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Brevi dal mondo

La spia Vanunu «Datemi la libertà» GERUSALEMME – Ormai ha le chiome bianche, ma lo spirito resta ribelle e pugnace. Mordechai Vanunu, l’ex tecnico nucleare che nel 1986 raccontò al Sunday Times i più intimi segreti della centrale nucleare di Dimona (Neghev), continua a combattere. Ieri si è presentato alla Alta Corte di Gerusalemme dove ha avanzato una sola richiesta: «Datemi infine un passaporto affinchè io possa spiccare il volo, andarmene altrove, lontano dallo Shin Bet e dal Mossad, per assaporare finalmente la libertà».

Libano, “Leonte” ha portato pace TIBNINE (LIBANO) – I tre anni dell’operazione Leonte sono coincisi con il primo periodo di pace nel sud del Libano, dopo tre decenni di conflitti e occupazioni. È partito da questo presupposto il generale Carmelo De Cicco per tracciare un bilancio delle operazioni del contingente italiano nella missione Unifil. Il comandante della 132esima brigata corazzata Ariete, che per Unifil è a capo del settore Ovest, quello sotto la responsabilità italiana, ha osservato che a un mese daklle elezioni del 7 giugno il quadro «si presenta pacifico e la popolazione si sente più sicura, ha fiducia nel domani e per questo ricostruisce case e villaggi». Il ruolo di Unifil è riconosciuto anche dai libanesi. Il sindaco di Qana, Mohammed Atieh, ha ricordato in una lettera inviata al contingente i due bomabardamenti israeliani che colpirono la cittadina nel 1996 e durante la guerra del 2006, causando centinaia di vittime.

Martedì 7 luglio 2009

Tutta la città alla camera ardente in segno di solidarietà

Viareggio, giornata di silenzio Allineate al Palasport 15 bare Migliaia di persone fin dall’alba

La camera ardente

VIAREGGIO (LUCCA) – Nel silenzio della camera ardente, il pianto disperato della nonna di Lorenzo e Luca, 2 e 5 anni, che nel rogo di via Ponchielli ha perduto anche la figlia Stefania. Un pianto senza consolazione, i nomi dei cari ripetuti come una litania. I parenti la proteggono dagli sguardi, cercano di farla alzare, ma nonna Antonietta non vuole lasciare il feretro della sua Stefania e le due bare bianche dei bimbi. Resterà tutto il giorno accanto a loro, accasciata su una sedia, mentre migliaia di persone le sfilano davan-

ti. È stata una giornata di dolore, commiato e solidarietà per tutta Viareggio e per i suoi ospiti. Hanno firmato in migliaia, 22 mila in tarda serata quando mancavano ancora ore alla chiusura, i libri del ricordo adagiati sui leggii, all’uscita dal Palasport dove nella notte erano state allineate le 15 bare. Alle 8, sotto una pioggia torrenziale erano già decine le persone che attendevano di rendere l’ultimo omaggio a 15 delle 22 vittime di quella notte terribile che qui nessuno potrà mai dimenticare.

Difese amico gay Gaeta, tentano Napoli propone colpo, due erano una medaglia detenuti premiati NAPOLI – Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e la presidente del Consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo aderiscono all’appello lanciato da Gay.it per chiedere al presidente della Repubblica di conferire a Maria Luisa, la 27enne che ha difeso il 23 giugno scorso nel centro storico partenopeo un amico omosessuale da scherni di un 'branco' venendo picchiata, il riconoscimento di una medaglia al valore civile. L’iniziativa è di Gay.it, dell’associazione radicale Certi Diritti, di Arcigay Napoli e I-Ken onlus.

ROMA – Una banda di rapinatori esperti in assalti a portavalori, tutti pluripregiudicati: due addirittura in licenza premio e uno già coinvolto nel processo per l'omicidio di un carabiniere nel corso di una rapina. Polizia e carabinieri hanno sgominato il gruppo criminale dopo un fallito 'colpo' ieri mattina a un portavalori di un istituto di vigilanza di Latina: volevano accaparrarsi 1 milione e 260mila euro trasportato da un furgone sulla via Flacca, nella zona di Gaeta.

Processo Aldrovandi. Soddisfatti i genitori del ragazzo morto nel 2005

Ferrara, condannati i poliziotti Sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio colposo: tre anni FERRARA – Piangono tutti, ed è un pianto liberatorio per papà Lino, mamma Patrizia, gli avvocati, gli amici e le centinaia e centinaia di persone che si accalcano in tribunale, quel pezzo di Ferrara e non solo che aveva seguito e supportato la battaglia civile di due genitori per la morte del loro figlio, Federico Aldrovandi. Aveva 18 anni e morì sull'asfalto una domenica mattina, il 25 settembre 2005, dopo aver incontrato ed essersi scontrato con quattro agenti di polizia: Paolo Forlani, 48 anni, di Ferrara, Monica Segatto, 45 anni, di Padova, Enzo Pontani, 44 anni, di Occhiobello (Rovigo) e Luca Pollastri, 39 anni, di Ferrara. Tutti e quattro dopo appena cinque ore di camera di

Il padre di Federico Aldrovandi in lacrime dopo la sentenza

consiglio, in cui ha sintetizzato quattro anni di indagini e processo, e le 32 udienze che ha diretto dallo scranno dell’aula penale del tribunale di Ferrara, il giudice Francesco Maria Caruso li ha condannati a tre anni anni e sei mesi, accogliendo la

tesi del pm Nicola Proto (accolte anche provvisionali, di 300mila euro per la famiglia): secondo l’accusa – e il tribunale - i quattro agenti, durante un normale controllo di ordine pubblico commissero il reato di eccesso colposo in cui causa-

rono la morte del ragazzo, il suo omicidio colposo. Le difese dei poliziotti avevano chiesto l’assoluzione, e nella mattina hanno ribadito come probabile causa di morte la Eds, sindrome da eccitamento, determinata comunque dalla concausalità di assunzioni di droghe. Quello che molti hanno confermato è che Federico in quell'alba stava male, gridava, si autolesionava, chiedeva aiuto. Per l’accusa, i poliziotti usarono in modo improprio i manganelli, lo ammanettarono in molto altrettanto imprudente e soprattutto non lo aiutarono mentre chiedeva soccorso, mentre con la faccia a terra sussurrava, rantolando, «aiuto, aiutatemi, basta». Questa la tesi che ha vinto, il proces-

so. Contro quella dei quattro difensori che hanno assistito i quattro agenti, e che dopo, la sentenza lasciano in silenzio il tribunale, lasciandosi dietro le dichiarazioni di circostanza: «Leggeremo le motivazioni proporremo appello, e vedremo cosa accadrà negli altri gradi di giudizio. Una coda lunga». Enzo Pontani, è l’unico tra gli imputati a commentare la sentenza, sibilando, mentre esce dal tribunale che «stasera non è stata fatta giustizia. Una cosa è certa ed e è che io ogni notte dormo e dormirà sonni tranquilli, altri non possono dire di poterlo fare». In aula ad ascoltare il verdetto, solo lui e Pollastri, mentre sono assenti gli altri due. Letizia Bianco

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2 In Italia e nel mondo


Washington, è morto Robert McNamara

Il sindaco di Sofia stravince le elezioni. I socialisti costretti all’opposizione

Bulgaria, voto “bulgaro” per Borissov Il vincitore è un populista di destra sceso in campo tre anni fa

Borissov in una foto d’archivio

SOFIA – Stanchi della politica e dei suoi rappresentanti, i bulgari, il cui paese vanta il triste primato di essere il più povero e corrotto dell’Ue, sono andati domenica al voto con intenzioni bellicose, e hanno votato in massa per l’ uomo che più di tutti incarnava il modello dell’antipolitca, e prometteva loro ordine e giustizia: Boyko Borissov, il sindaco populista di Sofia, il cui partito Gerb ha sbancato alle urne. l debutto al voto, Gerb (cittadini per uno sviluppo europeo della Bulgaria), fondato da Borissov tre anni fa,

ha raccolto di colpo il 39,71%, scalzando il partito socialista al governo del premier Serghei Stanishev e imponendosi come suo successore. In attesa di sapere se avrà la maggioranza in seggi per governare da solo, Borissov non si sbilancia: «so cosa fare già da domani, ho la lista di governo in tasca ma aspetto i risultati finali: solo allora discuteremo nel partito di alleanze e futuro governo», ha detto ieri a Sofia. Il voto ha decretato anche una batosta per i socialisti (17,7%) che finiscono all’opposizione do-

po quattro anni di governo assieme al partito liberale della minoranza turca, Dps (14,46%) e l’Ndsv, il partito dell’ex re Simeone che esce di scena rimanendo sotto la soglia del 4%. All’opposizione resta anche il partito nazionalista Ataka (9,36%). Fra euforia e sorpresa tutti gli occhi sono rivolti ora su «Boyko, il duro». Ma chi è veramente questo 50/enne? Un ragazzo di periferia, pompiere di professione, faccia e stazza da pugile, figlio di un poliziotto e una maestra Atanas Tsenov Flaminia Bussotti

Fu segretario alla Difesa Usa progettò (poi si pentì) la guerra in Vietnam

Robert McNamara

Ali Khamenei avverte: «La nostra rappresaglia sarà totale»

WASHINGTON - Robert McNamara, l’ex architetto poi pentito della guerra del Vietnam, è morto all’ alba di ieri nella sua casa di Washington, all’età di 93 anni, molto probabilmente per cause naturali. Segretario alla Difesa tra il 1961 e il 1968 negli anni cruciali della guerra del Vietnam, McNamara era un falco, almeno in quegli anni, ed è stato considerato il segretario alla Difesa americano più influente del Novecento. Lasciato il Pentagono McNamara è stato per 13 anni, fino al 1981, presidente della Banca Mondiale.

Fallito il rientro

Honduras Zelaya Da Teheran parte la risposta al vicepresidente Usa Biden in Salvador

Iran: «Pronti allo scontro»

TEHERAN – La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha ammonito ieri l’Occidente a non «interferire» negli affari interni della Repubblica islamica, dopo le proteste seguite alle elezioni del 12 giugno. Mentre un influente deputato ha avvertito che in caso di attacco israeliano contro le installazioni nucleari iraniane la rappresaglia di Teheran sarebbe su «scala totale» e il mondo intero sarebbe destabilizzato. L’affermazione è stata fatta dal presidente della commissione esteri e sicurezza nazionale del Parlamento, Alaeddin Borujerdi, dopo che ieri il vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva detto che Washington non fermerebbe Israele nel caso decidesse di bombardare gli impianti nucleari della Repubblica islamica. La Gran Bretagna ha intanto fatto sapere ieri che un altro dei nove dipendenti iraniani della sua ambasciata a Teheran, arrestati dieci giorni fa, è stato rilasciato. Ma uno di loro rimane ancora in carcere. Se la detenzione si prolungherà, ha avvertito il primo ministro Gordon Brown, e se un’azione di Londra si renderà necessaria, tale azione avverrà «insieme con i partner europei». E il presidente francese Nicolas Sarkozy, che partecipava con lui ad una conferenza stampa al termine di un vertice franco-britannico a Evian, ha assicurato la «totale solidarietà» di Parigi a Londra, affermando tra l'altro che «il popolo iraniano merita leader migliori di quelli che ha oggi». Venerdì i Paesi dell’Unione europea avevano deciso di convocare gli ambasciatori iraniani

Una gigantografia della Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei

presso di loro al fine di protestare per gli arresti nell’ambasciata britannica. Le accuse di «interferenze» lanciate ieri da Khamenei riecheggiano analoghe affermazioni fatte nelle settimane scorse dalle autorità di Teheran, che hanno messo sul banco degli imputati alcuni Paesi occidentali, affermando tra l’altro che la Gran Bretagna ha ordito un vero e proprio complotto, fomentando le manifestazioni di protesta a Teheran dopo le presidenziali che hanno visto rieletto Mahmud Ahmadinejad. «Avvertiamo severamente i leader di alcuni Paesi occidentali a non interferire negli affari interni dell’Iran», ha affermato la

Guida suprema, aggiungendo che in caso contrario «la nazione iraniana reagirà». «I dirigenti dei Paesi arroganti, quelli che hanno messo il naso negli affari interni della Repubblica islamica, dovrebbero essere consapevoli del fatto che qualunque siano le differenze all’interno del popolo iraniano, la gente serrerà il pugno contro loro», ha detto ancora Khamenei. Parlando di un eventuale attacco israeliano, e del commento fatto domenica dal vice presidente Usa, Alaeddin Borujerdi ha detto che «un giudizio errato di questo genere porrebbe una minaccia all’intera regione mediorientale e al mondo». La Repubblica isla-

mica, ha aggiunto il capo della commissione esteri, «risponderebbe su scala totale e in modo molto deciso». Intanto si è appreso che «ci sono persone di cui non si hanno più notizie e non sappiamo se siano state uccise, arrestate e tenute in luoghi speciali». Lo ha detto a Firenze la dissidente iraniana e premio Nobel per la pace 2003, Sharid Ebadi, riferendosi alla situazione delle persone scomparse in Iran. «Attualmente – ha proseguito – 34 giornalisti iraniani si trovano in carcere e tutti gli indirizzi di posta elettronica e tutti i cellulari sono sotto controllo». Alberto Zanconato

L’ansia da esame si annusa e contagia LA PAURA si sente, anzi si annusa. E' impossibile nascondere quella sensazione che quasi paralizza prima di una prova importante, un esame - come accade in questi giorni a migliaia di studenti - o una gara sportiva. E l'ansia che i vicini percepiscono, anche se a parole ci si dice tranquilli o ci si mostra impassibili, è anche contagiosa, si diffonde rapidamente, impedendo anche ai più sicuri di stare tranquilli. A rivelarlo è uno studio tedesco pubblicato su PLos One, condotto da Bettina Pause, dell'università di Dusseldorf. Analizzando il comportamento di 49 studenti, la ricercatrice ha potuto di-

Bere caffè fa bene al cuore e al fegato, almeno nei topi

La maratona in nudo mostrare che non solo gli animali, ma anche gli esseri umani comunicano senza parlare, in modo inconscio, con il corpo. In particolare, attraverso messaggeri chimici sprigionati dal corpo, i ferormoni, che avvertono chi ci sta a fianco delle sensazioni che proviamo.

TEGUCIGALPA – Dopo il fallito tentativo di rientro in patria, il deposto presidente dell’Honduras Manuel Zelaya vedrà nelle prossime ore a Washington il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, al fine di trovare la via diplomatica che possa riportarlo a Tegucigalpa, dove il governo de facto ha d’altra parte ribadito che non intende lasciare il potere. Mentre sia Zelaya sia il presidente ad interim Roberto Micheletti, hanno confermato di non aver intenzione di spostarsi dalle proprie posizioni, ieri a Tegucigalpa sono proseguite le manifestazioni pro-Zelaya, dopo la drammatica giornata di domenica all’aeroporto 'Toncontin' della capitale, dove due persone sono morte e diverse sono rimaste ferite a seguito degli scontri tra le forze della sicurezza e i sostenitori del presidente deposto. Zelaya, che dopo il fallito rientro a Tegucigalpa è poi atterrato a Managua, si trova a San Salvador, da dove partirà per incontrare nelle prossime ore la Clinton a Washington. Tramite un portavoce, il dipartimento di Stato ha d’altro lato fatto sapere che gli Usa «deplorano» l’uso della forza messa in campo ieri dai militari honduregni all’aeroporto. Nella capitale salvadoregna, Zelaya ha ieri d’altra parte ricevuto il fermo sostegno dell’Onu: da Ginevra, il segretario generale Ban Ki-Moon ha infatti chiesto il ristabilimento «dell’ordine costituzionale» nel paese centroamericano. Sempre a San Salvador, Zelaya si è incontrato con il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), Josè Miguel Insulza, il quale ha poco dopo assicurato che l’organismo «sta cercando tutti i mezzi diplomatici» per rimettere al suo posto Zelaya dopo il golpe dello scorso 28 giugno. Sul fronte opposto, il governo di Micheletti ieri ha fatto sapere di aver messo in moto «un’offensiva diplomatica» per spiegare alla comunità internazionale le proprie posizioni. Micheletti ha quindi inviato a Washington una missione, composta tra gli altri da due ex ministri degli esteri. Jerico Catura

IL Roskilde Festival, costituito nel 1971, è il più vecchio, grande ed importante festival musicale dell'Europa continentale, secondo per dimensioni nel mondo solo al Glastonbury Festival in Inghilterra. Si svolge a Roskilde, città della Dani-

marca da cui prende il nome. Oltre a una selezione musicale all'avanguardia ruotante attorno alla musica moderna indipendente ma estendentesi al jazz, all'elettronica, alla world-music e a pressoché ogni genere musicale.

CHI non riesce proprio a rinunciare alla pausa caffè avrà molteplici scuse per prendersela senza rimorsi, anche più volte al giorno: il caffè è un concentrato di salute, fa bene dalla testa al fegato. L’ultima novità riguarda proprio la testa, infatti il caffè fa regredire i sintomi dell’Alzheimer. La caffeina sembra dunque essere un vero e proprio trattamento contro questa diffusissima malattia. Lo rivela uno studio sui topi della University of South Florida di Tampa presso il Florida Alzheimer's Disease Research Center pubblicato sul Journal of

Alzheimer's Disease. Somministrando agli animali malati di Alzheimer l’equivalente in caffeina di cinque tazze di caffè (500 milligrammi), i topolini non mostrano la perdita mnemonica progressiva tipica della malattia.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi, fuoco sulla stampa estera Gli scandali e le scosse ma Silvio non s’allarma

Una nota ufficiale recita “Niente di imbarazzante”

Bonaiuti è tranquillo “Non abbiamo paura”

dall’intervista di Mario Giordano

dall’articolo di Fabrizio Dell’Orefice

dall’articolo di Francesco Bei

«Preoccupato? No, non c’è niente di cui preoccuparsi. Le confesso che l’unica cosa che mi dà un po’ di fastidio è il solito torcicollo. Ma supererò anche quello». Domenica ad Arcore per il presidente Berlusconi, al lavoro con i dossier del G8. Alla vigilia dell’incontro con i Grandi della Terra, le agenzie di stampa rilanciano sul «vertice in salita», qualcuno avanza dubbi sulla sicurezza. Ma il premier appare sereno [...]. «Certi attacchi non mi fanno nemmeno il solletico...». [...] Negli ultimi giorni in Abruzzo si sono ripetute scosse piuttosto forti: non teme che il terremoto possa mettere a rischio la buona riuscita del G8? «Non c’è nessun rischio [...]».

Berlusconi va all'attacco. Non più una critica generica alla stampa. Ma una controffensiva mirata che prende di mira due gruppi editoriali anche se in maniera differente. Anzitutto quello di Rupert Murdoch, che in Italia è l'editore di Sky, e in seconda battuta il gruppo l'Espresso, che fa capo a De Benedetti. La controffensiva arriva attraverso una lunga nota di Palazzo Chigi che denuncia «una morbosa campagna» della stampa estera - tra cui si cita espressamente un servizio del Sunday Times, «del gruppo Murdoch». [...] Nella nota del governo si sottolinea che «nessuna immagine scattata a Villa Certosa può avere alcunchè di imbarazzante per il presidente Berlusconi». [...]

È bastato un articolo del Sunday Times a provocare un nuovo corto circuito a palazzo Chigi. Segno del nervosismo che si respira tra gli uomini che circondano il premier, sempre sul chi vive, pronti a sventare imboscate vere o immaginate da parte della stampa estera. Perché questo ormai è il vero cruccio di Berlusconi, i giornali stranieri, che non riesce a controllare e considera ostili più di quelli italiani. "È uno stillicidio - si è sfogato dopo l'ennesimo articolo del Times - interveniamo adesso una volta per tutte. Dobbiamo dare una risposta forte, perché non abbiamo nulla da nascondere e non accettiamo di essere minacciati". "Non abbiamo paura di niente - ostenta sicurezza il portavoce Paolo Bonaiuti, - siamo tranquilli”. [...]

La migliore di ieri

Zappadu recrimina

L’idea di tappare la bocca ai media internazionali

Lo scandalo fa audience

dal servizio di Guido Ruotolo

dal commento di Giuseppe D’Avanzo

dal commento di Paolo Granzotto

[...] L’editrice EPolis ha comunicato il suo licenziamento «per giusta causa», perché avrebbe violato «il rapporto di lavoro esclusivo». «È falso. L’editore che mi aveva assunto, Nichi Grauso, aveva derogato a quell’esclusiva. Questo licenziamento nasce come rappresaglia, perché ho osato fotografare Villa Certosa [...]». Antonello Zappadu [...] aspetta di poter raggiungere moglie e figli in Colombia e di poter studiare gli oltre cinquemila scatti in alta definizione che ha nel suo archivio colombiano. [...] «Quelle foto sono di proprietà del gruppo Rizzoli. Se usciranno vuol dire che le ha vendute. Io non ne so nulla». [...]

Alla vigilia del G8, con i Grandi della Terra attesi a Roma nelle prossime ore, Silvio Berlusconi riscrive nell’agenda dell’attenzione pubblica - non solo nazionale - i suoi incubi, la sua paura, l’ossessione per comportamenti che, da mesi, non può spiegare e giustificare se non mentendo. Il capo del governo mostra alla luce del sole, e ora anche impietosamente all’opinione pubblica internazionale, la sua vulnerabilità e l’abisso su cui pencola il suo destino politico. Lo fa nel modo più ufficiale che si conosca. Con un comunicato di Palazzo Chigi. Poche righe che impartiscono ai media internazionali la stessa

minacciosa lezione assegnata all’informazione nazionale. Lo si ricorderà: ai giornali italiani andava "chiusa la bocca". [...] Ora tocca a tutti gli altri media [...]. Si preparano a pubblicare foto raccolte a Villa Certosa, avverte con indignazione Palazzo Chigi. Si preparano a nuovi racconti, altre cronache come se non dovesse essere questo il loro impegno verso il lettore. Con una tecnica che può essere convincente soltanto per un servizio pubblico televisivo sottomesso e servile come il nostro o per media di proprietà del capo del governo, la nota della presidenza del Consiglio parla di "menzogna", "fotomontaggi digitali", "manipolazioni", "morbosa campagna di stampa". [...]

Staino sull’Unità

Nell’imminenza del G8 dell’Aquila la stampa straniera - non tutta, ma una buona rappresentanza - soffia sulle braci dello «scandalo Noemi» per ravvivarne la fiammata. Niente di nuovo, solo rimasticatura di fatterelli già noti, ma riproposti con grande enfasi e accompagnati dall’annuncio - chissà come documentato – di prossime «sconvolgenti rivelazioni». L’atteggiamento dei giornali europei non stupisce: il boccone è ghiotto, Silvio Berlusconi è un personaggio di levatura internazionale e il boccaccesco ha sempre un’audience molto alta, specie se impastato con la politica. [...]

Riecco la perfida Albione

E D’Alema dice la sua: “Ci saranno ancora scosse”

dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu

dall’articolo di Giacomo Galeazzi

[...] «Perfida Albione» è un’espressione antica. Pare che sia nata in Francia nel 1600 per descrivere la spregiudicatezza degli inglesi in politica estera. La riprese Benito Mussolini estendendola agli americani e alle «democrazie plutocratiche». Caduto il fascismo, ha continuato a sopravvivere nel linguaggio sportivo. Tutte le volte che gli azzurri venivano battuti dall’Inghilterra, certi nostri vecchi sospiravano: «Ah, la perfida Albione». Lei, signor presidente, avrà fatto altrettanto ieri mattina dopo aver letto la rassegna stampa. In effetti le acque sembravano essersi un po’ calmate. Era in atto una specie di tregua. Anche da parte delle opposizioni e dei giornali comunisti. Siamo tutti preoccupati per questo G8 e per il rischio che il Paese possa non fare una bellissima figura davanti al resto del mondo. Noi, per dire, abbiamo lasciato in pace tutte le sue amiche [...] E anche noi [...] abbiamo sospirato: «Ah, la perfida Albione». [...]

A breve possono aprirsi scenari imprevedibili, ci saranno ancora scosse». Alla festa del Pd a Roma, Massimo D’Alema non ha dubbi: «Il governo comincia a mostrare crepe, siamo all’inizio del declino di Berlusconi». L’Italia, avverte D’Alema, si avvia verso un periodo di incertezza, «il premier è un uomo solo che sta affrontando una perdita di credibilità». Tutto questo «è evidente sulla scena internazionale, dove c’è una stampa libera, mentre in Italia si vede meno perché siamo prigionieri di una bolla mediatica».

La nota di palazzo Chigi sulla stampa estera non è andata giù all’ex presidente del Consiglio e il suo affondo ha toni particolarmente netti e perentori. ««Diranno che ho preso un colpo di sole, che sono rimbambito, però l’imbarazzante verità è sotto gli occhi del mondo intero. Come cittadino italiano reputo umiliante la situazione in cui ci troviamo- aggiunge-.Condivido ciò che ha scritto “Le Monde”: questa immagine del premier rischia di danneggiare il paese». D’Alema fotografa «un momento del potere personale di Berlusconi che mostra anche però fragilità e il suo declino sarà complesso, frammenta-

La fotografia

Difficili riforme dall’editoriale di Angelo Panebianco

Forse bisognerebbe scavare più a fondo di quanto in genere non si faccia quando ci si interroga sul perché sia così difficile per i governi italiani, di destra o di sinistra, fare riforme incisive a favore della concorrenza. Quelle mancate riforme, dopotutto, contribuiscono a spiegare due decenni di bassa crescita (in un’epoca di grande espansione dell’economia internazionale) e sappiamo che, se non si faranno, anche la ripresa potrebbe risultare difficile e stentata una volta superata la crisi mondiale. Ma, forse, quelle riforme sono rese estremamente difficili dal fatto che, se attuate, potrebbero destabilizzare la democrazia italiana e, persino, mettere a rischio la stessa unità del Paese. [...]

Roma, il presidente della Repubblica cinese Hu Jintao arriva in Italia con la moglie (Ansa)

rio perché l’uomo non vuole mollare ma al tempo stesso è sempre più debole». E rimarca: «Paradossalmente siamo all’apice ma anche all’inizio del declino di Berlusconi». Dunque, «prevedo scosse, ancora scosse», riecheggiando la tanto contestata «profezia» della bufera in arrivo da Bari su Palazzo Chigi. Proprio per il «difficile periodo» che si apre per l’Italia «c’è urgenza di avere in campo una forza seria di opposizione». Serve, precisa, «una solida e robusta posizione in questo momento difficile e la persona più adatta per questo è Bersani». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Immaginiamoci una discussione privata di un qualche capo di Stato straniero. Immaginiamocela, eh: la sera, prima di andare a dormire, deve confessare alla moglie: “Cara, devo andare al G8, lo organizza Berlusconi...” “Vengo anch’io – direbbe la consorte – per chi m’hai presa?” “Ma sarà una cosa noiosa...”potrebbe cercare di ribattere il marito. “Sarà noiosa se vengono pure le mogli”, concluderà la first lady di turno spegnendo l’abatjour: “Vengo anch’io e non se ne parli più”. Questa celia ci rammenta che una vita privata un po’ troppo allegra, nel caso di un Capo di Stato, può causare contrattempi anche nella sua vita pubblica, e in quella degli altri capi di Stato. Fra l’altro, se come qualcuno ha detto, sono fatti relativi alla vita privata, è corretto da parte del nostro premier commentarli tramite un comunicato di Palazzo Chigi? Forse no.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Tennis, Federer si riprende il titolo a Wimbledon e si conferma come il miglior giocatore del decennio

L’Iran e l’obbligo morale che il G8 deve ricordarsi

dal commento di Gianni Clerici

dall’articolo di José María Aznar

Alla fine di un match di 4 ore e 16 minuti, soffocato a tratti dalla preoccupazione di non riuscire a battere un avversario che aveva dominato diciotto volte su venti incontri, Roger Federer è riuscito a farcela , raggiungendo così il record di quindici vittorie nei tornei del Grand Slam, i quattro maggiori campionati del gioco. Vi è riuscito mentre, dalla tribuna ducale, lo applaudiva lo stesso Sampras, e mentre, nel suo abituale fair play, indirizzava un pensiero a Nadal che, infortunato, gli aveva indubbiamente facilitato di molto il compito. Quanto allo scriba, come gli amici anglosassoni amano definirmi, ho da sempre, ritenuto che il plagio di se stessi sia una sorta di marchio ante mortem: mi è accaduto spesso di verificare simile, triste vicenda negli scritti di amici, anche grandi. O di grandi scrittori tout court. Mi vedo tuttavia costretto a ribattere per la decima volta la stessa storiella, in fondo banale. Costretto - dicevo - a ribadire che

Roger Federer, vincitore a Wimbledon

il più grande tennista del mondo esiste soltanto nella mente frettolosa di chi non ha mai letto, né scritto - figurarsi - un libretto di due chili e mezzo, tradotto in sei lingue, alla fine di tre anni di studi: non lontano da qui, nella sacra Northern Library del British Museum. Ai tempi in cui vivevo a Londra nella veste di vice del vice corrispondente del Giorno appena nato. Costretto a scrivere che quel meraviglio-

so tennista di Federer non può essere ritenuto il Messia, è come dire a un fervente cattolico che, prima di Gesù, si possono contare sulle dita di due mani altri profeti, non meno santi, non meno ecumenici. Affermazione che, oggi giorno, consente alfine di non venir considerato eretico, e nemmeno gettato su un falò. Ritenersi più adatti a praticare il buddismo non nega certo il cattolicesimo. Ma scendiamo di tono, parliamo

dal corsivo di Francesco Alberoni

Nel 1963 ho scritto il libro «L’élite senza potere», in cui sostenevo che, mentre nel mondo antico c’era una sola élite, quella del potere, formata dal re, la nobiltà e l’alto clero che, con la sua [...] magnificenza, veniva ammirata e costituiva un modello per tutti, oggi invece ve ne sono due. La seconda è formata dai divi, da star internazionali, dai personaggi dello spettacolo noti a tutti, amati, ammirati e imitati e che costituiscono l’oggetto del pettegolezzo collettivo nelle società di massa. Questa élite interessa per la sua vita privata, i suoi amori, i suoi divorzi e offre a tutti modelli di

Spettacolo e politica sono le élite del potere comportamento. E, pur non avendo un potere formale, ha un immenso peso sulla morale e sul costume. Quando scrivevo già si vedeva l’enorme influenza di Elvis Presley. Negli anni successivi arriveranno Joan Baez, i Beatles, gli hippy. Sono loro che mettono in moto la rivoluzione giovanile, quella sessuale e creano le condizioni per il femminismo. Cos’è cambiato da allo-

ra? I sociologi ci hanno detto che sono incominciati il postmoderno, il relativismo culturale, il neopaganesimo, che la società si è frantumata in tribù, è diventata liquida. E pare strano che nessuno di loro abbia notato il fatto più semplice ed elementare: che quella che avevo chiamato l’élite senza potere oggi in realtà ha preso il potere su tutti i mezzi di comunicazione

del nostro giochino con la palla e la racchetta. Di questo nostro giochino Federer è certo il più grande degli ultimi anni. Intatto dagli incidenti che tatuano tutti i suoi avversari della decade, baciato dall’ispirazione, incantevole nello stile, esempio di educazione, grazie anche ad un paese che andrebbe preso ad esempio per molti - non tutti - i suoi aspetti. L’unica riserva sulla sua contemporanea superiorità assoluta si chiama Rafa Nadal, un ragazzone capace di mutare la gestualità del gioco, in grado di battere Federer 13 volte su 20 incontri, e di negargli l’indispensabile accesso al titolo del Roland Garros sino al giorno di un incidente che non accenna, per ora, ad abbandonarlo. [...] Proprio Laver ha detto ieri quel che già mi aveva già confidato in Australia: "Non esiste il miglior tennista di tutti i tempi. Esiste il migliore del suo tempo". Magari, aggiungo, Nadalis genu adiuvante. Ecco dunque che a Federer si può attribuire, con infinita ammirazione, il titolo del migliore di un decennio. [...]

di massa. Oggi è lei che plasma ufficialmente l’opinione pubblica e la morale corrente. Non sono più le università, i filosofi, il clero a dare modelli di comportamento. Il popolo se li fa da sé guardando e discutendo ciò che vede alla televisione. Ma a decidere chi arriverà sullo schermo e prenderà la parola è una élite formata dai grandi conduttori, divi, cineasti, cantanti, giornalisti, comici che si cooptano fra di loro. Essi si presentano come modelli da imitare, poi giudicano, danno consigli, lanciano slogan, animano e dirigono i dibattiti. Il tutto poi viene ripreso dai quotidiani, dai settimanali e da internet. [...]

L’Iran non è una nazione qualsiasi. Erede dell’impero persiano all’interno di un mondo arabo del quale si sente superiore. Di maggioranza sciita in una galassia islamica di egemonia sunnita e per questo profondamente disprezzato da vicini che lo considerano un’interpretazione eretica del Corano. Islamico e islamizzante da quando, nel 1979, l’ayatollah Ruhollah Khomeini si impadronì del potere dando al Paese un’impronta messianica ed espansionista, nell’assoluta convinzione che la lettura fondamentalista dell’Islam non solo fosse quella giusta, ma che dovesse anche imperare in tutto il mondo, e rivoluzionaria, poiché le sue ambizioni trascendevano di gran lunga i confini regionali ponendosi come una sfida all’ordine internazionale costituito e alla supremazia occidentale e nordamericana. È molto importante tenere a mente queste considerazioni al momento di giudicare i comportamenti interni e internazionali dei dirigenti iraniani, a cominciare da Khomeini fino a quelli attuali. Il khomeinismo, in buona sostanza, è lo spirito rivoluzionario islamico sia sul fronte interno, vedasi la rigida applicazione della sharia, che su quello internazionale, attraverso l’esportazione della rivoluzione islamica, più vivo che mai a trent’anni dalla rivoluzione del 1979 e a venti dalla morte dello stesso Khomeini. Il Paese, tuttavia, non è più lo stesso. Per esempio, più della metà dei suoi 70 milioni di abitanti non erano ancora nati quando Khomeini istaurò la Repubblica Islamica dell’Iran quale regime successore della monarchia imperiale dello Scià. Inoltre,

la maggioranza degli iraniani ancora gattonava quando l’ayatollah morì nel 1989 e gli succedette, non senza traumi, l’attuale leader supremo Ali Khamenei. Si spiega così la disaffezione di tanti giovani verso un regime che non offre alcuna prospettiva, né sociale né professionale. Ebbene, ciò a cui stiamo assistendo in Iran dopo le elezioni va ben oltre il dato puramente anagrafico. Già nel 2003 il regime si era trovato alle prese con grandi proteste degli studenti iraniani, represse con particolare durezza tanto che per molti di loro l’esito fu l’esilio, il carcere o il cimitero. Ma alla base della rivolta giovanile di oggi c’è un altro fattore, forse più importante ancorché non altrettanto visibile: le forti tensioni e divergenze all’interno del regime. E’ un fenomeno, questo, mai visto finora se considerato nella sua odierna portata. Essere al fianco di chi lotta per la libertà è un obbligo morale che nessun leader occidentale dovrebbe dimenticare. Di fronte alla brutale repressione attuata da un regime la cui storia è macchiata di sangue, non vi è spazio per titubanze o considerazioni dettate da una malintesa realpolitik. La cosa più realista è chiarire fino in fondo quali sono i limiti che il potere non deve mai superare. Così come per Cuba è possibile accettare una transizione verso la democrazia e mai una dittatura ereditaria, gli ayatollah devono sapere che proseguendo sulla strada della repressione andranno incontro solo ad altre sanzioni e a un più forte isolamento internazionale. Devono rendersi conto, inoltre, che il mondo li sta guardando e non solo per quello che fanno nei confronti degli studenti. [...]

Lo stupratore del garage e la sua scelta sbagliata

Calcio, quelle perdite astronomiche delle società italiane, a partire dall’Inter

Estremismi dei cattolici

dal corsivo di Giorgio Faletti

dall’articolo di Mario Sconcerti

dal corsivo di Luigi Amicone

Quando parla di tetto alle spese dei club, Platini dice una cosa giusta che sa quasi certamente irrealizzabile. Non c’è riuscito nessuno in 100 anni perché i primi a non volerlo sono stati i grandi club e il pubblico. La gente non vuole giustizia nello sport, adora i forti. I tifosi stanno con chi vince. Si arrabbiano anzi moltissimo se il proprio club non butta via 50 milioni l’anno in nuovi giocatori. Florentino Perez dimostra proprio questo: la straordinaria vitalità di un grande errore economico. Se Moratti guadagnasse un milione l’anno e facesse dell’Inter una società modello che arriva ogni stagione terza, chi lo vorrebbe ancora? Commette invece qualcosa di molto peggiore del Real, perde 150 milioni l’anno in una cosa che costa il doppio di quel che produce, e diventa il presidente più popolare d’Italia. Florentino Perez almeno spende per investire, non ha ancora perso i soldi che sta investendo. L’Inter invece li perde subito per potersi assicurare un altro anno di esercizio fallimentare. Ma la gente assale gli uffici dove si rinnovano gli abbonamenti dell’Inter e lo scanda-

Gode delle simpatie di Repubblica e punta ad essere il simbolo di quel cattolico di sinistra modificato che non teme di rovesciare il paradigma di papa Benedetto XVI: carità, nient’altro che carità, a prescindere da ogni verità. Sono con lui l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ma anche parecchi camici bianchi dell’Associazione medici cattolici. È dalla sua parte l’onorevole Paola Concia, pasionaria dell’agenda gay-lesbo-bi-transessuale, ma anche il fedele della teologia di Vito Mancuso. Dunque, Ignazio Marino è il terzo uomo. E come nel famoso noir di Graham Greene, ambientato nella maestosa e decadente Vienna degli anni Cinquanta, il senatore-chirurgo correrà per salvare l’amico Pd e dare una svolta laica-giovanilista a un partito che porta sulle spalle i suoi primi due anni di vita come un cappotto austriaco cucito ai tempi della cortina di ferro. È indubbiamente interessante l’entrata in scena di un medico sois disant cattolico, quando sulla stanca nave del Pd si preparava l’ennesima ammuina di primarie da vecchi professionisti della politica, la poco singolar tenzone tra l’ex democristiano di sinistra e l’ex comunista di destra [...].

Forse nessuno, nemmeno il più bravo degli psichiatri, è in grado di capire davvero quello che si agita nella mente di un maniaco. Quali zone d’ombra, quali luci accecanti lo nascondono e lo esaltano, quante spirali sospese nel nulla lo costringono ad alzare o abbassare la testa, nell’eterna incertezza se scendere o salire. Senza avere i mezzi per valutare che, qualunque direzione si scelga, rappresenterà in ogni caso una scelta sbagliata. Accanto a questo va sottolineato che un certo tipo di letteratura e di cinematografia, per loro esigenze narrative e di rappresentazione, hanno investito di un’aura di criminale intelligenza il termine “seriale”, specie quando è collocato accanto a quello molto più nefasto di “omicida”. Tutto questo, nell’immaginario collettivo, ha creato una sorta di male senza scampo, di caduta ineluttabile quando ci si trova al centro del mirino di un criminale di questa specie. Non c’è nulla di più errato. Specie quando la cadenza seriale coinvolge da vicino un rapporto malsano con l’Eros e porta, per successiva deviazione, a cercare di ottenere con la violenza quello che è o si crede che sia irraggiungibile per altra via. Penso che tutti [...] siano al corrente or-

mai di quello che succede al cospetto di questo tipo di patologia: la necessità del potere rappresentato nei confronti della vittima, quell’orgasmo emotivo che necessita della violenza per diventare un orgasmo fisico, la successiva caduta nel nulla delle emozioni fino alla lenta ricarica della pulsione e alla ricerca di una nuova vittima. La figura del cosiddetto “Stupratore del garage” non credo si discosti molto da questa analisi spicciola, pur con dettagli da accertare una volta che sia stato assicurato alla giustizia. E’ la dimostrazione di come il crimine, quello che si intreccia con la realtà, non sia mai nemmeno lontanamente epico, ma soltanto squallido. Abbiamo un uomo banale, con un cappuccio in testa a nasconderne le fattezze, un vile che assale delle donne indifese, terrorizzate dalla sua semplice presenza e da quell’ancestrale paura “Uomo nero” che ognuno di noi ha nel suo vissuto. Un uomo senza onore, verrebbe da dire, se questa parola non fosse di per se stessa un concetto sano e non il sinonimo di un atto sessuale consumato in fretta sotto la minaccia di un’arma. Riconoscendo a se stesso il solo piacere malato della violenza e lasciando a una donna innocente una cicatrice che la condizionerà per tutta la vita. [...]

Zlatan Ibrahimovic

lo dell’estate resta il Real Madrid. Facesse sul serio, e personalmente me lo auguro, in questo suo accenno di calcio più giusto, Platini sarebbe spazzato via dai grandi club. Difendendo la libertà della loro ricchezza i grandi club difendono la loro differenza. Il vizio non torna mai indietro. Se diventi virtuoso, non lo guarisci. Lo cancelli. Il padre di tutti i problemi è l’ingaggio dei giocatori. Negli ultimi 15 anni sono entrati nel calcio ventimila miliardi (in lire) di soldi nuovi, provenienti cioè da fonti diverse. Non è rimasta una lira sulle società. Molte sono anzi fallite proprio per questo. Qualunque soldo in più è diventato subito un ingaggio più ricco. Lo stesso Mi-

lan che oggi vuole rinsavire, non parla di ingaggi più sobri, ma di riduzione del parco giocatori. Per eliminare un eccesso elimina cioè il giocatore. In sostanza tutto nel calcio dimostra che chi deve vincere non può guadagnare. Ora che le televisioni hanno trasformato il calcio degli altri nel calcio di tutti, il problema è che grazie ai soldi vincono sempre gli stessi e questo uccide lentamente lo spettacolo. Una Champions solo inglese o spagnola interessa solo a Spagna o Inghilterra. È per questo che nel calcio c’è molto più «odio» che amore. Perché chi perde lo fa per sempre. L’unico sentimento è un sentimento contro.

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Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Dibattito politico

La conferenza episcopale chiede al Governo la sanatoria per colf e badanti

Cei: «No al libertinaggio» I vescovi preoccupati per «chi mette in mostra uno sfarzo narcisista» | VERSO IL G8 |

I VESCOVI italiani, che un mese fa avevano chiarito di non voler emettere giudizi su singoli comportamenti di politici, appaiono assai preoccupati per «lo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile», che «mette in mostra uno sfarzo narcisista». E, per bocca del segretario generale Mariano Crociata, criticano che ci si serva «del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, di tipo politico, economico o di altro genere». «Nessuno – scandisce il presule nell’omelia per la festa di Santa Maria Goretti – deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati; soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta al cospetto di Dio. Dobbiamo interrogarci tutti – esorta – sul danno causato e sulle conseguenze prodotte dall’aver tolto l’innocenza a intere nuove generazioni». Parole che danno il senso di un richiamo generale e non rivolto in particolare a qualcuno, ma che certamente non sono state pronunciate senza pensare che sarebbero state lette anche come riferite alle vicende personali del premier Silvio Berlusconi. E che arrivano a breve distanza da una dichiarazione fatta a titolo personale da un membro autorevole della Cei, monsignor Domenico Sigalini, assistente dell’Azione Cattolica e segretario della Commissione Episcopale sulle Migrazioni oltre che vescovo di Palestrina, il quale, aprendo all’ipotesi di sanatoria avanzata dal sottosegretario Carlo Giovanardi per le colf e le badanti prive di permesso di soggiorno ha di fatto espresso preoccupazione per la situazione degli immigrati irregolari in Italia dopo l'approvazione del ddl sicurezza. Un orientamento non ufficiale, però, in quanto «restando fedele al principio dell’autonomia del laicato nelle scelte di ordine temporale, la Chiesa Italiana non prende direttamente posizione su ogni proposta normativa. E dunque – spiega il portavoce della Cei, monsignor Domenico Pompili – non c'è una valutazione ufficiale sulla proposta del sottosegretario». Ma non c'è dubbio che monsignor Sigalini esprima una sensibilità diffusa nella Chiesa Italiana, testimoniata ad esempio dal sostegno offerto dalla Comunità di Sant'Egidio alla proposta Giovanardi. Ed è interassante notare che lo stesso monsignor Sigalini

interviene anche sul tema dell’emergenza educativa, offrendo forse una chiave di lettura per comprendere anche le parole di Crociata sulla «sfrontatezza» di comportamenti che negano valore alla sessualità. «In genere – ha detto ai microfoni della Radio Vaticana – questa parola emergenza viene mostrata come un qualcosa che ci sta capitando addosso, alla quale non siamo preparati. Parecchi parlano di emergenza in quanto siamo incapaci di educare, oppure siamo troppo accomodanti. Noi, invece, abbiamo voluto guardare l’emergenza come l’aumentata domanda che c'è da parte, per esempio, del mondo giovanile di avere dei riferimenti». Una denuncia condivisa dal presidente della Cei Angelo Bagnasco, citato da Crociata nel suo intervento. Infatti lo scorso maggio, il cardinale aveva detto: «Le responsabilità sono di ciascuno ma conosciamo l’influsso che la cultura diffusa, gli stili di vita, i comportamenti conclamati hanno sul modo di pensare e di agire di tutti, in particolare dei più giovani che hanno diritto di vedersi presentare ideali alti e nobili, come di vedere modelli di comportamento coerentì.

Monsignor Mariano Crociata, che ieri ha lanciato un monito contro il libertinaggio

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INTERCETTAZIONI

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La riforma dopo l’estate di ANNA LAURA BUSSA ROMA – L'Aula di Palazzo Madama esaminerà la riforma delle intercettazioni probabilmente dopo la pausa estiva. Lo fa capire la seconda carica dello Stato, Renato Schifani in un’intervista a Il Corriere della Sera. Lo conferma in giornata il presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli. E ad avvalorare l’ipotesi c'è anche la possibilità («certa ormai al 90%») che il termine per la presentazio-

Slitta l’esame del ddl al Senato La Fnsi chiede un’audizione ne degli emendamenti, fissato per oggi alle 20 in commissione, slitti a dopo l’estate. «Non posso certo escludere – afferma Berselli – che il ddl intercettazioni arrivi all’esame dell’Aula del Senato dopo l'estate». Oggi, avverte, si chiuderà la discussione generale, ma poi sul testo potrebbe aprirsi un confronto serio con l’opposizione che potrebbe portare anche a delle audizioni di «fonti autorevoli». Una tra tutte quella

del Capo dell’Antimafia Piero Grasso «che con le sue osservazioni sul provvedimento – sottolinea Berselli – ha introdotto elementi di grande novità». La verità, si fa capire nel Pdl, è che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non vorrebbe far cadere nel vuoto l'appello del Capo dello Stato a modificare in alcuni punti la norma. Al Colle infatti si teme che si possano bloccare per sempre le indagini contro ignoti e quelle contro la criminalità

organizzata. In occasione dell’annunciato avvio di un nuovo confronto parlamentare sul ddl Alfano, la Fnsi, tramite il segretario Franco Siddi (nella foto), ha chiesto un’audizione alla Commissione Giustizia del Senato. Una lettera in tal senso, annuncia la Federazione della Stampa, è stata inviata al presidente Filippo Berselli, allo scopo di rappresentare le posizioni di preoccupazione e allarme del Sindacato dei giornalisti per le norme che limitano o impediscono il diritto di cronaca su come procedono le indagini e su attività investigative.

Di Pietro contro il Colle: «Usa la piuma con i golpisti». Franceschini replica: «Attacco inaccettabile»

Intervento di Napolitano: scontro tra il Pd e Idv di MARCO DELL’OMO ROMA – «Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti». Antonio Di Pietro va all’attacco del presidente della Repubblica rimproverandogli una linea eccessivamente morbida nel contrastare il disegno di legge voluto dal governo per mettere un freno alle intercettazioni telefoniche. Parole dure, che scatenano un vespaio di polemiche, come già accadde quando Di Pietro criticava il Quirinale all’epoca del Lodo Alfano. A Di Pietro sembra che il governo voglia limitarsi a qualche «modifica di facciata», per far approvare ugualmente il provvedimento, con il suo «stop alle intercettazioni» e il «bavaglio alla stampa». L’unica strada da

percorrere, a suo giudizio, è quella di imporre al governo il ritiro del provvedimento, anche a costo di arrivare allo scontro. Le dichiarazioni di Di Pietro fanno balzare sulla sedia il leader del Pd Dario Franceschini. Nella sua reazione traspare tutto lo sdegno verso l’alleato: «E' intollerabile – sostiene – che il leader dell’Idv coinvolga il Presidente della Repubblica nella polemica politica. Il Presidente sta svolgendo con intelligenza la sua funzione di garante delle regole e degli equilibri istituzionali. Di questo l’intero paese deve essergli grato». Esplode così una nuova crisi nei rapporti tra i due partiti dell’opposizione di centrosinistra. Di Pietro non intende lasciare l’ultima parola al segretario dei democratici, e accusa: «Franceschini, come al solito, capisce fischi per fiaschi». Poi rinca-

ra la dose contro il segretario del Pd: «Non accetto lezioni da chi fa opposizione a giorni alterni». Nella lite tra i due litiganti del centrosinistra si infila il Pdl, con la richiesta a Franceschini di rompere una volta per tutte con i dipietristi. Lo chiedono in tanti, da Capezzone, a Sandro Bondi. Dal Quiri-

Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, in aula

nale, nessun commento, la presidenza della Repubblica non intende entrare nelle polemiche politiche. Ma andando con la mente a vicende simili, torna una costante: il Quirinale ha sempre insistito sul concetto che è il Parlamento il luogo dove deve avvenire il confronto tra le forze politiche sulla modifica dei provvedimenti. Il presidente della Repubblica, può intervenire alla fine del procedimento legislativo, nei limiti delle sue prerogative, chiedendo alle Camere un riesame. Ma questa prerogativa del capo dello Stato deve tener conto di un limite oggettivo: e cioè che, se le Camere dovessero riconfermare lo stesso testo rinviato dal presidente della Repubblica, al Quirinale non resterebbe altro da fare che promulgarlo.

Berlusconi sulle foto «Non ho nulla da temere» «NON HO nulla da temere. La spazzatura e le calunnie non mi fanno neppure il solletico». Silvio Berlusconi, in un’intervista, assicura che non si lascerà condizionare dall’annuncio, fatto domenica dal Sunday Times, di nuove foto scattate a Villa Certosa, che saranno pubblicate alla vigilia del G8 di L’Aquila. E la maggioranza fa quadrato attorno al premier, attaccando Massimo D’Alema per la nuova previsione di “scosse” ,che agiteranno l’esecutivo, fatta sempre domenica prima della manifestazione del Partito democratico. Afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone: «Quanto accade è ormai chiaro sotto gli occhi di tutti, ci sono un gruppo editoriale straniero e un gruppo editoriale italiano che hanno precise ragioni di ostilità nei confronti di Silvio Berlusconi, e non si fanno scrupolo di dare vita a una campagna violenta, senza esclusione di colpi, sostanzialmente priva di precedenti rispetto a un primo ministro». Per il ministro Gianfranco Rotondi «D’Alema sfiora il ridicolo: Berlusconi dovrebbe mollare perchè la sinistra italiana è ridotta a commentare le sue feste?», mentre per Fabrizio Cicchitto «è evidente che l’onorevole D’Alema punta a riconquistare la guida dell’intero schieramento di centrosinistra e anche favorire Bersani nella conquista della segreteria del Pd cavalcando la tigre delle armi improprie nello scontro politico». Maurizio Gasparri accusa D’Alema di essere un «veggente da quattro soldi». L'Idv, invece, condivide l’analisi svolta ieri da D’Alema, che ha parlato di «inizio del declino» di Berlusconi che porterà a «scenari imprevedibili»: «Le crepe che già con ogni evidenza danneggiano la struttura del governo – afferma Leoluca Orlando – sono rappresentate per noi dal palese tentativo di limitare la libertà di stampa e dalle vergognose cene del premier con i giudici della Consulta che tra pochi mesi dovranno pronunciare parere di costituzionalità sul Lodo Alfano. Ci chiediamo – conclude Orlando – quale altro elemento debba venir fuori per stabilire che questo governo è sulla via del declino».

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Ancora da sciogliere le divergenze sullo scudo antimissile e sulla Georgia

Diplomazia e diritti

Accordo storico sul disarmo Obama a Mosca: Stati Uniti e Russia si impegnano a ridurre gli arsenali atomici di CRISTIANO DEL RICCIO MOSCA – Dopo il primo giorno del suo primo vertice al Cremlino il presidente americano già ostenta ottimismo: l’accordo sulla riduzione degli arsenali nucleari sarà completato entro l’anno, il reset delle relazioni tra i due paesi è stato lanciato, il presidente russo Dmitri Medvedev è una persona sincera e pratica con cui si può lavorare insieme e di cui ci si può fidare. «I rapporti tra Russia e Stati Uniti sono andati per un certo periodo alla deriva – ha detto oggi il presidente Obama durante una conferenza stampa congiunta con Medvedev – Abbiamo deciso di rilanciare questi rapporti. Nel giro di sei mesi è esattamente quello che abbiamo fatto». Il nuovo corso dei rapporti tra Washington e Mosca è cominciato con la firma di una serie di accordi bilaterali, in un salone del Cremlino tutto stucchi dorati e grandi porte a specchio, seguito a quattro intense ore di colloqui tra i due presidenti. Un modo, lo spettacolo delle firme, per dare risalto alla concretezza della nuova era russo-americana. Tra i documenti firmati c'è un accordo quadro che indica i traguardi dei negoziati nucleari: ridurre le testate nucleari ad un raggio tra 1500 e 1675 e quello dei vettori ad un raggio tra 500 e 1100. Il presidente russo è riuscito ad ottenere una vittoria importante: un legame tra queste riduzioni di armi offensive e la questione dello scudo missilistico. Ma il presidente Obama, riba-

Dmitri Medvedev e Barack Obama si stringono la mano dopo l’accordo

dendo che lo scudo mira a fare protezione dalla minaccia missilistica di paesi come la Corea del Nord e l'Iran, si è detto convinto della possibilità di trovare con Mosca una soluzione di compromesso che tenga conto della necessità di utilizzare lo scudo ma anche delle preoccupazioni russe sul danno che potrebbe essere provocato al loro deterrente nucleare. Nel frat-

tempo Obama ha incassato un successo sull'Afghanistan: uno degli accordi firmati vede la Russia concedere il transito sul loro corridoio aereo dei voli militari americani destinati a portare rifornimenti di ogni tipo (compresi forze militari) alle truppe in Afghanistan per un massino di 4500 voli l’anno. Obama ha reso merito a Medvedev. Ha detto che è una persona di-

retta che dice quello che pensa in quale il presidente Obama tornerà modo franco. Rispondendo ad una sicuramente, ha anticipato oggi la domanda su chi sia veramente al Casa Bianca, nella conferenza che potere tra Medvedev e Putin, l’in- terrà domani alla New Economic quilino della Casa Bianca ha cerca- School, un discorso che mira a deto di dare una risposta diplomati- lineare la nuova filosofia (dal punca: «Il presidente Medvedev è il to di vista di Obama) dei rapporti presidente, il premier Putin è il tra Stati Uniti e Russia. La Casa Bianca ha ripremier. Per quello velato che Obama e Medche mi riguarda, il vedev hanno dedicato mio interlocutore è il IL TOUR molto tempo della parte mio omologo», ha afprivata delle loro quatfermato Obama, che tro ore di colloqui, oltre oggi vedrà comun- Michelle alla questione della rique Putin per una co- al Cremlino duzione degli arsenali lazione di lavoro. Il presidente Usa ha co- MENTRE i due presi- nucleari, anche all’Iran, munque riservato un denti lavoravano al di- dove gli Usa cercano una elogio inaspettato al- sgelo Usa-Russia, Sve- maggiore cooperazione la “strana coppia” al tlana Medvedeva e il fi- di Mosca nel convincere potere in Russia: «Pu- glio tredicenne Ilya han- Teheran a rinunciare al tin e Medvedev lavo- no accompagnato Mi- suo programma nuclearano con grande effi- chelle Obama e le figlie re. L’enfasi oggi, nelle cacia insieme». Il pre- Sasha e Malia, di 7 e 10 dichiarazioni di Obama sidente Obama ha anni, in un tour guidato e Medvedev, era tutta elencato una serie di del Cremlino. La moglie sulle possibilità di coosettori dove i due pae- di Obama, che sfoggia- perazione tra i due paesi si hanno interessi co- va abito e soprabito rosa mettendo da parte il farmuni e possono raf- corallo, ha potuto ammi- dello del rapporto acriforzare la cooperazio- rare anche la moda sfar- monioso e velenoso della ne: la sicurezza, i pro- zosa dell’epoca zarista. fase finale dell’era Bush. blemi economici, Svetlana le ha mostrato Resta adesso da far vedel’energia, la questio- la collezione di vestiti re quanto durerà questa ne climatica. Ma vi so- usati per le incoronazio- fase di luna di miele tra i presidenti delle due no anche problemi ni dal 1500 al 1700. maggiori potenze nudove le posizioni degli Stati Uniti e della Russia appaiono cleari del pianeta. Obama si è detto per il momento non riconciliabili. sicuro di giungere ad una intesa Uno di questi è la Georgia. Il presi- entro la fine dell’anno sull'accordo dente Obama ha affermato, duran- nucleare. Ma la questione dello te la conferenza stampa al Cremi- scudo missilistico, che continua a no, che «la sovranità e la integrità preoccupare i russi, non può esseterritoriale della Georgia devono re spazzata facilmente sotto il tapessere rispettate». È un tema sul peto.

Incidenti nello Xinjiang dopo la morte di due uighuri: almeno 900 feriti

Scontri etnici in Cina, 156 morti si vedono giovani uighuri che distruggono automobili, tirano pietre contro un bersaglio non visibile, cato. Se il bilancio verrà cone danno l’assalto fermato, si tratta degli inciad un autobus. denti più gravi dalla rivolta Molti cinesi ventibetana della primavera gono intervistati, dell’anno scorso e dei più alcuni dei quali gravi ad essersi mai verifisanguinanti in se- Gli scontri in Cina cati nel Xinjiang, una regioguito agli attacchi ne desertica e montuosa ricsubiti dagli uighuri. Non uno di quelli nei quali si soca di risorse naturali nel sono state ancora fornite in- no verificate le proteste. nordovest della Cina. Secondicazioni sull' etnia di colo- L’agenzia Nuova Cina cita do una serie di testimonianro che sono deceduti. Secon- varie testimonianze di cineze convergenti, i disordini do una fonte del Congresso si, alcuni dei quali affermasono scoppiati quando le Mondiale degli Uighuri 70 no di essere stati aggrediti forze di sicurezza cinesi sopersone, tutte di etnia ui- dalla folla. L’agenzia cita no intervenute per disperghura, sono state circonda- anche il direttore dell’Ospedere una manifestazione di te e uccise dagli agenti cine- dale del Popolo secondo il almeno un migliaio di persi nel quartiere di Nemmen, quale su 291 persone ricosone che chiedevano un’inverate in seguito alle violenze di ieri, 233 erano di etnia cinese «han», 39 di etnia uiINCONTRO ghura e gli altri appartengono ad altre minoranze etIl niche che vivono nella represidente gione. Urumqi, una città di Hu Jintao 2,3 milioni di abitanti oltre tremila chilometri a nordoSVILUPPO e progresso non possono signifi- progresso economico e sociale che si stanno vest di Pechino, è la capitale care solo più ricchezza e più ampio accesso ai realizzando in Cina pongono nuove esigendella Regione Autonoma beni di consumo, devono significare anche ze in materia di diritti umani, una questione del Xinjiang. Gli uighuri, maggior rispetto dei diritti umani, ha detto che l'Italia ha sempre affrontato e intende afturcofoni e di religione muGiorgio Napolitano al presidente della Re- frontare nel massimo rispetto delle ragioni sulmana, sono gli abitanti pubblica Popolare Cinese, Hu Jintao che, se- cinesi, e dell’integrità e autonomia di decioriginari della regione, che condo protocollo, ha iniziato dal Quirinale la sione della Cina e delle sue istituzioni rapchiamano Turkestan visita di Stato in Italia. Napolitano, in un cer- presentative». I colloqui politici hanno regidell’est, e oggi sono circa il to senso, ha tolto le castagne dal fuoco al pre- strato l’ottimo livello delle relazioni e l’inte44 per cento dei 20 milioni mier Berlusconi che ha incontrato il presi- resse reciproco a migliorarle. Il presidente di abitanti della regione. Gli dente cinese subito dopo e ha potuto dire che cinese ha detto che Pechino attribuisce immigrati cinesi sono circa l’argomento non era stato affrontato perchè grande «importanza» a sviluppare ulterioril 38 per cento e gli altri apgià trattato al Quirinale. «Con il presidente mente i rapporti bilaterali con l’Italia, che sopartengono alle minoranze Hu Jintao – ha detto Napolitano – abbiamo no «utili» non solo per gli interessi delle due kazhaka, kirghisa e monconvenuto sul fatto che lo stesso sviluppo e il parti ma anche per «la pace nel mondo». gola.

