di Pietro, anche ieri, ha cercato di coniugare le due anime (di protesta e di 'governo') dell’Idv. Sul fronte Pd, intanto, nessuna critica giunge per l’attacco di Di Pietro a Berlusconi nè sulla sua mancata svolta «di governo» alla prima prova. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, infatti, punta semmai l’accento «sull'accorciamento delle distanze» e sulla raccolta dei primi frutti politici dell’intesa tra i partiti di opposizione concedendo al ritrovato alleato qualche giorno di più per completare la sua 'metamorfosi' politica. Giorni in più che però la Calabria non ha. E mentre mancano pochi giorni alle primarie, il Pd torna a ribadire che su Pippo Callipo, uomo sostenuto da Di Pietro, proprio non si può trovare un’intesa. Invano, nei giorni scorsi, il coordinatore della segreteria dl Pd, Maurizio Migliavacca, aveva invitato Callipo a correre anche lui alle primarie.


8 Primo piano

Martedì 9 febbraio 2010

Primo piano 9

Martedì 9 febbraio 2010

Politica lucana

| IL VOTO A MATERA | Il Pdl in sospeso. Ha il dubbio Buccico e valuta le alternative

I centristi di Falotico bastonano Mazzocco, l’Api, e il Pd ma sorridono a Magdi Alllam

Si apre il caso Udc Al tavolo regionale il no alla linea delle mani libere

«Stiamo con Pagliuca» La scelta è con il Pdl ma il sogno rimane quello di unire il centro moderato e non dividerlo POTENZA - «Io sto con Pagliuca». Roberto Falotico scioglie il nodo. Davanti alla platea potentina del Due torri. E non è il solo. Con il consigliere regionale Roberto Falotico, stanno i suoi Dec con in testa il capo dell’opposizione alla provincia, Aurelio Pace, il consigliere comunale Angelo Laieta e Carmine Lombardi. E poi il presidente dell’intergruppo d’opposizione al Comune di Potenza, Peppino Molinari, il consigliere comunale de I socialisti Giuseppe Ferraro, il leader (Ex Udc) di Liberi e forti Vincenzo Giuliano. Tutti insieme in quel “Centro moderato e riformista” che otto mesi fa sfidò Piero Lacorazza e Vito Santarsiero e che per il 27 marzo prossimo ha scelto di rimanere nella stessa parte politica. Contro il centrosinistra che candida Vito De Filippo e insieme al Pdl «per creare un alternativa vera a quel potere che governa male la Basilicata». A Rafforzare la compagine anche l’Udeur mastelliano e Noi Sud di Gerardo Brusco e Vincenzo Scotti. In sala però, non c’era nessun big del centrodestra e del Pdl. C’era per il partito di Clemente Mastella il vice coordinatore nazionale Paolo Del Mese. Falotico quindi alla fine ha scelto di rimanere nella stessa “parte di campo” che aveva iniziato a percorrere dopo il divorzio con il Pd. E nella sua Potenza, come al solito,hariempitola saladelDueTorri.Il canovaccio è lo stesso delle ultime manifestazioni: musica vivace ad aprire la kermesse e immagini proiettate sullo sfondo cherichiamanoai valorisocialidellasolidarietà, uguaglianza e libertà. Ha preso la parola, per primo, un giovane precario della Regione, Raffaelo Gorpia, che non ha lesinato critiche alle scelte politiche della maggioranza che governa il massino ente lucano parlando di «pre-

In platea anche Giuseppe Molinari e Aurelio Pace, coordinatori dell’opposizione al Comune capoluogo e alla Provincia di Potenza (f.M.)

LA CANDIDATURA DI CICCHETTI (IDV)

Digilio: «Si dimetta dal ruolo di presidente dei medici»

cari di serie A e precari di serie B». Una fotografia impietosa dello stato sociale edeconomico dellaBasilicata èstata offerta poi dall’economista Vittorio Restaino. A seguire, gli interventi sono diventati più politici. E il bersaglio è diventata la classe dirigente del centrosinistra. Una critica che seppur portata dal palco da persone diverse ha avuto sempre lo stesso tenore e lo stesso messagio: «La Basilicata ha bisogno di ricambio al governo di questa regione». In particolare Giuseppe Ferraro ha criticato: «Il veto imposto dal centrosinistra a Roberto Falotico è stata un’operazione politica amorale». Aperture da parte dei vari intervenuti sul palco sono state offerte al candidato presidente della giunta regionale, Magdi Cristiano Allam: «Non dobbiamo dividerci perchè così aiuteremo solo il centrosinistra a mantenere il potere. E questo non è un bene per la Basilicata e per i cittadini lucani». Attacchi e critiche invece sono state dedicate al nuovo partito di Francesco Rutelli a livello nazionale e Vilma Mazzocco a livello locale. L’Alleanza per l’Italia è stata infatti,bersaglio di critiche

SOAVE (PDCI) Il «rispetto» del centrosinistra per i problemi dei lucani «NON abbiamo bisogno di salvatori o messia che ridiano dignità e facciano uscire “dall’oscurantismo” la nostra regione». Così, Giovanni Soave, segretario lucano del Pdci, richiama le ultime dichiarazioni del candidato presidente per “Io amo la Lucania”, Magdi Cristiano Allam, e rilancia: «E’ facile parlare per logiche generiche e schematiche, lanciare sondaggi e sostenere tesi di globalizzazione, come in un’aula del Parlamento Europeo, ma vivere la Basilicata e metterci passione per il suo sviluppo è tutt’altra cosa, ogni regione ha la sua memoria storica ed il suo piccolo “mondo”, sconosciuto all’esterno». Le difficoltà «che vive la Basilicata - dice Soave - sono state da sempre all’oggetto dell’agenda istituzionale, gli amministratori ne sono consapevoli: passi avanti ce ne sono stati e ci saranno, non abbiamo bisogno di chi ne informa i lucani e promette di trasformare la Basilicata in un “paradiso”. La classe dirigente lucana – conclude – la sinistra, il centrosinistra lucano – sa bene di cosa si parla e continuerà a porre come elementi prioritari della propria politica la crescita e lo sviluppo della Basilicata, partendo dalla tematica dell’occupazione e dell’economia, e non eludendo il rispetto dei suoi abitanti».

Il leader dei Dec Roberto Falotico ieri in prima fila all’incontro organizzato nel capoluogo (foto Mattiacci)

dirette. C’è chi ha parlato di «partito a responsabilità limitate» e chi come Aurelio Pace, riferendosi a Vilma Mazzocco l’ha definita «ape regina». Chiare le critiche alla mancata alleanza con il partito di Rutelli «che ha prefito correre nel centrosinistra». Vincenzo Giluliano, invece, ricordando «i risultati lusinghieri delle amministrative 2009, seppur non vincenti» ha poi rilanciato: «Siamo noi che abbiamo detto no al centrosinistra e no all’Api». Per quanto riguarda le scelte elettorali al di là del’appoggio al candidato governatore del Pdl, Nicola Pagliuca non sono stati ancora svelati i particolari. Aperte ancora due possibilità per le liste: o candidatura interna al Pdl o composizione di una lista insieme a Udeur, Noi Sud e big del centro. Falotico ha aperto il proprio discorso salutando Magdi Allam: «Benvenuto in Basilicata» e stigmatizzando «quel politico del centrosinistra che ha chiuso la porta della Basilicata ad Allam pur non avendo un buon pedigree politico come quello di Magdi Cristiano Allam». Falotico da parte sua ha attaccato a testa bassa il centrosinistra regionale parlando di clientelismi e di ricatti.

POTENZA - «A poche ore dalla conclusione del congresso nazionale di Idv mettiamo alla prova la cosiddetta svolta politica e l’eticità dei comportamenti: i dirigenti regionali di Idv non possono ignorare che esiste una incompatibilità morale per Enrico Mazzeo Cicchetti, medico di indiscusso valore professionalee umano, che da presidente dell’ordine dei Medici della Provincia di Potenza, è già in campagna elettorale con il partito di Di Pietro». La polemica viene aperta da Egidio Digilio, senatore del Pdl, che ricorda come «da mesi ha “sfidato” lo stesso a rimuovere una situazione che dovrebbe creare imbarazzo ad un’intera categoria e al tempo stesso consentire a chi fa politica di non servirsi di un ordine professionale ma, lasciando la carica dell’ordine e quindi di “garante”di tutti i medici della provincia di Potenza, di sottoporsi al consenso degli elettori, senza corsie privilegiate». Questo perchè, spiega Digilio,«per chi come noi ha da sempre considerato la sani-

PARATA DI BIG DA DE FILIPPO Pasticcini e spumante e parte la voglia del bis

tà un settore delicatissimo per la vita dei cittadini e da tenere pertanto fuori da ogni commistione politica anche e soprattutto per evitare invasioni di campo nelle fasi di nomine e di scelte su ospedali e strutture - continua Digilio - il “caso” riveste una sua gravità. Ma evidentemente i dipietristi nostrani continuano a guardare la pagliuzza nell’occhio dell’avversario senza vedere la trave nel proprio occhio, abituati come sono a predicare bene e razzolare male». La candidatura di Cicchetti, secondo l’esponente del Pdl, rivela «un comportamento incoerente di chipretende didare lezioni di moralità e di buona politica perchè non solo tollera atteggiamenti di ben altro genere, ma è disposto a chiudere un occhio persino sul trasformismo di quanti dopo essere stati eletti in un partito sono transitati in Idv e adesso passano disinvoltamente ad una candidatura di un neo partito alleato pur di continuare a sperare di non perdere il seggio in consiglio».

Prima uscita pubblica e operativa di Magdi Cristiano Allam a Potenza: parte la campagna elettorale

«Non solo denuncia, io faccio proposte» di povertà. Un contesto ideale per continuare a raccogliere un facile consenso. Una regione dove il datore di lavoro principale è l’Inps, dove difficilmente chi crede nel libero mercato e ha spirito di intraprendenza ha la possibilità di farcela. Il 25 per cento delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà, mediamente ogni anno 3.000 giovani laureati sono costretti ad abbandonare questa terra perché non c’è prospettiva di un lavoro su base meritocratica. Perché il lavoro è considerato una sorta di elargizione in cambio del voto. Una situazione che non cambierà se non cambia questa classe politica, perché sinistra e destra sono conniventi, entrambi partecipi della spartizione delle “fette della torta,” collusi in una concezione spartitoria del potere». Vengono elencate le priorità per dare avvio alla campagna elettorale. «Innanzitutto bisogna chiudere la lista dei

candidati, che sarà formata da persone che finora non hanno avuto voce. Sono stati predisposti dei moduli per la raccolta delle firme (ne servono circa 2.700, ndr) e per partecipare al finanziamento della campagna elettorale. In questo - e solo in questo - mi rifaccio ad Obama che ha raccolto oltre 800 milioni di dollari, di cui l’80 per cento provenivano da piccoli contribuenti che singolarmente hanno donato una cifra inferiore ai 25 dollari (circa 12 euro), perché è proprio questa società civile che oggi deve riscattarsi e che deve promuovere un nuovo modello di sviluppo economico che valorizzi le specificità di questa terra, mettendo al centro la dignità della persona. Non farò una campagna elettorale basata solo sulla denuncia, ma soprattutto sulla proposta, sull’alternativa». Anna Maria Calabrese

Roberto Speranza del Pd e Agatino Mancusi dell’Udc

briola a Tursi) resti un caso amministrativo, da tenere in considerazione ma senza mettere in discussione l’accordo regionale. La secondaopzione èche il Pd chieda coerenza ovunque ed in mancanza di essa metta in discussionel’appartenenza dell’Udc al centrosinistra e l’appoggio a De Filippo. Un’ipotesi, quest’ultima, apocalittica soprattutto a poche settimane dal voto. Un’ipotesi che andrebbe a sconvolgere il centrosinistra e gli accordi raggiunti e riaprirebbe una partita con l’Udc che è già chiusa. E’ proprio per buon senso che riteniamo più probabile, alla fine, che si verifichi la prima soluzione, magari garantendo poi delle eventuali convergenze a Matera al secondo turno.

De Filippo mette in mostra i suoi campioni. All’inaugurazione del proprio comitato elettorale, il candidato presidente della giunta regionale del centrosinistra, e attuale governatore in carica, tantissimi i big che hanno “salutato” l’inizio della nuova sfida. Da i parlamentari del Pd, Antonio Luongo, Salvatore Margiotta al capogruppo dipietrista in Senato, Felice Belisario, agli assessori regionali, Vincenzo Viti, Gennaro Straziuso, Vincenzo Santochirico ai consiglieri Vincenzo Folino, Antonio Flovilla, Donato Salvatore, Giacomo Nardiello, LuigiScaglione. Tantissimi anche i dirigenti dei partiti della coalizione e al completo la dirigenza locale del Partito democratico. De Filippo ha offerto spumante e pasticcini e si è fermato per pochi minuti a parlare con i giornalisti. Ha spiegato in particolare che il “voi” al centro del futuro che è lo slogan elettorale va inteso «come un mettersi al servizio dei cittadini».

Certo i rapporti Pd-Udc in provincia diMatera nerisulteranno comunque condizionati, il dialogo potrebbe fermarsi ed anche l’assessorato alla Provincia per l’Udc (una scelta finora indiscussa visto l’allargamento della giunta a otto annunciato dallo stesso presidente Stella anche per garantire una presenza femminile) sarà messo in discussione. L’asse con De Filippo resterebbe a salvaguardare una strada condivisa dai vertici nazionali e non solo regionali. Situazione ancora più nebulosa e complicata riguarda invece il Pdl: «ci sono tante possibilità e sono tutte molto autorevoli, le stiamo valutando tutte. Buccico? E’ una delle possibilità». Sono le parole laconiche e difficil-

mente interpretabili del coordinatore provinciale del Pdl, Latronico. Le voci non confermate parlano di un “no” di Buccico che però non viene pronunciato a chiare lettere da nessuno e lascia nel dubbio e nel mistero i prossimi giorni. E’ probabile dunque che il Pdl lavori per un ripensamento in extremis dell’ex sindaco e per una soluzione alternativa. Nel primo caso gli spazi di manovra appaiono stretti, strettissimi ma la porta non sarebbe sbarrata. Nel secondo caso le possibilità vengono valutate con attenzione e quella di Acito resta la prima della lista. Tra oggi e domani molte di queste riserve dovranno inevitabilmente essere sciolte. Da una parte e dall’altra. p.quarto@luedi.it

SUL LISTINO

L’ARTICOLO

Di Sanza per un ritorno all’idea originaria

L’AGENZIA DI PROTEZIONE CIVILE UNA PROPOSTA DEL PD

«Il Pd scelga 2 eccellenze»

L’INCONTRO INFORMALE IN UN LOUNGE BAR DEL CAPOLUOGO

POTENZA - Prima riunione operativa per Magdi Cristiano Allam che, nel pomeriggio di ieri, ha incontrato “simpatizzanti” e sostenitori presso il lounge-bar New Evoè di Potenza. Ha salutato tutti con un bacio, si è fermato a dialogare con chiunque fosse interessato a scambiare “due chiacchiere”. Un incontro informale, «in famiglia», per «mettere radici in Lucania e promuovere insieme un cambiamento vero», perché «questo è il momento di uscire allo scoperto. C’è la possibilità di cambiare, ma solo se ciascuno di noi ne sarà convinto». Magdi Cristiano parla di una Basilicata «ricca per le sue bellezze e risorse naturali, eppure tra le più povere in Italia. Un contrasto che si spiega solo con l’immobilismo e l’esistenza di una classe politica che trasversalmente, sia a destra che a sinistra, vuole mantenere questo stato di sottomissione, di paura e

E’ UN CASO a pieno titolo quello che vede l’Udc e il Pd separati a Matera città. I primi impegnati a sostenere Angelo Tosto e i secondi Salvatore Adduce con tutto il resto del centrosinistra. Nel mezzo un accordo regionale appena siglato di sostegno a De Filippo ed un appello alla coerenza che mette oggi al tavolo del centrosinistra in primo piano la questione materana. Il Pd rivendica una coerenza territoriale in particolare nella città capoluogo che è simbolo politico di ordine regionale, l’Udc risponde con quella politica di mani libere e di scelte aperte che ha dettato Casini a livello nazionalema chesulterritorio potrebbe avere delle oggettive difficoltà. La sintesi in tutta questa storia appare difficile se non proprio impossibile. E’impossibile infatticheil Pd e il centrosinistra possano in qualche modo mettere in discussione la candidatura di Adduce. Risulta altrettanto difficile, quasi impossibile, che l’Udc faccia marcia indietro su Tosto e comunque quest’ultimo ha detto a chiare lettere che andrà avanti. La scelta, che a questo punto è soprattutto del Pd e del centrosinistra, sarà difficile ma anche netta. La prima opzione è lasciare che il caso Matera (ma non solo perchè ce ne sono altri di Comuni dove si vota: in particolare in provincia di Matera l’Udc sarebbe sul punto di appoggiare il capogruppo Pdl alla Provincia Nuccio La-

POTENZA - «La decisione del Governo di impugnare la riforma della normativa elettorale regionale con cui finalmente si prevedeva l’abolizione del listino, se da un lato ne ha rinviato la sua applicazione alla prossima legislatura, dall’altro ha avuto il merito di aprire un dibattito costruttivo sui principi da rispettare nella sua composizione. Un tema che va affrontato pubblicamente poiché lo ritengo essenziale per recuperare un rapporto diretto con i cittadini». E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Di Sanza che poi spiega: «Il listino nasceva al di fuori dei classici schemi politici con l’obiettivo di offrire la possibilità a personalità di un elevato livello culturale e professionale di poter contribuire allo sviluppo della propria Regione. Nei fatti e nel tempo, però, il listino e la sua funzione non hanno rispettato la ratio della norma». «Credo, dunque - sottolinea Di Sanza - sia giunto il momento storico e politico, anche in seguito al dibattito che si è tenuto in aula sull’abolizione del medesimo listino, di affrontare a viso aperto il tema partendo da

alcuni presupposti. Il primo riguarda, come già detto, l’utilizzo improprio del listino rispetto allasua funzione originaria. Il secondo riguarda il rischio che, pur nel rispetto della sua funzione originaria si può portare in consiglio regionale personalità “libere” da responsabilità politiche non propriamente utili alle maggioranze. Il terzo, infine, riguarda l’attuale situazione politica regionale: al momento sono sette le liste a confronto nelle prossime elezioni regionali, il che implicherà prevedibilmente una frammentazione interna che non garantirà rà la necessaria stabilità». E quindi per Di Sanza si rende necessario che sia il Pd «a indicare almeno due componenti nel listino, e questa indicazione è un diritto - dovere che va riconosciuto al partito di maggioranza relativa della coalizione perché questo stesso partito assuma su di sé l’onere di una governabilità efficace, certa e duratura per la prossima consiliatura. La scelta, deve tener conto anche che in consiglio si va per controllare e legiferare, in una parola a lavorare, e sarebbe il caso che i selezionati abbiano tempo, qualità e competenze».

segue dalla prima Negli anni un numero di volontari sempre in costante crescita ha costituito associazioni, dotandosi di strutture, mezzi e strumenti che oggi sono un vanto per la nostra protezione civile. Ma si può e si deve fare di più affinché chi opera in questo settore abbia garanzie di maggiore operatività. Una proposta di politiche a sostegno delle associazioni di volontariato di protezione civile la impone quella serie di eventi che anno dopo anno, tra terremoti, alluvioni incendi di vasta portata, ci svela i lati imprevedibili (ma non sempre indomabili) dei fenomeni calamitosi. L'ultimo in Italia lo abbiamo conosciuto, nostro malgrado, con il sisma dell'Aquila, dove la Basilicata ha operato concretamente con il sostegno di uomini e mezzi al fianco delle popolazioni terremotate. Oltre a una riflessione che pure non ha mancato di esserci in questi anni sulla prevenzione delle calamità che minacciano l'habitat umano, oggi occorre più che mai interrogarsi e proporre politiche

a sostegno di opere nella prevenzione e nel soccorso delle comunità all'indomani di eventi rovinosi. Il Partito democratico, nel suo programma per unaBasilicata piùsolidale oltre che sviluppata e accresciuta, deve farsi carico del patrimonio di volontariato, valorizzandolo con iniziative che garantiscano formazione e risorse a quelle associazioni che operano con impegno e professionalità sul territorio regionale e nazionale. Per fare ciò occorre una “mappatura” delle forze e delle disponibilità presenti sul campo. In questo senso, come già anticipato, la Regione Basilicata ha previsto la costituzione di un albo delle associazioni di volontariato di protezione civile. A ciò si lega con coerenza la proposta di costituzione dell'Agenzia Regionale di protezione civile che, operando attraverso una catena di comando estremamentesnella econ risorse finanziarie adeguate e certe, possa assicurare rapidità ed efficacia agli interventi. Erminio Restaino Capogruppo del Pd

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di SALVATORE SANTORO

di PIERO QUARTO


10 Primo piano

Martedì 9 febbraio 2010

Primo piano 11

Martedì 9 febbraio 2010 Il pool degli avvocati del Potenza, da sinistra Fiorillo, Chiacchio e Di Ciommo

Calcio a processo Dalle 13 in diretta sul nostro sito tutte le fasi del dibattimento

Il Potenza a giudizio La Corte di Giustizia Federale valuta se riaprire il “caso-Salernitana”, ma non si esclude un rinvio di Alfonso PECORARO

de personali dei due (che, ricordiamo, sono attualmente detenutiin carcere),e dalloro disinteresse per le sorti attuali della società calcistica. Si comincia alle ore 13, dicevamo, e la prima battuta spetterà alla Procura federale in una fase fondamentale: Palazzi avrà il compito di rendere noto il suo teorema e di dimostrare come, con riferimento a quelle accuse risalenti al processo di agosto

DAL DIZIONARIO GIURIDICO DELLO SPORT Che cosa è la revocazione? 1. Tutte le decisioni adottate dagli Organi della giustizia sportiva, inappellabili o divenute irrevocabili, possono essere impugnate per revocazione innanzi alla Corte di giustizia federale, entro trenta giorni dalla scoperta del fatto o dal rinvenimento dei documenti: a) se sono l'effetto del dolo di una delle parti in danno all'altra; b) se si è giudicato in base a prove riconosciute false dopo la decisione; c) se, a causa di forza maggiore o per fatto altrui, la parte non ha potuto presentare nel precedente procedimento documenti influenti ai fini del decidere; d) se è stato omesso l’esame di un fatto decisivo che non si è potuto conoscere nel precedente procedimento, oppure sono sopravvenuti, dopo che la decisione è divenuta inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia; e) se nel precedente procedimento è stato commesso dall’organo giudicante un errore di fatto risultante dagli atti e documenti della causa. 2. La Corte di giustizia federale può disporre la revisione nei confronti di decisioni irrevocabili se, dopo la decisione di condanna, sopravvengono o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il sanzionato doveva essere prosciolto oppure in caso di inconciliabilità dei fatti posti a fondamento della decisione con quelli di altra decisione irrevocabile, od in caso di acclarata falsità in atti o in giudizio. 3. Ai procedimenti di revocazione si applicano, in quanto compatibili, le norme procedurali dei procedimenti di ultima istanza. 4. L'organo investito della revocazione si pronuncia pregiudizialmente sulla ammissibilità del ricorso per revocazione. 5. Non può essere impugnata per revocazione la decisione resa in esito al giudizio di revocazione.

2008, siano sopraggiunti “elementi nuovi”, fornitigli dagli atti della Procura Ordinaria di Potenza, e idonei a chiedere la riapertura di un processo con sentenza passata in giudicato al fine di giungere a una condanna nelle forme da lui richieste oggi. Ricordiamo, infatti, che all’epoca Palazzi non presentò appello avverso la sentenza che penalizzò il Potenza con tre punti e scagionò la Salernitana, ma che solo dopo aver conosciuto gli sviluppi dell’inchiesta dellamagistratura potentina ha inteso procedere ancora. A fronte di questa richiesta, la difesa del Potenza esporrà le sue “eccezioni di inammissibilità”. Non ci sarà un dibattimento, ma solo due arringhe, al termine delle quali la Corte valuterà in camera di consiglio se ammettere le eccezioni e, quindi, non riaprire il procedimento, oppure accettare la richiesta e proseguire “nel merito”. Ossia a Palazzi sarà consentito di dimostrare le sue argomentazioni differenti e con carattere di novità rispetto a quelle di cui già si parlò nel dibattimento di agosto. Chiaramente, anche di fronte a queste, la difesa del Potenza potrà esperire le proprie tesi e non è da escludere che si tratti di una fase piuttosto lunga. Non è quindi molto certo che il procedimento si chiuda in giornata. Se dovesse essere così, ossia se ci fosse una sentenza, questa è ricorribile al Tribunale dello Sport del Coni. Ma si tratta di un passaggio a cui i rossoblù non vogliono proprio arrivare.

IL DIAVOLO....

Se tutto andasse tragicamente male? DINANZI alla decisione di un giudice terzo, inevitabilmente, le possibilità che si esca vincitori sono le stesse dell’esatto contrario. 50 e 50. Va quindi considerata l’una e l’altra ipotesi, non per questo rischiando di essere tacciati di propendere per l’una o l’altra sentenza. Gli avvocati non sono, per mestiere, ottimisti. Devono sempre dire che andrà tutto male perchè in caso contrario sarebbero giudicati eroi. Se si dovesse perdere, allora, già si sapeva. L’avvocato Chiacchio ha garantito che oggi si andrà già a sentenza e che se il Potenza dovesse uscirne bene sarà solo per il rotto della cuffia. Magari fosse così. Ma in caso contrario le bocche di tutti resteranno aperte nel tentativo di capire dove la Corte Federale destinerà il Potenza. E da quella categoria scelta dopo l’accettazione delle richieste di Palazzi (ossia l’esclusione da questo campionato) dipenderà il futuro. Perchè è certo che se il Potenza fosse spedito in D tornerebbe indietro di 15 anni, con tutti i rischi che una categoria del genere potrebbe produrre e con

tutta l’attesa da consumare - e che non è mai poca per nessuno - per ritornare nel calcio che conta. Se fosse rimandato ai campionati regionali - con decisione spettante al Comitato territoriale (quindi bene che vada in Eccellenza) potrebbe essere l’inizio della fine. Perchè, ne siamo certi, usciranno folti gruppi di creditori. Anche coloro i quali oggi, in una categoria profesisonistica, se ne stanno quieti in attesa di tempi migliori. Sui campi polverosi della provincia no: verranno fuori a chiedere quanto loro spetta. primo fra tutti lo Stato Per qualche inevitabile pendenza previdenziale che tutte le società al mondo (ma in vita) possono anche tollerare. Se oggi il Potenza dovesse essere escluso dall’attuale campionato sarebbe tragico, vuoi per l’unicità del provvedimento a stagione in corso, vuoi anche per l’ennesima batosta all’immagine di una piazza che vive da troppo tempo tempi bui, sportivamente parlando. «Con me questa società non fallirà mai». Ahinoi: la Corte potrebbe decidere anche peggio. a.p.

Negli atti anche le indagini di questa stagione

cura per giocare scommesse, puntualmente vinte. E questo solo per restare ancorati alla stagione di Potenza-Salernitana (2007/2008), perchè in seguito le indagini hanno portato a “controllare” i movimenti di Postiglione e i tentativi di alterare i risultati delle partite anche nella stagione successiva. Per quei due sms inviati al portiere della Juve Stabia Soviero (“4 li perdi e 40 li prendi” e “40 polpette sono buone”), si potrebbe configurare l’ipotesi del tentato illecito (ma Palazzi dovrebbe chiedere un deferimento a parte) che è equiparato all’illecito consumato. Ed ancora, negli atti si fa espressamente riferimento alla partita di questa stagione Potenza-Marcianise, oltretutto

con interrogatoiri ai tesserati già consumati da Palazzi, nel corso di questa stagione, e che certamente potrebbero fornire elementi di giudizio ulteriore, pur non essendo ancora sufficienti al procuratore federale per chiedere un nuovo deferimento a carico di Postiglione. Ed a proposito di interrogatori, le circostanze elencate dalla procura ordinaria potrebbero consentire a Palazzi di far ammettere alla discussione odierna anche i calciatori De Cesare, Cuomo e Cammarota, per essere interrogati ex novo, visto che ad agosto del 2008 non presero parte al processo. Insomma un insieme assai corposo di elementi che, se ammessi, rischiano di compromettere pesantemente il quadro.

... E se tutto invece andasse molto bene? E SE TUTTO ANDASSE per il meglio? Significherebbe, stasera, vedere il Potenza ancora in fondo alla classifica del girone B di Prima Divisione. Magari. Vorrebbe dire che il collegio difensivo del Potenza avrà centrato il suo obiettivo, dimostrare l’inammissibilità del ricorso di Palazzi. Potenza – Salernitana, riesumata forzatamente, verrebbe seppellita per sempre. Ci sarebbe da festeggiare, neanche poco. Immaginiamo che la buona notizia potrebbe arrivare presto, già ad ora di pranzo. Il processo infatti inizia alle 13, ma la strategia dei legali rossoblu mira a non farlo nemmeno entrare nel vivo. Si punta a sconfiggere Palazzi nella forma e nella procedura, perché inoltrandosi nel merito il sommo accusatore avrebbe un piano inclinato tutto a suo vantaggio. Ma il Potenza ha scelto il meglio: Di Ciommo, Cozzone, Fiorillo, legali giovani e preparati sotto la regia di Edoardo Chiacchio, che non ha bisogno di presentazioni. L’avvocato partenopeo è

ben noto anche a Palazzi, che già in passato ne ha sofferto carisma e intuito fuori dal comune. Ai livelli più alti della giustizia sportiva, diventa anche una sfida personale. Anche l’ipotesi di una vittoria, in ogni caso, avrebbe un prezzo. La difesa rossoblu si aspetta che – nel caso passasse il teorema dell’inammisibilità – la Procura reagirebbe inoltrando nuovi deferimenti per le altre partite sulle quali ha acquisito informazioni dall’inchiesta penale. Si parla di Perugia – Potenza e Potenza - Juve Stabia, degli schiaffi a Postiglione nel tunnel del Renato Curi e delle “polpette” di Soviero. Ma il pericolo più grande sarebbe scampato. Si potrebbe già pensare a quella trasferta di Verona che in estate ha alimentato i sogni post ripescaggio. C’è gente, in città, che ha in mano da un mesetto il biglietto aereo per volare al Bentegodi. Hanno anticipato i tempi per risparmiare sul prezzo. Non potevano immaginare che oggi, pur di andare a Verona, c’è chi pagherebbe qualsiasi cifra. Pietro Scognamiglio

Stefano Palazzi 49 anni, magistrato napoletano, dirige la Superprocura della Figc dal 16 luglio 2007. L’organo di giustizia del calcio italiano accorpa le precedenti strutture di procura e ufficio indagini, unificando funzioni inquirenti e requirenti. Palazzi lavorava in precedenza alla Corte militare di Appello di Napoli, ed era collaboratore della Figc dal 1990. Fino al '93 è componente dell'Ufficio indagini, poi sostituto alla Procura federale, ufficio del quale ha assunto la guida nel 2005. E che continua a dirigere con funzioni nuove, visto che quella varata dal nuovo statuto è una Superprocura, che assorbe anche l'ufficio indagini.

IL DIFENSORE Edoardo Chiacchio L'AVVOCATO che difende ha 56 anni, è nato a Cardito in provincia di Napoli ed è il legale sportivo più presente (e vincente) di fronte agli organi di giustizia sportiva. Ex calciatore professionista nelle file di Frattese, Grumese ed Afragolese, nel 1981 si laurea in giurisprudenza con 110 e si specializza in diritto amministrativo. Ma acquisisce la sua “forza” nel diritto sportivo, diventando una sorta di monopolista (l’altro guru della materia è Mattia Grassani di Bologna) della materia anche in virtù di tutti i suoi successi nel confronto a distanza con Palazzi, specie negli ultimi anni.

|

Incidente diplomatico tra Chiacchio e la Salernitana LA sensazione comune è che, di fronte al rischio di essere nuovamente processati e condannati, Potenza e Salernitana avessero stretto una sorta di “patto d’onore”per affrontare le dure accuse di Palazzi in maniera univoca e senza tema di smentita. Questo nonostante le richieste da parte del Procuratore federale fossero diametralmente opposte. Un po’ come dire che Palazzi vuole dimostrare che c’è una società che vende ma non c’è una che compra. Ieri sera, stando a quanto trapela da fonti salernitane, è saltata la riunione in programma nella città costiera tra i due gruppi di legali. Alla base di un irrigidimento del legale che assiste il Potenza l’indiscrezione che ai granata alcune eccezioni lucane non sono state gradite. Per la verità, Chiacchio è stato ancora più rigido quando ha fatto presente ai suoi colleghi l’ultimo caso giurisprudenziale in tema di tentati illeciti e che è stato sentenziato dalla Corte di Giustizia Federale qualche mese fa. Riguardava la partita tra Neapolis e Palazzolo della D di un anno fa. Ebbene, la prima società, accusata di responsabilità oggettiva per un tentativo di combine è stata assolta, quella siciliana, accusata del presunto illecito, ebbe due punti di penalizzazione. Fatto sta che la società salernitana ha giudicato il mancato incontro di ieri sera un episodio non fondamentale, anche perchè, proprio come accadde ad agosto del 2008, il destino dipenderà dalla abilità del Poetnza di smontare le accuse della Procura federale. Equivale a dire che, indipendentemente dal lavoro del suo pool di legali, la Salernitana è destinata ancora una volta a stare alla finestra perchè Palazzi parla di un illecito presunto, non avendo avuto la possibilità (come d’altronde è allo stato de-

gli atti della Procura ordinaria) di dimostrare a quale dirigente del club sia ascrivibile il passaggio di denaro di cui parlano i due “supertestimoni” De Angelis e Lopiano. Fatto sta che la Salernitana è accusata di illecito presunto perché le società (nei procedimenti sportivi agli imputati tocca l’onere della prova) sono responsabili dell’illecito (anche tentato) commesso a proprio vantaggio. Tesi, accuse, difese e atteggiamenti già visti nell’agosto del 2008, quando l’illecito lucano fu derubricato in violazione dell’art. 1 e così, nella sentenza che dava 3 punti al Potenza, la Disciplinaare poteva testualmente scrivere “ne consegue il proscioglimento della Salernitana”. Stavolta Palazzi ha nuovi assi da giocare: ha chiesto ed ottenuto (in tempi brevissimi) il processo per revocazione. Grazie agli elementi nuovi, ottenuti dai magistrati della Procura Distrettuale Antimafia di Potenza: l’intermediazione di Evangelisti, i 150mila euro consegnati a Postiglione, gli sms riportati dalle informative dei carabinieri, i testi delle conversazioni, le confessioni di testimoni e dirigenti. Basi accusatorie che la difesa del Potenza proverà a smontare riducendole al solito castello di carta. A cui s’aggrappa ancora una volta il contestatissimo presidente Lombardi e il suo pool di avvocati (composto dai professionisti Amatucci e Malinconico). Alle ore 13, quando inizierà il procedimento a Roma, la difesa lucana, per la quale elementi nuovi non ci sarebbero, solleverà parecchie eccezioni di inammissibilità: sul ruolo di Evangelisti, sulla sua assenza nel deferimento, sulle notifiche agli imputati ancora in carcere, sulla loro impossibilità a difendersi. Se non dovessero essere accolte, chiederà la sospensione del giudizio, il suo rinvio.

Sarebbe saltato l’incontro per definire una strategia comune di difesa Il club di Lombardi è fiducioso e “punta” sul legale degli altri

Il primo processo si celebrò il 5 agosto del 2008 e fu derubricata l’accusa più infamante

La Disciplinare non parlò di illecito ma di slealtà

Gli “elementi nuovi” frutto del lavoro del Tribunale guardano essenzialmente gli interrogatori di De Angelis e Lopiano sulla circostanza relativa a uno scambio di denaro tra Postiglione e Evangelisti, quale presunto intermediario della Salernitana. Ma anche gli sms di minaccia (per indebolire la squadra e perdere con i campani) che il Tribunale dimostra essere autoprodotti da Postiglione, e sui quali si è basata gran parte della difesa quel giorno del processo a Roma, il 5 agosto 2008. Ma non è solo questo: dagli atti del Tribunale risultano anche i fatti gravi di Potenza-Gallipoli (minacce e aggresioni ai pugliesi), così come tutta la ricostruzione dei movimenti raccontati dai supertestimoni e confermati dalle intercettazioni della Pro-

L’ACCUSATORE

La sentenza del 7 agosto 2008

L’accusa punta sugli sms e su un “sistema” volto ad alterare i risultati delle partite di calcio

IL 27 novembre scorso Stefano Palzzi entrò da un ingresso secondario del Palazzo di Giustizia di Potenza per essere ricevuto dal procuratore capo di Potenza Colangelo al fine di chiedere lumi sugli sviluppi (di carattere sportivo) relativi all’indagine Ultimate che vide come arrestato più importante per la sua materia quel Giuseppe Postiglione che lui aveva precedentemente indagato. Dagli atti ricevuti in data 11 dicembre, Palazzi scoprì gli “elementi nuovi” che oggi produrrà in giudizio e che ri-

...E L’ACQUASANTA

DAL FRONTE CAMPANO

dal QUOTIDIANO del 6 agosto 2008

Giuseppe Postiglione

ROMA - Lo avevamo previsto: Palazzi ha chiesto il massimo. Retrocessione in Seconda Divisione, con l'aggiunta di tre punti di penalizzazione per il Potenza, per responsabilità oggettiva e diretta del suo presidente e di un dirigente con potere di firma, nella commissione di un illecito sportivo; solo tre punti di meno alla Salernitana in B, per responsabilità presunta; quattro anni di squalifica a Postiglione, tre anni e sei mesi a Giuzio,

La richiesta fu dura e motivata Ma solo indiziaria

sei mesi ciascuno per omessa denuncia ai tre calciatori Cammarota, Cuomo e De Cesare; quattro mesi ad Arleo, la cui posizione va tenuta distinta dagli atleti. .... Fatto sta che le richieste del Procuratore Federale sono il frutto di un discorso assai logico, assai indiziario, a dir poco ipotetico, che ricostruisce tutto quanto accaduto nei giorni immediatamente precedenti il match, ma anche in quelli successivi, basandosi esclusivamente sulle dichiarazioni (spesso in contraddizione) di chi è stato ascoltato. Prove concrete nessuna, tanto che è questo che rende particolarmente vantaggiosa la posizione degli accusati, come è emerso nelle posizioni difensive di ciascun deferito.

dal QUOTIDIANO dell’8 agosto 2008 IL POTENZA mantiene la categoria. Disputerà anche nella prossima stagione la vecchia Serie C1 (oggi Prima Divisione), partendo però da trepunti di penalizzazione. A corredo della pena patita dalla società, i sei mesi di squalifica per il presidente Postiglione e i nove a carico di Giuzio. Per il resto, tutti assolti, la Salernitana come i calciatori De Cesare, Cammarota, Cuomo e il tecnico Arleo. La tesi difensiva del Potenza è stata accolta in pieno, quindi, perchè la Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta da Sergio Artico ha considerato l'effettiva mancanza del dolo, ossia della volontà di compiere l'illecito, e l'assenza (e quindi l'indimostrabilità)

di un reale interesse da parte di Postiglione ad alterare l'esito del match, ma anche di Giuzio a porre in essere volontà del suo presidente. La valenza interpretativa delleragioni dell'accusae delle difesa, in parole povere, pur essendo logica e probatorioindiziaria, non univoca, esclude che la sussistenza dell'illecito sportivo possa essere ritenuta provata oltre ogni ragionevole dubbio. A Postiglione e Giuzio e alla società è stata contestata la mancanza di lealtà per non aver schierato la migliore formazione, per cui la pena (il -3) e 50 mila di ammenda, vanno lette proprio in tal senso.

Non si provò oltre ogni ragionevole dubbio

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

E’ IL GIORNO del giudizio. Ma potrebbe diventare anche il giorno del rinvio. PotenzaSalernitana rischia di essere un caso ancora aperto, per richiesta del superprocuratore federale Stefano Palazzi, che ne ha chiesto la revocazione. L’appuntamento è fissato per le ore 13, presumibilmente in via Allegria Roma(ma laconcomitanza del Consiglio Federale potrebbe dirottare la riunione in una sede alternativa - a corso Italia o a via Po, ndr). I giudici saranno quelli della Corte di Giustizia federale a sezioni riunite, organo ultimo di giudizio, paragonabile nel confronto a distanza con i tribunali ordinari, a una sorta di Corte di Cassazione). L’accusa è, come spesso accaduto per le vicende rossoblù, pesantissima: Potenza e Salernitana dovranno dimostrare di non aver dato vita a nessun illecito sportivo, quel tristemente famoso 20 aprile del 2008. Con una prospettiva diametralmente opposta, però, tra le due società a giudizio: perchè al Potenza Palazzi contesta la vendita della partita e per questo ne chiede “l’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione ad altro torneo”; mentre alla Salernitana contesta solo un illecito presunto (quindi non dimostrato nemmeno in questa fase processuale) con una penalizzazione di sei punti da scontare nell’attuale campionato di Serie B (che oltretutto vede i campani già all’ultimo posto

e virtualmente retrocessi). A processo sono stati chiamati anche il presidente del Potenza, Giuseppe Postiglione e il dirigente con poteri di firma, Pasquale Giuzio, per i quali Palazzi ha chiesto rispettivamente la radiazione e treanni emezzo disqualifica. Effetto, questo, della doppia responsabilità diretta: fattispecie duplice di reato e che coinvolge anche la società, indipendentemente dalle vicen-

|


Italia / Mondo

Martedì 9 febbraio 2010

Scajola: «Saranno presentate al tavolo di marzo»

Aspro scontro Governo-Regioni

Fiat, una decina di offerte che il Governo sta valutando

Nucleare, in Cdm i criteri tecnici per scegliere le zone

di AMALIA ANGOTTI TORINO – Il futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese continua ad essere al centro dell’attenzione del governo, mentre nelle assemblee in fabbrica i lavoratori seguono con preoccupazione gli sviluppi. «Ci sono diverse proposte che stiamo analizzando, abbiamo 8-10 offerte che stiamo valutando e che presenteremo al tavolo del 5 marzo», spiega il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. «Alcune sono degne di attenzione», assicura la leader degli imprenditori, Emma Marcegaglia. «La Fiat – dice Scajola – intende chiudere Termini Imerese e non ascolta le nostre ragioni. Noi rispettiamo la sua decisione perchè vogliamo che le imprese facciano il loro lavoro, il governo può consigliare e indirizzare. Abbiamo preteso però, e la Fiat lo ha accettato, che insieme a noi si individuino le soluzioni migliori affinchè Termini Imerese abbia uno sviluppo industriale, possibilmente ancora legato al settore auto». Scajola è soddisfatto che la Fiat «abbia recepito l’invito del governo ad aumentare la produzione di auto in Italia e questo avverrà in misura sostanziosa da 650 mila a 900 mila vetture». «Termini Imerese – osserva Marcegaglia – è uno stabilimento che per motivi logistici e di efficienza non riesce a stare in piedi». La questione è

Il ministro Claudio Scajola

«non perdere posti di lavoro in un momento delicato come questo». La Regione Sicilia lavora, con la Confindustria di Palermo e i parlamentari locali, per la costituzione di una cordata di imprenditori locali, mentre il capogruppo del Pd nella commissione la-

voro della Camera, Cesare Damiano insiste sulla necessità che l’attività di Termini Imerese resti nell’ambito della filiera automobilistica. Restano i timori dei sindacati. “C'è un silenzio assordante» da parte della Fiat sul piano industriale relativo a tutti gli stabilimenti del Paese, afferma il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, secondo il quale «l'unica cosa che l’azienda ha fatto con molta solerzia è dividersi i dividendi, per il resto è tutto occultato». «Una cosa è chiara – precisa il numero uno della Uil, Luigi Angeletti – non ci rassegneremo all’idea che si chiuda un’impresa in cambio di nulla o di assistenza. La risposta non è negli ammortizzatori sociali, ma in una alternativa produttiva concreta, con il mantenimento dell’occupazione». Concorda il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: «la cassa integrazione alla Fiat è la conseguenza di un percorso, non può essere la premessa». La Regione Piemonte chiede alla Fiat un incontro su Mirafiori e vara il provvedimento che finanzia alcuni progetti di ricerca e sviluppo presentati dal Centro Ricerche Fiat, in collaborazione con il Politecnico di Torino. «Siamo preoccupati per l’assenza di una politica industriale da parte del governo - dice la presidente, Mercedes Bresso – e temiamo che tutto il sistema Fiat, e non solo Termini Imerese, sia a rischio».

Parte dal Messico l’avventura americana della 500 DOPO il successo al Salone di Detroit, la Fiat 500, auto-icona della casa torinese, inizia dal Messico l’avventura sul mercato americano. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha accompagnato il presidente Felipe Calderon, in visita allo stabilimento di Toluca, cittadina a circa settanta chilometri da Città del Messico. Con loro il ministro dell’economia, Gerardo Ruiz Mateos, il governatore dello stato del Messico, Enrique Pena Nieto e l’ambasciatore italiano, Roberto Spinelli. Nella fabbrica Chrysler di Toluca, che è nata nel 1964 e occupa circa 2.000 dipendenti, vengono prodotti i modelli Dodge Jour-

ney e il Pt Cruiser. A dicembre uscirà da qui la 500 destinata ai mercati di Oltreoceano. È il primo risultato concreto dell’alleanza tra la Fiat e la Chrysler, nata con la benedizione del presidente Barack Obama. La Fiat investirà 550 milioni di dollari e creerà 500 posti di lavoro, ha spiegato Marchionne. L’amministratore delegato del Lingotto ha scelto il Messico perchè si trova in una posizione ideale, punto di collegamento tra il Nord America, da cui il marchio Fiat manca dal 1983, e l'America Latina, dove invece il Lingotto ha già una solida posizione, oltre che un’ampia e radicata rete commerciale. Le 500 prodotte saranno più di

100.000 all’anno, destinate metà al Nord America e metà all’America del Sud, in particolare al Brasile, mercato in cui la Fiat è leader nella produzione e nelle vendite. I motori verranno fabbricati in un altro stabilimento Chrysler, a Dundee nel Michigan. Per la casa di Detroit è un’iniezione di fiducia che passa attraverso la rinascita di due stabilimenti in crisi, per Torino il primo passo nella conquista dei mercati americani. Restano da conoscere i progetti futuri: dopo la 500 si era parlato di uno sbarco in Usa anche dell’Alfa Romeo, ma i programmi del biscione sono congelati in attesa del rilancio del marchio affidato a Harald Wester.

NUCLEARE, secondo round. Torna domani in Consiglio dei ministri lo schema di decreto che individua non i siti per le future centrali, ma i parametri tecnico-ambientali che serviranno a scegliere le aree adatte per la produzione di energia atomica. E contemporaneamente torna a salire il livello della polemica politica sulla scelta di tornare all’atomo, con un forte conflitto tra Governo e Regioni, a suon di leggi impugnate in consulta. Mentre Fulvio Conti, amministratore delegato di quell'Enel che sarà tra i protagonisti della rinascita del nucleare, avverte: «non c'è niente di più grave dei pregiudizi infondati sul nucleare in termini di danno per il Paese». E il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, assicura che dopo l’ok di mercoledì i percorsi autorizzativi si completeranno nell’arco di due anni. Il decreto era stato già approvato nel Consiglio dei ministri lo scorso 22 dicembre. E torna dopodomani al vaglio dei ministri per l’ok definitivo, che terrà conto dei pareri delle commissioni parlamentari competenti, del Consiglio di Stato e della Conferenza Stato-Regioni. Conferenza che ha già espresso un giudizio negativo: la maggioranza delle Regioni ha infatti detto 'nò al piano di costruzioni delle nuove centrali. Uno scontro tra autonomie e Governo che è sfociato in una 'guerra apertà di ricorsi incrociati: se nei mesi scorsi 11 Regioni avevano impugnato la Legge sviluppo davanti alla Consulta, il 4 febbraio è stato l’esecutivo a impugnare di fronte alla Corte Costituzionale le leggi regionali

con cui Campania, Puglia e Basilicata hanno di fatto impedito preventivamente la costruzione di centrali sul loro suolo. Insomma, una situazione intricata e molto complessa. Per Scajola, comunque, dall’ok di domani prenderà il via «il percorso per la scelta dei siti da parte delle imprese», con la previsione di completare gli iter autorizzativi in due anni. I tecnici del ministero, infatti, sottolineano come a loro giudizio le polemiche siano del tutto premature: i passaggi consultivi con le Regioni saranno «vari e numerosi». Nei prossimi tre mesi infatti il Governo appronterà, sulla base del decreto, delle misure dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, ecc, un documento complessivo, sulla cui base poi gli operatori imprenditoriali faranno le loro proposte per i siti. Proposte il cui iter autorizzativo – confermano dal Ministero – coinvolgerà pienamente le Regioni. Insomma un confronto con molte fasi di dialogo e verifica, con il quale il Governo conta di spegnere polemiche e contrasti con scelte il più possibile condivise. Nella versione licenziata a dicembre dal Cdm, inoltre, sono previsti benefici economici, fino a 10 milioni di euro a centrale, per gli enti locali e le popolazioni coinvolte. Anche Fulvio Conti oggi ha invitato a non cedere «ai pregiudizi sul nucleare». E il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha sottolineato come «la strada per il nucleare sia difficile, ma stiamo lavorando bene, in sintonia». Mentre il Pd attacca: «il Governo dica agli italiani quali saranno i siti prima delle elezioni regionali».

«Gli iter autorizzativi in due anni»

Pochi fondi per Ambiente

Elettrodomestici

Nel budget dello Stato un miliardo in meno al ministero del’Istruzione

I cinesi interessati a “salvare” la Merloni

AMMONTA a 92.051.828.000 euro il Budget dello Stato, poco più di un miliardo in più rispetto al 2009 (+1,19%). È quanto risulta dal Budget per il 2010 presentato e diffuso dalla Ragioneria Generale dello Stato. L’amministrazione centrale che presenta i maggiori costi è il ministero dell’Istruzione, che con i suoi 43,9 miliardi di euro, assorbe quasi la metà (il 47,7% ) dell’intero budget statale. Ma la «missione» relativa all’istruzione scolastica, che va dall’istruzione prescolastica e scuola primaria fino ai corsi di formazione per il lavoro, in un anno ha perso quasi un miliardo di euro, passando dai 44,3 miliardi del 2009 ai 43,4 mld del Budget previsto per il 2010 (-2%). Al secondo posto, per costi, è la Difesa (19,9 miliardi che rappresentano il 21,6% del budget). Agli ultimi posti figurano invece il ministero dell’Ambiente (143 milioni) e il ministero dello Sviluppo economico (243 mln). Meno risorse al sistema dei trasporti e alle infrastrutture, aumento delle risorse invece per il comparto energia,con lavoce per«nucleare,

elettrico ed energie rinnovabili» che vede addirittura, dal 2009 e il 2010, quasi un raddoppio dei fondia diposizione (+92,8%). Vedono un aumento degli stanziamenti (+31,1%) anche la ricerca e l’innovazione, la tutela della salute (+4,6%), la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (+3,4%). In calo la 'postàabilancio perlerelazioni finanziarie con le autonomie territoriali (-2,2%). Lo Stato tira poi la cinghia su tutte quelle spese che riguardano le stesse amministrazioni (-38,5%). Il costo del personale pubblico, tra retribuzioni e altre uscite, ammonta 79,9 miliardi di euro, con un’incidenza percentuale dell’86,83% sul totale dei costi delle amministrazioni centrali e del 16,86% sul totale generale dello Stato. Rispetto agli 80,1 miliardi di euro del budget 2009, le spese per il personale mostrano un lieve calo. A fare la parte del leone si confermano le strutture che fanno capo al ministero dell’Istruzione: nel 2010 il personale di questo ministero assorbirà risorse per 42,9 miliardi.

C'È UNA concreta ipotesi cinese per gli elettrodomestici bianchi (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi) della Antonio Merloni, società in amministrazione straordinaria da oltre un anno con 3.200 dipendenti diretti (circa 5/6.000 nell’indotto). Nell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico nel quale è stata annunciata la firma di un accordo di programma per le aree dove sorgono gli stabilimenti (Marche, Umbria e Emilia Romagna) per la fine di febbraio, è emerso l’interesse di un Gruppo cinese partecipato dallo Stato. La società «Machi China Holdings Group» - secondo quanto riferito dal presidente della Regione Marche, Mario Spacca, che è tornato ieri dalla Cina dove ha incontrato i tre presidenti della Holding – sta lavorando da sei mesi a un piano per l'acquisto del perimetro aziendale degli elettrodomestici e dovrebbe decidere entro il mese se presentare una proposta.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

12 Economia


A CIASCUNO IL SUO A PROPOSITO

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

DI MILLE PASSI

Potreste evitare di prendervela troppo per questioni che non vi interessano direttamente e che invece riguardano persone a voi collegate, ma alla lontana.

di PAOLO ALBANO

segue dalla prima ascensore si blocca , le scale si riempiono, la gente sale e scende, a fatica, correndo, sbagliando, nella fretta, piano. Ci si ferma, si parla, si decide di tornare indietro. Il saliscendi della politica è più o meno così. Quello che è vero questa mattina, tra poche ore non lo sarà, quel nome dato per certo un mese fa scompare pure dagli angoli più remoti dei giornali, quello lì che sembrava non ne volesse sapere, costruisce l'impossibile perché il suo nome venga richiesto, rifatto, riesumato. C' è anche chi va per la sua strada, cerca di non confondersi, vorrebbe misurarsi, ma l'andirivieni di tutti quelli che si agitano, si propongono, vogliono garantirsi è assai e sconfiggerebbe chiunque. E lui si ferma, vorrebbe non essere confuso, intrattiene le persone per le scale, vorrebbe parlare, iniziare un discorso…. Sarà travolto. Questo si fa nelle settimane calde delle liste, delle candidature importanti, di quelle di contorno che servono a portare giusto i voti per non essere eletti: c'è chi vince sicuro e ….chi perde sicuro. Non c'è solo la contabilità delle coalizioni, ma anche quella, delle liste, dei veti, dei deboli da portare alla cronaca per venti giorni e dei forti che è meglio lasciare nelle loro case. Sono sicuro, è così dappertutto. A Mezzogiorno è di più. Noi siamo colorati anche nelle dietrologie, nell'immaginare le alleanze tra “questo” e “quello” mentre qualcuno sa con sicurezza che “questo”si incontra di nascosto con “quell'altro”. E quando sorge “Millepassi”la ricerca non è sapere che cosa vorranno dire quelli che hanno scelto di esserci ma chi c'è dietro, a chi è convenuto promuovere questa associazione. “Si hanno pubblicato un manifesto, bello, interessante, ma chi è che si candida di loro? Lo dicono più o meno tutti. E si scrive e si dice ancora “Ritorna il listino, prenderanno da “Millepassi”? Sarà questo o quest'altro?” Io so perché ho scelto di esserci e so che per farlo ho risposto alla domanda primordiale “Ti vuoi candidare?” E avendo risposto no ho deciso di firmare un manifesto dove c'è scritto di un luogo che nasce per riflettere, per proporre, per elaborare progetti, per pensare in modo creativo allo sviluppo della Basilicata. Un luogo che serva a far rimbalzare idee per smuovere la politica, per avvertirla che la domanda di cambiamento che c'è è forte e non deve essere sottovalutata, che non bisogna solo fare ma è necessario fare bene e subito. Un luogo della parola utile e del pensiero. Parola e pensiero restituiscono forza agli ideali avvizziti, rinnovano le persone che hanno da raccontare e riconsegnano speranza e vigore ai giovani messi all'angolo da questo tempo di miserie. Parola e pensiero chiedono, pretendono, passioni forti, visioni suggestive e un confronto alto sul futuro di questa regione speciale. Che niente sia scontato, che niente sia considerato già scritto e che tutto sia alimentato dal coraggio e da sentimenti forti. Quelli che ci ricorda Emilio Colombo, un giovane di 90 anni che parla di ideali e di spirito giovanile. Per questo a “Millepassi” non chiedete candidati ma un contributo di pensiero per questa terra ideale. paoloalbano@tiscali.it

DI SANZA SULL’ABOLIZIONE DEL LISTINO LA decisione del Governo di impugnare la riforma della normativa elettorale regionale con cui finalmente si prevedeva l’abolizione del listino, se da un lato ne ha rinviato la sua applicazione alla prossima legislatura, dall’altro ha avuto il merito di aprire un dibattito costruttivo sui principi da rispettare nella sua composizione. Un tema che va affrontato pubblicamente poiché lo ritengo essenziale per recuperare un rapporto diretto con i cittadini. Il listino nasceva al di fuori dei classici schemi politici con l’obiettivo di offrire la possibilità a personalità di un elevato livello culturale e professionale di poter contribuire allo sviluppo della propria Regione. Nei fatti e nel tempo, però, il listino e la sua funzione non hanno rispettato la ratio dellanorma ma, alcontrario, sonodiventati oggetto di compensazioni politiche spesso fondate su interesse singoli e non collettivi. Credo, dunque, sia giunto ilmomento storico e politico, anche in seguito al dibattito che si è tenuto in aula sull’abolizione del medesimo listino, di affrontare a viso aperto il tema partendo da alcuni presupposti. Il primo riguarda, come già detto, l’utilizzo improprio del listino rispetto alla sua funzione originaria. Il secondo riguarda il rischio che, pur nel rispetto della sua funzione originaria, tramite il listino si può portare in Consiglio Regionale personalità “libere”da responsabilità politiche non propriamente utili alle maggioranze. Il terzo, infine, riguarda l’attuale situazione politica regionale: al momento sono sette le liste a confronto nelle prossime elezioni regionali, il che implicherà prevedibilmente una frammentazione interna al Consiglio regionale che non garantirà la necessaria stabilità. Preso atto, quindi, che anche in questa consultazione bisognerà necessariamente individuare candidati da inserire nel listino, credo sia il caso di impegnarci almeno moralmente affinché questo spazio elettivo eviti i rischi sopra descritti e consenta attraverso il suo uso di portare in Consiglio Regionale rinnovamento, genere, qualità e rappresentanza territoriale, difficilmente garantibili attraverso la conquista diretta del voto. Per fare questo ed al fine di garantire una maggioranza stabile all’interno dell’Assemblea regionale, penso che debba essere proprio il PD ad indicare almeno due componenti nel listino, e questa indicazione è un diritto-dovere che va riconosciuto al partito di maggioranza relativa della coalizione perché questo stesso partito assuma su di sé l’onere di una governabilità efficace, certa e duratura per la prossima consiliatura.

