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FLESSIONE PER IL 2009

OGGI A SCANZANO

Berlusconi: «Crisi non tragica» Pd: «Vive nel bunker dorato»

Mobilitazione degli agricoltori Parla il presidente della Cia

E per Piazza Affari un altro crollo

«Zaia non si rende conto dei problemi» a pagina 11

alle pagine 6 e 7

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 64

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 7 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Protezione civile e Prefettura allo sbando, all’Acta convinti che le precipitazioni fossero oltre i 900 metri

Catastrofe sotto la neve

Sul raccordo a Balvano vergognosa odissea senza soccorsi fino a sera Potenza: traffico in tilt, spazzaneve invisibili, ambulanze nell’ingorgo Potenza

alle pagine 20 e 21

Mutui e truffe: solo un’imprenditrice a giudizio

Banca popolare del Materano Il Gup proscioglie quasi tutti Maruggi: «Contento ma i tempi sono stati troppo lunghi» a pagina 15

Una nuova classe dirigente

Cremazione sepoltura e memoria

di MAURO ARMANDO TITA

di ALDO VIVIANO

LA grande crisi ci condiziona e non ci fa ragionare. Tutti pongono l'accento sulle scelte necessarie per premiare: " Merito, Interesse Generale e Responsabilità ". L'intrigante convegno organizzato nella Sala Minerva di Potenza dalla Regione, dalla Luiss ed altri soggetti sul tema "Generare, selezionare e cambiare la classe dirigente" è una conferma della mai accantonata sensibilità di una seria classe politica , vocata al rinnovamento. Da anni assistiamo alla totale assenza di interesse verso temi così importanti. Un governo che si rispetti deve puntare sul cambiamento, sul buon esempio e sulla fine di disgustosi privilegi. segue a pagina 12

CREMAZIONE o sepoltura? L'analisi di una scelta non sta nell'alternativa. Non è in tema la disgiunzione, quanto la morte dell'uomo in questa società e nella famiglia. Ovviamente non si può accettare né imitare quanto “a Roma hanno incentivato, l'utilizzo del rito per risolvere il difficile problema dei posti cimiteriali” (Il Quotidiano della Basilicata, giovedì 5 c.m pag. 18). Sarebbe uno svilire la dignità della persona, paragonandola quasi ad un ingombro edilizio o priva di diritti ad area di pubblico servizio di consolidata civiltà primordiale. Se si trova il sito per i vivi, questo non deve mancare per i morti. segue a pagina 13

WEEK END D’AMORE IN BASILICATA «MA PROPRIO LÌ DOVEVI ANDARE?»

Gli ingegneri “Acquedotto D lucano situazione illegittima” E Santarsiero difende i suoi consulenti a pagina 10

Appassionante lotta per la presidenza della Provincia. Un altro buon motivo per abolirla.

Jonica Dal Cipe in arrivo 34 milioni per Nova Siri a pagina 16

di SARA LORUSSO

a un lato gli spot che agganciano i picchi d'ascolto sanremesi, tra un canzone e l'altra della kermesse che lancia la neonata gloria lucana, a sua volta spot di quel programma di borse di studio di un certo patto dedicato ai talenti di questa terra. Dall'altro un luogo comune che ancora la vuole un po' triste, un po' arretrata, decisamente noiosa. Basilicata eterna Cenerentola, in attesa del ballo arriva pure sui grandi schermi e alla radio. Chi ha visto “Ex”, l'ultimo film di Fausto Brizzi, avrà notato Paolo/Fabio De Luigi impegnato nella fuga da Davide/Alessandro Gassman, irascibile ex della sua nuova fiamma, che programma un lontano week-end d'amore in terra lucana. E lei, Monique/Cecile Cassel, abituata alla vita notturna della capitale, sbotta: «Ma proprio in Basilicata?», o giù di lì, «a 500 chilometri». A poco serve il tentativo - balbettato - del giustificare la scelta. A poco serve che «ci sono i Sassi di Matera». Lei lo molla e sullo sfondo scorre un motel decadente, con un tre ruote abbandonato in un angolo e un paio di moto vecchie più o meno di vent'anni. Va bene, ci si rifà con le immagini della Passione. Capita che il passaggio sia anche in radio. Due giorni fa, a Condor, trasmissione radiofonica di Radio Due condotta da Luca Sofri e Matteo Bordone, dalla polemica sulla pucciniana fiction intavolata da melomani doc, si è finiti ad un passaggio su un premio Basilicata condotto da Carlo Conti: a vedere la tv, tutta la tv - era il senso - forse il peggio non è quella fiction su Puccini. E nel paragone, finisce che «Basilicata vale come Busto Arsizio, non fraintendetemi». Povera Basilicata, sempre Cenerentola, semplicemente alterna i vestiti del ballo a quelli del post mezzanotte. Sperando che i secondi non siano quelli della vita.

Migliora il centauro investito dall’auto blu di De Filippo a pagina 15


2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Morta la moglie di Tsvangirai

NAIROBI – Susan Tsvangirai (nella foto), moglie del premier dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai, ieri è tragicamente morta in un incidente stradale in cui lo stesso primo ministro è rimasto ferito in modo non grave. Non è ancora chiaro che cosa sia accaduto. Pare che l’auto del premier si sia scontrata con un camion. L’autista del mezzo pesante, a quanto sembra, era stato colto da un colpo di sonno.

Da guerriglieri a gestori di pace BOGOTA' – Il governo colombiano ha annunciato ieri che libererà due ex capi delle Farc, da tempo nelle prigioni di Bogotà, affinchè diventino «gestori di pace» e spingano per la diserzione altri guerriglieri. Gli ex membri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc), che verranno rilasciati grazie ad un decreto governativo, sono Elda Mosquera, detta 'Karina' e Raul Agudelo, alias 'Olivo Saldana'.

La diplomazia del “pulsante”

GINEVRA . – Hillary Clinton ha lanciato la diplomazia del «pulsante» per far ripartire da zero i rapporti con la Russia e superare le tensioni recenti sullo scudo antimissile e la guerra in Georgia. Il segretario di Stato americano ha fatto un dono altamente simbolico al collega di Mosca Sergei Lavrov, nel loro primo incontro bilaterale dopo l'insediamento dell’Amministrazione di Barack Obama: una scatoletta in plastica gialla con al centro un pulsante rosso (nella foto). «Le vorrei dare un piccolo dono che rappresenta ciò che il presidente Obama e il vice presidente Biden hanno detto e cioè 'Vogliamo far ripartire da zero i nostri rapporti e lo faremo insieme'».

Marocco-Iran relazioni rotte RABAT – Il Marocco ieri ha rotto le relazioni diplomatiche con l’Iran in un crescendo di polemiche sollevate da alcune prese di posizione di Teheran sulla sovranità dell’emirato del Golfo del Bahrein. L’annuncio è stato dato ieri con uno scarno comunicato del ministero degli esteri e della cooperazione a Rabat. Lo scorso 25 febbraio, l’incaricato di affari a Teheran era stato richiamato in patria.

Sabato 7 marzo 2009

L’udienza preliminare ricomincerà dalle eccezioni della difesa di Stasi

Garlasco, oggi ci sarà battaglia in aula VIGEVANO (PAVIA) – Ricomincerà dalle eccezioni delle difese l’udienza preliminare per il delitto di Garlasco. Questa mattina i legali dell’unico imputato, Alberto Stasi, per un’ora e più illustreranno al gup di Vigevano, Stefano Vitelli, quali tra le fonti di prova raccolte dalla Procura non dovranno, a loro avviso, essere utilizzate o ammesse in vista della decisione se rinviare o meno a giudizio il giovane, accusato dell’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. Le questioni saranno una decina e verranno messe nero su bianco in un documento di una sessantina di pagine che verrà

I legali dell’ex fidanzato di Chiara Poggi contestano i rilievi effettuati sul pc di Alberto e le intercettazioni consegnato al giudice. Già si sa che il collegio di avvocati che assiste Stasi – guidato dal prof. Angelo Giarda – contesterà, come è scritto nella memoria difensiva depositata lunedì della scorsa settimana, le relazioni dei consulenti del pm Rosa Muscio sul pc di Alberto: non solo gli accertamenti non sono stati effettuati in contraddittorio tra le parti, ma i dati e i file, a dire della difesa, sarebbero stati alterati in quanto il computer sarebbe stato aperto dagli investi-

gatori nei giorni successivi al delitto e senza le dovute precauzioni. Altro capitolo che verrà messo in discussione dai difensori sarà quello relativo alle intercettazioni: il fascicolo processuale, secondo loro, dovrà essere depurato da tutte le conversazioni telefoniche tra gli stessi legali e Stasi. Su come proseguiranno i lavori in aula si possono fare solo ipotesi. Quelle più probabili sono una sospensione dell’udienza oppure il rinvio. Francesca Brunati

Alberto Stasi mentre esce dopo l’udienza precedente

Disco verde all’ingresso in Ue dei Paesi balcanici

Caserta

Sicurezza, missione a Belgrado Maroni: «Italia pronta a collaborare»

Camorra agguato con 2 morti

BELGRADO – Disco verde all’ingresso dei Paesi balcanici nell’Unione Europea, ma elevando gli standard di sicurezza e di contrasto alla criminalità, ancora non adeguati. Con l’Italia pronta a collaborare nella formazione delle forze dell’ordine. Questa la posizione espressa dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha partecipato a Belgrado alla sesta Conferenza ministeriale sulla cooperazione nel settore della sicurezza delle frontiere nell’Europa sudorientale. Presente anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, che ha incontrato i suoi colleghi balcanici per tradurre nel più breve tempo possibile sul piano operativo le indicazioni del ministro. Maroni ieri ha avuto incontri bilaterali con i ministri dell’Interno di Serbia, Bosnia, Macedonia e Montenegro. Con la Serbia c'è un accordo sottoscritto nello scorso dicembre; quello con la Bosnia risale al 2002; con gli altri Paesi manca, ma c'è disponibilità a sottoscriverlo. «I quattro Paesi – ha spiegato il ministro dell’Interno italiano– chiedono la liberalizzazione dei visti e l'adesione all’Ue. Noi sosteniamo i due processi, ma parallelamente ci deve essere un aumento dei loro standard di sicurezza. Con l’adozione di strumenti più efficaci contro i traffici di droga, armi e clandestini che passano per la rotta balcanica». L’Italia, ha aggiunto, «può svolgere un ruolo fondamentale in questo per ragioni sto-

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni

riche e geografiche». La chiave, ha sottolineato, è quella degli accordi bilaterali. Con la Serbia, ad esempio, ha rilevato, «ho dato la disponibilità a far partecipare i poliziotti serbi a corsi di formazione in Italia presso la nostra Polizia stradale. L’obiettivo è migliorare la loro capacità di controllo del traffico lungo il Corridoio 10 che attraversa Serbia, Ungheria e Grecia. Possiamo fornire sistemi di videosorveglianza e corsi di addestramento». È stato poi il capo della Polizia Manganelli, in un incontro con i suoi omologhi di Serbia, Albania, Croazia, Bosnia, Romania e Macedonia, a definire sul piano operativo le possibilità di collaborazione. Ci saranno, ha annunciato Manganelli, «squadre miste costituite dai poliziotti italiani insieme ai loro colleghi dei Paesi

balcanici. L’obiettivo è costituire team investigativi per contrastare la criminalità organizzata, il traffico di esseri umani e, in Bosnia, il terrorismo. Ci saranno quindi scambi di informazioni e noi offriremo agli altri Paesi la nostra esperienza e la disponibilità a fare corsi di formazione». Saranno anche aperti uffici di collegamento nei paesi dove ancora non esistono, come ad esempio in Macedonia e Bosnia. L'efficacia della collaborazione con le forze dell’ordine italiane è stata sottolineata dal capo della Polizia albanese, che ha ricordato i buoni risultati ottenuti nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di droga. Un modello, ha rilevato, che funziona e che si può allargare anche agli altri Paesi balcanici. Massimo Nesticò

CASERTA – Due auto lanciate in una folle corsa in una strada di campagna. Davanti le vittime predestinate dagli uomini dei Casalesi, dietro i sicari: la caccia si chiude con decine di colpi di pistola calibro 9x21 esplosi dagli inseguitori contro il lunotto posteriore della Bmw in fuga. Alla fine sono due i morti dell’agguato di camorra in località Santa Maria a Cubito sulla provinciale di Cancello Arnone (Caserta), al confine con il comune di Giugliano, nel Napoletano. Alla guida dell’auto che ha tentato inutilmente di scappare c'era Antonio Salzillo, 50 anni, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta). Sorvegliato speciale fino a pochi mesi fa, viveva a Gallarate (Varese) ma spesso faceva ritorno in Campania, quasi sempre lontano dall’agro aversano, per vecchi contrasti con i Casalesi, da anni egemoni nelle estorsioni e nei traffici illeciti sul territorio. Nel suo passato precedenti per associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsioni e altri reati contro il patrimonio e la persona. Gli investigatori non escludono che sia stato ucciso per aver tentato di organizzare un suo clan. E per questo sarebbe stato punito dai Casalesi. Un’operazione per la quale intendeva forse avvalersi di una parentela eccellente. Era infatti nipote del boss Antonio Bardellino, storico esponente della camorra casertana, tra i 'fondatori' del clan dei Casalesi, alleato della fazione di Cosa Nostra composta da Rosario Riccobono, Stefano Bontate, Gaetano Badalamenti e Masino Buscetta in guerra con i Corleonesi. Bardellino sarebbe stato ucciso nel 1988 in Brasile dove si era rifugiato. Il suo cadavere non è stato mai trovato. E c'è anche chi ha alimentato il giallo in base al quale sarebbe ancora vivo. Il fratello di Antonio, Paride Salzillo, fu ammazzato alla fine degli anni '80 proprio dal clan dei Casalesi: gli stessi ritenuti responsabili anche dell’uccisione di Bardellino, surclassato dall’avvento di nuovi boss. L'omicidio di Paride Salzillo fu il segnale, secondo gli investigatori, del declino di Bardellino di cui era considerato il figlioccio. Insieme con Salzillo è morto un altro pregiudicato, Clemente Prisco, 45 anni, di Ottaviano (Napoli), la patria del boss Raffaele Cutolo, condannato a sei ergastoli, da oltre 25 anni in carcere. Franco Tortora

Tutti i corpi militari di Terra, Mare, Aria e la Guardia Civil aperti a chi ha cambiato sesso

Spagna, via libera ai transessuali nell’esercito di sua maestà MADRID – «Sono felicissimo, da tanto aspettavo questo momento» esulta Aitor, il giovane transessuale andaluso la cui battaglia per poter diventare soldato ha fatto colare fiumi d’inchiostro negli ultimi anni in Spagna. Da oggi la porta di tutti i corpi militari, di Terra, Mare, Aria e della Guardia Civil, equivalente spagnolo dei carabinieri, è aperta per chi ha cambiato sesso. Nella Gazzetta Ufficiale di ieri è stato pubblicato il decreto, voluto dalla molto popolare ministro della difesa, la socialista catalana Carme Chacon, e controfirmato dalla vicepremier Maria Teresa de la Vega, che modifica la direttiva del 1989 sulle «esclusioni mediche» alla carriera militare. Ieri è entrato in vigore. Cancella in particolare l’articolo che finora prevedeva fra le ragioni di esclusione dalla car-

riera militare dei candidati maschi «l'assenza totale o parziale del pene» e «la perdita, l’assenza o l’atrofia di ambedue i testicoli». Il primo soldato transessuale dell’esercito di sua maestà Juan Carlos di Borbone potrebbe essere proprio Aitor, che ha visto già due volte, nel 2007 e ancora due mesi fa, la propria candidatura respinta in base alle precedenti norme di «esclusione medica» ereditate dal franchismo. La sua ostinazione ampiamente pubblicizzata dalla stampa ha contribuito al cambiamento della normativa. L’entrata in vigore delle nuove disposizioni è stata salutata dal segretario ai movimenti sociali del partito socialista Pedro Zerolo, come un fattore di «beneficio trasversale». Le nuove disposizioni rileva il quotidiano Publico cancellano anche l’esclusione per le candidate

donne con «modifiche dell’apparato sessuale». E la presidente dell’associazione transessuali dell’Andalusia, Mar Cambrollè, ha ringraziato il ministro della difesa per avere «rispettato i propri impegni». Il via libera ai transessuali nelle forze militari rientra nell’ampio dispositivo messo in cantiere da Zapatero durante la prima legislatura 2004-2008 per l'equiparazione dei diritti dei non eterosessuali. La Spagna è da tre anni uno dei primi paesi europei con una legge sui matrimoni gay, e durante la campagna elettorale per le politiche dell’anno scorso il premier socialista si è impegnato con le associazioni di gay, lesbiche e transessuali ad abolire ogni discriminazione fondata sul sesso durante la seconda legislatura, entro il 2012. Francesco Cerri

Guardia civil a cavallo a Madrid


In Italia e nel Mondo 3

Sabato 7 marzo 2009

Per l’ex consigliere della sicurezza di Gerusalemme non ci sono le condizioni

Israele, per Eiland «impossibili i due Stati» Una posizione simile a quella del premier incaricato Netanyahu

La Clinton con Netanyahu

GERUSALEMME – La prospettiva dei «due popoli in due Stati» per la soluzione del conflitto israelo-palestinese «piace a molti perchè è politically correct», ma «nella realtà di oggi non ci può essere e non ci sarà». Parole e musica di Ghiora Eiland, generale della riserva, consigliere della sicurezza nazionale israeliano dal 2004 al 2006 ed esperto di problemi strategici in linea con le posizioni del premier in pectore, Benyamin Netanyahu. Un uomo che guarda le cose da tecnico. Ma che non si fa scrupolo d’incoraggiare

apertamente Netanyahu a resistere agli appelli per il rilancio di questo traguardo formulati nei giorni scorsi da Hillary Clinton nella sua prima missione in Medio Oriente da segretaria di Stato. Il fatto che l’amministrazione Usa di Barack Obama, l'Autorità nazionale palestinese (Anp) di Abu Mazen, l’Ue l’Onu e la stessa leader centrista e ministra degli Esteri israeliana uscente, Tzipi Livni, continuino a caldeggiare una tale opzione «non significa che sia praticabile», taglia corto il generale illustrando i conte-

nuti di un saggio appena edito dall’Istituto d’affari contemporanei di Gerusalemme. Eiland muove dalla convinzione che la soluzione dei due Stati sia ora molto più lontana di quanto non fosse nel 2000, al tempo del fallito accordo di Camp David. In primo luogo – sostiene – perchè ciò che la dirigenza israeliana «può offrire oggi ai palestinesi, sperando di sopravvivere politicamente, è meno di allora e assai meno di quanto le autorità palestinesi possano accettare». Alessandro Logroscino

Ricerca ad alta formazione nuovo appello di Napolitano Il presidente della Repubblica torna su un tema a lui caro «Stanziate fondi»

Napolitano ieri a Firenze

La ragazzina ha 9 anni ed è stata violentata e messa incinta dal patrigno

FIRENZE – Giorgio Napolitano non sa più come dirlo: l’Italia deve investire di più nella ricerca scientifica e nell’alta formazione, anche e soprattutto di fronte ai problemi posti dalla crisi economica e finanziaria. Lo ha detto tante volte, lo ripete ogni volta che visita un’ateneo o un centro di ricerca. L’ha ribadito anche ieri mattina a Firenze, durante la visita all’Istituto di Scienze Umane, dove ha manifestato il disappunto per gli appelli finora caduti nel vuoto.

Racz resta in carcere

Caffarella Brasile, la Chiesa scomunica i medici dalla Romania che hanno fatto abortire bimba stuprata le risposte BRASILIA – Una storia tremenda, che ha messo in rotta di collisione la Chiesa brasiliana con il governo del presidente Lula. L’arcivescovo della città di Recife ha scomunicato i medici che questa settimana hanno indotto l’aborto ad una bambina di 9 anni rimasta incinta di due gemelli in seguito ai ripetuti abusi, risparmiando però da questa grave sanzione il patrigno della piccola, responsabile dello stupro. La posizione assunta dall’arcivescovo, Josè Cardoso Sobrinho, ha innescato una lunga serie di polemiche, non solo in Brasile, paese con il maggior numero di cattolici al mondo. La vicenda, ha precisato dal Vaticano padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, «doveva restare più riservata», visto tra l’altro che l'eccessivo clamore suscitato ha aggiunto una «ulteriore violenza» a quelle subite dalla bambina. Giovedì, Sobrinho aveva tuonato contro i medici, accusati di aver violato «la legge di Dio» e li ha scomunicati, assieme alla madre della bambina e ad altre persone coinvolte nell’aborto. Ieri, l’arcivescovo ha però precisato che non intende applicare lo stesso castigo al patrigno (un 23/enne di cui non è stato dato il nome, da giorni in carcere): «L'uomo ha commesso un crimine enorme, che non è incluso nella scomunica», ha detto il prelato ai giornalisti, ai quali ha chiarito che quello commesso dal violentatore «è un peccato gravissimo». «Ma – ha aggiunto – sapete cos'è più gra-

La bambina di nove anni che ha abortito dopo essere rimasta incinta per le violenze sessuali subite dal patrigno

ve? l'aborto, eliminare una vita innocente». Prima di questa dichiarazione, e fin dal mattino, la tragedia della bambina stuprata era al centro di tutti i media brasiliani. Già giovedì c'erano stato reazioni da parte di alcuni ministri del governo Lula. «Credo che la posizione della Chiesa sia estremista, radicale e inopportuna», aveva ad esempio sottolineato il responsabile della sanità, Josè Gomes Temporao. Ad intervenire sulla delicata questione è stato ieri in prima persona Lula: «Come cristiano e cattolico, mi rammarico profondamente che un vescovo della Chiesa abbia

avuto tale comportamento conservatore. La medicina è su questo punto più corretta della Chiesa, e ha fatto ciò che doveva fare: salvare la bambina». Quella assunta dalla Chiesa, ha tagliato corto Lula, è in altre parole una posizione «conservatrice». Fatima Maia, direttrice dell’ospedale brasiliano dove è stata praticata l’interruzione della gravidanza, ha da parte sua sottolineato che, nonostante sia cattolica, «ringrazia Dio» per essere stata scomunicata. C'era il rischio che le emorragie e la rottura dell’utero mettessero a repentaglio la vita della piccola, che pesa 36

kg ed è alta 1,36 metri, ha d’altro lato detto Maia, rilevando che la legislazione brasiliana permette l’aborto in caso di stupro o di rischi per la vita. La bambina intanto è stata dimessa dall’ospedale di Pernambuco dove le erano stati somministrati medicinali per indurre un aborto farmaceutico alla gravidanza di due gemelli. «Ha iniziato a giocare con bambole e orsacchiotti di peluche», ha dichiarato Sergio Cabral, un altro dei medici che ha preso la decisione dell’aborto e che ora sta seguendo l’evoluzione della bambina. Martino Rigacci

ROMA – E' dalla Romania che potrebbero arrivare le soluzioni all’intricata vicenda dello stupro di una ragazzina di 14 anni avvenuto nel parco romano della Caffarella il giorno di San Valentino. Le incongruenze legate ai controversi risultati degli esami sui profili genetici identificati dai reperti, e non riconducibili ai due romeni arrestati, Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, hanno indotto la polizia romena a far svolgere test del Dna «a tappeto» sui parenti di un detenuto che si trova nel carcere di Bucarest ed il cui cromosoma Y coincide con quello isolato dalla polizia scientifica italiana sui reperti trovati nel parco della Caffarella. Il detenuto apparterrebbe ad una famiglia di pastori zingari: si tratta di diverse decine di persone tra cui potrebbe esserci almeno una delle due persone che ha lasciato le sue tracce nel parco del quartiere Appio-Latino. Il cromosoma Y, infatti, viene tramandato di padre in figlio ed è uguale per gli appartenenti maschi di uno stesso ceppo familiare. Le indagini si stanno dunque sviluppando in un clima di collaborazione tra le polizie di Italia e Romania. Ieri, in un incontro tra il capo della polizia Antonio Manganelli ed il suo omologo romeno Toba Petre è stato deciso che altri dieci poliziotti romeni arriveranno a Roma e si uniranno ai colleghi italiani. «La collaborazione tra le due polizie – ha detto Manganelli – è straordinaria. Sarà ora ulteriormente potenziato il contrasto alla criminalità ed il controllo delle frontiere». In attesa dell’udienza che il tribunale del riesame ha fissato per lunedì prossimo al fine di valutare le istanze di scarcerazione presentate dai difensori dei due indagati, Racz ha negato ieri anche di avere a che vedere con lo stupro di una donna di 41 anni avvenuto in via Andersen, nella zona del quartiere Primavalle, il 21 gennaio scorso. Lo ha fatto durante l'interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto dal gip Silvia Castagnoli, lo stesso che giovedì ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere accogliendo la richiesta del pm Nicola Maiorano e che ieri glielo ha confermato. Racz, difeso dall’avvocato Lorenzo La Marca, ha detto di avere un alibi per il 21 gennaio. Daniela Navi

Federpugilato, una donna candidata alla presidenza

“Keplero” nello Spazio a caccia di nuovi mondi

LA passione per il pugilato è nata quasi per gioco. Nei suoi sogni di ragazzina c'era la pallavolo, sport praticato per 10 anni, poi un giorno ha deciso di provare a salire sul ring «ed è stata vera passione»: Patrizia Pilo (nella foto), 31 anni, romana, prima donna pugile entrata nel Gruppo Sportivo dell’Esercito. Non ha modelli Patrizia Pilo: «Non credo nei modelli – aggiunge – l'unico è stato mio fratello. Poi lui ha smesso. Io vado avanti per la mia strada cercando di migliorare sempre di più». Patrizia Pilo è candidata, in quota atleti, nella «lista» che sostiene Antonella Minieri al-

LANasa ha dato via libera al lancio nella notte di venerdì nello spazio del telescopio 'Keplero' che avrà il compito di dare la caccia a pianeti simili alla Terra. L’ambiziosa missione del telescopio, che sarà messo in orbita intorno al sole, mira a trovare una risposta ad una domanda cruciale: esistono nell’universo altri pianeti in grado di ospitare la vita? Il telescopio spaziale 'Keplero', dal nome del celebre astronomo, è stato lanciato la scorsa notte alle 23.00 da Cape Canaveral con un vettore Delta II. Sarà l’inizio di una missione di quattro anni nello spazio per Keplero che potrebbe portare alla

Emma B, la speaker più bella la presidenza della Federpugilato. «Noi donne non siamo mai state trattate come gli uomini – spiega – siccome non eravamo sport olimpico, per noi le difficoltà sono sempre state maggiori. Penso che anche il nostro punto di vista a livello federale sia importante».

ECCO, dalla prima alla ventesima, le voci più hot d'America: il sito PopCrunch ha stilato la classifica delle speaker radiofoniche più sexy degli Stati Uniti. Con un'eccezione però: al numero uno si piazza la bionda Emma B., voce dell'emittente inglese En-

gland Heart, tanto bella da spodestare le concorrenti a stelle e strisce. In questa foto Emma B - London, England Heart 106.2. Come al solito dopo l’annuncio, il sito è stato preso di mira dai “navigatori” di tutto il mondo, tanto da intarsarlo.

scoperta di oltre un migliaio di pianeti orbitanti attorno a stelle nelle costellazioni del Cigno e della Lira. Keplero farà un censimento planetario. Le sue scoperte potrebbe cambiare in modo fondamentale il modo in cui l’umanità vede il suo posto nell’universo.


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Sabato 7 marzo 2009

Il fatto del giorno: Bce, tassi al minimo storico Una decisione forte già attesa dal mercato

Ultimo venne il corvo per il ministro al Tesoro

Un ulteriore risparmio per le famiglie italiane

dalla cronaca di Beatrice Macchia

dall’editoriale di Massimo Giannini

dalla cronaca di Barbara Corrao

La Bce ha tagliato i tassi d’interesse dello 0,50%, portando il tasso di rifinanziamento all’1,5%, nuovo minimo storico. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell’istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. La Banca centrale ha tagliato di mezzo punto anche il tasso sui depositi, portandolo dall’1% allo 0,5%, e quello marginale, portandolo dal 3% al 2,5%. Quest’ultimo taglio porta il costo del denaro al minimo storico da quando la Bce ha iniziato a gestire la politica monetaria nel 1999. Il differenziale tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nell’eurozona si attesta sull’1,5%, tenuto conto che la Fed ha praticamente azzerato il tasso sul Fed Funds, fissando un range compresotra zero e 0,25%. [...]

Ultimo venne il corvo. Alla fine anche Tremonti si è arreso all’uccello del malaugurio che già da settimane, secondo la vulgata governativa, volteggiava tra Confindustria e Bankitalia. Il 2009, dunque, sarà "un anno terribile". Noi lo sapevamo già. Come lo sapevano migliaia di cassintegrati rimasti senza lavoro, di precari rimasti senza sussidi, di piccole imprese rimaste senza ordinativi. Ora lo riconosce pubblicamente anche il ministro del Tesoro. La paura ha ceduto alla speranza. La resa di Giulio è verosimilmente dolorosa, e colpevolmente tardiva. Ma nessuno se ne può compiacere. Se anche lui ha capitolato, dopo mesi di cadornismo congiunturale, vuol dire che l’Italia è davvero messa male.[...]

Per la prima volta nella storia dell’euro i tassi di riferimento sono scesi sotto il 2% e da ieri il costo “base” del denaro per i sedici Paesi aderenti alla moneta unica è all’1,5%. Lo ha deciso la Banca centrale europea. Che ha fatto capire di ipotizzare un’ulteriore limatura dei tassi nei prossimi mesi. Il taglio varato ieri assicura un ulteriore risparmio per le famiglie italiane, circa 2 milioni, che hanno un mutuo variabile. Secondo gli esperti le rate - calcolate su un mutuo di 125 mila euro a 20 anni - scenderanno di circa 400 euro annui che siaggiungono ai circa 2.000 “maturati” finora rispetto al picco massimo di ottobre. Ieri l’Euribor a tre mesi - il tasso cui è legata la maggioranza dei “variabili” - è sceso al minimo storico: 1,75%. [...]

La Stampa

La migliore di ieri

E Tokyo Doccia fredda dalla Cina è in ribasso che nega gli aiuti sperati

La scoperta di Tremonti

dal servizio di Stefano Carrer

dall’editoriale di Mario Deaglio

dall’articolo di Roberto Farneti

La Borsa di Tokyo ha guidato oggi i ribassi delle piazze asiatiche con un tonfo del 3,5% dell’indice Nikkei a 7.173,1 punti e un calo del 2,7% dell’indice generale Topix a 721,39, nuovo minimo da 25 anni. Non si è trattato solo del riflesso del giovedì nero dei mercati azionari americani ed europei: ha pesato anche la situazione di sempre maggiore incertezza di una politica giapponese colpita dagli scandali. Crescono le pressioni perché il leader dell’opposizione Ichiro Ozawa si dimetta, dopo all’arresto del suo segretario per una vicenda di presunti finanziamenti illeciti da parte di una società di costruzioni, la Nishimatsu. [...]

Pensavamo di aver ormai visto di tutto in questa crisi finanziaria ma evidentemente ci eravamo sbagliati. Le Borse mondiali che pendono dalle labbra del primo ministro cinese, l’economia globale che aspetta trepidante la salvezza che arriva da Pechino è uno spettacolo assolutamente inedito e induce a riflettere sulla rapidità e profondità con cui, al soffio della finanza malata, stanno cambiando le cose di questo mondo. Due giorni fa sui mercati finanziari americani ed europei si era diffusa la speranza che [...] il primo ministro Wen Jiabao avrebbe annunciato un incremento del già gigantesco piano cinese di investi-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

La crisi mondiale si fa sempre più forte. Tremonti annuncia che il 2009 sarà terribile e la Borsa cade di botto. Milano, maglia nera d’Europa, cede il 5,4%.La Bce taglia i tassi. In America la General Motors a un passo dalla bancarotta. In tre anni ha perso 82 miliardi di dollari. L’Indesit chiude la fabbrica di None e manda a casa 600 dipendenti. In crisi le macchine agricole. Nessuno compra più trattori. A rischio 35 posti di lavoro. Per lo stupro di Primavalle ormai i “mostri” sono scagionati senza ombra di dubbio. Anche la vittima non è più sicura. Quando si ha fretta si fanno cazzate. Non si ferma il Sindaco di Roma. Adesso propone 6000 telecamere nel centro di Roma per garantire maggiore sicurezza, ma il passo ad essere tutti controllati e schedati è dietro l’angolo. Libertà e democrazia diventeranno sempre più difficili. Nel sondaggio sulle elezioni europee, Berlusconi sta per doppiare il Pd. 42% a 22%. Lega al 10%, Di Pietro al 7%, Udc al 6%. Sparita la sinistra. Franceschini, leader dell’opposizione, propone di accorpare il referendum

(che invece il Governo vuole azzoppare) alle europee risparmiando 500 milioni di euro da destinare al rinforzamento della polizia. Due raid israeliani hanno ucciso quattro militanti palestinesi e ne hanno ferito gravemente un altro nella Striscia di Gaza. In risposta all’attacco, nelle prime ore del mattino, tre razzi Qassam sono stati sparati in territorio israeliano. Il 3 marzo l’aviazione israeliana aveva bombardato sei tunnel al confine con l’Egitto. Almeno venti persone sono morte e cinque sono rimaste ferite in uno scontro tra detenuti appartenenti a bande rivali di narcotrafficanti nella prigione di Ciudad Juarez. L’anno scorso duemila persone sono morte a Ciudad Juarez nelle violenze legate al traffico di droga. Ancora insulti, botte e un dito rotto a Piacenza. Il bilancio delle ronde testimonia la tensione tra i promotori di quest’iniziativa e i loro avversari, che la polizia, sia a Padova sia a Piacenza, ha dovuto separare. Ma gli agenti che sono dovuti intervenire non hanno apprezzato il fatto di dover garantire la sicurezza a delle persone che pretendono di ristabilirla al loro posto.

menti anticrisi (585 miliardi di dollari su un arco di due anni) per collaborare alla ripresa mondiale [...]. Ieri è arrivata la doccia fredda. Wen Jiabao non ha aggiunto neppure un dollaro al suo piano, già assai complesso e di difficile realizzazione, dimostrando così un realismo maggiore di quello manifestato dalle grandi Borse. L’illusione della possibilità che la Cina possa ribaltare la congiuntura mondiale negativa deriva infatti da una scarsa comprensione, in ambienti finanziari, della struttura dell’economia mondiale [...]. Dal discorso di Wen Jabao si può concludere che la Cina si ritiene fortunata se riuscirà a salvare se stessa. [...]

Vauro sul Manifesto

«Il 2009 sarà un anno ancora più diffficile del 2008. Il che è tutto dire». Questa frase pronunciata ieri da Giulio Tremonti davanti ai rappresentanti di imprese, lavoro e banche, in apertura della giornata dedicata al credito, potrebbe segnare uno spartiacque nella tragicommedia a cui il paese è stato costretto per mesi, quando il nostro ministro dell’Economia spiegava agli italiani che un calo del Prodotto interno lordo del 2% non ci avrebbe «riportati al Medioevo». Ieri è arrivato il contrordine. La crisi economica c’è, è più grave del previsto e per essere superata, dice adesso Tremonti [...].

Quei piccoli imprenditori “dimenticati dalla crisi” dall’editoriale di Mario Giordano

«In tempo di crisi, sembra un paradosso, un artigiano lavora il doppio di quando c’è lavoro. Lavora per produrre. E poi lavora per trovare una soluzione, perché non c’è nessuno che si batte o fa rumore per dare un sussidio a un artigiano che ha perso il lavoro. Perché non si concepisce che anche noi possiamo rimanere senza reddito?». La e-mail è stata spedita alle 2 di notte. Alle 2.38, per la precisione. «Stamattina ho cominciato a lavorare alle 7, finisco ora», scrive Franco Ferretto. Ha 47 anni, 3 figli, una moglie, una piccola impresa artigiana con sette dipendenti in provincia di Padova. «Ormai

per la normale conduzione della famiglia ho iniziato a intaccare i risparmi degli anni migliori in attesa che il vento torni a gonfiare le vele. Accadrà? Non lo so. Quello che so per certo che a noi niente è dovuto. Mai. E così ci resta solo una possibilità: aiutarsi da sé». Li abbiamo chiamati «i dimenticati della crisi». Sono i piccoli imprenditori, i lavoratori autonomi, gli artigiani, sono la forza di questo Paese, la grande ricchezza, la spina dorsale, sempre celebrata nei volumi dei Censis e nei convegni della Bocconi. Sono quelli, però, a cui, appena il convegno finisce e il volume del Censis si chiude, nessuno pensa più. C’è la crisi? Ci vogliono i soldi per i precari, ci man-

La fotografia Roma, un prete nel cantiere in cui è morto un operaio (Ansa)

cherebbe. E poi ci vogliono i soldi per la Fiat, chi li può negare? E poi ci vogliono i soldi per le banche, si capisce: non si muove foglia che sportello non voglia. E i piccoli imprenditori? Niente. Per loro niente. Possono rimanere a pancia vuota. Possono accontentarsi della Bocconi. I bocconi se li prendono altri. E così, come dice il padovano, alle 2.38 di mattina, «a noi non resta che una possibilità: aiutarsi da sé» [...]. Dove avevamo lasciato l’Italia che ci crede? Eccola qui. Un po’ depressa, incavolata nera con le banche, inferocita con il fisco e la burocrazia, esigente con il governo («aiuta la Fiat, e noi?»), però sempre vitale. Coraggiosa.[...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Il penultimo degli italiani s’è arreso all’evidenza. Anche Tremonti ha dovuto allargare le braccia e specificare che il 2009 "sarà" un anno terribile. "Sarà", dice Tremonti: come se attualmente ci trovassimo, che ne so, nel 2003... Siamo a marzo 2009, ministro: faccia uno sforzo e ci dica come saranno il 2010, il 2011, o se no cambi il tempo verbale e si renda conto che il 2009 "è già" un anno terribile. Ma non si può incolpare Tremonti: tutta l’economia mondiale, in questo frangente di congiuntura, ha mostrato una sua fragilità strutturale per cui, come l’astrologia o altre scienze occulte, s’è rivelata buona tutt’al più per descrivere una situazione piuttosto che prevederla o curarla. Vediamo quando all’evidenza s’arrenderà anche l’ultimo degli italiani ottimisti, là a Palazzo Chigi.


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Sabato 7 marzo 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Incontro Onu sul razzismo, l’Italia non assisterà Il socialismo di Obama al paradossale spettacolo di linciaggio contro Israele che spaventa i moderati dall’editoriale di Pierluigi Battista

Dunque l’Italia non parteciperà alla «Durban due», la conferenza «sul razzismo» patrocinata dall’Onu destinata, stando alle bozze preparatorie del meeting, a replicare la lugubre kermesse antisemita inscenata a Durban, Sudafrica, alla vigilia dell’ 11 settembre 2001. Il governo italiano, affiancandosi agli Stati Uniti di Obama e al Canada, non assisterà al paradossale spettacolo del linciaggio che, purtroppo sotto l’egida delle Nazioni Unite, un pugno di Paesi all’avanguardia nella cancellazione dei diritti umani fondamentali allestirà contro Israele. Il canovaccio era già pronto, pressoché identico a quello di otto anni fa. Forse nessuno inalbererà cartelli con il ritratto di Bin Laden, come pure accadde nella bolgia «antisionista » di Durban pochi giorni prima dell’attacco alle Torri Gemelle. Ma come escludere che risuoneranno dalla tribuna di Ginevra le trombe del nuovo credo negazionista amplificate, nella cornice stravolta di

Il ministro degli Esteri Franco Frattini

un incontro convocato all’insegna dell’antirazzismo, dall’Iran di Ahmadinejad? La decisione comunicata dal ministro Frattini impedisce che l’Italia contribuisca ad azzerare il ricordo del trauma patito a Durban. Si capì subito allora che il «razzismo» da combattere era soltanto il «sionismo». La legittimità dello Stato di Israele era negata in linea di principio, con una veemenza bellicosa che spiazzò persino i responsabili

delle Nazioni Unite. Dal palco degli oratori, nel silenzio sbigottito e impotente di Amnesty International e Human Rights Watch, si irrideva agli ebrei che «usavano» l’Olocausto per giustificare il «razzismo contro i palestinesi». Dittatori feroci come Mugabe indossarono le vesti di paladini dell’umanità calpestata dall’idra israeliana. Che l’allora Segretario Generale dell’Onu Kofi Annan avesse solo eccepito molto blanda-

dall’articolo di Marcello Veneziani

Il poeta crepuscolare Sandro Bondi, lirico ad personam, è spaccato in due da una lesione affettiva incurabile: adorare Berlusconi e insieme farsi adottare dalla sinistra culturale. Fa di tutto per compiacere ambedue. Compone versi in rima baciata e pure leccata, in segno di devozione al Capo. Ma si dichiara di sinistra, professa amore per i loro tic, corteggia scrittori, stampa, intellettuali di sinistra; è forse l’unico a credere ancora in Italia all’esistenza di una sinistra, a cui hanno smesso di credere pure i diretti interessati. Ora, per arrampicarsi nella Casa della Sinistra, ha

L’ossessione di Bondi voler piacere alla sinistra cercato di infilarsi (...) (...) nel quartier generale della Militanza Intellettuale, la Repubblica, sotto le vesti di assistente di Baricco, scrivendo un pezzo che inneggia a lui e poi sfodera una proposta impressionista, anzi di più, preraffaelita, per colpire l’immaginario della sinistra: perché non dedicare una rete pubblica alla cultura e alla qualità, negandola alla pubblicità e al

rozzo popolo dell’auditel? Lui che ha chiamato il manager del McDonald’s per farcire i Beni culturali del Paese più invaso d’arte e cultura del mondo, lui che viene dal berlusconismo, anzi fu da Lui creato in uno spot, e che professa amore verso programmi e personaggi frivoli della vacuità televisiva, vuol dedicare una rete della Rai alla cultura e alla qualità, magari

mente sull’ondata antisemita che stava sommergendo una conferenza che avrebbe dovuto impostare la battaglia internazionale contro il razzismo, fu solo il coronamento di una colossale mistificazione [...]. E’ merito del governo italiano non averlo commesso. Perché si possa dire «dell’Italia» e non solo del «governo italiano », occorre che l’opposizione dica, tra l’altro nella scia di un governo americano «amico» come quello di Obama, che su una questione irrinunciabile di principio come la lotta all’antisemitismo comunque camuffato non c’è ostacolo di schieramento e di collocazione politica. Un obiettivo, la lotta all’antisemitismo, ovviamente condiviso anche dal predecessore di Frattini agli Esteri, Massimo D’Alema, che sempre, anche quando ha criticato con vigore l’azione israeliana a Gaza [...] ha tenuto a erigere una frontiera civile e valoriale contro il dilagare della furia antisemita (antisionista) che nega il diritto all’esistenza stessa dello Stato di Israele. [...]

per affidarla a Maria De Filippi. Azienda di pietra Madonna che trovata, a non pensarci prima [...]. Alcuni anni fa, quando per un incidente sedetti ai vertici della Rai, produssi progetti, avanzai proposte, indussi il CdA a discutere una proposta del genere. Impresa impossibile, silenziata dai media, disprezzata dalla sinistra e dai sindacati Rai, ignorata dal centrodestra, irrisa dalla Commissione vigilanza. E infine abortita dopo il varo di un primo abbozzo di rete. D’altra parte, se gerarchicamente l’incarico più alto a livello culturale nella rete ammiraglia del servizio pubblico è di Gigi Marzullo, capite il resto [...].

dall’editoriale di Giuseppe Mammarella

Charles Krauthammer è uno dei più influenti giornalisti d’America. Vincitore di un premio Pulitzer, scrive sul Washington Post ed è ospite quasi giornalmente della stazione televisiva Fox News di proprietà di Rupert Murdoch. Nel suo ultimo articolo il “Manifesto obanista” Krauthammer accusa Barak Obama di voler trasformare l’America in una democrazia socialista secondo il modello europeo. Di tutte le critiche che in questi ultimi giorni vengono lanciate ad Obama è quella più insidiosa e indica il terreno sul quale gli osservatori americani si preparano ad attaccare lui e la sua politica: quello ideologico. È difficile prevedere i risultati dei piani della nuova presidenza per far uscire l’America dalla crisi attuale. Ci vorrà tempo e altri interventi a seguire quello da 787 miliardi varato pochi giorni fa. Si continuerà a discutere sull’efficacia o l’inutilità di questo o quel provvedimento e ciascuno di essi troverà i suoi difensori e i suoi detrattori. Ma l’accusa di portare il Paese verso il socialismo è di quelle da cui in America è difficile difendersi. Gli americani non distinguono tra comunismo e socialismo e se dal punto di vista ideologico la confusione può apparire comprensibile, dal punto di vista storico-politico ignora una delle più importanti esperienze della nostra epoca: quello del socialismo nella democrazia. Ma per gli americani democrazia e socialismo sono due termini antitetici e irriconciliabili. Socialismo per gli americani è tutto ciò che ostacola il libero mercato e la libertà di competere, socialismo è potere di intervento dello Stato, è burocrazia paralizzante e limitazione dell’iniziativa privata anche quando

l’intervento dello Stato e la regolamentazione delle attività economiche sono resi necessari da situazioni come quelle attuali, dove proprio la mancanza o l’inosservanza delle regole e una iniziativa privata priva di remore e di scrupoli sono alla base della crisi epocale che stiamo vivendo. Secondo il giudizio storico dei conservatori, l’America ha vissuto una condizione vicina al socialismo dagli anni di Roosvelt sino a quelli di Johnson, trenta anni con la parentesi di due mandati del repubblicano Eisenohwer, che deluse i conservatori perché invece di smantellare le strutture statali create dal New Deal, sinonimo di socialismo, scelse di conservarle. I successivi governi repubblicani di Nixon, di Reagan, di Bush padre e di Bush figlio, hanno disfatto gran parte di ciò che i democratici avevano costruito, mantenendo solo lo scheletro di un timido welfare state ben lontano dal modello europeo e che assicura agli americani una magra pensione, costruita con le contribuzioni del lavoro, e un minimo di assistenza medica agli indigenti e agli anziani. Gli strumenti che i repubblicani hanno usato nella loro opera di smantellamento dello Stato sociale sono stati: il depotenziamento del governo federale e il taglio delle tasse. Il primo è avvenuto con il trasferimento agli Stati di parte dei poteri e dei mezzi del governo federale, con l’obiettivo dichiarato di “affamare la bestia”, privarla cioè delle risorse per sopravvivere. La rivoluzione fiscale iniziata da Reagan con la drastica riduzione delle tasse sul reddito ha favorito i più ricchi, secondo il principio che la ricchezza dal culmine della piramide sociale si distribuisce fino alla base per un naturale automatismo che deve evitare ogni intervento dello Stato. [...]

Il furbo dell’affitto resiste nulla è cambiato dal 1995

Il Belpaese che privilegia i parlamentari Garantisti e l’italiano comune piange sui risparmi per caso

dall’editoriale di Nicola Forcignanò

dall’inchiesta di Antonello Caporale

dal corsivo di Marco Travaglio

[...] C’è una parola, una sola, che pone alcuni lavori fuori dal comune, li innalza e li tonifica: il privilegio. L’extra che cambia il corso della busta paga, consola la vita anche quando è sul punto di finire. E produce quel miracolo che appunto si definisce privilegio, frutto del diritto che cambia natura. Tutto ha un prezzo. Il silenzio, per esempio. Stare zitti è una fatica e ha il giusto costo. E morire, oltre al dolore inconsolabile, comporta una serie infinita di pratiche e di cerimonie che vanno obbligatoriamente fatturate. L’Iva, la maledetta Iva. Il premio alla carriera. Una questione a parte, senza volere entrare nel merito del tema che qui lambisce la terra e il cielo, è il pacchetto dei premi fine vita. Apriamo parentesi. Prima della morte, ma forse più dolorosa di essa, c’è la fine della carriera politica, la fine dei sogni e della gloria. Il politico che lascia ottiene un vitalizio. Lo dice la parola stessa: il vitalizio non è la pensione e quindi lo si può raccogliere, a certe condizioni, anche da giovani. E’ qualcosa di diverso e, stando all’etimo, sicuramente di vitale. Antonio Martusciello a soli 46 anni ha lasciato Monteci-

Ancora non si sa se lo stupro di San Valentino sia stato opera dei due rumeni fermati a Roma. Per i pm, sì. Per l’esame del Dna, no. È una vera fortuna che i due non fossero politici, altrimenti avremmo tv e giornali intasati di geremiadi contro la «persecuzione giudiziaria» [...]. Invece sono rumeni: l’uno vale l’altro [...]. Il Giornale spiega che forse c’é stato un errore, ma «nessun razzismo». Infatti Il Giornale, culla del garantismo all’italiana, il 19 febbraio titolò sobrio: «Prese le belve di S.Valentino: “Sono stati loro”» [...]. Mancava solo l’invito a impalarli, per completare la gamma della titolazione garantista. Intanto l’Ordine degli avvocati ha sospeso per 3 mesi Antonio Di Pietro. Nel 2002 [...] l’amico fu trovato ferito vicino al cadavere della moglie strangolata [...]. Saltò fuori che l’assassino era il marito. [...] Non potendo difendere vittima e presunto carnefice, Di Pietro scelse la prima e rimise il mandato per il secondo. Ma questo, per l’Ordine forense [...], viola «i doveri di lealtà, correttezza e fedeltà». Giusto: il vero garantista, tra la vittima e l’assassino, sceglie l’assassino.

Caro Direttore, quando sei venuto a propormi questo commento ho capito subito che non cercavi proprio me, ma uno abbastanza anziano. «Uno che le ha già viste tutte», si dice solitamente in riunione di redazione. «Una memoria storica», si dice più elegantemente ai funerali di quello che le aveva viste tutte. E siccome di anziani in via Negri 4 siamo rimasti davvero pochi, hai spiattellato sul mio tavolo gli articoli dei bravi Massimo Malpica, Paolo Bracalini e Carmine Spadafora, che hanno scoperto l’ennesimo pentolone maleodorante di Napoli e della Campania. E ti sei piacevolmente stupito nell’accorgerti che questi scandali ancora mi stupiscono. Già, perché uno le avrà viste tutte, ma rivederle fa ancora più effetto. Si fatica a pensare che, dopo tutto quanto è accaduto, ci sia qualcun altro pronto a ripetere gli stessi errori. Era il 1995, l’anno di «Affittopoli». E nelle stanze del Giornale impazzivamo a spulciare i faldoni con l’elenco di tutte gli stabili di proprietà del Comune di Milano o di altri enti pubblici: la via, i metri quadrati dell’appartamento, il canone mensile quasi sempre «speciale» e, infine, nome e cognome del «fortunato» af-

fittuario. Lavoravamo come muli, ma eravamo orgogliosi. Per noi, fu un grande «scoop». Per chi pagava poche migliaia di lire per duecento metri quadrati in centro fu un grande... sputtanamento. Per gli amministratori pubblici di quelle proprietà fu la fine di una carriera politica. Negli anni successivi lo scandalo esplose in altri importanti Comuni italiani: il Giornale sempre in prima linea. [...] Troppo pericoloso cedere al solito amico degli amici un appartamento a un prezzo imbarazzante. Troppi rischi per chi gestisce gli immobili pubblici e per chi li vorrebbe abitare quasi gratis. Non a Napoli, dobbiamo tristemente constatare. Ma sarebbe fin troppo facile ora dire: beh, però è la Campania, là si sa... come vanno le cose... E, in effetti, solo negli ultimi mesi sono scoppiati così tanti scandali da riempire nuovamente tutti i sacchi di ’munnezza che asfissiavano Napoli. [...] Fare i furbi è una delle arti più antiche in questo Paese. E in un modo o nell’altro ci proviamo in tanti, tutti i giorni. [...] Il «male» non ha latitudine, il reato si commette al Nord e al Sud, indistintamente. E talvolta al di là del colore politico di chi gestisce il potere. [...]

