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Domenica 12 aprile 2009

26 Si sono finalmente ritrovati ad Avigliano i due ex ragazzi Tuccio Martinelli e Ruggero Zilioli

Un’amicizia lunga 60 anni Si sono conosciuti a 10 anni: il lucano fu ospitato a Gonzaga AVIGLIANO - Questa storia si potrebbe raccontare in tanti modi. Di mezzo ci sono l'amicizia, il lavoro, la povertà, un'infanzia difficile, la politica. In questo caso si comincia dalla fine. Da ieri, da quando Tuccio Martinelli e Ruggero Zilioli si sono incontrati dopo che 59 anni fa si salutarono, da bambini, nella campagna mantovana, a Gonzaga, per poi incontrarsi ad Avigliano. Oggi hanno entrambi 71 anni, falegname il primo, tabaccaio il secondo. Il destino ha voluto che nascessero a una distanza di 11 giorni l'uno dall'altro: il 13 gennaio del '38 Ruggero, il 24 dello stesso mese Tuccio. «Quasi due fratelli», ricordano oggi visibilmente contenti, mentre ancora si scambiano pacche sulle spalle come a confermare un incontro tanto desiderato, ma inaspettato. Quando i due si sono conosciuti avevano poco più di 10 anni. Hanno trascorso due anni della loro vita insieme a studiare, a giocare nella provincia lombarda a ridosso del Veneto e dell'Emilia Romagna. Cosa che più conta, Tuccio era stato strappato alla

Tuccio Martinelli e Ruggero Zilioli

povertà del dopoguerra grazie, ricorda ancora oggi l'aviglianese, a una carovana organizzata dal Pci. Circa 150 bambini lucani inviati alle famiglie più agiate del Nord, famiglie contadine e proprietarie terriere, per studiare e nutrirsi. Tanta era la fame, nel primo viaggio del 1948,

che Martinelli ricorda una sosta di tre ore alla stazione di Bologna, durante la quale la colonia trovò cibo per tutto il tempo del breve pernotto. Di Gonzaga, dove era di casa Ruggero che oggi vive a Corsico, comune alle porte di Milano, i due amici ricordano la fattoria, la scuola, quella bicicletta

rossa che ogni giorno li conduceva nelle aule della scuola, in centro. Martinelli negli ultimi anni ha insistito per ritrovare quel suo amico d'infanzia, per dirgli ancora grazie per quelle due stagioni che diedero al piccolo Tuccio un'illusione di “ricchezza”, con cibo, giochi e un quaderno di scuola. Ieri mattina i due vecchi amici si sono incontrati dopo quasi sessant'anni. Nel frattempo sono stati invasi da capelli bianchi, ben saldi in testa, e hanno mogli e figli. Ruggero si è accompagnato alla compagna Valeria Bodini. I due uomini si sono incontrati all'aeroporto di Napoli, poi un viaggio di due ore li ha portati ad Avigliano, dove trascorreranno la Pasqua insieme. Nel breve incontro con i giornalisti, Ruggero ha strappato a Tuccio la promessa di un prossimo incontro a Gonzaga, in quella fattoria del dopoguerra che ha fatto dimenticare per un po' il destino amaro di un fanciullo del Sud e ha fatto scoprire a un ragazzetto del Nord un amico che l'ha cercato per tutta una vita. E che oggi ha potuto di nuovo abbracciare. Gianni Sileo