TORO 21/4 - 20/5

Non sarete di certo a corto di fascino, quindi potrete elargirlo a destra e a manca per ottenere qualcosa in cambio, piccoli favori che però vi torneranno molto utili.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Il senso della qualità come misura di tutte le cose di ROSARIA SCARAIA C'È tutta una letteratura sulla fenomenologia semiseria del masochismo femminile,”il brutto delledonne”.Il genere femminileè abilissimo a farsi del male in mille modi e occasioni diverse. Caro,Adduce, politico a tutto tondo “i tavoli di coalizione”sono “il brutto della politica”! Politica e imprenditoria, la politica con le sue stanze è lontana dai cittadini,vicina agli imprenditori:la sfida. Il centrosinistra compatto sostiene Adduce e,gli adoratori del complotto perfetto? Nella loro tragicomica verità,affari e politica,sono prodotti della nostra cultura e un politico maturo ne conosce i meccanismi,potrà tentare di ridurre il danno. Non pianga per il caso Udc,Tosto è un imprenditore, a Matera manca la Politica…e il “dottor Saputo”lo sa. Se non abbiamo il coraggio di ristabilire un autentico senso della distanza tra gli uomini,e di lottare personalmente per questo affonderemo nell'anarchia dei valori umani.| L'impudenza,la cui essenza consiste nel disprezzo di ogni distanza umana, una caratteristica del volgo,così come l'intima insicurezza,il mercanteggiare con l'impudente,il corteggiarlo per guadagnarsene il favore e il mettersi al livello del volgo sono la strada per involgarire se stessi. Quando uno non sa più ciò cui è tenuto verso se stesso e verso gli altri, quando viene meno il senso della qualità dell'uomo e la forza di mantenere le distanze,allora si è a un passo dal caos. Chi per amore della tranquillità materiale è troppo tollerante con l'impudenza,costui ha già rinnegato se stesso e lascia che la marea del caos rompa gli argini proprio lì dove era il suo posto di guardia,e così diventa colpevole

nei confronti del tutto. Noi ci troviamo al centro di un processo di involgarimento che interessa tutti gli strati sociali;e nello stesso tempo ci troviamo di fronte alla nascita di un nuovo stile di nobiltà che unisce uomini provenienti da tutti gli strati sociali finora esistiti. La nobiltà nasce e si mantiene attraverso il sacrificio,il coraggio e la chiara cognizione di ciò cui si è tenuti nei confronti di sé e degli altri;esigendo con naturalezzail rispetto dovuto a se stessi e con altrettanta naturalezza | portandolo agli altri,sia in alto che in basso. Si tratta di riscoprire su tutta la linea esperienze di qualità ormai sepolte,si tratta di un ordine fondato sulla qualità. La qualità è il nemico più potente di qualsiasi massificazione. Dal punto di vista sociale questo significa rinunciare alla ricerca delle posizioni preminenti,rompere col divismo,guardare liberamente in alto e in basso,specialmente per quanto riguarda la scelta della cerchia intima degli amici;significa saper gioire di una vita nascosta ed avere il coraggio di una vita pubblica. Sul piano culturale l'esperienza della qualità significa tornare dal giornale e dalla radio al libro,dalla fretta alla calma al silenzio,dalla dispersione al raccoglimento,dalla sensazione alla riflessione,dal virtuosismo all'arte,dallo snobismo alla modestia,dall'esagerazione alla misura. Sul piano politico significa spezzare il circolo vizioso tra domanda sociale e offerta politica improprie. Le quantità si contendono lo spazio,le qualità si completano a vicenda. Buon lavoro, o le elezioni son perse!

Un manifesto per la nuova Europa improntato allo spirito del gruppo Coppet TRACCIARE una nuova via per il futuro dell'Europa, che sia improntata allo spirito lungimirante e sempre attuale che ispirò il “Gruppo di Coppet”, tra la fine del '700 e gli inizi dell'800. Rilanciare, a distanza di duecento anni, con i mezzi e l'esperienza di oggi, quello che fu il pensiero e il programma di alcuni intellettuali, animati dalla passione civile e culturale di Madame de Staël. Con questi obiettivi è nato il “Gruppo degli amici di Coppet” che, come punto di partenza, ha varato il “Manifesto dell'Europa di Coppet”, come base ideale e propositiva di impegno futuro. Il Manifesto vuole sollecitare la riflessione e l'iniziativa per la costruzione di un'Europa che: punti sulla società civile, la cultura, le forze sociali e le imprese; salvaguardi le realtà locali e le diversità; valorizzi il ruolo dell'inizia-

tiva economica, delle attività familiari e delle piccole e medie imprese; promuova la conoscenza, la ricerca e l'innovazione come motore di integrazione comunitaria; coinvolga i giovani e ne esalti l'entusiasmo e la freschezza operativa; affermi i diritti umani, le pari opportunità, il multilateralismo; eserciti nel mondo una leadership europea con tutta la cultura e la tradizione di cui è portatrice. La prima riunione operativa del Gruppo si è tenuta a Roma, nella sede della biblioteca della Camera dei deputati, su iniziativa del vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella. Nel mese di maggio il Manifesto e l'Associazione verranno presentati ufficialmente presso il Parlamento europeo di Bruxelles e per quella occasione è previsto un incontro con le autorità europee.

Non sarà tempo di bugie, quindi cercate di essere il più sinceri possibile con chi vi sta vicino e che pretende un po' di altruismo! Invece di prendere scuse!

CANCRO 22/6 - 22/7

In questa giornata potreste avere una piccola sorpresa da una persona che vi sta vicino e dalla quale non vi aspettereste tanto interessamento.

LEONE 23/7 - 23/8

Dovrete tenervi pronti, poiché potrebbe accadere qualcosa di magnifico ad uno dei vostri progetti! Se da tempo stavate cercando sovvenzioni e riconoscenza!

VERGINE 24/8 - 22/9

Potreste avere una piccola discussione con una persona che vi sta molto vicino, che quindi potrebbe essere il vostro partner, il vostro migliore amico!

BILANCIA 23/9 - 22/10

Dovrete rivolgere molta attenzione, ad una relazione che potrebbe vedervi coinvolti indirettamente, ossia ad una relazione che coinvolge altre persone!

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Avrete buone possibilità di fare felici le persone che vi sono vicine, ma dipenderà da voi e dal vostro impegno! La famiglia richiede la vostra presenza!

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Sarà il vostro turno per conquistare qualcuno, quindi se vi trovate nella situazione di chi non sa che fare con una persona che vi piace, fatevi sotto ugualmente!

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Sarà inutile andare avanti e indietro per cercare di trovare delle idee esaltanti, poiché più ci penserete e più non vi verrà nulla. In fondo, non è così indispensabile!

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Qualcosa potrebbe non andare come vorreste, nel senso che invece di protagonisti, potreste ritrovarvi a ricoprire un ruolo marginale!

PESCI 20/2 - 20/3

Sarete molto abili a trattare con le persone, soprattutto se guarderete al di là della superficie, riuscendo a carpire la vera anima di chi vi sta intorno.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

13

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Petrolio e ambiente Presentato il progetto. Santochirico: vigilerà sul rispetto della legge

Osservatorio, nuova promessa I sindaci d’accordo con la proposta della Regione. Sede a Marsico Nuovo UN “POLO informativo sull'ambiente”, questo l'obiettivo principale dell'Osservatorio Ambientale presentato ai sindaci del Comitato di Coordinamento del Programma Operativo Val d'Agri ieri mattina presso la sala Verrastro della Giunta Regionale. Positiva la valutazione della proposta elaborata dalla Regione per la costituzione di un Osservatorio, la cui sede dovrebbe essere Marsico Nuovo, capace di creare raccordo tra realtà già operanti nei diversi ambiti per lo sviluppo di azioni sinergiche nell'interesse della cittadinanza e dell'ambiente. Da sempre elemento rivendicato a gran voce, in particolare dalle associazioni ambientaliste, come punto del Protocollo d'intenti tra Regione ed Eni non ancora messo in atto, l'organismo era previsto come misura di compensazione ambientale in relazione al progetto di sviluppo petrolifero dell'area della Val D'Agri. Sottolineata dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, «l'importanza di procedere alla costituzione dell'Osservatorio Ambientale, che dovrà essere un luogo, accessibile a tutti (cittadini, associazioni…), nel quale sarà possibile monitorare quantità e qualità dell'attività estrattiva e di tutte le sue implicazioni ambientali e sanitarie, ottenendo informazioni, valutazioni, chiarimenti. Si costruisce, in sostanza, una rete avanzata e ade-

Centrale del Mercure

Battaglia di comunicati tra fautori e nemici COMINCIANO a farsi sentire i fautoridella CentraledelMercure, dopo anni in cui a fare chiasso sono state soprattutto i cittadini che la osteggiano. Varie sigle sindacali, L’Unsic (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori, il Consorzio legno Calabria e il Consorzio Legno delle Due Sile e il Comitato pro Centrale Valle Mercure hanno indetto una manifestazione di protesta nella città di Cosenza, per venerdì 19 febbraio prossimo, «al fine - si legge in un comunicato - di rimuovere le immotivate inerzie di quanti con i loro comportamenti non consentono, con la messa in esercizio della centrale Enel». I firmatari di questa nota avevano chiesto un incontro al prefetto di Cosenza che però non li ha convocati. Si esprimono in senso opposto Lo affermano in un comunicato il consigliere e l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Potenza di Sinistra ecologia e libertà (Sel) Ivan Vito Santoro e Paolo Pesacane. Per i due, la Conferenza di servizi a Cosenza dl prossimo 16 febbraio (per riprendere l’iter autorizzativo) con Provincia di Cosenza, Comune di Laino Borgo ed enti calabresi «conferma che si vuole procedere non tenendo conto anzitutto dei comuni lucani, Rotonda e Viggianello in primis».

Il Centro Olio di Viggiano

guata tecnologicamente, ma anche un link, un punto di conoscenza nel quale ogni cittadino potrà trovare informazioni sull'attività estrattiva». Un luogo, l'osservatorio, che dovrà verificare il rispetto delle prescrizioni e dei vincoli, derivanti da provvedimenti sia statali che regionali, in materia di impatto ambientale di singoli interventi o opere. Sotto esame anche la compatibilità di attività e opere già in essere, con riferimento ai principi dello sviluppo sostenibile e della tutela e conservazione della diversità biologica, proponendo alla Regione Basilicata, se necessario, le più adeguate misure per l'atte-

nuazione e/o eliminazione degli impatti rilevati. Non un semplice centro dove raccogliere dati ma un punto sinergico e propositivo. L'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, ha precisato che l'Osservatorio promuoverà iniziative per assicurare il diritto dei cittadini ad ottenere una corretta e documentata informazione sulle problematiche ambientali del territorio e sulla salute, e ancora sarà da supporto comunicativo alla filiera agroalimentare e zootecnica per l'accertamento delle condizioni ambientali necessarie per lo sviluppo del settore locale. Francesca Gresia

Quattro aree di attività QUATTRO le aree di attività del neo osservatorio ambientale: un'area gestione dati, un'area comunicazione e informazione per la sensibilizzazione sulle tematiche strategiche, un'area ricerca e sostenibilità, un'area amministrativa per il bilancio. Una stima dei costi di gestione e del personale pari a 350.000 euro che dovranno coprire le quote spettanti alla Regione Basilicata. Dal canto suo, l'Eni, secondo quanto previsto nel contratto, dovrà mettere a disposizione dell'Osservatorio per quindici anni dall'avvio della sua operatività una sede perfettamente funzionante non inferiore a 150 metri quadri, dotata di sistemi informativi e software compatibili con quelli regionali allo scopo di consentire uno scambio di dati. Sarà, inoltre, compito dell'Eni consentire, ai componenti dell'Osservatorio, l'utilizzo di attrezzature e mezzi di trasporto disponibili nell'ambito dell'attività operativa della società petrolifera per agevolare i sopralluoghi e le ricognizioni nell'area in-

teressata dalla coltivazione petrolifera per le attività di rilevamento e monitoraggio. Eventuali studi e approfondimenti, fino ad oggi realizzati da Eni in materia ambientale, saranno a disposizione dell'Osservatorio affinché possano essere utilizzati in relazione alla tematica specifica della salvaguardia ambientale nella Val d'Agri, trasferendo in tal modo esperienze acquisite nel campo internazionale. Quattro i componenti che gestiranno l'osservatorio. Un presidente corrispondente a quello della giunta regionale o l'assessore al ramo delegato che lo rappresenta, con compiti di vigilanza e controllo sull'esecuzione delle decisioni. Al comitato di Rappresentanza Territoriale il compito di fornire indirizzi di carattere generale per garantire il rapporto con le istituzioni e le comunità, al comitato tecnico-scientifico la consulenza sulle materie scientifiche, tecniche, ambientali e sanitarie. fra. gre.

Eni: «Mancano autorizzazioni». Anche il gas soffre

Petrolio in picchiata Nel 2009 il peggior risultato dal 2002 NON SI estraeva così poco petrolio, in Basilicata, dal 2002. Per essere precisi, nel 2009 sono state prodotte dal sottosuolo lucano 3.155.531 tonnellate di greggio. L’anno precedente si erano sfiorati i quattro milioni di tonnellate. Nel 2007 le tonnellate sono state 4.360.776. Il 2006 un po’ di meno: 4.312.690 tonnellate. Il 2005 si era mantenuto su buoni livelli: 4.386.036 tonnellate di petrolio estratto. Il 2004 era stato sicuramente un anno molto più povero, ma comunque superiore al 2009: 3.369.505 tonnellate. Il 2003 ci andava vicino: 3.262.539 tonnellate. Ed ecco che, andando a ritroso nel tempo, si arriva al 2002, quando la produzione fu inferiore a quella dell’anno scorso: 2.638.114 tonnellate. I dati sono quelli certificati dall’Unmig, l’ufficio del ministero dello Sviluppo economico che si occupa di idrocarburi. L’Eni non commenta la questione se non dicendo: «Il motivo sono autorizzazioni non ottenute, il che non ha consentito l’allacciamento di alcuni pozzi (all’oleodotto, ndr)». Al telefono non si riesce ad otte-

nere niente di più. Quali autorizzazioni, per quali pozzi, da quanto tempo, per quali motivi? Non si sa. Non va meglio contattando, sempre al telefono, il Distretto meridionale di Viggiano, centro decisionale dell’Eni nel Mezzogiorno d’Italia. Il dirigente, Pietro Guarnieri, fa sapere tramite terza persona che non è sua competenza parlare con la stampa. Si può immaginare che a non essere collegati sono alcuni pozzi del territorio di Calvello per i quali da anni si sta costruendo una conduttura che porterà all’oleodotto della Val d’Agri. Ma un pozzo che non dà ancora petrolio può influenzare la produzione impedendone l’aumento, non facendola diminuire. Evidentemente - se la stringata versione Eni è il problema effettivo - si tratta di pozzi da cui prima si estraeva e il cui greggio veniva poi trasportato a Taranto tramite autocisterna. Dunque, non nuove trilevvazioni ma pozzi messi temporaneamente a riposo in attesa di allacciamento. Certo, viene il dubbio che i giacimenti della Val d’Agri abbiano raggiunto il picco massimo di operatività e stiano cominciando

la linea discendente della propria parabola produttiva. La concessione Val d’Agri mette insieme concessioni precedenti. Il 28 dicembre del 2001 il dirigente del ministero Sergio Garribba firma un decreto con cui autorizza l’unificazione delle concessioni “Grumento Nova” e “Volturino” e autorizza un programma di sviluppo che prevede la perforazione di numerosi pozzi. Oggi risultano attivi solo “Monte Alpi 009” e “Monte Enoc 010”. La concessione “Val d’Agri” appartiene a Eni e Shell. Prima avevano rispettivamente le quote del 66 e del 34 per cento. Nel 2008 un decreto del dirigente Rosaria Romano autorizza la revisione di quelle quote. Da allora sono del 60,77 per cento (Eni) e 39,23 per cento (Shell). La diminuzione della produzione lucana di oro nero influisce in maniera notevole sui dati nazionali. Nel 2009 - si leggeva ieri sulle pagine web del Quotidiano Energia - la produzione italiana di petrolio è stata di meno di 4 milioni e mezzo di tonnellate, il 14,5 per cento in meno rispetto al 2008 (erano oltre 5 milioni e 220.000 tonnellate.)

Pozzi petroliferi

Anche il gas va male: estratti in Italia 7,91 miliardi di metri cubi, ossia il 12,8 per cento in meno dei 9,07 miliardi del 2008. Ma il dato nazionale è il più basso dal 1980 (e solo perché è da quell’anno che il governo pubblica i dati: potrebbe essere un record negativo anche rispetto a periodi precedenti). La Basilicata - che in Italia è di gran lunga la regione più produttiva per il petrolio - relativamente al gas viene dopo i giacimenti marini della Sicilia ma è prima della classe sulla terraferma. Anche in questo campo la produzione è la più scar-

sa degli ultimi cinque anni. Insomma, la produzione cosiddetta “domestica” di idrocarburi è calata, e di molto, dappertutto. I casi sono tre: problemi burocratici autorizzativi; naturale diminuzione delle riserve; decisione delle compagnie di stringere i rubinetti. Un’ipotesi - quest’ultima - che andrebbe contro la stessa politica dell’Assomineraria, che da anni va predicando il desiderio di sfruttare il sottosuolo italiano quanto più si può. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 ore in Basilicata

14


Sulle frequenze di Telecento arriva il notiziario di Blu Tv. L’annuncio di Postiglione su facebook

Un tg “alternativo” per i lucani Altieri annuncia: «Correrò alle comunali ma il progetto non ha nulla di politico» SARÀ una svolta nel panorama dell’informazione televisiva per i lucani, e una sfida imprenditoriale con pochi precedenti. Dalla prossima settimana anche gli spettatori del capoluogo potranno scegliere tra i servizi della testata regionale della Rai, e il notiziario di Blutv in onda in analogico sulle frequenze di Telecento. L’annuncio arriva direttamente dall'istrionico patron del gruppo editoriale “La farfalla”, Bonaventura Postiglione, una vita da romanzo sempre a spasso nell'etere, e da ultimo il dolore per le disavventure giudiziarie del figlio Giuseppe, giovane presidente del Potenza calcio, arrestato lo scorso 23 novembre a tutt'oggi in carcere con una serie di accuse molto pesanti. Anche questa volta, prima che ai media tradizionali, la notizia è stata affidata alla bacheca di uno dei più noti social network. Postiglione ha evidenziato che nascerà un palinsesto dove verranno ospitati tutti vecchi i format. Stiano tranquilli gli appassionati di “Potenza che lavora”, programma cult in presa diretta condotto da Postiglione in persona, che potranno seguire le passeggiate di “Zi'Accale” (questo il soprannome di famiglia), su tutto il territorio regionale, in analogico, sul satellite, e dal 2011 sul digitale. L'accordo è stato sottoscritto dal notaio lo scorso venerdì, dopo alcuni mesi di

“DEL VOSTRO PETROLIO NON SI PARLA IN TV” segue dalla prima

Bonaventura Postiglione

Mario Altieri

limatura. La proprietà delle frequenze dell'emittente storica di Rionero passa nelle mani di Mario Altieri, costruttore di Scanzano Jonico, e già esponente politico di Alleanza nazionale, sindaco ai tempi della rivolta contro il deposito di scorie, editore del gruppo Blutv (fino al 2004 si chiamava Telecapospulico, e aveva sede a Roseto in provincia di Cosenza), coinvolto nel 2005 in una brutta vicenda per brogli elettorali, pronto a ricandidarsi per le elezioni comunali del prossimo anno. Per Altieri «l'indipendenza del progetto editoriale rispetto alla politica e ai poteri economici che la condizionano», non potrà venir meno solo per il rinnovo del suo impegno diretto nella competizione per le amministrative, e l'obiettivo resterà quello di offrire un'informazione libera ai cittadini, rispondente ai loro interessi, più che a quelli dei “padrini” e dei “po-

tentati”. Perciò sarebbe fuori luogo qualsiasi associazione ideale a uno dei candidati per le prossime regionali. Tra qualche mese con lo switch al digitale anche in Basilicata solo le frequenze di Telecento riusciranno ad ospitare fino a sei diversi canali, quindi non sfugge la prospettiva della creazione di un vero e proprio polo locale televisivo. Intanto il telegiornale andrà in onda in diretta per tre volte, in anticipo di appena cinque minuti rispetto all'informazione targata Rai, e il direttore incaricato è un giovanissimo, Gianluca Boezio, un figlio d’arte dal momento che la madre è un altro noto mezzobusto della tv, la giornalista Rai Celeste Rago. Boezio dovrà vedersela con l'esperienza del nuovo caporedattore del Tgr Oreste Lopomo, che è anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata. Leo Amato

Se per “parlare in televisione del petrolio della Basilicata” s'intende che non se ne occupano, non dico tutti i giorni, TG 1, TG 2 o TG 3, forse gli occasionali interlocutori non hanno poi torto. Certo, nessuno pretende che i telegiornali della RAI riescano a far comprendere che Basilicata e Lucania sono la stessa cosa. Ma che l'informazione diretta al Paese non trascuri questa piccola e non insignificante terra del Mezzogiorno sembra quanto meno legittimo auspicarlo. E forse pretenderlo finanche. La storia dell'informazione che dalla Basilicata si dirige verso il resto del mondo non è una questione recente. Il terremoto del 23 novembre '80 sembrava avere colmato autorevolmente lacune antiche, fornendo al Paese spesso in tempo reale notizie e dati che in fondo servirono a dare la dimensione dell'accaduto e a far sapere al Nord dell'esistenza di questa regione, molto remota e molto dimenticata, purtroppo. Quasi per sua stessa vocazione! Ma dal terremoto dell'80 sono trascorsi tre decenni, durante i quali l'immaginario collettivo nazionale (quello di via Manzoni, a Milano, per intenderci) ha finito prevalentemente per orientare la sua attenzione su Potenza come sede del processo al fotografo Corona. E su ben poche altre cose, se si escludono le visite di Papi, capi di Stato e di Governo rese per fortuna alla Basilicata. Se vivere nel cantuccio non è il massimo, per questa terra, allora ci si chiede quali sono oggi i compiti del servizio pubblico radiotelevisivo, a fronte di una domanda di informazione qualificata e incalzante. Ec-

co il problema di fondo, che si pone nel momento in cui la redazione RAI di Potenza richiama su di sé inevitabilmente un interesse di carattere nazionale, per di più con il cambio della guardia al vertice. A Renato Cantore succede infatti Oreste Lopomo. La necessità di un rilievo nazionale per i lucani non è un'opzione. Tutt'altro. E' un'esigenza vera per sottolineare adeguatamente i meriti di una regione che, oltretutto, partecipa alla bolletta energetica nazionale con una quota del dieci per cento. E non solo. Una regione ricca di cervelli dove esiste, ad esempio, la più interessante struttura italiana per la tutela della biodiversità che corrisponde al nome di Codra Mediterranea, capace di ricerche e studi di altissimo livello. Mi domando: possibile che si debbano attendere eventi disastrosi per essere alla ribalta della cronaca nazionale? La ricchezza delle rubriche, delle trasmissioni, dei programmi della RAI è tale da consentire spazi e riflessioni adeguati alla posta in gioco. Di questo si è parlato sul finire dell'anno in un convegno con Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio RAI. Tra le trasmissioni più note c'è Ambiente Italia. Esistono poi varie possibilità in una programmazione televisiva e radiofonica di assoluta ricchezza e di ottimo livello. Allora perché non utilizzarle? La Basilicata è profondamente cambiata rispetto all'immagine di una terra che avanza soltanto a dorso d'asino giacchè non sa scegliere altro mezzo di locomozione. E' fuori dubbio. Perché dunque non può o non deve accedere a una ribalta nazionale? Rocco De Rosa

Le parti si sono confrontate ieri in Regione. Giovedì nuova riunione

Agile, ancora un passo avanti Stesso contratto di riferimento e più garanzie per i lavoratori POTENZA - Buone notizie giungono dal Palazzo di via Anzio per i lavoratori dell’Agile, la società che gestisce i servizi informaticidella Regione, al termine dell’incontro che si è svolto ieri tra le parti. E’ stato concordato, infatti, lo stesso contratto di riferimento per entrambe le società, Datacontact e Lucana Sistemi, che si apprestano a subentrare ad Agile. Un passo avanti importante perché garantisce l’assorbimento di tutte le 101 unità lavorative, contemporaneamente, a partire dal prossimo 23 febbraio, data in cui le due nuove aziende subentreranno di fatto . Gli scogli più grandi, quelli che la scorsa settimana avevano portato i dipendenti Agile alla proclamazione dello sciopero, e quindi al blocco dei servizi fondamentali, come quello del cup (centro di prenotazione unico), provocando molti disagi. Ora, per i lavoratori, che questa mattina si riuniranno in assemblea per analizzare i contenuti della riunione di ieri, rimane lo stato di agitazione. Le parti, invece, torneranno a incontrarsi il prossimo giovedì. Ma, ormai, sembra che il grosso sia fatto. Se gli impegni saranno confermati il passaggio del prossimi 23 febbraio dovrebbe essere quasi indolore, garantendo gli stessi servizi attualemente erogati.

NARDIELLO SU RIFORMA CONSORZI INDUSTRIALI

«Con l’avvio del nuovo percorso prevalga la discontinuità con il passato» I lavoratori Agile

POTENZA - Dopo l’approvazione della legge di riordino dei consorzi industriali che, le aspettative dei lavoratori sono tutte rivolte alla nuova fase di industrializzazione che si sarà in grado di determinare. E’ il quanto sostiene il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Giacomo Nardiello, sottolineando che «un primo banco di prova per la migliore attuazione della normativa è rappresentata dalla vertenza dei lavoratori Argaip. «Anche per questo – aggiunge – la nomina dei due nuovi commissari deve segnare una discontinuità con il passato e nel metodo deve tenere conto non solo di criteri di professionalità ed affidabilità ma anche di stretta sintonia con i programmi di sviluppo industriale e produttivo definiti dalla Giunta e dalla maggioranza di centrosinistra. Come insegna la

“vicenda Apt” non abbiamo più bisogno di manager che al di là della convegnistica, di viaggi e dei progetti di carta non portano a casa risultati apprezzabili». Secondo il capogruppo del Pdci «l’avvio dell’attuazione della legge sui Consorzi Asi è un’occasione per fare il punto dei problemi esistenti in ciascuno degli otto nuclei industriali del Potentino e in Valbasento per affrontare le questioni dei costi di produzione che rappresentano per molte piccole e medie imprese l’ostacolo maggiore per reggere la competitività. In proposito ci aspettiamo dalla Sel indicazioni puntuali su come utilizzare le grandi risorse energetiche (petrolio e gas ma anche energie alternative) e dall’Ambito Territoriale Ottimale sull’acqua in modo da ridurre almeno i costi di approvvigionamento energetico ed idrico».

IL GIUDIZIO DI UIL E UILCA “Con Intesa San Paolo un accordo estremamente importante» «La presenza dei segretari generali della Uil e della Cisl, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni, alla conferenza stampa di oggi a Roma per illustrare la posizione in merito all'accordo a sostegno dell'occupazione firmato nei giorni scorsi con Intesa Sanpaolo da Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Silcea, Sinfub, Ugl e Uilca, che prevede tra l'altro l'apertura a Potenza di un Centro Servizi con circa 150 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, è la conferma della rilevanza che il sindacato attribuisce all'accordo». E' quanto si rileva in una nota congiunta delle segreterie Uil e Uilca della Basilicata. «Con centinaia di persone in cassa integrazione e altrettante sull'orlo della perdita di posti di lavoro - si legge nella nota - - questo accordo va in controtendenza perche' ci si impegna ad assicurare posti di lavoro sviluppando attivita' in Italia piuttosto che delocalizzarle».

Bollettino Ufficiale delle Vendite A cura di Istituto Vendite Giudiziarie Via Isca del Pioppo snc-85100 Potenza Tel./Fax 0971-54090 Asta di primo incanto del 19.03.2010 presso i custodi: • ore 09,00 in Savoia C.da Perolla n.20:arredo ufficio composto da poltrona -scrivania-computer- telefono- fax- stampante hp- mobile inlegnosedia- mobile in metallo- 28 tavoli- il tutto a partire da € 1.200,00; • ore 10,00 in Tito alla Via S. Vito snc:bancone refrigerato a partire da € 9.000,00; • ore 11,30 in Pietragalla – Piano S. Nicola: trasformatore trifase- pesa – scrivania- strumento denominato Misuratore per geometri marca Officine Galileo- il tutto a partire da € 7.300,00; • ore 16,00 in Potenza presso la sede dell'I.V.G. Di Potenza: r.g.e. 557-09: televisore LG, credenzone. Divano biposto-frigorifero – il tutto a partire da € 3.700,00; r.g.e.1079-08: autovettura Lancia K di colore blu a partire da € 5.000,00; r.g.e. 976-09: trattore blu 9500 special a partire da € 2.000- trattore rosso Fiat agri a partire da ? 6.500,00- trattore rosso Fiat 42 DT a partire da € 1.500,00; r.g.e. 300-09: caldaia Ivar con bruciatore e quadro elettrico- comporessore Erc- n.2 serbatoi da cinquecento litri- essicatore Friulan-il tutto a partire da € 3.000,00; r.g.e. 1415-08:impastatrice Sigma a partire da € 2.000,00. Se i beni dovessero restare invenduti, il giorno 19.04.2010 si procederà al secondo incanto con riduzione del 20% del prezzo di base d'asta. Prot. 2551- autovettura Fiat Stilo tg. CC 510 JG a partire da € 1.000,00; prot. 2554-motociclo piaggio Liberty a partire da € 100 ; • ore 09,15 Via Appia nord n.100 – prot. 2553 : autovettura BMW tg. AV451 PW a partire da € 200; In caso di asta deserta ,il secondo incanto si terrà il giorno 26.03.2010 con riduzione del 30% del prezzo di base d'asta- in caso di ulteriore asta deserta il terzo incanto si terrà il giorno 09.04.2010 con ulteriore riduzione del 30%. Si precisa che il prezzo ridotto comunque non potrà essere inferiore a € 40,00 per i veicoli a due ruote ed € 150,00 per le autovetture.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 15

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Agricoltura, il presidente De Filippo incontra le organizzazioni professionali di categoria

Un tavolo per l’acqua meno cara Inizia il percorso della manovra anticiclica per ridurre i costi POTENZA - «Un’operazione anticiclica applicata per un determinato periodo di tempo per superare le difficoltà del mondo agricolo». E’ questa la decisione presa ieri dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, durante un incontro in Regione a cui hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, le organizzazioni professionali (Coldiretti, Cia, Confragricoltura e Copagri), l’Autorità di bacino per discutere delle nuove tariffe dell’acqua per uso irriguo. Sarà convocato per lunedì 15 febbraio, presso il dipartimento Agricoltura il tavolo permanente costituito dalle organizzazioni di categoria, dall’Autorità di bacino e dai consorzi di bonifica per delineare un quadro sinottico della situazione da consegnare a De Filippo e lavorare su un programma di iniziative a medio termine per la gestione dell’acqua. Dal primo luglio l’ente di irrigazione (Eipli) ha applicato una tariffa pari a 0,01549 riferita al costo industriale dell’acqua per l’uso agricolo. Questo comporterebbe per i consorzi di bonifica un’ulteriore spesa di 3,3 milioni di euro all’anno che verrebbero addebitati alle imprese agricole che a loro volta si vedrebbero raddoppiare le attuali tariffe di acqua irrigua. Assenti all’incontro rappresentanti dell’Eipli in quanto ente commissariato e tenuto alla mera applicazione delle leggi. Al tavolo di lavoro istituito parteciperà, insieme ai consorzi di bonifica, anche l’ente di irrigazione. «È un’operazione non ripetibile, ma servirà per stimolare i consorzi a recuperare la gestione virtuosa del bene acqua e a contribuire al recupero di competitività delle aziende agricole». «Stiamo lavorando a dare una maggiore interconnessione ai nostri schemi idrici – ha detto il direttore generale dell’Autorità di bacino, Michele

Riunione aggiornata a lunedì prossimo

Vita - Da informazioni dell’ente irrigazione, che è il soggetto attuatore, apprendiamo che saranno completati i lavori di vettoriamento dell’acqua dalla traversa sul Sarmento alla diga del monte Cotugno entro novembre. In questo periodo, nei lavori di costruzione della galleria di trasporto dell’acqua si stanno verificando le capacità drenanti di alcuni pozzi e, se l’esito sarò positivo, possiamo contare su 60 – 80 milioni di metri cubi di acqua ad opera compiuta. Per quanto riguarda il sifonamento sul fiume Sauro, l’Autorità di governo è interessata a ripristinare le opere di sbarramento che consentirebbero il prelievo di 30 milioni metri cubi. Abbiamo già richiesto il finanziamento su un progetto di 13 milioni di euro». «L’esigenza – ha concluso Viti - è quella di collegare un’operazione emergenziale a un’impresa di medio respiro che punti a realizzare

la riforma dei consorzi di bonifica, la risistemazione delle reti e l’uso dell’agroenergia». «Per un’agricoltura di qualità e per essere competitivi sul mercato - ha detto il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto - l’acqua è una risorsa di primaria importanza che va programmata e gestita e, in questa fase congiunturale, un aggravio dei costi contribuirebbe a danneggiare il settore che invece va rilanciato. Il problema non è solo in termini di costi, ma anche di servizi. Il mondo agricolo non si sottrae ad una diversa determinazione della tariffa dell’acqua irrigua, ma un maggiore costo potrà essere giustificato alle imprese agricole solo a fronte di nuovi servizi e di un’alta efficienza». Il presidente della Cia, Donato Distefano, ha chiesto un’idea progettuale stabile sulla risorsa acqua e a pensare a un riuso della stessa.

Confcooperative Basilicata e Federsolidarietà

Bruno è il nuovo presidente Si è chiuso il congresso con il rinnovo delle cariche regionali GIUSEPPE Bruno è stato eletto all’unanimità presidente regionale di Federsolidarietà/Confcooperative Basilicata. Si è conclusa così, venerdì scorso, la fase congressuale lucana che, oltre al presidente, ha eletto anche il nuovo consiglio regionale con i suoi 20 componenti, espressione dell’intero territorio regionale, e i due presidenti provinciali Biagio Peluso per la provincia di Potenza e Mimmo Di Matteo per quella di Matera . «Occorre coniugare le politiche di coesione con le politiche di sviluppo - ha dichiarato Bruno - intervenire sulle sacche di disagio sociale, per elevare i diritti di cittadinanza e migliorare la qualità della vita

su tutto il territorio regionale». Bruno ha sottolineato, inoltre, che tra gli obiettivi da perseguire durante il mandato vi è la necessità di rispondere in maniera unitaria ai bisogni espressi dalle persone. «E’ determinante - ha detto ancora - creare e rafforzare sinergie fra diversi attori economici e istituzionali, contrastando qualsiasi movimento stanziale che si contrappone alle dinamicità evolutiva delle azioni. Occorre quindi una maggiore contaminazione fra imprese e istituzioni in azioni programmate. La differenziazione dei servizi e dei settori di intervento è azione necessaria a garantire un equilibrio costante e rappresenta un fattore

di contrasto alle crisi che protegge non solo il capitale sociale, economico ma soprattutto il nostro capitale umano». Nel discorso del neo eletto presidente non sono mancati riferimenti alla continua riduzione dei capitoli di spesa per quanto concerne la spesa socio-assistenziale, ai ritardi con i quali la regione accredita le risorse ai comuni e a come molte volte gli stessi utilizzano impropriamente le risorse vincolate ritardando i pagamenti. Federsolidarietà rappresenta il settore della cooperazione sociale in Confcooperative Basilicata: associa oltre 100 cooperative con un fatturato aggregato che supera i 33 milioni di euro.

Il progetto sperimentale di 12 mesi presentato dall’assessore Potenza contro truffe e malattie

Suini, identificazione individuale per carni più sicure POTENZA - Carni suine più sicure dal punto di vista sanitario. Arriva Bass, acronimo di “Basilicata Suini Sicuri”. Si tratta di un progetto sperimentale di 12 mesi per la tracciabilità individuale dei suini. Ieri mattina, la presentazione del sistema durante una conferenza stampa presso il dipartimento regionale alla Salute. A presentare l'iniziativa, l'assessore Antonio Potenza e il responsabile dell'ufficio veterinario, Gerardo Salvatore. La Basilicata è il primo esempio in Italia ad aver adottato una direttiva comunitaria non ancora resa obbligatoria (la n. 71 del 15 luglio 2008) che prevede l'identificazione individuale dei suini. «Dopo il caso della malattia vescicolare nel 2008 registratosi nell’area del Marmo Melandro - ha detto Potenza - e dopo una truffa smascherata dalla guardia di finanza di Policoro che ha accertato 30 mila maiali importati illegalmente e venduti come allevati in

Un momento dell’incontro

Italia, abbiamo pensato di avviare questo progetto. Fino a ieri - ha aggiunto - il monitoraggio avveniva per lotti e non in maniera individuale. Questo sistema, invece, ci permetterà di seguire e documentare la storia dell'animale e del prodotto trasformato». Dal campo alla tavola, si potrà controllare l'intera filiera.

L'adesione al progetto è su base volontaria e interessa le aziende con un numero di capi significativi (superiore a 100, per un totale stimabile complessivo di 40 mila capi sui 120 mila che ci sono in Basilicata) e gli operatori del macello. L'animale, come ha spiegato Gerardo Salvatore, «sarà dotato di una marca auricolare, una sorta di bottone dove vengono stampate informazioni come il codice dell'azienda e il numero dell'animale. Questo progetto ci consentirà di alzare il livello qualitativo dal punto di vista sanitario. Chi aderirà avrà l'onere di apporre la marca con dei costi minimi aggiuntivi, ma il prodotto avrà un valore aggiunto». Nelle macellerie, infatti, verrà esposto un cartello con informazioni aggiuntive, prettamente sanitarie, sull'origine, il tipo di allevamento e di alimentazione. Accedendo al “server farm”, la banca data dell'anagrafe animale, digitando il seguente indirizzo http://bdr.rete.basilicata.it (attivato

un link anche dal portale basilicatanet.it), gli allevatori e gli operatori del macello potranno seguire tutte le fasi e monitorare la condizione del benessere animale, dalla nascita al macello. Al servizio della banca dati, inoltre, possono accedere gli allevatori, i gestori di impianti di macellazione, le organizzazioni agricole, i veterinari, gli organi di controllo. «L'anagrafe bovina è attiva dal primo gennaio 2000 - ha detto Salvatore - e ha molti contatti. Nel 2003 è stata certificata dall'unione europea. Dal primo gennaio di quest'anno anche gli ovi-caprini sono obbligati a mettere il cip». Inserendo il codice identificativo trovato in etichetta o sullo scontrino fiscale, il consumatore potrà verificare informazioni sulla carne che mangerà. Come traguardo ulteriore, si pensa a un marchio sanitario regionale che dia al consumatore informazioni chiare circa l'origine del prodotto, la sicurezza sanitaria e le tecniche di allevamento.

Giuseppe Bruno

Parco Val d’Agri

La Ola al ministro: stop alla gestione commissariale VAL D’AGRI - La Ola (organizzazione lucana ambientalista) ha chiesto al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di insediare gli organi del Parco nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, attivando le procedure relative alla designazione e nomina del nuovo presidente e dei membri del Consiglio Direttivo, già a partire dalla prossima legislatura regionale. Dopo due anni «non è più tollerabile - dice la Ola - che il territorio del parco nazionale, commissariato sin dal suo avvio per il veto incrociato di Regione e Ministero dell'Ambiente sulla nomina del presidente del parco, continui oggi, attraverso questo espediente, ad essere snaturato, a vantaggio degli interessi delle multinazionali del petrolio e dei progetti distruttivi per l'ambiente».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

16 24 Ore in Basilicata


BREVI

PSR 2007/2013

BUSINESS SOCIAL NETWORK

ORIENTAMENTO E PRODOTTI TIPICI

Oggi conferenza stampa

Workshop

All’Ipaa di Sant’Arcangelo

IL presidente della Regione, Vito De Filippo, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, hanno convocato per oggi alle ore 10, nella sala Verrastro una conferenza stampa per anticipare i contenuti del seminario di presentazione del Psr Basilicata 2007/2013.

PROMUOVERSI con i “business social network”: è questo il titolo di un workshop promosso dalla Palestra della creatività e dell’innovazione che si terrà sabato 13 alle 17,00 a Potenza (info su www.circoloangillavecchia.it o su www.palestradellacreativita.ning.com).

L’IPAA “G. Fortunato” di Sant’Arcangelo organizza una tre giorni su “Orientamento, riforma della scuola superiore, alimentazione e prodotti tipici”. L’incontro è previsto a partire da giovedì 11 e proseguirà nelle giornate del 12 e 13 con inizio alle 10,00.

L’assessore boccia la proposta avanzata dal ministro Bondi

Non autosufficienza, iniziativa Cisl

Precari della scuola nei musei Per Autilio «un’assurdità»

Troppo complicata l’erogazione degli assegni

BREVI SCUOLA SUPERIORE

Legambiente: «Non chiamatela riforma» «SIAMO stati d’accordo sin dall'inizio sulla riduzione e razionalizzazione degli indirizzi della scuola superiore - ha dichiarato Vanessa Pallucchi, responsabile nazionale di Legambiente Scuola e Formazione ma ci sfugge l'impianto culturale che sta dietro a tutta l'operazione, che non può essere certo chiamata riforma. Molte, infatti, sono ancora le incongruenze presenti nei regolamenti approvati, che non lasciano intravedere come le scuole possano conciliare i potenziamenti disciplinari (lingue e scienze ad esempio) e l’innovazione proposta (un approccio didattico laboratoriale), con il taglio di circa 17.000 cattedre nei prossimi tre anni e senza un investimento importante nella formazione dei docenti. Inoltre, nel presentare il riordino, spesso si parla di essere in linea con gli altri Paesi europei: ma siamo sicuri che la diminuzione delle ore di scuola corrisponda ad una maggiore efficacia formativa? Negli altri Paesi europei esistono sistemi di formazione territoriale extrascolastica a cui accedono tutti gli studenti e che in Italia non sono strutturati. Ci dovremmo domandare quale tempo qualificato, nel loro territorio, possano trovare i nostri adolescenti a fronte della diminuzione di ore di formazione interne alla scuola. Servirebbe, infatti, molta più scuola qualificata per dare risposta alle tante sfide che i giovani si trovano ad affrontare e per cui non sono preparati, come ci confermano le tante indagini legate alle performance dei nostri studenti e alla capacità d'inclusione del nostro sistema d'istruzione, che ci identificano fra i Paesi più distanti dagli obiettivi di Lisbona. Come Legambiente Scuola e Formazione avevamo anche auspicato il rinvio di un anno del riordino, non per stare fermi ma per avviare una vasta sperimentazione dei nuovi modelli organizzativi e curricolari che offrisse al ministero elementi di valutazione utili per testare la validità di alcuni provvedimenti prima della loro approvazione definitiva, favorendo un maggior coinvolgimento della scuola di base».

Una protesta dei precari della scuola

POTENZA - La proposta del ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, di impiegare nei musei italiani e nella valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale il personale docente della scuola precario o considerato in esubero, per l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, «non solo ha dell’estemporaneo ma apre un duplice conflitto». «Da un lato - spiega Autilio - con le Regioni come la Basilicata che è alle prese con un programma specifico che, con proprie risorse finanziarie, riporterà in aula, nelle prossime settimane, circa 700 docenti e personale Ata precari per rafforzare l’offerta formativa e valorizzare specifiche professionali e dall’altro, con il personale precario delle strutture regionali del ministero ai Beni Culturali che chiede legittimamente

di poter superare la condizione di precariato che si trascina da troppo tempo». Assai singolare – per Autilio – è la tesi del ministro Bondi: «poiché il personale di musei, biblioteche, archivi, pinacoteche, aree archeologiche, ecc. scarseggia invece di pensare come si dovrebbe ad un reclutamento in particolare tra i giovani laureati delle facoltà specifiche e in tanti casi in possesso di master di specializzazione o diplomi di alta qualificazione, si dovrebbe attingere dal personale della scuola non di ruolo. Le Regioni, che continuano da tempo a rincorrere il ministro per una concertazione vera su vari settori delle attività culturali e dello spettacolo, non possono certamente condividere questa proposta. Una strada da percorrere

invece, come stiamo sperimentando in Basilicata – dice l’assessore lucano – è quella di promuovere tirocini formativi, anche in questo caso con fondi regionali, di laureati presso strutture regionali e locali del Ministero Beni Culturali, allo scopo di utilizzare risorse intellettuali e professionali consentendo loro di realizzare un’esperienza diretta. Quanto invece al reclutamento di nuovo personale, se si vuole realmente investire nella valorizzazione dei beni culturali che continuano ad essere i primi attrattori del turismo internazionale non basta nominare come ha fatto il Ministro Bondi un nuovo direttore generale: ci vogliono risorse adeguate perché le Regioni hanno già fatto troppo in sostituzione delle carenze del ministero».

POTENZA - «Le modalità di erogazione degli assegni di cura a favore dei non autosufficienti non sono delle più agevoli e si rischia di lasciare fuori dal provvedimento paradossalmente i più sfortunati». E’ quanto sostiene Vincenzo Pardi, segretario generale del sindacato dei pensionati della Cisl di Basilicata. «Le famiglie con problemi di questo genere sono tra le più penalizzate in assoluto – dice il segretario, Vincenzo Pardi – per- Vincenzo Pardi ché da anni sono costrette a sobbarcarsi l’onere economico ed organizzativo per assistere il familiare non autosufficiente. Al centro della nostra preoccupazione c’è la formula scelta per l’erogazione del contributo. Per scaricare la domanda gli interessati devono informarsi su quando il comune di residenza attiverà il bando; quindi si dovrà compilare il modulo esclusivamente on line per inoltrare le domande e infine bisognerà stampare il modulo e presentarlo, in triplice copia, al Comune di

residenza. Possiamo comprendere i criteri di economicità e di rapidità che spingono le pubbliche amministrazioni a ricorrere sempre più spesso alla modalità on line – spiega il segretario - ma in questo caso specifico, tuttavia, sarebbe stato più utile servirsi della modulistica cartacea, magari da far arrivare attraverso il più tradizionale mezzo postale. Con l’on line, pensando ai casi più gravi di non autosufficienza, c’è il rischio che l’informazione rispetto al contributo non arrivi proprio, escludendo paradossalmente chi, nella graduatoria della sfortuna, occupa proprio gli ultimi posti”. Per venire incontro alle possibili difficoltà di ordine burocratico la Fnp Cisl di Basilicata – conclude - ha inviato alle strutture disseminate sul territorio un promemoria rispetto alle procedure da seguire, offrendo la disponibilità del personale dei propri uffici a chiunque ne avesse bisogno”.

RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI ALLA PERSONA L’ordine degli Psicologi segnala “criticità” L’Ordine regionale degli Psicologi di Basilicata in merito al nuovo Piano regionale della Salute e dei Servizi alla Persona in una nota afferma che “il suddetto Piano presenta delle criticità” e chiede “un incontro con i referenti della Regione Basilicata per apportare un valido contributo al miglioramento del Piano e favorire il benessere della popolazione”.

Piani zona socio-assistenziali

Simonetti: «Poche le risorse disponibili» POTENZA - Il Piano sociale regionale 2000-2002 (adottato con delibera di consiglio regionale n. 1280 del 21 dicembre 1991) definisce una serie di elementi per l’avvio dei servizi alla persona. In particolare, individua l’assetto territoriale per la pianificazione attraverso la costituzione degli ambiti territoriali. Introduce, inoltre, il principio della sussidiarietà e della programmazione dal basso per la costruzione dei Piani Sociali di Zona. Con la rete dei servizi essenziali si gettano le basi per la costruzione di un sistema integrato dei servizi socio-sanitari sul territorio. «L’assetto organizzativo e funzionale configurato con la legge regionale n. 25 del 1997 di ‘Riordino del sistema socioassistenziale’ – spiega il presidente del gruppo del Prc in seno al consiglio regionale, Emilia Simonetti avvia una fase di profonda innova-

zione nella programmazione e ridefinizione del sistema del welfare regionale e locale, affidando alla Regione, alle Province ed ai Comuni, la titolarità delle funzioni socioassistenziali ed alle aziende sanitarie locali ed ai comuni, ambiti sociali di zona, la realizzazione del sistema assistenziale. Dopo la costituzione del fondo sociale nazionale, le risorse confluiscono nella disponibilità della Basilicata per finanziare i Piani Sociali di Zona. I dati forniti dal Formez indicano che l’aumento delle risorse destinate ai Piani di Zona nella nostra regione risultano modeste. La mozione, da me presentata il 5 febbraio 2010 – ricorda la consigliera - impegna la Giunta regionale a potenziare le dotazioni finanziarie ai Piani di Zona, affinché siano soddisfatte le esigenze del territorio, a partire da quelle più urgenti: servizi agli an-

ziani, ai minori, ai portatori di handicap, agli aventi diritto ad aiuti economici, le famiglie e gli immigrati. La mozione –spiega -vuole fare emergere le criticità sul finanziamento dei Piani Sociali di Zona che evidenziano la inadeguatezza dei fondi con l’impossibilità concreta di rispondere ai tanti bisogni dei cittadini. Il Piano resta lo strumento indispensabile per sviluppare e innovare il sistema socio-assistenziale della nostra regione. Un sistema regionale socio-assistenziale ancora molto parlato (nei documenti, nelle leggi, nei progettiobiettivo, nei convegni) e poco concretizzato nella realtà (nelle sedi dove si fanno le scelte, nella fase della erogazione e sui territori). E’ evidente – evidenzia Simonetti - che il primo nodo da sciogliere è quello delle risorse che non possono essere solo di trasferimento statale, ma

Emilia Simonetti

anche frutto di scelte programmatiche ed economiche che devono vedere un approccio nuovo nell’organizzare le risposte da dare ai bisogni dei cittadini. La Regione – conclude - deve rispondere concretamente alla domanda che proviene dal territorio in termini di programmazione, indirizzo e risorse».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 17

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

18

REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Dopo la scomparsa della moglie e il lutto vissuto dalla comunità, Santarsiero ricambia l’affetto ricevuto

Il «grazie» del sindaco alla città L’eccellenza riscontrata al San Carlo e all’Hospice, «vera risorsa del capoluogo» DUE giorni dopo, quando il dolore non è certo andato via, ma la quotidianità, almeno quella degli altri, ricomincia lentamente, il sindaco affida a poche righe quello che ritiene un «doveroso ringraziamento». Lo fa a nome personale, dell’uomo e non dell’istituzione, lo fa a nome della sua famiglia, dei suoi due figli, Francesco e Leonardo, e della famiglia della sua adorata Anna che li ha lasciati giovedì scorso, di notte, dopo una lunga e terribile malattia. Anna Palese, poco più di cinquant’anni e una vita lontana dai riflettori, ha lasciato anche la città di cui era parte, senza mai averne vissuto le luci della ribalta, in silenzio. E invece la città ha ricambiato con clamore, vuoi per il ruolo del marito, Vito, che ha chiamato la comunità a vivere indirettamente il dolore privato - in questa città che della metropoli vive l’ispirazione, ma che è lo spazio della vicinanza e della conoscenza familiare - vuoi per le doti pubbliche e riconosciute di chi, come Anna, ha dedicato una vita al lavoro, da puericultrice, alla famiglia, agli altri. Ecco che allora Santarsiero scrive quel suo «profondo grazie alla città, a tutte le istituzioni, a tutte le forze politiche e sociali, alla nostra chiesa per l’affetto e la vicinanza che abbiamo ricevuto» dopo la dolorosa perdita. Poi, tra le righe, il passaggio concreto sull’esperienza che, involontariamente, ha testato personalmente. Prima da cittadino, che da sindaco. E’ la malattia della moglie, è quel dolore insopportabile che ha vissuto come uomo, che da primo cittadino lo ha reso orgoglioso di un «presidio di eccellenza»

Nel dolore ha testato l’eccellenza dei presidi sanitari

Un presidio di umanità dove vivono gli «angeli»

Vito Santarsiero

di questa città. Non tralascia, non potrebbe, l’attenzione alle strutture che per la sua cara moglie hanno messo in campo diversi tentativi di cura, in quei lunghi e frequenti viaggi verso il Crob di Rionero e l’ospedale Bellaria di Bologna. Ma è alle strutture del capoluogo che va il suo «grazie speciale». Pensa all’ospedale San Carlo e al dottor Paolo Severino, direttore dell’Unità operativa di Neurochirurgia, e ai suoi collaboratori, che hanno tentato il possibile. Quel reparto, assicura anche oggi che le speranze si sono dimostrate inefficaci, ma che non lasciano dimenticare l’impegno prestato, è «luogo di vera eccellenza sanitaria». E poi c’è l’Hospice, diretto dal dottor Marcello Ricciuti e dai suoi colla-

boratori, in cui l’amore e la professionalità sono portati in dote anche dai volontari che, come per l’associazione “Amici dell’hospice”, fanno di quelle stanze, di quella “casa” accogliente all’interno dell’ospedale, un luogo del sollievo. Per tutti, non solo per il paziente. E lui, la sua famiglia, ne hanno vissuto, loro malgrado, la realtà. Ecco «l’altra grande ricchezza della città sia per professionalità che per umanità». Santarsiero, padre e vedovo, oggi raccoglie il ruolo pubblico che ha reso il dolore privato un fatto di città e ne approfitta, da uomo, per ricambiare l’affetto percepito. E’ Vito, l’indomani, ad abbracciare la sua città. sa.lo.

Quella che il sindaco Santarsiero chiama «l’altra risorsa della città» quando ringrazia e racconta dell’affetto percepito nel momento del lutto per la perdita della sua cara Anna, è lo spazio che nessunospera di doverconoscere. Malaverità è che solo trascorrendo del tempo all’Hospice del San Carlo, anche solo da familiare in visita di quei pazienti oncologici, quasi sempre malati terminali, se ne percepisce l’importanza. L’Hospice è più di un reparto. E’ una piccola isola di famiglia all’interno dell’ospedale. Lo raccontano in tanti. Lì non solo i pazienti trovano il sollievo quando la speranza di vita è più che flebile. Lì tutti, e i familiari dei malati prima di ogni altro, imparano che quel luogo è gestito da «angeli», dicono. Basta poco, anche un giro di saluti nel “reparto”, per capire che la cucina dislocata tra le dodici stanze per i pazienti è più di un piano cottura per un caffè di tanto in tanto. Lì si chiacchiera e si preparano gli strascinati che tutti, spesso, la sera assaggiano, insieme, dopo una partita a carte con il medico che ha finito il turno. E non ci pensi più, almeno per un po’. La malattia non se ne va, ma il sollievo, all’Hospi-

ce, non è quello - non solo delle medicine anti-dolore (tra l’altro, la famiglia contribuisce alle azioni di cura rendendo il distacco da casa meno forte). In quelle stanze,che oggipossonoospitare fino a dodici pazienti, medici, infermieri e volontari, diventano anche confidenti, amici, praticamente acquisiti parenti. Tra mille difficoltà, perché non basta mai. In quella struttura, fiore all’occhiello di una sanità meridionale, umana e personale, che di esperienze simili ne conosce poche, si parla forse troppo poco. Salvo, senza maiaverlo sperato, magari averci avuto a che fare. Per ogni paziente la Regione stanzia una contributo giornaliero, il personale in carico all’azienda ospedaliera. Lo sforzo di chi lavora è tanto, ma non basta mai. C’è anche l’autofinanziamento. Eppure sorridono sempre. E non è un caso se la maggior parte delle famiglie, anche dopo il lutto, torna tra quelle stanze. Anche quando il loro caro se ne è andato, dopo aver scoperto, senza averlo mai voluto, che cosa racconta l’Hospice, tornano in quell’isola. «Che cosa possiamo fare per voi?». A volte, basterebbe davvero poco. Basterebbe, da parte di tutti, parlarne forse un po’di più. s.l.