Camera dei deputati, i parlamentari durante una prova di voto

torio. Per quattordici anni di fila ha servito le Istituzioni e Forza Italia. Se riscatta quattro anni di contributi può godere di un vitalizio formidabile: 7.958 euro (lordi) mensili. E il 49enne Alfonso Pecoraro Scanio, 16 anni trascorsi a Montecitorio, con un minimo riscatto raggiunge il traguardo degli 8.836 euro (lordi) in tasca, senza temere i nuovi ricalcoli pensionistici, il famigerato scalone, espressione che indica ancora lavoro e ancora per tanti anni per i sessantenni [...]. Questi tempi moderni hanno anche impresso un’autentica accelerazione allo scambio di idee e di proposte. Con internet tutto si è fatto non solo più semplice ma straordinariamente veloce. E sia il Senato che la Camera conse-

gnano a ciascun eletto, ad ogni inizio di legislatura, hardware e software necessari [...]. Qualche mese fa la signora Anna, disperata, (tre figli minorenni e senza lavoro) ha scritto una mail a tutti i parlamentari e ha invocato aiuto. Anna non esisteva e la sua disperazione era finta. Era un modo per testare l’apparato tecnologico in dotazione. Dal momento dell’invio al momento della lettura della mail sono trascorse in media due settimane [...]. Tra le cento carezze parlamentari anche una voce destinata alla lingua, a parlar bene e a farsi intendere meglio. Per la formazione linguistica ai deputati investiti nel 2008 900mila euro. In Parlamento si parla, nevvero?


6 Primo piano

Sabato 7 marzo 2009

Primo piano 7

Sabato 7 marzo 2009

Dal Cipe via libera all’opera: i cantieri apriranno nel 2010

I nodi dell’economia

Per il Ponte sullo Stretto 1,3 miliardi Ma all’appello ne mancano altri 4,7

Duetto con Tremonti: «In questo modo fanno opposizione all’Italia, non al Governo»

di CHIARA SPAGNOLO

«Crisi pesante ma non tragica» Affondo del premier: «La recessione c’è ma è ingigantita dai media». Poi dice “no” all’assegno per i disoccupati

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di CHIARA SCALISE ROMA - Le «drammatizzazioni» che ogni giorno sfornano i media sono un danno innanzitutto per il Paese, perchè la crisi «c'è, è anche pesante ma non è tragica»: Silvio Berlusconi scende in sala stampa al termine del Consiglio dei ministri e, in una sorta di duetto con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, attacca la rappresentazione che viene fatta da stampa e tv dell’azione dell’Esecutivo, rivendicando al contempo con orgoglio le misure messe in campo. «Se c'è una cosa di cui abbiamo paura, e forse è l’unica, è la paura», spiega ancora una volta il premier. Non deve stupire dunque se su trenta minuti di conferenza stampa il Cavaliere e il titolare del Tesoro decidono di spenderne la metà a fare 'controinformazione'. Si comincia dall’apertura di alcuni giornali italiani: «Mai usata – assicura il titolare del Tesoro, non senza nascondere del fastidio – la parola 'terribile' o 'orribile' per definire il 2009. Distorcere la realtà in questo modo non vuol dire fare opposizione al governo, bensì agli italiani. Vuol dire – è la sua convinzione – segare il ramo sul quale si è seduti». L’Italia, si vede costretto a ribadire il premier, «è stata la prima» a capire che «si stava abbattendo una tempesta» e la prima a correre ai ripari: «Siamo stati preveggenti e abbiamo avuto coraggio», dice Berlusconi. “Abbiamo evitato di andare a fondo – gli fa eco Tremonti – come invece aveva pianificato la sinistra». Loro, dice infatti, “parlavano di miracolo», mentre «noi spiegavamo che la situazione sarebbe stata difficile» già in campagna elettorale. «Ci danno degli irresponsabili, ci dicono che siamo in ritardo ma – fa i conti Tremonti – non è vero». Nessuna sottostima dell’emergenza, i ripetuti inviti del governo all’ottimismo, a non modificare il proprio stile di vita non sono frutto di ingenuità. Sono, spiega, un’arma importante, che ha un illustre predecessore: Roosevelt. «La prima cosa è – dice Tremonti – difendere se stessi dalla paura che si ha dentro». D’altro canto, ragionano a voce alta il premier e il ministro, basta guardare i fatti per potersi dire “orgogliosi». L’elenco delle misure e i conti, secondo il governo, sono lì a dimostrarlo: dall’inizio dell’emergenza il governo ha mobilitato 55,8 miliardi (in un biennio) disponendoli su due grandi direttrici, gli ammortizzatori sociali e le infrastrutture. E dunque anche se la proposta del Pd di un assegno per i disoccupati è bocciata senza appello dal Cavaliere (“una licenza di licenziare»), i lavoratori possono stare «sereni», è il messaggio rassicurante, perchè le risorse per evitare il peggio il governo le ha già messe sul tavolo.

Silvio Berlusconi ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi

LA RIFORMA

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avere un futuro. Il nodo pensioni è comunque finito sul tavolo del Consiglio dei ministri: «Si è ribadito – spiega il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi – che non c'è ancora nessuna proposta definita. Sono state solo fatte – aggiunge – in passato ipotesi tecniche». Un punto sarebbe però stato ribadito di fronte ai colleghi proprio dal titolare del Welfare: se sulle pensioni nel pubblico impiego è d’obbligo discutere, il settore privato non è e non deve essere oggetto di alcuna riforma. Nonostante il pressing che arriva da Bruxelles, l’Italia avrebbe comunque scelto di privilegiare il confronto con le parti sociali e con i sindacati in particolare: tra le decisioni prese quella di aprire un tavolo e di iniziare a costruire un modello che sia in grado di tenere insieme la necessità, imposta dall’Europa, di allungare l’età lavorativa con quella di fornire servizi alle donne. «Tutto quello che si risparmia dall’innalzamento dell’età pensionabile femminile – dice anche il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta – deve andare ai salari delle donne, alle loro carriere, agli asili». c. s.

L’accusa del neosegretario del Partito Democratico: «Berlusconi vive in un bunker dorato»

Franceschini boccia il pacchetto anticrisi Bersani: «Con Tremonti giocolieri di parole» Il Pd rilancia l’assegno di disoccupazione di ANDREA LONGO ROMA - "Il premier non capisce la gravità della crisi. Vive in un bunker dorato". Di fronte ad una crisi economica profonda e globale l'Europa si attrezza. Il governo invece tira fuori l'ennesimo cilindro dal cappello. Gli investimenti per le opere pubbliche? Un bluff. Di euro spendibili per le infrastrutture al momento non ce n'è nemmeno uno. Solo fumo negli occhi per migliaia di lavoratori in attesa di lavorare in tempi certi e rapidi. Mentre le sollecitazioni delle parti sociali andavano verso una richiesta di opere cantierabili subito. Quanto al via libera al Ponte sullo Stretto, non è una priorità per il Paese, senza contare

che i lavori partiranno solo nel 2010. È durissimo il giudizio dell'opposizione, con in testa il Pd, sulla leggerezza, e l'arroganza, con cui il governo cerca di fronteggiare una crisi gravissima. "Berlusconi non vede la realtà del Paese, tra la gente normale" è stata la dura replica del leader del Pd, Dario Franceschini. "E sa soltanto rispondere con dei no". "Il premier e Tremonti si confermano giocolieri di parole e di cifre", ha aggiunto Pierluigi Bersani, responsabile economico dei 'democrat'. Che commentando la bocciatura della proposta dell'assegno lanciata da Dario Franceschini, ribadita ieri da Berlusconi a Palazzo Chigi, ha aggiunto che "riescono a raccontare che non sono i licenziamenti a suggerire

l'assegno di disoccupazione ma che è l'assegno di disoccupazione a suggerire i licenziamenti". Non solo. Spaventa Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori del Pd, la leggerezza con cui l'esecutivo, mentre gli investitori stranieri scommettono sul fallimento del nostro Paese, ripete che la crisi non è drammatica e la colpa della 'paura' "è dei corvi e dei mass media". E pure dell'opposizione. E Federica Mogherini ha aggiunto che se davvero esiste un nuovo "gruzzoletto" per gli ammortizzatori sociali (di cui Tremonti intende parlare la prossima settimana) "va impiegato da subito per misure che abbiano una ricaduta immediata sull'occupazione e sul reddito delle famiglie". Franceschini e il Pd criticano la ricetta anti-crisi del governo e continuano ad incalzarlo e ad insistere sull'assegno per disoccupati.

pressing della “Stretto di Messina”, nata nel 1981, che da ben 28 anni paga stipendi e consulenze, nell'attesa di trasformare il progetto in realtà. Forse preoccupato che un possibile cambio di Governo potesse portare l'ennesima inversione di rotta, lo scorso 16 settembre, il cda della Stretto di Messina ha chiesto all'amministratore delegato Pietro Ciucci di rinnovare la convenzione con il ministero delle Infrastrutture, con l'obiettivo di dare avvio alla progettazione definitiva nel 2009 e aprire i cantieri entro il 2010. Una sollecitazione che ieri ha trovato risposta nella decisione del Cipe, che ha annunciato di avere destinato 1,3 miliardi alla mega-infrastruttura. “Solo” 1,3 miliardi rispetto ai 6 necessari, che lasciano aperto un interrogativo non certo secondario, relativo alla possibilità che i privati intervengano in maniera così massiccia nella costruzione del Ponte e che lo Stato possa reperire, in tempi rapidi, altri fondi da destinare a tale progetto. Senza dimenticare, nel trionfalismo generale, che un investimento di tale portata attirerà gli appetiti delle cosche, mafia e 'ndrangheta insieme, che già sono all'opera per spartirsi il “lavoro”.

Gli interventi al fianco delle grandi opere

Il Cavaliere sulle pensioni «Evitare infrazioni Ue» ROMA - Il governo prende tempo e prova a trattare con l’Unione europea: la sentenza della Corte che chiede all’Italia di innalzare l’età pensionabile delle donne scade tra una settimana ma l’auspicio è di riuscire ad avere margini di manovra sufficienti per evitare che si apra immediatamente una procedura di infrazione. Stiamo vedendo come rispondere – assicura il premier Silvio Berlusconi – per far sì che ciò non accada. Nel caso in cui, poi, ciò si dimostrasse inevitabile ci vorrebbero comunque dei mesi, è il ragionamento che si fa in ambienti dell’Esecutivo, prima dell’applicazione delle sanzioni. Nella migliore delle ipotesi si 'conquisterebbe' un anno, in quella peggiore si riuscirebbe a ottenere qualche mese di ossigeno e superare così lo scoglio delle elezioni di giugno. L’obiettivo è dunque quello di rinviare la riforma nella pubblica amministrazione. Ergo, anche la soluzione parlamentare (con tanto di emendamento per un delega al governo su questa materia) sembra superata. La proposta è stata infatti depositata ma, a quanto si apprende da fonti di governo, non è destinata ad

Nella foto in basso a sinistra, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti

IL PONTE sullo Stretto di Messina si farà. Silvio Berlusconi lo aveva promesso fin dal 2002 e, ieri, il suo Governo ha dato il via libera alla più grande infrastruttura che il Belpaese ricordi da decenni. Una sfida tecnica di immani proporzioni, cha ha diviso l'Italia nelle opinioni con l'obiettivo di unirla geograficamente. Il collegamento stradale e ferroviario tra Calabria e Sicilia, infatti, ha come fine ultimo quello di unificare la Penisola, anche se - mettendo sulla bilancia costi e benefici - è difficile capire se il “gigante dello Stretto” sarà più utile o più costoso. Il costo complessivo dell'opera è di sei miliardi di euro. Ieri il Cipe, nel pacchetto da 16 miliardi per le infrastrutture, ha previsto di utilizzarne 1,3 per l'avvio dei lavori del Ponte. I cantieri dovrebbero essere aperti nel 2010, con l'obiettivo di inaugurare l'opera nel 2016. Sette anni per costruire il ponte a campata unica più lungo del mondo, che, con i suoi 3600 metri di acciaio, sfiderà l'alta sismicità dello Stretto con la capacità di resistere a scosse fino a 7,1 gradi della scala Richter e al vento che spira fino a 216 chilometri

orari. Caratteristiche tecniche studiate a lungo, che rendono la Società “Stretto di Messina” sicura dell'opera che da anni aspetta di poter realizzare, nonostante, la sonora bocciatura giunta pochi mesi fa, da colui che, della stessa, società era stato il coordinatore scientifico, il professor Remo Calzona. La guerra di opinioni, del resto, è andata di pari passo con la genesi del progetto e con le ripetute campagne del centrodestra che, del Ponte, ha fatto da anni un suo cavallo di battaglia. Berlusconi, infatti, fin dal 2001 inserì l'opera fra quelle della legge Obiettivo, aggiungendo, forte del suo noto humor, che il ponte si sarebbe fatto anche per agevolare gli amanti. «Se uno ha un grande amore dall'altra parte dello Stretto potrà andarci anche alle quattro del mattino senza traghetti», affermava il premier nel 2001, lanciando l'idea che fu poi accantonata dal Governo Prodi e immediatamente ripresa dal centrodestra durante la campagna elettorale dello scorso anno. Dopo la riconquista di Palazzo Chigi da parte di Berlusconi, il “gigante” è ricomparso nell'agenda politica dell’Esecutivo. Le promesse sono ricominciate, insieme al

Dario Franceschini

Arrivano risorse anche per scuole e carceri ROMA - Non solo il Ponte sullo Stretto e il Mose, la barriera salvaVenezia, ma anche la ristrutturazione delle scuole e la costruzione di nuove carceri. Il governo spinge sulla leva delle infrastrutture per il rilancio dell’economia italiana, impastoiata dalla recessione. Mette così sul tavolo i 16,6 miliardi già preannunciati, e vi aggiunge anche un altro miliardo e 200 milioni di interventi per ristrutturare le scuole e realizzare nuove carceri. Al fianco delle grandi opere, che possono rappresentare un volano per l'economia soprattutto nel medio termine, arrivano quindi risorse per interventi minori, con tempi di attivazione bassissimi e in grado di spingere rapidamente l’economia in modo diffuso sul territorio. Ma tutte le opere finanziate sono comunque scelte tra quelle «pronte e cantierabili nel più breve tempo possibile», ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. A dare il via libera al nuovo pacchetto di risorse è stato il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica che si è riunito a Palazzo Chigi poco prima del Consiglio dei ministri. Il piatto forte è stato il finanziamento delle grandi opere mentre, per i fondi a sostegno delle imprese, le pressanti richieste dei diversi ministri hanno portato a una mediazione: la creazione di un fondo da 9 miliardi nella disponibilità della presidenza del Consiglio, che sarà attivato su progetti immediatamente realizzabili che saranno presentati dai singoli ministeri Sul fronte grandi opere arrivano, come detto, i primi 1,3 miliardi per avviare la costruzione del Ponte sullo Stretto per il quale è stimata una spesa di 6,1 miliardi, e 800 milioni per il sistema Mo.se. a Venezia. Sono previsti 2.750 milioni di contributo pubblico per l’alta velocità ferroviaria (le tratte Milano-Verona; Milano-Genova prima fase; oneri ambientali per la FirenzeBologna; il primo stralcio dell’asse pontremolese) e poco più di 1,5 miliardi per realizzare metropolitane (la linea C di Roma, la metro regionale campana, le reti di Palermo e Catania, le metro di Bari e Cagliari, gli adeguamenti per Parma Brescia e Bologna) e finanziare le reti di trasporto in vista dell’Expo milanese del 2015. Molti anche gli interventi strada-

li, finanziati con contributi pubblici (2 miliardi) e privati (8,090 miliardi), tra i quali alcuni riguardano il traforo del Frejus, il sistema pedemontana Lecco-Bergamo e il completamento della Salerno-Reggio Calabria. La vera novità è però rappresentata da uno stanziamento di 1,2 miliardi, che si aggiunge ai 16,6 dei quali si era difatti già parlato. Un miliardo andrà a finanziare interventi di edilizia scolastica «per rendere le scuole più sicure», ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini». La cifra, però, viene considerata «irrisoria» dal Codacons. Sono invece 200 i milioni che andranno al fondo per l’edilizia carceraria, sia per la costruzione che per la ristrutturazione: per il sottosegretario alla Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati, si tratta di «un segnale importantissimo che dimostra la concreta volontà del governo Berlusconi di porre rimedio all’emergenza carceraria».

Molti interventi stradali con contributi pubblici

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LE REAZIONI

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L’opposizione in coro: «Tutto solo un grande bluff» I sindaci di Reggio e Messina, Scopelliti e Buzzanca, sul Ponte: «Servirà a far ripartire l’economia del Sud» ROMA - Opposizione sulle barricate sul piano del Governo di finanziamento delle infrastrutture, in testa il Ponte sullo Stretto. Dopo la bocciatura di Franceschini e Bersani, anche quella dell’Idv, con Antonio Di Pietro che definisce «una truffa colossale far credere che il ponte sullo stretto possa partire entro sei mesi». Secondo il leader di Italia dei Valori «per dare occupazione i lavori delle infrastrutture dovrebbero partire domani mattina». Dall’altra parte, da Pdl è uncoro di “sì” alle decisioni di Palazzo Chigi. Tra questi Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati del Partito della Libertà, parla di

«un’opera importante per il Sud, per la Sicilia soprattutto», e qusesto dopo che il governo Prodi aveva cancellato un progetto fondamentale per tutto il mezzogiorno». Secondo La Loggia, si tratta dunque di «una vittoria sia per la Sicilia che nei confronti di tutti coloro che hanno sempre sostenuto l’inutilità di questa grande opera». A “rispondergli” è il governatore siciliano, Raffaele Lombardo: «Voglio però ribadire che il Ponte è solo una prima pietra e che bisogna pensare ad uno sviluppo infrastrutturale molto più articolato affinchè la Sicilia possa svolgere al meglio il ruolo di piattafor-

ma avanzata dell’Europa verso il mediterraneo». «Francamente, più che Roosevelt Berlusconi sembra Maria Antonietta», attacca sarcastico Ermete Realacci, responsabile Ambiente del Pd. Ma intanto, i sindaci di Messina e Reggio Calabria, Giuseppe Buzzanca e Giuseppe Scopelliti, commentano positivamente il via libera del Cipe al Ponte sullo stretto. «Abbiamo superato – dicono in una dichiarazione congiunta – il grande ostacolo del blocco per l’attraversamento stabile dello Stretto che aveva posto il governo Prodi ed ora può ripartire l’economia del Mezzogiorno». Antonio Di Pietro


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Sabato 7 marzo 2009

L’editoriale sulla candidatura del segretario democratico commentato su Fb

Politica lucana

Il web la vede così

Continua la suggestione sulla possibile sfida “trentenne” per la corsa alla guida della Provincia di Potenza

«Cosa accade al Pd?», tante le risposte

Pace scrive libri, Lacorazza parla a Matrix POTENZA - Due modi di fare già campagna elettorale. Aurelio Pace, che tranne colpi si scena clamorosi, sarà il candidato presidente alla Provincia di Potenza per le liste elettorali dell’ex segretario regionale della Margherita, presenta il suo ultimo libro “Sales un sogno giovane”, sui 50 anni di storia dei Salesiani a Potenza. Un libro scritto e immaginato evidentemente molto prima dell’agone elettorale per le prossime amministrative. Ma è indiscutibile che oggi il libro di chiara matrice cattolica possa essere il primo trampolino di lancio elettorale per Aurelio Pace. E sulla sensibilità politica

dei moderati cattolici fa perno la proposta elettorale di Falotico e company. Non è un mistero oltretutto che proprio negli ultimi mesi di convivenza difficile all’interno del Partito democratico di Basilicata, Falotico, Pace e gli altri si siano voluti più volte distinguere per appartenenza a quell’area cattolica democratica diretta discendente della Dc «mortificata all’interno del Pd di Basilicata dagli ex diessini». Questa l’accusa di Falotico. Diversissimo il percorso di Piero Lacorazza nell’avvicinamento alle elezioni amministrative che dovrebbe vederlo in prima persona candi-

IL SEGRETARIO DEL PD POTENZA - «Sono Piero Lacorazza, ho 31 anni, mio padre socialista, mio nonno comunista. Il mio primo voto a Di Nardo un ex Dc, sono il segretario regionale del Pd della Basilicata, una bella, bellissima regione nel cuore del Sud». E’ iniziata così l’intervista che il segretario regionale del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza ha rilasciato al giornalista di Matrix Pietro Suber. Venticinque minuti per la trasmissione di Alessio Vinci che è andata in onda mercoledì scorso. In Tv poi sono andati solo pochi minuti di intervista con Dario Franceschini in studio. Lacorazza è stata uno tre giovani dirigenti del Pd scelti per intervenire in trasmissione. Questi alcuni stralci dell’intervista: Pietro Suber: «Crisi economica. Quali proposte per fronteggiarla? L'assegno di disoccupazione può essere uno strumento valido? Ce ne possono essere altri?» Piero Lacorazza: «Io penso che per contrastare la crisi abbiamo la necessità di rispondere all’emergenza sociale che c’è. A chi perde il posto di lavoro, ai precari e a chi un lavoro non ce l’ha. In questo momento abbiamo la priorità di rispondere a questa crisi e questo dramma sociale, ma anche prepararsi Piero Lacorazza a quando sarà finita la crisi. Avere una visione attraverso la quale si sostengono le imprese a investire in ricerca in innovazione. Fare in modo che le nostre imprese possano trovarsi a innovare il prodotto e a competere sui mercati internazionali, serve secondo me un investimento, una garanzia strutturale per esempio con gli istituti di credito e le banche per fare in modo che le imprese siano sostenute da fondi di garanzia pubbliche». P.S.: «Proposte concrete?» P.L: «Credo che l’assegno di disoccupazione per chi ha perso il lavoro o non ce l’ha sia una proposta concreta. Poi servono dei fondi di garanzia pubblici, altro che i Tremonti bond, che consentano di sostenere le imprese con dei contributi selettivi che guardino le innovazioni del prodotto. Una proposta concreta può essere quella che un impresa può andare in banca chiedere un credito essendo garantita da un fondo pubblico nazionale che

può essere a garanzia solo se quella impresa fa innovazione e qualità perchè alla fine della crisi credo che le aziende che avranno fatto innovazione e ricerca potranno giocarsi una carta importante sul mercato globale». P.S.: «Berlusconi però ha detto che così si perdono punti Pil...» P.L. «Io penso che Berlusconi sbagli perchè si è fatta una scelta quando si è deciso di intervenire sull’Ici che ha favorito persone che hanno reddito alti. Credo che il governo Berlusconi abbia sbagliato dall’inizio e continua a sbagliare perchè c’è un ingiustizia di fondo: C’è chi il lavoro non ce l’ha o rischia di perderlo e chi invece evade il fisco». P.S.: Federalismo fiscale, dopo la linea tesa al dialogo di Veltroni ora c’è la posizione più dura di Franceschini. Il Pd potrebbe anche andare verso il no in Parlamento. Cosa ne pensa? P.L.; «Penso che la sfida del Federalismo vada accettata. Se il Federalismo è però, una sfida di modernizzazione. Se invece il Federalismo fiscale è quello che ci viene proposto, a pagare sarà solo il Mezzogiorno d’Italia». P.S.: «Che significa ci vuole più Sud?» P.L.: «Credo che un Paese diviso e che non mette a frutto le energie soprattutto delle nuove generazioni presenti nel Mezzogiorno è un Paese più povero. Si rischia un’Italia spezzata in due. Poi ci vuole un Sud che venga messo nelle condizioni di accettare la sfida di essere al centro del Mediterraneo». P.S.: «Differenza tra Pdl e Pd?» P.L: «C’è una differenza tra noi e Berlusconi. Noi siamo un partito che ha bisogno di popolo e di territori. Abbiamo bisogno di un partito sul modello della Lega. Le nostre tradizioni politiche si sono rafforzate nel popolo. Ci vuole una grande capacità di comunicazione ma anche una grande capacità di insediamento nel territorio». P.S.: «Perchè Berlusconi vince?» P.L.: «Ha cambiato la gerarchia dei valori di questo Paese mettendo al primo posto il consumo più che i valori. E’ una società dove vale più il messaggio che la risposta ai problemi».

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Sabato 7 marzo 2009

dato alla presidenza della Provincia di Potenza. Lacorazza è il segretario del Partito democratico. Il suo è un ruolo politico e continua a farlo a 360 gradi. Quel che sarà sarà: la decisione di candidarsi se verrà assunta sarà presa nelle sedi di partito con discussioni politiche. Oggi è uno dei segretari regionali più giovani del Pd nazionale. E’ stimato a Roma. Domani si vedrà e nel frattempo rilascia interviste a Matrix e risponde sulle scelte politiche del Pd a livello nazionale e su quale linea deve assumere il partito per battere Berlusconi per la guida del Paese. sa.san.

Tatiana Lisanti presentatrice da Napolitano

IL DELFINO DI FALOTICO POTENZA - Appuntamento di eccezione sabato 7 marzo, ore 17, nel cine - teatro Don Bosco dove sarà presentato il libro “Sales un sogno giovane”, di Aurelio Pace, avvocato di Melfi, residente a Filiano, che vanta esperienze poetiche e di saggista. Il libro, 108 pagine, “apre” con una breve riflessione di don Gerardo Messina, ripresa dal suo volume “Dal silenzio del chiostro” , relativa alla memoria storica, cui fa seguio la prefazione di don Pasquale Italo Sammarro, direttore parroco della parrocchia di San Giovanni Bosco. Questo il senso: “Il mezzo secolo del quartiere Verderuolo ci dona l'opportunità per fare una sosta di gratitudine, per capire il presente e proiettarci verso il futuro, aprendo nuovi orizzonti. La storia del nostro rione e de salesiani è storia di crescita insieme, è storia di condivisione. E' veramente un binomio inscindibile il quartiere Verderuolo e il cuore grande di Don Bosco e di tanti suoi figli: i salesiani. Fare cinquantenario vorrà dire rivisitare pagine di storia, storia di cultura e di educazione popolata da invocazioni di coscienze piene di voglia di positivo, di fare il bene insieme con tanta Aurelio Pace fiducia”. Segue l'introduzione, che si sofferma sulla linea pastorale adottata da Don Bosco nella “creazione” dell'oratorio, quindi la premessa : “Sales, un sogno giovane, storia di 50 anni dell'Opera Salesiana a Potenza, vuole raccontare in chiave locale l'evoluzione propria di quel sogno. Un racconto percorso con la voce dei documenti storici e di rassegna Stampa necessari per una leale ricostruzione, e con le testimonianze dirette di chi questi 50 anni li ha costruiti e vissuti. Tutte le tegole e i mattoni che hanno fatto di una comunità il tessuto di un quartiere, Verderuolo, e di una città, troveranno ordine in questo libro, come le tessere di un mosaico che oggi vuole tornare, ancora più splendente, agli occhi dei suoi parrocchiani, alla città di Potenza, ai prossimi 50 anni di storia”. La premessa testimonia il cammino storico dell'opera salesiana nel capoluogo, seguono quattro capitoli che descrivono altrettanti decenni.

A pagina 80 il Capitolo V intitolato “il presente” dove si legge di monsignor Augusto Bertazzoni (“il mio augurio, sottolinea don Italo Sammarro, è quello che il Servo di Dio, che ha voluto ardentemente i salesiani a Potenza, con la sua soavità ci benedica e ci protegga dal cielo dei Santi”), vescovo della diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico dal 1930 al 1966, e di altri vescovi della stessa diocesi, da monsignor Vairo a monsignor Sorrentino, monsignor Appignanesi, monsignor Superbo, tuttora in carica: tutti, in periodi diversi, hanno avuto un felice feeling con l'opera salesiana. Questo, infine, il programma della presentazione del libro: introduzione di Fernando Barbaro, presidente Festinsiene; saluti del sindaco Santarsiero e del vicario generale Telesca, presentazione dell'autore Aurelio Pace. Interventi dei parroci viventi della parrocchia Don Bosco : don Galliano Basso, don Mario Sangiovanni, don Luigi Drosi, don Vito Orlano, don Raffaele Leva, don Ciro Solofra, don Italo Sammarro. Pino Gentile Alla manifestazione non parteciperà, il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione che in una nota si scusa «a causa di un precedente impegno». In ogni caso Scaglione rappresenta «la mia condivisione ad una iniziativa che ha il merito di cominciare a scrivere la storia di una comunità, come quella salesiana, più volte raccontata in questi anni e rappresentata come un pezzo importante della storia di questa città». «Il mio legame con la comunità salesiana - aggiunge Luigi Scaglione - mi fa sentire vicini a chi mi ha dato tanto in termini di educazione e di partecipazione attiva alla vita sociale della nostra comunità e sono convinto continuerà a farlo negli anni come lo spirito di Don Bosco ha insegnato: vicino ai giovani nel segno della carità e della condivisione.Ad Aurelio Pace il merito di aver saputo mettere insieme alcuni pezzi di questa importante e straordinaria pagina di vita, ai sacerdoti succedutisi in questi anni, un grazie per averla scritta».

Sarà la lucana Tatiana Lisanti (legata sentimentalmente a Piero Lacorazza), giornalista del Gt ragazzi del Tg3, a condurre, nel salone delle feste del Quirinale, la cerimonia di consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana in occasione della Giornata Internazionale delle donne. Manifestazione che si svolge oggi con inizio alle ore 11.45, Dopo il discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai 3 dalle ore 12.20 alle ore 12.30, ci sarà la consegnerà delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a nove donne che si sono distinte in vari campi professionali. La cerimonia vedrà la partecipazione delle Ministre Mara Carfagna e Giorgia Meloni, di rappresentati del mondo istituzionale, imprenditoriale e sindacale. Saranno presenti anche gli studenti vincitori del Concorso “il coraggio delle donne”, indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione.

POTENZA - Lacorazza candidato alla presidenza della Provincia di Potenza? Ecco cosa ne pensa la comunità real virtuale di Facebook. L’ultimo esperimento dell’iniziativa giornalistica Quotidiano - Fb è relativa all’editoriale del direttore Leporace “Che accade nel Pd lucano?” pubblicato in copertina, giovedì 5 marzo scorso e il giorno dopo sul social network che spopola su internet. Nell’articolo, a partire dalla notizia della probabile candidatura del segretario regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza alla presidenza della Provincia di Potenza si pongono una serie di quesiti su quello che è la reale situazione interna al «partito regione» e sulle sue prospettive. Come nelle precedenti occasioni sono sono mancati gli appassionati interventi di addetti ai lavori e di semplici utenti di Facebook. A seguire la discussione dettagliata. Rosario Palese alle 13.48 del 05 marzo. «Non esistono storie irrilevanti. Tutto è connesso con tutto. Dovunque si cambi qualcosa, il cambiamento riguarda il tutto». Da la “Morte della Pizia” di F. Durrenwatt. Nuario Fortunato alle 14.35 del 05 marzo «Conosco Lacorazza dai tempi del Liceo. Tramite i racconti di mia sorella, sua compagna di classe, mi sono costruito di lui un’idea ben chiara che conservo tuttora e che lo stesso Lacorazza, nonostante sia riuscito a scalare i vertici del monopartitismo lucano, ha contribuito a non cancellare. Credo che Piero Lacorazza incarni il senso della passione civile e politica che questa terra, miseramente e dannatamente risucchiata da decenni di fatalità e di fatalismo, riesce ancora a sprigionare. Detto questo, credo che Lacorazza non abbia mai “usato” il suo partito, ma credo che non debba lasciarsi “usare” dal suo partito, nè asservire la propria opera e il proprio impegno a manipolazioni verticistiche e centralistiche proprie delle architetture partitiche sovietiche! Il riformismo non è un dogma, è una necessità per una regione come la Basilicata che fatica a scrivere brani di vita nuova. Ma se il riformismo si traduce in mero nuovismo, allora si rischia un’insipienza politico - ideologica». Antonio Bevilacqua alle 14.37 del 05 marzo «C'era un detto, tempo fa (o era una canzone di Leonard Cohen?) che diceva: “Abito nuovo per una vecchia cerimonia”. Dove il sottoscritto, al posto di “vecchia”, preferiva il più vero “decrepita”. Sulla scorta di un paio di particolari abbastanza rilevanti, la appena passata tornata elettorale in Sardegna, e la ormai prossima tornata elettorale amministrativa, ha scatenato un mezzo putiferio nel Pd nazionale. E il Pd locale non è, ovviamente, immune da ciò. Iniziano, pertanto, le danze per dare all'opinione pubblica (tanto cara a Folino) un’idea di mosse importanti (per chi, poi, è arduo capirlo). La mia impressione, bada bene, è solo un'impressione, è che la discesa in campo in prima persona di Lacorazza sia un modo per chiamarsi fuori da un'eventuale redde rationem all'interno del Pd e, forse, un modo per potersi stimare (a livello di numeri) in una competizione con un congruo numero di elettori (altro che i 70.000 delle primarie). Che dire? “Abito consunto per una cerimonia in avanzato stato di decomposizione”! Questa è la mia impressione, il mio sentire in tutto questo gioco di spicchi di potere che, sicuramente, a questa regione non fanno bene. Comunque, direttore, complimenti per l'articolo (l'avevo letto sul Quotidiano stamattina presto e mi ha favorevolmente impressionato questo voler provare a dare spazi alla riflessione su argomenti molto delicati)». Vincenzo Fierro alle 15.54 del 05 marzo «Tranquilli: l'operazione Lacorazza alla presidenza della provincia è un’escamotage per tenere il posto al caldo all'amico Restaino. Ma pensate che davvero intorno ci siano pivellini e novellini che non sappiano leggere la politica? Ah, la gavetta, la gavetta....». Renato Armignacco alle 16.09

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del 05 marzo «il tempo renderà manifesto ciò che l'intrigo dell'astuzia nasconde...» Luigi Cannella alle 16.31 del 05 marzo «Il lacorazzismo è una forma avanzatissima di ontologia politica. E perciò poco incline alla filosofia pratica del riformismo. Non ce lo vedo a firmare patentini per la caccia. Lì ci vuole uno prosaico...» Armando Bronzi alle 17.46 del 05 marzo Gentilissimo Direttore, anch'io stamattina ho letto l'articolo oggetto della discussione. La volontà di spiegare e coinvolgere i lettori affezionati e quelli di seconda mano a riflettere sui meccanismi interni alla partitocrazia, è istruttiva da un lato e controprodu-

cente dall'altro. Perchè intriga, ma, al contempo, alimenta sempre di più la disaffezione per la politica. La colpa non è certo di chi, come te, fa il proprio mestiere che è, anche quello, di raccontare la politica, questa politica. Sappiamo di chi è la responsabilità. Personalmente, resto indifferente al totosindaco, al totopresidente della provincia. Mentre scrivo questa mia modestissima riflessione, il mio pensiero, senza voler essere demagogico, corre agli operai che, ogni giorno, perdono il lavoro e vedono svanire sogni e progetti di vita. Perciò mi chiedo: i signori Lacorazza & compagnia ogni tanto pensano, oltre alla conquista della poltrona più prestigiosa, al dramma di questa povera gente?». Maddalena Rotundo alle 18.39 del 05 marzo

L’agenda Politica An: oggi dalle 15, al Park hotel, si svolge il congresso straordinario della provincia di Potenza. Pd: domani alle ore 16 presso la sede regionale del PD in Via della Tecnica 18, si terrà la prima Assemblea della provincia di Potenza dei Giovani Democratici. Pd: oggi e domani si svolgono le primarie per la scelta del candidato sindaco di Nova Siri. I seggi sono costituiti presso la Delegazione comunale, alla Marina, e palazzo Costa al Paese e resteranno aperti oggi dalle 16 alle 20 e domani dalle 8 alle 20. Possono votare per le primarie i residenti che hanno compiuto 16 anni, nonché tutti i cittadini di altri paesi in possesso del permesso di soggiorno e residenti nel comune di Nova Siri. Per votare l’elettore deve recarsi al seggio con un documento di identità valido e versare un contributo minimo di 1 euro. I candidati sono: Gino Battafarano, Giuseppe Chiurazzi, Pasquale Favale, Mariangela Matteo, Carmine Stigliano, Domenico Tufaro. Idv: dalle 17.30 nella sala convegni della Biblioteca comunale di Atella si svolge l’incontro pubblico “Formazione e lavoro. Italia dei Valori discute con il territorio”.

«Sono d'accordo, viene “sacrificato” a un ruolo politicamente poco rilevante un giovane che parlava così bene la lingua dei vecchi. Grave errore strategico. Chi sarebbe lo stratega? tanto gli elettori lucani del Pd accettano tutto, Lacorazza consideri quella poltrona già sua. Proprio per questo dovrebbe rifiutarla!». Astronik Antonio Nicastro alle 18.55 del 05 marzo «E' in atto all'interno del Pd lucano una battaglia politica e generazionale. Il povero Lacorazza porta una croce dal peso insopportabile. E' giunto però il tempo di gettare la maschera e concordare che il matrimonio fra ex Dc ed Sx Ds non ha funzionato e forse è meglio procedere alla separazione consensuale. E’ giunto però il momento di abbandonare questi tatticismi e guerre di posizionamenti personali e pensare ai problemi che affliggono i lucani che non sono di poco conto. I dati Istat sullo spopolamento dovrebbero indurre i signori delle poltrone, pardon, della politica, a riflettere seriamente sul vero significato della parola Politica». Eustachio Follia alle 20.48 del 05 marzo «Straordinaria la definizione “gemelli diversi”. Però credo che i due abbiamo sempre fatto queste parti; alla fine in qualche modo si ritrovano sempre. Quanto alle candidature, vedo complicata (come al solito) la situazione nel materano: se il Pd candida lacorazza nel potentino dovrebbe seguire una logica simile nel materano. Mi facile». Rocchino Nardo alle 20.55 del 05 marzo «E chi succede a LACORAZZA alla segreteria del Pd? Un 50 enne? Ma che bel segnale! E poi le province se siamo un Paese serio con la crisi dell'economia che c'è le aboliamo entro 2 - 3 anni e il presidente che fa? Ricomincia? No, non accetti e si batta per un rinnovamento a tutti i livelli se non vuole l’anno prossimo la destra alla regione anche da noi» Nicola Porcari alle 1.10 del 06 marzo «A proposito di zattera, se guardiamo la situazione politica del Pd lucano come ad una regata in presenza di vento contrario, sono sicuro che il giovane Piero, alla fine, riuscirà a dirigere le vele nella giusta direzione. Attenzione, però, per arrivare in porto sani, salvi e vincitori non bastano la forza e il valore di un giovane, c'è bisogno anche della saggezza e del buon senso di chi sappia mettere la propria esperienza al servizio della causa (traguardo). Le condizioni ci sono, purtroppo c’è chi continua a remare contro e in maniera per niente disinteressata». Giuseppe Tralli alle 8.31 del 06 marzo «Lacorazza non deve essere molto felice dell'eventuale investitura, considerando che in questa tornata il risultato non può e non deve essere dato per scontato e che, in Basilicata, la presidenza della provincia è una “postazione” da fine carriera, anche e specie per la sua valenza politico amministrativa. Questa candidatura, se confermata, e io non ne sono ancora convinto, suonerebbe come una “rimandatura” per il giovane segretario (e forse non solo per lui) che ha studiato per ben altri traguardi e con altri tempi». Paride Leporace alle 14.31 del 06 marzo «La discussione sarà riportata sul Quotidiano della Basilicata». Eustachio Follia alle 16.39 del 06 marzo «Meno male che non mi sono sbilanciato». Giuseppe Vinciguerra alle 19.04 del 06 marzo «Scusate se intervengo, vorrei porre un quesito: come mai quando si parla di ricambio generazionale ci sono tutte queste resistenze? Sappiamo tutti benissimo che è di primaria importanza portare avanti quei giovani talenti politici che possano ridare uno slancio di credibilità alla politica lucana, allora perchè tutto questo ostruzionismo? Si ha paura del cambiamento? Io non ne ho, Piero Lacorazza è un politico che può fare solo bene quindi perchè non dargli fiducia?».


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Sabato 7 marzo 2009

Incarichi selvaggi

Le accuse dell’ordine degli ingegneri Acquedotto lucano, «situazione illegittima»

Così funziona “Al” progettazioni Lunedì delibera 2220 in giunta. «La Regione renda pubblici gli incarichi» di FABIO AMENDOLARA POTENZA - «Ci sono cantieri aperti in decine di Comuni e reti già completate per progetti che superano i 150 milioni di euro». L’ingegnere che spiega come funziona Acquedotto lucano progettazioni Srl, la società d’ingegneria di Acquedotto lucano Spa, preferisce rimanere anonimo. «Già lavoriamo poco e di questi tempi non vorrei ritrovarmi tagliato fuori», commenta. Ieri mattina il Quotidiano ha pubblicato in esclusiva una lettera inviata dal consiglio dell’ordine degli ingegneri al presidente della Regione. Sotto accusa c’è la nota delibera numero 2220, quella per gli incarichi di collaudo all’ospedale unico di Lagonegro. Forse verrà ritirata. Ieri pomeriggio, si apprende da indiscrezioni, se ne è parlato in una riunione di maggioranza alla Regione. E lunedì c’è la giunta. La questione incarichi ha coinvolto anche il piano urbanistico della città di Potenza. E c’è chi si chiede «perché la nuova giunta non faccia una ricognizione di tutti gli incarichi affidati e dei compensi per far sapere a tutti chi sono i fortunati». Ma le perplessità degli ingegneri si estendono alla società d’ingegneria interna ad Acquedotto lucano. «A questa società - sostiene il consiglio dell’ordine degli ingegneri vengono affidati da parte di Acquedotto lucano tutti i servizi tecnici. Quello che viene corrisposto alla società di ingegneria è pari a quanto previsto dalla tariffa professionale degli ingegneri e degli architetti e non quanto previsto dal codice per le prestazioni professionali rese all’interno della stazione appaltante». Una procedura, denunciano gli ingegneri, «di dubbia legittimità». «Prima le progettazioni toccavano ai Comuni - spiega la fonte del Quotidiano - e qualche tecnico fece incetta di incarichi. Le amministrazioni facevano delibere senza oneri, immaginando che una volta nata Acquedotto lucano Spa avrebbe pagato. Ma quanto poteva durare?». Sospetti a parte, Acquedotto lucano aveva un problema: «Superare le carenze del sistema infrastrutturale e rinnovare le reti sotto l’aspetto tecnologico». Gli appalti sono tanti e difficili da gestire. E per eseguire questi interventi «nelle migliori condizioni di economicità della gestione e tempestività dell’esecuzione nasce Acquedotto lucano progettazioni Srl». «Ora - sostengono orgogliosi ad Acquedotto lucano - siamo in grado di fornire servizi di progettazione, direzione dei lavori e assistenza alle procedure di aggiudicazione». «E’ anche grazie a questa struttura - aggiungono - che è stato possibile ridurre le perdite d’acqua dalla rete». Insomma, Acquedotto lucano progettazioni, secondo loro, «funziona». Resta da capire quanto incide quello che sostiene il consiglio dell’ordine degli ingegneri. f.amendolara@luedi.it

L’INCHIESTA Il Quotidiano pubblica in esclusiva il contenuto della delibera 2220

L’INCARICO Sotto accusa c’è un incarico milionario per il collaudo di un ospedale

L’ASSESSORE Loguercio ammette una svista. La delibera verrà riesaminata dalla giunta

L’ACCUSA L’ordine degli ingegneri diffonde un documento d’accusa sugli incarichi

L’ingresso della sede potentina di Acquedotto lucano

Il sindaco di Potenza difende i suoi consulenti

Operazione trasparenza POTENZA - Difende i consulenti Campos Venuti e Federico Oliva. Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero replica alla nota diffusa dal consiglio dell’ordine degli ingegneri e pubblicata ieri dal Quotidiano. «Ci sorprende la nota del Presidente dell’ordine degli Ingegneri di Potenza che interviene sull’affidamento degli incarichi dell’amministrazione comunale di Potenza per la redazione del regolamento urbanistico. E’ strano - sostiene il sindaco Santarsiero che avvenga oggi a distanza di oltre tre anni dai relativi atti deliberativi, come è strano che avvenga in relazione a generiche notizie senza aver avuto il garbo istituzionale di chiedere gli atti ufficiali. In merito l’Amministrazione Comunale - secondo il primo cittadino - ha consumato atti nel pieno rispetto della normativa vigente, e ancora oggi consideriamo un atto importante per la migliore definizione di uno strumento decisivo per il futuro della nostra comunità il ricorso alla consulenza dei professori Campos Venuti e Federico Oliva; come pure consideriamo importante l’aver istituito un Ufficio di Piano ove operano cinque architetti, tre ingegneri, un geometra e due unità amministrative che tutti riconoscono essere una delle realtà di maggior rilievo a livello nazionale. Già nella giornata di domani - annuncia Santarsiero - saranno fruibili sul sito internet del Comune di Potenza le delibere di affidamento degli incarichi ai professori Campos Venuti e Federico Oliva oltre agli importi che sono stati riconosciuti a vario titolo a tutti i soggetti coinvolti in tale progettazio-

Il Comune di Potenza e a destra il sindaco Vito Santarsiero

ne». Ecco le accuse degli ingegneri: Procedure che «finiscono per avere un costo per la collettività superiore a quanto previsto dalle tariffe professionali degli ingegneri e degli architetti». Proprio a questo proposito «l'ordine degli ingegneri esprime forti perplessità in relazione alla spesa sostenuta dal Comune di Potenza per la redazione del Regolamento urbanistico (ieri in consiglio comunale il tema era all'ordine del giorno. ndr) pari, stando a quanto si apprende, a circa 400 mila

euro». Ecco le precisazioni degli ingegneri: «In base alla normativa vigente, trattandosi di servizio professionale reso all'interno dell'amministrazione il compenso dovuto è pari al 30 per cento della tariffa professionale e lo stesso deve essere ripartito tra tutti i dipendenti dell'amministrazione che lo hanno redatto». E ancora: «Verificata la capacità tecnico professionale per eseguire la prestazione all'interno dell'amministrazione, vanno utilizzati per la realizzazione del piano i dipen-

denti assunti a tempo indeterminato». Per la redazione di un piano urbanistico «non si può ricorrere a consulenze specialistiche di tipo urbanistico, in quanto queste professionalità devono già trovarsi all'interno dell'amministrazione». Ultimo punto: «L'affidamento di qualsiasi consulenza specialistica deve avvenire con procedura di evidenza pubblica, come per qualsiasi servizio di ingegneria o di architettura». Ma Santarsiero non ci sta e parte con l’operazione trasparenza.


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Sabato 7 marzo 2009

Agricoltura

Giornata di mobilitazione interregionale: il Sud chiede al ministro leghista attenzione per i suoi problemi

La Cia in piazza a Scanzano Politi: «I soldi non bastano, la politica deve aiutare la logistica di supporto» di PIERANTONIO LUTRELLI METAPONTO - L'agricoltura vive momenti non facili. Le difficoltà sono molteplici. Tra tutte, l'incertezza nel collocare i prodotti dell'ortofrutta sui mercati per c onseguire un ricavo soddisfacente. Ma anche quella di dover contenere i costi. Infatti, ad oggi, la corsa alla competitività con la Spagna vede l'Italia soccombere. Ne abbiamo discusso con Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori). Con lui abbiamo parlato del mondo agricolo lucano e nazionale, delle tante criticità e delle misure per uscire dall'impasse. Oggi sarà a Metaponto per una giornata di mobilitazione. Presidente, conosce la realtà agricola della Basilicata? Certo. Si tratta di una realtà produttiva che vede impegnate tante valide professionalità. Soprattutto nel settore dell'ortofrutta e delle colture intensive. Oggi purtroppo scontiamo le situazioni tipiche dell'area Mezzogiorno. Come uscirne? Innanzitutto adoperandoci per creare un associazionismo diffuso. Parlo di contare di più. Poi bisogna creare un rapporto diverso con la grande distribuzione. Alla politica invece chiediamo di incentivare tutto ciò. Non sono necessari finanziamenti in danaro a tutti i costi. Basterebbe principalmente attrezzare ed incrementare la logistica di supporto. Viene meno la competitività delle nostre aziende. A tal proposito chiediamo interventi per ridurre oneri e costi di produzione. Se in Spagna hanno incentivi per i trasporti, è chiaro che son più competitivi sui mercati di noi. In Italia questi sono indirizzati soltanto alle colture in serra che tra l'altro sono più diffuse nel Nord del Paese. Nel Sud ci sono le colture a cielo aperto dove chiaramente il clima è più caldo e soleggiato. E quindi il gap aumenta. Il ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, su tali questioni come si regola? Il ministro è un grande comunicatore, vende anche quello che non ha. Nella natura delle cose, Zaia è più attento sulla zootecnia che sulle produzioni di ortofrutta. Ognuno ha le sue provenienze…La Lega Nord (Partito del ministro, ndr) è una formazione politica locale che guarda alle esigenze del territorio in cui insiste politicamente. Vorremmo che Zaia si rendesse conto invece, della complessità dell'intero comparto agricolo. Un problema atavico degli agricoltori è rappresentato dalla questione legata al pagamento pregresso dei contributi agricoli unificati Inps (ex Scau) “fardello”che nonostante il condono, continua a gravare sulle spalle di molti.

PARLAMENTARI PDL

Proroga agevolazioni previdenziali

«Ecco gli aiuti» POTENZA - «Il Senato approvando definitivamente l’emendamento al testo di legge sulle materie agricole, fortemente voluto dal presidente della Commissione Bilancio, Antonio Azzollini, e sottoscritto anche dai senatori lucani, che prevede la proroga delle agevolazioni previdenziali nel settore agricolo per gli imprenditori operanti nel Mezzogiorno e nelle aree svantaggiate fino al prossimo mese di dicembre, ha dato concretezza agli impegni assunti dal governo per quel che concerne il settore primario». Lo hanno reso noto, in una dichiarazione congiunta, i parlamentari lucani del Pdl Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Vincenzo Taddei ed Egidio Digilio. «Il provvedimento, che non è immaginazione, ma pura realtà - hanno aggiunto . permette agli agricoltori meridionali di godere sino a fine anno degli sgravi contributivi decisi due anni fa ma mai trasformati in provvedimento definitivo. Si tratta di un’esigenza manifestata dalle aziende del comparto primario per alleviare i costi del lavoro in un momento particolarmente difficile per il nostro sistema economico. Pur consapevoli che i problemi del mondo agricolo sono ancora tanti, siamo certi che l’intervento di proroga è tuttavia un segnale di attenzione verso un settore, qual è quello agricolo, trainante per l’economia italiana e – hanno concluso – fiore all’occhiello del made in Italy». Una delle manifestazioni passate della Cia.Nel riquadro il presidente Politi

Noi diciamo che chi recentemente ha fatto accordi con l'Inps per il pregresso (definizione agevolata, ndr), ha fatto bene. Ora è a posto. Noi consigliammo di farlo. Alcuni hanno mal consigliato i loro assistiti, mi riferisco soprattutto alle organizzazioni spontanee nate anni addietro. Ora per questi motivi si trovano a vivere brutte situazioni. Il loro rappor-

to è passato ormai con le banche, ed è con queste che devono trattare la ristrutturazione del debito. L'agricoltura non è fatta solo di aree intensive come il Metapontino. La Basilicata, ad esempio, è ricca di aree interne dove gli i coltivatori diretti vivono ingenti difficoltà sotto tutti i punti di vista. Vero. Per loro chiediamo un

asse privilegiato. Sia per quanto attiene il pagamento degli oneri sociali che per la zootecnia. Chiediamo che ci siano delle azioni particolari. I piccoli imprenditori sono difatti i guardiani del territorio. Essi hanno una valenza ambientale ed è il caso che a loro vada riconosciuto tutto questo. Quando si tagliano i fondi ai piccoli comuni sono i residenti, in

gran parte agricoltori ad essere penalizzati in servizi e quindi disincentivati continuare l'attività sul loro territorio. La stessa cosa avviene quando vengono chiusi gli uffici postali. Non sempre si può guardare il rapporto costo-beneficio. Bisogna riconoscere l'attività di “sentinelle” del territorio. Quante volte in montagna grazie a chi fa agricoltura o

zootecnia vengono evitati rischi per quelle aree. Per concludere, perché un giovane al giorno d'oggi, con questi “chiari di luna” dovrebbe intraprendere l'attività agricola? Perché essa ha una missione importante: quella di produrre beni importanti, i prodotti alimentari. E' necessario quindi dare un valore a ciò che essi fanno.

