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Venerdì 20 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Dal ministero arrivano i decreti attuativi per il primo anno di ammortizzatori sociali

Daramic e Mister Day: cigs siglata Ma non su firma per la reindustralizzazione di Vitalba Viaggiano quasi parallele le vite di due stabilimenti lucani che ultimamente hanno dovuto affrontare il problema del calo di produzione. Il ministro del Lavoro ha firmato ieri i decreti attuativi per il primo anno di cassa integrazione straordinaria per i 137 lavoratori dello stabilimento di Tito Scalo della Daramic e per i 153 del sito di Atella della Mister Day (ex Parmalat). POTENZA - Le cose si stanno muovendo, in direzione del sito industriale nella Valle di Vitalba ex Vicenzi. Ieri, oltre alla firma del decreto attuativo della cigs da parte del ministero, anche l’incontro in Regione tra, azienda, parti sociali e enti locali, per procedere finalmente alla firma dell’accordo base per la reindustrializzazione del sito. Il primo passo del processo previsto per l’ attuazione della legge regionale n°28 del 2007 per portare nuovamente in attività lo stabilimento. Questa mattina alle 10 è, invece, previsto in Confindustria un incontro tra Regione, gruppo Vicenzi, sindacati e lavoratori per definire l’accordo sulla mobilità. Passi avanti si stanno compiendo ma i lavoratori, protagonisti assoluti di questa vertenza e senza lavoro dal primo gennaio, sono cauti. Le notizie sono buone ma è meglio andare con i piedi ben saldi sul terreno conside-

La Daramic, società del gruppo Polypore, ha deciso di cessare la produzione di separatori in plastica lo scorso ottobre. La Mister Day di Atella, azienda del gruppo alimentare Vicenzi, ha invece interrotto l'attività a partire dall’inizio del 2009. Gli accordi per la cassa integrazione biennale, in entrambi i casi, sono già stati sottoscritti nelle scorse settimane presso il ministero del

Lavoro. Con la firma dei decreti per il primo anno, gli ammortizzatori sociali diventano effettivi dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009: «Gli atti – ha spiegato il segretario generale provinciale di Potenza della Cgil, Allegretti - danno sicurezza ai lavoratori per la prima parte del percorso. Ora si tratta di applicare le altre parti degli accordi sulla reindustrializzazione dei due siti e sulla ricollocazione degli operai».

Una delle ultime proteste dei lavoratori davanti alla Regione

rando che l’accordo anche se già stilato non è stato ancora firmato dalle parti. Un ulteriore rinvio che si dovrebbe risolvere nelle prossime 24 ore. Non resta che sperare. La firma nei fatti non c’è. Ci sarebbero dei

procedimenti tecnici da accertare sullo stabilimento, alcuni approfondimenti da verificare sia da parte dell’azienda che da parte della Regione in riferimento alla diffida della procura di Melfi che pende sulla Vi-

cenzi. Tutto è rinviato dunque, ma sembrerebbe che ci siano tutti i presupposti necessari alla sottoscrizione. La cosa certa è che l’accordo una volta sottoscritto presso l’assessorato alle Attività Produttive della

Latronico - Scajola Interrogazione sull’Enea

La Feneal Uil lancia un appello alle istituzioni

POTENZA – In un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il senatore Cosimo Latronico (Pdl) ha chiesto di «voler confermare quali decisioni intenda adottare per ripristinare una situazione di normalità dell’Enea (Ente per le nuove tecnologie energia e l’ambiente». Cosimo Latronico ha evidenziato che «a tutt'oggi, a distanza di tre anni, dall’emanazione del Decreto ministeriale riguardante il regolamento dell’Enea non è ancora resa operativa la struttura organizzativa prevista, in particolare per quanto riguarda le strutture di secondo livello». Per il parlamentare, «la situazione è divenuta gravemente lesiva del patri-

POTENZA - «Rimettere in moto rapidamente tutti gli investimenti disponibili per opere pubbliche e private in Basilicata con l’obiettivo di aprire cantieri il più rapidamente possibile: è il “forte” monito e contemporaneamente un “accorato appello” a Governo, Regioni, enti appaltanti, per una “corsa contro il tempo” quello della Fenea-Uil dopo le stime diffuse dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) secondo le quali i lavoratori legati al settore dell'edilizia che perderanno il lavoro a causa della crisi, nel 2009, saranno complessivamente 250 mila, di cui tra i 1.500-2.000 in Basilicata». E’ quanto afferma in una nota il segretario di FenealUil, Mimmo Palma, che aggiunge: «Ancora più preoccupanti sono i dati di un’indagine da noi realizzata che parla-

Il senatore Latronico

monio delle conoscenze e delle professionalità dell’Ente come testimoniato da iniziative dei maggiori sindacati rappresentativi dell’Ente, dalle iniziative dei responsabili attuali, dei singoli ricercatori e del personale tutto anche nella forma di mozioni assembleari».