Massacro dai contorni poco chiari militari accusati di sparare sulla gente LA TENSIONE etnica è esplosa nella regione cinese del Xinjiang, dove domenica almeno 156 persone sono morte in scontri tra giovani uighuri e forze di sicurezza cinesi. Oltre 900 i feriti, ma il bilancio potrebbe anche essere più pesante. Il bilancio del massacro è stato fornito dalle autorità locali cinesi che hanno accusato il Congresso Mondiale degli Uighuri e la sua presidente Rebiya Kadeer di aver organizzato i disordini con lo scopo ultimo di creare nel Xinjiang uno Stato indipendente. Le accuse sono state respinte dal Congresso e dalla stessa Kadeer che, in un comunicato inviato ad alcuni mezzi d’informazione stranieri in Cina, hanno affermato che migliaia di uomini di quattro diversi corpi militari e paramilitari cinesi hanno usato fucili automatici e mezzi corazzati contro una manifestazione pacifica. «E' una pratica abituale del governo cinese quella di accusare me per qualsiasi incidente si verifichi nel Turkestan dell’Est (il nome col quale i nazionalisti uighuri indicano il Xinjiang, ndr) e Sua Santità il Dalai Lama per qualsiasi cosa succeda nel Tibet», ha affermato la Kadeer nel comuni-

dagine approfondita su un episodio verificatosi il 26 giugno nel Guangdong, la provincia industrializzata del sud della Cina dove lavorano decine di migliaia di immigrati provenienti da tutto il paese, inclusi migliaia di uighuri provenienti dal Xinjiang. Nell’ episodio – che secondo la stessa stampa cinese è stato innescato da voci poi rivelatesi false – decine di operai cinesi di etnia «han» hanno attaccato un dormitorio di operai uighuri, uccidendone almeno due. Nessuno è stato arrestato per gli omicidi. «Le autorità cinesi dovrebbero ammettere – ha scritto ancora Rebiya Kadeer nella dichiarazione dif-

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fusa dal Congresso Mondiale degli Uighuri – che la pacifica protesta è stata innescata dall’illegale attacco di teppisti che hanno picchiato e ucciso dei lavoratori uighuri in una fabbrica di giocattoli nel Guangdong... Il loro fallimento nell’intraprendere una qualsiasi azioni per punire i teppisti cinesi responsabili dei brutali omicidi è la vera causa di questa protesta». Rebiya Kadeer è un’imprenditrice di quasi 70 anni che vive in esilio dal 2005 dopo aver trascorso sei anni in prigione, accusata di aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato. La televisione cinese, Cctv, ha diffuso in serata delle immagini nelle quali

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Napolitano a Hu: monito sui diritti umani

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Martedì 7 luglio 2009

Primo piano 9

Martedì 7 luglio 2009

Santarsiero ha iniziato solo ieri le consultazioni con i partiti

Politica lucana

Ora il rebus è al Comune

Prima seduta di consiglio provinciale: da subito l’opposizione non fa sconti

Scaglione bacchetta il “neofita” e propone: «A noi la presidenza» di SALVATORE SANTORO

«Puntare al ruolo della Provincia»

POTENZA - Ora tocca a Santarsiero risolvere il rebus mentre per Lacorazza si è già svolto il primo giorno di scuola. «E’ andata bene», il giudizio serale di Lacorazza al quale manca solo l’ultimo tassello e cioè l’ottava delega. Ma prima di domani serà non ci sarà nessuna novità: l’incontro tra la delegazione dei socialisti (o delle anime che la compongono) e il presidente della giunta provinciale Piero Lacorazza è infatti fissato per non prima di domani pomeriggio. Ma per una giunta e un consiglio già partito, c’è ancora tutto da definire per quanto riguarda il Comune. Il sindaco Vito Santarsiero ha cominciato le prime consultazioni solo nella mattinata di ieri. E altre proseguiranno a tamburo battente per i prossimi. Dei punti fermi però, sono già chiari in virtù del fatto che alcuni ragionamenti politici, chiusi alla Provincia, non erano slegati dalle dinamiche comunali. L’Udc, incassata la presidenza del consiglio provinciale al Comune non otterrà altre postazioni. Così

La giunta Lacorazza parte in sette La presidenza all’Udc tra le polemiche POTENZA - Non leggerà tutta la relazione, non fino in fondo quelle cinquanta pagine in cui consegna al consiglio provinciale le linee programmatiche della «Provincia del futuro». Piero Lacorazza giura, ratifica il mandato ricevuto e apre il quinquennio a cui gli elettori lo hanno assegnato. L’aula è quella delle grande occasioni, del pubblico di amici e parenti, dei completi nuovi o dei tocchi di scaramanzia (tipo le cravatte usate in altre occasioni per chi, a quel consiglio, è già avvezzo). Il saluto, l’abbraccio che apre l’applauso non scontato arriva dall’ex concorrente alla presidenza, Aurelio Pace, da poco nominato cocordinatore dell’intergriuppo di opposizione. Fair-play non ingessato. Ma poi si va, e si torna ai ruoli. E ce ne è per tutti, fin da subito. Lacorazza racconta dell’ente che vuole mettere in piedi, della Conferenza delle Autonomie locali da rinforzare, della cultura e della scuola con cui si crea una comunità. Ieri era il giorno della presentazione ufficiale della giunta che conferma le indiscrezioni dei giorni pecedenti (gli assessori sono Massimo Macchia, Idv, vicepresidente con delega all’Ambiente, Vito Di Lascio, Pd, con delega al Bilancio, Nicola Figliulo, Pdci, alle Attività produttive, Paolo Pesacane, Sinistra per la Basilicata, con delega a Politiche socio-assistenziali, Vitantonio Rossi, per i Popolari uniti, con delega al Lavoro, Nicola Rocco Valluzzi, Pd per la Viabilità, Rosaria Vicino, Pd, con delega a Edilizia scolastica. Al posto degli assessori entrano per il Pd Antonio Salicone, Angela Lator-

In gessato blu, il neo presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza ha vestito il ruolo di garanzia dell’assemblea fino all’elezione di Palmiro Sacco

raca, Tommaso Gammone e Angelo Lamboglia per Idv). E’ poco prima dell’elezione del presidente del consiglio (eletto Palmiro Sacco dell’Udc, con 19 voti della maggioranza, una scheda nulla e 11 voti dell’opposizione a Romano Cupparo, poco dopo eletto vicepresidente vicario. L’altro vicepresidente è Donato Sperduto), che il presidente Lacorazza prova a rispondere alla provocazione che pochi minuti prima, nella conferenza stampa dell’intergruppo , il centrodestra aveva sollevato. Il dubbio: ma la presidenza va all’Udc in quota maggioranza? Lacorazza spiega che «il centrosinistra ha ritenuto di costruire un’idea per cui la vittoria non può significare la chiusura». Ecco l’aper-

tura all’Udc «in un rinnovato progetto di governo». Il dibattito sulla presidenza va avanti a lungo. Quasi tutti i consiglieri prendono la parola per rimarcare la posizione di un’aula, sul punto, praticamente spaccata a metà. Sarà Pace, per l’opposizione, a rimarcare che «si tratta di una proposta percepita come fragile e che non può essere identificata come espressione di una volontà popolare che al primo turno ha indicato nell’Udc l’alternativa tanto al centrodestra che al centrosinistra». E tanto per essere chiaro, richiama i «toni più che duri» usati dall’Udc nell’attacco al centrosinistra negli anni e nella recente campagna elettorale, quando «proprio dai centristi giungeva un parallelismo tra il

centrosinistra e il comitato d’affari». Lo spunto polemico è per le prossime regionali, per la coalizione “ampia” che si sta definendo, «posti nel listino assicurati compresi». Tra gli uomini del centrosinistra, il primo a prendere la parola è Tommaso Samela (capogruppo del Pd). Loro sono sicuri «di aver lasciato perdere «quei clichè banali che pure, nell’altro schieramento, hanno trovato spazio, tra cambi di schieramento, accorpamenti di sigle». Samela oppone «l’impegno a misurarci anche con la collaborazione, per assicurare un governo all’altezza degli impegni presi con i cittadini, soprattutto, oltre gli steccati». Mette un “punto”, temporaneo, alla querelle Sacco che ringrazia ironicamente il centrodestra: «Le accuse non sono altro che uno sprono a essere ancora il presidente di tutti». Solo un passaggio politico, prima di «prendere i panni di garanzia, di uomo super-partes». E’ «che l’Udc si sta ispirando al federalismo sturziano e le polemiche oggi non ricordano bene quanto il distacco dal centrodestra non sia certo un fatto nuovo». Allora, il lavoro di tutti, da adesso «servirà a rendere la questa Provincia, una provincia unica, un unico territorio». In tanti sottolineeranno quel biglietto di votazione per la vicepresidenza inserito da Sacco nella scatola della maggioranza. Quanto ai Socialisti, chiamati in causa per non aver sciolto ancora il nodo assessorile, Pietrantuono, capogruppo del Ps, ricorda che la questione è di relazioni interne, «ma nulla mette in discussione il sostegno al centrosinistra». Poi arriva il tempo della relazione programmatica. Lacorazza annun-

cia i punti principali che svilupperà nel prossimo dibattito in aula. Lo scenario è quello «della depressione economica, del lavoro perso, della aziende in difficoltà, dei tagli centrali». Ringrazia il predecessore, Sabino Altobello, e tutte le istituzioni, cita Albini e Sinisgalli e parla della “svolta” con cui costruire «una Provincia dal proprio ruolo specifico». A partire «dall’agevolazione e l’accompagnamento al processo costitutivo delle comunità locali». Ma c’è bisogno - è l’appello - che la Regione partecipi al processo utilizzando la «la leva» delle Province «per alleggerire il carico e dinamizzare il rapporto con il territorio». Richiama la valenza della Conferenza delle autonomie locali, organismo «da potenziare passando dalla fase del dialogo e dell’ascolto a quello della cooperazione attiva. Non tralascia lo scambio con la città capoluogo, che deve essere sempre di «più locomotiva di servizi d’eccellenza». E dopo il minuto di raccoglimento per i morti della tragedia di Viareggio, sarà Pace a ricordare che ci sono anche «altri morti, quelli delle strade provinciali, spesso territorio di nessuno e abbandonate», come promette di vigilare «sulle convenzioni e sulle nomine. Che si premino i dipendenti e le risorse già presenti». Ma Lacorazza non tralascia neanche questo. Punta a «un ordinario di qualità» gestito da un ente che «ovviamente non può andare lontano se si limita a piangersi addosso». Problema atavico dell’ente intermedio che pur dotato di deleghe spesso, nel tempo ha lamentato un lento e saltuario trasferimento di fondi e competenze reali. Così comincia l’era lacorazza a piazza Prefettura.

LA MINORANZA DÀ VITA ALL’INTERGRUPPO

I tre gruppi scelgono Pace come coordinatore di una minoranza costruttiva

«Nè sconti, nè preconcetti sul programma» Tanto per chiarire che questa «volta sarà diverso», e non solo per la consistenza numerica dell’opposizione che a piazza Prefettura può contare su 11 elementi pronti a dare battaglia. Sì, «ma con una sola voce». I tre gruppi nati nel consiglio provinciale dopo la recente tornata elettorale (Pdl, Fdc, Dec) si sono costituiti in intergruppo, il cui coordinatore è l’ex candidato a presidente Aurelio Pace. Pochi minuti prima di cominciare la seduta del consiglio provinciale, ieri mattina, si sono riuniti con i “big”. In undici attorno a un tavolo per raccontare, con la dirigenza provinciale e regionale, come hanno deciso di strutturare la “battaglia” «costruttiva».

Roberto Falotico, segretario regionale dei Dec, non ci mette molto a spiegare lo scenario entro cui si muovono. In fondo, le ultime elezioni amministrative hanno segnato «una ristrutturazione complessiva del sistema politico lucano». Archiviate le «maggioranze bulgare di un tempo» si candidano a essere «un’opposizione che non farà sconti a nessuno e che lavorerà sulle questioni di merito». Con voce unanime, grazie proprio all’intergruppo che permetterà all’opposizione di dialogare e arrivare in consiglio con una posizione unica. E Pace ne sarà il portavoce (i tre capigruppo sono Giuseppe Morero, Pdl, Vincenzo Libonati, Dec, e Biagio Costan-

zo, Fdc). E poi «è ormai chiaro a tutti che senza postazioni di potere - fa eco Franco Mollica, leader della Fdc - il centrosinistra non ha la maggioranza». Quello di cui si fanno promotori «è una reale alternativa», provando a costruire le condizioni «dell’alternanza» in vista delle prossime elezioni regionali. I riferimenti non sono poi così “generici” visto che Antonio Tisci, responsabile provinciale di Pdl, richiama la «compattezza dell’opposizione, a dispetto di una maggioranza che perde pezzi neanche insediata». Richiama i dissidi interni dei Socialisti che non hanno sciolto il nodo “giunta”. Così, vanno avanti

con quell’alleanza programmatica «solida e da allargare ancora». Un punto “definitivo”lo pone il deputato del Pdl, Vincenzo Taddei. «Non abbiamo chiuso il dialogo con l’Udc», che nel frattempo ha guadagnato lo scranno di garanzia dell’assemblea. Al partito di Casini, però, contestano «un atteggiamento preoccupante, visto che - sottolinea - accettando la postazione hanno rotto il patto con gli elettori e di molti assetti locali in cui, a livello amministrativo, l’Udc è con il centrodestra». Loro, «sperimentiamo la voce unica - conclude Pace - la possibilità di parlare con una lingua comune, senza fare un’opposizione distruttiva e basta. Nel frattem-

Il primo intervento di Aurelio Pace in assemblea poco prima della votazione della presidenza

po l’attuale maggioranza non ha più il 50 per cento del consenso, visti i dissensi at-

tuali di Rosa bianca e Verdi, fuori dall’esecutivo». sa.lo.

semblea consiliare». E con queste riflessioni Scaglione ricordando «l’alto profilo e l’esperienza pluriennale» dei presidenti del consiglio (Triani e poi Campagna) espressi dai Popolari uniti negli scorsi 5 anni rilancia: «Proprio questo confronto e questa convinta capacità di avere gli uomini giusti per incarichi così delicati tanto da tenere a bada scalpitanti neofiti, ci fanno immaginare di poter chiedere al consiglio comunale tutto ed alla maggioranza consiliare, di poter indicare a pieno titolo un candidato autorevole dei Popolari uniti, capace, esperto e vero garante dell'intera assise». E’ richiesta ufficiale. Per il resto, Santarsiero deve ancora lavorare per smussare una serie di difficoltà. C’è da gestire anche le “aspirazioni” dei tanti eletti del Partito democratico. Oltre ai consiglieri al secondo mandato, che a vario titolo chiedono un posto di assessore, ci sarebbero anche Beniamino Straziuso (figlio dell’assessore regionale) che è stato il quarto eletto e Rocco Fiore (figlio dell’ex assessore Giovanni). s.santoro@luedi.it

LA LETTERA

GLI AUGURI DI CESA Sulla nomina di Palmiro Sacco è intervenuto anche il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa che dopo essersi congratulato con lo stesso Sacco ha detto: «Si tratta di una nomina che vede riconosciuto l'impegno di Palmiro Sacco a cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che ricoprirà questo ruolo con la stessa serietà che lo ha sempre contraddistinto». E a Cesa si unisce anche il segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi xche prima esprime soddisfazione per l’incarico «a cui è stato chiamato l’amico Palmiro» e poi sulla valenza politica dell’incarico aggiunge: «La presidenza del consiglio, organo di controllo e di garanzia, vede ulteriormente rilanciata l’azione politica dell’Udc lucana perla nostra comunità».

terpreta il suo ruolo a più riprese passando arditamente dalle centinaia di simpatiche immagini appiccicate sui grandi tazebao alle libere interpretazioni sul ruolo della massima assemblea municipale, dall'altro ci preoccupano non poco per il tentativo maldestro di trasformare il più importante consiglio comunale lucano in una arena dove i gladiatori si sfidano per far contento il pubblico sugli spalti. E se il buongiorno si vede dal mattino, è necessario che i partiti al proprio interno facciano almeno un corso accelerato di procedure e di rispetto istituzionale che significa anche tentare di ottenere rispetto per la propria figura di neo consigliere. E' quello che chiediamo avvenga al più presto per evitare di avere richieste quanto meno singolari come quella di convocare il consiglio comunale nelle piazze di quartieri e contrade evocando la presenza di un tendone da circo dove clown e domatori si dilettano o di non avere rispetto e corretta attenzione per chi in questi anni ha saggiamente profuso il suo impegno per tenere fede al mandato assegnatogli nella guida dell'as-

«Sto con Bersani per il rilancio del Mezzogiorno devastato» di GIANNI PITTELLA Pier Luigi Bersani, nel presentare nei giorni scorsi a Roma la sua piattaforma programmatica per la sua candidatura alla segreteria del Pd, ha denunciato come la parola “Mezzogiorno” sia oggi come non mai devastata, rimossa, mal interpretata, oscurata. La cultura leghista che permea il centrodestra, necessaria a garantire la tenuta della maggioranza dei governi Berlusconi, poggia su un’artificiosa contrapposizione culturale e politica senza la quale il movimento di Bossi non avrebbe ragione di esistere, tra un presunto nord efficiente e lavoratore e un sud del Paese palla al piede, da lasciare alle sue mafie e alla sua arretratezza antropologica prima che economica. Non basta quindi porre alla politica e al Paese la domanda retorica se esista ancora una “questione meridiona-

le”, ma che cosa si intenda con questa ormai antica definizione che indicava fin dall’unità d’Italia il problema di come colmare il secolare, profondo divario nello sviluppo tra un Settentrione mitteleuropeo e industrializzato e un Meridione agricolo e arretrato e che oggi viene liquidata semplicemente girando la testa da un’altra parte, a favore della “nazione padana”. Siamo arrivati al paradosso che decine di miliardi di investimenti nazionali e europei inseriti nel periodo di programmazione 20072013 dal centrosinistra e dalla Ue per le aree più svantaggiate sono state dirottate per abolire l’Ici a ville e castelli, pagare le multe delle quote latte non rispettate dagli allevatori di alcuni pascoli del nord, finanziare ammortizzatori, pur necessari, per i lavoratori in cassa integrazione, che per un paese industrializza-

to a metà vuole dire ancora spostamento di risorse da sud a nord. Con questo non si vuole negare l’evidenza di come sono stati sprecati finora fiumi di investimenti destinati al Mezzogiorno. Certo occorre voltare pagina, ma lanciando una proposta che riesca a parlare al nord e al sud e che trasformi il ritardo del Meridione in una risorsa per l’intero paese. Ritengo che solo il Pd, che vuole essere un grande partito nazionale, sia in grado in questo momento di farlo. Per questo non abbiamo bisogno di altre leghe del Sud da contrapporre a quelle del Nord. Nella nostra mozione abbiamo proposto di lanciare una grande stagione di riforme e di modernizzazione che risponda alla legittima insofferenza degli elettori settentrionali e che metta in movimento le energie potenziali ancora inespresse nelle aree meno sviluppate

Gianni Pittella

del paese. Liberalizzazioni, sicurezza, lotta alla clientela, giustizia, appalti, meccanismi automatici di incentivi alle imprese e premiali per le amministrazioni più virtuose, sostegno ai giovani attraverso i programmi europei di istruzione e ricerca, la creazione di un ponte infrastrutturale e economico tra l’Italia e l’area del Mediterraneo e l’Oriente, per elencarne solo alcune: sono tutte riforme che fanno bene al nord e mettono le ali al Mezzogiorno e che si posso-

segue dalla prima di consensi, ma nella assenza più completa di un ben che minimo collante comune. Insomma, abbiamo rivisto andare in scenda quella deleteria prassi che, solo qualche settimana fa, in occasione della corsa alle candidature alle ultime elezioni, avevamo definito la politica del “chi” e non del “che cosa”. E' una inquietudine, che abbiamo scoperto essere non solo nostra e che crea sconcerto tra i simpatizzanti del PD. Una inquietudine che abbiamo avuto modo di manifestare privatamente a qualche leader locale del PD e pubblicamente in occasione della presentazione di una nuova associazione politico-culturale svoltasi qualche settimana fa a Matera. Essa nasce dal timore che tutto ciò non porti a niente di buono. Né per il PD e tanto meno per il Paese e per la nostra stessa regione, terra in cui questo partito ha un ruolo centrale. Le avvisaglie sono quelle della solita conta interna, di quella “prova muscolare” che furono già le primarie di due anni fa e che non hanno fatto altro che ingessare la situazione ed inchiodare il PD nelle mani dei possessori di pacchetti societari. Quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Un grande divario tra le attese e la realtà. Un partito che, salvo qualche rara eccezio-

Non più fratelli coltelli ne, è presso che inesistente sul piano organizzativo e della vitalità politica (vi sono circoli che non hanno organizzato una sola iniziativa dalla loro costituzione). Un partito con un segretario regionale che è dovuto migrare verso lidi istituzionali per evitare di rimanere a reggere il moccolo tra moloch incapaci di compiere quell'atto di generosità necessario a far fare quel salto di qualità che è mancato al PD per diventare un vero partito. Un partito in perdita di consensi. Che le nostre prime impressioni non fossero del tutto campate in aria è apparso chiaro quando persino la Finocchiaro, nella direzione nazionale, ha testualmente paventato una dinamica “potenzialmente pericolosa” per l'avvio di “una competizione per la leadership che ha le caratteristiche di una mera conta interna che rischierà di oscurare e travolgere l'oggetto principale del Congresso e cioè il PD e questa Italia”. E' evidente il rischio che tutto venga ridotto alla riproposizione, per interposta persona, dell'interminabile duello tra Veltroni e D'Alema (a di-

spetto delle qualità di Franceschini e di Bersani) o peggio ancora del “nuovo” contro il “vecchio”. Stà ora nelle mani delle donne e degli uomini di questo partito evitare che tutto sia già scritto e accada in un modo così deleteriamente prevedibile. Il congresso che si accinge ad essere celebrato potrebbe e dovrebbe, invece, a nostro parere costituire di fatto una nuova occasione per fare ciò che sino ad ora non si è stati capaci di fare. Ovvero dare contenuti e sostanza ad un partito che ognuno vorrebbe a sua immagine e somiglianza e che invece, per essere quello che prometteva di essere, deve necessariamente operare delle scelte nette e chiaramente intelleggibili ai potenziali aderenti o più semplicemente votanti. Un partito che deve essere attrezzato (con dirigenti in grado di farlo per voglia e capacità) a operare quotidiana sul territorio. Ma per fare ciò, lo ripetiamo, occorrerebbe un atto di generosità e di intelligenza politica degli attuali leader del PD, nazionali e locali. Occorrerebbe che si convincessero (anche alla luce della

continua erosione dei consensi elettorali) che conviene a tutti mettersi a lavorare come un'unica squadra in cui far convivere e valorizzare le varie sensibilità, specificità e competenze anche nell'approccio alle relazioni sociali e alla conquista del consenso. Solo se si marcia tutti insieme si può essere una squadra vincente e fare un partito vero. Occorre smettere di apparire come “fratelli coltelli” sempre pronti a danneggiasi l'un l'altro, incuranti del fatto che la nave punta dritto verso gli scogli, con un fuggi fuggi generale e senza nessun nuovo passeggero invogliato ad imbarcarsi. Sarebbe auspicabile che nelle prossime settimane si spalancassero porte e finestre dei circoli e si facessero iniziative pubbliche per invogliare ad iscriversi, per partecipare con il proprio voto alla fase congressuale, i tanti elettori e potenziali militanti e dirigenti che non hanno ancora trovato l'occasione e la voglia di farlo. Non serve allo scopo impegnarsi solo a far iscrivere le proprie truppe cammellate come probabilmente si sta già facendo. Occorre an-

no fare subito. In questa reciprocità sistematica gli investimenti al sud vanno garantiti, non rubati, rapinati, dispersi. In questo momento di crisi ho lanciato un appello al governo intanto perchè si riappostino i finanziamenti dei fondi Fas e si attivino tutte le procedure per aprire e accelerare i cantieri pubblici già programmati, mettendo per esempio fine con interventi legislativi mirati, alla triste telenovela tutta italica della Salerno - Reggio Calabria.

dare oltre, coinvolgere nuove energie. Sarebbe auspicabile, poi, che i prossimi quattro mesi fossero dedicati a definire i contenuti e le regole di questo partito. Magari litigando anche ferocemente su questi aspetti, ma come si litiga tra fratelli che vogliono bene alla propria famiglia e che, dopo essersi confrontati e chiariti, tornano a lavorare per tenerla unita e renderla più forte. Non come nemici. Quelli dovrebbero essere altrove, altrimenti qualcuno deve convincersi che ha sbagliato casa. La candidatura del “terzo uomo”, il chirurgo-credente Ignazio Marino, per la sua non provenienza dai due maggiori partiti fondatori del PD, potrebbe contribuire significativamente a spostare l'attenzione della tenzone congressuale sui contenuti piuttosto che sui portatori degli stessi. Per definire, una volta per tutte, posizioni nette e un profilo preciso di questo partito che lo tiri fuori dalla nebbia di incertezze che lo ha sino ad ora avvolto. Sappiamo di passeggiare forse un po' troppo beatamente sul prato dell'erba voglio, ma conserviamo una discreta riserva di fiducia nella forza della politica. Quella buona. Quella che se decide di scendere in campo può determinare sviluppi non sempre preordinabili. Vito Bubbico

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di SARA LORUSSO

come non otterranno assessorati e cariche di prestigio i Verdi: troppo pochi i 668 voti di lista ottenuti lo scorso 7 giugno. Per la presidenza del consiglio comunale, dovrebbe valere la stessa logica seguita da Lacorazza: la postazione viene concessa a chi ha sostenuto (senza apparentamento) il centrosinistra al ballottaggio. E quindi dovrebbe essere l’Idv (Roberto Galante?) a ricoprire il ruolo di presidente dell’assemblea. Anche se ieri, in una nota, il consigliere regionale e coordinatore potentino, Luigi Scaglione ha fatto intendere che il proprio partito, i Popolari uniti “sono pronti” per la presidenza del consiglio. In ogni caso i Popolari, si sa, chiedono (senza margini di trattativa) due assessorati. In realtà Scaglione nella nota apre polemica con un non precisato consigliere comunale del Pdl. Non fa nomi ma il tutto fa pensare che l’obiettivo sia Nicola Becce. In ogni caso Scaglione scrive: «Le continue esternazioni di un neo eletto consigliere comunale del Pdl, se da un lato ci fanno tenerezza per lo spirito con cui da neofita in-


Martedì 7 luglio 2009

Auto globale

Fiat, ad Marchionne firma con il presidente cinese l’intesa sulla joint venture per nuove auto e motori

Punto: l’Oriente all’orizzonte L’auto prodotta a Melfi sui mercati asiatici. Il sindacato lucano: «Non c’è da preoccuparsi» di MARIATERESA LABANCA ALLA conquista dell’Oriente a bordo della Grande Punto. Fiat potrebbe tentare la scalata sui mercati asiatici proprio con l’auto prodotta a Melfi. Che la strada da imboccare per sfidare la crisi porti direttamente in Cina, il Lingotto lo aveva compreso bene, fin da quando, più di anno fa, ha messo gli occhi addosso al mercato orientale. E da ieri lo sbarco a Changsha, una delle città più ricche fra le 659 cinesi, è realtà. Che sia proprio l’auto assemblata in Basilicata (che anche grazie agli ecoincentivi sta facendo ottimi risultati), insieme alla Bravo, a debuttare sui mercati, non è confermato ufficialmente dal gruppo, ma annunciato da tempo dalla stampa, anche cinese. Secondo le indiscrezioni, in Asia dovrebbero arrivare nuovi modelli delle due auto. Ma i dettagli dell’accordo non sono ancora noti. Quel che è certo è che si parte si partirà dalla seconda metà del 2011. Il sindacato lucano nel frattempo, attento a proteggere volumi e occupazione, tranquillizza: «Per lo stabilimento di Melfi, almeno al momento, non ci saranno conseguenze». Il mercato di riferimento di San Nicola è quello europeo. La produzione cinese, fino a quando rimarrà sulle piazze asiatiche, non dovrebbe minacciare gli equilibri. L'intesa, quindi, non può che essere salutata con grande soddisfazione. «Tutto quello che va verso il consolidamento del profilo internazionale della Fiat è positivo - dicono le sigle di categoria - Purché il Lingotto non diventi strabico, dimenticandosi della situazione dei suoi stabilimenti italiani». Non si può dire altro in attesa di conoscere i dettagli dell'alleanza. E’ stato il numero uno del gruppo torinese, Sergio Marchionne, a firmare, ieri, l’accordo quadro, con Zhang Fangyou, presidente di Group guangzhou automobile group Co.Ltd. (Gac Group), alla presenza del presidente della Repubblica popolare cinese, Hu Jintao e del presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi. E' nata così sotto il migliore degli auspici la joint venture paritetica che produrrà motori e autovetture per il mercato cinese. Il Lingotto ha affidato a un comunicato ufficiale alcuni dettagli dell'intesa. Una superficie produttiva di 700.000 metri quadri, un investimento complessivo pari ad oltre 400 milioni di Euro, con una ca-

L’ad Fiat, Sergio Marchionne con il premier Silvio Berlusconi

pacità produttiva iniziale, di 140.000 autovetture e 220.000, con un possibile incremento fino a 250.000 vetture e 300.000 motori: sono questi i numeri del grande stabilimento che dovrebbe essere realizzato in Cina, a Changsha. Fiat conta di oltrepassare la Muraglia, equipaggiando i modelli prodotti con motori e cambi tecnologicamente evoluti, per rispondere alle richieste del Governo Cinese di sviluppare vei-

coli a bassi consumi e ridotte emissioni. La nota precisa che il primo modello che verrà introdotto sul mercato sarà la Linea, berlina a tre volumi di segmento C». Ma da mesi la stampa (anche quella cinese) parla di nuovi modelli di Grande Punto e Bravo. I motori saranno Fire 1.4 T-Jet da 120 e 150 cavalli. Lo stabilimento sarà situato nella città di Changsha, capitale della provincia dello Hunan, importante snodo stra-

dale e ferroviario nel cuore della Cina centro-meridionale, a circa 600 chilometri a nord di Guangzhou, alla quale sarà collegata entro un paio di anni attraverso una rete ferroviaria ad alta velocità. L’iniziativa industriale potrà, inoltre, avvalersi del piano di sostegno allo sviluppo che il Governo cinese ha recentemente varato per favorire i nuovi investitori nelle sei province della Cina centrale. Mentre, sempre ieri, il vicepresidente del gruppo John Elkann, ha ribadito che entro il 2010 la Fiat 500 sarà sul mercato americano. Soddisfatto si è detto il sindacato metalmeccanico lucano. Non senza qualche precisazione, che il segretario della Fim, Antonio Zenga, ha sintetizzato così: «Lo stesso attivismo con cui si sta muovendo alla ricerca di nuove alleanze internazionali, il Lingotto farebbe bene ad assumere un profilo meno conflittuale e più aperto nei rapporti con il sindacato sia sul premio di risultato che sulla plurisettimanale. Sul primo punto c’è un negoziato in corso, con un nuovo incontro mercoledì, e noi proponiamo di confermare il premio dello scorso anno. Se non si dovesse trovare l'accordo la Fim non esiterà a proclamare lo sciopero. Mentre sulla vertenza che interessa lo stabilimento di Melfi, non posso che ribadire l'invito ai dirigenti Fiat di tornare al tavolo delle trattave e concordare una soluzione comune con il sindacato».

HANNO COMMENTATO

CLAUDIO SCAJOLA «Impresa positiva» «L'accordo siglato da Fiat con una impresa cinese è positivo in un quadro di espansione». Così il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha commentato l’intesa tra Fiat e la cinese Gac, a margine del forum Italia-Cina.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO «Rilanciata la presenza in Cina» «Forte soddisfazione per il rilancio della nostra presenza in Cina». È quanto ha affermato il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemol. «E' una tappa forte, importante nell’ambito dell’internazionalizzazione di Fiat auto – ha aggiunto Montezemolo – con un partner molto forte».

LE SCHEDE

IL LINGOTTO IN CINA

I NUMERI DI CAG GROUP

LA PRESENZA del gruppo Fiat in Cina risale al 1979, quando venne aperto a Pechino il primo ufficio di rappresentanza permanente. La prima iniziativa industriale venne intrapresa da Iveco, nel 1985, quando siglò un accordo con il gruppo Nac per la produzione di veicoli commerciali leggeri, che dieci anni più tardi si trasformò in una joint venture paritetica, denominata Naveco. La presenza del Gruppo Fiat si è successivamente ampliata con l’avvio di altri significativi progetti industriali e commerciali, che hanno coinvolto le principali linee di business: Fiat Group Automobiles, Ferrari e Maserati nel settore delle automobili; Cnh (macchine per l’agricoltura e macchine movimento terra); Fiat Powertrain Technologies (motori e cambi); Magneti Marelli (sistemi controllo motore e componenti); Teksid (basamenti per motori) e Comau (sistemi di produzione). Attualmente, il Gruppo Fiat è presente in Cina con 3 uffici di rappresentanza, 14 società totalmente controllate e 9 joint venture, che occupano nel complesso circa 13.000 persone. Nel 2008 le attività del Gruppo in Cina hanno generato un fatturato di quasi 2,4 miliardi di dollari.

Gac, società controllata dallo stato e uno dei maggiori produttori di autovetture in Cina, opera sia sul mercato internazionale sia su quello nazionale. Le sue attività comprendono la progettazione e produzione di veicoli e componenti, la commercializzazione e distribuzione di veicoli, finanziamenti per vetture, assicurazioni e servizi collegati all’automobile. Dispone inoltre di un sistema indipendente e completo per la produzione, commercializzazione e ricerca e sviluppo nel campo automobilistico. Attualmente GAC ha investimenti in decine di controllate di rilievo tra cui Guangzhou Automobile Group Motor Co., Ltd, Guangqi Honda Automobile Co., Ltd., Gac Toyota Motor Co., Ltd., Honda Motor (China) Co., Ltd., Gac Hino Motors Co., Ltd., Guangzhou Automobile Group bus Co., Ltd, Gac Toyota Engine Co., Ltd., Guangzhou Automobile Group Component Co., Ltd., Guangzhou Automobile Group Business Co. e GAC Automotive Engineering Institute. Nel 2008 GAC ha consegnato oltre 530.000 vetture ai clienti e ha realizzato ricavi per 109,9 miliardi di renminbi. Da sei anni, figura al primo posto in termini di indici complessivi di efficienza per le società industriali.

Premio di produzione, domani riprende confronto

Fiom: intanto a San Nicola scioperano Sata e indotto MELFI - E intanto in Sata e indotto - fa sapere la Fiom Cgil di Basilicata - proseguono gli scioperi di due ore su tutti i turni, per il premio di produzione. La sigla dei metalmeccanici parla di «non rispetto degli accordi dell’anno scorso sule premio di 1100 euro entro luglio». La trattativa nazionale che era stata avviata la scorsa settimana a Roma è stata rinviata a domani. Le parti torneranno a confrontarsi al tavolo convocato dal Governo, al quale prenderanno parte anche azienda e sindacati. Nel frattempo, con una nota ufficiale, la Fiom ha dichiarato: «Anche i lavoratori delle aziende dell’indotto di Melfi ( Itca, Sistemi sospensioni, Plastic components a altre) hanno scioperato per il premio di risultato negato. Dopo gli scioperi e i cortei interni di questi giorni che hanno visto la massima partecipazione dei lavoratori, la Fiat domani incontrerà le organizzazioni sindacali. La Fiom-Cgil e i delegati chiedono all'azienda il rispetto degli accordi, e alla rsu di stabilimento la convocazione delle assemblee per il giorno 9 luglio, per valutare con i lavoratori le risposte della fiat del giorno 8 e le ulteriori iniziative da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi.»

«Io, molto orgogliosa» «L'accordo siglato oggi da Fiat è molto importante perchè l’azienda italiana tornerà, a partire dal 2011, a produrre macchine in Cina con un nuovo stabilimento». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha commentato, a margine del forum Italia-Cina, la joint venture tra Fiat e la società cinese Gac.

ADOLFO URSO «Svolta nei rapporti»

L’INTERVENTO

La Sinistra si occupi dei lavoratori LE mobilitazioni operaie che si stanno registrando all’interno dello stabilimento della Fiat-Sata di Melfi e l'imponente partecipazione ad esse da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti i turni dovrebbe rappresentare un momento di profonda riflessione della condizione in cui versa oggi il mondo del lavoro. Da un lato l'arroganza dell'azienda che, dopo il mancato rispetto degli accordi stipulati lo scorso 3 giugno in merito alla questione della riassunzione degli interinali, ci riprova non riconoscendo ai lavoratori quel Premio di Produzione maturato, come risultante dagli accordi del 2006; dall'altro le lavoratrici e i lavoratori che hanno dimostrato la loro maturità respingendo il tentativo ˆ messo in atto dal padrone ˆad essere divisi e oggi rilanciano la rivendicazionme di un diritto maturato (il Premio di Produzione, per l'appunto). È arrivato il momento di dire basta all'arroganza della casa torinese ed è arrivato il

EMMA MARCEGAGLIA

momento, anche per la politica e per le istituzioni lucane dichiarare da quale parte stanno: dalla parte di chi oggi chiede il rispetto dei diritti e delle tutele; o dalla parte di chi oggi cerca di raccogliere i primi frutti dello sciagurato accordo separato sottoscritto nei mesi scorsi da Cisl, Uil, Ugl, Governo e Confindustria. Politica e istituzioni dimostrino di avere a cuore le sorti di decine di migliaia di lavoratori e la smettano di concentrare se stessi nella solita questione della divisione di poteri e poltrone; il presidente Lacorazza dimostri maggiore attenzione, quella che non ha dimostrato il presidente De Filippo per il mondo del lavoro, e meno preoccupazione per la distribuzione di deleghe assessorili. Quelle forze che si riconoscono all'interno di una sinistra alternativa e di classe impegnata nella difesa dei soggetti più deboli, si sottaggano al gioco della divisione dei poteri. Francesco Cirigliano

«Riteniamo che questo forum rappresenti un salto di qualità, una svolta storica nei rapporti tra Italia e Cina». È quanto ha dichiarato il vice ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso.

JOHN ELKANN «Una grossa occasione» «Questo è un accordo importante». E' quanto ha affermato il vicepresidente di Fiat, John Elkann. «E' una grossa occasione per Fiat – ha sottolineato Elkann – poter fare questo accordo, sapendo che la Cina rimane uno dei mercati importanti per noi nel futuro».

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Programma Val d’Agri

Incontro del comitato di valutazione Fissati i criteri di premialità ai virtuosi

I numeri dei comuni del petrolio Il bilancio: al 31 dicembre programmati interventi per il 75% delle risorse disponibili | LA SPESA, PAESE PER PAESE | Palma d’oro a Sant’Arcangelo Ultimo San Chirico R. di FRANCESCA GRESIA e ANGELA PEPE

TRAMUTOLA - I criteri di attribuzione delle premialità del programma; la proposta formativa “Road Map” (progetti di work experience destinati ai soggetti svantaggiati); il programma “Parco dell’Energia” e il rapporto sullo stato attuativo del P.O. al 31 Dicembre 2008: sono questi i temi all’ordine del giorno discussi e valutati ieri pomeriggio nell’incontro convocato dal comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma operativo Val d’Agri. L’incontro, presieduto dal presidente della Regione Vito De Filippo si è tenuto presso la sala dell’ex asilo Spolidoro - Lenni, in piazza Abate Marino a Tramutola, alla presenza dei 30 sindaci e i presidenti delle comunità montane interessate dal PO. Val d’Agri. A tener banco nella riunione, non senza polemiche sulle modalità, la definizione dei criteri per erogare le risorse disponibili. Infatti, al primo punto all’ordine del giorno la cosiddetta “premialità” ai Comuni più virtuosi, quelli cioè che hanno mostrato una migliore capacità di spesa sia in termini finanziari, sia come qualità degli interventi. Cinque i criteri individuati: efficienza spesa, maggiore resa rispetto agli obiettivi del documento programmatico comunale, qualità progettuale, capacità messa in rete e attivazione e partnership pubblico - privato. Tutti i criteri stabiliti dalla task force, Nucleo di Valutazione e Struttura di Progetto. Una base di indicatori in ogni criterio. Ad ogni comune spetterà la premialità che varierà in base alla valutazione effettuata sul documento programmatico in relazione ai criteri stabiliti. Dalla premialità ai progetti di work experience destinati ai soggetti svantaggiati, Road Map. Proposta formativa approvata con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro. Illustrato, inoltre, il report di sintesi sullo stato di attuazione del Programma aggiornato al 31 dicembre del 2008. Cifre significative. La dotazione finanziaria complessiva era di 350 milioni di euro. Sono stati programmati interventi per 265 milioni, pari al 75 per cento delle risorse disponibili. Nel report sono evidenziati dati, avanzamenti della spesa, operazioni materiali e immateriali. Una sorta di fotografia che delinea il quadro completo degli interventi infrastrutturali messi in campo dai singoli Comuni e dalle

azioni attivate nell’edilizia scolastica, nell’edilizia di culto, nella viabilità, negli aiuti alle imprese, nella formazione e nelle altre operazioni di tipo immateriale. Il presidente della Regione Vito De Filippo nel sintetizzare l'intero programma ha ricordato che «i progetti attivati puntano al miglioramento delle condizioni di contesto e di vivibilità, all'ampliamento e al miglioramento dell'offerta dei beni e dei servizi per la collettività. Il Programma Operativo - ha aggiunto - è una grande opportunità di crescita socioeconomica, perché gli investimenti sono rivolti ad una pluralità di settori e sono basati sul protagonismo degli attori pubblici e privati del territorio. Rilevata la positività del metodo prescelto di programmazione e attuazione degli interventi attraverso la concertazione, il presidente ha ribadito che «i benefici ottenuti e quelli attesi hanno un elevato potenziale sul versante della sostenibilità e sulla durata degli effetti positivi generali». Nel 2008 si è registrato un incremento della spesa del 100 per cento nelle opere infrastrutturali attuate dai Comuni. Complessivamente sono stati avviati 300 interventi sui 483 programmati. Quelli completati sono 75. Per l’edilizia di culto, l'importo programmato e finanziato è di 7 milioni di euro. Finora sono stati completati sei interventi e si è registrato un notevole impulso per l'avanzamento degli altri cantieri. Trentanove sono, invece, gli interventi avviati per l'edilizia scolastica, rispetto ai 60 finanziati. L'impegno complessivo previsto è di 6 milioni di euro. Nel settore della viabilità, nel 2008, la spesa è stata raddoppiata rispetto all'anno precedente, passando da 3,7 a 6,4 milioni di euro. L'opera più rilevante è la messa in sicurezza della Fondovalle del Sauro. Anche le operazioni materiali e immateriali hanno fatto registrare un incremento degli indicatori di avanzamento finanziario: valorizzazione delle risorse naturali, potenziamento delle attività di ricerca del Cnr in Val d'Agri, realizzazione di impianti fotovoltaici, metanizzazione nei centri urbani, urbanizzazione di aree industriali e artigianali, infrastrutture turistiche. Mentre per il sostegno alle attività produttive, sono stati spesi oltre 29 milioni di euro. Nelle ultime settimane pubblicato anche l'avviso per le manifestazioni di interesse per 30 milioni di euro che creerà nuova occupazione in settori solidi dell'economia lucana ritenuti trainanti per il futuro.

Trenta milioni di euro per il Parco dell’energia DALLA presentazione pubblica del progetto alla copertura finanziaria dello stesso, il parco dell'energia sembra muovere nuovi fondamentali passi verso la sua realizzazione. Con l'approvazione del comitato di coordinamento e monitoraggio dei sindaci della Val D'Agri, presieduto dal presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, il progetto riceve un finanziamento di circa 30 milioni di euro. Un parco che possa rappresentare «la via italiana alla realizzazione di un parco scientifico, ricorrendo a soluzioni creative, originali ed efficienti per ricreare un ambiente unico e differenziante rispetto all'offerta nazionale ed internazionale». Quel macro-at-

trattore che possa offrire ai turisti un viaggio al centro della terra, intriso di sensazioni esperenziali, ma anche un percorso nella valle dell'energia dove l'eolico, l'idroelettrico e il petrolio, ormai convivono da tempo. Un progetto da realizzarsi a gradi perché secondo la logica dell'Apt e del project manager Andrea Granelli, la val D'agri non deve accontentarsi di far venire visitatori ma deve far si che il parco dell'Energia crei occupazioni e sviluppo. Quindici quindi i milioni di euro, su un totale di trenta, che dovrebbero essere impiegati per il primo step da realizzarsi entro due anni, per poi un 'espansione nei successivi 24 mesi e il completamento entro 6 anni. Un parco dell'Ener-

gia che come macro attrattore si colloca come elemento trainante che non può prescindere dalle altre bellezze presenti sul territorio senza creare una rete tra le stesse. Da qui la necessità di offrire un percorso multidimensionale e se possibile notturno degli scavi di Grumentum, un percorso di giochi d'acqua sul lago del Pertusillo, un museo scenografico del periodo basiliano presso il Monastero di Santa Maria D'orsoleo e un passaggio obbligato al paese di pietra, Guardia Perticara. Un progetto condiviso con il territorio che oggi, forse, aspetta solo la sua realizzazione per cogliere una nuova sfida. f.g. a.p.

Estrazione petrolifera

Presentato ieri il nuovo report sull’attività del programma operativo Val D'Agri. Un quadro molto variegato sulle varie misure che lo contraddistinguono e che, seppure mostri una avanzamento della spesa, emerge chiaramente una crescita lenta dell'utilizzo dei fondi derivanti dalle royalties petrolifere. In particolare nel 2008, dopo un avvio piuttosto lento, per le opere infrastrutturali attuate dai comuni si è registrato una crescita del totale finanziato di quasi il 15 per cento ed un incremento della spesa pari al 100 per cento, rispetto all'anno precedente. Dai circa 11, 5 milioni di euro al 31 dicembre 2007 l’ammontare speso dai 30 comuni è passato a 22,5 milioni del 31 dicembre 2008, raddoppio positivo che però corrisponde solo al 31 per cento dell’ammontare complessivo di 73,8 milioni di euro. Avviati ben 300 dei 483 interventi previsti, solo 75 sono stati completati. Ma cerchiamo di comprendere chi in questo nuovo anno è riuscito a spendere quanto gli è stato assegnato, e chi invece, per un motivo o per un altro, ancora risulta essere un pessimo fanalino di coda. La palma d’oro spetta al comune del presidente De Filippo, Sant’Arcangelo che è riuscito a spendere ben il 74, 54 per cento di quanto gli è stato finanziato, su un totale di 4 milioni di euro, l’amministrazione ha speso al 31 dicembre 2008 oltre 3 milioni di euro con la realizzazione della piscina, della casa per anziani ma anche con gli interventi per la riqualificazione del centro storico. A seguire un altro comune della bassa val D’agri, Roccanova che però si aggiudica il terzo posto con un buon 61, 34 per cento, mentre sul podio d’argento sale Brindisi di Montagna che si attesta su una percentuale del 65 per cento sul totale finanziato e programmato, pari a 1.605.900. Oltre il 50 per cento anche Corleto Perticara con quasi il 54 per cento, Satriano di Lucania con il 56, Sasso di Castalda con il 52 e Guardia Perticara. La maggior parte degli altri trenta comuni, beneficiari dei fondi derivanti dalle royalties petrolifere, si attestano tra il 20 e il 40 per ecnto con variegate percentuali di realizzazione dei lavori previsti nei documenti programmatici comunali. D'altra parte c'è chi se la sta prendendo molto comoda, perché non mancano gli ultimi della classe o meglio coloro che ancora, a differenza degli altri, non sono riusciti a spendere quanto gli era stato assegnato. Entriamo così nella fascia negativa, la maglia nera certamente viene assegnata a San Chirico Raparo che, nonostante abbia approvato il documento programmatico nel lontano 2004, al 31 dicembre 2008 è riuscito a spendere solo 208.910 euro su 2.552.001, cioè solo l’8 per cento. A seguire con un misero 10, Moliterno, Calvello e non manca Viggiano che tutti insieme allegramente si aggiudicano il secondo posto del podio riservato ai fanalini di coda. A chiudere il quadro non molto felice anche Paterno che raggiunge a mala pena il 14, 49 per cento, Castesaraceno con il 15,85 per cento, San Martino D'agri con il 17, 58 per cento e Grumento Nova con il 19 per cento. Un quadro certamente molto variegato ma anche cifre che indicano la necessità di lavorare per spendere nel migliore dei modi possibile, quanto già programmato da tempo e regolarmente finanziato. fra.gre. an.pe.

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Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

ITALIA: PAESE DEI BALOCCHI?

IO NON OBBEDISCO

di GAETANO DE FILIPPO

di MARCELLO COZZI LE RIFLESSIONI che andiamo a sviluppare ci sono state suggerite da una notizia di cronaca appena letta. Tale notizia riguarda il fermo di alcuni graffitari francesi avvenuta a Milano. L'operazione rientra nell'ambito della lotta contro gli imbrattatori ed i danneggiatori dei monumenti, delle carrozze dei treni e dei beni pubblici e privati in genere. Che ci siano persone incivili che in nome di una forma di esternazione di una discutibile arte chiamata, appunto “graffito” o con semplici scritte o proclami, si adoperino per sporcare dei beni che non appartengono loro, non è una novità. Cerchiamo di comprendere l'intima soddisfazione di coloro che in questo modo riescono a portare all'attenzione di un pubblico vasto ed eterogeneo un loro lavoro o una loro idea, anche se, per quanto ci sforziamo, non riusciamo a giustificarne l'operato. Non ci soffermiamo nemmeno sulle scritte e sui proclami, nei pur multiformi stili, che comunque sono indiscutibilmente espressione della più grande inciviltà e spesso del più bieco cattivo gusto. Per quanto attiene ai cosiddetti graffiti, non ce la sentiamo di affermare che non siano una forma di arte, né che col tempo non possano assurgere alla dignità ed alla considerazione dei murales, ma siamo sicuri che gli spazi, sui quali queste forme espressive vengono esternate, non siano quelli opportuni. Tuttavia tra la considerazione per l'espressione della forma d'arte ed il rispetto delle cose altrui, del decoro e dell'immagine dei centri storici ma anche dei nostri paesi che magari non hanno nulla di artistico e di culturale, per noi dovrebbe sempre avere il sopravvento la cura di questi ultimi. L'aspetto della notizia che maggiormente ci lascia attoniti è che dei graffitari francesi siano venuti in trasferta in Italia ad espletare la loro passione. A tal riguardo c'è da evidenziare che in Francia le autorità preposte sono molto dure nel perseguire e nel sanzionare questi comportamenti, per cui vengono nel nostro Paese dove, con minori rischi, possono cimentarsi nel loro insano passatempo. Se a ciò aggiungiamo quanto è unanimemente risaputo, ovvero che molti delinquenti di oltre confine vengono, magari clandestinamente, in Italia a compiere le loro malefatte perché hanno maggiori possibilità di farla franca e di non cadere nelle maglie della giustizia, la cosa ci preoccupa non poco e ne desumiamo che siamo proprio messi male. Non vorremmo che l'Italia fosse considerata una specie di paese dei balocchi, dove si può fare tutto ciò che si vuole o, peggio ancora, una sorta di zona franca, dove si può delinquere e restare impuniti. A cosa è dovuto tutto ciò? Non è vero che non ci siano norme legislative che disciplinino e sanzionino il comportamento citato, né che la magistratura non applichi coerentemente tali norme. E' vero, invece, che l'opinione pubblica italiana che, volente o nolente, condiziona l'operato sia del potere legislativo che di quello giurisdizionale, non sappia esattamente quello che vuole. Talvolta pretende delle sentenze “esemplari“, altre volte si indigna per il rigore con cui la legge viene applicata. Premesso che una sentenza non deve mai essere “esemplare” cioè, come dice il termine, “servire da esempio”, ma giusta. Perché è l'equità della sentenza, sia nella interpretazione e nella decisione in ordine alla sussistenza del delitto e sia nella irrogazione della pena, che fa credere ai cittadini nella giustezza della Giustizia e quindi distoglie i malintenzionati dalla tentazione di delinquere. Riteniamo che noi cittadini per primi dobbiamo decidere esattamente cosa vogliamo e poi eventualmente esprimere le nostre lamentele. A noi, lo ribadiamo, piacerebbero delle sentenze giuste. Non possiamo, tuttavia, negare che gradiremmo che il nostro ordinamento giuridico prevedesse, accanto a quelle detentive e pecuniarie, delle sanzioni che definirei “di opera”. Chi viene riconosciuto colpevole di aver sporcato e imbrattato dovrebbe essere condannato a ripulire perfettamente il bene oggetto dell'atto vandalico ed a vigilare sullo stesso, per un periodo più o meno lungo, a seconda della gravità della sua malefatta, affinché nessun altro possa ripetere un gesto simile. Questa non sarebbe una condanna esemplare, ma educativa, perché appunto educherebbe questi vandali al rispetto delle cose pubbliche e delle cose altrui, se non per intima e personale convinzione, quantomeno per altrui imposizione. Consentirebbe addirittura - cosa di non secondaria rilevanza - di ottenerne la vigilanza gratuita.

L’AQUILA, UNA CITTA’ BLINDATA PER IL G8 di ANDREA GATTINONI Questa lettera è stata scritta da Andrea Gattinoni, un attore che si trovava a L'Aquila per presentare un film (Andrea era uno degli interpreti del recente film “Si può fare” con Claudio Bisio, su un gruppo di “pazzi”). Le parole sono dirette a sua moglie ma rappresentano un'efficace testimonianza per tutti quelli che a L 'Aquila non ci sono ancora stati. La lettera sta viaggiando molto sulla rete: un passaparola che serve a far comprendere la situazione della città abruzzese alla vigilia del G8. HO VISTO L’Aquila. Un silenzio spettrale, una pace irreale, le case distrutte, il gelo fra le rovine. Cani randagi abbandonati al loro destino. Un militare a fare da guardia a ciascuno degli accessi alla zona rossa, quella off limits. Camionette, ruspe, case sventrate. Tendopoli. Ho mangiato nell'unico posto aperto, dove va tutta la gente, dai militari alla protezione civile. Bellissimo. Ho mangiato gli arrosticini e la mozzarella e i pomodori e gli affettati. Siamo andati mentre in una tenda duecento persone stavano guardando "Si Può Fare". Eravamo io, Pietro, Michele, Natasha, Cecilia, Anna Maria, Franco e la sua donna. Poi siamo tornati quando il film stava per finire. La gente piangeva. Avevo il microfono e mi hanno chiesto come si fa a non impazzire, cosa ho imparato da Robby e dalla follia di Robby, se non avevo paura di diventare pazzo quando recitavo. Ho parlato con i ragazzi, tutti trentenni da fitta al cuore. Chi ha perso la fidanzata, chi i genitori, chi il vicino di casa. Francesca, stanno malissimo. Sono riusciti ad ottenere solo ieri che quelli della protezione civile non potessero piombargli nelle tende all'improvviso, anche nel cuore della notte, per CONTROLLARE. Gli anziani stanno impazzendo. Hanno vietato internet nelle tendopoli perché dicono che non gli serve. Gli hanno vietato persino di distribuire volantini nei campi, con la scusa che nel testo di quello che avevano scritto c'era la parola "cazzeggio". A venti chilometri dall'Aquila il tom tom è oscurato. La città è completamente militarizzata. Sono schiacciati da tutto, nelle tendopoli ogni giorno dilagano episodi di follia e di violenza inauditi, ieri hanno accoltellato uno. Nel frattempo tutte le zone e i boschi sopra la città sono sempre più gremiti di militari, che controllano ogni albero e ogni roccia in previsione del G8. Ti rendi conto di cosa succederà a questa gente quando quei pezzi di ***** arriveranno coi loro elicotteri e le loro auto blindate? Là ???? Per entrare in ciascuna delle tendopoli bisogna subire una serie di perquisizioni umilianti, un terzo grado sconcertan-

te, manco fossero delinquenti, anche solo per poter salutare un amico o un parente. Non hanno niente, gli serve tutto. (Hanno) rifiutato ogni aiuto internazionale e loro hanno bisogno anche solo di tute, di scarpe da ginnastica. Per far fare la messa a Ratzinger, il governo ha speso duecentomila euro per trasportare una chiesa di legno da Cinecittà a L'Aquila. Poi c 'è il tempo che non passa mai, gli anziani che impazziscono. Le tendopoli sono imbottite di droga. I militari hanno fatto entrare qualunque cosa, eroina, ecstasy, cannabis, tutto. E' come se avessero voluto isolarli da tutto e da tutti, e preferiscano lasciarli a stordirsi di qualunque cosa, l'importante è che all'esterno non trapeli nulla. Berlusconi si è presentato, GIURO, con il banchetto della Presidenza del Consiglio. Il ragazzo che me l 'ha raccontato mi ha detto che sembrava un venditore di pentole. Qua i media dicono che là va tutto benissimo. Quel ragazzo che mi ha raccontato le cose che ti ho detto, insieme ad altri ragazzi adulti, a qualche anziano, mi ha detto che "quello che il Governo sta facendo sulla loro pelle è un gigantesco banco di prova per vedere come si fa a tenere prigioniera l'intera popolazione di una città, senza che al di fuori possa trapelare niente". Mi ha anche spiegato che la lotta più grande per tutti là è proprio non impazzire. In tutto questo ci sono i lutti, le case che non ci sono più, il lavoro che non c 'è più, tutto perduto. Prima di mangiare in quel posto abbiamo fatto a piedi più di tre chilometri in cerca di un ristorante, ma erano tutti già chiusi perchè i proprietari devono rientrare nelle tendopoli per la sera. C'era un silenzio terrificante, sembrava una città di zombie in un film di zombie. E poi quest'umanità all'improvviso di cuori palpitanti e di persone non dignitose, di più, che ti ringraziano piangendo per essere andato là. Ci voglio tornare. Con quella luna gigantesca che mi guardava nella notte in fondo alla strada quando siamo partiti e io pensavo a te e a quanto avrei voluto buttarmi al tuo collo per dirti che non ti lascerò mai, mai, mai. Dentro al ristoro privato (una specie di rosticceria) in cui abbiamo mangiato, mentre ci preparavano la roba e ci facevano lo scontrino e fuori c 'erano i tavoli nel vento della sera, un commesso dietro al bancone ha porto un arrosticino a Michele, dicendogli "Assaggi, assaggi". Michele gli ha detto di no, che li stavamo già comprando insieme alle altre cose, ma quello ha insistito finchè Michele non l'ha preso, e quello gli ha detto sorridendogli: "Non bisogna perdere le buone abitudini". Domani scriverò cose su internet a proposito di questo, la gente deve sapere. Anzi metto in rete questa mia lettera per te.

segue dalla prima E invece nel corso dei secoli qualcuno lo ha sporcato, questo arcobaleno; lo ha violentato e ridotto a miseria, costringendo spesso tutti quei colori diversi dal nostro a sbiadirsi pur di fuggire da quei conflitti e da quelle povertà causate dall'opulenta violenza dei nostri mondi e dal mercato criminale delle nostre civiltà. Loro, che sono di tanti colori, fuggono dai loro Paesi ma alla fine cercano rifugio in quella stessa civiltà che dalle loro parti ha provocato povertà e distruzione. Questa civiltà, che pensa di essere l'unico colore al mondo, dopo aver impoverito quei Paesi li respinge, li chiama clandestini dopo averli privati di una qualunque terra, ed infine il nostro Governo li dichiara delinquenti perchè clandestini. Quelle ragazze clandestine che abbiamo ricordato, oggi non sarebbero mamme e mogli, e non lavorerebbero regolarmente se noi non le avessimo accolte e accompagnate. Stanchi e indignati da un Governo che sempre più conferma di non interessarsi alla fatica della povera gente ma di coprire solo le vicende personali del proprio Presidente, rifacendoci alle parole di don Lorenzo Milani anche noi affermiamo che “l'obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, e che nessuno creda di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si senta ognuno l'unico responsabile di tutto”. Profondamente convinti inoltre, che come credenti non possiamo respingere Dio che vive in ogni uomo e in ogni donna, soprattutto se poveri e sofferenti, seguiamo invece Pietro l'Apostolo che invita “ad obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti 5,29). Per questo motivo gridiamo ad alta voce che intendiamo disobbedire a quanto stabilisce questa scellerata legge in tema di immigrazione.

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LA VERITA’ E TOGHE LUCANE T. MARCANTONIO GENTILISSIMO direttore, “La verità mi fa male” recitava un bel motivetto di una canzoncina allegra di qualche anno fa urlata da Caterina Caselli. Calza a pennello sul testo del diretto de Il Quotidiano nel commentare il proscioglimento dei coniugi Genovese e Cannizzaro da parte del PM di Catanzaro Capomolla subentrato al più noto collega defenestrato ex PM Luigi De Magistris. Nelle spiegazioni, gentile direttore, si accusa un qualcosa di contorsione, di giravolta, quasi di ammissione di richiesta di perdono per aver preso in passato lucciole per lanterne, di aver esposto nelle precedenti circostanze - inizio degli episodi - pane per focaccia. La trattazione della nuova versione ci trae in inganno per il dubbio che ingenera in noi lettori. Dov'è la verità? Era quella delle indagini e dei procedimenti avviati dal dott. Luigi De Magistris o con la nuova versione c'è un'altra verità? Premesso che la verità può essere una soltanto - senza aggettivazioni - sembra quasi una pavida ammissione di debolezza, di timore reverenziale. Nessuno per carità ha mai inteso criminalizzare e puntare il dito pollice verso. Tra l'altro in Italia i tre gradi di giudizio, almeno per alcune materia, danno il diritto di non rendere colpevoli coloro che possono essere sospettati o privilegiati da attenzioni di giustizia. A mente però, ci si ricorda che tutti o quasi esprimevano solidarietà e lodavano De Magistris per aver fiutato, captato e recepito un modus operandi non proprio conforme alla norma o alle regole. Chiedersi oggi come mai siano stati adottati dei provvedimenti in capo agli interessati di parziale trasferimento ad altra sede, mentre in loco si può espletare attività giudiziaria di rilevanza tributaria è certamente una punizione irregolare se non illegittima. Il tema è quello di lottare e di credere nella verità. Anche, appunto, quando fa male. Certo i risvolti di una vendetta, di una ritorsione, di pregiudizio o semmai di essere fagocitati, è un pericolo serio che occorre inventariare. Dal punto di vista umano p poco sensato accettare di vedere al rogo chi si espone per la verità. Quella del Papa quando ai giornalisti chiedi di non essere accomodanti o di mascherare i fatti per paura o fragilità. La Verità va rappresentata, urlata, sostenuta e dimostrata sempre, non solo se fa male, ma fino alla sofferenza del martirio. Anche alla Croce se necessario. Certo, oggi è in voga l'eroismo della demagogia, dell'accomodamento, del dire e non dire, dell'essere semmai un po' viscidi, perché non si sa mai. La vita riserva sempre delle sorprese. Per questo non è necessario spolverare il coraggio anzi occorre utilizzare quello del coniglio per dribblare difficoltà, incomprensioni e semmai evitare di prendere martellate sui denti. Vale, caro direttore, l'antico motto: la parola è d'argento e il silenzio è d'oro. Per tirare a campare la Verità è scomoda, spinosa, pungente e pericolosa. Ma sorge spontaneo un quesito: che cosa lasceremo ai nostri figli, ai posteri se, per non farci del male, saremo come una canna sbattuta al vento? In ogni caso val bene un “sursum corda”.