Oggi anche imprenditori e imprenditrici di nuova generazione

Giovani,colti e appassionati del bio SCANZANO - Ci saranno anche i giovani della Cia (Agia) alla manifestazione interregionale di oggi a Scanzano a rivendicare il proprio futuro nei campi. I giovani imprenditori agricoli lucani si riconoscono nell'identikit tracciato di recente dal Censis: meno di 40 anni, colti, dotati di mentalità innovativa e decisamente orientati verso i mercati internazionali. Sono in particolare titolari di aziende di produzioni biologiche, con metodi di coltivazione innovativi e di aziende agrituristiche e zootecniche d'avanguardia. Un potenziale che, sottolineano i dirigenti dell'Agia-Cia, ha le ali tarpate da problemi di varia natura, come la burocrazia, il credito bancario o la pesante crisi che colpisce il mondo agricolo nel suo complesso. Gli imprenditori alla guida di queste aziende, che rappresentano il 16,7% del campione sondato dal Censis (per un totale di 150 aziende agricole), sono contraddistinti da due caratteristiche principali: un'età decisamente bassa per il sistema agricolo nazionale, il 51% dei titolari ha un'e tà inferiore

SINISTRA DEMOCRATICA «Ci saremo con una nostra delegazione» «LA manifestazione di oggi a Scanzano Jonico, promossa dalla Cia, che vedrà la presenza di agricoltori di tutte le regioni meridionali, è la ulteriore conferma della gravità strutturale della crisi che attanaglia il nostro paese e di cui ancora una volta, il prezzo più alto in termini sia occupazionali sia di tenuta del tessuto economico, rischia di pagarlo il Mezzogiorno». Lo hanno detto, in una nota, i dirigenti regionali della Basilicata della Sinistra democratica. «Nel condividere la piattaforma alla base della protesta, Sinistra democratica esprime pieno sostegno alla iniziativa e sarà presente alla manifestazione con una propria delegazione guidata – hanno concluso – dal coordinatore provinciale di Matera, Gianni Rondinone».

ai 40 anni, ed un elevato livello culturale, che si concretizza in comportamenti manageriali e in un approccio al mercato orientati alle più moderne strategie disponibili. La crescita del fatturato, comune al 68% delle aziende del gruppo, è l'elemento che meglio fotografa la situazione economica in cui si trovano. Non si tratta di una crescita attribuibile semplicemente ad un contesto congiunturale favorevole, ma è anzi il frutto di un impegno attivo e continuativo basato sul binomio mercatoinnovazione, secondo una concezione dell'agricoltura in cui i due concetti si sorreggo-

no a vicenda. Altre caratteristiche che caratterizzano le future aziende leader sono una crescita economica dovuta proprio all'accesso in nuovi mercati (geografici, distributivi o merceologici), lo sforzo di attrarre sempre nuovi segmenti di clientela, la decisione di dotarsi di una risorsa professionale autonoma responsabile della fase commerciale e distributiva. Per il 32% di queste aziende, rispetto ad una media generale del 14% delle altre, l'introduzione di innovazioni tecniche o tecnologiche è considerato il principale fattore che contribuisce all'at-

tuale fase di crescita economica. Ci sono buoni motivi, dicono i dirigenti dell'Agia-Cia, per manifestare a Scanzano Jonico insieme ai giovani imprenditori agricoli che verranno da Calabria, Campania, Puglia e Molise e continuare a scommettere sul nostro futuro strettamente intrecciato a quello dell'a gricoltura. Le imprenditrici agricole manifesteranno a Scanzano Jonico Le imprenditrici agricole aderenti all'Associazione “Donne in Campo” della Cia Basilicata partecipano alla manifestazione dell'agricoltura del Mezzogiorno indetta dalla Cia a Scanzano Jonico per sabato per una celebrazione non rituale dell'8 marzo. “In un momento di grave crisi del modello di sviluppo economico e nell'urgenza di una adeguata salvaguardia ambientale, riferisce una nota della Cia, l'agricoltura può dare un apporto fondamentale per imboccare una nuova strada. Le donne dell'Agricoltura affermano con forza il principio della diversità come valore, in contrapposizione al modello unico di sviluppo, d'impresa, di lavoro, di consumo e culturale.


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Sabato 7 marzo 2009

UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE

PROBLEMI CHE AFFLIGGONO LA REGIONE

di MAURO ARMANDO TITA

di ANTONIO CAPRIOLI dalla prima Viviamo un momento di empasse e di grande confusione. La vera democrazia in Italia e in Basilicata è stata caratterizzata solo da qualche "momento" propositivo e da qualche "sprazzo" di trasparenza. Gli sprechi e i privilegi aumentano a dismisura nel silenzio assordante delle istituzioni. La misura è colma. Un taglio agli assegni vitalizi a parlamentari e boiardi vari è diventato prioritario. In questi ultimi giorni è "ripartita" una polemica sugli sprechi e sui dipendenti in esubero della P. A., con un particolare accento sulla precarietà di tanti seri "professionisti", retribuiti con un migliaio di euro al mese. E' notorio che la P. A. in Basilicata è la prima "industria". La P. A. ha un ruolo prioritario e insostituibile nel processo economico regionale. La nuova classe dirigente individua nei dipendenti pubblici il fallimento dello sviluppo socio-economico. Una buona dose di esempio in negativo è data dalla particolare vocazione all'ozio e al parassitismo legalizzato. Sono stati "denunciati" , specie in Basilicata e, nonostante gli ultimi tagli apportati dalla Giunta Regionale i favolosi stipendi di manager e dirigenti , non certo in linea, con le normalissime analisi costi-benefici. La P. A. ha rappresentato e, forse, rappresenta, ancora oggi, una sorta di panacea ai mali endemici della regione. Oltre centomila sono i lucani "impegnati" direttamente o in posizione "indotta" nella P. A. Una vera "attività economica" che macina occupazione , crea reddito e PIL. Non si può certo prescindere dal ruolo della P. A. Una P. A. che risulta essere vincolante e decisiva per le sorti della "gens lucana". La P. A. che è stata vista nel passato come lo sbocco naturale alle militanze partitocratiche oggi sconta un altro male endemico consistente nel fatidico richiamo della foresta. Sembra un paradosso, più denunciamo, come Quotidiano, più aumentano i middlescents e i figli d'arte nei gangli del potere che conta. In Basilicata tale sistema ha rasentato la "scientificità". "Scrostare" dai lucani una simile "idea forza" è divenuto "esercizio impossibile". E' difficile che venga superata una tale impostazione. Una impostazione che poggia esclusivamente sul turn over dei dipendenti pubblici e sull'immediato ricambio generazionale. Ricambio generazionale basato su una selvaggia esternalizzazione e su un mancato riconoscimento delle professionalità maturate dopo anni di risultati positivi sul terreno delle politiche UE. Una esternalizzazione che si alterna con una quotidiana crisi aziendale. Siamo stati subissati da licenziamenti e mobilità che hanno interessato centinaia di gruppi industriali, solo in questo ultimo decennio. Gruppi industriali ai quali non è stato fatto pagare alcun fìo". Un "mordi e fuggi", non è stato negato a nessuno. Un "mordi e fuggi" è sempre dietro l'angolo, e , riguarda, purtroppo, anche i "gruppi" industriali più affermati. Una "strage" sul piano occupazionale "pagata" con ammortizzatori sociali e... con Pubblico denaro. E' una continua debàcle e uno stillicidio riversato sulle nuove generazioni da una Previdenza "asociale" e "disgustosamente sperequata". Tutti pronti al saccheggio dai parlamentari ai disgustosi pensionati baby. Per fortuna l'Espresso del febbraio scorso ha squarciato definitivamente un velo di verità sui vergognosi vitalizi dei nostri parlamentari e sulle indennità dei nostri boiardi di Stato. Un serio governo non può e non deve privilegiare i soliti furbi, annidati nel parlamento, nei sindacati e nella partitocrazia ,che hanno goduto di "indennità" e "riconoscimenti" ,tutti pesantemente a carico della previdenza pubblica. Sembra di dialogare tra sordi. Forse Bokassa o Amin Dada dittatori africani di grande impopolarità avevano un briciolo di sensibilità in più. Ballarò di martedì scorso, quasi per incanto, ha dimostrato che i privilegi di casta sono inamovibili in Italia. Lo abbiamo constatato ancora di più nelle politiche che si sono succedute in questi ultimi anni. Tutti contro i redditi fissi. Tutti ad alimentare un senso di sfiducia e di sconforto. Sconforto che si è riproposto nell'astensione al voto. Astensione che potrebbe riproporsi con le prossime elezioni di giugno. Per queste serie motivazioni noi crediamo che sia arrivato il momento del redde rationem. Noi crediamo che sia arrivato il tempo di cambiare la classe dirigente. Anche la P. A. in Basilicata deve uscire allo scoperto e chiudere con sprechi e privilegi. La concertazione decentrata deve svolgersi alla luce del sole senza trucchi e senza inganni. La lezione del Governatore Draghi deve avere priorità su tutto e deve premiare meritocrazia e trasparenza. E' possibile dimezzare, con un risparmio di milioni di euro, tutto il "gotha" della dirigenza lucana. E' possibile sfoltire tutti i ranghi degli Enti strumentali ,che dovranno essere ridotti di almeno un terzo, rispetto alle piante organiche attuali. Non è pensabile investire, ancora oggi, sulle tradizionali professioni (avvocati in primis), pur, in presenza, di nuove direttive europee, al riguardo. A tal proposito, è impensabile che, da oltre trenta anni, la Regione Basilicata non abbia completato una seria codifica dei "profili professionali" di ogni dipendente. Occorre uno scossone che faccia leva sui giovani "quadri" emergenti e sulle professionalità esperte e consolidate. Non è pensabile che si operi a "comparti stagno" e non vi sia un mix tra vecchie e nuove generazioni. Occorre puntare tutto, su nuovi profili professionali. Profili in grado di produrre progetti e investimenti duraturi, di creare mercati aperti, di governare i processi di crisi industriale e la globalizzazione, e infine, di sviluppare un vero processo di rinnovamento, tanto atteso e tanto auspicato dalle nuove generazioni. Un auspicio che ponga in essere un nuovo circuito virtuoso frutto di "un nuovo traino innovativo dell'economia lucana rispetto alla politica". Spero che, tali seri propositi... non restino meri slogan. Del resto anche il Presidente Martorano, uno dei relatori del Convegno, dà la priorità ad un "cambiamento di ciclo del Paese". Spero che , almeno LUI , ne faccia tesoro e buon uso. Noi cittadini lucani attivi siamo in spasmodica attesa da oltre un decennio. mauro.armando.tita@alice.it

AGRICOLTURA LUCANA TRATTATA DA FIGLIASTRA di MARIO NICOLA DI DIO* SIAMO in piena crisi. Certo la notizia non è nuova, ma la questione è più che seria. All'orizzonte, nessuna soluzione per il settore agricolo. Detto ciò è inutile ribadire che la mancanza di un serio progetto politico per il rilancio dell'agricoltura è uno dei pilastri su cui si edifica questa crisi. Per risolvere crisi economiche di questa gravità non basta la sola azione politica locale, nonostante, in Basilicata, anche questa abbia le sue colpe. Vi è bisogno che il Governo nazionale dii delle risposte, dei segnali forti per una svolta positiva. Ma proprio dall'alto del Ministero delle Politiche Agricole, non si intravede alcuna mano tesa verso il sud , e quindi verso la Basilicata. L'impressione netta è che il Ministro Zaia (Lega Nord) guardi in una sola direzione : solo a nord. Non è corretto politicamente e non è un bene per l'Italia mettere da parte il sud e la Basilicata che può sicuramente contribuire attraverso aiuti (non assistenziali) alla ripresa del Paese. Insomma il Governo Berlusconi oltre che fare qualcosa per la crisi economica deve badare a nord quanto a sud. Nessuna disparità tra figli e figliastri. Un comportamento scorretto che non porta da nessuna parte. I prezzi al consumo sono in aumento continuo, mentre i redditi degli agricoltori sono in caduta libera. Qualcuno stima che nei prossimi anni si corre il rischio di perdere fino al 40% del patrimonio produttivo agricolo italiano. Anche il maltempo, in quest'ultimo periodo ha fatto la sua parte nel contribuire all'aggravarsi della crisi. Anche Bruxelles per l'attuale crisi economica sta stringendo i cordoni della borsa, eliminando una serie di aiuti alle aziende agricole. Si pensi agli aiuti cancellati per cereali, riso e carni suine. Insomma , l'agricoltura, pare, ha solo una via davanti a sé ed è quella di una rinnovata “imprenditorialità rurale”. Una nuova identità produttiva, che passi da una funzione legata strettamente alla produzione, ad un ruolo dell'imprenditore che diventi “imprenditore dello spazio rurale”. Un cambiamento possibile attraverso l'approfondimento dell'attività tradizionale con l'integrazione in “ambito aziendale” dell'attività agricola con quella di trasformazione e vendita. Bisogna cioè che l'agricoltura lucana si “riposizioni” in ambito economico, ovvero

integri il reddito agricolo con altri redditi extra aziendali e allarghi le sue funzioni tipiche verso nuove funzioni come quella turistica, agrituristica e commerciale. La campagna deve diventare luogo ricreativo, contenitore di cultura rurale, leva per uno sviluppo sostenibile per una nuova qualità della vita e luogo di valorizzazione dei prodotti della dieta mediterranea. Pensiamo che da questi semplici elementi passa la nuova agricoltura lucana. Le diverse aree rurali della nostra regione custodiscono innumerevoli tesori costituiti da paesaggi di incomparabile bellezza, storia, prodotti tipici, tradizioni popolari, artigianato rurale, edilizia rurale, beni artistici e culturali, enogastronomia di “alta qualità”. Una sorta di ruralità contrapposta alla globalizzazione, che abbia l'esigenza di salvaguardare il territorio, sia preso dal desiderio di intraprendere stili di vita più naturali, che combatta l'abbandono dei piccoli centri abitati delle aree rurali, salvaguardando nel contempo le produzioni tipiche e l'ambiente. In definitiva, una ruralità che non sia più sinonimo di arretratezza o marginalità ma rappresenti un progresso economico e un utilizzo in chiave sostenibile delle risorse. Una ruralità in cui l'agricoltura convenzionale deve diventare agriturismo, filiera corta, e l'imprenditore rurale riassuma la funzione di tutore della natura e del paesaggio. In questa logica si può parlare di “agricoltura sociale”, “agricoltura etica” , “agricoltura multifunzionale”. Cioè di una agricoltura che ospita e coinvolge soggetti svantaggiati e fasce deboli della popolazione, e dove la coltivazione, l'allevamento e la trasformazione di prodotti si legano a servizi di utilità sociale. Tutte funzioni recuperate dalla agricoltura del passato. Solo cosi il reddito del nuovo “imprenditore rurale” aumenta. Ed è solo cosi che un'opportunità si trasforma in business. Bisogna che il nuovo “imprenditore rurale” sii sempre più consapevole di questi semplici elementi, ma soprattutto che la politica e i politici locali e nazionali siano in grado di trasformare questi semplici concetti economici in leggi apposite e che accompagnino l'agricoltura in questa direzione. *Circolo solidarietà e diritti dei Verdi di Potenza

VI SCRIVO per complimentarmi sulla svolta e il metodo diretto e senza peli nel dare le notizie. La sensazione l'ho verificata ieri dopo aver acquistato il vs giornale, l'ho letteralmente divorato e vi garantisco di averlo sentito mio. A prescindere di chi ha firmato i vari articoli o "annunci", le notizie che ho purtoppo lette sono i segreti di pulcinella che affliggono la nostra regione, dove se non si cambia RADICALMENTE rotta, le nostre istituzioni andranno in mano alle destre. E vuoi vedere che se ciò accadrà non sarà il male minore? Chissà... Abbiamo politici anagraficamente e soprattutto politicamente vecchi! Voltagabbana, poltronisti, opportunisti e non per ultimo IPOCRITI. Non vogliono lasciare il potere perchè c'è sempre qualcuno in famiglia da sistemare. Ci voleva De Magistris per scoprire il marciume in Basilicata? Ah dimenticavo il grosso di quello che ha scopreto è stato archiviato. Torniamo alla pubblicazione di ieri dove troviamo il dr. Fierro che dispensa consigli per risollevare l'agricoltura in Basilicata, ma non è stato assessore qualche tempo fa? Con un'altra casacca politica però . Il dr. Colangelo che da oltre trent'anni occupa posizioni di rilievo nelle nostre istituzioni, essendo un esperto, di cosa mi chiedo, ah! Del sistema forse. Gabriele Di Mauro, indagato per c.......e, sì ma non colpevole finchè non ci sarà la sentenza definitiva, salvo indulti o prescrizioni varie...Non è stato implicato già in altri episodi del genere quando CONTAVA di più? Salvatore che a detta di "Unità Popolare" stà programmando il proprio futuro, alla faccia dei comuni mortali che non arrivano a fine mese. Se questi ultimi tre signori sono SOCIALISTI o ex, dovrebbero spiegare non a me ma al mio nonno cosa è significato per lui essere stato socialista per una vita intera dedicata al lavoro della terra con le nude mani, credendo in valori ormai ai ns occhi desueti. La spiegazione, se ci sarà, sarà post-mortem, in quanto il nonno non c'è più da anni, ma un piccolo riconoscimento credo che se l'ho meriti. Grazie.


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Sabato 7 marzo 2009

E’ INIZIATO IL TOTO CANDIDATI

CREMAZIONE, SEPOLTURA...

di LARA DALESSANDRI DA TEMPO, sottobanco, è iniziata la guerra degli aspiranti candidati e di quelli in carica per il rinnovo delle amministrazioni locali e del Parlamento Europeo. I primi segnali della battaglia sotterranea si sono manifestati con l'apertura di una serie di scossoni all'interno della Giunta regionale, costretta dopo molte polemiche, a dimettersi; ha aperto le danze l'assessore Folino, che dignitosamente ed irrevocabilmente ha lasciato la poltrona. Non si è fatto in tempo a rimettere in piedi un De Filippo bis, ter, Falotico ha abbandonato la compagnia e il PD. Usciti i vecchi assessori, sono arrivati i nuovi "le new entry" per usare una frase alla moda, ma sarebbe meglio parlare di "old entry". Poi è apparsa sui quotidiani la dichiarazione del Sindaco Santarsiero intenzionato a lasciare: niente da fare, per ordini superiori quasi certamente gli verrà imposto "il sondino di Stato" della ricandidatura forzata. Rarissimi in Italia i casi di dimissioni mantenute non solo nel mondo politico anche in altri settori della vita pubblica ed amministrativa: si dice "lascio la politica, me ne vado", poi si rimangiano le parole o le lettere oppure vi è la certezza che non saranno prese sul serio o si riceverà un altro incarico, il sipario non cala mai se non per eventi della natura umana. Diceva un grande politico come De Gasperi "le dimissioni non si preannunciano, si danno", seguì le sue parole. Un papa Celestino V lasciò il Pontificato, in politica Dossetti entrò in convento. Altri, usciti temporaneamente di scena, Mastella in continuo trasloco, Pomicino, Scotti sono ricomparsi con nuovi incarichi sotto altre bandiere e il tempo dei transfughi o dei voltagabbana continua... Tornando alla politica regionale, nei partiti continuano i sussulti e le fibrillazioni, dopo le voci sussurrate, cominciano a girare alcuni nomi di papabili. Per la carica di Primo cittadino Peppino Molinari, un omonimo nipote di Tanino (in politica conta la famiglia e l'eredità ), dell'avv. Galante, della Palermo. Alla Provincia di Potenza, Altobello ha già dichiarato di voler rimanere, Lacorazza è tra color che son sospesi....A Matera acque agitate nel PD per una disponibilità di Maria Antezza alla poltrona di Nigro, che non si è ancora pronunziato, altri ipotetici candidati Bubbico o Chiurazzi. Per le europee...tòh! chi si rivede dopo aver girato vari collegi regionali e partiti, Angelo Sanza con l'UDC. Poichè i tempi per presentare le liste avanzano, alle voci dovrebbero seguire i nomi, ma se questa è l'aria che tira, viva il "Rinnovamento". I politici non hanno capito che uscire di scena, fare nuove esperienze è un grande atto di libertà, perchè il potere non dura in eterno e non sempre si può tramandare ai figli. Racconta Tiziano Terzani in Un altro giro di gio-

RIFORMA GELMINI: SCELTE PERICOLOSE

di ALDO VIVIANO dalla prima Né la considerazione della fine terrena della creatura a tradizioni filosofiche orientaleggianti può omologare la nuova prassi, con tutto il rispetto doveroso e necessario per il Mahatma indiano nel Gange. La morte ricongiunge l'uomo a Dio. L'anima è vivente, e non solo per linguaggio espressivo. Cadavere è la condizione subito dopo il transito. Riporta sostanziale integrità del corpo, una certa somiglianza con esso. La terminologia cambia se parliamo di mummia. Sinonimo di cadavere è salma, il cui etimo sella o basto indica qualcosa di pesante. Per es. “Il Figliuol di Dio, carcar si volse de la nostra salma” (Dante, Paradiso 31,113). Così pure nel libro sacro di Sapienza 9,15. I resti mortali sono le parti staccate del cadavere che restano, le ossa. E' quanto si osserva nella esumazione. In fondo le stesse reliquie dei santi sono resti mortali. La cenere è un residuo fisso della combustione. Metaforicamente indica la debolezza umana. Abramo e Giobbe si dichiarano polvere e cenere (cfr Genesi 18,27 Giobbe 30,19). Il saggio Qohelet dell'antichità ammonisce in modo radicale con le parole: “Tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere” (3,20). La cenere è il dissolvimento dei corpi, la cui figura è cancellata in una nuova che si identifica con la terra o le acque del fiume sacro indiano. Nella cremazione, ceneri sono lo stato residuo del corpo umano ottenuto con la combustione. Le ragioni teologiche pro e contro non sono di grande pese. La cremazione è una novità ormai, ma le trasformazioni del dopo morte sono tante altre. Il defunto oggi purtroppo è considerato come evento da rimuovere. La gestione della sepoltura è affidata ad agenzie che non tengono conto della qualità della vita ed operano nell'indifferenza, nella multicul-

stra, iniziata a New York la cura per il cancro, uscito dall'ospedale, senza capelli, ingrassato, vestito con una tuta-camice, si sentì un "uomo nuovo", felice di non essere riconosciuto per strada, è il carattere bellissimo delle dimissioni: si cambia vita! Fino a quando non si troveranno personaggi veramente nuovi e illustri da presentare agli elettori, se la sinistra, anche il PD, persevereranno nell'autolesionismo, se non si farà vera opposizione, si continuerà a demonizzare il malaffare di Berlusconi con l'aiuto di alcuni giornalisti coraggiosi, che con i continui e soliti attacchi, lo rendono vittima perseguitata, il Cavaliere rimarrà al Governo, farà tutte le leggi che vorrà, godrà popolarità solo per la sua capacità di grande imbonitore non per i miracoli e le promesse mai realizzati. Raccontava un vecchio e saggio senatore lucano "se vuoi sconfiggere il tuo avversario non devi parlare male di lui altrimenti diventerà una vittima e sarà eletto". La gente è delusa e stanca di polemiche e beghe personali, con la grave crisi in atto, pretende programmi seri, altrimenti potrebbe aumentare l'astensionismo.

turalità. Di fronte a ciò il cristiano è chiamato all'interlocuzione, che non significa soltanto accettare l'oggi, ma interrogare pure la tradizione, dando significati nuovi a gesti consueti, valutare i comportamenti. Importante è conservare la memoria dei morti. Ma perché ciò avvenga è necessario partire da alcuni contenuti. La prevalenza dell'escaton sul passato, la prospettiva cioè della risurrezione, è predominante rispetto alla memoria lasciata dai defunti, emerge sulle consuetudini funerarie e sul modo di fare memoria. Questo non può essere disgiunto dal luogo che ricorda la comunità socio-religiosa: il centro di appartenenza, la chiesa, il cimitero. La cremazione non va equiparata in tutto all'inumazione. La sepoltura di Cristo, la tradizione cristiana, hanno fondamenti biblici. Le ceneri non vanno equiparate al cadavere. Le esequie e la Messa avvengono in presenza del cadavere. Si incensa e si asperge il corpo del defunto per conservare la verità del segno. Le ceneri male adombrano il carattere del sonno in attesa della risurrezione. Il corpo riceve gli onori liturgici. Anche se la legislazione civile lo permette, la possibilità di conservarle nella propria abitazione manca di riferimento alla chiesa, alla comunità sia civile che religiosa. Presto o tardi potrebbero diventare semplice ricordo o possesso privato in soprammobile, anelli, ciondoli, ecc. Come pure spargerle in natura, non ha senso completo perché riduce di gran lunga la visione dell'oltretomba restringendola in un vago atto materialista dell'uomo, mentre sappiamo che questi ha una destinazione finale, nonostante il pensiero debole di chi lo cerca nel vuoto o nella sola fotografia residuale.

di EMANUELE VERNAVA’ LA RIDUZIONE delle ore di lezione nella scuola è una scelta pericolosa fondamentalmente per due ragioni: la prima per una questione sociale, quella della perdita di posti d'insegnamento, la seconda per la riduzione della formazione, elemento fondamentale della crescita economica e sociale. Si parla, per la perdita di posti d'insegnamento, del venir meno di 130.000 posti. Si tratta, cioè, usando un metodo di calcolo che tenga conto delle persone che “dipendono” dal lavoratore, di circa un milione di persone coinvolte, che andrà ad aggiungersi ai milioni di lavoratori di altri comparti dell'amministrazione pubblica e privata. Qualsiasi governante, di buon senso, anche senza essere animato da un minimo di altruismo o solidarietà, dovrebbe farci un pensierino, onde evitare reazioni che possono iniziare anche secondo tutte le regole, comprese quelle di questi giorni sulla regolamentazione dello sciopero, ma non si sa come potranno svolgersi e andare a finire. Quando c'è fame, nessuna regola vale, si mette a repentaglio anche la vita propria e si calpesta quella dei colpevoli o presunti tali come fa la folla di contadini inferociti che uccide la baronessa, che tiene ancora attaccato al seno un bimbo, il barone, i campieri, in “Libertà” delle Novelle rusticane”. Tutti noi, persone “colte”, ne abbiamo lette di reazioni simili nella storia. Sicché il buon senso, per i politici la “realpolitik”, dovrebbe consigliare più prudenza e meno sfoggio d'inutile muscolarità. I prossimi mesi, se non i prossimi anni, saranno il banco di prova della nostra classe politica, che fino ad ora ha “giocato” a chi è più “intelligente”, ma che da adesso in poi dovrà misurarsi con un avversario e nemico vero, quello di assicurare alla gente il pane. I precari della scuola, che spero il “buon” Franceschini comprenda tra i lavoratori che perderanno il lavoro e per i quali chiede un assegno di disoccupazione, andranno ad ingrossare le masse dei bisognosi, elevando la “qualità” dello scontro sociale tra “papalini” e “popolani”. L'altro elemento che nella riforma Gelmini non solo non viene preso nella giusta considerazione, ma è totalmente ignorato, è la durata della giornata scolastica, che si tende a ridurre alle antiche, storicamente e nel Regno d'Italia, quattro ore di lezione mattutine. Io ho già detto sul tempo normale e sul tempo prolungato nella scuola media su il Quotidiano. Ora, invece, vorrei portare all'attenzione, alcune considerazioni sull'importanza che la giornata scolastica non sia “corta”, ma “lunga”. La prima è di carattere storico ed è che nelle società antiche la scuola era “lunga”. Se partiamo dal Medioevo, ci rendiamo conto che le “botteghe” e le scuole del “trivio e del quadrivio”, erano ambiente in cui i ragazzi restavano l'intera giornata. Leonardo da Vinci, di cui tanto si parla in questi giorni anche da noi per il ritrovamento di un suo presunto autoritratto ad

Acerenza da parte dello studioso Nicola Barbatelli,, non è un “mostro” di natura, ma il frutto del lavoro quotidiano scolastico svolto nella bottega del Verrocchio. Il mondo moderno, dal Rinascimento italiano alla Riforma protestante, tutto ha ruotato attorno al “collegio”. Di qui son venuti fuori i tanti uomini che hanno creato la civiltà moderna e contemporanea. Allora se è così, qual è la nuova “ratio” della scelta di una scuola che viene ridotta al minimo indispensabile, necessario per trasmettere elementi scarni e disorganici di conoscenze, non di “saperi”? Il “sapere”è un'altra cosa, ognuno di noi se ne può “impossessare” con un duro lavoro quotidiano, sotto la guida degli insegnanti, esperti di quei campi di conoscenze. Se, poi, si considera che il “sapere” ha una connotazione relazionale di primissimo piano, ecco che si capisce subito che il “sapere” è formazione, cioè che metto in relazione con gli altri la mia “scienza”, ma secondo codici comunicativi ed emozionali comuni, perché appresi insieme, a scuola, vivendo insieme, mangiando, giocando, studiando, tutti insieme per tanti anni. Diversamente, la scuola”corta” sicuramente non determinerà alcuna formazione degna di questo nome, ma spesso individualità che non hanno sensibilità sociale adeguata alla consapevolezza dell'interdipendenza nei rapporti sociali, “senso” delle istituzioni, ecc. Ma la scarsa o mancanza di formazione fa paura se si pensa al crollo delle competenze, che significa rischio anche di non essere in grado neppure di produrre il pane necessario per sfamare chi ha bisogno. Se si riflette, questo discorso potrebbe essere collegato all'attuale grande crisi economico-finanziaria del mondo. L'economia, in particolare, non può essere affidata a managers, grandi e piccoli, che hanno seguito la loro invenzione, la “new economy”, fatta di “creatività” e di “virtualità”. Riflettiamo, non distruggiamo la scuola delle “sudate carte”, quella vera, pubblica o privata che si voglia, ma che formi, con una giornata scolastica in cui l'alunno possa esplicare le sue emozioni, la sua creatività e dare loro “forma” e significato sociale. Che vuol dire che i ragazzi che nel primo tri/quadrimestre hanno riportato cinque in condotta sono tanti? Sembra che lo si dica con soddisfazione, come se fosse Brunetta che giustamente dice che l'assenteismo nella pubblica amministrazione è crollato quasi del tutto. No, non si può sventolare il numero dei cinque in condotta per dimostrare la bontà dell'iniziativa. Io, che sono nato “contro”, quando ho sentito parlare di 34.000 cinque in condotta, ho pensato al numero dei carcerati in Italia, che se non ricordo male sono più o meno dello stesso numero. Ma anche se mi sbagliassi, nessuno può esimersi dal riflettere sul legame che c'è tra lo sventurato che vuole trasgredire e la mancata formazione scolastica. evernava@msn.com

NO ALLE COMANDATE DEL SABATO ALLA FIAT di ANTONIO TELESCA* ALLA FIAT - SATA si è consumato il primo sabato lavorativo comandato, dei tre previsti, nonostante l'accordo in vigore sui 15 Turni ed il limite di orario settimanale fissato dal Contratto Nazionale . Alternativa Sindacale è contro il ricorso alle comandate perché violano l'orario settimanale massimo di lavoro, contribuiscono a demolire il Contratto Nazionale di Lavoro e rendono tutti gli operai allo stato di lavoratori precari . Seguire l'andamento del mercato si è dimostrato sbagliato e disastroso ed è giunta l'ora di fare una riflessione approfondita e di cambiare strada . Il “giusto tempo” è una cavolata, inventata dai padroni per aumentare i profitti rendendo il lavoro sempre più subordinato e precario. Altro che il decantato “Progetto qualità”, di cui nessuno si ricorda più, in cui gli operai a Melfi dovevano essere partecipi del processo produttivo . Gli operai con Contratto a tempo indeterminato, man mano, vengono equiparati ai braccianti avventizi . Quando aumentano le commesse si deve lavorare anche il sabato e la domenica e quando queste diminuiscono si viene mandati a casa e non sempre con la Cassa Integrazione, ma subendo spesso la riduzione delle Ferie e dei Permessi retribuiti che non sono più un diritto conquistato ma un opzional a disposizione delle aziende . Siamo convinti che non succede assolutamente niente se chi ordina un'auto aspetta un mese in più, se si offre la qualità (che non si può ottenere con i ritmi forsennati) invece della sola celerità delle consegne . E' grave che i sindacati confederali, con i relativi rami secchi di UGL e FAILMS, non se ne rendano conto e continuino ad assecondare tutti gli aspetti di questo liberismo selvaggio che provoca solo macerie . Mentre sembra che la FIOM nazionale abbia cominciato

ad aprire gli occhi, alla SATA la sua dirigenza ed i suoi Delegati continuano ad accettare tutte le imposizioni aziendali . Poi per lavarsi la coscienza, ogni tanto sui Comunicati Stampa e sui volantini si ricordano degli interinali lucani mandati a casa . Anche l'arrivo degli operai di Pomigliano è una cosa sbagliata che non condividiamo perché il problema si affronta battendosi per salvare quello Stabilimento e facendo aumentare l'indennità di Cassa Integrazione e non certamente integrando il reddito di circa 300 famiglie campane ( su circa 5 mila ) sottraendo il lavoro ai lucani . Non è certo una bella cosa e si rischia seriamente di scatenare una guerra fra i poveri e quelli ancora più poveri . Noi proponiamo di scioperare in favore dei lavoratori di Pomigliano e di Termini Imerese che rischiano il posto di lavoro, ma ognuno se ne deve stare a casa sua e lì lottare per difendere l'occupazione di tutti . LA SMETTANO I SINDACATI MAGGIORITARI DI DIRE SEMPRE “SI, PERÒ ”. Anche i lavoratori sbagliano ad accettare tutto questo, anche se sono pressati dalle esigenze economiche dopo settimane di Cassa Integrazione ed in questo periodo di grave crisi . Bisogna avere la forza di dire NO e di opporsi se si vuole impedire che la situazione peggiori ulteriormente . Alternativa Sindacale, dopo aver ampiamente discusso, questa volta ha deciso di non proclamare lo Sciopero sui sabati delle comandate, per aver registrato che ci sarebbe stata un' adesione simbolica che non inciderebbe sulle decisioni aziendali e ritenendo che lo sciopero è un'arma importante che non può essere spuntata e svalorizzata, ma grida la propria contrarietà e condanna il comportamento di subordinazione degli altri sindacati confederali e non. *coordinatore Alternativa sindacale Fiat Sata


14 Economia

Italia / Mondo

Sabato 7 marzo 2009

Obama: «Faremo di tutto ma non aspettiamoci miracoli»

Sacconi: «Soldi per la prevenzione»

Stati Uniti in ginocchio a febbraio persi 651.000 posti

Troppe morti sul lavoro Governo in campo

L'AZIENDA America continua a perdere posti di lavoro: solo a febbraio ne sono andati in fumo 651.000, con un tasso di disoccupazione schizzato all’8,1%, ai massimi da 25 anni. Dall’inizio della recessione, cioè dal dicembre 2007, i posti di lavoro persi sono stati 4,4 milioni: una cifra definita «spaventosa» dal consigliere economico della casa Bianca, Christina Romer, e «sbalorditiva» dal presidente Barack Obama che sprona all’azione, anche perchè «questo Paese non ha mai risposto a una crisi standosene seduto in panchina a sperare per il meglio. Abbiamo affrontato ogni sfida con azioni coraggiose e grandi idee: abbiamo la responsabilità di agire e lo faremo». Ma la situazione nel breve periodo non sembra destinata a cambiare, con gli economisti convinti che l’emorragia occupazionale si protrarrà fino agli inizi del 2010, con il tasso di disoccupazione destinato a raggiungere il 9-10%. «Non accetto questo futuro per gli Stati Uniti», dice Obama, spiegando di aver promulgato il

piano di stimolo da 787 miliardi di dollari proprio per favorire l’uscita degli Usa dalla crisi in atto e rilanciare l’occupazione. Il piano – ricorda – si pone come obiettivo quello di creare o salvare 3,5 milioni di

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posti di lavoro nei prossimi due anni. Ma dal progetto non bisogna attendersi miracoli: «non capovolgerà la situazione economica. Abbiamo ereditato un gigantesco pasticcio»: «ci vorrà del tempo, bisogne-

L’ALLARME

rà essere pazienti». I dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro sono lievemente peggiori delle previsioni degli analisti, ma non rappresentano, in volume, l’emorragia mensile maggiore dal 1949 come atteso: il dipartimento ha infatti rivisto decisamente al rialzo i numeri di dicembre e gennaio rispettivamente a 681.000 e 655.000, il che si traduce nella perdita di 181.000 posti in più di quanto precedentemente annunciato. Gli americani senza lavoro sono al momento 12,5 milioni, mentre quelli che hanno perso il proprio posto di lavoro negli ultimi quattro mesi sono 2,6 milioni. Nessun settore di attività economica è stato risparmiato dall’emorragia occupazionale: il manifatturiero ha accusato una flessione di 168.000 unità dopo un calo di 207.000 unità a gennaio; gli economisti si attendevano invece una contrazione di 200.000 unità. Le imprese dei servizi, che includono banche, assicurazioni e ristoranti, hanno perso 375.000 posti di lavoro dopo i 276.000 di gennaio.

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Federmanager: nel 2009 almeno 8000 resteranno “a spasso”. Si punta a ricollocarli

Aumentano i “dirigenti” disoccupati «NEL 2009 non meno di 8.000-9.000 dirigenti saranno disoccupati». È l'allarme lanciato dal presidente di Federmanager, Giorgio Ambrogioni, nel corso del Consiglio nazionale della Federazione. Per Ambrogioni, quella in atto è «una crisi non diversa da quella degli anni '90», che «va affrontata con il giusto grado di ottimismo e stando attenti a creare tutte le leve per poterla gestire». Il presidente di Federmanager ha

chiesto «segnali di attenzione da parte della politica e da parte del governo. Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di aiutare i dirigenti che rischiano il posto di lavoro ricollocandoli e riportandoli nel ciclo produttivo». In questo quadro, ha sottolineato ancora Ambrogioni, Federmanager ha chiesto al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenuto al Consiglio nazionale, di destinare risorse adeguate alla legge 266 del 1997 che incentiva l’assunzio-

ne di dirigenti nelle piccole e medie imprese. «Abbiamo anche chiesto che la riforma degli ammortizzatori sociali includa effettivamente anche i dirigenti – ha proseguito – consentendoci così, attraverso i nostri istituti bilaterali, di riorientare professionalmente queste risorse e di rimetterle sul mercato del lavoro evitando la dispersione inaccettabile di competenze professionali preziose per il nostro sistema economico».

Preoccupazione del sottosegretario Brambilla

2009 anno record

Anno nero per il turismo che ha chiuso perdendo 4 miliardi di fatturato

Fiat brasiliana risultati buoni e ottimismo per il futuro

lavoro», sottolineando poi la necessità di «invertire la rotta con il supporto di tutte le istituzioni a una politica nazionale, perchè sarebbe irresponsabile continuare a fare finta che il turismo non esista». Per il sottosegretario «c'è un fatto culturale, che il nostro Paese da 25 anni guarda al turismo come a un divertissement, che è il padre dei risultati di oggi. Se le cose fossero andate diversamente oggi la nostra economia starebbe meglio: al turismo è mancato il doveroso sostegno di incentivi e agevolazioni per meglio operare e competere». «Fondamentale», a questo proposito, l’approvazione del piano di infrastrutture che serve a colmare «il noto gap italiano». Dello stesso parere il presidente di Enit – Agenzia nazionale del turismo Matteo Marzotto, che ha rilevato come in Italia ci sia «la tendenza a non tenere in considerazione che il turismo è l’industria più importante, che rischia più di tutti a livello di numero di addetti».

LA FIAT brasiliana ha concluso il 2008 con risultati record e affronta il 2009 con ottimismo. Lo ha affermato il presidente Cledorvino Belini, in occasione del lancio della Punto T-Jet a Betim, sede della megafabbrica in Brasile. La Fiat do Brasil ha venduto l’anno scorso 657 mila vetture, con un aumento dell’8,2% rispetto al 2007, un aumento del fatturato del 7% e un aumento dei guadagni del 10,4%. Il fatturato è stato di 18,5 miliardi di real (pari a poco più di 6 miliardi di euro) e i profitti sono stati di 1,9 miliardi di real (circa 630 milioni di euro). Nonostante il forte calo delle vendite in novembre e dicembre, il 2008, ha detto Belini, è stato un anno record per la produzione di auto in Brasile e il miglior anno per la Fiat da quando è in Brasile. Dopo il momento di fluttuazione a fine anno, il mercato brasiliano ha ripreso a tirare e a marzo dovrebbe migliorare ancora, tanto che Belini si è detto convinto che quest’anno la produzione complessiva di auto in Brasile potrà arrivare a 2,5 milioni di auto.

ANCHE il turismo in Italia paga gli effetti della crisi: «una vera e propria emergenza», secondo il sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla, intervenuta ieri a Milano al convegno “Una sfida multiattore per la valorizzazione turistica del sud Italia nell’area del Mediterraneo”, organizzato dalla Onlus “I sud del mondo”. «Siamo in ritardo, fuori tempo massimo – ha detto il sottosegretario a margine del convegno – i dati sono preoccupanti in assoluto e lo sono soprattutto per un paese a crescita quasi nulla come l'Italia». Al convegno anche un messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha ribadito l’intenzione di ripristinare il ministero del Turismo «che ci viene richiesto dagli operatori e dalle regioni più responsabili». Il settore, come ha spiegato Brambilla, ha chiuso il 2008 con «un calo secco, una perdita di 4 miliardi del fatturato, pari allo 0,3% del Pil, e 40 mila occupati che hanno perso il

ANCORA troppi i morti sul lavoro, nonostante proiezioni dell’Inail in calo per il 2008, e il Governo intende accelerarne la discesa investendo di più in formazione e informazione. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in occasione di un convegno dell’Anmil (l'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) conferma il trend in discesa delle vittime sui luoghi di lavoro e in tema di sicurezza rileva che, visto che imprese e sindacati non hanno raggiunto ancora un avviso comune per allentare le sanzioni sulle violazioni, «toccherà al Governo prendere determinazioni perché a breve dovrà presentare le correzioni al Testo Unico». «Cambiare le norme prima ancora di averle attuate mi pare davvero un po’ strano», ha replicato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, rispondendo alle dichiarazioni di Sacconi, secondo il quale poiché imprese e sindacati «non sono riuscite a produrre l’avviso comune» sulle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, toccherà al governo presentare le correzioni al testo unico sulla sicurezza. Epifani ha sottolineato che «in una materia come questa è bene mantenere le norme per un periodo di anni. Si sperimentino. Se fra 2-3 anni si vedrà che hanno determinato dei problemi, si cambierà». Gli ultimi dati ufficiali dell’Inail sugli incidenti sul lavoro che hanno riguardato le donne relativi

al 2007, resi noti ieri, indicano che si infortunano meno degli uomini, perché lavorano in settori, come quello dei servizi, che sono più sicuri. Ma nel tragitto fra casa e lavoro il discorso cambia. L’anno scorso un incidente su quattro (il 27,5%, cioè circa 250mila su un totale di 910mila) ha riguardato una donna, anche se l’occupazione femminile in Italia è quasi il 40% del totale (nove milioni su 23); meno di cento i casi di morte (8% del totale). Il pericolo maggiore è la strada: alta la percentuale di incidenti in itinere (cioè nel tragitto casa-luogo di lavoro e viceversa) in cui sono rimaste coinvolte le donne (46,1% cioè 45mila su 97mila); superano il 50% gli infortuni mortali in itinere che hanno riguardato le donne (22,3% tra gli uomini). Nel 2008 è atteso un calo dei morti sul lavoro intorno ai 1.150 rispetto ai 1.207 del 2007 (una stima reale si potrà avere verso metà 2009): «nel 2008 sappiamo che i risultati sono migliori», ha detto il presidente dell’Inail, Maro Fabio Sartori, annunciando che l’istituto sta studiando di estendere le tutele per le casalinghe (oltre due milioni le assicurate). Sacconi ha ricordato che la diminuzione delle morti sul lavoro «è costante da sempre, ad eccezione del 2006 che è stato un anno anomalo, ma rimane di dimensioni consistenti. Dobbiamo accelerare questa discesa investendo di più in formazione e informazione».

Epifani: «Norme da sperimentare prima di cambiarle»


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Sabato 7 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Bpm Inchiesta chiusa per 34 delle 35 persone coinvolte . A giudizio solo un’imprenditrice

Prosciolti per insussistenza dei fatti L’ex direttore Maruggi: «Soddisfatti ma in tempi troppo lunghi» MATERA – «Siamo soddisfatti anche se non abbiamo mai avuti dubbi sulla giustizia». Commenta così la fine del “travaglio giudiziario” della Banca popolare del Materano, il suo ex direttore generale, Giampiero Maruggi. Per lui ieri è stato un giorno di festa. Il giudice dell’udienza preliminare presso il tribunale di Matera, Angelo Onorati, infatti, su richiesta del pubblico ministero, Annunziata Cazzetta, ha emesso sentenza di “non luogo a procedere” per insussistenza dei fatti contestati nei confronti di 34 delle 35 persone imputate nell’inchiesta sulla Banca popolare del Materano. Tutti assolti dunque perché Maruggi ci tiene a specificare che Maria Grieco, l’unica per cui il Gup ha disposto il rinvio a giudizio, «Non c’entra niente» con la banca. La Grieco è un’imprenditrice coinvolta nella vicenda in relazione a un singolo episodio, non fa parte dunque del personale della banca. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta vi erano dirigenti della Bpm, in carica tra il 2001 e il 2004, e poi professionisti e imprenditori, alcuni dei quali accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, in danno della Banca, nella concessione di mutui a privati sulla base di garanzie sopravalutate o di singoli episodi nei quali si contesta la sola truffa. Tra le persone alle quali era

La banca popolare del Materano e, in alto, l’ex direttore generale, Giampiero Maruggi

contestato il reato associativo vi erano proprio l’ex direttore generale, Giampiero Maruggi, e con lui il vicedirettore, Eugenio Garavini, funzionari della banca impegnati nella divisione credito, Antonio Scalcione, Eustachio Di Simine, Enea Moliterni ed Emanuele Fiore. Erano imputati del singolo reato di truffa gli ex presidenti della Banca Popolare del Materano Attilio Caruso e Donato Masciandaro, l’amministratore delegato della Banca Popolare

dell’Emilia Romagna (gruppo di cui faceva parte la Bpm), Guido Leoni, professionisti e imprenditori (Giovanni Di Donna, Maria Grieco, Michele Garramone, Egidio Tamburrino, Giovanni Castellano, Giuseppe Canosa, Jessica Bitetti, Francesco Tamburrino, Giuseppe Bitetti, Roberto Plati, Claudio Calza, Antonio Rinaldi, Aldo Percoco, Pietro Motta, Prospero Mobilio, Nicola Lupo, Bernardo Grilli, Francesco Lucifero, Carlo Latorre, Giacomo Galeota, Domenico Latega-

na, Francesco Coretti, Giovanni Sannelli, Raffaele Lallo, Mauro De Luca Picione e Patrizia Barnaba). «E’ un’esperienza alla quale avrei rinunciato volentieri» commenta ancora l’ex direttore generale che per cinque anni ha partecipato a quasi tutte le udienze. E anche ieri, quando è stata emessa la sentenza era in aula per ascoltare in diretta la fine di questa lunga vicenda giudiziaria. Ed è proprio sulla durata che il tono della voce si fa più

serio. «Abbiamo riacquistato serenità ma certo i tempi lunghi dell’nchiesta non ci hanno premiato», dice Maruggi. Ossia la tanta sofferenza che ha accompagnato questa vicenda si sarebbe evitata «se tutto si fosse svolto in tempi più celeri». E poi sottolinea «Già un anno fa avevo detto che in alcuni passaggi delle indagini erano stati commessi degli errori. Oggi la decisione del giudice me ne dà atto». Cinque lunghi anni in cui, «pur perdendo la serenità a livello personale abbiamo comunque continuato il cammino a livello imprenditoriale». Maruggi sottolinea, infatti, che la banca non ha perso clienti, anzi, ha mantenuto e accresciuto la fidalizzazione e soprattutto ha portato avanti importanti operazioni come la fusione con la Popolare di Crotone. Ed è proprio nella cittadina calabra che Maruggi oggi opera per la maggior parte del tempo. Ieri però era a Matera e proprio andando in banca ha festeggiato la fine di questa storia. «Per me stare qui è come essere a casa mia, ho colleghi molto cari e adesso possiamo andare avanti e guardare al futuro con maggiore serenità». Adesso l’unica preoccupazione è affrontare nel migliore dei modi la crisi economica che avvolge il paese. Manuela Boggia m.boggia@luedi.it

Migliorano le condizioni del centauro investito dall’auto blu del presidente

De Filippo: «Velocità regolare» ROMA - Migliorano le condizioni di Andrea Pazzardi, il centauro ventunenne investito giovedì pomeriggio a Roma dall’auto blu del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Il ragazzo, che era stato trasportato d’urgenza al Centro traumatologico ortopedico del quartiere Garbatella, è stato subito operato al polso sinistro e al ginocchio ma nei prossimi giorni dovrà tornare in sala operatoria per una frattura al femore. Il Cto rassicura sulle sue condizioni: «Il ragazzo ha passato bene la notte ed è più vigile di ieri (giovedì ndr)». Pazzardi è ancora nel reparto di rianimazione e, in attesa della nuova operazione, il femore fratturato gli è stato messo in trazione. L’ incidente tra la Lancia Thesis di De Filippo, guidata dall’autista Vito Summa e la moto del ventunenne è stato riportato da tutti i principali quotidiani romani. Alla redazione di Repubblica on line il presidente ha raccontato: «Ero seduto dietro e stavo leggendo. Avevamo terminato la riunione dei presidenti di Regione, in via Parigi, ed ero diretto all´Eur. La nostra auto procedeva a velocità regolare, non riesco a capire come sia successo. Il mio autista è una persona affidabile, lavora con me da anni. Ora, l’unica cosa che mi preoccupa sono le condizioni del ragazzo ferito». Però a inchiodare l’auto blu del governatore lucano sono proprio i vigili intervenuti per i rilievi che hanno dichiarato che l’incidente è stato provocato dall’autista di De Filippo effettuando una manovra non consentita. Versione sostenuta anche da alcuni testimoni che si trovavano sul posto e riferiscono di aver visto l’auto svoltare a sinistra mentre «poteva andare solo dritta». Versione non confermata dalla Regione. ma. bo.

De Filippo sul luogo dell’incidente (da www.kataweb.it)

Quarta volta dal Gup

A Potenza udienza Savoia POTENZA, 6 MAR – E' durata circa 2 ore, ieri, la quarta udienza (la prossima il 25 marzo) davanti al gup di Potenza, Luigi Barrella, per esaminare la richiesta di rinvio a giudizio dei 32 indagati nell’inchiesta – coordinata dal pm Henry John Woodcock – in cui è coinvolto Vittorio Emanuele di Savoia, che fu arrestato il 16 giugno 2006. Durante l’udienza, sono state esaminate alcune delle ultime posizioni marginali: per la maggior parte, gli avvocati hanno sollevato eccezioni di incompetenza territoriale. Nella prossima udienza è prevista la relazione del pm e l’avvio della discussione sul merito delle diverse posizioni degli indagati.

REVOCATA CHIUSURA DEL PONTE PICERNO Oggi e domani aperto causa maltempo POTENZA - A causa «delle eccezionali precipitazioni nevose di ieri, che non consentono l’esecuzione degli interventi previsti», l’Anas ha revocato l’ordinanza di chiusura del ponte di Picerno sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni programmata per oggi e domani. L’Anas aveva previsto di effettuare «lavori di tesatura dei cavi di precompressione esterna e la posa delle fibre di carbonio in corrispondenza della carreggiata sud del viadotto». Lavori sul ponte sono in corso da alcuni mesi, dopo che, nel luglio dello scorso anno, furono scoperte delle lesioni nella struttura.


16 24 Ore in Basilicata

Sabato 7 marzo 2009

Sata La riflessione della Uilm su Melfi

La Uil di Basilicata festeggia 59 anni «Sosteniamo il lavoro E guarda preoccupata all’economia contro la crisi» POTENZA - La Uil della Basilicata ha festeggiato il 59esimo anniversario della sua fondazione superando i 30 mila iscritti (a livello nazionale invece è stata superata la soglia, anche questa storica, dei 2 milioni di iscritti). I lavoratori “attivi” iscritti alla Uil lucana sono più di 19 mila (al primo posto il settore industriale con circa 7 mila iscritti , seguito dall’ agroalimentare con più di 6 mila iscritti , dalla Pubblica Amministrazione con circa 4 mila e dal terziario con meno di 2 mila) e i pensionati 11.000. «La nostra organizzazione cresce in termini di iscritti e di consensi elettorali nei luoghi di lavoro, e come è accaduto con le elezioni delle Rsu, abbiamo successi strabilianti rispetto alla base degli iscritti» ha detto il segretario generale regionale della Basilicata, Michele Delicio, che insieme ai segretari di Potenza Vaccaro e di Matera Coppola e ad una delega-

zione di dirigenti lucani , ha partecipato a Roma , alla manifestazione dedicata al 59esimo anniversario della fondazione della Uill. «La Uil, con il suo milione e 211 mila lavoratori attivi e una quota del 25% di pensionati – aggiunge Delicio - si sta configurando anche come un sindacato ''giovane'', ben radicato nei principali settori produttivi ma che si apre anche alle nuove realta' di lavoro, specie quelle atipiche e di precariato». Quanto all’attuale fase sindacale, la Uil guarda con preoccupazione ai prossimi mesi. «Siamo a marzo, la crisi continua a precipitare, se passa ancora qualche mese senza fare nulla ci troveremo ad affrontare una grave crisi recessiva. Nel rapporto con il governo il sindacato preferisce mantenere il dialogo, perché – sottolinea Delicio - quando i problemi possono essere affrontati parlando è meglio, ma se non si fa

nulla e i problemi si aggravano non ci resterà che la possibilità di contrastare con le nostre risorse di lotta, quelle tipiche dei sindacati. Non possiamo stare ad aspettare a braccia conserte». «Oggi – continua il segretario della Uil – da parte del Governo nazionale come della Giunta Regionale non spendere i soldi è un vero crimine economico. Le risorse ci sono, se non vengono impiegate subito si commettono dei veri crimini dal punto di vista dell'economia, come sul fronte dell'occupazione che richiederebbe - ribadisce il segretario della Uil - che venisse finanziato il mantenimento dei posti di lavoro. Il problema è la velocità con cui si interviene: quello che prima ci appariva sopportabile, come programmi realizzati a metà o la realizzazione di cose che non servivano, ora non è più accettabile. Francamente non ce lo possiamo più permettere».