SANITÀ E TECNOLOGIA

Due nuove tecniche non chirurgiche al dipartimento dell’ospedale

«La specializzazione del cuore è all’avanguardia» IL dipartimento Alta specializzazione del cuore dell’ospedale San Carlo di Potenza si fa sempre più presidio di «avanguardia nazionale». La struttura adotterà due nuove tecniche non chirurgiche, la “transfemorale” e la “transapicale”, per l’inserimento di valvole cardiache in pazienti anziani con particolare rischio operatorio. Le due nuove metodologie sono state presentate ieri, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa (a lato la foto di Andrea Mattiacci, ndr) a cui hanno partecipato i direttori generale e sanitario del San Carlo, Giovanni De Costanzo e Agostino Pennecchia, il capo dipartimento di Alta specializzazione del cuore, Franco Sisto, i primari di Emodinamica e Cardiochirurgia, Pasquale Lisanti e Roberto Gaeta, i responsabili di Cardiologia pediatrica e delle nuove tecnologie di diagnostica digi-

tale, Pierfrancesco Corrieri (che lavorando all’uso della risonanza magnetica per la diagnosi delle cardiopatie congenite, una tecnologia poco invasiva che evita il ricorso ai cateterismi e che è usata da pochissimi centri in Italia) e Enrico Scarano. E’ stato Gaeta a spiegare che «sono poche le realtà al mondo che si possono permettere di compiere difficili operazioni cardiochirurgiche evitando diagnostiche invasive e utilizzando come strumento la cardiotac». Ecco perchè Scarano ha illustrato come tac e risonanza magnetica applicata alla diagnosi cardiologica possano consentire diagnosi efficaci, «riducendo drasticamente tecniche invasive e pesanti apporti della medicina nucleare». Delle due nuove modalità che il San Carlo adotterà, la prima tecnica, la “transfemorale”, prevede l’inserimento delle valvole dall’arteria femorale con l’utilizzo

di un palloncino. Con la “transapicale”, invece, la protesi valvolare è inserita dall’apice del ventricolo sinistro. Nel corso dell’incontro è stato anche illustrato un intervento chirurgico a cui è stato sottoposto un bambino nato prematuro (di 26 settimane, con un peso di circa 600 grammi) con una cardiopatia congenita: l’operazione è stata effettuata all’interno dell’incubatrice da un’equipe composta da medici del San Carlo. Ma l’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto sul dipartimento di alta specializzazione del cuore dell’ospedale potentino. Nel 2009 i tempi di attesa «rientrano nei valori previsti dalle normative nazionali e regionali», e per il 2010 è prevista l’attivazione dell’ambulatorio per l’ipertensione polmonare, il potenziamento di quello per lo scompenso cardiaco, la realizzazione del sistema

interno di telemedicina e una rete di emergenza coronarica in tutta la Basilicata. A fornire i dati sull’attività del dipartimento e sugli obiettivi per il 2010, il capo del dipartimento. Sisto ha spiegato che «per quanto riguarda i ricoveri, nel 2009 ne sono stati effettuali 1.045 ordinari e 154 in day-hospital in Cardiologia medica, 1.134 in Cardiologia emodinamica e 978 in Utic (con 685 interventi, ndr)». Il tasso di mortalità del dipartimento, ha aggiunto Sisto, «è inferiore alla media europea», e il percorso di eccellenza della struttura «porta l’ospedale – ha evidenziato il direttore generale De Costanzo – all’avanguardia nel panorama nazionale, anche grazie a una forte collaborazione tra gli specialisti dei diversi reparti». Tra le innovazioni tecniche più significative vanno infine segnalate quelle della chirurgia va-

scolare. Il responsabile del reparto Pierluigi Cappiello ha illustrato le endoprotesi per aorta, stending carotideo, debranching completo dell'arco aortico, tecniche che si rivelano spesso risolutive per patologie che potrebbero avere effetti letali per i pazienti. In fondo si tratta di «una lunga storia - ha concluso

De Costanzo - quella della cardiochirurgia al San Carlo. Ma a partire dalla figura storica di Tessler oggi è cresciuta una realtà di grandi professionalità e tecnologia e processi organizzativi» che sono esempio di buona pratica e «integrazione tra i reparti che è raro trovare in ambiente sanitario».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza


Le cooperative Domus e Sirio intendono realizzare 120 alloggi di edilizia convenzionata

Aumenta l’offerta, calano i prezzi Il progetto è stato presentato ieri nel corso di un incontro al Park hotel INNESCARE nella città di Potenza un circuito virtuoso finalizzato ad influire sulle dinamiche abitative, riducendo e calmierizzando i prezzi dell'edilizia con una maggiore offerta. È uno degli obiettivi che si propongono le cooperative di abitanti Domus e Sirio Habitat, aderenti a Legacoop Basilicata, con il progetto di realizzazione di 120 alloggi di edilizia convenzionata, previsti nell'ambito del “Piano di edilizia sociale” e presentati ieri pomeriggio, al Park Hotel con il convegno “L'edilizia sociale protagonista di qualità e innovazione”. «Il Piano, fortemente voluto dall'amministrazione comunale di Potenza, diventa l'occasione - ha affermato Donato Scavone, presidente di Lega Coop - per operare un intervento tecnico altamente qualificato, con particolare attenzione ai materiali, alla sostenibilità energetica e alle caratteristiche antisismiche delle strutture». Il convegno ha fornito l'opportunità di ricostruire la storia della Lega cooperativa che negli ultimi 30 anni ha realizzato in Basilicata 100 interventi costruttivi, con 2.500 alloggi realizzati. Oltre il 50 per cento di tali interventi sono stati realizzati dalle cooperative Di Vittorio, operante nel Metapontino, Domus, attiva a Melfi e Lavello, e Sirio Habitat Prisma, operante nel VultureMelfese Alto Bradano. Sono stati inoltre effettuati interventi significativi nelle città di Matera e Potenza. «Il bando del Comune, a cui la Lega Coop ha partecipato aggiudicandosi sei dei dodici lotti messi a disposizione e che è frutto dell'impegno della passata amministrazione - ha continuato Scavone - ci offre la possibilità di misurarci con le dinamiche abitative della città capoluogo e ci auguriamo che questi 120 alloggi possano segnare l'incipit di un impegno duraturo, per dimostrare la vera natura della cooperazione e riqualificarne l'immagine, compromessa da cooperative non aderenti alle Centrali riconosciute dal ministero». Il presidente di Lega Coop ha messo infine l'accento sull'evoluzione che ha interessato negli anni la cooperazione, originariamente orientata a fornire abitazioni a prezzi più bassi del 30/40 per cento e poi sempre di più interessata a misurarsi con la qualità delle abitazioni e

VIABILITÀ

Una soluzione per il collegamento Marrucaro-Bucaletto LA questione è stata discussa alcuni giorni fa in consiglio comunale. Del resto, di quel collegamento tra contrada Marrucaro e Bucaletto, nel capoluogo, non è al prima volta che si dibatte, annoso problema pe ri residenti della zona. Ma il coordinatore dei gruppi di opposizione, Giuseppe Molinari, spiega di essere «soddisfatto» dalle risposte che la sua interrogazione sulla problematica ha ricevuto dall’amministrazione. Da anni i cittadini attendono la ri-apertura della strada e con la risposta all’interpellanza, «si apprende, dunque, che l’amministrazione comunale ha individuato la corretta azione amministrativa da porre in essere per risolvere l’annoso problema così come chiesto dai residenti della zona. Noi vigileremo affinchè la questione sia presto risolta. I cittadini attendono da tempo un intervento da parte del comune di Potenza». Nel frattempo, «l’amministrazione comunale - afferma Molinari - ha chiarito l’equivoco nato dalle diverse interpretazioni degli uffici comunali spiegando che la strada in questione non può essere considerata pubblica e che per questo vi è la necessità di acquisire le aree su cui è stata realizzata per definire in tempi rapidi la messa a disposizione del collegamento e consentire, inoltre, il transito dei mezzi di trasporto pubblico urbano». con temi quali l'innovazione tecnologica, il risparmio energetico, la domotica e la bioedilizia. «Il lavoro svolto dalle cooperativa - ha sottolineato - è stato possibile anche grazie alla disponibilità delle pubbliche amministrazioni e alla programmazione regionale che, con l'innovativo bando del 2005, ha reso possibile uno snellimento dei tempi burocratici, influendo positivamente sulla riduzione dei prezzi». Durante il convegno di ieri c'è stato anche spazio per proposte e, in particolare, per la richiesta di una programmazione regionale nel campo dell'edilizia sociale entro la fine della legislatura, che preveda un aumento delle fasce di reddito e dell'importo massimo del contributo Sono intervenuti, tra gli altri, il vice sindaco di Potenza Massimo Molinari e l'assessore regionale alle Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità Rocco Vita. Roberta Senese

Va in pensione il dirigente amante del basket UNA VITA piena di lavoro, gratificazioni e successi, ora il meritato pensionamento. Rocco Continolo, ingegnere potentino che ha guidato per oltre venticinque anni l’ufficio Viabilità della Provincia di Potenza, classe 1947, laureato in ingegneria civile a Napoli, ha prima insegnato tecnologia delle costruzioni all’istituto tecnico per geometri prima, poi ha cominciato a lavorare presso l’ente. A piazza Mario Pagano ha svolto per anni il ruolo di dirigente del settore Viabilità, fino alla corsa politica che lo ha reso consigliere comunale del capoluogo dal 2004 al 2009 (Dec). Stimato da tutti, ha contribuito alla crescita della viabilità provinciale, confrontandosi con il massimo garbo con colleghi e personale esterno. Ora il meritato pensionamento richiesto lo scorso agosto. Tra le passioni, non solo il lavoro: grande esperto e appassionato di basket. Qual è stato il momento più bello della sua carriera? «L’ultimo, perché ho capito di aver lavorato e progettato tanto, raggiungendo i miei obbiettivi. Il pensionamento va a coronare anni di professione dove ho messo a disposizione le mie conoscenze». E con i colleghi, «sempre un ottimo rapporto, tra stima reciproca e gratitudine. L’attuale presidente della Provincia, Piero Lacorazza (insediatosi pochi mesi fa, ndr) mi ha omag-

Rocco Continolo, va in pensione da dirigente alla Viabilità della Provincia di Potenza

giato calorosamente con un’ attestazione di stima». Durante la lunga carriera, non sono mancati momenti curiosi. Come quando «insegnavoa scuola,ed erogià diruolo: uncollega mi ha chiesto di sostituirlo e ho preso servizio al suo posto». Adesso un po’ di tempo libero anche in famiglia: la moglie e i due figli, «mi hanno sostenuto sempre». Francesco Menonna.

L’invito a presentare la domanda per il contributo: ad oggi nessuna richiesta

Buoni sport, la scadenza è vicina IN tempi di crisi, un sostegno per le attività considerate “collaterali”alla quotidianità, potrebbe fare comodo. Soprattutto se il contributo economico messo a disposizione dall’ente pubblico serve a sostenere l’attività sportiva, i cui benefici sono ormai fuori discussione. Anche il comune di Potenza può offrire a cittadini in difficoltà o condizioni di disagio i “buoni sport” messi a disposizione della Regione Basilicata. Ma ad oggi, ancora nessuna domanda è arrivata agli uffici. Piscina

La Regione Basilicata ha assegnato al Comune di Potenza la spesa di 20.000 euro per la copertura, totale o parziale, delle spese destinate alla pratica sportiva e all’attività motoria di soggetti appartenenti a nuclei familiari in condizioni di grave disagio socio-economico. Ciascun “Buono sport” vale 200 euro e può essere richiesto dai cittadini che appartengano a un nucleo familiare o abbiano un reddito tarato sulle soglie stabilite dall’apposito regolamento legato alle tariffe applicate alla piscina e agli impianti sportivi comunali (ad ogni modo tutte le informazioni utili sono reperibili sul sito del comune o presso gli uffici del municipio). L’attività sportiva deve essere in corso di svolgimento o dovrà esse-

re avviata (il sostegno può coprire la spesa sportiva fino al prossimo dicembre, presso una struttura pubblica o privata, regolarmente omologata, secondo i criteri stabiliti per l’eventuale assegnazione). Tra i requisiti che possono essere motivo di ulteriore valutazione per l’acquisizione del punteggio necessario alla formazione della graduatoria per gli appartenenti a nuclei familiari in gravi condizioni di difficoltà economico-sociali, anche la disabilità, l’età inferiore ai cinque anni o superiore ai sessantacinque. Restano pochi giorni per presentare la domanda. Poi sarà l’ente, che invita a non perdere l’occasione, a stilare la graduatoria e assegnare eventualmente i “Buoni sport”. Salvo avere richieste.

BREVI PROVINCIA

Convocato il consiglio IL CONSIGLIO provinciale è stato convocato, in seduta ordinaria, alle 10.30 di domani, mercoledì 10 febbraio, nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano. All’ordine del giorno, la discussione su una ratifica alla delibera di giunta provinciale dello scorso 2 febbraio riguardante una variazione al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2010.

CIMITERO

Graduatoria cellette ossario E’ STATO pubblicato dal comune l’avviso per l’assegnazione di cellette ossario per la definitiva sistemazione di urne precariamente depositate nell’ossario comune. La scadenza è per il prossimo 5 marzo. Le nuove cellette realizzate, o in corso di realizzazione, ricadono nell’ambito di tre distinti programmi costruttivi

SOCIAL NETWORK

Seminario sul business «PROMUOVERSI con i Business Social Network» è il titolo di un workshop promosso dalla Palestra della creatività e dell’innovazione (organizzata dal Circolo via Angilla Vecchia) che si terrà sabato 13 febbraio alle 17. Oggi i social network sono strumenti fondamentali di comunicazione e di consolidamento dei rapporti professionali e «i business social network online permettono di creare una rete di contatti professionali in poco tempo». Al seminario, consigli e indicazioni sulla strategia da adottare nella relazione di Roberto Marmo, docente di linguaggi web presso l’università di Pavia.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza 19

Martedì 9 febbraio 2010


20

Martedì 9 febbraio 2010

21

Agenda

Martedì 9 febbraio 2010

Prosegue allo Stabile “Di fiaba in fiaba”

In viaggio con Kusturica Visioni d’Europa in biblioteca

Il giorno del ricordo per le vittime delle foibe

La teoria dei giochi nel volume di Argoneto

PROSEGUEla rassegna teatrale per ragazzi “Di fiaba in fiaba”. Il prossimo 11 febbraio allo Stabile il centro “Corniani” porterà in scena “Fagiolino servo di due padroni”. Due storie che si intrecciano, nove burattini, e Fagiolino che si ritrova in mezzo a questioni più grandi di lui: dall'innamoramento di un giovane ad un vecchio decrepito che “compra” un matrimonio; da un prepotente e temibile avventuriero che tenta di sottrarre a due donne innocenti l'eredità del defunto, alla sua eterna ed intramontabile fame che non viene mai soddisfatta appieno.

SARA’proiettato oggi “Papà è in viaggio d’affari”, di Emir Kusturica (1985). Il film rientra nella rassegna “Visioni d’Europa. Lezioni e proiezioni di cinema europeo”, che si terrà nella Biblioteca Provinciale, in via Maestri del Lavoro, 13. Orario di inizio previsto alle 18. Sarajevo 1949, dopo la scomunica del Cominform e il distacco da Mosca della repubblica titina: lo stalinismo degli antistalinisti dilaga, e ne fa le spese anche Mesa, rinchiuso senza processo in un campo di lavoro da dove esce nel 1952. In una certa misura la storia è raccontata attraverso gli occhi innocenti di Malik , piccolo sonnambulo e figlio di Mesa.

DOMANI si celebra il giorno del ricordo in onore delle vittime delle foibe. Perché quel tragico episodio della nostra storia non passi inosservato, mercoledì prossimo alle 11.30 nella sala conferenze del Mediafor il dirigente scolastico dell’Istituto magistrale, Antonio Signoretti, ha organizzato una mattinata di dibattito a cui parteciperanno di docenti Maria Pennacchia, Anna Bonomo, Enrico Scapati e Vincenzo Telesca. Parteciperà al dibattito anche Luigi Bottiglieri, docente molto documentato sulla vicenda. Prima degli interventi verranno proiettati filamti relativi alle foibe e all’esodo giliano-dalmata.

“I RADIOHEAD , l’arcobaleno e il piede sinistro di Dio. Saggio sulla teoria dei giochi e le sue applicazioni”. Questo il titolo del volume, scritto da Pierluigi Argoneto, che verrà presentato il prossimo 12 febbraio, alle 17, nella biblioteca nazionale di Potenza. A introdurre i lavori Franco Sabia, direttore della biblioteca, e Gerardo Ferretti, presidente della Comunità montana Alto Basento. Oltre all’autore sono previsti gli interventi di Ettore Bove, docente dell’Università degli studi della Basilicata e Giuseppe Romaniello, presidente dell’Aif Basilicata. le conclusioni saranno affidate ad Anna R.G. Rivelli, docente del Galilei” di Potenza.

LA RASSEGNA

Al cinema

PRIMA EDIZIONE DEL CARNEVALE POTENTINO

Da domani partono i “Coriandoli in città”

Con “Tulpan” torna oggi la rassegna di “Zero971”

NUOVO appuntamento questa sera alle 21, al teatro “Francesco Stabile”di Potenza con la rassegna cinematrografica “Altricinemapossibile” organizzata dall'associazione di promozione sociale “Zer0971”. Una rassegna il cui intento è quello di alzare il velo sui diritti umani. In programma per quattro martedì consecutivi, la proiezione di pellicole che seppur premiate nei più importanti festival di cinema sono rimaste pressappoco sconosciute al pubblico sia per una cattiva distribuzione e, soprattutto, per le tematiche trattate. Il film che sarà proiettato questa sera è "Tulpan - La ragazza che non c'era" di Sergei Dvortsevoy. Con: Ondas Besikbasov, Samal Esljamova, Askhat Kuchencherekov, Tolepbergen Baisakalov. Dopo aver assolto il servizio militare nella marina russa, il giovane sognatore Asa fa ritorno al suo desolato villaggio nella steppa kazaka per iniziare la carriera di pastore insieme a sua sorella e a suo cognato. Ma, prima di sistemarsi, deve riuscire a conquistare la sola fanciulla nubile della zona e a sposarla. La sua unica speranza di matrimonio nel deserto della steppa è Tulpan, figlia di un'altra famiglia di pastori. La giovane donna, però, si mostrerà determinata nel rifiutare la proposta: Asa ha le orecchie troppo grandi e poi lei vuole andare a vivere in città, ad Alma Ata. Il ragazzo, parzialmente consolato dal fatto che anche il principe Carlo d'Inghilterra è ben fornito di padiglioni auricolari, non si arrende, continuando a sognare una vita diversa.

no del Ponte attrezzato. Taglio del nastro, alla presenza dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Massimo maria Molinari, alle 9.30 nell’ingresso delle scale mobili di via Tammone. La mostra, allestita lungo l’intero tragitto delle scale mobili, fungerà da ingresso per visitatori e bambini che accompagnati in largo Santa Lucia da musici, cantastorie e artisti di strada si troveranno immersi nella magia del Carnevale tra danze, musiche e leccornie a cura del “Corpo dei pionieri”della Croce rossa. Al termine dei festeggiamenti l’assessore Molinari consegnerà un attestato alle scuole che hanno preso parte alla mostra mentre ai bambini verranno date delle mascherine che consentiranno l’ingresso gratuito, per la sola giornata del 13 febbraio, all’Ice park di piazza Prefettura. In serata, in largo santa Lucia e Portasalza, “Taverne aperte” per i sapori del Carnevale. Il prossimo 14 febbraio si terrà, invece, la “Sfilata in maschera” a cura dell’associazione culturale “Enotria” con partenza da corso XVIII Agosto e arrivo in piazza Matteotti. A fine serata il sindaco Vito Santarsiero premierà la maschera più bella.

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Ne approfitto per rifarmi il look

A RISVEGLIARE gli spettatori lucani dal torpore di queste sale cinematografiche sempre uguali e sempre le stesse, ci ha pensato questo fine settimana Paranormal activity, l'horror dell'esordiente Oron Peli. Finalmente, in una programmazione non solo invariata ma anche poco ricercata, arriva un film che sicuramente emoziona. Sulla scia di Blair witch project, Paranormal activity riesce semplicemente a far sembrare vero ciò che per certo sappiamo non lo sia, grazie a un esuberante uso della macchina a mano. Dalla storia semplice e lineare, il suo successo sta nello spaventare. Paranormal Activity terrorizza. Soprattutto se si pensa che il regista ha raggiunto il suo scopo con un budget molto ristretto, realizzando l'opera in una settimana. Il tutto avviene in una casa e i protagonisti sono solo due, un uomo e una donna. Per chi non avesse voglia di farsi rovinare il sonno, i cinema potentini offrono delle efficaci camomille. A cominciare da Baciami ancora, nella film lista già da due settimane alla new entry Bangkok dangerous, il solito e banale film d'azione. Per cui, non restano molte alternative. Se avete voglia di vedere un bel film, scegliete Tra le nuvole o Avatar in 3D. Altrimenti, vi conviene spulciare tra le rassegne promosse da alcune associazioni culturali in città. A sentir parlare il suo pubblico, sembra abbia raggiunto un elevato indice di gradimento la rassegna sui Diritti umani promossa dall'associazione “Zer0971”, che alle sue proiezioni registra sempre un tutto esaurito. Tant'è che pare sia gradita la prenotazione. Per chi avesse il pomeriggio libero, da segnalare anche quella che prenderà il via domani all'interno della Biblioteca provinciale, con la proiezione di “Papà è in viaggio d'affari”, alle 18. Intanto, febbraio si prospetta ricco di interessanti appuntamenti, da Wolfman ad Amabili resti. Speriamo solo ci sia data la possibilità di vederli. Anna Martino

AL VIA LA RACCOLTA FIRME PER L’EX CASERMA

Da presidio di guerra a un luogo di cultura

HA preso il via la campagna sociale “Conversione Caserma Lucania”. In piazza mario Pagano la “Rete degli studenti medi” di Potenza ha raccolto le firme per la conversione della 'Caserma Lucania' da presidio di guerra in luogo di pace, cultura e diritti. In questo modo si è dato inizio alla campagna sociale che vedrà giovani, studenti e cittadina impegnati a dare finalmente un luogo di aggregazione ed elaborazione culturale e sociale alla città.

CINEMA

FRANCESCA e GIOVANNI che oggi festeggiano 30 anni di matrimonio. Grazie per tutto quello che avete fatto per noi. Angelo e Loredana

Sala 1 Baciami ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 2 Cuccioli 16 Bangkok dangerous 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Alvin Superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 4 Avatar - 2D 18 - 21.15 Sala 5 Paranormal activity 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Tra le nuvole 17.45 - 20 - 22.15

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Baciami ancora 21

Paranormal activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale. Un esperto del settore viene consultato, e gli rivela che quello che li tormenta non è un semplice fantasma, ma un demone

Bangkok dangeraus UNO spietato killer arriva in Tailandia per compiere una serie di omicidi su commissione: qui in seguito ad una serie di avvenimenti, la sua vita cambierà radicalmente. Joe (Nicolas Cage) è un killer senza rimorsi, si trova a Bangkok per assassinare quattro nemici di uno spietato boss . A questo scopo recluta Kong un ladruncolo di strada, il cui compito sarà quello di svolgere alcune commissioni per conto suo.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 9 FEBBRAIO 0971/22532

Diamante via Pretoria,165

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti

800 900999

Acta

0971 55616

Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti)

813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551 097159331

Ass. Vola

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

Ateneo

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

La locandina del film

CON “Coriandoli in città”prende il via domani la prima edizione del “Carnevale potentino” organizzato dall’assessorato comunale alla Pubblica istruzione, l’ufficio “Cultura” e l’associazione “Angels for children”. L’idea è quella di creare nel capoluogo di regione un «evento sul Carnevale - si legge in una nota stampa - che possa, con gli anni, radicalizzarsi e divenire punto di attrazione e divertimento per i potentini e perché no anche per i turisti». Nella tre giorni - domani, il 13 e il 14 febbraio prossimo - usi, costumi e riti carnevaleschi «ormai dimenticati verranno fatti rivivere» per creare divertimento, sogni e magia. Primo appuntamento domani alle 18 nel Palazzo di città dove verrà inaugurata la mostra “Scoprire e scoprirsi” a cura dell’Istituto d’arte. I lavori, realizzati dagli studenti, sono il frutto di un lungo e attento studio sotto la guida dei docenti Greco e Giordano. Il risultato è stato la realizzazione di particolarissime maschere. «Il momento laboratoriale - hanno spiegato i docenti - affiancato da uno studio e da una ricerca sull’uso della maschera nella storia, è diventato per alunni e insegnanti un’occasione di crescita e conoscenza reciproca». Tutto il percorso lavorativo che hanno seguito gli studenti è stato documentato da un “Back stage”, realizzato dall’associazione “La settima arte”, che verrà proiettato durante la mostra creando così, attraverso musica e immagini, un percorso comunicativo che parte dal reale per confluire nel multimediale. Tutti coloro che visiteranno la mostra saranno accompagnati nella lettura degli elaborati da un docente mentre 12 studenti truccheranno dei loro coetanei. Il prossimo 13 febbraio, invece, saranno i bambini delle scuole materne ed elementari ad aprire i festeggiamenti con l’inaugurazionedella mostra“L’allegria delcarnevale” che sarà allestita all’inter-

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


22

Filiano Ennesimo incidente sulla Potenza-Melfi. Al San Carlo una donna e il ragazzo

Scontro tra due vetture, grave un giovane FILIANO - E’ricoverato nel reparto Rianimazione dell’ospedale San Carlo C.M., il ragazzo di 23 anni di Lagonegro ma residente a Moliterno, coinvolto, ieri mattina, nell’ennesimo incidente avvenuto lungo la Potenza-Melfi. Per lui la prognosi è riservata. Ieri mattina, intorno alle 6.15, due autovetture una Lancia Y e una Fiat 16 si sono scontrate nei pressi dello svincolo di Scalera. Le cause dello scontro sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine intervenute sul posto anche se non

si esclude che una delle due auto fosse in fase di sorpasso nel momento in cui è avvenuto il frontale. Il ventitreenne si trovava, con il padre, a bordo della Lancia Y e stava viaggiando in direzione Foggia quando c’è stato l’impatto con una Fiat 16, che viaggiava in direzione Potenza, a bordo della quale c’erano tre donne. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine e dei sanitari del “Basilicata soccorso” che hanno chiesto anche l’intervento dell’eliambulanza per trasportare il ragazzo, appar-

so subito grave, nel nosocomio potentino. Le tre donne e il padre del giovane, invece, sono stati trasporti nell’ospedale San Giovanni di Dio di Melfi. I sanitari del nosocomio della città federiciana hanno medicato due, delle tre, donne, che hanno riportato solo delle contusioni e che sono state subito dimesse. Mentre è ricoverato il padre del giovane. L’altra donna, invece, è stata poi trasferita all’ospedale San Carlo di Potenza ed è ricoverata nel reparto di Traumatologia. Per lei fratture multiple e

una prognosi di 30 giorni. I sanitari, insieme ai vigili del fuoco che sono accorsi sul luogo dell'incidente, hanno faticato non poco a liberare il ragazzo dalle lamiere della sua auto. L’incidente ha provocato la chiusura della PotezaMelfi per un paio di ore. Il traffico è stato deviato sulla ex 93. Con quello di ieri aumenta la già lunga lista di incidenti lungo la PotenzaMelfi, un’arteria stradale sempre più trafficata e per la quale è stato chiesto il raddoppio delle corsie.

Uno dei tanti incidenti sulla Potenza-Melfi

Rionero Donato Santarsiero è stato arrestato dai carabinieri dopo inseguimento

Ruba auto e rapina benzinaio Braccato dagli uomini dell’Arma è andato a sbattere contro un palo della luce RIONERO - Con l’accusa di rapina, furto di auto e detenzione per uso personale di sostanza stupefacente i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Melfi hanno tratto in arresto, Donato Santarsiero 35 anni originario di Scalera. Il giovane, dopo aver rubato nella notte tra domenica e lunedì otto febbraio scorso una Fiat Uno nel comune di Filiano, si è poi recato ieri mattina nel vicino comune di Rionero in Vulture. Raggiunto il distributore di carburanti Agip in via Atella, Donato Santarsiero ha fatto rifornimento e poi scaraventato a terra il benzinaio di turno. Il povero dipendente si è visto sottrarre la somma di mille euro dalle tasche e non ha opposto resistenza per evitare guai peggiori. In possesso dei soldi, ma braccato dai carabinieri, il giovane pluripregiudicato di Scalera si è dato alla fuga a bordo della piccola utilitaria. Un incidente - è andato a sbattere contro un palo della luce - causato dall’alta velocità ha caratterizzato lo spettacolare inseguimento dei militari del Norm che hanno quindi inseguito a piedi il malvivente. Fuggendo tra la folla impaurita del piccolo comune di Filiano, Donato Santarsiero ha creato scompiglio e confusione che però non hanno impedito ai carabinieri di bloccarlo con un astuto stratagemma. Confondendosi tra la folla, infatti, i militari dell’Arma coordinati dal tenente, Vincenzo Varriale erano in abiti civili. In pratica il giovane trentacinquenne, già altre volte in carcere per rapina, è finito tra le braccia dei suoi inseguitori senza neanche accorgersene. Una volta di più la grande abilità e professionalità dei carabinieri della compagnia di Melfi è servita per assicurare alla giustizia un individuo pericoloso. Donato Santarsiero, per giunta con problemi di tossicodipendenza legata all’uso di cocaina, è stato associato presso la casa circondariale di via Lecce dove si trova attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’operazione dei carabinieri

ALBANO DI LUCANIA Furti in aumento

Uno dei posti di blocco predisposto dai carabinieri

è stata condotta in maniera congiunta da militari delle stazioni di Atella, Rionero in Vulture e Lagopesole. Il Nucleo operativo e ra-

diomobile di Melfi ha quindi ben coordinato il lavoro di tre stazioni dislocate sul territorio del melfese. Vittorio Laviano

DA qualche giorno è scattato un “allarme collettivo” tra la gente a causa del numero elevato di rapine e “furti con scasso” ai danni di un cospicuo numero di famiglie: molti garage e ripostigli con olio, salame, gasolio e mezzi agricoli sono stati presi di mira da una banda che agisce prevalentemente di notte per razziare la merce. A segnalare quanto sta accadendo ad Albano di Lucania il locale circolo del Pdl. «Per lo più - si legge in una nota - i malviventi agiscono di notte o alle prime luci dell'alba, rompono i serramenti, irrompono nelle case private e portano via di tutto». Alcune persone si stanno organizzando per presidiare il paese anche di notte «E' necessario - conclude la nota del Pdl della sezione di Albano - che le istituzioni e le forze dell'ordine predispongano un piano per far fronte a quest'emergenza che sta mandando in fumo i sacrifici di tante famiglie, soprattutto in un momento così delicato per l'economia come quello che stiamo attraversando».

Pietragalla, la piazza principale avrà un nuovo look PIETRAGALLA - Sono previsti una serie di interventi di riqualificazione urbana, che inizierannoa breve,aPietragalla,in piazzaPrincipe Umberto I°, ai più nota con il vecchio nome di piazza Maggio, che ospita il monumento ai caduti di tutte le guerre. La piazza si trova in pieno centro storico cittadino e rappresenta il fulcro del paese. I lavori sono stati programmati dalla locale amministrazione comunale e saranno effettuati utilizzando un un contributo economico di 35.000 euro stanziato recentemente dalla Comunità montana Alto Basento. Gli interventiconsisterannoinnanzitutto nelvariarel'ubicazione del monumento ai caduti in una posizione decisamente più decentrata rispetto alla situazione attuale spostandolo di alcuni metri, lateralmente, finoal marciapiedeche separalo spazio di accesso al muro che delimita la piazza. Tale intervento allargherà decisamente lo spazio per il transito delle automobili dalla parte opposta della piazza, consentendo un utilizzo più funzionale della stessa piazza per tutte le altre attività giornaliere. Ma vi saranno lavori che riguarderanno anche lo stesso monumen-

Una veduta di Pietragalla

to in quanto sarà smantellata la ringhiera in ferro che delimita l'area circolare della struttura monumentale la quale verrà innalzata su due gradini. Inoltre lo spazio interessato risulterà circoscritto da paletti collegati con strutture decorative in ferro perfezionando in tal modo l'immagine del monumento. Antonio Bevilacqua

Bella Da ieri hanno aperto i battenti

Due “Sezioni primavera” all’Istituto comprensivo BELLA - Hanno riaperto ieri le due “Sezioni primavera” all'Istituto comprensivo di Bella. E' una sperimentazione finanziata sia dai ministeri della Pubblica istruzione e della solidarietà sociale, sia dalla Regione Basilicata. A renderlo noto è stato il dirigente scolastico Mario Coviello. «Da questa mattina (ieri per chi legge n.dr.) a Bella 11 bambinie 13a SanCataldo, dai due ai tre anni - ha detto Coviello - cominciano a frequentare le sezioni “primavera». Sono solo10 inBasilicata le scuole pubbliche e private che confermano per il terzo anno consecutivo questa sperimentazione «e l'Istituto comprensivo di Bella è l'unica scuola statale in Basilicata con due sezioni funzionanti». Il dirigente scolastico Mario Coviello, in collaborazione con il suo vicario Mario Priore, ha predisposto il progetto che è stato approvato prima dagli organi collegiali e dall'amministrazione comunale che assicura gli arredi, il riscaldamento, il trasporto e la mensa se sarà richiesta dalle famiglie, e poi dalla Direzione regionale di Basilicata del ministero dell'Istruzione. «Con grande sollecitudine le famiglie interessate hanno presentato le domande, si sono impegnate a versare un contributo mensile di 60 euro e hanno partecipato alle riunioni preparatorie ha aggiunto Coviello - durante le quali hanno avuto la possibilità di conoscere le educatrici MariaFelicia Petronzio, Raffaella Cafaro e Tiziana De Natale e presentare i loro piccoli. Le sezioni primavera sono un servizio educativo e sociale che favorisce la crescita armoniosa e l'educazione dei bambini dai due ai tre anni, per famiglie che ormai anche in Basilicata, hanno solo figli unici che, fin dalla più tenera età, vivono chiusi in casa

Una delle sezioni primavera

e davanti a “maestra televisione”. La scuola, l'aula, la palestra sono un ambiente di vita che educa alla relazione». Il progetto educativo e didattico delle sezioni primavera si basa sui valori fondamentali del rispetto e della centralità del bambino e della bambina. Con il gioco, le attività in aula e negli altri spazi il bambino sviluppa le sue potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali. Accolto e inserito gradualmente nella nuova realtà, il piccolo si educa alla promozione e allo scambio, impara le regole di convivenza, soddisfa la sua voglia di conoscenza mediante molteplici esperienze, improntate ad una pluralità di linguaggi e con l'ausilio di materiali interessanti, espressione della varietà della realtà circostante. Con un dialogo costante con le famiglie, supportato da azioni mirate e da momenti di ascolto da parte delle educatrici, si vuole educare con un senso di condivisione dell'esperienza. «E' fondamentale che le sezioni primavera funzionino all'interno delle due scuole dell'infanzia e già in occasione del Carnevale i piccoli - ha concluso Coviello - tutti insieme, prepareranno un momento di festa per i loro genitori». Angela Scelzo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


23

Sant’Angelo le Fratte Soddisfatto il sindaco per l’approvazione della legge regionale

Cantine sempre più aperte L’istituzione del Parco servirà per migliorare una zona caratteristica del paese SANT'ANGELO LE FRETTE - Con legge regionale dello scorso primo febbraio l'area delle cantine è stata inserita nel Parco urbano delle cantine. C'è ovviamente soddisfazione da parte dei cittadini e degli amministratori che tanto hanno insistito, perché ciò accadesse. L'area lo merita, perchè è una location che desta stupore e incanta i visitatori; perchè ha un grande valore storico oltre che paesaggistico. Infatti, il primo nucleo abitativo di S. Angelo le Fratte è sorto proprio nell'area delle cantine. L'orografia particolare del territorio, da sempre, ha offerto, per la sua conformazione, naturale rifugio ai contadini, costruendovi rudimentali abitazioni, che sono servite, prima, come ricovero degli animali e, successivamente, come luoghi idonei alla conservazione di derrate agricole, quando l'abitato di S. Angelo si è trasferito a valle. Quando Federico II di Svevia, divenne imperatore, nel 1214, rispettoso della cultura orientale, favorì l'inserimento dei Saraceni nel mezzogiorno, per combattere i baroni ribelli. Alcuni contadini della valle del Melandro, in ordine sparso, atterriti dalla presenza di questi, trovarono rifugio proprio nell'area delle cantine. Qui, oltre a trovarvi ricovero naturale, ebbero a disposizione pietrame per realizzare le prime rudimentali dimore. Le cantine, dunque, hanno segnato la nascita, la storia e l'antropologia del paese. Intorno ad esse si sono svolte pagine di vita contadina straordinarie. Le cantine, col tempo, hanno perso i loro connotati di abitazioni e sono diventate solo

Uno scorcio delle cantine di Sant’Angelo

ricoveri di animali e derrate agricole e poi solo luoghi dove conservare il vino per via del fenomeno dei soffioni. Questi consentono, infatti, una temperatura ambiente costante, fatta di frescura d'estate e di tepore nel periodo invernale. Ancora oggi, di cantine, se ne contano oltre 100, alcune delle quali, in un grave stato di abbandono e di fatiscenza. Sottolineiamo che in loro si legge tutta la storia della vita e delle consuetudini contadine del posto. Al loro interno, si è svolta la lavorazione del maiale nel mese di dicembre e gen-

Oppido Le monache devono rimanere

Suore sacramentine Seduta straordinaria del consiglio comunale OPPIDO LUCANO - Si terrà oggi la seduta di consiglio comunale aperta per discutere della paventata chiusura della comunità delle Suore sacramentine. «Una notizia - ha detto il sindaco Rocco Pappalardo che ha scosso una intera comunità dove la presenza delle suore è ormai considerata patrimonio di tutti». Le sorelle infatti sin dal loro a Oppido nel lontano 1935 hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza per la collettività intera. «Oltre alla preziosa attività oratoriale - ha proseguito con larga partecipazione di giovani, hanno assolto a un fondamentale impegno educativo, nonché formativo, attraverso la scuola dell'infanzia, contribuendo in maniera determinante alla crescita culturale di intere generazioni ancora oggi grate al cosiddetto “Asilo delle Suore”». Asilo tutt'ora apprezzato da numerose famiglie che iscrivono i loro bambini presso una struttura comunale nuova e moderna, con-

cessa dal Comune in comodato gratuito trentennale, che, oltre all'attività didattica, ospita le sorelle in alloggi confortevoli. Un'attività didattica, che con lo stesso spirito religioso tramandato da anni, trova continuità in educatrici molto competenti coordinate comunque dalle suore stesse. Durante la sessione straordinaria del consiglio comunale di oggi l'amministrazione cittadina discuterà delle iniziative da intraprendere a tal proposito valutando ogni possibile iniziativa atta a garantire la continuità di permanenza ad Oppido delle Suore Sacramentine. Alla seduta consiliare, aperta a tutta la cittadinanza, sono state invitate tutte le autorità religiose a partire dal vescovo, dal parroco, alla Superiora generale delle Suore Sacramentine di Bergamo, la Superiora Provinciale di Roma e la Superiora della Comunità di Oppido Lucano nonché tutte le associazioni Culturali, sportive e di volontariato.

naio; la lavorazione del formaggio nei mesi di aprile e maggio; il trasporto a dorso d'asino delle granaglie nei mesi di giugno e luglio; il prelievo del grano per pagare il fitto ai galantuomini, nel mese di agosto; la vendemmia e la festosa lavorazione del vino nei mesi di ottobre e novembre. Intorno all'area delle cantine, si è svolta anche parte della vita economica del paese, visto che buona parte delle vecchie abitazioni sono state costruite con le pietre prelevate dal posto e portate in testa, a valle, da laboriose donne.

«Le cantine - dice il sindaco Laurino - sono una pagina visibile di memoria storica, farle cancellare dall'incuria sarebbe stato un grave atto di irresponsabilità e di scarsa sensibilità». «Il luogo, oggi, - conclude il primo cittadino - desta particolare suggestione, il paesaggio suscita un fascino naturale che porta il visitatore a riscoprire il suo rapporto ancestrale con la natura, rapporto che si è perso soprattutto da parte di coloro che vivono in città tra colate di cemento e asfalto». I soli «investimenti fatti nell'area - sostiene il sindaco - sono avvenuti, negli anni 94/95, sotto la gestione Cupoli, poi, di recente, con la gestione Ruggiero è stato realizzato, sul posto, un auditorium, con i fondi Pit e dei chioschi molto contestati, perché deturpano l'ambiente». Oggi, con la gestione Laurino, l'inserimento nel parco urbano delle cantine, grazie anche alla sensibilità del presidente della terza commissione Mollica. La speranza è quella di avere fonti per interventi mirati, per una seria riqualificazione dell'area e per un inventario e recupero delle cantine, col fine di dare una prospettiva economico turistica al paese. Il primo cittadino, di questo risultato, dà merito ai tanti volontari che, a partire dal 1994, hanno voluto contribuire, con le loro iniziative, a far conoscere l'area, e ringrazia la Pro loco per aver organizzato, con impegno costante, la festa delle “Cantine aperte” e l'associazione “Il seminatore”, perché ha voluto privilegiare l'area, per lo svolgimento del Presepe vivente e la Via crucis. Antonio Monaco

Brienza, un successo la raccolta di sangue

BRIENZA - Prima raccolta di plasma nella città di Brienza. Viva soddisfazione è stata espressa ieri mattina dal presidente dell'Avis burgentina, Maurizio Esposito. L'Avis si configura come uno dei punti di forza per il mondo del volontariato. Ma la neo associazione burgentina da qualche tempo punta a riaffermare la centralità e il ruolo attivo del donatore nel "sistema sangue" e si fa promotrice di una nuova cultura della donazione e del volontariato. Per Esposito «l'associazione Avis è nata dalla consapevolezza che la solidarietà e' il sentimento nobile per eccellenza poichè sincero e disinteressato. E' questa la prerogativa che

ha permesso il concretarsi di importanti iniziative nel corso del tempo e che ha testimoniato la gentile collaborazione di enti e persone diverse. Come presidente dell'associazione Avis di Brienza sono soddisfatto del lavoro svolto e dell'impegno che ha permesso l'organizzazione della prima raccolta di plasma nella Città di Brienza . E' un traguardo davvero importante per l'associazione e spero che sia il primo di una lunga lista d'iniziative. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e alla sopravvivenza dell'Avis e rinnovo l'invito a recarsi numerosi all'appuntamento con la solidarietà». Angela Scelzo

Ruvo del Monte L’autore di gialli aveva origini lucane

Cittadinanza onoraria allo scrittore Ed McBain RUVO DEL MONTE - Ed McBain sarà presto insignito della cittadinanza onoraria di Ruvo del Monte. In occasione del quinto anniversario dalla scomparsa del celebre scrittore di origini ruvesi il consiglio comunale ha fatto richiesta al ministero degli Affari esteri ed a quello dell'Interno del conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria di Ed McBain. Su richiesta della Pro Loco di Ruvo del Monte, il Comune ha inoltrato domanda ai due ministeri, evidenziando i notevoli meriti culturali dello scrittore italo-americano. La cittadinanza onoraria sarà riconosciuta anche a sua moglie, Dragica Dimitrijevic Hunter. Ed Mc Bain è considerato il maestro del “police procedural”, quel filone del “giallo” basato sulla ricostruzione dei metodi e dei punti di vista polizieschi (senza di lui non ci sarebbero state serie televisive come “Hill Street”, “Nypd” e tutte le successive clonazioni), più che sull'intuizione geniale del singolo investigatore alla Sherlock Holmes. Oltre ad essere uno scrittore molto prolifico, è stato anche un noto sceneggiatore cinematografico. Hapubblicato centinaiadi romanzi polizieschi e molte sceneggiature, firmandosi sia con il suo vero nome Evan Hunter, sia con diversi altri pseudonimi, in particolare quello di Ed Mcbain.Conilsuo veronomehascrittoi romanzi di maggiore impegno: “Il seme della violenza” e “Streets of gold” (dedi-

cato al nonno Giuseppantonio Coppola) del 1974. I suoi libri hanno venduto più di cento milioni di copie nel mondo. Nel 1986 ha vinto il premio letterario “Mystery writers of America”e nel 1998 il premio “Cartier diamond dagger” (il più alto riconoscimento inglese del “giallo”). Evan Hunter, oltre allo pseudonimo Ed Mcbain, ha utilizzato altri alias quali Ezra Hannon, Richard Marsten, Curt Cannon, Hunt Collins, John Abbot. Diversi sono stati i film tratti dai suoi romanzi: “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock, “Colombo - Non c'è tempo per morire”del 1992, “Tenente Colombo: Indagine ad incastro” del 1994. Senza tralasciare, poi, i telefilm e le miniserie, tra

cui “Alfred Hitchcock presents” composta da tre episodi. Nato a New York il 15 ottobre del 1926, Evan Hunter (nome originario Salvatore Albert Lombino) è cresciuto nel quartiere di Heast Harlem ed è deceduto in Connecticut all'età di 78 anni, a causa di un cancro alla laringe. Nel 1952 aveva ottenuto l'autorizzazione a cambiare il proprio nome. Giovane dai mille mestieri McBain scoprì probabilmente la sua vocazione di scrittore, lavorando per la “Scott Meredith”, una grande agenzia letteraria che avrebbe poi curato i suoi interessi editoriali per molti anni. Dai suoi libri sono state tratte, nel corso del tempo, moltissime pellicole di successo, da “Anatomia di un rapimento” (1963) di Akira Kurosawa a “Rosso nel buio” (1978) di Claude Chabrol. Il conferimento ufficiale della cittadinanza onoraria ad Ed McBain rappresenta il tributo che il Comune di Ruvo del Monte vuole riconoscere alla figura di Evan Hunter (Salvatore Lombino), per ricordare tutti i figli di questa terra, emigrati con tanta amarezza, spinti unicamente dalla necessità e dalla speranza di trovare fortuna. Evan Hunter è l'esempio del riscatto, dell'ingegno e della volontà di questi uomini. Il riconoscimento della cittadinanza onoraria a McBain può essere anche l'occasione per Ruvo del Monte di essere conosciuta ed apprezzata nello scenario internazionale Donato Pavese

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


24

L’iniziativa vede coinvolti la Camera di Commercio e il distretto agroalimentare del Vulture

Desk: primi contatti con i tedeschi PARTE nel migliore dei modi il Desk Basilicata operante a Berlino. Ci sono stati negli ultimi giorni i primi importanti contatti con i buyer e gli importatori interessati ai prodotti lucani. E' il primo riscontro immediato, a margine della presentazione del Desk Basilicata - lo Sportello per le imprese del Distretto Agroindustriale del Vulture realizzato in Germania nell'ambito del progetto “Verso l'Europa”, finanziato dalla Regione Basilicata e promosso dal Distretto del Vulture in collaborazione con la Camera di Commercio di Potenza e la Camera di Commercio italiana per la Germania - avve-

nuta a Berlino nell'ambito della Fruit Logistica, Salone leader mondiale della filiera ortofrutticola che ha chiuso i battenti la scorsa settimana. «Aver presentato un sistema di commercializzazione organizzato e con una piccola base logistica sul territorio tedesco ha attirato l'attenzione non solo dei media ma anche degli operatori specializzati» conferma il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte. «L'interesse ad avviare relazioni durature con i nostri produttori - continua nella nota - è reale, così come sono chiari i canali di sbocco delle produzioni

made in Basilicata, ovvero gastronomie di qualità, negozi gourmet e ristorazione, in un Paese in cui la scena enogastronomica negli ultimi anni, nell'ambito di un'evoluzione tendente alla qualità, ha mantenuto alta l'attenzione per il made in Italy». Le prossime occasioni, in ordine temporale, per percorrere questa corsìa preferenziale che il Desk Basilicata ha inaugurato, saranno il Prowein di Düsseldorf (dal 21 al 23 marzo) e la Fiera Le Gourmet di Lipsia (in settembre), due tra gli eventi più importanti in campo enogastronomico. In entrambe le situazioni lo stand Basilicata sarà posizionato in posizione privi-

legiata (in termini di logistica) e godrà dei vantaggi relazionali offerti dalla partnership della Camera di Commercio italiana in Germania. Da oggi, intanto, è attivo il Desk Basilicata, che per il 2010 disporrà di fondi per 14 mila euro. A presiederlo ci sarà un giovane laureato lucano che vive e lavora a Berlino, Francesco Grasso, che ha maturato alcune esperienze nel settore agroalimentare. Lo sportello sarà aperto il martedì e il giovedì (nei locali della Camera di Commercio italiana per la Germania, a Berlino) dalle 14.30 alle 18.00. Gli interessati possono scrivere a deskbasilicata@itkam.org.

Lamorte e Viti all’inaugurazione dello sportello

Lavello Raccoglitori sempre pieni e sacchetti ecologici «lasciati a marcire nell’ex macello»

«Una differenziata a rilento» Dura critica del Partito democratico contro l’amministrazione di Annale LAVELLO - Si ritorna a parlare di rifiuti , e di raccolta differenziata. Croce e delizia dei comuni lucani, la raccolta differenziata è stata da sempre oggetto di importanti dibattiti tra le forze politiche in campo in un bilancio costi benefici che non sembra mai quadrare. Anche nella cittadina dauna la raccolta differenziata sembra essere il fanalino di coda. Adalzare il sipario sulla vicenda il gruppo consiliare del Partito Democratico lavellese. «La raccolta differenziata - fanno sapere - a Lavello stenta a partire. A dire il vero in questi giorni sono stati posizionati alcuni raccoglitori per differenziare i rifiuti (carta, vetro, eccetera). Ciò che notiamo, senza paura di smentita, è che questi raccoglitori spesso sono così pieni Rifiuti che i cittadini devono lasciare per terra i rifiuti che avevano differenziato in casa, basta fare un giro per le vie della Città, soprattutto per le vie periferiche». «Il centrosinistra alla guida del nostro comune - proseguono - ottenne un finanziamento regionale di circa due milioni di euro destinati ad un progetto sperimentale per la raccolta differenziata nei comuni di Lavello, Atella, Barile, Ginestra, Rapolla, Ripacandida e Rionero in Vulture ; Lavello, capofila del

progetto, doveva guidare la fase di progettazione, appalti ed acquisti dei materiali e dei mezzi e avvio della raccolta nei sette comuni». «Sappiamo - ribadiscono - che a tutt'oggi alcuni dei sette Comuni facenti parte di tale progetto hanno preso altre strade dopo avere constatato le difficoltà che la Giunta Annale ha palesato nella guida della partnership che si era costituita». «A più di un anno di distanza i sacchetti acquistati (con i soldi dei contribuenti) sono a marcire dentro l'ex macello e sicuramente non sono più utilizzabili. Anchegli automezziacquistati (sempre con i soldi dei contribuenti) non possono essere utilizzati solo dal Comune di Lavellose nonsi coinvolgono tutti i Comuni interessati. E' opportuno che la nostra Amministrazione prenda coscienza del problema e faccia di tutto per avviare insieme agli altri partners tale progetto per evitare che due milioni di euro marciscano nell'attesa e per dare un contributo alla salvaguardia ambientale». Ancora tutto in ballo dunque per un servizio che sembra essere il fanalino di coda di tanti altri che ancora , dopo anni, stentano a decollare. Daniele Masiello

Il Pdl dell’Alto Bradano soddisfatto della candidatura di Nicola Pagliuca LAVELLO - Prime avvisaglie di campagna elettorale . Ad aprire le danze le sezioni del Popolo della Libertà del vulture Melfese Alto Bradano con un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi. “Le sezioni del Pdl del Vulture - Melfese Alto Bradano, sostengono- si legge nel comunicato - convintamene e con entusiasmo la candidatura a Presidente di Nicola Pagliuca che rappresenta non solo un territorio dove il centro destra è fortemente radicato, vedi le diverse amministrazioni governate del PDL in quest'area, ma anche un uomo che dall'inizio del suo impegno politico, rappresentante prima di Forza Italia oggi del Popolo della Libertà, è sempre stato antagonista allo schieramento di centro sinistra che governa da 15 anni la Basilicata”. “La candidatura di Pagliuca, uomo lucano e profondo conoscitore dei problemi della gente di Basilicata, è l'unica possibilità per competere seriamente con il PD ed i sui alleati e tentare di dare la spallata a De Filippo e così dare una speranza di cambia-

mento alla nostra regione che è ormai caratterizzata da una gestione puramente clientelare che ha impoverito tutto il territorio lucano e costretto tantissimi giovani ad emigrare e lasciare per sempre la propria famiglia e le proprie radici. Ci auguriamo che l'On. Magdi Cristiano Allam, se realmente è animato da amore per la nostra terra e per la nostra gente, e sinceramente si augura il riscatto del popolo lucano costretto a vivere “povero e umiliato in casa propria”, faccia un passo indietro, cosa che gli farebbe onore, rinunci alla sua candidatura, che favorirebbe il centro sinistra che lui condanna, e si faccia portatore con i suoi uomini di un'intesa con il candidato Presidente Nicola Pagliuca al fine di creare tutti insieme una coalizione omogenea per programmi ed obiettivi e finalmente si riesca nell'intento di tutti noi di dare un nuovo volto a questa regione e nuovi uomini che con Pagliuca riescano a dare la svolta che tutti ci aspettiamo da molti anni”. da. ma.

Venosa L’iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento Interaziendale di oculistica

Palazzo San Gervasio Operazione dei carabinieri

Al via il corso di chirurgia della cataratta

Viaggia con 200 grammi di hashish Arrestato ventisettenne di Barile

VENOSA - E’ il primo in assoluto a Venosa. E lo si deve grazie all’organizzazione del Dipartimento Interaziendale Regionale di Oculistica. E’ il corso teorico-pratico di oculistica che si terrà il 12 febbraio prossimo, con inizio alle ore 9. Partecipano all'attività di formazione specialisti oftalmologi operanti nei servizi sanitari della Basilicata e delle regioni limitrofe, che intendono ampliare i propri interessi acquisendo conoscenze e competenze relative a nuove procedure diagnostiche e a nuove tecniche chirurgiche. “Nel corso della loro formazione professionale gli oftalmologi coltivano e sviluppano interessi scientifici soli-

tamente orientati o in senso medico o in senso chirurgico. Una volta scelto l'ambito, tendono poi a super-specializzarsi o con tecniche diagnostiche o con tecniche chirurgiche- evidenzia Domenico Lacerenza, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Oculistica- Obiet-

tivo della giornata di studio sarà, appunto, quello di allargare l'orizzonte conoscitivo, consentendo agli oftalmologi di confrontarsi e sperimentare direttamente altre tecniche diagnostiche e chirurgiche”. Il corso avrà una impostazione teoricopratica e si svilupperà con sessioni diagnostiche e chirurgiche che consentiranno al discente di interagire materialmente con il docente e di eseguire con il supporto dell'esperto l'intervento chirurgia della cataratta. I singoli interventi chirurgici saranno seguiti da tutti i corsisti tramite trasmissione in live surgery nell'Auditorium dell'ospedale di Venosa. L'Asp mette, in questo

modo, a disposizione dei discenti l'esperienza professionale e le tecnologie di ultima generazione in dotazione all'U.O. di oculistica del Presidio Ospedaliero di Venosa. La validità della iniziativa è testimoniata anche dal coinvolgimento delle Aziende Farmaceutiche, che hanno voluto partecipare al progetto facendosi carico dei costi di realizzazione del corso. Muove, così, i primi passi il Dipartimento Interaziendale Regionale di Oculistica, capo-fila l'Unità Operativa di Venosa, nato due anni fa per valorizzare le eccellenze e collegare a rete i servizi che erogano prestazioni oculistiche sul territorio regionale.

PALAZZO S.G. -Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefcenti, il ventisettenne di Barile, A.C. arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Venosa, nel corso di mirata attività info-investigativa finalizzata alla repressione di reati per droga. I carabinieri a seguito di indagini e pedinamenti sono riusciti a risalire al giovane spacciatore che era solito nei fine settimana trasportare droga per rifornire i comuni di Palazzo San Gervasio e Spinazzola. Sabato sera il giovane è stato fermato e bloccato a bordo della propria autovettura mentre si recava nel comune di Palaz-

zo San Gervasio per smerciare la sostanza stupefacente. I militari nel corso della perquisizione effettuata a bordo dell'autovettura hanno rinvenuto due panetti di hashish per un peso complessivo di grammi 200 celati sotto il sedile dell'auto. Il giovane è stato tradotto presso la casa circondariale di melfi. Sempre nel fine settimana in Venosa nel corso dei medesimi servizi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile segnalavano all'ufficio territoriale del governo di potenza, quali assuntori, tre persone, di cui una minorenne, poiché trovate in possesso di due grammi di hashish.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


25

Melfi Il partito: «E’ una decisione profondamente ingiusta»

Rionero in Vulture

Piazza Craxi, la Sinistra ecologica contro il sindaco

Ami, Chieppa chiede le dimissioni di Pesacane

MELFI - Non appena la Prefettura di Potenza concederà il nulla osta e la Deputazione di storia patria verificherà tutte le condizioni necessarie, la città di Melfi avrà la sua piazza intitolata a Bettino Craxi. La zona individuata è quella adiacente il palazzetto dello sport di via Foggia. Sul piazzale si svolge il mercato cittadino due volte al mese. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco, Ernesto Navazio non trova però tutti d’accordo. La sezione locale di Sinistra ecologia, libertà, “Peppino Impastato”, infatti, contesta duramente la scelta. Attraverso un volantino fatto circolare in città la neonata associazione politica, già in corsa con un suo candidato durante il recente rinnovo del consiglio provinciale di Potenza, ha chiarito senza mezzi termini la propria posizione intransigente. Il direttivo di Sinistra ecologia, libertà è composto a Melfi da Angelo Albanese, Donato Lomio e Rocco Pennella. «Con il silenzio assenso dei consiglieri di minoranza – si legge nel documento – l’amministrazione comunale ha deliberato di dedicare una piazza a Bettino Craxi esponente di punta di un clan coinvolto nel più

Craxi

grande scandalo della politica italiana che va sotto il nome di tangentopoli. Si tratta di una decisione assurda ed ingiustificabile che scuote le coscienze dei veri democratici ed offende tutti coloro che, anche a rischio della propria vita, con grande onestà hanno dato tanto al nostro Paese». A dieci anni dalla scomparsa de leader del Psi, già presidente del consiglio dal 1983 al 1987, Melfi lo ricorderà per sempre con una pizza. Le polemiche contro il

primo cittadino non mancano. «Se questo vuole essere un modo per manifestare la gratitudine e la stima personale al suo indimenticato segretario di partito – prosegue il documento di Sinistra ecologia, libertà – sappia il nostro sindaco che una cosa sono gli affetti personali, tutt’altra cosa sono le istituzioni. Craxi è stato condannato a dieci anni di carcere per corruzione e finanziamento illecito, per aver intascato miliardi di vecchie lire sotto forma di tangenti per il suo partito e per accrescere il suo patrimonio personale blindato in Svizzera. Non un sant’uomo quindi ma un personaggio che, indipendentemente dalle sue qualità politiche, è stato condannato dalle leggi di questo Stato ed è poi scappato in Tunisia tra le braccia di uno dei dittatori più sanguinari che la storia ricordi, suo amico da sempre». Infine una domanda. «Quale dovrebbe essere l‘insegnamento che giovani e cittadini dovrebbero ricavare da una decisione come questa? La sezione di Sinistra ecologia e libertà invita il sindaco a rimuovere una decisione profondamente ingiusta». Vittorio Laviano

Rionero, un assegno di cura per i cittadini in difficoltà RIONERO - Il comune di Rionero in Vulture è vicino alle persone allettate e bisognose di cure. È stato infatti pubblicato sul Bur del primo febbraio 2010 l’avviso pubblico per la richiesta dell’assegno di cura. A renderlo noto è l’assessore comunale alle Politiche Sociali Emilio Sacco. Chiamato anche voucher o assegno terapeutico, l’assegno di cura è un contributo economico che i comuni possono erogare alle famiglie che si impegnano ad assistere a casa, affrontandone anche i costi, persone non autosufficienti che altrimenti dovrebbero affidarsi a strutture di ricovero. L'obiettivo di questa forma di assistenza è dunque il promuovere la domiciliarità ed il ridurre il

ricorso ai ricoveri in strutture residenziali. Un nuovo modo per sostenere la famiglie che ospitano e si prendono cura di una persona impossibilitata ad essere autosufficiente. L'ammontare dell'assegno di cura è variabile ed è generalmente correlato al reddito e al bisogno della persona non autosufficiente e della famiglia. Ci sono tre diversi tipi di assegno: tipo A, tipo B e tipo C. L’assegno di tipo A prevede un importo di 240 euro per la famiglie che prestano direttamente assistenza al familiare non autosufficiente. L’assegno di tipo B ha un importo di 300 euro ed è previsto per le famiglie che per l’assistenza del familiare non autosufficiente si avvalgono, a titolo oneroso, di

familiari o di assistenti familiari. L’assegno di tipo C prevede anch’esso un importo di 300 euro ed è dedicato a sostegno del progetto di vita indipendente della persona non autosufficiente perché provvedano direttamente ad acquisire, a titolo oneroso, un aiuto da familiari o da altri. Possono accedere al beneficio le persone non autosufficienti e le famiglie che assicurano loro la necessaria assistenza al domicilio, che siano residenti in Basilicata da almeno 6 mesi, in possesso di due requisiti fondamentali: la condizione di non autosufficienza valutata dall’unità di valutazione multidisciplinare di del servizio di Adi e comprovata da commissione medica, e la condizio-

ne economica del nucleo familiare della persona non autosufficiente, Isee 2009, non superiore a 10.635,30 euro. Il richiedente deve compilare per via elettronica la domanda di Assegno di cura servendosi dell’apposito modello disponibile sul portale regionale www.basilicatanet.it o http://assegnodicura. regione.basilicata.it o, rivolgendosi all’ufficio sociale del comune di Rionero al numero 0972/729260. Inoltre, la domanda compilata on line dovrà essere stampata in triplice copia, firmata dal solo richiedente e consegnata all’ ufficio protocollo del comune entro e non oltre il giorno 17 marzo 2010. lu. na.