Allarme edilizia

E’ morto il giornalista Giuseppe Caiati ROMA - E’ morto ieri pomeriggio a Roma il giornalista Giuseppe Caiati. Aveva 53 anni. Redattore del Tg3 Lazio, da tutti i colleghi era conosciuto come un vero cronista, appassionato del lavoro in cui riversava tutta la sua umanità. Era entrato in Rai nel Tg3 della Basilicata. Caiati, andato in pensione lo scorso anno, era stato componente del direttivo

nazionale dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai e membro dell’Associazione stampa romana. È morto nel pomeriggio di ieri nel policlinico Umberto I dopo una lunga malattia. Era originario di Valmontone, un paese in provincia di Roma. Era sposato ed aveva un figlio.

no di una perdita di 400mila posti di lavoro, di cui 2.5003.000 in Basilicata. La crisi sta macinando ogni previsione: a gennaio 2009 si sono perse, nelle principali città italiane, oltre sei milioni di ore lavorate (-29 per cento) rispetto allo stesso mese del 2008 e, di conseguenza, le stime di 250 mila posti perduti nel 2009 va considerata già superata. Ora si teme un taglio ancora più drammatico di posti di lavoro, con una decimazione del lavoro straniero. Che il mondo del lavoro dell’edilizia serri le fila è importante, ma – conclude il segretario Feneal-Uil - questa convergenza funziona solo se incalzeremo il Governo e le Regioni perché le risorse disponibili siano effettivamente spese, considerando che la loro efficacia non potrà avvertirsi prima del 2010».

Regione costituisce un punto fermo chiesto a viva voce già da tempo dai lavoratori. Un atto fondamentale che prescinde da qualsiasi altro documento. Con questa firma concretamente la Vicenzi lascia lo stabilimento mettendolo a disposizione della Regione per consentire l’avvio delle procedure che permetteranno la reindustrializzazione del sito. Status fondamentale per poter procedere è il rispetto dell’accordo ministeriale sottoscritto a Roma tra le parti il 19 gennaio. Nel documento ministeriale si distingue negli allegati A e B tra i macchinari che la Vicenzi ha portato nello stabilimento della Valle di Vitalba e i macchinari preesistenti il suo arrivo. Questi ultimi sono impianti indispensabili al funzionamento della fabbrica dolciaria. I lavoratori, giustamente, rivendicavano questi ultimi macchinari come parte integrante dello stabilimento, li riten-

gono da sempre come non soggetti alla volontà di trasportarli altrove da parte del gruppo imprenditoriale in cessazione di attività. Con la firma i lavoratori chiedono che gli impianti appartenenti sin dall’inizio allo stabilimento vengano messi a disposizione della Regione come parte integrante. Un passo importante che sancirebbe l’apertura a nuovi altri possibili imprenditori interessati all’acquisto. Le intenzioni, comunque, sembrano essere buone, gli intenti comuni. L’accordo nei fatti c’è già, le speranze di tutti si riversano su questa firma tenendo conto che un capannone vuoto non sarebbe più appetibile per nessun imprenditore e 150 famiglie sarebbero rimaste letteralmente in mezzo alla strada. Intanto il presidio davanti i cancelli continua incessante notte e giorno fino alla concretizzazione dell’accordo. Lucia Nardiello

LUCANI DI SUCCESSO Marsicano al top della cucina internazionale MARSICONUOVO - Un marsicano riesce a far parlare di se in Italia e all’Estero. Si tratta del maestro di cucina, Giovanni Melato di Marsiconuovo che si è distinto partecipando alla IX edizione degli internazionali d’Italia di cucina a Massa Carrara ed ai Mondiali di cucina tenutisi in Germania. «I risultati conseguiti da Melato – affermano i consiglieri di minoranza di Marsiconuovo, Giovanni Votta, Massimo Macchia, capogruppo Idv, Giuseppe Ramagnano, Giovina Castaldo e Carmine Notarfrancesco - rendono orgogliosi l’intera comunità non solo di Marsiconuovo, ma dell’intera Valle dell’Agri. Allo stesso tempo però l’evento lascia anche l’amaro se si considera che per conseguire tali risultati è necessario uscire dalla regione».

VERSO LE ELEZIONI Scaglione (Pu): «Voto per i lucani in Svizzera» LUIGI Scaglione (Popolari Uniti), in una nota, ha sollecitato «i parlamentari lucani a sostenere la richiesta che arriva dai Lucani in Svizzera di consentire anche loro la partecipazione al voto per il Parlamento Europeo presso gli uffici consolari, cosi come avviene nel caso della elezione per la Camera dei deputati ed il Senato. La legge 459/2001 stabilisce l’esercizio del voto per la elezione dei rappresentanti alle due camere parlamentari italiane, per i referendum popolari, attraverso gli uffici consolari degli stati ricompresi dall’Unione Europea, escludendone altri, ivi compresa la Svizzera. Si comprenderà bene che si tratta di una palese discriminazione».

CRISI TESSILE E CHIMICO In mattinata incontro Femca Cisl RIFREDDO - Oggi al Giubileo Hotel di Rifreddo-Pignola si terrà il terzo congresso regionale della Femca Basilicata, la federazione della Cisl che rappresenta e tutela i lavoratori dei settori energia, moda, chimica e affini. L'inizio dei lavori è fissato per le 10. La relazione introduttiva sarà affidata al segretario generale Gerardo Casaletto. In programma anche gli interventi del leader della Cisl lucana, Nino Falotico, e del segretario generale aggiunto della Femca nazionale, Sergio Spiller. Una cinquantina i delegati che prenderanno parte ai lavori congressuali in rappresentanza dei 1.200 iscritti della federazione. Il tema sarà la difficoltà del tessile e del chimico dentro la più generale crisi industriale che sta investendo la Basilicata.


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