MELFI - «Sono ormai più di 8 mesi che siamo alle prese con una crisi economica e finanziaria dalle dimensioni enormi che né il sindacato, né i lavoratori del polo dell'auto di Melfi potevano prevedere. Purtroppo, anche il 2009 si annuncia forse peggiore di quello che ci siamo lasciati alle spalle - scrive la Uilm in una nota - Di fronte a questa crisi, non si può continuare a scherzare e non è più il tempo delle schermaglie sterili tra organizzazioni sindacali. Per il bene di tutti non è opportuno rispondere a posizioni fuori dalla realtà, ma è meglio soffermarsi sui problemi veri. Quando fino a qualche settimana fa si ricorreva alla Cassa Integrazione, tutti sottolineavano giustamente i problemi delle famiglie a far fronte alle più elementari esigenze, soprattutto in presenza di mutui . Ora che si vendono più macchine e in questa fase si lavora di più e si chiede un ricorso al lavoro straordinario, c'è chi sostiene che questo non va bene. Quello che sfugge a questi signori è che

il mercato non è né buono né cattivo, non lo determina né il sindacato, né il padrone, ma i consumatori. E' chi compra che stabilisce la crescita o la depressione del mercato! Se oggi gli acquisti delle macchine crescono, dobbiamo augurarci che questa tendenza continui e che ogni mese che passa si venda una macchina in più. Un sindacato serio si pone il problema di assecondare questa crescita , non di deprimerla. La Uilm, dal suo canto, siccome non ha la sfera di cristallo per vedere cosa succederà domani, fra un mese, fra un anno ecc., sceglie la strada di sostenere il lavoro, piuttosto che la cassa integrazione. Questa è l'unica strada che abbiamo per fronteggiare una disoccupazione di massa! Bisogna mantenere i lavoratori nelle aziende e a questo devono servire le risorse pubbliche, non per finanziare l'assistenza. Se non facciamo questo, passata la bufera (si spera il più presto possibile) ci possiamo trovare un'economia e un mercato del lavoro devastati in modo irrimediabile».

Jonica Il Cipe stanzia i fondi per completare la variante lucana della strada statale 106

In arrivo 34 milioni per Nova Siri Il sindaco: «Finalmente si mette un punto a una storia infinita» POTENZA – Cinquecentotrentasette milioni di euro per il finanziamento del terzo “megalotto” della statale n. 106 Jonica e 34 milioni per la Variante di Nova Siri, sempre sulla 106. C’è anche questo nel pacchetto di fondi stanziati dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per il Mezzogiorno d’Italia. «Interventi rilevanti», li definisce lo stesso ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto che parla della statale n.106 Jonica come «asse fondamentale per i collegamenti viari dalla Puglia verso la Basilicata e Calabria». «Vi è da sottolineare – conclude Fitto – che tanto la Maglie-Santa Maria di Leuca, quanto la Statale n.106 Jonica hanno anche un assoluto rilievo di carattere turistico essendo destinate, soprattutto nel periodo estivo a smaltire una considerevole mole di traffico veicolare». L’obiettivo è quello di integrare completamente la nuova Jonica con l’autostrada A3, Salerno - Reggio-Calabria, altra opera ciclopica per il completamento della quale sono previsti ulteriori stanziamenti. Un’integrazione che ben si collega con l’ approvazione definitiva della dotazione economico-finanziaria necessaria all’appalto integrato della variante SS 106 nell’agro di Nova Siri, in terra lucana. Si tratta con l’aggiunta dei 34 milioni di euro di ieri di una somma che oscilla intorno ai 100 milioni di euro complessivi e che servirà a realizzare un tracciato di circa 5 Km. «Si pone finalmente fine ad una storia infinita che ha attraversato le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo e che ha dovuto vincere non poche resistenze - ha affermato il sindaco di Nova Siri, Giuseppe Santarcengelo - Sento il dovere di ringraziare chi ha preso a cuore ed ha seguito l’iter fino alla sua conclusione: il senatore Viceconte in primis, ma soprattutto il senatore Latronico che non ha mai dimen-

ticato di dimostrare la sua appartenenza alla nostra comunità in tutti i gradi di rappresentanza istituzionale da lui ricoperti nel tempo. L’opera costituirà indubbiamente una soluzione alle esigenze di sicurezza e di miglioramento della qualità di vita della nostra comunità e, ultimo ma non, è facile ipotizzare una possibilità ed una occasione di lavoro per le nostre maestranze locali con un rilancio dell’economia del nostro territorio». E proprio i parlamentari lucani del Pdl Guido Viceconte e Cosimo Latronico, in una nota congiunta firmata insieme a Vincenzo Taddei ed Egidio Digilio hanno sottolineato l’importanza degli stanziamenti.

Il tratto lucano della Statale 106 Jonica

«Volge così al termine finalmente – hanno messo in evidenza – un complesso iter che ha comportato l’adesione di molte amministrazioni ed enti ed il reperimento di un importante finanziamento pubblico, interamente assicurato. Già nei prossimi mesi, verranno aperti i cantieri che completeranno l'ammodernamento della intera statale 106 nel tratto lucano da Nova Siri a Metaponto superando quelle strozzature che rendono poco agevole e pericoloso il traffico dell’importante arteria. In qualità di parlamentari lucani di maggioranza – hanno concluso – vigileremo, per quanto ci riguarda, perché non si perda un giorno di tempo rispetto agli adempimenti necessa-

ri per giungere quanto prima all’apertura del cantiere e alla consegna definitiva dell’opera, tanto attesa dalle comunità interessate». Di quattro tipi i lavori attualmente in corso: 1. Megalotto n° 4 Lotto 8 (Scanzano – Fiume Basento) per un importo lordo di progetto pari a 70.660.000 euro. 2. Megalotto n° 4 Lotto 9 (Fiume Basento - Pisticci) per un importo lordo di progetto pari a 72.690.000 euro. 3. Megalotto n° 2 (Catanzaro) per un importo lordo di progetto pari a 740.000.000 euro. 4. Megalotto n° 1 (Locri) per un importo lordo di progetto pari a450.000.000 euro.

CITTADINI E AMMINISTRAZIONI

In verifica le invalidità civili

No al “Salva call center” Adoc boccia provvedimento

POTENZA - «È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 marzo 2009, il decreto interministeriale di attuazione del piano straordinario di verifica delle invalidità civili, previsto dalla legge 6 agosto 2008, n. 133». Lo rende noto, in un comunicato, l’Inps che, pertanto, «si appresta ad effettuare, così come indicato dalla legge, 200 mila accertamenti nei confronti di titolari di benefici economici di invalidità civile, cecità civile e sordità civile. Il piano è stato predisposto e reso operativo con la circolare numero 26/2009 dell’Inps. I controlli saranno eseguiti entro il 31 dicembre 2009. Le posizioni da sottoporre a verifica verranno individuate sulla base dei criteri stabiliti dal decreto. Oltre ai controlli di ca-

POTENZA - «Lo scorso 3 marzo il Parlamento ha approvato definitivamente il decreto mille proroghe, compreso l’articolo 44 (privacy), il quale stabilisce che “…che i dati personali presenti in banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1° agosto 2005 sono utilizzati in modo lecito per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009». Lo rende noto, in una nota, Canio D’Andrea, presidente Adoc Basilicata. «Tutto ciò – afferma D’Andrea - è avvenuto nonostante l’opposizione e le continue battaglie da parte dell’Adoc e delle altre associazioni dei consumatori che, da tempo, chiedono interventi per mettere fine all’illegittimità di contratti fantasmi da parte delle società telefoniche a danno dei più deboli, i consumatori anziani». Per l’Adoc l'emendamento, definito anche “salva call center” è un insulto a tutti gli italiani in quanto: delegittima il Garante della Privacy, che con suoi provvedimenti aveva vietato l'uso di banche dati in cui sono inseriti i nomi di chi non ha fornito il proprio consenso o di chi ne avesse chiesto la cancellazione; legittima il comportamento illecito di società che in questi anni hanno dato via libera all'attivazione fraudolenta di linee Adsl, passaggi da un operatore all’altro senza che l’utente abbia mai manifestato la propria volontà ad aderire all’offerta, casi in cui l’utente è rimasto senza linea telefonica per comportamenti scorretti dei gestori, con la conseguenza di numerosi disservizi sia economici che sociali, vendita di prodotti inutili, costosi e indesiderabili». Per questo l’Adoc consiglia, in caso di chiamata a scopo commerciale, «di interrompere immediatamente la conversazione e riagganciare».

Inps Il programma prevede controlli fino alla fine dell’anno

La sede Inps

rattere sanitario, compiuti dalle sottocommissioni mediche decentrate della Commissione medica superiore, saranno sottoposti a verifica anche i requisiti reddituali, attraverso l’incrocio con le informazioni contenute negli archivi del Ministero dell’economia e delle fi-

nanze. Inoltre, l’Inps, al fine di accertare eventuali incompatibilità, acquisirà dalla Motorizzazione civile anche tutte le informazioni utili ad individuare i titolari di prestazioni di invalidità civile in possesso di valida patente di guida».


24 Ore in Basilicata 17

Sabato 7 marzo 2009

La Luiss presenta il rapporto 2008 con Regione, Confindustria e Lions Club Potenza Host

Classe dirigente in cerca di merito Ma quella lucana gode di buona considerazione internazionale POTENZA - Competenza, trasparenza, senso di responsabilità. Se questi valori fossero la bussola della classe dirigente, un Paese come l’Italia funzionerebbe senza difficoltà. Ma il concetto di classe dirigente non rimanda necessariamente a quello di classe politica. O, meglio, non solo. Sarebbe piuttosto opportuno declinarlo al plurale per scoprire che esistono “le” classi dirigenti, che abbracciano l’ambito politico, certo, ma, trasversalmente anche tutti gli altri i settori della vita pubblica e privata. Cariche istituzionali nazionali o locali, imprenditori e personale scolastico, o chi si occupa di cultura nel senso più ampio. Tutti questi attori della società civile sono finiti sotto la lente d’ingrandimento del secondo rapporto Luiss 2008, presentato ieri sera, durante il convegno “Generare, selezionare, cambiare la classe dirigente”, organizzato dall’università Luiss “Guido Carli” di Roma, in collaborazione con Lions Club Potenza Host, Regione e Confindustria Basilicata. Tra il tepore della sala Minerva del Grande Albergo e la neve che per niente timida ha continuato a imporsi, guadagnando qualche ironia da parte dei relatori, il quadro che è emerso è tutt’altro che incoraggiante. Non ha usato mezzi termini il rettore dell’ateneo romano, Massimo Egidi, per spiegare che lo studio conferma «la difficoltà italiana nella capacità di rinnovare la classe dirigente».

Folino in platea. A sinistra i relatori

Classe dirigente che – emerge dal rapporto Luiss - «pensa più alla selezione per conoscenza e cooptazione che per merito e competenze». E mentre il riconoscimento della qualità della persona dovrebbe dominare nei vari ambiti professionali, in

Csail e il bisogno di trasparenza e informazione

«Nel piano della Sel manca la comunicazione al cittadino» C’E’ chi chiede maggiore trasparenza e comunicazione nell’attività estrattiva, e non solo, delle compagnie petrolifere. «L’iniziativa del senatore Latronico (Pdl) e la risposta del sottosegretario Romani alla sua interrogazione sono utili ai fini della dovuta informazione sull’attività di ricerca e idrocarburi». Cosa che, tra l’altro, da tempo chiede lo Csail. Così, il presidente del comitato, Filippo Massaro, proprio dalle informazioni ricevute con l’interrogazione, ha l’opportunità di riprendere una preoccupazione. «Dal secondo bollettino dell’ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia del 2009 - prosegue - abbiamo avuto così la possibilità di apprendere che al 31 gennaio scorso sono una ventina le nuove attività in corso sul nostro territorio, di cui una quindicina in provincia di Potenza». E’ per questo che condivide «la preoccupazione del senatore Latronico perchè gli strumenti di accesso alle informazioni siano il più possibile all’altezza di una larga condivisione». «Dal sito internet - aggiunge Massaro - è possibile scoprire che ormai le compagnie petrolifere non tralasciano nessun lembo della provincia di Potenza, tanto meno i torrenti». Un esempio su tutti, «l’ultima richiesta riguarda il torrente Alvo e si sono spinti sino a Palazzo San Gervasio - continua - E’ invece insoddisfacente il comportamento assunto dalla Sel che nel presentare il suo piano strategico ha del tutto ignorato l’esigenza di comunicare ai cittadini ogni attività che riguarda le fonti energetiche, tanto più - dice il presidente del Csail - che oltre ai pozzi

di petrolio, ci sono i parchi eolici, gli impianti di stoccaggio del gas, gli impianti di energia solare e quelli idro-elettrici». Ecco che segue l’annuncio. Lo Csail promette “di stare in guardia” con un’iniziativa per «costringere la Sel ad assolvere all’obbligo di informazione, tenuto conto che la Società è stata realizzata con i nostri soldi e non può sottrarsi a doveri istituzionali». Allora, «non c’è che dire: il primo passo della Sel è proprio quello del carrozzone politico per sperperare denaro pubblico e accontentare qualche dirigente e ci ricorda l’esperienza dell’Esab che come è noto ha dissipato risorse finanziarie enormi senza alcun beneficio per gli agricoltori».

NASCE CUALL MATERA - Il Coordinamento Unitario delle Associazioni Libere Lucane (Cuall) è nato il 5 marzo a Matera dalla riunione di una serie di associazioni di volontariato. Partendo dalle peculiarità statutarie delle singole associazioni, il Coordinamento si pone l’obiettivo di promuovere azioni di sensibilizzazione sociale e di partecipazione attiva della comunità lucana al cambiamento ed allo sviluppo della vita sociale e civile. Del Cuall fanno parte:Un cuore per l’Albania, Progetto legalità, Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto, Rinascita Civile, Associazione per i Diritti del Fanciullo, Csail e l’Associazione radicali Lucani. Obiettivo del Cuall è quello di coordinare le iniziative di interesse comune, sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del territorio e promuovere manifestazioni.

Italia - ha ripreso Egidi - «le relazioni prevalgono sulle regole e dietro questo risultato ci sono molte ragioni». Tra tutte la «selezione avversa, nel senso che – ha chiarito il rettore - le persone competenti non vengono selezionate perché non esistono nel-

le nostre istituzioni meccanismi che favoriscano un reclutamento appropriato. Se non se ne individua il motivo, non saranno aboliti simili meccanismi». La sfida importante sta nel comprendere come favorire la mobilità della classe dirigente, che

«dovrebbe essere più aperta ai giovani», ha commentato Egidi. Quindi, ha osservato: «Noi siamo in grado di formare solo in parte i nostri giovani che poi emigrano, ma per arginare questo aspetto del problema è opportuno guardare all’interno dello stesso Paese, dove molte zone del sud devono emanciparsi rispetto a certi ritardi». Secondo Carlo Carboni, ordinario di Sociologia economica presso l’università di Ancona e la Luiss di Roma, il cuore del problema sta nel fatto che «le classi dirigenti non circolano, di qui un Paese ingessato come il nostro». Per il docente è la competizione «l’ingrediente del merito, ciò che renderebbe più mobile la società, trasformando le abilità in risorse». Quanto alla Basilicata, la classe dirigente «gode di generale considerazione a livello nazionale ed internazionale», ha riferito Emilio Libutti, dei “Lions Potenza Host”, ricordando alcune analisi sull’argomento. Con Abruzzo, Sardegna e Puglia, inoltre, la Basilicata è tra le regioni che «in questi ultimi anni hanno costituito casi positivi di ciò che può essere fatto dal sud», come si legge nel libro firmato da Carlo Carboni: “La Società Cinica”. Una considerazione che il presidente Vito De Filippo sposa in pieno, aggiungendo: «La Basilicata può ancora tanto nel processo che punta su innovazione e rinnovamento, e ognuno di noi deve fare la sua parte». Angela Pino

Anche potentini al raduno dei Testimoni di Geova a Bitonto

C’è chi ha imparato il romeno per aiutare gli immigrati nelle letture POTENZA - Ci sarà anche una delegazione potentina, composta di circa 1.200 cittadini, fra testimoni e simpatizzanti, al raduno dei testimoni di Geova, che oggi si terrà a Bitonto per meditare «su quella che ritengono spiega una nota - una delle attività più importanti per un cristiano, ossia l’opera di predicazione e di insegnamento della parola di Dio, la Sacra Bibbia». Il programma inizierà alle ore 9.40 e terminerà alle ore 16. Il tema scelto per questa assemblea è “Continua a vigilare sul ministero...affinché tu lo compia”, esortazione che l’apostolo Paolo dà a un credente del I secolo di nome Archippo e che è riportata nella lettera ai Colossesi. Gli interventi verteranno su temi come “Coltivate ciò che avete piantato” e “Stimiamo altamente il nostro ministero”. Denni Angeli, della Congregazione centrale dei testimoni di Geova, farà una considerazione versetto per ver-

setto della seconda lettera di Paolo ai Corinzi, finalizzata a evidenziare come sviluppare qualità che rendono il cristiano un ministro di Dio irreprensibile. Il programma prevede per il sabato mattina la sessione per coloro che desiderano simboleggiare col battesimo in acqua la loro dedicazione a Geova. La cerimonia sarà preceduta da una considerazione biblica sul significato del battesimo cristiano sul tema “Battezzati nel nome dello spirito santo”. Domani, invece, l’intero programma sarà replicato in lingua romena e per l’occasione saranno presenti circa 250 delegati di lingua romana provenienti dalla Puglia e Basilicata. Prendendo atto della numerosa presenza di romeni in Basilicata, diversi testimoni di Geova delle province di Potenza e Matera hanno studiato il romeno per dare anche agli immigrati provenienti dalla Romania la possibilità di udire il messaggio biblico e avere quindi l’opportunità di studiare le sacre scrit-

ture nella loro lingua. Alcuni di questi Testimoni italiani hanno ormai imparato così bene la lingua romena che sono in grado di tenere regolarmente conferenze pubbliche. Negli ultimi anni i Testimoni di Geova hanno organizzato nella zona diversi corsi di lingua straniera. Il risultato è che oggi le congregazioni dei testimoni di Geova sono in grado di divulgare in maniera organizzata il messaggio biblico in diverse lingue, fra le quali oltre che in romeno, in russo, in cinese e in Lis (lingua italiana dei segni). A livello nazionale dal 2000 ad oggi i Testimoni di Geova hanno organizzato più di 300 corsi in più di 20 lingue, inclusa la LIS. In un mondo sempre più diviso dall'odio razziale, etnico e religioso è particolarmente significativo osservare immigrati di varie etnie e italiani seduti l’uno accanto all'altro in uno spirito di unità e fratellanza che costituisce la prova evidente della potenza con cui opera la parola di Dio.

Rotondella In arrivo opuscoli informativi sulla storia e il futuro dell’impianto di Trisaia

L’Itrec si presenta ai cittadini ROTONDELLA - La Sogin, società che si occupa della gestione di impianti nucleari, ha deciso di far conoscere meglio ai cittadini di Rotondella, l’impianto Itrec di Trisaia. Per questo nei prossimi giorni verrà distribuito a tutte le famiglie un opuscolo informativo accompagnato da una lettera del sindaco. L’opuscolo, arricchito di fotografie e di un breve glossario, contiene la storia in sintesi dell’impianto Itrec di Trisaia e descrive le operazioni di decommissioning, smantellamento e gestione dei rifiuti, con relativi crono programmi messi in atto dalla Sogin. Un’iniziativa che segue

l’inaugurazione dell’Infopoint avvenuta lo scorso 16 gennaio all’interno del Municipio di Rotondella e che vuole contribuire «a migliorare il rapporto di fiducia con il “territorio” al fine di accelerare il decommissioning». Nello specifico l’opuscolo spiega che l’attività di decommissioning prevede: l’allontanamento del combustibile nucleare, la decontaminazione delle strutture e delle installazioni utilizzate durante l’esercizio dell’impianto; lo smantellamento delle strutture e delle installazioni; la gestione dei materiali e dei rifiuti derivanti dall’esercizio e dalle attività di decommissioning; il

Il centro di Rotondella

rilascio del sito per il suo utilizzo. Il piano industriale della Sogin per il periodo 2009-2012 prevede per

l’impianto un’attività di smantellamento per 50 milioni di euro, circa tre volte le attività realizzate finora.


18 24 Ore in Basilicata Morgia alla guida di Confsport

POTENZA - Un lucano ai vertici di Confsport (organo sportivo di Confcommercio) Italia Equitazione. Si tratta del lagonegrese Alberto Morgia, già vice coordinatore nazionale di Engea (Ente nazionale guide equestri ambientali). Morgia curerà l’organizzazione del settore su tutto il territorio nazionale come stabilito dal protocollo d’intesa siglato tra i due Enti sportivi (Confsport ed Engea). «Uno dei primi obiettivi – dice – sarà quello di aprire una sede di Confsport in Basilicata». Confsport è l’organo sportivo di Confcommercio.

Sabato 7 marzo 2009

Torna in Lucania per ricoprire l’incarico affidatogli dal ministero e racconta al Quotidiano la sua carriera

Rocco Libutti, direttore dell’Agenzia del Territorio POTENZA - E’ di questi giorni il ritorno di Rocco Libutti in Basilicata, in qualità di direttore regionale dell’Agenzia del Territorio del Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’incarico, conferitogli congiuntamente sia per la regione Campania che per la Basilicata, gli è stato affidato in quanto uno tra i 6 dirigenti generali italiani e conseguentemente ad un piano di riorganizzazione che ha previsto il riassetto delle strutture centrali, la riclassificazione ed il nuovo assetto delle direzioni regionali e degli uffici provinciali. «Tutto ciò per un migliore espletamento di tutte le funzioni statutarie – ci ha dichiarato il dottor Libutti – In particolare, la Basilicata contribuirà a raggiungere gli obiettivi che si è prefissi l’Agenzia per essere sempre più vicina alle esigenze dei contribuenti , della gente e degli enti locali stessi». Un lucano, insomma, che si

Rocco Libutti

è fatto valere a ben altri livelli e che ritorna nella sua terra dopo un’articolata carriera personale, ma anche dopo un’evoluzione profonda della stessa struttura a cui appartiene. L’Agenzia del Territorio, negli ultimi anni, ha infatti raggiunto un grado di informatizzazione molto elevato, sia dal punto di vista ipotecario che da quello reddituale.

Da pachiderma cartaceo, quindi, ad ente con un grado di informatizzazione così alto al punto non solo da essere riconosciuto pienamente dalle autorità di Governo, ma anche da riceverne l’encomio nel campo del telelavoro. Già procuratore del registro, capogabinetto dell’intendenza di finanze, il più giovane tra i primi dirigenti a livello nazionale, intendente di fi-

nanza e direttore regionale delle entrate in Basilicata, direttore regionale del Territorio in Molise, Calabria e Campania ha ricominciato dal 1° di questo mese ad occuparsi di fatti di “casa propria”. «Un ritorno operativo – continua a commentare il Dirigente Generale – molto gradito anche dai vertici dell’Agenzia ai quali sono molto grato per avermi dato così modo di concludere la mia modesta carriera nella mia amata terra». Una terra che, in verità, non ha mai abbandonato, vivendo e tornando ripetutamente e frequentemente sia a Potenza che a Policoro dove risiede la sua unica figlia che le ha dato, forse, la gioia più grande: quella di diventare nonno. Ma, Rocco Libutti è anche impegno sociale, associativo, culturale e religioso e, con questo ritorno, smentisce l’antico adagio del “nemo profeta in patria”. Lucia Pangaro

SCOPERTE E RISCOPERTE

Una giornalista racconta il suo tour con un gruppo Rai in giro per la regione

Impressioni di un viaggio lucano «Basilicata, bella ed amabile perché semplice e riservata» Per gentile concessione del Direttore “raifly” organo ufficiale dell' ALAGRAI, Associazione Lavoratori del Gruppo RAI - Radiotelevisione Italiana , il collega Giuseppe Di Vito, pubblichiamo l'articolo di Angela Cinelli riguardante la nostra regione. LA meta che mi ha convinto a partire con un gruppo Rai alla volta della Basilicata per un viaggio di 5 giorni è stata Matera, un luogo tante volte sentito ma che non si smania per andare a conoscere: se capita ci vado! E' capitato e come raramente succede mi sono rimproverata: come mai non ci sono andata prima? La Basilicata non ti toglie il respiro per le sue bellezze artistiche, non ti stupisce con visioni di straordinari scenari naturali, né ti stordisce mostrandoti un interminabile ed ineguagliabile patrimonio storico. E' bella ed amabile perché è semplice e riservata ed ho custodito gelosamente i suoi numerosi e poco appariscenti averi come solo chi ha conosciuto una sofferenza millenaria può fare: una popolazione rurale quasi sempre rimasta al margine della vita politica nazionale e spesso trattata come terra di conquista. Qui, più che altrove, la storia spiega l'arte che abbiamo ammirato ovunque, a Melfi, Venosa, Castelmezzano, Vaglio di Lucania, Acerenza e Matera, le tappe del nostro viaggio. Qui si sono succedute nei secoli, popolazioni greco-bizantine, albanesi, longobardi, franchi, saraceni, normanni e svevi. Melfi ci appare su un colle dominato dal castello e dalla cattedrale eretti dai normanni che la conquistarono nel 1041. Ma è il none di Federico II di Svevia che è legato al castello di Melfi. Benché nel suo vastissimo impero possedesse circa 200 castelli egli a tutti preferì quello di Melfi dove poteva dedicarsi alla nobile caccia col falcone. Qui egli promulgò le Costitutiones nel 1231, leggi fondamentali per governare l'impero. Qui si tennero ben 5 concili cattolici e durante il 3° concilio fu discussa la realizzazione del-

Venosa, a destra Castelmezzano e in basso i Sassi di Matera

la 1^ crociata in Terra Santa. Favoriti da strade molto ben tenute arriviamo a Venosa dove nel 65 a.C. nacque il famoso poeta latino Orazio. In particolare ci soffermiamo a visitare le Catacombe ebraiche che conservano graffiti ed epigrafi funerarie con iscrizioni in ebraico, greco e latino. Ci dirigiamo attraverso paesaggi suggestivi e riposanti verso le Dolomiti di Lucania, per raggiungere un autentico gioiello paesaggistico, Castelmezzano, incastonato nel versante roccioso della Costa di San Martino. Attraverso uliveti, piantagioni di arance e numerosi cespugli di fichi d'India, percorriamo verso sud una valle molto coltivata caratteriz-

zata da bianchi calanchi sabbiosi detti Timpa. Uno dei luoghi più suggestivi del nostro viaggio è stata Acerenza in splendida posizione sull'alto di una rupe di oltre 800 metri. Di questo borgo, catalogato come uno dei più belli d'Italia, ci colpisce la cattedrale normanna fondata nell'XI secolo. E tra i boschi dei dintorni visitiamo i resti del santuario della dea Mephitis, risalenti al 350 a. C. A Vaglio visitiamo un'altra notevole cattedrale, ma la nostra maggiore attesa sta per essere soddisfatta. Finalmente Matera! L'antichissima città di Matera sorge su un pianoro di tufo. Separata e protetta ad oriente

da un profondo canyon detto gravina che la fa apparire inespugnabile, si staglia con le sue case bianche su un cielo azzurro limpidissimo, i vicoli stretti tra muri di cinta alti e protettivi che a tratti si spezzano per lasciare posto a raccolti, ombrosi spazi organizzati per la vita comunitaria. Sull'orlo e nei fianchi della stretta gravina è situata la zona dei Sassi. Con questo nome si indica il complesso di abitazioni (cioè i quartieri) scavate nel tufo e abitate già dall'età preistorica fino al 1952. Tali abitazioni, soprattutto sotterranee, nel tempo si sono evolute in edifici spesso ammirevoli per qualità architettonica. Infatti i muri che nascondo-

no gli spazi ricavati scavando, presentano spesso balconi ornati, archi dal sapore secentesco, finestre incorniciate da pregevoli motivi. In un contesto vissuto da circa 15.000 persone sistemate in più di 3000 vani, non potevano mancare centinaia di chiese rupestri sorte già nel Medioevo, decorate con affreschi bizantini ben conservati e colonne, capitelli, volte nei soffitti. Oggi Matera è concordemente riconosciuta come 4° polo nazionale della conservazione del patrimonio (con Roma, Firenze, Torino) con valide scuole di alta formazione per restauratori e tra i vari meritati riconoscimenti risalta quello del 1993 dell'Unesco che inserisce i Sassi tra i luoghi Patrimonio dell'Umanità. I materani, rivendicano la loro cultura che, a detta di esperti, per tanti versi ha precorso quella di più celebrate città italiane. Abbiamo visitato il Musma (Museo d'arte moderna e della scultura contemporanea) nel Palazzo Pomarici, il cui spazio fu ricavato per il 40% scavando nel tufo. E' un museo ragguardevole ricco di sole donazioni con opere di Medardo Rosso, Libero Andreotti, Picasso, Pomodoro, Giacometti, Cascella, Consagra, Rotella e tanti altri. La città, da centro essenzialmente agricolo, ha avuto un forte sviluppo industriale tanto da diventare uno dei leader mondiali nel campo della produzione di salotti. Ogni anno richiama numerosi turisti con le mostre d'arte moderna che si avvicendano all'interno delle chiese rupestri. Anche molti artisti hanno subìto il richiamo di questi luoghi Passione di Cristo del 2002) spettacolari e soprattutto il cinema, con Pasolini (Il vangelo secondo Matteo del 1964) e Mel Gibson (è riuscito a creare opere grandiose cariche di dolente umanità ma capaci di intensa aspirazione al soprannaturale. E ancora Carlo Levi col suo capolavoro “Cristo si è fermato ad Eboli” ci fa sentire questa realtà del sud sofferente che, lottando, può trovare la strada per un futuro migliore. Angela Cinelli


Potenza Sabato 7 marzo 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Neve sulla città Capoluogo imbiancato e traffico in tilt Disagi allo svincolo autostradale alle pagine 20 e 21

Sulle osservazioni legate alle “campagne” scoppia lo scontro politico interno al centrosinistra

Regolamento, i nervi cedono Nuove denunce da Uniti nell’Ulivo. Ma il Pd replica duramente SARA’ che l’argomento è di quelli che in città tengono viva l’attenzione da tempo, sarà che da giorni l’aria dell’aula consiliare è decisamente tesa. E’ sulle aree del territorio non proprio centrale della città che il dibattito sulle osservazioni arrivate dai privati al regolamento urbanistico si trasforma in una nuova e durissima polemica politica. E’ ancora Uniti nell’ulivo a lanciare i primi “spunti” di riflessione. In discussione, ieri mattina, anche un’osservazione di un cittadino che chiedeva di modificare la destinazione di un suolo di proprietà per poter realizzare una casa di riposo per anziani. Ma l’ufficio di Piano e la Terza commissione consiliare (quella che ha licenziato il Ru) hanno ritenuto non accoglibile l’osservazione perché la previsione di destinazione non può essere oggetto della “norma transitoria” per l’ambito extraurbano. Per quelle zone, infatti, la stessa relazione introduttiva al regolamento urbanistico spiega che si è scelto, in attesa di dare vita al piano strutturale metropolitano, di limitarsi a norme generali. «Ma non è giusto - dirà Angelo Laieta, capogruppo di Uniti nell’ulivo, la formazione nata dall’addio al Pd dei “falotichiani” - E’ disparità di trattamento. Per altri si è accettato tutto, per questa finalità, che tra l’altro serve alla città, si dice di no. Dove è la logica?». Già poco prima,

Un momento di seduta consiliare (f.M.)

un’altra contestazione era arrivata sul “confine” individuato per la città periurbana e extraurbana. A poco serve che tanto l’ufficio di Piano, che l’assessore all'Urbanistica, Alessandro Singetta, spieghino più volte che il criterio su cui si è disegnato il nuovo perimetro della città non è quello della presenza o meno di prefabbricati. Allora, secondo Laieta, sarebbe stato il caso di tracciare un «cerchio, piuttosto che dare vita a numerose insenature che scontentano tutti». E poi se si deve rinviare al psm per alcuni interventi, «è il segno di quanto fosse sbagliato procedere, in assenza di quel provvedimento, con il Ru». Ci vuole poco, nasce la politica dello scontro. Da giorni, da quando è iniziata la discussione sulle osservazioni, nella maggioranza, tra parti di un ex “bulgaro” centrosinistra, si era fatta avan-

ti quella battaglia di nervi condotta sulla sottile differenza tra «trasparenza» e «ostruzionismo» che veniva mossa dagli ex colleghi democratici, e non solo, ai “falotichiani”. Sarà Vito Lomonaco (Pd) a “rompere”il silenzio e a esplicitare il pensiero. Perché nella commissione che ha licenziato il regolamento urbanistico, ricorda, sono rappresentati tutti i gruppi politici. E gran parte di «questo regolamento - aggiunge - lo abbiamo costruito insieme», quando Laieta e compagni erano ancora nel Pd. Con richiamo a Rocco Continolo, oggi in Uniti nell’Ulivo. Quanto alla casa di riposo, «non c’è bisogno del Ru, va in deroga, basta una richiesta per il progetto». Piuttosto, «vorrei che i cittadini sapessero quanto costa alla comunità continuare a rimanere in assemblea riprendendo

cosa già trattate, allungando i tempi». Ecco che proprio Continolo replica: «Il contributo è stato di tutti - precisa Ma non si può avere la pretesa che il testo licenziato dalla commissione sia definitivo». Laieta torna alla carica richiamando quel clima di cui si sente “vittima”. Alcuni giorni fa - dice - oltre alle critiche ricevute da un cittadini che assisteva alla seduta, gli hanno «persino rigato la macchina». Va bene, ma poi si torna sul “concreto”. Anche perché «se si parla di mancanze o differenze - fa eco Santarsiero - si facciano denunce concrete. Soprattutto, si faccia attenzione a non abusare dell’argomento “per i cittadini” che sanno giudicare bene». Ancora, Vito Mitro (Uniti nell’Ulivo) che richiama la questione “costi” e quell’«offesa del ragionare in termini di spesa per il tempo del lavoro. Qui - dice - è questione di responsabilità». Parleranno in tanti, in tanti chiameranno all’ordine. Perché in fondo è chiaro che un provvedimento «tanto importante per la città - spiega Rocco Coviello (An) - a due mesi dalle elezioni corra il rischio di essere strumentalizzato. Nè però si può mettere da parte la richiesta continua di chiarimenti». Il punto, piuttosto, è un altro: «dipende da come si vive il ruolo istituzionale, anche per giorni interi, non è un problema. Ma si parli del provvedimento». Il resto, rimanga fuori. sa.lo.

COMBATTERE LA POVERTA’

Convegno di Caritas e Ac SI terrà oggi un’iniziativa dell’Azione cattolica della città di Potenza e della Caritas diocesana. Appuntamento alle 18, presso la salaconvegni della Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro a Potenza. Il tema dell’iniziativa, “Volti negati. Conoscere e combattere la povertà in Basilicata”. Al dibattito, moderato da Giancarlo Grano, responsabile della commissione regionale del Laicato cattolico, interverranno tra gli altri Walter Nanni (ufficio Studi della Caritas Italiana), Marina Buoncristiano (Osservatorio Caritas della diocesi di Potenza). Conclusioni di Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza.

FEDERCONSUMATORI

Bagni chimici OGGI - sempre secondo le possibilità “meteorologiche” - la Federconsumatori di Potenza avvierà, durante il mercato mensile che si tiene in viale del Basento (ogni primo sabato del mese), una raccolta di firme per chiedere al sindaco della città, l’installazione di gabinetti chimici. «L’assenza su tutto il tratto di strada interessato dal mercato di servizi igienici pubblici a disposizione dei commercianti ambulanti e dei cittadini tutti - spiega la sigla a tutela dei consumatori - non giustifica assolutamente l’assenza di strutture mobili quali i gabinetti chimici. La Federconsumatori sarà presente con un apposito banchetto per la raccolta, nei pressi del ponte Musmeci.

PARROCCHIE

Parco giochi IL consigliere della Provincia di Potenza, Gianluca Manzi (Verdi) ha diffuso una nota con cui annuncia «che sono stati disposti gli atti amministrativi necessari all’assegnazione del patrocinio al centro di animazione culturale “Antonio Aristide” di Potenza per ristrutturare il parco giochi della parrocchia dei Santi Anna e Gioacchino». Nei prossimi giorni, «sarà liquidata la somma stanziata dall’ente provinciale per eseguire nel più breve tempo possibile i lavori di manutenzione dell’area interessata».

Oggi e domani un’iniziativa della compagnia dialettale “Centro artistico Basilicata” recupera la memoria

Un amore di “cundana”, tra passato e presente

Una visita di De Gasperi in rione Addone

NELLA Potenza degli anni ’50, la vita scorreva secondo ritmi consuetudinari, sfociando nelle “Cuntane” che restano il simbolo della cattiva coscienza di classi dirigenti che attuarono la quasi totale distruzione del centro storico, l’emarginazione delle famiglie potentine, la creazione di una città che ha sostituito l’antica cancellandone, quasi del tutto, le caratteristiche. Tal che, oggi, non è possibile parlare di questa senza fare un viaggio a ritroso nel tempo: per comprendere ciò che è accaduto, ma, soprattutto, per tentare di dare alcune risposte ai “perché”. Cosi

come tenta presumibilmente di fare, oggi e domani, la compagnia dialettale del “Centro artistico Basilicata” con “Cundana Addone”, nel cinquantenario dell’abbattimento di rione Addone, nel cuore del centro stiorico. Un viaggio nella nostalgia del tempo, ma anche un momento per ripensare la storia e aiutare gli altri a costruire la propria. Questo impegno teatrale porta la firma di Dino Bavusi, alias “Zi Gerard”, decano delle rappresentazioni in vernacolo, insieme alla moglie (nella vita e sulla scena), Melina Caggiano Bavusi, Dino Lagrotta e altri “vecchi” e giovani interpreti di un

dialetto sempre meno praticato per il ridotto numero dei “potentini doc”, si dice intorno ad un sesto dell’attuale popolazione. Ciò non ci è riuscito di verificarlo, ma ci pare di non trovarci lontani dalla realtà. Un nuovo atto d’amore, dunque, di Dino Bavusi e soci, verso la propria città, che spinge ad un nuovo e sostanziale impegno, che evidenzia il passato e il presente di Potenza, che occupa un ruolo di punta nella vita regionale per dimensione e collocazione produttiva e intende porre in risalto come l'esperienza del secondo dopoguerra ha significato la scomparsa del suo

modello di vita, contribuendo ad allargare la dispersione dei potentini costretti ad abbandonare definitivamente la loro “cuntana”. Personaggi e interpreti: Rusina (Lucia Santarsiero), Ninuccia (Maria Grazia Latronico), Peppinuzz (Rocco Laurita), Mast Giuvann’ (Donato Marsico), Giuseppina (Pina Laguardia), Miliuccia (Loredana Di Nicola), Zi Lucia (Melina Caggiano Bavusi), Don Antonio (postino, Dino Lagrotta), Don Graziano (parroco di San Gerardo, Claudio Barbetta),Gerard’ (Dino Bavusi, regista, attore). Pino Gentile potenza@luedi.it


20 Potenza Nel pomeriggio riunione in Prefettura ma la situazione era ormai fuori controllo

Sabato 7 marzo 2009

DISAGI CITTADINI Negli scatti di Andrea Mattiacci alcune immagini della giornata di ieri sulle principali arterie del capoluogo e sul raccordo

Odissea nella neve

LA CURIOSITÀ

E Gaetano sbagliò la previsione...

Sulla Sicignano-Potenza auto bloccate per ore a causa dei mezzi pesanti «Si dimettano assessore e cda dell’Acta»

«PROPRIO non è possibile, mi sono quasi vergognato». LA neve arriva anche in consiglio comunale , anzi sbuca all’improvviso, nelle parole del consigliere Giulio Spadafora (Federazione dei Popolari di centro. Ieri, l’assemblea, mentre era impegnata nelle discussioni sul regolamento urbanistico, ha dovuto “sviscerare” anche l’argomento “città imbiancata”. Di ritorno dalla pausa pranzo, alcuni consiglieri, nel raggiungere l’aula consiliare di piazza Prefettura hanno toccato con mano la “difficile viabilità”. «Ci ho impiegato un’ora e tre quarti per percorrere da piazza Mario Pagano a rione Santa Maria», spiega Spadafora nell’incipit del racconto della propria peripezia che prosegue: «C’era una fila interminabile di auto che andava dal nodo dell’ospedale a rione San Rocco». Il punto è che «mentre lentamente mi muovevo, alcuni cittadini mi hanno riconosciuto e mi hanno aggredito chiedendo a me, consigliere comunale, come potesse essere possibile una situazione di impraticabilità simile». E pensare «che c’era anche stato un avviso preventivo, si sapeva che sarebbe arrivata la neve». E di fronte alle lamentele dei cittadini, «mi sono vergognato quasi del mio ruolo. Che dovevo rispondere? - aggiunge - Ero infuriato anche io, mi sono vergognato di essere un “politico”». Così, tornato in aula, ha chiesto le dimissioni dell’intero consiglio d’amministrazione dell’Acta e dell’assessore all’Ambiente, Massimo Molinari. Il sindaco proverà a spiegare che ci sono state difficoltà solo in mattinata e che la situazione, già nel pomeriggio, era tornata alla normalità. Eppure, tra i presenti, in pochi hanno avuto questa sensazione.

UNA GIORNATA come quella di ieri la città di Potenza non la viveva da qualche anno. La neve, iniziata a cadere sul capoluogo intorno alle 8 del mattino, ha colto di sorpresa tutti, compresi quelli che avrebbero dovuto evitare l’insorgere di situazioni di emergenza. E se in città i disagi sono stati notevoli ma sopportabili, il vero dramma l’hanno vissuto gli automobilisti che si sono trovati sulla Sicignano-Potenza, bloccati per un intero pomeriggio sul raccordo autostradale, tra gli svincoli di Vietri di Potenza - Balvano e Vietri di Potenza - San Vito. File chilometriche, persone ferme in auto, al freddo, senza che ci si potesse muovere per ore. Le situazioni più difficili tra Vietri (km 18) e Balvano (km 26), dove nella tarda serata erano all’opera quattro mezzi spazzaneve dell’Anas, in collaborazione con la Polizia stradale e la Protezione civile. In Prefettura, a partire dalle 17, si è riunito il Comitato di controllo, ma ormai la situazione era di difficile gestione. Il raccordo - chiuso solo nel pomeriggio nel tratto compreso tra gli svincoli di Tito e Buccino - si è trasformato, infatti, in un vero e proprio inferno. A causare il problema - come accadde nel 2005 sul tratto lucano della A3 - i mezzi pesanti. Probabilmente neppure gli autisti si aspettavano tanta neve: senza catene, quindi, hanno finito per bloccare completamente un tratto viario che già di per sè presenta dei problemi. Una vera odissea per gli automobilisti che hanno prima percorso il raccordo e che poi sono stati fatti tornare indietro, alla volta della Tito-Brienza e percorrere la strada per Caggiano, per arrivare all'ingresso in autostrada. L'ultima volta che si è registrato un evento del genere sul raccordo risale a circa undici anni

fa, nel 1998, quando in tanti hanno dovuto passare una intera giornata di ottobre in balìa della neve. L'eccezionale nevicata di ieri mattina, che è continuata per tutta la giornata, ha creato un caos indescrivibile. Mentre nella prima mattinata il raccordo autostradale è stato pienamente percorribile, verso l'ora di pranzo i problemi sono risultati tanti e specialmente pericolosi. Infatti, la causa del blocco dell'autostrada è stato il problema di alcuni camion, che non sono riusciti ad oltrepassare lo svincolo VietriBalvano e si sono messi totalmente di traverso, bloccando il traffico in direzione Salerno. Una volta che l'intenso traffico ha raggiunto il viadotto di Picerno, all'altezza del semaforo in direzione Salerno, è stato fatto deviare per le vie di sicurezza poste tra le due carreggiate, con Carabinieri, Polizia Stradale e Anas. Lo stesso a Tito. Una volta arrivati nei pressi della zona industriale, Polizia Stradale e Carabinieri hanno deviato il traffico in direzione Salerno tramite la TitoBrienza e per Polla-Caggiano, per raggiungere la Salerno-Reggio Calabria. Diversi anche i pullman bloccati per le strade della valle del Melandro e sul raccordo autostradale. Qualcuno è riuscito fortunatamente a passare, mentre altri, come il pullman di studenti di Vietri, hanno atteso ore sul raccordo in attesa che la situazione si sbloccasse. Gli studenti, che di solito tornano a casa intorno alle 14.30, ieri sono arrivati alle 19.30, dopo un incredibile giro per S. Angelo Le Fratte e Polla. Alcuni automobilisti, stremati, alla fine hanno optato per una soluzione drastica: sono tornati a Buccino, dove hanno deciso di trascorrere la notte in albergo, in attesa di un miglioramento della situazione. Ma anche

Percorsi alternativi lunghissimi

ERAVAMO tutti abituati a regolarci in base alle sue previsioni e, invece, anche Gaetano Brindisi, metereologo del Tg3 Rai, non sembra essere infallibile. Ieri mattina, infatti, prima che si scatenasse la bufera, nel suo quotidiano appuntamento su “Buongiorno regione”, aveva sottovalutato la situazione, parlando di qualche fiocco di neve. Invece - come tutti i potentini hanno potuto verificare - di fiocco ne è sceso qualcuno di troppo. Interpellato alle 14 ha, poi, raddrizzato il tiro, ma ormai era tardi: le signore - che raccoglievano il bucato quando lui annunciava pioggia - ci penseranno due volte la prossima volta.

nella città di Potenza i disagi non sono mancati. Alberi caduti (in serata, in via del Gallitello, un albero solo per un miracolo non ha centrato un’auto di passaggio), macchine ferme, traffico in tilt. Piena emergenza per i Vigili del Fuoco, che hanno effettuato centinaia di interventi soprattutto in mattinata, e circa 500 chiamate di soccorso arrivate all’Acta (350 dalle aree rurali e 150 dalla città). «La Protezione civile - ha spiegato Federico Mazzaro, presidente dell’Acta - aveva lanciato l’allarme sopra i 900 metri. Per questo motivo noi abbiamo iniziato a predisporre il lavoro per una situazione di relativa normalità a Potenza. Dalle 5 alle 8 i mezzi sono usciti regolarmente anche per la raccolta rifiuti e poi per ripulire le contrade. Fino alle 8, del resto, a Potenza si circolava senza problemi. Poi ci siamo accorti che le previsioni non erano state rispettate e, allora, abbiamo richiamato tutti i mezzi che però a quel punto sono rimasti anche bloccati dal traffico cittadino». «Il

problema - spiega Silvio Ascoli, ingegnere dell’Acta - è che molti cittadini sono usciti senza essere muniti di catene o gomme termiche. Allora è normale che si mettano di traverso creando disagio alla circolazione. Noi, però, abbiamo garantito le strade pulite anche davanti a tutti i 64 plessi scolastici. Non ci sono stati problemi seri. Forse qualche disagio intorno alle 10 del mattino, ma la questione è che anche i nostri mezzi, se ci sono auto di traverso, restano fermi». Oggi, intanto, le scuole del capoluogo resteranno chiuse, proprio per evitare che i tantissimi autobus provenienti dalla provincia entrino in città creando altri problemi. «Stiamo monitorando la situazione - conclude Mazzaro - sono in tutta la città 5 mezzi grandi più tre piccoli». Oggi si dovrebbero liberare marciapiedi e gradinate, ma dal ricordo di questa brutta giornata difficilmente qualcuno potrà liberare i potentini. Claudio Buono Antonella Giacummo

Oggi le scuole resteranno chiuse

DRAMMA SFIORATO

L’anziana era nell’auto di un familiare che la stava portando al San Carlo

Portata in spalle fino all’ospedale E’ STATA portata sulle spalle di alcuni automobilisti di buon cuore l’anziana colta da malore che si trovava nell’auto di un familiare, che la stava trasportando al San Carlo. L’auto è una delle tante rimaste bloccate in via Ciccotti. La donna è stata, poi, fatta salire su un’auto, che si trovava in prossimità dell’ospedale, che l’ha accompagnata al pronto soccorso. Ma la storia dell’anziana non è l’unica. Mezzi di soccorso ed auto private che dovevano accompagnare familiari presso il pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Potenza hanno incontrato disagi e difficoltà per ore a causa del traffico in tilt a causa della neve raccoltasi con il passare delle ore. I maggiori problemi lungo via Ciccotti e all’incrocio dell'ex Tre Cancelli, oggi più noto come rondò di via Di Giura i cui lavori procedono molto a rilento nonostante le ripetute denuncie da parte dei cittadini e

Potenza 21

Sabato 7 marzo 2009

dello stesso personale del 118. La notizia è rimbalzata sul sito “Lucanianews24”. Per fortuna tutto è finito bene. Degli spartineve dell'Acta nemmeno l’ombra nonostante i disagi registratisi sul ponte di via Di Giura con macchine e pulman messisi di traverso. Clacson impazziti, urla e bestemmie degli automobilisti - tutti imbottigliati lungo via Ciccotti e il rondo’ che porta all’ospedale e a parco Aurora - verso il sindaco Santarsiero e l'amministrazione comunale che in questa circostanza ha dimostrato la propria incapacità a fronteggiare una emergenza che comunque era stata annunciata dalla Protezione civile. Il prefetto di Potenza Luigi Riccio, che ieri si trovava a Roma per impegni istituzionali, tempestivamente informato dai suoi collaboratori, che erano stati inondati di telefonate di

Auto bloccate all’incrocio per l’ospedale

protesta e segnalazioni dei cittadini sul caos che regnava in città, ha subito dato disposizioni alle forze dell'Ordine e di soccorso di portarsi lungo via Ciccotti per evitare ulteriori ingorghi e consentire il regolare accesso all’ospedale San Carlo.

Scene del “disagio” da neve. Un autobus bloccato in via Mazzini e un mezzo cisterna in difficoltà (f.M.)