RIONERO - E’ancora bufera sulla sorte dell’edificio noto come ex consorzio agrario a Rionero. Lo stabile che da circa un anno ospita un negozio di vicinato ritorna a scatenare polemiche. L’ultima ordinanza del consiglio di Stato è del 3 febbraio 2009. “La nr.628” specifica l’ex assessore comunale alle Attività Produttive Giovanni Chieppa, attualmente consigliere comunale dell’Idv, che dice “ha riformato il provvedimento del Tar di Basilicata del 3 dicembre 2009. Il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che la destinazione d’uso» commerciale «esiste da tempo, ossia dal momento del rilascio delle autorizzazioni commerciali rilasciate dal comune di rionero dal 1955 in poi». Alla luce di quanto riportato, Chieppa, nella giornata di ieri, ha presentato una interrogazione scritta da discutere durante la prossima seduta del consiglio comunale. «Considerati gli effetti disastrosi derivati per l’immagine dell’ente, della giunta comunale e più in generale del centrosinistra locale, ormai deriso un po’ da tutti, vorrei sapere perché il comune di Rionero non si è costituito nel procedimento giurisdizionale nr. 60/2010 pendentedavantial consigliodiStato». In aggiunta Chieppa chiede la revoca dell’incarico all’ attuale assessore all’Urbanistica Pietro Pesacane e la rimozione del responsabile del servizio del dipartimento. «Ritengo che la situazione creatasi sia gravissima perchè quella struttura poteva funzionare da tempo come esercizio di vicinato commerciale ed invece si sono registrati chiusure e ritardi illegittimi» ribadisce il consigliere che prosegue «era infondata la tesi sostenuta dall’ufficio urbanistico secondo cui bisognava aspettare l’ approvazione del regolamento urbanistico». «Una grande cavolata» apostrofa Chieppa che passa la palla al sindaco Placido. «Alla luce dei fatti, mi sembra giusto che il sin-

Chieppa

daco faccia il suo dovere e tiri le necessarie conclusioni anche se riguarda un compagno dei comunisti italiani e rinnovi il vertice dell’ ufficio urbanistico». «Chi sbaglia deve assumersi le proprie responsabilità» sentenzia poi il consigliere che ricorda le motivazioni delle sue dimissioni dalla carica di assessore. «Per questa vicenda ho lasciato la poltrona, per difendere il principio di legalità e la libertà di giudizio, senza cedere di un millimetro alla regole della legge del branco, dannosa per la crescita di ognuno. Si governa in modo diverso e con metodi cristallini». «Non facevo l’ assessore alle attività produttive per chiudere negozi di genere alimentari» aggiunge «al contrario ho aiutato tutti nei limiti sanciti dalle leggi vigenti in materia».«Il centrosinistra locale non è un condominio rissoso come qualcuno del Pdl locale ha scritto di recente” conclude «ma un luogo di confronto anche aspro e ritengo che ciò sia un bene per tutti, un valore da tutelare all’interno della coalizione. Dire queste cose con chiarezza e senza ipocrisia non significa mettere in discussione il patto politico stipulato nel 2006, a meno che qualcuno non intenda più rispettarlo». Lucia Nardiello

Monticchio L’uccisione dell’animale come elemento essenziale e aggregante

Una tradizione nel segno del maiale MONTICCHIO - Dal periodo di Natale in poi, fino a tutto gennaio, le case coloniche, le ville di campagna attorno al Vulture, rivivono l'antico rituale del maiale. E' cruento e doloroso, quanto essenziale ed aggregante. I borghi di Monticchio, da Sgarroni a San Martino, si distinguono per la persistenza di questa come di altre tradizioni, qui più che altrove indelebili ed incontaminate. Come l'intera campagna attorno, che sembra in dissolvenza, evanescente in questo freddo periodo. C'è odore d'inverno più pungente in questo luogo: neve ai bordi delle strade, un freddo frizzante nel borgo avvolto dalla nebbia, che pure lascia trasparire i profili lontani dell'Appennino campano. I colori cangianti conferiscono insolite aureole di sospensione, un anelito surreale. Ma esisterà davvero? Esiste, esiste eccome. E' qui che rimangono intatte le tradizioni prenatalizie, a partire dal profumo dei biscotti fatti in ca-

sa, della cucina in una commistione di sapori che si confondono nel marchigiano e l'aviglianese, fra il rionerese e il melfitano. Ma su tutto regna il rituale sacrificale del maiale ucciso. E' questo il periodo in cui ci si ritrova insieme per scambiarsi la fatica dell'immolazione. Quel sacro animale che viene sacrificato in nome della sopravvivenza degli uomini. Non c'è nucleo familiare che in questo luogo non aderisca a questo rituale antropologico. Lande di campagna che si rivestono della scenografia ideale per un teatro senza tempo, che aspira alla preghiera, alla bontà dei sapori, specie a Natale. Un luogo irreale ma pur vero. Palpitante e fumoso come i camini delle case. Quel fumo avvolgerà le lunghe serpentine di salsicce, le luganiche (come le chiamano nel nord) e i prosciutti e il lardo appesi. E poi la sugna, e lo zampone, e il fegato, e il sangue. Nulla viene scartato dell'animale perfetto. “Siamo

forse i soli a conservare la tradizione, almeno in quest'angolo del Vulture. No, a Rionero a Melfi a Rapolla a Barile non credo si usi ancora fare il maiale”. Lo asserisce Francesco, classe 1920, tenace ed austero che sa ancora maneggiare a mestiere lo “scannaturo”da piantare alla gola, per quel gesto terribile e necessario. “E' l'odore del sangue che tiene nel terrore l'altro maiale cui toccherà la stessa fine”, ci dice non senza sconforto Giovanni, suo figlio, quasi sessant'anni di vita all'aria aperta. Non sembra vero che persone così schiette, miti e talvolta dolci, parlino con una tale semplicità di come ammazzare un essere vivente, maiale o agnello o pollo o coniglio che sia. Persone che non ucciderebbero una mosca, che emanano bontà in ogni gesto. Eppure, in questo periodo diventano i sacerdoti necessari di un rituale antico come l'uomo, che si perde nella notte dei tempi, per festeggiare il Natale o l'anno nuovo, fra

L’abbazia di Monticchio innevata

una bottiglia di aglianico ed una preghiera. Sprigiona una mistica particolare questo luogo, che pure in questo periodo appare perfino evanescente, etereo; e il rituale si deve consumare, ad ogni costo. Lo vuole la tradizione forse prima ancora che la misura della sopravvivenza. Un quadretto di Levi, o una scena da L'albero degli zoccoli, eppure la cultura popolare alberga con grazia in questi luoghi. Quei sacerdoti tramandati effondono profumi antichi, quasi come incenso, a ricordarci (per un'antino-

mia) - i versi di Nikos Kazantzakis: “Abbiate cura degli animali, delle mucche, delle pecore, degli asini. Credetemi, anch'essi hanno un'anima, sono esseri umani. Solo che hanno il pelo lungo e non sanno parlare; sono uomini di un tempo remoto…” Ogni gesto si proroga conforme alla misura del proprio tempo, dello spazio e delle stagioni. Ora è inverno a Monticchio, fra il Vulture che svetta all'orizzonte e sulle nebbie i profili montuosi dell'Irpinia. Armando Lostaglio

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


26

Nemoli L’opposizione incalza ma il sindaco si difende: «Quote più basse rispetto ad altri»

«Aumento ingiustificato delle tasse» NEMOLI - Il gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Nemoli” interviene con una nota sulle scelte operate dall'amministrazione comunale negli ultimi mesi. Strade al “limite della percorribilità”, aumento “ingiustificato” di tasse e tributi, ritardi nella differenziata, sono le questioni al centro della critica. Gli aumenti riguardano la tariffa per l'illuminazione delle tombe e dei loculi del 30%, del contributo per il trasporto scolastico e della mensa scolastica del 50%. «L'aumento è ingiustificato - dicono i consiglieri di minoranza - considerato che a settembre sono state chiuse

la scuola elementare e la scuola materna del Lago Sirino, ottenendo un notevole risparmio». Poi ci sono i ritardi sulla raccolta differenziata e sulla riaccensione dell'illuminazione pubblica per l'intera notte annunciati dall'amministrazione per gennaio 2010. “Siamo ormai a febbraio e queste restano solo dichiarazioni”. Quindi l'assenza di risposte in merito alle richieste dei cittadini di revocare la delibera di giunta che ha stabilito il nuovo canone per la concessione delle aree cimiteriali e del “maggior controllo” richiesto appunto da “Insieme per

Nemoli” sulle opere di contenimento del rischio idrogeologico, 1fatti male - secondo il gruppo - e soprattutto non risolutivi del problema» Il gruppo, infine, sottolinea l'abbandono di alcuni luoghi, come la scuola del lago Sirino e il Cimitero, e l'assenza di manutenzioni sulle strade comunali e di collegamento con i paesi vicini: «piene di buche e al limite della percorribilità». Le tariffe sono state ritoccate per far quadrare i bilanci, risponde il sindaco Antonio Filardi. «Abbiamo fatto ritocchi perché le spese sono aumentate tantissimo - dice - Nemoli viaggia

comunque con quote più basse rispetto agli altri”. E sempre per questione di bilancio resta l'impostazione dell'illuminazione pubblica dello scorso anno. Mentre la differenziata, spiega Filardi, partirà nei primi di marzo, insieme agli altri comuni del consorzio. Sul dissesto aggiunge: “nonostante le piogge dell'inverno, le opere hanno funzionato e retto abbastanza bene». «Teniamo le strade comunali a bada per quanto possibile” dice il sindaco sulla questione viabilità, ribadendo che per quelle non di propria competenza sono stati sollecitati gli enti

Il municipio di Nemoli

preposti e che proprio in questi giorni sono stati consegnati i lavori per la ex 104 Sapri-Ionio. Chiusa da oltre cinque anni. Quella della scuola del lago Sirino è una condizione provvisoria, ha spiegato in-

fine Filardi:«nel prossimo consiglio comunale porteremo il regolamento per i locali pubblici non utilizzati. Così come - chiude - è già pronto il progetto per il recupero del cimitero». Francesco Zaccara

San Chirico R. Borneo: «Abbiamo allertato gli enti preposti. La situazione si deve risolvere»

La Fondovalle resta chiusa Racanello: il fiume non rallenta la sua corsa e l’arteria è sempre più pericolosa SAN CHIRICO R. - Resta chiusa la fondovalle del Racanello a causa della continua azione del fiume sulla strada. A seguito della distruzione di una parte dell'arteria, su cui si stanno effettuando i lavori di allargamento ad opera della ditta Eredi Pepe, non è ancora possibile riaprire la fondovalle al traffico. La situazione è sotto continuo monitoraggio mentre l'amministrazione di San Chirico Raparo sta cercando di comprendere come far fronte alla problematica. Come commentato dal primo cittadino, Claudio Borneo: «Abbiamo informato gli enti preposti dell'accaduto. In più occasioni l'amministrazione aveva, già in passato, sollevato il problema della pulizia dell'alveo del fiume. L'innalzamento del letto è ormai evidente ma la problematica non può essere sottovalutata, deve essere affrontata e risolta in maniera definitiva. Non si può, infatti, correre il rischio di far fronte all'emergenza attuale senza risolvere definitivamente il problema, rischiando che situazioni del genere si ripresentino una volta terminati i lavori». Sottolineata la necessità di un intervento repentino, condivisa dal sindaco di Castelsaraceno, Domenico Muscolino: «La chiusura della strada comporta non pochi problemi alla mia comunità, mi auguro che gli enti preposti agiscano nel più breve tem-

Prevista una spesa di 500.000 euro

Strada per il Volturino Appaltati i lavori per la sua realizzazione

La zona della strada che è franata sotto l’azione del fiume

po possibile per consentire al cantiere di riprendere i lavori». I cittadini, in particolare i pendolari, si ritrovano costretti a ripercorrere la vecchia strada per raggiungere la SS598, con un aggravio di chilometri non indifferente e con un disagio che diviene maggiore in questo periodo invernale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, domenica mattina dei passanti si sono accorti dell'accaduto e hanno allertato gli enti preposti. Il

corso del fiume ha portato con sé un pezzo della strada, impedendo di fatto che la stessa possa essere attraversata. Seppure si stia già lavorando per evitare nuovi danni e limitare l'azione delle acque del fiume, la preoccupazione si lega ad un'eventuale peggioramento delle condizioni meteorologiche con un'inevitabile ingrossamento del Racanello che potrebbe causare nuovi danni. Francesca Gresia

Francavilla in Sinni Celebrata la Giornata della Vita e della famiglia

L’educazione come strumento per la libertà FRANCAVILLA - Un'educazione che possa trasmettere valori partendo dall'ascolto dell'esigenze dei minori. Il messaggio emerso dalla Giornata della Vita e della Famiglia, tenutasi presso il Cineteatro Columbia, è stato lungamente trattato dal Giudice del Tribunale per i Minori di Salerno, Vincenzo Starita. Un'emergenza quella educativa che secondo Starita coinvolge tutti i settori e che deve essere maggiormente affrontata perché «l'educazione è uno strumento di abilitazione a vivere la libertà come capacità di scelta e di relazione piena nei confronti del mondo e di quanto circonda il giovane, il ragazzo. I ragazzi oggi sorridono sempre meno e, paradossal-

Un momento della celebrazione con il vescovo Nolè

mente, questo in particolare vale per quanti vivono in una condizione di maggiore agiatezza». Innanzi tutto una maggiore attenzione

del mondo degli adulti, quella che può condurre alla costruzione di una “Città dei Bambini”, una città che gli architetti progettano do-

po aver ascoltato e colto le esigenze dei bambini. Un' educazione che sia compito di tutti, che scaturisca dalla necessità di assecondare le istanze dell'educando per condurlo ad autodeterminarsi, rendendolo capace di autonomia ed indipendenza. Non trascurabile il ruolo della famiglia, come ribadito da Mons. Francesco Nolé, orgoglioso di essere vescovo della Diocesi di Tursi Lagonegro: «La famiglia è stata ed è tempio dei valori veri che vengono trasmessi attraverso l'esempio, il dialogo e l'ascolto». E per il nuovo anno l'iniziativa cresce con una veglia di preghiera che costituisca un vero momento esperienziale ecclesiale. Francesca Gresia

MARSICOVETERE - Consegnato l'appalto dei lavori della strada via Tuppo delle Seti sulla montagna del Volturino. Circa 500 mila euro è la spesa per la realizzazione, compreso un parco giochi per bambini, della strada che porta agli impianti sciistici sulla montagna del Volturino. Una messa in opera urbana che parte dal bivio denominato “Tuppo delle Seti”fino a raggiungere la cima del Volturino. Lavori di manutenzione, ripristinoe messain sicurezzadi un tratto stradale che presenta alcuni punti tortuosi e critici. Infatti alcuni interventi comprenderanno, proprio, la collocazione di barriere di sostegno e gabbionate di protezione ad opera di presidio per contenere lo scoscendimento di fanghiglia, oltre, naturalmente al rifacimento della pavimentazione stradale e dell'apposizione di segnaletica. Insomma lavori che consentiranno, quindi, durante tutto l'arco dell'anno, un facile raggiungimento della montagna. Non solo, oltre alla consegna dei lavori dell'arteria stradale, per sabato 13 Febbraio è prevista l'inaugurazione della struttura Albergo - ristorante su in vetta. Struttura adiacente alla strada d'arrivo agli impianti, in piana Imperatore, dotata di 30 posti letto dove sarà possibile pernottare, fermarsi al bar, ristorante e ad un parco giochi per i bambini. L'inaugurazione sarà presenziata dal presidente della Regione, Vito De Filippo. Inoltre una serie di altri interventi complementari riguarderanno anche lo skilift, i servizi di noleggio e biglietteria che verranno spostati tutti sulla nuova struttura in via di completamento. Infine a fine Gennaio è partito anche il

Gli impianti del Volturino

progetto “avvio allo sci” per gli alunni dell'Istituto Comprensivo di Villa d'Agri. Un progetto finanziato dal Comune di Marsicovetere, che consiste nell'avviare alla pratica sportiva sciistica , fin da piccoli, i bambini, sfruttando così una risorsa come quella della montagna del Volturino. Montagna situata alle spalle del centro storico di Marsicovetere e che si erge a 1865 metri con i suoi impianti sciistici. La pista principale, si snoda lungo le pendici della montagna, in una cornice di boschi, ruscelli e sentieri per un totale di circa 2600 metri. E' stata riconosciuta dalla Fisi come pista rossa ed è sede di gare invernali. Su di essa si immettono due varianti: una pista nera, per utenti esperti, e un'altra per principianti servita da uno skilift lungo circa 300 m. Da quest'anno è funzionante anche un anello per lo sci da fondo. L'impianto di risalita è dotato di una seggiovia biposto ad attacchi fissi lunga circa 1200 metri; il dislivello tra la stazione motrice e quella di rinvio è di 400 m circa e quest' ultima si trova a quota 1848 m. Angela Pepe

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


27

Cell. 347.4046030

Martedì 9 febbraio 2010

Cell. 347.4046030

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Si attende di realizzare manifestazioni di interesse sul sito. Il Distretto promotore di un Consorzio

Nicoletti, accordo per la cigs Intesa sindacati, Regione e curatore fino ad agosto per i 362 lavoratori E' stato sottoscritto a Potenza, presso il dipartimento per le attività produttive, l'accordo per la proroga fino al prossimo 12 agosto della cassa integrazione straordinaria per i 362 lavoratori della ex Nicoletti salotti di Matera, affidata dal Tribunale di Matera alla curatela fallimentare. Il provvedimento, che dovrà ora essere approvato dal Ministero, è motivato con la sussistenza di concrete possibilità di riassunzione parziale del personale in vista di manifestazioni di interesse imprenditoriali (affitto o acquisizione) sul sito produttivo. All’incontro hanno partecipato, oltre a dirigenti della Regione Basilicata e della Direzione provinciale del lavoro di Matera, il curatore fallimentare della Nicoletti, Paolo Porcari, e i rappresentanti delle segreterie territoriali Feneal Uil, Fillea Cgil, Filca Cisl e Ugl. Il risultato costituisce nei fatti una vera e propria boccata d’ossigeno per i lavoratori della Nicoletti la cui cassa scadeva l’11 febbraio prossimo. Ora partiranno una serie di iniziative per tentare di rianimare il sito produttivo attraverso anche il reimpiego degli stessi lavoratori. «Entro qualche settimana, al massimo entro fine mese il curatore fallimentare definita la situazione creditizia potrà procedere alla pubblicazione del bando per chiedere alle aziende interessate il fitto o l’acquisto parziale dell’azienda», ha spiegato al “Quotidiano” Michele Andriulli della Fillea Cgil, «noi sappiamo che ci sono diverse possibilità che finora sono rimaste solo d’intenti ma che col bando potranno essere formalizzate. Speriamo poi», aggiunge Andriulli che è anche vicepresidente del Distretto del mobile imbottito, «che lo stesso Distretto possa farsi promotore di un progetto da sottoporre al Mini-

Controlli nella zona Nord della città

Due denunciati per detenzione di strumenti per l’effrazione Boccata di ossigeno ieri per i lavoratori della Nicoletti per i quali è stata prorogata la cigs

stero per sostenere una serie di piccole aziende pronte a consorziarsi per produrre divani dentro il sito della Nicoletti. E’ un’idea ed una possibilità come ce ne sono altre» aggiunge Andriulli che poi conclude sostenendo: «sono convinto che ci siano manifestazioni di interesse che possano permettere una reindustrializzazione di quel sito, oggi abbiamo ottenuto il massimo fino ad agosto. Poi vedremo». Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa anche da Mino Paolicelli della Feneal Uil: «non è stato facile arrivare a questa soluzione, c’è stato un’attimo in cui l’intesa poteva anche saltare. Per fortuna gli argomenti di interesse verso il

sito hanno permesso alla Regione di rendersi conto della situazione e di arrivare all’accordo. Noi sappiamo che le manifestazioni di interesse sono concrete. Gli ammortizzatori sociali servono solo per gestire questo periodo transitorio in attesa che si passi all’avviso pubblico con quaranta aziende che si insediano sul territorio. Queste sono tutte notizie positive. Poi c’è il bando Nicoletti», rivela Paolicelli , «aspettiamo manifestazioni ufficiali ma ci sarebbe un gruppo anche importante dell’area murgiana pronto ad investire in quell’area. Aspettiamo di capire cosa succederà». Diverse le scadenze che atten-

dono ancora il settore del mobile imbottito nelle prossime settimane e che porteranno a tappe forzate fino ad affrontare gli appuntamenti con le casse di Mid e Natuzzi e che terranno con il fiato sospeso centinaia di lavoratori nei prossimi mesi. La possibilità di migliorare la situazione per i tanti lavoratori del settore che si trovano in difficoltà non è certo dietro l’angolo. E il riutilizzo e la reindustrializzazione di siti come quello della Nicoletti dovrà inevitabilmente risultare uno dei primi passi da muovere per cambiare la situazione e rimettere in moto una macchina in estrema difficoltà. p.quarto@luedi.it

DUE UOMINI rispettivamente di 54 e 40 anni, sono stati denunciati per detenzione di strumenti atti all'effrazione. Una pattuglia della Polizia di Stato, che svolgeva dei servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a contrastare i furti di autovetture nel capoluogo, ha intercettato un'auto nella zona Nord di Matera, con a bordo due individui che avevano un comportamento sospetto. Al momento del controllo, uno dei due ha cercato di disfarsi di un piccolo involucro gettandolo all'esterno del finestrino dell'auto. Il gesto non è però sfuggito agli operatori della Polizia che hanno recuperato l'involto contenente sostanza stupefacente, per la precisione gr.2,45 di cocaina com'è emerso dagli accertamenti successivi. I due, residenti a Matera con precedenti penali, sono stati sottoposti a perquisizione personale e della vettura. Sul veicolo sono stati rinvenuti due “spadini”, lamine in metallo impiegate per forzare serrature, nonché altri arnesi atti allo scasso. L'autovettura su cui i due viaggiavano, inoltre, è risultata priva di assicurazione. Il più giovane dei due, che aveva cercato di disfarsi dell'involucro di droga, è stato segnalato al Prefetto per detenzione di stupefacenti. Ma non è tutto perchè sempre nei giorni scorsi la Questura di Matera in in particolare personale dell'Ufficio Immigrazione ha proceduto all'espulsione di un cittadino indiano, scarcerato dalla Casa Circondariale di Matera e non in regola con le norme sull'ingresso e il soggiorno degli stranieri in Italia. matera@luedi.it

BREVI CRONACA Politica

Guida in stato di ebbrezza

Pedicini sulle Comunali

Castelluccio alla Regione col Pdl

Una denuncia dell’Arma

«Far quadrato su risorse migliori»

IL Popolo della Libertà ha un suo primo candidato al Consiglio Regionale della Basilicata per la circoscrizione di Matera. E' Paolo Castelluccio, imprenditore di Policoro, che annuncia ufficialmente la scelta fatta dal partito ed esprime “soddisfazione per per l'impegno e la fiducia profuse dal coordinatore regionale del Pdl sen. Guido Viceconte, dal coordinatore provinciale di Matera sen. Cosimo Latronico e dal coordinatore vicario avv. Labriola”. «Un ringraziamento sentito da parte del candidato Castelluccio va al primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello, al segretario cittadino del Pdl nonchè vicesindaco Rocco Leone, al consigliere comunale Dott. Vigorito e ai referenti della liste civiche “Città Nuova” e “Casa dei Moderati” rispettivamente dott. Ierone e dott. Ferrara. La mia candidatura in vista del rinnovo del Consiglio Regionale rappresenta un notevole riconoscimento da parte del partito in cui ho sempre militato, ha sottolineato Paolo Castelluccio, come dimostrato dalle due legislature in qualità di consigliere provinciale”. “È con gratitudine, senso di responsabilità e umiltà ha spiegato Castelluccio- che accetto questa candidatura per un confronto serio, reale che possa infondere fiducia nel clima di sfiducia crescente che le persone hanno verso gli amministratori pubblici e verso la politica.” Sarebbero due ancora i posti mancanti nel Pdl che avrebbe già sicuri D’Onofrio, Di Lorenzo, Sarra, Casino e Giordano oltre allo stesso Castelluccio.

PROSEGUONO, serrati e incessanti, i controlli dei carabinieri della Compagnia di Matera per contrastare il fenomeno, ancora diffuso, della guida in stato di ubriachezza, sì da evitare che una simile condotta possa, poi e come spesso accade, cagionare incidenti stradali, con conseguenze ancora più gravi. Nella nottata, proprio a Matera, nell’ambito dei servizi previsti dall’Operazione “Dioniso” ed intensificati soprattutto per il fine settimana, i militari del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri hanno proceduto alla denuncia di un uomo, sorpreso alla guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, un 27 enne, fermato durante un posto di controllo mentre era alla guida della propria autovettura e sottoposto ad accertamento tecnico con apparecchio “etilometrico”, ha fatto registrare valori di alcool nel sangue superiori a quelli previsti dall’attuale normativa. Per lui, oltre alla denuncia, è scattato il ritiro dei documenti di guida e il fermo dell’autovettura da parte dei Carabinieri di Matera che hanno portato avanti l’operazione di controllo e di sicurezza sul territorio materano. Numerosi i servizi svolti dai carabinieri non solo nel capoluogo, ma nell’intera provincia, sia nei centri abitati che lungo le principali arterie stradali e in concomitanza del fine settimana, con un’attenzione particolare rivolta proprio al contrasto del fenomeno in argomento, sul quale resta ben alto il livello di attenzione da parte dell’Arma.

«UNA CITTÀ che si appresta al voto per rinnovare, forse cambiare. Questo particolare momento di grave crisi economica inasprita dalla perdita dei tanti posti di lavoro, vero cancro di questa comunità, deve essere superato con soluzioni certe. Mai come in questo momento le migliori risorse dovrebbero fare quadrato intorno alla possibilità di dare risposte a quanti da tempo non fanno altro che affannarsi alla ricerca di una dignità lavorativa e contributiva oramai rara». Così scrive in una nota il consigliere comunale del Pdl nella passata legislatura Adriano Pedicini: «Intanto la politica parla, parla per trovare i nomi, le soluzioni, a volte anche personali ed equilibrare gli assetti interni. Quale cambiamento, quale vittoria di ingannevoli battaglie, chi viene da anni di emarginazione e non è capace a invertire la rotta. Sento di dover invitare i cittadini ad una riflessione su alcune liste “condominiali” che non hanno alcuno scopo se non quello di portare acqua allo stagno torbido. Non mi riferisco ad uno schieramento specifico, ma all'intero quadro elettorale: non limitiamo il nostro sguardo al candidato sindaco, andiamo a vedere chi sono i protagonisti di queste liste», spiega ancora Pedicini, «andiamo ad osservarli nel dettaglio per analizzarne i componenti. Noi del Pdl in quel mezzo governo, troncato con coraggio, abbiamo dimostrato di non saperci piegare né ai poteri forti né alle pressioni lobbistiche. Eleggeremo il nostro sindaco, non avrà la cultura, il carattere, il carisma del suo predecessore, ma, ve lo assicuro, percorrerà la linea della legalità».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera


Martedì 9 febbraio 2010

Prende forma il Parco Museo Affidati i lavori per la realizzazione del progetto DemoEtnoAntropologico NUOVO PASSO in avanti per la realizzazione del Parco Museo DemoEtnoAntropologico nei Sassi. Ieri mattina, nella Sala Giunta del Palazzo Municipale di Matera, si è riunita la commissione nominata dalla Fondazione Carical, parte attiva nel progetto al pari del Comune di Matera, per l'apertura delle buste contenenti le proposte progettuali per lo studio di fattibilità per la predisposizione del programma di realizzazione del museo. L'incarico è stato aggiudicato in via provvisoria al raggruppamento composto dalle società Cles s.r.l., in qualità di capogruppo e con sede a Roma, Studio Azzurro Produzioni s.r.l., con sede a Milano, e Struttura s.r.l, che ha sede a Roma. L’importo è di 154.720,00 euro e sarà espletato in 160 giorni dal momento della consegna. Nei prossimi giorni, la Fondazione Carical provvederà ad esaminare la documentazione ed affiderà in via definitiva l'elaborazione del progetto industriale di fattibilità. Il progetto rientra nell'ambito del recupero dei rioni Sassi. Il soggetto affidatario del progetto, che sarà coordinato dall'economista Alessandro Leon, si avvarrà della consulenza di esperti in programmazione mu-

Attivo da ieri nel tribunale l’Infopoint sulla conciliazione

Il progetto rientra nell’ambito del recupero dei rioni Sassi

seale, antropologia, allestimenti museali, fattibilità economico-finanziaria, recupero di beni architettonici. Prevista anche la presenza di professionisti con esperienza di natura accademica, consulenziale e di ricerca, in grado di coprire i principali ambiti disciplinari che saranno affrontati nello studio. Intanto, l'Amministrazione Comunale convocherà nei prossimi giorni i componenti del comitato tecnico-scientifico, nomi-

nato per portare avanti le varie fasi del percorso di realizzazione, con i quali verrà effettuata una analisi del progetto aggiudicatario. Nei prossimi giorni, dunque, sarà dato l'avvio definitivo ad un progetto che consentirà alla città di Matera di aumentare l'offerta culturale e il numero di visitatori, attraverso la realizzazione di un grande archivio della memoria e dell'uomo proprio nel cuore dei Sassi. matera@luedi.it

E' OPERATIVO da ieri mattina al primo piano del Tribunale di Matera l'Infopoint sullo strumento della Conciliazione, nell'ambito del progetto “Conciliamo” della Camera di Commercio. Il punto informativo, progettato dall'architetto Sandro Tortorelli, è frutto della collaborazione tra l'ente camerale, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Secondo un protocollo d'intesa l'infopoint sarà gestito per sei mesi dal personale del Cesp, l'azienda speciale per le imprese della Camera di Commercio con lo scopo di valorizzare la cultura della composizione dei conflitti, utile a prevenire il sovraccarico del Tribunale civile, ma anche a definire liti già pendenti, che potrebbero trovare una definizione in sede di mediazione. Le spese variano a seconda del valore della lite e devono essere versate prima dell'inizio dell'incontro della Conciliazione. Per esempio, se un consumatore ha una lite con un'azienda per un valore di 2500 euro, per entrambi le spese per la conciliazione saranno di soli 100 euro. Inoltre sono previsti i diritti di segreteria, pari a 30 euro, che non sono dovuti quando: una delle parti della controversia è un consumatore; il tentativo di Conciliazione è obbligatorio per legge; le parti depositano una domanda di Conciliazione congiunta. Le informazioni e i consigli su tale strumento saranno forniti il lunedì e il mercoledì dalle ore 9 alle ore 13, così come ci ha riferito la persona che ieri mattina gestiva

Il tribunale di Matera

il servizio, che non ha potuto dirci altro per disposizioni del presidente del tribunale Giuseppe Attimonelli Petraglione, che ha permesso solo riprese video e fotografie. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

28 Matera Incarico aggiudicato in via provvisoria a Cles, Studio azzurro produzioni e struttura


Fortis Murgia, serie D ipotecata Mezza Interregionale in tasca dopo la vittoria contro il Valdiano che vale il primato MATERA - Forse è un po’ presto e qualcuno dello staff della formazione rosanero sta facendo gli scongiuri, ma la vittoria ottenuta dal Fortis Murgia contro la Ruggiero Valdiano ha il sapore di un’investitura in piena regola. Nello scontro tra prime della classe, nel campionato di Eccellenza lucano, ad avere la meglio è stato l’undici guidato da Pasquale Squicciarini, al termine di una partita gagliarda che non ha dato scampo ai campani di mister Masullo. Il punteggio finale recita 2-1, ma in realtà la gara poteva chiudersi anche con un risultato più eclatante. Ma alla fine va bene così. Anche perchè la strada è ancora lunga, ci sono ancora tante insidie da superare anche se con il successo di domenica la formazione del presidente Giacomo Silvano sièmessa intascamezzaserie D. Una serie ipoteca sul campionato di Interregionale firmata da Petruzzella e Daniele Grassani, con due gol che hanno portato a quota 44 punti il Fortis Murgia, che adesso vanta due lunghezze di distacco dall’Angelo Cristofaro di Oppido e tre punti proprio dal Valdiano. E domenica c’è la trasferta a Genzano contro il Banzi, formazione che è riuscita ad espugnare il campo del Viggiano che era inviolato da un anno e mezzo. Un altro banco di prova difficile per la capolista che però può contare su una rosa di tutto rispetto che nelle ultime

Daniele Grassani e Salvatore Petruzzella del Fortis Murgia (Videouno)

giornate si è arricchita dell’esperto attaccante Stefano Ferragina che proprio domenica scorsa ha fato il suo esordio con la maglia del Fortis Murgia, che per l’occasione non era quella classica rosanero, ma bianconera. «E’ un elemento che ci può dare sicuramente una mano», ha commentato l’eroe di giornata, Daniele Grassani, che con il suo gol ha sancito il successo nel big match. «Già

domenica siè visto chepuà essere molto utile». Ma oltre che per l’esordio di Ferragina, Daniele Grassani è felice per il suo primo gol in campionato. «E’stata una rete liberatoria e ne sono molto felice. Forse sono più felice per l’importanza della rete che ci ha dato il successo in una gara così importante, che per la rete in se per se. Venivamo da una lunga serie di cinque pareggi, poi la vittoria con l’Irsi-

UNDER 21 DI CALCIO A 5

Turno di riposo per le materane dopo il derby

Frascella sogna alla vetta La Bng punta ai play off L'UNDER 21 della Bng Ecobas Mathera sarà certamente pronta per la ripresa del campionato. Dopo l'insoddisfacente sconfitta nel derby materano, i ragazzi di Damiano Andrisani sono pronti a tornare a fare punti, anche se dovranno attendere il prossimo 21 febbraio per poter scendere nuovamente in campo. Infatti, complice il turno di riposo imposto dal calendario, e lo stop previsto per la prossima settimana del campionato, mister Andrisani ed i suoi ragazzi potranno tornare a giocare solamente nella penultima settimana di febbraio, quando ospiteranno alla Tensostruttura di via dei Sanniti lo Shaolin Soccer Potenza. Negli ultimi tempi diverse defezioni per infortuni hanno caratterizzato in negativo la stagione dei giovani biancocelesti, costretti ad utilizzare per larghi tratti della stagione diversi under 18. Nonostante questo, la squadra ha tenuto bene, potendo vantare ad oggi un saldo terzo posto, con 25 punti in classifica, frutto di otto vittorie ed un pareggio, con sole tre sconfitte al passivo. I cinque punti dal secondo posto, ed i quattro di vantaggio dal quarto, per ora portano la formazione di mister Andrisani a cercare di raggiungere il prima possibile la qualificazione play-off, nettamente alla portata e che potrebbe arrivare nelle prossime settimane, già prima dello scontro diretto previsto per l'ultima giornata del campionato nazionale under 21, prevista per il 14 marzo prossimo. Intanto, proprio la formazione under 18 della Bng Ecobas Mathera, impegnata nel campionato regionale con i pari età della Basilicata, si sta imponendo molto bene occupando attualmente il secondo posto in classifica alle spalle solamente della capolista Bernalda, sino ad ora dimostratasi insuperabile. Immediatamente dopo il giro di boa i ragazzi di Giampiero Andrisani hanno ricominciato il loro importante cammino imponendosi contro il Grassano e contro lo Shaolin Soccer, formazione che contendeva proprio ai biancocelesti il secondo posto. Attualmente il secondo posto in classifica è saldamente nella mani della Bng Ecobas. fra.cal.

GARA anticipata e dunque turno di riposo per l'under 21 del Frascella Matera. Giocata nella settimana precedente al derby, la gara contro lo Shaolin Soccer Potenza era terminata con l'importante 5-1 per i ragazzi di Pavone, che superando a domicilio i potentini avevano già effettuato un importante passo avanti in classifica. Attualmente, infatti, Laccetti e compagni detengono la seconda posizione saldamente, inseguendo a soli sei punti di distacco la corazzata Modugno C5, con lo scontro diretto previsto per il prossimo 28 febbraio e a Modugno e che potrebbe rappresentare un eventuale trampolino di lancio per la terribile under 21 del Frascella verso anche ilprimo posto. Con lo stesso numero di gare giocate, certamente sarà dura poter raggiungere il Modugno, che sino ad oggi non ha perso un colpo vincendo sia in casa che in trasferta tutte le gare disputate, in una sorta di campionato parallelo che non ha rivali per i pugliesi. Ma, a questo punto della stagione, per i ragazzi di mister Michele Pavone, tentare l'aggancio o almeno mettere un po' in pericolo il primo posto del Modugno C5, che ha la prima squadra che milita in serie A2, potrebbe essere il prossimo obbiettivo. Le uniche due gare perse sino a questo punto per la squadra di Pavone sono il derby d'andata ed il primo scontro diretto contro il Modugno, nel quale la formazione biancoazzurra fece davvero bene, dimostrandosi di essere una delle poche compagini che in questo campionato possono competere con una corazzata come quella messa su dai pugliesi. In questo momento della stagione e con sole quattro gare da disputare, i play-off per la formazione under 21 del Frascella sono ormai scontati, visto anche il trend positivo che la formazione di Pavone può vantare, fatto di seisuccessi consecutividopo lasconfitta per53 subita alla Tensostruttura dal Modugno C5. Per preparare al meglio lo scontro diretto Camassa e compagni avranno ancora tre settimane di tempo, la prossima nella quale il campionato sarà fermo e quella che vedrà lo scontro con l'Atletico Ruvo il 21 febbraio, che, viste le poche velleitàdella squadra pugliese,potrà essere un'ottima prova per puntare direttamente allo scontro diretto della settimana successiva in quel di Modugno. Francesco Calia

nese e poi questa importante successo che ci lancia in solitaria in vetta alla classifica». Ma quella del gol non è stata l’unica occasione in cui Grassani è andato vicino al gol. «Già nel primo tempo sono andato vicinoalla marcatura, prima dopo appena due minuti, poi con un sinistro che non ha avuto fortuna. Comunque potevamo dilagare con Petruzzella e Margiotta che hanno avuto tante occasioni. Ma

va bene così anche se adesso non ci dobbiamo fermare. Il campioanto è ancora lungo e sulla nostra stradaci sono ancora delle insidie da superare. Ovviamente crediamo fermamente nel salto di categoria. E’ dall’inizio della stagione che stiamo siamo lavorando per centrare questo obiettivo». Il gol di Grassani, oltre che portare alla vittoria, ha riportato Daniele in parità con il

fratello Fabio. «Lui aveva segnato con l’Avigliano, io col Valdiano. Spero solo che alla fine del campionato ci sia io avanti in questa speciale classifica», confida con il sorriso sulle labbra a fine intervista. Fabio è avvisato. E magari questa simpatica concorrenza familiare potrà portare bene al Fortis Murgia. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

29 Calcio Eccellenza Daniele Grassani: «Una grande emozione. Ora non ci fermiamo»

Martedì 9 febbraio 2010


30 Matera

Martedì 9 febbraio 2010

Matera 31

Agenda

Martedì 9 febbraio 2010

XVIII Giornata dell’Ammalato

Progetto Astronomia

Carl Palmer in concerto

Trekking Falco Naumanni

SI svolgerà giovedì 11 febbraio a partire dalle 9 la XVIII Giornata dell’Ammalato. Il programma della sottosezione dell’Unitalsi di Matera, prevede alle 9 il trasferimento della Sacra Immagine della Madonna di Lourdes alla residenza “Monsignor Brancaccio”. Alle 9,30 l’incontro di preghiera, alle 11 la Sacra Immagine della Madonna di Lourdes partirà per l’ospedale “Madonnna delle Grazie”. Alle 12 sarà celebrata la Santa Messa. Alle 17,30 la Sacra Immagine arriverà nella chiesa Maria Santisima Annunziata, nel rione Piccianello. Alle 18 recita del Santo Rosario, alle 18,30 celebrazione eucaristica.

NELL’ ambito degli Appuntamenti del mercoledì organizzati dall’Unitep (Università della Terza età e dell’educazione permanente) si svolgerà domani alle 17,30 presso la mediateca di piazza Vittorio Veneto il “Progetto Astronomia”. Ospite dell’incontro dell’Università della Terza età e dell’educazione permanente, presieduta da Antonio Pellecchia, il professor Mario Staffieri. Staffieri terrà una pubblica conferenza sul tema “La Terra come habitat”. nel corso della serata saranno analizzati i fattori astronomici che determinano le condizioni di vivibilità del Pianeta.

SI svolgerà oggi alle 10 nella sede dell'Onyx Jazz club in via Cavalieri di Vittorio Veneto, la conferenza stampa di presentazione del concerto di Carl Palmer che si terrà il 20 febbraio all'Auditorium di piazza Sedile. Batterista del celebre trio, Emerson Lake & Palmer con cui nell'arco di tempo che va dal 1970 al 1982 si aggiudica sette nomination come miglior percussionista del mondo. Finita l'avventura col trio, Palmer mette in piedi un altro gruppo, i Pm, che però hanno vita breve perché nel 1981 il batterista entra negli Asia, gruppo in cui sono confluiti grandi musicisti provenienti da altre formazioni. Nel corso dell'incontro Gigi Esposito illustrerà anche novità della stagione 2010-2011.

L’ASSOCIAZIONE trekking Falco Naumanni comunica che per sopraggiunte difficoltà organizzative l’escursione del 14 febbraio sull’Alta Murgia è stata rinviata a data da destinarsi. Nella stessa data ci sarà una escursione sostitutiva da definire. Venerdi 12 febbraio nella sede dell’associazione, in via D’Alessio 21, saranno fornite tutte le informazioni in merito. L’associazione trekking Falco Naumanni è da anni attiva nel territorio promuovendo escursioni sia nell’hinterland sia fuori regione. Per il 2010 è stato stilato un calendario con numerose tappe.

LIONS E KAFILA

I PROGETTI DELLA SEZIONE MATERANA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA

Una scuola di vela sul lago di San Giuliano

“Mani Tese” ai cittadini stranieri

SI è costituita ufficialmente anche nella città dei Sassi la sezione della Lega Navale Italiana. E' stato infatti raggiunto nei giorni scorsi, dopo la riunione, il numero necessario di soci per dar vita alla sezione della L.N.I.. A Matera era presente solo la delegazione della prestigiosa associazione che opera da più cento anni in difesa del mare e delle acque interne e che promuove lo sviluppo della cultura marinaresca e delle attività nautiche nel rispetto dell'ambiente marino e delle zone umide. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti dell'associazione “Giocovela”di Policoro e quelli dell'associazione “BasilicataVela”di Pisticci, già Scuola Federale della F.I.V. Durante la riunione è stato portato un saluto anche dal vice-presidente della Giunta Regionale ed assessore regionale all'Ambiente e Tutela del Territorio Vincenzo Santochirico. «Nel corso dei lavori, sono stati affrontati numerosi aspetti organizzativi delle attività che la Sezione intende organizzare, - spiega il presidente Marco Pagano - dai corsi di vela di altura ai corsi per il conseguimento della patente nautica, ma soprattutto la maggiore attenzione è stata rivolta alla possibilità di realizzare una Scuola di vela su deriva per gli studenti della Scuola materana e dei Comuni limitrofi nelle acque interne, sul lago di San Giuliano, prossimo a Matera. Una iniziativa quest'ultima di estrema rilevanza per la collettività materana da una parte e dell'ambiente dall'altra; infatti la prima potrà avere l'opportunità di avvicinare queste splendide attività sportive in forma destagionalizzata ed ogniqualvolta le condizioni meteorologiche lo permettano senza dover ricorrere al dispendioso trasferimento a mare, mentre per l'ambiente protetto queste attività solleciteranno una maggiore e più partecipata attenzione dei giovani che si sentiranno corresponsabilizzati nella corretta gestione delle risorse ambientali. La cura dell'ambiente, le attività di pulizia e decoro, le attività di predisposizione e di preparazione degli habitat della zona umida saranno, unitamente a tutte le altre associazioni protezionistiche, attivate anche dalle forze giovanili che già nella Scuola vengono sensibilizzate alla tutela della Natura e che, ora, in quanto fruitori diretti di questo particolare ambiente, si sentiranno più partecipi e responsabili attuando direttamente i processi formativi di Educazione

CARDIOLOGIA

CINEMA

Il tuo cuore per la ricerca

Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00

Kennedy Matera - 0835334116

Francesco

Paranormal Activity 17,30 -19,30 - 21,40

Duni Matera - 0835331812

E’ nato Francesco Schiuma, la gioia di mamma Cinzia e papà Maurizio e la felicità dei nonni Anna, Bruna, Mimmo e Franco Schiuma

Baciami ancora ore 19,00 - 21,30

Patron Antonio Matera La principessa e il ranocchio ore 17 - 18,35 Soul Kitchen ore 20,15 -22

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Baciami ancora ore 19 Sherlock ore 21,45

Holmes

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Tra le nuvole 21,30

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Baciami ancora

Sabrina

Anche a Matera la sezione della Lega Navale Italiana

uso sostenibile di un particolare e pregevole ambiente naturale e protetto». La Lega Navale Italiana è un Ente pubblico preposto a servizi di pubblico interesse che opera sotto la vigilanza dei ministeri della Difesa e dei Trasporti e Navigazione e sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica. Ha lo scopo di diffondere nel popolo italiano, in particolare fra i giovani, l'amore per il mare, lo spirito marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi, agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo ed al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro campo ed il loro mezzo di azione. La Lega Navale Italiana favorisce la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'associazione: essa promuove e sostiene la pratica del diporto e delle attività nautiche.

Ambientale. L'attività velica e canoistica, opportunamente regolamentate, risulta assolutamente non lesiva della tranquillità dell'ambiente lacuale in quanto si attua lontano da tutte le rive ed in acque profonde, non richiederà l'uso di pontile e gli stessi mezzi di soccorso, a propulsione elettrica, saranno soggetti a particolari condizioni d'uso e tutte le attività saranno espletate in condizioni di assoluta sicurezza; inoltre sono prevedibili particolari limitazioni nelle attività di vela e canoa a tutela di particolari esigenze dell'avifauna (periodi di nidificazione e/o di passo) e limitazioni dovute a cause tecnico-idriche dell'invaso medesimo. Pertanto, - conclude Pagano - dopo aver a lungo discusso su questo avvincente tema, si resta in attesa che le forze politiche competenti adottino quanto prima gli ultimi provvedimenti tecnici e formali che consentiranno alla collettività materna di fare un

Un affettuoso benvenuto alla piccola Sabrina. Tanti auguri a mamma Rina e papà Francesco E che questo nuovo fiore possa illuminare la vostra vita insieme

CONTENUTI e finalità della campagna “Accendi il tuo cuore per la ricerca'' saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi a Matera, alle ore 16, presso la Divisione di Cardiologia Utic dell'Ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno i dottori Tommaso Scandiffio, direttore della Cardiologia-Utic,e Antonio Cardinale, responsabile dell'Unità Operativa di Angiologia di Matera e l'Associazione Amici del Cuore. L'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione italiana per la lotta alle malattie cardiovascolari. La campagna, già avviata e che si concluderà il 14 febbraio, è finalizzata a sostenere la ricerca cardiovascolare. I cittadini possono collaborare donando 2 due euro inviando un sms o chiamando da telefono fisso al numero 48545. Nel corso della conferenza stampa saranno forniti dati sull'attività svolta dalla Cardiologia. Fino al 15 febbraio in tutte le reti e in tutti i tg Rai sarà anche trasmessa la campagna pubblicitaria dal titolo ''Per il tuo cuore'', organizzata dall'omonima fondazione, presieduta dal professor Attilio Maseri. L'iniziativa ''Per il tuo cuore'' si svolge sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica ed è patrocinata dalla Rai. Tra i sostenitori della campoagna Federfarma, Intesa Sanpoalo, Corriere della sera, Fs, Telecom, Tim, Vodafone. Negli Stati Uniti i morti per malattie cardiovascolari sono passati da 1.330.000 nel '75 a 514.000 nel 2000, solo perchè si è messa in moto la ricerca e la prevenzione.

Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.

Avatar ENTRIAMO in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente.

Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Motta SIlvia via Ridola 16 0835/333341

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111

118 0835253111 0835 253212 800216916

800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

0835 253111

Asm

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458

NICOLAS VILLA MARY

0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI

0835-532631

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

DA diversi anni, la realtà del nostro territorio si è arricchita della presenza di molte persone, provenienti da varie nazioni, che si propongono come assistenti familiari nella cura di persone malate o anziane. Queste persone, spesso, vivono in situazione di disagio per la non conoscenza della lingua, per mancanza di relazioni sociali, per l'ignoranza di disposizioni normative e non di rado per la scarsa professionalità. Allo scopo di offrire loro un'opportunità formativa e momenti di socializzazione attraverso una relazione mirata, il Lions Club Matera Host, in collaborazione con l'Azienda Sanitaria di Matera e l'associazione Onlus Kafila, ha messo a punto il progetto “Mani Tese” rivolto all'inserimento sociale e alla prevenzione dall'isolamento dei cittadini stranieri. Tale progetto prevede un corso di formazione per assistenti familiari a cui saranno offerte conoscenze e competenze di tipo paramedico, socio/psicologico e civico attraverso la disponibilità volontaria di docenti esperti provenienti dagli organismi organizzatori. Gli incontri, della durata ciascuno di due ore, saranno in totale 8 e si terranno nei locali della parrocchia Santissima Immacolata, in via Cererie a Matera. Una sufficiente conoscenza della lingua italiana e il regolare permesso di soggiorno in Italia sono i requisiti minimi per la partecipazione di 35 immigrati al corso di formazione. I responsabili del Lions Club Matera Host, dell'Azienda Sanitaria di Matera e dell'Associazione Kafila presenteranno giovedi 11 febbraio alle 16 nella sala riunioni della parrocchia Immacolata in via Cererie direttamente sul campo, l'iniziativa che è già in corso di svolgimento dal 21 gennaio scorso. matera@luedi.it

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


32

Montescaglioso Non ha resistito ad abbandonarsi agli eccessi carnascialeschi, arrestato

Sorvegliato speciale in maschera MONTESCAGLIOSO - Non ha resistito alla tentazione di dedicare anima e corpo ai bagordi carnascialeschi, pur essendo pregiudicato e in regime di sorveglianza speciale. Quindi, benché obbligato rimanere in casa oltre l'orario prestabilito, è stato sorpreso dai carabinieri mentre girava, in maschera per il paese, durante la sfilata di carri. Il protagonista di questa vicenda, tra il comico e il tragico, visto l’epilogo, è il 42enne Vito Grieco, che nella tarda seratadi domenica,mentreerano incorso i festeggiamenti per il carnevale, è stato sorpreso dai carabinieri della locale Stazione, mentre passeggiava, fra la folla, in maschera e fuori dalla propria abitazione oltre l'orario fissato dalla misura preventiva

personale a cui è sottoposto. L'uomo, peraltro, era entrato, poco prima in un bar pasticceria e per il diniego opposto dal gestore alla sua richiesta di alcol, era uscito all'esterno, dove aveva avuto un alterco con un carabiniere libero dal servizio. Dopo la disputa, il militare, per evitare che la questione potesse ulteriormente degenerare, è entrato nel bar, seguito dall’uomo che, non pagodiquanto giàaccaduto,hainiziato a scaraventare bicchieri contro il gestore del locale, senza colpirlo, e minacciandolo. Sul posto, sono, quindi, intervenuti i militari dell'Arma, che hanno provveduto a bloccare l'uomo, e dopo averlo accompagnato in caserma, lo hanno arrestato per violazione degli obbli-

ghi derivanti dalla sorveglianza speciale, nonché per danneggiamento, minacce e percosse. Dopo l'arresto è stato sottoposto ai domiciliari. Intanto, è entrata nel vivo la settimana dei festeggiamenti, rientranti tra i “Grandi Eventi 2010 Por Basilicata”. Il secondo appuntamento è spostato al domenica 14 febbraio. Alle 18 è in programma la partenza dei carri allegorici da Viale Aldo Moro, per poi raggiungere Viale John Fitzgerald Kennedy, nei pressi del Campo Sportivo comunale. Qui, alle 22, è prevista l'esibizione, in concerto, della Blues Brass Band. La grande chiusura della manifestazione, capace di richiamare ampie presenze dalle zone limitrofe, provinciali

Un momento della sfilata a Montescaglioso

ed extraprovinciali, è prevista per martedì 16 febbraio: la mattina, dalle 6, gruppi spontanei per la sfilata del tradizionale Carnevalone, momento a cura dell'associazione Elios. In piazza Roma, dalle 22, si terrà il momento musicale “Aspet-

tandoil carnevale”,in compagniadi ToMMy_Dj - Rocco Dreamjay dj e Konfucio_voice. In seguito atteso spettacolo musicale con Dj Giorgio Prezioso. Allo scoccare della mezzanotte, morte del Carnevalone in piazza Racamato.