PESCA, MODIFICA LA POLITICA ALLA LEGGE E LE BANCHE di SANDRINO CAFFARO*

PER FORTUNA dei tanti politici lucani i pesci non parlano, questo è quanto traspare dalle modifiche licenziate in Consiglio regionale alla legge regionale in materia di pesca sportiva in acque interne, difatti con l'approvazione del nuovo testo il settore subisce un totale cambio di direzione, si passa da un attività programmata ad una totale anarchia, al motto “di acque libere in libero territorio”. Volendo fare una giusta osservazione, è doveroso ricordare ai sordi e ai miopi che la Regione Basilicata nell'anno 2000, quanto praticamente aveva licenziato la ex normativa in materia di pesca (allora terza regione in Italia ad avere una legge regionale in materia), il governo locale di allora era stato costretto dalle continue lamentele dei pescasportivi lucani, a porre un rimedio al nomadismo alieutico di cui le nostre acque interne erano sottoposte, mortificando l'esercizio sano della pesca sportiva. Oggi a distanza di 9 anni dopo varie fasi di concertazione, tenutesi presso il Dipartimento Regionale di riferimento insieme alle Province al fine di migliorare la legge per renderla più snella in qualche sua applicazione, senza stravolgere i principi; Oggi alla luce del nuovo testo bisogna registrare un cambiamento di rotta non condiviso dalla maggioranza delle associazioni di pescatori e soprattutto di coloro che non sono iscritti, ma semplicemente svolgono la loro libera passione. Occorre registrare e sottolineare quanto riportato sul sito Basilicata net, in merito

ai lavori parlamentari per il licenziamento del nuovo disegno di legge, in cui si evince, il recepimento della quasi totalità degli emendamenti che sono stati presentati da una sola associazione, la F. I. P.S.A.S., non tenendo conto della stesura di concertazione consumata dopo vari incontri presso il Dipartimento regionale con tutte le associazioni provinciali e regionali alieutiche riconosciute, compresa la stessa F.I.P.S.A.S. Un tale atteggiamento di arroganza, certamente non depone bene per una realtà associazionistica, addirittura riconosciuta dal C.O.N.I. , il cui obbiettivo primario proprio perché gode di tali privilegi, che si traducono anche in termini economici, rispetto alle consorelle organizzazioni, non doveva nella maniera più assoluta intraprendere iniziative simili. Il nuovo testo, frutto di una politica poco attenta, presenta incongruenze tali che dimostrano la mancata conoscenza di alcuni provvedimenti in materia e che vengono richiamati dal legislatore, che nel contenuto dicono l'esatto contrario di quanto legiferato, pertanto si rasenta una incompatibilità legislativa. Ora non resta altro che augurare il Governo regionale, perché prenda atto di quanto licenziato dal Consiglio regionale per porre alcuni seri rimedi, altrimenti la nostra povera regione continua a diventare sempre terra di conquista e di esproprio gratuito. *Federazione lucana pesca sportiva

Caro Vito, in questo inizio di XXI° secolo, milioni di persone continuano a morire, vittime della fame e del sottosviluppo, vittime “del disordine politico ed economico internazionale oggi imperante”. Per dirla con le parole di Marco Pannella siamo di fronte ad un olocausto senza precedenti il cui orrore comprende in un solo anno tutto l'orrore degli stermini che le nostre generazioni conobbero nella prima metà del secolo appena trascorso. Segnalo alla tua attenzione l'appello contro lo sterminio per fame e per guerre, promosso da Marco Pannella e sottoscritto da numerosi premi Nobel. Ti chiedo di sottoscriverlo e di sostenere l'iniziativa nei modi che riterrai più opportuni. Un caro saluto Maurizio Bolognetti **** Noi sottoscritti, donne e uomini di scienza, di lettere, di pace, diversi per religione, storia, cultura, premiati perché ricerchiamo, onoriamo e celebriamo verità nella vita e vita nella verità, perché le nostre opere siano testimonianza universale di dialogo, di fraternità e di civiltà comune nella pace e nel progresso, noi sottoscritti rivolgiamo un appello a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volon-

di FRANCESCO BOCHICCHIO LA CRISI finanziaria ha scatenato il malcontento nei confronti delle banche e degli intermediari finanziari, ritenuti responsabili dei dissesti finanziari, di modo che la sinistra radicale è ricorsa più volte alla famosa frase di Bertolt Brecht, celeberrimo drammaturgo, che pressappoco recita “Non si chi sia più grande ladro, se colui che entra in banca per rapinarla, o chi vi è entrato a suo tempo per fondarla”. In questo paese strano che è l'Italia, alla stessa frase ha fatto recente ricorso il Ministro del Governo di centro-destra Tremonti. La soddisfazione intellettuale che suscita il livello di sofisticatezza, francamente eccessivo, raggiunto dall'Italia, dove uno dei principali ministri del Governo di centrodestra assume posizione tipiche della sinistra radicale, deve lasciare il passo al realismo politico: l'atteggiamento di Tremonti è in linea con la caratterizzazione politica del Governo Berlusconi, di destra populista, tesa a contrapporre al grande capitale piccoli imprenditori ed autonomi, in un'ottica di deregolamentazione e di allentamento dei vincoli, che privilegia il piccolo ed il medio, trascurando il ruolo centrale della grande industria, volano insostituibile per tutte le altre. E' quindi parziale la posizione da “Repubblica” che imputa l'esternazione di Tremonti all'intento di acquisire potere sulle banche ed a danno di Banca d'Italia: tale intento, certamente sussistente, si inserisce peraltro armonicamente nel disegno politico strategico del centro-destra. Ma la problematica dei consensi trasversali, a destra e sinistra, su un atteggiamento di demonizzazione delle banche, alla cui avidità viene imputata la crisi, merita un approfondimento generale. Occorre quindi partire dalla frase di Brecht, non solo drammaturgo ma anche intellettuale marxista e comunista eretico della prima parte del Novecento: la frase va inquadrata nel clima della Terza Internazionale, in seguito alla Rivoluzione di Ottobre. Nel pensiero marxista era da registrare un radicale cambiamento; in Marx la lotta di classe aveva una connotazione oggettiva e mancava una disapprovazione del singolo capitalista, spinto dalle dinamiche del capitalismo a muoversi alla ricerca del profitto; non solo, in Marx il processo capitalistico aveva natura essenzialmente produttiva ed industriale (anche se pose la basi per la successiva analisi più completa di Hilferding). Con il consolidamento del capitalismo nei paesi più evoluti e con la crisi del sistema solo nei paesi arretrati, la lotta di classe perdeva natura oggettiva e l'odio di classe veniva a trovare predominanza. Ma non solo, il capitalismo acquisiva una netta caratterizzazione in senso finanziario, che presentava a sua volta il duplice volto di programmazione e controllo da un lato e dall'altro di ultra-speculazione: nel clima della Terza Internazionale, sulla caratterizzazione in senso finanziario, veniva trascurato completamente il primo aspetto, degno di considerazione all'interno di un'impostazione socialdemocratica e riformista, a favore del secondo. La frase di Brecht, nonostante l'autonomia intellettuale dell'autore, va inserita in tale contesto: è geniale da un

punto di vista letterale, e nel contempo rappresenta una nobile denuncia contro l'avidità presente nel capitalismo sviluppato, ma è politicamente superata e priva di sbocchi. Su questo terreno, la sinistra radicale non trova una strategia politica, e si deve accontentare del consenso interessato della destra populista. Si ripete quindi che l'unica alternativa a dinamiche ultra-speculative del sistema, determinate non tanto dall'avidità dei singoli banchieri ma dalla natura del sistema stesso, è rappresentata da una sinistra socialdemocratica, idonea a porre in essere una programmazione economica in grado di correggere incisivamente le anomalie del sistema. Ma nel centro-sinistra italiano è da registrare sul punto una recentissima novità di estremo rilievo: ci si riferisce all'intervento di Massimo D'Alema che, nell'evidenziare la stabilità del sistema finanziario italiano rispetto a quello degli Paesi, con la crisi finanziaria che ci ha investito marginalmente, il tutto grazie ai controlli rigorosissimi di Banca d'Italia, ha notato lucidamente che peraltro ciò è stato reso possibile anche dal trasferimento improprio di rischi di spettanza delle banche sui risparmiatori e sul mercato; l'intervento è lucido e mette a fuoco una circostanza spesso negletta; i controlli di Banca d'Italia sono stati efficacissimi sul piano della stabilità, ma sul punto della correttezza, la traslazione di rischi indebiti dagli intermediari sul mercato è resa possibile dalla mancanza di effettività della disciplina sul conflitto di interessi. E' una lucidità encomiabile, soprattutto in uno dei più prestigiosi politici del centro-sinistra, che solo quattro anni fa, entusiasmato dall'idea che il mondo cooperativo potesse acquisire una banca di grande rilievo (BNL), trascurò le modalità di scarsa correttezza, trasparenza e legittimità dell'operazione, inserita in quel perverso meccanismo politico che i “furbetti del quartierino” stavano orchestrando. Occorre quindi una revisione normativa della disciplina del conflitti di interessi nel settore bancario e finanziario, non sul piano dei principi e dei divieti (la normativa italiana in materia è ipertrofica) ma su quello dell'effettività e dell'efficacia. Dall'intervento di D'Alema può essere tratto uno spunto per un riformismo in grado di limitare incisivamente la libertà degli operatori economici, in questo caso le banche, ma gli interventi non devono essere generalizzati e punitivi, bensì finalizzati alla massima efficienza ed efficacia. Su questo terreno, senza rinunciare ai principi, occorre aggiornare la socialdemocrazia: tutto il contrario del Partito Democratico , dove tutti non vedono l'ora di superare, anche e soprattutto nei fini, la socialdemocrazia per andare verso una nuova ipotesi, ma quale? La speranza è che l'intervento di D'Alema - oltre ad alcuni spunti forniti da Franceschini su una nuova attenzione da fornire ai ceti produttivi del Nord - possa essere inserito in un organico e profondamente innovativo, rispetto alla corsa verso il centro, approccio all'economia da parte del centro-sinistra.

VITTIME DI FAME E GUERRE LETTERA APERTA A DE FILIPPO tà, ai potenti ed agli umili, nelle loro diverse responsabilità, perché decine di milioni di agonizzanti per fame e sottosviluppo, vittime del disordine politico ed economico internazionale oggi imperante, siano resi alla vita. Un olocausto senza precedenti, è oggi in corso e dilata sempre più, ogni attimo che passa, il perimetro della barbarie e della morte, nel mondo non meno che nelle nostre coscienze. Tutti coloro che constatano, annunciano e combattono questo olocausto sono unanimi nel definire come innanzitutto politica la causa di questa tragedia. Occorre quindi una nuova volontà politica e un nuovo specifico organizzarsi di questa volontà, che siano direttamente e manifestamente volti - con assoluta priorità - a superare le cause di questa tragedia e a scongiurarne subito gli effetti. Occorre che le massime autorità internazionali, occorre che gli Stati, occorre che i popoli - troppo spesso tenuti all'oscuro della realizzabilità piena di una politica di vita e di sal-

vezza - così come già chiedono, angosciate, alcune tra le massime autorità spirituali della terra, operino unendosi o uniti nell'operare, con obiettivi puntuali, certi e adeguati. Occorre realisticamente lottare perché il possibile sia realizzato e non consumato, forse per sempre. Occorre che si convertano in positivo sia quegli assistenzialismi che danno soprattutto buona coscienza a buon mercato e che non salvano coloro cui si rivolgono, sia quelle crudeli e infeconde utopie che sacrificano gli uomini di oggi in nome di un progetto d'uomo e la società di oggi in nome di un progetto di società. Occorre che i cittadini e i responsabili politici scelgano e votino, ai rispettivi livelli nuove leggi, nuovi bilanci, nuovi progetti e nuove iniziative che immediatamente siano volti a salvare miliardi di uomini dalla malnutrizione e dal sottosviluppo, e centinaia di milioni, per ogni generazione, dalla morte per fame. Se i potenti della terra sono responsabili, essi non sono gli unici. Se gli inermi

non si rassegneranno ad essere inerti, se dichiareranno sempre più numerosi di non obbedire ad altra legge che a quella, fondamentale, dei diritti degli uomini e delle genti, che è in primo luogo Diritto, e diritto alla vita, sarebbe certo, così come oggi è certamente possibile, che il nostro tempo non sia quello della catastrofe. Il nostro sapere non può consistere nel contemplare, inerti e irresponsabili, l'orrida fine che incombe. Il nostro sapere, che ci dice che l'umanità intera è essa stessa e sempre più in pericolo di morte, non può che essere scienza della speranza e della salvezza, sostanza delle cose da noi tutti credute e sperate. Se i mezzi di informazione, se i potenti che hanno voluto onorarci per i riconoscimenti dei quali siamo stati insigniti, vorranno ascoltare e far ascoltare anche in questa occasione la nostra voce e l'opera nostra e di quanti in queste settimane stanno operando nel mondo nella stessa direzione, se le donne e gli uomini, se le genti sapranno, se saranno informati, noi non dubitiamo che il futuro potrà essere diverso da quello che incombe e sembra segnato per tutti e nel mondo intero. Ma solo in questo caso. Occorre subito scegliere, agire, creare, vivere, fare vivere ».

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Martedì 7 luglio 2009


Italia / Mondo

Martedì 7 luglio 2009

L’Eurogruppo riunito a Bruxelles discute di exit strategy

In Sicilia è iniziato ieri notte

Crisi, Almunia: «Segnali positivi ma la situazione è preoccupante»

Benzina, stasera scatta lo sciopero di due giorni

di FLORENCE CIOMEI

di BEPPE COLONNA

BRUXELLES – «Nonostante alcuni segnali positivi, la situazione dell’economia europea resta preoccupante»: il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, arrivando alla riunione dell’Eurogruppo, riassume così lo spirito col quale i 16 ministri di Eurolandia si sono seduti intorno al tavolo per fare l'ennesimo punto sullo stato della crisi. Poche ore prima – nella conferenza stampa in vista del G8 – il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, aveva espresso gli stessi timori: «Non siamo più in caduta libera, ma la crisi non è finita e non sappiamo ancora quando comincerà la ripresa». È chiaro comunque – ha aggiunto Barroso – che il potenziale di crescita non sarà più quello di prima della crisi. Tale potenziale calerà almeno del 5% del Pil, si legge nei documenti più aggiornati della Dg Ecofin guidata da Almunia. Sempre che, si aggiunge, «i problemi nel settore finanziario siano risolti», con le banche che «dovranno essere adeguatamente ricapitalizzate e i bilanci bancari ripuliti in maniera appropriata». Se così non fosse – avvertono i servizi della Commissione Ue – il rischio è quello di «maggiori tensioni sociali, come mai l’Europa ha sperimentato da diverse generazioni». Un messaggio inquietante che viene confermato da Barroso: «L'impatto sociale della crisi – dice – durerà a lungo e servono misure subito per fermare una disoccupazione che aumenta sempre di più». C'è poi la situazione dei conti fortemente deteriorati. «La crisi ha annullato circa 20 anni di consolidamento delle fi-

ROMA – Distributori di benzina chiusi, a partire da questa sera, per due giorni (8 e 9 luglio), sulla rete stradale e sulle autostrade. Scatta infatti lo sciopero proclamato dai sindacati dei gestori – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio – per protestare contro le compagnie petrolifere che non rinnovano accordi e margini fermi da oltre due anni, e contro il governo che non rispetta gli impegni assunti per mettere mano alle regole del settore. Ieri sera però è arrivata una nota del ministero dello Sviluppo economico che annuncia la risoluzione del bonus fiscale per i benzinai grazie a un emendamento al decreto sugli interventi per il rilancio dell’economia appena presentato al Parlamento. Potranno essere assicurati 23 milioni di euro per la copertura del bonus fiscale per il 2009 per i gestori della rete di distribuzione dei carburanti. «Il Governo – spiega Scajola – sta rispettando gli impegni assunti con la categoria. Fisseremo in particolare una serie di incontri nel mese di luglio, a cominciare da domani, con le compagnie petrolifere per risolvere il contenzioso pregresso. Mi sembrerebbe a questo punto incomprensibile il mantenimento dello sciopero. Mi auguro dunque che venga revocato». Secondo il programma delle sciopero le pompe di benzina rimarranno chiuse sulla rete stradale a partire dalle 19.30 di stasera, fino fino alle 7.00 del mattino del 10 luglio, mentre sulle autostrade lo stop inizierà alle 22.00 di questa sera per concludersi alle 22.00 di doma-

ni. Sarà esclusa dalla protesta la provincia de L’Aquila, che proprio nei prossimi giorni (dall’8 al 10 luglio) ospiterà il G8. In Sicilia invece lo sciopero è scattato già alla mezzanotte di ieri e durerà tre giorni. Le motivazioni che hanno portato all’agitazione sono legate ad aspetti economici e normativi che hanno messo in difficoltà la categoria, hanno spiegato le tre associazioni di categoria. In particolare, nei confronti del Governo i gestori lamentano il «disimpegno» del ministro dello Sviluppo economico sul protocollo di intesa siglato un anno fa per la ristrutturazione della rete, i cui impegni sono rimasti «lettera morta»; il mancato riconoscimento del bonus fiscale per il 2009, che vale un terzo del margine dei gestori; le condizioni di favore nei prezzi di approvvigionamento di cui beneficiano le 'pompe bianchè (con margini di sconto 4 volte superiori a quelli praticati ai gestori). Le compagnie sono invece accusate di precarizzare il gestore e di voler introdurre, «anche sotto forma di ricatto, clausole risolutive contrattuali anticipate». Sale intanto l’allarme dei consumatori. Il Codacons denuncia il rischio che si verifichino speculazioni sui prezzi alla pompa poco prima dell’inizio dello sciopero e chiede alle Fiamme gialle e a Mr Prezzi di vigilare. Adusbef e Federconsumatori, sottolineando che la benzina aumenta nonostante il calo delle quotazioni, accusano le compagnie di «una vera e propria speculazione di almeno 8 centesimi al litro», che costa all’automobilista 96 euro l’anno in più.

Scajola annuncia un bonus fiscale per i benzinai

nanze pubbliche in Europa», si legge nei documenti di Bruxelles. Di qui la necessità – già più volte ribadita, anche nell’ultimo vertice dei leader dell’Ue – di cominciare a lavorare ad una exit strategy per ridurre i deficit e i debiti pubblici gonfiati dai piani antirecessione e di salvataggio delle banche. «Le finanze pubbliche dovranno essere riportate su un percorso di sostenibilità – si insiste – cosa fonda-

mentale per evitare la prospettiva di una lievitazione del debito pubblico che rallenterebbe la ripresa, con tassi di interesse più elevati, aumenti dei risparmi privati per anticipare il futuro aumento delle tasse, riduzione dei livelli della spesa pubblica». Ma su come procedere all’interno dell’Eurogruppo la sintonia non è totale. E a vacillare è soprattutto l’asse franco-tedesco. La cancelliera Angela Merkel e il ministro

Peer Steinbrueck, infatti, condividono la posizione ribadita con forza da Almunia: «Non è più il momento di piani di rilancio dell’economia», ma di attuare fino in fondo le misure già adottate, cominciando a disegnare un percorso di risanamento dei bilanci. Meno rigore, invece, vorrebbe la Francia, col presidente Nicolas Sarkozy che ha appena annunciato un vasto piano nazionale di investimenti a partire dal 2010.

Acquistata da Carphone

Tiscali vende Uk e salda i suoi debiti di SARA BONIFAZIO MILANO – Tiscali annuncia il perfezionamento della cessione di Tiscali UK a Carphone e così, dopo che l'assemblea ha dato il via libera agli aumenti di capitale e l'esperto indipendente ha definito «ragionevole» il livello di indebitamento che con la ristrutturazione si ridurrà a 140 milioni di euro, si realizzano tutte le condizioni dell’accordo quadro firmato con le banche. In Borsa il titolo prende il volo, toccando in corso di seduta il +10%, e chiude con un rialzo del 6,20% finale a 0,28 euro. Intensi anche gli scambi (17 milioni di azioni), superiori alla media degli ultimi 30 giorni (11 milioni). Dopo un anno passato in trattativa con il gruppo Sky, discussioni rallentate anche dalle contingente crisi economica e improvvisamente sfumate a marzo, l’operazione guidata dal presidente e amministratore delegato Mario Rosso prende tutto un altro passo e «la Borsa premia la velocità», commentano nelle sale operative. A fine

maggio viene firmato l’accordo quadro, a fine giugno l’assemblea dà il via libera agli aumenti di capitale e oggi si sono realizzate anche le altre due condizioni sospensive. «Abbiamo concluso rapidamente e con successo un processo articolato: da un lato, le cessioni di Tiscali UK e TiNet hanno contribuito ad assicurare un futuro industriale alle società del gruppo – commenta Rosso – ponendo allo stesso tempo le basi per la ridefinizione del debito; dall’altro, tutti i creditori coinvolti hanno mostrato al management della società la volontà comune di giungere a una ristrutturazione del debito del gruppo, consapevoli della valenza del progetto industriale di Tiscali». Carphone Warehouse ha acquisito le attività inglesi per 255 milioni di sterline (236 milioni al netto di alcuni debiti finanziari). Con questi proventi Tiscali ha rimborsato una quota parte del debito senior per quasi 200 milioni di euro e del debito verso i soci inglesi Vnil per 8 milioni di euro circa.

L’ultima trovata

Ryanair si viaggerà in piedi ROMA – Viaggiare 'gratis' in aereo. Come? In piedi, o quasi. È l'ennesima stravaganza, almeno per il momento, partorita da Michel O'Leary, il numero uno della compagnia low cost irlandese Ryanair. Un’idea tutta ancora da esplorare prima che, eventualmente, possa diventare realtà. Ma che fa parlare e, soprattutto, fa pubblicità. Come tutte le altre lanciate sinora dall’amministratore delegato del vettore senza fronzoli ma non ancora concretizzate: dal far pagare l’accesso alla toilette nei voli di un’ora al far portare i bagagli dai passeggeri direttamente sotto la stiva, alla tassa da far pagare ai passeggeri grassi. Al momento, vige solo il check-in su internet. Gli altri restano progetti in cantiere a cui O'Leary, chiodo fisso per abbattere i costi ancor più in tempo di crisi e fare business, non rinuncerà. Con l’ultima trovata l’obiettivo di Ryanair è duplice: far viaggiare gratis o, meglio, far pagare il biglietto a prezzo stracciato facendoli sedere una sorta di strapuntini.

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14 Economia


24 ore in Basilicata

Regione 70 indagati, fra cui 30 funzionari del dipartimento Agricoltura e Prospero De Franchi

Gli occhi del pm sulle campagne Il gip Barrella: distribuiti fondi Ue a chi non ne aveva diritto. Sequestrati 3 milioni LA PREMESSA del giudice è impietosa, ma la migliore introduzione al caso concreto: «Le indagini hanno riguardato novantadue pratiche acquisite in originale dalla Regione, relative a cinquantacinque soggetti tra imprese individuali e collettive… solo quattro sono risultate in regola con quanto è scritto nel bando, cioè corredate della necessaria documentazione attestante il possesso del terreno…». Poi c'è il biologico fasullo, il giovane imprenditore che invece è un vecchio contadino, quello che prende il sussidio di disoccupazione, quello che non versa i contributi, quello che apre e chiude la partita iva, quello che prende i soldi due volte, e quello che fa un altro mestiere, come il presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi. In totale fanno settanta indagati: una quarantina di “imprenditori agricoli”, e una trentina di funzionari, tutti del dipartimento Agricoltura della Regione. Il giudice per le indagini preliminari di Potenza, Luigi Barrella, ha disposto il sequestro preventivo di tre milioni trecento mila euro e passa dalla cassa dell'Ufficio tesoreria della presidenza della giunta regionale. Qualche tempo fa, proprio in relazione all'indagine avviata dalla magistratura, parte delle somme già stanziate dal fondo per i “Piccoli investimenti, i sistemi irrigui, le filiere produttive, e i sistemi di qualità”, del Programma operativo regionale 2000-2006, erano state bloccate dall'Autorità di gestione. Ieri mattina, quattro mesi dopo la richiesta del pm Henry John Woodcock, quei soldi sono passati sotto controllo giudiziario, dato che esistono, a detta del gip, gravi indizi di reato. Ne risultano già erogati due milioni e ottantamila euro, di cui parte al presidente del consiglio regionale, per un ammontare di sessantamila euro.

Il presidente del consiglio regionale coinvolto come imprenditore

«Mai approfittato di niente»

Il pm Woodcock: l’indagine è sua

Prospero De Franchi è indagato per falso e truffa ai danni della comunità europea (come tutte le persone coinvolte), assieme al fratello e al cugino. Avrebbe dichiarato di essere un imprenditore agricolo senza iscrizione nel settore apposito dell'Inps, e di condurre un'azienda zootecnica allegando una copia del registro di stalla che è datata dopo la scadenza dei termini del bando. Indagati anche il direttore generale del dipartimento Sicurezza e solidarietà sociale della Regione, già dirigente del dipartimento Agricoltura, Rocco Rosa; il responsabile del fondo “Piccoli investimenti, sistemi irrigui, filiere produttive e sistemi di qualità”, dirigente dell'ufficio Produzioni Vegetali, Rocco De Canio; e un dirigente dell'Ufficio politiche e sviluppo agricolo e rurale, Angelo Di Mauro. «Non è plausibile - scrive il gip - che i funzionari abbiano attestato circostanze false solo per superficialità e disattenzione, né può essere fondatamente prospettata la loro induzione in errore da parte dei richiedenti…In molti casi i contributi sono erogati a persone appartenenti al medesimo nucleo familiare o

in misura doppia alla stessa persona… in altri casi l'erogazione del finanziamento è avvenuta a favore di soggetti occupati in altre attività”. Non c'è “solo una condotta artificiosa da parte dei richiedenti il contributo, riconducibile all'attestazione di numerosissime circostanze inesistenti e false, oltre che carenti della relativa documentazione di supporto, ma anche una condotta, a dir poco, discutibile da parte dei funzionari che hanno istruito le pratiche di finanziamento, volta a favorire di fatto gli interessati, nella perpetrazione della truffa ai danni della comunità europea». La questione sul biologico è complessa. Gli imprenditori nella domanda per accedere ai fondi avrebbero attestato di avere già convertito le produzioni, mentre dai registri risulterebbe che i controlli necessari sono avvenuti solo in date successive. Venne emanata una circolare per chiarire la confusione sul punto «senza osservare le necessarie forme di pubblicità, e solo in seguito alla scadenza del bando». Per il giudice non può sanare la situazione. E i reati ipotizzati dall'accusa restano in piedi. Leo Amato

«NON HO approfittato di niente e di nessuno». Prospero De Franchi replica alle accuse della procura: “Ho dato incarico al mio avvocato che si muoverà nelle sedi opportune dimostrando la mia estraneità da tutto quanto mi viene contestato. Posso soltanto rassicurare che non è stato commesso nessun tipo di falso, e che ho ancora fiducia nell'attività dei magistrati». Discendente da una famiglia di allevatori, il pre- De Franchi sidente del consiglio regionale risulta indagato in due diverse inchieste emerse nel giro degli ultimi mesi: prima la storia dei rimborsi per gli spostamenti dal paese

di Corleto Perticara; poi quest'altra sui finanziamenti del Por. «Sono sorpreso, sia per quanto mi riguarda, sia per quello che riguarda l'azienda “Eredi De Franchi”, che invece appartiene a mio fratello, ma nonostante tutto sono più che sicuro che nel prosieguo della sua attività la magistratura raggiungerà una diversa definizione della vicenda» In passato De Franchi è stato un dirigente proprio nel dipartimento agricoltura della Regione. «Direttore generale. Figurarsi se poi mi permettevo di fare una cosa così». l. a.

A Tv Sorrisi & Canzoni: ho una bella canzone

Arisa vuole riprovarci «Torno a Sanremo» ARISA, trionfatrice tra i giovani all’ultimo Festival di Sanremo, ha intenzione di riprovarci il prossimo anno. «Con il mio fidanzato Giuseppe stiamo lavorando a molti pezzi nuovi», rivela la cantante lucana, originaria di Pignola (vero nome Rosalba Pippa) in un’intervista che il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni pubblica nel numero in edicola da oggi. Sono molti gli artisti che nella storia di Sanremo sono ritornati negli anni successivi, pur avendo avuto successo o addirittura avendo vinto. Ovviamente, Arisa tornerebbe a scendere dalla scalinata più famosa della tv italiana da big, secondo il regolamento della manifestazione. «C'è in particolare - dice Arisa al settimanale - un brano molto bello che vorremmo portare al prossimo Sanremo. Io, per parte mia, ho sempre dato il massimo: lo facevo quando ero estetista e lo faccio ora che sono cantante».

Rosalba Pippa, alias Arisa

La denuncia di Sergio Lapenna (Pdl) sulla “fuga dei cervelli”

«Milioni spesi ma i giovani vanno via» ANCHE la Basilicata è affetta dalla “fuga di cervelli”. Se ne dice particolarmente preoccupato Sergio Lapenna, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Pdl. Lapenna parte da due dati: nel 2008, quasi il 30 per cento dei giovani lucani si è iscritto ad una Università fuori regione e il 70 per cento degli studenti, al termine del corso di studi, preferisce non ritornare il Basilicata. Dice Lapenna: «Il fenomeno dell'emigrazione giovanile nella nostra Regione è in continua crescita. Nonostante gli slogan delle varie giunte De Filippo che han-

no posto particolare enfasi sui giovani, così come è accaduto con il famoso “Patto con i giovani” teso a esaltare i talenti e lo spirito di iniziativa per offrire a rete di servizi ed opportunità per accedere alle varie possibilità e per costruire percorsi lavorativi e familiari più stabili, la situazione nella nostra Regione non cambia». «A fronte di iniziative spesso fallimentari - aggiunge - ci scontriamo con una realtà ben diversa dove le opportunità di lavoro mancano del tutto o sono privilegio di pochi. Il risultato inesorabile di tutto ciò è lo spopolamento l'abbando-

no della nostra terra proprio da parte dei giovani che rappresentano il futuro e le prospettive della Basilicata. Nella nostra regione si spendono ogni anno centinaia di milioni di euro in formazione, ma il risultato in termini di occupazione per i giovani formati è praticamente irrisorio. Questo dovrebbe far riflettere sul fatto che tale sistema non funziona perché produce scarsi risultati». Questo secondo Lapenna «rappresenta il frutto di una gestione amministrativa che da anni non fa crescere la nostra regione, non produce sviluppo e che, da una fase di stasi, oggi attra-

versa una profonda crisi. L'emigrazione dei giovani è un fenomeno che parte già dall'Università, ciò dimostra che l'Ateneo Lucano ha una bassissima capacità attrattiva, nonostante la Regione da qualche anno elargisca ingenti contributi all'Ateneo per progetti di ricerca e sviluppo. Tutto ciò a dimostrazione che, per l'ennesima volta, i fondi, indispensabili per la ricerca, se non sono mirati, diventano solo un inutile spreco di denaro pubblico. L'emigrazione intellettuale sembra oramai una situazione inarrestabile, se non vi sarà un'inversione di tendenza». L’esponente del centrode-

Sergio Lapenna

stra non si limita alla critica e avanza una soluzione di massima ai problemi che segnala: «E’ inutile - spiega infatti Lapenna - continuare a sprecare risorse in una formazione fine a se stessa, ma utilizzare i fondi per

creare reali e concrete opportunità di lavoro, investendo di più nelle imprese e nelle realtà produttive del nostro territorio per renderle maggiormente attrattive anche e soprattutto ai giovani», conclude.

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Martedì 7 luglio 2009


Incontro ad hoc in prefettura

Martedì 7 luglio 2009

I Pensionati Cisl sul tema che spacca il centrodestra

Ventisette Comuni progettano la sicurezza Due proposte: albi e formazione professionale

Appello per le badanti

Telecamere su un traliccio dell’energia elettrica

STRADE e piazze dei paesi punteggiate di telecamere: potrebbe essere questo l’esito dei progetti presentati da 27 comuni della Provincia di Potenza in materia di sicurezza urbana. Se n’è parlato ieri in Prefettura a Potenza, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Luigi Riccio. Obiettivo, appunto, l’esame di progetti concernenti l'ordine pubblico presentati dai comuni, volti a potenziare la sicurezza urbana. I piani si basano sul decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 del ministero dell’Interno di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze. All'incontro dell’organismo hanno preso parte, come di consueto, le forze dell'ordine, insieme ai rappresentanti degli enti locali interessati. Esaminati 24 progetti, che si aggiungono ad altri 3 presentati precedentemente e valutati nella riunione del Comitato del 23 giugno scorso. Spiegano dall’ufficio stampa della prefettura: «I comuni che li hanno proposti, entro il termine perentorio del 30 giugno 2009, potranno beneficiare, laddove il ministero dell'Interno - cui saranno trasmessi con motivato parere della prefettura - dovesse valutarli positivamente, di appositi fondi stanziati per l'anno 2009, sulla base di convenzioni tra il ministero e gli enti locali, per realizzare interventi per il potenziamento della sicurezza nei centri urbani». «A tale scopo - proseguono dagli uffici del governo gli enti che hanno focalizzato le loro iniziative prevalentemente in materia di istallazione di impianti di video sorveglianza, hanno prodotto, in allegato ai progetti, apposite relazioni tecnico illustrative, il quadro economico generale e la documentazione contabile di cui risulta l'indisponibilità di risorse finanziarie proprie dei Comuni stessi». Il decreto legge di cui si parla s’intitola “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonchè in tema di atti persecutori”.

All’articolo 6 si prevede la possibilità, per le amministrazioni, di presentare piani straordinari di controllo del territorio. Per far fronte alle spese necessarie all’adozione di questi piani, vengono previste anche risorse provenienti da canali particolari. «Le risorse oggetto di confisca- si legge infatti versate all'entrata del bilancio dello Stato successivamente alla data di entrata in vigore del predetto decretolegge sono immediatamente riassegnate nel limite di 100 milioni di euro per l'anno 2009, per le urgenti necessità di tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico, al ministero dell'Interno e nel limite di 3 milioni di euro per l'anno 2009, per sostenere e diffondere sul territorio i progetti di assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere, al Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere». «I sindaci, previa intesa con il prefetto - è ancora scritto - possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali, eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale». Questo è il passaggio che si riferisce alle cosiddette “ronde” volute dalla Lega Nord che tante polemiche ha suscitato nei mesi scorsi. «Le associazioni - prevede l’articolo 6 - sono iscritte in apposito elenco tenuto a cura del prefetto, previa verifica da parte dello stesso, sentito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, dei requisiti necessari. Il prefetto provvede, altresì, al loro periodico monitoraggio, informando dei risultati il Comitato». Infine: «Per la tutela della sicurezza urbana, i comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico. La conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte mediante l'uso di sistemi di videosorveglianza è limitata ai sette giorni successivi alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione».

LA QUESTIONE delle badanti - il discrimine se regolarizzarle subito o no, che sta spaccando il centrodestra - interessa significativamente la Basilicata. Di parlarne si fa carico Vincenzo Pardi, segretario generale del sindacato dei pensionati della Cisl di Basilicata, che chiede: «Regolarizzare le badanti, formare Albi Comunali e organizzare corsi professionalizzanti per dare dignità vera all'assistenza domiciliare». Dice Pardi: «La paventata espulsione delle badanti non regolari rischia di aggravare la già delicata situazione delle tante famiglie lucane che hanno scelto di accogliere in casa una badante; una soluzione che, stante le gravi carenze del servizio socio-assistenziale pubblico, assicura assistenza e cura a molti anziani». Il sindacalista si dice preoccupato per la piega che potrebbe prendere la questione. «Se non si vuole parlare di “sanatoria” - spiega Pardi - si trovi il modo di regolarizzare il fenomeno e di canalizzarlo sui binari della legalità. Come? A più riprese abbiamo lanciato l'idea di appositi albi Comunali in cui inserire le badanti (anche per incoraggiare l'emersione delle lavoratrici attualmente in nero), e l'avvio contestuale di corsi di formazione mirati. Poteva e può essere ancora una soluzione ragionevole e percorribile, a nostro parere. Ora, tuttavia, con il nuovo decreto, il pericolo delle espulsioni è serio e troverebbe impreparate migliaia di famiglie, che già sopportano un carico gravoso dal punto di vista economico per far accudire gli anziani e che domani si troverebbero costrette a stravolgere la propria organizzazione quotidiana». Ma ci sarebbe anche un altro aspet-

Firmata convenzione

Più assistenza sul tratto lucano della Sa-Rc

L’espulsione aggraverebbe la situazione delle famiglie lucane to positivo della soluzione proposta da Pardi: «Anche tante giovani lucane - commenta - potrebbero individuare nell'assistenza familiare un'opportunità occupazionale, abbassando sensibilmente le soglie della disoccupazione femminile, purtroppo sempre alte in regione. Allo stesso tempo, i familiari e i cittadini

che cercano personale qualificato conclude il sindacalista dei pensionati Cisl - potranno avere consigli e indicazioni utili per conoscere persone già formate, grazie ad assistenti sociali e domiciliari appositamente qualificate per svolgere questo innovativo lavoro di accompagnamento e consulenza».

Opportunità dell’Aato per ottenere sconti significativi

Acqua, aiuti per gli indigenti

Il prefetto Riccio

FIRMATA ieri la convenzione per potenziare il dispositivo di soccorso sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria durante l'esodo estivo. La sigla è stata apposta dal prefetto di Potenza Luigi Riccio in rappresentanza del ministero dell'Interno, dal capo compartimento Anas Salvatore Tonti e dal direttore regionale dei vigili del fuoco Andrea Malaspina. L’iniziativa riguarda il tratto del secondo macrolotto ove è presente un cantiere esteso per circa 35 chilometri. L'accordo rinnova la sinergia già avviata negli scorsi anni e prevede che l'Anas, per lo svolgimento delle attività di propria competenza a garanzia dell'incolumità degli utenti del suddetto tratto autostradale, si avvalga anche di risorse del corpo dei vigili del fuoco che mette a disposizione, a tal fine, mezzi personale e attrezzature. Il servizio assicurerà un dispositivo di soccorso terrestre straordinario dislocato in prossimità dello svincolo di Lagonegro Nord dell'Autostrada. Resterà attivo fino al 6 settembre prossimo.

DA PARTE dell’Aato (l’Autorità d’ambito territoriale ottimale) un bando a favore delle famiglie in particolari condizioni di disagio economico. Lo fa sapere il presidente Canio D’Andrea. L’ente ha pubblicato sul proprio sito (www.atobasilicata.it) l'avviso pubblico a favore delle famiglie lucane che versano in particolari condizioni di disagio economico che, consentirà di ottenere un contributo sui costi sostenuti per la fornitura di acqua (uso domestico) per l'anno 2008. I beneficiari di tale contributo sono gli utenti del servizio idrico integrato, in regola con i pagamenti, residenti nei Comuni della Basilicata, i cui nuclei familiari abbiano un indicatore Isee, riferito ai redditi del 2008, non superiore a 5.000 euro; tale limite è elevato a 6.000 euro qualora l'utente sia un

pensionato. Per tutte le informazioni i cittadini interessati potranno rivolgersi ai Caaf convenzionati e all'Aato (Numero Verde 800 029 755). E' importante ricordare che le domande dovranno essere presentate dal 1 luglio 2009 fino al 15 settembre 2009, presso i Caaf convenzionati, che forniranno la necessaria assistenza gratuitamente. Alla domanda, è necessario allegare la copia di un documento di riconoscimento del firmatario; la copia di una bolletta di Acquedotto Lucano dalla quale si evinca il Codice Utente ed il Codice Ulm. Nel caso di utenti condominiali con un unico contatore, occorre presentare la dichiarazione dell'amministratore o capocondomino attestante le somme pagate, per l'utenza idrica nel 2008.

TURISMO E AMBIENTE FUNZIONARI ARPA BASILICATA AL FORUM SULLA BALNEAZIONE ANCHE dalla Basilicata funzionari e esperti delle Arpa (le agenzie regionali per l’ambiente) al secondo forum regionale sulla balneazione in programma per martedì 14 luglio prossimo a Caminia di Stalettì. L’iniziativa è promossa dall’Arpacal. All’incontro parteciperanno anche esponenti di Sicilia, Puglia e Campania. Nel corso dell’incontro saranno esaminati i progetti di monitoraggio della balneabilità marina e costiera. Prevista anche una tavola rotonda con i presidenti delle Province calabresi e i sindaci dei principali comuni costieri della regione.

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16 24 Ore in Basilicata


Matera Le proposte di Claudio Treves nel corso dell’incontro organizzato dalla Cgil

Tre strumenti contro la crisi Domanda interna, aziende ecologiche e rinnovamento della cassintegrazione LA RELAZIONE Il tavolo dei relatori presenti all’incontro di ieri a Matera

MATERA - Tre prospettive per il rilancio dell'economia del mezzogiorno: favorire la domanda interna per sostenere i consumi e le esigenze nel settore delle infrastrutture, riconversione ecologica dell'intero apparato produttivo al quale va necessariamente aggiunta una riforma organica degli ammortizzatori sociali. Questo è quanto proposto da responsabile del dipartimento delle Politiche attive del lavoro della Cgil, Claudio Treves, presente nella mattinata di ieri al convegno “La crisi economica nel nostro territorio: trasformazioni produttive e ricadute sociali” organizzato dalla Cgil Matera e svoltosi nella sede della Camera di Commercio materana. «Questa tavola rotonda ha l'obiettivo di dimostrare come non si possono cucire le bocche di chi è consapevole che solo parlandone si può giungere al superamento di una crisi nazionale che si acuisce in maniera esponenziale nelle regioni del Mezzogiorno - ha dichiarato Manuela Taratufolo , Cgil Matera - Purtroppo le conseguenze della crisi ricadono in maniera più imponente su lavoratori, pensionati e sul comparto produttivo mentre l'ultimo decreto anticrisi varato dal governo centrale è un'ennesima prova di come non ci siano misure adeguate per superare la crisi. Il nostro obiettivo,

dunque, è quello di capire quali sono le reali ripercussioni sui lavoratori e cercare di trovare soluzioni adeguate ad un sistema produttivo che sta cambiando». Le conseguenze della crisi nazionale sul territorio locale sono però sotto gli occhi di tutti infatti, immancabili sono stati i riferimenti dei diversi rappresentati sindacali di categoria alla situazione del comparto del salotto, alle imprese che non sono in fermo produzione ma sono definitivamente chiuse, a quelle per le quali gli imprenditori sono votati ad un crescente lassismo sulle sorti delle loro imprese che ancora boccheggiano nel mercato, alla situazione della Valbasento il tutto acuito dal fatto che ingenti fondi destinati al risollevamento economico del Mezzogiorno sono ora destinati ad alimentare gli ammortizzatori sociali dei lavoratori del nord Italia. «Soltanto qualche anno fa la Regione Basilicata era riferimento positivo per le statistiche nazionali in termini di produttività del mezzogiorno oggi, invece, viviamo una crisi produttiva inedita con un tasso di disoccupazione crescente ed un disagio reale per giovani e lavoratori - ha dichiarato Fernando Mega, segretario generale Filcem Matera - Tutto questo senza interventi strategici non si può superare, il go-

verno ci ha privato una buona politica d'investimenti e di conseguenza di una vera e propria classe imprenditoriale». «Attualmente - continua Mega - Sul territorio si contano 2.300 lavoratori in mobilità, 2.600 in cassa integrazione straordinaria e 1.500 in ordinaria e se non fosse per la presenza della Fiat a Melfi potremmo dire che il sistema imprenditoriale non abita più qui». Possibili soluzioni per favorire il rilancio dell'economia giungono dunque, a termine del convegno con l'intervento di Treves che sottolinea la necessità di politiche attive fatte di misure credibili per definire l'uscita dalla crisi. «Il primo passo necessario per superare questo momento è senza dubbio quello di rendersi conto che non basta garantire la copertura economica in termini di ammortizzatori sociali, è necessario che il governo centrale progetti ed imposti l'uscita dalla crisi mettendo in campo risorse e facendo delle scelte cosa che ora è del tutto assente - ha dichiarato Claudio Treves - Il sistema pubblico dovrebbe orientare o addirittura sostituirsi al mercato qualora lo stesso muova in situazioni disastrose così come avvenuto in America o in Spagna mentre in Italia si vive una situazione fatta di soli paradossi». Milena Scalcione

Regione Cisl e Napoli su fronti opposti

L’Alai al fianco dei precari Critiche da Destra IL SINDACATO difende i precari e il loro diritto acquisito al lavoro. Il consigliere regionale del gruppo mistro - La Destra afferma invece che non è giusto nei confronti di chi non è entrato nell’ente per vie traverse. Dicono dall’Alai, il sindacato Cisl dei non regolarizzati: «E’ oramai inacettabile che l’Ente Regione Basilicata continui a servirsi di una massa di lavoratori precari, molti dei quali oramai storici, che vivono una condizione di pesante incertezza ad ogni rinnovo contrattuale. Ora una certezza almeno ci sarà, dall’1 gennaio 2010 non vi sarà alcun rinnovo per nessuno dei co.co.co presenti nell’amministrazione regionale a meno che non venga approvato in consiglio regionale il disegno di legge che da il via ai concorsi per posti a tempo determinato presso gli uffici della Regione Basilicata (in ogni caso comunque una soluzione parziale). Questa misura non ancora approvata e che giace oramai da mesi nelle commissioni consiliari della Regione, mira quanto meno a migliorare la condizione lavo-

rativa del collaboratore trasformandolo in lavoratore dipendente se pure a termine. Ci preme sottolineare che nessuno dei precari della Regione Basilicata chiede privilegi, al contrario si pretende una condizione lavorativa e quindi di vita più dignitosa da conseguire sempre attraverso strumenti selettivi che non pregiudichino opportunità anche ai disoccupati qualificati che legittimamente aspirano a lavorare». Dichiara invece Napoli (foto a sinistra): «I nostri amministratori regionali non hanno saputo cogliere la grande opportunità di distribuire equamente i posti di lavoro disponibili per colmare il vuoto creatosi all'interno dell’amministrazione pubblica. Stabilizzare i lavoratori cosiddetti “precari” soltanto perché hanno avuto la fortuna di instaurare un rapporto con l'amministrazione pubblica, by-passando i normali percorsi previsti dalla legge e godendo, quindi, di un privilegio negato a tanti giovani in cerca di occupazione, è già di per sé inaccettabile».».

Oggi il convegno: sì alle rinnovabili, no all’atomo

Tutta l’energia della Cgil OGGI la Cgil parla di energia. Nel convegno che si tiene a Rifreddo - alle 9.30 nell’hotel Giubileo - presenterà e discuterà le linee guida proposte alle istituzioni in materia di energia. La posizione della Cgil è: sì I CAMBIAMENTI epocali dei quali siamo testimoni fanno diventare l'approvigionamento energetico una questione di rilevanza strategica in termini economici, sociali ed ambientali. Pertanto il tema dell'energia diventa cruciale per la nostra regione: dal suo assetto dipenderà il futuro modello di sviluppo del territorio. La Cgil di Basilicata assume una posizione nettamente contraria alla reintroduzione della produzione di energia da fonte nucleare ed esprime un giudizio fortemente negativo sulla nuova legislazione approvata dal parlamento e voluta dal governo in carica. I cittadini del nostro paese con un referendum hanno bocciato tale eventualità e che, come accertato dalla scienza ufficiale, le tecnologie non sono ancora sicure per le popolazioni che vivono nelle vicinanze delle centrali, e non solo. Le scorie radioattive, inoltre, non smettono la loro attività neppure dopo centinaia di migliaia di anni e, ad oggi, non ci sono luoghi totalmente sicuri per il loro smaltimento, con conseguenze disastrose per i cittadini. Bisogna vigilare e intensificare l'attività di decommissioning svolta dalla Sogin, per mettere in sicurezza il sito di Rotondella e per avviare il trasferimento delle barre radioattive in siti più sicuri. NUOVO MODELLO DI SVILUPPO L'apparato produttivo regionale sta pagando in maniera più forte, rispetto al resto del Paese, il prezzo della crisi economica globale: è giunto il momento di avviare un nuovo modello di sviluppo che faccia leva su politiche energetiche efficaci e punti su produzione di energia da fonti rinnovabili e costituzione di una filiera produttiva ecosostenibile. E’ necessario che anche i processi formativi rivolti ai lavoratori siano orientati alla creazione di tutte le figure professionali necessarie. PIANO ENERGETICO E AMBIENTALE La Cgil di Basilicata sostiene con forza l'avvio di un processo culturale che porti le famiglie lucane ad una presa di coscienza sulle questioni attinenti al risparmio energetico. Ci vuole un radicale intervento sul patrimonio edilizio che ne garantisca la riqualificazione e l'efficienza energetica. E’ utile e necessario che la Regione Basilicata intervenga con risorse proprie in direzione di contributi diretti o con operazione di abbattimento degli interessi bancari collegati al reperimento dei fondi utilizzati per investimenti in tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il risparmio energetico deve essere una condicio sine qua non per l'applicazione

alle energie rinnovabili, no secco al nucleare, il petrolio deve creare più lavoro e meno inquinamento. Di seguito, pubblichiamo la relazione programmatica che verrà letta oggi.

della norma sull'ampliamento delle volumetrie abitative, come da accordo stato regioni, attivando anche la leva degli incentivi attraverso la semplificazione delle procedure di accesso. Nei nuovi regolamenti e piani urbanistici dovranno essere soddisfatti criteri di efficienza e risparmio energetico, nel rispetto dei principi costruttivi di bioedilizia e bioarchitettura. In questo senso è opportuno promuovere una riconversione, riqualificazione ed innovazione del sistema delle imprese del settore delle costruzioni. Bisogna incentivare lo sviluppo della produzione di energie da fonti rinnovabili attraverso l'uso delle risorse di cui il nostro territorio è ricco: vento, sole, acqua. Chiediamo alla Regione Basilicata la messa a punto di politiche fortemente orientate alle tecnologie legate a questo concetto di sviluppo. Inoltre, riteniamo necessario che il sistema delle imprese sviluppi un orientamento ad investire nella costituzione di un ciclo di filiera produttiva che vada dalla ricerca alla produzione alla manutenzione di impianti produttivi energetici. Nell'ottica di considerare l'energia un fattore strategico di sviluppo del territorio, riteniamo che la Regione Basilicata debba mantenere, anche per il futuro, un assetto a prevalente partecipazione pubblica per la Società energetica lucana. Non siamo contrari alla costruzione di centrali a biomasse, a condizione che siano rispettate le seguenti carattristiche: potenza prodotta fino a 5 megawatt, utilizzo di materiali di combustione rinevienti da aree limitrofe, esclusione di rifiuti e Cdr. Per questi motivi, l'indicazione quantitativa espressa nel Piear, riguardo agli obiettivi ed alla ripartizione dell'energia prodotta al 2020, rispetto alle biomasse, deve essere riequilibrata a favore delle altre fonti. Inoltre bisogna intervenire in maniera puntuale nel campo della sicurezza, per i cittadini e per le imprese, in termini di qualità, operando il potenziamento e la messa in efficienza della rete elettrica (alta e media tensione). Il governo regionale deve assumere una iniziativa più puntuale ed efficace nei confronti del principale concessionario della rete, Enel Distribuzione Spa, Terna Spa, rivendicando investimenti adeguati all'innalzamento complessivo degli standard di affidabilità delle reti. Per la produzione di energia da fonti tradizionali, la Cgil ritiene che è possibile installare le centrali termoelettriche di taglio medio e piccolo che utilizzino i gas di risulta delle estrazioni petrolifere, nelle aree più idonee ad ospitarle, e vale a dire in prossimità delle attuali aree industriali, abbattendo in

questo modo il costo delle utilities legate alla filiera (vettoriamento). QUADRO COMUNITARIO E’importante che gli obiettivi assunti dall'Unione Europea vadano mantenuti ed incrementati sulla base delle peculiarità del nostro territorio. Il valore degli investimenti finanziari deve essere adeguato agli obiettivi del Piear, facendo leva non solo sulle risorse provenienti dal Quadro Comunitario di Sostegno, ma anche su quelle derivanti dalle royalties del petrolio estratto in Basilicata. COMPATIBILITÀ ESTRATTIVE E FILIERA ENERGETICA Elemento cruciale nella costruzione di una politica energetica che metta al centro il territorio è sicuramente la costituzione di un distretto dell'energia che dovrebbe diventare il luogo in cui si possa sviluppare la formazione della filiera energetica, il trasferimento tecnologico alle imprese e la formazione per i lavoratori funzionali al raggiungimento di tali obiettivi. La Cgil Basilicata, anche in riferimento alla ricerca presentata con le due strutture di categoria, Filcem e Fiom, esprime un giudizio non positivo per le ricadute occupazionali derivanti dalle estrazioni petrolifere che sono state complessivamente poco apprezzabili. Premesso che le compagnie petrolifere sono i soggetti che negli ultimi anni hanno realizzato utili consistenti legati all'estrazione petrolifera sul nostro territorio e che presentano al loro interno settori dedicati in maniera particolare allo sviluppo tecnologico, riteniamo necessario che la Regione Basilicata riapra un confronto stringente con le compagnie stesse, con l'obiettivo di rivendicare la messa in sicurezza del ciclo delle produzioni: in particolare attivando una rete di controllo ambientale più efficace; implementando un sistema di informazione puntuale e trasparente verso i cittadini; aumentando le royalties; prendendo un impegno diretto a localizzare sul territorio lucano le attività di sviluppo industriali e di nuove tecnologie finalizzate alla realizzazione della filiera energetica, che dovrà significare un consistente incremento occupazionale. La Regione Basilicata, inoltre, deve avviare una indagine socio-sanitaria per valutare l'incidenza di patologie legate alle estrazioni di petrolio sulla salute dei lavoratori e dei cittadini, oltre a limitare le concessioni alle compagnie petrolifere relative all'utilizzo del territorio per l'esplorazione e l'estrazione. CGIL BASILICATA

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24 Ore in Basilicata 17

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Gli orfani politici di Elio Presenti le cariche più alte della regione. «Per noi è stato un vero maestro» MELFI - Vivo cordoglio a Melfi per la scomparsa di Aldo Elio Altamura, protagonista della politica lucana. Altamura, figura storica della sinistra, in un'era di trasformismo è rimasto sempre fedele e con forza al suo credo, spendendo per tale suo ideale l'intera vita. Nato a Melfi il 31 maggio 1920, entra giovanissimo in politica divenendo dirigente del Pci e ricoprendo dal 1946 al 1951 la carica di Sindaco di Rapolla. Nel 1949 partecipa alle lotte per l'occupazione delle terre con braccianti della federazione dei Lavoratori della Terra, Sindaci e Amministratori dell'area Melfese e dirigenti politici comunisti e socialisti. Negli anni 50 - 60 è eletto Consigliere Provinciale di Potenza. Negli anni 60, in nome dell'autonomia del Melfese, d'intesa con il Partito comunista italiano nazionale e regionale e d'intesa con altri dirigenti della zona, costituisce la Federazione del Pci di Melfi, divenendone Segretario. In tale veste sarà più volte a Roma con il Comitato Pro Provincia Melfi, per incontri ministeriali, al fine di rivendicare la causa autonomistica del Melfese. Sarà quindi eletto, negli anni 70 - 80, per due legislature, Consigliere Regionale. Ed ancora Presidente Regionale dell'Alleanza Contadini e della Lega della Cooperativa, da lui costituita. Dagli anni 60 - 70 sarà ininterrottamente Consigliere Comunale di Melfi. Poi componente della Sezione Decentrata di Controllo istituita Melfi e successivamente Componente Nazionale dell'Uncem (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane) sino agli anni 90. Ha, per ultimo, aderito con l'entusiasmo che lo distingueva, al Partito Democratico, del quale a Melfi è stato cofondatore. Altamura ha sempre svolto i suoi incarichi con impegno e facendone un disinteressato servizio per la comunità. Il suo operato all'insegna del rispetto per tutti, amici e avversari politici, con i quali ha cercato l'intesa per battersi in difesa del lavoro, del progresso e della pace. Senza dubbio un punto di riferimento per tanti giovani, per i quali si è adoperato per motivarli alla politica, favorendo il nascere di nuove classi dirigenziali e preparati amministratori. Il rito funebre si è svolto nella Basilica - Cattedrale,

Elio Altamura nel suo studio

Di Siena: da giovani sbagliammo a valutarlo Piero Di Siena, ex senatore Ds: «Con Elio Altamura scompare una delle persone che hanno contato nella mia vita politica. Elio era segretario della federazione del Partito comunista italiano di Melfi quando alla fine del 1963 mi iscrissi alla Federazione giovanile comunista. Esponente di quel partito che si era formato nel corso delle lotte contadine della fine degli anni quaranta e degli inizi degli anni cinquanta, era allora visto da noi giovani che arrivavamo alla politica come un ostacolo a quel rinnovamento ai cui

aspiravamo. Sbagliavamo. Negli anni successivi Elio dimostrò una duttilità di pensiero e un'apertura alle novità che era tipico dei dirigenti comunisti della sua esperienza e generazione. Posso dire che negli anni in cui sono stato prima segretario della federazione di Potenza e poi segretario regionale del Pci, e poi più di recente come senatore del collegio di Melfi e della Basilicata, ho goduto sempre del suo appoggio e della sua simpatia anche in momenti delicati e difficili».

PITTELLA (PD)

ANTONIO PEPE, SEGRETARIO REGIONALE CGIL

Cordoglio alla famiglia e il ricordo della passione

«Le battaglie per i lavoratori»

L'EUROPARLAMENTARE GIANNI PITTELLA appresa la notizia della morte del caro amico Elio Altamura, ha espresso alla famiglia il profondo cordoglio e la più sentita partecipazione per la grave perdita. «Ricorderò del compagno Elio, dichiara Pittella, la sua instancabile passione per la Basilicata, terra che ha amato e che ha saputo rappresentare negli anni dell'impegno politico da dirigente della sinistra lucana, ed istituzionale da consigliere regionale con grande attenzione e con senso civico». «Mi legava ad Elio un'amicizia vera e sincera, e a lui mi legherà il ricordo di un compagno che ha saputo trasmettere alla mia generazione volori forti che sono ancora per me fonte continua di ispirazione».

dove largo è stato il tributo dell'intera cittadinanza e di tanti rappresentanti di istituzioni regionali, provinciali e locali, quali il Sen. Filippo Bubbico, il Presidente della Giunta Provinciale, Piero Lacorazza, gli onorevoli Mario Lettieri e Giuseppe Bre-

«TRE GIORNI di sciopero di lotta, il 13, 20 e 27 luglio sono state proclamate dall’assemblea di redazione del Giornale Radio di Basilicatanet»: lo fa sapere l’assemblea di redazione con un comunicato stampa. I giornalisti denunciano «la mancata corresponsione di tre mensilità e dell’indennità redazionale. Gli stessi hanno sottolineato che ad un incontro convocato il 29 giugno scorso dall’Assostampa di Basilicata per discutere la precaria situazione generale, erano assenti sia i rappresentanti del Crel (Consorzio radiofonico editori lucani), gestore del servizio, sia della Regione Basilicata, ente appaltan-

«LA CGIL di Basilicata partecipa commossa al dolore. Già dirigente di lungo corso del partito comunista italiano, ha contribuito con la sua azione quotidiana a costruire il movimento bracciantile prima ed operaio dopo in Basilicata ed in modo particolare nel Vulture Melfese e nella sua città natale Melfi. Tutta la Cgil lo ricorderà per le sue battaglie al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori lucani per il riscatto della dignità e dei diritti».

VINCENZO VITI, ASS. REG. AGRICOLTURA «Esponente del movimento contadino» «LA SCOMPARSA di Elio Altamura rappresenta una perdita per l’intero mondo dell’agricoltura lucana. Lo ricordo come attento e combattivo consigliere regionale e come esponente di punta del movimento contadino al cui servizio ha operato con umiltà e lealtà ricercando sempre ragioni di coesione e perseguendo obiettivi sempre più avanzati».

scia, in anni passati Sindaco di Melfi, e il Consigliere Regionale del Partito democratico Vincenzo Follino. Al termine del rito Brescia e Folino hanno tenuto una commossa orazione funebre, sottolineando la personalità di Elio Alta-

mura, del suo impegno sempre serio e coerente. Senza dubbio con Altamura va via «un pezzo di storia della nostra comunità, un pezzo della vita democratica della Basilicata». «Il suo insegnamento da vero maestro, era diretto ha detto Brescia - a batterci

NARDIELLO, PDCI «Senza interessi personalistici» GIACOMO NARDIELLO, CAPOGRUPPO DEL PDCI IN CONSIGLIO REGIONALE: «Con Elio Altamura, dirigente e consigliere regionale comunista, scompare un protagonista del movimento di lotta popolare per il riscatto dei contadini, dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli. L’intera vita trascorsa da Altamura al servizio delle nostre popolazioni, dalla prima esperienza di direzione comunista a Melfi, sino a quella dell'allora Alleanza dei Contadini (oggi Cia-Confederazione Italiana Agricoltori), alla Lega Poteri ed Autonomie Locali e ancora tra i banchi del Consiglio Regionale per l'opposizione ai primi governi antipopolari della Regione. Altamura ci lascia un messaggio sempre attuale che nobilita la politica perché ha motivazioni forti, senza interessi personalistici, per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori attraverso l'affermazione, innanzitutto, della dignità umana libera dai bisogni quotidiani. Sono certo che anche il Consiglio Regionale ne onorerà la memoria specie in riferimento all'impegno autonomista e di salvaguardia dei valori della democrazia e della Costituzione». LE COMPAGNE E I COMPAGNI DEI COMUNISTI ITALIANI DI AVIGLIANO E PIETRAGALLA si uniscono al dolore per la scomparsa di Elio Altamura. Uomo di grande cultura, è stato sempre vicino ai problemi della gente e dei lavoratori; in noi rimarrà sempre vivo il ricordo per le tante battaglie negli anni '60 a difesa della dignità dei contadini e delle classi sociali più deboli. La sua instancabile opera in occasione dell'occupazione del bosco di Montecaruso da parte dei contadini di Frusci del maggio del 1967, il suo impegno per il riscatto della povera gente, per il rispetto dei diritti, per l'emancipazione da condizioni di assoluta miseria della popolazione dei centri rurali, sono la testimonianza più alta dello spessore morale, civile e culturale di Elio Altamura. Con lui, l'intera comunità regionale perde un grande uomo.

CIA BASILICATA «Impegno da pioniere» L'UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA CIA: «Il mondo agricolo lucano ha perso un leader: Elio Altamura è stato agli inizi degli anni settanta uno dei primi dirigenti regionali dell'Alleanza dei Contadini, storico movimento di rappresentanza dei lavoratori dei campi, sino al passaggio alla Confcoltivatori (attuale Cia). Nell'esprimere cordoglio alla famiglia di Altamura, ricordiamo il suo impegno pioneristico per la fondazione di quella che è diventata oggi la moderna confederazione di tutela degli agricoltori lucani. Sua è stata l'intuizione della ricerca della unità del mondo agricolo “a ogni costo” sino a perseguirla con ogni sforzo per dare più peso e protagonismo agli “zappaterra” come li definiva usando in prestito la terminologia di Peppino Avolio, fondatore nazionale dell'Alleanza Contadini, diventati oggi - grazie alle conquiste di anni di battaglie sociali e civili condotte insieme ad Altamura - attuali imprenditori agricoli. Un ricordo della figura del prestigioso dirigente sarà fatta domani a Scanzano Jonico in occasione del Consiglio Regionale straordinario della Cia alla presenza del presidente nazionale Giuseppe Politi.

per la libertà, per la pace, a difendere i più deboli, chi lavora o non trova lavoro, chi ha bisogno di aiuto». E nel concludere ha sottolineato quanto Altamura sia stato il suo maestro, che l'ha istradato nell'arte dell'amministrare la cosa pubblica.

Mancati stipendi. Le versioni di dipendenti, Assostampa, Regione e imprenditori

Sciopero nelle radio di Basilicatanet te e che non è stata fornita giustificazione alcuna per la loro assenza». «I giornalisti - si legge ancora nella nota - stigmatizzano l’insensibilità manifesta, dimostrata e dall’azienda e dalla Regione, poiché ad oggi regna sovrano un assordante silenzio, spezzato solo da tentativi di “salvificare” condotte a dir poco discutibili, in merito ad una situazione ormai diventata in-

sostenibile da parte dei lavoratori. Gli stessi ricordano che non si tratta di un servizio che è vittima di “contrazioni di mercato” o che non può più essere gestito per mancanza di “copertura finanziaria”, poiché è stata espletata, ormai da tempo, regolare gara d’appalto e che la Regione Basilicata non ha mai interrotto le regolari procedure di liquidazione delle fatture del Crel, per la produzione

del Gr istituzionale. Morale della favola, l’Azienda ha incassato e continua ad emettere fatturazioni ma ai dipendenti non vengono pagati gli stipendi». C’è però anche un’altra versione, quella dei datori di lavoro. Ecco le dichiarazioni degli imprenditori titolari delle radio facenti parte del Crel, riportata dal sito Basilicatanet: «I nostri dipendenti affermano il falso, e ci riser-

Da parte sua Folino ha ricordato il suo iter politico, l'attaccamento ai suoi ideali, la sua ferma volontà di partecipare, sempre pronto a misurarsi, a contribuire all'unità del suo Pd, al quale aveva aderito sin dalla prima ora Franco Cacciatore

viamo di agire per vie legali a tutela della nostra immagine perchè la Regione non ha mai pagato puntualmente quanto dovuto. Basti pensare che la quota di aprile potremo ritirarla solo domani e domani stesso verseremo lo stipendio di aprile. In queste ore stiamo valutando se firmare o meno il rinnovo della convenzione con la Regione Basilicata». Infine, la Regione fa sapere di aver sempre rispettato i termini contrattuali che la legano al Crel e di non aver partecipato all’incontro convocato unilateralmente da Assostampa perchè aveva precedentemente assunto impegni istituzionali per la stessa data .