A Vietri di Potenza tanti spettatori alla Sacra rappresentazione

In scena la Pasqua del Signore Una manifestazione curata proprio nei minimi dettagli VIETRI DI POTENZA - I lunghi e convinti applausi e l'invasione di centinaia, quasi un migliaio, di persone nelle vie del paese vietrese sono il segno dell'ennesima riuscita della splendida rappresentazione della passione di Cristo a Vietri di Potenza. Tantissime persone hanno assistito nella settimana Santa alla trentatreesima edizione de “La Pasqua del Signore” a Vietri di Potenza, che ha avuto il suo grande successo nel Venerdì Santo, con la splendida e ben curata via Crucis, senza dimenticare le scenografie da brividi e spettacolari che hanno accompagnato la crocifissione, il pianto della Madonna e la Pietà, seguiti infine dalla novità di quest'anno, la resurrezione. Quest'ultima fase tenutasi su un crepuscolo nei pressi del ponte di Santa Domenica, dove sono state poste le tre croci, in alto, con il pubblico ad assistere sulla strada del ponte. La trentatreesima edizione de “La Pasqua del Signore” a Vietri è cominciata nella domenica delle palme, con l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, presso la chiesa Annunziata, e l'incontro di Gesù con i bambini. Nelle serata di giovedì e venerdì si sono tenute varie rappresentazioni: l'ultima cena con i dodici apostoli, la preghiera ed agonia nel Getsemani, il rinnegamento di Pietro, il processo davanti a Caifa, la crocifissione, il Pianto della Madonna e la Pietà, seguiti dalla sorpresa della resurrezione

Una delle stazioni della Via crucis realizzata a Vietri di Potenza

di Gesù. Tra tutte queste rappresentazioni, nel venerdì Santo si è tenuto anche il processo davanti a Ponzio Pilato e la comparsa di Gesù davanti ad Erode. Dopo la crocifissione, si è tenuta la Santa Messa e la processione, conclusasi all'una di notte. Il pubblico ha ammirato molto l'organizzazione e la cura della manifestazione, curata nei minimi particolari in tutte le stazioni della Via Crucis. Decine e decine i figuranti, con abiti suggestivi, musiche uniche e una scenografia davvero splendida. Il tutto in ambienti caratteristici, suggestivi. Infatti, alle spalle della crocifissione, era ben visibile la veduta illuminata delle case di San Biagio, zona terremotata di Vietri ed ancora intatta. Mentre un altro “occhio” illuminava altri luoghi, come un casolare sospeso su un'altissima pietra da secoli. Un grande successo a Vietri di Potenza anche quest'anno, grazie all'organizzazione delle Associazio-

ni “Teatrando” e “Astrapp” di Vietri, con la “Pro Loco” vietrese e il patrocinio del comune di Vietri. Una ma-

nifestazione che rientra ormai nelle più importanti e suggestive della Lucania. Claudio Buono

Oppido, Via crucis in scenario rinnovato OPPIDO LUCANO - In uno scenario rinnovato, pieno di sorprese e colpi di scena, venerdì sera a Oppido Lucano “La Sacra Rappresentazione di Cristo” ha avuto un grande successo. Il Gruppo Recupero Tradizioni Locali, alla sua nona edizione in trent'anni di recitazione, ha messo in scena abiti nuovi, ragazzi alla sua prima esperienza e persone che già negli anni passati hanno saputo organizzare e mettersi in gioco nella sacra rappresentazione. Di comune accordo con la Parrocchia di Oppido, il GRTL ha deciso di proporre “La passione” nella notte del Venerdì Santo. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso sull'ottima riuscita dell'evento a causa dell'incognita notte. Proprio questa incognita ha, invece, dato quel pizzico di realismo e partecipazione in più rispetto alle precedenti edizioni. L'effetto delle luci, accompagnato da una musica di sottofondo a pieno tema con la rappresentazione hanno reso magico un momento di aggregazione. Dal 2000 sino ad oggi, ogni tre anni si è organizzato a Oppido questo evento. L'obiettivo del GRTL è quello di continuare con questa 'continuità' e nel tempo confermarsi come una delle rappresentazioni di maggior rilievo. Già dal tardo pomeriggio erano in molti in Piazza Guglielmo Marconi ad aspettare l'inizio dell'evento. Tante le persone del posto, ma anche tanti i presenti dai paesi limitrofi. Le scene organizzate hanno resto il tutto davvero surreale. La manifestazione, iniziata al calar del sole, è terminata intorno alle ore 22 e quando Gesù (Mauro De Felice) è stato portato giù dalla croce, gli applausi sono stati tantissimi. Emozionante l'inizio dell'evento con il Cieco mi-