Pisticci Gli enti locali cederanno due dipendenti con qualifiche di cancelliere e operatore

Patto per rilanciare il tribunale Firmata una convenzione triennale tra Comune, sede centrale e Provincia PISTICCI - E' stata sottoscritta ieri mattina, nella sede comunale di Palazzo Giannantonio, la Convenzione tra Comune di Pisticci, Provincia e Tribunale di Matera, per il pieno funzionamento della locale sede distaccata del Tribunale di Matera. L'atto è stato firmato dal sindaco di Pisticci, Michele Leone, dal presidente della Provincia, Franco Stella, e dal presidente del Tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione. Nel documento, che ha vigenza triennale, Provincia e Comune si impegnano a fornire quattro figure professionali che andranno a sopperire alle carenze di personale della sede distaccata di Pisticci, causa di una sensibile riduzione della sua funzionalità negli ultimi anni. L'obiettivo è quello di andare a rilanciare il ruolo della sede distaccata di Pisticci, che nei prossimi mesi sarà trasferita nel plesso di via Cantisano, ristrutturato e messo a disposizione dall'Amministrazione comunale a tale scopo, con la prospettiva di garantire un funzionamento a pieno re-

gime di una struttura di riferimento per 22 Comuni della provincia e di ottenere, di conseguenza, il ritorno di alcune competenze (i ricorsi per decreti ingiuntivi, le procedure esecutive mobiliari e relative eventuali opposizioni) trasferite nel 2007 alla sede centrale di Matera proprio a causa dei problemi di personale registrati a Pisticci. «Il nostro Comune -ha spiegato Leone- è storicamente sede di organi di giustizia, tanto che nel 1504 era già presenta una corte locale di giustizia, mentre negli anni e nei secoli successivi sono state aperte diverse strutture legate alla gestione delle attività e degli affari giudiziari. Ecco perché la nostra amministrazione ha ritenuto di dover puntare con decisione sul mantenimento in questa città del Tribunale a cui, non senza sacrifici, abbiamo voluto dare una nuova sede idonea a tutte le sue esigenze funzionali. La convenzione sottoscritta oggi, pertanto, va a restituire dignità a questa struttura, nella prospettiva di riempirla di contenuti e funzioni. Ringrazio, pertanto, il

Da sinistra, Stella, Attimonelli Petraglione e Leone

presidente del tribunale, Attimonelli Petraglione, per la sensibilità mostrata nei confronti delle esigenze del tribunale di Pisticci, e il Presidente della Provincia, Stella, per la disponibilità a sostenere un percorso, insieme al nostro Comune, che consentirà di risolvere i problemi legati alla ristrettezza del personale denun-

ciati da anni e causa di forti disagi». «Questa sede di Tribunale -ha commentato Attimonelli Petraglione- va messa nelle condizioni di funzionare con efficacia ed efficienza. Riteniamo che attraverso questa convenzione si vadano a individuare soluzioni in grado di garantire stabilità. Il protocollo

sottoscritto oggi è frutto di una felice sinergia istituzionale che va a risolvere le emergenze di personale presenti da anni su Pisticci che hanno determinato, tra l'altro, la sottrazione di competenze da questa struttura, un fatto negativo per il territorio, l'utenza e l'avvocatura. Mi sono interessato sin da subito alle problematiche di questo Tribunale, nel tentativo di invertire la tendenza e restituire tutte le competenze a Pisticci. La mia idea ha trovato terreno fertile nella volontà del sindaco di Pisticci di dare al Tribunale una sede prestigiosa. Sono convinto che il nuovo tribunale sarà ammirato da tutti ed è nostro obiettivo comune renderlo quale struttura di riferimento nell'intera regione». Stella ha parlato di «iniziativa pilota e innovativa, perché non ci sono molti esempi in Italia in cui tre istituzioni interagiscono per il raggiungimento di un obiettivo comune, che nel caso specifico è quello di dare certezze al Tribunale di Pisticci. La Provincia, pertanto, ha voluto assumersi la sua parte di respon-

sabilità in questa operazione, allo scopo di andare incontro alle esigenze del territorio che essa rappresenta. Ritengo che questo atto sia realmente utile al rilancio di Pisticci che per diverse motivazioni aveva perso visibilità». Le quattro figure professionali che le due amministrazioni si impegnano a fornire avranno qualifica corrispondente a quella di cancelliere e operatore giudiziario e saranno formate idoneamente dagli organi di giustizia. Le istituzioni coinvolte nel protocollo, infine, opereranno un monitoraggio della situazione e dei risultati raggiunti anche nell'ottica di decidere per un ragionevole prolungamento della Convenzione. All'incontro hanno partecipato anche il presidente dell'Ordine degli avvocati di Matera, Francesco Berardenga, il presidente della Camera Penale di Matera, Amedeo Cataldo, l'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro, il vice sindaco di Pisticci, Domenico Lazazzera ed il presidente del Consiglio comunale di Pisticci, Giovanni D'Onofrio. provinciamt@luedi.it

Con 39 punti in classifica il team è già matematicamente nei play-off

Un Miglionico sempre più lanciato MIGLIONICO - Trentanove. Non rappresenta un'alta temperatura, ma i punti che il Miglionico ha collezionato in 21 giornate disputate e al tempo stesso i gol segnati da Lambertini (19) e compagni (20). «Ora che la permanenza in promozione è conquistata, possiamo toglierci qualche soddisfazione e pensare alla realizzazione di un progetto piu' ambizioso. -è il commento di un realista dirigente Pizzolla- Le qualità ce le abbiamo e le motivazioni anche. La vetta purtroppo è sempre distante. Le due battistrada del campionato, Moliterno e Pietragalla, continuano a volare nella raccolta punti. Otto punti di distanza dalla prima e 7 dalla seconda a 9 giornate dal termi-

ne, sono difficili da colmare per poter ambire al primo posto, ma ci dobbiamo credere fino in fondo. L'obiettivo è puntato verso l'alto. Nei play-off, tra le prime cinque, ci siamo. Abbiamo 7 punti di vantaggio sulla sesta in classifica. Contro un Atletico Scanzano, che non merita sicuramente l'ultima posizione di classifica, stante il gioco e le qualità espresse al Comunale di Miglionico, abbiamo giocato con grinta e determinazione su ogni azione. Non è stata una partita facile. Il primo tempo pur giocando controvento siamo riusciti a passare subito in vantaggio con l'under, Luigi Cappiello, che ha corretto in rete un forcing di Andrulli dalla sinistra con la collaborazione di bomber

Lambertini. Il gol di vantaggio ci ha agevolato nel corso della gara permettendoci di controllare e contenere le folate di vento e quelle dello Scanzano che ci ha provato in diverse occasioni. Al 45' del p.t., il loro attaccante ci ha graziati o meglio è stato ipnotizzato da Vito Deceglie visto che a tu per tu con il portiere, ha angolato troppo il tiro e ha solo sfiorato il palo. Nella ripresa, a favor di vento, abbiamo rischiato ancora di capitolare nei primissimi minuti di gioco. Questa volta prima Deceglie con una “distesa a mani aperte” ha chiuso lo specchio al loro attaccante deviando e salvando la rete e stessa cosa ha fatto Gallitelli sulla ribattuta a botta sicura. Dopo i brividi di fine primo tempo e inizio ripresa,

Luigi Cappiello

il Miglionico ha iniziato a rimacinare. Da un calcio d'angolo battuto magistralmente da Venezia è arrivato il gol del raddoppio siglato dall'ariete Lambertini in un'area scanzanese supe-

raffollata». Caloroso il tifo dagli spalti da parte di giovanissimi supporter bianco-verdi, i “Duri&Inkazzati”, che non hanno fatto mancare il loro sostegno. Antonio Centonze

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


33

Grassano Chiedono una regolamentazione nell’area del Parco di Gallipoli Cognato

I chiusini limitano la caccia Doppiette della provincia in protesta per la gestione delle trappole da cinghiale GRASSANO - La sala consiliare di Palazzo Materi a Grassano si è riempita, sabato scorso, di un nutrito gruppo di cacciatori provenienti da molti paesi della provincia di Potenza e Matera, per discutere sulla questione della cattura dei cinghiali nell'area Parco Gallipoli Cognato. Presenti all'incontro il vicepresidente della Provincia di Matera, nonché assessore al ramo, Giovanni Bonelli, l'assessore alla Caccia e pesca della Provincia di Potenza, Figliuolo; il sindaco del comune di Grassano, Vito Magnante, il sindaco del comune di Garaguso, Rocco Costanzo; il presidente del Parco Gallipoli-Cognato Rocco Rivelli. Quello di Grassano è il terzo incontro, dopo Potenza e Campomaggiore, promosso da un gruppo di cacciatori che, messa da parte la propria sigla di appartenenza, hanno deciso di far-

si portavoce di un problema che riguarda l'intera categoria. Tutti gli interventi fatti dai cacciatori hanno evidenziato due aspetti, uno l'interesse proprio della categoria di voler tutelare l'ambiente in quanto fruitori diretti, e secondo che nell'espletare uno degli sport più nobili e antichi del mondo sono gli stessi a essere gli esperti conoscitori dell’ambiente, tanto da poterne stabilire quali possano essere i giusti equilibri da salvaguardare. Fatta questa premessa si è entrati nel vivo della discussione, sembra che nella passata stagione venatoria i cacciatori abbiano riscontrato un minor numero di cinghiali nei territori di caccia, dovuto ad una cattura attraverso “chiusini”(un esempio nella foto) posizionati nel Parco, senza che, a loro dire, sia stata fatta una giusta programmazione. Ed è proprio su questo punto che i cacciato-

ri hanno voluto denunciare a Rocco Rivelli, presidente del Parco, la poca chiarezza della gestione dei chiusini; la poca trasparenza dei numeri di cinghiali catturati, e dove vadano a finire gli animali. «Sono stati circa duecento i cinghiali catturati nei

nove chiusini autorizzati dal parco. -ha spiegato Rocco Rivelli- Il nostro compito istituzionale, comunque, è quello di garantire tutti; a tale proposito mi preme sottolineare come siano aumentate le somme destinate al pagamento dei danni provocati dai cinghiali. In

Stigliano «Non è stato realizzato nessuno degli obiettivi in programma»

«Tradito il patto elettorale» Deluso il consigliere Antonio Sammartino si dimette STIGLIANO - C’è delusione e amarezza nelle parole del consigliere comunale di Stigliano, oggi ex, Antonio Sammartino, annunciando di aver formalizzato le sue dimissioni dall’assise monocolore, perchè priva di una reale opposizione. «Quando viene alla luce una nuova creatura -esordisce Sammartino- le promesse e i progetti sono sempre lungimiranti eambiziosi. Peccato che,quando tale creature ha connotazioni pseudo-politiche (perché la politica vera è altra cosa), ben presto i sogni svaniscono e le speranze cedono il posto ad altre logiche meno nobili». Le motivazioni della scelta di Sammartino, «non solo ascrivibili a disinteresse e/o sfiducia nel progetto politico intrapreso -spiega ancora- bensì a rammarico per il disagio vissuto da tempo allorquando, ho sperimentato la non curanza dell'azione Amministrativa nei confronti delle istanze avanzate dai cittadini. A nulla sono valse le ripetute richieste di procedere a verifiche periodiche delle attività progettate e dal lavoro svol-

to. La maggioranza degli abitanti di Stigliano rappresentata, ovviamente, una copiosa fetta di elettori fiduciosi di un progetto politico che, nell'intenzioni ed aspirazioni, voleva dare attuazione e spazio a “dinamiche giovanili” che, proiettandosi verso il futuro, avrebbero sicuramente rivalutato e rilanciato il territorio. Sembra, invece, essere stato tradito il fondamento stesso e la legittimazione alla carica di amministratori: la sovranità appartiene al popolo che la esercita attraverso la democrazia indiretta che si esprime attraverso le elezione, da parte dei cittadini, dei propri rappresentanti. Quando questi ultimi, anziché in nome del popolo, agiscono in nome di vecchie logiche di potere e/o partitiche che, nella loro miopia, non riescono a esprimere coordinamento di programmi con svolgimento di azioni concrete, ma solo strategie che traggono fondamento e ispirazione dal solo e antico “ideale” di preservare lo “status quo” dei soliti “noti” che, dall'altro canto, non mirano se non alla

conservazione e tutela delle proprie poltrone, non rimane che denunciare pubblicamente il sistema sperando che qualcosa possa cambiare». Secondo l’ex consigliere, «non va sottaciuta la totale discrasia tra programma elettorale e attività svolta nell'Amministrazione della cosa pubblica. Nessun progetto illustrato in campagna elettorale sembra aver trovato attuazione -conclude- né l'Amministrazione comunale sembra essersi presa cura di nodi cruciali: questione ospedale, centrale biomasse, riqualificazione dell'area industriale di Acinello, riqualificazione di uffici e servizi dello stesso Comune, ecc. Non è forse il caso di credere che a fronte di tanta “paura a intraprendere”ci si a soltanto il timore di apparire soggetti politici “capaci di intendere e di volere” rispetto a chi, da sempre ci ha voluto rendere mansueti con la logica della “delega” (che assomiglia tanto ad una supplica) nei confronti dei referenti provinciali, regionali, ecc?».

soli quattro anni, si è passati da circa ottantamila euro a centocinquantamila, somma altissima considerata la gestione esigua dell'intero Parco». Le risposte date dal presidente sembrano non aver convinto i presenti, ma sono state, insieme alle richieste di tutti i cacciatori, da stimolo agli assessori per fare una sintesi e una valutazione per il futuro. Sia Bonelli che Figliulo, e lo stesso Rivelli, ognuno rispettivamente per la propria competenza istituzionale e il ruolo che ricoprono, hanno ritenuto valido l'incontro come base di un dialogo per intraprendere una strada comune e risolvere insieme i problemi cercando di accontentare tutti, anche prendendosi impegni ben precisi di ritornare a breve sull'argomento. Gli stessi assessori ne sono convinti, tanto che ritengono che la pratica

sportiva della caccia potrebbe diventare un volano per un economia turistica capace di dare sviluppo ed impulso a una regione che sta attraversando una grave crisi economica. Tra i presenti nella sala anche Giuseppe Rielli presidente dell'Ambito territoriale di caccia “A”, che nell'appoggiare in pieno quanto denunciato dai cacciatori, ha fatto rilevare come mai negli ambiti territoriali di caccia ci siano le rappresentanze di cacciatori, ambientalisti e del mondo agricolo mentre nei parchi queste figure non sono previste. Probabilmente aprire questa nuova strada inserendo più figure competenti all'interno dei parchi non solo, dunque, Gallipoli-Cognato, significherebbe dare la giusta rappresentanza a garanzia di tutte le esigenze. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Irsina verso le Comunali

Angelo R. Favale candidato del Pdl IRSINA - E’ Angelo Raffaele Favale, il candidato sindaco del Pdl al Comune di Irsina. L’investitura ufficiale proviene dal coordinatore provinciale del Pdl di Matera, attraverso una nota diffusa da Cosimo Latronico, d'intesa con il suo vicario, Nuccio Labriola, sulla base della proposta avanzata dal coordinamento di Irsina. Favale, agente generale di una primaria compagnia assicurativa è persona da sempre impegnata nel campo del volontariato. «La stima e la generale fiducia di cui gode Favale, in aggiunta alla sua significativa competenza professionale -hanno dichiarato Latronico e Labriola- ci hanno portato a investirlo della responsabilità di guidare il Pdl e costruire una proposta di governo affidabile per la comunità di Irsina. Ringraziamo tutti i militanti ed i dirigenti del Pdl di Irsina, che si sono impegnati per questa designazione e per lo sforzo di coesione che con responsabilità hanno saputo compiere. Siamo certi che Favale saprà rappresentare questo spirito di largo coinvolgimento nell'esclusivo interesse degli irsinesi, che aspettano un’amministrazione capace di risollevare quella comunità e di darle prospettive di crescita». provinciamt@luedi.it

Oliveto Lucano Primo bilancio della fase di start-up del nuovo servizio consorziato

Funziona il Corpo unico di polizia locale OLIVETO LUCANO - Garantire un efficace presidio del territorio, attraverso un'azione di prevenzione e controllo, con un migliore impiego del personale legato anche alla valorizzazione dello stesso. Sono questi i principali obiettivi del nuovo servizio associato tra i Comuni di Calciano, Garaguso, Grassano ed Oliveto Lucano per lo svolgimento di funzioni e servizi di Polizia Locale. Proprio a Oliveto Lucano, nei giorni scorsi, si è tenuta la conferenza dei sindaci convocata dal presidente di turno, Cipriano Garofalo, sindaco di questo Comune, che ha visto la partecipazione del vicesindaco del Co-

mune capofila di Calciano, Nicola Atlante; quella del sindaco del Comune di Garaguso, Rocco Costanzo, e del sindaco del Comune di Grassano, Vito Magnante, che ospita la sede del Comando del Corpo intercomunale di Polizia Locale. Alla Conferenza ha partecipato il comandante del Corpo intercomunale di Polizia Locale, Pietro Germano, che ha rapportato, ai primi cittadini dei quattro comuni, l'andamento della fase di start up del servizio associato, i quali hanno potuto constatare il netto miglioramento del servizio di Polizia Locale svolto presso i rispettivi comuni caratterizzato dal razionale impiego

delle risorse umane a disposizione che ha prodotto un potenziamento della presenza sul territorio così da favorire un più attento e pronto monitoraggio. Il servizio associato, inoltre, permetterà di ottimizzare i costi di gestione e accedere ai contributi previsti dal Fondo di coesione regionale nell'ottica di un continuo miglioramento. Durante la Conferenza, i sindaci hanno manifestato l'intenzione di attivare altri servizi come la gestione congiunta dello Sportello Unico per le Attività produttive. Il servizio Suap, fra l'altro, è correlato con alcune attività proprie dei vigili ur-

bani. Infine, i massimi rappresentanti delle Comunità Locali, hanno unanimemente condiviso il pensiero che l'attivazione dei servizi associati fra i comuni dell'area è una concreta azione che premia le comunità stesse, specialmente le più piccole, attraverso un nuovo modo di governare il territorio che innalza la qualità dell'azione amministrativa. Un’organizzazione moderna di servizi altamente utili per le piccole comunità diversamente impossibilitare a raggiungere con proprie forze autonome determinati standard qualitativi. provinciamt@luedi.it

Il comandante del Corpo di Polizia locale, Piero Germano

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


34

Bernalda Trivisani: «Individuare i progetti e le risorse per salvare e recuperare l’arenile»

«Necessari interventi urgenti» Convegno di “Italia Nostra” sullo stato di salute della spiaggia metapontina BERNALDA - “Metaponto: erosione e sviluppo”, “Metaponto… amareggiata”, e tante altre le frasi per proiettare lo stato di salute della spiaggia metapontina. Oggi la spiaggia degli Dei è lontana dai tempi d'oro di qualche anno fa, e di questo se ne può benissimo prendere atto dalleimmagini mostrate durante l'evento di sabato e dalle parole che sono tutte nella direzione del recupero di quanto si è perso con un programma serio per il territorio. L'apertura dei lavori, in una sala Incontro gremita, si è registrata alle ore 17 e a portare il loro saluto, sono stati Pierfrancesco Pellecchia, presidente Italia Nostra di Matera, Roberto Cifarelli, presidente Parco della Murgia Materana, il quale ha anche coordinato, Antonio Trivisani della sezione Italia Nostra Bernalda e Metaponto, Gregorio Giannini della sezione Italia Nostra Bernalda e Metaponto e l'assessore provinciale Giovanni Bonelli. Ad aprire è stato il moderatore Cifarelli che ha parlato di una Metaponto che necessita di interventi urgenti. Subito dopo è intervenuto Antonio Trivisani, il quale ha alzato il tono di voce su quello che ha definito “trascurare il problema”. «Metaponto e la sua spiaggia - ha detto Trivisani - hanno perso centinaia di metri a causa di dighe,sbarramenti eprelevamento di materiali per il settore edile. Nel 2009 - ha continuato Trivisani - abbiamo assistito non già al ripascimento, ma al versamento della sabbia dal coloree dalla granulometria differente da quello che era sulla spiaggia. E questo ha generato la

I danni dell’erosione

colorazione dell'acqua per tutto il mese di agosto e addirittura le persone uscivano sporche di argilla. Inoltre abbiamo assistito ad una moria di telline e conchiglie. Altro problema è la distruzione dei fondali con la pesca a strascico che di fatto devastano e tagliano le piante che fungono da contenimento per i sedimenti. Tutti ora dicono di aver fatto la loro parte e di eventi eccezionali, invece posso affermare che c'è stata leggerezza e in molte occasioni assenza di tutti. Ora - ha concluso Trivisani - bisogna individuare i progetti e le risorse per salvare e re-

cuperare». Al tono arrabbiato di Trivisani, che dimostra di avere a cuore le sorti di Metaponto, si sono aggiunte quelle di Gregorio Giannini il quale ha ammonito tutti coloro che hanno condotto gli studi sulla terra emersa tralasciando quelli sott'acqua. «Stiamo perdendo troppa sabbia - ha detto Giannini - per cause già citate da Trivisani. Per circa 2 milioni di anni la costa è cresciuta,oggiinvece inpochianniabbiamo cancellato la storia. Ora è giunto il momento - ha concluso Giannini - di invertire questo triste ed agonizzante processo». Giannini ha anche parlato delle soluzioni che potrebbero essere le barriere, i pannelli e dei piani sottomarini, sottolineando che non il progetto, ma solo un mix di interventi potranno salvare Metaponto. Subito dopo si è aperto il dibattito a cui hanno partecipato i presenti. Mentre, per quanto riguarda l'associazione degli operatori turistici, Leucippo, presente per buona parte del convegno ma assente “giustificata” nella parte del dibattito per l'organizzazione di eventi serali, riportiamo parte del comunicato stilato dal presidente, dottor Gianfranco Sortiero, il quale sottolinea il fatto che tale problema non riguarda solo gli operatori. «Oggi - dice Sortiero in un comunicato - Metaponto ha bisogno di “cure”immediate poiché non siamo in grado di aspettare ancora. Noi operatori ci stiamo interessando in prima persona, anche finanziariamente, per trovare soluzioni già per la stagione estiva 2010». Fabio Sirago

«Soluzioni più economiche contro l’erosione costiera» BERNALDA - «L'ultimo intervento di ripascimento della scorsa estate, eseguito a mezzo sversamento di migliaia di tonnellate di pseudo-sabbie di dichiarata provenienza terriera e non marina, costato 2 milioni di euro, ha di fatto peggiorato la già gravissima situazione metapontina per le ulteriori interferenze causate dall'uomo sulle già compromesse “capienze di bacino». Il comitato Cittadini Attivi interviene sul tema dell’erosione costiera jonico-lucana, affrontato nel corso di un convegno organizzato a Bernalda sabato scorso dall'associazione “Italia Nostra”, «argomento - spiega in un comunicato il comitato - che inquieta non poco gli animi oramai esausti e rassegnati delle comunità prospicienti quella che un tempo, non a torto, era denominata “La Spiaggia degliDei”. Unaquarantina di km di litorale, da Nova Siri a Metaponto, costituito da sabbia finissima e dorata di impareggiabile qualità, che inesorabilmente scompare inghiottita dal mare. In 50 anni l'erosione è avanzata impetuosa, raggiungendo, in certi punti, la perdita di quasi 150 metri di arenile “fagocitato” lentamente dalle mareggiate. aggiunge il comitato - Nell'arco dell'ultimo ventennio si sono susseguiti numerosi seminari e convegni, tal-

volta fuorvianti per la formulazione di teorie di intervento astruse e non funzionali per soluzioni semplici ed evidenti. Tutto ciò ha di fatto permesso lo sperpero di una gran mole di fondi pubblici, anch'essi buttati a mare, per sperimentazioni fasulle e interventi inutili se non peggiorativi.A dimostrazioneeconferma diciò si pone l'ultimo intervento di ripascimento dell’estate 2009. Un'autentica tragedia annunciata, prontamente denunciata da questo Comitato, a differenza invece della “cecità assoluta”riscontrata sui fatti accaduti da parte di quelle associazioni ambientaliste istituzionali lucane, che hanno osservato impassibili le gravi ipotesi di disastro ambientale che si andavano consumando. L'erosione della costa jonico-lucana, pur essendo diverse le cause che la generano, ha il pregio però di avere anche soluzioni facili, economiche e semplici, rispetto a quanto sinora messo in cantiere dalla politica. Una di queste soluzionisirifà alcosiddetto“Ripascimento per mezzo di dragaggio della stessa sabbia marina erosa”, accumulatasi per opera delle mareggiate stesse nei sabbioni davanti alla battigia e nei bassi fondali di tutto l'arco jonico-lucano, che permetterebbe in maniera semplice la riemersione di quanto dal mare strappato all'arenile».

Il bilancio dell’assemblea annuale: donazioni in aumento

Idoneità al prelievo Avis Avviato l’iter per la sede di Tursi Policoro, torna a colpire il serial killer dei gatti TURSI - Si è svolta a Tursi l'assemblea annuale dell’Avis. Il presidente Giovanni Romano ha illustrato i risultati raggiunti: incremento delle donazioni totali (da 82 a 96 di cui 2 in plasmaferesi); donazioni da parte di nuovi soci (da 82 a 85); apertura di un conto corrente presso la sede tursitana della Banca Carime; avvio dell'iter burocratico inerente al riconoscimento della sede comunale dell'Avis come struttura adatta al prelievo del sangue; partecipazione al corso provinciale per dirigenti associativi. Il presidente ha parlato della compartecipazione alla manifestazione sportiva organizzata dall'Atletica Amatori Tursi, che ha dato molta visibilità all'Avis tursitana. Ha aggiunto inoltre che fare prevenzione è l'ideale e che ci dovrebbe essere un dialogo tra le varie associazioni di volontariato a Tursi. Infine ha ricordato con commozione Arcangelo Barbetta scomparso da poco e Giovanni Marra ex donatore, scomparso alcuni anni fa. Erano presenti i soci donatori, il presidente provinciale dell'Avis Vito Iannella, la dottoressa Ma-

ria De Biase e la segretaria Anna Maria Tauro. La relazione di bilancio è stata approvata all'unanimità. Poi la De Biase ha spiegato come si fa a donare solamente il plasma, operazione detta “plasmaferesi”. Adesso la Basilicata è autosufficiente e può donare il sangue alle altre regioni. Il presidente Iannella ha ringraziato a nome degli ammalati di Basilicata ed ha comunicato un po' di numeri: 104 sedi Avis in regione; 2000 unità di sangue mandati in Italia. «Ormai la Basilicata è una regione autosufficiente per quando riguarda la disponibilità di sangue - ha continuato - perché i lucani sono un popolo sensibile alle donazioni. Anche in provincia di Matera sono aumentate le donazioni. Abbiamo fatto un convegno con i giovani a Novasiri per proporre il volontariato nel territorio ed un corso di formazione per dirigenti a Pomarico. Siamo un'associazione con 16000 soci. Obiettivo è andare nelle scuole per promuovere la cultura della donazione e per educarli alla solidarietà. In Basilicata l'età media dei donatori è di 35 - 40 an-

Alcuni scatti dell’assemblea annuale dell’Avis che si è svolta a Tursi. Si è registrato un aumento delle donazioni: da 82 a 96 di cui 2 in plasmaferesi

ni. Dobbiamo raggiungere l'autosufficienza anche nella donazione del plasma. Organizzeremo un convegno specifico a Tursi sulla plasmaferesi». Ha concluso dicendo di voler promuovere l'Avis nei quattro comuni della provincia di Matera in cui non è presente una associazione per la donazione del sangue. L'Avis tursitana è nata ufficialmente nel 1997. Ma la prima donazione di san-

gue risale al 1995. Vincenzo Nuzzi sarà il delegato all'assemblea provinciale del 27 marzo prossimo che si terrà a Matera. Per l'assemblea regionale del 18 aprile Franco Romano sarà il delegato regionale, mentre Lindarosa Pancari sarà il delegato supplente. L'assemblea si è chiusa con un ricco buffet offerto ai tutti i presenti. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

POLICORO - Da sette giorni in via Sempione, quartiere “Borgo Nuovo”, all'ingresso Policoro Sud per chi viene da Nova Siri, si stanno verificando spiacevoli episodi di maltrattamenti agli animali. Anzi il fatto penalmente più rilevante è la morte di gatti che sta allarmando tutto il quartiere molto popoloso della città di Policoro. La denuncia, non solo giornalistica, ma anche penale sembrerebbe, arriva da una cittadina della zona il cui gatto è stato salvato proprio all'ultimo momento dall'ennesimo avvelenamento: «Hanno usato -spiega- veleno di lumaca di colore blu molto pericoloso perché paralizza il sistema nervoso dalla testa alla coda per poi far spirare l'animale. Il prodotto chimico usato dovrebbe essere il carbammati, un insetticida molto pericoloso. Quando sono ritornata a casa e mi sono accorta che anche al mio gatto era stato fatto ingerire, magari insieme al cibo per animali, anche questa sostanza mortale ho subito chiamato il veterinario e siamo riusciti a salvarlo in tempo». Siccome si sta diffondendo il panico tra i residenti, è stata anche presentata all'ufficio comunale competente una nota. «Ritengo che questo cittadino, di cui oggi non si conosce la generalità -osserva la signora -, sia una persona incivile e con poca sensibilità poiché i gatti non danno fastidio a nessuno e non creano pericoli. Mi auguro che non sia un vicino di casa, dato che i buoni rapporti di vicinato vanno sempre tutelati anche se a tutto c'è un limite. Infatti il mio non è un caso isolato ma in pochi giorni altri gatti sono stati uccisi con la stessa modalità». Ad oggi non si conoscono i motivi per i quali questo serial killer abbia preso di mira i gatti, però in passato c'è un precedente legato ai cani randagi avvelenati da polpette impregnate di topicidi. In quella circostanza, però, la morte del miglior amico dell'uomo per avendo sollevato le ire di associazioni ambientaliste non portò a nessuna conseguenza se non quella, sicuramente positiva, di veder ridimensionato il fenomeno. Ora però si è passati ad altri quadrupedi. Che la regia sia la stessa? Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


35

Policoro Illustrati i progetti da candidare ai fondi Piot

Policoro Possibile scelta dei vertici

Il turismo metapontino è pronto a scommettere

Turnover nell’Udc Viola sostituirà Saverio Carbone

POLICORO - Forse è la volta buona per sviluppare l'economia lucana attraverso quello che i meridionalisti hanno sempre definito autopropulsivo, ovvero che proviene dal basso, delle risorse e dalle intelligenze che sono presenti sul territorio ed emarginate dalla politica assistenziale. Almeno nella sua fase di progettualità, Enti locali e privati hanno vinto il primo round, presentando il progetto omnicomprensivo: mare-monti-enogastronomia-storia all'interno dei grandi incubatori denominati Piot (Pacchetti integrati offerta turistica). E quello del Metapontino è stato presentato nei giorni scorsi a Policoro. Franco Garofalo, tour operator lucano e capofila con la sua associazione “Lucania Doc” della parte privata, ha parlato del coinvolgimento di 80 operatori e 11 associazioni, «in un partenariato forte e l'inizio diun percorsoper lacreazione di un unico brand (marchio) del turismo jonico, che da noi è già strutturato per diversità e ricettività ma non

Francesco Garofalo

ancora messo a sistema». Con i Piot, fondi comunitari filtrati dalla Regione nel Po Fesr 2007/2013 Asse IV, secondo Garofalo, saranno presentati, dopo la validazione dell'apposita commissione regionale sul pacchetto generale Piot Metapontino, progetti candidati a contributi da 30mila a salire: «In un programma che non vede solo coinvolta la fascia jonica, ma anche le aree dell'entroterra le cui strutture e ini-

«Su certi temi non esiste appartenenza»

ziative sono già patrimonializzate e conosciute, grazie alle quali in prospettiva si prevedono investimenti per 180 milioni di euro in questa porzione di territorio lucano. Un'opportunità unica da non farsi scappare». Nel parterre c'era anche Nicola Lapenna, direttore commerciale della società “Aeroporti di Puglia”, il quale ha illustrato i nuovi voli nazionali e internazionali da Bari, Brindisi e Foggia grazie ai 62 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Puglia per il potenziamento degli scali pugliesi, che sono i più vicini alla Lucania, con prospettive di crescita: «Dai 2,8 milioni di passeggeri del 2009, si passerà ai 3,2 a Bari; dal 1,1 a 1,4 da Brindisi e da 68 mila a 83 a Foggia. Numeri all'interno dei quali ci sono anche passeggeri lucani che rafforza, in attesa del decollo dalla Pista Mattei, il legame tra le due regioni confinanti. Giovanni Matarazzo, sempre dell'associazione Lucania Doc, si è soffermato sulla sfida già vinta in un protagonismo dei territori che, almeno per il Piot Metaponti-

no, ha dimostrato la capacità progettuale delle Amministrazioni comunali e la creatività-dinamicità del tessuto imprenditoriale: «Con i Piot andremo a riqualificare i servizi complementari al turismo, i cui progetti sono tutti, dal lido ai più grandi investimenti, a sostenibilità ambientale su cui tutti siamo stati d'accordo nel non snaturalizzare quello che madre natura ci ha dato». Vincenzo Ruggiero, commissario straordinario della Comunità montana Basso Sinni, capofila del Piot per la parte pubblica, si è detto felice della coesione e coerenza del territorio nella presentazione dei progetti, che finalmente dovrebbe far venire a galla le potenzialità inespresse del turismo jonico facendo la giusta sintesi tra mare-monti (Pollino) e cultura della Magna Grecia. Infine Nicola Castronuovo, Project manager del Piot Metapontino, ha relazionato sulle fasi preliminari che hanno portato gli attori principali alla stesura del Piot Metapontino. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Di Sanza sulla rapina al bar

Nucleare, Mario Vigorito attacca la politica del governo Berlusconi

«Grave episodio di violenza»

POLICORO - Mario Vigorito (nella foto), capogruppo del movimento civico “Insieme per Policoro”, interviene sulle voci che parlano di un coinvolgimento del Metapontino e Scanzano nella politica nuclearista del governo Berlusconi. «Sono sconcertato dalle voci degli ultimi giorni -ha detto al Quotidiano l'esponente della maggioranza che sostiene il governo cittadino di centrodestra- riguardo il rimbalzare di notizie che parlano di Deposito nucleare in Basilicata, mi chiedo come sia possibile. Si parla addirittura di centralinucleari chelanostra regione ha bandito con una legge. Oggi il governo l’ha im-

POLICORO - Fa discutere e suscita timore tra gli esercenti di Policoro, il brutto episodio accaduto domenica nel bar “Caffè Lo Spuntino da Elio” di Policoro, dove un uomo con viso coperto ha colpito il titolare con un bastone, rubandogli l’incasso. Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, in una nota esprime solidarietà al titolare del bar. «Sono episodi -dichiara Di Sanza- che vanno condannati con fermezza e bloccati immediatamente con il perentorio intervento delle forze dell'ordine. La rapina, con annessa violenza, nei confronti di un onesto esercente di Policoro è un drammatico avvenimento, che non deve essere trascurato. Il solo pensare che un fatto del genere possa accadere nuovamente, getta nello sconforto tanti operatori che lavorano al pubblico. Esercenti -conclude- che vanno tutelati con un ulteriore intensificazione dell'attività di controllo e prevenzione delle forze dell'ordine, al fine di evitare il ritorno di stagioni buie che Policoro, purtroppo, ha già conosciuto nel passato che non vuole ritornino». provinciamt@luedi.it

pugnata. Perché non si parla di nucleare in Liguria dove abita il ministro Scajola? Oppure in Veneto dove il ministro Zaia è candidato? Qui si tratta di tutelare il proprio territorio a prescinderedalla collocazione politica». pie.lu.

Da sinistra, Nicola Viola e Saverio Carbone

POLICORO - Avvicendamento in vista per il rappresentante dell'Udc in seno all'Amministrazione comunale di Policoro. Nicola Viola, attuale commissario cittadino del partito, dovrebbe subentrare quanto prima all'attuale assessore all'Agricoltura, Saverio Carbone. Il condizionale è d'obbligo, anche se risulta al Quotidiano che il sindaco della città, Nicola Lopatriello, stia per ricevere una missiva del segretario provinciale Vincenzo Ruggiero, con il quale gli sarà formalizzata tale richiesta. Il partito di Pierferdinando Casini è presente in consiglio comunale attraverso il capogruppo Cosimo (detto “Mimmo”) Simone, quindi un consigliere soltanto, che secondo gli accordi elettorali alle Amministrative ha rappresentato il presupposto fondamentale affinché il partito ha potuto poi esprimere e sostenere all'indomani delle elezioni comunali del 2008 proprio l'ingresso di Saverio Carbone tra i banchi della giunta municipale. Ora resta da capire se il turnover avverrà prima o dopo le Regionali. Da indiscrezioni raccolte, pare che la volontà dei dirigenti provinciali del partito sia quella di portare Viola in giunta al più presto, al fine di rafforzare la figura apicale del partito in vista dell'imminente competizione. Viola

ha esperienza e carisma da vendere e l'Udc vuole puntare su di lui. Resta soltanto da capire che cosa succederà adesso. Come si comporterà Simone? Se resterà fermo e ligio alla disciplina di partito, quindi nell'Udc, non potrà che prendere atto della nuova indicazione sul nome dell'assessore. Se, invece, vorrà “proteggere” Carbone, non gli resterà altra soluzione che lasciare lo scudo crociato, anche alla luce della nuova collocazione nel centrosinistra di De Filippo per le Regionali. Ma se Simone lascia l'Udc per confluire ad esempio nel mare magnum del Pdl, innanzitutto non sarà più capogruppo, e poi, una volta fatta quella scelta, le logiche dello scacchiere assessorile sarebbero diverse. Bisognerebbe, infatti, capire se Rocco Leone, coordinatore cittadino del partito di Berlusconi e Fini, accetterebbe Carbone quale assessore Pdl, solo per il fatto di aver annesso tra le fila del suo partito e aver, quindi, guadagnato un consigliere. Simone potrebbe anche rimanere fedele al patto elettorale e proclamarsi civico insieme a Carbone, per rendere vane le richieste di Ruggiero. Potrebbe anche accadere che Simone accetti di buon grado la turnazione Carbone-Viola senza strapparsi più di tanto i capelli. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro 2000 Il pari con il Ferrandina fa ben sperare

Buon esordio dell’era Passarella POLICORO - Inizia con un punto il nuovo corso del Policoro 2000, gestione Gerardo Passarella. Domenica scorsa gli jonici hanno, infatti, pareggiato per 2 a 2 in casa del Ferrandina, guadagnando così un punto in una trasferta insidiosa contro una delle dirette avversariedella salvezza. Non è stata partita facile contro la squadra aragonese, soprattutto perché il Ferrandina non è più il team “cuscinetto”, visto nel girone d'andata e i risultati raccolti in queste ultime giornate lo dimostrano appieno. Sul campo basentano il Policoro è andato sotto per ben due volte e per due volte è riuscito a rimontare, prima grazie a un gol di Russo e poi per una rete di Rocco Zizzimia, rientrato in ro-

sa dopo l'esonero di mister Labriola e al suo primo gol stagionale su azione (l'unica rete realizzata fino a domenica scorsa dall'undici jonico era arrivata su rigore, contro l'Irsinese). Alla fine della garaè così maturato un punto pesante: il Policoro resta ancora in quint'ultima posizione, a 23 punti, in piena zona play-out. Ma la salvezza diretta non è ancora compromessa: gli jonici sono a una sola lunghezza di distanza dal Tolve e a quattro punti dal Banzi, avversari, che possono essere facilmente raggiunti, soprattutto se il team biancoazzurro riesce a creare buon gioco. Con il risultato di Ferrandina gli jonici raccolgono il secondo pareggio consecutivo, mentreper trovarel'ultima

vittoria bisogna guardare indietro fino allo scorso 3 gennaio, prima gara del girone di ritorno, successo casalingo per 2 a 1 contro il Picerno. Da allora quattro pareggi e una sconfitta, ad opera dell'Avigliano, squadra impegnata come i biancoazzurri nella corsa salvezza e avversario sicuramente non irresistibile. Domenica prossima il calendario prevede un'altra trasferta e sarà una sfida ad alta tensione, a Oppido Lucano, in casa dell'Angelo Cristofaro. Gli oppidani al momento sono secondi in classifica, a due punti dalla Fortis Murgia: grazie alla vittoria di domenica per 2 a 0 sull'Atella Vulture è stato possibile il sorpasso sulla Ruggiero Valdiano, che ha perso per 2 a 1 nello scon-

Una partita allo stadio di Policoro

tro diretto contro la Fortis. Angelo Cristofaro sicuramente proiettato verso la testa del campionato ma squadra che spesso ha dovuto incamerare stop clamorosi in partite sulla carta faci-

li contro team di bassa classifica. Com'è capitato lo scorso 24 gennaio in casa del Picerno, vittorioso per 3 a 1. Eleonora Cesareo provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 9 febbraio 2010


36

Martedì 9 febbraio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

La provocazione Troppi errori arbitrali a danno dei partenopei che hanno deciso di “protestare” a modo loro Contro l’Inter pronti anche i fazzoletti bianchi

Tutti in maschera al San Paolo La rivolta dei tifosi del Napoli, che prenderanno in giro il designatore Collina NAPOLI – In casa Napoli, dopo il ko di Udine, prima sconfitta dell’era Mazzarri (eccezion fatta per la sfida di Coppa Italia contro la Juventus) scaturita da un arbitraggio considerato alquanto dubbio, le bocche cucite sono il segno di un malessere verso le decisioni che a loro parere hanno penalizzato la squadra azzurra. Non parla il presidente Aurelio De Laurentiis, assente domenica allo stadio Friuli, non parla il tecnico Walter Mazzarri che in settimana, ribadendo la propria fiducia nella classe arbitrale, aveva chiesto «maggiore attenzione» e che domenica, a fine partita, si è limitato a dire che si trattava di «una sconfitta già scritta» e che fino alla fine della stagione non parlerà più dei direttori di gara. «Probabilmente è un poco di tempo che le cose non ci vanno come dovrebbero, due pali e una traversa oggi e poi è da un bel poco che certe decisioni ci vanno contro», aveva commentato l’allenatore. E ieri, nel giorno del riposo, non hanno parlato neanche i giocatori a cominciare da Cristian Maggio, espulso nel corso del match e per il quale il giudice sportivo ha disposto una giornata di stop (non ci sarà per la sfida contro l’Inter di domenica sera al San Paolo, oltre un’ammenda di 1500 euro per simulazione) che ha riportato un taglio di circa tre centimetri sul polpaccio in ricordo dei tacchetti di Isla. Nessuna parola ma quello che traspare è amarezza, delusione, rabbia. Sentimenti scaturiti da un sconfitta ritenuta immeritata e nella quale troppo peso avrebbe avuto l’arbitro Damato di Barletta. Amarezza per un match che ritengono condizionato dall’arbitraggio e che manda su tutte le furie anche il popolo del tifo

che prepara una vera e propria mobilitazione a cominciare dalla super sfida di domenica contro l’Inter e che farà registrare il record stagionale al San Paolo. A lanciare la prima provocazione il blog www.azzurrissimo.it curato dal giornalista Antonello Perillo, vice capo redattore della Rai di Napoli e che invita i supporter partenopei a recarsi allo stadio con la maschera di Collina. «Domenica - ha sottolineato Perillo - è l’ultima domenica di Carnevale. Collina è di Viareggio, città simbolo di questa festa, e non potrà non apprezzare questa manifestazione che è un segno di civiltà. È una proposta ironica con la quale i tifosi del Napoli chiedono una maggiore attenzione». Una squadra che lotta per la Champions, questo il ragionamento, «merita arbitri da Champions». Non si ritiene che il Napoli «sia vittima di un complotto, ma solo di errori arbitrali» ultimi dei quali quelli che domenica avrebbero contributo alla sconfitta a Udine. La maschera è già sul blog, scaricabile e pronta per essere indossata. E ancora, sempre sul web, il portale “Napoli Magazine” ha segnalato all’Aia le immagini che hanno caratterizzato gli errori di Damato in Udinese-Napoli. «Contro l’Inter, riteniamo più che giusta una forma di protesta pacifica dei tifosi azzurri: dallo sventolio dei fazzoletti bianchi in segno di dissenso (la panolada spagnola) per i troppi errori arbitrali all’indossare una maschera di Carnevale raffigurante il volto di Collina». E rabbia, dispiacere, malumore arriva anche dal popolo di fb che, senza mezzi termini, accusa Damato esprimendo il proprio sostegno a Cannavaro e compagni.

Delitto Raciti

Chiesti 15 anni per Speziale

Allo stadio andrà in scena una sorta di panolada in stile Spagna

Le maschere già pronte, scaricate da Internet Sopra: Mazzarri, Hamsik e Gargano

Parla Carraro, ex presidente Figc: «Ranieri ha portato la svolta psicologica alla Roma»

«Inter fortissima, Juventus nel caos» ROMA – «L’Inter mi sembra una squadra molto forte. Devo dire che va dato atto alla società innanzitutto, al tecnico e ai giocatori di avere una capacità di concentrazione non indifferente». Lo strapotere dell’Interin campionatoviene commentato così da Franco Carraro, ex presidente della Federcalcio. «Nella storia del calcio italiano è raro che una squadra abbia vinto molti campionati di seguito e l’Inter sta ottenendo i risultati. Una compagine estremamente valida ma anche un team molto molto capace a mantenere l’attenzione. Ottenere sempre tutto quello che si può durante una partita, vincerla anche quando si è sofferto. Mi auguro per l’Inter e per il Milan e la Fiorentina che dimostrino di essere forti a livello internazionale. Ora ricomincia la Championsed èindispensabi-

le che le squadre italiane figu- la campagna trasferimenti rino bene anche per mantene- dell’estate scorsa, alcune scelre quel livello che ci consente te che erano state valutare diaverele trequalificateeuna molto positive tecnicamente chefail gironediqualificazio- non lo erano. L’impressione ne. L’Inter secondo me dimo- dall’esterno è che ci sia un po’ stra fino ad ora una differenza di confusione nell’ambito deldi rendimento tra italia e Eu- la società. E’ stato allontanato ropa che francamente non mi per ragioni non comprensibispiego. Non sono un tecnico, li il presidente Cobolli Gigli. solo un osservatore. Mi augu- Mi sembra una tensione che ro che a partire da questa ripresa della Coppa questo divario venga colmato». Carraro, ex presidente del Coni, esprime il proprio pensiero sulla crisi di rendimento della Juventus. «Difficile dal di fuori esprimere un giudizio quando non si conoscono le questioni. Mi sembra che siano stati commessi errori nel- Franco Carraro

probabilmente si ripercuote anche sui risultati. L’aspetto psicologico, che è sempre misterioso, conta molto. Vediamo cosa è successo alla Roma: ha fatto una certa campagna acquisti, ha iniziato il campionato preparata da Spalleti, poi ha iniziato malissimo. E’ bastato il cambio d’allenatore per cambiare rotta. Sono contrario al cambio di un tecnico, mandare a casa una persona che sta lavorando. Però in questo caso, nella Roma, il cambio ha determinato una svolta psicologica consistente. L’Inter è la più forte, non c’è dubbio ma il campionato della Roma di Ranieri è un torneo che credo sia molto vicino ai risultati della squadra nerazzurra».

IL CASO Per Gascoigne ancora un arresto LONDRA – Botte e alcool, depressione e cocaina, una spirale senza fine negli abissi di un’esistenza di disperato autolesionismo: nuovo arresto per Paul Gascoigne, costretto a trascorrere una notte in cella dopo essere stato fermato ubriaco alla guida della sua vettura. Solo l’ultima disavventura di un catalogo, lungo e desolante, di eccessi e trasgressioni che hanno riempito la sua vita dal giorno dell’addio al calcio. Non c'è pace, non c’è recupero per l’irrequieto Gazza. Neppure i tre ricoveri in ospedali psichiatrici, le lunghe settimane nei centri di disintossicazioni, o la tragica fine di un altro maledetto del pallone, George Best, sembrano poter salvare l’ex campione inglese. Non fa a tempo a rialzarsi che è già di nuovo a terra. Ancora una volta, l’ennesima.

CATANIA – I pm hanno chiesto la condanna a 15 anni di Antonino Speziale per “omicidio preterintenzionale” dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, morto il 2 febbraio del 2007 durante le violenze dei tifosi fuori dallo stadio “Massimino” per il derby Catania-Palermo. La richiesta è stata formulata dai sostituti procuratori Angelo Busacca e Silvia Vassallo, davanti al Tribunale per i minorenni di Catania, presieduto da Nino Minneci. Speziale all’epoca dei fatti aveva 17 anni. Oggi è in programma davanti alla Corte di Assise di Catania la requisitoria nei confronti dell’altro imputato, Daniele Micale, di 21 anni. Secondo la ricostruzione esposta dai pm, Speziale avrebbe partecipato al lancio di un sottolavello metallico, sradicato poco prima dai bagni dello stadio, contro la polizia. La Procura sostiene che ciò avrebbe provocato all’ispettore Raciti lesioni interne tali da determinare la mortale emorragia. Peri pubblici ministeri, il comportamento di Speziale è riconducibile alla fattispecie di reato dell’omicidio preterintenzionale, perchè le conseguenze del suo gesto, cioè la morte di Raciti, non erano state volute. Per Speziale è stata chiesta anche l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport


Ciclismo. Oggi i funerali del ct azzurro. Tante visite e testimonianze alla camera ardente

Ballerini, la foto per l’addio Quella della sua ultima “Parigi-Rubaix” sarà il simbolo per le esequie FORMULA UNO

di CHIARA CARENINI CASALGUIDI (PISTOIA) – Hanno scelto, per dirgli addio, la foto della sua ultima Parigi-Roubaix. Lui che in sella alla sua bici lancia un bacio tenendosi una mano sul cuore e mostrando una maglietta su cui aveva scritto “Merci, Roubaix”. Franco Ballerini, il ct gentile, adesso “dorme” sereno in un guscio DI ROCCO di legno chiaro. Sua madre Graziella lo culla con gli occhi «Un grande nella camera ardente organizzata alla Sarà difficile Misericordia di Casalguidi (Pistoia) la imitarlo» frazione di SerravalCASALGUIDI – «Era le Pistoiese dove il ct l’immagine più evi- della nazionale di cidente di tutto il movi- clismo viveva con la mento ciclistico con la moglie Sabrina e i sua capacità di comu- due figli. Una sala spoglia, nicare e lascia un vuoto sul piano uma- quattro ceri e il prono». Il presidente del- fumo del mirto, il la Federciclismo Re- volto sorridente di nato Di Rocco, ricor- Ballerini che camda così Franco Balle- peggia sul muro, il rini. «Sul piano tecni- bacio alla “suà Rouco - continua - il suo baix”. Quattro raprofilo è stato già trac- gazzini con la tuta ciato, aveva grandi della “Milleluci” fanqualità tecniche e no il picchetto. La umane che facevano salma del ct della nala differenza. Un pro- zionale di ciclismo, domenica fessionista di eccel- morto lenza che era riuscito mattina nel rally di arriva a portare esperienze Larciano, degli sport di squa- dall’ospedale di Pidra. Lavorava un an- stoia nel pomerigno per applicare con- gio, dopo che il mecetti in 7 ore di gara. dico legale incaricaOltre a perdere un to dalla procura, il amico, un figlio, uno professor Sonati, ha l’esame di famiglia, sarà diffi- eseguito cile per il ciclismo por- esterno del corpo. tare avanti questo la- Intorno alle 16, un voro come era stato furgone, accompagnato dalla “scorta capace di fare lui». tecnica” dei motociclisti che in genere accompagnano le corse in bicicletta, porta il feretro. Un applauso doloroso, prolungato, accompagna il sarcofago che viene aperto e benedetto da don Renzo Aiardi parroco di San Pietro dove oggi sarà celebrata la messa di requiem.

Alonso e Massa in pista da domani a Jerez MARANELLO –La Ferrari si prepara alla seconda sessione di test della stagione, in programma dal domani al 13 febbraio sul circuito di Jerez de la Frontera. Ieri mattina, come rende noto il sito Ferrari, è partito da Maranello il grosso della squadra, costituito dai meccanici e dagli addetti a logistica, telemetria ed elettronica mentre gli ingegneri raggiungeranno la località andalusa nel pomeriggio di oggi. Saranno quattro le giornate di prove: comincerà Fernando Alonso, che sarà in pista per due giorni,

La famiglia Ballerini in una foto di qualche tempo fa

Tante le lacrime e le parole dei suoi amici e colleghi. Paolo Fornaciari, Luca Scinto, Maximilian Sciandri, Andrea Tafi lo ricordano come «un amico, un grande». C’e anche Paolo Bettini: ha gli occhi smarriti davanti alla lunga coda di persone che cercano di entrare nella camera ardente: «Sono passato dalla morte di mio fratello - dice - e Franco mi ha rimesso in pista. Non posso dire altro». Una lacrima gli scende sulle guance e lui la cancella con la mano. C’è Fabrizio Fabbri, l’ex ds della Mapei. Anche per lui è l’ora dei ricordi. Come quando Ballerini, a 10 chilometri dal traguardo della sua prima vittoriosa Parigi-Roubaix, ebbe le gambe “vuote”: «Mi avvicinai e gli dissi “forza Franco che c’è Giammarco a casa che ti aspetta”. E Franco si alzò sui pedali. Suo figlio era il suo unico doping». «Tutti devono sapere che lo sport italiano ha perduto una persona importante - afferma Scinto e io un amico, un maestro, un com-

mentre Felipe Massa si risiederà nell’abitacolo della vettura a partire da venerdì 12. La F10 è già arrivata a Jerez dopo la revisione che era stata fatta nella serata di mercoledì scorso a Valencia. La configurazione della vettura resterà sostanzialmente invariata rispetto al debutto: ci saranno solamente alcuni aggiornamenti meccanici. Nel frattempo a Maranello procede alacremente il lavoro di assemblaggio del secondo telaio della F10, che sarà utilizzato nella terza sessione, ancora a Jerez dal 17 al 20 febbraio.

RUGBY

pagno di vita col quale mi confidavo. Lui mi aveva convinto a diventare quello che sono (ds della Isd, ndr) e mi consigliava, trovava sempre una soluzione. Ho perso un punto di riferimento». Ancora lacrime, come quelle del pilota della Clio R3 Alessandro Ciardi, che si trova in ospedale con la frattura del bacino e che ieri mattina è stato raggiunto da un avviso di garanzia per omicidio colposo. Un atto dovuto, dicono in procura dove si indaga sulla dinamica dello schianto. Le lacrime accomunano gli amici, gli ex ciclisti, la gente comune, il sindaco Mochi che ha proclamato il lutto cittadino, il parroco che parla di speranza ma ha gli occhi lucidi. Casalguidi ha il tricolore legato con il fiocco nero, i pochi ciclisti che passano hanno i nastri del lutto alle braccia. Ballerini ha il volto sereno. Dentro la camera ardente nessuno parla: resterà aperta fino a oggi alle 14. Per l’ultimo saluto al “Ballero”. Il signore del pavè, il ct d’oro.

Azzurri al lavoro a Roma aspettando l’Inghilterra ROMA – La Nazionale di rugby è tornata ad allenarsi ieri al Park Hotel “La Borghesiana” di Roma in vista della seconda giornata dell’RBS 6 Nazioni 2010, in calendario domenica 14 febbraio allo Stadio Flaminio di Roma contro l’Inghilterra, vice-campione del mondo e reduce dalla vittoria di Twickenham sul Galles. Palestra e video analisi della partita con l’Irlandain mattinata,allenamento divisi per reparti nel pomeriggio hanno rappresentato il primo passo verso la sfida al XV della Rosa, mentre i due assi-

stenti allenatori degli azzurri Alessandro Troncon e Carlo Orlandi hanno incontrato la stampa nella tradizionale conferenza del lunedì mattina. «McLean è stato molto bravo sui palloni alti, Tebaldi ha avuto delle difficoltà e abbiamo commesso alcuni piccoli errori individuali che ad alto livelloi inevitabilmente si pagano- ha detto Troncon - abbiamo concesso troppi palloni agli avversari. Sicuramente c’è molto da lavorare per aumentare la nostra efficacia e la capacità di gestire certe situazioni di gioco».

VELA

OLIMPIADI INVERNALI

Coppa America, poco vento annullata la prima regata

Peter Fill, dal dramma al grande sogno

ROMA – Bisognerà aspettare ancora, almeno fino a domani, per vedere l’inizio di questa tribolata 33ª edizione della Coppa America di vela. Ieri mattina non c’era abbastanza vento sul campo di regata al largo di Valencia e dopo vari rinvii i commissari di gara hanno deciso di spostare a domani la prima sfida tra i detentori svizzeri di Alinghi e gli sfidanti statunitensi di Bmw Oracle. Il mare spagnolo ha visto arrivare la pioggia invece di una brezza adeguata per dare il via alla competizione, prevista al meglio delle tre regate. Il calendario quindi slitta: ci si riproverà domani, poi il secondo confronto venerdì e, se sarà necessario, la bella lunedì prossimo, 15 febbraio. Insomma, dopo la lunga controversia giudiziaria tra la Società nautica di Ginevra e il Golden Gate Yacht Club di San Francisco, stavolta ci si è messo il tempo. Gli

equipaggi del catamarano dell’imprenditore svizzero Ernesto Bertarelli e del trimarano del magnate americano Larry Ellison hanno atteso per quasi quattro ore in mare, ma alla fine hanno dovuto rientrare in porto. Il vento non era abbastanza forte o costante, in compenso faceva freddo a 25 chilometri dalla costa. «Per questo avevamo proposto il mese di maggio», ha commentato Bertarelli. C’è grande attesa non solo per la formula che prevede al massimo tre regate e per i due skipper neozelandesi, Brad Butterworth (Alinghi) e Russell Coutts (Oracle), ma anche per la velocità eccezionale che le due barche possono raggiungere. Capolavori hi-tech, le imbarcazioni potrebbero però rivelarsi fragili in condizioni meteo difficili, secondo gli esperti. Non è stato il caso di ieri: a Valencia il vento non era troppo, ma troppo poco.

In extremis è riuscito a partire per Vancouver: «Ho voglia di fare bene» ROMENTINO – Con la medaglia d’argento al collo conquistata ai Mondiali di Val d’Isère, l’azzurro Peter Fill era considerato da tutti come uno dei pretendenti al podio a cinque cerchi di Vancouver. Poi l’’incidente del 23 agosto in Argentina aveva spento ogni speranza olimpica. Ma il ragazzo di Castelrotto non si è perso d’animo e, dopo un naturale momento di delusione, ha intrapreso il duro percorso del recupero fino a quando un bel giorno di metà gennaio decise di fare un giro a Peter Fill durante una gara a Wengen in Svizzera Wengen. «Sono stati momenti molto difficili - spiega Peter Fill - mente. Per queste ragioni avevo iniziaEro profondamente deluso e rammari- to anche a fare altro, come il commentacato per quello che mi era accaduto. Do- tore tecnico per alcune gare maschili di po l’ottima stagione dove avevo rag- Coppa del Mondo o il navigatore al giunto importanti traguardi, avevo Monza Rally Show. Mi sono accorto che iniziato a lavorare già ad inizio estate la situazione migliorava quando, tercon grande entusiasmo e molto dura- minata la riabilitazione a Milano e promente per poter ripetere le prestazioni seguita a Selva diVal Gardena presso il della stagione passata. Invece, mi è ca- centro sportivo dei Carabinieri, ho inipitato questo grave infortunio a fine ziato a indossare nuovamente gli sci. estate, appena iniziato il training in pi- Avevo fatto grandi passi in avanti ma sta. Un colpo duro da assorbire, in quei mi mancava ancora tanta forza e non primi giorni ho pensato che la mia sta- ero ancora certo di farcela a rientrare». «Bormio è stato un momento molto gione fosse già finita. Durante i primi 2 mesi e mezzo ho investito tutte le mie importante e delicato - continua Peter energie nella riabilitazione, ma non Fill - Avevo ancora tanti dubbi sulla mia pensavo di poter rientrare in questa tenuta fisica: temevo la velocità, i salti, stagione. Miglioravo, ma molto lenta- di farmi male nuovamente. Quando pe-

rò sono arrivato al traguardo, la mia felicità è stata grande! Ho pensato: “Ho fatto qualcosa di grande! Ora posso veramente pensare di tornare a gareggiare”. Se a Bormio il tempo di discesa non era importante, lo era molto di più a Wengen in Coppa Europa dove il cronometro mi ha rivelato quello che volevo sentirmi dire: sei tornato e hai buoni tempi nelle gambe. Wengen è stato un vero banco di prova. Discesa lunghissima, impegnativa sia fisicamente che mentalmente. In prova, come in gara, ho dato tutto. Le buone prestazioni in prova mi hanno fatto capire quanto potevo essere competitivo poi in gara. Pensare al podio non erapiù unazzardo, anchese sarebbe stato un’impresa per niente facile. Sono molto felice della mia prestazione e mi ha infuso ulteriore energia e voglia di far bene in vista delle Olimpiadi». L’ottavo posto gli ha garantito la qualificazione per Vancouver e saranno le sue seconde Olimpiadi dopo Torino 2006. «Sicuramente parteciperò alla discesa. In base alle mie condizioni fisiche e a come recupererò le energie dopo la gara di discesa, deciderò se gareggiareincombinata(martedì 16)einsuperG (venerdì 19). La mia speranza è di partecipare a tutte e 3 le gare».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 37

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

TOP 11

Difesa di ferro, centrocampisti da gol e attacco super

Squadra animalesca IL LUPO, IL PITONE, il falco: Turienzo, Biancolino, Tedesco. Diversi, tanto diversi, per caratteristiche tecniche, l'uno dall'altro eppure incredibilmente simili nella giornata della grande abbuffata (23 reti distribuite su otto campi, unico 0 a 0 tra Reggiana e Taranto). Il lupo, il pitone ed il falco: animali (ecco cosa li accomuna), del gol chiaramente. Ce ne sarebbero altri - dal monumentale Di Gennaro (secondo sigillo in tre gare con la maglia del Verona) a Dall'Acqua, passando per gli sguscianti Campagnacci e Carbonaro (i due che hanno affondato il Portogruaro e favorito la resurrezione del Giulianova) fino a terminare col goldenboy Ferrari, l'italo-americano che ha rialzato la Ternana - e tutti riconducibili alla stessa specie, quella dei bramosi, pur non avendo nomignoli animaleschi. Ma la scelta ricade su quei tre per una lunga serie di motivi: 1) risultano decisivi:illupoperla Cavese,ilpitoneperilCosenza, il falco per il Marcianise; 2) trasformano in oro tutto ciò che toccano; 3) in alto ci arrivano dopo aver toccato il fondo o quasi. La favola del lupo Ezequiel Turienzo è quella che più affascina e per certi versi commuove: scaricato dalla Salernitana dopo aver contribuito alla promozione in B, quasi emarginato dall'Arezzo nella passata stagione, digerito a stento a Cava de' Tirreni per quell'imbarazzante improduttività negli ultimi sedici metri. Un incubo capovolto improvvisamente da un sinistro mortifero da circa 30 metri: sfera all'incrocio,

Rimini abbattutto e corsa folle di liberazione per il suo primo centro in biancoblù, per la fine di un'astinenza che durava da quasi un anno (ultima rete il 22 aprile 2009 in Pescara-Arez-

La squadra: la Ternana di Domenicali IL PRIMO Manuel, il vero Manuel (Domenicali) dopo oltre un mese a rincorrere un'identità col fiato sul collo di Baldassarri, che aveva lasciato la Ternana in seconda posizione. Il primo Manuel, il miglior Manuel nella giornata più dura, in quei novanta minuti da aut aut. Il primo Manuel, il primo successo vero della sua Ternana (aveva vinto all'esordio contro l'Andria senza lasciar tracce di gioco e d'autorità), il primo assaggio di quel 4-2-3-1 veloce, leggiadro, affascinante: lo stesso con cui s'è costruito una reputazione da vincente nell'ultimo quinquennio (due promozioni dalla C2 alla C1: col Gela prima, col Portogruaro poi). Zaccheria ammutolito, Foggia frastornato per oltre un'ora dalle geometrie di Di Deo, dai tagli di Concas, dalla potenza di Tozzi Borsoi, dalle fiondate dell'italo-americanoFerrari,liberatotra lelineeepreferito con coraggio a Noviello. Il primo grande Manuel per consegnare alla Ternana un colpaccio che mancava datre mesi, per scavalcare il Portogruaro, guadagnare la quarta posizione, incollarsi alla Reggiana (a secco di reti per laterzadomenica difila:faspecie perilmiglior attacco del campionato) e rosicchiare due punti pure al Pescara. E proprio da Pescara ripartirà per rilanciare la sua personale sfida all'alta classifica. Buona la prima, ecco che la seconda appare ancora più gustosa in tema di ambizioni. Ternana-Pescara sa tanto di big match che

può determinare tanto in seno alla griglia play-off. Il primo grande Manuel, dunque, sparisce all'albeggiare del martedì per chinarsi di nuovo sul terreno di gioco e preparare la seconda edizione della sua ritrovata grandezza. Una grandezza ripresa per i capelli, passando per una mezza rivluzione (o quasi) tecnico-tattica; il primo grande Manuel non ha avuto dubbi a metterci del suo per rimodellare il mosaico. Fuori alcuni tasselli, Noviello e Piccioni mal incastrati, dentro una nuova disposizione mirata ad impreziosire le singole gemme. Concas è quella che luccica, ma guai a non blindare le serrature intorno all'intesa solida di Borghetti e Bertoli al centro della difesa o allo spirito goliardico e frizzante di Ferrari sulla trequarti. In attesa del secondo grande Manuel, ci si coccola questo ritrovato gusto della sperimentazione. Un vezzo a cui il tecnico non vuole rinunciare: “Tutti i giocatori sono importanti - dice l'allenatore della Ternana - Noviello e Piccioni sono ugualmente importanti, anche se hanno giocato uno scampolo di partita. Credo che si possa essere determinanti anche giocando un quarto d'ora. Questo è lo spirito che accompagnerà la Ternana”. Patti chiari, amicizie longeve. Noviello e Piccioni hanno inizialmente rimurginato, prima di inchinarsi ai piedi del Santuario dei tre punti. Ed il primo grande Manuel è il sacerdote che lo custodisce.