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18 24 Ore in Basilicata Melfi Commozione e ricordi ai funerali di Altamura, figura storica della sinistra lucana


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Martedì 7 luglio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Disattesa la legge regionale che prevede i piani di localizzazione e il catasto delle fonti

La Potenza elettromagnetica In attesa di dati scientifici certi, non si è scelta la strada della precauzione FRA l’indifferenza delle istituzioni che non si curano delle proteste dei cittadini e non si preoccupano di tutelare la pubblica salute, permane e si aggrava nella città di Potenza l’esistenza di inquinamento elettromagnetico derivante dal numero impressionante di fonti che emettono le pericolose radiazioni. Da un lato si avverte la necessità di revisionare la legge regionale numero 30 del 2000 che deve essere perlomeno adeguata a seguito della pubblicazione del Codice delle comunicazioni (decreto legislativo 259 del 2003), dall’altro emerge l’esigenza di adottare un rigoroso piano per una più adeguata allocazione delle fonti che emettono elettromagnetismo. Sicuramente non si deve fermare il progresso, si deve continuare a offrire ai cittadini una gamma di servizi a valore aggiunto come la telefonia mobile, ma si deve, in via prioritaria, tutelare la salute della popolazione e questo lo si fa adottando tutte le precauzioni che la tecnologia consente. Elettrodotti La presenza di una sottostazione di trasformazione dell’Enel in via del Gallitello, tanti anni fa estrema periferia e oggi cuore pulsante del commercio cittadino, produce effetti devastanti per i tanti tralicci che trasportano energia ad alta e altissima tensione; sotto di essi e nelle loro immediate vicinanze, sono sorti numerosissimi fabbricati con tanti uffici, negozi e abitazioni con migliaia di persone che convivono a contatto con le pericolosissime radiazioni elettromagnetiche. Qualche anno fa il comune aveva assicurato lo spostamento degli impanti Enel, ma l’intenzione è rimasta tale e, cosa ancor più grave, sono state rilasciate nuove licenze edilizie che consentono di costruire proprio sotto i cavi dell’alta tensione. Non esiste, fra l’altro, nessun dato di monitoraggio che attesti i valori di magnetismo nelle aree interessate dalla presenza dei cavidotto. Ripetitori radio televisivi Una selva di antenne ed un caso di particolare gravità a Tempa Rossa, la collina dei veleni. Dopo quello prodotto dagli elettrodotti, l’inquinamento derivante da questi impianti, è la forma più pericolosa per le persone. In città e sulle colline circostanti esistono numerose stazioni radio base che servono a propagare il segnale delle Tv e delle radio, in qualche caso la potenza dei trasmettitori è eccessiva, a tal proposito esistono i dati del monitoraggio effettuato dall’Arpab che certifica l’illegalità (li trovate a questo link del sito dell’Agenzia regionale all’indirizzo http://www.arpab.it/elettromagnetismo/monit2.asp?id=potenza). Si evince che ben 5 centraline fra il 2005 e il 2006 (stranamente non compaiono dati del monitoraggio relativi agli anni successivi)

Il sito dell’antenna militare che sta nascendo a Pian Cardillo

certificano che a contrada Botte e a Pian Cardillo-Tempa Rossa i valori di elettromagnetismo sono superiori ai 6 volt/metro consentiti dalla legge, legge che prevede la messa a norma delle Srb che presentano valori fuori norma o la loro disabilitazione. Così non è stato e anzi si continua a posizionare nuovi impianti, è il caso di Tempa Rossa dove sta sorgendo una Srb a servizio dell’esercito che non è assoggettata alla normativa del Dpdcm dell’8 luglio 2003. Considerata la particolare pericolosità di questi impianti appaiono più che giustificate le proteste del comitato popolare costituitosi a Pian Cardillo che lotta per chiedere di poter vivere senza il terrore di ammalarsi e denuncia un preoccupante aumento di malattie tumorali nell’area interes-

sata dalla presenza di tanti impianti. Ripetitori telefonia mobile La città di Potenza, per la particolare conformazione geografica e orografica, per diffondere il segnale telefonico delle varie compagnie ha bisogno di tanti ripetitori e infatti sono tanti i tralicci che sono stati posizionati, nella sola area urbana se ne contano una sessantina, ma il numero preciso non lo sa nessuno perchè il catasto degli impianti previsto dalla legge regionale 30 del 2000 non esiste, come non esiste il Piano di localizzazione indicato nell’articolo 5 della citata legge regionale. Eppure nel corso della passata consiliatura l’amministrazione comunale ha più volte dato per imminente il varo del piano salvo essere smentita dai fatti. La situazione della

CONTINUA la battaglia contro la chiusura del Novantunesimo battaglione Lucania, a Potenza. A combattere, non solo i militari e le loro famiglie, ma tutti i cittadini. Ieri, infatti, si è tenuto un incontro tra i comitati di quartiere della città per discutere sulla questione e proporre iniziative per mobilitare il resto della cittadinanza. «Lo scopo dell’incontro - spiega la dottoressa Santarsiero, presidente del comitato di quartiere del centro storico - è quello di mettere in atto delle iniziative per salvare una caserma che già esiste e fa parte della nostra storia. Se non si può salvare quello che già c’è, almeno che si possa riconvertire la caserma in quella stessa sede. Un’alternativa, potrebbe essere quella della Protezione civile, visto che il nostro è un territorio altamente sismico». «Una ulteriore ipotesi di riconversione - aggiunge il vicepresidente dello stesso comitato, Raffaele Molinari è quella di trasformare la caserma Lucania da operativa a interforza o genio militare». Non sono suggerimenti tecnici. Sono le domande senza risposte di cittadini con forte senso civico, che vogliono andare a fondo in una vicenda che li riguarda da vicino. Perché si parla della propria città, della propria regione diventata, ormai, «un contenitore vuoto». «E’ necessaria una forte volontà po-

città capoluogo di regione è particolarmente grave perché in poche centinaia di metri quadri si addensano un numero impressionante di ripetitori telefonici che sottopongono alle pericolose radiazioni le scuole, gli asili, l’ospedale e tanti altri luoghi sensibili. Ripetitori delle reti wireless Da qualche tempo, con lo sviluppo di internet, si sono moltiplicate le aziende, ma anche le Istituzioni che offrono il collegamento all’Adsl mediante le reti wireless, nella città di Potenza questa innovazione è molto gradita ai giovani che la utilizzano per studio e per divertimento. All’estero, in Francia per esempio, nei luoghi pubblici le reti wireless sono state bandite. Anche per questi sistemi di trasmissione non si conosce la consistenza,

quanti ripetitori di segnali Wi-Fi esistono a Potenza? Reti forze dell’ordine In una città dove sono presenti tante caserme ed edifici che ospitano le forze dell’ordine abbondano (basta guardare i tetti della Prefettura, Questura, caserme dei Carabinieri e Polizia, Corpo forestale dello Stato, Guardia di finanza) i ripetitori e le antenne per consentire la copertura del territorio e garantire, come è giusto che sia, le comunicazioni che servono per la sicurezza pubblica. La legge per garantire il lavoro delle forze dell’ordine ha escluso dal normale iter autorizzativo gli impianti a servizio della pubblica sicurezza, ma sarebbe bene fare dei controlli sulla potenza di detti impianti e correggere, eventualmente, alcune anomalie. Come si evince i potentini vivono sotto una selva di antenne e tralicci e sono bombardati da onde più o meno malefiche. Le leggi, quando sono rispettate, non sono sempre chiare, esistono leggi che sono state fatte per tutelare la salute della gente, ma ce ne sono altre che in pratica autorizzano impianti potenzialmente pericolosi. Un ruolo importante lo hanno gli enti locali, Comuni e Regione che fra le pieghe del ginepraio di leggi e sentenze di Tar e Corte costituzionale possono sicuramente agire per tutelare la salute dei cittadini, ciò, almeno da noi in Basilicata, non avviene. La Regione Basilicata promulgò la legge 30 del 2000 che prevedeva la costituzione del catasto delle fonti emittenti elettromagnetismo e l’adozione dei Piani di localizzazione in ogni comune, entrambi gli obblighi sono stati clamorosamente disattesi fra l’indifferenza della politica e delle associazioni ambientaliste.

Dai comitati di quartiere la petizione pro-Battaglione

litica perché si possa correre ai ripari continua la Santarsiero - Per questo motivo, noi comitati di quartiere, chiediamo espressamente al più presto un incontro con le istituzioni, ovvero con il presidente della Provincia, il presidente della Regione, il sindaco e il prefetto». Intanto, tra le iniziative previste, un raccolta di firme e, in ultima ipotesi, una manifestazione pacifica come forma di protesta. Da oggi stesso, fanno sapere i comitati, è pos-

La legge regionale, fra l’altro, dopo l’introduzione del Codice delle comunicazioni, andava completamente revisionata se non riscritta del tutto. Non risultano, al momento, in Consiglio regionale, proposte di legge che vanno in questa direzione. Nella comunità scientifica si dibatte da tempo circa la pericolosità delle onde elettromagnetiche, molti studi sono stati fatti, molti altri sono in corso, un verdetto definitivo non è stato ancora emesso, forse ci vorranno ancora molti anni prima che il mondo scientifico si pronunci in maniera chiara e definitiva ma oggi abbiamo già qualche certezza ed a queste bisogna far riferimento per agire. Gli studi di ricercatori indipendenti invece insistono sul fatto che i Cem (Campi elettromagnetici) hanno un alto rischio cancerogeno e producono discontinue alterazioni del Dna e delle membrane cellulari. Per quanto invece concerne i Cem a bassa frequenza generati dalle reti di trasporto dell’energia elettrica, viene confermato il legame per l’insorgere di tumori e leucemie soprattutto nei bambini. In tutti i casi non esistono dubbi che i Cem interagiscano sicuramente con l’organismo umano, gli effetti sono oggetto di studio e forse entro il 2014 arriveranno i primi verdetti. Per questi motivi si sarebbe dovuto applicare il principio di precauzione richiamato nella carta costituzionale e non si sarebbe dovuto far posizionare ripetitori telefonici, radio-tv ed elettrodotti nelle zone densamente abitate. Qui da noi si è preferito non far nulla e si è consentito di creare nella città di Potenza uno dei più alti concentrati di elettromagnetismo in Italia. Antonio Nicastro

se, e saranno costretti a partire, loro con le proprie famiglie. Sono risorse che andranno a finire altrove, e non è giusto. E’ anche l’economia della città a subire dei danni. La trasformazione della caserma è l’unica soluzione per interromperne la chiusura». La chiusura della caserma, infatti, non è possibilità ma è già decisione. Nella letteDue ra inviata il 24 giugno scorso dal mimomenti dell’incontro nistero della difesa al coordinamento nazionale Flp Difesa, alla voce “oggetdei to” si legge: «reimpiego del personale comitati conseguente alla riorganizzazione di del settore di formazione di base dei quartiere volontari di truppa. Soppressione del 91esimo Battaglione “Lucania” di Potenza». L’intervento rientra nel piano di riorganizzazione dell’esercito, già in atto dal 2007. Infatti, nel resoconto di riunione tra le organizzazioni sindacali e lo stato maggiore dell’esercito, risalente al 6 giugno 2007, nell’orsibile per chiunque volesse, recarsi ganizzazione del settore di formaziopresso la sede dei comitati di quartie- ne di base dei volontari di truppa re della città e apporre la propria fir- (Rav) viene messo agli atti che «le unima sull’apposito modulo. Precisa il tà addestrative di Sulmona, Chieti e coordinatore aziendale Flp difesa del Potenza saranno soppresse nel perioNovantunesimo battaglione Lucania do 2008/2010». A questo punto, non di Potenza, Claudio Coppola: «Biso- resta altro che salvare il salvabile. gna salvare la caserma e soprattutto Perché ciò avvenga, è necessaria una gli uomini che vi prestano servizio. Il forte spinta da parte della cittadinantempo per agire, purtroppo, è poco. za, delle istituzioni e del mondo della Molti militari hanno già ricevuto l’or- politica lucana. dine di trasferimento. Tempo un meAnna Martino

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Potenza


20 Potenza

Martedì 7 luglio 2009

Terzo Memorial dedicato a Tullipano

Torna il mercatino delle cose d’altri tempi

“I ritratti di Leonardo” al museo di Vaglio

Gli splendori del Barocco in mostra a Palazzo Loffredo

DOMANI alle 11, nella Sala dell'Arco del Comune di Potenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione del 3° Memorial Tullipano, triangolare di beneficenza (fondi devoluti alle popolazioni dell'Abruzzo interessate dal sisma) in memoria del giovane calciatore prematuramente scomparso il 3 ottobre 2004. La manifestazione si terrà presso il campo sportivo "Principe di Piemonte" a Potenza, contando sulla presenza in campo di tanti amici ed ex compagni di squadra di Gennaro, da Nolè a Malagnino, passando per Giosa, Sabato e Lolaico.

IL PROSSIMO 19 luglio tornerà in città Mercatino delle cose usate e d’altri tempi (Edizione 2009). L’appuntamento durerà, come consuetudine, l’intera giornata, dalle 9 alle 20. Nel cuore della città, tra largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli, torneranno le bancarelle e gli stand su cui saranno esposti oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi.

PROSEGUE fino al prossimo 31 agosto, nel “Museo delle antiche genti lucane” di Vaglio, la mostra “I ritratti di Leonardo”. Una mostra che ha preso il via dopo il ritrovamento di un ritratto dell’artista toscano. Ritrovamento importante in quanto introduce nuove ricerche concernenti Leonardo, le sue tracce e gli echi leonardeschi nell’Italia meridionale. Mentre si raccolgono dati mediante le indagini scientifiche, emergono continui indizi e fonti documentarie che richiedono verifiche e approfondimenti. È nata così l’idea di una mostra che, da un lato, presenti la sintesi dei più recenti studi su Leonardo, dall’altro, proceda in ulteriori ricerche.

SARA’ inaugurata alla Galleria Civica di Palazzo Loffredo il prossimo 10 luglio la mostra “Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento”. La mostra è promossa dall’Università degli Studi della Basilicata in occasione del XXV anniversario della sua fondazione, e, insieme, dalla Regione Basilicata, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, dal Comune di Potenza, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Carical. Verrà presentata l’attività di ricerca promossa negli ultimi anni dall’ateneo lucano sul barocco e rococò.

IL CARTELLONE

LA MANIFESTAZIONE

Dal 15 luglio parte “Le Notti di Federico”

L’INCARICO

Una kermesse in crescita

Antincendio boschivo Enel

Martedì 7 luglio 2009 ORARIO NOTTURNO FIGLIOLA 0971.24945

Numeri utili

1515 0971 331111

scala regionale, ed essendo in programma a Ottobre, andrà a rivestire un ruolo centrale nella manifestazione "Ottobre, piovono libri", coogestita dal Ministero e dalle Regioni, di cui la Basilicata, essendo anche coordinatrice della Conferenza delle Regioni, ospiterà la manifestazione più importante. «Nel mese di ottobre - ha terminato Autilio - questo premio potrà avere grande visibilità e vogliamo dare la giusta attenzione a quelle associazioni che operano con attenzione nel mondo della cultura». Infine, spazio a Bonsera, presidente del Premio Basilicata, che dopo aver posto un saluto generale, ha ringraziato De Filippo per la significativa attenzione e incoraggiamento a questa manifestazione. «Nonostante il grande prestigio culturale, col passare delle edizioni ci siamo resi conto di come sia riduttivo lasciare questo premio nell'ambito della città di Potenza e abbiamo deciso

di estenderci su ambito regionale e nei vari centri», è stato il primo commento di Bonsera. La cerimonia di premiazione, infatti, avverrà il 24 ottobre a Oppido e il giorno successivo a Potenza e, nonostante le maggiori spese, Bonsera ha sottolineato il grande sostegno della regione, «affinchè questi centri possano continuare ad essere serbatoi di beni culturali che nessuno conosce, facendo turismo culturale portando questo premio in vari luoghi della regione». Questo premio, quindi, costituisce anche un modo di allacciare rapporti con la cultura nazionale, dando voce a una cultura molto valida in Basilicata e che grazie a questo premio ha avuto modo di portare nella nostra regione illustri esponenti della cultura quali Carlo Bo e anche Papa Ratzinger, quando era cardinale. «E' stata aggiunta anche una sezione di saggistica storicolucana - ha ripreso Bonsera -

per valorizzare i nostri bravi scrittori, troppo spesso chiamati a gareggiare con mostri sacri della cultura nazionale. Nella giuria della narrativa è stata inserita una prestigiosa critica come Serri, mentre nella sezione saggistica non ci saranno più Giuralongo e Cosenza, deceduti entrambi nell'ultimo periodo». Il premio è costituito da varie sezioni, di Narrativa, di Letteratura spirituale e poesia religiosa, una terza riservata alla Saggistica e la quarta alla Sezione di Economia Politica e di Diritto Dell' Economia, che tratti di problemi e prospettive di sviluppo dell'Italia e del Mezzogiorno in particolare, specie all'epoca della globalizzazione dei mercati. Il premio riservato alla Saggistica storica lucana "Tommaso Pedio", sarà consegnato ad Oppido Lucano il 24 ottobre, mentre quelli relativi alle altre sezioni, a Potenza il giorno successivo. Donatello Viggiano

0971 46393 097122308

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

0971 53685

Polizia

113

Croce Rossa

0971 411510

Vigili del fuoco

115

Anas

0971 608111

Inps

0971411144

Acu (Ass. cons. utenti)

0971 419111

Trenitalia

0971 34444

Adoc Basilicata

Acquedotto Lucano

0971 654111

0971 415150

0971 55616

Prefettura

Polizia stradale

Federconsumatori

Acta

112

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

Difensore civico reg. Adoconsum

813294

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

Esercito

0971 444819

0971 54546

Avis

0971 442991

0971 335111

Aias

0971 45090

ALLA vigilia del matrimonio del loro amico Doug, i suoi tre testimoni di nozze decidono di portarlo a Las Vegas per festeggiarne l'addio al celibato. Tuttavia, quella che doveva essere una vacanza spensierata...

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Pronto soccorso

Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681

Ardsu

0971 507011

Prevenzione e Protez.

0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

0971 54829

Biblioteca Provinciale

0971 305013

Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale

097156144 0971444833 0971 51605

Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania

0971 305011

Termine ultimo per la presentazione del Modello Unico 2009 in via telematica

La ragazza del mio...

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Attività in piscina e palestra

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Esibizioni di danza

- Termine ultimo per inoltrare eventuali osservazioni avverso la graduatoria provvisoria per i conduttori di alloggi in locazione per l'anno 2009

31 luglio

Al nostro Claudio, che per qualche giorno sarà ospite della struttura alberghiera “San Carlo” di Potenza. Tutti i tuoi amici del Quotidiano ti augurano una veloce guarigione e sperano che torni al più presto tra noi!!!

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

17 luglio

Termine ultimo per beneficiare della riduzione della Tarsu in funzione della distanza dai cassonetti A sinistra Santino Bonsera . Accanto il tavolo dei presenti alla conferenza (Mattiacci)

Sala 1 Transformers 18 - 21 Sala 2 Un’estate ai Caraibi 17:30 - 19:45 - 22 Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 La rivolta delle ex 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 5 Outlanderl - L’ultimo vichingo 18 - 20.15 - 22.30 Sala 6 Una notte al Museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 La ragazza del mio migliore amico 19 - 21.15

Chiuso

30 luglio

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Uno dei libri di Antonio Lerra

Le scadenze

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I nascosti pensieri del presidente

UN INCARICO prestigioso per Antonio Lerra, docente di Storia moderna all’Università della Basilicata. Lerra, infatti, è stato eletto all’unanimità presidente della Deputazione di Storia Patria per la Lucania. E’ stato eletto durante l’assemblea dei componenti nel corso della quale è stato discusso ed approvato il piano delle attività scientifico-culturali che caratterizzeranno la vita della Deputazione per il triennio 2009/2011.

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Premio Letterario Basilicata: le novità dell’edizione 2009 SI E’ tenuta ieri mattina, presso la Sala Verrastro della giunta regionale, la conferenza stampa di presentazione del "Premio Basilicata", premio letterario istituito dal circolo culturale "Silvio Spaventa Filippi", giunto alla trentottesima edizione. Piuttosto significativa è stata la scelta della sede di questa presentazione (la Sala Verrastro è il cuore della giunta regionale), testimonianza della rinnovata e notevole attenzione che la Giunta, in primis nella persona del suo presidente De Filippo, pone nei riguardi di questo premio e di tutti gli eventi culturali in generale. E' toccato proprio al governatore della regione fare gli onori di casa, ringraziando la stampa per l'attenzione riservata a tutti gli eventi culturali, con l'auspicio che questo interesse resti forte nei confronti di un premio divenuto ormai punto di alta qualificazione anche su scala nazionale. «Un mio ringraziamento particolare - ha esordito De Filippo -va alla delegazione del circolo Spaventa Filippi. La scelta della sala Verrastro, dove di norma si prendono tutte le più importanti decisioni per l'attività della Giunta, testimonia la nostra attenzione nei confronti di questo premio, verso cui, nonostante la crisi economica, continuiamo a profondere importanzi sforzi economici, proprio per mantenere fermi alcuni punti culturali. Il premio Basilicata merita grande sostegno ed interesse e quindi siamo onorati di ospitare anche questa conferenza stampa». Successivamente, la parola è passata all'assessore alla Cultura e Formazione Autilio, il quale ha sottolineato come «a differenza di altri premi ed iniziative culturali andati un pò sviliti nel corso del tempo, il Premio Basilicata resta il più meritevole, grazie ad una notevole consistenza e bontà di risultati». Il premio si sta spostando su

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Outlander NORVEGIA 709 d.C.: nel pieno delle guerre tra Vichinghi, una nave spaziale precipita dal cielo sulle coste della nazione scandinava. A bordo c'è Kainan...

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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E’ STATO presentato il cartellone della rassegna “Le Notti di Federico -Estate Teatrale 2009”, in programma al Castello Federiciano di Lagopesole dal 15 luglio al 5 agosto e che si conferma come uno degli appuntamenti da non perdere fra le manifestazioni estive lucane. Protagonista della rassegna, organizzata in collaborazione fra le Associazioni Cultura Teatro, Palcoscenico e Cose di Teatro e Musica srl, sarà, senza dubbio, la qualità degli spettacoli in cartellone, con le performance di artisti di altissimo livello. L'apertura della manifestazione è affidata ad uno dei più acclamati attori del panorama artistico Italiano, Luca De Filippo; il 15 Luglio, infatti, Il figlio del grande Eduardo sarà uno dei protagonisti de “La Dodicesima Notte” una delle più divertenti commedie degli equivoci di William Shakespeare. Insieme all'attore napoletano si esibiranno, fra gli altri, Maria Laura Baccarini, Carla Cassola ed Edoardo Siravo, mentre le musiche sono di Ludovico Einaudi. La traduzione e l'adattamento di Armando Pugliese rendono l'intreccio classico ancora più scorrevole ed attuale, con un linguaggio tagliente e asciutto che elimina ogni clichè e che poco concede a fronzoli, battute prolisse e verbosi giri di parole, traendo la sua forza dall'alternanza di quotidiana tragedia e surreale farsa che possa commuovere, coinvolgere e divertire. Il 29 luglio tornerà sul palcoscenico del Castello di Lagopesole dopo l'esibizione nella stessa rassegna del 1997, Il comico Partenopeo Francesco Paolantoni in “Che fine ha Fatto il Mio io?” monologo esistenziale pieno di sarcasmo ed ironia in cui Paolantoni dà il meglio di sé. Che fine ha Fatto il Mio io non è la sola domanda a cui l'attore non sa dare una risposta, ad un certo punto della vita un po' tutti ci poniamo altri quesiti importanti: chi siamo? Da dove veniamo? E soprattutto, a che ora si mangia? La mancanza di queste risposte porta ad una inevitabile crisi esistenziale… Il 5 Agosto toccherà, invece, a Paolo Villaggio con “Il Profumo delle Lucciole”, spettacolo in cui l'eclettico attore ligure ripercorre la sua vita in un delirio teatrale che non risparmierà cabaret, televisione, letteratura, cinema, satira e pubblicità.

ACI Soccorso Stradale

Potenza 21

Agenda

Martedì 7 luglio 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Martedì 7 luglio 2009

Oggi al Palazzo di giustizia

«La grande eredità del rettore Antonio Mario Tamburro» «IL TERZO posto attribuito all'Università degli Studi della Basilicata nella speciale classifica stilata dal Censis su piccoli Atenei (Università italiane fino a 10.000 iscritti) rappresenta una sorta di “testamento” che ci ha lasciato Antonio Tamburro e che carica tutti di responsabilità per il futuro». A sottolinearlo è la presidente del gruppo Prc in Consiglio Regionale Emilia Simonetti evidenziando che la classifica, stilata dopo un attento e scrupoloso esame dei 58 atenei pubblici italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, «è un riconoscimento tanto più importante per gli indicatori oggettivi presi in esame sulla qualità della offerta didattico-formativa e di ricerca del nostro ateneo. La “radiografia” effettuata sui servizi offerti agli studenti inoltre, alla vigilia delle immatricolazioni, aiuta sicuramente studenti e famiglie alla scelta universitaria e ci auguriamo che possa scoraggiare la fuga di tanti giovani lucani verso altri atenei. E' infatti necessario superare - dice Simonetti - quell'atteggiamento di provincialismo che ha rappresentato una delle motivazioni dell'impegno profondo del prof. Tamburro. L'ateneo vicino casa, purtroppo, per molti dei nostri giovani, assecondati dalle famiglie attraverso un comportamento ingiustificabile, è quasi una scelta di ripiego invece di diventare la prima scelta, almeno per i giovani che vogliono seguire le facoltà di studio e specializzazione del nostro ateneo». Per Simonetti, inoltre, «anche il risultato dell'indagine Censis è un riconoscimento del lavoro del prof. Tamburro che fa giustizia di tanti attacchi politici, troppe volte indecenti, che lo hanno colpito, tanto più che i risultati positivi sono stati raggiunti in un contesto reso difficile dai tagli del Governo di centrodestra alle università e alla ricerca, che specie nei piccoli atenei si risentono in maniera più penalizzante».

L’università della Basilicata

LA PROVOCAZIONE

Becce: «Primo consiglio in piazza Adriatico» «PIAZZA Adriatico rappresenta l’ennessimo schiaffo alla qualità della vita dei cittadini». A sostenerlo il consigliere comunale del Pdl, Nicola Becce, in merito alla sistemazione dell'area della piazza antistante la chiesa di Santa Cecilia L'intervento di riqualificazione di piazza Adriatico «sarà pure un utile strumento per migliorare la qualità urbana, ma in tema di funzionalità, problemi nell'accesso e nella sosta delle auto tutto sembra comportare un enorme sacrificio per i residenti». A suffragare la sua tesi Becce porta «le violente precipitazioni a carattere piovoso di questi ultimi giorni» che hanno fatto sì che venissero a galla «le magagne dell'intervento che ha stravolto la sua funzionalità riportando alla stessa quota l'area pedonale prospiciente la chiesa e creando una sorta di palcoscenico sulla parte a box». Insomma per il consigliere comunale «alla prova dei fatti - come non pochi cittadini del quartiere hanno fatto presente - il risultato è stato vedere ristagni di acqua piovana per effetto dell'intasamento delle vie di scolo, erba incolta derivante da una cattiva manutenzione del

poco verde che esiste ed un'accessibilità veicolare assai precaria che ripropone un problema tutt'altro che risolto. E' appena il caso di ricordare all'amministrazione che nulla è stato fatto per consentire un secondo accesso carrabile - peraltro richiesto con forza da tanti residenti - per consentire un'alternativa “più sicura” a quello attuale previsto sotto uno dei palazzi. Non solo. Resta ancora da risolvere il “mistero” legato alla parte sottostante dalla piazza, nella estremità a valle, sul lato ovest, non ancora accessibile, pieno di materiale edile e senza una chiara destinazione d'uso». Insomma sarebbe «giusto sapere se tale spazio verrà adibito ad attività commerciali, ad attività di terzo settore o piuttosto a parcheggi». Alla luce di tutto ciò Becce ha annunciato che durante il primo consiglio comunale presenterà un'interrogazione scritta «per conoscere lo stato in cui versa la piazza allo scopo anche di fornire risposte più dettagliate ai tanti cittadini del quartiere». Ma c’è anche la proposta di «far svolgere il primo consiglio comunale in piazza: sarebbe il modo migliore per informare e coinvolgere in maniera fattiva i cittadini».

Tra avvocati e servizi sociali: Riflessioni minori SI TERRA’ oggi alle 15.30 nell'aula Grippo del Palazzo di Giustizia di Potenza, il convegno “Riflessioni minori: interazione tra avvocati e servizi”. A curare l’iniziativa l'associazione “Camera dei minori e della famiglia di Basilicata”, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati. A introdurre i lavori del convegno - a cui parteciperanno Rosa Maria Salvia, Beatrice Nolè, Domenico Buscicchio, Carmen Santarcangelo, Alessandro Nolè, Adriana Salvia e l'avvocato Aldo Morlino - sarà l'avvocato Nicoletta Ferri, presidente della “Camera dei minori e della famiglia di Basilicata”. A coordinare gli interventi - in tutto sette, uno per ogni relatore l'avvocato Mari- Il Tribunale na Ligrani, segretario della stessa associazione. La necessità di creare una rete tra servizi sociali, psicologi, forze dell'ordine, per meglio intervenire sulle situazioni di disagio sia minorile che familiare dipende anche dal fatto che, come ha potuto constatare l'avvocato Ferri e gli altri legali che fanno parte dell'associazione - in tutto una trentina - «in molti comuni gli psicologi e gli assistenti sociali sottoscrivono delle convenzioni». Convenzioni che prevedono la presenza di queste figure professionali per un massimo di due giorni alla settimana. Tradotto significa che psicologi e assistenti sociali hanno a disposizione dalle due alle quattro ore di tempo per tentare di venire a capo di situazioni talmente complesse da non potere es-

sere di certo scandite dal ticchettio delle lancette di un orologio. Due giorni alla settimana «non sono affatto sufficienti - rimarca l'avvocato Ferri per una conoscenza profonda delle condizioni sociali, delle situazioni particolari che si devono tenere in conto per un corretto approccio alle problematiche che devono essere affrontate - e delle persone coinvolte in situazioni complesse e dalla mille sfaccettature». Ferme restando le competenze di ciascuno è più che mai necessario «l'intervento di tutti», ma soprattutto che questo intervento «venga svolto con la massima collaborazione tra i vari soggetti chiamati a intervenire in situazioni che il più delle volte hanno anche risvolti drammatici». Collaborazione sì ma che non può prescindere da una adeguata «preparazione tecnica degli avvocati, dei servizi sociali, degli psicologi». Preparazione che si può raggiungere sia con l'esperienza ma «anche e sopratutto - ha ribadito il presidente dell'associazione “Camera dei minori e della famiglia di Basilicata”, Nicoletta Ferri, con lo studio delle materie minorili e familiari e delle loro problematiche sia in campo civile che penale». A tutto questo deve accompagnarsi «una sorta di predisposizione caratteriale». Ovvero l'approccio con situazioni familiari difficili e con i minori che “pagano” sulla propria pelle le conseguenze di errori commessi magari dagli adulti «deve avvenire con modalità particolari».

«Serve massima sintonia tra tutti»

La storia di Aristide Lazzaro, colpito da tre ictus. Le difficoltà superate dall’affetto

La proposta del consigliere Imbesi

Una vita su una sedia a rotelle

Presidenza del consiglio «La si dia alla minoranza per maggiore collaborazione»

L’ospedale ha messo a disposizione un mezzo speciale LA DISABILITA' problema concreto della nostra società, soprattutto in una città come la nostra assai poco attenta alle questini legate, per esempio, alle barriere architettoniche. Vivere in carrozzella rappresenta per molti un problema. Ma tutte le difficoltà si superano grazie all’affetto della famiglia e degli amici. Lo dimostra la storia di Aristide Lazzaro, che da anni vive su una sedia a rotelle. Pur nella sofferenza, infatti, Lazzaro però non si è dato per vinto e, con l’appoggio della sua famiglia, riesce a condurre una vita “regolare”. Aristide Lazzaro vive in una condizione di disabilità a causa di tre ictus che lo hanno colpito nel 2000, 2007 e 2009. Da tre anni però, riesce anche a girare per la città grazie a una sedia a rotelle particolare messa a disposizione dall'ospedale: si tratta di una specie di “moto” che gli consente anche di circolare tra le auto. Un mezzo che potrebbe risolvere le situazioni di disagio di molti disabili potentini che spesso han-

Due foto di Aristide Lazzaro nella sua abitazione (f.M.)

no difficoltà a muoversi in città. Nato a Potenza il 24 gennaio 1947, sposato con quattro figli (Rocco, Elena, Fabio e Giulia), Lazzaro può contare anche sul sostegno del personale dell'Unitalsi, anche perché negli anni la sua condizione è stata aggravata da alcune crisi epilettiche. Vive a Potenza con i figli: Giulia e Rocco lavorano in un negozio sportivo, Fabio è impiegato in una ditta di sanitari, mentre Elena è studentessa. L'amore e l'affetto dei figli sono una costante, un vero e proprio atto d'amore verso il padre che vive una condizione fisica non certo idilliaca. Un vero e

proprio esempio di vita, amore e voglia di andare avanti. Viene accudito con amore dai figli che lo aiutano, c'è chi gli dà una mano nella fase della vestizione, chi invece quando va a letto la sera. Il Comune di Potenza - ha detto amareggiato Lazzaro - non ha concesso all'uomo una casa per disabili a Bucaletto, visto il reddito elevato. Come vive la sua giornata? «Sono sempre seduto sulla mia sedia a rotelle, mia figlia mi prepara da mangiare, mio figlio mi accudisce e mi mette a letto la sera». Attenzione particolare deve essere riservata anche

all’alimentazione. «Elimino il sale. Ho avuto crisi epilettiche, da tre anni non soffro più di questa malattia. Cerco di stare sereno, quando mi arrabbio soffro nuovamente di epilessia. Da poco sono uscito dall'ospedale di Acerenza». Quali sono i rapporti con i suoi coetanei? «Mi vengono a prendere e mi conducono in parrocchia o a fare fisioterapia». Una storia d'affetto, di problemi quotidiani, di vita: la forza di volontà non manca davvero anche quando la malattia sembra non dare speranze. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

«LA presidenza del consiglio comunale alla minoranza». Questa la richiesta avanzata dal consigliere comunale del Pdl, Antonino Imbesi. «Per evitare che - ha spiegato l’esponente politico - una simile richiesta venga male interpretato dalla maggioranza di centrosinistra credo sia utile specificare il senso di una domanda che io stesso da tanti anni sostengo sia base essenziale dei rapporti democratici: concedere la presidenza alla minoranza non significa creare una sorta di “inciucio” tra compagini avversarie (e dico volutamente avversarie e non nemiche) ma semmai creare le premesse di un governo capace di dialogare in maniera davvero costruttiva». Imbesi ha sottolineato come la logica «di una eventuale presidenza al centrodestra non può essere quella del “do ut des” ma semmai quella di un adeguato rispetto del ruolo municipale in modo che la minoranza dei cittadini venga tutelata e rappresentata adeguatamente nelle istituzioni comunali». Per Imbesi i potentini «meritano tutti una stagione politica diversa e di più alto profilo rispetto a quella delle ultime tornate amministrative e credo che tutti auspichino l'applicazione di regole diverse e la realizzazione di confronti istituzionali leali e concreti per cercare di risolverei problemi e non per tentare di inasprire gli animi». In questa ottica non può non esserci tra maggioranza e minoranza «un tentativo di convergenza sulla soluzione di problematiche quali bilancio comunale, Bucaletto, costo delle case, traffico, lavori pubblici e sviluppo urbanistico».

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22 Potenza Il terzo posto dell’Unibas nella classifica Censis


23 Avigliano Le corse per il capoluogo creano non pochi malumori tra i cittadini

Fal, disagi per i cambi di orario Molti i treni soppressi. La gente spera in un ritorno allo status quo AVIGLIANO – Non c’è pace tra gli utenti dei treni che attraversano il territorio aviglianese: da una parte quelli di Trenitalia, dall'altra quelli delle Fal. Le novità, si sa, non piacciono sempre e a tutti. Specie durante l'estate, il cambio degli orari e le soppressioni, ormai puntuali da alcuni anni a questa parte, sollevano sciami di proteste e iniziative come quella intrapresa nei giorni scorsi con un'interrogazione al governo regionale da parte del capogruppo di Forza Italia verso Pdl, Nicola Pagliuca (insieme al vice coordinatore regionale del Pdl, Gianni Rosa) contro la soppressione di due fermate di treni alla stazione di Lagopesole, sulle rotaie delle Fs. Un'eco, quella innescata tra le parti di Lagopesole, Sarnelli e Filiano, che è giunta fino ad Avigliano, dove gli orari di alcune corse ferroviarie sono state modificate creando disagi agli utenti. Anche nel caso delle Fal, la modifica risale alla metà di giugno, allorquando è entrato in vigore l'orario estivo delle Ferrovie appulo lucane. Non è dato sapere se il cambio di orario delle Fal dipenda o meno dai

La stazione di Lagopesole

cambiamenti delle corse di Trenitalia (dal momento che tra Potenza e Avigliano le due concessionarie hanno un tratto in comune), fatto sta che i viaggiatori di Avigliano lamentano le novità. C'è una corsa, in particolare, che crea non pochi mal di pancia. Alcuni viaggiatori, che vogliono rimanere anonimi per ragioni di privacy (sono professionisti e impiegati nel settore dei servizi negli uffici di Potenza), raccontano di disagi causati dall'anticipo della corsa del pomeriggio, quel-

la che dalle 15.33 è stata anticipata alle 15.16. Una scelta, dicono, che è andata a modificare orari di lavoro e a generare nuove abitudini e altri disagi. «E’ un orario – dicono – che incide negativamente sul nostro lavoro: siamo costretti a procrastinare l'orario pomeridiano di rientro al lavoro (alle 16,20, ndr), cosa che si ripercuote sulle nostre attività». Ma c'è anche chi, costretto a prendere il nuovo treno delle 15.13, già vive come un dramma la soppressione di alcune cor-

se nel periodo che va dal 27 al 29 agosto. Un ulteriore stop di treni che creerà altre difficoltà ai viaggiatori. Ma questa dei pendolari aviglianesi delle Fal non ha il sapore di una protesta vera e propria, non ne ha le manifestazioni giuste, tuttavia pare essere una testimonianza (o un avvio di agitazione) di chi del treno ne ha bisogno e vorrebbe contribuire a cambiare in meglio lo stato dei trasporti per il capoluogo: troppo tarati su orari standard legati soltanto all'apertura e alla chiusura degli uffici e non al tempo libero o a necessità di altra natura. Oltre alle modifiche contestate e che gli utenti sperano siano ripristinate come erano in origine, non piace l'orario serale nel tratto da Potenza verso Avigliano Città. È alle 21.07 (partenza da Potenza inferiore) l'ultimo treno dal capoluogo per Tiera, Avigliano Lucania, Moccaro e Avigliano Città. «Nemmeno il tempo di poter ritardare un po' al lavoro oppure approfittare per vivere un po’ Potenza, tra il cinema, gli amici o lo shopping». Gianni Sileo

Tito Riti religiosi e musica in piazza

Vaglio

Paese in festa in onore della Madonna

Rubano televisore da discarica Due arresti

TITO - Ha riscosso consensi di pubblico e partecipazione la trentatreesima edizione della festa della Madonna delle Grazie, che ha visto la presenza tra gli altri del primo cittadino, Pasquale Scavone. La festa in onore alla Madonna delle Grazie ha avuto nelle celebrazioni religiose, musicali e nei fuochi cinesi gli ingredienti salienti. L'evento ha visto alle 18 la processione partita dalla chiesa della Madonna delle Grazie guidata da don Giovanni Di Carlo. Alla processione ha preso parte una folta rappresentanza di fedeli. Alle 19 si è svolta la santa messa officiata dal parroco don Nicola Laurenzana.

Particolarmente apprezzata nel corso della solenne cerimonia liturgica la performance musicale di Rosanna Giarraffa che ha cantato l'Ave Maria. Durante la celebrazione liturgica don Nicola Laurenzana ha apprezzato il lavoro del comitato festa, evidenziando l'importanza della presenza della Madonna delle Grazie. Inoltre don Nicola Laurenzana ha rimarcato l'importanza dell'amore reciproco e dello stare insieme. La giornata di festa si è snodata alle 21 con lo spettacolo musicale del “Claudio Armento group”, formato da Claudio Armento all'organetto e in voce, Sindi Varese

vocalist, Antonio Flaviano alle tastiere e Giuseppe Latronico nelle vesti di animatore. La serata è stata coordinata dal comitato festa, guidata dal presidente Laviero Picerno e dal braccio destro Francesco Satriano. Alle 22.30 è stata la volta dei fuochi pirotecnici, grazie alle performance di Massimo Buono e Antonio Satriano. f.m. f.menonna@luedi.it

VAGLIO - Due cittadini rumeni, di 26 e 20 anni, sono stati arrestati mentre tentavano di portarsi via, dal centro di raccolta rifiuti speciali, un televisore. I Carabinieri della compagnia di Acerenza, coordinati dal capitano Francesco Moscato, nel corso di una serie di servizi finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due cittadini rumeni, rispettivamente di 26 e 20 anni in quanto responsabili del reato di tentato furto aggravato. Gli uomini dell’Arma di Vaglio li hanno sorpresi all'interno del depuratore adibito a centro di raccolta di rifiuti speciali, mentre tentavano di trafugare un tv color.

Pietragalla, per il Pd riunione post elezioni

Il sindaco Rocco Iacovera

PIETRAGALLA - Dopo la grande affermazione ottenuta nell'ultima tornata elettorale amministrativa del 6 e 7 giugno scorso che si è manifestata con l'aver ottenuto 2248 voti su circa 3100 votanti e che ha consentito la rielezione del sindaco Rocco Iacovera per il secondo mandato aministrativo, il Partito Democratico di Pietragalla si è incontrato ufficialmente per la prima volta dopo questa grande affermazione elettorale. L’incontro è avvenuto ieri sera nella sede sezionale in via Vittorio Emanuele III° del paese. All’incontro hanno partecipato tutti i componenti del direttivo politico.

Nel corso dell'incontro, coordinato dal segretario cittadino del partito Canio Romaniello, è stata fatta una analisi del voto delle elezioni dello scorso giugno sia per quanto concerne la tornata comunale che quella provinciale ed europea, ma soprattutto è stato fatto il punto della situazione politica non solo a livello comunale ma anche per quanto concerne quella regionale. In definitiva si è trattato di un incontro nel corso del quale sono state buttate le basi per il lavoro da poter avanti sul territorio municipale ed in ambito extracomunale per questa seconda metà del 2009. Antonio Bevilacqua

TITO E PICERNO Rubinetti a secco in alcune zone INTERRUZIONE idrica nei Comuni di Tito e Picerno Per consentire il ripristino del livello idrico nel serbatoio di “Neviera”, considerato che nei prossimi giorni dovranno essere eseguiti i lavori di collegamento della nuova condotta all'adduttrice, si rende necessario sospendere l'erogazione idrica dalle 22 di ieri sera e fino alle 7nelle seguenti zone: contrada Stranieri a Tito scalo e in via Piana, via Pietro Nenni, contrada Assunta, contrada Baragiano, lungo la strada Picerno - Baragiano e nella zona alta di corso Umberto.

L’INTERVENTO AVIGLIANO - “Has leges Avillana civitas incluta fide iustitia industriaque sibi constituit anno millesimo nongentasimo nonagesimo primo” E’ quanto si legge sulla prima pagina della “Carta statutaria” del comune di Avigliano. Il 2009 sta trascorrendo velocemente. Cosa ne è stata della riforma dello Statuto? Fino ad alcuni mesi addietro, tutti erano d’accordo sulla necessità della sua modifica. Per qualche tempo, sui giornali, si sono annoverati gli interventi di associazioni, partiti, esperti e saccenti che illuminavano i “semplici mortali” su cosa era giusto o sbagliato, cosa andava cambiato o aggiunto. Tale argomento dominava, nelle piazze cittadine, finanche le passeggiate dei pensionati e turisti domenicali. Ma, come di incanto, questa necessità è ritornata nel dormitorio. Come è sprofondata nell'abisso

L’Mpa chiede lumi sul nuovo statuto dell'oblio la gloriosa commissione esaminatrice i cui componenti erano tutti presi a dire altro. Se si escludono i soliti noti, non mi sembra che siano maturate, in questi mesi, coscienze civiche e politiche tali da realizzare la grande stagione del cambiamento della Carta Statutaria, su cui riporre la speranza per il futuro. Mi viene da dire “anniversario e requiem nello stesso momento”, per la mancata celebrazione della modifica dello Statuto, dopo il diciottesimo anno di vita. Doveva segnare - o avrebbe dovuto segnare - l'apertura di una nuova pagina per Avigliano. Il confronto di idee e progetti avrebbe rappresentato una buona occasione per discutere sul futuro dell'autono-

mia, partendo da una domanda di fondo: “Serve partire dal testo del 1991 o è necessaria una riscrittura totale di quello esistente?”. Domanda per niente scontata, perché le risposte sono molteplici e diverse tra loro e tutti trovano la “pezza giusta” da mettere al pantalone rotto. Per far affermare un'idea di modifica di statuto occorre una volontà politica forte. E' vero, l'Mpa vuole una forma particolare di autonomia. Nel contesto del federalismo fiscale, l'autonomia, in quanto tale, deve essere differenziata, fondarsi su una specialità identitaria, che sia centrata sulla libertà e sulla sussidiarietà. Questo lo si può raggiungere solamente sconfiggendo due av-

versari. Innanzitutto la supponente arroganza di una classe politica locale imbevuta di paternalismo e di dirigismo, ma anche tutti quegli aviglianesi che non hanno la libertà e la voglia di capire questa esigenza della nostra città. Ad Avigliano, le uniche cose che riscuotono l'interesse degli addetti ai lavori è su come riempire una lista vincente o la distribuzione di cariche e mansioni. Mai fino ad oggi, hosentito parlare di come si intende governare all'insegna di un vero processo di cambiamento. Non ho ascoltato la descrizione di alcun schema o modello di governance al centro delle discussioni tra quanti intendono aggregarsi per una “Santa Alleanza” o triumvirato.

L'anello debole della catena sembra, attualmente, l'assenza di vere personalità di spicco, in grado d'esprimere idee programmatiche precise e definite. Per il rinnovamento alla guida del municipio, a più voci, si sta evocando il nome del consigliere regionale Donato Paolo Salvatore. Nonostante i tempi e le congiunture economiche non prospettano anni tranquilli e di semplice gestione amministrativa, non matura la coscienza per comprendere che, solo attraverso un progetto di riqualificazione del nostro territorio con la redazione di un buon Regolamento urbanistico, sarà possibile quella ripresa economica fondamentale per favorire ogni genere d'impresa e d'attività Vincenzo Claps Responsabile Mpa Avigliano

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Martedì 7 luglio 2009


24 Tolve Alle 14.30 nella chiesa madre l’ultimo saluto al giovane morto venerdì scorso

Oggi i funerali di Luigi Arancio Nella notte veglia di preghiera sotto l’abitazione. Tanti messaggi su Facebook Tolve - Si terranno oggi pomeriggio, alle 14.30, i funerali di Luigi Arancio, il giovane di Tolve deceduto sabato scorso a seguito di un incidente stradale. Ancora lacrime, commozione e tanta rabbia a Tolve in attesa dei funerali di Luigi. Nella serata di domenica è stata organizzata una veglia di preghiera e ricordo sotto casa di Luigi. Centinaia di persone in religioso silenzio hanno affollato il piazzale sottostante l'abitazione del giovane tolvese ed insieme hanno voluto ricordare Luigi attraverso delle foto e la lettura delle centinaia di messaggi lasciati sulla sua bacheca di Facebook. La serranda chiusa del suo bar è diventata una sorta di santuario dove sono stati deposti fiori, messaggi, pupazzi e tantissimi manifesti in ricordo del trentenne. I funerali di Luigi si terranno solo oggi visto che il sostituto procuratore della Repubblica aveva disposto l’esame autoptico sul cadavere del giovane di Tolve. La salma muoverà dall'ospedale San Carlo e la messa sarà celebrata nella chiesa Madre di Tolve. Gianluigi Armiento

Brienza, avvelenati venti cani randagi

Il luogo dove è avvenuto l’incidente. In alto a sinistra Luigi Arancio

Muro Lucano L’analisi del segretario Nardone

Satriano

Partito democratico e stagione del tesseramento

Dalle 8.30 alle 16 rubinetti a secco

MURO LUCANO - Il Partito democratico murese apre la stagione del tesseramento in vista del congresso nazionale di ottobre. A fare il punto della situazione e redigere un programma definito per quanto concerne i democratici muresi, è il segretario della locale sezione Gennaro Napodano. L’analisi non risparmia critiche al nuovo modello politico prorompente in qualsiasi realtà locale, frutto di «un profondo malessere dato dal qualunquismo che avvolge ogni strato della società civile murese che corre dallo scetticismo sull'azione edificante dei partiti, al cedere facilmente ai poteri forti, fino a nascondersi dietro la falsa convinzione che la “res pubblica” può essere amministrata da chiunque, anche senza la giusta formazione ed esperienza». Napodano ha posto l'accento sull'azione politica perpetrata dal partito nei mesi antecedenti la tornata elettorale «esprimendo un ruolo di mediazione con disinvoltura e capacità e manifestando la giusta esperienza consolidata nel corso degli anni». Napodano ammette, con rammarico, che i continui sforzi compiuti durante le trattative con le altre compagini, non hanno portato il risul-

ALTO BASENTO - Una rete per i progetti di servizio civile. Mettersi insieme per fare meglio e di più: può essere questo lo slogan di un'originale forma di collaborazione tra enti locali. «L’instaurazione di formali rapporti di collaborazione amministrativa con diverse pubbliche amministrazioni locali - dichiara infatti Gerardo Ferretti Presidente della comunità montana dell’Alto Basento - sia nella fase di accreditamento degli enti all’Albo regionale degli enti e delle organizzazioni del servizio civile che nella fase della presentazione di progetti di servizio civile per l’impiego di volontari, ha di fatto de-

tato sperato e auspica un futuro migliore per il partito, invitando gli uomini e le donne protagonisti dell'ultima tornata elettorale «a continuare a combattere la battaglia contro l'indifferenza e il degrado». Napodano ha tirato le somme della sua attività politica, riconoscendosi il merito «di aver creato un forte senso di appartenenza, di aver costituito un gruppo dirigente capace di sostenere tesi ed opinioni legate al fare “politica” e di aver ottenuto una presenza ufficiale in seno al consiglio comunale». Un'ultima considerazione, il segretario, l'ha riservata alla stagione dei congressi, sottolineando la serietà con cui il partito si avvia a celebrare simili eventi e ha posto delle tappe improrogabili per rilanciare l'azione dei democratici muresi, sintetizzandole in tre punti: costituzione all'interno del consiglio comunale del gruppo Pd, definizione del tesseramento entro il 21 luglio e l'avviamento delle procedure per l'assemblea di circolo con il relativo rinnovo del direttivo, da tenersi entro il prossimo 30 settembre. Giovanni Petilli

SATRIANO - A partire dalle 8.30 sarà sospesa l’erogazione idrica in alcune zone del paese. A darne notizia l’ufficio stampa di Acquedotto lucano. La sospensione idrica si è resa necessaria per consentire l’esecuzione di lavori urgenti di riparazione di una perdita lungo la condotta idrica di Parco Spera. Dalle 8.30 alle 16 di oggi l’acqua sarà tolta in contrada Canonica, via Roma, via San Rocco, via Belvedere, via Nazionale, corso Trieste e parte di via San Martino.

BRIENZA - Un grave episodio di violenza si è verificato, nei giorni scorsi a Brienza, nei confronti dei cani randagi . All’incirca una ventina di loro sono morti per aver ingerito polpette avvelenate sparse, in varie zone del paese, da chi ha pensato di risolvere il problema del randagismo non accudendo, raccogliendo, curando gli animali del territori , ma uccidendoli. Come mai quei poveri cani avvelenati fossero vaganti sul territorio e non ospitati in appositi rifugi o canili? A questo è necessario che gli amministratori locali diano delle risposte mandando dati e documentazione sul randagismo nel nostro Comune agli organi regionali competenti. E poi gli stessi amministratori sono a conoscenza della nuova ordinanza ministeriale in materia di esca killer emanata dalla sottosegretaria alla Salute, Francesca Martini, e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 21 gennaio 2009? A tale proposito è opportuno fare delle considerazioni sul problema del randagismo. Per la nostra imprevidenza gli animali pagano prezzi altissimi, morendo dopo infinite sofferenze. Essi non hanno nessuna colpa di nascere e non è

Un progetto delle Comunità montane Alto Basento e Melandro

Una rete per il servizio civile terminato la creazione di una vera e propria rete dei territori». Sei amministrazioni pubbliche locali , i Comuni di Castelgrande , Pignola, Abriola e Brindisi Montagna e le Comunità montane Alto Basento e Melandro , hanno condiviso metodologie amministrative e risorse umane di particolare qualificazione per raggiungere il duplice obiettivo dell’accreditamento degli enti all’albo regionale

e della presentazione dei progetti. Una “Rete dei territori” per condividere servizi di informazione, animazione, formazione del personale interno ed approfondimento tecnico sui temi del servizio civile e della progettazione in questo campo. Le relazioni interistituzionali ed interpersonali hanno mobilitato e rafforzato molteplici esperienze di cooperazione creando ,

di fatto, un patrimonio condiviso di aggregazione fra attori e territori diversi , di apprendimento e di sperimentazione. «Le sei amministrazioni pubbliche locali - conferma Ferretti hanno ritenuto opportuno stabilizzare e valorizzare tale patrimonio di risorse e relazioni prevedendo, appunto, la costituzione di una rete dei territori dei progetti di servizio civile volontario, rete

giusto che siano sottoposti a tanti tormenti. Infatti muoiono quotidiamente, indeboliti dagli stenti, dalla denutrizione, falciati dalle automobili o peggio ancora avvelenati . Malgrado questo eccidio quotidiano la cifra dei randagi rimane più o meno fissa, perché gli animali scomparsi vengono subito rimpiazzati da quelli che nel frattempo sono nati. E’ evidente, perciò, che non si può arginare il randagismo, né con i canili (costosi, inadeguati e nel migliori dei casi pur sempre una prigione), né con le adozioni (le famiglie che ne adottano sono sempre meno), ma solo con un rigido controllo delle nascite che si può attuare con mirate campagne di sterilizzazione già realizzate in alcuni centri lucani . E’ auspicabile che anche il Comune di Brienza prendi una tale iniziativa, perché questa è sicuramente la via maestra per affrontare e risolvere il problema. Un' ultima riflessione: dato che questi incivili atti vengono purtroppo compiuto dai cittadini sarebbe forse opportuno avviare un'opera di educazione e di informazione che, partendo dai primi anni della scuola , riesca finalmente a diffondere una cultura di rispetto dell'ambiente e di chi vi vive, compresi gli animali. Vincenzo Macchia

che è ovviamente aperta ad altre realtà pubbliche che intendono condividere le medesime metodologie ed esperienze». L’unione in questo caso ha fatto la “forza” nel senso che i progetti presentati nel 2008 dalle sei amministrazioni sono stati dichiarati tutti ammissibili dalla Regione Basilicata e sono stati, cosa importante, tutti finanziati con il bando del giugno scorso dell’Ufficio nazionale del servizio civile della presidenza del Consiglio dei ministri. Fino al prossimo 27 luglio è possibile, per i giovani da 18 a 28 anni, presentare domanda di partecipazione ad uno dei sei progetti

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Secondo il sindaco le polemiche interne al Pd non avranno ripercussioni sull’esecutivo

Pisani: «La giunta di Lauria non è a rischio» LAURIA - La spaccatura all'interno del Partito democratico di Lauria non mina la stabilità del governo cittadino. Lo sostiene il sindaco Antonio Pisani in un intervista al Quotidiano. «Io sono molto rispettoso del problema sorto all'interno del Partito democratico dice Pisani - per cui ritengo opportuno di non rilasciare in proposito nessuna dichiarazione se non quella di augurarmi che il contrasto interno trovi in tempi brevi una positiva soluzione. E aggiungo che l'interesse primario del sottoscritto è il funzionamento della macchina amministrativa e il

perseguimento degli obbiettivi che l'ente si è posto». Lei ritiene che la divisione all'interno del Pd possa portare ad una crisi amministrativa? «No, assolutamente no. Perché l'amministrazione ha la maggioranza. Ha i numeri per potere andare avanti». La spaccatura all'interno del Pd di Lauria, si è aperta proprio con la revoca assessorile da parte del sindaco Pisani al Consigliere Nicola Caimo e l'incarico con la stessa competenza al consigliere Giovanni Labanca. Per il direttivo del Pd,

una scelta avvenuta «senza alcuna condivisione, discussione o informazione con il partito interessato». Per questo, all'ultimo consiglio comunale del 30 giugno, il consigliere del Pd Biagio Di Lascio chiese di leggere un documento firmato dal segretario cittadino Bruno Mandarino in cui si chiedeva il ritiro della delegazione del Pd dal governo cittadino. Davanti al diniego del presidente del consiglio Domenico Cirigliano (anche lui Pd) di leggerlo (perché non presentato da un gruppo consiliare), 3 consiglieri del Pd (Biagio Di Lascio, Caimo e Iannarella) abbando-

narono l'aula. Mentre altri sei consiglieri più un assessore esterno (Armentano, Cirigliano, Cosentino, Domenico Di Lascio, Labanca, Reale e Palladino), restarono per continuare i lavori, “nel rispetto dei doveri istituzionali”. Da che cosa è stata determinata la sostituzione di Caimo con Labanca? «Come ho avuto già modo di dire attiene alla mancanza di collaborazione con il vecchio assessore che ha comportato la revoca». Pisani si riferisce al suo intervento durante l'ultimo consiglio comunale

l sindaco Pisani a una conferenza del Pd

apertasi proprio con una precisazione sul cambio di assessore. Pisani, in quell'occasione, ha sottolineato di non aver nulla da ridire circa l'attivismo e le competenze dell'assessore Caimo, ma di aver riscontrato

più volte vedute diverse tra l'assessore e il resto della giunta. Una situazione che finiva per rallentare l'azione amministrativa e che ha determinato la sua decisione. Francesco Zaccara

Dopo la querelle dei giorni scorsi prende la parola il presidente della Comunità montana

Canile, parla Imperatrice «L’ente montano fa gli interessi dei Comuni della zona e non dei privati» VAL D'AGRI -Non si placano le discussioni intorno alla vicenda del trasferimento dei cani fuori Regione. Questa volta a scendere in campo il presidente della Comunità Montana Alto Agri, Antonio Imperatrice racchiudendo un concetto in una frase “l'ente montano fa gli interessi dei Comuni e non dei Privati”. Presidente, la questione legata al trasferimento dei cani fuori Regione? « Prima di arrivare al fatto, vorrei puntualizzare che appare molto strano che qualcuno dia un giudizio “totalmente negativo” sul pessimo operato del Presidente della Comunità Montana Alto Agri, senza avvertire, almeno per diritto di cronaca, il dovere di sentirlo sulla versione dei fatti. La Comunità Montana Alto Agri ha da tempo attivato un finanziamento Regionale ed ha realizzato un Canile comprensoriale della Val d'Agri su espressa delega di undici Consigli Comunali per organizzare un servizio associato per il “Controllo del Randagismo canino sul proprio territorio”.. Pertanto il nostro Ente ha provveduto a pubblicare un Bando per la gestione della struttura e del servizio per un numero presumibi-

le di 420 unità, di cui 160 da ospitare presso la struttura di Viggiano (e quindi in Basilicata) e la rimanente parte (260) presso strutture idonee e quindi anche Lucane, comunque autorizzate dalle Aziende Sanitarie competenti, a norma igienico sanitaria e nel rispetto del benessere animale, ivi compreso il trasporto. Il tutto è comunque avvenuto attraverso la piena e proficua collaborazione della Azienda Sanitaria di Potenza. Il bando è andato deserto a Dicembre. Per una strana coincidenza nello stesso periodo alcuni gestori dei canili, che è bene ricordarlo non fanno volontariato ma solo reddito sull'attività, hanno inviato una comunicazione ai Comuni della Val d'Agri per chiedere un incremento del prezzo per ospitalità giornaliera da 1,70-1.80 Euro a circa 2,39 Euro/giorno». L'Ente è stato accusato di aver inserito nel bando un prezzo d'asta troppo basso a discapito della qualità del servizio? «E'bene ricordare che per 150 ospiti i “sensibili gestori dei canili dell'area”, a Marzo 2009 hanno fatturato al comune di Viggiano per Euro 1,29 per ospitalità al giorno. Questo a piena di-

mostrazione che l'attività rende comunque anche a tariffe più basse. La Comunità Montana ha proceduto, come previsto per legge, ad invitare ben 15 imprese, fra cui le Lucane. Ha risposto un imprenditore di Cassano sullo Jonio. Gli imprenditori lucani non hanno ritenuto opportuno parteciparvi. Il tentativo potevano pure farlo, se non altro per aggiudicarsi in un sol colpo il servizio di 11 Comuni per tre anni rinnovabili, almeno per difendere questa volta gli “interessi dei propri dipendenti” che anche alla Comunità Montana Alto Agri avrebbe fatto piacere tutelare le sole imprese lucane, se solo fosse stato possibile. Inoltre in un incontro presso il Dipartimento Salute della Regione Basilicata, con il direttore Generale di Dipartimento è emerso che nessuna legge Regionale e Nazionale prevede il divieto di ospitalità dei cani randagi lucani presso altre Regioni, come peraltro è anche supportato dal recente trasferimento avvenuto per circa 300 cani dalla Puglia all'Emilia Romagna e per altri 200 da Campobasso in Toscana e come peraltro è già accaduto anche in Basilicata». Angela Pepe

Spinoso Una modifica allo statuto potrebbe confermare Rocco Nesta, zio del sindaco

Carica da vicesindaco, questione aperta SPINOSO - Resta aperta la nomina del nuovo vicesindaco del piccolo comune montano. Forse una modifica allo statuto comunale potrebbe confermare la carica di Rocco Nesta. Tutto ha avuto inizio con la nomina della nuova giunta, avvenuta il 24 giugno 2009. In quell'occasione scrive in un comunicato Aldo Lista, consigliere di minoranza: «Unitamente agli altri consiglieri Mauro Bonardi, Mario Golisciano e Antonio Petrocelli rappresentanti del gruppo di opposizione, abbiamo sollevato e fatto verbalizzare una palese incompatibilità in riferimento a quanto previsto dalla normativa vigente (art. 64 comma 4 del D.Lgs. 267/2000) tra il Sindaco e suo Zio Rocco Nesta nominato Vice Sindaco ed Assessore». E aggiunge: «Sottolineo

che la giunta presentata si compone di due assessori esterni, di cui uno se pur partecipante alla campagna elettorale (è intervenuto in un pubblico comizio), si è sottratto volutamente alla candidatura negando di fatto agli elettori la possibilità di decidere la scelta dei suoi rappresentanti, mentre il secondo assessore se pur candidato non ha ricevuto i consensi tali da essere eletto risultando ultimo in ordine di preferenze». Ma diverso il parere del neo sindaco Pasquale De Luise che ha spiegato: «Rocco Nesta è stato il primo eletto dai cittadini e credo fosse atto dovuto, anche nel rispetto della volontà della popolazione, assegnargli la carica di vicesindaco, che essendo in pensione avrebbe potuto svolgere con dedizione e tempo a disposizione».