racolato da Gesù, o quando Giuda veniva accompagnato dai romani nel campo degli ulivi. Bellissima l'atmosfera al momento della decisione di liberare Barabba o Gesù, e quando le guardie romane accompagnavano il figlio di Dio prima da Ponzio Pilato e poi da Erode prima di ritornare dallo stesso Ponzio Pilato ed essere processato e condannato alla crocifissione. Le frustate, gli spintoni e la processione con la croce in spalla, con i riflettori puntati addosso, hanno dato quel tocco originale che ha raccolto tanti consensi tra i presenti. L'ultima scena, la crocifissione, è stata un vero e proprio capolavoro. Tutta la piazza in silenzio e Gesù che ansimava morente; a tuoni e saette alla sua morte sono seguiti lunghi applausi degli spettatori. Voto nove, quindi, agli organizzatori della manifestazione che, oltre a scommettere sulla riuscita dell'evento in notturna, sono riusciti a costruire uno scenario che seppur amatoriale non ha peccato in nessuna rappresentazione. Finita la manifestazione, è intervenuto anche l'Arcivescovo di Acerenza, Mons. Giovanni Ricchiuti, presente sia quest'anno sia nel 2006, che ha ringraziato tutti i ragazzi dell'Associazione GRTL per il lavoro e la dedizione per un evento che a Oppido sta diventando sempre di più grande attrazione. Con un discorso rivolto anche alla tragedia che ha colpito l'Abruzzo, Sua Eminenza Ricchiuti, ha sottolineato la vicinanza dei lucani e della Chiesa alle famiglie colpite da questa calamità. All'Arcivescovo, si è unita anche l'intera Associazione organizzatrice, per un sostegno alla regione Abruzzo e a tutti i suoi abitanti. Rocco De Rosa

Muro Lucano, partito un secondo carico per l’Abruzzo MURO LUCANO - I cittadini di Muro Lucano sono stati encomiabili e ancora una volta hanno dato prova della loro bontà e solidarietà. Su iniziativa del gruppo culturale Cuorimuresi, è partito nella mattinata di ieri il secondo carico umanitario per contribuire ad alleviare l'emergenza dei terremotati dell'Abruzzo. Il primo carico organizzato da Cuori Muresi, in collaborazione con i cavalieri dell'ordine mariano di Santa Maria di Buenos Aries (Osmba), è stato consegnato nella mattinata di venerdì alla Provincia di Potenza. Il secondo carico è dovuto all'impegno e la sensibilità di tutti i cittadini muresi, e anche alla collaborazione del giovane corpo di Protezione Civile che ha dato vita alle raccolte fondi e beni durante lo svolgimento del mercato comunale di sabato mattina. Presso tutte le attività com-

merciali di Muro Lucano è tuttora in corso una colletta alimentare, raccolta di vestiti e giocattoli da destinare ai bambini terremotati dell'Abruzzo. Ieri mattina dal piazzale mercato sono partiti alla volta di Aquila Ovest presso l'ex Zona Italtel dove c'è il presidio murese della Protezione Civile che fa parte del Gruppo Lucano, con un mezzo messo a disposizione dall'impresa Cardone Demolizione, Giovanni Cardone, il presidente di Cuorimuresi Alberto Iuzzolino, e il cavaliere dell'Osmba Pietro Cavallo. Il carico conteneva cartoni con molti beni: dall’intimo femminile alle scarpe da uomo, donna e bambino, dai pannolini all’abbigliamento per neonati, colombe e caramelle, quaderni, penne e righelli. E un pensiero anche per i volontari fumatori, cui è stata inviata qualche stecca di sigarette. A Muro Lu-

cano altre iniziative sono sempre in atto con il Gruppo di Protezione Civile, la Pro Loco e l'associazione San Gerardo Maiella. Proseguono la raccolta di fondi e di beni di prima necessità. La Pro Loco, inoltre, ha acquistato un televisore a schermo gigante su esplicita indicazione dei volontari dopo la segnalazione degli sfortunati e sventurati cittadini abruzzesi. Carmine Pepe


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