SABATO RIMINI-PESCINA E RAVENNA-FOGGIA

zo, terminata 2-0 per i toscani). Da narrativa anche la seconda ascesa del “pitone” Biancolino, che s'è ripreso il Cosenza in un solo colpo (una sola volta ha puntato la porta ed ha espu-

gnato il Biondi di Lanciano) dopo averlo lasciato solo per quattro lunghissime giornate, per il suo solito carattere polemico che gli costò l'espulsione a Taranto e la lunga squalifica successiva. Cosenza in zona play-off, Biancolino a quota otto nella classifica marcatori, giusto un gradino più su rispetto a Cosimo Tedesco, la più grande rivelazione della Prima divisione: la doppietta di Avezzano è stata soltanto l'ultima tappa dell'incredibile ascesa di un ragazzo tenace che s'è ritrovato sulle spalle la pesante eredità di Innocenti e che ha saputo sfruttare alla grande la sua prima vera occasione di gloria. Come un falco paziente per azzannare una preda inseguita per ben undici anni, trascorsi a bombardare i campi dell'interregionale. Il lupo, il pitone, il falco e volendo anche l'aquila, vale a dire Fabio Concas, che vola sulla fascia destra abbinando alla rapidità anche grazia stilistica ed intelligenza tattica. E poi Capparella, che si “pavoneggia”per le proprie giocate d'autore; ed ancora Berardi, che ha i polmoni di un puma e tiene orgogliosamente su il Potenza. E a seguire Vlado Smit (sgroppa come un cavallo e con una silurata consegna alla Spal un prezioso pareggio), Cangi (astuto come una volpe per ribadire in rete il penalty di Berrettoni e lanciare la volata del Verona), Zamboni e Vinetot (mammut difensivi insuperabili) e Petrocco (reattivo come un felino per lasciare immacolata la porta del Cosenza). In soldoni, è una top 11 semplicemente animalesca.

Il personaggio: Capparella (Pescina)

Quando un acquisto si dice azzeccato AVEZZANO. E' ad Avezzano da poco tempo. A guardare la gara di domenica non si direbbe: due gol in ottantacinque minuti. Era all'esordio: lo ribadisce mentre risponde alle domande e, nel frattempo, gira la città in cerca di una casa da affittare. Marco Capparella ha impiegato pochissimo per confermarsi un acquisto importante. Contro il Marcianise, in una gara rocambolesca e pareggiata 33, sono andati a segno lui e Dall'Acqua, che fino a pochi giorni fa giocavano con la Juve Stabia. Un divorzio complicato, un tira e molla estenuante, ma l'esterno romano preferisce non parlarne (“ringraziando soltanto la gente di Castellammare ed i compagni”) e pensare alla sua nuova squadra. Godendosi un debutto stellare: “Sono contento della mia prestazione, ma anche del risultato. Ci siamo trovati due volte in svantaggio, ma siamo riusciti a recuperare una gara delicata”. Nessuno, ad inizio stagione, pensava che a febbraio Valle del Giovenco-Marcianise avrebbe messo in palio punti per la salvezza. Neanche Capparella: “Tutti ci chiediamo come sia possibile che questa squadra stia avendo questi problemi. Abbiamo un bel gruppo, un buon allenatore che personalmente già conosco, ed una grande società”. Ha vissuto una situazione simile nel campionato passato, quando giocava in una Juve Stabia costruita per vincere, proprio come questa Valle del Giovenco: “Una retrocessione assurda ed altrettanto inspiegabile” ricorda Capparella, “ma non c'è altra ricetta che il lavoro per tirarsi fuori da queste situazioni”. Ed uno come lui può insegnarlo a chiunque, considerato che non si è mai tirato indietro quando, in carriera, si è trovato di fronte ad un bivio, a decide-

Capparella a sinistra in azione contro il Marcianise

re quale strada scegliere per accettare nuove sfide. Come quella che lo ha portato da un Napoli in Uefa alla Juve Stabia in C1: “Fu una scelta difficile, anche se quell'anno rimasero a spasso seicento calciatori. Da quando hanno introdotto la regola sui giovani e sulle rose ridotte, tanti colleghi sono rimasti senza lavoro. Sia chiaro, non ho nulla contro i giovani, ma credo che un ragazzo, se è bravo, gioca anche senza gli incentivi che la Lega passa alle società. Anche il sottoscritto è stato giovane, senza per questo avere alcuna agevolazione”. Più facile è stato scendere dalla serie B di Ascoli alla C1, perché a chiamare era il Napoli, “un club che non si può rifiuta-

re neanche in Interregionale e che regala emozioni uniche” spiega Capparella, che ha ricordi piacevoli dell'esperienza all'ombra del Vesuvio: “La gente ti fa sentire un Totti, un Cassano, anche se fai gol a squadre di terza serie. Sei un idolo, soprattutto quando le cose vanno bene, ed io con il Napoli ho vinto due campionati con annessa qualificazione europea al primo anno di serie A”. Adesso, però, c'è solo la Valle del Giovenco: “C'è un progetto importante, che passa inevitabilmente per la salvezza. Abbiamo bisogno soltanto di una vittoria che possa sbloccarci mentalmente: giochiamo per divertirci, conservare la categoria non sarà un problema”.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

38 Sport


Capuano “sospeso” tra un undici più forte o uno che porta soldi

Una questione di under SE C’ERA SOLO qualcuno che nutriva dubbi sulla vivacità del Potenza, la gara con la Spal ha definitivamente sgomberato il campo dalle incertezze. I rossoblù sono fin troppo vivi, al punto che non riescono a tenere il freno a mano tirato, nemmeno quando conducono 2-1 con un uomo in più. Peccato mortale, che manda alle ortiche una partita assai ben giocata (paradossalmente meglio nel primo tempo che nel secondo) e che Berardi e soci avrebbero meritato di portare a casa con il bottino pieno. Peccato mortale se si pensa che sta diventando un’abitudine deleteria commettere errori “da scuola calcio”, come ha detto Capuano in sala stampa. Per la seconda gara in casa consecutiva chi ha commesso fallo a centrocampo non si è posizionato davanti alla palla per impedire all’avversario di battere velocemente un calcio di punizione: e in Prima queste leggerezze non passano inosservate. Come quelle di non saper gestire un vantaggio che tanto caparbiamente era stato ristabilito. Certo, con Capuano in panchina, piuttosto che in tribuna per una decisione alquanto fiscale dell’arbitro poteva andare diversamente, specie nel momento di

Prisco stretto da Bedin (a sinistra) e Schiavon (a destra). Accanto Capuano

scegliere chi sostituire per dare nerbo e forza fresca al centrocampo. Da qui parte la considerazione di giornata: Capuano si è lamentato perchè “mi hanno telefonato e fatto sapere che Evangelisti non ce la fa-

ceva più ed aveva chiesto il cambio”. Dentro Profeta, allora, quando il tempo segnava 17’ e il Potenza conduceva 1-0. «Il ragazzo negli spogliatoi mi ha detto che non ha chiesto nessun cambio», ha tuonato Capuano, quasi indicando in altri la

responsabilità di una sostituzione che ha lasciato perplessi tutti, anche per la buona prestazione dell’ex dell’Olbia. Questione di under, è stato il primo pemnsiero che è venuto in mente. Servono soldi e Capuano, come

ha ripetuto più volte lui stesso, deve scegliereprimai giovanicheportano soldi per il minutaggio e poi il resto della squadra. Ma domenica, francamente era una considerazione che non aveva senso. Magari la gara sarebbe finia lo stesso in parità conEvangelistiin campo,mailmotivo del cambio è stato oscuro e interpretabile solo con questa spada di Damocle che il Potenza ha sulla testa: fare soldi a tutti i costi. Certo, se il prezzo da pagare è quello di perdere punti e di retrocedere comunque, allora, potrebbe anche pensarsi in maniera diversa e giocarsi qualche chance in più dal punto di vista dell’esperienza. Fatto sta che, crediamo, Tesoniero, Porcaro, Prisco e uno tra Profeta e Iraci (non per forza entrambi) siano una quota di under già esagerata per sperare di non fare “cappellate” come quella che è costata un altro paio di punti al Potenza. Se da Roma sarà consentito a questa squadra di giocare, è logico fornire a Capuano la possibilità di non mettere in campo calciatori soloperchè portanosoldi. Pergarantire spese “supplementari” c’è sempre una fideiussione che non per forza deve essere salvata. Alfonso Pecoraro

Seconda I gialloverdi pensano da oggi al Cassino

Melfi pronto a ripartire RIPRENDONO gli allenamenti del Melfi come da copione in previsione della partita con il Cassino. La sosta ha permesso di svolgere un lavoro attento e minuzioso da un punto di vista fisco - atletico. Come ha sottolineato il preparatore gialloverde Pasquale Sepe, l'aspetto ulteriormente positivo è rappresentato dal fatto che non si registrano infortunati e giocatori da recuperare, di conseguenza si è potuto impostare nel migliore dei modi, il lavoro da compiere in questo periodo. "E' vero, rimarca il direttore area tecnica Pierpaolo Castaldi. Questa settimana priva di impegni agonistici è stata adeguatamente sfruttata per immagazzinare energia in vista del-

la parte finale del torneo. Da un punto di vista atletico stiamo bene, ora non resta che dimostrarlo sul campo". Come al solito sarà il rettangolo verde ad emettere giudizi insindacabili. Il Melfi domenica prossima è atteso al difficile match con il Cassino, che nel frattempo ha esonerato Pellegrini, affidando la panchina a Sanderra. "Indubbiamente il cambio di allenatore porterà il Cassino ad una ulteriore motivazione nel voler far bene, sottolinea Castaldi. Si tratta già di una compagine forte, con un organico di primo piano con giocatori di qualità. Un avversario molto difficile, che lotta, nonostante qualche ultima imprevista battuta di arresto, per

approdare ai play-off. Dunque bisognerà fare molta attenzione, sperando di ottenere tre punti che per noi sono fondamentali per la conquista della salvezza. In questo momento, prosegue nella sua analisi, il dirigente federiciano, dobbiamo cercare di sfruttare le gare casalinghe per staccare le concorrenti dirette e creare un solco maggiore dalla zona pericolo". Servirà un Melfi formato super per avere la meglio del Cassino e perché no, cercare anche di vendicare la sconfitta dell'andata: " A Cassino giocammo bene, non raccogliendo niente, sottolinea Castaldi. Purtroppo una situazione che si è verificata diverse volte quest'anno.

Ricordo che dopo il nostro vantaggio, siglato da Chiaria al termine di una bella azione corale, non ci fu accordato un rigore solare su D'Andria. Subimmo la loro rimonta in maniera rocambolesca e con qualche nostro errore, pregiudicando una partita che fino a quel momento avevamo in pugno". Errori, ingenuità, disattenzione, non soltanto dei giocatori, che sono alla base dell'attuale classifica del Melfi, che avrebbe tranquillamente potuta essere diversa. Inutile però pensare al passato. E' tempo di concentrasi sul presente e sulla gara con il Cassino, partita assolutamente non semplice. Emilio Fidanzio

Eccellenza Dopo Avigliano-Murese

Due facce di un pari IL FREDDO GELA ossa e pensieri, il risultato e soprattutto la prestazione offerta ad Avigliano ghiaccia lo stato d'animo del tecnico ddella Murese Lardo. Severo il suo giudizio: “E' stata forse la nostra peggior partita della stagione, siamo stati confusionari, indecisi e timorosi. Stavamo attraversando un periodo felice, in cui riuscivamo a esprimerci su buoni livelli. Ora dovremo capire se si è trattato solamente di una giornata no, o questa prova deve far squillare un campanello d'allarme”. Dall’altra parte, invece, si considera il pareggio un risultato positivo. Lo si intuisce dalle parole pronunciate a caldo da Vito Sabato, che ancora sostituiva in pancina lo squalificato Filadelfia : “Se consideriamo che avevamo 3 squalificati, Salbini ancora indisponibile, qualche elemento non in condizione,

e in più abbiamo perso anche Coviello dopo mezz'ora, aver strappato un pareggio ad una squadra forte e ben organizzata come la Murese non può non essere considerato un buon risultato. Abbiamo fatto una buona gara, concedendo alla Murese una sola occasione, abbiamo ribattuto colpo su colpo. Sono contento dell'atteggiamento di una squadra che continua a lottare, partita dopo partita.” Giancarlo Tedeschi

Chiaria strattonato da un avversario (foto Valerio)

Allievi Provinciali Girone A

C’è un Melfi che viaggia a vele spiegate: 11 vittorie

A sinistra Vito Sabato. Sopra gli allievi provinciali del Melfi

MELFI «Il risultato per me viene al secondo posto, gli aspetti che analizzo per giudicare una partita non sono i numeri o le realizzazioni, in uno sport di gruppo qual'é il calcio, sono la coesione di squadra ,l'intesa, l'impegno e soprattutto il rispetto per i compagni e per l'avversario. Per me un gruppo che ha tutte queste qualità può avere successo nello

sport ma anche nella vita». Le parole sono dell’allenatore del Melfi he disputa il campionato allievi provinciali di Potenza, nel girone A, Schirò che commenta in questo modo il cammino esaltante della sua sqadra capace di centrare undici vittorie in undici gare di campionato. L’ultima con il Real Montemilone (10-0) sul terreno amico di Rapolla.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 39

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Il punto del girone H La Turris lascia la zona calda. Il Fasano è ormai spacciato

Pianura a un solo punto dal Neapolis LA capolista Neapolis frena a Ischia e il Pianura, che deve recuperare una gara, si porta a un solo punto. Sconfitto il Pisticcinel derbydelmaterano. Il Pomigliano dilaga contro il Bacoli. Ancora un rinvio per il Casarano. Il Grottaglie nuovamente corsaro in trasferta. La Turrisritorna a sorridere tra le mura amiche e si allontana dalla zona calda. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della ventiquattresima giornata, quinta di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare sei vittorie, tre in trasferta, due pareggi e una gara rinviata. I gol sono stati 18, di cui 11 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 7 da quelle che hanno viaggiato. Complessi-

vamente, nelle 214 partite sinora disputate (ne mancano due all'appello: Pianura-Casarano e Casarano-S.A. Abate) le vittorie sono state 155 (76 in trasferta, pari al 49%). Nella quinta d'andata le vittorie furono nove (4 fuori casa) e i gol 23. Benevento, Grottaglie e Pomigliano si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Fasano, Ostuni e Bacoli. Il Pianura ha conquistato a Caserta il diciassettesimo risultato utile consecutivo (14 vittorie e 3 pareggi) e si è portato a un solo punto dalla capolista Neapolis, fermata sul nulla di fatto a Ischia. Tuttavia, il Pianura, a differenza della prima della classe, deve recuperare una partita casalinga con il Casarano e deve

osservare il turno di riposo. Situazione, quindi, sempre incerta per la prima posizione, dove Benevento, Casertana e Sant'Antonio Abate sembrano, al momento, tagliate fuori dalla lotta per il passaggio in Lega Pro-Seconda Divisione. Immediatamente a ridosso della zona più privilegiata della graduatoria, oltre Francavilla in Sinni e Casarano, si sta facendo largo il Pomigliano che contro il Bacoli ha conquistato il settimo risultato utile di fila (5 vittorie e 2 pareggi). Il Pomigliano, tra le formazioni che hanno giocato tutte e cinque le gare, è l'unica imbattuta nel girone di ritorno. Nella parte bassa della classifica, ancora in evidenza la Turris che sembra avviata verso posizioni di tutta

tranquillità. E' invece lotta aperta tra Bitonto, Ischia e Ostuni, appaiate a quota 24, per evitare il quattordicesimo posto, mentre la situazione si fa sempre più difficile per Pisticci e Bacoli e quasi impossibile per il Fasano che, tra l'altro, è l'unica squadra a non aver mai vinto sul campo amico. Per quanto riguarda le tre rappresentanti di Basilicata, fermo il Francavilla per esigenze di calendario, il Matera si è ripreso a Pisticci i tre punti ceduti nella prima sfida. Per i materani si è trattato della sesta vittoria esterna, giunta dopo tre sconfitte e un pareggio. Per i pisticcesi, invece, si è trattato dell'ottavo scivolone interno, dopo due vittorie consecutive. Adolfo Sarra

Il primo passo verso una guarigione che passa dal recupero degli assenti

Matera, inizio della svolta Logrieco : «Doppietta dedicata a mio figlio Francesco e ai tifosi» Logrieco come Totti. Ma il Francesco in questione è un altro. «Hofatto ilgesto delcapitano della Roma, perchè mio figlio Francesco compiva cinque mesi domenica e chiaramente il mio pensiero era rivolto a lui, ma non solo». A chi altri ? «In primis ai nostri tifosi che hanno dovuto ingoiare molti bocconi amari e anche la mancata presenza a Pisticci è stata senza dubbi una cosa che ci ha danneggiati. Anche un po’ a noi. Perchè da parecchio non vincevamo. Credo che sia la prima vittoria del 2010». La prima doppietta personale? «Quest’anno sì. Spero che non sia l’ultima». Una lunga corsa verso la panchina e l’abbraccio con il tecnico Rizzo molto significativo. E’ stato istintivo. Come per ripagare la fiducia avuta? «Quando giochi poco nesun giocatore sta bene. Ora che ho trovato una collocazione spero di mantenerla. Devo ammettere che ho giocato con una caviglia gonfia, dopo qualche intervento duro subito in settimana in amichevole. Inoltre, a inizio secondo tempo c’è stato un intervento mirato di Parente sulla caviglia dolorante e non credo che sia stato un caso. Parente era già ammonito e c’era almeno il giallo, ma l’arbitro ha sorvolato. Ho sentito delle proteste per la condizione della gara, ma non credo che abbia inciso

Al Michetti non è andata come all’andata

La punizione dell’1-0 ed a destra Logrieco esulta alla Totti (foto fc.matera.it)

sulla gara. Le reti nostre non sono viziate da nessun alone, anzi potevamo far male ancora a inizio ripresa con Manzo». In effetti, le palle gol più nitide le ha create il Matera, mentre il Pisticci ha reclamato sul 2-0 per un intervento di Savino in scivolata. Le immagini televisive hanno chiarito che l’intervento è stato sul pallone, ma se fosse stato fischiato il rigore non si poteva certo gridare allo scandalo visto che la categoria arbitrale non è certo eccellente e molte giacche nere sono in D per farsi le ossa. Tornando a Logrieco, ter-

za rete stagionale dopo il gol fatto all’Ischia in casa, ultima vittoria del Matera sulla carta ma conseguita contro i giovanotti gialloble. Perchè il Matera non vinceva dal blitz di Grottaglie del 29 novembre 2009, ma in casa bisogna andare al 25 ottobre (vittoria sull’Angri). Quando si parla di autostima da ricomporre è proprio questo che è migliorata, ma sono solo i primi passi. Perchè senza Albano e De Vecchis, in sostanza menomati in attacco, senza carattere e autostima sarebbe stata l’ennesima sconfitta e una crisi ancora

più grave. Invece, è giunta la vittoria della svolta. Perchè i margini di miglioramento sono enormi e recuperando le pedine importanti che sono fuori causa tutto sarà più semplice. Inoltre, oggi dovrebero esserci sia il terzino sinistro del 1990 che è stato la settimana scorsa col Matera e anche il centrocampista del 1989. Inoltre, non sarà una sorpresa se arriverà qualcosaltro per tamponare la lacuna nel reparto avanzano, anche se Antonio Branda ha mostrato di possedere tutti i numeri per giocarsela alla pari con qualsiasi altro attac-

cante in organico, escluso Diegol. A Pisticci è emerso che la condizione fisica di qualche atleta non è ancora al top e quindi non si può che sperare in un miglioramento graduale verso le vittorie che srvono per giungere all’appuntamento di Coppa Italia con un copione tattico ben preciso. L’inizio è confortante, perchè non ci sono stati palloni buttati avanti per scavalcare un centrocampo che ha dimostrato di poter giocare alla grande, Mazzoleni compreso e alla sua migliore prstazione stragionale. Renato Carpentieri

Non è andata come all’andata. Quando l’intero stadio di Matera ha applaudito al Pisticci che aveva meritatamente vinto il derby d’andata. Perchè in tribuna è stata caccia al materano da parte degli organi di sicurezza e la cosa è stata certamente di cattivo gusto, in fondo non c’erano i presupposti tra due tifoserie intelligenti. E tali si sono dimostrate. Perchè all’andata non ci fu un solo coro contro e lo stesso al ritorno. Ovvero, a modo loro i tifosi, e in maniera signorile, hanno risposto ad una decisione che alla fine ha penalizzato la parte debole di una partita di calcio. Quindi, chi voleva godere di una partita tra Matera e Pisticci tra cui ci sono molti amici che non hanno potuto godere insieme dello spettacolo sugli spalti che a volte è migliore di quello in campo. E’ stato tolto al derby un ingrediente che l’ha reso importante solo per i tre punti. r.carpentieri@luedi.it

Anche un punto sarebbe servito a muovere la classifica in vista dello scontro diretto con il Bacoli

Pisticci, brucia ma è solo un incidente di percorso Pasquale Arleo non ha esitato a definirla una sconfitta che brucia. A ben guardare a mente fredda, la battuta d'arresto casalinga del Pisticci nel derby con il Matera, purtroppo, ha una rilevanza molto superiore agli aspetti di campanile e di prestigio intrinseci ad una gara che le due contendenti avrebbero tenuto a non perdere in alcuna circostanza. Vincere questo derby sarebbe stato utile ai gialloble soprattutto per uno scopo pratico, ovvero quello di risalire ancora la classifica dando continuità ad una striscia positiva che durava da quattro turni, aveva portato otto punti e soprattutto consentito di lasciare la penultima posizione in graduatoria. Con questa sconfitta, invece, il Pisticci pur rimanendo terzultimo, per la concomitante sconfitta del Bacoli a Pomigliano, subisce una

battuta d'arresto che tarpa le ali alle ambizionidi salvezza,quantomeno diretta, della squadra jonica. Un obiettivo che, con un successo, sarebbe tornato ad essere palpabile. Andare a 21 punti, infatti, significava scalare un'altra posizione in classifica (ai danni del Francavilla Fontana) e portarsi a soli tre punti dalle tre squadre a quota 24, quelle che attualmente lottano per restare fuori dai play out. La sconfitta, invece, lascia il Pisticci a 18 punti. Solo due lunghezze più dietro c'è il Bacoli, attualmente in zona retrocessione, che, però, domenica prossima ospiterà proprio il Pisticci. Facile immaginare quale importanza rappresenti questa gara per entrambe le squadre. Ma per i gialloble arrivare a Bacoli con un buon margine di sicurezza avrebbe consentito un approccio differente alla gara. Toccherà, in-

vece, recarsi in Campania con un estremo carico di pressioni e con il rischio di scivolare nuovamente al penultimo posto della classifica. Il derby, tuttavia, è ormai alle spalle e fare i conti con i ”se” ed i “ma” non ha molto senso. Ma l'analisi serve a meglio circostanziare il contesto in cui si ritrova il Pisticci ed a rendere evidente come, purtroppo, il gap accumulato in passato non consenta di avere alcuna battuta d'arresto, soprattutto in casa, dove una sconfitta non è ammissibile, perché con unsolo stop si rischia di vanificare quanto di buono fatto nelle ultime prestazioni . Anche il calendario, poi, non sarà facile perché, dopo Bacoli, il Pisticci ospiterà il Pianura (attuale vice capolista) e poi andrà in trasferta a Sant'Antonio Abate. Da un'analisi del contesto, tenendo conto dei punti in classifica e del

calendario, nonché del fatto che il Pisticci riposa all'ultima giornata, si evince come i gialloble proprio non avrebbero dovuto steccare il derby con il Matera, per una lunga serie di motivazioni, l'ultima delle quali è il prestigio della partita. La sconfitta brucia ed è vero, ma soprattutto percome vaa rimodellare la classifica del Pisticci ed anche per il fatto che è arrivata per mano di una squadra tutt'altro che irresistibile, a cui il Pisticci non ha saputo opporre alcune resistenza in un primo tempo steccato clamorosamente e senza giustificazioni. Proprio non si doveva avere un approccio così impalpabile ad una gara tanto importante. Il resto lo hanno fatto gli episodi: una punizione tra l'altro dubbia che ha fruttato il gol in apertura di Logrieco, un raddoppio da cineteca degli orrori su un cross nemmeno indirizzato a rete ed un

Pasquale Arleo

arbitraggio nemico (rivedendo le immagini il rigore su D'Aniello è netto). La reazione del Pisticci, purtroppo, è arrivata tardi e non è stata sostenuta dalle energie necessarie inuna ripresaincuii gialloblesisono ripresi solo a metà, per poi finire la benzina nel momento in cui serviva produrre lo sforzo più importante al fine di completare la rimonta e prendere quantomeno il pareggio. Roberto D’Alessandro

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

40 Sport


Oggi riprende la preparazione dopo la pausa in campionato

Francavilla al lavoro FRANCAVILLA – Il Francavilla riprende questo pomeriggio presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi” la preparazione in vista dell’impegno casalingo di domenica prossima contro la formazione campana dell’Ischia Isolaverde. Il gruppo ha l’obbligo di mantenere alta la concentrazione e di non perdere di vista l’obiettivo dei play off. Dopo la delusione per le sconfitte con il Grottaglie e il Neapolis Mugnano, il Francavilla può finalmente sorridere. Inizia con una buona notizia la settimana dei rossoblu. Genny Del Prete, Alberto Marsico e Giovanni Di Vincenzo, sono tornati ad allenarsi con il gruppo. Lazic incassa e recupera a tutti gli effetti il bomber napoletano, l’esterno di centrocampo e l’estremo difensore, in vista della delicata sfi-

Ranko Lazic

da di campionato contro gli isolani. «Dobbiamo cercare di recuperare al più presto la

condizione ideale – afferma il portiere Di Vincenzo – per ricominciare a macinare punti. Il nostro obbiettivo è

quello di raggiungere i play off, e di certo non saranno queste due partite andate male, che alla fine

possono anche starci, a farci scoraggiare. Anzi, questo è uno stimolo a fare ancora meglio». Un mese di gennaio questo appena trascorso, che è stato avaro di risultati per i rossoblu, che su quindici punti a disposizione ne hanno racimolati soltanto quattro, in un pareggio casalingo contro il Sant’Antonio Abate e una vittoria esterna ottenuta sul terreno di gioco del Bitonto. «Noi siamo un gruppo molto unito – dice il portiere napoletano - uno spogliatoio, dove tutti siamo amici e ci diciamo sempre con tutta onestà i problemi che ci sono. Ci alleniamo continuamente con molto impegno e serietà. Sappiamo perfettamente che il periodo che stiamo attraversando non’è dei più felici, però da parte di tutti noi c’è una grande

voglia di riscatto». Domenica è in programma una gara fondamentale dal punto di vista del risultato e anche del morale contro l'Ischia. Un eventuale passo falso, pregiudicherebbe notevolmente i piani della sodalizio rossoblu, che vuole fortemente disputare i play off. Un traguardo importante, per una società al suo quinto anno consecutivo nel campionato Nazionale Dilettanti. «Domenica – dice Di Vincenzo - bisogna assolutamente fare risultato. Purtroppo, l'unica nota negativa e che queste squadre di medio bassa classifica, quando vengono da noi, si difendono molto chiudendosi nella loro metà campo, per evitare di scoprirsi. Ma noi – conclude – dobbiamo essere bravi a scardinare la loro difesa in qualsiasi modo». Claudio Sole

Eccellenza Vittoria importante in chiave serie D Promozione E domenica c’è lo scontro diretto

Il Fortis Murgia accantona Genovese super a Grottole un gennaio di pareggi Piacenza esalta Pietragalla LA VETTA della classifica di Eccellenza è di proprietà esclusiva del Fortis Murgia. L'undici di Squicciarini ha accantonato il periodo nero di gennaio, condito da numerosissimi pareggi, ed ha brillato di luce propria nello scontro più importante della stagione al cospetto del Ruggiero Valdiano. La principale antagonista del Fortis Murgia ha perso contemporaneamente lo scettro del primato ed addirittura la piazza d'onore, scivolando in fondo al podio. Infatti, all'inseguimento della leadership si è lanciato l'Angelo Cristofaro, distante ora soltanto due lunghezze dal Fortis Murgia. Grieco e Santopietro hanno riportato il sereno, in esterna, alla compagine di Oppido Lucano, che finora ha perso qualche punticino di troppo lontano dalle mura amiche. La tredicesima affermazione della stagione è arrivata sul campo dell'Atella Monticchio, che difficilmente è stato violato. A Picerno è avvenuto un episodio deprecabile: il direttore di gara è stato aggredito dalla panchina locale, come ci raccontano le cronache, ed a portare a casa la vittoria è stato il Ricigliano di Dente. La truppa salernitana si è confermata come la quarta forza del campionato. Il Viggiano, invece, non sa più vincere. La matricola di Villani è caduta per la prima volta in casa contro il Genzano Banzi e viene da una striscia negativa di risultati: ha totalizzato la miseria di due punti nelle ultime quattro gare. A distanza di tredici anni la storia si è ripetuta a Tolve, dove la Vultur Rionero ha sbancato il campo del Real con l'identico risultato di 2-1. L'esordio sulla panchina tolvese di Bardi non è stato dei più fortunati. I bianconeri vulturini ora “vedono” le porte dei play-off. Stesso discorso per il Borussia Pleiade, reduce da un ottimo ruolino di marcia. La formazione di mister Viola ha asfaltato con otto reti l'Irsinese. Pari “ad occhiali” tra Avigliano e Murese. A suon di gol, invece, è stato il pareggio tra il Ferrandina ed il

Viggiano, imbattibilità persa DOPO QUASI un anno e mezzo di imbattibilità interna, il Viggiano di mister Villani è stato trafitto tra le mura amiche. I valdagrini non perdevano davanti al proprio pubblico addirittura dal 21 settembre del 2008, quando a violare il “Coviello” fu il Real Tolve, che poi vinse il campionato regionale cadetto. L'impresa di strappare i tre punti al Viggiano sul campo amico è riuscita, domenica scorsa, al Genzano Banzi che, in esterna, non vinceva da quasi tre mesi. Infatti, l'ultimo successo in trasferta dei genzanesi risale al 22 novembre scorso (affermazione di misura sul campo del Picerno). Il Viggiano, però, viene da una serie nera di risultati. Dopo l'ultima vittoria in campionato a Picerno (doppietta di Piscopia), il sodalizio viggianese ha racimolato la miseria di due punti nelle ultime quattro gare: pareggio interno contro il Ferrandina, ko sul terreno di gioco dell'Atella Monticchio, nuova “X” a Policoro e nuova sconfitta al cospetto del Genzano Banzi. do.pa.

Policoro. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Ventisei gol messi a segno in questa ventunesima giornata (489 marcature in totale in campionato), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 12, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 4 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (48 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (7 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (10 reti subite), mentre è dell'Irsinese (123

reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 16 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 14 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 13 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 4): 12 reti; Dutra (Murese, 1): 10 reti; Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Petilli (Ruggiero Valdiano), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 9 reti; Antohi (Murese): 8 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Grieco (Angelo Cristofaro Oppido, 1), Rinaldi (Atella Monticchio), Montenegro (Real Tolve), Daniele (Ricigliano): 7 reti. Donato Pavese

IL “FALCO” Luis Genovese ed il bomber Piacenza hanno mantenuto a galla e, soprattutto, ai vertici della graduatoria di Promozione, sia il Moliterno che il Pietragalla. Ci sono volute le loro due reti, a cinque minuti dal termine delle rispettive contese, per strappare i tre punti alle avversarie. Il Moliterno capolista si è affidato al solito Genovese per espugnare l'inviolato campo del Grottole. Il Pietragalla, in rimonta, si è confermato sul secondo gradino del podio, grazie a Pietragalla L. ed a Piacenza. A pagare dazio sul campo altobradanico è stato il Pescopagano di mister Toscano. I ragazzi di Potenza sono reduci da tredici risultati utili di fila. In terza posizione, il Miglionico sta tentando in tutti i modi di avvicinarsi alle due big del campionato regionale cadetto. Con un gol per tempo (Cappiello e Lambertini), la squadra di Motta ha piegato facilmente la resistenza della “cenerentola” Atletico Scanzano. La Santarcangiolese sta dominando il palcoscenico di Promozione dall'inizio del nuovo anno. L'undici di Chiappetta ha inanellato la sestina di affermazioni consecutive in casa del Balvano, grazie al solito centro di Petrillo. A ruota, in notturna, il Bar La Notte Pignola l'ha spuntata nel finale su un Bella mai domo. La pattuglia di Tramutola è entrata di diritto in zona play-off e spera di rimanerci il più a lungo possibile. Dopo la Santarcangiolese, è il Montescaglioso la miglior squadra del 2010. Non perde, infatti, dal 20 dicembre scorso in casa del Lagopesole. Da allora ha collezionato tre vittorie ed altrettanti pareggi (l'ultimo al cospetto della Soccer Lagonegro). In fondo al gruppo di Promozione è stata una vera e propria ecatombe per molte squadre. Non per il Rotondella che ha annichilito il Varisius Matera (doppietta per Ripa e singola marcatura per Guida). Va sempre peggio il Lagopesole, trafitto da tre fendenti in casa del Real Irsina (straordinario Fiorino con una

D’Ascanio perde in casa IL GROTTOLE dimister D'Ascanio non perdevain casa, nel campionato di Promozione, dal ventidue marzo dello scorso anno. Allora fu la capolista Real Tolve di Camelia ad imporsi sul difficile campo materano con un secco 3-0. Domenica scorsa, invece, è stata un'altra regina ad aver espugnato l'imbattuto terreno da gioco di Grottole: si è trattato del Moliterno. Ovviamente il gol-vittoria dell'undici di Vignati non poteva cheportare la firma diLuis Genovese, allasua prima doppia cifra raggiunta in carriera nei campionati dilettantistici (dieci gol stagionali finora). C'è da ricordare, poi, che l'attaccante moliternese si sbloccò proprio nel match d'andata contro il Grottole, quando, entrando dalla panchina, salvò la propria squadra dallo 0-2 iniziale, mettendo a segno una doppietta. Possiamo dire che Luis Genovese è la “bestia nera”del Grottole: ha realizzato tre reti ai materani ed ha regalato quattro punti pesanti al Moliterno. E domenica prossima si deciderà il campionato contro il Pietragalla. do.pa. doppietta). I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Diciotto gol messi a segno in questa ventunesima giornata (435 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 6, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 2 vittorie esterne e 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Miglionico (39 reti), il peggiore è quello del Lagopesole (15 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (10 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lago-

pesole (43 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 2): 19 reti; Ricigliano Mau. (Bella): 11 reti; Genovese L. (Moliterno): 10 reti; Tragni (Varisius Matera, 1), Papangelo N. (Real Irsina), Petrillo (Santarcangiolese, 2), Ripa (Rotondella): 9 reti; Buono (Grottole), Alfonso (Pietragalla), Pietragalla L. (Pietragalla), Armaiuoli (Varisius Matera), Fiorino (Real Irsina, 4), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 8 reti; Sabato (Lagopesole), Petrocelli (Moliterno), Martino (Soccer Lagonegro): 7 reti. do.pa.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 41

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Giovanissimi Regionali

La squadra di Mario Ciarliero conquista tre punti importanti per la salvezza

Il Foggiano si ferma a Muro L’Aurora vince grazie a due reti del bravo De Martino

IL TABELLINO AURORA MURESE FOGGIANO MELFI

2 1

AURORA MURESE 2000: Pepe, Mangone, Galizia, D’Arca, Colucci, Altamura, Ceccia, La Torre, A. Pepe, De Martino, Bianchini. A disposizione: Remollino, La Morte, Marolda, Rendina, Colonna, Parrillo, Calandrelli. Allenatore: Ciarliero. FOGGIANO MELFI: Corona, Mossucca, Grasso, Asquino, Brescia, Tartaglia, Gallo, Urbano, Mossucca, Corbo, Guerrieri. A disposizione: Capobianco, Sedile, Patanella, Simonetti. MARCATORI: 20’ pt e 15’ De Martino, 30’ st Mossucca. MURO LUCANO - Sono tre punti importanti quelli che conquista la Murese davanti al pubblico amico. Infatti, il Foggiano Melfi è formazione di tutto rispet-

Ciarliero Murese 2000)

Mossucca (Foggiano Melfi)

to e la classifica lo dimostra, per questo i locali partono subito all’attacco nel tentativo di sbloccare il risultato ed impostare così una gara in discesa. Ci mette venti minuti la squadra di Mario Ciarliero per cambiare il punteggio ed il merito è del bravo De Martino che batte con un preciso tocco il portiere Corona. E’ l’unico gol della prima frazione di gioco che registra anche diverse azioni offensive degli ospiti che all’intervallo ritornano con il minimo svantaggio. Nel secondo tempo, quando corre il 15’, la Murese trova il raddoppio sempre con De

Martino. La gara si accende e gli animi si riscaldono eccessivamente. L’arbitro manda negli spogliatoi un giovane calciatore ospite ed il Foggiano Melfi si trova costretto ad inseguire in inferiorità numerica. Nonostante questo gli ospiti continuano ad attaccare procurandosi un calcio di rigore che Vito Mossucca batte e il portiere Pepe respinge; respinta che Mossucca raccoglie e spinge in rete per un 2 - 1 che accende ulteriormente un finale di gara che non regala più gol ma solo a mister Ciarliero la gioia per una vittoria importantissima.

Battuta agevolmente la Metanauto Picerno

Gianpaolo D’Andrea si conferma tra gli attaccanti più prolifici

Il Varisius resta in terza posizione

L’Aviglianese di D’Andrea ne fa tre alla Pgs Don Bosco

IL TABELLINO VARISIUS METANAUTO

4 0

VARISIUS: Mancino, Andrisani, Haidane, Stano, Marian, Perrone, Basile, Montemurro, Fontana, Di Cesare, Leone. A disposizione: Garipoli, Flumero, Ambrosecchia, Rondinone, Iacovone, Festa, Andrulli. Allenatore: Miulli. METANAUTO: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Scavone, Carriero, S. Topazio, Bernabei, Castronuovo, Podano, Traficante, Forte. A disposizione: Zavate, Mitro, Sangiacoomo, Miglionico. Allenatore: Petrullo. ARBITRO: Rondinone di Matera. MARCATORI: 18’ pt e 23’ pt Fontana, 20’ pt e 12’ st Di Cesare

MATERA - Sul proprio terreno di gioco il Varisius targato Miulli fa suo in modo netto il match contro la Metanuto piegata da un poker di reti. La cronaca. Al 9’ bello scambio tra i due attaccanti Fontana e Di Cesare con conclusione di quest’ultimo e palla di poco fuori. Al 18’ si sblocca il punteggio; calcio d’angolo battuto da Leone palla a giro che viene toccata di testa da Fontana a pochi passi dalla linea di porta e rete neroverde facile facile. Passa un minuto e i padroni di casa raddoppiano con Dicesare che entra in area decentrato tira in porta ed aiutato da una deviazione supera l’incolpevole Giubileo. Il Varisius non molla e sugli sviluppi di un’azione tambureggiante va ancora a rete. Corre il 23’ Haidane

Montemurro (Varisius)

recupera palla e di prima intenzione tira un forte rasoterra non trattenuto dal portiere, si avventa Fontana che ribadisce la palla in gol. La prima frazione si chiude con il netto vantaggio del Varisius, che pensa ora sola ad amministrare il gioco ed a risparmiare le forze per il derby di sabato prossimo. Nella ripresa gli ospiti fanno poco per impensierire la retroguardia avversaria e la gara scema in azioni personali del bomber Di Cesare, alla ricerca di stoccate vincenti personali. Nei primi minuti di gioco, l’attaccante Di Cesare ha l’occasione per portare a quattro le segnature, dopo una doppia conclusione. Diverse sono le occasioni sprecate dagli avanti materani per rimpinguare il vantaggio. Al 32’ si registra l’unica azione pericolosa dei potentini con Podano che coglie la traversa con Garipoli superato. Poi non succede più nulla e tutto rivolto a sabato prossimo al derby con i cugini dell’Invicta. Il dirigente Piero Loschiavo commenta così il match: “E’ stata una gara vinta ma senza impressionare più di tanto, il Varisius dopo aver messo a sicuro il risultato ha badato a controllare la partita, puntando solo sulle individualità e tralasciando il bel gioco”.

AVIGLIANO - La gara tra Aviglianese ed il Don Bosco, nonostante il freddo, è stata bella e piacevole anche se l’ago della bilancia pende nettamente dalla parte dei ragazzi di mister Vincenzo D’Andrea capaci di mettere in difficoltà la PGS sin dai primi minuti, mostrando un gioco di squadra ben assortito tra i reparti. Che l’Aviglianese volesse far sua la gara lo si era capito sin dai primi minuti con i ragazzi amaranto capaci di passare in vantaggio dopo soli sette minuti: Gianpaolo D’Andrea conquista palla sulla trequarti e dopo essere giunto nei pressi dell’area di rigore ospite fa partire un forte tiro su cui nulla può l’estremo difensore ospite. Il vantaggio fa bene alla squadra di casa che vanno vicini al raddoppio più volte; prima con Mecca che non riesce a trovare lo specchio della porta avversaria da buona

Telesca (Aviglianese)

nese alla ricerca della seconda marcatura per chiudere l’incontro e la PGS a cercare di contenere le folate dei ragazzi di mister Vincenzo D Andrea che riescono a raddoppiare al 18’ al termine di una bella azione di prima conclusa in gol dal solito D’Andrea. A dare un po’ di suspense alla gara ci pensa l’impianto d’illuminazione che a dieci minuti dalla fine si spegne. I

AVIGLIANESE PGS DON BOSCO

3 0

AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Claps, G. Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Manfredi, Esposito, Romaniello, L. Ferrara, Martinelli, Summa. Allenatore: D’Andrea. PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Zuddas, De Simone, Lo Giudice, Casale, Gramaccia, Acierno, Mancusi, Vaccaro I, Ascenzo. A disposizione: Romaniello, Tortorelli, Licciardi, Sabia, Vaccaro II, Lisanti, Martinelli. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 7’ pt e 18’ st D’Andrea, 28’ st Vaccaro.

fari si accendono dopo pochi minuti giusto il tempo per assistere, al 28’, alla terza rete dei locali realizzata da Vaccaro abile ad approfittare di un delizioso assist di V. Mecca e a mettere il terzo sigillo di una gara di cui mister D’Andrea è molto soddisfatto.

I potentini Di Nella e Lapenna segnano quattro gol a testa

IL TABELLINO ASSOPOTENZA POLICORO 2000

D’Andrea (Aviglianese)

posizione, poi, in più di una circostanza con il bomber D’Andrea a cui nega la gioia della doppietta il bravo portiere Pietrafesa, autore di ottimi interventi. Anche Nardiello prova a superare il pipelet ospite senza però riuscirci e quando le due squadre vanno al riposo il risultato è di 1 - 0 per i granata. Nel secondo tempo la musica non cambia con l’Aviglia-

IL TABELLINO

11 0

ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Brindisi, Lotito, Pace, Palermo, La Penna, Lo Prete, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Gaudiosi, Buccarello, Di Lucchio, Benedetto, Lacidogna, Petruzzi. Allenatore: Albano. POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, D’Alessandro, Spagnolo, Fortunato, De Luca, Sanchirico, Lerose, Crocco, Antonucci, Stigliano. A disposizione: Calavoia. Allenatore: Leone. MARCATORI: 5’ pt, 6’ st, 8’ st e 10’ st Di Nella, 10’ pt, 2’ st, 16’ st e 25’ st Lapenna, 16’ pt Scelzo, 22’ pt e 24’ pt Pace.

L’Assopotenza è incontentabile POTENZA - Oramai gli aggettivi si sprecano per la capolista che in questa ventesima giornata di campionato mantiene la leadership lasciando inalterato il divario dalla seconda inseguitrice grazie alla solita prestazione impeccabile arricchita da molti gol che hanno fatto trascorrere a mister Albano una domenica tranquilla. Il tecnico di Pignola avrebbe di certo gradito che oltre alla facile vittoria ottenuta dai suoi ragazzi, fosse arrivata anche qualche risultato piacevole dai campi di Montescaglioso e Matera dove, invece, le dirette inseguitrici hanno vinto con facilità. Le prime tre squadre del campionato

Di Nella (Assopotenza)

Scelzo (Assopotenza)

vincono, dunque, con estrema facilità ed il successo più facile lo ottiene proprio l’Assopotenza del presidente Paolo Santarsiero che contro il Policoro 2000 va

a segno ben undici volte. Le quaterne di dei bravi Di Nella e Lapenna, la doppietta di Pace e la rete di Scelzo ci regalano un 11 - 0 che è superfluo commentare.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

42 Sport


Allievi Regionali

L’Assopotenza scende in campo con una squadra molto giovane

Poker dell’Asd Calcio Venosa Doppietta di Fimmanò, poi reti di Spagnolo e Tudisco

IL TABELLINO CALCIO VENOSA ASSOPOTENZA

4 0

CALCIO VENOSA: DiVietri, Pacilio, Fimmanò, Iurino, Ferrenti, Inglese, Spagnuolo, Carriero, Tudisco, Del Cogliano, Teora. A disposizione: Perillo, Elefante, Garripoli, Ferrara, Stojku Allenatore: Ferrenti. ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Santoro, Macellaro, Ignomirelli, Palazzo, Petraglia, Nolè, Casale, Fortunato, Scutaro. A disposizione: Mancuso, Punella, Brindisi, Cocina, Scieuzo, De Carlo. ARBITRO: Sacchitella di Venosa. MARCATORI: 13’ p e 27’ pt Fimmanò, 40’ pt Spagnuolo, 40’ st Tudisco.

VENOSA - Non riesce a cambiare i pronostici l’Assopotenza che in questa ventesima giornata subisce una pesante sconfitta in casa della squadra allenata da Teddy Ferrenti. Poker del Venosa che chiude in pratica alla fine della prima frazione di gara le sorti dell’incontro con un perentorio 3 a 0, frutto di una prestazione volitiva, di quantità e qualità e giocata su ritmi piuttosto sostenuti da parte di tutta la squadra, nonostante il freddo piuttosto pungente. La squadra ospite, molto giovane, è apparsa troppo timida e rinunciataria, solo nella ripresa con l’ingresso di Cocina ha giocato alla pari, ha alzato il baricentro della manovra e tentato di impensierire con lo stesso attaccante Cocina la porta dei padroni di casa senza però effettuare pericolose conclusioni nello specchio. Mister Ferrenti non del tutto soddisfatto delle ultime prestazioni del centrocampo, opera alcuni

Palazzo (Assopotenza)

accorgimenti tecnico-tattici, risultati poi decisivi ai fini della prova positiva dell’intera squadra: sposta in cabina di regia il capitano Ferrenti, una vera diga nella zona centrale del campo con molti palloni recuperati e ben giocati soprattutto sulle fasce, riporta alla sua naturale posizione di esterno basso di sinistra con compiti di spinta Fimmanò, che non disdegna comunque le conclusioni a rete,

per lui una pregevole doppietta, e infine rilancia in fase offensiva Tudisco, molto pericoloso nelle ripartenze palla al piede. In conclusione è proprio la copertura e l’equilibrio a centrocampo a far funzionare tutti i reparti, puntuale e precisa poi la prova in difesa del ‘95 Inglese. Nella ripresa i locali con il punteggio ormai al sicuro calano il ritmo e pressati dagli ospiti si affidano troppo spesso ad iniziative personali poco efficaci. Questa la cronaca del match. E’ il Venosa ad avere la prima occasione da rete dopo soli tre minuti di gioco; Fimmanò s’invola sulla corsia di sinistra in area dalla linea di fondo pennella un servizio dietro dove Teora manca di un soffio l’impatto con la palla. Al 6’ su angolo dalla sinistra è Tudisco a colpire di testa, la sfera sfiora il palo opposto alla sinistra di Valeri. Al 9’ Tudisco recupera palla ai trenta metri, salta due avversari e dal limite il suo tiro forte e teso

Nolè (Assopotenza)

sfiora la traversa. Il monologo dei padroni di casa continua e al 13’ Tudisco riceve in area defilato a sinistra da Inglese, pronto il tiro sul primo palo, appostato Valeri manda in corner; dalla bandierina Fimmanò anticipa tutti e la palla entra in rete dalla parte opposta. Al 27’ arriva il raddoppio: cambio di gioco da destra verso il centro per Ferrenti, perfetto il passaggio a sinistra per Fimmanò con-

trollo e bolide di sinistro che s’insacca sotto l’incrocio dei pali e poi in rete. Al 40’ la terza segnatura dalla distanza con Spagnuolo con palla sotto la traversa centralmente. Nella ripresa il Venosa controlla il match che regala altre belle azioni. Al 20’ la prima conclusione pericolosa dei potentini con Cocina su punizione dal vertice destro dell’area di rigore, la sfera tocca l’esterno della rete. Al 23’ Fimmanò crossa da sinistra a centro area, Spagnuolo smorza a volo per Ferrenti in corsa, l’impatto non è felice la conclusione debole è presa del portiere. Al 25’ Cocina ci riprova, appena in area gran sinistro in diagonale, il tiro è deviato da un difensore in calcio d’angolo. Al 27’ Fimmanò prova dai 25 metri dalla sinistra per la tripletta, il suo diagonale è messo in angolo con un tuffo da Valeri; proprio allo scadere Tudisco chiude il conto superando il portiere in uscita.

Il bravo Lozitiello segna una tripletta

Alberti: “I nostri ragazzi sono stati tutti molto bravi”

IL TABELLINO

Il Matera allunga

Applausi per il Lavello

JUNIOR LAVELLO DEPORTIVO M.

Il big match è senza storia

Rescigno ruba la scena segnando 4 volte

IL TABELLINO INVICTA MATERA FRANCAVILLA

4 0

I. MATERA: Moliterni, Ricciardi, Suglia, Fiore, Pavese, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Giordano, Cappiello, Parabita. A disposizione: Tataranni, Nicoletti, Fabiano, Grieco, Perrone, Auletta, Volpe. Alleantore: Fontana. FRANCAVILLA: Travascio, Appella, Valicenti, Marra, Manfredi, Arleo, Gesualdi, Graziano I, Fanelli, Dora, Briamonte. A disposizione: Foligno, Marino, Novelli, Petrucelli, Graziano II, Albertini, Ielpo. Allenatore: Aldo Pitrelli. MARCATORI: 21’ pt Pavese, 9’ st, 20’ st e 27’ st Lozitiello. MATERA - Con un secco quattro a zero i ragazzi di mister Fontana liquidano la pratica Francavilla, squadra venuta a Matera per giocarsi la leadership di questo campionato. Una gara il cui esito non sembrava affatto scontato e che invece si è rivelata essere una pura formalità per la squadra allenata da Michele Fontana. Questa la cronaca. Lo zero a zero resiste fino al 20’ poi è Pavese che di testa manda il pallone alle spalle del portiere ospite, un preciso cross del proprio compagno Giordano. La prima frazione non regala molto; tra i locali mancano il raddoppio Parabita e Cappiello e al riposo si va

Auletta (Invicta Matera)

con il risultato di 1 - 0. Nella ripresa bravi sono i ragazzi di mister Fontana che non perdono la concentrazione chiudendo il match già nei primi dieci minuti. Il Matera, infatti, si porta sul due a zero grazie a Lozitiello che da fuori area lascia partire un tiro che viene leggermente deviato nella propria porta da un difensore mettendo fuori causa l’incolpevole Travascio. La pressione costante dei materani porta alla terza segnatura realizzata da Lozitiello che in velocità, dopo aver ricevuto palla da Visaggi, si presenta solo davanti al portiere ospite e lo infila con un preciso rasoterra. Al 27’ Lozitiello, con un’identica azione alla precedente conclusa con un preciso pallonetto al portiere ospite (gol che l’autore la dedica alla sua amichetta del cuore Emma) realizza il quattro a zero di una partita che Rocco Cerabona commenta così: “I ragazzi di mister Pitrelli, distanziati di una sola lunghezza in classifica, hanno cercato, almeno ci hanno provato solo nei primi minuti di gioco, di effettuare il sorpasso, ma hanno trovato una corazzata, quella di mister Fontana, non disposta a concedere nulla. Gli ospiti solo nel primo quarto d’ora di gioco ha cercato di impensierire la squadra materana, ma dopo aver subito il gol, al 20’ ad opera di Pavese, è letteralmente sparita. Infatti l’estremo difensore Moliterni ha svolto lavoro di ordinaria amministrazione, mai messo in pericolo dagli avversari.”

Fiore (Invicta Matera)

LAVELLO - Allo stadio “F. Pisicchio” è andata di scena la quinta giornata di ritorno che ha messo di fronte il Junior Calcio al Deportivo Montescaglioso. I locali si presentano privi di tre importanti pedine come Rosa, Bozza e Boccomino(espulso misteriosamente nella precedente gara contro il Francavilla). Il Junior Calcio Lavello si schiera con un 4-3-3 molto offensivo mentre gli ospiti rispondono con un assetto molto coperto finalizzato a chiudere tutti gli spazi ai locali. La cronaca. Parte forte il Junior Lavello che dopo dieci minuti colpisce una traversa grazie ad un gran tiro da fuori area dell’attaccante Votta. Passa solo qualche minuto ed è ancora la Junior Calcio a farsi pericolosa; la conclusione di Tummillo colpisce l’incrocio dei pali. Passa così l’intero primo tempo che vede la squadra di casa impegnata in continue azioni offensive mentre il Deportivo si difende senza mai impensierire Pennacchio e compa-

IL TABELLINO MELFI 10 R. MONTEMILONE 0 MELFI: Asquino, Gresia, Marzullo, Grasso, Brescia, Tomasulo, Del Prete, Cassese, Potito, Amoroso, Mecca. A disposizione: Castaldi, Finelli, Silvestri, Bocchetti, Lapenna, Santarsiero. Allenatore: Schirò. REAL MONTEMILONE: Strazzella, Belsanti, Pace, Di Stasi, D. Carretta, Garripoli, Caprioli, Giordano, Catarinella, Virgilio, D’Agostino. A disposizione: R. Carretta, Serra, De Fata, Paolino, Campione, D’Auria. Allenatore: Tavarone. MARCATORI: 13’ pt Potito, 21’ pt e 6 st Mecca, 18’ pt, 8’ st e 24’ st Tomasulo, 9’ st Del Prete, 26’ pt Amoroso, 29’ pt Finelli, 30’ pt Silvestri.

5 0

JUNIOR CALCIO LAVELLO: Pennacchio, Silvestri, Finiguerra, Gravina, Zoppi, Di Cugno, Mannarelli, Tummillo, Rescigno, Votta, Damiano. A disposizione: Russo, Mustaqui, Terrana, Iacoviello. Allenatore: Alberti. DEP. MONTESCAGLIOSO: Brizio, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Di Chio, Larocca, Ettorre, Cifarelli, Dimucci, Carriero. Allenatore: Martino. MARCATORI: 1’ st, 5’ st, 15’ st e 38’ st Rescigno, 12’ st Finiguerra.

Il Junior Calcio Lavello

gni. Il secondo tempo vede un Junior Calcio più determinato e concentrato, mister Alberti passa al 4-4-2 avanzando Finiguerra sulla fascia sinistra. Sarà proprio Finiguerra a cambiare il volto della gara grazie alle sue continue incursioni sulla fascia che mettono in crisi l’intero muro difensivo ospite. Al primo minuto arriva il primo gol di Rescigno che proprio grazie ad un assist di Finiguerra, realizza il vantaggio. Da questo momento la Junior

comincia a proporre un calcio piacevole e veloce. Arrivano alla conclusione, ma senza segnare, Votta, Mannarelli, Tummillo e Damiano, mentre in gol per altre tre volte va Rescigno e nel tabellino dei marcatori finisce anche meritatamente Finiguerra. A fine gara questo è il commento di Giuseppe Alberti, allenatore dei locali: “I ragazzi non hanno avuto il giusto approccio alla gara, solo il secondo tempo, si è vista la vera squadra, appena ab-

biamo alzato un pò il ritmo e giocato maggiormente la palla a due tocchi, sono venute le varie azioni da gol. Complimenti all’intero gruppo, in particolare a Biagio Rescigno che oltre a fare tanti gol, sta dimostrando quest’anno, di essere un ottimo attaccante, abile a giocare per la squadra, completo tecnicamente e molto preparato tatticamente; è senza dubbio il migliore attaccante visto quest’anno in campionato, mi auguro possa continuare così” .

Allievi Provinciali Potenza - 10 e lode per gli Schirò-boys

As Melfi, undicesima vittoria RAPOLLA- Non c’è sorpresa alcuna nella ventosa mattinata che mette di fronte il Melfi e il Real Montemilone in un incontro che chiude il girone di andata dominato in lungo e in largo dai gialloverdi di Antonio Schirò. Anche questo incontro non ha deluso le aspettative e i tre punti in palio sono finiti nel sacco già pieno del Melfi. Nel primo quarto di gara si vede un Montemilone ben messo in campo ma con Potito a spezzare l’equilibrio dopo una prodezza del portiere ospite. Tocca poi a Tomasulo prima e a Mecca dopo realizzare il momentaneo 3-0 stordendo di fatto gli avversari che accusato il colpo sembrano quasi arrendersi allo strapotere melfitano. La partita prosegue sulla stessa falsariga: gli ospiti non riesco-

Amoroso (Melfi)

no a reagire di fronte allo strapotere dei locali che vanno a segno ripetutamente e quelle poche volte che si presentano nell’area melfitana non concretizzano. Nel secondo tempo girandola di sostituzioni per entrambe le compagini ma con i nuovi innesti non cambia quasi nulla. Da sottolineare una

gran bella parata del numero 1 di casa Asquino che si fa trovare pronto sull’unica insidia ospite. Dopodiché si continua a giocare una gara che ha ben poco da dire e che al di là del risultato conta più per la qualità che non per la quantità. Come afferma il tecnico melfitano ad incontro ormai concluso: “Il risultato per me viene al secondo posto, gli aspetti che analizzo per giudicare una partita non sono i numeri o le realizzazioni. In uno sport di gruppo qual è il calcio sono la coesione di squadra, l’intesa, l’impegno e soprattutto il rispetto per i compagni e per l’avversario le cose davvero importanti. Per me un gruppo che ha tutte queste qualità può avere successo nello sport ma anche nella vita”.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 43

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

Giovanissimi Regionali

La squadra di Mario Ciarliero conquista tre punti importanti per la salvezza

Il Foggiano si ferma a Muro L’Aurora vince grazie a due reti del bravo De Martino

IL TABELLINO AURORA MURESE FOGGIANO MELFI

2 1

AURORA MURESE 2000: Pepe, Mangone, Galizia, D’Arca, Colucci, Altamura, Ceccia, La Torre, A. Pepe, De Martino, Bianchini. A disposizione: Remollino, La Morte, Marolda, Rendina, Colonna, Parrillo, Calandrelli. Allenatore: Ciarliero. FOGGIANO MELFI: Corona, Mossucca, Grasso, Asquino, Brescia, Tartaglia, Gallo, Urbano, Mossucca, Corbo, Guerrieri. A disposizione: Capobianco, Sedile, Patanella, Simonetti. MARCATORI: 20’ pt e 15’ De Martino, 30’ st Mossucca. MURO LUCANO - Sono tre punti importanti quelli che conquista la Murese davanti al pubblico amico. Infatti, il Foggiano Melfi è formazione di tutto rispet-

Ciarliero Murese 2000)

Mossucca (Foggiano Melfi)

to e la classifica lo dimostra, per questo i locali partono subito all’attacco nel tentativo di sbloccare il risultato ed impostare così una gara in discesa. Ci mette venti minuti la squadra di Mario Ciarliero per cambiare il punteggio ed il merito è del bravo De Martino che batte con un preciso tocco il portiere Corona. E’ l’unico gol della prima frazione di gioco che registra anche diverse azioni offensive degli ospiti che all’intervallo ritornano con il minimo svantaggio. Nel secondo tempo, quando corre il 15’, la Murese trova il raddoppio sempre con De

Martino. La gara si accende e gli animi si riscaldono eccessivamente. L’arbitro manda negli spogliatoi un giovane calciatore ospite ed il Foggiano Melfi si trova costretto ad inseguire in inferiorità numerica. Nonostante questo gli ospiti continuano ad attaccare procurandosi un calcio di rigore che Vito Mossucca batte e il portiere Pepe respinge; respinta che Mossucca raccoglie e spinge in rete per un 2 - 1 che accende ulteriormente un finale di gara che non regala più gol ma solo a mister Ciarliero la gioia per una vittoria importantissima.