In riferimento al legame di parentela che li unisce, il sindaco ha richiesto a sue spese un parere legale al prof. Lojodice ed Avvocato Lagrotta, in quanto il legame di parentela è di terzo grado e già in altri comuni, quali Enna e Caltabellotta, sono state approntate modifiche allo statuto comunale. Sarà, infatti, cura dei legali presentare nel prossimo Consiglio Comunale la modifica dello statuto per adeguare l' incompatibilità ad affini entro il secondo grado. In attesa di comprendere le sorti del vicesindaco Nesta, il nuovo primo cittadino De Luise ha voluto aggiungere: «La diatriba strumentale messa in atto dalla minoranza, dimostra l'ostruzionismo verso chi è stato legittimato proprio dal popolo sovrano a governare. Preferiremmo

un'opposizione che sia da stimolo su fatti concreti e non su questioni formali che hanno il solo scopo di fa perdere tempo a chi ha tanta voglia di amministrare bene. Non si capisce perché chi è da ben 10 anni in minoranza solo ora si preoccupa di queste questioni formali e di presentare al popolo tale tipo di opposizione, quando per gli scorsi 10 anni non si é visto né un manifesto, né un comunicato, forse perché allora era cugino-affine del sindaco uscente? Alla gente non interessa l'ostruzionismo puro e crudo, alla gente servono risposte concrete e su queste noi abbiamo intenzione di confrontarci anche con la minoranza, sempre che decida di accettare la sconfitta democratica e di iniziare a lavorare seriamente». Francesca Gresia

Pollino Monta la polemica

La nuova sentieristica non piace alle guide del Parco POLLINO - Nel Pollino una cura che parta dal dopo tanto tempo final- basso e che diventi un pamente si mette mano alla trimonio delle popolaziosentieristica, ma lo si fa ni locali». Dello stesso avviso almale secondo alcuni, in luoghi sbagliati e soprat- tre due guide esperte di ambiente oltutto senza tre che del rispettare il Parco, Giorpaesaggio. gio Braschi Su Monte di San SeveAlpi è stato rino Lucano realizzato a ed Emanuedetta di chi le Pisarra di se ne intenCivita, che de, un seninvece scritiero che vono una avrebbe dilettera detstrutto in tagliata al breve tempo Presidente la bellezza del Parco di un paenazionale saggio seldel Pollino, vaggio uniDomenico co. Pappaterra. Le prime Nella leta protestare tera Braschi per quanto e Pisarra sta avveevidenziano nendo sono punto per le guide am- Il sentiero prima (sopra) e punto le vabientali au- dopo (sotto) l’intervento rie situaziotorizzate ni all'interdallo stesso no del Parco Ente Parco. «una prima Giuseppe riflessione Cosenza, da fare guida uffiscrivono - è ciale di Rosulla ormai tonda, afferdatazione ma che «la del Progetsentieristito. Come Lei ca bisognecertamente rebbe affisaprà di darla alle asquesto prosociazioni getto se ne culturali, parla dalla agli amici fine degli della montaanni novangna, alle ta. Addiritstesse guide tura qualcuche con conno sostiene tributi pubche è stato blici potrebbero non solo gestire i in parte “mutuato” da un percorsi ma anche man- vecchio progetto della retenere i sentieri, curarli, gione Basilicata del quale segnarli e valorizzandoli il mio collega Braschi ne con cartelli informativi e era consulente». pubblicazioni. Insomma Emilia Manco

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IL DAY AFTER DEL NUBIFRAGIO

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Un agricoltore di Barile mostra i danni del maltempo

I sopralluoghi dei tecnici del Comune nella giornata di ieri

A Lavello, già segnata dai nubifragi, la situazione è peggiorata: a rischio diverse colture

Maltempo, il Vulture in ginocchio A Barile il sindaco Mecca ha chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale DA LAVELLO a Barile, passando per le strade-mulattiere del Vulture. Il maltempo dei giorni scorsi ha lasciato decisamente il segno in tutta la zona. Colture distrutte, strade allagate e frane: è lo scenario che si presenta agli occhi in diverse zone del nord Basilicata. Una situazione non catastrofica ma sicuramente difficile sul fronte dell'agricoltura e della viabilità. Nella giornata di ieri il sindaco di Barile ha chiesto lo stato di calamità naturale. A Lavello, già toccata nelle scorse settimane da un violento nubifragio, la situazione è al limite. In alcune zone di Gaudiano oramai i raccolti, soprattutto quelli di pomodoro, sono andati perduti gettando nello sconforto gli operatori agricoli già falcidiati dalla crisi economica. Sul fronte strade la situazione è peggiorata. Già in condizioni normali alcune arterie, non solo interpoderali, sono al limite della percorribilità, figuriamoci con i nubifragi che oramai da una settimana non danno tregua. A questo scenario, non proprio idilliaco, ci si mette un atavico problema legato al dissesto idrogeologico. Basta un pò di pioggia, infatti, a far riemergere il problema delle frane. Nei mesi scorsi smottamenti si sono avuti sulla pro-

LA VIABILITA’

L’esempio negativo della sp 10 GINESTRA - Più volte si è parlato delle strade che attraversano il Vulture-Melfese, una delle zone a forte vocazione turistica ed industriale. Dovrebbero costituire il volano di questo sviluppo, ma il più delle volte non è così. Alcune di esse mancano delle più elementari norme di sicurezza, per cui l'automobilista in transito, rischia parecchio per la propria incolumità e del mezzo. Basti dire che ad ogni temporale, un evento ricorrente in questi giorni, fanghiglia ed acqua invadono alcuni tratti di queste strade, come sulla provinciale 10 Ginestra-Venosa rendendola pericolosa al transito di ogni veicolo. E proprio questa strada è stata interessata nell'autunno scorso da lavori di miglioramenti per una spesa di 240 mila euro. Nonostante tutto, il pericolo sussiste specie quando piove, l'acqua ristagna in mezzo alla strada ed invece di scorrere lungo le cunette “cammina” in mezzo alla strada. In questi giorni la Provincia sta completando i lavori iniziati lo scorso autunno, riempiendo il tratto stradale di appena otto chilometri di tanti cartelli segnaletici! «E' proprio

vinciale numero 8 ma soprattutto sulla “nuova” Oraziana nel tratto che collega

La sp 10 completamente allagata

necessario spendere i soldi in questo modo?» Si chiedono in molti nella zona. Il comitato cittadino “Nuova Venosa” ha denunciato più volte lo stato di abbandono e degrado in cui versano le arterie stradali che collegano il centro Oraziano ed il proprio hinterland. Ai sensi dell'art. 14 del Codice della

Rionero a Ripacandida. Nell’ultimo caso la strada a scorrimento veloce è stata

Strada, gli Enti proprietari delle strade provvedono: alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze ed arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; al controllo tecnico dell'efficienza delle strade e relative pertinenze; all'apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta. A tal proposito, Nuova Venosa ricorda che la sentenza nr. 5445 datata 14 marzo 2006 della III Sez. Civ. della Cassazione «individua il generale obbligo della pubblica amministrazione di predisporre tutte le cautele necessarie atte ad evitare insidie esistenti non solo sulla sede stradale, ma anche nelle banchine laterali». La provinciale n° 10 IV Tronco, la Ginestra-Venosa, da poco rimessa a nuovo e migliorata dalla Provincia per un importo di 240 mila euro, ha i requisiti di una strada sicura? Se lo domandano in tanti, nonostante il tanto denaro pubblico che si sta spendendo su questa strada. Ieri si è insediato il nuovo consiglio provinciale, il nuovo assessore alla Viabilità farebbe bene ad investire più soldi per questa zona del Vulture e ad spenderli con migliore oculatezza. lo. zo.

chiusa al traffico e ancora non si sanno i tempi di riapertura.

Tutti, dalle istituzioni locali, agli operatori agricoli e ai cittadini, aspettano rispo-

ste dalla Provincia e dalla Regione. Il sindaco di Barile, Giuseppe Mecca, si fa portavoce del disagio provocato dal terribile nubifragio di domenica scorsa scrivendo e chiedendo agli Organi regionali lo stato di calamità. Ecco il contenuto di questa richiesta: «Mi duole comunicare scrive in una nota - che domenica 5 luglio alle ore 13 circa, un duraturo nubifragio accompagnato da una violenta ed abbondante grandinata, ha coinvolto il territorio comunale che mi onoro rappresentare ed amministrare; provocando ingenti danni alle colture ed alla viabilità, soprattutto rurale ed interpoderale, nonchè allagamenti e frane! Prego - ha continuato il sindaco eletto le scorse elezioni comunali - pertanto voler attivare ogni utile provvedimento per il mondo agricolo e quanti interessati, dalla calamità naturale, peraltro già sofferenti in tale fase piuttosto difficile!» «Preciso - ha concluso - che nel momento in cui scrivo, sono in corso verifiche più approfondite, anche se ostacolate dalle avverse condizioni climatiche». I sopralluoghi sono continuati nella giornata di ieri. Ancora è presto per fare una prima stima dei danni. Di sicuro, come ha fatto capire nella missiva il sindaco, non saranno di poco conto. Lorenzo Zolfo

LAVELLO, DISTRUTTI OLTRE 3.000 ETTARI LAVELLO - Non sembra esserci tregua per la cittadina dauna. Dopo i violenti eventi meteo di qualche settimana fa che hanno sferzato la piana di Gaudiano di Lavello, domenica un violento nubifragio accompagnato da forti venti ha investito il territorio urbano. Alle 15 circa un violento acquazzone e forti raffiche di vento hanno interessato per circa mezz'ora l'intera area urbana di Lavello e parte del territorio limitrofo nella piana di Gaudiano. Tombini intasati, scantinati allagati nella zona di via Giovanni Robbe ma anche difficoltà alla viabilità con interi pezzi di asfalto asportati dalla violenza dell'acqua piovana lungo via Della Speranza nel rione Giardino. Pochi minuti hanno per un attimo fatto riaffiorare alle mente quanto accaduto nelle scorse setti-

Continua la conta dei danni mane. Niente di paragonabile a quanto accaduto in passato ma i disagi si sono fatti sentire. Fango e pietre hanno invaso la carreggiata in più punti lungo la strada provinciale 52 e lungo la tanto chiacchierata e famigerata SP 48 detta del Basso Melfese. Problemi alla viabilità anche lungo la strada statale 93 nel tratto compreso tra Lavello e Canosa di Puglia. Numerosi i mezz in difficoltà e gli alberi divelti, Immediato l'intervento dei volontari della Protezione Civile Torre Ardente e ei mezzi dei vigili del

fuoco. Intanto continua la conta dei danni nella campagne della piana di Gaudiano di Lavello . Dopo l'incontro di lunedi scorso con l'assessore all'agricoltura Vincenzo Viti, presso il palazzo di città di Lavello, le associazioni di categoria e gli imprendotori hanno iniziato a rimboccarsi le maniche in attesa degli sviluppi burocratici della vicenda . Sviluppi che non sembrano annunciarsi rapidi. Intanto intere colture pregiate di pomodoro sono state interamente distrutte dalla violenza delle acque con conseguente difficoltà di approviggionamento anche da parte dell'Eugea Mediterranea, lo stabiu-

limento di trasformazione insediato nella piana di Gaudiano di Lavello. In alcuni casi sono ancora l'opera periti per la stima dei danni e molte compagnie di assicurazioni nicchiano per il pagamento degl indennizzi costringendo gli agricoltori, in caso di raccolti parzialmente distrutti, a portare a termine la coltura con conseguente ulteriore spesa di danaro per spese di irrigazione, disinfestazione e raccolta. Dal canto loro rincarano la dose anche le industrie di trasformazione che corrispondono prezzi inferiori in caso di prodotti qualitativamente inferiori o danneggiati in parte dalla grandine.

Un settore claudicante insomma quello dell'agricoltura del famoso nord est della lucania che continua, nel bene e nel male a far parlare di se. Cresce intanto l'attesa come ogni anno in vista dell'apertura della campagna di trasformazione del pomodoro da parte dell'Eugea Mediterranea. Luci ed ombre si affollano su quella che è da sempre la croce e delizia degli agricoltori lavellesi. Intanto dopo l'incontro con l'assessore Viti, sembra che le stime siano diventate definitive con una superficie di circa 3.000 ettari distrutta ed un danno di circa 2 - 3 milioni di euro. Le più colpite le contrade di Alvano, La Marchesa, Gaudiano, Posticcia, Falcone, Federico, Maggesaria , Fasiddo ed altre, fino al limite di provincia con la Puglia. Daniele Masiello

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Rapone L’uomo in piena notte si era recato in una baracca per domare le fiamme

Muore spegnendo un incendio Un arresto cardiocircolatorio la probabile causa del decesso di Nicola Mascola RAPONE - Si era precipitato in piena notte per cercare di spegnere le fiamme in una baracca dove custodiva degli animali. Il suo cuore, con ogni probabilità, non ha retto allo sforzo e alla paura. E' morto così Nicola Mascola di 71 anni la notte tra domenica e lunedì e a nulla sono valse le cure dei sanitari che sono subito intervenuti sul posto. I carabinieri di Ruvo del Monte che sono accorsi a Rapone stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente. E' la notte tra domenica e lunedì. Alle 3.07

arriva alla stazione dei vigili del fuoco di Pescopagano la segnalazione di un prinicipio di incendio in contrada Ianicoppe di Rapone. I pompieri si precipitano sul posto, spengono le fiamme i sanitari del 118, invece, soccorrono l'uomo. Ma a nulla servono i tentativi di rianimare il settantunenne. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, Nicola Mascola, sarebbe stato svegliato dal fumo che giungeva dalla baracca. La struttura sorge a pochi metri da quella dove il settantunenne abitava in-

Melfi Poppa: «Partiranno a breve»

Ponte, lavori fermi al palo L’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità del comune di Melfi, Franco Poppa

MELFI - Sul cavalcavia all’ingresso della città di Melfi per gli automobilisti che lasciano la strada statale, 658 il sedici giugno scorso erano comparse transenne e cartelli di segnalazione di inizio lavori. Sembrava tutto pronto per dare il via alla realizzazione di un lungo marciapiede, con relativa illuminazione, su di un tratto di strada cruciale per la circolazione cittadina. Da quel giorno, però, non un operaio si è mai visto al lavoro nonostante le dichiarazioni del giungo scorso di Franco Poppa, assessore alle infrastrutture del comune di Melfi. Il giovane amministratore locale annunciava l’imminente inizio dell’opera. La lunga transenna in ferro, che era stata posizionata per segnalare il restringimento della carreggiata, ormai è stata in parte divelta e scaraventata lungo il pendio in terra, sottostante il tratta della 301. Era questa una strada provinciale che, non appena assegnata al comune di Melfi, aveva ottenuto l’immediato stanziamento di circa 250 mila euro necessari per la realizzazione dei lavori. Lasciando via Bagnitello e percorrendo il ponte ben visibile per chi percorre viale Aldo Moro, oggi si raggiunge il complesso residenziale di via Sandro Pertini. In zona sono sorte decine di moderni appartamenti tutti regolarmente abitati da nuovi e numerosi nuclei familiari. Se una volta il cavalcavia era adoperato per uso quasi esclusivo di auto in procinto di imboccare la statale, Potenza-Melfi, oggi so-

no tanti i pedoni che lo percorrono per far rientro a casa. C’è pure chi decide di raggiungere a piedi la vicina chiesetta dell’Incoronata. Anche in questo caso il tratto della 301 diventa pericoloso da praticare per chi si incammina a stretto contatto di automobilisti che arrivano in città dopo aver utilizzato lo svincolo di Melfi centro. Da qui l’esigenza di realizzare il marciapiedi e soprattutto l’illuminazione della strada. Alla base del ritardo nell’inaugurazione del cantiere ci sarebbe la fornitura dei materiali da impiegare sul ponte e comunque ormai in fase di consegna. «Sono stati predisposti i lavori che riguardano la rete di pubblica illuminazione – chiarisce l’assessore comunale, Franco Poppa - che partono dalla cabina ubicata nell’area di urbanizzazione Cn 3-4-5. Si tratta di opere che partiranno a giorni. Per la prossima settimana, invece, contiamo di dare il via ai lavori sulla viabilità del cavalcavia. Ci stiamo preparando per interrare i cavidotti per l’alimentazione della rete di pubblica illuminazione ed immediatamente dopo partiranno lavori di protezione e costruzione del marciapiede di progetto. Confermo che tutto sarà ultimato entro la fine dell’estate”. Delle lampade in ferro saranno impiantate ad un’altezza di quattro metri dai nuovi marciapiede. Solo allora la sicurezza dei pedoni sarà finalmente garantita. La buona stagione dovrebbe agevolare una rapida conclusione dell’opera. A patto che non si registrino ulteriori ritardi. Vittorio Laviano

sieme alla moglie. L'uomo sarebbe entrato nella baracca con la speranza di spegnere l'incendio, le cui cause sono al vaglio degli inquirenti. Lo sforzo o la paura avrebbe provocato l'arresto cardiocircolatorio. In un primo momento si pensava che Mascola fosse morto per il fumo che si era propagato nella baracca. Circostanza che non ha trovato riscontri. Il sindaco Felicetta Lorenzo, raggiunto telefonicamente, ha confermato l'arresto cardiocircolatorio.

Una foto di Rapone

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Martedì 7 luglio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Pisticci

Policoro

Blackout Telecom

Agricoltura

Isolati alcuni complessi turistici

Prosegue la moria delle api

a pag. 33

a pag. 36

Il progetto coinvolge 59 panificatori in 29 comuni e punterà sulla valorizzazione

Il testimone del tempo Percorsi enogastronomici nel Materano per le Terre del Pane L’INTERVENTO

Fallimento Nicoletti decisione annunciata tra feste patronali e false promesse DI ANGELO CALCULLI

IL PANE, alimento primordiale, essenza stessa del vivere e dell'interazione sociale. Terra e pane costituiscono da sempre un binomio di civiltà e sacralità. Si inserisce in questo contesto “Le terre del pane”, briciole per il viaggiatore alla scoperta dei sapori del pane che vuole condurre il turista a ripercorrere i sentieri enogastronomici. La conferenza stampa di presentazione, alla Camera del Commercio, ha tracciato un programma di promozione. Sono intervenuti Angelo Tortorelli presidente della Camera del Commercio di Matera e Rosa Gentile vice presidente. Presenti i produttori materani: Massimo Cifarelli, Patrizia Perrone e Giacinto Mingione e della provincia: Giuseppe Palermo e Giovanni Gagliardi di Gorgoglione. Ogni comune della provincia - hanno spiegato - ha una sua tradizione storica legata all'andamento climatico, alla topografia, all'orografia ed alla cultura. Il sapore dei prodotti è diverso secondo il tipo di terra e di panificazione. «Valorizzare il pane è un mezzo per richiamare altri prodotti locali, come olio, vino ed olive - ha detto Tortorelli - Il binomio Sassi-pane, riconosciuto con il marchio I.g.p., valica i nostri confini per spaziare all'estero. Per promuovere in modo adeguato questo prodotto, la rivista “Ulisse” dell'Alitalia dedicherà alcune pagine al pane di Matera. A promuoverlo ci penserà anche l’apposito spazio allestito per il progetto “Tavole Palatine”, punto di transito di turisti. La Camera di Commercio ha stilato un regolamento sulla partecipazione alle fiere nazionali con incentivazioni economiche». «Sono stati contattati - spiega Rosa Gentile - 120 panificatori ed hanno partecipato solo 56 e 29 comuni su 31 hanno aderito all'iniziativa per rendere il pane testimone del tempo» Nunzio Longo matera@luedi.it

LA sorte della Produzione Industriale Mobili Imbottiti, già Nicoletti SpA era già stata decisa il 16 Aprile, quando dal banco dei creditori l'Avvocato rappresentante la Banca Popolare del Materano, su disposizione della Direzione Generale, per primo ha votato contro l'omologazione del Concordato Preventivo presentato al Tribunale di Matera. Ai più esperti conoscitori delle logiche e delle politiche bancarie è apparso subito chiaro quale sarebbe stato il destino dell'azienda in conseguenza di un segnale così forte, chiaro e deciso. Ma lì per lì non ci si è voluti rassegnare, non si è voluta gettare la spugna e, anche grazie alla comprensione del Collegio giudicante del Tribunale di Matera, si è riusciti ad ottenere un rinvio della decisione per cercare di raggiungere un intesa sicuramente possibile e non campata in aria, purtroppo di fatto non conseguita. Avv. Angelo Calculli: “ Credo valga la pena, al di la delle chiacchiere e di quello che “ i critici d'arte” della nostra città, da esterni e senza alcuna documentata conoscenza di fatti e circostanze continuano a proferire,chiarire come sono andate le cose e precisare, magari facendo i nomi senza alcuna remora, non avendo oramai più nulla da perdere. Questa è una storia fatta di protagonisti e antagonisti e tra questi ultimi, prima fra tutti, la Banca Popolare del Materano, ora del Mezzogiorno. E vale anche la pena di chiarire che non può essere data a questa faccenda alcuna interpretazione di carattere personale: io non ho nessun tipo di rapporto o rivendicazione che mi riguardi con questo istituto di credito: Per cui la critica mi appassiona solo per quanto può riguardarla vicenda Nicoletti o, più in genere, quella di settore e di Distretto. I fatti, d'altronde, sono alla cronaca; tutti documentati, provabili e dimostrabili. Nessuna falsità o artefazione delle circostanze che sono evidenti a tal punto da essere state oggetto di un incontro istituzionale presso la regione Basilicata alla presenza dell'Assessore Straziuso e del Vice Presidente Regionale Santochirico. E proprio partendo da quell'incontro che vale la pena soffermarsi a riflettere su quanto accaduto. E' indubbio che nessuno può decidere in casa di altri ne, tantomeno, con la tasca di altri; ma è pur vero che quando si prende una posizione e la stessa, a giusta o sbagliata ragione, è quella definitiva è inutile avviare trattative, mostrare disponibilità e poi alla fine restare fermi sulle decisioni iniziali e rispondere solo quando contestualmente, per salvaguardare l'immagine si propinano messaggi dalle sembianze buonisti che, positive e propositive. segue a pag. 30

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Matera


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Una cabina di regia a Palazzo di Governo. Insieme enti, forze dell’ordine e associazioni

I più deboli non sono soli Protocollo d’intesa siglato ieri in Prefettura contro la violenza sulle donne «E' UN protocollo di grande valenza sociale perché analizza e monitora il fenomeno della violenza sulle donne con azioni di contrasto e prevenzione». Il prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone ha definito così il “Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise, finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza alle donne” sottoscritto ieri in prefettura a Matera. Dalla prefettura, quindi, una vera e propria cabina di regia che coinvolge il Comune e la Provincia di Matera, l'Azienda sanitaria locale, l'Ufficio del consigliere per le pari opportunità, la Questura, il comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, gli Ordini degli avvocati e dei medici, l'Ufficio scolastico provinciale, il Centro di servizio al Volontariato della Basilicata, le Associazioni telefono Donna e Cestrim di Potenza, Diva e Dottor Palè di Matera, e il Comitato “Professionisti per la tutela dei diritti della famiglia e del minore”. La violenza sulle donne è diventata un'emergenza sociale, per questo va trattata all'interno di una logica di rete tra le agenzie interessate, pubbliche e private. La provincia di Matera non è immune dal fenomeno, tanto che il Ministero per le Pari Opportunità ha finanziato il progetto Tunnel con l'obiettivo di comprendere ed approfondire. Con l'accordo di ieri, le istituzioni si sono poste l'obiettivo «di effettuare l'analisi e il monitoraggio del fenomeno, di azioni finalizzate alla sua prevenzione e al suo contrasto attraverso percorsi informativi ed educativi, la formazione degli operatori, il monitoraggio del fenomeno per favorire le denunce, l'assistenza e il sostegno alle vittime di violenza, la promozione di strategie dirette ala prevenzione». Secondo il questore Carmelo Gugliotta anche nel Materano il fenomeno è presente e viene monitorato: «Non esistono casi particolarmente gravi, probabil-

La sottoscrizione del protocollo (foto Videouno)

mente sono coinvolti maggiormente i cittadini extracomuntari». Il colonnello Salvatore Luongo, comandante provinciale della Guardia di finanza, ha ricordato l'importanza della sensibilizzazione, a partire dalle scuole. Essenziale anche l'analisi del sommerso, nell'ambito familiare: «La nostra organizzazione territoriale, ben radicata sul territorio con la presenza delle Stazioni, riesce a far percepire alcune criticità. Il nostro Comando provinciale, inoltre, ha istituito una squadra antistalking per il contrasto e il monitoraggio del fenomeno», ha sottolineato il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri. Nel momento in cui uno dei soggetti aderenti al Protocollo riceve la notizia di un episodio di violenza sessuale o di altro genere consumato ai danni di una donna, attiverà immediatamente la rete di assistenza e di sostegno per predisporre tutte le azioni di competenza dei diversi

soggetti firmatari. «Se la notizia perviene sotto forma di denuncia alle forze dell'ordine, - si legge nel protocollo d'intesa - l'ufficio ricevente provvederà a raccogliere la stessa assicurando che tale delicata fase si svolga nel più ampio rispetto della riservatezza e nella considerazione di particolare fragilità psicologica in cui versa la vittima. La denunciante sarà ascoltata in un ambiente consono ed isolato da parte di personale appositamente sensibilizzato e opportunamente formato. Il funzionario o l'ufficiale referente avvisato dall'operatore attiverà i necessari contatti con i referenti del servizio sanitario, dei servizi sociali del Comune e, se richiesto dalla vittima, di una delle associazioni firmatarie per le azioni di assistenza psicologica e legale nonché per attivare percorsi di eventuale accoglienza, se necessario, secondo i protocolli di integrazioni definiti nell'ambito delle reti distrettuali. Se la donna che ha subito violenza accede ad uno dei servizi sanitari ospedalieri, pronto soccorso e territoriali, essa verrà ascoltata ed assistita, secondo i protocolli specifici del caso e saranno attivate: procedura di denuncia secondo quanto previsto dalla normativa e nel rispetto della volontà della donna; procedure di avvio dei percorsi di assistenza e sostegno presso le associazioni e i servizi di riferimento definiti dall'accordo; segnalazioni, per i casi previsti, ai servizi sociali di riferimento. Se la notizia perviene a chi, tra le associazioni firmatarie di questo protocollo, si occupa direttamente del sostegno e dell'assistenza specifica alla vittima, sarà cura dell'associazione in questione valutare ed avviare un percorso adeguato e completo rispetto alle richieste della donna, coinvolgendo di conseguenza gli altri soggetti competenti e, in particolare, i referenti delle forze dell'ordine». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Bisogna mutuare l’esempio della Bpmez

Agevolazioni del credito Il presidente Stella scrive alle banche Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, ha lodato l'iniziativa della Bpmez di sospendere il pagamento delle rate dei mutui per cassintegrati e senza lavoro. «In un momento così difficile - ha sottolineato il presidente Stella - per le nostre famiglie, diventa necessario farsi interpreti e portavoce delle esigenze dei numerosi lavoratori in cassa integrazione e di quanti sono rimasti improvvisamente senza lavoro. Nel pieno rispetto del mio mandato istituzionale, ho ritenuto doveroso sostenere questi uomini e queste donne attraverso una comunicazione scritta agli Istituti di credito locali. Comunicazione in cui ho auspicato che gli stessi prendano in considerazione l'iniziativa della Bpmez». “L'atto di generosa responsabilità - ha concluso il presidente della Provincia di Matera - messo in campo dalla Bpmez, “contagerà”, ne sono certo, anche gli altri Istituti di credito e consentirà a questo nostro territorio fortemente penalizzato, di risollevarsi con la grinta e la dignità che lo caratterizzano» matera@luedi.it

RETTIFICA Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Concetta Rollo: In relazione all'articolo pubblicato in data 16/06/09 (pag. 35), a firma di Michelangelo Ferrara, ritenuto lesivo della propria reputazione. In detto articolo infatti sono state adoperate espressioni e frasi altamente offensive dell'onore e della reputazione del mio assistito. Infatti lo stesso, se pure non individuato esattamente con il proprio nome e cognome ma solo con le iniziali A.E., viene definito “ truffatore ed estorsore”. Non solo, ma l'aver indicato l'ubicazione del suolo oggetto della compravendita “nell'area tra via lucana e via lanera ", rende facilmente identificabili le sue generalità. Intendo comunque precisare che il provvedimento del Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Matera, dott. Bia, che naturalmente non ha affatto consigliato al mio assistito di riposarsi, né ha applicato la misura degli arresti domiciliari, ma ha "rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare poiche' il fatto non risulta caratterizzato da violenza ". Rammento che nel nostro ordinamento vige il principio della presunzione d'innocenza sino alla condanna definitiva. Con riferimento alla nota dell'avv. Rollo, precisiamo che quanto pubblicato era frutto di un comunicato stampa relativo all'attività posta in essere.

Incontro di Tolbà, Rotaract e Diva

Il mostro in casa si combatte parlando e non isolando le vittime “QUALCUNO vuole ascoltarmi?” è il titolo del libro scritto dalla genovese Nicoletta Torre, presentato al Circolo culturale la Scaletta, ma è anche un interrogativo quanto mai emblematico e inquietante sul tema della pedofilia. A confermarcelo è Grazia Cormio, dell'associazione Tolbà, organizzatrice del dibattito insieme all'associazione Diva ed il Rotar act, la quale ci ha confermato, come il problema della pedofilia, in Italia, è un emergenza a tutti gli effetti e, se ciò non si avverte, è proprio a causa del grande sommerso che rimanda bene al titolo del libro; pochi decidono di ascoltare e di conseguenza pochi decidono di parlare, “ il mostro è in casa e nessuno ne vuole parlare”. Imprescindibile, la formazione impartita da psico pedagoghi, che punti alla creazione di un minore più consapevole, più cosciente, soprattutto della differenza fondamentale tra affetto e morbosità. «La sintomatologia di un caso di abuso su minori - prosegue la Cormio, - è un altro aspetto deli-

cato, emerso, e che necessita di particolare sensibilità»; quindi, per non correre il rischio di creare falsi mostri, meglio, al minimo dubbio, rivolgersi sempre ad uno specialista, in grado di individuare, se ci sono o meno gli estremi per preoccuparsi. «Ricordiamo - aggiunge Immacolata Parisi - che la maggior parte dei pedofili hanno sempre una storia di abuso alle spalle, ma non tutti i bambini, vittime dell'infame gesto, diventeranno pedofili», il percorso di recupero è difficile ma non impossibile. L'autrice del libro, insegnante di scuole medie inferiori, fa un racconto molto lucido, nel suo testo, di un tipico caso di violenza perpetrato ai danni di una bambina, da parte del nuovo compagno della mamma, tenendola sotto la morsa del ricatto della vergogna. Mille copie del libro sono state donate all'associazione Diva, la quale, userà il ricavato, per sostenere le donne vittime di violenza, in percorsi di recupero. Francesco Giusto matera@luedi.it

Segue da pag.28

Fallimento, feste e false promesse Si finisce così per mandare, nello stesso momento, una lettera con cui si “condanna a definitiva morte” l'azienda più rappresentativa della nostra città e contestualmente si augurano festeggiamenti con la cittadinanza e dilazioni di mutui per disoccupati e cassa integrati. Che dire, se non analizzare freddamente un simile atteggiamento. D'altronde la Banca Popolare del Mezzogiorno ci ha abituati ad atteggiamenti di tale natura. Ricordo, vagamente, da azionista, una assemblea generale tenutasi anni fa in un Palazzetto dello Sport quando si promise che almeno il nome “del Materano”non sarebbe mai cambiato. E così si prese anche impegno in Regione di attivarsi per rapidi incontri sulla questione Nicoletti: incontri talmente rapidi che si sono tenuti solo il 19 giugno a distanza di quasi un mese, solo in conseguenza di una manifestazione operaia e che ha visto partecipi non i rappresentanti con potere di decisione ma solo delegati dell'ufficio legale di Crotone che, sempre nel rispetto dell'urgenza ben nota e conosciuta, si sono degnati di rispondere, negativamente, solo la sera prima del giorno della Camera di Consiglio. Una tempistica e un impegno che non trovano paragone, visto che gli altri istituti di credito già solo due giorni dopo l'incontro a Potenza avevano inviato lettere di adesione che però erano subordinate alla decisione di BPMEZZ. Qualche dubbio sul fatto che BPMEZZ non avesse mai cambiato decisione è legittima: così come è legittimo dubitare di un congelamento e postergazione di mutui a dipendenti presa in concomitanza della comunicazione negativa per la Nicoletti. Tra l'altro sul tema ci sarebbe da chiedersi quali modalità attuative di tale postergazione saranno praticate: i tassi ora sono al minimo storico e posticiparme il pagamento potrebbe avvantaggiare solo l'istituto di credito e non il consumatore. Forse, a voler fare del bene, sarebbe stato meglio far pagare una rata composta solo di interesse e posticipare la so-

la sorte capitale: ma sul punto lascio che siano le associazioni dei consumatori a vigilare che non vi sia profittabilità a spese degli utenti. Comunque una cosa è certa ed inequivocabile: con una loro disponibilità ed un loro parere favorevole alle proposte, giuste e concrete, fatte dai legali della Nicoletti, oggi parleremmo di nuovo concordato e non di fallimento. Ripartendosi un giusto sacrificio da parte di tutti sarebbe anche servito ad evitare il sacrificio di alcuni: i fornitori, aziende per lo più materane che dalla procedura fallimentare difficilmente percepiranno qualcosa e che, magari, in alcuni casi sono clienti di chi ha contribuito alla mancata omologazione del concordato invero della nuova proposta concordataria. Una stranezza del nostro sistema e una distorsione che trova altro riscontro paradossale laddove chi decreta “vita o morte” di una azienda magari gestisce le istruttorie dei finanziamenti regionali e comunitarie per le imprese stesse. Credo, comunque che nei prossimi giorni si tornerà a parlare degli altri antagonisti, quelli che in modo

più o meno palese, spesso nascosti dietro le solite frasi di rito …” per Peppino la massima stima”…. oppure ….” Noi la Nicoletti ce l'abbiamo nel cuore”….. ecc…ecc…, hanno remato contro o, nel migliore dei casi, sono stati solo alla finestra a guardare. Da questi, come da altri,dopo le notizie del 1 luglio nemmeno una telefonata di conforto: da nessuno a nessuno. Forse troppo impegnati in festeggiamenti o assorti in pensieri vacanzieri. Sarebbe corretto prendere una posizione pubblica, uscire allo scoperto e dire cosa si pensa effettivamente di atteggiamenti simili, anche se si è a favore delle decisioni negative prese nei confronti della Nicoletti: al bando le posizioni opportunistiche. Anche all'interno del Comitato di Distretto credo se ne debba parlare seriamente e compiutamente con la massima urgenza per evitare che simili storie abbiano a ripetersi e per far sì che il sacrificio della Nicoletti possa almeno asservire il settore e il nostro distretto”. Avv. Angelo Calculli liquidatore Nicoletti Spa

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Il Distretto Sud di Italgas ha organizzato nei giorni scorsi un convegno sulla prevenzione e gestione delle emergenze, per illustrare tecniche, modalità di intervento ed attrezzature nella prevenzione e gestione delle emergenze sulle reti gas. Relatori sono stati il direttore Eduardo Pastore ed il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Emanuele Franculli. All’incontro sono intervenuti sindaci e rappresentanti dei Comuni della provincia di Matera. L’iniziativa che si è svolta in due moduli, ha sommato l'esperienza organizzative dei Vigili del Fuoco

Incontro fra Italgas e Vigili del Fuoco su strumenti di prevenzione e controllo

Reti del gas, come affrontare le emergenze di Matera con quella dell'Italgas. Nella prima parte, sono stati approfonditi i dettagli tecnici di Italgas: l'organizzazione sul territorio, la struttura del sistema distributivo, le attività di manutenzione, la gestione delle emergenze sia sotto il profilo tecnico, sia nella gestione dei rapporti con gli altri enti preposti alla sicurezza del territorio, con i Comuni e con l'opinione pubblica.

Nella seconda, nel piazzale della caserma di via Timmari dei Vigili del Fuoco, sono stati esposti e illustrati gli automezzi utilizzati da Italgas per il pronto intervento, le attrezzature impiegate per la ricerca preventiva delle dispersioni e per la verifica dello stato della rete di distribuzione, il sistema di telecontrollo che permette di sovrintendere e gestire le operazioni di ottimizzazione del flusso del gas.

I partecipanti si sono soffermati, in particolare, sulle attività svolte dalle unità operative dedicate alla gestione delle emergenze, nonché sul funzionamento del Centro Chiamate e sull'attivazione delle strutture di Pronto Intervento. «Il Centro Chiamate Italgas - ha spiegato nel corso del suo intervento ai lavori Eduardo Pastore - è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno. Raccoglie, regi-

stra e cataloga tutte le segnalazioni di guasti e dispersioni che arrivano al numero verde 800900.999, unico su tutto il territorio nazionale in cui è presente Italgas. Al verificarsi di un'emergenza il Centro Chiamate attiva tempestivamente i tecnici del Pronto Intervento». «Il senso di questa manifestazione è assicurare una sinergia tra gli enti che si occupano di sicurezza. - ha affermato Emanue-

le Franculli - In questo settore è necessaria la divulgazione d'informazioni. L'installazione di caldaie, secondo norme di sicurezza, e la manutenzione ordinaria degli impianti sono i punti fermi per prevenire incidenti da fughe di gas. Le Province fanno controlli a campione per verificare la buona funzione degli apparecchi. Riceviamo numerose chiamate per fuga gas. Interveniamo immediatamente con le nostre strumentazioni, interrompiamo l'erogazione del gas e chiediamo l'intervento delle ditte che gestiscono la rete del gas». Nunzio Longo matera@luedi.it

Convegno sulle nuove figure di un settore che vuol superare i confini territoriali

Il turismo passa dall’innovazione I processi integrati devono intervenire nei meccanismi di sviluppo PER conferire al comparto turistico un nuovo volto, affermando la necessità di figure che se ne occupino in maniera innovativa. Sono queste le finalità con le quali la società Alma ha organizzato un incontro nella giornata di ieri, nella Mediateca, dal titolo “Figure strategiche per lo sviluppo di un turismo integrato”. Si è trattato di una giornata che ha inteso rovesciare i tradizionali termini della questione, rendere “sovversiva” l'azione di promozione turistica , potremmo dire, prendendo a prestito una delle espressioni adoperate da Raffaello De Ruggieri, Presidente Fondazione Zetema, presente all'incontro. L'evento, teso anche alla presentazione della attività formativa di “Responsabile dello Sviluppo e della fruizione del patrimonio culturale” ha visto la partecipazione del Presidente della Provincia Franco Stella, di Michele Durante, dirigente regionale settore Cultura, del prof. Emilio Becheri dell’ Università degli Studi di Firenze di Leonardo Braico, Presidente del Gal Bradanica; Gianni Annoscia Coordinatore Alma sas. Il primo a sollevare la questione relativa ad una maggiore incisività da adoperare nella promozione del territorio è stato il presidente Stella, che ha ricordato come «Le istituzioni tutte devono adoperarsi affinché attività tese alla promozione del territorio, ed in special modo del comparto turistico, possano far registrare ricadute positive sul versante occupazionale, come sulla crescita culturale dei nostri giovani; la Provincia - ha proseguito sarà presente in questo nuovo percorso». Michele Durante, ha ricordato gli sforzi sino ad oggi condotti per una corretta collocazione della regione all'interno del panorama turistico nazionale. «Abbiamo lavorato - ha dichiarato - per promuovere sinergie e favorire la creazione di una cultura di impresa». Puntuale è giunto anche l'invito dell'Assessore regionale alla formazione Antonio Autilio, a non dimenticare «La necessità di intensificare una sinergia sempre più stretta ed efficace tra istituzioni che a vario titolo si occupano di programmazio-

ne turistica ed operatori di settore, in una logica di stretta filiera per aiutare il turismo culturale a diventare impresa ed occupazione qualificata e stabile». In particolar modo ha invitato «A rendere i temi progettuali di maggiore valenza regionale, favorendo le progettualità tra territori (progetti inter Pit) e con riguardo all'effetto formativo finalizzato in maniera sempre più efficace alla creazione di impresa, non escludendo la possibilità di un relativo aiuto a forme di autoimprenditoria per l'inizio delle attività». Forte senso di appartenenza, e azione che da decenni si è proposta come vero motore della cultura, sono giunte dall'avvocato Raffaello De Ruggieri,presidente della Fondazione Zetema, che facendo riferimento all'attenzione oggi riscossa dal patrimonio rupestre ha ricordato come «I primi a muoversi in questa direzione siamo stati noi del Circolo culturale la Scaletta; oggi dobbiamo tornare a muoverci lungo un percorso irto di ostacoli, ma che non deve

spaventare. Dobbiamo tornare e rivendicare il diritto di tutela e fruizione del patrimonio culturale». Impostata su canoni attenti ai riscontri offerti dal mercato è risultata l'analisi del Professor Emilio Becheri, dell'Università di Firenze, presente per la società Mercury; «Il territorio necessita di interventi che ne promuovano la pubblicizzazione e ne aumentino la capacità attrattiva in special modo verso i turisti stranieri, secondo recenti dati risulta essere difatti questo l'anello debole della filiera turistica lucana: occorre riuscire nell'opera di valorizzazione dell'ingente patrimonio artistico del territorio». Frutto di una lunga esperienza, e di un protagonismo sempre premiato dai fatti, è risultato l'intervento di Leonardo Braico, presidente GAL bradanica: <<Dobbiamo ripartire dalle bellezze che ci circondano; il valore delle nostre chiese, dei nostri borghi è parte di una storia lunga secoli e che noi dobbiamo recuperare, valorizzare e portare sui mercati esteri; con il gal Bradanica - ha rimarcato BRAICO abbiamo lavorato per promuovere una cultura d'impresa fra gli operatori che non avevano la forza di affrontare i mercati esteri>>. Mirato a delineare il percorso lungo il quale si muoverà il percorso di formazione presentato, è risultato l'intervento del Coordinatore Alma s.a.s Gianni Angoscia:<<l'azione che stiamo promuovendo è intesa a formare giovani laureati, che attraverso un percorso multidisciplinare diverranno “Responsabile della fruizione e dello sviluppo del patrimonio culturale, procederemo ad un potenziamento ed allo sviluppo di precise competenze, necessarie per valorizzare il territorio ed andare ad innestare un cammino virtuoso che possa concorrere allo sviluppo del comprato turistico lucano; mi riferisco - ha quindi specificato ANNOSCIA - ad un vero esperto di marketing e management turistico, che sappia definire piani di sviluppo dell'offerta>>. Alla fine, resta la bellezza di una terra tutta da scoprire ed un settore dalle enormi potenzialità di crescita.

Piano casa e Ater bocciati dal Sunia «IL piano casa per l'edilizia sociale è impantanato da anni, le poche risorse disponibili non vengono utilizzate mentre aumentano di giorno in giorno le famiglie Materane che versano in gravissime condizioni economiche dopo la chiusura di molti stabilimenti manifatturieri». Lo sostiene il presidente del Sunia, Franco Casertano che prosegue - l'ultima graduatoria pubblicata per l'assegnazione delle case popolari, cui hanno partecipato circa 630 famiglie risale al lontano 2006, mentre i pochi alloggi da realizzare sono circa un'ottantina la cui consegna è prevista alla fine del 2011. La realizzazione di una trentina di case convenzionate riservate peraltro a famiglie che possono pagare un affitto in media non inferiore a 350 euro mensili la cui realizzazione è prevista fra non meno di un paio d'anni non decolla. Nonostante continui solleciti della nostra organizzazione - aggiunge - le notevoli richieste d'interventi di manutenzione degli alloggi non vengono soddisfatte. Nel campo delle assunzioni di personale, vi è una graduatoria bloccata ormai da anni mentre si assume personale a termine e si assegnano consulenze esterne il tutto in maniera silenziosa e non comunicando tale operato sia alla ns. Organizzazio-

Piano casa sotto accusa

ne Sindacale e tantomeno al Comitato Provinciale d'indirizzo per l'Edilizia residenziale organo che esprime pareri in merito. La nostra organizzazione ha interessato il Presidente della Regione Basilicata, il presidente del Consiglio e sia l'Assessore alle Infrastrutture affinché si possa giungere a breve alla risoluzione delle questioni anche se necessario commissariando l'Ater. La nostra Federazione vigilerà come sempre affinché si dia una risposta a breve, caso contrario, inviterà la numerosa cittadinanza interessata ad attuare tutte le forme di proteste legittime atte a risolvere in breve la questione casa». matera@luedi.it

Giuseppe Giannella ricorda le battaglie vinte e annuncia un seminario il 14 luglio

Esposizione all’amianto, la Cgil va avanti «Finalmente una buona notizia per i lavoratori esposti alle fibre di amianto, riconosciuti da atto di indirizzo ministeriale e non in trattamento pensionistico antecedente al 1° gennaio 2008». Lo sostiene in una nota Giuseppe Giannella, responsabile del Dipartimento salute, ambiente e sicurezza . Il Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto il ricorso, presentato da alcuni lavoratori, per l'annullamento del decreto del Ministero del Lavoro del 12 marzo 2008, relativo alle modalità attuative dei commi 20 e 21 dell'art. 1 L. 247/2007 e della circolare Inail del 19.5.2008. Tale provvedimento - prosegue Giannella - coinvolge i la-

voratori che abbiano presentato la richiesta di riconoscimento di esposizione all'amianto entro il 15 giugno 2005. Nella nostra Regione, sono interessati i lavoratori delle aziende Ferrosud di Matera e Firema di Tito Scalo, poi ci sono i lavoratori che hanno operato presso le aree industriali dell’Ilva di Taranto e del Petrolchimico di Brindisi. Auspichiamo nella sensibilità di chi ci governa affinchè non vengano posti in essere inutili ricorsi al Consiglio di Stato e vengano avviati confronti a livello locale e/o ministeriale per giungere al giusto e dovuto riconoscimento dei lavoratori effettivamente esposti. Inoltre, no-

nostante la Corte Costituzionale, con sentenza n.376 del 20 novembre 2008 ha dichiarato legittima la scadenza del 15 giunto 2005, sopra richiamata, per noi questo pronunciamento rimane una grave ingiustizia in quanto impedisce a quei lavoratori che pur essendo stati esposti per mansione o per reparti, non possono avere il riconoscimento perché non hanno presentato domanda entro quella data. A distanza di un anno trascorso dalla richiesta presentata dalla nostra Organizzazione al Dipartimento Sanità della Regione Basilicata di sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori, ex esposti a sostanze canceroge-

ne, ivi compreso l'amianto ai sensi dell'art.29, comma 4, L. 277/91, appartenenti all'area industriale Valbasento e all'area ex Enichem, e dopo alcuni incontri tenutisi con lo stesso dipartimento per esaminare tale nostra richiesta, non si riescono a comprendere le ragioni per cui non si addiviene ad un protocollo di intesa necessario ai lavoratori suddetti, pur comprendendo la complessità dell'intervento stesso. La Cgil di Matera prosegue Giannella - sul tema complesso dell'amianto non abbassa la guardia (lo dimostrano gli oltre 50 casi, patrocinati dall'Inca Cgil di Matera, di malattia professionale e danno biologico al vaglio

Lastre di eternit

dell'Inail e il fatto che nel processo contro Ansaldo Breda siamo l'unico sindacato ad essersi costituito parte civile) e per questa ragione organizza il giorno 14 luglio alle ore 9.30, presso il salone della Cgil di Matera un seminario

di approfondimento sui temi legati all'amianto a cui parteciperà Maurizio Marcelli, Responsabile Dipartimento Salute Ambiente e Sicurezza della Direzione Nazionale Fiom Cgil. matera@luedi.it

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Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

foto di VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Tra festa e fuoco

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

E-democracy all’ospedale E’ previsto alle ore 17 nella sala convegni dell’ ospedale Madonna delle Grazie l’incontro sul tema «E-Democracy. I cittadini e il piano di salute regionale». Nela stessa occasione verranno presentati i contenuti e gli obiettivi del progetto di comunicazione sanitaria che utilizza il portale Internet «Stars». Presenti all’incontro i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nell’iniziativa.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Teatro dei Sassi Si terrà domani alle 10,30 nella sede del Teatro dei Sassi, in contrada Gavatina la conferenza stampa di presentazione di “Isole atto secondo: Grubus Theatre (viaggi da fermo) previsto dall’11 al 14 luglio alla Madonna delle Vergini. Nell’occasione verrà presentato l’autobus a due piani del teatro delle Gru trasformato in teatro viaggiante.

•Consultorio

Progetto Conciliamo Contenuti e finalità del progetto “Conciliamo'' saranno illustrati oggi alle ore 11.15, presso la sede dell'Ente camerale nel corso di una conferenza stampa per la firma del protocollo di intesa che coinvolge Tribunale, Ordine degli avvocati e Camera di commercio di Matera. Interverranno i presidenti del Tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione, dell'ente camerale, Angelo Tortorelli, e dell'Ordine degli avvocati di Matera, Francesco Berardengo.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA Via Ridola 16 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

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Croce verde Sert Cooperativa Associazione

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0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. La mostra resterà aperta fino all’11 luglio

Seminario su Habitat rupestre Si terrà oggi, a partire dalle 9 a Palazzo Lanfranchi il seminario dal titolo "Il Distretto culturale dell'Habitat Rupestre: opportunità e prospettive". L'evento è realizzato nell'ambito di un progetto cofinanziato dalla Fondazione per il Sud e di cui la Fondazione Zétema è capofila - ed è animato oltre che dalla capofila stessa, da una parte delle aziende che partecipano all'azione di valorizzazione e tutela dell'importante patrimonio culturale. E' inoltre contemplata la presenza di relatori in rappresentanza della Regione Basilicata, della Regione Puglia e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. L'attuale area di riferimento del Distretto va dalla zona del Vulture fino al Metapontino, correndo lungo l'asse Bradanico. L’Avv. Raffaello De Ruggieri, presidente di Zétema, affronta la tematica dell'habitat rupestre, che "rappresenta il filo conduttore di un percorso storico-territoriale che le popolazioni e le istituzioni locali devono saper riscoprire".

800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Transformers La vendetta del caduto 19 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Vincere 19,30-21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La rivolta delle ex 18,00-19,50-22,00 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Una notte da leoni 18,00-19,50-22,00

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva •CINEMA MOJTO• Cash 22,15

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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32 Matera


33 Isolati alcuni complessi turistici e tutta la zona residenziale tra Lido San Basilio e Lido 48

Blackout Telecom a Marina di Pisticci A Borgo Casinello tranciato ed asportato un cavo di circa 1500 metri PISTICCI - Immaginate di stare in vacanza in un lussuosissimo complesso turistico a due passi dal mare. Immaginate però di trovarvi sprovvisti dei moderni mezzi di pagamento quali la carta di credito ed il bancomat a causa di un guasto alla rete Telecom. Immaginate nel 2009 un hotel modernissimo senza la rete internet o di telefonare a quelle strutture semplicemente per prenotare un weekend o un periodo di vacanza più lungo. Immaginate di trovare i telefoni muti. Penserete: “Ma è chiuso?” Tutto questo purtroppo è realtà nella zona di Marina di Pisticci. Infatti dalla notte tra venerdì e sabato scorso ignoti hanno tranciato ed asportato un cavo Telecom di circa 1.500 metri situato nella frazione “Borgo Casinello”, in agro di Pisticci, direzione mare, lasciando isolati alcuni complessi turistici, tra cui “Tiblu” e “Marina degli Argonauti”, nonché tutta la zona residenziale situata tra “Lido

Il punto di rottura e il cavo tranciato

San Basilio” e “Lido 48”. «Dopo nostra segnalazione guasto al numero preposto di Telecom Italia “191” in data sabato 4 luglio alle ore 9 - ha detto al Quotidiano Aldo Tucci un dipendente della struttura - ci troviamo ancora oggi a non aver ricevuto alcuna assistenza e informazione riguardo la risoluzione del problema. Questo sta causando forti disagi a noi e ai nostri ospiti nonché a tutti i resi-

denti coinvolti». Preoccupata anche la direttrice della stessa struttura Ida Liseno. «Ci troviamo nel disagio più totale - ha detto allarmata - in quanto non riusciamo a garantire la sicurezza e la salute dei nostri ospiti dato che, ancora oggi dopo 48 ore, non ci hanno neppure attivato un servizio sostitutivo che potesse almeno assicurare l'utilizzo dei servizi essenziali collegati alla linea te-

lefonica. Lascio immaginare - ha concluso - tutta la mancata assistenza per i clienti in arrivo durante il week-end nonchè il mancato guadagno per eventuali richieste di prenotazione che in un modo o nell'altro non siamo riusciti a ricevere. In questi due giorni non abbiamo avuto la possibilità di poter usufruire nè del telefono nè del servizio fax e neppure del servizio pos per i pagamenti».

Abbiamo interpellato anche il primo cittadino di Pisticci, Michele Leone, il quale ci ha fatto sapere di essere intervenuto tempestivamente presso la locale stazione dei carabinieri, nonché presso gli uffici Telecom Italia. «Mi avevano garantito un intervento per domenica scorsa, ma - ha detto il sindaco - i tecnici ancora non sono arrivati da noi per ripristinare il servizio». Arrabbiatissimo a dir poco, anche Ambrosio Bovio, responsabile commerciale di “Argonauti resort”: «Una struttura turistica senza telefono a luglio è una iattura - ha esor-

PRECISAZIONE Con riferimento all'articolo apparso nell'edizione di ieri, lunedì 6 luglio, a pag. 23 dal titolo: “Lottizzazione, insorge il Psi” si specifica che lo stesso si riferisce al Pd e non, come erroneamente indicato nel titolo, al Psi. Ce ne scusiamo con i diretti interessati e con i lettori. provinciamt@luedi.it

Anche Giuliva e Glionna chiedono l’annullamento della prima seduta

Insediamento di Casolaro, intervengono i consiglieri di Pomarico Solidale POMARICO - Casolaro ancora sotto attacco. Il prefetto di Matera, nuovamente, deve occuparsi del Comune di Pomarico. Più esattamente, questa volta, sono stati i consiglieri di Pomarico Solidale, Glionna e Giuliva ha inviare documenti sia in Prefettura che al Ministero degli Interni. Oggetto della disputa, ancora, la prima seduta del consiglio comunale del 26 giugno scorso. Dove Giuseppe Casolaro si è insediato; ma da dove il primo cittadino ha iniziato a non aver tregua per meriti dell'opposizione. Addirittura, Domenico Giuliva e Roberto Glionna chiedono «l'annullamento della prima seduta», e, quindi «per l'effetto, sciogliere il Consiglio Comunale di Pomarico ai sensi e per dell'art. 40, comma 1 del D.Lgs. 267/2000, attesa l'impossibilità del rispetto dei termini perentori statuiti». La lettera è chiara. Ed è sostanziata da allegati: copia della convocazione del consiglio, copia dello Statuto del Comune di Pomarico e copia seduta consiglio incriminato. «Posto che l'art. 40, comma 5 del D. Lgs. 267/2000 - si apprende dal testo inviato alle autorità - laddove prevede che la prima seduta del Consiglio comunale è presieduta dal sindaco, sino all'elezio-

Il Comune di Pomarico

ne del presidente del consiglio, salvo diversa previsione regolamentare nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto (comma 6 ). Visto lo Statuto vigente del Comune di Pomarico, approvato con delibera consiliare n. 32 del 25.7.2006, laddove al suo art. 14, comma n. 2, recita te-

dito - il bancomat non funziona, per cui il punto prelievo è del tutto inutile. I clienti faticano a spendere impossibilitati sia nei pagamenti in contanti che nelle transazioni elettroniche, anche perché la carta di credito è il mezzo più usato. Il ristorante interno alla nostra struttura è fermo ai box, visto che i clienti non possono pagare non ci entrano. Danni economici notevoli e disagi per tutti ha concluso - spero che si intervenga subito, così non si può andare avanti. Se non ci fossero i telefonini resteremmo tutti isolati dal mondo». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

stualmente: “Il Consiglio comunale, prima di deliberare su ogni altro oggetto, sotto la presidenza del Consigliere anziano, procede alla convalida degli eletti. I l Consiglio esamina la condizione degli eletti, compreso il Sindaco». Tenuto conto che la prima seduta del Consiglio comunale è stato convocata dal Sindaco in data 17.6.2009, prot. 3804, per le ore 18,30 del giorno 26.06.2009, in prima convocazione. Tenuto conto che il predetto Consiglio si è effettivamente tenuto in data 26.6.2009, illegittimamente presieduto dal Sindaco e non dal Consigliere anziano come prescrive il citato art. 14 dello Statuto, come da copia verbale della seduta consiliare allegata». Trovandosi davanti a un problema uguale, la minoranza ha voluto agire in maniera differente. Pellegrino, Mancini e D'Amato chiedendo l'annullamento degli atti emessi, Giuliva e Glionna arrivando senza mezzi termini a guardare il possibile scioglimento del consiglio comunale. Che, chiaramente, porterebbe al commissariamento del Comune fino a nuove elezioni. La patata è più che bollente. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Ferrandina Arrestata dai carabinieri

Furto al mercato quindicinale Donna in manette FERRANDINA - I militari della Stazione Carabinieri di Ferrandina, ieri, hanno tratto in arresto una donna originaria di Rionero in Vulture, già con precedenti penali a carico, per furto con destrezza. B.F., queste le iniziali della donna di quarant'anni, verso le 11, era al mercato quindicinale che si tiene nel centro storico di Ferrandina. Il Comandante della locale stazione Carabinieri, libero dal servizio, ha notato la donna aggirarsi a margine di un capannello di persone anziane. Il militare ha quindi deciso di fermarla. La donna, alla vista del tesserino di riconoscimento, ha lasciato cadere una banconota estera di valuta argentina per sbarazzarsene. Ma non è servito. Inizialmente accompagnata in caserma per essere proposta per il foglio di via obbligatorio, peraltro comunque accolta dalla Autorità di P.S. di Matera, la donna ha visto improvvisamente aggravarsi la propria posizione. Contemporaneamente. un uomo di 70 anni, D.G.M. di origine italiana, residente per motivi di lavoro in Argentina, attualmente in vacanza presso parenti nel centro pisticcese, si è presentato in Caserma per sporgere denuncia di furto di alcune banconote argentine in suo possesso. Le banconote gli erano state asportate al mercato durante alcuni acquisti effettuati nelle ore precedenti. La donna è stata poi associata alla casa circondariale di Potenza. provinciamt@luedi.it

Ferrandina Le mamme scrivono al sindaco per chiedere una cucina in ogni plesso

«La mensa scolastica é inadeguata»

Una mensa scolastica

FERRANDINA - Non ha fatto neanche in tempo a finire l’anno scolastico che già é partita la prima mobilitazione dei genitori degli alunni della Primaria. La mensa il problema sollevato con una raccolta di firme indirizzata al sindaco Ricchiuti e all’assessore ai Servizi pubblici. Quest’anno a funzionare é stata solo la cucina del plesso D’Onofrio, costringendo tutti gli altri bambini a consumare pasti

già passati di cottura. Allora, l’intento delle mamme, meglio giocare di anticipo, in modo da non arrivare al suono della campanella con gli stessi disagi. Adegure le cucine dei plessi Matteotti, Kindu, Santa Chiara alla normativa vigente é la richiesta rivolta al sindaco. Ma anche «un intervento risolutivo sulla pavimentazione della cucina del plesso Matteotti causa di un forte cattivo odore, nonché l'a-

pertura del refettorio, in quanto i bambini sono costretti a consumare il pasto nelle rispettive aule, cosa non proprio igienica». Altro punto caldo la provenienza dei cibi. I genitori chiedono «che le materie prime vengano acquistate a Ferrandina, in maniera tale da garantire anche un controllo facile e diretto. Un’ esperienza - ricordano - questa, già effettuata in passato con un notevole apprezza-

mento da parte degli utenti, senza considerare, il beneficio che ne trarrebbe la nostra piccola economia cittadina». E per finire la richiesta più scontata, ma forse più difficile da accogliere, vista l’esperienza degli anni passati, ossia che «l'utilizzo del servizio mensa sia già garantito con l'inizio dell'anno scolastico prossimo». Margherita Agata m.agata@luedi.it

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Martedì 7 luglio 2009


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Stigliano L’intervento di Pio Abiusi dopo il caso dello stiglianese ricoverato a Policoro

«Ospedale, spiace il silenzio dell’Asm» STIGLIANO - Ho letto con estremo interesse l'articolo apparso qualche giorno fa sulle pagine di codesta testata. Era la rabbia di una signora di Stigliano, Anna Vinelli, che in occasione di un malore del marito se lo è visto trasportare dal 118 presso il nosocomio di Policoro. Dalla descrizione fatta della signora si evince come la struttura di pronto intervento sia stata efficiente, così come il trasporto ed il successivo ricovero al Pronto Soccorso di quella struttura ospedaliera. Unico rilievo significativo, per la signora, è il fatto che si sia smesso, da qual-

che anno, di fare la guardia al bidone vuoto. Da qualche anno e previo dibattito, spesso vivace, con le popolazioni residenti si è proceduto alla razionalizzazione della rete ospedaliera, trovando una qualificazione specialistica anche a quelle minori disseminate sul territorio. Nel caso dell'ospedale di Stigliano è stato creato un centro, molto efficiente mi dicono, per l'assistenza ai malati terminali. Anche allo scrivente avere una struttura di pronto soccorso accanto alla cuccia del cane può far piacere ma questo deve essere efficiente perché della vita dell'amma-

lato si decide proprio in quei minuti che seguono l'arrivo nella struttura. Che la signora abbia espresso a viva voce il proprio disappunto è un fatto positivo come altrettanto positivo è stato il fatto che il giornalista abbia raccolto tale contrarietà. Quello che di sicuro non è apprezzabile è il silenzio che potrebbe anche essere scambiato per “assenso” da parte degli organi preposti. Nel caso specifico si tratta dell'alta dirigenza dell'Asm, essa ha il compito di dialogare con il cittadino-utentecontribuente e d esplicitare le motivazioni che hanno, a suo tempo, giustificato la ri-

forma. Nell'azienda Sanitaria compito della Direzione Generale è ben coordinare i servizi e se qualcosa non funziona o vi sono latitanze queste sono riconducibili comunque allo stesso; dopo si tratterà di individuare le motivazioni perché L'ufficio relazioni con il pubblico non abbia esplicitato la sua funzione, perché la direzione strategica non sia riuscita a dialogare spiegando la riforma anche se sono trascorsi ormai quattro anni e porvi rimedio. E tutto questo a cascata. La buona sanità è fatta anche , forse principalmente, di dialogo con il cliente-pa-