Gli attacchi

«Organizzazione fallimentare Si chieda scusa alla città» I COMMENTI, non si sono fatti attendere. «E’ vergognoso che una città capoluogo venga letteralmente sorpresa impreparata da una nevicata prevista e annunciata - spiega il consigliere comunale Michele Napoli (La Destra) - Di fronte a questa ennesima dimostrazione di incompetenza, i nostri amministratori devono prendere atto della gravità di questo fatto nei confronti dei cittadini e di quanti questa mattina sono stati in fila per ore bloccati dalle strade innevate e assolutamente lasciate senza manutenzione». Così, «gli amministratori del comune di Potenza vadano a casa non prima però di aver chiesto scusa all’intera cittadinanza lasciata in balia delle onde». Dall’Osservatorio cittadino di Vincenzo Belmonte arriva il richiamo allo scenario di una città «ostaggio della neve per lunghissime ore. Evidentemente – è il commento di Belmonte – la lezione del 15 febbraio scorso non è servita a nulla perché, nonostante l’allarme meteo e le previsioni del tempo diffuse dalla Protezione Civile in anticipo, la macchina del comune e dell’Acta è stata colta impreparata». Belmonte, con i volontari “Custodi della Città” ha effettuato un giro di verifica e ha segnalato che «in alcuni tratti della viabilità di collegamento

tra le contrade e il capoluogo i mezzi spazzaneve e spargisale erano pochissimi e si sono mossi solo in tarda mattinata. Altro che città-regione e di servizi, siamo la città che non è in grado di garantire una normale attività di riduzione dei disagi per neve». Ancora, il consigliere regionale Antonio Tisci (An) che spiega come «sembra del tutto evidente che le istituzioni preposte ad affrontare l’emergenza neve si siano trovate del tutto impreparate rispetto ai primi fiocchi di neve, peraltro abbondantemente preannunciati nei giorni passati». Richiamando il raccordo autostradale Potenza-Sicignano dice che «sia l’Anas, sia il comune di Potenza non sono stati assolutamente all’altezza della situazione che di certo non può essere considerata inaspettata e imprevista, tenuto conto che Potenza è il capoluogo più alto d’Italia». Forse «gli utenti della strada – prosegue – devono ringraziare il fatto che la precipitazione nevosa sia stata, tutto sommato, non eccessiva, perché altrimenti la paralisi della circolazione sarebbe stata totale non essendo, né l’Anas, né la Provincia, né i comuni attrezzati ad affrontare una nevicata». In chiusura, Lorenzo Larocca, coordinatore cittadino di Fi verso il Pdl, spiega come sia «semplicemente vergognosa l’inerzia di cui hanno dato prova le amministrazioni della città e della Provincia di Potenza». La via principale di Potenza, via Pretoria, «che fino a una decina di anni fa veniva considerato il salotto buono di Potenza, si è trasformato nella sala del pediluvio». Ora «comincerà lo scaricabarile tra Acta e sindaco sull’assunzione delle responsabilità».


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22 Tito La neve ha creato non pochi problemi lungo la strada che collega a Brienza

I blocchi sulla strada statale 95 Disagi anche all’imbocco per la fondovalle dell’Agri BRIENZA - Ritorna la neve, imbiancata anche la TitoBrienza. Rallentamenti ieri sulla statale 95. Code in direzione Potenza, sul tratto che collega l’abitato burgentino a Tito scalo. Alcuni disagi nelle prime ore del pomeriggio di ieri anche all'imbocco della Ss 596 Fondo Valle dell'Agri. Lungo la Tito-Brienza code e rallentamenti a causa di alcuni intasamenti dei mezzi pesanti. La coltre bianca si è posata lungo le principali direttrici. Da Tito a Brienza sino a Sasso di Castalda, dove la neve fa capolino durante tutto l'inverno. Problemi alla viabilità anche nel centro abitato di Sasso di Castalda. Il corpo dei Vigili urbani e le forze dell'ordine si sono mobilitati per limare al minimo i disagi. All’opera tutti i mezzi del Comune. I mezzi spargisale hanno continuato a circolare durante l'intera giornata. In pratica si è trattato di alcuni centimetri di neve che non hanno destato particolari problemi alla circolazione. Nel pomeriggio di ieri invece l'ondata di neve è proseguita. Una situazione tale da spingere i primi cittadini di Sasso di Castalda, Rocco

Un pomeriggio per percorrere 4 chilometri

La Tito-Brienza ieri mattina

Perrone e di Brienza, Antonio Distefano a sospendere le attività didattiche per la giornata di oggi. La situazione sulle strade cittadine del Melandro appare sotto controllo. Massima attenzione da parte degli amministratori locali, della Polizia locale, dei Carabinieri nonché della Protezione Civile che continuano a monitore il territorio. Un primo bilancio sulla nevicata che ha interessato Sasso di Castalda lo traccia il primo cittadino Rocco Perrone. «Dalle ore 6 di questa mattina (ieri per chi legge) - ha detto Perrone - ab-

biamo proceduto a ripulire con celerità le strade in cui la neve si era deposita copiosamente. Alcuni disagi sono stati prontamente risolti». Nella serata di ieri il calo delle temperature ha reso più problematica la circolazione anche nelle località burgentine di Monte e Visciglieta. Resta però alta l'allerta e le amministrazioni locali sono già pronte a rendere nuovamente operativi i piani-neve sperimentati già nelle scorse nevicate. Angela Scelzo potenza@luedi.it

Pietragalla In vista delle prossime elezioni

AVIGLIANO – Per percorrere quattro chilometri di strada c'è voluto un intero pomeriggio. Nonostante gli spazzaneve sulla provinciale 30 tra Potenza e Avigliano. Nonostante l'altruismo di tanti automobilisti, che si aiutavano tra loro. Sarà indimenticabile anche la disavventura di decine di automobilisti rimasti in colonna nella bufera di neve che fin da ieri mattina ha colpito mezza Basilicata. E tra il bivio di Bancone fino al bivio per San Nicola, il crinale supera i novecento metri di altezza. E di neve ne è caduta tanta. Molta anche in paese dove, tra evidenti disagi, si sono spezzati rami di alberi in più punti. Per non parlare delle contrade, molte rimaste completamente isolate. Alla fine anche il consiglio comunale si è dovuto arrendere alla neve per mancanza di numero legale. gi.sil. potenza@luedi.it

Questionari ai cittadini per il futuro del paese

Dimensionamento «No al Piano della Regione»

galla in largo Fontana Grande una distribuzione di questionari alla cittadinanza che verranno successivamente elaborati al fine di conoscere le esigenze espresse per il miglioramento della vivibilità del territorio di Pietragalla. Si prosegue oggi, alle 17.30, nella frazione San Giorgio di Pietragalla con la distribuzione degli stessi questionari e domani mattina alle 11 alla frazione Cappelluccia di Pietragalla si ripropone la stessa iniziativa. Infine nella giornata di sabato 21 marzo a partire dalle 18.30 presso la sala Pafundi è programmato un incontro pubblico con la cittadinanza durante il quale saranno illustrati i dati raccolti attraverso la distribuzione dei questionari. an.be. potenza@luedi.it

AVIGLIANO - Il circolo “Nuova Italia”di Avigliano interviene sul “Piano di ridimensionamento scolastico” approvato dalla Regione Basilicata nell’ultimo consiglio. In discussione c’è «soprattutto l’emendamento del consigliere Pittella che in sostanza ha chiesto, tra l'altro, una deroga per l’accorpamento del comune di Avigliano a quello di Ruoti». Emendamento che «a parere nostro - si legge in una nota del presidente Renato Zaccagnino - non disegna una scuola lucana in grado di affrontare le nuove sfide educative e non costruisce, nel suo complesso, un reale sistema scuola». Insomma le deroghe che sono state chieste durante l’ultimo consiglio regionale hanno solo come unico scopo quello di «fare decantare le polemiche». Alla luce di tutto questo «bene ha fatto il consigliere di maggioranza Donato Salvatore ad assumere una posizione equidistante dalla maggioranza».

PIETRAGALLA - E’ nato nelle prime settimane del mese di gennaio 2009 il “Comitato proposte ed idee per Pietragalla” svolgendo a tutt’oggi tutta una serie di incontri e manifestazioni con iscritti e simpatizzanti. D’altronde nel documento di presentazione alla pubblica opinione il comitato sottolinea che esso «si prefigge la finalità di rappresentare un luogo per l'esame di tematiche varie per redigere una serie di proposte programmatiche da sottoporre all'attenzione di quanti in occasione del rinnovo del consiglio comunale di Pietragalla previsto per il 6 e 7 giugno 2009, si candideranno all'appuntamento elettorale». Il mese di marzo rappresenta in ogni caso una fase ricca di appuntamenti. Domenica scorsa si è svolta a Pietra-

Picerno La “Old friends nuoto” al campionato italiano per disabili

Agonismo e solidarietà PICERNO - Impegno nello sport, programmi per il volontariato, sostegno alle istanze scolastiche. Su questi canoni si intersecano i programmi dell'associazione sportiva dilettantistica onlus “Old friends nuoto” impegnata, con il suo tecnico Antonio Potenza, nella preparazione dei piccoli talenti, nel settore del nuoto pinnato. Ebbene la società picernese domani sarà impegnata a Battipaglia nel corso della seconda giornata del campionato interregionale Campania-Basilicata esordienti. La “Old friends nuoto” spera di migliorare la qualità dei suoi atleti grazie al lavoro profuso in piscina dal maestro

Francesco Giuliano, giovane capitano, dopo aver ottenuto brillanti risultati nel corso della prima giornata del campionato svoltosi a Roccadaspide dove la società ha ottenuto piazzamenti sia a podio che nelle posizioni di rincalzo. La politica societaria non si limita soltanto allo sport inteso in senso lato, ma va oltre abbinando agonismo e solidarietà. Infatti la società è impegnata su più fronti e ha dato inizio ad un progetto scolastico con l’Itis di Picerno in cui nell’arco di dieci lezioni preparerà dieci atleti tra gli alunni che a brevetto di salvamento acquisito parteciperà al progetto “Sicurezza giovani”,

quarta manifestazione nazionale studentesca di salvamento a nuoto e primo soccorso nell’ambito di una esercitazione di protezione civile del volontariato riservata ad alunni delle scuole medie superiori che si svolgerà a Lerici, in provincia di Savona nel mese di maggio. Sempre nello stesso mese la società parteciperà al campionato italiano di nuoto per disabili, organizzato dal “Comitato paraolimpico italiano”, ad Ostia dove il tecnico Mario Giugliano è impegnato nella preparazione atletica e tecnica con il giovane atleta Dino Rosa. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Pietragalla, oggi scuole chiuse

PIETRAGALLA - Nonostante ci si trovi a soli quindici giorni dall'inizio della primavera questo scorcio della stagione invernale sta creando non pochi disagi alle persone e alle loro attività. Così come era stato previsto dai meteorologi i primi fiocchi di neve si sono visti su gran parte della Basilicata e su Pietragalla a partire dalle 8 di ieri mettina provocando disagi e rallentamenti. Gli scuolabus comunali sono riusciti a portare nelle varie scuole presenti a Pietragalla e nelle frazioni del paese bambine e bambini ma in alcuni casi le contrade poste a quote altimetricamente più alte non è stato possibile raggiungerle per cui molti adolescenti sono rimasti a casa. In tal senso per il protarsi della nevicata per gran parte della giornata le autorità competenti hanno deciso di chiudere le scuole pietragallesi per la giornata di oggi in modo da evitare qualunque problema. La transitabilità ha subito vari rallentamenti e ciò è accaduto soprattut-

to alla periferia del paese a poche centinaia di metri dal parco urbano dei palmeti per chi percorrendo la strada statale 169 proviene dall'area dell’Alto Bradano: a causa della neve autobus e autoarticolati si sono fermati all'inizio della salita che porta al paese e solo dopo aver installato le catene la situazione è diventata meno problematica. Naturalmente grande lavoro è stato svolto dagli spartineve che operano lungo questa arteria con il loro continuo prodigarsi. In paese la situazione è risultata anche essa molto difficile soprattutto nella parte alta dell’abitato ma in ogni caso l’amministrazione comunale ha monitorato continuamente la situazione intervenendo per rendere più agevole la situazione. Molti danni infine hanno subito le colture in fiore e gli alberi che sia in paese che nella villa comunale e nella località naturalistica di “Bosco grande” si son da feiso spezzati sotto il peso del manto bianco. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

Opere pubbliche, Altobello convoca vertice per il monitoraggio POTENZA - Opere pubbliche: è necessaria l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e monitoraggio sul loro stato di attuazione. Questa l’idea lanciata dal presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello che, il prossimo 11 marzo, alle 11, nell'aula consiliare di piazza Mario Pagano a Potenza, incontrerà le parti sociali per illustrare il rapporto sulle opere pubbliche di competenza dell'amministrazione provinciale. «L’attuale congiuntura economica negativa - ha affermato Altobello - sta colpendo duramente l’apparato produttivo lucano, divorando i redditi delle famiglie e provocando un aumento generalizzato della disoccupazione». Di fronte ai problemi sociali inne-

scati dalla crisi economica, che colpisce imprese, lavoratori autonomi e mondo del lavoro, «sbloccare le opere pubbliche incagliate e dare attuazione alla programmazione di investimenti nei settori dell'edilizia scolastica e della viabilità rappresenta un utile contributo che la Provincia di Potenza può fornire per mitigare gli effetti preoccupanti di questa congiuntura e riavviare il processo produttivo». L'istituzione del tavolo proposto dalla Provincia di Potenza ha dunque l’obiettivo di monitorare l’andamento delle opere pubbliche e di concretizzare quelle forme di collaborazione indispensabili ad affrontare con efficacia il momento di difficoltà che il Paese e i nostri territori stanno attraversando.


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Gli allarmanti dati della Confesercenti. Le proposte per affrontare la crisi economica

In un anno 419 attività commerciali in meno POTENZA - A Potenza nel 2008 hanno abbassato la saracinesca 419 attività commerciali con un saldo negativo rispetto al 2007 di 149 ditte-imprese in meno (le matricole sono state 270) che colloca Potenza al 12esimo posto nella graduatoria dei capoluoghi di regione per cessazione di attività commerciali. Sono i dati allarmanti del Centro Studi di Confesercenti, secondo i quali complessivamente in Basilicata le ditte-imprese che nel 2008 hanno chiuso l’attività sono state 267 di cui 149 esercizi al dettaglio a conferma della grave crisi del comparto commerciale di piccole-

medie dimensioni. Il presidente e il segretario provinciale Confesercenti, Prospero Cassino e Antonio Palumbo, hanno rilanciato l’allarme sui problemi del settore evidenziando che tra i comparti più colpiti, al primo posto gli alimentari (-12%) seguiti da frutta-verdura (-8%), mobilielettrodomestici e abbigliamento (-6%). I dirigenti Confesercenti hanno presentato alcune proposte di “pronto intervento” per affrontare la crisi: misure selettive a favore degli esercizi di vicinato che stanno sopportando una fase quanto mai pesante. Fra le iniziative del Governo, creare un Fondo

a sostegno degli esercizi di vicinato per radicare le imprese nuove e garantire credito al consumo. La prima misura prevede di «favorire e sostenere l’attività di nuove imprese attraverso un tutoraggio di due anni. (garantito da: Associazioni di categoria). Prevedere una informatizzazione premiale per tutti gli esercizi nuovi (casella e-mail). Agevolare il credito attraverso Confidi (sostegno speciale per il primo anno prevedendo il rischio credito a carico di un apposito Fondo Sostegno Esercizi di vicinato da creare)». La seconda misura punta a «Fa-

vorire al massimo in una fase di crisi dei consumi sempre più accentuata forme di credito al consumo e dilazioni nel pagamento per il consumatore a costo zero attraverso modalità da studiare con il coinvolgimento del Ministero dell’Economia, delle banche (e dei Confidi) e delle imprese (con la garanzia di intervento da parte del Fondo da istituire a sostegno degli Esercizi di Vicinato)». La misura 3 è «Sostegno alle imprese. Prevedere che il Fondo a sostegno garantisca credito alle imprese di vicinato attraverso il sistema dei Confidi e nuove convenzioni con le banche».

La misura 4 prevede «Dilazione senza interessi (rateizzando nei 12 mesi successivi) per ditte individuali e società di persone (esercizi di vicinato) sulla tassazione di giugno e acconto novembre. Revisione dell’impatto degli studi di settore per queste tipologie di imprese in crisi».

Verso l’otto marzo le potentine raccontano come vivono la festa dedicata loro

«Si è perso il vero significato» Un pensiero alle donne che sono ancora sfruttate UIL BASILICATA Libera Russo L'8 marzo, più che un giorno di festa, deve essere un momento di particolare riflessione sulla condizione femminile, più ampia e non come spesso avviene centrata sull'essere “Donna”. Bisogna saper guardare a tutte le forme discriminatorie, prescindendo dal genere sessuale, dall'età o dalla condizione sociale in cui avvengono. Un esempio è lo sfruttamento dei minori, una piaga che nel nostro mondo occidentalizzato sembra essere scomparsa, ma in realtà non è così: ce lo ricorda purtroppo la cronaca di tutti i giorni. Va bene la mimosa, ma questo gesto rimane fine a se stesso se non accompagnato da azioni serie .

PARI OPPORTUNITÀ Più dirigenti in rosa La Commissione per la Parità e le Pari Opportunità tra uomo e donna della Basilicata, in seguito alle sollecitazioni provenienti dalle rappresentanti il mondo sindacale, lancia un appello affinché i neo Direttori generali dell'Asp, dell'Asm, della Azienda Sanitaria Regionale San Carlo e dell'Irccs, recepiscano il contenuto dell'articolo 6 della Legge regionale n 12 del 2008 che prevede la nomina di un consistente numero di donne ai livelli manageriali. La nostra Regione - dichiarano Lella Romagno (Cgil), Giuseppina D'Alessandro (Cisl), Libera Russo (Uil) - deve sostenere azioni positive che passano anche attraverso l'incremento del numero di donne che occupano posizioni apicali in strutture sanitarie importanti».

SIAMO giunti al terzo appuntamento di questa rubrica tutta al femminile per capire insieme alle donne potentine il significato della loro festa. Nonostante la neve, non è stato difficile incontrarne qualcuna per strada. Le faccende da sbrigare non sono mai troppe. C’è il lavoro, da andare a prendere i bambini all'asilo, da fare la spesa. Infatti, incontriamo Angela Visone, studentessa ventenne fuori sede, mentre corre a comprare il pane approfittando della pausa dallo studio. Angela, racconta, ha festeggiato la festa della donna «soprattutto da bambina. Mio padre come da tradizione, ha sempre portato le mimose a casa. È bello, perché è un modo per sentirsi importante. Ciò nonostante credo sia una festa che da noi in Italia, ora come ora, non abbia più tanta importanza. La donna, nonostante venga considerata per molti aspetti un soggetto debole, è riuscita ad emanciparsi. In occasione dell'otto marzo andrebbero ricordate le donne di quei paesi in cui l’essere donna non è un privilegio. L'India è solo uno dei tanti, per esempio». Barbara Lauciello, giovane commerciante, guarda la festa dal punto di vista della crisi economica degli ultimi tempi. «Come tutte le feste, credo che anche quella della donna in questo momento sia solo una trovata commerciale per superare la crisi. Se penso però allo scopo per cui è nata, cioè la morte di alcune donne in fabbrica a causa di un incendio, può essere intesa come un modo per riflettere sullo sfruttamento che purtroppo anche attualmente vede la donna in una condizione di inferiorità, soprattutto sul lavoro. Prima di essere assunta in una azienda, è più importante sapere se sei sposata e hai dei figli e non il proprio cur-

PROPOSTA DI LEGGE Prc e politiche di genere In occasione della ricorrenza dell'8 marzo 2009 il gruppo consiliare di Rifondazione comunista - Sinistra europea ha presentato una legge organica sulle politiche di genere, «per garantire condizioni effettive di pari opportunità - spiega Emilia Simonetti - e ridisegnare il profilo delle città lucane intorno al diritto alla vivibilità e alla qualità della vita di uomini e donne di Basilicata. Si tratta di una proposta di legge nata per garantire a uomini e donne lucani alcuni obiettivi fondamentali. Si tratta, inoltre, di una proposta di legge aperta a tutti i contributi da parte delle forze politiche, sindacali e culturali a partire dalle Organizzazioni delle donne».

FONDAZIONE ANT riculum». Anche per Antonietta Di Lorenzo, 50 anni «questa festa nasce con un significato storico importante ma nel tempo è stata intesa in un modo in cui io, come donna, non mi riconosco. Ragion per cui, non ho mai festeggiato, perfino quando ero ragazza e l'Italia era in pieno femminismo». La pensa allo stesso modo la sua amica Rosaria Ostuniche ne reputa giusto il valore originario, ma non condivide l'idea di andare fuori a festeggiare perché «anche se lo facessimo il giorno dopo saremmo costrette ad affrontare i problemi e le preoccupazioni di sempre». Anna Martino potenza@luedi.it

Puntare alla prevenzione la Fondazione ANT Italia Onlus potrà contare sul sostegno della Coopertiva Conad Adriatico. Il 7 marzo prossimo nei punti vendita delle Cooperative Conad Adriatico verranno regalate delle primule a tutte le donne. L'omaggio floreale promuoverà il nuovo servizio ANT: per tutto il mese della prevenzione, ANT metterà a disposizione un oncologo al numero verde gratuito 800 92 92 03 (il giovedì dalle ore 9.00 alle 17.00 - dal 8 marzo al 9 aprile).

Un ponte verso il futuro punta al rinnovamento

Pochi fondi, salta la Via crucis

VIETRI DI POTENZA - “Vietri aspetta il rinnovamento”: è questo il tema di cui si parlerà domani sera, alle ore diciannove, presso la “Sala Convegni” di Vietri di Potenza. Una pubblica assemblea organizzata dai consiglieri di minoranza, “Un Ponte Verso il futuro”, a cui parteciperanno anche Luigi Cirone (ex presidente del consiglio comunale sfiduciato dalla maggioranza qualche giorno fa), con Carmine Ferracano e Giovanni D'Andraia, consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza diverso tempo fa, confluendo nel gruppo “La Sinistra L'Arcobaleno”. Interverranno all'assem-

VIETRI DI POTENZA - Per il trentatreesimo anno, il gruppo organizzativo per la manifestazione “La Pasqua del Signore” di Vietri di Potenza, si è messo all'opera per portare avanti lo splendido progetto della rappresentazione vivente della passione di Cristo, che si tiene come sempre tra le vie del centro abitato vietrese in diverse serate. Quella vietrese, insieme a quelle di altri centri lucani come Barile, è quella tra le più belle, sentite e partecipate in tutta la regione lucana. Ma purtroppo sembra che la manifestazione dovrà saltare. Alla base di questa decisione, ci sono problemi dovuti ai fondi economici. Infatti il comune vietrese, fino a questo momento, non ha deliberato alcun contributo agli organizzatori dopo la richiesta degli stessi. E del resto, alcun ente ha erogato contributi. E per questo, l'organizzazione si è messa all'opera, sia per esiti positivi che negativi. E i pensieri e l'intervento dell'organizzazione arrivano fino al forum dei giovani vietresi su internet: “Ab-

Vietri vista dall’alto

blea tutti i consiglieri citati con i colleghi del gruppo di opposizione “Un Ponte verso il futuro”. Un chiaro segnale quello dell'assemblea da parte delle opposizioni, che contestano l'operato della maggioranza consiliare. cla. bu. potenza@luedi.it

Vietri: il Comune non ha deliberato alcun contributo

biamo cercato di trovare delle soluzioni, però è necessaria una forte collaborazione da parte di tutti -hanno spiegato gli organizzatori sul forum vietrese- e se non c'è nè collaborazione e né appoggio del comune, in riunione è stata valutata l'ipotesi di non realizzare la manifestazione almeno per quest'anno”. Ma gli organizzatori non si arrendono: “Certamente faremo di tutto per non perdere quel poco che resta nella nostra comunità, ci siamo comunque attivati per far partire anche la macchina pubblicitaria in modo da non trovarci impreparati nel caso in cui riusciremo a realizzare la manifestazione”. A proposito di ciò, è stato realizzato uno spot pubblicitario da mandare in tutti i cinema ed emittenti lucane. Lo stesso video, che rappresenta le scorse rappresentazioni con splendide immagini, è possibile visionarlo su Youtube. Intanto continuano le riunioni dell'organizzazione per trovare una degna soluzione ad una “sacra” manifestazione. Claudio Buono

Bollette Al Le Poste non responsabili BELLA - In merito all'articolo “Al, bollette non recapitate. Monta la protesta del Paese”, Poste Italiane precisa di essere totalmente estranea alle inefficienze segnalate nella distribuzione delle bollette dell'Acquedotto Lucano a Bella. Il servizio di recapito delle bollette attualmente non viene svolto da Poste Italiane: Acquedotto Lucano ha infatti incaricato per la consegna in Basilicata una delle diverse società che operano come competitor in questo segmento di mercato, di fatto già aperto alla libera concorrenza. La responsabilità di eventuali disservizi non è perciò ascrivibile né direttamente né indirettamente a Poste Italiane.


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Sabato 7 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

Oltre la neve cadono anche i rami degli alberi

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

Grande sei diventato A 6 sei arrivato!!!!!!! Buon compleanno Ranger amato! Insieme a tutti noi Esprimi il desiderio di ciò che vuoi. La pagina a te è dedicata… E ricorda che non c'è persona più amata…. Auguri dai nonni Teodosio e Antonietta, le zie Anna e Raffy e Carmelo!!!

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO FESTIVO Mancinelli via Pretoria, 207 0971-21067 Iura via Anzio, 14 0971-45438 Mallamo via Toti, 9/13 0971-45438

A Ilenia per i suoi 18 anni Nel percorso della tua vita ti auguro di potere viaggiare sopra le nuvole in totale relax e spensieratezza. Goditi questo giorno volando alto sopra tutto e a tutti da Luigi

TURNO NOTTURNO 7 MARZO Iura via Anzio, 14 0971-45438

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

C’ERA UNA VOLTA

0971-601217

Il ricordo Presentato in anteprima il libro di Vittorio Sabia sulla figura di don Mimì

In un volume il “Diario di un curato” Ricordando Giorgio Gaber “LIBERTA’ e partecipazione”. Questo il titolo dello spettacolo-tributo a Giorgio Gaber che andrà in scena il prossimo 9 marzo, alle 21, al teatro Stabile. In scena Gianni D’Addario e Domenico Landogna. Un insieme di musica e tante parole, per riscoprire i messaggi, i moniti, e le tante sconfitte che Gaber, vivendo le tappe più buie e strane della storia (dalla sconfitta dell’ideale politico alla rivoluzione sessuale, dalla corruzione delle istituzioni alla riconcettualizzazione della famiglia), ci ha lasciato in eredità. Un viaggio all’interno di un animo che non ha più avuto la forza di volare “perché il sogno si è rattrappito”. Un bel tributo ad un grande del nostro tempo quale è stato Gaber, ben orchestrato e messo in scena da due giovani attori, Gianni D'Addario e Domenico Laddaga, accompagnati da quattro bravissimi ed intensi musicisti: Gianluca Vecchio (chitarra), Simone Iraci (tastiere), Dario Iacovelli (basso), Daniele Sergio (Batteria).

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 The wrestler 17.30 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 3 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 La pantera rosa

16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Iago 17 - 19.10 - 21.20 Sala 6 Watchmen 17.30 - 21 Sala 7 Giulia non esce la sera 17 Ex 19.30 - 22 •DUE TORRI• Iago 19 - 21

“PRETE e basta”. Questo era don Mimì Sabia. «Un sacerdote che - come ricorda l'arcivescovo della diocesi di Potenza, monsignore Agostino Superbo - pur potendo scegliere una condizione di vita agiata, ha fatto la scelta del prete povero, come il beato Lentini. Povero per se stesso, ma ricco per la sua chiesa». Con queste parole si apre il libro “Don Mimì - diario di un curato”, realizzato dai giovani del centro culturale “J. H. Newman” per onorare la memoria del loro parroco ad un anno dalla sua scomparsa e presentato nella mattinata di ieri alla stampa. Un libro che nasce dal diario che don Mimì aveva iniziato a scrivere dal giorno in cui si è insediato come parroco della chiesa della “Santissima Trinità”, fino a circa un mese dalla sua scomparsa. «Un diario - commenta Rocco Galasso, presidente del centro “Newman” - che rappresenta per tutti i potentini una “miniera” di informazioni che riguardano, non solo la vita della parrocchia, ma anche avvenimenti che hanno segnato la storia della nostra città. Perché don Mimì non aveva fatto della “sua” chiesa una parrocchia di territorio, ma un luogo di accoglienza per tutti». Tante le immagini che ripercorrono la vita del sacerdote lucano, così come molte le testimonianze (circa 40) di giornalisti, parlamentari, fedeli, sacerdoti, ex alunni che hanno avuto il privilegio di conoscere da vicino il prete nato ad Avigliano nel 1923. Coordinatore dei “lavori di stesura” del libro, Vittorio Sabia, fratello di don Mimì, giornalista e autore di diverse pubblicazioni. Presenti alla conferenza anche don Ambrogio Atakpa, attualmente amministratore parrocchiale del-

Vittorio Sabia (al centro) durante la conferenza di ieri

la “Santissima Trinità”, Niko Marcantonio e Michele Di Bello, dirigenti del centro “Newman”. «Questo libro rappresenta un qualcosa di significativo - commenta don Ambrogio - perché ripropone la figura di don Mimì. La “Santissima Trinità” è una parrocchia atipica, in quanto non è solo la parrocchia del centro storico, ma di tutti i potentini. Dio ha tracciato insieme a quest'uomo una storia: la storia della salvezza, che tutti noi abbiamo il compito di continuare a percorrere, senza mai fermarci o stancarci di camminare». Così come continua ad andare avanti l'attività del centro “J. H. Newman”, una “creatura” di don Mimì e la più longeva delle associazioni culturali presenti nel capoluogo di regione. Un centro che «nasce 40 anni fa - commentano Marcantonio e Di Bello - nel periodo della contestazione giovanile e a cui il parroco lucano ha dedicato gran parte del suo tempo e dei suoi “sforzi”, anche economici. Un centro culturale, formativo e ricreativo: un “oratorio rivisitato” di matrice cattolico-cristiana, ma

aperto al dialogo e al confronto con tutti». «La nostra associazione - conclude Galasso - ha stipulato nel 2004 un patto di gemellaggio e un protocollo di intesa sull'istruzione con il 91° Battaglione Lucania, promuovendo una serie di iniziative di carattere anche sportivo. Inoltre è stata firmata una “carta dell'amicizia” con l'oratorio S. Filippo Neri e il settore giovanile del Potenza calcio, per cercare di rendere costruttivo il tempo libero di tanti giovani. Giovani in cui don Mimì credeva molto e per cui ha dedicato la sua vita». Il prossimo 10 marzo ricorre il primo anniversario della morte di don Mimì. Per ricordare la sua figura, alle 18 nella parrocchia della “ Trinità” verrà celebrata una messa in suo suffragio, presieduta da monsignore Superbo, al termine della quale verrà inaugurata una lapide commemorativa nella Cappella del Battistero. Seguirà la presentazione del libro a tutta la cittadinanza. Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it


Sabato 7 marzo 2009

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Gli scavi, dall’inizio di marzo, sono aperti al pubblico

Lavello Il sito versa nel degrado

Venosa, riapre ufficialmente il parco archeologico

Zona mercato Questione ancora ferma

VENOSA - Sono state riaperte le porte del Parco Archeologico di Venosa. Dal 1° marzo i turisti possono di nuovo visitare uno dei siti archeologici più ricchi e significativi del meridione a livello storico-artistico-monumentale. E, così, da qualche giorno gruppi estasiati di visitatori si aggirano sull'antichissimo basolato di strade romane tra ruderi di case e di terme e all'interno dell'Incompiuta della Trinità. Come si ricorderà, qualche giorno fa avevamo segnalato da queste colonne l'amara sorpresa che trovava il visitatore una volta arrivato a Venosa. Sceso dalla macchina o dal pullman nell'apposito parcheggio all'ingresso della cittadina (o all'uscita, a seconda dell'itinerario turistico programmato) trovava le porte del Parco chiuse e non poteva effettuare la visita al sito archeologico. Al danno, poi, si aggiungeva la beffa: pagava a prezzo pieno un percorso dimezzato. Era rimasto, infatti, invariato il prezzo del biglietto che consente di accedere sia al Parco Archeologico

Bambini al parco archeologico

che al Museo Archeologico Nazionale, allestito nel castello Pirro del Balzo di Venosa. «Apprezziamo la sensibilità che la Soprintendeza per i Beni Archeologici ha mostrato verso la nostra comunità nel risolvere con tempestività un problema destinato ad incidere negativamente sullo sviluppo socio-economico della nostra cittadina ci dice Roberto Preite, assessore comunale al turismo - Siamo consapevoli di essere in possesso di un immenso patrimonio, da tutti apprezzato e forse da qualcuno anche invidiato. Siamo altresì consapevoli

che , se opportunamente valorizzata, questa risorsa funge da volano strategico per tutta la nostra economia». All'interno del Parco Archeologico sono, infatti, ubicati i ruderi di un impianto termale (I-II secolo d.C.)che si estende su un'area di quasi 2.000 mq e comprende un frigidarium e un calidarium, una strada basolata sulla quale si affacciano due domus romane. Sempre nell'area del Parco archeologico sono collocati i ruderi di un Battistero con due vasche, che risale al V secolo d.C. Dal Parco, infine, si acce-

de all'Incompiuta della SS. Trinità: un monumento grandioso, che ha come volta il cielo e contiene una preziosa documentazione storica e pregevoli tesori artistici. Un tesoro di così alto pregio storico-culturale e di così vasto interesse che attrae e mobilita ingenti flussi turistici, con un picco di presenze si concentra nel periodo marzo-giugno, quando, cioè, si attivano i flussi turistici scolatici. Un patrimonio che sarà ulteriormente valorizzato grazie ai lavori che interessano il sito paleolitico di Notarchirico. «La Soprintendeza per i Beni Archeologici realizzerà lavori di manutenzone straordinaria per complessivi 25 mila euro. E' prevista, tra l'altro, la tinteggiatura interna ed esterna della struttura di copertura del sito, il rifacimento del marciapiede perimetrale,la sistemazione dell'ingresso del cancello, il rifacimento dei pannelli didattici, il ripristino dei servizi igienici- ci anticipa l'assessore Preite - Naturalmente durante i lavori il sito rimarrà chiuso al pubblico». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Ginestra - Barile: la parola ai consiglieri regionali GINESTRA - Si conclude oggi il nostro giro di opinioni a margine dell'incontro dello scorso 2 marzo tenutosi a Ginestra sulla strada Ginestra-Barile, nel quale sono stati trovati i soldi per mettere in sicurezza questa strada, non ancora provinciale, erano presenti anche alcuni consiglieri regionali. Da fonte della polizia municipale di Ginestra su questa strada transitano mediamente 150 autoveicoli all'ora, una media superiore a tante altre strade provinciali e statali della Regione. Vuol dire che in orari particolari, il transito supera di molto le duecento autovetture all'ora, una macchina ogni 15 secondi circa. A sostenere la messa in sicurezza di questa strada c'erano l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio de i consiglieri regionali Mollica, Pagliuca e Flovilla e l'ex consigliere regionale Rocco Viglioglia. Il primo ad intervenire è stato il consigliere regionale Francesco Mollica, che ha riferito: «il mio intervento si arricchisce di una proposta da aggiungere alla delibera del consiglio

comunale, inserire nel piano regionale della viabilità la Ginestra-Barile in modo che si acceleri l'atto della Provincia, che la Regione approverà». Il consigliere regionale Antonio Flovilla brevemente ha detto: «le cose dette dai miei predecessori, amministratori comunali e provinciali, sono meritevoli di attenzione. Non ero a conoscenza della titolarità di questa strada, affidata all'Ente di Irrigazione. La risoluzione della Ginestra-Barile, arteria ad alto flusso veicolare, non può essere rinviata». Sintomatico l'intervento del consigliere regionale Nicola Pagliuca: «resto scandalizzato dal fatto che la Provincia, dal 2004 nell'incontro avuto in Prefettura, non abbia preso in consegna questa strada. Non bisogna perdere tempo, il tempo si è perso nel passato. Questa vicenda, dell'attribuzione della strada ad un Ente, deve essere risolta nel più breve tempo possibile». Era presente a questo incontro istituzionale anche l'ex consigliere regionale Rocco Viglioglia di Rionero in Vulture, che quotidianamente rag-

giunge Venosa, passando per la Ginestra-Barile, per motivi di lavoro: «Su questa strada si doveva intervenire da molti anni, quando la Provincia ha gestito 2 miliardi e mezzo, dal Ministero delle Infrastrutture, per la sua messa in sicurezza. Questa strada interessa un bacino di utenza di circa 40 mila persone». L'assessore Loguercio, che nella scaletta è intervenuto per ultimo per dare risposte alle varie richieste ed interrogazioni, ha chiuso gli interventi, dando rassicurazioni su questa strada: «sono stupito che questo tratto di strada non abbia ancora l'importanza dovuta. Per risolvere il problema bisogna inserirla nel piano regionale della Viabilità da parte del consiglio provinciale. Successivamente la Regione approverà la variazione e potrà essere finanziata con il 10% del ribasso del 4° lotto della costruenda superstrada Oraziana, pari a circa 600 mila euro, somma prevista per la sua messa in sicurezza». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

La zona del mercato

LAVELLO - Mentre la locale via Verdi e le zone limitrofe a Via Giovanni XXIII divetano davvero impraticabili, con il traffico in tilt, in occasione del mercato quindicinale, la nuova area , alla periferia del centro abitato nella zona 167, destinata ad ospitarlo resta a distanza di mesi e mesi dalla annunciata inaugurazione abbandonata a se stessa. Niente di nuovo sotto il sole nonostante le rimostranze degli ambulanti e degli abitanti di Via Giovanni XIII costretti , fino a qualche giorno fa a combattere per guadagnarsi uno spazio per il parcheggio e per liberarsi di scatoloni , buste e rifiuti lasciati dopo il mercato. A distanza di mesi dal termine dei principali lavori nessuna buona nuova per i cittadini lavellesi. Da mercato quindicinale il sito è diventato, specie durante i mesi estivi, meta di passeggiate da parte degli abitanti della zona 167 ma anche bivacco, soprattutto nelle ore notturne, di giovani dediti ad ogni vizio. La spesa complessiva prevista per il progetto «mercato quindicinale e fiera», inserito nel programma triennale delle Opere Pubbliche, ammonta a circa 900 mila euro, da recuperare attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Un cospicuo contributo però, è stato assegnato dalla Regione Basilicata, che ha finanziato, per quanto è dato sapere, il 50 per cento dell'opera. Con il progetto di sistemazione dell'area da destinare a mercato e fiera, il Comune ha realizzato uno piazzale centrale, con 144 posteggi per ope-

ratori, di tipo non alimentare e 32, di tipo alimentare. Sono ancora tuttavia ancora da completare alcune parti del mercato e la strada che costeggia l'intera area. L'obiettivo della realizzazione era quello di spostare il mercato quindicinale da via Giovanni XXIII, con tutti i disagi che ha creato e continua a creare in fatto di sicurezza, ma anche di circolazione automobilistica, in quanto blocca per diverse ore un'importante via di comunicazione. Ad oggi nulla di fatto. Un problema che non ha trovato, nonostante le segnalazioni , ancora una definitiva soluzione. Come la sistemazione della strada comunale adiacente al mercato . Un breve tratto di strada che attende di essere terminato ormai da mesi piano di dossi, buche, privo di manto stradale ma, ironia della sorte, aperto al traffico. Non sono mancati anche numerosi a ripetuti atti vandalici ai danni delle strutture esistenti come i bagni pubblici presenti sul sito destinato al mercato quindicianale. A settembre scorso ha spento le prime quattro candeline dal 2004, anno di approvazione del progetto definitivo, una delle grandi incompiute lavellesi ovvero il mercato quindicinale. Anche l'ultima fiera di settembre ha non potuto trovare dimora nella nuova area allestita alla periferia del centro abitato nella zona di espansione 167. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Venosa, il “De Luca” con le majorettes VENOSA - Al carnevale in piazza, dopo circa venti anni di assenza, nel quale hanno partecipato sette gruppi di associazioni e scuole, ha preso parte anche la scuola media “De Luca” con il gruppo delle Majorettes e degli Sbandieratori. Questi due gruppi, coordinati dalla prof. Anna De Silva, sono partiti da Piazza Castello

dando un'ottima dimostrazione della loro preparazione artistica, riscuotendo molti consensi dal numeroso pubblico radunatosi lungo le strade del paese per l'occorrenza. Il gruppo delle Majorettes e degli Sbandieratori già precedentemente ha partecipato a manifestazioni folkloristiche con l'obiettivo di recuperare, di revitalizza-

re e rilanciare alcune tradizioni locali. E' da ricordare che il carnevale 2009 è stato organizzato dall'associazione culturale “La lente su Venosa”. Abbastanza soddisfatti gli operatori della scuola media “De Luca” che, dopo tanti ha con il proprio gruppo ha partecipato ad una manifestazione di Venosa, Avvicinata la prof. De Sil-

va, Docente di Ed. musicale presso il plesso staccato Don Bosco, ha riferito: “E' da tanti anni che abbiamo un gruppo folkloristico con l'intento di rianimare manifestazioni da tempo dimenticate. A dimostrazione che nella scuola oltre allo studio mentale vengono valorizzate anche attività creative ed artistiche». l. z.


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Oppido Lucano La caritas stipula un accordo con la Banca di credito cooperativo

Un microcredito a favore dei bisognosi OPPIDO - La Chiesa scende in campo a sostegno dei bisognosi con azioni di microcredito. Dopo l'iniziativa materana denominata “Lidia” per microimprese in difficoltà, è la volta di Oppido Lucano che tramite la caritas parrocchiale, ha stipulato una convenzione con la Banca di redito cooperativo «per andare incontro - si spiega in un comunicato stampa - alle necessità di quanti hanno subito a causa della crisi economica, una imprevista riduzione di reddito». L'iniziativa consente a cassintegrati, lavoratori in mobilità, famiglie con reddito al di sotto della soglia

di povertà o in attesa di un bambino, di poter usufruire di un minicredito da mille euro da restituire, senza interessi, con piccole rate mensili prolungate nel tempo. Non è la soluzione del problema, che richiede ben altri programmi, - conclude la nota - ma solo un segno di fraterna attenzione alle necessità nuove che vanno emergendo anche ad Oppido Lucano». A tal proposito giova ricordare che esiste già Un “Fondo microcredito per le emergenze” in Basilicata. Ad istituirlo la Fondazione antiusura “Interesse Uomo” di Potenza su invito della Conferenza episcopale del-

la Basilicata che ha destinato a questo scopo tutte le offerte raccolte nelle cattedrali e nelle parrocchie della Regione in occasione della visita della statua della Madonna di Lourdes, nell'ottobre 2008. Da molto tempo, informa la Fondazione istituita nel 1999 all'agenzia Sir nei giorni scorsi, «viviamo una costante nei Centri d'ascolto: la richiesta di aiuto a sostegno di situazioni di particolare urgenza. Purtroppo, negli ultimi anni, queste richieste sono aumentate: persone che non chiedono in prestito somme esorbitanti ma la possibilità d'intervenire solo nel pa-

gamento di spese improvvise o di bollette particolarmente alte». «Anche in questo caso bisogna purtroppo ribadire che, negli ultimi mesi, una condizione lavorativa sempre più precaria ha amplificato per tanti una situazione già di per sé difficile costringendoli a vivere in difficoltà che fino a poco tempo fa erano più facilmente gestibili». Da qui la decisione di «aprire uno speciale Fondo destinato esclusivamente a questi casi, grazie a donazioni libere» ma soprattutto al “grande gesto di generosità” della Conferenza episcopale regionale.

Ginestra Parla il capogruppo di minoranza in consiglio

Viabilità, per Tucciariello servono risposte concrete GINESTRA - La viabilità è un tema caldo in tutto il Vulture. Sull’argomento ha voluto dire la sua anche il capogruppo della Minoranza del comune di Ginestra, coordinatore del Pd locale, Raffaele Tucciariello, in merito alla viabilità della zona, ha riferito: «Vorrei partire da lontano per evidenziare quindi la lentezza delle istituzioni e ricordare che abbiamo atteso 2 anni la realizzazione della pavimentazione della strada provinciale n.10 tra Ginestra e Venosa, strada che da anni versava in uno stato di profondo degrado. Tornando quindi alla strada Ginestra - Barile, oggi siamo ad evidenziare le tappe storiche di un disagio che si protrae, a mio modesto giudizio da troppo tempo, e bisogna ritenersi fortunati nell' avere una strada costruita su un terreno geologicamente stabile tale da non arrecare ulteriori disagi ma che oggi inizia ad essere un problema. Quindi chiedo risposte certe in termini di impegno e di tempistica per il completamento della vicenda, senza promesse preelettorali, dato che sono passati già 5anni dalla sottoscrizione d'innanzi al Prefetto dell'impegno della Provincia di farsi carico degli interventi di manutenzione minima mai realizzati». l. z.

Molti i nomi che circolano. Il Pd in cerca di unità e il Pdl alla finestra. Solo i socialisti hanno deciso

Fermenti politici a Melfi Cosa bolle in pentola in vista delle elezioni provinciali MELFI - La continua evoluzione della situazione politica, a livello nazionale e regionale, inevitabilmente ha riflessi anche nella città di Melfi, dove si va verso la definizione dei candidati per le prossime provinciali. In primo piano il Partito Democratico. Il prossimo 21 marzo a Potenza ci sarà la definizione ufficiale della lista di Roberto Falotico, fuoriuscito dal partito di Franceschini. Si sta predisponendo una lista forte e competitiva e come da noi più volte ribadito, il prescelto per il collegio federiciano è Gianvito Corona. Il medico melfitano seguirà Falotico ed Aurelio Pace, candidato Presidente, convinto di poter ottenere un ottimo risultato elettorale. Obiettivo perseguibile perché già in passato Corona ha dimostrato di poter essere un candidato gradito all'elettorato. Corona è abile nell'essere trasversale ed in grado di poter pescare voti importanti anche nell'elettorato di centro destra, oltre che in quello di centro sinistra, perlopiù area ex democristiana. Per questa ragione il direttivo del Partito democratico, sta febbrilmente sta studiando una strategia che consenta di essere al partito ugualmente competitivo, nonostante la pesante assenza di Corona. Da un lato alcuni spingono per la candidatura del segretario Luigi Simonetti. Si tratterebbe di una candidatura autorevole, maggiormente suffragata

dal fatto che come Presidente si presenterebbe Lacorazza, politicamente affino allo stesso Simonetti. Il partito si compatterebbe attorno a Simonetti?. Questa la domanda che si pongono in tanti, e stando alle delegittimazioni che provengono da un parte del partito, al momento non particolarmente rilevante, i dubbi sono legittimi. Per questa ragione si preferirebbe puntare su un altro ex margherita, capace di dare fastidio a Corona nel suo elettorato e costringere l'area democristiana del partito a votare per il candidato ufficiale del partito stesso. I nomi migliori in quest'ottica sarebbero quelli di Lospinoso e Mastromartino, quest'ultimo però ha dichiarato di non essere interessato alla candidatura. Vedremo. C'è poi una terza ipotesi. Simonetti che vorrebbe aspirare ad un ruolo per le future regionali, davanti alle pressioni del direttivo, potrebbe trovare una soluzione alternativa, questa volta nell'area diesse. Panico, Gina Quaranta e Tartaglia, i nomi spendibili. Nel frattempo si discute anche nel Pdl, una situazione che riguarda lo stesso Corona, molto interessato a cosa succederà nel partito berlusconiano. In pole position sempre Destino, che attende l'investitura ufficiale. Intorno alla sua candidatura si gioca una partita molto più rilevante, in cui sono in ballo leadership e strategie future. Certo

è che la candidatura di Destino di fatto non coinvolgerebbe l'intero schieramento. Più di qualcuno in Forza Italia non gradisce questa scelta e non è certo un mistero che Corona potrebbe pescare in questo palese malcontento. C'è poi sempre il dilemma AN. Gli ex missini vogliono uno di loro come candidato unico del centro destra, anche nella rivendicazione di un ruolo che non può più essere marginale. È un problema politico, non soltanto legato alla visibilità. Il nome sarebbe quello di Bortolini. Poi c'è l'Udc. Nonostante le continue riunioni ancora non si riesce a giungere ad un punto di intesa. Il nome che mette tutti d'accordo potrebbe essere quello di Pizza. Quest'ultimo però aspira a ben altro e vorrebbe giocarsi le sue chance in chiave regionali. Vedremo se Corbo sarà d'accordo. Intanto oggi a Melfi è previsto l'arrivo di Felice Belisario. Potrebbe essere l'occasione giusta per l'investitura di Vitucci, che comunque non ha vere alternative. Nell'attesa di risolvere i rebus e sciogliere i nodi, c'è un partito che è già in campagna elettorale. Si tratta del partito socialista che ha scelto Pietrantuono. Vedremo se questa strategia di anticipare i tempie partire prima degli altri, produca risultati efficaci. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Non solo neve nel Vulture-Melfese VULTURE - Il maltempo preannunciato dello scorso 6 marzo ha creato qualche problema alla viabilità in alcuni centri del Vulture. Sulla strada provinciale n° 10 IV tronco che da Ginestra conduce a Venosa, interessata da forti piogge, sembrava di viaggiare in un fiume in piena,per la pioggia che “camminava” sulla strada, a causa della mancanza di cunette adeguate e di alcuni smottamenti di terreno. Questa strada, alcuni mesi fa, è stata interessata da miglioramenti da parte della Provincia per una spesa di 240 mila euro. Non si potevano spendere con una migliore accortezza, invece di tappezzare con manto nuovo quasi completamente tutta la strada? Nel centro di Ginestra, coperta di neve già dalle ore 13, al-

La neve a Ginestra

L’acqua di via Foggia a Melfi (Zenti)

cuni automobilisti, provenienti dalla superstrada Potenza-Melfi e da Rionero, hanno trovato difficoltà per raggiungere Venosa e Ripacandida. Come mai il mezzo ad uso spartineve che il Comune ha contratto

con un privato si è mosso solo verso le 14,30, quando gli automobilisti, sia pure con qualche disagio, hanno potuto raggiungere il proprio paese? Un emigrante di Ripacandida, Adamo Musto, proveniente da Ber-

gamo, ha dovuto sudare le famose “sette camicie” per superare l'abitato di Ginestra. Ha tentato più volte, sia per l'abitato di Ginestra che per la strada comunale di via Monticchio, per una salita insidiosa, fino a quando, consumando un'pò di gomme, è riuscito a salire per la strada di Ripacandida. Alcuni autobus di linea e degli studenti si sono bloccati vicino l'ex fabbrica Arquati di Ginestra, a causa di un camion che si era posto di traverso. A Melfi sciolta la neve si sono verificati disagi soprattutto a via Foggia dove l’acqu ha raggiunto livelli preoccupanti. A Rionero nella mattinata di ieri a causa della coltre bianca diversi sono stati i rallentamenti in diverse zone della città Lorenzo Zolfo

Rionero La storia di Albina Ributti

Vuole donare un locale da adibire a studio medico Raccolte oltre 500 firme RIONERO - Sono già 500 le firme raccolte nella città di Rionero a sostegno della decisione della signora Albina Ributti. Una decisione unica e nobile che merita tutto il rispetto e l'ammirazione dei rioneresi. La signora Albina vuole donare alla cittadinanza un immobile costituito da due locali di 90 e 35 metri quadrati situato per di più al centro del paese, in via Giardini, una zona di facile accesso e di grande valore immobiliare. Unica condizione posta per la donazione dalla signora Ributti è la destinazione d'uso del locale. Un intento che le fa Rionero davvero onore. L'appartamento dovrà essere adibito ad uso medico. Secondo le volontà di Albina si dovrà realizzare una grande opera che possa accogliere coloro che si trovano in stato di necessità ed abbiano bisogno di cure mediche immediate. Si è ipotizzato anche il trasferimento della sede della guardia medica, attualmente sita presso il centro sociale. Una sede in pieno centro è senz'altro più utile e di migliore accesso anche per coloro che non sono dotati di automobile. Una raccolta firme che parte per sollecitare l'amministrazione comunale ad una risposta in merito alle intenzioni di Albina. Docente di lettere classiche nella città di Barletta, Albina ha inviato al comune una lettera aperta dove si palesava l'intenzione della donazione e

della finalità d'uso che non ha trovato riscontro. I rioneresi sono partecipi e solidali con l'iniziativa dimostrando una massiccia partecipazione con la raccolta firme che ha ottenuto questo risultato in una sola settimana. Il sindaco di Rionero Antonio Placido contattato telefonicamente ha ringraziato la signora Ributti per l'intento, sottolineando come l'amministrazione rionerese sia assolutamente grata per la donazione e aggiungendo che la rispostasarà immediata, già lunedì mattina. Non si tratta di creare un pronto soccorso ma un punto di riferimento sempre aperto dove il cittadino possa trovare accoglienza e le competenze per la risoluzione dei problemi. Albina è, in oltre, una crocerossina. L'opera che intende realizzare è dedicata ai suoi genitori al papà rionerese, alla mamma di San Fele ed alla nonna di cui porta il nome, per onorare con un grande gesto la loro memoria. Una battaglia lunga quella per l'ottenimento dell'abitazione sottoposta a ristrutturazione dopo il terremoto del 1980, alla fine Albina sente nascere un desiderio. «Ho avvertito l'inutilità della lotta e dei soprusi subiti per cui ho deciso di liberarmi di quel che ho guadagnato con questa situazione ma soltanto a precise finalità». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it



Sabato 7 marzo 2009

28 Alta Val D’Agri I dipendenti dell’ente sono senza stipendio da quattro mesi

Spiragli per il Consorzio di bonifica Avviate le procedure per corrispondere l’anticipazione dei fondi SENISE - Sembra si sia aperto finalmente uno spiraglio per i lavoratori del Consorzio di Bonifica dell’Altavaldagri. Lo fa sapere l’amministrazione che in un comunicato stampa cerca di rassicurare i dipendenti e l’opinione pubblica, oramai sull’orlo della disperazione. Il presidente la giunta regionale, Vito De Filippo ed il dipartimento all’agricoltura, hanno infatti attivato le necessarie procedure finalizzate a corrispondere al Consorzio una anticipazione sui fondi ordinari assegnati allo stesso ente. Lo scopo è quello naturalmente di poter corrispondere gli stipendi ai dipendenti, che ammonterebbero a quattro mensilità arretrate più le competenze. L’ente non ha mai avuto vita facile negli ultimi mesi. Le difficoltà economiche del Consorzio, sono antiche e dunque arrivano da lontrano per una serie di fattori e la nuova dirigenza, con la presidente Adriana Petruzzi ed il direttore Mastrangelo, in testa, in verità, ha sempre cercato di trovare una so-

Il consorzio di bonifica

luzione definitiva al problema. Dovendo fare i conti, pur sempre con le lentezze burocratiche nel migliore dei casi e con la costante indisponibilità immediata dei fondi necessari a tenere in vita l’ente. Il Consorzio, come noto, gestisce gli impianti irrigui di buona parte dell’area sud ovest della regione e cerca anche di farsi

pagare il servizio; purtroppo questo non basta a compensare le spese ed i fondi correnti sostenuti dalla regione, non sempre arrivano in tempo. Anzi arrivano sempre in ritardo. Più o meno come la questione dei braccianti agricoli che vengono pagati a volte, dopo sette otto mesi. Un problema dunque divenuto strutturale che poi,

San Chirico Raparo Oggi pomeriggio alle 17

Taglio del nastro per la sede dei “Garibaldini a cavallo” SAN CHIRICO R. - Tutto pronto per l'inaugurazione delle sede provinciale dei “Garibaldini Volontari a Cavallo”, gruppo sorto nel 2005 a Rumbolo per la salvaguardia ambientale, la protezione civile, sia nazionale che a livello europeo, come europeo era il fine di Giuseppe Garibaldi. Appuntamento per questo pomeriggio alle ore 17 presso la ex scuola madia G. Paladino, quando si discuterà della salvaguardia ambientale a cavallo tra i due parchi del Pollino e della Val D'Agri, sulle scia delle ippovie basiliane certificate Engea. L'inaugurazione vedrà l'ufficializzazione del nuovo responsabile provinciale dei Garibaldini a Cavallo, Giuseppe Berardone, alla presenza del presidente nazionale Engea, Mauro Testarella e del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. Un'occasione per discutere dell'impor-

tanza della cultura equestre e della possibilità per la stessa di potenziare il turismo dell'area, ripercorrendo anche quelle tappe storiche che hanno condotto all'unità d'Italia. Convegno che vedrà anche gli interventi del direttore del dipartimento Salvaguardia Ambientale Engea Garibaldini, Carlo Dettari, della pronipote di Garibaldi, Nobildonna Anita Garibaldi, del presidente del Corpo internazionale Humanitas, Roberto Schiavone e dell'assessore provinciale Pasquale Robortella. A fare gli onori di casa, il sindaco di San Chirico Raparo Claudio Borneo e l'assessore alla cultura Raimonda Scala che introdurranno la serata dopo i saluti del vice coordinatore nazionale Engea, Alberto Morgia. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

San Severino, ripartono i laboratori dell’arte SAN SEVERINO - Laboratori della filiera dell’arte, pronti via per il prossimo mese di marzo. Un progetto arrivato alla seconda edizione che coinvolge i comuni di Castelluccio inferiore e superiore, Latronico, Chiaromonte, Episcopia, Terranova, Viggianello e San Severino lucano. Obiettivo, quello, tra l’altro, come sostenuto da Mariagrazia Latronico, responsabile del progetto, della creazione di centri di aggregazioni culturali giovanili con la prospettiva della formazione di una classe di esperti nel settore dell’animazione culturale. Tal da procedere alla ideazione, alla produzione, alla organizzazione ed alla gestione di eventi

culturali e di spettacolo. Il primo blocco di attività formative, che naturalmente ha coinvolto tutti i comuni, si è concluso con lo spettacolo Rami di follia, tenutosi a Castelluccio inferiore. Ora dunque l’avvio della seconda edizione ossia della continua del progetto, con i dodici partecipanti di San Severino Lucano, pronti a ripartire con il laboratorio di musica etnica, con l’intento della riscoperta e del rilancio degli strumenti musicali tradizionali. E con tutti gli altri dei comuni partecipanti che seguiranno altri percorsi, tutti al’insegna ed al rilancio delle emergenze culturali dei propri territori. g. c.

si scarica naturalmente sugli addetti che accumulano come puntualmente oltre quattro stipendi. Sulla questione, si sono fatte riunioni, scioperi, pressioni di tutte le sigle sindacali, senza riscontro immediato negli anni. Questa volta, grazie anche e soprattutto alla pressione dell’amministrazione, si spera si possa finalmente mettere la parola fine alla vicenda ed avviare una nuova fase. Si va infatti verso la stagione irrigua in un comparto che rappresenta ancora la spina dorsale dell’economia regionale, al di là delle false illusioni ed aspettative createsi in altri ambiti. Ed il servizio delegato al Consorzio, rappresenta la linfa vitale per tantissime famiglie che vivono soltanto di questa risorsa. Mettere a regime dunque la capacità di autonomia economica di questo ente, rappresenta un grande esempio di ottima gestione delle risorse pubbliche. Per evitare che a disoccupati si aggiungano disoccupati ed a precari si aggiungano precari. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

Rotonda

Tarsu ridotta per i locali ROTONDA - Con delibera di Giunta l'amministrazione di Rotonda , guidata da Giovanni Pandolfi, ha ridotto al 30% della vigente tariffa la Tarsu per i locali utilizzati nell'ambito comunale e destinati ad attività agrituristiche iscritte nell'apposito elenco regionale. L'Ente, in attesa di provvedere alla revisione dell'attuale regolamento comunale Tarsu nel quale verranno inserite specifiche disposizioni ed agevolazioni per gli operatori del settore agrituristico, ha ritenuto opportuno aderire alla richiesta delle aziende, offrendo una prima risposta alle loro legittime istanze. e. m.