Battuta agevolmente la Metanauto Picerno

Gianpaolo D’Andrea si conferma tra gli attaccanti più prolifici

Il Varisius resta in terza posizione

L’Aviglianese di D’Andrea ne fa tre alla Pgs Don Bosco

IL TABELLINO VARISIUS METANAUTO

4 0

VARISIUS: Mancino, Andrisani, Haidane, Stano, Marian, Perrone, Basile, Montemurro, Fontana, Di Cesare, Leone. A disposizione: Garipoli, Flumero, Ambrosecchia, Rondinone, Iacovone, Festa, Andrulli. Allenatore: Miulli. METANAUTO: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Scavone, Carriero, S. Topazio, Bernabei, Castronuovo, Podano, Traficante, Forte. A disposizione: Zavate, Mitro, Sangiacoomo, Miglionico. Allenatore: Petrullo. ARBITRO: Rondinone di Matera. MARCATORI: 18’ pt e 23’ pt Fontana, 20’ pt e 12’ st Di Cesare

MATERA - Sul proprio terreno di gioco il Varisius targato Miulli fa suo in modo netto il match contro la Metanuto piegata da un poker di reti. La cronaca. Al 9’ bello scambio tra i due attaccanti Fontana e Di Cesare con conclusione di quest’ultimo e palla di poco fuori. Al 18’ si sblocca il punteggio; calcio d’angolo battuto da Leone palla a giro che viene toccata di testa da Fontana a pochi passi dalla linea di porta e rete neroverde facile facile. Passa un minuto e i padroni di casa raddoppiano con Dicesare che entra in area decentrato tira in porta ed aiutato da una deviazione supera l’incolpevole Giubileo. Il Varisius non molla e sugli sviluppi di un’azione tambureggiante va ancora a rete. Corre il 23’ Haidane

Montemurro (Varisius)

recupera palla e di prima intenzione tira un forte rasoterra non trattenuto dal portiere, si avventa Fontana che ribadisce la palla in gol. La prima frazione si chiude con il netto vantaggio del Varisius, che pensa ora sola ad amministrare il gioco ed a risparmiare le forze per il derby di sabato prossimo. Nella ripresa gli ospiti fanno poco per impensierire la retroguardia avversaria e la gara scema in azioni personali del bomber Di Cesare, alla ricerca di stoccate vincenti personali. Nei primi minuti di gioco, l’attaccante Di Cesare ha l’occasione per portare a quattro le segnature, dopo una doppia conclusione. Diverse sono le occasioni sprecate dagli avanti materani per rimpinguare il vantaggio. Al 32’ si registra l’unica azione pericolosa dei potentini con Podano che coglie la traversa con Garipoli superato. Poi non succede più nulla e tutto rivolto a sabato prossimo al derby con i cugini dell’Invicta. Il dirigente Piero Loschiavo commenta così il match: “E’ stata una gara vinta ma senza impressionare più di tanto, il Varisius dopo aver messo a sicuro il risultato ha badato a controllare la partita, puntando solo sulle individualità e tralasciando il bel gioco”.

AVIGLIANO - La gara tra Aviglianese ed il Don Bosco, nonostante il freddo, è stata bella e piacevole anche se l’ago della bilancia pende nettamente dalla parte dei ragazzi di mister Vincenzo D’Andrea capaci di mettere in difficoltà la PGS sin dai primi minuti, mostrando un gioco di squadra ben assortito tra i reparti. Che l’Aviglianese volesse far sua la gara lo si era capito sin dai primi minuti con i ragazzi amaranto capaci di passare in vantaggio dopo soli sette minuti: Gianpaolo D’Andrea conquista palla sulla trequarti e dopo essere giunto nei pressi dell’area di rigore ospite fa partire un forte tiro su cui nulla può l’estremo difensore ospite. Il vantaggio fa bene alla squadra di casa che vanno vicini al raddoppio più volte; prima con Mecca che non riesce a trovare lo specchio della porta avversaria da buona

Telesca (Aviglianese)

nese alla ricerca della seconda marcatura per chiudere l’incontro e la PGS a cercare di contenere le folate dei ragazzi di mister Vincenzo D Andrea che riescono a raddoppiare al 18’ al termine di una bella azione di prima conclusa in gol dal solito D’Andrea. A dare un po’ di suspense alla gara ci pensa l’impianto d’illuminazione che a dieci minuti dalla fine si spegne. I

AVIGLIANESE PGS DON BOSCO

3 0

AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Claps, G. Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Manfredi, Esposito, Romaniello, L. Ferrara, Martinelli, Summa. Allenatore: D’Andrea. PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Zuddas, De Simone, Lo Giudice, Casale, Gramaccia, Acierno, Mancusi, Vaccaro I, Ascenzo. A disposizione: Romaniello, Tortorelli, Licciardi, Sabia, Vaccaro II, Lisanti, Martinelli. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 7’ pt e 18’ st D’Andrea, 28’ st Vaccaro.

fari si accendono dopo pochi minuti giusto il tempo per assistere, al 28’, alla terza rete dei locali realizzata da Vaccaro abile ad approfittare di un delizioso assist di V. Mecca e a mettere il terzo sigillo di una gara di cui mister D’Andrea è molto soddisfatto.

I potentini Di Nella e Lapenna segnano quattro gol a testa

IL TABELLINO ASSOPOTENZA POLICORO 2000

D’Andrea (Aviglianese)

posizione, poi, in più di una circostanza con il bomber D’Andrea a cui nega la gioia della doppietta il bravo portiere Pietrafesa, autore di ottimi interventi. Anche Nardiello prova a superare il pipelet ospite senza però riuscirci e quando le due squadre vanno al riposo il risultato è di 1 - 0 per i granata. Nel secondo tempo la musica non cambia con l’Aviglia-

IL TABELLINO

11 0

ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Brindisi, Lotito, Pace, Palermo, La Penna, Lo Prete, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Gaudiosi, Buccarello, Di Lucchio, Benedetto, Lacidogna, Petruzzi. Allenatore: Albano. POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, D’Alessandro, Spagnolo, Fortunato, De Luca, Sanchirico, Lerose, Crocco, Antonucci, Stigliano. A disposizione: Calavoia. Allenatore: Leone. MARCATORI: 5’ pt, 6’ st, 8’ st e 10’ st Di Nella, 10’ pt, 2’ st, 16’ st e 25’ st Lapenna, 16’ pt Scelzo, 22’ pt e 24’ pt Pace.

L’Assopotenza è incontentabile POTENZA - Oramai gli aggettivi si sprecano per la capolista che in questa ventesima giornata di campionato mantiene la leadership lasciando inalterato il divario dalla seconda inseguitrice grazie alla solita prestazione impeccabile arricchita da molti gol che hanno fatto trascorrere a mister Albano una domenica tranquilla. Il tecnico di Pignola avrebbe di certo gradito che oltre alla facile vittoria ottenuta dai suoi ragazzi, fosse arrivata anche qualche risultato piacevole dai campi di Montescaglioso e Matera dove, invece, le dirette inseguitrici hanno vinto con facilità. Le prime tre squadre del campionato

Di Nella (Assopotenza)

Scelzo (Assopotenza)

vincono, dunque, con estrema facilità ed il successo più facile lo ottiene proprio l’Assopotenza del presidente Paolo Santarsiero che contro il Policoro 2000 va

a segno ben undici volte. Le quaterne di dei bravi Di Nella e Lapenna, la doppietta di Pace e la rete di Scelzo ci regalano un 11 - 0 che è superfluo commentare.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

44 Sport


Giovanissimi Regionali

Gammino: “E’ sempre un piacere giocare con i neroverdi di mr. Mottola”

Il riscatto del Padre Minozzi Di Matteo (tre centri) annienta le velleità dell’As Melfi

IL TABELLINO PADRE MINOZZI MELFI

5 0

PADRE MINOZZI: Abatiello, Garofalo, Pontandrolfi, Trupo, Morando, Amendolara, Greco, Balducci, Prete, Silvestri, Di Matteo. A disposizione: Bianco, Pascale, Palmieri, Calone, Leone. Allenatore: Silvestri. MELFI: Caporale, Caccamo, Libutti, Lamorte, Toglia, Errico, Nigro, Sportella, Graziano, Lacertosa, Ricciuti. A disposizione: Caruso, Fortuna, Luciano, Onorati, Vodola, Chirico. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 15’ pt, 20’ pt e 22’ pt Di Matteo, 6’ st e 30’ st Silvestri.

POLICORO - L’inverno si è fatto sentire a Policoro dove il Padre Minozzi e il Melfi hanno disputato un bell’incontro nonostante la temperatura molto rigida. Nel primi dieci minuti si è assistito ad un gioco spezzettato perchè i ragazzi erano infreddoliti e dovevano ancora adattarsi al campo scivoloso. Poi è il Padre Minozzi ad impossessarsi del centrocampo con Trupo e Prete i quali, inizialmente più infreddoliti degli altri, hanno poi preso il sopravvento coinvolgendo l’intera squadra. Le due punte Silvestri e Di Matteo dunque, l’ultimo dei quali ha realizzato tre reti su quattro occasioni avute, e le giocate in velocità a centrocampo hanno quindi messo in difficoltà un ottimo Melfi che però solo in alcuni casi è riuscito a contrastare i locali. Al 15’ arriva il primo gol per i ragazzi di mister Silvestri: su lancio di Prete Silvestri stoppa la

Mottola (As Melfi)

Toglia (As Melfi)

Graziano (As Melfi)

sfera, supera un avversario e tira in diagonale un pallone non trattenuto dal portiere e prontamente ribadito in rete da Di Matteo. Cinque minuti più tardi lo stesso si ripete con un eurogol dall’esecuzione perfetta quando, su lancio di Balducci, salta un avversario, entra in area e in diagonale batte l’incolpevole Caporale. Sempre più scatenato Di

Matteo firma anche la terza segnatura. Al 22’ infatti Trupo lancia Silvestri e questi con un passaggio al centro consente all’instancabile compagno di dribblare un avversario e sull’uscita del portiere spedire il pallone sul palo opposto. Il Melfi accusa i ripetuti colpi inflitti dagli avversari ma non demerita, al contrario ha in Graziano, un pro-

mettente ragazzo classe 1996, bravo e forte fisicamente, un vero rompicapo e solo la prontezza di Morando nel primo tempo e del portiere locale nel secondo gli ha impedito di trovare la via del gol. Nella ripresa, con il Melfi più sbilanciato, i padroni di casa mettono presto al sicuro il risultato con Silvestri che conclude due personali azioni e

Carlomagno: “Il risultato rispecchia i valori visti in partita”

Sugli scudi Palmirotta (quaterna)

La Dedalo prende un punto sul campo dell’As Scanzano

L’I. Matera vince la prova del “9”

IL TABELLINO SCANZANO DEDALO

1 1

SCANZANO: Ciancia, Quintani, Dattoli, Ponzio, Malvasi, Ciaglia, Castellano, Faillace, Florio, Camardi, Castellucci. A disposizione: Bendaj, Vittoria, Valluzzi, Gerardi. Allenatore: Castellano. DEDALO: Basalone, Lorusso, Santalsiero, Padula, Landi, Cinefra, Tortorelli, Lasala, Sabia, Damato, Coviello. Allenatore: Porretti. MARCATORI: 23’ st Tortorelli, 30’ st Camardi.

SCANZANO - Finisce con un pareggio per 1 a 1 la gara tra lo Scanzano di mister Castellano e la Dedalo di Potenza. Diciamo subito che è stata una gara caratterizzata dal campo pesante causa la pioggia caduta prima della gara e caratterizzata anche dal forte vento che ha soffiato per circa tutta la durata del match. La cronaca. Partono bene i padroni di casa che giocano con il vento alle spalle e finiscono per mettere alle corde una Dedalo che però mantiene bene il confronto. I potentini contengono gli attacchi degli ionici con quest’ultimi che non riescono mai ad impensierire il portiere Basalone. Solo in due occasioni, con Camardi e Florio, i ragazzi del presidente Franco Carlomagno arrivano al tiro, ma, come riconoscerà poi lo stesso numero 1 della società ionica,

“con poca forza e altrettanta poca convinzione”. Nel secondo tempo sono gli ospiti a sfruttare il vento a favore ma la gara non cambia di molto anche se arrivano i gol. Al 20’ la Dedalo colpisce la traversa con Tortorelli. Subito dopo, esattamente al 23’ gli ospiti passano con Tortorelli che va a segno con un preciso colpo di testa, con la difesa locale ferma in attesa che il direttore di gara fermasse il gioco per una presunta posizione di offside dello stesso attaccante potentino. Lo Scanzano trova il pareggio al 30’ con il solito Camardi che lanciato da Ponzio supera il portiere con un pregevole pallonetto. Il presidente dello Scanzano, Franco Carlomagno, sintetizza così il match: “Risultato giusto per le poche occasioni fatte vedere in campo dalle due squadre.”

MONTESCAGLIOSO - I tre punti di distacco tra l’Assopotenza e il Matera di Savio Acquasanta restano immutati. Se la prima della classe domina, la prima tra le inseguitrici domina. Se la capolista vince facile, la seconda vince facile. Il Matera risponde colpo su colpo mantenendo vivo un campionato che già nella scorsa stagione ha regalato molte emozioni grazie ad un duello che si ripete in questo torneo dove a farne le spese sono squadre come il Deportivo Montescaglioso battute in casa da un Matera che segna ben nove gol. La quaterna di Palmirotta, la doppietta di Antezza e i gol di Ramundo, Melodia e Nuzzolese piegano le resistenze dell’undici allenato dal duo Paolicelli-

Nuzzolese (Invicta Matera)

Braj che non può fare altro che prendere coscienza della forza di quella che resta la principale antagonista dell’Assopotenza.

con l’esordio di Giuseppe Calone e di Mattia Leone (che ha anche segnato un gol annullato per presunto fuorigioco), entrambi classe 1997, la partita giunge al termine. Al commento del professor Gammino affidiamo descrizione di una gara corretta e dal risultato giusto: "E’ sempre un piacere incontrare la società del Melfi perchè è composta da persone corrette che meritano un elogio per il sacrificio fatto pur di presentarsi puntuali all’incontro. I ragazzi infatti hanno affrontato più di due ore di autobus alzandosi presto la mattina e questo è segno di grande responsabilità. Permettetemi di congratularmi anche con i nostri ragazzi che dopo il pareggio con l’Invicta Matera di domenica scorsa hanno dato conferma di attraversare un momento di forma e che non si è trattato di un episodio isolato".

IL TABELLINO DEPORTIVO M. INVICTA MATERA

DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Disabato, Rizzo, Gallitelli, Eletto, Patimisco, Martino, Braj, Panarelli, Motola, Palazzo, Mianulli. A disposizione: Matera, Ditaranto, Bitondo, Dinota, Soranno, Martino, Affortunato. Allenatori: Paolicelli-Braj. I. MATERA: Robertone, Manicone, Calderone, Tancredi, Tataranni, Grittani, Palmirotta, Minei, Mastrovito, Nicoletti, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Clemente, Melodia, Piccinni, Bedini, Vulpis, Antezza, Brunone. Allenatore: Acquasanta. MARCATORI: 10’ pt, 22’ pt, 4’ st e 18’ st Palmirotta, 17’ pt e 23’ st Antezza, 3’ st Ramundo, 15’ st Melodia, 29’ st Nuzzolese.

Giovanissimi Prov. - I ragazzi di Miranda vincono ancora

Juniores Regionale Calcio a 5 - Vola il team di mister Braico

E’ impossibile fermare il Lavello

Devastante Peppino Campagna

PIETRAGALLA - Neanche una temperatura glaciale e una bufera di neve fermano i ragazzi di mister Miranda, che sul campo del Pietragalla ottengono la decima vittoria consecutiva, vincendo 3-0 una partita combattuta. Nelle battute iniziali le due squadre preferiscono non farsi male e si studiano a vicenda. La Junior Calcio Lavello tra il 10’ e il 15’ ci prova dalla distanza due volte con G. Lorusso, ma il tiro finisce fuori, e una volta con Farfariello, ma la sfera si perde oltre la traversa. Il Pietragalla risponde con una grande conclusione dai trenta metri di D. De Bonis, ma l’attento Rinelli si fa trovare pronto e blocca il pallone. Al 27’ gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio: ottima azione sulla destra di Napoli che saltato il suo diretto avversario mette la palla in area per Zuccaro, il quale lasciato sul posto D. Cillis spara a botta sicura, ma il bravo Lavinia sventa la minaccia. Il primo tempo si conclude a reti bianche. Nella ripresa c’è un predominio terri-

toriale degli ospiti che vanno subito vicino al gol con G. Lorusso, ma la palla termina di poco fuori. Il Pietragalla ci prova ancora dalla distanza con il solito De Bonis, ma Rinelli devia in corner. Al 21’ Zuccaro, dalla destra del limite dell’area, pennella una perfetta punizione per G. Lorusso che con un ottimo stacco di testa infila nell’angolino basso alla destra di Lavinia. Non contenti del vantaggio gli ospiti continuano ad attaccare e trovano il raddoppio quattro dopo con V. Lorusso che con un gran tiro dai 25 metri trafigge l’incolpevole Lavinia. Sterile reazione dei padroni di casa che ci provano con G. Cillis, ma Rinelli para facilmente. Prima del fischio finale c’è la terza marcatura ospite con Decorato bravo a sfruttare un cross perfetto di Lorusso e ad insaccare alle spalle di Lavinia con una mezza rovesciata. La partita termina tra gli applausi dei presenti e i festeggiamenti dei ragazzi di mister Miranda per aver raggiunto la decima vittoria in dieci partite giocate.

IL TABELLINO PIETRAGALLA 0 JUNIOR C. LAVELLO 3 PIETRAGALLA: Lavinia, Montesano, Calocero, D. Cillis, D. De Bonis, Mastrizzi, G. Cillis, Monetta, Mazzolla, De Bonis, Imbriaco. A disposizione: Gruosso, Nolè, Pace, Galotta, De Rosa, Inchingolo, Blasi. Allenatore: Galotta. J. CALCIO LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, Aliano, Caprioli, Cafagna, Napoli, Farfariello, Decorato, Zuccaro, De Carlo, G. Lorusso. A disposizione: D. Costantino, Buldo, Scarcella. Allenatore: Miranda. ARBITRO: Minici di Venosa. MARCATORI: 21’ st G. Lorusso, 25’ st V. Lorusso, 34’ st Decorato.

BERNALDA - Dirompente vittoria del Real Peppino Campagna allenato da Giuseppe Braico che ottenendo la sesta vittoria consecutiva guida la classifica di questo girone con 18 punti. Il risultato si sblocca al 4’ in seguito ad un’azione manovrata con velo di Mianulli e tiro di Carriero che insacca. Pochi secondi appena ed è l’intraprendente Roberto Mianulli a bucare la rete. Gli avversari appaiono frastornati e incapaci di reagire mentre impazza la furia dei locali che ancora con Montano, il cui tiro colpisce il palo, cercano di non lasciare nulla al caso. Al 7’ gli Amici di via Roma approfittano di uno svarione di Carriero ma Carbone non sa approfittarne. Mentre lo sgusciante Mianulli non fallisce in altre due occasioni. Al 16’ gli ospiti accorciano con Tullipano dopo uno scambio con Gena e tanto basta ai ragazzi di mister Giuzzio per impegnare Risimini nel giro di pochi minuti con Carbone, Barletta e Tullipano in strepitose parate. Il Real Peppino Campagna è però incontenibile e al 21’ Acquaro, ben servito da Mianulli, porta a cinque le marcature. Al 23’ Santorsola esordisce in questo campionato en-

trando al posto di Risimini, fuori per infortunio. Si va avanti e i gol non mancano: al 25’ ospiti a segno con Tullipano che sigla la personale doppietta dopo uno stupendo scambio con Carbone e fino alla chiusura del primo tempo sono ancora loro ad impegnare il sempre pronto Santorsola. Dopo il tris di Barletta ad inizio ripresa la squadra di Giuzzio sembra aver trovato un modulo di gioco che a tratti fa anche paura ai locali i quali, dopo la rete di Montano, riprendono con abili manovre. Si susseguono altre marcature ma gli Amici di via Roma con orgoglio continuano a rendersi pericolosi di fronte ad un Santorsola che si supera parando l’impossibile. Al 25’ bella palla lavorata da Carriero per Montano che non sbaglia; al 28’ Carriero atterra Carbone che batte il susseguente calcio di rigore parato da Petracca; infine al 29’ Troiano chiude le marcature con un gol salutato con gioia dal numeroso pubblico presente. In chiusura di gara il goleador Mianulli si lascia andare ad un commento: "Sono felice per questa vittoria che dedico a tutti i nostri tifosi che ci seguono con passione". Altresì soddisfatto è mister Brai-

3 9

IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 12 AMICI DI VIA ROMA 3 REAL P. CAMPAGNA: Risimini, Braico, Montano, Carriero, Mianulli, Santorsola, Cecca, Troiano, Acquaro, Castellaneta. Allenatore: Braico. AMICI DI VIA ROMA: Petracca, Giuzzio, Tullipano, Gena, Barletta, Laurino, Carbone. Allenatore: Giuzzio. MARCATORI: 4’ pt Carriero, 5’ pt, 10’ pt, 12’ pt, 4’ st e 15’ st Mianulli, 16’ pt e 25’ pt Tullipano, 21’ pt Acquaro, 1’ st Barletta, 2’ st, 8’ st, 16’ st e 25’ st Montano, 29’ st Troiano. co che ci dice: "Sono contento del risultato acquisito dai miei ragazzi che si allenano con costanza e serierà tentando di raggiungere gli obiettivi prefissati. Spero continuino così anche se l’importante è divertirsi".

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 18ª giorn.

LA CLASSIFICA

RISULTATI 17ª giorn.

Catanzaro - Andria Bat 1 - 2 Siracusa 38 Cosenza* 33 Potenza - Brindisi 0 - 3 Potenza 32 30 Monopoli - Catania 2 - 1 Catania Brindisi 29 Gela - Igea Virtus 2 - 2 Monopoli** 29 26 Barletta - Noicattaro 1 - 0 Taranto Andria Bat 25 Cosenza - Siracusa 1 - 3 Noicattaro* 23 21 Vibonese - Taranto 1 - 3 Catanzaro Barletta 21 Vibonese 17 Gela 10 Igea Virtus 4 PROSSIMO TURNO: Siracusa - Brindisi; Noicattaro . Catanzaro; Igea Virtus - Cosenza; Andria Bat - Gela; Vibonese - Monopoli; Barletta - Potenza; Catania - Taranto *una partita in meno ** due partite in meno

GIOVANIS. nazionale girone G

ALLIEVI nazionali girone G LA CLASSIFICA

A. Normanna - Frosin. 0 - 2 Frosinone 40 Napoli 36 Potenza - Isola Liri 1 - 1 Benevento 29 28 Cassino - Juve Stabia 1 - 0 Cavese Vico Equense 27 Cavese - Napoli 1 - 2 Isola Liri 26 26 Sorrento - Nocerina 4 - 0 Sorrento Salernitana 22 Benevento - Paganese 1 - 2 Juve Stabia 21 19 V. Equense - Salernit. 2 - 1 Nocerina Paganese 14 Aversa Normanna 13 Potenza 13 Cassino 11 PROSSIMO TURNO: Napoli - Aversa Normanna; Potenza - Benevento; Frosinone - Cassino; Nocerina - Cavese; Isola Liri - Juve Stabia; Salernitana - Sorrento; Paganese - Vico Equense

RISULTATI 17ª giorn.

JUNIORES nazionale girone M

LA CLASSIFICA

RISULTATI 22ª giorn.

Crotone - Cavese

2 - 3 Reggina 37 36 Catania - Palermo 1 - 0 Bari Cavese 33 Foggia - Cosenza 1 - 1 Catania 31 25 Lecce - Gallipoli 1 - 1 Lecce Salernitana 25 Salernitana-Manfredon. 4 - 0 Cosenza 23 22 Reggina - Potenza 5 - 0 Palermo Manfredonia 18 Ha riposato: Bari Crotone 12 Potenza 11 Gallipoli 6 Foggia 4 PROSSIMO TURNO : Gallipoli - Bari; Palermo - Foggia; Crotone - Lecce; Cavese - Potenza; Manfredonia - Reggina; Cosenza Reggina; Riposa: Catania

LA CLASSIFICA

52 rinv. Matera Virtus Casarano 51 Ostuni - Castrovillari 3 -0* Bitonto** 42 35 Rossan.-Francavilla C. rinv. Hinterreggio Francavilla** 32 Matera - Hinterreggio 2 - 1 Calcio Fasano 31 30 C.Fasano - Rosarno 8 - 0 Rossanese** Vigor Lamezia 30 28 Sambiase - V.Lamezia 0 - 1 Grottaglie Francavilla C.** 24 Pisticci - V. Casarano 0 - 1 Pisticci 22 Ostuni 20 Ha riposato: Grottaglie Sambiase 19 *a tavolino Rosarno 15 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Bitonto - Calcio Fasano; Hinterreggio - Pisticci; V.Casarano - Francavilla; Francavilla Calcio - Matera; Rosarno - Ostuni; Grottaglie - Rossanese; Castrovillari - Sambiase; Riposa: Vigor Lamezia *esclusa dal campionato Francavilla - Bitonto

**una partita in meno

CAMPIONATO BERRETTI

Calcio Lucano

GIR. “G”

- Decisiva una doppietta di Fiore

Il Potenza scivola in casa Netta affermazione del Brindisi di mister Montesardi

IL TABELLINO POTENZA BRINDISI

0 3

POTENZA: Tammone, Notari, Ardolino, Grillo, lenzone, G. Cicia, Nicastro, Parisi, S. Cicia, De Fina, Sacco. A disposizione: Muro, Verde, Lira Ferreira, Urbano. Allenatore: Volini. BRINDISI: Ferrante, De Vita, Bartolomucci, Caravaglio, Camisa, Franciosa, Giglio, Spagnolo, Guarini, Fiore, Faccini. A disposizione: Brigida, Ruggiero, Morleo, Caselli, Gennari, Stefano, Cosi. Allenatore: Montesardi. ARBITRO: Aleandro di Venosa. MARCATORI: 10’ st e 30’ st Fiore, 15’ Notaro (aurorete).

AVIGLIANO - E’ una sconfitta inattesa quella che rimedia il Potenza di mister Volini al cospetto del forte Brindisi. Ad Avigliano Ardolino e compagni giocano be-

ne solo la prima parte del match in cui non si registrano che poche azioni da rete. Un forte tiro dal limite di Giglio, in forze alla società brindisina, scagliato al 10’ del primo tempo, e alzato da

Tammone è l’occasione migliore di una prima frazione di gioco che termina in parità. Nella ripresa viene fuori la migliore organizzazione del Brindisi e soprattutto qualche individualità di

cui dispone mister Montescardi. Proprio uno tra i migliori in campo, Fiore, sblocca il punteggio andando a segno dopo dieci minuti. Al quarto d’ora gli ospiti trovano il raddoppio grazie alla

Potenza, un pari che sta stretto AVIGLIANO - Una disattenzione difensiva costa cara agli Allievi del Potenza che contro l’Isola Liri si vedono costretti ad inseguire un avversario che passato in vantaggio con Diand resiste per settanta minuti. Infatti, il resto della gara è quasi tutto di marca locale con Gerardi che al 20’ si vede annullato, secondo i dirigenti potentini ingiustamente, il gol del pareggio. Mariano Gerardi è bravo nella ripresa, quando siamo al 25’, a firmare, con un preciso calcio di punizione, un pareggio che il Potenza di mister Molfese va vicino a tramutare in vittoria due minuti dopo quando una bella conclusione di Lamberti viene neutralizzata con bravura dal portiere Esposito. E’ l’ultimo acuto di una sfida che termina, tra le recriminazioni dei padroni di casa, con un 1 - 1 che mister Molfese commenta così: “Il pareggio ci sta chiaramente stretto. Tutti i ragazzi hanno giocato una bella gara e perdere due punti per una disattenzione non fa affatto piacere”.

sfortunata deviazione di un giocatore di casa e la gara si chiude anche se il Potenza va vicino a riaprirla con Sacco la cui conclusione colpisce il palo interno della porta difesa da Ferrante. Alla mezz’ora Fiore realizza la sua doppietta personale, terzo gol di una partita che il Brindisi vince con pieno merito.

IL TABELLINO POTENZA ISOLA LIRI

1 1

POTENZA: Tammone, Franco, Cuozzo, Lira Ferreira, Penta, Oliveto, Doino, Russillo, Cerqua, Gerardi, Nisivoccia. A disposizione: Dolce, La Banca, Quagliata, Lauria, Messina, Sabato, Lamberti. Allenatore: Molfese. ISOLA LIRI: Esposito, Cermetani, Foschetti, Serra, Diand, Camerlingo, Graziani, Capuzzimati, Jukic, Bramati, Muraglia. A disposizione: Grasso, Tabacchino, Paritan, Risi, Dominici, Ricci, Miranda. Allenatore: Cerri. ARBITRO: Franchini di Venosa. MARCATORI: 15’ pt Diand, 25’ st Gerardi. Nicastro (Potenza)

Giovanissimi Naz. - Bene la Reggina

Juniores “M” - Superati dai ragazzi di Danza pure i calabresi dell’ostico Hinterreggio

Crollo del Potenza

L’Fc Matera riesce a vincere nel recupero

IL TABELLINO REGGINA POTENZA

IL TABELLINO 5 0

REGGINA: Geria, Cordova, Porcino, Vazzana, Siciliano, Sorrentino, Salandria, Akuku, Caruso, Iammò, perrone. A disposizione: Figliomeni, Ferraro, Misale, Torcasio, Cascardo, Gentilesca, Fiorino. Allenatore: Ricchetti. POTENZA: Di Pasquale, Marino, Foscolo, Costini, Lucia, Iannetta, Varallo, Cioffredi, Caldararo, Lancellotti, Di Cioccio. A disposizione: Pacella, Pasquariello, Turturiello. Allenatore: Nolè. MARCATORI: 15’ pt Salandria, 20’ pt e 27’ pt Caruso, 25’ pt Siciliano, 31’ pt Perrone. REGGIO CALABRIA Non si fa mistero all’interno della società del Potenza nel riconoscere la netta superiorità tecnica della Reggina nella gara valevole

FC MATERA HINTERREGGIO

Caldararo (Potenza)

per il campionato nazionale Giovanissimi. Gli amaranto allenati da mister Ricchetti hanno avuto agevolmente la meglio su un Potenza assai rimaneggiato che ha sofferto moltissimo nella prima frazione di gioco. Infatti nella prima mezz’ora di gioco i padroni di casa hanno realizzato tutti e cinque i gol(marcatori Salandria, Caruso, che firma una doppietta, Siciliano e Perrone) mettendosi in tasca anticipatamente un successo mai messo in discussione. Il Potenza ha fatto qualcosa di più nella ripresa in cui una citazione particolare meritano capitan Lucia, Di Cioccio e Di Pasquale.

2 1

FC MATERA: A. Cifarelli, Greco, Paternoster, D’Aria, Galante, Sabatiello, Volpe, Cerabona, L. Cifarelli, Maragno, Manieri. A disposizione: D’Adamo, Pietracito, Moschetti, Martemucci, Giasi, Leccese, Rubino. Allenatore: Danza. HINTERREGGIO: Morabito, Barreca, Sciarrone, Sinicopri, Oliveri, Celibato, Fortunato, Lombardo, Postorino, De Marco, Tripodi. A disposizione: Scarfone, Giardinieri, Gaetano, Pizzimenti. Allenatore: Sorgonà. MARCATORI: 43’ pt Lombardo, 32’ st Leccese, 43’ st Manieri. MATERA - Continua la marcia positiva dell’FC Matera che ha archiviato questa settima giornata di ritorno incamerando l’intera posta in palio contro la quarta forza del campionato.

L’Hinterreggio si è presentata al “Gaetano Scirea" con una striscia di sei vittorie consecutive interrotta dalla sola sconfitta ad opera del Casarano per cui le premesse di disputare una buona gara, e magari portare via un risultato positivo, cerano tutte. I ragazzi allenati da mister Sorgonà hanno imbastito buone trame di gioco nell’arco del primo tempo che li ha visti andare in vantaggio per primi. L’FC Matera, di contro, non ha mai mollato impedendo che i calabresi portassero via punti dal proprio campo. Ne è prova l’aver saputo capovolgere un risultato che inizialmente li vedeva soccombere. I primi minuti di gioco sono di studio per le due contendenti. La prima vera azione la imbastiscono i materani, al 10’, con Volpe che mette nelle condizioni di tirare in porta Manieri che calcia malamente. Gli ospiti si rendono pericolosi al 14’ con Postorino che dalla distanza effettua un tiro mandato in angolo da Alessandro Cifarelli. Ancora, al 20’, Luciano Cifarelli non concretizza una ghiotta occasione spedendo il pallone tra le braccia del portiere Morabito. Al 25’ l’Hinterreggio si porta al tiro con Tripodi che da circa trentacinque

metri colpisce la traversa. Per l’FC Matera, al 30’ Paternoster manda un pallone in area avversaria per Maragno che di testa inquadra la porta ma è pronto il portiere a parare e al 35’ ci prova Manieri che liberatosi di un avversario manda il pallone fuori di poco. Il vantaggio per gli ospiti arriva al 43’ con Lombardo che dalla distanza lascia partire un tiro leggermente deviato da D’Aria, il pallone si insacca sotto la traversa e l’estremo difensore Cifarelli riesce solo a sfiorarlo. Hinterreggio uno, FC Matera zero. Ad inizio ripresa mister Danza manda in campo Rubino per Volpe e Martemucci per Maragno. Luciano Cifarelli prova subito a raddrizzare le sorti dell’incontro lasciando partire un fendente che il portiere Morabito manda in angolo. Gli ospiti colpiscono un palo con Postorino, il più pericoloso insieme al numero 10 De Marco. Al 16’ entra in campo Leccese che preleva Luciano Cifarelli. I padroni di casa pressano la squadra calabrese nella propria metà campo. Al 19’ Martemucci ben smarcato in area si lascia parare il tiro dal portiere ospite mentre due minuti più tardi stessa sorte tocca al colpo di Manieri. Gli ospi-

ti, in affanno, non riescono a superare la propria metà campo subendo la forte pressione dei materani che raggiungono il pareggio al 32’ con il nuovo entrato Leccese che di testa mette nel sacco un preciso cross di Paternoster. E’ un assedio alla porta dell’Hinterreggio con i materani pronti a colpire ancora per fare proprio l’intero bottino. Al 38’ da registrare un palo colpito da Manieri dopo aver superato il portiere. Al 40’ sono i calabresi a rendersi pericolosi in azione di rimessa con De Marco che impegna l’estremo difensore Cifarelli bravo a mandare in angolo la sua forte conclusione. Per i materani il gol è nell’aria. I ragazzi di Sorgonà non riescono a reagire alle folate offensive di quelli di mister Danza. E difatti, a due minuti dal fischio finale Cerabona recupera un buon pallone a centrocampo che porge al proprio compagno Sabatiello che prontamente apre il gioco in favore di Manieri; questi in velocità supera l’ultimo difensore presentandosi solo davanti a Morabito che viene infilato con un preciso rasoterra che si insacca sul secondo palo facendo esplodere con urla di giubilo quanti erano in campo.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

46 Sport


Provenzano contrastato da una vecchia conoscenza della Bawer, Nicola Basanisi (Videouno)

A Dilettanti Nicola Sacco: «Ci aspettiamo 4 punti dalle prossime due trasferte»

«Bawer, mai più egoista» La società chiede più compattezza alla squadra dopo il ko con Ostuni «SIAMO molto delusi, non tanto per il risultato quanto perchè pensavamo che il gruppo rimanesse lo stesso di Palestrina ed invece è venuto nuovamente fuori quell’egoismo che ci aveva condannato con Trapani». Sono intrise di amarezza e nient’affatto tenere le parole di Nicola Sacco, dirigente dell’Olimpia Bawer e componente del direttivo della società che sollecita una sterzata ed un cambio di rotta immediato in prospettiva delle prossime due trasferte consecutive a Perugia e Siena che potrebbero spezzare definitivamente le speranze play off dei materani. Ma Sacco ragiona in maniera molto diversa e si attende una reazione dal campo e dalla squadra materana: «noi chiediamo a questo punto quattro punti dalle prossime due trasferte per tornare a giusta ragione in corsa play off. E’ un vero peccato perchè avremmo potuto essere più avanti e giocarcela nel gruppone che è in lotta per un posto tra le prime otto. Oggi invece si tocca rincorrere». Per spiegare i motivi delle difficoltà vissute in queste ultime giornate Sacco sottolinea: «ci sono questioni interne che hanno finito per condizionare il gruppo e che andranno inevitabilmente affrontate nei prossimi giorni, ma andranno risolte perchè vogliamo rivedere quanto prima la stessa compattezza di squadra che è stata mostrata contro il Palestrina e che ci ha consentito un recupero in classifica di non poco conto». La Bawer insomma vuol vedere un approccio diverso e soprattutto una maggiore tenuta della squadra che ha riproposto con Ostuni i mali che l’avevano limitata contro Trapani. I risultati che queste due squadre hanno raggranellato a Sant’Antimo nelle ultime due giornate sono poi la dimostrazione di come il Matera potesse avere le chance e le qualità per arrivare ad un risultato positivo con un minimo di compattezza di

Gergati e accanto il giovane Lovatti (foto Videouno)

squadra in più. Proprio quella che in queste ore, stasera in un faccia a faccia alla ripresa degli allenamenti, allenatore e società sottolineeranno probabilmente alla squadra nel suo complesso. «L’obiettivo del play off è ancora alla portata ma le prossime due

partite diventano a questo punto determinanti» spiega ancora Nicola Sacco. La Bawer avrà bisogno di vincere a Perugia e di fare risultato anche a Siena la domenica successiva per riaprire completamente i giochi e consentire così alla formazione materana di

tornare pienamente in corsa per un posto nel play off. Non sembrano essere invece all’ordine del giorno provvedimenti disciplinari da parte della società che non intende percorrere la strada di tipo repressivo ma che vuole comunque richiamare la squadra ad un lavo-

ro quotidiano più attento per mettere a punto quelle piccole e grandi distrazioni che sono state pagate nelle ultime settimane a carissimo prezzo da Longobardi e soci. Matera a questo punto non può più sbagliare, nè in casa e nè fuori. Il play off diventa un obiettivo difficile e

lontano ma già sarebbe un grande risultato renderlo nuovamente possibile dopo le prossime due trasferte. Sperando che gli anticipi al sabato portino un briciolo di fortuna in più a questa Bawer. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B Donne Marina Pecoriello: «Tecnicamente e tatticamente perfette»

La Basilia adesso vede i play off CONTINUA la bella corsa nella poule promozione della B d'Eccellenza della Basilia Potenza. Che grazie al 60-52 con cui ha espugnato, sabato sera, l'insidioso campo della Pegaso ha consolidato la sua quarta piazza nel girone D. In quel di Portici si chiedeva ad Aurigemma e compagne una prestazione convincente e convinta, che desse seguito all'ottima esibizione casalinga di una settimana prima col Minibasket Battipaglia. E alla prova del campo le rossoblù di Piero Scarano hanno risposto presenti, mantenendo sempre alta la concentrazione e riuscendo a sfiancare tra secondo e terzo quarto la resistenza di un'avversaria che sul parquet amico ha confermato tutto quanto di buono si diceva sul suo conto. Soprattutto in avvio di partita,

quando le giovani napoletane (rimaste avanti fino al 25-19) hanno creato qualche grattacapo alle lucane. «All'inizio - spiega la presidente Marina Pecoriello - loro hanno puntato molto sulla velocità, ed è stato necessario un po' di tempo per adeguarci e trovare le giuste contromisure, insieme con le migliori soluzioni in attacco. Fatto quello, le cose sono decisamente andate per il verso giusto, e dai secondi dieci minuti in poi le ragazze hanno giocato come meglio non avrebbero potuto. Assicurandosi, dopo essersi portate sul +10 all'intervallo lungo, una seconda parte di gara in discesa». La numero uno della Basilia sottolinea la prestazione corale più che confortante della squadra:

«Siamo stati tecnicamente e tatticamente perfetti. E al di là delle prove super di Carluccio, Crovatto e Stamegna tutte hanno dato il loro prezioso contributo. Del resto sappiamo che è proprio la coesione del gruppo il nostro valore aggiunto, e il feeling che le atlete hanno anche fuori dal campo si sta dimostrando fondamentale per ottenere i risultati dell'ultimo periodo. Lo spirito è quello giusto, e con questi presupposti pensiamo di potercela giocare alla pari con tutti. A cominciare dal prossimo, difficilissimo impegno che ci attende (sabato al PalaPergola) contro il Battipaglia capolista». Luca Carlone sport@luedi.it

Marina Pecoriello

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 47

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

A Dilettanti La nona sconfitta di fila lascia in eredità qualche passo in avanti

«Non possiamo mollare» Capitano della Publisys, Rato, suona la carica dopo il ko di Ferentino LA PUBLISYS Potenza non sa più a quale Santo votarsi. E' questo lo stato d'animo in casa bianconera dopo la sconfitta patita domenica a Ferentino per 79 a 73. L'ennesima capitolazione stagionale non rende merito alla prova dei bianconeri capaci di tenere testa ai laziali recuperando anche un passivo di tredici lunghezze e giocando la partita fino alle battute conclusive. La prova dei bianconeri è stata davvero caparbia, in pochi anche a Ferentino non sanno spiegarsi le ragioni di una classifica così avvilente. La certezza in seno al clan lucano è il ritorno di Ruggeri che coincide praticamente con le due gare consecutive che la Publisys Potenza giocherà al Pala Pergola, la prima in programma domenica prossima quando la compagine di Cesare Ciocca affronterà il Sant'Antimo, prima di affrontare tra due domeniche alle 21 il Molfetta nella sfida senza appello per il futuro stagionale della Publisys. Risultato a parte quello che rende forse meno plumbeo il futuro del complesso di Ciocca è stato l'atteggiamento in campo. Aver recuperato tredici punti di scarto ad una signora formazione, qual è il Ferentino di Massimo Friso rappresenta sicuramente un punto a favore del team capitanato da Antonino Rato. Le recriminazioni non mancano, il quintetto potentino ha chiuso in testa la prima frazione di gioco mettendo sovente in crisi le alchimie tattiche e le strategie di Ochoa e compagni. Una prestazione quella offerta a Ferentino che rende più confortante il quadro della situazione. Il campionato finora ha riservato solo amarezze ai colori bianconeri, ora servirà dare uno scossone capace di garantire fluidità e raggiungimento degli obiettivi stagionali. Il quintetto di Ciocca ancora una volta ha pagato dazio alle non perfette condizioni generali di alcuni atleti, in primis Carrichiello e Antrops reduci da una settimana d'inferno. Ad analizzare il confronto perso dai lupacchiotti potentini a Ferentino è il capitano Antonino Rato che ha espresso la sua valutazione sul match: “Abbiamo giocato una buona partita, ci siamo espressi bene, lottando e dando l'anima, tutto questo senza il nostro lungo Ruggeri, ciò rende ancor più l'idea della bella prestazione offerta dalla squadra. Ora dobbiamo

Il capitano della Publisys, Antonino Rato

lottare e continuare la nostra rincorsa verso la salvezza”. Il giocatore reggino parla del gioco offensivo: “Rispetto alle precedenti partite abbiamo giocato meglio in attacco, siamo stati più fiduciosi dei nostri mezzi, ora non possiamo mollare”. L'atleta della Publisys si sofferma sulla reazione d'orgoglio dimostrata dalla squadra nella fase centrale e finale del confronto: “Siamo stati bravi a recuperare tredici punti di scarto. La nostra reazione è stata positiva, nell'ultimo quarto il Ferentino ha sofferto la nostra intensità di gioco”. Ora lo sguardo del capitano è rivolto alla sfida di domenica contro il Sant'Antimo: “Con i campani i due punti saranno decisivi. Dobbiamo vincere per giocare la sfida chiave con il Molfetta con la massima serenità”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

serie

D Lucana

D Sconfigge la capolista Pielle

CLASSIFICA

E’ super Salandra POTENZA - Il big-match è del Salandra. La squadra di Daraio vince, senza faticare neanche troppo, al PalaSassi di Matera lo scontro al vertice con la Pielle e si candida, prepotentemente, ad un posto per la C2. C’è equilibrio solo nei primi minuti, poi arriva l’accelerata degli ospiti, parsi, oggettivamente, squadra fuori categoria per come sono usciti rinforzati dal mercato di Gennaio, non rendendo forse neanche tanto merito alla comunque positiva prestazione dei giovani piellini, capaci di risalire fin dal -28, grazie ad una serie di triple, ma senza riuscire ad impensierire ulteriormente lo strapotere ospite. La Pielle resta quindi capolista, con due punti di vantaggio e lo scontro diretto complessivamente a favore(+4 di differenza canestri), ma la squadra della collina materana ha, di fatto, vinto il suo primo scontro al vertice della stagione, dando dimostrazione di quadratura e solidità e di poter arrivare fino in fondo. A quota 16, oltre proprio alla squadra di Daraio, si è inserita la Virtus Matera, grazie a quattro punti ottenuti in due giorni. Dopo il vittorioso recupero contro la Lepore, la Virtus si è ripetuta, nonostante le assenze di Losco e Grassani e Merletto in panca solo per onor di firma, anchea Vietri, “casa” occasionale della Pall. Valdagri, soffrendo forse giusto un

Visceglia e Castellano protagonisti della vittoria del Salandra

po’ più del dovuto e dando la sterzata decisiva nell’ultimo quarto. Il derby di Potenza è, invece, appannaggio della Renudo Vito Lepore, che riscatta il -32 dell’andata e batte un Ciumnera frenato dalle imperfette condizioni fisiche di alcuni dei suoi uomini più importanti. Gara in equilibrio solo nel primo quarto, prima del controllo abbastanza saldo dei neri nella seconda parte del match. Infine, stante il turno di riposo dell’Olimpia Melfi, vince come da pronostico anche la Fingap Invicta(raggiunto il Ciumnera a quota 12 in classifica), che si impone sul campo di Genzano. La squadra di Luongo gioca una gara senza cali di concentrazione, imprimendo il suo ritmo fin dal primo quarto e limitandosi a gestire il prosieguo del match fino al +24 finale. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Quattro uomini in doppia cifra per la Virtus VALDAGRI VIRTUS MT

53 60

PALLACANESTRO VALDAGRI: Campaiola 16, Botta 13, Aumenta 3, Pascale 3, Durante 7, Sabia 7, Di Sia, Albano 4. CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Galante 10, Buono B. 2, Buono R. 3, Sabino 15, Clemente 12, De Gioia 12, Elettrico, Carlucci 6, Merletto n.e. All. Conterosito. ARBITRI: Larocca e Brienza di Potenza. PARZIALI: 15-13, 2626, 40-43, 53-60

Al Genzano non basta Beccasio

Il derby di Potenza alla Lepore

GENZANO INVICTA

LEPORE CIUMNERA

72 96

VITO LEPORE GENZANO: Manniello 8, Marcoppido, Di Stasi, Linzalata 7, Ciola 12, Romanelli 4, Zotti 7, Beccasio 25, Menchise 6, Caputo 3. FINGAP INVICTA: Caterino 6, Di Capua 16, Fanelli 24, Palazzo 10, Cerverizzo V. 12, Zonni 4, Pecoraro 2, Cerverizzo E. 17, Calabrese 5. All. Luongo ARBITRI: Mancino W. E Mancino D. di Potenza PARZIALI: 10-26; 2545; 41-71; 72-96

73 68

RENUDO VITO LEPORE: Rubino 8, Lasorella 12, Molinari 24, Galella 21, Pisani 4, Gilio 2, Santoro G. 2., Rongo, Cataldo, Santoro V. CIUMNERA: Auria 19, Villano 8, Sabina 4, De Cunto, Guglielmi, Saponara 20, Cilumbriello 2, Urciuoli 5, Paggi S.10, Di Virgilio. All. Montemurro ARBITRI: Racanelli di Matera e Maruggi di Melfi PARZIALI: 21-24, 4635; 57-48; 73-68.

Castellano è il miglior marcatore PIELLE SALANDRA

69 85

PIELLE MATERA: Gaudiano 15, Losito 3, Marcosano 2, Vignola 14, Acito 3, De Bartolo 3, D’Ercole 12, Racanelli 6, Coretti. All. Costrufo. SALANDRA: Castellano 24, Lauria 16, Scandroli 13, Tosti 2, De Angelis 19, Visceglia 11, Lepenne, De Marinis, Noviello. All. Daraio. ARBITRI: Marone Cuccovillo di Bari. PARZIALI: 17-27, 30, 41, 40-65, 69-85.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

48 Sport


La formazione della Bbc Bernalda (foto tratta da www.cestisticabernalda.it)

B Dilettanti Premiata l’ostinata fiducia del tecnico Claudio Vandoni

Bbc, salvezza quasi in tasca La vittoria col Bari mette il Bernalda in una situazione tranquilla BERNALDA - Le vittorie più entusiasmanti sono per i giocatori proprio quelle più sudate e per i tifosi quelle più sofferte, esattamente come è accaduto nella sfida tra BBC e Bari. Ad inizio dell'ultimo quarto nessuno avrebbe scommesso un euro bucato su una affermazione del team lucano, pur con qualche speranza legata al fatto che il Bari sembrava sì irraggiungibile ma che nello stesso tempo la squadra pugliese non sembrava capace di sferrare il colpo decisivo del ko. Va riconosciuto che fra tanto scetticismo diffuso c'è stato qualcuno che ha creduto ostinatamente nel successo, ovvero coach Vandoni che, in base alle testimonianze di chi gli era vicino, ha continuato a profondere calma e suggerimenti ai suoi come se sapesse che prima o poi il sorpasso ci sarebbe stato e sarebbe stato decisivo. Gli si potrà anche addebitare qualche scelta non condivisa dal pubblico e qualche presunto errore, cose normali per un comandante in panchina, ma non si può negare che il tecnico romano sia il primo tifoso della sua squadra e il più convinto sostenitore delle sue potenzialità, nonché il più accanito difensore delle scelte societarie e tecniche fatte ad agosto e del progetto voluto a Largo S. Donato. Ma, tornando al match con i biancorossi e a costo di apparire ripetitivi sul personaggio, non si può sottacere la prova statuaria di Marinelli, questo lungagnone di Senigallia, accolto con molto scetticismo e fattosi notare inizialmente per la sua debordante capigliatura rasta, che non solo risulta top scorer dell'incontro (18 punti) per i suoi colori e secondo in assoluto dietro il Conti-monstre cussino (25 punti, 67% da due, 50% da tre e 83% dalla lunetta), ma è l'mvp della serata con un fantastico 23 di valutazione cui deve inchinarsi lo stesso bomber barese con il suo 16 superato anche da un ottimo Gaeta con 20. La novità è però un'altra, cioè i 16 punti di Basili (uniti ad un buon 14 di valutazione) che portano finalmente all'attenzione della cronaca

B Dilettanti Preoccupano le condizioni di Corvo

Corporelle in ansia BASKET GIOVANILE Gli undici punti di Aristi che aiutano l’italia a battere la Germania UNDICI punti, 5/9 da due, 0/5 da tre, 8 rimbalzi. E' stato questo il rendimento di Aristide Landi nella sfida vinta dall'Italia a Konya nel corso del Torneo Telekom contro la Germania per 62 a 61, svoltasi domenica mattina. Il contributo di Landi è stato decisivo per il successo della nazionale azzurra under 16. Il migliore degli italiani è stato Vittorio Tessitori autore di 12 punti con 6/8 da due e 7 rimbalzi. Anche contro la formazione teutonica tenuta a galla da Marin e Daubner, autori di 15 punti a testa la prova del talento potentino è stata di alto profilo. La nazionale azzurra ha dunque ottenuto, grazie al successo colto ieri mattina il quinto posto al termine di una manifestazione estremamente difficile e complessa sul piano tecnico. L'esperienza di Landi è stata davvero fantastica, l'atleta potentino, ormai astro nascente del basket nazionale sarà protagonista in altre manifestazioni agonistiche durante la sua carriera. Di questo ne sono convinti tutti gli addetti ai

Claudio Vandoni

un ragazzo giovane e schivo che, pur partendo dalla panchina, si è fatto trovare quasi sempre pronto a dare il suo contributo; così come sarà stato piacevole per i deliranti tifosi lucani scoprire le virtù cestistiche di Benenati, altro ragazzo che non ha avuto molte occasioni di mettersi in evidenza e che solo ora comincia a mostrare le sue qualità dopo aver scontato il ritardo nella preparazione causato dal suo arrivo posticipato rispetto agli altri. Insomma piacevoli scoperte e lodevoli conferme nel team ionico, unitamente alla constatazione che i trascinatori come Russo e Delli Carri anche in una serata non felice al tiro sanno rendersi utili tirando fuori sudore e spirito di sacrificio a iosa. Tutto bene, dunque? Diciamo che tutto è bene quel che finisce bene, senza esaltarsi troppo per una vittoria bella ma sofferta più del dovuto, e senza minimizzare la vera forza di questo gruppo che è la sua coesione; e, soprattutto, senza dimenticare che i due punti, per quanto importanti, non significano salvezza ma che bisognerà lottare ancora a lungo: certamente ora la salita appare un pò meno ripida. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Pino Corvo

POTENZA - Per recuperare, in ottica play off, i due punti persi in casa sabato scorso con la Viola Reggio Calabria, è necessario che la Corporelle vinca, oltre alle tre gare in casa che restano da giocare, anche una in trasferta. E l'occasione per fare questo è subito a portata di mano. Infatti domenica prossima il quintetto di Paternoster sarà impegnato a Bari con il Cus. Una squadra, quella barese, che dopo la sconfitta subita a Bernalda nell'ultima giornata, vede inesorabilmente assottigliarsi le possibilità di evitare l'ultimo posto della classifica che significa retrocessione nel campionato inferiore. E, sicuramente, considerando che il morale dei baresi non è proprio al massimo, la Corporelle può approfittarne per tentare il colpaccio e rimettersi in carreggiata per i play off. Intanto è abbastanza serio l'infortunio occorso a Corvo nel corso del primo tempo. Il giocatore accusa una forte distorsione alla caviglia con interessamento anche del ginocchio rimasto

contuso nella cadura che lo ha costretto a non poter più continuare la partita con la Viola. Il capitano della Corporelle osserverà completo riposo ma le possibilità di un suo recupero per Bari non sono molto elevate. Ad ogni buon conto le sue condizioni saranno verificate giorno per giorno per vedere se il tutto si può assorbire in pochi giorni in modo da permettergli di essere disponibile. Da oggi la squadra riprende gli allenamenti con la testa rivolta all'impegno con il quintetto di Rusconi. Non è il momento di abbassare la guardia ma di reagire subito. E questo il pensiero della società esplicitato dal direttore sportivo Dino Viaggiano: “Certo, la sconfitta con Reggio Calabria è stato un duro colpo nel cammino di avvicinamento ai play off. Però non dobbiamo assolutamente abbatterci in questo momento cruciale del campionato. E già domenica a Bari dobbiamo dare segnali di reazione forte per uscire con i due punti. Speriamo solo di poter contare su

Corvo per questa sfida molto importante. Dobbiamo ritrovare gli stimoli e la concentrazione che ci hanno permesso di iniziare alla grande il girone di ritorno. Perché sono convinto che la squadra, come ha dimostrato anche con la Viola per lunghi tratti, possa essere in grado di offrire una grande prestazione domenica prossima. E' chiaro che in questa fase cruciale della stagione regolare tutti dovranno dare ancora di più di quanto dato finora perché l'approdo alla fase play off è possibile ed ampiamente alla nostra portata. Anche se adesso ci dobbiamo guardare anche da un avversario in più che è il Martinafranca. La società crede fermamente nei mezzi del roster e siccome mancano ancora sette giornate da giocare, i giochi sono ancora completamente aperti”. Fiducia, dunque, ma c’è anche da serrare i ranghi per centrale l’obiettivo. Rocco Sabatella sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 49

Martedì 9 febbraio 2010


Martedì 9 febbraio 2010

C1 girone A A spianare la strada verso la vittoria è la doppietta di Martelli

Calcio a 5

Colpo grosso del Tricarico Paradiso e compagni violano il campo del Marmo Venosa C2 girone A Il Real Corona Rionero batte lo Sporting Murese

Mazzucca pesca il jolly SP.MURESE R.C.RIONERO

7 8

SPORTING MURESE: Nardiello, Marolda F., Bianchini, Fusco, Magro, Marolda V., Barile, Frassino. Dirigente accomp. Fusco F. REAL CORONA RIONERO: Di Lucchio, Montedoro, Faretta, Brienza, Rosiello, Ramunno, Capobianco, D'Urso G., Mazzucca. All. D'Urso A.Brienza C. ARBITRO: Genovese di Potenza RETI: p.t. 7' e 23' Frassino, 24' Bianchini, 27' Fusco, 9' Faretta, 4' e 14' Capobianco, 13' D'Urso; s.t. 3' Fusco, 13' e 28' Magro, 14' Capobianco, 27' e 33' D'Urso, 29' Mazzucca. MURO LUCANO - Importante affermazione in trasferta del Real Corona Rionero dei mister Antonio D'Urso e Carmine Brienza nella 19^ giornata del campionato lucano di Calcio a 5 di serie C - girone A. Una vittoria fortemente voluta dai rioneresi e centrata con una rete di scarto nei minuti di recupero grazie ad una prodezza del giovane Giovanni D'Urso, che nel corso della partita ha messo a segno una tripletta così come l'esperto Roberto Capobianco, il tutto supportato dalle reti di Faretta e di Mazzucca. Una partita dai forti toni agonistici giocata a tutto campo da entrambe le formazioni e che ha visto prevalere ora l'una ora l'altra squadra. L'inizio della gara è favorevole agli ospiti che al 4' si portano in vantaggio con Capobianco, che apre le marcature. Tre minuti dopo Frassino rimette tutto in parità per i padroni di casa che poi subiscono il raddoppio ospite al 9' con il gol di Faretta. Insistono i rioneresi che si portano sul 4 a 1 con le reti di Giovanni D'Urso al 13' e di Capobianco al 14'. Superato lo choc i muresi reagiscono con veemenza tant'è che negli ultimi sette minuti

della prima frazione di gioco si riportano in parità con le reti al 23' di Frassino, al 24' di Bianchini e al 27' di Fusco. Nella ripresa il Real Corona Rionero cede le redini del gioco ai locali ritornati in campo molto determinati sviluppando buone azioni con tiri finali anche dalla distanza. Infatti i locali passano in vantaggio al 3' con la rete di Fusco e portano a sei le reti al 13' con Magro. Sotto di due gol gli ospiti non ci stanno e reagiscono con un ottimo gioco di squadra accorciando subito le distanze al 14' con Capobianco per i rioneresi che poi al 27' agguantano il pareggio con Giovanni D'Urso. Un

minuto dopo nuovo vantaggio dei locali al 28' ad opera di Magro. Al 29' ci pensa prima Mazzucca a riportare i rioneresi sul sette a sette e poi al 33' allo scadere degli ultimi secondi di recupero il solito mattatore della squadra vulturina D'Urso con un gran tiro su calcio piazzato porta ad otto le reti degli ospiti, che strappano così la vittoria ai locali e portano a casa tre punti veramente preziosi e fortemente voluti dai ragazzi dei mister D'Urso e Brienza, che non hanno lasciato nulla di intentato per conquistare l'intera posta in palio. Michele Rizzo sport@luedi.it

CALCIO A 5

MARMOVENOSA 0 TRICARICO 3 MARMO VENOSA: Gaudeano (Monteverde), Curatella, Perrotta, Gammone, Dipalo, Cacossa, Santarsiero, Melillo, Gaudioso. A disp: Nuzzo,Pepe. All. D'Urso. CSI S.ANTONIO TRICARICO: Passarella, Gagliardi, Castelmezzano, Dionisio M., Martelli, Evangelista, Paradiso, Lacovara, Dionisio D. All: Lacovara. ARBITRO: Fasulo di Potenza RETI:al 9' e 23' Martelli; al 15' Paradiso. VENOSA - Un irriconoscibile Marmo Venosa, privo dello squalificato Pellegrino e con Curatella in campo, perde meritatamente una partita che poteva gestire meglio. Numerose sono state le occasioni da gol per i padroni di casa, che

serie

C1

CLASSIFICA

hanno concluso spesso fuori porta, ma che hanno trovato in Passarella, un muro impenetrabile. Da rivedere tutta la squadra, per mister d'Urso ci sarà tanto da lavorare. Non è possibile subire due gol fotocopia su lungo lancio del portiere! La cronaca. Dopo una fase di studio, al 2' Martello, servito da Paradiso, non aggancia da due passi dalla porta. Al 3' Paradiso, una vera sicurezza in porta, a differenza del suo collega avversario), blocca una forte conclusione di Perrotta, servito da Gammone. Al 4' Gammone, lanciato da Melillo, manda oltre la traversa. Gaudeano neutralizza prima della conclusione Gagliardi. Melillo, nella replica, manda alle stelle e subito dopo, decentrato, invece di passare al centro a Perrotta, tira addosso al portiere. Al 6' Paradiso, servito da Dionisio M., manda fuori. Al 9' va in vantaggio il Tricarico: su lungo lancio del portiere, Martelli tutto solo in area avversaria anticipa il portiere, uscito in ritardo, e di testa mette dentro. Risponde Perrotta con un tiro centrale, poi è Dionisio M. ad impensierire il portiere che para in due tempi. All'11' miracolo di Passarella, che toglie palla dai piedi di Cacossa, ben servito da Gammone. Al 13' altro lungo lancio di Passarella per Gagliardi, davanti la porta avversaria, che non aggancia. Al 14' Gaudioso perde palla a centrocampo, Gaudeano deve compiere un miracolo per deviare il tiro di Dionisio M. Al 15' raddoppia il Tricarico: su angolo di Castelmezzano, Paradiso tutto solo, mette dentro. Bravo Passarella a deviare due conclusioni ravvicinate di Gammone e Cacossa. Al 17' è ancora Passarella a dire no ad una conclusione ravvicinata di Cacossa, che aveva rubato palla a Paradiso. Attacca il Marmo, ma le conclusioni sono sventate da Passarella che al 20' para su Gaudioso e subito dopo su conclusione ravvicinata di Melillo. Al 23' giunge il terzo gol per gli ospiti, fotocopia del primo: Lungo lancio con le mani di Passarella per Martelli, in area avversaria, che di testa mette dentro. Al 25' tiro ravvicinato di Gagliardi, deviato dal portiere.