L’ospedale di Stigliano

ziente che è anche pagante e che attraverso la richiesta di servizi giustifica la prestazione professionale e l'elevata retribuzione che il sistema attribuisce ai dirigenti. Se accadono cose del genere significa che qualcosa non funziona e quel qualcosa è di sicuro prima di tutto l'arroganza che è frutto della sostanziale immunità ma

tutto questo e siamo in molti ad esserne convinti non potrà continuare a lungo pena il crollo del sistema stesso. Voglia il competente assessorato, cui spetta la vigilanza complessiva, tenere conto dell'accaduto e richiamare ad una politica di dialogo con l'utenza le strutture distribuite sul territorio. Pio Abiusi

Tricarico In calendario presentazioni di libri e serate dedicate al grande scrittore

Un’estate dedicata a Scotellaro Sabato prossimo il primo incontro promosso dal Centro di documentazione TRICARICO - Reso noto il programma delle attività per i prossimi mesi estivi messo a punto dal Centro documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”. Il programma è aderente alle finalità stesse del Centro documentazione che vuole promuovere la conoscenza di una delle massime espressioni della cultura lucana della metà del secolo scorso che fu Rocco Scotellaro, l'intellettuale di Tricarico che nella sua breve vita fu scrittore, poeta ed uomo impegnato in prima fila per la rinascita del Mezzogiorno. Altra finalità è anche quella di approfondire il quadro storico che fa da sfondo alla vicenda umana dello stesso Scotellaro. Il primo incontro, che avrà luogo sabato 11 luglio alle ore 18,30 presso la sede del Centro di Largo S. Francesco, consisterà nella presentazione del libro: “Lettere di contadini lucani alla Camera del Lavoro. 19501951”, dell'Archivio Ernesto de Martino, a cura di Clara Gallini, Kurumuny Edizione, Lecce 2008. Dopo i saluti di Carmela Biscaglia, vice direttore del Centro, interverranno Eugenio Imbriani dell'Università del Salento e Michelangelo Morano dell'Università della Basilicata. Coordinerà l'incontro Ferdinando Mirizzi dell'Università GRASSANO - Il convegno sul tema “Olio extravergine d'oliva della collina di Grassano”, tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo Materi ha suscitato interesse e approfondimenti anche nei giorni successivi tra gli addetti ai lavori. A commentare l'esito della manifestazione Paolo Colonna operatore del settore del locale frantoio Oleario Grassanese che ha promosso l'evento nei minimi particolari. «Ho voluto fortemente quest' incontro per illustrare il lavoro di studio e ricerca durato tre anni che mirava all'individuazione di un olio caratteristico della collina grassanese. Prezioso l'aiuto tecnico dell'agronomo Silvestro Lacertosa in qualità di Pannel Test (Il Panel esprime giudizi professionali sulla classificazione merceologica degli oli vergini d'oliva), che ha descritto il profilo sensoriale degli oli individuati. Dallo studio è emerso che la tipicità degli oli della collina di grassano sono riconducibili principalmente a due tipologie: il Fondovalle e la Collina con caratteristiche

Rocco Scotellaro

della Basilicata. Sarà presente anche l'editore Luigi Chiriatti. Nel volume sono pubblicati gli scritti inediti di protagonisti delle lotte contadine del Materano che, invogliati ad esprimersi sulle loro condizioni di vita e di lavoro, restituiscono una significativa stagione del primo dopoguerra, che sollecitò due grandi inchieste: quella parlamentare sulla miseria e quella delle Assise per il Mezzogiorno. Il secondo appuntamento, in calendario per venerdì 31 luglio, ore 18,30, presso la sede del Centro documentazione, prevede l'incontro-conversazio-

ne con Riccardo Riccardi, autore del volume “Album Lucano. Famiglie, personaggi e immagini ritrovate”, Antezza editore, Matera 2008. La giornalista Margherita Agata intervisterà lo scrittore. L'opera narra cinque secoli di storia della Basilicata attraverso le micro-storie di famiglie e personaggi. Ne scaturisce un quadro delle trasformazioni sociali che hanno pervaso la società lucana fino alle soglie del nostro tempo, reso avvincente dal taglio giornalistico tipico dell'autore, ma anche da una ricerca storica, genealogica e fotografica rigorosa. Tra le tante vicende delle più note famiglie della Basilicata e soprattutto della provincia di Matera, spiccano le biografie di figure legate a Tricarico come Erina Castriota-Scanderberg, (principessa albanese del '500, moglie di Pietro Antonio Sanseverino, conte di Tricarico, ai quali è legata la ristrutturazione cinquecentesca di un ala del Palazzo ducale tricaricese); dei Corsuto, Laura Battista e di suor Maria Machina. Il 4, 6, 8 agosto, alle ore 21,00, sempre presso il Centro di Largo S. Francesco, sono in programma tre serate dedicate alla conoscenza di Rocco Scotellaro scrittore, attraverso la lettura di brani scelti da “L'uva Puttanella”, il romanzo autobiografi-

co al quale Scotellaro lavorò dal 1950 fino alla morte avvenuta nel 1953. Venne pubblicato per la prima volta nel 1955 (Laterza, Bari) con prefazione di Carlo Levi, che nel leggere la stesura dei primi capitoli ebbe a dire “questo libro supera il “Cristo”, giudizio troppo lusinghiero che, a detta dello stesso Scotellaro, lo tenne “bloccato” per diverso tempo. Opera rimasta incompiuta, di cui resta lo schema predisposto dall'autore secondo il quale si sarebbe dovuto svolgere il romanzo. Pagine indimenticabili riguardano la sua infanzia e soprattutto l'esperienza del carcere tra una umanità brulicante di contadini che avevano occupato le terre, di ladri di bestiame, ecc.. In tutte le successive edizioni al quella del 1955, il volume è stato pubblicato sempre insieme a “Contadini del Sud”. Il primo incontro, in calendario per il 4 agosto, ore 21,00, prevede l'introduzione di Antonietta Vizzuso mentre la lettura è affidata a Peppino Miseo. Il successivo appuntamento è per giovedì 6 agosto, ore 21,00: introduce Cristina Miseo, legge Maria Diele. L'ultima serata è in programma è per sabato 8 agosto, ore 21,00: introduce Paola Benevento, legge Peppino Miseo. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Ladri di nuovo in azione

Furto d’auto nella notte a Irsina IRSINA - Ancora in azione topi di auto nella notte ad Irsina. Dopo le gomme bucate dell’altra notte, a farne le spese questa volta, è un anziano signore, Gaetano Ferri, al quale gli è stata rubata l’auto parcheggiata proprio davanti alla sua abitazione. È davvero difficile riuscire a contrastare questo movimento silenzioso, a volte formato da vandali che commettono inquietanti azioni con il solo scopo di passare il tempo in un modo diverso, magari per sentirsi raccontare il giorno dopo. A volte, invece, scendono in campo soggetti che mettono a segno veri e propri furti e ladrocini. Ad informarci dell’accaduto, è stato lo stesso Ferri, poco prima di andare ad esporre denuncia nella locale stazione dei Carabinieri: «La mia auto non era un modello nuovo – ha detto l’anziano signore – mi serviva per utilità, è stata tanti anni parcheggiata lì – conclude Ferri – e stanotte me l’hanno rubata. Non resta che rassegnarci, sono davvero cambiati i tempi – conclude sconsolato Ferri - prima dormivamo con le chiavi dietro la porta, adesso anche qui da noi, non si può lasciare fuori nemmeno uno straccio steso dietro la finestra». Mimmo Donvito

E’ positivo il bilancio del convegno promosso da Paolo Colonna

A Grassano l’olio di qualità diverse». «Un ringraziamento al presidente Nazionale della Copagri Francesco Verrascina - ha concluso Colonna - che nel suo intervento ha voluto lanciare un messaggio chiaro: occorre con l'associazionismo locale ottenere un netto incremento della redditività con aumento del prezzo rispetto agli altri oli puntando alla qualità e rinnovamento con un'adeguata politica di sostegno da parte delle Istituzioni». Nello specifico Silvestro Lacertosa ha approfondito lo studio effettuato. «Il nostro obbiettivo prioritario ha commentato Lacertosa - è la tutela del consumatore che si realizza anche attraverso un consumo più consapevole e corretto di olio extravergine di oliva come ele-

mento indispensabile di benessere e salute. Gli oli della collina grassanese oltre ad essere deliziosamente aromatici e fruttati, contengono preziose vitamine e importanti sostanze vitali in quantità notevoli. Appena 2000 quintali, o poco più di olio della collina grassanese ed alcuni produttori stanno ricavando oli di grande qualità, destinati ad un mercato di nicchia dato i piccoli numeri della produzione. L'olio tipico della collina grassanese, ha quei profumi, quella compattezza, quella dolcezza, irripetibili». Queste le caratteristiche organolettiche degli oli individuati: per il Fondovalle profumo fruttato tenue, di sapore dolce, con una percezione di amaro piccante piuttosto persistente, corpo centrale

piuttosto corto con rilascio di bocca asciutta tipico di zone di oli dolci, raccolta verso novembre con oliva non invaiata e completamente matura. Il colore va dal verde al giallo, acidità 0,3%. E’ caratterizzato da leggerezza e delicatezza, può essere utilizzato con gli antipasti e con i piatti a base di verdure e pesce, l'estremo equilibrio ne fanno un olio dagli usi molteplici. La Collina si presenta erbaceo piuttosto pulito, dal fruttato intenso, fragranza, retrogusto piccante e amaro che tende a sparire, più corposo perché con olive più mature, olio privo di retrogusto negativo. Di colore verde tendente al giallo di varia intensità con riflessi dorati. L'acidità massima può raggiungere 0,6%. Per il suo sapore intenso, se ne consiglia l'uso in cucina per la pre-

parazione di piatti piuttosto saporiti. Ottimo per bruschette, zuppe di legumi e verdure cotte, arrosti e grigliate di carne. A fine convegno si è passati dalla parte teorica a quella pratica con l'assaggio delle gustose pietanze a base di olio affidate alla cura e grande professionalità dell'associazione Regionale Cuochi Lucani: Carlo Montano, Vito Carbone e Battista Guastamacchia. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

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Martedì 7 luglio 2009


35 Bernalda Nella struttura due campi di bocce, area di calcetto e strutture per esercizi ginnici

Il Polivalente in stato di degrado A Fosso San Rocco denuncia dei ragazzi dell’associazione Giovani Orizzonti BERNALDA – I Giovani Orizzonti hanno “un posto nel cuore”. Questo il titolo dell’evento che i ragazzi, guidati dal presidente, Domenico Andriuzzi, hanno organizzato il 3 luglio; naturalmente lo scenario scelto è proprio quello che hanno nel cuore: Fosso San Rocco. La scelta non è stata casuale, ci ha detto Andriuzzi, in quanto questo è un pezzo di Bernalda che è stato dimenticato ed abbandonato al suo triste destino. «Ancora una volta – si legge nella nota del presidente dell’associazione bernaldese - l'associazione giovanile denominata "Giovani Orizzonti" si applica nell'intento di ridare vita e vigore ad un paese che sembra in declino. Venerdì si è svolto, nella piazzetta adiacente il Polivalente in zona "Fosso San Rocco", - continua Andriuzzi – un evento dedicato a Bernalda. Nell'evento si racconta la storia di uno dei luoghi che poteva essere il fiore all'occhiello del paese intero e non solo: il Polivalente in zona "Fosso San Rocco". Una struttura progettata per il bene dell'intera popolazione e soprattutto per la crescita della parte giovane degli abitanti, un posto tanto amato e che purtroppo ora, è abbandonato a se stesso.

Alcune immagini del Polivalente

Una struttura che comprende due campi di bocce, un campo di calcetto, un campo da basket, un campo da tennis, un percorso passeggiata munito di strutture per esercizi ginnici e giochi per l'intrattenimento dei più piccoli. Durante la manifestazione abbiamo proiettato immagini dell'evoluzione della zona: dall'entusiasmo dei cittadini per la creazione del primo campetto di calcio, alla voglia di crescere con

Intervento del consigliere nazionale Sib

la realizzazione della pista di Motocross di livello nazionale; dalla progettazione di una struttura capace di dare un valore aggiunto, al degrado che oggi, invece, invade quello che poteva continuare ad essere un ammirabile paradiso. Le foto che raccontano il degrado sono la rabbia di chi ha trascorso la sua infanzia, la sua adolescenza, e vorrebbe continuare a crescerci. Durante

l’evento, l’unica nota positiva è stata quella della grande partecipazione della gente. Ebbene, questa manifestazione è stata creata per mostrare nel dettaglio ciò che troppo spesso facciamo finta di non vedere. Abbiamo cercato di trasmettere ai giovani di oggi quanto i giovani di ieri erano capaci di fare per la loro crescita, la nostra e quella del territorio. Noi non vogliamo parlare di gruppi di tifoserie, di partiti o

cose del genere, ma di un solo gruppo formato da cittadini che hanno davvero voglia di crescere insieme; ed insieme, di far crescere il proprio paese. Nel sistema in cui viviamo, troppo spesso non c'è spazio per il singolo, insieme invece, tutto è possibile. Ecco, “giovani: riprendiamoci la nostra dignità!” Questo anche il titolo del gruppo messo su Facebook dove ci sono le immagini del degrado. A breve saranno organizzate altre manifestazioni dove sarà proposto un programma per il nostro futuro e quello di Bernalda. Prima di concludere, con la speranza che qualcosa ora inizi a cambiare per noi giovani, vorrei ringraziare tutti i ragazzi che hanno collaborato per la realizzazione dell'evento: Antonio Perrone, Emanuele e Flavio Mecchi, Emanuele Chiruzz, Giuseppe Distasi, Gianleo Dibiase, Nicola e Giuseppe Caputi, Roberto Acquaro e tutta l’associazione. Un grazie particolare – conclude Andriuzzi – va a Gaetano Disantis, Anna Maria Favale, Michele Fuina e Rocco Portarulo per il contributo offerto per la realizzazione dell'evento; un grazie che estendo a tutti coloro che sono stati presenti durante l’evento». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Tursi Hanno partecipato anche le ballerine della Sporting club 88 di Policoro

Gemellaggio sulle punte

Matera - Metaponto Nessuna corsa Quarta edizione per il saggio della “Free Spirit School” di autobus di domenica Tursi - Quarta edizione del METAPONTO - Sono in fermento gli operatori turistici del metapontino per la mancanza del servizio di trasporto pubblico relativo alla linea estiva della Sita Matera - Metaponto e dei paesi interni della Provincia di Matera e del capoluogo Potenza. Ad essere maggiormente penalizzati gli stabilimenti balneari che puntano su un turismo che trova nei giorni festivi il massimo dell'affluenza. Alle avverse condizioni meteorologiche che stanno caratterizzando le giornate di una stagione turistica che stenta a partire con un calo delle affluenze di circa il quaranta per cento, si aggiungono problemi legati all'emergenza del ripascimento della spiaggia e al servizio di trasporto pubblico che rischia di non essere garantito nelle domeniche dei mesi estivi. Con una nota inviata agli uffici trasporti della provincia di Matera e della regione Basilicata, Vincenzo Gnoni consigliere nazionale Sib (Sindacato Nazionale Italiano Stabilimenti Balneari) chiede un «immediato intervento affinchè si attivi tale servizio turistico balneare per tutta la costa jonica, così come è stato negli anni precedenti. Trattasi - continua la nota - di un servizio essenziale per il turismo, soprattutto in questo difficile momento economi-

L’interno di un autobus

co che investe l'intero settore. Sarebbe auspicabile conclude Gnoni - l'attivazione di una corsa almeno nei giorni festivi, per tutti quei turisti che vogliono visitare la città di Matera dai luoghi balneari». Un problema sentito dai tanti viaggiatori che per motivi diversi si affidano al servizio pubblico e che purtroppo è garantito solo nei giorni feriali da parte della Sita con notevoli disagi per che deve recarsi al mare di domenica. L'ente provinciale ha riconosciuto alla società di trasporto pubblico Sita, solo i servizi minimi quelli da garantire durante i giorni feriali. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it

saggio di ballo della “Free Spirit School” sabato scorso, nei pressi del campo di basket. L’evento artistico diretto da Antonella Targiani e Paola Di Rocco potrebbe essere il preludio alle altre manifestazioni estive. Quest'anno ci sono stati anche degli ospiti d'eccezione: le giovanissime ballerine della “Sporting club 88” di Policoro, sezione “Insieme Danza”, numerosa e preparata, del presidente Giuseppe Satriano. Due scuole di ballo a confronto quindi, in una sorta di gemellaggio ideale e nel segno dell'amicizia. Presentatori della serata Davide Padula e Cinzia Francolino. Per primi si sono esibiti le ballerine policoresi, che hanno danzato sulle punte, quasi fossero danzatrici di musica classica, con balletti figurati. Numerosissimi gli spettatori, compresi molti bambini in prima fila che imitavano le ballerine al ritmo della musica. Dopo i balletti degli ospiti, belli, impegnati, professionali e molto applauditi dal pubblico, si sono esibite le ragazzine tursitane delle scuole elementari, con balletti coreografici, Hip Hop; performance che ricordavano balli da discoteca, balli sulle note di “Listen”. “Let's dance”, “Raffaella è mia”; passi caraibici e moderni accompagnati da alcune acrobazie tipiche della ginnastica artistica. Finale con le ballerine vestite con abiti piumati, stile tribù africane.

Da sinistra in senso orario le danzatrici della “Free Spirit School” di Tursi e quelle della “Sporting club 88”, sezione “Insieme Danza” di Policoro

Antonella Targiani ha ricordato che le bambine hanno lavorato tanto per raggiungere simili risultati. Alla fine tutte le ballerine hanno ricevuto come omaggio una rosa. In tanti (in prima linea genitori delle piccole danzatrici) hanno collaborato, per il trasporto delle sedie e delle attrezzature per l'impianto voce, il gazebo per il cambio d'abito.

Tutte cose che sono riuscite a trasformare la piazza di Tursi in una vera e propria pista da ballo e in una platea per gli spettatori. Dietro le quinte, per l’ottima riuscita della manifestazione, hanno collaborato per le danze Ida Tauro, per le musiche, luci ed impianto voce, c'era Luciano Cosma, mentre la logistica era assicurata da Giuseppe

Santagata. Per la cronaca, la sera del 13 luglio, la scuola “Insieme Danza” di Peppe Satriano (che è anche l'organizzatore della manifestazione estiva che va sotto il nome di “Giochi in Magna Grecia”) si esibirà in uno spettacolo completo ai Giardini Murati di Policoro. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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36 Nova Siri L’apicoltore Guida: «La produzione del miele di arancio è stata minore rispetto al 2008»

Prosegue la morìa delle api Il problema non è stato ancora risolto, non è da escludere l’avvelenamento NOVA SIRI - Il problema dell'avvelenamento e della moria di api nel metapontino non è stato ancora risolto. «Molte api sono indebolite. La produzione del miele di arancio - dice l'apicoltore Ivan Guida - è andata, comunque, bene, ma è stata minore rispetto allo scorso anno. Ora attendo la fioritura dell'eucalipto, per vedere quanto miele faremo». Circa un mese fa fu realizzato un video, girato tra la piana di Sibari e Metaponto, da Claudio Porrini, ricercatore dell'Università di Bologna e da Andrea Besana, veterinario del Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori Agricoltori Biologici Italiani). Il filmato, pubblicato poi in internet su “Youtube”, fa vedere oltre alla decimazione delle api, anche l'insorgere di patologie nella covata. Le immagini mostrano un'ispezione a cinque postazioni, per un totale di 150 alveari. Sui campioni prelevati sono in corso delle analisi presso l'Istituto Zooprofilattico di Padova, per definire con precisione le cause della moria. «Penso che dovremo attendere ancora due settimane - dice il veterinario Andrea Besana - per avere i risultati, perché si tratta di esami molto lunghi. Sui campioni non è detto poi

Un autocarro e un fuoristrada

Protezione Civile Nuovi mezzi a Policoro

Irrisolto il problema della moria delle api Un mezzo della Protezione Civile

che ci sia positività al principio attivo (presente negli agrofarmaci ndr). Posso dire che morie così elevate davanti all'alveare di Guida sono molto probabilmente collegate ad un avvelenamento». Proprio lo stesso apicoltore lucano, socio del Conapi, che aveva perso circa cento famiglie di api nelle scorse settimane, aveva denunciato al Quotidiano: «Penso che siano morte

no decimate dai trattamenti, usati nella prefioritura. Quest'anno abbiamo grossi problemi anche con il miele di eucalipto, nel metapontino e nel crotonese, a causa delle colture orticole come i meloni. Le api, in mancanza d'acqua, vanno a bere proprio dalle bocchette utilizzate dagli agricoltori per i trattamenti chimici». Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it

a causa degli insetticidi nei pescheti e negli aranceti. A volte i contadini fanno dei trattamenti chimici pure durante la fioritura, anche se è vietato dalla legge». Va ricordato che la legge quadro sull'apicoltura del 2004 e diverse leggi regionali disciplinano l'uso di fitofarmaci. «Quando gli alveari sono collocati negli agrumeti - aggiunge Besana - le api vengo-

Policoro La minoranza ha votato contro

Consuntivo di bilancio Avanzo di 392.000 euro POLICORO - La maggioranza di centro destra che amministra il comune di Policoro dal 2008 nella seduta del Consiglio comunale tenutasi nei giorni scorsi , ha approvato il consuntivo di bilancio che registra un avanzo di amministrazione di euro 392.000. Nella sua relazione il consigliere comunale delegato alle strategie finanziarie, Antonio Galante (Città Nuova), ha sostenuto come ad un anno dall'insediamento dell'Amministrazione nonostante la crisi economica internazionale sono state appaltate importanti opere pubbliche come il raddoppio di via Salerno; tre bandi per la riqualificazione urbana rientranti nel Contratto di quartiere II; uno per l'urbanizzazione nella zona D/1; un maquillage generale dell'arredo urbano cittadino; qualche assunzione per dare maggiore efficienza ed effi-

cacia alla macchina amministrativa comunale; il pagamento di mutui accesi in passato e che comunque l'attivo sarà reinvestito in servizi per la comunità. La minoranza del Partito democratico (Pd) ha votato contro il rendiconto del 2008, sostenendo per bocca del capogruppo, Gianluca Marrese, come l'avanzo della sua precedente Amministrazione si sia considerevolmente ridotto da euro 184.0000 all'attuale 392 mila euro, e di come bisogna intervenire sulla spesa corrente bloccando quella improduttiva, soprattutto in questo momento di difficoltà economica, puntando invece su una pianificazione amministrativa che a suo dire finora è mancata e quantomai necessaria anche per una riduzione delle entrate edilizie della Bucalossi. provnciamt@luedi.it

POLICORO - Da cinque anni circa nel centro jonico è presente una sede della Protezione civile regionale. Prima di essa esisteva quella comunale, dalle cui ceneri poi alcuni volontari di Policoro diedero vita alla Protezione civile “Heraclea”. In questi cinque anni, forti dell'esperienza maturata nel tempo nel campo del volontariato, vedi la spedizione in Molise di qualche anno fa, colpito da una tremenda calamità naturale; ma anche servizio di controllo in feste, fiere e manifestazioni varie. Gli iscritti, una quarantina circa, da qualche giorno hanno due veicoli in più per poter operare: un autocarro e un fuoristrada. Sono stati messi a disposizione dalla Regione Basilicata, Ente dal quale dipendono, e la cui cerimonia di presentazione del parco automezzi è avvenuta nei giorni scorsi nella sede di via Ricciardulli per la presentazione di rito ai soci, stampa e cittadini più in generale. Ora potranno essere più operativi e presenti sul territorio sotto la guida di Giovanni De Sanzo, il presidente, e Pietro Cirillo, il suo vice. Dopo il tremendo terremoto che ha colpito l'Abruzzo ad inizio aprile, la loro sensibilità ha portato due volontari dell'associazione policorese a prestare soccorso agli abruzzesi. Un bell'esempio di solidarietà da non dimenticare. Con la presenza anche della Protezione civile, le associazioni a Policoro sono innumerevoli ed operanti in diversi settori, tra cui anche quello del volontariato, sempre ai primi posti dell'agire umano degli italiani. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Il municipio

Montalbano Celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie e di San Pio

Festa patronale nei rioni periferici

La Madonna delle Grazie e San Pio

MONTALBANO - Si è celebrata con grande gradimento dei cittadini la festa patronale della Parrocchia Santa Maria delle Grazie dei rioni periferici di Montalbano Jonico, in onore, appunto della Madonna delle Grazie e di San Pio da Pietrelcina. Preceduta dalla novena di preparazione, la festa, ha avuto il suo momento più caldo sabato sera con il concerto degli “O.R.O.” e domenica, con l'esibizione del concerto bandistico “Città di Montalbano”; molto bello e soprattutto lungo lo spettacolo pirotecnico. La festa religiosa, concentrata a domenica, con la solenne processione delle statue nei due rioni di Borgo Nuovo e Montesano, e la concelebrazione della santa eucaristia presieduta dal vicario generale della Diocesi Matera-Irsina, don Pierdomenico Di Can-

dia, già parroco a Montalbano, che quest'anno festeggia il suo venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Una festa che si è arricchita sempre più negli anni, grazie anche al contributo di Giuseppe Passerella della “Disco Music Service Group” di Ugo Valicenti, e quest'anno ha visto la collaborazione di altri adulti della comunità: Rocco Tauro, presidente del Comitato; Vincenzo Breglia, vicepresidente; Vincenzo Sozzo, Franco Moliterno, Antonio Iannibelli e tanti altri. Significativa anche la mostra fotografica dell'Associazione “Viaggio nel tempo” di Vincenzo Galeazzi che in una serie di foto ha sintetizzato tutta la storia della devozione alla Madonna delle Grazie e a San Pio, nonché della stessa comunità parrocchiale, la più

giovane della città jonica, guidata oggi da don Vincenzo Sozzo. Non più una festa marginale, dunque, ma sempre più ricca di significati religiosi e di eventi. «La devozione alla Madonna e a San Pio- ha spiegato don Vincenzo Sozzosta ponendo forti radici nella comunità montalbanese. Ringrazio il Signore per la grazia della fede che alimenta la vita di tante persone che oggi più che mai vivono profonde difficoltà. Un grazie anche alla generosità dei laici della parrocchia che unitisi in comitato hanno dato anche quest'anno a tutta la comunità, la possibilità di vivere un momento di gioia e di festa senza strafare, perché non sono i tempi giusti per farlo, ma all'insegna della sobrietà». Anna Carone

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LaFesta

InVideo

IlGlamour

L’Evento

Nei campi di Lavello rievocando la mietitura

Padre Serafino nel racconto per immagini di Brancati

Equituristica incorona Claudia Stella Miss Agriturismo

Basiliciak tra solidarietà musica, cinema e letteratura

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Baglioni, un piccolo grande amore a pagina 41

di Friggitrice

Allo svincolo di Sicignano chiudo l’aria condizionata e mi lascio il traffico alle spalle. La pioggia accompagna la fine di questa prima settimana di vacanze. Lasciare la Salerno-Reggio è una liberazione. Hanno spostato il primo casello del pedaggio da Battipaglia ma l’ingorgo si crea lo stesso qualche chilometro più avanti. Meno male che le auto sono piene di ragazzi che sentono musica ad altissimo volume, allungano le braccia fuori dai finestrini ed esibiscono tatuaggi e braccialetti, almeno i pupi si divertono a guardare. A pochi passi da Buccino ecco la felicità della quiete. Diminuiscono le case passo dopo

Ritorno alla quiete. E Nettuno è in agguato passo, solitudine totale. Che bellezza, chi lo avrebbe mai detto... Il piano per l’esodo estivo potrebbe anche risparmiare la Basilicata, sulla mitica Basentana ormai si guida con gli abbaglianti accesi, non c’è mai nessuno. Di domenica sera due, tre macchine sono il massimo della compagnia. Bene, tutto bene. Meno siamo e meglio stiamo. Qualcuno mi ricorda che è meglio viver qui che ad Honk Kong che non è in Oriente ma alle falde del Vesuvio. Però sei vuoi risolvere la

cena con un panino evitando di approdare da Mc Donald qualche isola di salvezza alimentare potrebbe anche rimanere aperta oltre le venti. E allora andiamo avanti a biscotti. Arriva una telefonata allarmata: alla procura di Lagonegro sta per arrivare Nettuno. Sequestra tutto, pure il mare. Gli albergatori di Maratea sono avvisati. Attenzione alla spiaggia. E noi, tanto per cambiare, ci meritiamo un’estate di fuoco e lavoro. Coraggio, passa presto...

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Basilicata

Stefano Terranegra ricorda «Per la raccolta del grano si utilizzavano solo le falci e la mietilega »

da scoprire Nei campi di Lavello come al tempo dei mietitori L’INTRUSO

LAVELLO - Tra gli invitati alla manifestazione della mietitura e trebbiatura c'era anche mister topo che ha spadroneggiato tra le spighe di grano e poi in un momento di “persecuzione” dei mezzi e strumenti della mietitura è uscito allo scoperto e si è fatto catturare. La mano veloce di un giovane mietitore è stata rapida e scaltra più delle quattro zampette di mister topo che è stato subito afferrato con l'aiuto anche della paglietta. Pochi momenti di segregazione tra le mani del taglieggiatore e infine di nuovo in libertà tra i campi di grano. g.c.

di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - I ricordi ancora vivi della mietitura e trebbiatura di un tempo sono un nostalgico revival che è stato rivissuto come un film girato nella zona 167 di Lavello. Il primo ciak l'ha voluto la civica amministrazione con l'assessore alla cultura in testa, Franco Finiguerra. E poi attori protagonisti, coprotagonisti, figuranti, comparse e mezzi e strumenti d'epoca per un set cinematografico davvero invidiabile. L'excursus storico di come avveniva la mietitura e la trebbiatura di una volta è affidato a Stefano Terranegra. «Le falci e la mietilega erano gli strumenti per mietere il grano. Venivano anche impiegati i trattori Landini e la trebbia con manodopera a mano. La mietitura si svolgeva dopo il 13 giugno. Ogni azienda, cioè masserie o campi vedeva andare avanti prima quelli che mietevano il grano e questa situazione era detta la paranza, con quattro persone che mietevano ed un'altra legava le gregne di grano. Poi procedeva la mietilega con il trattore che costituiva dei fascetti di grano raccolti dietro da persone appositamente incaricate per costituire dei cumuli che a loro volta subivano con zaini un certo carico per riversarli

Nelle immagini alcuni momenti della giornata del contadino

nella trebbia». «Presso la trebbia - prosegue Terranegra - c'era un traino con cavalli che accoglieva sacchi di grano riempiti dalla fuoriuscita dalla trebbia del processo di selezione del grano. Ognuno prendeva i sacchi spettanti per il grano di competenza selezionato e se lo portava a casa. La paglia che esisteva in seguito al processo di lavorazione del grano serviva per i cavalli. Alcuni facevano i covoni di paglia nei campi ed altri se la portavano a casa». «Un'altra fase importante è l'ammaccature - dice sempre Stefano Terranegra - e con quelle poche spighe di grano che cadevano a terra al passaggio della mietilega e la gente povera con un sacco riusciva a racimolare quanto più poteva caricandolo sugli asini e dopo alcuni viaggi, questi carichi venivano portati in luoghi ventosi e le spighe di grano venivano battute con il “saggliuccule”, un bastone con un altro legno legato per colpire il grano. Questo grano poi si cerneva dalle impurità e lo si portava al mulino per ricavarne farina». E tra i mulini più importanti di Lavello si rammentano quelli di Gaeta, Di Ciommo, Calambrit e Magarelli. cultura@luedi.it

Festa della trebbiatura

Pieno di presenze alla 14° edizione LAVELLO - La mietitura e la trebbiatura ha chiuso i battenti con un bilancio positivo sia in termini agricoli che commerciali. Pro Loco “Florindo Ricciuti”, associazione Lapil, Croce Rossa italaiana sezione di Lavello e Protezione civile hanno dimostrato che l'unione di intenti fa la forza di una manifestazione che soltanto la pioggia a tratti ha infastidito. L'assessore alla cultura lavellese, Franco Finiguerra può andar fiero per la scommessa vinta per rilanciare un marchio di eccellenza che può connaturare Lavello. Le varie fasi dimostrative della mietitura e trebbiatura nei campi di grano della zona 167 di Lavello hanno attirato curiosi, addetti ai lavori, forestieri ma anche tanti lavellesi e per i più giovani rivedere certi spaccati di vita vissuta è stato eccezionale. I momenti lavorativi con quelli ludici e di ristoro si sono ben miscelati. Poi stand commerciali e di prodotti tipici hanno invaso la centrale via Roma attirando e vendendo. La processione dell'icona della Madonna del grano benedetta nella chiesa di Sant'Anna da don Vito Comodo e fatta sfilare per le vie cittadine fino all'aia nella zona 167 ha suscitato momenti devozionali incomparabili. Tante offerte ai più con degustazioni, con mostra fotografica e concorso annesso sul tema “grano”, con sfilate in costume, con lotteria, con canti e balli sono state apprezzate da un pubblico sempre più affascinato da iniziative del genere. E una tre giorni intensa per la 14^ edizione della mietitura e trebbiatura si chiudeva con esibizione canore, tradizionali e con scuole di ballo e di danza ad esaltare ancor più certi momenti di gioia e di festa. gius.ca

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Film in riva al mare

Cinemaratea si fa in 12 MARATEA - L'appuntamento di apertura è stato con la pellicola «Vincere», film diretto dal regista Marco Bellocchio. E' stato il segnale che CineMaratea Club ha voluto offrire per indicare la qualità della programmazione proposta nel corso dei dodici appuntamenti che compongono il primo ciclo di proiezioni della rassegna di cinema all’aperto «CineMaratea», giunta alla sua sesta edizione. La rassegna accompagnerà l'estate della cittadina lucana tirrenica e offrirà le proprie proposte fino al mese di settembre. La prima parte, in località Za Pagana, si concluderà il prossimo 20 luglio. Oggi sarà la volta del film Niels

Arden Oplev «Uomini che odiano le donne» tratto dal noto best seller di Stieg Larsson, romanzo poliziesco pubblicato in Italia dall'editore Marsilio. Gli appuntamenti successivi, previsti dal CineMaratea Club sono: «Giulia non esce la sera» di Giuseppe Piccioni (11 luglio); «Angeli e demoni» di Ron Howard (12 e 13 luglio); «Gli amici del bar Margherita» di Pupi Avati (15 luglio); «Terminator Salvation» di McG (8 e 9 luglio); «Hannah Montana» di Peter Chelsom (14 luglio); «Pranzo di ferragosto» di Gianni Di Gregorio (17 luglio); «I love shopping» di P. J. Hogan (18 luglio); «Sette anime» di Gabriele Muc-

cino (19 e 20 luglio). L'iniziativa marateota propone queste occasioni per gli amanti del genere cinematografico residente a Maratea e per il pubblico dei centri dei dintorni (anche provenienti dalle regioni circostanti), con un occhio particolare ai turisti che d'estate popolano la «perla del Tirreno». Ma, fra le pellicole proposte, non si ignorano quelli che potrebbero essere i gusti di famigliole e dei cinefili più piccini. Così ecco anche alcuni appuntamenti mirati proprio per questo genere di pubblico: «Beverly Hills Chihuahua» (10 luglio) e «Madagascar 2» (16 luglio). cultura@luedi.it

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Luoghi

e memorie “Padre Serafino” visto da Brancati di MARIA ANNA FLUMERO METAPONTO - Appuntamento questa sera con il video “Padre Serafino della Salandra” del giornalista Rocco Brancati. Il “Camping Village Riva dei Greci”, in collaborazione con l'associazione culturale la “Spiga d'Oro” di Metaponto nel mese di luglio ha organizzato una serie di eventi culturali comprendenti mostre d'arte, presentazioni di libri, proiezioni di video con interviste agli artisti. Dopo la prima serata di mercoledì scorso con “la Magna Grecia” e relativa mostra dell' artista Salvatore Sebaste, spazio dalle ore 19 al predicatore-missionario Padre Serafino da Salandra. Nel Seicento lucano tra le tante figure di spicco ci fu anche «il predicatoremissionario - si legge in una nota stampa - preoccupato, usando toni forti, di ricondurre il popolo alla moralità dei costumi». Tale fu Padre Serafino, «nato a Salandra nel 1595 e fattosi frate francescano. Probabilmente il suo noviziato lo ebbe nello stesso paese natale, dove esisteva, sin dal 1573, un monastero francescano».

La staffetta

De Ruggieri successore di Ripa di Meana IL MATERANO Raffaello De Ruggieri nuovo direttore responsabile della rivista “Economia della Cultura”. Il presidente della Fondazione “Zétema” di Matera, Raffaello de Ruggieri succede nella carica del prestigioso periodico a Vittorio Ripa di Meana, recentemente scomparso. Dal prossimo numero, quindi, la autorevole pubblicazione scientifica, edita da “Il Mulino” di Bologna, registrerà la presenza di un lucano nella sua trimestrale missione editoriale. «Il comitato scientifico”si legge in una nota - “della rivista nelle persone di Paolo Leon, Carla Bodo, Stefano Rodotà, Walter Santagata, Pierluigi Sacco, Ezio Raimondi, Luca Ronconi, Lamberto Trezzini ha segnalato al comitato di redazione il nome di Raffaello de Ruggieri quale nuovo direttore responsabile della rivista». Paolo Leon, nel comunicare l'ufficialità di tale de-

signazione, ha precisato che “la scelta ha voluto premiare la qualità, la progettualità e la concretezza dell'azione culturale espressa da oltre vent'anni da Raffaello de Ruggieri nell'opera di socializzazione della cultura, di sensibilizzazione delle comunità locali ai valori identitari del proprio territorio e nella valorizzazione e gestione economica del patrimonio culturale. Un pragmatismo operativo che non ha mai ignorato i valori della scientificità”. Raffaello de Ruggieri si è detto sorpreso e onorato della. «E' un incarico che mi responsabilizza ulteriormente - ha continuato de Ruggieri - nell'impegno culturale per coniugare positivamente i valori della cultura e della economia, sino a qualche tempo fa ritenuti inconciliabili perché antinomici». m.a.flum

La chiesa della Madonna del Monte e Rocco Brancati autore del video su Padre Serafino da Salandra

Presto brillò per «intelligenza, cultura e forza oratoria, se è vero, come è vero, che fu spesso in giro per prediche, tra Cosenza, Potenza, Matera e Napoli. Nel 1639 era a Napoli, ove potrebbe aver conosciuto l'inglese John Milton». Nel 1644, a Miglionico venne eletto eletto "definitore" dell'ordine dei Rifor-

La tigre e la luna POTENZA - E’ in libreria da ieri in tutt’Italia il nuovo libro di Renato Cantore “La tigre e la luna – Rocco Petrone. Storia di un italiano che non voleva passare alla storia” edito da Eri, con prefazione di Tito Stagno. Il prossimo 16 luglio si ricorderanno i quarant’anni dello storico lancio dell’ Apollo 11, che portò il primo uomo sulla luna. Tra i protagonisti di quella stagione, da Kennedy a von Braun, da Johnson a Debus, ce n’è uno che è apparso solo sporadicamente nelle cronache dell’epoca, pur avendo avuto un ruolo decisivo, come direttore del lancio e successivamente responsabile di tutto il programma Apollo. Si chiamava Rocco Petrone, e, come racconta il suo italianissimo nome, era figlio di una coppia di emigranti arrivati in America negli anni Venti partendo da Sasso di Castalda, un piccolo centro di montagna in provincia di Potenza. Il libro, che si basa su una serie di documenti raccolti sia in Italia che in America, racconta la vicenda e la personalità di Petrone, senza che il rigore della ricostruzione storica tolga nulla alle suggestioni letterarie di una narrazione appassionante. Un racconto che, sullo sfondo di una grande vicenda internazionale, mette in luce la figura di un uomo schivo, silenzioso, quasi infastidito dai suoi successi, abituato a vivere nell’ombra, preferendo la luce della luna a quella del sole. Un incontro, quello tra Rocco e la luna, che sembrava scritto nel suo destino di figlio di emigranti diventato uno dei protagonisti del sogno americano. Lo spazio narrativo è racchiuso in poche ore: dal momento in cui, all’alba del 16 luglio 1969, Rocco Petrone prende il suo posto al centro della sala controllo della missione, a quello in cui urla il suo “go” per il lancio di Apollo 11. In quei lunghi, interminabili minuti, scorre nei suoi ricordi la straordinaria vicenda umana e professionale di un uomo che, suo malgrado, è destinato a passare alla storia. cultura@luedi.it

mati per tutta la provincia di Lucania-Basilicata; nel 1647, a Potenza, diventava custode della stessa. Nello stesso 1647 pubblicava la tragedia Adamo caduto». Morì nel 1656 a Napoli. «Anche se Padre Serafino dice di aver scritto un'altra opera - Venere pudica e martire della città di Locri, adesso Gerace -, di

fatto di lui si conosce solo la tragedia, che, in 5 atti, comprende ben 7.217 versi. Come dice il titolo, il tema, assai caro al Seicento, è quello di Adamo caduto, cioè del peccato originale». Il programma di eventi estivi del Riva dei Greci prosegue domani, alle ore 19, con l' inaugurazione

della mostra del pittore Giuseppe Filardi e proiezione di un'intervista all'artista. Mercoledì prossimo con la mostra dell'artista Rosetta Berardi. Lunedì 20, invece, sarà il turno della presentazione del libro “La carovana Zanardelli” di Giuseppe Lupo. Mercoledì 29 luglio

l’inaugurazione della mostra della pittrice Grazia Montano, con proiezione di un'intervista all'artista. La conclusione delle manifestazioni il 31 luglio con la presentazione del libro “Un popolo con la valigia” del caporedattare del Tg Basilicata Renato Cantore. cultura@luedi.it

Letture di poesie inedite di autori lucani e pugliesi

Tre giorni di...versi nei Sassi di MARIANGELA LISANTI MATERA - Si è conclusa ieri la V Edizione della rassegna estiva “Tre giorni di…versi”, organizzata dall'associazione culturale “Matera Poesia 1995” in collaborazione con il circolo “La scaletta” e con il patrocinio del Comune di Matera. La manifestazione, iniziata sabato sera, si è aperta con la presentazione del libro “Il poeta e lo spazzino” di Dante Maffia, un romanzo che trae spunto per gli aneddoti, quelli del protagonista Zecchinetta, il poeta spazzino, attraverso stereotipi, sviluppati in brevi capitoli. Battute e scene di un personaggio che ricorda il più popolare Sordi neorealista, ma anche un possibile personaggio epigono di memorie pasoliniane. All'incontro, che ha avuto luogo negli ipogei di San Francesco e che è stato coordinato dal giornalista Carlo Abbatino, sono intervenuti il critico letterario Giovanni Caserta e la sociologa e poetessa Antonella Pagano. «Sulla personalità di Maffia - ha detto il professor Caserta- credo che abbia inciso la sua esperienza di vita, una vita che l'autore ha osservato in modo distaccato e riflessivo. Il suo romanzo, ambientato a Roma, è strutturato in modo particolare e modulare. E' un testo che ha un interesse sociologico e sociale; è un quadro della nostra società, una società consumistica, una società fondata sulle apparenze. E' un racconto con focalizzazione interna con l'impiego della tecnica della registrazione». Durante la manifestazione la poetessa Antonella Pagano ha ricordato il premio ottenuto da Giovanni Batti-

sta Bellomo (detto Ivan), un giovanissimo poeta, che a Roma ha vinto il primo premio, nel settore giovani, al concorso nazionale di poesia e narrativa “L'albero Andronico”. «La poesia - ha detto la Pagano - è creatività che si traduce in realtà; pertanto, dobbiamo tutelare e valorizzare manifestazioni che mettono al centro la poesia. Nel testo di Maffia ritroviamo la creatività e la fantasia, elementi che si affiancano ad un modo intrigante di descrivere la realtà». Domenica e ieri sera poeti lucani e pugliesi hanno presentato le proprie poesie inedite. Hanno partecipato Mimìa Bochicchio, Rocco Campese, Giuseppe Contangelo, Maria D'Agostino, Lucia D'Antona, Antonella De Santis, Giulia Dentico, Giovanni Di Lena, Domenico Di Mase, Donato Imbrenda, Ippolita Lazzazzera, Stefano Lovecchio, Teresa Mancuso, Amalia Marmo, Michele Martinelli, Mario Marzario, Adele Paolicelli, Rosa Patrone, Sveva Patronelli, Antonella Radogna, Maria Carmela Ribecco, Giacinta Rondinone, Giovanni Rosiello, Antonio Ruggiero, Mara Sabia, Lucia Santoro, Titina Vernile, Antonio Montemurro, Mimì Orlandi, Fedele Lafasanella, Isa Venezia e Pina Carlonga. «Questa manifestazione - ha detto Rosiello, presidente dell'associazione Matera Poesia 1995 - è ormai consolidata; siamo riusciti, infatti, anche quest'anno a riscuotere un grande successo. E' un evento che ha raccolto consensi anche fuori regione, diventando l'unica manifestazione del centro - sud che promuove i poeti locali; pertanto, mi auguro che in futuro possa entrare nel cartellone estivo delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali». cultura@luedi.it

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Premi ai bambini del concorso di disegno

Ribalta

e personaggi

L’incoronazione a chiusura di Equituristica 2009

Stella è Miss Agriturismo ATELLA – Unanimi e lusinghieri sono stati i giudizi dei visitatori della manifestazione “Equituristica 2009 – 2^ Rassegna sull’Equiturismo in Basilicata”, organizzata la settimana scorsa dall’associazione “Equiturismo Italia” presso l’azienda agrituristica “La Valle dei cavalli” in contrada Piani di Carda della Valle di Vitalba, ai piedi del Monte Vulture. Lo straordinario evento si è concluso domenica sera con lo spettacolo musicale “Percuoti il silenzio, lui ti risponderà” dei giovani del “Flowers Child Tour 2009”. Spettacolo che era stato preceduto dalla premiazione dei disegni più belli, aventi per soggetto il cavallo, fatti dai ragazzi ed esposti nell’apposita area stand, organizzata da Luisa Crecca insieme a Giusy Summa e Domenica Coviello, dove bambini e ragazzi hanno trovato tutto l’occorrente per disegnare. Per la gara di disegno “Il cavallo secondo me” sono stati assegnati sedici premi e le pergamene di partecipazione per tutti i bambini. Il primo premio è stato assegnato alla tredicenne Maria Concetta Giuseffi, consistente in un corso di equitazione di

di MICHELE RIZZO tre mesi, il secondo (corso di equitazione di 2 mesi) a Sara Summa, 9 anni, di San Fele e il terzo (4 lezioni di equitazione) a Maria Pia Veltri, 3 anni, di Scalera. Molto seguita anche lo spettacolo musicale di sabato sera abbinato al titolo di “Miss Agriturismo 2009”, che è stato appannaggio della leggiadra Claudia Stella Cardasco. Altra riuscita manifestazione conclusiva è stata la cavalcata di domenica mattina di una quindicina di cavalieri da Atella a San Fele, dove è stato recentemente istituito un centro ippico, voluto dal sindaco Gerardo Fasanella e dal suo vice Michele Pierri, che hanno già dato la propria disponibilità al trekking, cavalcata storica tra i castelli federicini di Puglia, Campania e Basilicata, che si farà nel giugno 2010, il cui progetto, ideato dalla consulente turistica Fernanda Ruggiero, è stato presentato venerdì nell’ambito di Equituristica 2009. Il neo centro ippico di San Fele organizzerà, in collaborazione con l’associazione “Equiturismo Italia” delle

giornate di avvicinamento e di conoscenza del cavallo, portando a San Fele con l’associazione Equiturismo Italia dei cavalli Haflinger nel centro storico del Comune del subappennino lucano. L’intento è anche quello di ripristinare un vecchio tratturo, rendendolo una percorribile ippovia, che da San Fele porta all’osservatorio di Castelgrande, lungo circa quattro chilometri. Una diecina di cavalieri, ritornando al trekking di domenica mattina Atella -San Fele, sono stati accolti nel centro storico sanfe-

lese, dopo essere passati per il santuario della Madonna di Pierno, dal sindaco e dal vice sindaco e da altri rappresentanti del Comune. Per l’occasione l’amministrazione comunale ha istituito un mini ranch per la custodia dei cavalli, mentre i cavalieri per il pranzo sono stati ospiti dell’amministrazione comunale presso il ristorante “L’Usignolo” che ha fatto gustare piatti tipici fanselesi. Nel corso del conviviale il vice presidente di Equiturismo Italia, Nardiello, ha consegnato delle targhe ricordo del 1° trekking a cavallo Atella-San Fele.

A sinistra i bimbi del concorso “Il cavallo secondo me”, in alto Miss Equituristica 2009 Claudia Stella Cardasco

Visioni di Lucania

Il raccontoPopolare

Albano, Viola e Voci di Sally insieme a sostegno di Domos

Basiliciak per la vita di FABIO SIRAGO BERNALDA - Basiliciak e Domos più forti del cattivo tempo. Nel pomeriggio di ieri la pioggia ha fatto temere ad un rinvio dell'evento, ma il soffio della voce della speranza dell'associazione Domos, del Cappellino di Giuseppe Marco Albano, del libro “A piedi nudi” di Rosa Viola e della splendida performance di Iole e le voci di Sally hanno spazzato ogni nuvola regalando al numerosissimo pubblico una serata da memoria in ogni suo aspetto. L'evento si è tenuto domenica all'interno del suggestivo paesaggio di piazza San Bernardino, tra la Chiesa Madre e il Castello di Bernalda. L'appuntamento, dal tema forte della donazione, è stato organizzato dalla Domos “Associazione donatori di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche - Francesca Lombardi”. Ad aprire la ricca kermesse sono state le parole del professor franco Armento, il quale ha dapprima illustrato la scaletta della serata, per poi passare a parlare del libro della scrittrice potentina Rosa Viola. E come già fatto in tutte le sue apparizioni da mediatore, Armento, attraverso il suo sapere e la sua immensa capacità di comunicazione, ha regalato momenti di grande commozione che si sono sposati perfettamente con le emozioni dello spettatore che è stato attento e partecipe in ogni momento della serata. «Il libro di Viola - ha detto Armento racconta la storia triste della sua bambina, Francesca, ed allo stesso tempo porta alla luce gli eventi legati alla malasanità. La leucemia, che ha colpito la figlia di Viola, è un male che vede la sua luce solo con il trapianto; proprio quello che, dopo tante decisioni e tanti viaggi tra gli

ospedali, affronta Francesca. Un momento di gioia che ha in se il tragico fine dell'ultimo saluto della piccola Francesca. Un addio che viene dato a Picerno, città natale del piccolo angelo; un saluto ha concluso Armento prima di passare la parola a Viola - che chiude la prima parte del libro in attesa di leggere la parte dolorosa del viaggio nella malasanità». Rosa Viola, commossa ma forte, ha

ringraziato tutti con un messaggio di vita per quanti hanno questo male e che lottano per la vita. «Abbiamo deciso di partecipare a questo evento - ha detto la scrittrice - per portare avanti il messaggio legato alla speranza per la vita. In questo appuntamento - ha continuato la Viola - sarà proiettato il dvd del giovane regista lucano, Giuseppe Marco Albano, che noi della Domos abbiamo deciso di distribuire, per portare avanti una raccolta fondi per la ricerca. La serata poi registrerà la splendida voce di

Iole e le voci di Sally. Il nostro intento ha concluso Viola - è quello di far capire alla gente che più donazioni significa più vite salvate». Dopo le parole che hanno lasciato il lungo solco delle lacrime sui volti della gente presente si è passati alla visione dell'opera di Giuseppe Marco Albano, regista bernaldese che, con il suo “Cappellino”, ha riscosso tanti successi nei vari concorsi a cui il suo corto ha partecipato. Oltre 15 minuti che hanno raccontato la storia della piccola Clara, interpretata dalla bernaldese Aurora De Giorgio, che, insieme alla sua famiglia, vive un dramma; un dolore che diventa quasi sorriso attraverso un cappellino che copre il capo senza capelli della piccola Clara. Un modo di mascherare il male ma che non lo sconfigge, ed ecco che Albano, nella scena finale del corto, ci mette tanto del suo amore per il cinema, infatti, Clara, accompagnata dai suoi genitori, arriva a scuola ed al suo ingresso nella classe trova i suoi compagni tutti con un cappellino in testa. Un brivido, quello provato da chi vi scrive, e dal pubblico, che è stato interrotto da un lunghissimo applauso per tutta la durata dei titoli di coda. A regalare ancora emozioni, dopo il libro di Viola e il Cappellino di Albano, sono state le musiche del gruppo di Iole e le voci di Sally. Cinque ragazze che hanno liberato nell'aria tutta la loro forza: quella di dire “siamo donne”. Durante la serata è stato apprezzato anche l'intervento dell'attore Giuseppe Ranoia, il quale ha recitato alcune poesie ed una lettura del libro di Rosa Viola. cultura@luedi.it

NOEPOLI - “Visioni di Lucania”. Così si intitola la mostra fotografica organizzata dalla Residenza per Artisti Palazzo Rinaldi in collaborazione con il Comune di Noepoli e la Pro Loco Antica Noja, nell’ambito dell calendario estivo “Attrazioni”. Due i reportage in mostra “Lucania Mistica” di Giovanni Marino e Noepoli: persone, luoghi e cose” della fotografa indiana Vaydehi Khandelwal. “Lucania Mistica” è un viaggio fotografico attraverso la fede e la pietà popolare delle genti di Lucania, dove elementi sacri e profani si intrecciano con momenti di religiosa pienezza in cui l'uomo recupera un'identità perduta. Immortalando gesti e momenti prima che scompaiano o mutino per sempre di significato per diventare semplice folklore, Giovanni Marino diventa testimone importante dei pellegrinaggi, delle processioni, delle visite ai santuari- ma anche di riti antichissimi tramandati di generazione in generazione. A seguire la fotografa indiana Vaydehi Khandelwal, in Residenza a Palazzo Rinaldi, ha presentato e commentato al pubblico una selezione del lavoro fotografico compiuto a titolo “Noepoli: persone, luoghi e cose” ed illustrato le immagini che la hanno maggiormente ispirata durante il suo soggiorno. Ma chi sono i due reporter? Giovanni Marino: nato nel 1978, é originario di Rionero in Vulture. E' proprio la sua regione a portarlo ad appassionarsi al reportage sociale ed antropologico ed in particolare al settore delle usanze popolari e religiose. Fotografo professionista e corrispondente per agenzie fotogiornalistiche, le immagini di Giovanni sono pubblicate regolarmente sui principali quotidiani e riviste in Italia e all'estero. Nata nel 1987, Vaydehi Khandelwal è la più giovane Artista in Residenza a Palazzo Rinaldi per il 2009. Nonostante la sua giovane età, Vaydehi ha già completato un Master in Fotografia presso la prestigiosa Shari Academy di Mumbai ed ha in attivo più di sette mostre personali e di gruppo. Fotografa professionista, lavora attivamente anche nel campo del teatro ed è collaboratrice per riviste quali Art India Magazine. cultura@luedi.it

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Baglioni

live in Matera Qpga il quadrigetto di amore e sogni di CHIARA LOSTAGLIO MATERA - Claudio Baglioni ritorna a Matera dopo cinque anni. E “QPGA” iniziali del suo massimo successo viene riletto in una chiave moderna: da cui il tour che tocca piazze importanti. Le sue canzoni hanno accompagnato in quasi quarant'anni diverse generazioni, con la leggerezza e la passione di guardare al mondo con discrezione ed umanità. E' questa la cifra artistica che contraddistingue il suo vastissimo repertorio. Quest'ultima esperienza artistica (libro e film compresi) è quindi una scelta diciamo “produttiva”, nel senso che risponde ad esigenze discografiche, oppure è una vocazione alla quale ha “obbedito” in nome di una distinta libertà artistica? «Veramente è un'idea nata molti anni fa. Anzi: è l'idea originale. Sin dall'inizio, “Questo piccolo grande amore” è sempre stato molto più di un semplice disco. La prima volta che l'ho presentato alla casa discografica, l'ho fatto sotto forma di racconto. Una sorta di “soggetto cinematografico”. La struttura del progetto andava ben al di là di un lp. Ma ero un esordiente. Il concept album avrebbe dovuto essere doppio, ma la casa discografica non se la sentì di rischiare, le canzoni vennero limitate a 15 e il resto si perse per strada. Poi, il successo. Tanto inatteso, quanto clamoroso. Con una “titletrack” così fortunata da azzerare tutto il resto. Da allora, l'idea di rimettere mano al progetto per liberarlo dallo “strapotere” di una sola canzone e restituirgli il respiro e la profondità originali ha continuato a stuzzicarmi. E' da questa amorevole persecuzione che è nata l'idea del cosiddetto “quadrigetto”: un romanzo che raccontasse ciò che un disco non avrebbe mai potuto raccontare; un film che restituisse l'atmosfera di quella stagione a cavallo tra il sogno della “summer of love” e l'incubo degli “anni di piombo”; un tour che, finalmente, mettesse in scena quella che ha tutte le caratteristiche di un'opera popolare moderna, e un disco (doppio, questa volta), che recuperasse tutta la musica che era stata sacrificata allora, ma ospitasse anche tutta quella che la storia di Giulia e Andrea aveva continuato ad ispirare nel corso degli anni». La riproposizione di “Questo piccolo grande amore” (suo primissimo immortale successo) in chiave cinematografica, potrebbe assumere un sapore di forzata attualizzazione di un sentimento immortale; eppure rischia di essere assimilato ad una produzione (dicia-

mo) alla Moccia, alquanto in voga in questo periodo. Si è posto questo quesito? «Ma il senso di questo progetto va molto al di là di considerazioni di tipo personale. L'intenzione vera di film, romanzo, tour e cd è quella di cercare di rappresentare l'occasione per riflettere, attraverso quattro diverse forme espressive, quattro linguaggi e quattro punti di vista, su tre elementi particolarmente importanti per la vita di ciascuno di noi: il valore dei sogni, del passato e dell'amore. Parto da quest'ultimo, perché credo sia la forma d'energia più grande che esiste in natura. E non credo lo si debba relegare a roba da adolescenti o confondere con qualche smielata romanticheria. E' una condizione interiore rara e preziosa, che riesce a trasformare e rendere migliore il nostro rapporto con noi stessi, . con gli altri, con il tempo e con l'esistere. E merita, dunque, il nostro rispetto ed il nostro “grazie”. Poi i sogni. Senza di loro non potremmo vivere. “L'uomo che non sogna scriveva Truman Capote - è come l'uomo che non suda: accumula in sé riserve di veleno”. I sogni sono fondamentali: sono i grandi sogni che fanno fare piccoli passi avanti all'umanità. E mai come in questo mo-

mento, ci rendiamo conto di aver bisogno di grandi sogni. E, infine, il passato. Ma non per inseguire il richiamo emozionante e talvolta rassicurante della nostalgia: per conoscere chi siamo. L'albero del futuro ha le radici nel passato. Se tagliamo quelle radici, la linfa non raggiungerà mai la chioma e quell'albero non darà mai né fiori, né frutti.

Se questo “Qpga” ha un senso è quello di indagare il passato per capire chi siamo e cosa deve essere il nostro futuro. Un po' come succede ad Andrea nel romanzo, per il quale l'incontro inatteso con un passato ormai dimenticato rappresenta l'occasione per restituire anima al suo presente e senso al suo futuro». Un'ultima domanda

«Mi ispiro osservando Ogni anima é una nota» Una vita in note DALLA storica 1.000 lire agli infiniti successi. Ebbene sì, il primo concerto per il cantante Claudio Baglioni nel '66, in un teatro periferico della capitale ebbe quella paga. Un compenso che lievita tutt'oggi, nell' epoca di Facebook. Pentagrammi e note a cornice di tante generazioni. Tutto ad opera di Baglioni, cantante e poeta affascinante, romano doc classe '51. Un tassello fondamentale per il firmamento della musica non solo italiana. Un percorso di vita artistica davvero denso. Nel '68 compone le sue prime canzoni. L' anno dopo giunge il primo contratto discografico. Nel '70 incide "Una Favola Blu", il suo primo 45 giri. Nel '71 vince il "Premio della Critica" al Festival Internazionale di Sopot (Polonia). Tra l 'incisione di vari album, esperienza emozionante: canta le canzoni della colonna sonora del film "Fratello Sole, Sorella Luna", di Franco Zeffirelli. Successivamente scrive alcuni brani per Mia Martini. Esce il terzo album nel '72, "Questo Piccolo Grande Amore", arrangiato da Tony Mimms, al primo posto in tutte le classifiche. 1973 Primo tour italiano. Ma nel terzo millennio? Nel 2001 si aggiudica il premio "Internet Winner" per il maggior numero di contatti al suo sito web nell'ultimo anno. Il Presidente Ciampi lo nomina Commendatore della Repubblica nel '03, anno del riconoscimento per l' alto valore letterario dei suoi testi con il Premio Lunezia. Nel 2004 è giunta anche la laurea in architettura e dallo scorso 12 giugno ha dato il via al tour celebrativo di “Questo piccolo grande amore”, “Granconcerto QPGA” e per ottobre l'uscita di una doppia edizione ampliata dell'album. Maria Anna Flumero

scaturisce dalla intensità dei suoi testi, dalla unicità delle musiche, e dalla maniera nella quale riesce a mettere insieme le sue eccellenti vocalità; pertanto, da dove nasce e come prende corpo una sua canzone? «Osservando. Gesti, sguardi, sorrisi. Espressioni, parole, movimenti. Silenzi. Pensieri. Un modo di muoversi, di vestire, di

camminare. Di accendere una sigaretta, di sorseggiare un caffè, di leggere un giornale o passarsi una mano tra i capelli. Questo mi emoziona; questo mi appassiona; questo mi incuriosisce. La città è un pentagramma. Ogni strada un rigo. Ogni anima una nota. Leggo e trascrivo. Lei suona per me. Io per lei». cultura@luedi.it

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Martedì 7 luglio 2009


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Martedì 7 luglio 2009 cultura@luedi.it

Appuntamenti

Da non

OGGI MATERA

PARCOMURGIAFILM Galleria fotografica Proiezioni, escursioni al tramonto, musiche e degustazioni sotto le stelle In programmazione il film JUNO di Jason Reitman (Usa 2007)

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Martedì 7 luglio 2009 cultura@luedi.it A cura di Vincenzo Mollica con Maria Grazia Cucinotta, Arisa, Rocco Papaleo, Cosimo Fusco, Antonio Gerardi, Nausicaa- piazzetta del Porto

perdere

MATERA

SAGRA DELLA CRAPIATA

2 AGOSTO MARATEA

OGGI MATERA

MATERA

ALLA CAVA DEL SOLE, alle ore 21:30, Concerto tour del cantautore Claudio Baglioni

CONCERTO BAGLIONI ORE 21.00 CAVA DEL SOLE

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Il Camping Village Riva dei Greci in collaborazione con l’associazione culturale “la Spiga d’Oro” di Metaponto organizza la presentazione del video “Padre Serafino della Salandra” di Rocco Brancati

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra del pittore Giuseppe Filardi e proiezione di un’intervista all’artista

FERRANDINA

La Compagnia Senza teatro presenta “Maria Barbella”, uno spettacolo di danza e teatro. La prima al Chiostro di San Domenico

MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 concerto di Daniela D'ercole .