Terranova, disagi contenuti per la caduta della neve

Terranova come appariva ieri mattina

TERRANOVA - Sembrava che finalmente fosse arrivata una buona nevicata e invece, subito dopo il sole e più tardi la pioggia. Questo quanto è capitato nell'area del Pollino ieri mattina. A Terranova in particolare, la coltre bianca in poco più di due ore ha raggiunto i quindici centimetri, crescendo a ritmo record, poi ad un tratto ecco il sole e nelle ore centrali della giornata è arrivata la pioggia a sciogliere tutto o quasi. D'altronde siamo a marzo, il mese “pazzerello”. La cosa preoccupante è che anche da queste parti la neve la si inizia a desiderare, se si tiene conto che nel centro montano, situato a quasi mille metri slm, durante la stagione invernale non è nevicato neppure una volta in maniera decisa e se si vanno a totalizzare le nevicate degli ultimi mesi, la più abbondante è stata pro-

prio quella di ieri. La cosa preoccupa non poco, viste le poco incoraggianti notizie di una sempre più vicina desertificazione del sud Italia, alcune volte fermandoci a riflettere sulla questione, ci si rende conto di quanto potrebbe essere grave. Ma parliamo della perturbazione di ieri, sicuramente qualche disagio lo ha provocato, soprattutto per chi deve spostarsi in auto per raggiungere il posto di lavoro, anche perché, come dicevamo in precedenza, la nevicata è stata così fitta da non dare il tempo neppure agli spartineve di mantenere libere le strade. In tarda mattinata si è ritornato alla normalità, lasciando qualche disagio solo nelle frazioni in quota, dove il problema non è costituito soltanto dalla neve, ma anche dalle frane. Stefano Riccardi provinciapz@luedi.it

Episcopia, festa della donna con l’attrice Claudia Koll EPISCOPIA - Manifestazione di solidarietà ad Episcopia con l'attrice Claudia Koll. In occasione della ricorrenza della “festa della donna”, in programma, ospite ad Episcopia sarà la celebre attrice Claudia Koll. La famosa testimonial di campagne di beneficenza di cui si occupa da alcuni anni in Italia e nel Mondo, la raccolta di fondi per le missioni africane e le genti disagiate, è stata coinvolta dalla locale Parrocchia di Episcopia, col patrocinio del Comune, nell'intensa giornata lucana, alla quale, saranno presenti molte associazioni cattoliche dell'area sud della regione.

La testimonianza di fede dell'attrice sarà collegata alle celebrazioni domenicali e culminerà con una premiazione per il suo operato in senso sociale, nella sala consiliare ad opera del sindaco. La visita terminerà con una breve pausa pranzo, per proseguire, in serata, con altri incontri a Policoro. «Questa manifestazione - afferma il primo cittadino del centro sindaco Biagio Costanzo - è stata voluta dalle locali Associazioni religiose e dalla Parrocchia e vivamente supportata dall'Amministrazione comunale, in quanto foriera di valori ed ideali che vanno ben oltre la cele-

brità dell'ospite». «Inoltre - conclude il primo cittadino - risulta uno degli eventi culturali e religiosi messi in agenda per il 2009 dalla nostra Comunità, che, nel suo piccolo, vuole dare anche in questi settori un segno di vitalità sociale ed intellettuale». Emilia Manco provinciapz@luedi.it


Matera Sabato 7 marzo 2009

29

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il Caso

Policoro

Pisticci

Incidente sulla Jonica

Statale 106

Domani i funerali dei coniugi Dente

Svincolo di Casinello Presto al via i lavori

a pag. 37

a pag. 34

Scuole chiuse a Stigliano, Accettura, Gorgoglione e Cirigliano

Nevicata di marzo Fiocchi abbondanti ma senza grossi disagi in montagna

STIGLIANO - E’ stata solo una nevicata da cartolina, quella verificatasi ieri mattina in diversi centri della Montagna materana. Un candore silenzioso ha accolto il risveglio degli abitanti di Stigliano, Accettura, Gorgoglione, Tricarico e Grassano e degli altri comuni più in quota della provincia. Per fortuna solo il gusto di ammirare il bel paesaggio imbiancato fuori dalle finestre, senza subire particolari disagi. Infatti, il manto nevoso compatto è caduto dalle prime luci dell'alba, ha ricoperto il territorio montano, e all'alba lo spessore della coltre di neve, in alcuni punti più elevati ha superato i dieci centimetri già nella prima mattinata. E poi, quei grandi fiocchi che lenta-

mente si posano per terra, senza vento: la situazione ideale per rimanere in casa, a godersi, attraverso i vetri, la vista. Diverse, ovviamente, le sensazioni per chi doveva comunque uscire di casa ed ai quali il manto nevoso ha causato qualche disagio. Specialmente nelle zone più alte dei comuni montani, infatti, si è registrata qualche difficoltà nella circolazione. La neve è poi continuata a cadere durante tutta la mattinata, tanto da indurre il Comune di Stigliano a disporre la chiusura delle scuole. A Tricarico la neve è cominciata a cadere dopo le nove, creando qualche problema di percorribilità alle auto colte di sorpresa e non equipaggiate di gom-

IL DIBATTITO

Si a quattro corsie sulla statale 7 «L'intervento dell'assessore provinciale Dalessandro sulla necessità del raddoppio della strada statale 7 Matera-Basentana è quanto mai opportuno e condivisibile». Così il presidente dell'API Olivieri sulle esternazioni del responsabile della viabilità della Provincia di Matera in merito all’opportunità di un adeguamento della statale che collega Matera con la Basentana e che presenta numerose difficoltà e rallentamenti che si susseguono di giorno in giorno. Se la S.S. 99 è fondamentale per il collegamento con Bari, la statale 7 lo è per quello con Potenza, la Basentana e la Jonica. Sono le due principali vie d'uscita naturali della città di Matera. Adesso che, sia pure con grande ritardo, si sta provvedendo per la Matera-Altamura, la Matera-Ba-

sentana è diventata la vera priorità delle infrastrutture viarie, insieme alla Matera-Gioia del Colle. La differenza sta nel fatto che mentre la Matera-Gioia del Colle è un'opera indispensabile per il collegamento veloce con la rete autostradale, quindi di grande importanza soprattutto per gli scambi commerciali, la statale 7, con l'aumento del traffico pendolare, commerciale, turistico e di altro genere, è diventata una strada di grande pericolosità oltre che un vero e proprio “imbuto”, un “collo di bottiglia” che rallenta le comunicazioni e le rende rischiose. Per questo motivo l'invito al governo delle piccole e medie imprese del Materano è quello ad accelerare i tempi per la Murgia-Pollino, ma soprattutto all'Anas per realizzare interventi urgenti sul tracciato, appare quanto mai opportuno.

me termiche. Le scuole e tutti gli altri servizi hanno funzionato regolarmente. Nessuna particolare difficoltà sulle strade di collegamento fra i vari centri, dove dalla mattina i mezzi spazzaneve e spargisale sono stati in circolazione, liberando subito la sede stradale ed impedendo alla neve di accumularsi. Un aiuto alla situazione generale è poi venuto anche dalle temperature che non sono mai scese significativamente. Non si è avuta la formazione di ghiaccio, che sulle strade è il vero nemico in condizioni simili. Lo zero termico è stato in tutta la giornata di ieri fra i 1.300 ed i 1.200 metri di quota, più in alto dei comuni interessati dalle nevicate e dei tratti delle strade. a pag. 35

Trasporto pubblico appello dei sindacati a Buccico «Ad oltre un mese dalla nostra richiesta di incontro al sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico sulle questioni attinenti la mobilità urbana sollecitiamo l’incontro per intraprendere un percorso propedeutico ad assumere impegni utili alla mobilità pubblica». E’ l’appello-richiesta che le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal hanno inviato, attraverso una nota, al primo cittadino della città dei Sassi ricordando la necessità di affrontare i problemi che sono ancora presenti sul tappeto. «Il sindaco ribattendo con tempestività in una nota stampa, dichiarava da subito la disponibilità ad incontrare le organizzazioni sindacali. Bene, ad oggi, nulla di tutto ciò. Il sindaco elude il confronto e i cittadini di Matera continuano a perdere i servizi non avendo la disponibilità di muoversi agevolmente poichè il trasporto pubblico urbano di Matera ha subito un sostanziale taglio di chilometri (10.800). Il sindaco», insistono ancora le organizzazioni sindacali, «ha da sempre coltivato l’uso dell’effetto mediatico che nel caso non risponde alla realtà. Il sindaco invitato ad una trasmissione televisiva regionale ed a seguito di lamentele da parte di alcuni cittadini circa la soppressione di alcune linee urbane, rispondeva che finalmente dopo quarant’anni egli e l’attuale giunta si starebbero adoperando a cambiare il sistema del trasporto pubblico urbano di Matera in quanto dediti a redigere un bando di gara per l’assegnazione degli stessi servizi. Vero è che la riforma del trasporto pubblico è targata 1997 così detto decreto Burlando e che l’amministrazione comunale si è fatta trovare impreparata a conclusione di due proroghe per gli stessi servizi scadute il 31 dicembre 2008. Da tutto questo le chiare difficoltà economiche dell’Amministrazione rivenienti dalla mancata copertura Iva, a causa del taglio dei servizi. Lo stesso concessionario Casam sta continuando a svolgere i servizi conseguentemente a proroga di 6 mesi e comunque ridotti di 10.800 chilometri con la eliminazione di alcune linee fondamentali per la mobilità» concludono i sindacati ribadendo la richiesta dell’istituzione di un “Osservatorio per la mobilità” e chiedendo al più presto un incontro a Buccico.


30 Matera Non si sana la spaccatura in Camera di Commercio. Quarto di Coldiretti: «Non ci saremo» Sabato 7 marzo 2009

Giunta Camerale senza agricoltori Il presidente Tortorelli mercoledì vara il nuovo esecutivo Gli agricoltori non entreranno nella giunta della Camera di Commercio che verrà varata mercoledì 11 marzo. La conferma giunge direttamente da Piergiorgio Quarto, presidente provinciale di Coldiretti. «Non saremo presenti all'assemblea del consiglio camerale- spiega, confermando però che le “trattative” per il loro rientro sono in corso anche se procedono a rilento - gli aspetti che riguardavano la presenza degli agricoltori in egual misura rispetto alle altre associazioni di categoria sono stati in parte affrontati. Altri, però, non si riescono a risolvere. Siamo in fase di attesa, valutando i differenti aspetti che ci consentano di trovare un punto di incontro». In questi giorni, nel frattempo, Quarto ha riunito le organizzazioni di categoria, Cia, Confagricoltura e Copagri.

Il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli

Le posizioni, dunque, restano lontane ma non irrangiungibili. «In prospettiva credo che le possibilità concrete ci siano. Facciamo di tutto affinché questa situazione si possa risolvere , ma

la partenza del nuovo consiglio della Camera di Commercio è stata caratterizzata dal fatto che non ne faceva parte il mondo dell'agricoltura. C'è uno strappo iniziale che cercheremo di ri-

Arrestato sorvegliato speciale a Bernalda

solvere in una fase successiva. Molte situazioni sono state però prestabilite, ma il confronto avviato conferma che vogliamo trovare una soluzione». Amareggiato, invece, il

presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli che registra l'annunciata assenza del comparto agricolo. «Sono molto dispiaciuto. Siamo arrivati alla frutta, i tentativi e le mediazioni che andavano fatti sono stati espletati. Ho la coscienza a posto e prendo atto della loro posizione con dispiacere perché speravo di poter contare sulla loro presenza. Il fatto che abbiano deciso di non esserci, già alcuni giorni prima, la dice lunga. Se dovessero rimanere fermi sulle loro posizioni, io tenterò per quanto mi è possibile di rappresentare il loro comparto per quanto sia un compito difficile, essendo particolarmente complesso. I nostri programmi, restano comunque confermati: l'11 marzo nomineremo la giunta - prosegue Tortorelli - a chi dice che la Camera di Commercio fa scintille, rispondo che non hanno visto

ancora niente. La prima giunta verrà convocata pochi minuti dopo la sua elezione per concordare metodi e modalità di lavoro». Nessuna polemica preconcetta da parte del presidente che ricorda: «Con il mondo dell'agricoltura restano comunque rapporti di grande stima e simpatia per il rapporto amicale che mi lega a molti di loro. La vicenda ha preso questa piega per motivazioni esterne, ma non posso che prendere atto di una posizione confermata già 5 giorni prima dell'assemblea». Sul ricorso di Confindustria, Tortorelli ha le idee chiare. «E' un'altra partita di giro, una brutta vicenda che deve essere definita in altri contesti, che non sono quelli camerali. Ma non è una ragione che può fermarci». Antonella Ciervo matera@luedi.it

Oggi la proiezione del film “Ti do i miei occhi”

Controlli straordinari Giornata per la donna a quasi trecento veicoli contro le azioni di violenza Sono stati effettuati servizi straordinari di controllo del territorio, estesi all'intero territorio provinciale, di concerto tra le Forze dell'Ordine: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale e Polizie Municipali. I controlli straordinari con pattuglie miste sono stati disposti dal Prefetto in sede di riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica ed articolati dal Questore allo scopo di contrastare efficacemente ogni forma di illegalità e migliorare la percezione di sicurezza del cittadino. Complessivamente sono stati impiegati 14 equipaggi che nelle aree di interesse strategico della viabilità provinciale hanno espletato servizi di controllo, conseguendo i seguenti risultati.

Venticinque i posti di controllo effettuati, 27 veicoli controllati, 341 persone controllate, 33 contravvenzione al CDS contestate, 3 documenti ritirati e 36 persone sottoposte ad obblighi e prescrizioni controllate più 14 esercizi pubblici controllati. Nel corso dei controlli, inoltre, un uomo 58enne residente a Bernalda, sorvegliato speciale di P.S., è stato tratto in arresto e sottoposto al regime di detenzione domiciliare in esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, per espiazione di una pena detentiva di tre anni. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati 13 grammi di sostanza stupefacente, presumibilmente hashish, abbandonati sul selciato di una via a Scanzano Jonico.

MATERA - La Provincia con le associazioni per la “giornata della donna”. Con una battuta, l'assessora provinciale Pasquina Bona spiega che a lei piacerebbe addirittura cambiare nome alla ricorrenza dell'8 marzo; ma, comunque, discussioni a parte, la Provincia di Matera ha annunciato ieri nella sede di via Ridola, grazie all'intervento della consigliera di Pari Opportunità, Antonella Giacummo, che quest'anno l'Ente invita alla proiezione nel film Ti do i miei occhi. La pellicola, della regista ispanica Iciair Bollain, presenta una realtà fatta d'una donna costretta a fuggire di casa con suo figlio e tutti i personaggi propongono uno scenario famigliare che è una trappola invece di essere casa. La proiezione gratuita si terrà alle 17.30, al Cinema Comunale. La Provincia ha organizzato l'evento insieme alle associazioni Diva, Moica, Fidapa, Voce di Donna, Vaso di Pandora, Donne Europee Federcasalinghe, Comitati Pari Opportunità della provincia di Matera, Asm - Azienda Sanitaria Loale di Matera, Camera di Commercio. Ovviamente, i soggetti hanno pensato a un momento che sia utile ancora una volta per ribadire che le violenze sulla donna non sono finite. “Come istituzioni - è stato detto fra le altre cose abbiamo il dovere e l'impegno di sforzarci per contrastare questa tendenza, accrescere la nostra consapevolezza e promuovere una nuova cultura di rispetto dei diritti e delle libertà delle persone”. Per fare in modo che “i soggetti deboli non siamo lasciati soli”. L'8 marzo potrebbe essere solamente uno spazio in più per ricordare che i problemi ci sono ancora, nonostante gli anni siano passati, e nonostante, per esempio, di quel 'femmini-

La conferenza stampa in Provincia

smo della seconda ondata' si sente parlare meno di anni fa. Le questioni da affrontare sono diverse, dove è necessario andare a capire tra le altre situazioni che tante violenze e grossi pro-

blemi si vivono pure oggi all'interno delle mura domestiche. Giacummo dovrebbe aver molto guardato a tali vicende sempre attuali. Nunzio Festa matera@luedi.it

LA PETIZIONE PER RIDURRE LE TARIFFE E’ organizzato per questa mattina dal comitato promotore della petizione popolare per la riduzione delle tariffe aeree e ferroviarie per persone e merci sarà presente in piazza Vittorio Veneto a Matera , per raccogliere le adesioni di tutti coloro che condividono l'iniziativa intrapresa dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo ed appoggiata dai consiglieri comunali delle liste civiche Toto, Antezza, Perniola , Cinnella, dal capogruppo di F.I. Pasquale Stella Brienza, dal segretario cittadino di F.I Giuseppe Olivieri, dalla segreteria provinciale dell'UGL, dalla Segreteria cittadina di Azione Giovani e dai Giovani di Forza Italia. Il comitato promotore nella mattinata di oggi sarà presente con i propri rappresentanti per le vie del mercato rionale per poter meglio illustrare la proposta e consentire, anche a coloro che sono impossibilitati a raggiungere il gazebo di Piazza Vittorio Veneto, di poter aderire all'iniziativa. Si ricorda, infine, che è possibile aderire e sottoscrivere la petizione anche on-line sul sito internet www.dilorenzopasquale.it. L’iniziativa presentata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Di Lorenzo va avanti nel tentativo di raccogliere consensi per un’iniziativa utile, in particolare in questo momento di crisi, per i cittadini lucani. Nel caso in cui la giornata di oggi e di domani siano condizionate dal maltempo i promotori della raccolta di firme rinvieranno l’azione di sensibilizzazione sul territorio alla prossima settimana.


Matera 31

Sabato 7 marzo 2009

«Nell’ultimo anno si è alzata la barriera che separa il mondo imprenditoriale da quello bancario»

Salotti abbandonati dalle banche E’ la disamina di Angelo Calculli componente del Distretto ALLA luce degli accadimenti degli ultimi giorni è possibile affermare concretamente quanto sia elevata la responsabilità del sistema bancario nell'aggravarsi della crisi d'impresa all'interno del Distretto del Mobile imbottito Materano. Ancor più grave può essere definita tale responsabilità se si pensa che un ruolo determinante nella collasso del sistema imprenditoriale lo hanno banche locali, nate e sviluppatesi sul territorio materano, cresciute dimensionalmente sulle spalle di una imprenditoria sana a cui di botto ha voltato le spalle, anche immotivatamente. «Assistiamo inerti ad un fenomeno che non trova alcuna giustificazione nè funzionale, nè economica ma soprattutto non etica. Nonostante gli incontri con l'ABI, le continue segnalazioni alla Banca d'Italia e gli interventi di quest'ultima sulle banche locali, non vi è alcun miglioramento, nemmeno marginale, nelle relazioni finanziarie col sistema bancario locale. Anzi: nell'ultimo anno si è innalzato ancora più alta la barriera che separa il mondo imprenditoriale da quello bancario con un incremento di probabili “abusi” nella gestione dei rapporti di credito. Chiusura totale sul fronte delle linee di credito pur in presenza di merito creditizio e, peggio ancora, revoca di rapporti “ in bonis” solo per-

Angelo Calculli del Distretto

ché riferiti ad attività legate al mobile imbottito e fondate solo su libero arbitrio e valutazioni di imprevedibilità. Proprio a riguardo recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno sancito l'illegittimità della revoca laddove questa abbia, nel suo concreto esplicarsi, i caratteri dell'arbitrarietà e della imprevedibilità. Tali caratteri sarebbero rinvenibili, sempre secondo la Suprema Corte, quando la revoca del fido contrasti “con la ragionevole aspettativa di chi, in base ai comportamenti usualmente tenuti dalla banca ed all'assoluta normalità commerciale dei rapporti in atto, abbia fatto conto di poter disporre della provvista creditizia per il tempo previsto, e non potrebbe perciò pretendersi sia pronto in qualsiasi momento alla restituzione delle somme utilizzate, se

non a patto di svuotare le ragioni stesse per le quali un'apertura di credito viene normalmente convenuta. E' vero che la banca ha la facoltà di recedere in qualsiasi momento dall'apertura di credito a tempo indeterminato, ma altro è l'esercizio del diritto, altro è l'abuso del diritto. Nel caso di molte aziende medie e piccole del nostro territorio la sostanziale continuità nella situazione economico-finanziaria dell'impresa finanziata (per es., se il conto corrente di riferimento, nel periodo precedente la revoca, rechi un andamento in dare e in avere del tutto analogo a quello relativo al periodo anteriore, e magari abbia interessanti movimenti in avere; se le altre banche, nello stesso periodo, non abbiano revocati i loro fidi concessi alla stessa im-

presa, e magari neppure dopo la revoca del fido in oggetto, ecc.), la vitalità finanziaria dell'impresa (allegazione di una fatturazione non in diminuzione, del giro di affari, della solvibilità, ecc.) e l'assenza di sintomi patologici (inadempimenti, decreti ingiuntivi, protesti, pignoramenti, ecc.) sembrano non essere considerati sufficienti a garantire un indispensabile accesso al credito, vitale per la sopravvivenza dell'imprenditorialità materana. Ancora una volta richiamo alla memoria di tutti i protagonisti finanziari locali la missiva della Banca d'Italia inviata al Presidente dell'Api di Matera, Ing. Nunzio Olivieri, in data 10 febbraio 2009 con cui la massima autorità bancaria italiana chiarisce i principi di trasparenza richiamati dagli artt. 116 ess. Del TUB e dalle successive modifiche del d.lgs n. 385 del 1993: viene da chiedersi quanti istituti, soprattutto Materani e del Mezzogiorno, si ispirano alle norme richiamate. Un invito, dunque, il mio, alle associazioni di categoria affinchè intervengano, non più con infruttifera diplomazia, ma con concreta fermezza, nel chiarimento di quando accade nel nostro Distretto in materia di relazioni tra impresa e banca avendo, se del caso, coraggio di prendere posizioni dure e di denuncia nei confronti degli “abusi».

Augusto Toto «Nessuno fa nulla Parole al vento»

Da Filca Cisl Puglia è no alla chiusura di Natuzzi a Matera

«APPRENDIAMO con preoccupazione della notizia che l'azienda Natuzzi leader dei salotti chiude lo stabilimento di Matera». E’ quanto sostengono in una nota i consiglieri delle liste civiche Antezza, Perniola, Cinnella e Toto. «Non possiamo e non dobbiamo più sopportare queste situazioni in cui nessuno fa niente, il Governo , la Regione Basilicata , la Provincia, il Comune di Matera. Dove sono i provvedimenti a sostegno dell'apparato produttivo ed in particolar modo del mobile imbottito? Che fine faranno le nostre piccole e medie imprese? Dopo Barilla, Nicoletti, Panasonic, Nylstar, RDB, CFP, INCA International, IRS, Natuzzi quante altre aziende dovranno chiudere i cancelli ai propri dipendenti prima che qualcuno intervenga in modo serio e risolutivo”?. Un consiglio comunale aperto era stato convocato su iniziativa di questi consiglieri il 7 maggio scorso ma dei buoni propositi di allora nulla è stato fatto anzi le cose sono andate ancora peggiorando.

«LA chiusura dello stabilimento 'Le Collezionì di Matera, annunciata dalla Natuzzi spa, è motivo di grande preoccupazione anche per il sindacato pugliese». Lo afferma il segretario generale della Filca-Cisl di Puglia, categoria del settore delle costruzioni e del legno, Crescenzio Gallo. «La Cisl e la Filca-Cisl – spiega Gallo – avvertono disagio per questo taglio di un settore d’eccellenza che è sempre una parte strategica dell’unitarietà del gruppo». Il sindacato ribadisce la necessità di un fronte comune fra «la più grande azienda italiana del mobile imbottito, le regioni e il Governo nazionale per definire e realizzare un accordo di programma». «E' la costituzione del distretto 'Legno e Arredò in Puglia lo strumento con il quale si interviene sulla formazione, sulla qualità del prodotto e sull'internazionalizzazione del comparto salotto –osserva Gallo –punto di eccellenza dell’intera produzione presente soprattutto in provincia di Bari e Taranto». La Cisl e la Filca pugliese sollecitano la proprietà e la giunta regionale ad attivare un tavolo di trattativa utile alla salvaguardia dei livelli occupazionali e delle grandi professionalità presenti.


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Sabato 7 marzo 2009

TAXI MATERA 3332685173

Stessa spiaggia, stesso mare

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Il Pd per l’8 marzo La segreteria provinciale terrà oggi alle ore 9.15 presso la sede del partito democratico di Matera una conferenza stampa delle donne del Pd in cui saranno illustrate le attività messe in campo e le proposte del pd a livello locale e nazionale per le donne. Parteciperanno Nunzia Marzano, consigliere provinciale, Pasquina Bona, assessore provinciale, Adeltina Salierno, consigliere regionale e la senatrice Maria Antezza. Domani, intanto, nelle piazze di molti paesi della provincia il Partito democratico organizza un'attività di volantinaggio per sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta e della prevenzione della violenza. Quest'anno il tema principale delle iniziative del partito democratico per l'8 marzo è la lotta alla violenza sulle donne. «Di fronte alla recrudescenza di un fenomeno barbaro come lo stupro e la violenza di gruppo - si legge in una nota - è necessaria una mobilitazione straordinaria. Sono in gioco non solo la sicurezza, ma anche la libertà e i diritti umani fondamentali delle donne».

Nuove date Opera festival Il calendario della rassegna concertistica Città dei Sassi Opera Festival subisce due variazioni nella programmazione dovute ad esigenze artistiche. È stata spostata al 21 giugno 2009 e, dunque, in coda alla rassegna, la rappresentazione in programma il prossimo il 7 marzo che prevedeva la rappresentazione, in forma scenica dello spettacolo “Le Donne di Puccini”. Allo stesso modo, è stata spostata al 29 aprile 2009 la rappresentazione lirica dell’operina del Settecento «La Contadina Astuta» di Giovanni Battista Pergolesi, in programma l’11 aprile.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA ANTONIETTA Via Dante

0835/382332

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Gardenie per aiutare l’Aism La Sezione Provinciale della Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Matera(A.I.S.M.) chiede anche quest’anno ai propri concittadini un gesto concreto di solidarietà. Oggi e domani saranno infatti distribuite in moltissimi comuni italiani le Gardenie dell’Aism. La somma raccolta andrà anzitutto alla ricerca scientifica. Una parte della somma andrà alla nostra sezione, che compie un importante opera di supporto tramite i propri volontari e due giovani del Servizio Civile. A Matera i punti vendita saranno, oltre che in piazza Vittorio Veneto, presso le parrocchie di S.Rocco, dei SS.Pietro e Paolo e ,di S.Giacomo. In provincia le Gardenie saranno distribuite a Nova Siri, ,a Miglionico, a Tricarico e a Grassano:

Vox Populi - Vox Dei “VOX Populi - Vox Dei” è il titolo della nuova performance multimediale che l'Ufficio Turismo della Regione Basilicata presenterà nell'evento Internazionale “Amore/Philos” che si terrà a Matera, tra aprile e maggio prossimi, nella splendida cornice della Chiesa di S. Nicola dei Greci, in collaborazione con il Circolo Culturale “La Scaletta”e con l'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità. La performance ideata dal Mediafor, Centro multimediale regionale, sarà animata da più di trecento interviste, realizzate alla gente lucana nei complessi monumentali più significativi dei Comuni partecipanti al Progetto “Ospitalità nei Borghi”. A poche settimane dalla conclusione del progetto regionale integrato “Ospitalità nei borghi” si traccia un primo bilancio consuntivo. Un grande successo per l'evento multimediale definito l'Evento dell'Anno per l'impianto innovativo che ha coniugato tradizione e tecnologia.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 the Wrestler 17,30 - 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 the Reader 17,15 - 19,30 - 21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Verso l’Eden 17,30, 19,30, 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Katyn ore 17,30 e 19,30 Underworld: la ribellione dei Lycans ore 21,30

•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Questo piccolo grande amore 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Operazione Valchiria 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Questo piccolo grande amore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


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Sabato 7 marzo 2009

Anche la consegna della posta verrà risolta. Diminuiranno i disagi per le 500 famiglie dei residenti

Arco, si va verso la soluzione Il sindaco assicura tempi certi per l’illuminazione LA questione della lottizzazione Arco ha visto ancora una volta un incontro tra i residenti e il sindaco Emilio Nicola Buccico e il funzionario dei lavori pubblici. Le diverse sollecitazioni scritte inoltrate al primo cittadino dopo la sua visita al quartiere, hanno avuto un lieto fine con la convocazione di una rappresentanza nel municipio in cui sono stati raggiunti alcune intese relativamente alle attività di completamento delle urbanizzazioni del quartiere. Il sindaco ha rassicurato i cittadini che per la prossima estate potranno contare sulle opere di pubblica illuminazione, mentre per la realizzazione dei marciapiedi manca la disponibilità economica e il finanziamento potrebbe essere reperito nel prossimo autunno. Una soluzione immediata sembra essere rivolta al convogliamento dell'acqua piovana con l'inserimento in corrispondenza delle rotonde o al termine delle strade in discesa delle griglie trasversali di raccolta delle acque, per cercare di contenere i deflussi durante le precipitazioni più violente e la rimozione dei pali dell'energia elettrica che furono utilizzati dalle imprese durante la realizzazione degli immobili. Anche il problema della consegna della posta ha una soluzione immediata. L'amministrazione comunale si è impegnata a porre in opera dello stabilizzato per facilitare l'accesso alle abitazioni da parte dei portalettere, oltre alla toponomastica delle strade e ad un impegno personale del sindaco nei confronti della direttrice dell'ufficio postale per una rapida risoluzione del problema che vede i residenti costretti a recarsi direttamente negli uffici della zona Paip per il ri-

Tre esercizi chiusi dai Nas Arrestato per evasione un pregiudicato siciliano

Una foto del rione L’Arco

tiro della corrispondenza. Una nota dolente è emersa a carico di alcune cooperative e lottizzanti che non sono ancora in regola con i versamenti delle urbanizzazioni al Comune. Cinquecento le famiglie che da oltre tre anni convivono con le difficoltà e che finalmente sembrano aver trovato una soluzione.

«Un incontro positivo che ha visto l'assunzione di impegni da parte del sindaco afferma Cosimo Morcinelli residente di Arco - finalmente potremo avere il recapito della corrispondenza e una maggiore vivibilità del quartiere. Speriamo sia rispettata la tempistica ». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Potenza, con l’ausilio del personale dell’Azienda Sanitaria, hanno sottoposto a sequestro amministrativo un panificio, una pizzeria ed una pescheria della città. Tutti e tre gli esercizi erano stati attivati in strutture prive del certificato di agibilità ed inoltre è stata accertata la presenza di locali per i quali era stata omessa la prescritta comunicazione all’autorità sanitaria. Il valore commerciale dei tre esercizi è di circa 2.000.000 di euro. Sempre a Matera, inoltre, i carabinieri del Comando Compagnia coordinati dalla centrale operativa del Comando provinciale, nel corso di un servizio predisposto nell’ambito dell’operazione “Icaro” e finalizzato a monitorare i comportamenti dei soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, hanno tratto in arresto un pregiudicato 34enne, originario della provincia di Agrigento, ritenuto responsabile del reato di evasione in quanto arbitrariamente allontanatosi da una struttura di recupero dove era sottoposto al regime degli arresti domiciliari. L’uomo è stato associato alla locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Innovazione, ricerca e turismo le linee guida di programmazione socio-economica Lunedì disinfestazione in città

Provincia, il piano di sviluppo Via ad intervento Avviato il confronto con i docenti dell’Ateneo lucano AL VIA il confronto per la definizione del piano di sviluppo socio economico del Materano. Si tratta di uno strumento fondamentale per la pianificazione e la programmazione del territorio, per la cui redazione l'Amministrazione provinciale di Matera si sta avvalendo della consulenza del Dapit (Dipartimento di architettura, pianificazione ed infrastrutture di trasporto) e del Ditec (Dipartimento tecnico economico per la gestione del territorio agricolo e forestale) dell'Università degli studi della Basilicata. All'incontro hanno partecipato i docenti dell'Ateneo lucano Las Casas, Pontrandolfi, Picuno e Nicoletti, l'assessore alla Programmazione e vice presidente dell'ente, Giovanni Iannuzziello, il direttore generale della Provincia, Ennio Di Palma, e Michele Marinaro, coordinatore tecnico del servizio di programmazione integrata della Provincia. I principali settori di intervento su cui si orienterà lo strumento di programmazione che intende mettere a punto la Provincia riguardano la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica, il turismo, la qualità della vita, la difesa del suolo e dell'ambiente, l'agricoltura e l'innovazione dell'industria manifatturiera, il settore dei servizi di trasporto. Per far ciò, il nuovo piano punterà ad un miglioramento della coesione sociale, anche attraverso un maggiore e migliore coinvolgimento dei territori e un'interlocuzione più costante con gli altri enti locali. Per dare consistenza al progetto, è previsto un approccio “a tripla elica”, collegando fra di loro le azioni, le capacità e le conoscenze dell'Università, quale partner tecnico, degli operatori economici e degli enti pubblici sul territorio. Si è anche pensato di “testare”

questo nuovo modo di gestire la pianificazione e la programmazione degli interventi sul territorio, attraverso la predisposizione di tre progetti pilota: gestione e lo smaltimento dei rifiuti agricoli, sostegno alla logistica per le piccole e medie imprese e realizzazione di un sistema di trasporto dei passeggeri sul territorio con funzionamento a chiamata per ottimizzare costi e servizio nelle aree deboli e più decentrate. “Il piano di sviluppo socio economico - ha evidenziato Giovanni Ianuzziello - è uno strumento in divenire di coordinamento delle dinamiche di sviluppo locale: una traccia su cui muoversi nel futuro per la gestione degli interventi e la programmazione delle azioni da mettere in campo. Uno strumento importante, dunque, finalizzato ad intensificare i meccanismi di coesione territoriale, a valorizzare il territorio ed il suo ambiente, al sostegno delle politiche tese alla competitività, all'innovazione ed ai loro risvolti occupazionali. La collaborazione con l'Università di Basilicata in questa fase di progettazione - ha aggiunto serve per darci la possibilità di realizzare un laboratorio di pianificazione strategica, sviluppando, di concerto con tutti gli attori del sistema territoriale, una diversa e più funzionale capacità di programmazione e progettazione sovra comunale ed al servizio del tessuto sociale ed economico della nostra provincia”. Positive le valutazioni espresse in ordine all'avvio del confronto sul piano di sviluppo dal presidente Carmine Nigro. «Stiamo ponendo le basi - ha detto - per avviare un confronto serio e sereno con le comunità del territorio evitando campanilismi e fuorvianti priorità nel rispetto delle peculiarità offerte dalle varie aree».

Giovanni Iannuzziello e Carmine Nigro

di derattizzazione

PARTIRÀ lunedì un intervento di derattizzazione a tappeto, disinfestazione antilarvale e disinfezione su tutto il territorio cittadino. A renderlo noto è l'Assessore all'Igiene e all'Ambiente Michele Casino, che ha avviato un programma di intervento intensivo, a cadenza bisettimanale, volto a prevenire dei fenomeni in vista tra l’altro dell'approssimarsi della stagione estiva che rende necessari ed opportuni questi interventi. In particolare, è stato predisposto un servizio finalizzato alla soppressione dei ratti, attraverso l'utilizzo di prodotti specifici, così come si interverrà anche sulle scuole nel periodo di chiusura concomi-

tante con le festività pasquali. Per quanto riguarda la disinfestazione antilarvale per le zanzare si interverrà direttamente sulle uova ancora annidate, mentre a partire dal mese di aprile partirà l'intervento di disinfestazione adulticida delle zanzare e moschicida a tappeto. «Una serie di interventi mirati e nel rispetto dei tempi biologici - ha spiegato l'Assessore comunale all’igiene urbana Michele Casino -, che rientrano nell'ambito di una programmazione attenta e precisa e si completano con quelli relativi alla disinfezione, finalizzati a garantire l'igiene e la salute dei cittadini». matera@luedi.it

Il delegato del sindaco conferma l’impegno per una Festa della Bruna senza intoppi

Vizziello: «Un 2 Luglio per la tradizione» «IL PREFETTO e l'Arcivescovo, monsignor Ligorio hanno dimostrato durante tutta la riunione ampia disponibilità a perseguire un giusto punto di incontro fra gli aspetti pagani della festa e quelli religiosi, nell'intento di conferire ai primi le caratteristiche di un sano e sicuro godimento della festa in tutti i suoi momenti laici e ai secondi di restituire la giusta dignità, che nel corso degli ultimi anni aveva ceduto il passo a una eccessiva concezione ludica della sagra con frequenti aspetti, se non di mera violenza, sicuramente di intemperanza». E’ quanto ha spiegato il delegato del Comune nella riunione di qualche giorno

fa in Prefettura, consigliere Vizziello ha annunciato l'impegno a far rispettare quanto più possibile le tradizioni che contraddistinguono le varie fasi della Festa, senza perdere mai di vista l'integrazione della tradizione con la crescente necessità di garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti, il cui afflusso si è notevolmente intensificato negli ultimi anni, tanto da richiedere misure di sicurezza sempre più adeguate e proporzionate che a volte rischiano di apparire eccessive. «Molti materani - aggiunge Vizziello -, ritengono che una “militarizzazione» della difesa del carro possa rappresentare una

sorta di sottrazione della festa al materano; così non è, se pensiamo che troppo spesso, negli ultimi anni, il carro non è riuscito a raggiungere la naturale destinazione, mentre lo scorso anno grazie al contributo delle forze dell'ordine e al senso civico dei materani il carro ha raggiunto piazza Vittorio Veneto”. Anche per questa edizione Vizziello ribadisce la ferma volontà da parte dell'Amministrazione di curare nei minimi particolari tutta la questione dei venditori ambulanti, con particolare attenzione per gli extracomunitari, al fine di scongiurare situazioni di degrado, già ampiamente contenute lo scorso anno.

Giammichele Vizziello


Sabato 7 marzo 2009

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Costituita la Sezione Valbasento dell’Aiea per difendere i diritti delle vittime e dei lavoratori

Esposti all’amianto riuniti in associazione VALBASENTO - Dopo anni di morti silenziose, si è costituita anche a Matera la Sezione Val Basento - Basilicata dell'Aiea (Associazione italiana esposti amianto). Obiettivo del sodalizio è «mettere al bando l'amianto e gli altri agenti cancerogeni da tutti i processi produttivi di lavorazione, eliminarne la presenza nociva dall'ambiente e di fornire il sostegno ai lavoratori e ai cittadini esposti ed ex esposti all'amianto». Una battaglia non facile, se si considera che «nel solo sito industriale di Pisticci, che ha avuto una forza lavoro di circa 3000 persone alle dipendenze dell'ex EniChem, dall'insediamento ad oggi 129

lavoratori hanno contratto patologie tumorali, e di questi cento sono deceduti». Tra le prime azioni da intraprendere la neo costituita Aiea Valbasento si è prefissata di promuovere una serie di azioni volte a favorire l'approvazione del protocollo sanitario per il monitoraggio preventivo e la diagnosi precoce, per tutti i lavoratori, come da libro matricola Inps, e per i residenti nelle aree interessate agli ex e/o attuali insediamenti industriali. Uno screening quanto mai necessario, considerato il lungo tempo di latenza della malattia (da 15 a 40 anni) che sostanze cancerogene come le fibre

di amianto, possono generare. L’associazione intende, inoltre, «sostenere la vertenza amianto, che si trascina ormai da diversi anni, anche, per responsabilità dell'Inail, al fine di permettere ai lavoratori ex esposti di ottenere il riconoscimento dei benefici previdenziali; di promuovere iniziative per il riconoscimento, alle famiglie dei lavoratori che hanno avuto la premorte per patologie tumorali, dei benefici che il Governo dispone per le “morti bianche sul lavoro”; di promuovere iniziative per permettere la riapertura dei termini di legge per la presentazione all'Inail delle ri-

chieste per il riconoscimento dei benefici previdenziali». A tal proposito la Fulc è stata convocata per il prossimo 10 marzo dall'Inail per importanti comunicazione relative a determinazioni assunte dall'Istituto rispetto ai lavoratori che attendono il riconoscimento dei benefici previdenziali per esposizione alla fibra killer. La Sezione Valbasento fa riferimento al coordinamento e al movimento che l'Aiea promuove con le altre organizzazioni e associazioni di tutela della salute e per la salvaguardia dell'ambiente a carattere nazionale ed internazionale. In particolare

Protesta dei lavoratori della Valbasento

l'associazione opera in collegamento con Medicina Democratica, Movimento per la Salute Onlus, di cui si avvale per le problematiche correlate ad altre sostanze tossiche e cancerogene, nonché per i problemi rela-

tivi alla salute e alla sicurezza sul lavoro; con la rete Ban Asbestos e con i movimenti, di riflessione e di alternativa sociale che hanno preso il nome di Social Forum. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Pisticci La soluzione individuata non isolerà il borgo e consentirà la viabilità

La rampa di Casinello si farà L’Anas e il Comune hanno firmato la convenzione PISTICCI - Inizieranno a breve i lavori per la realizzazione delle rampe di accesso, in entrata ed in uscita per entrambi i sensi di marcia, dalla statale 106 Jonica a borgo Casinello. Il Comune di Pisticci e l'Anas, infatti, hanno sottoscritto giovedì scorso un'apposita convenzione che completa l'iter burocratico necessario per dare il via all'intervento. L'Amministrazione Leone ha lavorato al raggiungimento di quest'obiettivo sin dall'inizio del suo mandato. Originariamente, infatti, era prevista la realizzazione di un svincolo parziale, lungo un solo senso di marcia. Ma la soluzione avrebbe determinato l'isolamento del borgo che in questo modo viene invece scongiurato, attraverso un intervento soddisfa a pieno le esigenze di viabilità da e verso Casinello. Per il sindaco di Pisticci, Leone «La firma della Convezione con l'Anas, che consente di perseguire a pieno le nostre finalità programmatiche in merito alla vicenda dello svincolo di Casinello, sta a testimoniare che quest'Amministrazione lavora alacremente al fine di mantenere gli impegni presi. Ai nostri cittadini, che ripongono in noi elevate aspettative, chiediamo solo un po' di pazienza. Per quanto riguarda lo svincolo di Casinello - prosegue - si tratta di un impegno preso già prima della campagna elettorale del 2007. La Convenzione sottoscritta, rappresenta l'ultimo passaggio burocratico di questa vicenda e mette adesso l'Anas nelle condizioni di passare

Ferrandina Vice è Antonella Grillo

Il bivio della frazione di Casinello a Pisticci

alla fase operativa ed iniziare i lavori il cui tempo di esecuzione previsto è pari a 90 giorni. Mi preme ringraziare, in tal senso il capo compartimento Anas, ingegnere Michele Franzese, ed il Rup, ingegner Alessandro Medici, attraverso la cui attenzione è stato possibile raggiungere un'intesa che permettesse di soddisfare le esigenze di sviluppo del nostro territorio e rimuovere ogni ipotesi di isolamento del borgo Casinello». Il Consiglio Comunale, infatti, nel luglio 2007 adottò la variante urbanistica richiesta dall'Anas al fine di rendere possibile la modifica del progetto, dopo che in precedenza questa ipotesi aveva già

avuto un primo assenso nella conferenza di pianificazione tra tutti gli enti titolati a pronunciarsi in materia presso la Regione Basilicata. In seguito, nel settembre 2008, il Comune si fece carico di acquistare le aree su cui realizzare le rampe di accesso alla Contrada Casinello. Ieri, infine, la ratifica della Convezione tra Comune ed Anas, che crea tutti i presupposti per dare il via ai lavori sulla base di un impegno che vede l'Anas farsi carico degli interventi di realizzazione dell'opera ed il Comune impegnarsi ad acquisire successivamente dall'Anas le rampe realizzate. provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Libertas vittoriosa sul Salandra nella sesta gara esterna

Il bomber Cifarelli segna il successo MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso, espugnando il campo del Salandra, vince la sua sesta gara esterna stagionale e si aggiudica il recupero della sesta giornata di ritorno, originariamente in programma il 15 febbraio scorso e non più giocata perché i locali avevano insistito sull'impraticabilità a causa di una leggera presenza di neve sul campo. I ragazzi allenati da mister Cicorella, ora a 49 punti in classifica (terza posizione dietro Soccer Lagonegro con 59 e Rotondella con 52), nell'inusuale impegno del mercoledì, hanno meritato i tre punti, anche sfruttando il fattore anagrafico a loro vantaggio rispetto ai salandresi, tra i quali erano schierati il portiere Saponara,

Venezia, il bomber Grillo ed il centrocampista Ponzio. I montesi hanno subito messo in chiaro le loro intenzioni e con due reti segnate a poca distanza una dall'altra, da Vincenzo Petruzzo (quinta rete stagionale) e Stefano Cifarelli, hanno portato la gara sul 2-0 in favore montese. Il primo tempo si è poi concluso sul risultato di 1-2 grazie alla rete del locale Grillo, il quale ha fatto tesoro di una disattenzione difensiva del Montescaglioso. I secondi 45', nonostante le avverse condizioni meteorologiche del campo ubicato nella frazione di Montagnola (forte vento), hanno visto i montesi andare nuovamente in rete grazie ad un calcio di punizione di Luigi Mangia che ha superato il portiere salandrese Saponara. Per il fantasi-

sta montese è l'undicesima segnatura nella stagione 2008/2009. La squadra di casa non si è data per vinta e ha riprovato a riaprire la gara quando mancavano pochi minuti al termine, speranze però dissolte da un nuovo eurogol del bomber montese Stefano Cifarelli, il quale ha trovato la doppietta personale (in totale sono sedici le segnature stagionali) da una distanza di trenta metri, mettendo fine in maniera definitiva alla partita. La partita di domenica 8 marzo in cui il Montescaglioso avrebbe ospitato l'Anr Tursi è stata, intanto, annullata per il maltempo dalla Figc(39 punti): all'andata i tursitani si imposero sul Montescaglioso per 3-1. Michele Marchitelli