Nico Martelli

Al 27' Dipalo subisce fallo, era il sesto, invece di tirare il tiro libero, Gaudioso rimette in gioco su punizione (è evidente la tensione che regna in questa squadra). Al 28' e 29' Gammone e Melillo da pochi passi tirano addosso al portiere. Al 32' Perrotta, pressato dal portiere, manda fuori e subito dopo spedisce fuori, da pochi passi. Attacca il Marmo, ma non concretizza. Gammone, Melillo e Gaudioso sbagliano assist e conclusioni. Al 35' Passarella dice no ad un forte tiro di Perrotta. Risponde il Tricarico con Dionisio D. e Martelli e Gaudeano si fa perdonare gli errori dei due gol. Dipalo davanti la porta si fa deviare il tiro. Al 43' Melillo davanti la porta si fa parare il tiro. Al 46' Dionisio M. davanti la porta, a portiere battuto, salva sulla linea una forte conclusione di Cacossa. Al 47' e 48' alla conclusione Gaudioso e Melillo, tiro deviati in angolo dall'onnipresente Psssarella. Al 50' Cacossa mette in angolo si conclusione ravvicinata di Gagliardi. Al 51' Cacossa per Melillo, che da due passi, non centra la porta. Al 53' il Tricarico in vantaggio di 3 giocatori, perde palla con Dionisio M. Monteverde para su due conclusioni dei due Dionisio, al 54' Perrotta perde palla davanti la porta e al 56' Martelli, servito da Gagliardi, davanti la porta manda alle stelle. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

50 Sport


B girone F C’è voglia di riscatto dopo la beffa subita con il Fasano

Calcio a 5

Meco, missione impossibile Trasferta in casa dello Scafati per il recupero della terza giornata POTENZA - Con la trasferta a Scafati si chiude il terribile tris di incontri che i bianco rossi Potentini hanno affrontato contro le squadre di testa, Fasano a parte, che al momento conduce questo girone. La Meco, oggi di scena sul campo del PalaOberdan di Scafati contro il Santa Maria per il recupero della terza giornata di ritorno, non giocata per gli impegni della nazionale di calcio a 5, scenderà in campo consapevole della sua forza. Cosciente, determinata, intende portare a casa i tre punti. Per questo impegno in terra campana l'allenatore Roberto Napoli dispone di tutti gli uomini ad eccezione del portiere Galasso, ancora in fase di accertamenti, per la distorsione al ginocchio sinistro subìta con la Mecobil Pese, e del pivot Lioi, fermo ormai da cinque giornate, per il persistere del dolore all'inguine. Potrebbe attingere rilevando qualche elemento dall'Under 21. Dopo le ultime prestazioni - il presidente Colucci e il dirigente Mecca - sono fiduciosi per questa partita - confidano di portare a casa il risultato pieno. Approfittando della sconfitta interna subita dallo Scafati domenica scorsa, che potrebbe aver lasciato uno strascico sul morale dei campani, scivolati dopo questa sconfitta al settimo posto in classifica con un'altra gara da recuperare. Lo “scippo” subito negli ultimi secondi contro il Fasano, la Meco, rigenerata, soprattutto cosciente della sua capacità, farà l'impossibile a non concedere nulla agli avversari di turno. Il portiere Cascone, contro il Fasano ha raccolto un'ammonizione per aver esultato - secondo i direttori di gara - in modo eccessivo. Sarà d'esempio ai compagni che dovranno esultare moderatamente ogni volta che gonfieranno la rete. Sotto lo sguardo vigile dei dirigenti Mecca e

Il tecnico Roberto Napoli

Colucci la preparazione per questa gara non si è fermata nemmeno davanti al giorno di festa. Domenica tutta la squadra con il tecnico in testa si è allenata regolarmente preparando nuovi schemi atti a sorprendere per sconvolgere le contrapposizioni degli avversari. Lo stato di forma dell'argentino Sabia, con i compagni di reparto, che vanno in rete con disinvoltura, sfoci in quel risultato atteso da lungo tempo, dando soddisfazione alla dirigenza e tutta la tifoseria. Leonardo Martino sport@luedi.it

C2 girone A Sconfitto il Sacro Cuore Venosa

Esultano i Silenziosi SILENZIOSI 9 S. CUORE VENOSA 4

Alla fine la spunta l’Avis Vietri di Zirpoli AVIS VIETRI STATT PZ

SILENZIOSI: Lorusso, Lotito, Faggiano, Luongo, Mirabile, Gastone, Rizzi, Tancredi, Marsico, Abriola. All: Marcogiuseppe D. SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia (Di Nardo), Mancusi, Papa, Checa, Paulangelo, Briscese, Martone, Manieri, Dinardo. All: Martone V. ARBITRO: Giannella R. di Matera RETI: Rizzi (4), Luongo (2), Mirabile (2), Lotito (S). Paulangelo, Checa, Papa, Briscese (SCV). NOTE: Espulsi: Checa (SCV). POTENZA - I Silenziosi travolgono il Sacro Cuore Venosa infliggendogli una sonora sconfitta al termine di una gara di livello tecnico e agonistico superiore agli avversari; avanzano senza mai abbassare la guardia, fino al triplice fischio finale del direttore di gara Giannella di Matera, che ha concesso tre minuti di recupero ed espulso al 53' il venosino Checa per contestazioni nei suoi confronti. L'incontro è dominato dai padroni di casa, con una impostazione tattica che ha sorpreso Martone e compagni; nonostante questi abbiano tentato in tutti i modi di abbattere il pesante passivo, battendo ben 10 calci d'angolo contro i 2 dei Silenziosi, non sono riusciti a sopraffare i loro avversari. L'incontro fondamentalmente corretto, non ha fornito spunti tali da poter evidenziare fatti incresciosi tra i contendenti, prova ne è l'onestà sportiva del numero uno ospite, facendo assegnare un angolo non rilevato dal direttore di gara. Prima che Mirabile al 5' sblocchi il risultato, chiudendo una triangolazione Faggiano-Rizzi; Mancusi, Martone e Paulangelo del Venosa, non riescono a superare Lorusso, bravo, devia sul palo il tiro di quest'ultimo e

C2 girone A Papa e Nappi decisivi con lo Statt

Qui accanto il Sacro Cuore Venosa e sotto i Silenziosi Potentini

vede sfilare fuori gli altri tentativi. Ci prova Faggiano per i padroni di casa, ma Scatamacchia si stende deviando la conclusione in angolo. Non può far nulla al 12', 16' e 19' di fronte a Rizzi e Lotito. Rizzi lo infilza con un sinistro imparabile, poi triplica su passaggio di Mirabile. Lotito intercetta un dialogo Paulangelo-Papa portando a 4 le reti. Gli ospiti si riversano in attacco con Briscese, Martone, Checa e Papa senza riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Ancora Paulangelo, ma Lorusso non si fa sorprendere aiutato anche dai compagni di reparto,

vigili su ogni iniziativa avversaria. Dal 37' al 49' i Silenziosi portano a sette le marcature con Luongo (conclusione da centro campo e servizio di Lotito), Rizzi (altro sinistro sotto l'incrocio); il Venosa con Paulangelo (azione personale) e Checa in contropiede. Si rianimano gli ospiti malgrado l'uomo in meno, ma capitolano nuovamente di fronte alla regia di Faggiano che manda in rete Rizzi e Mirabile. Sul finire, Lorusso para con i piedi un tiro di Mancusi, e nei minuti di recupero, Papa e Briscese accorciano le distanze fissando il punteggio definitivo sul 9-4 l.m.

9 6

AVIS VIETRI: Pitta, Zirpoli, Papa, Caputo, Pantalena, Nappi, Macellaro R. All. Zirpoli STATT: Galasso, Lorusso, Scavone, Di Lello, Tucci, Sparviero, Di Benedetto, Ponzo, Montano, Nolè, Salicone, Somma. Dir. Acc. Gerardi ARBITRO: Masoumi-Lari Abbas di Potenza RETI: 3' Scavone, 13' Montano, 36' Ponzo, 54' Nolè, 56' Salicone, 59' Lorusso (S), 17',46',52' e 58' Macellaro R., 21', 50' e 61' Nappi, 42' Papa, 57' Caputo (V) NOTE: Ammoniti Lorusso e Sparviero (S), Caputo, Pantalena e Mac. R. (V). Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Dopo una splendida partita molto combattuta e con un continuo batti e ribatti, il Vietri di mister Zirpoli coglie tre punti importantissimi in chiave play off contro l'ultima della classe, l'Asd Statt, con il punteggio di 9 a 3. Davvero una bella partita, con i potentini che hanno dimostrato di non meritare affatto l'ultima piazza. Ospiti in vantaggio già al 3': Montano per Sparviero, gran botta dal limite e gol all'incrocio. Mentre il Vietri coglie un palo con Pantalena, gli ospiti al 13' raddoppiano con Montano, in contropiede su assist di Salicone. Si sveglia il Vietri e al 17' Pantalena viene atterrato in area dall'estremo Galasso, che para il rigore a Macellaro R., e nulla può sulla ribattuta dell'atleta vietrese. Il Vietri agguanta il pareggio al 21', la difesa lancia Nappi che da solo, dal limite dell'area, sigla il pareggio all'angolino (2-2). Il primo tempo si chiude sulla parità. Al 36' splendida azione di prima degli ospiti: Montano per Salicone e tiro finale di Ponzo all'angolino per il 3 a 2 ospite. Ma il Vietri non ci sta. Sale in cattedra il portiere ospite Galasso, che in cinque minuti si esibisce in tre splendide parate su Pantalena, Papa e Macellaro R. Ma nulla

Giuseppe Nappi dell’Avis Vietri

può Galasso al 42', sulla gran botta da centrocampo di Papa che s'infila all'incrocio (3-3). Al 44' Sparviero colpisce un palo e dopo due minuti il Vietri effettua il sorpasso con Macellaro R., bravo ad insaccare in contropiede una palla recuperata da Zirpoli in difesa. Al 50' comincia lo show del Vietri: tiro di Macellaro R. e sulla ribattuta Nappi insacca (5-3). Al 52' Macellaro R. riceve palla dalla difesa, stop, si gira e infila all'incrocio per la sesta rete (6-3). Ospiti rientrano in partita al 54': tiro di Ponzo e Nolè insacca sulla ribattuta (6-4). Mentre Nappi spara di poco alto, lo Statt sigla la quinta rete al 56': Lorusso libera Salicone, botta da fuori area all'angolino (6-5). Ma negli ultimi minuti il Vietri dilaga e annulla le speranze ospiti: al 57' ancora Macellaro R., ribattuta e gol di Caputo dal limite dell'area. Nemmeno un minuto, ed ancora Macellaro R., riceve palla dalla difesa sigla l'ottava rete vietrese con un tiro dal limite. Gol ospite al 59' grazie a Lorusso su assist di Montano, ma il Vietri chiude la partita allo scadere con Nappi, che su assist di Macellaro R., vero uomopartita, sigla la nona rete vietrese dal limite all'angolino. Claudio Buono sport@ludi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 51

Martedì 9 febbraio 2010


RICEVIAMO e pubblichiamo la nota del presidente della società di calcio a 5, Circlo l’Alba Pisticci, Angelo Carriero, in merito alla sospensione della gara di campionato svolta a Senise con il Deportivo. Carriero ha anche provveduto ad inviarci copia del referto medico rilasciato dall’ospedale di Policoro che attesta lo del suo tesserato per cui sono stati riscontrati 30 giorni di prognosi. Siamo costretti, quindi, a raccontare l’ennesimo episodio di violenza su i campi lucani.

Martedì 9 febbraio 2010

Calcio a 5 Il presidente Carriero ritira la sua squadra dal campo dopo l’aggressione

A Senise un episodio di violenza In qualità di presidente della società di calcio a 5 Circolo l'Alba, Angelo Carriero, informo che in occasione di una semplice partita di calcio a 5 valevole per il campionato regionale di serie C2 tra le società Deportivo Senise e Circolo l'Alba presso la tensostruttura del parco dello sport di Senise, dopo 10 minuti di gioco, venivano espulsi due giocatori di entrambe le squadre, e

mentre il mio tesserato si accingeva a lasciare il terreno di gioco, un tifoso della squadra locale lanciava un birillo contro lo stesso provocando escoriazioni all'altezza della mano destra, poi, non contento, entrando in campo colpiva con un calcio lo stesso giocatore. Mentre succedeva tutto ciò, l'allenatore del Senise e il suo portiere tentavano di aggredire lo stesso

giocatore non riuscendoci solo grazie all'intervento di alcuni dirigenti della squadra del circolo alba e del custode del campo. In conseguenza del fatto io decidevo di ritirare la mia squadra in quanto ritenevo non ci fossero le condizioni di tutela tali da garantire l'incolumità dei miei giocatori. Sul posto intervenivano, dopo circa 30 minuti, i Carabinieri della Stazione locale

che prendevano le informazioni necessarie al riguardo. Insomma, senza andare nei dettagli il mio tesserato veniva portato presso l'ospedale di Policoro e veniva dimesso con la prognosi che si invia in allegato. Penso che qualsiasi altra considerazione al riguardo sia priva di interesse. Angelo Carriero presidente del Circolo l’Alba Pisticci

Nicola Di Pede

Karate L’atleta di Sant’Arcangelo si gode l’argento vinto in Turchia

D’Onofrio, conferma europea Oramai non è più una sorpresa vedere il lucano sui podii internazionali ORMAI trema ogni avversario quando sul tatami c'è lui! Giovanissimo di età, dolce nel suo sguardo ma agguerritissimo nel suo sport, l'atleta lucano Francesco D'Onofrio domina fino alla fine anche ad Izmir (Turchia) dove come se non bastasse con autorevolezza afferra un nuovo argento in occasione della 37ª Edizione del Campionato Europeo CA/JU svoltosi dal 5 al 7 febbraio 2010. Della squadra azzurra di cui fa parte da circa unanno, sololui perla specialità kumite nella categoria cadetti offreall'Italia un'invidiabile medaglia d'argento. Per Francesco e tutti gli azzurrini è iniziato a Nettuno (RM), presso l'istituto per ispettori di Polizia di Stato, il Raduno collegiale di preparazione per ladifficile gara in programma. L'allenamento propedeutico al Campionato Europeo si è svolto sotto la direzione dei componenti della Commissione Attività Giovanile composta dal maestro Vito Simmi (presidente), Gennaro Palarico e Santo Torre (componenti). Dello staff si sottolinea anche la presenza attiva del Tecnico Federale Roberta Sodero e dal medico federale prof. Andrea Lino. Tutti gli atleti convocati sapevano della dura prova da sostenere in Turchia ma solo il nostro karateka lucano non si è intimidito totalizzando il punteggio più alto e riuscendo a risalire quel podio più volte scalato anche nel 2009. La sua ammirevole performance sfoderata durante la prestigiosa prestazione allo Sport Hall di Smirne ha solo il rimorso di aver visto sfumare l'oro a pochi secondi dalla fine: dopo l'incontro principa-

Atletica Bene pure Palmisano e Taurisano

Il venosino Marco Gai secondo ad Ancona Prima uscita del 2010 della Scotellaro

Francesco D’Onofrio in Turchia e accanto sul podio

le finito col risultato di 0-0, per decretare e assegnare il titolo europeo, si è reso necessario un nuovo incontro, in seguito al quale l'atleta lucano hasubito l'unicopunto decisivo a suo svantaggio. Sono stati vani i numerosi e faticosi tentativi di rimonta che Francesco ha caparbiamente manifestato, credendo di fare suo quel titolo fino al fischio finale. Già nei minuti interminabili delle eliminatorie, Francesco ha acceso la voglia e la speranza di puntare ad un grosso risultato. Pronto e determinato, impeccabile nella tattica adottata, l'atleta Francesco D'Onofrio si è imposto nettamente su ben cinque avversari lasciati a zero: prima il montenegrino Malisic (3-0), poi il cipriota Cristofi (5-0) e il belga Paglierini (6-0); in semifinale di pool vince lo spagnolo Arenas (5-0) e in finale di pool supera anche il portoghese Se-

queira (6-0), trionfando così per l'accesso alla finalissima contro il campione europeo in carica, l'ungherese D. Szegedi che primeggia su D'Onofrio per un solo punto. Nonostante il curriculum mozzafiato di Francesco, pluripremiato come miglior atleta dell'anno appena conclusosi, era sinceramente improbabile riuscire a sfondare anche agli europei, dove una rigidissima selezione degli atleti in gara fatta in tutti i paesi del nostro continente, lascia sempre poche speranze per chi vorrebbe occupare il podio. Col titolo anche di vice campione europeo, D'Onofrio si colloca in una vetrina di successo indiscutibile, che rende ancora più brillante il medagliere occupato che Francesco stringe ancora fra le mani, grazie al suo impegno, ai suoi sacrifici e alla sua passione un po' ereditata per questa particolare disciplina

che cresce ogni giorno di più. La Federazione Italiana e tutti i suoi componenti, a partire dal Prof. Giuseppe Pellicone, riconoscono in Francesco D'Onofrio le qualità di un piccolo ma grande atleta che seppur in sordina, riesce a far parlare di sé molto spesso e a regalare onore al suo paese in ogni angolo del mondo. Giungono inoltre per Francesco, con entusiasmo e orgoglio, i complimenti da parte del Maestro Zaccaro e da tutti i vertici del settore sportivo e delle maggiori testate giornalistiche che con curiosità ed ammirazione seguono fedelmente il giovanissimo atleta di cui commentano puntualmente i suoi successi. Il campione lucano Francesco D'Onofrio si conferma dunque come vera “bella scoperta” nello sport del sud Italia, in particolare nella Basilicata e dell'Italia nel mondo. sport@luedi.it

Scherma Edoardo Bellino, invece, è l’assoluto protagonista ad Amsterdam

Francesca Palumbo diciottesima a Lione NON CONOSCE sosta l'attività della Società Schermistica Lucana Potenza. Due atleti potentini, Francesca Palumbo e Edoardo Bellino sono stati impegnati a Lione e Amsterdam in due manifestazioni internazionali. Francesca Palumbo, inserita nella rappresentativa under 20 di fioretto femminile è giunta diciottesima dopo aver perso con una fiorettista russa al torneo internazionale di Lione. La gara è stata vinta dall'azzurra Olga Rachele Calissi che ha superato la russa Ivanova per 15 a 6. Al terzo posto si è classificata Alice Volpi. Ottimi i risultati colti dalle altre atlete azzurre in gara. Violetta Piergiacomi è giunta undicesima, Martina Pascucci quattordicesima, Ilenia Orsolini diciassettesima, Stefania Straniero ventesima, Camilla Mancini ventiduesima, Beatrice Monaco ventisettesima, Maria Ludovica Priori trentaduesima, Irene Spezzamonte trentaquattresima, Camilla De Juliis sessantaquattresima. Edoardo Bellino ha invece gareg-

Francesca Palumba

giato ad Asterdam nella categoria giovani under 23 cogliendo il primo posto al termine di una gara valida per un torneo internazionale non inserito nel programma della Federazione Italiana Scherma ma utile agli atleti per gareggiare in tutto il mondo e confrontarsi sul piano agonistico. Bellino ha ottenu-

to il primo posto nella categoria giovani e il secondo nella categoria assoluti, over ventitrè. Un risultato, quello ottenuto dallo schermidore lucano che conferma il lavoro svolto in palestra con i maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo. Il presidente della Società Schermistica Lucana Potenza, Rocchina Esposito ha evidenziato: “Il prestigioso risultato del nostro atleta è davvero importante. Siamo contenti per entrambi gli atleti. Bellino continua a sostenere viaggi a proprie spese in tutta Europa per sostenere gare di grande livello, questo aspetto ci fa capire quanto la passione nello sport conti al di là di qualsiasi risultato”. Il prossimo appuntamento per gli atleti della Società Schermistica Lucana Potenza è fissato per la gara di Matera dove saranno impegnati i componenti della Spada Maschile, fioretto femminile, maschile e Spada Maschile categoria giovani e gara a squadra. f.menonna@luedi.it

Marco Gai in pista

OTTIMI risultati tecnici sono stati conseguiti dagli atleti in forza alla Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera durante il Meeting Nazionale Indoor su pista svoltosi sabato e domenica ad Ancona. Infatti sull'anello dell'impianto marchigiano il debutto per la stagione su pista 2010 non poteva essere dei migliori: il venosino Marco Emilio Gai, figlio d'arte, al primo anno nella categoria senior, ha corso i m 400 piani in 48''81 giungendo secondo e stabilendo il suo nuovo primato personale al coperto. Marco con questa eccellente prestazione ha battuto diversi atleti ben più quotati di lui e prepotentemente si affaccia alla ribalta dell'atletica nazionale prenotando un posto da protagonista ai prossimi campionati italiani assoluti in programma sempre ad Ancona il 27 e 28 febbraio. La gara dei m 400 è stata la più affollata del programma tecnico del meeting ed ha visto la disputa di ben 22 serie con quasi 100 atleti partecipanti; Gai, ancora carico degli allenamenti della preparazione invernale partiva come al suo solito convinto di vincere e passava in testa al primo giro dell'anello anconetano (ricordiamo che la pista indoor misura m 200) con il tempo di 22''4 e teneva la testa fino agli ultimi 10 metri, dove purtroppo veniva superato in volata dal forte atleta dell'Aereonautica Militare, Fiorenzo Moscatelli che andava a vincere con 48''66. Tuttavia i progressi di

Marco Gai sono davvero imponenti, se si pensa che l'atleta venosino, classe 1987, pratica atletica leggera da neanche 2 anni e che quindi, il risultato tecnico la dice lunga sulle prospettive di miglioramento dell'atleta lucano. Soddisfazione è stata espressa anche da suo papà Luciano, accompagnatore alla rassegna di Ancona, nonché grande mezzofondista lucano degli anni 80'. Nella stessa gara da sottolineare gli altri risultati conseguiti dagli atleti lucani; su tutto il sesto posto conseguito da Angelo Palmisano nel salto triplo chiuso con la misura di 14.25; purtroppo è fallito l'attacco alla misura del minimo per la partecipazione ai Campionati Italiani Assoluti. Ancora bella prova è stata quella dello junior Daniele Taurisano che al primo anno di categoria e neo tesserato della Scotellaro ha corso i m 200 in 23''61; davanti al suo compagno di squadra Antonio Zammillo che ha chiuso in 23''78. Infine da segnalare l'ottavo posto di Dibenedetto Giuseppe nella gara dei m 1500 piani corsi in 4'07''55, suo nuovo primato personale al coperto. Prossimo impegno agonistico per gli atleti materani è la disputa del Campionato Regionale Individuale di Corsa Campestre in programma per domenica prossima a Latronico dove sono in palio gli accessi alla finale nazionale del Campionato che si svolgerà il 7 marzo a Formello (Roma).

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

52 Sport


Martedì 9 febbraio 2010

53

A Potenza presentate al pubblico da Raffaele Rizzo le “Patamacchine”

CARNET

Il regno delle macchine inutili

Il ritorno di Ilia Kim nei Sassi

Dieci capolavori dell’immaginazione e dell’ironia in mostra di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - L'ultimo piano della Pinacoteca provinciale di Potenza, in via Lazio, ospita dal 7 febbraio scorso dieci ingegnose “sculture interattive” ispirate alle “macchine inutili” di Jean Tinguely ed alla Patafisica (trait d'union tra “metafisica” e “fisica”) di Alfred Jarry. Sono le “Patamacchine”: opere inventa-lizzate (dopo d'una serie di incontri con adulti e bambini in età scolare ai quali era stato chiesto di associare oggetti a stimoli uditivi, visivi, tattili e gestuali) da Mariangela Tolve e Rossana Cafarelli presso il “Salone dei Rifiutati” dell'Associazione “La luna al guinzaglio”. Questi dieci capolavori dell'immaginazione e dell'ironia sono stati presentati al pubblico domenica scorsa, durante un affollato vernissage che ha visto, tra gli altri, gli interventi del patafisico napoletano Raffaele Rizzo (membro dell'Istitutum Pataphysicum Partenopeo) e della responsabile della Pinacoteca provinciale di Potenza Maria Cristina Caricati. «Le patamacchine esposte - hanno spiegato i curatori della mostra - sono oggetti meccanici costruiti con materiale di scarto o usato, raccattato in piattaforme ecologiche o in soffitte». In particolare, per l'assembramento del materiale esposto a Potenza sono stati utilizzati i Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) insieme a caschi per parrucchieri e phon, schermi tele-

visivi, computer, una macchina aerosol, sellini e manubri di bicicletta, secchi di plastica e cuscini. Sono creazioni dalle molteplici sfaccettature queste patamacchine. Mettono insieme una fervida immaginazione e una grande capacità re-inventiva; il tutto orientato verso finalità ecologico-sociali, in un contesto di “spiazzamento percettivo” che fa della curiosità e della riflessione dell'osservatore qualcosa di automatico quando si trova di fronte alle opere esposte. «L'invenzione delle Patamacchine - hanno spiegato ancora gli organizzatori dell'esposizione - ha seguito un processo creativo partito dall'osservazione d'una realtà caratterizzata da inquinamento e onnipresenza delle realtà virtuali. La mostra è il tentativo di ipotizzare un mondo alternativo possibile. Per questo approda alla Patafisica come progetto d'un universo supplementare a quello in cui ci troviamo, dove vigono le leggi che regolano le eccezioni». Il percorso interattivo della mostra ha una durata di circa 45 minuti. Durante questo breve viaggio i visitatori potranno dapprima incontrare visivamente le sculture (esteticamente molto belle), per poi entrare in contatto con loro, utilizzandole per mettersi in relazione con un altro mondo possibile. La mostra “Patamacchine”resterà aperta fino al 14 marzo prossimo, ogni venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 20, con ingresso libero.

Una delle Patamacchine in mostra (foto Mattiacci)

Il percorso e le opere POTENZA - Un “Viaggiatore materico” ed un “Potenziatore d'autostima”, un “Guarisci pensiero”, un “Catalogatore di sogni” ed una “Stanza delle domande”. Sono soltanto alcuni degli strumenti utilizzabili, da domenica scorsa e fino al 14 marzo prossimo, in quello spicchio d'universo patafisico allestito presso la Pinacoteca provinciale di Potenza. Macchine speciali per viaggiatori che, tra l'angusta fisica e la lontana “metafisica”, gettano il ponte “allucinato” della Patafisica: scienza delle soluzioni immaginarie. Il viaggio in questo territorio affascinante permetterà al visitatore della mostra di dissolvere i cattivi pensieri in un soffio di vento profumato (rivisitazione

contemporanea dei rituali utilizzati dalle fattuchiere lucane per guarire “gli affascinati”); di cancellare i litigi attraverso un'evoluzione del telefono (il pacificaphone) nata per avvicinare persone sentimentalmente distanti; di viaggiare, quando saremo stanchi delle solite mete turistiche, all'interno della materia. Ognuna di queste opere affascinanti ha una fonte di ispirazione: da Meucci a Jung, da Archimede a Marco Polo passando per Velasco e Pirandello, che rendono l'esposizione anche un modo per rispolverare e rinnovare gli studi, l'arte e l'insegnamento d'uomini che hanno fatto della loro vita un concreto esempio di “patafisica applicata”. mic.rus

A MATERA di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - È aperta da fine gennaio nella sede della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi della Basilicata, in via Lazazzera a Matera, la mostra didattica “Le Corbusier, Kahn, Aalto, Mies van der Rohe: Modelli”. Al secondo anno di istituzione della Facoltà, la mostra si pone come primo di una serie di eventi legati all'attività didattica svolta dagli studenti iscritti ai corsi. L'idea è quella di utilizzare lo strumento della mostra didattica, frequente nelle Facoltà di Architettura, come momento di scambio e di confronto sui temi del progetto, non solo tra i giovani allievi architetti che progetteranno le nostre città, ma anche per tutti coloro che a quelle tematiche vorranno avvicinarsi. Allestita nell'atrio della Facoltà, rappresenta il primo step di un percorso di conoscenza svolto dagli studenti iscritti al primo anno nell'ambito del Laboratorio progettuale di Genealogia dell'Architettura che vuole “iniziare” lo studente al mestiere dell'Architetto portato per mano dalla Storia. L'iniziativa coinvolge in un progetto più ampio di collaborazione e cooperazione le discipline della Storia, della Rappresenta-

“Modelli” di architettura in esposizione all’Università

La mostra di architettura (foto Martemix)

zione, dell'Urbanistica e della Teoria e Tecnica della Progettazione. L'attività didattica e la mostra dei modelli è stata coordinata dalla responsabile del corso e del laboratorio progettuale di Teoria e Tecnica della Progettazione, Ina Macaione con il tutor Patrizia Capriotti e dai responsabili del corso e del laboratorio progettuale di Disegno dell'Architettura, Antonio Conte, Maria Onorina Panza e con il tutor Egidio Buonamassa. I modelli tridimensionali realizzati dagli studenti riproducono alcuni progetti significativi di quattro maestri dell'architettura universalmente riconosciuti, Le Corbusier, Louis Kahn, Alvar Aalto e Mies van der Rohe, che attraverso una “Emozione di ragioni”, come recita il motto scelto per la Facoltà di Architettura di Matera hanno affrontato al variare delle condizioni geo-storiche dei contesti la complessità del tema dell'abitare e del progetto. Gli altri docenti e tutor che hanno collaborato al laboratorio progettuale di Genealogia dell'architettura sono Angela Colonna, Raffaella Maddaluno, Sara Valente, Maria Mininni, e Annamaria Gagliardi. La mostra sarà visitabile fino al 18 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 e 30 alle 18 e 30.

MATERA - Ritorna sul palco dell’Auditorium “Gervasio” la pianista Ilia Kim. L’appuntamento è per stasera, alle 21, insieme all’Orchestra Ico della Magna Grecia, diretta dal maestro Xu Zhong, affiancati dall’Ubi Banca Carime e dalla Fondazione Carical.La pianistainterpreterà il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 70, di Rubinstein, dove ritmi dimarcia dolcissimi e amorosi si affiancano ai temi principali, fino a raggiungere un gran finale umoristico. A seguire la Sinfonia n. 8 op. 88 di Dvorak, picco tra gli scritti sinfonici del compositore, è certamente la sinfonia che più risente dei ritmi della musica popolare boema. Ilia Kim, nata a Seoul, inizia a quattro anni gli studi musicali in patria. A undici debutta con un recital nel Sae Jong Arts Centre della sua città natale, che le conferisce un premio per fanciulli eccezionalmente dotati, assegnandole una borsa di studio per recarsi all’estero. Nel 1988 si iscrive nella Hochschule der Künste di Berlino. Segue quindi i corsi per concertisti al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule für Musik und Theater di Hannover e all’Accademia Pianistica di Imola. cultura@luedi.it

Al cinema con “La ragazza che non c’era” POTENZA- Stasera,alle 21, al Teatro Stabile appuntamento con il cartellone della rassegna cinematografica promossa dall'associazione di promozione sociale Zer0971 che apre uno squarcio sui diritti dell'uomo. In programma per quattro martedì consecutivi, la proiezione di pellicole che seppur premiate nei più importanti festival di cinema sono rimaste pressappoco sconosciute al pubblico sia per una cattiva distribuzione e, soprattutto, per le tematiche trattate. Il film in programmazione è "Tulpan-La ragazza che non c'era" di Sergei Dvortsevoy. Con: Ondas Besikbasov, Samal Esljamova, Askhat Kuchencherekov, Tolepbergen Baisakalov. Genere: drammatico. Durata 100', Produzione: Germania, Kazakistan 2008.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura&Spettacoli


Martedì 9 febbraio 2010

Anche la Basilicata nel cd della Warner dedicato alla musica popolare

PERSONAGGI

Viaggio in note tra i “Dialetti d’Italia”

J-Lo sbarca all’Ariston

C’È ANCHE la Basilicata nella doppia compilation con i più famosi brani popolari e dialettali della storia dellamusica italiana chela WarnerMusic pubblica il 12 febbraio, per la prima volta,prendendo spunto dall'appassionato dibattito riguardante la possibilità di presentare al Festival di Sanremo canzoni in dialetto. Il doppio cd, 46 canzoni, ripercorre, regione per regione, in un ideale viaggio dal nord al sud della nostra penisola, canzoni, cori, danze ed inni di tutt'Italia. Dalle Alpi (Montagne del me' Piemont, La pastorala, Il cjalzumit, La Valsugana) alla isole (Non potho reposare, Ciuri ciuri, Vitti 'na crozza), dalla pianura padana (L'uva fogarina, La bella Gigogin, Sciur padrun da li beli braghi bianchi) al meridione (Calabrisella, Malafemmena, 'O surdato 'nnammurato e la lucana Lu scuarpare) e al centro (Vola

La copertina del cd

Vola, Tanto pe' cantà), le voci di cantanti e interpreti di tutte le epoche accompagnano in un viaggio nel cuore delle più belle melodie della grande musica italiana e nei ricordi di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. La scelta delle registrazioni spazia nel tempo, dagli anni '30 agli anni '70, radunando un eterogeneo cast di artisti : Rabagliati, Boni & Latilla, Lauzi, Casadei, Villa, Modugno, Califano, Rondinella, Cinquetti, Farassino, il Maestro Pregadio, Ranieri, Taranto, Spadaro, Vanoni, Profazio, il Quartetto Cetra, Rascel, i Ricchi & Poveri, Santagata e tanti altri. Come bonus track due straordinari testi in napoletano e in genovese recitati rispettivamente da Totò ('A livella) e da Gilberto Govi (Ma se ghe penso). cultura@luedi.it

Dopo Arisa un altro lucano pronto a spiccare il volo da Pignola

Flavio in arte Kydas nuovo talento del pop di FRANCESCO LAREGINA PIGNOLA - Voci nuove, energie positive continuano ad affacciarsi nel mondo della musica. Nascono ogni giorno in Basilicata talenti in grado di “sfondare” sul grande palcoscenico. Giovani ragazzi, talenti naturali, qualche bluff sicuramente, ma anche tanta ottima produzione. Fra gli astri nascenti, fra le ultimissime novità spicca e con grande merito ungiovane ragazzonativodi Potenza e residente a Pignola, si chiama Flavio Di Iorio e sarebbe bene appuntare questo nome, perchéprima o poi qualcosa succederà. Ha vogliadi sfondare,divincere una sfida conto gli scettici, i falsi profeti della musica, quelli che ridevano di Arisa, del trio la Ricotta, e ancora prima quelli che hanno dichiarato i “niet” nei confronti di tanti artisti, mai esplosi ma bravissimi che non hanno avuto la fortuna di ricevere protezioni dai mamma santissima dello spettacolo. Gli esempi sono tanti, innumerevoli: da Enzo Cianci che quando suona la chitarra sembra bere un bicchiere d'acqua, alle Voci di Sally che quando “attaccano” Bocca di Rosa mandanoin estasichi li ascolta. Tutta gente con talento vero, tutta gente ignorata da una politica distante dallo spettacolo anni luce. Insomma, la Basilicata sconta l'ignoranza di una classe dirigente in grado di indicare la dritta a tanti aspiranti cantanti, attori, poeti. In questo

Kydas

scenario in verità molto deprimente, si muove Flavio Di Iorio, in arte Kydas. Da quando fai musica? Dove, come e quando ti sei accorto di essere portato per le sette note? «Avevo otto anni. All'epoca mio padre regalò una pianola in occasione del compleanno di mia sorella, fu amore a prima vista. Quello strumento mi attirò così tanto, che diventammo comple-

mentari uno dell'altro. Lì accennai le prime note, su quella pianola ho iniziato a suonare pezzi famosi e meno famosi, su quei tasti inizia il mio percorso musicale». Chi è Flavio Di Iorio in arte Kydas? «Ilnome nonha unsignificato particolare. Mi piace è orecchiabile e si ricorda facilmente e oggi è importante ricordare, forse è il primo dei comandamenti per chi vuole

volareinalto. PerilrestoFlavio è solo un trentenne, residente a Pignola, nativo di Potenza, che lavora, e che si diletta a scrivere musica, quando l'anima è predisposta. Un trentenne come tanti, con una particolare passione per le sette note». Sì d'accordo, ami la musica, tutti amano la musica, ma la tua che dialetto parla, a chi ti ispiri? «La musica è ragione di vita. E' bella in tutte le sue sfumature, da qualunque angola la vedi. Credo di amare in maniera particolare la musica pop, il rock melodico e anche quello da discoteca. Alla fine questo trinomio rispecchia proprio il mio carattere». Quali sono gli ingredienti della tua musica? Insomma quali componenti spiccano rispetto ad altri? «Amore con la A maiuscola. Canto l'amore e lo farò sempre, a costo pure di diventare banale. Ognuno di noi ha dei sentimenti, degli affetti, ognuno li esprime come meglio crede, io li traduco in musica e sto bene con la mia musica, mi sento realizzato, mi emoziono e spero di emozionare anche il pubblico. Oggi c'è bisogno di amore, forse mai come in questo momento la gente avverte l'esigenza di amare. Viviamo un'epoca dove non vi sono certezze. La musica fa sognare ed è proprio quello che io desidero». Rock, pop, melodie hanno avuto interpreti di spessore mondiale a chi si ispira

Kydas? «Al re dei re del pop di ogni tempo e di ogni punto cardinale: Michael Jackson naturalmente. Quando lo sento cantare Billie Jane vado fuori di testa. Ma anche in Italia trovo che Vasco, Ramazzotti, Mango, Baglioni siano veri e propri geni della musica». Dei tuoi colleghi lucani cosa mi dici? «Sono splendidi, unici. Cantiamo tutti l'amore, verso la propria compagna e verso la gente. La Basilicata è un territorio di incredibile bellezze, unica nel suo genere. Dovremmo esserne orgogliosi e cantarla sempre. Amo la mia terra e la mia gente. Mai la tradirei, neppure sotto tortura». Parliamo del futuro. Programmi? Impegni? Novità? «Sono alle prese con l'ultimazione del mio nuovo lavoro che ho battezzato “Io e Te”. E' il titolo del brano che da il nome a tutto l'album. E' già molto noto e ho il piacere di ascoltarlo spesso dalle emittenti radiofoniche lucane. Io ci provo, i contatti sono tanti, qualcuno si è accorto di me e spero che anche chi decide quale musica proporre alle nuove e vecchie generazioni si accorga di Kydas, che non si esibisce per puro gusto di esibizione, ma lo fa con la passione, con l'energia, con la vitalità di un trentenne lucano. Invito anche i giovani a visitare il mio sito Kydas Cantante, spero di essere contattato da tanti e diventare amico di tutti».

A POTENZA

A MILANO

«Il luogo ideale per parlare di letteratura»

Curatore dell’allestimento il materano Cascino

Jennifer Lopez

Calciatori, regine, disc- jockey, attori, giornalisti, ballerini, star internazionali, promesse della lirica italiana, bande musicali. Per il suo 60esimo anniversario il Festival di Sanremo confeziona cinque prime seratecocktail esplosive. Martedì 16, serata d’apertura, atteso il calciatore Antonio Cassano e sono ancora aperte le trattative per avere come ospite Bill Clinton. Mercoledì 17 febbraio è il giorno della regina Rania di Giordania. Mio una canzone». Previsto un omaggio a Michael Jackson con i ballerini del tour di «This Is It». In corso le trattative con Jennifer Lopez.

Ballando Cecilia perde il toupet

Cecilia Capriotti

Inconvenienti del mestiere. Inevitabili quando sivogliono ballare ritmi scatenati con tanto di "appendici" attaccate alla bene e meglio. E se nella fattispecie si tratta di capelli posticci, il patatrac è assicurato. È capitato così che durante l'ultima puntata di Ballando con le stelle, alla sexy Cecilia Capriotti (fidanzata ufficiale dell'ex marito della Ferilli), complice una salsa di troppo, tra movimenti di bacino e scrollate di spalla, è partita una extension. Che si è adagiata sul pavimento lucidato del programma. Ma l'intrepida showgirl che ha fatto? Ha continuato la sua danza e si è chinata a raccogliere il toupet e lo ha sventagliato a mo' di foulard.

Sarah del Gf playmate 2009

In libreria con Dimase Arte digitale in mostra POTENZA - «Nella nostra società molte volte si grida all'assenza di veri luoghid'incontro ovesperimentare, tra i cittadini, forme di scambio e di aggregazione. Le librerie paiono assurgere a questo duplice compito con la sperimentazione, ormai collaudata, degli incontri tra scrittori e lettori, ovvero i reading». E' ciò che pensa Domenico Dimase, scrittore materano, reduce dall'incontro alla libreria “Pretoria Libri” di Potenza, dove ha presentato il suo ultimo romanzo "Le Magnifiche Stagioni di Ermenengildo", edito da Il Filo gruppo Albatros. Ad accompagnarlo c'era il direttore de Il Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace. Nel corso dell'incontro, Dima-

se ha sviluppato i temi legati ai contenuti del suo libro, ritratto ironico delle nevrosi della società globalizzata. Nevrosi comuni che spesso sono ancore di salvataggio per il riequilibrio della condizione sociale. L'autore, a proposito dell'evento, ha dichiarato che le librerie rappresentano i luoghi ideali dove gli autori possono liberare apertamente il loro spirito per trasmettere al pubblico motivazioni e cariche suggestive che ispirano le loro opere. Difficile dargli torto: forse la presenza fisica dei libri e l'intimità generata dagli spazi a volte contenuti, trasformano le librerie in veri luoghi dell'anima. Un motivo in più per frequentarle. Giovanni Martemucci

MILANO - Il materano Francesco Cascino, noto contemporary art consultant ed il Fashion Cafè di Milano, nell'ambito della programmazione di arte contemporanea ed eventi di EduTainment, presentano il secondo appuntamento della stagione del ciclo di mostre e di happening “Fashion Café Art Collection”. "A Life less ordinary" rappresenta un percorso ironico e colto che attraversa la storia del secolo scorso per immagini; in questo caso le immagini di un famoso e storico magazine rimodellate concettualmente da Max Papeschi, un artista di nuova generazione, figlio della mitica cultura Pop e della sua evoluzione legata alla Street

Art ed alla Street Culture americana e internazionale. Il progetto "A Life less ordinary", curato da Francesco Cascino, consiste in una serie di "finte" copertine della rivista Life che, a partire dall'inizio del '900, ripercorrono gli avvenimenti storici più significativi dell'ultimo secolo, dalla rivoluzione russa alla crisi economica del 2009 passando per le tappe fondamentali di un secolo innovativo e controverso: il nazismo, la bomba atomica, la rivoluzione cubana, lo sbarco sulla luna, la terribile strage dell'11 settembre, gli avvenimenti politici che sembrano aver segnato le nostre vite, almeno in termini di timing.

Sarah Nile

Conigli, coniglietti e simili sembra che se li sia mangiati in grande quantità. Eppure questi non le hanno portato rancore, l'hanno anzi eletta loro rappresentante per il 2009. La sexy Gieffina Sarah Nile, che già aveva conquistato il titolo di prima Playmate della rediviva edizione italiana di Playboy, è diventata anche la prima Playmate dell'anno.E questo nonostante la sua forma fisica sia visibilmente peggiorata rispetto ai tempi in cui posava per la prima volta per la rivista. La perdita della lineaideale -chelei stessaaveva commentato spiritosamente: «Ero una coniglietta, ora sono una vacca» - non ha causato gravi danni, in realtà.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

54 Cultura e Spettacoli


20.30

SHOW

PRIMA SERATA

FILM

21.05

Affari tuoi

21.10

TALKSHOW

21.10

SHOW Vanessa Incontrada

21.10

FILM

GIOCO

FILM

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaTg2 Costume e Società 06.20 -DocumentarioSulle sponde della Manica 06.35 -RubricaTg2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.00 -RubricaStorie di Salute 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.00 -GiocoIl lotto alle otto

06.00 -AttualitàRai News 24 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaSpec. Cominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda presenta... 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.30 -RubricaSai xchè 07.40 -TelefilmNash bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TelefilmBianca 10.30 -Miniserie Ultime dal cielo 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmEr-medici in prima linea 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 16.20 - Film Pugni, pupe e pepite con John Wayne, Stewart Granger, Capucine - regia di Henry Hathaway (USA) - 1960 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.40 -Cartoni 08.15 -Sit ComLizzie Mcguire 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -DocumentarioCapogiro 10.20 -ShowPolpette 11.45 -ShowJekyll 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -News Studio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniBeyblade 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniBlue dragon 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Telefilm Jag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film La signora a 40 carati con Liv Ullmann, Edward Albert, Gene Kelly, Nancy Walker - regia di Milton Katselas (USA) - 1973 16.05 -TelefilmMac Gyver 17.05 -SportAmerica's Cup - Vela 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmMurder call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -ShowAffari tuoi 21.10 -Miniserie Io e mio figlio 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk Show Porta a Porta

20.30 -NewsTG2 21.05 -FilmL'ultimo samurai con Tom Cruise, Ken Watanabe, William Atherton - regia di Edward Zwick (USA/Nuova Zelanda/Giappone) - 2003 23.35 -TelegiornaleTG 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk Show Ballarò 23.20 -Talk Show Parla con me

20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Zelig 23.30 -News Matrix - Attualità

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film Le parole che non ti ho detto con Kevin Costner, Robin Wright Penn, Paul Newman - regia di Luis Mandoki (USA) - 1999

20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Telefilm Dr house - Medical division 22.10 -Telefilm The closer

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Film Quinto potere con Faye Dunaway, William Holden, Peter Finch - regia di Sidney Lumet (USA) - 1976

00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaScrittori per un anno 02.40 -CONTENITORE Rainotte 03.00 -FilmDue bianchi nell'africa nera 04.20 -Film TvIl ritorno del santo...

23.50 -TelefilmJustice 00.35 -RubricaProtestantesimo 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -TelefilmThe Dead Zone 02.15 -Rainotte 02.20 - Film TvLo scomparso

00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaDiario di famiglia 01.40 -OPERA Prima della Prima 02.10 -RubricaFuori Orario 02.15 -RubricaRainotte

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica

00.00 -FilmIl giustiziere della notte con C. Bronson - regia di Michael Winner (USA) - 1974 01.55 -TelegiornaleTg4 02.20 -FilmIl segreto del bosco Vecchio 04.30 -ShowPeste e corna e gocce...

23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmCuore di mamma 04.50 -TelefilmFlipper

23.40 -Talk ShowCuork 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -RubricaOtto e mezzo 01.50 -TelefilmStargate SG-1 03.50 -RubricaDue minuti un libro

LA 7

ORE 14.05

RETE 4

ORE 16.20

LA SIGNORA A 40 CARATI

PUGNI, PUPE E PEPITE

con L. Ullmann, E. Albert, G. Kelly, N. Walker - regia di Milton Katselas (Usa) - 1973

con J. Wayne, S. Granger, Capucine - regia di Henry Hathaway (Usa) - 1960

Quarantenne bella, divorziata e madre di una ragazza adolescente, Ann Stanley durante un viaggio in Grecia ha con Peter, più giovane di quasi vent'anni, un'avventura. Ma presto i due scoprono che c'è qualcosa di più...

A Nome, in Alaska, nel 1900, Sam e i fratelli George e Billy hanno scoperto per caso una vena aurifera. Sam ritorna a Seattle per cercare la fidanzata di George, ma questa, stanca di aspettare, si è nel frattempo sposata. Per non tornare a mani vuote, accompagna allora in Alaska come "sostituta" Michelle, una graziosissima "entraîneuse" che, però, è innamorata di lui. A tutto questo si aggiunge anche una complicazione: un affarista disonesto riesce a far...

RETE 4

ORE 21.10

LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO con K. Costner, R. Wright Penn, P. Newman, I. Douglas - regia di Luis Mandoki (Usa) - 1999 Una giornalista, divorziata e madre di un bambino, si trova in vacanza a Cape Cod quando, sulla spiaggia, trova una bottiglia con una lettera di un uomo innamorato. La poesia e la profondità del messaggio colpiscono la donna, che si mette alla ricerca dell’uomo. Le indagini la portano in North Carolina, dove scopre che l’uomo che cerca è un costruttore di barche a vela...

RETE 4

ORE 0.00

IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE con C. Bronson, V. Gardenia, H. Lange - regia di Michael Winner (Usa) - 1974 Una sera tre teppisti entrano in casa dell'architetto Paul Kersey, uccidono sua moglie e violentano la figlia che finisce in manicomio. A quel punto, abbandonato anche il lavoro, Paul comincia a pensare di farsi giustizia da solo. La sua nuova attività di giustiziere privato ha un successo strepitoso. La gente comune parteggia per lui e gli stessi criminali cominciano a temerlo. Poi un poliziotto più testardo di altri scopre la sua identità e lo convince a smettere...

Raffaella Fico

21.10

Giovanni Floris

leTrame

Le parole che non ti ho detto

20.30

L’ultimo samurai

Quinto potere

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

Martedì 9 febbraio 2010


CIANCIMINO, ACCUSE AL PDL

IL PETROLIO LUCANO

«Forza Italia frutto della trattativa con la mafia Ecco la lettera scritta da mio padre a Silvio»

2009:la produzione più bassa del greggio negli ultimi sette anni.L’Eni chiarisce il perché

Il mittente Provenzano, destinatario Dell’Utri

«Colpa di autorizzazioni ancora non date» a pagina 14

alle pagine 6 e 7

Anno 9 n. 40€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 9 febbraio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

ALLE13 L’UDIENZA SPORTIVA.DIRETTA WEB SU www.ilquotidianodellabasilicata.it

Davanti alla Corte di Giustizia Federale si decide se riaprire o no il processo per illecito I lucani rischiano l’esclusione dal campionato alle pagine 10 e 11

POTENZA-MELFI

MONTESCAGLIOSO

Scontro frontale tra due vetture a Filiano Grave un ragazzo di 23 anni. Ricoverata anche una donna

Sorvegliato speciale esce di casa per partecipare alla sfilata di Carnevale Identificato e arrestato

a pagina 22

a pagina 32

«DEL VOSTRO PETROLIO NON SI PARLA IN TV» di ROCCO DE ROSA ella centrale via Manzoni, nel cuore di Milano, mi è capitato recentemente di N parlare della Basilicata, del petrolio e delle risorse di questa terra del Sud con persone che hanno a che fare con i problemi dello sviluppo e dell'economia. Non certo con gente qualunque. L'impatto con le informazioni in possesso dei miei interlocutori è stato abbastanza sorprendente. Nessuno sapeva dei giacimenti di greggio in terra lucana e qualcuno (cosa che accade non di rado) faceva finanche confusione tra Basilicata e Lucania, quasi fossero due aree diverse e con destini diversi.Che la Basilicata fosse il più grande giacimento di petrolio in terra ferma non è assolutamente noto.Incredibile, eppure siamo a Milano: si vede che Cristo è ancora fermo a Eboli! Ho pensato. “Del vostro petrolio non se ne parla in televisione” è stato il commento successivo, piuttosto disarmante. segue a pagina 15

Rai Regione: va altrove Cantore con la sua valigia di cartone.

E Altieri di Blu tv si “allea” con l’emittente di Postiglione senior a pagina 15

A CIASCUNO IL SUO. A PROPOSITO DI MILLEPASSI di PAOLO ALBANO

“Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi” Il dibattito pre elettorale è sempre una som-

ma di carinerie fra candidati messi sulla graticola per vedere che effetto che fa. Basta una indiscrezione e subito i coltelli, già affilati, si danno da fare. E ognuno si muove con lo stile che ha: chi insinua, chi non le manda a dire, chi preferisce il silenzio e l'ombra delle pa-

role a metà in un corridoio da dove, è sicuro, tutto si propaga, tutto si sa, tutto si cancella, tutto si demonizza per entrare, tutto, nella stanza della dimenticanza e della inutilità. Insomma accade quel che accade quando un segue a pagina 13

Prima ruba un’auto a Filiano, poi fa il colpo a Rionero, dopo l’incidente scappa a piedi: arrestato

Rapina un benzinaio,poi sbatte contro il palo della luce FILIANO - RIONERO. E’ stato avventuroso ed è finito male il colpo messo a punto da un pregiudicato di Filiano ai danni di un benzinaio di Rionero. Dopo aver preso a calci e pugni il distributore strappandogli 500 euro, è scappato andando a sbattere con l’auto contro un palo della luce. Alla fine è stato arretato dai carabinieri. a pagina 22

PIGNOLA

Flavio in arte Kydas Dopo Arisa un altro talento della musica pronto a spiccare il volo a pagina 54

Falotico sostiene Pagliuca L’inaugurazione del comitato elettorale di De Filippo

Digilio contesta il “conflitto” di Cicchetti alle pagine 8 e 9

Il forno materano complica l’alleanza tra Pd e Udc L’AGENZIA DI PROTEZIONE CIVILE UNA PROPOSTA DEL PD di ERMINIO RESTAINO La Basilicata, tra le altre ricchezze, ha un patrimonio straordinario di uomini, mezzi e conoscenze nel campo dell'associazionismo del volontariato di protezione civile che va difeso e sostenuto. Un percorso virtuoso che irrobustisca il mondo del volontariato si può tracciare con la costituzione di un'Agenzia di protezione civile e con la creazione di un albo regionale a garanzia della professionalità delle associazioni che operano in questo settore. E' una proposta che non parte da zero. L'idea dell'albo è già contenuta nell'ultima legge regionale di bilancio, occorrerà solo che il prossimo governo si faccia carico di implementarlo. Qualcosa si è fatto, altro ancora si deve fare. Il mondo del volontariato è una dote che la nostra terra ha accresciuto in seguito al tragico terremoto del 1980, ovvero da quando la Basilicata era sguarnita di strutture di protezione civile in grado di fronteggiare emergenze di quel tipo. segue a pagina 9

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza il giorno del giudizio

Fare informazione in Basilicata

VERSO LE ELEZIONI


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.