TRICARICO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ore 18,30 presentazione del libro “Lettere di contadini lucani alla camera del lavoro 1950-1951 a cura di Clara Gallini

12 LUGLIO

3 AGOSTO MATERA

S.SEVERINOLUCANO

OGGI MATERA

9 LUGLIO MATERA

PARCODELLAMURGIAFILM

TRICARICO

PASSEGGIATE DELL’ONYX 09

CONCERTO LUCA BARBAROSSA quartiere Italia

GRASSANO

MOTORADUNO E AUTORADUNO D'EPOCA a cura dell' associazione lambretta club Grassano

MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 il duo violino-pianoforte, irlandesegiappone "Igudesman &Joo", nella cornice della Terrazza Lanfranchi si esibirà in spettacoli di cabaret in musica.

13 LUGLIO MATERA

“SPIRITO DI MATER(I)A” DI DONATO RIZZI Giornata conclusiva della mostra presso la sala conferenze della Mediateca Provinciale.

14 LUGLIO MATERA

PARCOMURGIAFILM il film CITY OF GOD di Fernando Meirelles (Brasile, Francia 2001)

MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 Gabriella Costa soprano, accompagnata dall'Orchestra Magna Grecia diretta dal valente materano Nicola Ventrella

15 LUGLIO STIGLIANO

“FIABE E LEGGENDE DA SPILLUZZICARE”. Una festa popolare sul filo dei ricordi in via Dechiara, zona San Raffaele Pantano

METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DE GRECI mostra dell’artista Rosetta Berardi. Interverrà Angelo Bianco critico d’arte

16 LUGLIO PATERNO “VOLO DELL'ANGELO”

POLICORO

FERRARA ART GALLERY Dalle ore 10,00 alle 24,00 presso il Castello Baronale

POLICORO

BLUES IN TOWN FESTIVAL 2009 il festival inizierà alle ore 19,00 toccherà Piazza Heraclea,Piazza Ripoli,Borgata Casalini, Via Siris e la Villa Comunale

18 LUGLIO MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” A cura dell’associazione Virginia Woolf presso Resort degli Argonauti, concerto di Mirko Signorile quartet

19 LUGLIO PATERNO

CONCERTO DI BENEFICENZA PER L'AVIS . I Modena City Ramblers in concerto al campo sportivo “Taddeo”

20 LUGLIO METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “La carovana Zanardelli” di Giuseppe Lupo.

MARATEA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco Tarantini lo spettacolo “IL GOVERNO DELLE DONNE”

21 LUGLIO FERRANDINA

"PARTITA VIVENTE DI SCACCHI" Piazza Plebiscito

MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film LA CENA DEI CRETINI di Francis Veber (Francia 1998)

22 LUGLIO MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 sulla Terrazza Lanfranchi, Lino Cannavacciuolo noto violinista napoletano proporrà musica etnica.

23 LUGLIO MELFI ESTATE A MELFI

24 LUGLIO MARATEA

FESTIVAL MARARTEA Alle ore 19 Inaugurazione e presentazione degli artisti del Festival MarArtea ai Giardini Pensili in Piazza Porto.

25 LUGLIO MARATEA

FESTIVAL MARARTEA il festival dell’arte sul mare prosegue co in Piazza Porto delle 19,00

MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” presso Resort degli Argonauti, concerto di Giuseppe Del Re quintet premio

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERO il centro Europeo di drammaturgia presenta Capua Antica festial presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici SATYRICON HOTEL

POLICORO

MADONNA DEL CARMINE

26 LUGLIO POLICORO

CONCERTO DI LUCA BARBAROSSA quartiere Italia

MARATEA

MARARTEA Ultima giornata, ore 18:30, presso Il Carrubo – Hotel Santavenere, conversazione sull’Arte Contemporanea “Fiat Lux” - Ore 19:30, Presentazione della mostra “Acquarelli” alle ore 22 Alessandra Celletti in concerto – Piano solo, alla Rotonda del Porto.

27 LUGLIO VENOSA

ARISTI IN STRADA La città di Orazio torna a popolarsi di clown, mangiafuoco, illusionisti con "Artistinstrada"

MARATEA NOTTE DELL’ARTE

un viaggio nei beni culturali promosso dall’associazione “le Tre Torri” presso il parco Tarantini

28 LUGLIO MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film IL DESTINO NEL NOME - The Namesake di Mira Nair (India, Usa 2006)

MARATEA

NOTTE DEL TEATRO L’associazione “ le Tre Torri” presenta “ un simposio Oraziano” a cura del gruppo teatrale lucano “Amici del Teatro” presso il Parco Tarantini

POLICORO

MARATEA

NOTTE DEI CARTONI In collaborazione con MONDOTV a Fiumicello - piazzetta del Gesù

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “LE TROIANE”

30 LUGLIO MARATEA

NOTTE DEI CORTI In collaborazione con LIAN CORTO FESTIVAL di Roma a cura di Pietro De Silva a Fiumicello - piazzetta del Gesù

POTENZA

L'ESIBIZIONE DI UN CABARETTISTA DI ZELIG: “I DITELO VOI”

"RADUNO SETTER INGLESE"

29 LUGLIO METAPONTO

NOTTI AL CASTELLO III EDIZIONE ANNI RIBELLI 1967/77 AREE ESPOSITIVE: Sale del CastelloCaracciolo e borgo Cripta Santa Maria Assunta

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra della pittrice Grazia Montano con proiezione di un’intervista all’artista

BRIENZA

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO

CAPUA ANTICA FESTIVAL presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “LE TROIANE”

31 LUGLIO MARATEA

NOTTE DELLA POESIA Recital con musiche dal vivo con Fioretta Mari in “VOCE DAL SEN FUGGITA” nel Centro Storico - Chiesa Madre

TRICARICO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ORE 18,30 incontro con l’autore, conversazione con Riccardo Riccardi sul suo libro Album Lucano.

METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “Un popolo con la valigia” dello scrittore Renato Cantore interverrà Rocco Brancati, giornalista

1 AGOSTO MARATEA NOTTE DEL PREMIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL - PARCO TARANTINI- spettacolo “PSEUDOLUS”

TRICARICO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ore 21,00 caffè letterario lettura de: “l’uva puttanella” di Rocco Scotellaro

S.SEVERINOLUCANO

6 AGOSTO PISTICCI Ore 19,00 Museo Civico Palazzo Donadoni - Raccontiamoci un libro “S. Maria delle Battaglie” di Raffaele Nigro

MARATEA

4 AGOSTO GRASSANO

IO, ISABELLA - INTERNATIONAL FILM WEEK QUINTA EDIZIONE Le ambite Onde d'Oro, saranno consegnate Domenica 9 Agosto alle ore 21.00

“FIABE E LEGGENDE DA SPILUZZICARE”

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 esibizione di flamenco con Arjana

9 AGOSTO MARINADIPISTICCI

5 AGOSTO MARATEA 15 LUGLIO STIGLIANO

MARINADIPISTICCI

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ORE 21,00 lettura del romanzo autobiografico, “l’uva puttanella”

FESTA MADONNA DELLA NEVE

26 LUGLIO POLICORO

Nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21 Certo Senso: aperitivo musicale a km 0 presso il Campo Sportivo di San Severino Lucano. L'ingresso è libero

“MERAIGLIE DI SABBIA” A San Basilio prende il via la seconda edizione del, concorso internazionale di castelli di sabbia

MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 concerto di Laura Fedele

S.SEVERINOLUCANO

POLLINO MUSIC FESTIVAL '09 Nel centro storico, alle ore 21,30 proiezione del film L'Orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente

TRICARICO

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09”, Giovane balletto Mediterraneo. Direttore e coreografo: Mauro De Candia

POLLINO MUSIC FESTIVAL Ultimo giorno del festival, nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21 Certo Senso: aperitivo musicale a km 0. Con Devasto "PMF Vibrations" dj set: Dalle 21 in poi Racconta Pollino, Smania Uagliuns, mArAsmA, Il Ristretto, Musicamanovella, Andrea Rivera

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIAL presso l’ anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “PSEUDOLUS”

10 AGOSTO MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 sarà la volta di Fabrizio Bosso quintet il miglior trombettista a livello internazionale

VIGGIANELLO

CONCORSO BAND EMERGENTI Prima serata del concorso per giovani band emergenti Radici Etno Contest

11 AGOSTO VIGGIANELLO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Caffè letterario introduce Cristina Miseo - legge Maria Diele

IL CONCORSO WEB RADICI ETNO CONTEST proclama i vincitori dell’edizione 2009

MARATEA

PARCOMURGIAFILM 2009 film " Il vento fa il suo giro"

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL - Parco Tarantini - spettacolo “ ZITTTO TU”

7 AGOSTO MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09

MATERA

12 AGOSTO FERRANDINA

“ARTHIG”, terza festa della creatività giovanile sotto il piazzale Esso, chiude l’evento il concerto dei Legittimo Brigantaggio

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“GLI ITINERARI DELLA NOTTE” quest’anno faranno apprezzare i ben più noti Sassi di Matera sotto una coltre di stelle. Evento sassiemurgia.com

“GLI ITINERARI DELLA NOTTE”. Panorami, escursioni e anche buon vino degustato in cantina scavata nella roccia. Evento sassiemurgia.com

PARCODELLAMURGIAFILM 2009 film “ A mia madre piacciono le donne”

FERRANDINA

MATERA

POLICORO

grande Mario Rosini . Nel corso della serata sarà consegnato il Premio Argojazz 2009

4 AGOSTO MATERA

Nella Mediateca Provinciale, alle ore 9.30, Congresso internazionale delle razze bovine di origine Podolica organizzato dall'Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC)

50 ANNI DI MUNICIPALITÀ POLICORO CITTÀ l'incontro dibattito: “Policoro: la memoria e il territorio - passato - presente e futuro” Ore 18,30 presso la sala consiliare di Policoro

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “ZITTO TU”

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

10 LUGLIO MATERA

11 LUGLIO POLICORO

MATERA

VAGLIO

“TURISTI IN CITTA’” PASSEGGIATE DELL’ONYX 2009 Ore 19,00 – Sala camerale - Camera di Commercio di Matera Presentazione del dvd “Pentangolo, 5 visuali diverse per scoprire la Basilicata”

“NE SCIEAM A LA MERÈCH”. Il convegno- incontro sull’emigrazione si terrà al Chiostro di San Domenico

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “ il povero PLUTO”

“LA DUCHESSA DI AMALFI” Compagnia Teatrale Schegge di Mediterraneo

9 LUGLIO MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 il pianista Giuseppe Fanciullo, sulla Terrazza Monacelle, si esibirà con l'Orchestra Magna Grecia, direttore Enrique Batiz

APERITIVO MUSICALE A KM 0 Nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21: Certo Senso: aperitivo musicale a km 0 Al Campo sportivo dalle 21 in poi Don Francisc "Taranta Dance" dj set, Capone & Bung Bangt

MARINADIPISTICCI 8 AGOSTO “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” concerto della cantante Simona Bencini (dirotta su cuba) in coppia con il MATERA

DOMANI METAPONTO

MATERA

S.SEVERINOLUCANO

NOTTE DELLA MUSICA Concerto dell’orchestra sinfonica di Kiev, diretta dal maestro Luca Gaeta, Centro Storico - piazzetta del Mercato, promosa dall’associazione “ le Tre Torri” L'UOMO DELLE STELLE PROPOSTO DA Cinefabrica Cinema

METAPONTO

GRAN GALA' DI DANZA con i giovani vincitori del Pollino Danza Festival


Martedì 7 luglio 2009

Il gioco

«...Tornammo verso Ischia Mio zio al timone, Nicola puliva i pesci io a prua lontano da loro. ..» I BAMBINI scrutano i tatuaggi. La vanità virile dei marinai, come la nostalgia dei reclusi, consente che il corpo si presti da foglio e da tela al pennino aguzzo dell’incisore. Nel tempo del mare estivo conoscevo i disegni e i colori sulla pelle dei pescatori, nomi, cuori, navi, lune. Andavo da bambino con mio zio a pescare. Aveva una barca a motore governata da Nicola, il pescatore che divideva con lui il frutto del giorno. Più spesso si andava noi soli, ma ogni tanto con qualche ospite. Ci si alzava presto, io passavo dal solo bar aperto e raggiungevo la spiaggia portando le brioches ancora tiepide di forno. L’odore appetitoso si mischiava a quello salato del legno di barca e agli sbuffi cadenzati del vecchio motore diesel. Era per me un odore da uomini ed io provavo orgoglio a condividerlo. Dalla spiaggia dei pescatori di Ischia si partiva per raggiungere il tratto di mare che era considerato pescoso in quel momento della stagione. Una volta venne con noi un signore magro, sulla quarantina, coetaneo di mio zio. Prima di salire a bordo gli venni presentato e lui mi dette la sua mano lenta, distratta. Badavo alle mani degli uomini, a come le porgevano, ai calli, a come le intrecciavano in stato di riposo: forme in cui provavo a riconoscere il carattere. Quell’uomo non era di Napoli, parlava poco e teneva le mani in grembo. Sul braccio aveva un tatuaggio. Lo vidi sulla barca perché solo lì si rimboccò le maniche affondando la mano nell’acqua per bagnarsi i capelli mentre la barca andava. Era formato di soli numeri. Non facevo domande agli uomini, sapevo che la condizione di un bambino tra loro era starsene zitto. Col tempo ho apprezzato quegli usi. I bambini che a raffica emettono domande, gustano più spesso la sonorità perentoria del loro tono di voce anziché le vaghe risposte. Non avrei mai chiesto all’ospite cos’era la cifra che aveva incisa. Pensai prima a un numero di telefono, poi a un messaggio segreto infine immaginai che vi era segnata la somma dei giorni di una vita, forse la sua stessa. Gli uomini parlavano poco tra loro, il motore faceva saltare le lenze sul paiolo di legno del fondobarca. Di pochi cenni era il viaggio verso il perimetro di pesca. Ci fermammo al largo di Procida. Calammo i nylon innescati con pezzi di tòtano, specie di calamaro, cercando di indovinare la quota di mezza profondità dove potevano esserci quei pesci che da noi si chiamano vope. L’uomo col braccio segnato ripeteva i nostri gesti da inesperto eppure con sufficiente precisione. Vidi il colpo brusco che mio zio eseguiva di scatto, alzando in cielo la mano che reggeva la lenza. Tatatà, i tre colpi violenti che la vopa assesta all’amo li sentii anch’io e anche Nicola. Tutti e tre in piedi tiravamo i nostri fili con la

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

della lettura Sapore di brioches in mezzo al mare

Leggi&indovina

La soluzione di ieri

Il giovane Werther e i suoi dolori L’AUTORE di ieri era J. Wolfang Goethe. È considerato il più grande poeta e scrittore tedesco. Si laurea in legge a Strasburgo, e si trasferisce a Weimar, presso l’arciduca Carlo Augusto, rivelando doti di politico. Un viaggio in Italia gli apre l’animo a nuove concezioni di bellezza. È poeta, prosatore, drammaturgo, critico, archeologo, oratore, scienziato. Il suo capolavoro è il “Faust”; vanno poi ricordati “I dolori del giovane Werther”, “La missione di Guglielmo Meister”, “Ermanno

destrezza necessaria. Bisognava che il recupero fosse svelto ma regolare, senza strappi. Si doveva anche badare a non calpestare la matassa di nylon che si accumulava tra le gambe per non ritrovarsela poi imbrogliata. Salirono a bordo le belle vope argentate che iniziarono sul legno la frenetica batteria delle code, suono che mette allegria ai pescatori. L’ospite non aveva indovinato la profondità, a volte bastano due metri di scarto per escludersi dal

e Dorotea”, “Torquato Tasso”, “Ifigenia”, “Elegie romane”,“Lieder”,“Poesia e verità”. Nacque a Francoforte nel 1749, morì a Weimar nel 1832. Il romanzo da cui è tratta la lettura di ieri è il libro romantico per eccellenza, “I dolori del giovane Werther”. Potete trovarlo nelle edizioni Bompiani, con traduzione di Amina Pandolfi. Venne pubblicato nel 1774 . Per un errore tecnico ieri è stato pubblicato come autore Carlo Sassola anziché Carlo Cassola. Ce ne scusiamo.

branco. Nicola gliela aggiustò e cominciò così anche lui a sentire le brusche toccate che dal fondo del mare scaricano sul polpastrello il fremito della cattura. Si accumulavano i pesci nella tinozza mentre il sole saliva in mezzo al giorno. Con le dita intrise di pesce e di acqua salata portammo alla bocca le brioches, gustandole sotto lo stimolo di un bruciante appetito. Gli uomini odoravano di esca e di forno. Sentivo in quell’età di essere parte di

una comune virilità del mondo, muta, profumata. Da adulto non l’ho ritrovata negli uomini. Tornammo verso Ischia. Mio zio al timone, Nicola puliva i pesci, io a prua lontano da loro. L’ospite metteva il suo braccio nell’acqua, segnando una scia parallela alla barca che andava. Il braccio tatuato fendeva le onde, prua di niente, dietro la quale non seguiva altro. Passammo sotto Procida a poco tratto di mare dal penitenzia-

ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

rio. Da una finestra con sbarre uscì uno straccio bianco, un braccio nudo sventolò quel panno. Era per noi quel cenno, non c’era altra barca vicina. Di corsa tornai a poppa ad afferrare la mia maglietta a righe e di nuovo fui a prua. Il mare calmo permetteva che rimanessi in piedi: così sventolai il mio panno con tutta la forza in equilibrio. Avevo età di ragione, circa dieci anni, conoscevo quel posto e le reclusioni avevano già messo semi nel pensiero. Gli uomini mi lasciarono fare, non risposero al cenno, non si curarono di me. Finché vidi quel braccio agitai il mio. L’ospite levò il suo dall’acqua e indossò la camicia. Racconto le poche cose che si sono fermate nei sensi. Più di tutto trattengo memoria di un odore maschile, di un’appartenenza a un mondo di adulti. Ho saputo più tardi chi era quell’uomo tra noi. Era tra i pochi usciti dai campi di sterminio. Quel numero sul braccio non era un tatuaggio, ma l’infamia di una marcatura. Apparteneva a quella umanità sterminata con il gas Zyldon B, il cui odore ha avvelenato il nostro secolo, e che nessuno conosce. Quando sbarcammo mi dette la sua mano, stringendo la mia con un po’ di saldezza. Era una stretta lieve ma i numeri sul braccio si mossero per l’impulso dei tendini. Risposi con la mia poca forza alla sua mano. Come la mia, profumava di pescato e brioches. Quando veniva settembre, il vento cambiava di verso e la stagione di odore. Al maestrale dei giorni di sole e di mare increspato succedeva il libeccio che alzava onde lunghe. La pioggia asciugava la polvere, le strade esalavano il cotto dell’estate. Uscivamo nei vicoli dell’isola, lasciavamo gli abituali itinerari dei giorni di mare. Ci avvisava la prima lana addosso che nell’aria fragrante passava l’odore della pineta umida e dei quaderni nuovi, freschi di fogli bianchi. Sulle spiagge deserte correva il cielo cupo ed era tempo di passeggiate. Una volta per anno, nei giorni ventosi di settembre, salivamo a rivisitare il castello Aragonese, scoglio massiccio armato a fortezza e legato alla terraferma da un istmo sottile. Da una terrazza sulla sommità un faro di notte perlustrava il mare. Da lì si poteva comprendere la sagoma sinuosa di Procida e, dietro di essa e oltre, il golfo schiacciato sotto il vulcano. Salivamo verso le cinque, nell’ora del pomeriggio che permetteva un appuntamento e uno spostamento della comitiva fino al villaggio dei pescatori, oltre il quale sorgeva il castello. Tra le stanze magnifiche crollate, le crepe sul soffitto davano sul cielo, quelle nei muri davano sul mare. L’azzurro sbucava dalle pareti a ciuffi. Fervevano i primi sentimenti e le ansie di volersi appartare in una segreta messa ai quattro venti.

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LOTTO&CONCORSI

Previsioni azzeccate. Oggi si consiglia su Genova l’ambo 29-65

A Bari esce il nostro terno di GIOIA GASPARINI L'81 (i fiori) è tornato a farsi vedere a Bari dove era in terza posizione con 93 assenze e a Roma dove occupava il sesto posto con 50 ritardi. A Milano è uscito il 75 (Pulcinella) quinto atteso dopo 70 mancati riscontri, a Cagliari è stato pescato il 29 (il padre) sesto della lista dopo 65 ritardi, a Venezia è sortito il 4 (il maiale) secondo ritardatario lagunare dopo 55 turni, a Palermo si è presentato il 26 (Annarella) quinto della ruota dopo 53 mancati riscontri, a Genova, infine, si è rivisto il 49 (la carne) settimo ex-aequo dopo 35 ritardi. "Centenari" quindi ancora in fuga con il 27 di Milano a condurre il gruppo con le sue 136 assenze, seguito dal terzetto di Cagliari il 19 con 124 turni, il 72 con 116 sorteggi negativi e il 21 con 114 ritardi, dal 16 di Genova con 105 assenze e dal 25 di Bari che ha toccato quota 104. Nei raggruppamenti numerici le uscite più significative riguardano i terni di decina 8081-86 a Bari, 20-23-29 e 23-29-30 a Cagliari, i terni di cadenza 7-57-77 a Firenze e 2-42-72 a Roma. NAZIONALE La cadenza 0 con la serie 20-30-5060-70 e la figura 7 con la serie 7-34-5270-88 hanno buone probabilità di sviluppare qualche ambo. Previsione speciale 14-62 per estratto ed ambo. BARI Avevamo proposto la decina cabalista 80/89 ed è uscito il terno 80-81-86. Per ambo la cadenza 5 con la serie 2535-55-65-85 e la decina 51/60 con la serie 52-53-56-57-58. Previsione speciale 25-76 per estratto ed ambo. CAGLIARI Avevamo consigliato la decina del 30 ed è uscito l'ambo 30-35. 19-21-72 per estratto ed ambo. La quartina radicale 3-30-33-39 e la sestina di cifra composta 67-76-68-86-78-87 dovrebbero sviluppare combinazioni fortunate. Previsione speciale 2-10. FIRENZE La cadenza 2 e la decina 31/40 sono statisticamente interessanti per ambo, combinateli nelle serie 22-42-6272-82 e 32-34-35-37-39. Previsione speciale 5-7 per estratto ed ambo GENOVA La cadenza 5 con la serie 25-45-6575-85 e la figura del 4 con la serie 2240-58-67-85 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 29-65 per estratto ed ambo. MILANO Vinto l'estratto con il 75 della previsione speciale. La cadenza 7 e la con-

37 25 19 18 16 27 87 79 44 52 87 trofigura del 2 sono mature per ambo e terno, combinate qualche puntata attingendo nella serie 7-27-47-67-77 e nella cinquina 2-13-24-35-46. Previsione speciale 27-54 per estratto ed ambo NAPOLI Preso il 5, estratto della previsione speciale. Per ambo sono interessanti la controfigura 6 con la cinquina 1728-39-50-61 e la decina 81/90 con la serie 83-84-86-87-88. Previsione speciale 14-26 per estratto ed ambo. PALERMO La cadenza 8 non sviluppa giochi da 55 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 28-38-48-68-88. Buona, per i medesimi giochi, la cifra 8 pura con la cinquina 8-28-48-68-80. Previsione speciale 9-77 per estratto ed ambo. ROMA Per ambo e terno la cadenza 0 con la combinazione 20-30-50-60-70 e la figura 8 con la serie 17-26-44-53-80. Previsione speciale 46-52 estratto ed ambo. TORINO Per ambo e terno sono interessanti la controfigura 9 con la serie 9-20-3142-64 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-53-63. Previsione speciale 26-62 per estratto ed ambo. VENEZIA Per ambo segnaliamo la decina

95 104 124 90 105 136 88 64 89 76 67

58 76 72 85 28 17 62 42 50 40 13

70 99 116 76 67 82 84 62 76 72 56

9 28 21 80 30 40 30 80 85 32 89

60 87 114 71 55 6 79 62 67 64 53

21/30 con la serie 24-25-26-27-28 e la cadenza 0 con la serie 30-40-50-6080. Previsione speciale 2-15 per ambo e ambata. TUTTE Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 7-34-40, 29-57-73, 350-59, 19-37-86, 10-57-82.

ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 7 luglio 2009 Roma e Tutte 73, 33, 42, 7, 32, 55 Napoli, Firenze e Tutte 71, 31, 40, 5, 30, 53 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 9 luglio 2009 Roma e Tutte 75, 35, 44, 9, 34, 57 Napoli, Firenze e Tutte 73, 33, 42, 7, 32, 55

UNIDICI RUOTE

ci sono state due persone Lorenzo e Paolo che con il loro modo di fare e di esprimersi mi hanno fatto sentire come se fossi a casa mia». La tua città da sempre è stata terrà di giovani campioni (Ghittoni, Pititto, Sergi solo per citarne alcuni) che sensazione si prova ad essere l'under 11 più forte d'Italia? «L'emozione più grande

Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 90 3 55 1 64 82 8

Frequenza 133 132 131 130 129 129 128 128 127 125

Numero 49 70 30 42 34 20 86 26 21 87

Ritardo 65 43 40 39 36 33 33 32 31 29

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa

Il reggino Natale Laganà il più giovane campione d’Italia qualche rapporto di amicizia con gli altri partecipanti». Qual è stata la partita più difficile, e quale la più bella? «La più difficile con Francesco Belmonte che è riuscito a mettermi in difficoltà costringendomi al pareggio, la più bella ed entusiasmante con Francesco Zappia che è riuscito a non farsi prendere dall'emozione, ragionando mossa dopo mossa e chiudendo la partita con uno spettacolare pareggio». Non solo sei stato il giocatore venuto da più lontano ma anche l'unico e solo dell'intero centro-sud, cosa diresti a tutti i giovani damisti come te, per incentivarli a partecipare al prossimo Campionato? «La mia è stata un esperienza bellissima, non per la vittoria, ma per l'accoglienza ricevuta sia dal maestro del campus Paolo Faleo, sia da tutte le persone presenti al campionato. Pur non conoscendo nessuno, ci sarà sempre una persona o un ragazzo che ti farà sentire a tuo agio, come nel mio caso

Pronostico concorso n. 81 (del 07/07/2009) 2 18 23 34 42 44 67 80

PREVISIONI

di FRANCESCO SENATORE

La splendida città di Pordenone ha ospitato i Campionati Italiani giovanili. 19 i ragazzi partecipanti, che si sono dati battaglia in tre gironi. Come già anticipato la scorsa settimana, nei Minicadetti vince il reggino Natale Laganà (che tra pochi mesi compirà 11 anni). E lo fa nella maniera più bella per un Campione estremamente corretto: in silenzio e con umiltà. Ti aspettavi di vincere questo titolo italiano? «Sinceramente non mi aspettavo di vincere, pensavo di poter arrivare tra i primi cinque, anche perché sapevo di dover affrontare lo squadrone forte e ben allenato della Valle D'Aosta». Sei il giocatore proveniente da più lontano (Reggio Calabria), ora a posteriori possiamo dire che ne è valsa la pena, ma prima di partire non eri un po’ frenato dall’affrontare un viaggio così lungo? «Il viaggio in sé non mi preoccupava, l'unico pensiero che mi tormentava era quello di essere l'unico della mia città, di non conoscere nessuno, ma dal primo giorno di campus ho incominciato a parlare e a stringere

58 65 90 69 50 73 73 60 58 52 53

82 46 22 68 87 65 85 48 30 76 90

che ho provato è quella di essere entrato nell'Albo D'oro, accanto a nomi prestigiosi della mia città, iniziando da Carlo Bordini, che oggi è vice presidente della federazione e tutti gli altri appena citati. Mi ha fatto molto piacere ricevere le congratulazioni di Gianfranco Borghetti, è stato il secondo messaggio dopo il mio maestro Tito Cogliandro».

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di luglio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Luglio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI LUGLIO 38 - 24 21 - 86 71 - 8 18 - 28 55 - 90 80 - 60 44 - 88 15 - 32

La premiazione di Natale Laganà

Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Luglio.

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DAMA

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Lotto

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Il primo giorno rossonero La cessione di Kakà non convince i supporter milanisti non approvano la linea del club di via Turati

Milan, i diavoli all’inferno Squadra contestata dai tifosi al ritiro. Galliani e Leonardo rilanciano I PROGRAMMI

Pirlo non andrà via Attesa per Ronaldinho MILANELLO — Conferenza stampa con poco batticuore, insomma. Ricordiamo qualche battuta di Adriano Galliani. Come quella sul fuoriclasse Pirlo. «Non è in vendita; non mi risulta che vada via. Se dovesse arrivare un'offerta verrà informato, ma lui vuole restare con noi. Eto'o? E' un giocatore importante che chiede troppi soldi; una cifra esagerata". Gli obiettivi del Milan? Vale la pena di ricordarlo: «Uno dei primi tre posti - sostiene l'a.d. - abbiamo l'organico per farlo e andare avanti in Champions». Il tecnico brasiliano del Milan Leonardo intanto è sicuro. «Ronaldinho è un talento. Ora deve prendersi le sue responsabilità. Deve allenarsi. E' una risorsa: deve tirare fuori tutta le sua enorme classe. Il presidente è sognatore e passionale; vuole vincere 8-0 gestendo sempre la palla. Io voglio che i miei ragazzi la sappiano nascondere la palla; ce l'ho dentro. Sono brasiliano». I tifosi del Milan contestano la società rossonera al raduno; in alto l’allenatore brasiliano Leonardo e l’ad Adriano Galliani

CARNAGO (VARESE) – C'erano i fumogeni, i cori e gli striscioni. Ma, diversamente dal solito, colori, toni e parole non erano esattamente da festa. Così il giorno del raduno del Milan è stato contornato dall’ennesimo atto della protesta dei tifosi, in agitazione da quando si è consumato l'addio di Kakà. In mattinata, mentre Leonardo si emozionava parcheggiando la sua auto nel posto riservato a Carlo Ancelotti fino a un mese fa, i leader della Curva Sud, con circa duecento supporter al seguito, si assiepavano da-

vanti ai cancelli del centro sportivo per lasciare il segno in questo giorno che per il Milan ha il sapore di una svolta che a loro non piace proprio. Niente di eclatante, perchè sotto gli occhi di decine e decine tra agenti, carabinieri e guardie private, un paio di petardi esplosi sono stati il culmine della violenza. Ma i toni della contestazione sono stati aspri, come già nelle settimane scorse al Meazza e in via Turati: espressione del malumore di chi non vede colmato il vuoto lasciato da Kakà con un acquisto degno del no-

me. La contestazione è andata in scena anche durante la prima partitella stagionale, ma Leonardo e la squadra si sono beccati solo applausi. In particolare chi, come Rino Gattuso, è pronto a ridursi l’ingaggio e ha rinunciato alle ferie supplementari che spettavano ai reduci dalla Confederations Cup per presentarsi a Milanello e dare l’esempio – bastava vederlo battersi come in una finale nella sfida in famiglia – ai giovani nuovi arrivati e a chi come Ronaldinho deve cambiare intensità di lavoro. Sul banco degli imputa-

ti, la tifoseria organizzata ha messo l'intera dirigenza rossonera. Dalla responsabile dello stadio, Daniela Gozzi, 'colpevolè di fare rispettare le leggi sulla vendita dei biglietti al Meazza. All’ad Adriano Galliani – arrivato a Milanello di buon'ora scortato e sempre a debita distanza dagli ultrà , emblema di una società che non vuole più spendere come una volta. Fino al patron Silvio Berlusconi, accusato di 'comprare campioni solo alle elezionì. Esplicito, come si leggeva in uno striscione, il messaggio della Curva Sud al

presidente del Consiglio: 'Grazie per questi anni di vittorie e gloria, ma ora vendi il Milan e chiudiamo questa storia: vattene!!!'. Galliani minimizza, «nella vita la contestazione è ammessa». E smentisce una disastrosa inflessione al botteghino. “E' solo del 20%, ed era prevedibile: «, assicura l’ad rossonero, assicurando che a tre giorni dal termine della prelazione sono 6.724 i tifosi che hanno rinnovato l'abbonamento, contro gli 8.893 dell’anno scorso. «Quindi l’80% dei tifosi è d’accordo con la società», si sbilancia

Galliani, convinto che quelli che definisce 'tifosi evolutì possano capire quali necessità abbiano portato il Milan a rivedere il proprio potere d’acquisto. Ma, vedendo fuori da Milanello una famiglia girare con appeso il cartello 'Non sono un tifoso evolutò, vien da pensare che all’esordio al Meazza della squadra di Leonardo si faranno notare gli spazi vuoti sugli spalti. Un raduno diverso dal solito, con molte consuetudini ribaltate. I fumogeni non sono più segno di gioia.

Prima conferenza stampa ufficiale di Carletto da allenatore dei Blues londinesi

Intanto Ancelotti si prende il Chelsea di LORENZO AMUSO

Ancelotti presenta la maglia del Chelsea

LONDRA – L'inglese è ancora da perfezionare ma l’entusiasmo per la nuova avventura in Premier League ha già cancellato ogni nostalgia del passato: nella sua prima conferenza stampa da allenatore – anzi manager, all’inglese – del Chelsea Carlo Ancelotti indica nella Champions League il suo primo obiettivo. E augura «good luck» al suo vecchio Milan. Sorridente, rilassato, Ancelotti ha dribblato con mestiere tutte le domande sul mercato, scacciando ogni paragone con Josè Mourinho, senza peraltro risparmiarsi una mezza stoccata, sempre col sorriso sulle labbra: «I don't know who is the Special One». Una battuta seguita da una

spiegazione più seria: «Non voglio fare paragoni con altri allenatori. Rispetto e mantengo buoni rapporti con tutti ma voglio fare alla mia maniera». Nel pomeriggio il primo incontro con la squadra, con la quale promette che comunicherà senza interprete. «Sto studiando inglese, sono sicuro che nel giro di due mesi parlerò meglio. Non è facile ma è importante avere un buon rapporto con tutti, giornalisti compresi». Allo Stamford Bridge molte le domande sulla campagna acquisti del Chelsea che proprio oggi ha uffializzato l’acquisto di Yuri Zhirkov: più di 20 milioni di euro al CSKA Mosca, contratto di tre anni con opzione per il quarto. In precedenza erano arrivati il giovane attaccante Daniel Sturridge

dal Manchester City e il portiere del Middlesbrough Ross Turnbull. Tutto da decifrare il futuro di Deco e Ricardo Carvalho, mentre è reale l’interessamento per Andrea Pirlo, più complicata la trattativa che porterebbe ad Alexander Pato. Il nome dell’ultima ora è Edin Dezko, centravanti del Wolfsburg, vanamente inseguito dal Milan. «Il Chelsea ha una rosa molto valida, lo dimostrano le cinque semifinali di Champions League negli ultimi sei anni. Se qualche giocatore vorrà andarsene, ne dovrà parlare con la società e poi decideremo. Pato e Pirlo? Sono giocatori del Milan, preferisco non parlarne. Il mercato comunque si concluderà a fine agosto, stiamo monitorando, c'è tempo per intervenire».

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Sport


Potenza Sarno piace al Taranto, che dopo Innocenti si butta anche su Corona

Mancinelli il numero uno Tra i pali rossoblu l’ex portiere di Catanzaro e Cavese Un pezzo di storia che va via

Totore Lasorella pioniere rossoblu

Salvatore Lasorella premiato, sotto a destra in maglia rossoblù insieme al portiere Casali

di Pino Gentile SALVATORE LASORELLA, potentino doc, 89 anni compiuti il 24 febbraio 2009, ha cessato di vivere domenica scorsa all’ospedale San Carlo. Scompare cosi, in una torrida e triste giornata di luglio, un altro pezzo importante della storia del Potenza. “Totore” Lasorella, come lo chiamavano gli amici,.con l'innata passione per lo sport, in testa il gioco del calcio, ha fatto parte dello Sport Club Lucano, sodalizio nato nel 1919, quando l'idea del “pioniere” Alfredo Viviani, sembrava irrealizzabile. Andò invece in porto grazie allo straripante entusiasmo di questo straordinario atleta che fu anche dirigente, giornalista-scrittore, fine narratore ed ancora di più. A lui il Comune di Venosa ha intitolato una strada nel Villaggio “Acqua Park”. Totore Lasorella, nel 1936, quando aveva 16 anni, si formò calcisticamente alla corte di Viviani partecipando al campionato dell'epoca di Prima Divisione Campana: il 10 aprile 1936 lo Sport Club Lucano pareggia 2 a 2 con la Bagnolese in un incontro che fu definito avvincente. Nella formazione rossoblu di Oronzo Pugliese, Zanolla, Trevisan, ci sono i fratelli Salvatore Lasorella - “una vita da mediano”, Grazio Lasorella, stopper, scomparso il 9 ottobre 2008 ad 85 anni ed altri calciatori potentini, i fratelli Mario e Rocco Santoro, Michele Trombone. Tortore Lasorella da capitano gioca in quel Po-

tenza sino al 1946 in campionati interregionali e con uno squadrone tutto grinta e coraggio formato dai mai dimenticati Attanasio, Grazio Lasorella, Nardino Martinelli, Lorenzini, Jusco, Mancinelli, Summa, Marganella, Chiricallo, Turi. Lo stesso squadrone che, per altri pochi anni ancora, difende con i denti il blasone rossoblu. Lasciato il calcio, Totore Lasorella diventa avvocato, resiste forte il suo grande carisma, la signorilità il talento tecnico e l’ agonismo. Iil “provino” effettuato con la Roma dell'epoca resta nella mente dei “prigionieri del sogno” per quel mondo pulito che era diversi anni fa il mondo del calcio . Ricordiamo, infine, che, nel maggio 2004, nel corso di una rimpatriata dei calciatori del Potenza-miracolo in serie “B”al Tourist Hotel, Totore Lasorella ha ricevuto un simbolico attestato dal Centro Culturale “Newman” insieme ad altri dirigenti degli anni '60 del sodalizio rossoblu. Potenza sportiva si unisce al dolore della moglie di “Totore”, la signora Angela Tilena, e a quello dei figli Carmen e Giacomo. Il presidente del Potenza Sport Club, Giuseppe Postiglione, esprime il suo profondo cordoglio alla famiglia Lasorella : “In questa triste occasione, sottolinea Postiglione, emerge il ricordo per l'ex calciatore rossoblu e l'uomo, che ringraziamo con sincero affetto e grande stima per il suo valente impegno sportivo e civile”. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa di S. Michele.

ROBERTO Mancinelli, 33enne di Albano Laziale, è il nuovo guardiano della porta rossoblu. Intesa raggiunta ieri ad ora di cena tra il patron Postiglione e l’estremo difensore reduce da due stagioni a Catanzaro. La società calabrese è in grande difficoltà economica (l’iscrizione in prima battuta potrebbe essere problematica), quindi non farà certamente problemi a liberare il giocatore per alleggerirsi dei quasi 90 mila euro previsti dalsuo contratto fino a giugno 2010. Ben cinque i campionati disputati da Mancinelli in C1, sempre titolare tra Castel di Sangro, Teramo e Cavese. Con la maglia degli aquilottI campani, sotto la guida di Sasà Campilongo campani, ha vinto la C2 nel 2006 trionfando nel girone B. Un altro giocatore che ha sposato il progetto Potenza senza tentennamenti e che si troverà ad essere un punto fermo sia in caso di Seconda Divisione che di ripescaggio nella serie superiore, che ben conosce. La candidatura di Mancinelli nelle ultime ore ha superato quelle di Zappino e Marconato, il primo pallino di Capuano, il secondo assai gradito al patron. Ma il parere favorevole su Mancinelli è stato di entrambi, considerato il valore fuori discussione del portiere e la possibilità di chiudere il cerchio della trattativa in tempi rapidi per spostare l’attenzione su altri obiettivi. Il Potenza evidentemente cerca in questo momento quei giocatori che non pongono problemi di categoria, dando fiducia ai progetti della società anche in caso di mancato ritorno in quella Prima Divisione che non appare più soltanto un miraggio lontano, viste le notizie in arrivo da altre sedi. Blindata la porta, l’obiettivo diventa chiudere in settimana per almeno uno dei due difensori necessari al completamento del terzetto titolare, che vede per il momento la maglia di mezzo destro sulle spalle di Agatino Chiavaro. Il cda del Foggia, terminato ieri in tarda serata, ha sancito un sostanziale ridimensionamento dei programmi che potrebbe mettere in lista cessione molti elementi che hanno perso la semifinale play off contro il Benevento. Come perno centrale il Potenza punta forte su Gianluca Zanetti, contrattualizzato con i rossoneri pugliesi fino al 2010 ma a questo punto tutt’altro che incedibile. L’alternativa

Roberto Mancinelli

principale è Sgarra, con Taccola (ex Paganese) che sembra un nome d’attualità solo in caso di permanenza in Seconda. Resta in piedi invece il ballottaggio tra Ghomsi e Langella per la casella difensiva di sinistra: entrambi i giocatori nei primi contatti hanno sollevato qualche perplessità di fronte all’ipotesi della vecchia C2, ma potrebbero giungere a più miti consigli. Capuano li conosce bene entrambi, Ghomsi per averlo allenato a Castellammare, Langella per amicizie comuni nell’ambiente salernitano visto che l’ex capitano dell’Ancona risiede a Nocera Inferiore. “Ho parlato con il mister e il presidente ha contattato il mio procuratore - ci ha spiegato Langella - so che il Potenza vuole fare le cose per bene visto che ha preso i miei amici Frezza e Aquino, vengo da un’annata sfortunata in B e sicuramente preferirei calcare i campi di Prima Divisione, ma nulla è precluso di fronte ad un progetto serio, ne parleremo nei prossimi giorni”. La sensazione è che Capuano spingerà le attenzioni del patron su Langella solo nel momento in cui Antonio Ghomsi - che il 10 rientra in Italia - dovesse cedere alle lusinghe del Mechelen (meglio noto col nome francese Malines), squadra della serie B belga. La notizia della firma da parte del giocatore camerunense con la società fiamminga era stata diffusa da alcuni siti campani, ma è stata smentita dalla viva voce dell’ex avellinese, a telefo-

no con Capuano. Ghomsi è la prima scelta per una questione d’età (25 anni contro 34 di Langella) e quindi di integrità fisica. IN USCITAPerugia e Taranto sono sulle tracce di Vincenzino Sarno, che Postiglione ritiene tutt’altro che incedibile di fronte ad una buona offerta economica. Il neo tecnico degli ionici Piero Braglia ha allenato Sarno alla Sangiovannese e volentieri lo riporterebbe con sè. Il problema è che Braglia pare avere un ascendente particolare pure su Giorgio Corona, esploso alle sue dipendenze a Catanzaro tra il 2003 e il 2005. Giovedi il presidente Blasi incontrerà il procuratore Liberti, nel sogno di creare una coppia micidiale con Riccardo Innocenti. L’offerta sarebbe di 500mila euro spalmati in due anni. Ma il Potenza non molla e ci crede ancora, sperando che la prospettiva di un triennale a 35anni possa non lasciare indifferente il bomber dei sogni. Pietro Scognamiglio

UNIVERSIADI BELGRADO ‘09 Italia in semifinale UN gol di Ramaglia della Scafatese consente agli azzurri di battere 1-0 la Rep. Ceca e di andarsi a giocare il podio. Una bella soddisfazione per gli ex rossoblu Cuomo e Lolaico.

Il cuore oltre l’ostacolo

Domani allo Stabile Postiglione unirà il Potenza di allora a oggi

Grata di quello che mi ha dato

Ferri, tredicesimo anniversario

segue dalla prima

Oggi, nel dolore condiviso con mia madre, la sua sposa per quasi sessanta anni, con mio fratello e con i nostri cari non c'è pace, ancora, ma si affaccia la dolcezza dei ricordi di una bellissima vita insieme. Salvatore Lasorella, l'Avvocato, Totore per tutti, aveva un dono: chiunque l'incontrasse rimaneva colpito dalla sua empatia, istintiva. Se lo conoscevi meglio ne apprezzavi la forza d'animo, la lealtà, il rigore, comunque mitigato da un sorriso irresistibile e da una sapida ironia. Come figlia, sono grata di quello che mi ha dato. Ho imparato a rispettare gli altri e conquistare ogni traguardo con l'impegno dell'onestà. Per lui, bisognava fare meglio, buttare il cuore oltre l'ostacolo, resistere. Era uno sportivo nell'anima. E la sua gioia, in un carattere vivace, era anche quella del dare. Il valore della solidarietà è passato dalle sue mani affusolate, sempre aperte. Con Totore, se ne va l'ultimo dei fratelli Lasorella - erano sette più Concetta - un'intera generazione che passa il testimone. Una bella squadra. Carmen Lasorella

POTENZA - C’è attesa per l’evento in programma domani, ore 17,30, nel Ridotto del Teatro “F. Stabile”, organizzato dal Potenza presieduto da Giuseppe Postiglione per celebrare il 13esimo anniversario della scomparsa del Dr. Nino Ferri (Potenza, 24 giugno 1924/3 luglio 1996), personalità di spicco nel contesto storico della città, ricordato, soprattutto, come Presidente del Potenzamiracolo nel campionato di calcio di serie “B”(19631968), per il quale sembra vicina l’intitolazione di un significativo simbolo in un sito della città da parte del Comune. . Un appuntamento atteso, non casuale, che unisce passato e presente (rappresentato dal giovane presidente del Potenza di oggi, Giuseppe Postiglione), per rilanciare la figura del mitico Nino, artefice, con un ristretto gruppo di amici, dell’escalation del Potenza.-miracolo, che prendeva tanti gol, segnandone, alla fine, sempre uno in più dell’avversario. La manifestazione in onore di Nino Ferri, fortemente voluta dalla presidenza del Potenza, costituirà, anche, un virtuale momento di confronto fra la civica amministrazione comunale ed il comitato promotore per l’intitolazione di una Piazza, un segnale tangibile che ricordi i cinque irripetibili anni tra-

Potenza 1965: Nino Ferri durante una premiazione assieme a Carmine Ferri e signora

scorsi dal Potenza in serie “B”. Il comitato promotore (Pino Gentile, Nicola Ferri, Franco Vinci, Rocco Labella, Nicola Martinelli, Gerardo Bellettieri, Giuseppe Rita), che ha avanzato la sua proposta al comune di Potenza nel luglio 2008, conta ora nel suo accoglimento. L’appuntamento di mercoledì 8 luglio è aperto alla cittadinanza. Interverranno le massime autorità civili e militari, esponenti del movimento sportivo, tifosi, oltre ai

presidenti, dirigenti e calciatori di ieri e di oggi. Nel corso del semplice ma significativo evento, il presidente Postiglione consegnerà una targa ricordo alla famiglia Ferri, presenti la signora Leonora Tempesta, Laura e Nicola Ferri, rispettivamente, moglie e figli di Nino Ferri. INTERVENTI: Vito Santarsierro, Sindaco di Potenza, Giuseppe Postiglione, Presidente Potenza Sport Club, Nicola Ferri. Coordina Pino Gentile, giornalista. p.g.

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Sport 47

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Incontro il 24-25-26 luglio sul mare. Si discuterà anche del no alla tessera del tifoso

Ultrà da tutta Italia a Rossano Raduno promosso dai fan cosentini. Adesioni da Germania e Spagna di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Ultrà da tutta Italia, con adesioni da molte squadre, sicuramente da Venezia, Bergamo, Taranto, Potenza, Livorno, Genoa, Shalke 04 e pare addirittura da San Paolo in Brasile, si ritroveranno per tre giorni per guardarsi in faccia e conoscersi e discutere delle tematiche dell’antirazzismo. Non secondario il no alla tessera del tifoso, predisposta dal calcio italiano per fidelizzare i loro tifosi. L’appuntamento è in contrada Fossa a Rossano in provincia di Cosenza (24-25-26 luglio) per un campeggio sul mare che ospiterà il “1° Raduno antirazzista” e contro la "tessera del tifoso", promosso dai supporter del Cosenza 1914. Non è nuova a simili iniziative la tifoseria cosentina delle due curve visti i raduni di Tortora e Fuscaldo andati in scena nel 1985 e nel 1986 che ruppero consuetudini e lanciarono un segnale in controtendenza. Appuntamento vero e proprio aperto alle "tifoserie ribelli" e quelle più accreditate nel panorama delle tendenze delle curve degli stadi italiani. Il programma che pubblichiamo integralmente si presenta fitto di appuntamenti con tanto di concerti rock, ristorazione e birreria, presentazioni di libri e dibattiti. Serate all’insegna della goliardia e dell’impegno, con i colori delle squadre di calcio e delle loro diverse appartenenze, colori diversi e tifo nell’anima. Giornate di intrattenimento con le programmate dance hall sulla spiaggia. Una giornata sarà dedicata alla proiezione di video documentari a dimostrazione delle ampie fette di creatività che albergano nelle curve italiane che hanno dato vita a iniziative di solidarietà di varia natura. Al centro della discussione la tematica dell'antirazzismo negli stadi, quella del businnes legato al sistema calcio e

IL PROGRAMMA

Tre lunghe giornate tra dibattiti, video e concerti in riva al mare QUESTO il programma dell’intera manifestazione, giorno per giorno. Venerdi 24 Luglio

Il manifesto del raduno degli ultrà che si svolgerà a Rossano nella terza decade di luglio

le nuove regolamentazioni previste con la tessera del tifoso contestata dai fan. Molte adesioni sono arrivate dalle curve vicine alle simbologie di sinistra. «La volontà di provare ad organizzare un “raduno antirazzista delle tifoserie ribelli” - si legge sul sito che promuove l’iniziativa - nasce essenzialmente dalla consapevolezza di trovarsi in un momento storico molto particolare per il movimento ultras e in generale per tutte quelle realtà che vivono una socialità “altra”, basata sul confronto, sull'aggregazione sullo “scontro” dialettico e sul conflitto sociale. Noi siamo ultras, né tifosi né tanto meno dei criminali vogliono far credere a tutti i costi…e la nostra passione non si tessera!». Gli ultrà promotori dell’iniziativa puntualizzano quanto segue: «Il progetto di trasformare i nostri stadi in una specie di grandi centri commerciali rientra

perfettamente in questa logica e purtroppo diventa sempre di piu una realtà tangibile, visibile agli occhi di tutti, non sono solo delle supposizioni! Dobbiamo resistere…dobbiamo farlo con intelligenza e capacità tattica». Questi gli slogan e il credo della parte pensante delle curve cosentine che sono da oltre un ventennio in contatto con altre tifoserie che la pensano in maniera simile. Opposizione decisa alla tessera del tifoso promossa dal calcio italiano. Sentite cosa ne pensa Lorenzo Contucci, avvocato di molti ultrà ed esperto del pacchetto antiviolenza. «È l'anticamera della carta sui diritti civili, un provvedimento da Ventennio». La tessera del tifoso, voluta dal ministro Amato (subito dopo la morte a Catania del commissario Raciti) e messa in pratica adesso da Maroni, si presenta come uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio per

contrastare gli episodi di violenza. «Non sono contrario di per sé alla tessera - spiega Contucci - perché è corretto che una proprietà adotti una fidelizzazione coi propri supporter e cerchi di invogliare il proprio cliente con un rapporto di natura premiale. Il problema sono i criteri con cui viene distribuita la tessera. Vieta l'emissione o la vendita per qualsiasi persona sottoposta a daspo o che è stata condannata, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive». Quindi se uno, sbagliando, fa una bravata da giovane poi per tutta la sua vita non potrà più entrare negli stadi. I supporter delle curve non ci stanno. E a Rossano in campo scenderanno proprio loro e non solo metaforicamente. E’ in programma un goliardico torneo di calcetto tra le squadre delle curve.

Oggi a Melfi il premio Mancinelli all’ex reggino Nevio Orlandi Sarà Melfi questa volta ad ospitare la quarta edizione del premio Alfredo Mancinelli, indimenticato tecnico, scomparso prematuramente quattro anni fa. Appuntamento per questa sera alle ore 18, presso la sala consiliare del palazzo di città. Premi importanti. Dopo Gigi De Canio, attuale tecnico del Lecce, e materano doc, vincitore della prima edizione, dopo Pasquale Marino, tecnico dell'Udinese, e Silvio Baldini ex Empoli, il premio di questa edizione va a Nevio Orlandi, ultimo allenatore della Reggina ed ex trainer del Potenza. Un riconoscimento che oltre ad elogiare le doti tecniche, intende valorizzare anche il lato umano dei premiati, che negli orientamenti degli organizzatori, associazione De Nicola e associazione allenatori lucani, è una sorta di ricordo di una figura assai significativa e di valore, come appunto quella di Mancinelli. Dopo due stagioni a Tito, città natale di Mancinelli, inizia

A sinistra Nevio Orlandi ex Potenza e l’anno scorso in forza alla Reggina con la quale è retrocesso in serie B

con Melfi un giro itinerante che intende toccare negli anni diverse città lucane, proprio per diventarne un patrimonio dell'intera rRegione. Questo il senso della conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione del Sindaco di Melfi Ernesto Navazio, del presidente degli allenatori lucani, Gerardo Passarella e del presidente dell'associazione De Nicola, De Bona. Nel contesto

della manifestazione previsti riconoscimenti ai vincitori dei campionati regionali, con la panchina d'oro, e popi premi alla carriera o a chi nel corso degli anni è stato meritevole di attenzione, attraverso la sua opera svolta nel mondo del calcio. Nel corso della serata sarà premiato anche il giornalista di Rai Sport Enrico Varriale, contraddistintosi nella sua professione per le sue

capacità. Il premio Alfredo Mancinelli è un riconoscimento che ha acquisito una rilevanza nazionale nel corso degli anni, e si pone l'obiettivo di crescere in maniera sempre maggiore. Questa anche la ragione di aprirsi al territorio cercando di istituzionalizzare il premio che comunque ha già ricevuto ampi attestati di apprezzamento. Emilio Fidanzio

Ore 10.30: Presentazione del Torneo Antirazzista Ore 11.00/12.30: Fasi iniziali Del Torneo Ore 13.30: Pranzo convenzionato al Camping Ore 17.00/19.00: Fasi iniziali Torneo Ore 17.30/19.00: Presentazione libri: “Racconti” di Pierino Ammirante “Stellose Creazioni” di Salvatore Iaccino “Uccello” Ore 19.30: Aperitivo tipico locale e dibattito sulla controcultura ultras: “Repressione, razzismo, business: quale futuro per l’ultras ribelle?” Ore 21.30: Cena sociale autoprodotta (grigliata tipica locale mare e monti) Ore 22.30: Cineforum Antirazzista (“A Est di Bucarest”+”Nazirock”) …A seguire Dance Hall libera Ore 01.30: Falo’ ribelle sulla spiaggia “Aspettando l’alba…Il sol dell'avvenir” Sabato 25 Luglio Ore 10.30/12.30: Torneo antirazzista Ore 13.30: Pranzo convenzionato al camping Ore 17.00/19.00: Torneo antirazzista Ore 18.00/19.00: Presentazione libro: “Gli Ultras: i ribelli del calcio” di Andrea Ferreri Ore 19.00: Proiezioni video autoprodotti dagli ultras Cosenza Ore 19.30: Aperitivo tipico locale e dibattito sulla controcultura ultras: “Tessera del tifoso: no! Grazie ma siamo ultras!” Ore 21.30: Cena sociale autoprodotta (grigliata tipica locale mare e monti) Ore 22.30: Concerto Punk Oi! Banditi (Oi! Against Racism from Veneziamestre) A seguire serata Ska Punk Rocksteady Con stile e umiltà dedicata a Pier Ore 01.30: Falò ribelle sulla spiaggia “Aspettando l’alba…Il sol dell’avvenir” Domenica 26 Luglio Ore 11.30/12.30: Fasi finali Torneo antirazzista Ore 13.30: Pranzo convenzionato al Camping Ore 17.00: Finale e premiazione Torneo antirazzista Ore 18.00: Presentazione libro: “Guida alla sopravvivenza in Calabria” di Francesco Cirillo Ore 19.30: Aperitivo e Dibattito conclusivo “ No fax! No tessera del tifoso! ...Come può nascere la rete degli ultras ribelli non omologati?, Ore 21.30: Cena sociale autoprodotta Ore 22.30: Raggae Live Night Ser K: Acustica della Libertà 2xl: Hip Hop-Reggae dal Profondo Sud Manlio: Ragga Free Style From Kalafrica Concerto di Fido Guido: Raggae da Taranto Ore 02.00: Aspettando l'alba sulla spiaggia falò finale degli Ultras Ribelli “In ogni caso nessun rimorso!”

L’ALTRO APPUNTAMENTO Nei giorni scorsi un confronto si è tenuto a Latina NEI GIORNI scorsi a Latina si è tenuto un altro raduno di tifoserie. Si è parlato anche in questo caso della tessera dal tifoso. Titolo dell’iniziativa: “Ultras liberi di esserlo!” Il problema è stato analizzato da un’angolatura diversa rispetto a quella che invece verrà presa come spunto nel raduno che si terrà a luglio a Rossano. Sono parte di quegli ultrà che di solito seguono la nazionale in trasferta. Nel corso della manifestazione, tenutasi nella mattinata del 28 giugno scorso, si è proceduto ad un confronto sviluppatosi mediante dibattiti ai quali hanno partecipato personalità qualificate. Nel corso dell’incontro è stato anche presentato un libro su Gabriele Sandri.

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48 Sport


Seconda divisione Il probabile tecnico dei gialloverdi incontrerà i vertici societari

A Melfi è il giorno di Paolo Rodolfi E' previsto oggi l'arrivo a Melfi di Paolo Rodolfi, il tecnico parmense che quasi sicuramente allenerà la compagine gialloverde la prossima stagione. Il quasi è d'obbligo in assenza di notizie ufficiali che giungano da via Attilio di Napoli, ma è chiaro che se Rodolfi arriva in Basilicata non lo fa certo per una visita di piacere. C'è da raggiungere una intesa con il club del presidente Maglione, dopo che i due, come da noi anticipato, avevano avviato una trattativa che ora appare in via di definizione. Rodolfi piace al Melfi che ha intenzione di affidargli la guida tecnica e soprattutto la responsabilità di portare avanti il nuovo pro-

getto calcistico, intriso di valorizzazione giovanile e giovani calciatori da far crescere e maturare. Rodolfi è uno che di giovani se ne intende, avendo svolto gran parte della sua carriera nelle squadre Primavera di Parma in particolare, ma anche nel Verona, sponda Hellas, sempre con Prandelli esempio da seguire. Inoltre, annovera esperienze importanti di categoria, soprattutto con la Nuorese, quando sfiorò i play-off dopo aver preso la squadra in piena zona retrocessione. Si tratta di una scommessa sostanzialmente, una via imprescindibile per Melfi, che resta piccola realtà costretta ad inge-

gnarsi per tenere testa a compagini blasonate dal bacino di utenza notevolmente superiore a quella federiciana. Ma d'altronde non è certo la prima volta che il Melfi decide di seguire la linea verde, una soluzione che in passato ha fornito ampie soddisfazioni. Oltre alla competenza profonda di Rodolfi, il Melfi potrà contare poi su rilevanti aiuti che potrebbero giungere da Bifulco, conoscitore indiscusso di settore giovanile. Lavorando con la Roma, Bifulco si è professato disponibile nel dirottare in Basilicata calciatori che facciano al caso del Melfi, nel contesto di un ambiente in cui i prodotti provenienti

dal vivaio, trovano una situazione ideale per crescere nel migliore dei modi, esprimendo e valorizzando al massimo le proprie potenzialità. Se Rodolfi e la dirigenza gialloverde troveranno l'accordo, come sembra, la costruzione del nuovo organico, può finalmente avviarsi. Non sarà un lavoro semplice. C'è da formare una rosa completa in meno di 15 giorni, in considerazione che per sabato 18, il 19 al massimo, è previsto il raduno. Il ritiro pre - campionato si farà a Melfi, in sede, lavorando al Valerio e nei boschi adiacenti della zona. La squadra alloggerà pres-

Paolo Rodolfi

so una struttura del circondario, a Barile, e non avrà certo problemi logistici negli spostamenti. Una scelta approntata all'insegna del risparmio ma che non intacca la possibilità di poter lavorare adeguatamente, visto che il Vulture non ha

nulla da invidiare a posti solitamente scelti per il ritiro estivo. Una scelta che consentirà anche ai tifosi di poter stare vicino alla squadra e far sentire positivamente la loro presenza. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

D Si tratta di un centrocampista. Iniziate le visite mediche, Dimatera a Vasto?