Selvaggi confermato alla presidenza del nuovo direttivo Avis

FERRANDINA - Sono cinque i volti nuovi nel consiglio direttivo dell' Avis di Ferrandina eletto martedì 3 marzo 2009 per il quadriennio 2009-2012, mentre riconferme per altri 9 componenti del direttivo uscente. Riconfermato nella carica di presidente Giuseppe Selvaggi, mentre Antonio Zizzamia si occuperà per altri 4 anni delle finanze della sede Avis aragonese. La consolidata esperienza nella "vita" Avis consentirà a Vito Iannella di occuparsi del lavoro di segreteria, mentre dal mondo femminile arrivano le cariche del vice-presidente vicario e del vice-presidente affidate rispettivamente alla sig.ra Grillo Antonella e alla sig.ra Rosanna Tota. Per la sig.ra Grillo si tratta della prima esperienza nella gestione dell' Avis, mentre la sig.ra Tota ha ricoperto in passato la carica di presidente. Come auspicato vivamente da tutti i soci nella XXV Assemblea Sociale Ordinaria del 21 febbraio scorso il prossimo direttivo vedrà una presenza di giovani come Menzella Giovanna, Zito Roberta, Neve Piero e Matera Michele a gestire un' associazione di grossa rilevanza sociale come l' AVIS di Ferrandina che

conta oltre 500 iscritti e che nel corso del 2008 ha raggiunto un totale di 645 donazioni fra sangue intero e plasma. Quattro soci fondatori dell' Avis di Ferrandina Nicola Schiavone, Francesco Saturnino, Luigi Palestina e Giuseppe Milano sono stati riconfermati nella carica di consiglieri insieme a Vito Galtieri del direttivo uscente. Una new entry anche nel Collegio dei Revisori dei Conti con la nomina del rag. Domenico Lafergola che affiancherà il rag. Francesco Savino nel controllo dell' attività amministrativa. Riaffidato per i prossimi 4 anni l' incarico di direttore sanitario dell' Avis di Ferrandina al dott. Biagio Modugno, uno dei pochi medici della zona da molti anni vicino al mondo della donazione del sangue. Per il neo presidente Selvaggi, l' Avis di Ferrandina non deve mai sentirsi appagata dei risultati conseguiti negli ultimi anni, nel prossimo quadriennio occorrerà puntare molti sui giovani e sulla scuola per rafforzare la divulgazione della cultura del dono del sangue ricorrendo all' aiuto dei supporti informatici di ultima generazione. provinciamt@luedi.it


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Scuole chiuse per precauzione a Stigliano, improbabile il rischio ghiaccio per le alte temperature

Solo una nevicata da cartolina Fiocchi abbondanti in montagna, ma senza particolari disagi STIGLIANO - Un candore silenzioso ha accolto, nella mattinata di ieri, il risveglio degli abitanti di Stigliano, Accettura, Gorgoglione, Tricarico e Grassano e degli altri comuni più in quota della provincia. Un manto nevoso compatto, infatti, caduto dalle prime luci dell'alba, ha ricoperto il territorio montano, ed all'alba lo spessore della coltre di neve, in alcuni punti più elevati ha superato i dieci centimetri già nella prima mattinata. Non tantissimi, ma sufficienti a mettere in scena quello spettacolo unico ed emozionante che la neve sa creare, giocando con i colori della natura prossima al risveglio primaverile e con le forme delle cose degli uomini. E poi, quei grandi fiocchi che lentamente si posano per terra, senza vento: la situazione ideale per rimanere in casa, a godersi, attraverso i vetri, la vista. Diverse, ovviamente, le sensazioni per chi doveva comunque uscire di casa ed ai quali il manto nevoso ha causato qualche disagio. Specialmente nelle zone più alte dei comuni montani, infatti, si è registrata qualche difficoltà nella circolazione. La neve è poi continuata a cadere durante tutta la mattinata, tanto da indurre il Comune di Stigliano a disporre la chiusura delle scuole, che rimangono chiuse oggi anche ad Accettura, Gorgoglione e Cirigliano. A Tricarico la neve è cominciata a cadere dopo le nove, creando qualche problema di percorribilità alle auto colte di sorpresa e non equipaggiate di gomme termiche. Le scuole e tutti gli altri servizi hanno funzionato regolarmente. Già verso mezzogiorno, con l'aumentare di qualche grado di temperatura, il manto nevoso si è trasformato in poltiglia ed ha cominciato a sciogliersi. Nessuna par-

Giovani morti in un incidente

Messa in ricordo di Nicola e Adriano

In alto la nevicata a Tricarico, qui a sinistra Stigliano innevata

ticolare difficoltà sulle strade di collegamento fra i vari centri, dove dalla mattina i mezzi spazzaneve e spargisale sono stati in circolazione, liberando subito la sede stradale ed impedendo alla neve di accumularsi. Un aiuto alla situazione generale è poi venuto anche dalle temperature che non sono mai scese significativamente. Non si è avuta la formazione di ghiaccio, che sulle strade è il vero nemico in condizioni simili. Lo zero termico è stato in tutta la giornata di ieri fra i 1.300 ed i 1.200 metri di quota, più in alto dei comuni interessati dalle nevi-

cate e dei tratti delle strade. La quota neve, invece, ovviamente più bassa, ha interessato pienamente centri abitati e arterie di collegamento. Per quanto riguarda le strade, quelle maggiormente interessata dalle nevicate sono state la Provinciale 103, nel tratto tra Stigliano, Cirigliano e Gorgoglione, specialmente nei punti più in quota in corrispondenza dei valichi “Serra del Garbo”, 1056 metri, e “La Montagna”, 1019 metri, e la Sp 277 nel tratto che, attraverso il bosco di Montepiano, 1050 metri, va dal bivio di Stigliano all'a-

bitato di Accettura. Per la giornata di oggi le previsioni meteo indicano un innalzamento della quota neve, al di sopra dei mille metri, ma continuano a permanere le condizioni di perturbabilità, con forti precipitazioni previste su tutto il territorio interno. Non si esclude la chiusura precauzionale delle scuole nei comuni particolarmente esposti. Un “generale” inverno che quest'anno, sebbene da calendario prossimo alla fine, non pare avere nessuna intenzione di far smobilitare in fretta le sue truppe. Rocco Olita

Dopo la sofferta vittoria con la Santarcangiolese

Il Grottole ha ipotecato la salvezza GROTTOLE - La squadra di D'Ascanio, che ha ormai ipotecato la salvezza, si era preparato per la trasferta di domani a Lagopesole, ma è stata rinviata per il maltempo come tutte le altre gare di campionato. Dopo la sofferta vittoria contro la Santarcangiolese, i biancazzurri hanno raggiunto quota trentadue in classifica con dieci punti in più delle squadre che si trovavano al quint'ultimo posto ed una partita da recuperare. Il tecnico era convinto di poter vincere questa gara che, comunque, non si prospettava semplicissima, viste le necessità di fare risultato dei locali. Nelle ultime cinque partite, la compagine grottolese ha ottenuto quattro successi, perdendo solo sul campo del Borussia Policoro e non ha sicuramente voglia di fermare questa striscia positiva di risultati. Il reparto offensivo, inoltre, ha avuto una crescita esponenziale; nell'arco di un mese sono state realizzate quattordici reti, davvero tante rispetto alle sedici realizzate dall' inizio del torneo al mese di gennaio. Ne è un esempio la partita contro il Santarcangelo terminata 3-2. Dopo solo venticinque minuti i grottolesi passavano in vantaggio con Moramarco che ha insaccava in rete la

Il giocatore Paolo Allegretti del Grottole

sfera dopo un traversone di Buono.alla prima vera occasione da rete, segno del periodo fortunato degli attaccanti biancoazzurri. Passano solo alcuni minuti e il Santarcangelo pareggia in contropiede dopo che Buono si è lasciato sfuggire un ottima opportunità per raddoppiare. Il primo tempo, tuttavia, è stato solo di studio tra le formazioni che si sono affrontate a viso aperto nella seconda frazione di gioco. Al quinto minuto della ripresa Moramarco, al suo sesto gol in cinque partite di questo campionato, sigla

il 2-1. I grottolesi, sull'onda dell'entusiasmo, continuavano ad attaccare siglando, solo dieci minuti dopo, il doppio vantaggio con Buono che, di “rapina”, anticipa tutti sulla ribattuta della traversa al tiro di Puntillo. Nell'ultima mezz'ora però gli ospiti, dopo aver accorciato le distanze con Bitetti dopo uno svarione difensivo, hanno cercato in tutti imodo il pareggio. Nonostante gli attacchi dei giallorossi, comunque, le altre limpide occasioni da rete le hanno Puntillo e Allegretti. Carlo Amodio

Da sinistra, Adriano Centola e Nicola Dicosmo

TRICARICO - Sarà celebrata stamane, alle ore 10.30 presso la chiesa del convento di Sant’Antonio, una messa in suffragio di Adriano Centola e di Nicola Dicosmo, i due giovani di Calle che un anno fa persero la vita in un incidente stradale a 5 chilometri da Tricarico sulla ex Ss 7 Appia. Un incidente che suscitò viva commozione in tutta la cittadinanza per la giovane età delle due vittime. Nicola, infatti, aveva soli 19 anni, era studente all'Istituto professionale agrario dello Scalo di Grassano e viveva in campagna con la famiglia in contrada San Marco. Adriano, invece, aveva 26 anni e lavorava nell'azienda agricola di famiglia in contrada Serramentola. L'auto, una Seat Ibiza, a bordo della quale viaggia-

vano i due giovani, sbandò andando a urtare lateralmente contro un albero di noce posto sul margine stradale per poi ribaltarsi e finire oltre il recinto del terreno sottostante. I soccorsi furono tempestivi, ma non ci fu nulla da fare perchè Adriano e Nicola avevano perso la vita sul posto a causa del violento impatto. I funerali furono celebrati dal vescovo di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, alla presenza di una grande folla silenziosa. Il sindaco, Raffaello Marsilio, interprete dello stato d'animo della popolazione, proclamò una giornata di lutto cittadino. Sul luogo dell'incidente amici e famigliari non fanno mai mancare un mazzo di fiori. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Bretella di Irsina alla Provincia Silvano (Idv): «Faremo una perizia per valutare un’alternativa» IRSINA - «L'approvazione in seno al consiglio provinciale della presa in carico della bretella che collega Irsina con la Ss 96bis, non può che trovare soddisfatto anche l'Idv di Irsina». A sottolinearlo, in una nota, è l’esponente cittadino del partito di Di Pietro, Giacomo Silvano, che sottolinea come: «Questo non significa affatto avere risolto il problema riguardo alla sua percorribilità e a garantirne la sicurezza di chi la percorre. Chi percorre la bretella ha senz'altro notato che dopo l'ultimo intervento delle settimane scorse, sta ancora franando in molti punti, si sono creati altri avvallamenti che mettono a dura prova gli automezzi che la percorrono. La provincializzazione della strada non risolverà il problema delle frane, se non si interviene con un intervento strutturale, intervento che richiederanno ingenti risorse. Se non si interviene immediatamente, sarà destinata a essere chiusa nuovamente, questa volta a doverla chiudere sarà l'ufficio tecnico della Provincia, anziché quello del comune. La domanda che ci facciamo e rivolgiamo agli amministratori è: vale la pena che si spendano tutti questi denari pubblici con il rischio di non risolvere un bel niente? E' per questo che, nei prossimi giorni, effettueremo con un tecnico di fiducia dell'Idv un sopralluogo della bretella, per verificarne lo stato e valutare se non sia il caso di trovare una alternativa, ad esempio, se non è il caso di ammodernare la strada a monte della bretella, di contrada piani quella che costeggia la cantina “Mantegna vini”, una strada molto più solida, molto più soleggiata, molto più sicura per i cittadini e nel tempo molto meno onerosa per le casse pubbliche». Una decisione utile, quella di Italia dei valori, per trovare finalmente una soluzione concreta al problema viario per eccellenza degli irsinesi. provinciamt@luedi.it


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Metapontino Problemi anche sulle strade allagate

Bernalda Carbone tira le somme

Torna l’incubo grandine Colture devastate

Alleanza nazionale Un bilancio in forte attivo

POLICORO - E' proprio il caso di dire che piove sul bagnato per l'agricoltura della fascia jonica. Infatti alle 9.30 di ieri si è abbattuta una grandinata nelle zone rientranti nei confini comunali, in particolare: Bosco Sottano, Bosco Soprano e Sant'Anna che hanno distrutto interi poderi. Nel pomeriggio i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 20 interventi in diversi centri del Metapontino a causa della pioggia caduta nel pomeriggio. Policoro e Scanzano Jonico sono i comuni che hanno richiesto il maggior numero di interventi per allagamenti di strade, piazzali e scantinati. Difficoltà si sono verificate anche alla circolazione veicolare negli abitati con interventi per aiutare automobilisti in difficoltà. Sui danni della grandine abbiamo raccolto la testimonianza dell'imprenditore Pasquale Marino: «Questa è la terza calamità naturale in poco tempo che ci

Un campo del Metapontino invaso dalla grandinata di ieri

colpisce in meno di un anno. Ho due ettari di piantagione di fave e piselli e proprio mentre stavo raccogliendo i frutti di un anno di investimento in pochi minuti sono stati vanificati tutti gli sforzi che ho fatto. L'attività agricola è la mia fonte di reddito primaria e ora non so proprio come andare avanti…». Nel frattem-

po anche le associazioni di categoria, come la locale sezione della Coldiretti, sindacato al quale appartiene Marino, si è attivata per chiedere una mano alle istituzioni, in questo caso Regione Basilicata, Ente competente per ciò che concerne il settore agricolo. E anche l'assessore comunale all'Agricoltura, Saverio Car-

bone, ha inviato un telegramma al neo assessore regionale al ramo, Vincenzo Viti, al Governatore, Vito De Filippo, e alla Provincia di Matera nella persona del suo presidente, Carmine Nigro e dell'assessore all'Agricoltura, Nicola Buonanuova, per la segnalazione dei danni del maltempo nel territorio di Policoro. Oltre ai 20mila euro di perdita del raccolto causati dalle condizioni inclementi del tempo al solo Marino, c'è da registrare anche danni alle piante di pesche, albicocche, soprattutto la qualità denominata drupace, che ora necessitano di maggiori costi per i trattamenti in vista della raccolta già a partire dalla fine di maggio. E comunque anche con l'aggravio dei costi per trattamenti sui bilanci delle aziende agricole, la produzione di derrate agricole colpite dalla violenta grandinata subirà una flessione. Gabriele Elia provinciamt@luedi

Bernalda Promesse mantenute dopo la protesta

Pagati gli arretrati agli operatori ecologici BERNALDA - Sorrisi e sospiri di sollievo per i venticinque operatori ecologici di Bernalda. A rendere questo inizio di marzo più bello è la voce di tutti gli operatori ecologici del Comune di Bernalda che, con il loro sorriso, hanno dato l'annuncio del pagamento di tutte le mensilità arretrate. Durante la fine del mese di febbraio ci eravamo lasciati con la notizia, pubblicata sul Quotidiano che diceva: “Pagata la prima delle tre mensilità arretrate agli operatori ecologici bernaldesi”. Una notizia, questa, da aggiornare in quanto le mensilità arretrate, che per cronaca erano tre, sono state interamente percepite dai venticinque operai. Una grande vittoria? Di certo, in tutta questa storia, che affonda le proprie radici già da qualche tempo, ha prevalso il buon senso in quanto sul banco erano presenti i venticinque padri di famiglia, il loro futuro e quello dei propri figli. Quindi, lo stop che tutti gli operatori ecologici

avevano deciso di portare davanti alla sede Comunale per la mancanza dello stipendio da quattro mesi, ha dato i suoi frutti; i migliori frutti: lo stipendio. Uno stop durato solo quattro giorni, ma che fece capire alla gente quanto questi nostri concittadini siano importanti per il nostro territorio; un lavoro il loro che, a sentire i cittadini incontrati per la strada, lo si apprezza in quanto con il loro operare rendono le strade più pulite e quindi più vivibili. In questi quattro lunghi giorni di sciopero la gente si chiedeva: quando le strade si Bernalda ritorneranno pulite? Una domanda che, già dopo il pagamento del primo stipendio, trovò la sua più bella risposta nel vedere tutte le tute gialle-arancioni al lavoro. E oggi i venticinque operai sono lì con i loro mezzi a rendere la città più pulita e più bella per noi e per chi sceglie di visitarla ogni anno. Una felicità che gli stessi operai hanno voluto comunicare alla cittadinanza con le parole dei loro rappresentanti sinda-

Gli spazzini di Bernalda al lavoro

cali, Mimino Benedetto, Rocco Della Pioggia, Donato Grieco e Alfredo Margarita, i quali parlano di grande impegno messo in campo da tutti coloro che hanno reso possibile questo momento. Nei ringraziamenti degli operatori, quello particolare è andato al sindaco, Francesco Renna, e al prefetto di Matera, Giovanni F. Monteleone. Inoltre, un grande grazie è stato dato alle sigle sindacali presenti sia durante lo sciopero, che durante le fasi delle trattative, la Uil e la Cgil. Un ringraziamento che gli operatori hanno voluto dare per il grande lavoro fatto e per la vicinanza al loro problema. fa.si.

BERNALDA - “An verso il Pdl”: un annuncio che sa di quelle giornate da grande passo. A darlo è il presidente cittadino di Bernalda, Franco Carbone. Parole, quelle di Carbone, che giungono durante il congresso provinciale di An, tenutosi a Matera. «E' con grande orgoglio -dice Carbone- che, in qualità di presidente del circolo di An di Bernalda, ci accingiamo a portare il partito nel Pdl e, a felice conclusione del mio mandato, in occasione del congresso provinciale, abbiamo ottenuto l'elezione di un rappresentante del circolo di Bernalda tra i 3 delegati al congresso nazionale del 21 e 22 marzo 2009 in rappresentanza della provincia di Matera. Il direttivo -continua il rpesidente cittadino- e tutti i tesserati di An di Bernalda, hanno sostenuto unanimemente la candidatura di Maria Rosaria Carbone, trovando pieno consenso, sia da parte del presidente provinciale, Giuseppe Labriola, sia del presidente regionale, Egidio Digilio. E' certamente un risultato molto importante per il centrodestra di Bernalda, poiché per la prima volta un rappresentante della nostra comunità parteciperà ai lavori del Congresso nazionale di Alleanza nazionale per sancire uffficialmente la nascita del più grande partito unitario di centrodestra qual è il Pdl. Ritengo doveroso, a un anno dalla mia elezione, poter fare un bilancio della mia attività di segretario di partito e con grande serenità poter affermare di aver centrato tutti gli obiettivi che mi ero prefissato sin dall'inizio: ridare dignità alla segreteria di Alleanza nazionale a Bernalda commissariata fino alla mia nomina; tesseramento straordinario per l'anno 2008; organizzazione della campagna elettrorale del Pdl per le elezioni di aprile

2008; organizzazione a Bernalda della prima festa provinciale tricolore; convegni e dibattiti; incontro di una delegazione di An con il presidente della Camera Fini, per sottoporgli le istanze della comunità bernaldese; nutrita partecipazione di tesserati e simpatizzanti di An al convegno organizzato a Roma il 18 Gennaio 2009 dal titolo “Il futuro delle identità, i valori di destra del Pdl” e incontro con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e per ultimo il tesseramento di An per l'anno 2009 con oltre duecento iscritti. Certamente si sarebbe potuto fare di più e meglio ma l'obiettivo era quello di portare i problemi e le aspettative dei bernaldesi al di fuori delle mura cittadine dando più ampio respiro alla politica, abbondonando quell'approccio campanilistico che troppo spesso caratterizza l'attività delle segreterie politiche del nostro paese. Tutto questo è stato reso possibile grazie proprio al lavoro svolto dal circolo di Bernalda sempre in piena sintonia con la linea politica espressa dalla segreteria provinciale e regionale. Esprimo -conclude Carbone- un vivo ringraziamento a tutti coloro che mi hanno scelto alla guida della segreteria di An a Bernalda, in particolare mi sia consentito di ringraziare il presidente provinciale di An, Giuseppe Labriola, e tutti i tesserati per il proficuo lavoro svolto in questo anno così importante con l'augurio sincero di poter continuare ad offrire un efficace e determinante contributo all'interno del Pdl in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che certamente ci vedranno protagonisti di quel cambiamento che Bernalda, la provincia di Matera e la Regione Basilicata attendono e meritano». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Tursi L’Istituto “Capitolo” grande campus per provetti ballerini con Raimondo Todaro

Ospiti illustri al Trofeo Lady Deborah TURSI - Grande evento è stato il “Trofeo Lady Deborah”, edizione 2009. L'open stage di danza sportiva si è svolto in mattinata nella palestra dell'Itcg “Manlio Capitolo” e a condurre le lezioni c'era un ballerino d'eccezione, di quelli che si vedono la sera in Tv: Raimondo Todaro. Presenti almeno 200 danzatori di tutte le età, dagli under 8 agli over 35 anni. Raimondo, li ha radunati in palestra, li ha messi in fila ed ha iniziato a spiegare i vari passi di danza. La lezione è durata tre ore, poi ha consegnato i diplomi di partecipazione. Di pomeriggio la competizione Open Danza Sportiva, con balli di coppia e Team Dance (i balli di gruppo) delle tantissime scuole che ci sono in Basilicata. Speaker e conduttore della competizio-

ne Giuseppe Carriero delegato regionale della Fidt e della Lega Dilettanti di Danza sportiva lucana. Prima di iniziare, i duecento ballerini multicolori, hanno ascoltato in piedi l'inno di Mameli. Poi i balli di gruppo prima e i balli di coppia dopo. Le varie squadre in rappresentanza dei tantissimi paesi lucani, si sono avvicendate, in un tour de force, che è durato sei ore. La palestra era affollatissima di genitori e fan, armati con le video camere. C'era anche Pino Galeazzo, il fotografo ufficiale della manifestazione, che con il suo staff, stampava in tempo reale le foto degli artisti in erba. Il clou della serata si è avuto con la esibizione della coppia nazionale di ballerini: Raimondo Todaro e Francesca Tocca, (special

guest esclusivo per la Basilicata) che hanno deliziato il pubblico volteggiando leggeri, nonostante la stanchezza per essere arrivati da tanto lontano. C'e stato un breve saluto del sindaco Antonio Guida, le foto ricordo con le star, i fiori per Francesca Tocca, le foto con i giovanissimi, i ringraziamenti agli sponsor, la premiazione ai vincitori delle varie categorie. Così la fatica organizzativa dei coniugi Salvatore Virgallita e Deborah Gallo, entrambi maestri di ballo, volgeva al termine. Onore al merito ai tantissimi collaboratori, alla security ed alla squadra dei giudici di gara, che stoicamente, sono rimasti in piedi per tutto il tempo delle esibizioni danzatorie, assegnando i punteggi ai vari gruppi ed alle cop-

pie. Ci si augura che tra tutti questi ragazzi, qualcuno salga molto in alto. Il presentatore Carriero ha poi invitato tutti ai campionati regionali di danza sportiva, che si terranno il primo maggio a Potenza. Ha anche annunciato i prossimi corsi di formazione per maestri di ballo. Si vede che la danza sportiva riesce a calamitare questo grande interesse tra la gente. E' stato uno dei grandi eventi, giunto alla terza edizione ed ogni anno arriva un coppia di ballerini della Rai. Il cortile dell'Istituto si era trasformato in un grande campus all'aperto. Per la cronaca, Salvatore Virgallita e Deborah Gallo saranno ospiti sabato a Rai Uno nella trasmissione di “Ballando con le stelle”. Salvatore Martire

Raimondo Todaro con le sue fan a Tursi


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Gerardo Dente e Maria Mercorella erano persone semplici, lasciano cinque figli

Morti sulla Jonica, domani i funerali POLICORO - Erano due persone semplici, una vita dedicata al lavoro e alla famiglia numerosa; sono morti per la fatale imprudenza di un automobilista. Si svolgeranno domani mattina, alle ore 11 presso la chiesa del Buon Pastore a Policoro, i funerali di Gerardo Dente (71 anni) e Maria Mercorella (69 anni), i due anziani coniugi di Policoro rimasti vittime del tragico incidente, avvenuto giovedì pomeriggio sulla Statale 106 Jonica, all’altezza del vecchio bivio per Matera. Giovedì sera la notizia ha fatto il giro della città, suscitando sconforto e dispiacere in quanti conoscevano Gerardo, particolarmente noto per la sua storica attività in un’officina meccanica specializzata in sistemi di iniezione. Tanti automobilisti hanno potuto risolvere problemi particolari solo grazie all’esperienza e all’attività scrupolosa di Gerardo, che attualmente era in pensione, ma passava sempre dall’officina, per seguire il lavoro del figlio Michele. I coniugi Dente lasciano cinque figli: Paride, Michele, Anna, Franco e Rosaria. Proprio Rosaria, che vive a Taranto, è stata l’ultima a vedere i suoi genitori, che erano di ri-

Gerardo Dente e Maria Mercorella

torno dal capoluogo di provincia pugliese, dopo una visita alla figlia. Un colpo terribile apprendere dell’incidente e della morte, avvenuta all’istante, ma nota ai figli solo alcune ore dopo, per la difficoltà dei soccorsi nell’identificare i due anziani, che pare fossero sprovvisti di documenti di identità. Un’ulteriore conferma della loro vita semplice. Ieri pomeriggio si sono concluse le visite del medico legale sulle due salme, che ieri sera sono state condotte nell’abitazione di via Brennero, per le cerimonie preliminari alle esequie. Intanto, stanno bene gli al-

tri cinque feriti, che viaggiavano su altre due auto coinvolte nell’impatto causato dalla Fiat Stilo, condotta dall’uomo, che ha impegnato la corsia di sorpasso in un tratto di cantiere, piombando come un masso sulla piccola Panda dei coniugi Dente, lasciati senza scampo. Per il conducente della Stilo, oltre alle varie infrazioni al codice della strada, è verosimile pensare anche alla formalizzazione di un’accusa di omicidio colposo. Sarà il magistrato di turno a decidere. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

«Rivedere gli atti di Marinagri» Lopatriello scrive al ministro POLICORO - Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha chiesto un incontro urgente al ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano, per sollecitare un intervento urgente sulla questione relativa a Marinagri, il cui cantiere, ubicato sul territorio di Policoro nei pressi della foce del fiume Agri, è sotto sequestro preventivo dallo scorso 17 aprile: «Ci sono faldoni di documenti -osserva Lopatriello- che testimoniano come investimento turistico è legittimo sotto tutti i punti di vista. Da quando la magistratura calabrese ha messo i sigilli alla cittadella sul mare, intere imprese hanno dovuto chiudere i battenti con il personale puntualmente licenziato. In questo periodo di crisi Marinagri rappresenta un investimento turistico tra i più grandi del Sud, con un ritorno di immagine per tutti positivo a partire da una piccola regione come la Lucania il cui tessuto sociale è alquanto debole. Quindi, chiederò ad Alfano di mettere in campo tutti i poteri che la legge gli attribuisce per fare chiarezza su questa vicenda giudiziaria anteponendo gli interessi dei cittadini, delle imprese e del ter-

ritorio a tutti gli altri poichè: il Piano particolareggiato esecutivo Foce Agri è stato vagliato non solo dal Comune di Policoro, ma anche dalla stessa Regione e lo stesso dicasi per le licenze e le concessioni sulla cui legittimità sono pronto a sfidare chiunque. Anche l'autorità di bacino sostiene che non esistono pericoli di esondazione per i prossimi 500 anni, quest'ultimo è il motivo del sequestro; inoltre, il progetto Marinagri ha ricevuto il placet del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) relativo al finanziamento per investimenti di così grande portata. Tuttavia non riesco ancora a spiegarmi il perchè del blocco dei lavori per la costruzione del porto, con annesse abitazioni civili e altre attività legate al turismo come alberghi, delfinaio, campi da golf e servizi vari, che hanno paralizzato l'economia di un intero comprensorio. Da qui la mia richiesta di audizione al ministro affinché, dopo il trasferimento di alcuni magistrati ad altre funzioni e giurisdizioni, solleciti una rilettura più attenta e meticolosa degli atti processuali». provinciamt@luedi.it

Nova Siri Stigliano è il riferimento del centro storico, Tufaro punta alla politica dell’utile

«Siamo un’alternativa per la gente» Primarie, intervista ai candidati in campo NOVA SIRI - Domenico Tufaro e Carmine Stigliano sono gli outsider delle Primarie del Pd. I volti nuovi che potrebbero scompaginare l'esito elettorale e modificare il pronostico che vede favoriti i candidati Gino Battafarano e Pasquale Favale. I due, probabilmente, sono i meno organici alla storia politica del Pd e della partitocrazia locale. Ma possono giocare una carta importante: sanno stare tra la gente, di cui sanno raccogliere istanze e lamentele. E sperano, in questi giorni, di poterne raccogliere anche la fiducia. Tufaro, 40 anni, cinque anni fa si era lanciato nell'agone politico con “Insieme per Nova Siri” di Michele Laddomata. Una civica dichiaratamente alternativa all'estabilishment partitico che primeggia da anni a Nova Siri, con alternanza piuttosto regolare. Ora l'avventura con le Primarie del Pd, proprio in uno dei contesti politici che allora aveva avversato. E' il salto della quaglia? «Al contrario -spiega- è l'esito naturale di quello stesso percorso. Entrare in un partito aperto a sensibilità diverse mi sembra una opportunità concreta per dare rappresentanza a quell'anima di elettorato che in me si riconosce e che, in parte, già allora mi aveva sostenuto». Che elettorato sareb-

Da sinistra, Carmine Stigliano e Domenico Tufaro

be? «Un elettorato che chiede alla politica cose semplici ma concrete: dialogo, ascolto ed effettivo funzionamento dei servizi pubblici». L'amministrazione attuale non lo ha fatto? «In modo assolutamente insufficiente». Le sue priorità in caso di elezione? «Secondo me, bisogna avere maggiore attenzione per le cose spicciole. Innanzitutto, una maggiore cura delle infrastrutture, un occhio più attento al centro storico e allo sviluppo turistico, che potrebbe essere ottimizzato meglio se si

creasse un gruppo di lavoro ad hoc». Carmine Stigliano, 44 anni, è il “candidato del centro storico”. Per lui Nova Siri è prima di tutto una passione. Così tanto che ne ha studiato la storia e ha pubblicato un libro, tra i più duttili e documentati sull'antica “Bollita”. Stigliano ha sempre vissuto la vita di paese in modo attivo e intenso. A tutti i livelli: nei bar, nelle piazze e nell'organizzazione delle feste religiose. «Essere tra la gente e ascoltarla -spiega- è la mia idea di

politica». E cosa dice la gente? «Esprime rammarico e delusione per le tante false promesse ricevute». Promesse di che tipo? «Posti di lavoro, aiuti per la creazione di imprese, etc. Ecco, io sono contrario alla politica delle promesse, sono per la politica della concretezza». E in concreto, allora, cosa c'è da fare per Nova Siri? «Non poche cose. Innanzitutto bisogna risolvere il problema del depuratore a Nova Siri scalo. E poi bisogna incrementare la pulizia delle pinete sul lungomare». Per il centro storico, invece? «Qui proporrei subito di eliminare il depuratore che è sotto il paese, molto poco estetico, e magari ci farei una piazzetta. E realizzerei subito una struttura sportiva che ancora manca». Infine la valorizzazione culturale: «La storia di Nova Siri va fatta conoscere. Si parla spesso di Sandoval de Castro, amante della poetessa Isabella Morra. Ma pochi sanno che Luigi Settembrini era di qui, che Giuseppe Mazzini si rifugiò a Nova Siri e che un grande artista del'500, artefice di numerose chiese della regione, si chiamava Nicola da Nova Siri». Una competizione leale? Tutti e due, curiosamente, rispondono allo stesso modo: «Sì». E poi un sospiro: «Almeno fino a ora». Pino Suriano

Due giorni per votare AL VIA oggi la competizione interna della Primarie per la scelta del candidato sindaco Pd di Nova Siri. Si vota oggi e domani. I seggi sono costituiti presso la Delegazione comunale, alla Marina, e palazzo Costa nel centro storico, resteranno aperti oggi, dalle 16 alle 20, e domani dalle 8 alle 20. Possono votare per i residenti che hanno compiuto 16 anni, nonché tutti i cittadini di altri paesi in possesso del permesso di soggiorno e residenti nel comune di Nova Siri. Per votare l'elettore deve recarsi al seggio con un documento di identità valido e versare un contributo minimo di 1 euro. L'elettore esprime il voto tracciando un segno nel riquadro che contiene il nome e il cognome del candidato prescelto: Gino Battafarano, ingegnere 36 anni, dipendente del gruppo Ferrovie dello Stato; Giuseppe Chiurazzi, archeologo 28 anni, ricercatore presso il Cnr; Pasquale Favale, 42 anni avvocato libero professionista, consigliere comunale uscente; Mariangela Matteo, 25 anni, educatrice professionale presso Asl; Carmine Stigliano, 44 anni, avvocato libero professionista e docente; Domenico Tufaro, 40 anni, geometra. Vince il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi.

Montalbano Jonico Pro loco e associazioni di donatori insieme per un grande evento

Concerto di solidarietà “Dalla strada al palcoscenico”

Giuseppe Ranoia

MONTALBANO JONICO Si terrà stasera, alle ore 20. 30, a Montalbano Jonico, presso la sala teatro “Madre Teresa di Calcutta” del-

la chiesa dello Spirito Santo il concerto lirico sinfonico dal titolo: “Dalla strada al palcoscenico”. L'iniziativa è a cura della Pro loco di Montalbano e della locale sezione Admo (Associazione donatori di midollo osseo), con il patrocinio del Comune di Montalbano Jonico e la collaborazione di altre locali associazioni di volontariato: Aido (Associazione italiana donatori di organi), Avis (Associazione italia-

na donatori sangue), Fidas-Advos. Il concerto è il risultato di un progetto portato avanti durante tutta la passata stagione estiva. «L'orchestra della Siritide -si legge in una notaformata da ventiquattro professori provenienti, prevalentemente, dal metapontino, sarà diretta dal giovane, ma esperto, Maestro Giovanni Farina, non nuovo al podio. La compagnia di canto è

formata da quindici cantanti, alcuni dei quali avviati all'arte del canto e abituè del palco, altri, giovani incuriositi e amanti del melodramma, avvicinatisi al canto grazie a un corso estivo in Montalbano a cura della locale Pro loco. L'idea -sottolinea ancora la nota- nasce da alcuni artisti locali che, anche a costo di ulteriori sacrifici, hanno voluto mettersi in gioco per sfidare l'attuale momento di crisi che pena-

lizza soprattutto il mondo dell'arte, e della musica classica in particolare, con tagli al fondo unico per lo spettacolo. Il titolo richiama la duplice valenza della musica lirica: quella della propria essenza, che vede i natali di questa nobile arte tra i vicoli delle città e dei villaggi del passato, per poi approdare in forma esteticamente più compiuta, sui palchi di tutto il mondo; e quella sociologica, che spesso allontana al-

cuni soggetti a rischio da situazioni limite e favorisce la pacifica e tranquilla convivenza sociale». La serata sarà presentata da Francesca Rodolfo, giornalista del Tg Norba, mentre la Direzione artistica è affidata al cantante lirico e attore montalbanese, Giuseppe Ranoia. Un’iniziativa certamente encomiabile per finalità e tempi. Anna Carone provinciamt@luedi.it


LOTTO&CONCORSI

38 Rubriche

Sabato 7 marzo 2009

Figura 1 e cadenza 7 su ambedue le ruote. Centrati tre nostri ambi

Bari e Nazionale a braccetto di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 30 (la luna) capolista di Firenze e quarto ritardatario assoluto è tornato a farsi vedere dopo 86 turni. Tra i numeri maggiormente assenti sono ricomparsi anche il 41 (il coltello) terzo della Nazionale dopo 61 assenze, il 26 (Annarella) e l'81 (i fiori) quinto e sesto atteso di Roma dopo 53 e 49 ritardi, il 7 (il vaso) e il 34 (la testa) sesto e settimo di Venezia pescati dopo 44 e 43 turni, il 24 (le guardie) nono di Genova dopo 43 mancati riscontri. Il podio dei ritardatari è composto dal 9 (i figli) di Napoli da 97 estrazioni, al secondo posto l'83 (il maltempo) di Genova con 92 assenze, al terzo posto il 70 (il palazzo) di Palermo con 90 ritardi. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo a Torino l'ambo complementare 44-46, il terno di cadenza 6 (26-46-76) e il terno della decina del 40 (41-44-46); a Milano l'ambo gemellare 33-55 e il terno della decina del 30 (31-3-37), a Bari l'ambo simmetrico 16-75 e sulla Nazionale il terno di cadenza 3 (1353-73). NAZIONALE. La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 7 con la serie 37-47-67-77-87 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 7-86 per estratto ed ambo. BARI. Da 82 estrazioni la figura 1 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 37-57-67-77-87. Previsione speciale 4-86 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Avevamo proposto la cadenza 9 ed è uscito l'ambo 9-79. La figura 8 è carente di risultati da 57 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-26-35-53-89. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57. Previsione speciale 13-56 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la cifra 7 con la serie 7-47-67-75-77. Previsione speciale 7-35 per estratto ed ambo GENOVA. L'ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-16-2738-49. Previsione speciale 25-76 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la controfigura 9 con la serie 9-20-42-64-75 e decina

84 35 19 37 83 27 9 70 38 49 15 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 35-64 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88 e la cifra 7 con la cinquina 27-47-70-77-87. Previsione speciale 9-56 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 3 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-2130-66 e alla combinazione 27-47-6777-87. Previsione speciale 33-74 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 75 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-2132-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 2030-50-60-70. Previsione speciale 1026 per estratto ed ambo. TORINO. La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-7585. La controfigura 10 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 10-21-43-54-65. Previsione speciale 2-83 per estratto ed ambo. VENEZIA. Avevamo consigliato ambi con la prima decina ed è uscita la coppia 5-7. Da 74 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa considerate la controfi-

67 65 72 65 92 84 97 90 81 85 73

23 22 72 58 42 36 1 44 57 22 65

65 55 64 59 73 71 71 68 72 58 65

49 25 21 47 17 43 47 72 21 33 77

58 52 62 50 66 57 57 63 67 42 61

57 57 89 51 16 73 42 27 75 14 82

58 52 56 46 53 53 50 60 56 38 61

gura 4 con la serie 15-26-37-48-70. Previsione speciale 5-21 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Palermo l'ambo 14-22. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 21-48-54, 145-76, 35-47-90, 19-54-77, 19-3049.

Pronostico concorso n. 29 (del 07/03/2009) 15 38 49 51 66 72 83 88 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 57 85 128 5 88 128 59 90 126 46 55 124 22 82 124 72 8 123 84 86 123 62 3 122 12 80 122 87

PREVISIONI

Ritardo 52 47 45 38 37 36 36 34 32 29

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 7 marzo 2009 Roma e Tutte 83, 80, 16, 34, 32, 19 Napoli, Firenze e Tutte 81, 78, 14, 32, 30, 17 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 10 marzo 2009 Roma e Tutte 86, 83, 19, 37, 35, 21 Napoli, Firenze e Tutte 84, 81, 17, 35, 33, 19

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di marzo IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Marzo, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI MARZO 48 - 19 11 - 90 40 - 18 8 - 20 63 - 7 24 - 41 65 - 76 81 - 52 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di marzo.


Sport Sabato 7 marzo 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Futuro incerto per il tecnico dell’Inter, che oggi affronta il Genoa con Ibra e Burdisso

Mourinho con l’Inter, poi si vedrà «Andare via a fine stagione? E chi lo sa. Sono orgoglioso di me» APPIANO GENTILE – «Mancano 86 giorni alle vacanze. Sicuramente le mie non saranno in Italia, ma in Africa, dove faccio la mia beneficenza e gioco con i bambini. Sarà in America, perché è un paese che mi piace, o in Portogallo perchè è normale, ma non sarà sicuramente in Italia». È curioso che nel periodo cruciale della stagione dell’Inter Josè Mourinho continui a contare i giorni alla fine del campionato, aspettando di scappare via lontano. Potrà forse avere il dente avvelenato con lui, ma forse Spalletti non sembra molto lontano dalla verità quando dice che secondo lui il portoghese ha perso “serenità e sicurezza”. «Io da Bonolis? Non rispondo né a Lapo Elkann né a Spalletti» la replica secca del tecnico nerazzurro. Dopo lo show di martedì ieri ad Appiano Gentile in conferenza stampa si è presentato un Mourinho completamente diverso. Scuro in volto e poca voglia di parlare: «E’ arrabbiato?», gli chiedono. «Non è l’aggettivo giusto per dire come mi sento. No, non sono arrabbiato, ma orgoglioso di me». Risposta tagliente ma poco convincente la sua, forse ispirata dalla sua solita voglia di stupire. Ma lo Special One è troppo smaliziato per lasciare le parole al caso e tra le righe sembra tradire un malessere sempre più palpabile. Qualcuno già sussurra che sia «stufo», Moratti non ci crede ma gli indizi che stia preparando già le valigie non mancano. Salvo poi disfarle in caso la Champions vada a buon fine. «Lasciare l’Italia a fine campionato? Nel calcio non sai mai, puoi restare due, tre, quattro o dieci anni, chi lo sa. Dipende...». Da cosa? «Da tutto...». Poi ha un altro moto di orgoglio: «Ma è certo che non lavoro per l’arrivo di un altro allenatore». C’è da domandarsi se non stia mettendo le mani avanti pensando a un possibile uscita dalla Champions. Perchè lo sanno perfino i sassi che Moratti l’ha chiamato con l’imperativo categorico di vincere la coppa che in bacheca manca da 44 anni. Fallita quella gli rimarrebbe lo scudetto, ma non è proprio la stessa cosa. Manchester però è ancora lontana, prima c’è il Genoa. Partita insidiosa (all’andata finì senza reti), per l’Inter che torna a Marassi per dimostrare che non è in crisi dopo il brutto scivolone con la Samp in Coppa Italia. Per l’ultimo test prima della Champions Mourinho richiama la sua squadra titolare. Tornerà al suo posto Ibrahimovic dal primo minuto, in difesa recupera Burdisso, per scelta tecnica fuori Maxwell, Obinna e Cruz. Molto probabile, dopo lo schiaffo di Cassano e co., il ritorno al 4-3-1-2. Fuori Vieira per squalifica, in difesa mancheranno Chivu e Sa-

Elezioni Aia. Apricena sconfitto

Nicchi a capo degli arbitri

muel. Mourinho dice «non sono preoccupato», ma le loro sarebbero assenze pesanti per Manchester (i due sosterranno un test domenica). «Il Genoa è una delle squadre che gioca il miglior calcio - ammette Mourinho - Ha un gioco d’attacco, di qualità, ma gioca senza pressioni. Il Genoa gioca con grande gioia e tranquillità e questo è positivo per loro». Le critiche sulle difficoltà della sua squadra nei primi tempi non lo toccano: «Non sono d’accordo. Una cosa è la squadra e la sua organizzazione, un’altra una gara sfortunata per qualche giocatore che è responsabilità di tutti, soprattutto mia». «Mi sono tagliato i capelli, mi sono fatto crescere la barba. Mi piace cambiare...» dice Mourinho confermando di essere molto sensibile al proprio look, ma forse non solo a quello. Se le cose dovessero mettersi male cosa gli vieterebbe a questo punto di piantare in asso Moratti? Il presidente è avvisato.

Ranieri: «Penso soltanto al derby col Torino» TORINO – Vietato pensare al Chelsea: il Torino basta e avanza. Scontato ma al tempo stesso sincero il messaggio che Claudio Ranieri lancia alla vigilia del derby. I motivi sono tanti: una sconfitta dell’Inter a Genova, poche ore prima, potrebbe riaprire i giochi e una bianconera annullerebbe il buon margine accumulato su Milan e Fiorentina, oltre a dare una botta negativa al morale in chiave Champions. Si riparte da giustificati mugugni e dalla scia di polemiche seguite all’esterna-

zione di Mourinho: «Avrei preferito allenarmi di più sottolinea Ranieri - Invece abbiamo dovuto giocare martedì (in semifinale di Coppa Italia con la Lazio, ndr). Non importa, l’adrenalina nel derby farà da compensazione. Le polemiche in settimana? Non influiranno per nulla e non devono essere un alibi. Pensiamo al Torino, una squadra compatta e molto carica psicologicamente, di cui rispetto tutti i giocatori. Il nostro pensiero sarà rivolto ai granata e non al risultato dell’Inter».

Josè Mourinho

ROMA – E' stata competizione vera e solo per tre voti Marcello Nicchi, il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha evitato il ballottaggio con Matteo Antonio Apricena. Alla fine, il dirigente di banca toscano, quasi 56enne, l’ha spuntata con 163 preferenze (il quorum, a maggioranza assoluta, era fissato a 160, la metà più uno dei 319 sui 329 aventi diritto) contro le 155 del suo rivale, una “contesa” decisa dall’Assemblea Generale dell’Aia andata in scena all’Hilton Rome Airport di Fiumicino (Rm). Ma, appena celebrata la sua elezione, l’ex fischietto internazionale, nato ad Arezzo, fa nascere quasi un caso attorno a Pierluigi Collina. Il designatore unico è in sala ed ascolta attento le parole a caldo del successore di Cesare Gussoni, che però, a domanda precisa, lascia dei dubbi sulla eventuale conferma dell’(ex) arbitro più bravo del mondo nel ruolo che occupa da circa una stagione e mezzo. «Ho tempo sino al 30 giugno», dice Nicchi riferendosi alla scandenza dei contratti degli organi tecnici. Prima aveva anche detto che, sempre a giugno, «inizierà un processo di rinnovamento, non di esclusione», ricordando come Collina l’avesse voluto lui, che ora pare (ma questo è gossip) gli preferirebbe Braschi o il suo vice Trentalange. «Farò le cose con calma - prosegue sul tema - Bisogna assicurare la tranquillità a tutti i campionati di calcio per arrivare serenamente a fine stagione. A giugno - riferito alla stampa - se ci sono cose da fare, ve lo

comunicherò». Il mistero resta, così come è vago sul tema dei rapporti arbitro-pubblico televisivo, da costruire in fretta per mettere un argine alle tante polemiche della domenica sera. «Non siamo stati molto bravi nella comunicazione e nel marketing - le parole di Nicchi - Io feci un’esperienza positiva (da moviolista tv, ndr) che poi fu abortita con mio dispiacere: non terremo gli arbitri segregati in casa, è bene che la gente li conosca, anche se dovranno andare all’esterno persone capaci di farlo. E poi - sempre rivolto ai giornalisti - più ci aiuterete e più avrete arbitri a disposizione». Il suo sogno è che un giorno, all’ingresso delle squadre in campo, il pubblico applauda anche il direttore di gara. Più che un sogno è un utopia, anche se per Nicchi gli arbitri italiani sono sempre i più bravi: «All’estero darebbero loro medaglie d’oro tutte le domeniche. Noi però lavoriamo in un contesto difficile, in stadi dove poco tempo fa c’era la guerra, mentre all’estero si gioca al calcio senza recinzioni». Manca dunque la cultura della sconfitta, perchè può starci l’errore arbitrale che condizioni una partita così come quelli, più numerosi, dei protagonisti in campo. «Ma quando tireranno dentro gli arbitri, da domani non avrò difficoltà a dire ciò che penso». Infine, una battuta su calciopoli. «Non è mai il momento di abbassare la guardia - termina Nicchi - Da domattina prenderò i provvedimenti necessari per tutelare tutti gli arbitri».

Galliani: «L’ipotesi del super manager è tramontata». E non scarta l’ipotesi Matarrese

Lega, il 18 marzo il nuovo presidente MILANO – «Abbiamo deliberato all’unanimità il nuovo peso con il 60% per la A e 40% per la B, stiamo andando a modificare i regolamenti e andremo a spostare le elezioni del presidente e degli altri membri del Consiglio di Lega dopo l’approvazione del nuovo regolamento al quale abbiamo già cominciato a lavorare. Venerdì 13 ci sarà una riunione informale delle squadre di serie A per andare poi mercoledì 18 prima all’approvazione del nuovo regolamento e poi all’elezio-

ne di tutte le cariche». Così ieri Adriano Galliani, all’uscita dalla Lega Calcio, ha ufficializzato la nuova data che dovrebbe essere quella giusta per la scelta del nuovo presidente, che non sarà un super manager. «L’ipotesi del supermanager - ha detto Galliani - è definitivamente tramontata, credo che nessuno più di noi stessi abbia la possibilità di gestire la cosa più importante che è la vendita al meglio dei diritti televisivi. Quindi credo che l’assetto futuro sia quello che

prevede adesso il nuovo regolamento e cioè un presidente, un vicepresidente vicario e così via». Galliani non ha escluso che potrebbe essere dunque ancora Matarrese a fare il presidente, magari con qualche potere in meno. «Con i ruoli certamente ridotti nel senso che moltissimi poteri saranno passati all’assemblea perchè apportando le società il 70% del loro fatturato alla Lega evidentemente diventa fondamentale l’assemblea di categoria di A».


40 Sport

Sabato 7 marzo 2009

Prima Divisione Prosegue intensamente il recupero del centrocampista

Berretti, l’arma in più Allenamenti condizionati dal maltempo BREVI PRIMA DIVISIONE

J. STABIA, IL NO PER DI SOMMA... "DAL GIORNO IN cui sono stato contattato dai dirigenti della Juve Stabia avevo dato ampie assicurazioni sulla mia posizione federale. Per una mia convinzione, trasmessami da un funzionario del Treviso avevo, però, sottovaluto il fatto che un mio accordo economico privato con la società Treviso era stato trasmesso alla Lega di competenza facendomi risultare a tutti gli effetti quale loro tesserato". Salvatore Di Somma chiarisce i retroscena del mancato ritorno sulla panchina della Juve Stabia, dopo che il club di Franco Giglio aveva praticamente raggiunto l'intesa con lui: "Della presenza di tale accordo (quello con il club trevigiano, ndr), credendo che non potesse rappresentare ostacolo per il mio tesseramento, non ho informato la Juve Stabia che è estranea a questa mia mancanza. Tutte le responsabilità sono esclusivamente del sottoscritto. Credevo fermamente in questo progetto ed ero convinto di fare bene, avevo un entusiasmo devastante che avrei cercato di trasmettere alla squadra. Continuerò a fare il tifoso".

... TORNA COSTANTINI La Juve Stabia ha subito preso provvedimenti e ha reso noto di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Maurizio Costantini. Il tecnico di San Donà di Piave, già alla guida delle vespe ad inizio stagione, incontrerà la stampa oggi alle ore 12 presso la sala stampa del Romeo Menti per poi dirigere nel pomeriggio (ore 14,30) l'allenamento. L’allenatore si è detto già pronto a contribuire alla salvezza. Costantini, che è ancora vincolato contrattualmente con il club di Franco Giglio, ha smentito le voci che lo avrebbero visto rifiutare il Costantini ritorno alla Juve Stabia dopo l’esonero di Bonetti. “Non ho rifiutato anche perchè sia io che la società ci siamo lasciati in buoni rapporti dopo l’esonero”

DOMANI PESCARA-MARCIANISE SI GIOCHERÀ A Lanciano, domani, Pescara-Marcianise, gara valida per la quinta giornata di ritorno del campionato di Lega Pro, prima divisione, che non si giocò lo scorso 15 febbraio per la neve. I casertani di Fusi vogliono punti, intendendo approfittare di un clima decisamente caldo che è stato riservato dalla tifoseria al Pescara, in credito di risultat, reduce dalla batosta di Lanciano nel sentitissimo derby, e in piena zona play outi. Fusi dovrebbe schierare: Fumagalli in porta, in difesa Piscitelli a destra, coppia centrale con Porpora e Filosa in ballottaggio con Murolo, a sinistra Vanacore. Di Napoli e D'Ambrosio a formare la mediana, Galizia, Romano e Manco pronti ad innescare l'unica punta Innocenti. Sul fronte abruzzese si registra il lavoro normale che ha iniziato a fare Bazzani, reduce da un lungo infortunio al ginocchio. Galderisi potrebbe portarlo in panchina per il ritorno ai tre punti.