Matera pesca all’estero Ingaggiato un under del 1991 proveniente dal Sudafrica Matera pesca all’estero. Un centrocampista under del 1991 è il primo giovane di categoria per il Matera di Pino Giusto. «Al momento non possiamo rivelare ancora il nome-afferma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso- ma lo faremo nelle prossime ore e soprattutto dopo la visita medica e la firma». Non è confermato ufficialmente, ma da radio tifo arriva la certezza che sia un giocatore di colore. Quindi di nazionalità africana o al massimo di qualche colonia francese. Sul giocatore scommette il tecnico Pino Giusto che è la miccia per tutti i contratti del Matera. Stavolta non si tratta di un barese, ma c’è da scommettere che il ragazzo garantisce le potenzialità che al Matera servono a centrocampo. Un cambio non da poco l’arrivo del 1991 a centrocampo a meno che questo ragazzo non si adatti a giocare anche da esterno. Vedremo quando sarà presentato ufficialmente, perchè sono importanti i seniores ma lo sono molto di più gli under e chi ha quelli buoni potrà dire la propria in campionato. In effetti, il parco under del Matera aveva la lacuna dei 1991. A parte il giovane centrocampista Angelo Cerabona e i difen-

Pino Giusto con la dirigenza del Matera

sori Martemucci e Cifarellivisti all’opera alla coppa Scirea, c’è il solo Donnadio del 1992 a centrocampo. Quindi, potrebbe essere una notizia rilevante quella dell’under a fianco del giocatore esperto a centrocampo. A proposito del quale c’è da registrare uno slittamento in merito alla chiusura della trattativa che si doveva chiudere ieri e invece c’è da attendere fino a domani. Quindi, il centrocampista di qualità che dovrebbe far fare il salto definitivo in alto alla squadra tarda ad

arrivare. Nulla di preoccupante, ma è chiaro che a questo punto il Matera si sta guardando intorno. «O si fa domani o tutto salta. Non c’è più tempo di attendere. Le trattative lunghe non sono il nostro forteconclude Fragasso- e Matera non può essere tenuta appesa alle incertezze. Noi abbiamo le idee chiare e vogliamo concludere questa trattativa entro domani, sia nel bene che nel male». Come dire, inutile rinviare. Dentro o fuori. I nomi? Sono sempre i soliti, tra cui c’è

Daleno ma non solo. Infatti Ottobre ex Andria e lo stesso Cazzarò non sono certo giocatori che non farebbero al caso del Matera, come pure De Santis sempre dell’Andria. Il nome nuovo che è emerso è quello di Luca Minopoli centrocampista del 1979 in forza al Monopoli, ma anche Leonardo Menga barese del 1979 in forza la passata stagione alla Liberty Bari. Il primo sarebbe un gran lusso, mentre il secondo sembra tanto la soluzione di scorta. Insomma, le situazioni si vanno delineando ma non certo in senso negativo. Chiaramente c’è da avere pazienza e la piazza invece vorrebbe tutto e subito, ma la politica della società è cambiata e non si sprecano energie dopo una stagione caratterizzata da vari errori. Intanto ieri sono iniziate le visite mediche in sede, effettuate dal dottor Tommaso Calemma. Oggi si continua e verranno perfezionati gli ingaggi con il cosiddetto nero su bianco, anche se nella vita la parola vale più di una firma ed i calciatori che hanno stretto la mano al presidente Tommaso Perniola sono prima uomini o poi atleti. Sui siti internet di Vasto, Antonio Dimatera viene dato come acquisto certo. Renato Carpentieri

Il mercato dei gialloble comincia a tingersi dei colori dei giocatori di categoria

Pisticci insegue Infantino e Malagnino MANCANO circa dieci giorni all'inizio della preparazione atletica e per il Pisticci i margini di tempo entro cui operare per dare corpo alla campagna acquisti si riducono sempre più. I prossimi giorni, per questo motivo, risultano di fondamentale importanza al fine di chiudere quelle operazioni di mercato necessarie ad allestire una rosa completa dal punto di vista numerico e, si spera, anche capace di non sfigurare in una categoria che, salvo alcune eccezioni storiche, le squadre del comprensorio jonico non sono abituate ad affrontare. La dirigenza del Pisticci, finora, ha incassato l'ok di un manipoli di under (e non poteva essere altrimenti visto l'obbligo di schierarne cinque obbligatoriamente in campo), di alcuni giocatori cardine nella passata stagione di Eccellenza e del solo Lupacchio, unica novità presentata finora (se si fa eccezione, appunto, per gli under). La priorità, pertanto, è quella di portare nella rosa a disposizione di Valente al-

Saveriano Infantino

meno due pedine che valgano la categoria e possano essere punti di riferimento in campo per l'intero organico, al quale sicuramente mancano ancora giocatori di esperienza. In tal senso i tentativi della Pol. C.S. Pisticci vanno nella direzione di ingaggiare il centrocampista Rocco Malagnino,

l'anno scorso al Matera, e l'attaccante Saveriano Infantino 1986, l'anno scorso al Bitonto. Entrambi i calciatori sono lucani ed hanno accumulato esperienza in serie D. Rocco Malagino è nato a Venosa nel 1982, ha iniziato con la Vultur Rionero, poi è passato al Venosa, al Genzano ed al Matera. Saveriano Infantino è di Tolve ed ha giocato a Matera, Francavilla sul Sinni, Campobello (Palermo), Genzano e Bitonto. Due calciatori, insomma, che l'anno scorso hanno giocato con buoni risultati in serie D e che hanno le credenziali giuste per rinforzare l'organico del Pisticci. Al momento è in atto una trattativa, nei prossimi giorni si saprà se è andata in porto. Altrimenti i gialloble dovranno guardare ad altri obiettivi, ma in ogni caso far presto al fine di non ritrovarsi nelle condizioni di iniziare la preparazione atletica a ranghi troppo ridotti. Roberto D’Alessandro

Portiere, mediano e difensore

Il Francavilla cerca tre pedine

Nicolino Nicolao

FRANCAVILLA - Un portiere, un difensore e un centrocampista. Sono queste le necessità della F.C. Francavilla, che in pieno clima calciomercato, ha pronta la lista della spesa. I dirigenti rossoblu, sono a lavoro per cercare di piazzare già nei prossimi giorni, qualche nome da consegnare al tecnico serbo Lazic. La politica dei giovani è di attualità in casa sinnica, ma di certo bisogna affiancarli anche qualche nome di esperienza e di qualità. Con i soli Del Prete, Gioia, Di Senso e forse Zagaria, la squadra non è completa. Ed ecco che allora servono almeno un paio di nomi di esperienza. Per gli under, ancora da decidere la posizione dei terzini Milella e Nicolao, richiesti da club di seconda e prima divisione. Per loro, bisogna aspettare ancora qualche giorno per saperne di più. Sul fronte dei giovani giocatori visionati e che potrebbero arrivare alla corte di Lazic, da segnalare i vari Ferrara, Grisi e Macchioni, ragazzi visionati negli stage della settimana scorsa. Si spera, che qualcuno di questi giovani possa essere già a lavoro nel ritiro di

Fardella, in programma verso il venti di Luglio. Quindi, ancora una volta la società del patron Franco Cupparo, fresco di nomina nel direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, si vede impegnata per il quinto anno consecutivo in un campionato molto impegnativo. Il confermato tecnico Ranko Lazic, sta lavorando a stretto contatto con il dsNicola Nicolao e il dg Antonio L'Amico, per piazzare le prime pedine nello scacchiere della squadra che dovrà difendere la serie D per il quinto anno di fila. Nel frattempo, il centrocampista Fabio Pioggia, fermo ai box dopo l'operazione alla caviglia, cercherà di recuperare quando prima, la forma migliore, visto che ora è a letto con la caviglia ingessata e per fine mese dovrà recarsi nuovamente a Roma per un controllo, per poi cominciare la riabilitazione. I tempi di recupero non sono ancora certi, ma si spera di vederlo in campo quanto prima. Naturalmente, nella cittadina in riva al Sinni, l'attesa è tanta per cercare di sapere come sarà il nuovo Francavilla, targato 20092010. Claudio Sole

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Sport 49

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Basket A Dil. Sul fronte mercato ballano i nomi di Parente, Caroldi e Prandin

Levoni, poker di conferme Dopo Rato, Ruggeri e Grasso arriva il rinnovo anche di Vetrone LA QUARTA conferma è giunta puntuale nel pomeriggio di ieri. La Levoni Potenza ha comunicato di aver raggiunto l'accordo con Luca Vetrone, che vestirà la canotta bianconera nella stagione 2009/2010. Vetrone, ala di un metro e novantasette centimetri è nato a Torino il 6 giugno 1987 ed è quindi tesserabile come under. La società potentina ha fortemente voluto la sua conferma che arriva al termine di una stagione sfortunata, nella quale, anche a causa di numerosi infortuni il giocatore non ha potuto mettere in mostra tutte le doti e le potenzialità. L'ingaggio di Vetrone è il quinto tassello in ordine di tempo posto dalla Levoni nella costruzione del nuovo roster dopo le conferme d Sebastiano Grasso, Antonino Rato, Massimo Ruggeri e l'annuncio giunto al termine della scorsa settimana di Stefano Maioli. La scelta di confermare Luca Vetrone nel roster che prenderà parte al campionato 2009/2010 di serie A Dilettanti è stata motivata dal presidente Francesco Petrullo e dal coach Antonio Paternoster. Francesco Petrullo ha di-

Basket Impazza il toto-allenatore

Corporelle in B al 99 percento Luca Vetrone è stato riconfermato. La Levoni sta trattando Roberto Prandin e Mattia Caroldi

chiarato quanto segue: “Abbiamo deciso d puntare su Vetrone perché confidiamo nelle sue capacità e vogliamo dare una seconda possibilità ad un giocatore che nella stagione appena conclusa si è distinto per le sue qualità professionali, allenandosi con impegno e serietà. Siamo convinti che Luca nel corso della prossima stagione sarà la vera sorpresa del campionato”. Antonio Paternoster, coach della Levoni Potenza ha rimarcato: “Luca Vetrone potrà essere un giocatore molto utile nel tipo di gioco che

ho in mente. Si tratta di un'ala dai grandi mezzi fisici, ma capace di far bene anche dalla distanza. L'atleta, poi è motivatissimo e desideroso di riscattare una stagione sfortunata. Punto molto su di lui, sulle sue qualità e la voglia di riscatto”. Archiviata la pratica Vetrone ora la società punta a chiudere la trattativa per il play. I nomi che circolano con insistenza sono quelli di Davide Parente, Mattia Caroldi, ex Banca Nuova Trapani e di Roberto Prandin, che ha militato a Soresina in Legadue nel

corso della prima parte del campionato, successivamente a Fidenza dove ha giocato con Stefano Maioli, attualmente è impegnato nelle Universiadi a Belgrado, sotto la guida tecnica di Giovanni Benedetto. A Fidenza ha segnato dodici punti a partita dando un grande contributo alla squadra. Nelle prossime ore ne sapremo di più. Al momento la società ha completato metà del mosaico tecnico a disposizione di Antonio Paternoster. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Pesca Sportiva In trenta per la gara organizzata dalla “Alto Bradano”

A Pietragalla Michele Giacomino mette tutti gli avversari alle sue spalle PIETRAGALLA - Erano oltre una trentina, provenienti da Pietragalla, Potenza, Avigliano e Melfi, i partecipanti alla gara di pesca organizzata dall'associazione Pesca Sportiva Alto Bradano di Pietragalla, affiliata alla federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee, la cui sede sociale è ubicata in Via Municipio, 8 in Pietragalla, svoltasi nella giornata di domenica 5 luglio. Si è trattato di una gara sociale di pesca denominata "trota al lago". In questa occasione il campo idrico di gara è stato ubicato presso il "laghetto pesca live" che si trova a pochissimi chilometri da Avigliano, ai piedi del monte Carmine. La gara si è svolta dalle ore 7 alle ore 11 ma il ra-

duno presso il campo di gara è stato fissato per le ore 6 durante il quale si è effettuato il sorteggio delle postazioni nell'ambito delle quali ogni concorrente ha espletato la propria gara. Dopo una competizione avvincente la vittoria se le aggiudicata il pietragallese Michele Giacomino il quale, davvero sul filo di lana, ha vinto la gara. Ha pescato ben 23 trote mentre il secondo ed il terzo classificato hanno rispettivamente pescato 22 e 21 trote. In pratica fino all'ultimo minuto la classifica finale non era ancora decisa. Apprezzabile anche la presenza del pubblico posizionatosi intorno alla struttura idrica che ha assistito con

interesse e curiosità allo svolgimento della gara, evidenziando una volta in più dell'attrazione che questa disciplina manifesta verso la gente, sia adulti che giovani e giovanissimi, che si avvicina ad essa in maniera sempre più numerosa. Al termine della gara la manifestazione sportiva ha lasciato spazio alla premiazione dei concorrenti mentre successivamente si è proseguito con un momento di incontro conviviale, in quanto l'associazione ha organizzato un pranzo a base di grigliata di pesce, che ha chiuso la giornata in maniera amichevole e gioiosa. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

QUELLA odierna potrebbe essere la giornata clou per la Centre Corporelle Potenza nell'ambito del ripescaggio in serie B Dilettanti. Alle ore 12, infatti, scadono le iscrizioni al campionato di serie B Dilettanti. La società biancoceleste ha lavorato sotto traccia in questo intenso periodo per mettere a punto ogni dettaglio in vista di una nuova collocazione nella mappa cestistica nel corso della prossima stagione. In questo senso il patron della società lucana, Antonio Colangelo ha dichiarato: “Abbiamo il 99% di possibilità, nel corso delle ultime ore siamo stati al lavoro per concludere ogni dettaglio tecnico e organizzativo”. Qualora le cose dovessero andare per il verso giusto la società potentina avrebbe tutte le carte in regola per disputare la quarta serie nazionale. In questo senso il titolo sportivo di proprietà della Centre Corporelle sarebbe vacante, visto e considerato che nella prossima stagione, il campionato di serie C sarà considerato a titolo regionale dagli organi federali romani della Fip. Nel corso della prossima settimana verranno fornite ulteriori novità dalla dirigenza sul piano della programmazione tecnica e agonistica in vista della stagione 2009/2010. Il quadro della situazione non è ancora chiaro ma l'euforia del presidente Antonio Colangelo lascia intravedere ottime possibilità di ripescaggio. Nell'accordo strategico con la società del presidente Renzullo rientra la partnership con alcuni appassionati di basket melfitano, con in testa l'ex presidente gialloverde Giorgio Cassetta. Il sodalizio potentino ha confermato la sponsorizzazione con la Centre Corporelle che resterà al fianco della dirigenza biancocele-

Anche Miriello in lizza

ste anche nella prossima stagione. Intanto lo staff operativo lavora alacremente sul versante tecnico. Non sembra certa la riconferma alla guida della società di Dino De Angelis. Le indiscrezioni dell'ultim'ora parlano di diversi contatti con allenatori di rango. Su tutti l'ex Touch Down Bernalda, Giacomo Genovese, Marco Schiavi, per sette giorni alla guida tecnica della Mach 20 Potenza, tre anni fa, poi costretto a dover lasciare l'incarico per motivi personali, Alberto Brogialdi, ex coach del Ruvo di Puglia, Francesco Binetti, ex Olimpia Matera. Non sono escluse le piste che portano a Galetti o Miriello. Per quanto riguarda la scelta dei giocatori, resta confermata l'intenzione della società di mantenere l'intelaiatura della scorsa stagione, inserendo tre o quattro atleti capaci di fare la differenza in campo. Alle 12, ora notoriamente calda sul fronte climatico potrebbero emergere fatti nuovi per la Centre Corporelle Potenza f.menonna@luedi.it

Pesca Sportiva In archivio il diciottesimo trofeo Sarmento-Pollino

La vittoria va a Franco Martorano

TERRANOVA DI POLLINO - Domenica scorsa, con una giornata molto intensa ed indimenticabile per tutti coloro che vi hanno preso parte, si è conclusa la stagione agonistica della SarmentoPollino. L'inizio di buon mattino, con l'abituale gara di fine stagione, alla quale vi hanno preso parte trentasei concorrenti, conclusa la gara, si è passato alla festa, con il pranzo e successivamente la premiazione del trofeo sociale. La gara si è svolta sulle sponde del torrente Frida, in condizioni

splendide in questo periodo, mentre i festeggiamenti e la premiazione hanno avuto luogo in località Lago Duglia a Terranova. La gara odierna, è stata vinta meritatamente dalla squadra composta da: Pino Salerno, Dino Briamonte, Prospero Ciani e Antonio Siervo, quest'ultimo con ventiquattro catture ha centrato anche l'assoluto di giornata. La comitiva dei pescatori, si è poi spostata a Terranova dove i “cuochi” dell'Associazione, hanno preparato un

gustosissimo pranzo per oltre ottanta invitati, riuscendovi davvero in modo egregio. Fra una portata e l'altra, si è tenuta la premiazione del 18esimo trofeo Sarmento-Pollino, torneo, di pesca alla trota in torrente dedicato a Pino Riccardi. Il trofeo, viene disputato in cinque prove su differenti campi di gara, ognuno con caratteristiche diverse, sui fiumi Sarmento, Agri, Sinni e Frida. Ad aggiudicarsi l'edizione 2009, alla quale vi hanno preso parte quarantotto agonisti, è stato Fran-

co Martorano, il quale, con una grande costanza si è imposto sugli avversari dimostrando una notevole crescita a livello agonistico. Martorano, pur non eccedendo, ha saputo contenere i rivali sin dalla prima prova, il solo Antonio Rinaldi, giunto secondo a pari merito, e, sconfitto per i migliori piazzamenti di Martorano, è riuscito sino al termine dell'ultima prova a mantenere tutti con il fiato sospeso. Al terzo posto, ancora una volta Giovanni Castronuovo, che è riuscito a resistere solo

per le prime prove, poi, com'era gia accaduto nelle passate edizioni, è crollato. Al quarto posto Stefano Riccardi, una posizione che gli sta davvero stretta e che sottolinea l'annata negativa dell'agonista di Terranova. A vincere il campionato “Juniores” è stato ancora una volta Davide Gesualdi, davvero incontrastato in questa categoria. Mentre nella categoria “giovani promesse”, Giuseppe Riccardi ha avuto la meglio sul suo rivale Salvatore Martorano. «Imporsi in questo torneo,

ci spiega il presidente Riccardi, è molto difficile, soprattutto perché bisogna avere una costanza unica per cinque, difficili, gare, arrivare a vincere l'edizione di quest'anno poi, è stata una grande impresa visto che vi prendevano parte quasi cinquanta agonisti, davvero complimenti a Martorano per aver saputo gestire meglio degli altri le sue potenzialità». La sarmento-pollino, il 2009 compie diciotto anni dalla sua fondazione, quindi era d'obbligo festeggiare in maniera più considerevole degli altri anni e per l'occasione, la signora Mirella, ha preparato una meravigliosa torta degna del miglior compleanno. Oltre ai soci della Sarmento-Pollino, sono stati invitati alla giornata il “Team Riva” di Rivello, “l'A.P.S. Agri” di Villa D'Agri ed il gruppo di musica popolare “Suoni”. Stefano Riccardi sport@luedi.it

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50 Sport


Tennis Dopo mille intoppi e numerosi rinvii gli jonici battono il Garden

Il Policoro la spunta sull’Avigliano AVIGLIANO - Passerà probabilmente alla storia come l'incontro di tennis più lungo del mondo. Un po' come quel rigore più lungo del mondo raccontato da Osvaldo Soriano in “Pensare coi piedi”, uno dei libri che lo scrittore argentino ha dedicato al mondo del calcio. L'incontro di tennis più lungo del mondo è stato quello fra Tennis Garden Avigliano e Circolo Tennis Policoro, semifinale del tabellone che stabilirà la squadra promossa nel campionato di D1 del prossimo anno. A spuntarla gli ionici, dopo una serie infinita di rinvii imposti dalla pioggia, lo spostamento del confronto da Avigliano a Potenza per cercare di sviare il maltempo attraverso l'utilizzo di campi al coperto,

una maratona di ore costellate di emozioni e colpi di scena, il pareggio maturato nei quattro incontri canonici terminati a notte fonda, la decisione di andare a Policoro a giocare il doppio decisivo, un'altra lunghissima partita, anche stavolta conclusasi quando l'alba stava diventando vicinissima, nella notte fra venerdì e sabato. 3-2 per il Policoro il risultato finale, un successo che apre agli ionici (quest'anno bestia nera, evidentemente, dello sport aviglianese: anche nel calcio è stato il Policoro a sottrarre la chance playoff all'Avigliano) la porta della finale, avversario il Montalbano che aveva avuto la meglio nell'altra semifinale per 3-1 sul Circolo Vallenoce Lauria-Lagonegro.

Al Tennis Garden restano rimpianti e recriminazioni, ma anche la consapevolezza di aver giocato una ottima semifinale, arrendendosi non solo al valore della squadra avversaria, ma anche alla sfortuna, sotto forma di infortuni, di vesciche che si aprivano e rendevano impossibile anche soltanto il poggiare il piede a terra. Da qui il ritiro della coppia formata da Pasquale Salvatore e Angelo Summa nel terzo set della sfida decisiva, sul 32 per il duo ionico Caldararo-Mormando. Con gli aviglianesi che devono recitare il mea culpa per aver gettato al vento l'occasione di chiudere partita ed incontro nel secondo set: in vantaggio 42, dopo aver già vinto 7-5 la prima partita, con a disposi-

zione la palla del 5-2, la coppia aviglianese ha consentito a quella di Policoro di rientrare in partita, di vincere quattro giochi di fila e con essi (6-4) il secondo set, per poi avere la meglio alla distanza su quel che rimaneva dei due del Tennis Garden. E decisivo il doppio era stato già nella prima parte del confronto, quella giocata in settimana a Potenza. Ancora Caldararo e Mormando erano riusciti a ristabilire la parità imponendosi a Salvatore e Summa in un'altra sfida infinita, con gli ionici vincitori del primo set in un tie-break chiuso sul 10-8, gli aviglianesi che sembravano aver rovesciato l'inerzia dell'incontro con il netto 6-2 con cui avevano vinto la seconda partita, Cal-

dararo e Mormando bravi a non arrendersi e a vincere il set decisivo 6-3. Prima, il Tennis Garden si era portato in vantaggio grazie al successo (6-4, 6-3) del suo capitano Perone su Corbino; il Policoro che aveva impattato una prima volta con Mormando (6-3, 7-5 a Summa); gli aviglianesi tornati in vantaggio grazie al successo di Salvatore (6-2, 6-3) su Mormando. Ora, come

detto, per il Policoro si apre la strada per la finale contro il Montalbano; per il Tennis Garden c'è la chance dello spareggio contro una fra Moliterno e Lauria, quale lo stabilirà la Fit regionale dopo una serie di complicati calcoli per dirimere la parità con cui le due formazioni hanno chiuso il campionato in D1. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

Atletica Soddisfazione per l’accesso alla finalissima per la serie A1

Vizziello elogia la Scotellaro Il presidente: «Weekend da incorniciare. Questa è una grande squadra» MATERA - «Sono molto contento del comportamento dei miei atleti, sono state due giornate da incorniciare. Questa è una grande squadra». E' stato questo il commento a caldo del presidente della Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera, Emanuele Vizziello, al termine della due giorni, in cui il sodalizio di atletica leggera materano, sulla pista e pedane del campo di Acquaviva delle Fonti ha disputato la seconda fase interregionale del campionato di società assoluto. Un ringraziamento particolare va ai tecnici Antonio Elettrico, Antonio Ferro, Luciano Gai e Francesco Carlucci che hanno seguito da vicino tutti gli atleti che sono scesi in pista. Dopo la prima fase svoltasi nel mese di maggio a Bari, nella quale la Scotellaro aveva conseguito 19887 punti, i ragazzi del presidente Vizziello ce l'hanno messa tutta per migliorare i relativi punteggi ed alla fine hanno totalizzato 20578 punti ottenuti sommando 26 punteggi su 20 gare del programma tecnico. Ad Acquaviva la "Scotellaro'' è stata l'unica società maschile a rappresentare la Basilicata e, sulla base

L’esultanza dei ragazzi della Rocco Scotellaro Matera

dei punteggi conseguiti, ha superato nettamente la soglia dei 20.000 punti necessari per la disputa della finale A1 a Formia a fine settembre. Tra gli atleti che hanno ottenuto risultati di notevole prestigio, oltre novecento punti, in prima fila, Ruggiero D'Ascanio nei 10 km di marcia percorsi in 42'53''16, ottenuto dopo una condotta di gara da grande campione pur sfidando condizioni ambientali non proprio favorevoli

(temperatura ed umidità molto alta). Altro risultato di rilievo è stato il 52''85 dello junior Eusebio Haliti nei m 400 ostacoli, in una gara dominata sin dal primo metro. Tra gli altri risultati segnaliamo i miglioramenti ottenuti da: Acquasanta Francesco m 44.40 nel lancio del disco, le ottime performance di Gai Marco nei metri 400 con 49”74 e 22''36 nei m 200, Cancelliere Eustachio m 53,40 nel lancio del martello , Palmi-

sano Angelo m 14,55 nel salto triplo, Radi Fouad 9'51”29 nei m 3000 siepi, Volpe Michele m 11,98 nel peso da kg 7.260, i progressi di Giuseppe Dibenedetto nei m 5000 piani corsi in 15'11”02 e dell'esordiente allievo Alessandro Laurano in m 1,80 nel salto in alto. Al termine della due giorni il sogno si è trasformato in realtà; la Scotellaro, in attesa dell'ufficializzazione delle classifiche nazionali da parte della FIDAL di Roma, parteciperà alla finale A1 del Campionato in programma il 26 e 27 settembre a Formia. Ricordiamo che si tratta della seconda partecipazione alla finale A1 del Campionato dopo quella avvenuta nell'anno 2003. Si tratta di un risultato di prestigio conseguito da una Società, da oltre 46 sulla breccia, che anno dopo anno, pur se tra mille difficoltà, riesce ad attestarsi tra le migliori compagini italiana, orgoglio della città di Matera e della Basilicata tutta. Da evidenziare anche l'ottima performance della squadra sorella della Scotellaro, il Gruppo Sportivo Matera, che ha chiuso il campionato femminile conseguendo 13127 punti. sport@luedi.it

Atletica Tutto pronto per la kermesse organizzata dalla Correre Pollino

Trofeo dei Briganti, conto alla rovescia POLLINO - Il Quarto Trofeo dei Briganti del Pollino si terrà domenica 12 in merito al campionato regionale per società e categoria master di corsa in montagna. L'Associazione Sportiva Dilettantistica “Atletica CorrerePollino”, con la collaborazione del Comitato Regionale Fidal Basilicata, ha indetto e organizzato a San Severino Lucano, con il patrocinio della locale Amministrazione Comunale, il quarto Trofeo Dei Briganti del Pollino, campionato Regionale di società master di corsa in montagna di 12.7 chilometri. Domenica 12 luglio ritrovo dei concorrenti a San Severino Lucano in Piazza Marconi alle ore 8.30 per successiva partenza alle ore 9.45. Tempo massimo 2ore e 15minuti e sono ammessi alla gara tutti gli atleti appartenenti alle società affiliate alla F.I.D.A.L. nonché gli atleti tesserati con altre Federazioni sportive o Enti di promozione sportiva. Tutti i partecipanti, al termine della gara, al momento della riconsegna del pettora-

le, potranno ritirare un pacco gara contenente alcuni prodotti tipici locali del Parco nazionale del Pollino formato da biscotti, pasta fresca, vasetto prodotti sott'olio e cartolina, più un buono per partecipare al “Dolce-Party”. Il percorso è di 12.7 km di strada asfaltata, sterrato e sentieri immersi nel cuore

del Parco nazionale del Pollino. Si passa da una quota d'altitudine di circa 813 metri sul livello del mare ad una di circa 1202, per un dislivello totale di 389 metri sul livello del mare. Saranno premiate le 3 società più numerose, provenienti da fuori regione mentre per la classifica di categoria maschile, saranno premiati i primi 10 arrivati con buoni in valore e premi di vario genere a scalare e dall' 11° arrivato in poi saranno premiati i primi 3 classificati lucani e non appartenenti ad ogni categoria Fidal. Per la classifica femminile, saranno premiate le prime 10 arrivate con buoni valore o premi di vario genere. La prova è valida come “campionato regionale individuale di corsa in montagna”. Il primo Lucano di ciascuna categoria TM/Master si aggiudicherà il titolo di Campione Regionale Di Corsa In Montagna (di categoria) e verrà premiato con maglietta dedicata. Emilia Manco sport@luedi.it

Volley Uomini Preso il titolo dal Bari

Oggi la Medical ufficializza la B1

Il tecnico Draganov, sotto Crichigno

L'UFFICIALITA' arriverà solo oggi, ma appare ormai certo che lo scambio di titoli tra la Medical Center e il Club Atletico Bari Volley sia cosa fatta. La serie B1 arriva così a Potenza, proprio sul filo di lana rispetto al termine (del 7 luglio) stabilito dalla Federvolley per la compravendita dei diritti. E attraverso un'operazione che dovrebbe implicare un avvicendamento di campionati tra le due società, con la Virtus che riuscirà finalmente a coronare il sogno inseguito fin dalla sua fondazione, e il team pugliese (a un passo dai play-off per la A2 nello scorso torneo, ma annunciato già da qualche tempo in difficoltà economiche) che ripartirebbe al posto dei lucani dalla quarta serie nazionale. Fino a ieri sera però bocche cucite - forse per scara-

manzia, in attesa di definire gli ultimi dettagli - da parte dello staff dirigenziale rossoblù, che interpellato sulla conclusione della trattativa ha preferito non rilasciare dichiarazioni, riservandosi di comunicarne l'esito a giochi fatti. Anche se dubbi o sorprese, a questo punto, non dovrebbero proprio essercene: la Medical Center Potenza giocherà nella prossima stagione in B1, una categoria che ha dimostrato di meritarsi sul campo (con quello che ha fatto vedere in tutto l'arco dell'ultimo torneo e nello spareggio promozione con l'Anagni). E che avrebbe potuto raggiungere, liste di ripescaggio alla mano, anche solo pazientando qualche giorno in più. Luca Carlone sport@luedi.it

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Sport 51

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

Tour de France La terza tappa è stata vinta dal Mark Cavendish in volata

Cancellara ancora leader L’elvetico-lucano guadagna secondi su Contador e Armstrong LA GRANDE-MOTTE L’elvetico-lucano Fabian Cancellara resta in maglia gialla. Alla fine, il bis di Cavendish sul traguardo di La Grande-Motte che coincide con la 15esima vittoria stagionale del folletto dell’Isola di Man passa in secondo piano. Troppo facile vincere con un gruppo ristretto e perfino troppo facile battere un coriaceo avversario come Thor Hushovd, unico a poterlo fronteggiare. Così come passa in secondo piano che Fabian Cancellara rimane per il terzo giorno consecutivo in maglia gialla. La notizia del giorno è la conferma (se ci fossero stati dubbi) della «guerra» tra i capitani dell’Astana: da una parte Lance Armstrong, dall’altra Alberto Contador. Il texano ha oggi conquistato 41’’ sul compagno di squadra oltre che su tutti gli altri avversari, approfittando di un ventaglio a 30 km dalla conclusione che ha spezzato in due il gruppo favorendolo visto

che si trovava nel gruppo di testa. Lo strappo che ha confermato i problemi in casa Astana è stato quando Armstrong, a 15 km dalla conclusione, ha ordinato ai suoi due compagni in fuga con lui di aiutare il team Columbia (al completo in avanscoperta) a portare a termine il meglio possibile la fuga. La strada, completamente piatta verso La Grande-

Ciclismo Mountain Bike

Mileo terzo a Serrastretta POTENZA - Al primo “Trofeo MTB Dalida Serrastretta” a Serrastretta in provincia di Catanzaro, i lucani al via hanno messo in evidenza quanto di buono fatto in questa prima parte di stagione. Nell'ordine di arrivo assoluto, Nicola Mileo (Ciclo Team Valnoce) è riuscito a centrare la terza posizione conquistando così il gradino più basso del podio alle spalle del tandem siciliano Mirko Farnisi e Michele Riggi, entrambi in forza Team Open Hicker. Nicola Mileo, grazie a questa bellissima prestazione ha ottenuto anche la vittoria nella categoria amatoriale M1, visto che i due atleti che lo hanno preceduto sulla linea del traguardo appartengono alla categoria Elite. Ottima quinta piazza per lo Juniores Domenico Papaleo (Loco Bikers) che ha centrato anche la vittoria nella categoria di pertinenza, davanti al rivale di tante battaglie Alessandro Lopriore (Racs Ivpc F. De Santis). Al primo Trofeo Delida hanno preso il via atleti di categorie agonistiche come gli Juniores, gli Elite e tutte le categorie amatoriali. Terzo lucano a tagliare il traguardo nella generale, è stato proprio l'Elite Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce), dodicesimo nella generale e quarto tra gli Elite stessi. Il podio di questa categoria è stato completato da Francesco Guarini (Racs Ivpc F. De Santis) che si è piazzato alle spalle della coppia Farnisi-Riggi. Tra gli Juniores, alle spalle di Papaleo e Lopriore, a completare il podio classificandosi terzo è stato Alessandro Angeletti (Team Mtb San Pietro Vernotico). Tra gli M1, alle spalle del lucano Mileo si sono piazzati Andrea Tandurella (Body Art) e Luigi Sorare (Bicittanovaclub) rispettivamente secondo e terzo al traguardo.

Tra gli M2 si è, invece, imposto Francesco Salvo (Tirrenia Amantea) davanti a Nunzio Cascino (Body Art) e Carmelo Colosi (Bici Palmi). Nella categoria amatoriale M3 ha vinto Domenico Macri (Anastasio Barbarello) davanti ad Arturo Sofia (Pegasus Palmi) e Giuseppe Patti (Sporting Lamezia). Tra gli M4 la vittoria è andata ad Antonio Colacino (Tiriolo Free Bike) che ha preceduto Francesco Arcuri (ASD Ciclone) e Pasquale Mattiani (Bici Palmi). Vincitore tra gli M5 è stato Salvatore Conace (Team Sportissimo Lamezia) che ha tagliato la linea del traguardo davanti a Luigi Antonio Pedretti (S.C. Gli Arditi) e Aldo Valletta (Team Sportissimo Lamezia). Tra gli M6 si è imposto Angelo Mercuri, davanti al compagno di squadra al Team Sportissimo Lamezia Antonio Molinaro. Tra gli MJ ha vinto Paolo Molinari (Tirrenia - Amantea) mentre tra gli MT ha primeggiato Biagio Rachiele (I briganti delle serre) davanti ad Antonio Brando (Pianopoli Bike Team) e Christian Giuseppe Mussari (Tirrenia - Amantea). Rocco De Rosa sport@luedi.it

Motte sede d’arrivo di oggi, faceva presagire un finale di studio tra le squadre dei velocisti ed invece un forte vento laterale ha spezzato il gruppo in due tronconi appunto a 30 km dalla conclusione. Nel primo, tutta la Columbia di Cavendish con Cancellara, Armstrong ed i fidi Popovich e Zubeldia; dietro, invece, a rincorrere si sono trovati tutti gli altri, da Schlek a

ORDINE D’ARRIVO

CLASSIFICA GENERALE

1. Mark Cavendish in 5h01"24 2. Thor Hushovd s.t. 3. Cyril Lemoine s.t. 4. Samuel Dumoulin s.t. 5. Jerome Pineau s.t. 6. Fabian Cancellara s.t. 7. Fabian Wegmann s.t. 8. Fumiyuki Beppu s.t. 9. Maxime Bouet s.t. 10. Linus Gerdemann s.t. 32. Cadel Evans a 41’’ 35. Bradley Wiggins s.t. 48. Filippo Pozzato s.t. 49. Alberto Contador s.t. 52. Denis Menchov s.t.

1. Fabian Cancellara in 9h50'58’’ 2. Tony Martin a 33’’ 3. Lance Armstrong a 40’’ 4. Alberto Contador a 59’’ 5. Bradley Wiggins a 1'00’’ 6. Andreas Kloden a 1'03’’ 7. Linus Gerdemann s.t. 8. Cadel Evans a 1'04’’ 9. Maxime Monfort a 1'10’’ 10. Levi Leipheimer a 1'11’’ 11. Michael Rogers a 01'13’’ 14. Vincenzo Nibali a 01'18’’

Evans fino a Contador. Rogers, che con il compagno Kirchen nutre qualche interesse per la generale, ha impresso un grande ritmo una volta accortosi del vento ed il vantaggio dei fuggitivi è rimasto costante sui 30’’ sebbene dietro le squadre si siano organizzate per limare il gap ma senza riuscirvi. Armstrong, inizialmente a ruota, negli ultimi 15 km

ha dato il via ai suoi gregari di lusso di collaborare con il team Columbia per fare in modo che la fuga riuscisse a concludersi permettendo al texano così di conquistare secondi preziosi in classifica, sancendo così ufficialmente la rottura in casa con il compagno Contador. Prima dell’incandescente finale, la tappa era stata caratterizzata dalla fuga di quat-

tro corridori: i francesi Maxime Bouet della Agritubel e Dumoulin della Cofidis, quindi lo spagnolo Perez Moreno della Euskaltel-Euskasi e l’olandese De Kort della Skil-Shimano. Il loro massimo vantaggio ha superato i 12' e Bouet è stato a lungo maglia gialla virtuale. Domani la quarta tappa del Tour prevede la tradizionale cronometro a squadre, che si snoderà lungo 39 km su un circuito a Montpellier. Sarà una giornata che disegnerà ancora meglio la classifica e che, dopo la sfida a distanza, metterà di fronte alcune squadre di primissimo piano al termine di una gara ricca di saliscendi. L’Astana di Armstrong e Contador, la Saxo Bank di Cancellara, Schleck e Larsson, la Garmin Slipstream di Wiggins, Zabriskie, Millar e Vande Velde e la Silence-Lotto di Evans e Van Den Broeck saranno le squadre che quasi certamente si giocheranno la vittoria di tappa. sport@luedi.it

Chiusa la kermesse di monta western dell’Equituristica

Atella scende dalla sella ATELLA - Domenica scorsa si sono concluse a serata inoltrata le “gare western” svoltesi nell'ambito di “Equituristica 2009”, organizzata dall'associazione “Equiturismo Italia” presso l'agriturismo “Valle dei Cavalli” in contrada Piani di Carda della Valle di Vitalba del Comune di Atella. Manifestazione che, nonostante le condizioni climatiche non proprio ottimali, ha ottenuto un grosso successo di concorrenti e di visitatori, sia gli uni che gli altri, molto più numerosi rispetto all'edizione scorsa. Segno che la passione nel settore ippico sta crescendo anche in Basilicata. Nella giornata di sabato 4 luglio si sono svolte le gare inerenti la sesta tappa Sud Italia del campionato interregionale Fise di “Barrel Open” (corsa consistente nell'aggiramento di tre barili posti sull'arena tanto da formare un ideale triangolo) e di “Pole Bending Open” (corsa-slalom tra 5 paletti di due metri di altezza posizionati ad una distanza di metri 6,40), che hanno registrato la partecipazione di 67 binomi (cavaliere-cavallo). Entrambe le gare sono a tempo. Domenica 5 luglio con in palio 12 mila euro si sono invece svolte le gare di “Barrel Open” e di “”Barrell Youth” della terza tappa del campionato italiano Fise che ha visto la partecipazione di 86 binomi, tra cui campioni nazionali ed europei e quasi tutti i migliori binomi italiani, provenienti da tutte le regioni d'Italia, tra i quali il giovane Federico Bergamini e la campionessa americana con cittadinanza italiana Shannon Kerr. Sull'interessante ed importante appuntamento ippico positivi i giudizi espressi dai massimi esponenti nazionali del settore. Così Giuliano Bergamini, presidente nazionale Fise: «Già dallo scorso anno abbiamo trovato una ospitalità

CAMPIONATO NAZIONALE FISE BARREL OPEN 1 Div.: Shannon Kerr su Firewater in 15” 355 2 Div.: Adamo Giovanni su Living on request in 16” 017 3^ Div.: Romeo Antonino su Safarina Many Moon in 16” 418 4^ Div.: Pascale Tonino su Taris in 16” 869 5^ Div.: D'Arcangelo Piergiorgio su Play Station in 17” 372

BARREL YOUTH Ariete Carlo su Ellevi Susan Woa in 16” 102.

Un’immagine della manifestazione e sotto i vincitori

CAMPIONATO INTERREG. FISE POLE BENDING OPEN

1^ Div: Massimo Emilio su Crazy River in 21” 959; 2^ Div: Adamo Giovanni su Double bar peppy in 23” 036; 3^ Div: Votta Carmelo su Lux in 25” 710

BARREL OPEN

1^ Div: Bergamini Matteo su BB Slash J Bully in 16” 156; 2^ Div: Romeo Antonino su Liberty Missile in 16” 763; 3^ Div: Bergamini Matteo su Cinois Claim ta Fame in 17” 180; 4^ Div: Gnasso Mariano su The Snow Man Comet.

bellissima di gente gentile ed una organizzazione impeccabile. Quest'anno ancora meglio. Avevamo qualche dubbio per il tempo e invece è andata bene. Abbiamo avuta la presenza di un bel numero di partecipanti. Direi che la manifestazione a livello nazionale in Basilicata è un successo». Presidente ririene che questo appuntamento si possa riproporre il prossimo anno? «Noi abbiamo piacere di ripeterlo anno per anno perché ci siamo trovati bene e non c'è motivo di mancare nel prossimo anno. Se l'or-

ganizzazione di qui vuole e il nostro bravo Salvatore Summa ci dà ospitalità e ci crea le condizioni che abbiamo trovato qui quest'anno, ancora migliori rispetto allo scorso anno, noi siamo contenti e quindi non abbiamo problemi a ritornare in questa ridente valle». Lusinghiero anche il pensiero di Emilio De Rosa, presidente onorario Fise: «Organizzazione eccellente, tutto al posto giusto, pulito, che è la prima cosa, tutto in ordine, organizzazione perfetta, non manca niente, ci sono i parcheggi, le persone sono gentilissime. E poi la

valle qui è stupenda, che cosa si può pretendere di più. Tutto ok». Presidente della giuria nelle due giornate di gare è stato Carmine Buono, mentre il cronometrista è stato Andrea Gnasso, componente della commissione nazionale Fise di Barrel e Polo Bending e componente della commissione che ha formulato il regolamento recentemente approvato dalla Fise. Speaker-cronista il bravissimo giovane, molto spigliato e preparato, Laviero Satriano di Tito (Pz). Michele Rizzo sport@luedi.it

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52 Sport


Moccia: «Il mio Amore 14 proprio come il Giovane Holden» di TITTI SANTAMATO ROMA – 'Volevo riproporre in chiave femminile, moderna, il divertimento del Giovane Holden, un libro che ho molto amato nella mia gioventu»: così Federico Moccia descrive il personaggio principale del film che sta girando in questi giorni a Roma, 'Amore 14', tratto dal suo romanzo omonimo, pubblicato a fine 2008 per Feltrinelli. Moccia, in una bella villa in una zona residenziale della capitale, molto vicina a quel Ponte Milvio diventato, grazie al suo 'Ho voglia di tè e ai lucchetti, meta di tutti gli adolescenti innamorati, presenta con orgoglio quasi paterno, i protagonisti del suo film, tutti esordienti e scelti grazie ai provini: Veronica Olivier, 19 anni di Latina, che in 'Amore 14' in-

Federico Moccia

terpreta Carolina; Beatrice Flammini (Alis) 15 anni, romana dell’Eur; Flavia Roberto (Clod), quasi 16 anni, che vive ad Ostia; Giuseppe Maggio (Massi), quasi 17 anni, liceale romano, bruno e boccoluto come Scamarcio. «Tra le riprese sto portando avanti la maturità – dice Veronica – Dividere le forze tra il set e lo studio è stato difficile perchè sono una perfezionista. Ma anche lanciarmi in questo mondo è stato difficile, è diverso e non fa parte dei miei schemi. La vedo come un’opportunità di crescita non solo di carriera ma anche psicologica. Federico mi ha dato dei consigli di vita». 'Ho iniziato come un gioco poi la cosa si è fatta più seria – spiega invece Giuseppe – Spero di continuare a fare cinema, ma il mio obiettivo resta quello di vivere una vita da ragazzo normale».

Tolta alla madre l’amministrazione provvisoria dei beni del cantante

Micheal Jackson il giorno dell’addio di SERENA DI RONZA LOS ANGELES – Oggi il giorno dell’addio al Re del Pop. Privatamente la famiglia e pochi intimi saluteranno Michael Jackson presso il Forest Lawn di Los Angeles, il cimitero delle star, nelle prime ore del mattino. Poi sarà la volta della grande commemorazione pubblica, che si svolgerà in uno Staples Center blindato al quale potranno accedere solo coloro che avranno il biglietto. Per salutare Jackson molte star saliranno sul palco, da Jennifer Hudson a Steve Wonder, da Lionel Richie a Mariah Carey, che dovrebbe esibirsi in un successo dei Jackson 5 'I'll be therè. Diana Ross dovrebbe limitarsi a leggere un testo in ricordo di Jackson, mentre fra le altre canzoni del Re del Pop che dovrebbero essere cantate sul palco dello Staples Center figurano: 'Gone too soon', 'Man in the Mirror', 'We are the world’, 'Heal the World’e 'You are not alonè. Alla cerimonia pubblica, che dovrebbe durare un po’ meno di due ore, sarà presente anche l’ex moglie, Debbie Rowe. Mentre le migliaia di fan si preparano a quello che dovrebbe essere il più grande addio pubblico della storia, il tribunale di Los Angeles toglie alla madre di Jackson, Katrine, l’amministrazione provvisoria dei beni del cantante affidandola, almeno fino al 3 agosto (giorno dell’udienza definitiva) agli esecutori del testamento, John Branca e

Un uomo vende fotografie di Micheal Jackson davanti all’Apollo Theater ad Harlem, New York

John McClanin. Nel corso dell’udienza, presso la corte superiore di Los Angeles, Katrine Jackson ha sollevato, attraverso il suo legale, alcune perplessità sui rapporti fra Branca e Michael Jackson, che – a suo avviso si sarebbero riallacciati – nelle settimane precedenti all’improvvisa morte del cantante. Al giudice Mitchell Beckloff, l’avvocato di Branca ha dichiarato di essere in posses-

so di una lettera datata giugno 2009 con la quale Michael Jackson ribadisce di volere Branca come amministratore del suo patrimonio che, dopo la morte, rischia di valere molto di più. Il valore dei beni di Jackson sarebbe infatti già superiore ai 400 milioni di debito del cantante, e questo senza contare i guadagni postmorte: le vendite di gadget e musica di Jackson sono

schizzate in cima alle classifiche negli ultimi giorni. L’asset di maggior valore nel portafoglio di Jackson sono i diritti sul catalogo della Sony-Atv, che comprendono i Beatles. Diritti che fruttano annualmente decine di milioni di dollari. La polizia di Los Angeles si prepara ad arginare l’attesa folla di fan che si recherà in prossimità dello Staples Center: secondo alcune stime circa un terzo

delle forze dell’ordine della città (circa 9.500 agenti) sarà utilizzato per l’evento che costerà diversi milioni di dollari, che la città attraverso fondi speciali è pronta a coprire. Nonostante le risorse a disposizione, le autorità invitano a effettuare donazioni private e sono in attesa di conoscere se la famiglia e forse Aeg, proprietari dello Staples Center e promotrice del tour di Londra di Jackson, contribuiranno alle spese. Alcune prove sulla sicurezza sono in atto già ieri al Dodger Stadium, dove in 8.750 si presentano per ritirare i biglietti di ingresso. Proprio sui tagliandi si è scatenata, a dispetto degli inviti a non lucrarci sopra, l’asta on line: i prezzi sono subito schizzati alle stelle visto il poco tempo a disposizione per accaparrarsi l’agognato codice e seguire le procedure per il ritiro dei biglietti. Un venditore ha chiesto 100.000 dollari, altri cifre più ridotte fra i 9.000 e i 20.000. Mentre sempre on line impazza il dibattito sul fantomatico fantasma di Neverland (intravisto durante uno speciale di Larry King sulla Cnn nella camera da letto di Jackson. Si trattava probabilmente di un’ombra di un operatore televisivo, ma in linea con l’alone di mistero sul cantante è divenuta subita leggenda, come i rumors sulla sepoltura senza cervello o sul giro del mondo in ologramma), proseguono le indagini sulla morte del cantante.

PERSONAGGI

Pieraccioni: «Io Papi per il cast»

Leonardo Pieraccioni

«CECCHERINI nel film lo vedrete con un ben ciuffo biondo, ed è così che è riuscito ad entrare nel film: mi si è presentato davanti con la sua chioma dorata, una tartarughina e mi ha chiamato Papi». In una pausa di lavoro Leonardo Pieraccioni ha incontrato ieri a Firenze la stampa sul set di «Io & Marilyn», raccontando episodi curiosi e ribadendo il suo amore per Firenze. Durante la pausa pranzo, dopo alcuni ciak con Masssimo Ceccherini e Luca Laurenti, (che nel film interpretano una coppia gay ) il regista ha incontrato i giornalisti.

Raffa: «Sky? Meglio di no»

Raffaella Carrà

«MI avevano proposto di aprire un’intero canale su Sky, una sorta di Raffaella Carrà Channel, però non se ne parla proprio. Non sono più giovanissima e mi voglio un po’ rilassare». Così Raffaella Carrà rivela, in un’intervista pubblicata da Tv Sorrisi e Canzoni nel numero in edicola oggi, come ha resistito alla tentazione di passare anche lei alla televisione satellitare. In realtà nonostante i propositi di volersi rilassare, sta lavorando alla II edizione de «Il gran concerto», il talent show di musica classica.

Milian contro Amendola

TV

Un medico in famiglia 6 apre il Fictionfest A Roma è sbarcato il cast al completo. In 11 anni record di spettatori ROMA – Al Roma Fictionfest è appena sbarcato quasi al completo il cast di Un medico in famiglia 6, nuova e probabilmente ultima stagione della serie che ha macinato in 11 anni record di spettatori. A sfilare davanti ai fotografi e in sala per la proiezione dell’ottava puntata della fiction, che gareggia in concorso tra le lunghe serie, c'erano tra gli altri i due protagonisti Lino Banfi accompagnato dalla figlia Rosanna che ha affrontato il pubblico mostrando la sua calvizie dovuta alla chemioterapia e Giulio Scarpati. Insieme a loro Margot Sikabonyi, Lunetta Savino, Eleonora e Michael Cadeddu, la new entry Gabriele Cirilli, Ugo Dighero, oltre a buona parte della troupe e al produttore della Publispei, Carlo Bixio. Saliti tutti insieme sul palco Banfi ha subito detto: «Non è una cosa triste ma anzi è allegra essere arrivato all’ultima serie per me che ho 73 anni tra 4 giorni. In Italia non avrem-

mo mai potuto fare storie incestuose come Dinasty o Dallas, Un medico in famiglia ha preso piede perchè rispecchia le nostre famiglie. In questi 11 anni siamo cresciuti tutti insieme e non c'è mai stata una lite tra gli attori. Adesso poi tocca a nonno Lele». La parola è quindi passata a Giulio Scarpati: «Questa serie penso abbia avuto tutta questa fortuna grazie al clima che si è creato fra noi e per il garbo e il cuore con cui ha raccontato storie di famiglia». Per Margot Sikabonyi girare sei serie di un medico in famiglia è stato come vivere nel Truman Show, sono cresciuta sul set. È stata un’esperienza spirituale e di vita incredibile». Secondo il produttore Carlo Bixio questa sesta stagione «è una delle più belle se non la più bella, ed è all’insegna del ritorno del figliol prodigo. Sul set c'era un’atmosfera magica». Il produttore conferma che probabilmente questa sa-

rà la stagione conclusiva della fiction “ma la cosa non mi rattrista perchè abbiamo compiuto un percorso. Ora bisogna vedere quale sarà la risposta del pubblico». In Un medico in famiglia 6, in onda su Raiuno nella prossima stagione tante le novità e sorprese nella storia: dal ritorno di Lele alla gravidanza di Maria e il nuovo matrimonio tra Nonno Libero e Enrica. Il breve incontro prima della proiezione è stato chiuso da un intervento di Rosanna Banfi con il dottor Riccardo Masetti della Susan G. Komen Italia, un’organizzazione noprofit che si occupa di prevenzione dei tumori al seno. L’attrice ha ricordato che il tumore al seno colpisce il 10% delle donne italiane e di quanto sia importante la prevenzione ed ha parlato del suo dramma personale: «Mi sono vestita di viola apposta contro la iella perchè considero ciò che mi è capitato una sfida momentanea vincerò».

Tomas Milian

TOMAS Milian, una vera icona dei polizieschi all’italiana, dopo 20 anni girerà un nuovo film per il nostro Paese. Lo anticipa Tv Sorrisi e Canzoni in edicola oggi. Come il suo Monnezza non le manda a dire: «Torno perchè devo chiudere un ciclo – spiega – visto che qualcuno, indegnamente, ha rovinato quello che ho costruito negli anni». Milian si riferisce a Claudio Amendola, che nel 2005 ha girato «Il ritorno del Monnezza». «Poichè si trattava del mio personaggio avrebbe dovuto informarmi».

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Spettacoli e televisione 53

Martedì 7 luglio 2009


Martedì 7 luglio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Motivi d'insoddisfazione o lamentele. Dovreste aprirvi di più al fluire degli eventi e sospendere il giudizio: non siete obiettivi.

TORO 21/4 - 20/5

Concentratevi sulle cose che avete già avviato, non fate scelte affrettate e cercate di prendere tempo. Potendo, rimandate ogni decisione.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Per quanto Giove metta in circolo nuovi interessi, l'opposizione dei collaboratori ne rende difficile la concretizzazione.

CANCRO 22/6 - 22/7

Non continuate a guardarvi indietro, idealizzando il ricordo di un rapporto che fu: date spazio all'intento più vitale, di aprirvi al futuro.

LEONE 23/7 - 23/8

La forma è buona, grazie a Marte in Toro. È un buon momento per lo sport, per un'attività fisica che restituisca tono e vigore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Avete le carte giuste per essere vincenti e dovete giocarle bene, calcolando ogni mossa e sfruttando anche gli errori dell'avversario.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Per non infierire sullo stomaco, valvola di sfogo delle tensioni, a tavola tenetevi leggeri. Per un giorno o due, seguite una dieta stretta.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

L'insicurezza in voi stessi alimenta i dubbi sulla fedeltà del partner. Non ha senso essere gelosi di una storia che appartiene al passato!

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Guai ad adagiarvi nella routine o a lasciarvi catturare dalla vita pratica: dovete mantenere desta l'attrazione e l'attenzione.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Vi guadagnerete un posto speciale nella cerchia degli amici per la vostra verve e la vostra simpatia. Un dono dalla persona amata.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Ai single che stanno rinnovando il parco amicizie si prospettano incontri coinvolgenti, purchè non abbiano paura di mettersi in gioco.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Parche G; G iris; E, R vati = Parcheggi riservati.

Le opportunità di coronare i sogni cullati da tempo si fanno sempre più concrete e lo spirito collaborativo favorisce l'attività di gruppo. Rivedrete con gioia un'ex fiamma.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

18.50

QUIZ

19.25

SITCOM

17.45

RUBRICA

13.40

SOAPOPERA

21.10

FILM

20.15

GIOCO

14.00

FILM

Pupo

Piloti

Geo Magazine 2009

Katherine Kelly Lang

06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.45 -Previsioni del tempoChe tempo fa 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 10.55 -EventoViareggio: funerali solenni vittime dell’incidente ferroviario 12.45 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 4 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.40 -RubricaTg2 Medicina 33 06.45 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.40 -TelegiornaleTG2 10.55 -EventoMontecitorio: relazione annuale dell’Autorità Garante delle Comunicazioni con B. D'Urso, R. Alpi - regia di Sergio Martino (Ita) - 2001 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.30 -CartoniShaun vita da pecora 14.45 -CiclismoTour de France 2009 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsTG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmNon c'è pace tra gli ulivi con Raf Vallone, Lucia Bosè - regia di Giuseppe De Santis (Ita ) 1950 10.45 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaCominciamo bene Estate - "Animali e animali e..." 14.55 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.00 -RubricaTrebisonda 15.30 -CartoniElephant Princess 17.00 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 17.45 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvL'estate di George - Commedia con Adam Gilbert Jespersen, Jesper Christensen, Kirstine Rosenkrands Mikkelsen - regia di Giacomo Campeotto (Danimarca) 2003 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvSonata romantica con Denise Zich, Simon Verhoeven, Leonore Capell - regia di Heidi Kranz (Germania) - 2005 16.35 -TelefilmSettimo cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.00 -TelefilmLa grande vallata 07.25 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmBalko 16.10 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmTorna a casa Lessie! con Donald Crisp - regia di Fred Mac Leod (USA) - 1943 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniYu Gi Oh! 5d's 14.05 -CartoniIron Kid 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen Titans 18.05 -CartoniSpiderman l'uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmCol cuore in gola con Jean-Louis Trintignant, Ewa Aulin, Charles Köhler - regia di Tinto Brass (Italia, Francia) - 1967 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Varietà Supervarietà 21.20 -Telefilm Alice Nevers 23.10 -TelegiornaleTG 1 23.15 -Attualità Porta a Porta Estate

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Ghost Whisperer 21.50 -Film If onlycon Jennifer Love Hewitt, Paul Nicholos-regia di Gil Junger

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmTrappola sulle montagne rocciose 23.00 -TelegiornaleTg regione 23.05 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 23.35 -Previsioni del tempoMeteo 3

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.10 -Miniserie Mystere 23.30 -Telefilm Damages

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -Film A beautiful mind con Russell Crowe, Ed Harris, Jennifer Connelly - regia di Ron Howard (Usa) - 2001

21.10 -Telefilm Eli Stone 23.00 -Telefilm Chuck

20.30 -Rubrica Grazie al cielo - Sketches 21.10 -Telefilm The District

00.25 -TelegiornaleTg 1 01.05 -RubricaSottovoce 01.35 -RubricaRai Educational - Scrittori Per Un Anno 02.10 -VideoframmentiSuperStar 02.55 -TelefilmZorro

23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -RubricaLa linea d'ombra 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmBrothers & sisters 02.15 -RubricaTg2 E...state con Costume

23.40 -RubricaViziati 3 e la TV creò il mondo - di media e comunicazione 00.35 -RubricaGAP - Generazioni alla prova 01.05 -RubricaPrima della prima

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmIn tribunale con Lynn 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza

23.55 -FilmLa notte della verità con J. Lee Curtis - regia di Yves Simoneau (USA) - 1993 01.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.20 -FilmTerapia di gruppo 03.55 -FilmL’affondamento della Valiant

00.50 -TelefilmMy name is Earl 01.30 -NewsStudio Aperto - La giornata 01.45 -Reality ShowTalent 1 Player 02.30 -TelefilmSix Feet Under 04.30 -FilmAutoreverse

23.40 -ShowComplotti 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmMarinai, donne e guai con M. Arena - regia di Giorgio Simonelli (Ita/Spa) - 1958

leTrame LA 7

ORE 14.00

COL CUORE IN GOLA con J.-L. Trintignant, E. Aulin, C. Köhler, V. Silenti - regia di Tinto Brass (Ita/Fra) - 1967 Durante una tournée londinese, l'attore francese Bernard, camminando nella notte per la capitale inglese, si imbatte in Jane, una ragazza sconvolta davanti al cadavere di un uomo. Il defunto, da poco assassinato, è Prescott, proprietario di un night club. Bernard decide di aiutare Jane a uscire dai guai e cerca di recuperare una foto compromettente del di lei fratello, finendo per lottare con un sicario e ucciderlo. Ma la donna è davvero innocente...?

RETE 4

ORE 21.10

RAI 3

ORE 21.10

TRAPPOLA SULLE MONTAGNE ROCCIOSE con S. Seagal, E. Bogosian, E. McGill, K. Heigl - regia di Geoff Murphy (Usa) - 1995 Un ex impiegato del Pentagono, psicotico mago della tecnologia, ha dirottato il Grand Continental. Il treno più lussuoso d'America è ora lanciato in una corsa mozzafiato attraverso le Montagne Rocciose. Minacciano di radere al suolo Washington e dintorni usando il satellite progettato per il governo dall'ex funzionario prima di essere rimosso dall'incarico. La vita di più di tre milioni di persone è nelle loro mani...

RETE 4

ORE 23.55

A BEAUTIFUL MIND

LA NOTTE DELLA VERITÀ

con R. Crowe, J. Connelly, E. Harris - regia di Ron Howard (Usa) - 2001

con J. Lee Curtis, P. Gallagher - regia di Yves Simoneau (Usa) - 1993

Nel 1948 John Forbes Nash jr. si trovava a Princeton con la più ambita delle borse di studio; ma non era della razza classica degli studenti che da generazioni hanno l'università nel sangue e nei modi. Piccolo borghese, un po' sciattone, testa nelle nuvole, molto scontroso, per nulla avvezzo ai riti giovanili, il matematico che sarà segnato dalla schizofrenia elabora la sua teoria economica dei giochi. Secondo lui le fluttuazioni dei mercati finanziari possono essere...

Dopo tre anni di assenza ingiustificata, Jude torna a casa pretendendo il perdono e l'affetto dei tre figli e del marito Robert. Questi, frattanto, si è innamorato della vicepreside della scuola che frequentano i figli, Callie. Jude ottiene il permesso di vedere i figli e comincia a tessere la sua subdola trama per riconquistare i ragazzi e per riprendere la relazione con Robert. Jude tenta di plagiare il figlio maggiore e coi figli organizza una sorta di "processo"...

A Beautiful Mind

Mercante in fiera

Col cuore in gola

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Televisioni 55

Martedì 7 luglio 2009


OBAMA A MOSCA

LE TERRE DEL PANE

Storico accordo tra Usa e Russia per la riduzione degli arsenali Cooperazione dopo la crisi georgiana

Conoscere la provincia di Matera con il suo alimento più famoso Progetto con 120 aziende e 27 comuni

a pagina 6

Anno 8 n.149€ 1.00

a pagina 28

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 7 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Marchionne alla conquista dell’Oriente con l’auto prodotta in Basilicata

IL RICORDO

La Grande Punto in Cina Il sindacato tranquillizza: «Per Melfi nessun problema» SICUREZZA E IMMIGRATI

POTENZA - Alla conquista dell’Oriente a bordo della Grande Punto. Il gruppo torinese potrebbe conquistare con l’auto prodotta a Melfi i mercati asiatici. E da ieri lo sbarco a Changsha, una delle città più ricche fra le 659 cinesi, è realtà con l'auto assemblata in Basilicata. Per lo stabilimento di Melfi, per ora, nessun problema. a pagina 10

Val D’Agri

Il punto sul petrolio Fissati i criteri di premialità ai comuni a pagina 11

IO NON OBBEDISCO

Debutta Lacorazza Pace non demorde

di don MARCELLO COZZI

Il leader dei Dec strattona le scelte dell’Udc Prime esplorazioni di Santarsiero

Cristina, Vera, Daniela, Giannina, Patricia, Edith, sono solo alcuni dei tanti nomi accolti nella nostra comunità in tanti anni di servizio; Romania, Bulgaria, Nigeria, Ucraina, alcuni dei Paesi dai quali sono venute via fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle malattie. Le abbiamo accolte senza guardare il colore della pelle e senza attardarci sulle differenze culturali, nella consapevolezza di provenire tutti dalla stessa radice, la Terra, e di appartenere tutti allo stesso Cielo; e se poi questo Cielo lo preghiamo usando parole diverse e lo chiamiamo con nomi differenti, tutto ciò per noi ha solo una ricchezza che ci parla del meraviglioso arcobaleno che abita questa terra. segue a pagina 12

I vescovi al governo «Giusta la sanatoria per le badanti» a pagina 7

Lacorazza

NON PIU’ FRATELLI COLTELLI di VITO BUBBICO Avevamo subito avvertito a pelle una sensazione di fastidio all'avvio precoce delle danze per il nuovo congresso del PD. Quel rapido schierarsi in successione dei vari leader nazionali e locali a fianco di Bersani o di Franceschini, “a prescindere” da cosa essi intendessero proporre a sostegno della propria corsa alla guida del partito, è apparsa come lo scatenarsi di una mera tifoseria calcistica applicata ai partiti. Una ulteriore prova del vuoto pneumatico in cui versa questo contenitore sempre più abitato da singoli soggetti aggregatori segue a pagina 9 alle pagine 8 e 9

Giustizia

Maxinchiesta sull’agricoltura Sequestrati 3 milioni di euro a settanta indagati a pagina 15

L’addio a Totore Lasorella Avvocato e pezzo di storia del calcio potentino a pagina 47

GRATA DI QUELLO CHE MI HA DATO di CARMEN LASORELLA Quando si ferma un cuore c'è sempre un grande silenzio. E poi è il pianto dirotto, il senso del vuoto. Incolmabile. Se il cuore è quello di tuo padre, non ci sono più le parole. Scende il buio, il freddo. Lui se ne è andato in un pomeriggio di luglio, assolato.E la sera prima si era levata luna piena, luna, che avevamo salutato insieme. segue a pagina 47

SPORT

POTENZA Mancinelli il nuovo portiere

Oggi a Rifreddo le linee guida del sindacato. E a Matera Treves illustra le proposte contro la recessione

Cgil: «Sì alle energie rinnovabili, no al nucleare» POTENZA - Oggi la Cgil nel convegno che si tiene a Rifreddo presenterà le linee guida proposte alle istituzioni in materia di energia. La posizione della Cgil è: sì alle energie rinnovabili, no secco al nucleare. E a Matera ieri il responsabile del dipartimento delle Politiche attive del lavoro della Cgil, Claudio Treves, ha presentato le proposte contro la crisi. a pagina 17

Aspettando Claudio Baglioni da pagina 37 a pagina 44

L'unica zona rossa rimasta in Italia è al G8 dell'Aquila.

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L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne

LA POLITICA LUCANA


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