IL PRECEDENTE positivo delle cure riservate a Gaetano Pignalosa, nella stagione del salto in C1, già dava ampie garanzie. Dopo aver constatato l’inefficcacia del trattamento conservativo, la società rossoblu non ha esitato ad indirizzare Matteo Berretti al centro fisioterapico Green Sport di Cesenatico, il top a livello nazionale per risolvere i problemi di pubalgia che affliggono il centrocampista toscano addirittura dalle ultime fasi del campionato passato. Matteo è arrivato alla soglia massima di tolleranza del dolore nell’ultima sventurata partita disputata a Perugia, prima di trasferirsi a metà della scorsa settimana nella struttura romagnola gestita da Germano Chierici, 64enne fisioterapista che ha messo le mani sui muscoli di mezza serie A dopo aver collaborato nel passato con l’ex ct brasiliano Mario Zagalo in Arabia Saudita e al Palmeiras. I più attenti ricorderanno la polemica in cui rimase coinvolto Chierici nel 2007, quando i Nas gli chiusero temporaneamente il centro contestando la validità del suo diploma di fisioterapista ottenuto all’estero. Problemi risolti, considerato che Chierici ha potuto continuare regolamente a seguire la preparazione di Amauri (suo fidato cliente dai tempi del Chievo) e di tanti altri calciatori di primo piano. Basti pensare che a condividere con Berretti le tre sedute quotidiane di piscina, palestra e impacchi miracolosi c’è attualmente il trequartista della Lazio Mourad Meghni. La peculiarità del metodo di Chierici è portare i giocatori, al termine dei cicli di terapia, al massimo della condizione, pronti già a scendere in campo. Ed è esattamente quello che accadrà per il livornese, che direttamente venerdi’ po-

Matteo Berretti raggiungerà il Potenza direttamente a Pistoia venerdì prossimo

meriggio raggiungerà i compagni nel ritiro di Pistoia, dove potrà dare il suo contributo nelle condizioni migliori, anche se forse non per novanta minuti. Il Potenza ritroverà al top un giocatore al quale mai si è potuto rimproverare qualcosa dal punto di vista dell’impegno. Anche in occasione di prove opache, non ricordiamo di aver sentito Berretti appigliarsi ai problemi fisici, che molti tifosi in città hanno scoperto solo a spiegazione della sua assenza da Potenza. Probabile anche un suo rilancio in posizione più offensiva per sfrut-

tarne le doti di verticalità. NOTIZIARIO L’ìnattesa nevicata ha ovviamente scombussolato i piani degli allenamenti. Viviani inutilizzabile, con la truppa di Arleo costretta a trasferirsi sui campi di calcetto al coperto di Rossellino fino a domenica mattina. Ieri c’è stato spazio soltanto per lavoro di potenziamento aerobico e partitelle in spazi ridotti su specifici temi tattici. La speranza è che almeno la settimana che porta a Pistoia sia meno tormentata. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Seconda Melfi verso Gela senza De Angelis e Rizzo. Il mediano si è stirato

Palumbo cambia modulo Bacchiocchi fermo 15 giorni L'ESAME RADIOGRAFICO a cui si è sottoposto il centrocampista Bacchiocchi non ha dato esito confortante. Il giocatore del Melfi dovrà stare fermo almeno 15 giorni. Stiramento di due centimetri al flessore della gamba destra. Questo il responso medico che mette out Bacchiocchi non soltanto per la gara di Gela, ma an-

che per la successiva partita interna di domenica 15 contro il Val di Sangro. Per il suo rientro se ne riparlerà dopo la sosta in calendario il 22. Questo vuol dire che Bacchiocchi tornerà disponibile per la trasferta di Cassino in programma il 29 marzo. Quindi contro il Gela sono tre le defezioni sicure a cui deve far fronte mister Palumbo. Oltre a Bacchiocchi, mancheranno anche De Angelis e Gabrieli entrambi squalificati per un turno. In difesa Palumbo sembra orientato al riutilizzo di Rizzo. L'ex andriese da quando è arrivato Castaldo, è praticamente uscito dall'undici titolare. In terra siciliana gli toccherà far coppia proprio con Castaldo, cercando di non far rimpiangere l'assente Gabrieli. Compito non facile, ma Rizzo possiede l'esperienza e la capacità per disputare una buona gara. In attacco, assai probabile che Palumbo adotti lo schema ad una punta utilizzata sia ad Avezzano con il Pescina, che sia a Vibo. In quell'occasione furono Petagine e Merini a dover sopportare il peso offensivo. Una soluzione che diede risultati soddisfacenti e che considerando lo stato di forma dei due, ha buoni motivi per essere riproposta. Restano i dubbi relativi alla composizione del centrocampo. Dubbi che Palumbo non ha potuto sciogliere nel contesto dell'ultimo allenamento, svolto al coperto del campo da tennis attiguo al Valerio. La neve infatti ha modificato il programma originario, con l'impossibilità di poter usufruire dell'

L’attaccante Torre

innevato terreno dello stadio. Quindi sarà la rifinitura di questo pomeriggio, che si svolgerà a Scoglitti, sede del ritiro pre - gara, a risolvere i dubbi di Palumbo. Centralmente appare difficile che si faccia a meno dell'ottima coppia composta da Mitra e Maisto, due che si completano vicendevolmente e che rappresentano due ispiratori di manovra di indiscusso valore. Entrambi hanno mostrato di stare in palla ed in grado di reggere fisicamente la terza partita in sette giorni. Un discorso che concerne Maisto, visto che Mitra, ad Avezzano era assente causa febbre. Sugli esterni lottano in quattro per due posti. Anche Tufano è in ballottaggio, più che altro in ottica turnover. Palumbo è stato

fin qui di parola, operando sempre tre cambi rispetto alla formazione messa in campo precedentemente. Seguendo questo ragionamento dovrebbe toccare a Sciannamè a sinistra, anche nell'ambito di una partita maggiormente difensiva. In questo caso Gilfone insidierebbe Tufano a destra. L'ex beneventano è apparso però nettamente in crescita contro il Manfredonia, risultando uno dei migliori. Possibile anche una staffetta che coinvolgerebbe pure Frasca, ritornato tra i titolari mercoledì scorso. Insomma diverse alternative per Palumbo, che nonostante l'assenza di tre uomini, va alla ricerca a Gela del settimo risultato utile consecutivo. Emilio Fidanzio


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Sabato 7 marzo 2009

Branda Lonardo e Marsico out. Martinelli tiene alta la tensione

Matera, guai a distrarsi IMMEDIATA vigilia del match di domani che vedrà contrapposto il Matera, al Sant'Antonio Abate, per la venticinquesima giornata di campionato. Sarà questo il primo dei due turni consecutivi che i biancazzurri giocheranno fra le mura amiche del “XXI Settembre Franco Salerno”. Una partita da non sottovalutare, quella contro gli abatesi, nonostante i diversi risultati fra le due squadre fino ad ora in stagione; i campani, infatti, occupano attualmente la sedicesima posizione in classifica a quota 19 punti, frutto di tre vittorie, dieci pareggi e undici sconfitte, e sono alla disperata ricerca di punti salvezza. Sono reduci da due pareggi consecutivi, ma in questo girone di ritorno stanno comunque comportandosi bene. 12 reti segnate e 32 subite, fanno di questa squadra il peggior attacco del girone e una delle peggiori difese. In ogni caso, gli uomini di mister Antonio Foglia Manzillo dovranno scendere in campo con la concentrazione giusta, per portare a casa la seconda vittoria consecutiva. La squadra biancazzurra si è regolarmente allenata questa settimana sul campo della zona Paip, in preparazione a questa importante partita; agli infortunati Marsico, Lonardo e Marco Conte, si è aggiunto anche il forfait di Antonio

Il capitano del Matera Martinelli, a destra Branda dopo un gol

Branda, quindi di conseguenza le convocazioni under per il match contro i campani sono in dubbio. Riguardo la sfida contro il Sant'Antonio Abate ci dà una sua importante impressione il capitano del Matera, Pasquale Martinelli: “Una partita difficilissima, specialmente sotto il punto di vista mentale; dobbiamo essere concentrati e determinati al cento per

cento, e cercare in tutti i modi di portare a casa la vittoria”. In effetti quella contro i campani, come già più volte ribadito, è una partita da non sottovalutare. Ma il capitano aggiunge: “Penso sia importante dimenticare la bella prestazione contro la Turris di domenica scorsa, e entrare in campo pensando a battere il Sant'Antonio Abate. Questa è la mentalità che ci serve e

che dobbiamo avere. Domenica scorsa, al ritorno da Torre Del Greco, già pensavamo ai nostri prossimi avversari, proprio a dimostrazione del fatto che ogni partita va preparata nel miglior modo possibile”. Ancora assenti quindi Lonardo, Marsico e Conte, ma Martinelli è chiaro: “Sicuramente sono assenze di rilievo, ma in ogni caso siamo competitivi

chiunque vada in campo; c'è una rosa ampia e validissima a disposizione del mister”. Come emerge anche dalle parole del capitano, quella di domenica, sarà una importante partita da vincere, contro un avversario da non sottovalutare assolutamente p.o. sport@luedi.it

Francavilla Pioggia salterà il Pomigliano

Contro gli scettici FRANCAVILLA – Proseguono gli allenamenti del Francavilla in vista dell’impegno casalingo di domani con il Pomigliano. Sarà una gara da seguire con la massima attenzione, con due squadre intenzionate a non concedere nulla agli avversari. Purtroppo per i sinnici, la sconfitta di Fasano ha contribuito al riavvicinamento della zona playout e far suonare un piccolo campanello d’allarme, sia per la situazione di classifica e sia per lo scarso entusiasmo che si denota da tempo in seno alla tifoseria. Un dato abbastanza eloquente, con la presenza sugli spalti nelle partite interne che scarseggia in modo preoccupante. Ora più che mai, è necessario che i sostenitori stiano vicini alla squadra per far sentire il proprio calore, in un mo-

mento in cui si affronta una fase importante del campionato, per centrare l’obiettivo prefissato ad inizio di questa avventura. I ragazzi, hanno bisogno di sentire nelle gare casalinghe la presenza numerosa della gente sugli spalti del Fittipaldi, per ridare slancio all’entusiasmo necessario e per spingere la squadra verso posizioni più tranquille di classifica. Intanto ieri i rossoblu, hanno svolto la solita seduta di allenamento, che a causa del maltempo che affligge la cittadina in riva al Sinni, con la neve a farla da padrone, ha visto il gruppo allenarsi presso il palazzetto “Gigino Console”. Una notizia non confortante, arriva dall’infortunio del giovane centrocampista Fabio Pioggia, colpito alla caviglia in uno scontro di gioco. Per lui, necessarie le cure dell’esperto fi-

sioterapista Angelo Lo Perfido. Mister Lazic quindi, dovrà, salvo recuperi dell’ultim’ora rinunciare al solo Pioggia, contando così sulla disponibilità dell'intero organico. Al rientro il fantasista Giovanni Campo, assente a Fasano per un problema alla caviglia. Questa mattina intanto, consueta rifinitura per mettere appunto gli ultimi dettagli sulla formazione che dovrà scendere in campo a sfidare l’ostico Pomigliano. Per quanto riguarda la formazione campana, assente il tecnico Giovanni Bucaro, fermato dal giudice sportivo per quattro gare, per avere rivolto frasi irriguardose ed offensive all'indirizzo del direttore di gara. Non sarà del match neanche l’attaccante Flavio Marzullo, a causa di un turno di squalifica. Claudio Sole

Genzano Sulla gara di domani con la Turris incombe il rischio neve. Impagliazzo e Compierchio in attacco

Pirone lancia Bacio Terracino al posto di Rega GENZANO DI LUCANIA - Vigilia di tensione e agitazione in casa Sporting in virtù del match da disputare domani pomeriggio al Comunale di Genzano. Gli uomini alla corte di mister Pirone dovranno dare risposte importanti sul terreno di gioco e conquistare obbligatoriamente la vittoria per accorciare le distanze dalle squadre immediatamente davanti in classifica. La Turris, guidata dall'altro tecnico irpino La Cava, arriva a Genzano per fare bottino pieno e rilanciarsi in zona play off. Per i ragazzi campani, archiviata la sconfitta contro il Matera, c'è la possibilità di un pronto riscatto in terra lucana. D'altro canto i padroni di casa genzanesi non possono più sbagliare e la vittoria è l'unico risultato utile per i bianco rossi. Dopo la bella prova dell'under Veneziano in quel di Nocera, Mister Pirone sembra intenzionato a dare fiducia al giovane portiere lu-

cano. In difesa, con i rientri di Masturzo e Fiore, il tecnico irpino (sponda lucana) ritrova una parte fondamentale del reparto difensivo dove Fiscina è l'unico sicuro della maglia titolare. A metà campo, dopo la squalifica di Rega, Mister Pirone sopperirà all'assenza dell'esperto centrocampista bianco rosso con l'inserimento del giovanissimo Bacio Terracino che sino ad oggi ha fatto vedere ottime giocate e numeri interessanti. Il giovane centrocampista ex potentino, febbricitante la scorsa settimana, sembra aver recuperato e sarà a completa disposizione per domani. Buonocore e Papagni non si toccano e Riccio sembra il quarto favorito per una maglia titolare in mezzo al campo. Impagliazzo, Murano e Compierchio si giocano due posti con Impagliazzo e Compierchio, favorito su Murano. I tifosi biancorossi sperano nella vittoria dei propri beniamini e il derby avellinese tra i

due mister non fa che accendere ancor di più questa delicatissima sfida. Per entrambe le formazioni che scenderanno in campo domani la vittoria è d'obbligo. La Turris per continuare la rincorsa ai play off e lo Sporting per inseguire il sogno salvezza. Due formazioni che domani si sfideranno in una sfida intensissima che promette spettacolo e divertimento. L'unica incognita sono le condizioni meteo con la neve abbondante caduta nella giornata di ieri che potrebbe creare non pochi problemi sia al manto erboso del Comunale, già in pessime condizioni, sia al regolare svolgimento della gara nell'eventualità di un rinvio. Intanto, come spesso è accaduto in questa stagione, i ragazzi alto bradanici non hanno potuto allenarsi in modo impeccabile per le già citate sfavorevoli condizioni climatiche. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Sullo sfondo Impagliazzo in azione


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Sabato 7 marzo 2009

Tutta l’attività agonistica lucana rinviata a data da destinarsi

La neve ferma il calcio OLTRE dodici ore di nevicate. Decisione maturata nel corso della mattinata, dopo il giro consueto di telefonate. Provvedimento inevitabile. Il consiglio direttivo della Figc di Basilicata, presieduto da Piero Rinaldi, ha deciso di sospendere tutti i campionati organizzati dal Comitato regionale lucano. «A seguito dell’improvvisa, intensa e continua nevicata che sta interessando la nostra Regione», si legge in una nota stampa «si è deciso di rinviare a data da stabilire le gare di domenica 8 marzo relative a tutti i campionati regionali, provinciali, di calcio a cinque e del settore giovanile». La decisione è stata presa «tenendo conto che le previsioni annunciano un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche» e «in considerazione dei problemi legati sia alla viabilità sia alla impraticabilità dei campi di gioco». Approviamo pienamente l’iniziativa federale, nello stesso modo in cui non condividemmo, quindici giorni orsono, la decisione di effettuare una serie di rinvii a macchia di leopardo. Partite che furono annullate preventivamente (erano 14), ma altre che si aggiunsero per ovvia conseguenza rispetto a quelle che erano le previsioni del meteo per la domenica di gara. Finì, inevitabilmente con un grande condizionamento della regolarità dei tornei che, al contrario, oggi il Comitato lucano ha inteso preservare. Oltretutto, come dimostriamo dalla tabella che pubblichiamo qui ac-

Neve su tutti i campi della provincia di Potenza: rinviate tutte le gare

canto, a cominciare da mercoledì prossimo, sono già in calendario (fino al 25 di marzo) 29 gare dall’eccellenza alla Seconda Categoria. Consentire domani solo ad alcune (presumibilmente le squadre del materano) di scendere in campo, sempre se le potentine avessero avuto la possibilità

Berretti: per il Potenza una trasferta proibitiva L’Aversa per il Melfi POTENZA - La seconda trasferta consecutiva del Potenza in terra campana sembra quanto mai proibitiva. I rosso-blù vanno a fare visita alla capolista, quel Benevento ormai capace tra le mura amiche di segnare gol a grappoli. L'obiettivo per Scavone e compagni non è certo quello di limitare i danni ma cercare di essere protagonisti così come è accaduto a Sorrento. Proprio le cose positive fatte vedere nella scorsa giornata di campionato danno fiducia ad un gruppo che secondo molti non merita l'attuale posizione di classifica che si può e si deve migliorare in un finale di campionato in cui il Potenza può togliersi parecchie soddisfazioni. Anche il Melfi, nel girone “F” sarà impegnato in Campania contro l'Aversa Normanna. Come per il Potenza anche per i federiciani si tratta di una trasferta impegnativa visto che l'Aversa Normanna è reduce da due vittorie esterne che ne hanno migliorato la posizione in graduatoria. Il Melfi ha l'obbligo di cercare di sovvertire i pronostici che vogliono, al momento, sfavorita la squadra di Gino Mattei che però continua nella propria politica di valorizzazione del proprio settore giovanile. I risultati sul campo non sono esaltanti ma i ragazzi crescono e nella prossima stagione l'As Melfi sarà una delle sicure protagoniste di questo avvincente torneo.

Torneo Juniores Serie D Le tre lucane

Tutte in trasferta QUESTO pomeriggio si giocherà la ventunesima giornata del campionato nazionale Juniores che prevede incontri esterni per tutte e tre le lucane del girone M; per quanto riguarda il Matera, dopo il pareggio interno di sette giorni fa contro la Sangiuseppese, ci sarà la trasferta in terra campana contro la Turris. Capitan Giglio e compagni proveranno a imitare i compagni della squadra maggiore (vittoriosi domenica scorsa a Torre del Greco per due a zero, ndr), cercando di portare a casa una vittoria importante e tre punti utili per salire posizioni in classifica. I pronostici sono tutti dalla parte del Matera, settimo, che incontrerà una Turris penultima e che in casa ha vinto solamente due volte. Lontano dalle mura amiche sarà di scena anche il Francavilla in Sinni; i rossoblu saranno impegnati in terra pugliese contro il Bitonto. Per l'undici allenato da mister De Benedictis la gara contro i bitontini ap-

Prima Categoria Prova di forza della capolista nel recupero di mercoledì

Pietragalla, un tris da primato PIETRAGALLA R. MONTEMILONE

3

PIETRAGALLA: Ciriello, Summa, Pietragalla M., Carlucci, Calogero, De Bonis, Pallotta, Villano, Pietragalla L., Vertone, Cammarota; All. Potenza. REAL MONTEMILONE: Strazzella, Vaccaro, Vallario, Di Nanni, Falcone, Tarricone, Tursi, Balice, Bergamasco, Virgilio, Piccolo; All. Tarricone M. ARBITRO: Autieri di Moliterno. RETI: 15'pt Carlucci (rig.), 27'st e 38'st Villano. PIETRAGALLA - La vittoria ottenuta mercoledì al Comunale di Pietragalla, lancia i bianco azzurri da soli verso la Promozione. Con quattro punti di vantaggio sulla seconda, il Bln Pignola, i ragazzi di Mister Potenza affondano anche il Real Montemilone. Tre a zero il

risultato finale che poteva essere anche più rotondo se il portiere ospite non incappasse in una giornata, decisamente, da incorniciare. Il numero uno del Real Montemilone ha difeso strenuamente la sua porta dagli attacchi dei padroni di casa che sin dalle primissime battute ha messo in difficoltà gli ospiti. Infatti, Strazzella , cede solo quando il Signor Autieri concede un calcio di rigore a favore del Pietragalla. Dal dischetto Carlucci non sbaglia portando in vantaggio i padroni di casa. In occasione del calcio di rigore, i giocatori ospiti hanno a lungo protestato con il direttore di gara per una eventuale simulazione di De Bonis in area avversaria. Segnata la rete del vantaggio il Pietragalla ha cercato invano la rete del raddoppio per mettere parola fine al mach ma tutti gli attacchi si sono infranti contro Strazzella. Che la palla è tonda, è fatto ormai risoluto ma quello

di muoversi agevolmente in regione (cosa che ha sconsigliato inutili rischi), avrebbe allungato a dismisura l’elenco delle sfide da recuperare. Ora, invece, si avrà esclusivamente uno slittamento delle giornate in calendario, senza creare problemi di regolarità delle giornate in calendario.

che succede al Comunale ha dell'incredibile e dopo tanti interventi a salvare la propria porta, lo stesso Strazzella, commette un errore grossolano e, su cross di Villano, sbaglia l'uscita e deposita la palla nella propria rete. Due episodi che hanno regalato il doppio vantaggio agli uomini di Mister Potenza. Tutt'altro che appagati e con la voglia di mettere al sicuro il risultato la coppia Cammarota-Villano mette parola fine al mach; il primo crea (cross millimetrico) il secondo realizza (gol in girata). Il punteggio si cristallizza sul tre a zero. Il Pietragalla centra l'ennesima vittoria stagionale tra le mura amiche e prova il primo vero tentativo di fuga della stagione. Bln Pignola, seconda in classifica, a meno quattro; terza il P3F Potenza a meno tredici dalla vetta. Restano in due a giocarsi la vittoria finale con il Pietragalla favorito sul Bln Pignola. Rocco De Rosa

pare abbasatanza agevole. La formazione barese occupa, infatti, il quartultimo posto in graduatoria con diciassette punti ed è reduce dalla sconfitta subita a Vallo contro il Gelbison che è penultimo. I neroverdi, tra le mura amiche, hanno raccolto le uniche quattro vittorie stagionali, hanno perso cinque volte e pareggiato una. Infine, l'ottava giornata di ritorno prevede la trasferta anche per lo Sporting Genzano che si recherà a Grottaglie. Sabato scorso è arrivata l'ennesima sconfitta per i ragazzi allenati da Conversano, quella contro l'Angri per due a zero, e la gara odierna presenta altrettante insidie. I biancorossi, infatti, incontreranno la quarta forza del torneo che nello scorso turno ha pareggiato a Francavilla Fontana per due a due e che sarà desiderosa di ritornare alla vittoria davanti il pubblico amico. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

CLASSIFICHE NAZIONALI Berretti Girone G Real Marcianise – Andria Bat; Val Di Sangro – Foggia; Monopoli – Gallipoli; Aversa Normanna – MELFI; Barletta – Monopoli; Manfredonia – Noicattaro; Virtus Lanciano - Taranto; CLASSIFICA Gallipoli 39 Napoli 39 Noicattaro 32 Aversa Normanna 29 Monopoli 28 Andria Bat 28 Taranto 28 Barletta* 27 Real Marcianise 27 Manfredonia 20 Virtus Lanciano 19 Foggia 18 Val Di Sangro* 14 MELFI 10. * una gara in meno

Berretti Girone F Crotone – Cavese; Catanzaro – Igea Virtus; Gela – Paganese; Benevento – POTENZA; Juve Stabia – Sorrento; Scafatese – Vibonese; Cosenza – Vigor Lamezia CLASSIFICA Benevento 45 ,Juve Stabia 40 Cavese* 34 Sorrento 31 Vibonese 31 Catanzaro 28 Cosenza 27 Paganese 24 Igea Virtus 21 Scafatese (-1) 19 Crotone 18 Gela 17 POTENZA* 17 Vigor Lamezia 12

Juniores Girone M Calcio Fasano – Brindisi; Bitonto – FRANCAVILLA; Nocerina – Francavilla Calcio; Angri – Gelbison Cilentovallo; Turris – MATERA; Neapolis Mugnano – S. Antonio Abate; Grottaglie – GENZANO CLASSIFICA Nocerina 53 S. Antonio Abate 42 Mugnano 39 Grottaglie 34 FRANCAVILLA 32 Francavilla F. 32 MATERA 30 Brindisi 28 Fasano 24


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Sabato 7 marzo 2009

Calcio a 5

B Una buona notizia per i materani: c’è il pieno recupero di Stigliano

Esordio per mister Pavone Lo Spazio Relax scende in campo a Vico col Gragnano MATERA - Spazio Relax Matera di scena, questo pomeriggio, sul rettangolo di gioco di Vico Equense. Il team biancoazzurro, infatti, affronta l'Aequa Gragnano. La gara è valida quale ottava giornata del girone di ritorno del campionato di serie B di calcio a cinque. Un impegno difficilissimo per i ragazzi guidati da Michele Pavone, all'esordio stagionale sulla panchina materana, dal momento che il Gragnano è, in questo momento, la seconda forza del campionato e dunque alla ricerca imperativa dei tre punti necessari per continuare la rincorsa alla capolista Licogest Vibo e, al tempo stesso, mantenere a distanza le altre pretendenti alla fase play off. “Questo è il primo autentico banco di prova - ci ha confidato il neo allenatore dello Spazio Relax - e non poteva essere che un banco di prova davvero tosto. In settimana abbiamo disputato un triangolare a Ferrandina per inaugurare il nuovo campo di calcio a cinque, una occasione utile per saggiare le condizioni della squadra. Devo dire che i ragazzi mi hanno soddisfatto e, in particolare, sono contento del pieno recupero di Osvaldo Stigliano, un elemento fondamentale della squadra. La nota dolente, invece, riguarda Laccetti il quale è stato colpito da una lieve forma influenzale e dunque la sua presenza è alquanto incerta. Gasparetto, invece, è diffidato e, considerato che poi dovremo affrontare la Poiatti Mazarese dovrà stare molto attento a non prendere un cartellino giallo. Per il resto tutto bene, direi, possiamo giocare con molta tranquillità e in tutta scioltezza dal momento che non abbiamo particolari esigenze di classifica. A mio parere saranno sufficienti altri tre punti per assicurarci la matematica salvezza, e, considerato che abbiamo quattro gare casalinghe da disputare, direi che la situazione è molto tranquilla. Certo, andiamo a Vico Equense per fare una bella partita, non per regalare punti. Loro hanno la necessità di vincere per continuare l'inseguimento alla prima posizione, che poi significa la promozione diretta in serie A2, e, conoscendo la correttezza della squadra campana, sono certo che disputeremo una bella partita”. L'inizio della gara è previsto per le ore 16, arbitreranno i signori Michele Calaprice e Luca Rutigliano di Bari. Annibale Sacco sport@ludi.it

B Problemi per Bommino: Martemucci e Rispoli in forse

Nigro Bng, con lo Scafati occasione per il riscatto

Il tecnico Nino Pavone e sotto lo Spazio Relax (foto Videouno)

Vincenzo Martemucci e accanto il capitano del Deportivo Nigro Bng Matera , Cesare Rispoli

MATERA - Assorbita la dura lezione subita sabato scorso ad opera del Club Deportivo Eden, torna a giocare di fronte al prorio pubblico la Nigro BNG Ma-

LE GARE RINVIATE PER IL MALTEMPO

tera. Avversario di turno, questa volta, lo Scafati S. Maria. Un test sulla carta non proibitivo per i ragazzi allenati da mister Bommino, ma che però giunge all'indomani di un rovescio tanto pesante quanto inatteso. A dire il vero qualche avvisaglia c'era stata dal momento che il rendimento dei biancoazzurri non era stato particolarmente soddisfacente nelle due gare precedenti contro le ultime due squadre del girone. Pur ottenendo l'intera posta in palio in entrambe le gare, il gioco dei materani aveva denotato un pericoloso calo di tensione, e dunque di rendimento, ragione per cui in entrabi i casi il risultato era stato si favorevole ma sempre con il minimo scarto. Resta adesso da vedere se la squadra saprà e vorrà reagire a questa situazione e capire se esiste la effettiva volontà di assicurarsi la fase play off. “Ho parlato a lungo con i ragazzi - ha detto il tecnico della Nigro BNG Angelo Bommino - per capire e per recuperarli mentalmente. Ci troviamo in quella posizione di classifica non a caso e dunque è assolutamente necessario tornare a giocare così come abbiamo sempre fatto, cercando di migliorarci partita dopo partita. Quella che ho visto

ad Acerra non era la mia squadra, tant'è vero che non ho avuto la forza neanche di arrabbiarmi. Per non parlare poi delle condizioni ambientali in cui abbiamo giocato: erba sintetica bagnata ad arte, palloni per il riscaldamento sgonfi, spogliatoi insufficienti, siamo stati costretti a cambiarci a turno, cronometrista che portava il tempo con un vecchio orologio da polso al quarzo e segnava i falli con alcuni cartelli: insomma un vero disastro. Con queste situazioni il calcio a cinque non può certo crescere molto. Occorre fare una ricognizione di questi impianti ed impedire che vengano utilizzati per un campionato nazionale. A pesare sul rendimento della squadra, inoltre, la brutta esperienza vissuta a Pagani, ma occorre reagire e per questo contro lo Scafati mi attendo una risposta all'altezza della Nigro BNG. Putroppo abbiamo perso Paolinho, una distorsione al ginocchio sinistro di cui non conosciamo ancora la gravità, e inoltre non so se potrò contare su Rispoli e Martemucci, colpiti da sintomi influenzali.”. L'inizio della gara è per le ore 16 presso la tensostruttura di viale dei Sanniti, arbitreranno i signori Giacomo Sentinelli e Daniele Meles di Jesi. a.s.


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Sabato 7 marzo 2009

B1 Donne Lore Lei a caccia del successo contro il Modica per tornare in zona play off

Pericolo suona la carica «Dobbiamo fare bene dinanzi al nostro pubblico» UNA LORE LEI rivitalizzata dal colpo di una settimana fa a Valenzano, e intenzionata a dare tutto quanto le resta in corpo da qui al termine del torneo, punta dritto al bottino pieno questo pomeriggio nel match casalingo (al via dalle 18.30) che la oppone alla Pvt Modica: in quello che seppure manchino ancora due mesi al termine della regular season - sarà già il terzultimo impegno stagionale sul parquet del PalaPergola per le biancorosse di Nino Gagliardi. «Ci teniamo a raccogliere il massimo e fare di nuovo bene di fronte al nostro pubblico, considerate le poche partite che ci restano da disputare in casa, e visto che tutti i big match di fine stagione ce li andremo a giocare su campi decisamente difficili», conferma Anna Pericolo, l'opposto avellinese che si sta rivelando, con i tanti palloni messi a terra ma non solo, l'autentica trascinatrice della sua squadra quest'anno. «Il successo di Valenzano - aggiunge la schiacciatrice ex Pontecagnano, alla sua prima stagione in maglia Lore Lei - è servito per farci recuperare un po' di morale, ma pensare di tornare a scalare posizioni nell'ultimo scorcio di campionato non è così semplice. Del resto, anche quando eravamo ai primi posti, non ci siamo fatti condizionare dalla classifica. Così, ancor più in questa fase, continuiamo a vivere alla giornata,

La Pericolo, schiacciatrice della Lore Lei Potenza

pensando solo a preparare al meglio ogni singola sfida». Mentre più in generale, a proposito dell'esperienza vissuta fin qui a Potenza, Pericolo non nasconde la sua soddisfazione: «Non posso proprio lamentarmi, visto che ho trovato uno straordinario gruppo di ragazze e un tecnico di primissimo livello. Per quanto riguarda le mie prestazioni in stagione - si schermisce -, penso di meritarmi la sufficienza, consapevole però che avrei potuto dare di più in qualche circostanza. E che

comunque è sempre necessario lavorare per migliorarsi». A proposito del sei più uno con cui la PM scenderà stasera in campo contro il giovane Modica del tecnico Bertocco, tra le cui file si rivedrà la ex Marianna Lopane (in biancorosso fino allo scorso campionato), c'è però da segnalare la sicura assenza in posto quattro di Vanessa Torrisi. Al cui posto, in banda, coach Gagliardi chiamerà in causa Elena Alexandrova. Luca Carlone sport@luedi.it

C Uomini, il Lauria rincorre la B2

La Bata ci prova

IL CAMPIONATO di volley di serie C maschile è giunto alla fase play-off. Quattro sono le compagini impegnate nella poule promozione: Ceramiche Alberti Lauria, Pallavolo Matera, Callipo Maratea - Sapri e Megacom Amatori Potenza. Domani si giocherà il primo turno che vedrà impegnato il Ceramiche Alberti Lauria sul proprio parquet contro il Callipo Maratea. Per la formazione lauriota, giunta prima nella regular season, l'obiettivo sarà quello di portare a casa l'intera posta in palio per confermare quanto di buono fatto durante il campionato; una stagione condotta quasi sempre in testa alla classifica ed anche per questa ragione dal Lauria ci si attende un secondo turno altrettanto positivo. Fondamentale sarà battere il Callipo ed iniziare bene la strada che porta alla promozione in serie B2. Giocare contro i marateoti, però, non sarà certo facile sia per il valore del sestetto ed anche perché il Callipo proverà a riscattare le due sconfitte subite contro i laurioti durante la stagione regolare. La gara si giocherà alle ore 18.30 presso il Polifunzionale D'Amico. Il ritorno è in programma a Maratea domenica 15 e l'eventuale “bella” a Lauria il giorno 22 marzo. Per quanto riguarda il gruppo B, si affronteranno in semifinale la Pallavolo Matera e la Megacom Potenza. Anche per la formazione della città dei Sassi questa sarà una gara importantissima. I ragazzi allenati da Lozowy e Rizzi inseguono, infatti, ormai da qualche anno la promozione in serie B2, sfuggita di un soffio nella scorsa stagione. Giunti secondi alle spalle del Lauria, i materani hanno intenzione di iniziare con il piede giusto questa parte finale, consapevoli di dover dare il massimo per raggiungere l'obiettivo prefissato ad inizio stagione. La Megacom, invece, cercherà di confermare quanto di buono fatto durante il campionato caratterizzato da un finale in crescendo che ha regalato proprio l'ingresso nei play-off. La gara si giocherà questo pomeriggio alle ore 18 presso il Pala Sassi di Matera. Il ritorno è in programma per sabato prossimo a Potenza e l'eventuale gara tre a Matera sabato 21 marzo. Questa sera, invece, avranno inizio i play-out. La Pallavolo Moliterno farà gli onori di casa all'Edil Loperfido Matera, mentre la Global Aism Potenza alla Co Gil Policoro. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

SECONDA fase ai nastri di partenza. Domani sera si giocheranno le prime gare dei play - off per il campionato di volley femminile di serie C. La Bata Livi Potenza, giunta prima nella stagione regolare, farà gli onori di casa alla Ricci Costruzioni Bernalda che ha terminato il campionato al quarto posto. Durante la regular season, tra le due formazioni c'è stata una vittoria per parte: le potentine hanno conquistato una netta affermazione, nel match d'andata per tre a zero, mentre nella gara di ritorno, il Ricci Costruzioni ha sconfitto le ragazze del capoluogo per tre set a due. Domani, l'obiettivo della Bata sarà di portare a casa i tre punti e la prima vittoria nella lotteria dei play - off che regala la promozione in serie B2. La gara avrà inizio alle ore 18 presso la palestra Caizzo di Potenza. Il ritorno si disputerà a Bernalda il giorno 15, mentre l'eventuale bella nuovamente a Potenza, domenica 22 marzo. Le altre due formazioni impegnate nei play - off sono l'Ascas Volley Sapri e il Giardini e Ambiente Lavello, nel gruppo B. Questo pomeriggio, il sestetto campano sarà di scena sul proprio parquet per ospitare il team lavellese. Solo quattro punti hanno separato le due formazioni in classifica: il Sapri ha chiuso al secondo posto con trentasei punti, mentre il Lavello al terzo con trentuno lunghezze. Il Giardini e Ambiente, inoltre, è fresco della vittoria per tre a zero nell'ultimo match della regular season proprio contro la formazione campana. A tal proposito, il Sapri proverà a sfruttare il fattore campo per riscattare la sconfitta di due settimane fa e per mettere in cascina punti promozione; non sarà facile, però, affrontare un Lavello ostico e molto forte. Fischio d'inizio alle ore 18.30 presso il Pulifunzionale di Sapri. Il ritorno si disputerà a Lavello, sabato 14 marzo e l'eventuale “bella” a Sapri domenica 22 marzo. Per quanto riguarda i play - out, domani pomeriggio si affronteranno a Potenza la Tua Assicurazioni e il Marcone Muro Volley. La gara avrà inizio alle ore 18 presso la palestra della scuola media Sinisgalli del capoluogo locano, mentre il ritorno è in programma a Muro sabato prossimo. L'altra gara sarà tra la Recs Esco Volley Group Matera e il Dvd Moda Volley Bella. Il match inizierà alle ore 17.30 presso il Pala Lanera. Il ritorno si giocherà a Bella domenica 15 marzo. l.t.

C Donne Ostacolo Bernalda


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Sabato 7 marzo 2009

B2 Donne Insidiosa trasferta a Sarno per la Time Volley Matera

La Russo ha recuperato L’opposta: «Pronta a dare il mio contributo» MATERA - La Time Volley Matera è pronta per affrontare la gara di questa sera al Palsport di Sarno contro l'Aito, la squadra di coach Loparco è reduce dalla vittoria in trasferta contro il Battipaglia, che ha del rocambolesco. Coach Galtieri può contare su tutto il gruppo che sta attraversando un momento felice, le atlete in ottima condizione con in corpo quella grinta e la voglia di vincere per centrare il primo obbiettivo, del secondo posto per poi aspettare gli eventi e chissà che non ci si arrivi a giocarsi anche la leaderships con il Trani allo scontro diretto. Dicevamo che la squadra è al completo ed in questa gara il tecnico Galtieri potrà contare anche sul recupero della Russo, alla quale chiediamo la sua condizione. «Posso dire che sono rientrata dalla scorsa settimana, ma sono solo due giorni che mi stò allenando intensamente, sta andando tutto bene riesco anche a saltare». Se sarà necessario potresti essere utilizzata. «Il coach ha in panchina anche la Buonfiglio, ma se proprio dovrà utilizzarmi io mi farò trovare pronta per dare il mio contributo». State attraversando un buon momento, avete lasciato alle spalle il periodo negativo.« Si, il momento è positivo per noi, è ritornata l'allegria dopo le sconfitte subite, ci stiamo allenando con tanta applicazione e i risultati si stanno vedendo. Comunque abbiamo avuto un normale calo fisiologico, che con le sconfitte ha influito sul nostro morale, poi ha inciso anche un periodo di infortuni me compresa, ma ora siamo tutte unite e disposte al sacrificio». Nel periodo negativo ha mai creduto di esservi sopravvalutate.« Assolutamente no, io ho sempre creduto nella società e nel gruppo, ho sempre detto che siamop fortissime, purtroppo non si poteva tenere il ritmo iniziale un calo ci stà e forse ne abbiamo risentito troppo». Oggi incontrerete l'Aito Sarno cosa conoscete delle vostre avversarie.« Non le

Teresa Russo e accanto le ragazze della Time Volley Matera

conosco bene, l'unica nota da considerare positiva, è l'impiego della Ricciardi non più nel suo ruolo originario, ma per via del suo infortunio è stata spostata nel

ruolo di libero, quindi un elemento fondamentale che sarà limitata. Per il resto, loro vengono da un' esaltante vittoria sul campo del Battipaglia, sotto di 2 a 0

poi hanno vinto la gara. Comunque noi le teniamo nella giusta considerazione, non abbasseremo la guardia e dobbiamo imporre il nostro gioco come abbiamo

fatto finora». Le avversarie della Time sono attestate in classifica a quota 34, una zona tranquilla, è la Time che forse ha più stimoli per vincere la gara per prose-

guire il suo cammino nelle zone alte della classifica rincorrendo il Salerno avvantaggiato di un punto. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Uomini Contro il Vibo rientrano Crusco e Calabria

Sidel al gran completo LAGONEGRO - Riparte dal campo casalingo la Sidel, che affronta oggi il Vibo. Partita che si preannuncia ricca di emozioni perché le due formazioni si conoscono bene e hanno entrambe la voglia di dare il meglio di sè. I lagonegresi avranno dalla loro parte il calore del pubblico di casa ma anche una voglia di riscatto dopo il 3-2 della partita di andata finita a favore dei calabresi, dopo un inizio dove la Sidel è sempre stata in vantaggio. Solo una posizione divide le due formazioni , visto che il Vibo è settimo e la Sidel è ottava in classifica. Dunque questo fa ben sperare per il gioco che verrà espresso ma anche per l'agonismo che vi vivrà al Palsport di Lagonegro, che sia oggi che la prossima settimana, ospita due partite casalinghe consecutive de-

gli uomini del Presidente Cosentino. Questo fa ben sperare per la Sidel che, in casa ha giocato bene fin ora e ha cercato di portare punti importanti per la sua lotta alla salvezza. Dall'altro lato si troverà di fronte una formazione che viene da una vittoria nel turno precedente e che cercherà di portare punti a casa. Gli atleti del Callipo Vibo Valentia sono quasi tutti classe 89-90, al quale si unisce un solo seniores, Vito Iurlaro, giocatore con il ruolo di centrale e con esperienza, negli anni precedenti, anche nei campionati nazionali di serie A. La rosa della Sidel a disposizione del tecnico lagonegrese, sarà dunque al completo grazie al recupero di Crusco e il rientro di Calabria. Il Vibo mister Stigliano l'ha sempre definita come è una squadra che

Crusco e Calabria oggi al rientro in campo (foto Andrea Mattiacci)

non si deve sottovalutare. “Sono quasi tutti atleti giovani- spiega il coach lagonegrese- che scendono in campo senza pregiudizi e con un forte agonismo. Non bisognerà lasciarli giocare dunque e dobbiamo pressarli sempre”. Tra gli uo-

mini del Vibo, anche due conoscenze dei pallavolisti lagonegresi, i fratelli Maiorana, Francesco e Domenico di Praia, cittadina calabrese da dove provengono molte pedine della Sidel. sport@luedi.it


46 Sport

Sabato 7 marzo 2009

Pallanuoto B Uomini La Basilicata Nuoto sfida una protagonista del campionato

Con Napoli per svoltare Renzuto: «Non dobbiamo fallire l’approccio» TEST casalingo per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nell'ottavo turno di andata del campionato maschile di pallanuoto di serie B. La formazione potentina affronta alle 18 alla Piscina Felice Scandone di Napoli lo Sporting Club Napoli formazione candidata ad un ruolo di protagonista in questo girone. Per la compagine di Francesco Silipo si preannuncia una gara molto delicata, vista la sconfitta patita sabato a Palermo contro la Telimar per 7 a 2. I lucani hanno l'obbligo di fare risultato contro i napoletani che dal canto loro puntano a continuare nel felice cammino intrapreso. La truppa biancoverde sembra ben disposta a fare bella figura nel confronto odierno, ma dovrà fare i conti con la forza e l'esperienza dei campani, i quali fanno del gioco ragionato, della condotta tattica saggia e dell'esperienza i punti di forza della propria cifra tecnica. I potentini sono comunque consapevoli di poter giocare una partita gagliarda e hanno lavorato fino a ieri in piscina per sviluppare nuove trame di gioco e dare corpo alle alchimie tattiche del tecnico Francesco Silipo. La gara di questo pomeriggio rappresenta un punto di svolta del campionato per i potentini che non hanno l'intenzione di mollare la presa. Silipo peraltro dispone di tutti gli effettivi e dunque ha tutte le condizioni per poter dare alla squadra quelle indicazioni necessarie a recitare il proprio ruolo. L'unica nota stonata è giunta dal Giudice Sportivo che ha squalificato per una giornata il presidente Roberto Urgesi. L'amichevole di giovedì contro il Somigliano è servita a Francesco Silipo per irrobustire le speranze di vittoria. Di questo ne è convinto anche Vincenzo Renzuto, volto nuovo e sicuro talento dei biancoverdi che ha analizzato la vigilia del match affermando quanto segue: “Per

Il tecnico Francesco Silipo

noi si tratta di una partita molto dura. Affrontiamo una squadra molto difficile. La classifica dice a chiare lettere che i napoletani

meritano le prime posizioni. Dal canto nostro non ci sono particolari problemi, siamo chiamati a vincere la partita e non possiamo sba-

gliare l'approccio alla gara. Il nostro allenatore ci ha parlato in settimana, chiedendoci tanto impegno e agonismo nel corso

di una gara molto importante. Il match winner? Non so. Credo che la partita sarà risolta dai due complessi”. Parole importanti,

quelle di Renzuto che meritano di essere ascoltate e recepite dai compagni di squadra. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto B Donne Col Cosenza out Fornelli e Canosa

Invicta, assenze pesanti IMPEGNO casalingo per la Libertas Invicta Potenza nel settimo turno d'andata del campionato femminile di serie B. La compagine potentina affronta domani pomeriggio il Cosenza, alle 16 alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Per il complesso di Vincenzo Ostuni la gara si presenta difficile, in virtù delle assenze di Fornelli e Canosa. Ostuni ha recuperato Caterina Graziadei che rientra in squadra dopo un periodo di assenza forzata. Le condizioni climatiche avverse non hanno favorito gli allenamenti della squadra che ha dovuto fare i conti con i problemi legati al maltempo. Ostuni infatti ha lavorato a scartamento ridotto, fatto questo che ha complicato e non poco i piani strategici del tecnico potentino. Il Cosenza si presenta come una compagine particolarmente

agguerrita che punta tutte le sue carte sulla capacità natatoria del gruppo e sulle qualità atletiche in generale. La Libertas Invicta Potenza è reduce dalla pesante battuta d'arresto di domenica scorsa a Modica contro la capolista Sikla e intende fortemente riprendere il cammino in campionato. La formazione potentina punta decisamente ad un match d'attacco per superare il temibile complesso calabrese. Ostuni ha catechizzato le sue atlete nel tentativo di migliorare le prestazioni in fase offensiva e difensiva. La compagine potentina ha dunque tutte le carte in regola per giocare una gara d'attacco al cospetto della squadra cosentina. Ovviamente il match di domani pomeriggio non deve essere preso sotto gamba, onde evitare pericolose ripercussioni. In seno all'entourage potentino re-

gna la massima serenità e tranquillità che potrebbero risultare decisive ai fini del punteggio. In settimana la squadra ha svolto il regolare test contro la Basilicata Nuoto 2000 Potenza under 17 che ha dato utili indicazioni al tecnico rossoblu Vin-

cenzo Ostuni. L'appuntamento di domani rappresenta in soldoni una tappa molto importante per le sorti del complesso potentino e le prospettive di rilancio della Libertas Invicta Potenza. f.menonna@luedi.it


Sport 47

Sabato 7 marzo 2009

Organico al completo

Obiettivo Firenze

ULTIMO allenamento questa mattina e poi partenza alle 13,30 alla volta di Barcellona Pozzo di Gotto. E’ il programma che l’Olimpia basket Matera seguirà quest’oggi in vista della trasferta di domani in Sicilia, una gara sulla carta proibitiva visto anche il ruolino di marcia immacolato della formazione siciliana davanti ai propri tifosi e le difficoltà messe in mostra da Matera lontano da casa. Ma la partita resta comunque aperta anche perchè il momento della stagione non permette alcun passo indietro. «Siamo pronti e concentrati in vista della sfida di domenica, la squadra si sta allenando con intensità ed al gran completo e sono convinto che faremo la nostra figura anche a Barcellona» spiega il segretario della società materana Biagio Migliori, «aspettiamo l’allenamento di rifinitura e poi la partenza alla volta di Milazzo dove rimarremo fino a poche ore prima della sfida. Sappiamo che si tratta di un impegno non facile ma a questo punto intendiamo senza ombra di dubbio provarci». p.quarto@luedi.it

ATMOSFERA gelida al Pala Pergola dove si è allenata la Levoni Potenza in vista della trasferta di domani pomeriggio al Nelson Mandela Forum di Firenze. Gli atleti di Luigi Gresta hanno lavorato al completo svolgendo una seduta di allenamento proficua e senza dubbio intensa. Coach Gresta ha sperimentato soluzioni differenti per superare lo scoglio fiorentino. La squadra anche ieri pomeriggio si è allenata senza affanni e con tante motivazioni per affrontare positivamente la gara. Ovviamente nell'establishment potentino c'è tutta la determinazione per fare risultato, contro un complesso, quello di Francesco Puccetti che cerca di risalire la china in classifica recuperando terreno sulle immediate concorrenti. Proprio per questo la compagine potentina dovrà lottare tantissimo per avere la meglio sui gigliati nel corso di un match molto duro che si preannuncia entusiasmante e ricco di agonismo. f.menonna@luedi.it

Paolo Giuliani

Rato della Levoni

Hockey A2 Ancora a secco di punti nel play off, spiccano tre assenze pesanti

Raro, trasferta proibitiva La Pattinomania cerca il primo acuto a Montebello IMPEGNO esterno per la Raro Pattinomania Matera. Questa sera, i pattinatori di via dei Sanniti saranno di scena a Montebello per la quinta giornata della poule promozione. Ancora a secco di punti, i biancazzurri sono alla ricerca della prima vittoria nella seconda fase anche se l'incontro odierno non si annuncia facile alla luce dei tanti infortunati che potrebbero seriamente dare forfait. L'avversario di questa sera occupa il penultimo posto in graduatoria con quattro punti, frutto del pareggio esterno della prima giornata contro il Molfetta per due a due, e della vittoria di sabato scorso contro il Correggio per sei a tre. Fino ad ora il Montebello ha disputato una sola gara interna, quella contro il Sarzana, persa quattro a tre. Al di là delle statistiche e della poco brillante posizione in classifica del Montebello, la formazione vicentina è comunque da non sottovalutare considerando anche il buon rendimento avuto in campionato (il club veneto ha terminato la stagione al secondo posto insieme al Molfetta).

Roberto Vivilecchia

Inoltre, i biancazzurri materani dovranno fare i conti con i tanti infortunati. Non saranno della partita, tranne miracolose guarigioni, capitan Barbano alle prese con una pubalgia, il portiere titolare Picca per via di una frattura alla mano e l'attaccante Luca Nicoletti ancora infortunato dopo la forte botta rimediata al braccio nella gara di sabato scorso. Nonostante

le tante defezioni, la truppa allenata da mister Massari si recherà a Montebello con la stessa voglia di vincere che l' ha caratterizzata contro il Thiene. “Ci siamo allenati molto in fase d'attacco - ha spiegato Roberto Vivilecchia. Dovremo cercare di riuscirci a smarcare sia con movimenti senza palla che con continui cambi di velocità; credo che questa sia la tattica migliore per superare, uno contro uno, gli avversari in situazioni di pressing. Il nostro allenatore, inoltre, ci ha fatto preparare con attenzione per sfruttare al meglio rigori e punizioni di prima, insomma per non sprecare nessuna azione offensiva. Nonostante le numerose assenze, chi giocherà darà sicuramente il massimo perché l'intera squadra ha tanta voglia di continuare a stupire”. Questi saranno i probabili convocati: Gaudiano, Cellura, Nino Nicoletti (che ha scontato la giornata di squalifica, ndr), Giacomo Xiloyannis e l'altro portiere Mele, Michele Xiloyannis, Reho, Matera e Braia. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Basket D A caccia del colpo a Salandra e Potenza contro la Vito Lepore

Corema e Bernalda gare insidiose SALVO sorprese dell'ultim'ora dettate dalle avverse condizioni climatiche il campionato di serie D regionale di basket maschile non dovrebbe conoscere soste in questo fine settimana. Si giocano infatti le gare della settima giornata di ritorno del massimo torneo regionale di basket. Quattro gli incontri in programma oggi, uno spostato a lunedì sera, si tratta della sfida della Palestra di Via Roma tra il Cus La Cartotecnica Potenza e la Lucana Picerno 95 in programma alle 20. Per il resto il turno “gelido” presenta gare molto importanti. Si parte dalla sfida del Palasport Montagnola di Salandra tra il Basket Zagaria Salandra e la Co.Re.Ma. Virus Matera che avrà inizio alle 17. Due squadre desiderose di punti si affrontano in un match dagli alti contenuti agonistici e qualitativi. Le due formazioni sono comunque consapevoli di poter recitare un ruolo di primo piano nel corso del match. Il pronostico appare incerto. Gara da seguire quella del Pala Gaudo di Rionero in Vulture tra l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture e il Ciumnera Basket Potenza. I due quintetti, allenati da Salvatore Brenna e Michele Montemurro si affrontano alle 18 e sperano di ottenere i due punti. Le due formazioni faranno dell'agonismo e del-

la versatilità tattica i principali punti di riferimento nel corso della gara. Da un lato la voglia di far bene che anima la formazione di Brenna, dall'altra il desiderio di confermare le buone cose fatte vedere finora dagli uomini di Michele Montemurro. Gara da seguire quella della Palestra Vito Lepore Potenza tra la Levoni Potenza e la Cestistica Terme di Abano Bernalda. I team di Donato Fiore e Pasquale Busco sono chiamati ad una partita d'attacco e confidano nella reattività dei propri elementi per disputare una partita d'attacco. Favoriti d'obbligo i potentini che puntano sulle qualità balistiche di Flavio Fiore. Chiude il programma, peraltro interessante del settimo turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale la sfida del Palasassi di Viale delle Nazioni Unite con inizio alle 20 tra la Climacenter Datacontact Pielle Matera e la New Olimpia Pallacanestro Melfi. I materani sono i logici favoriti della gara, la differente classifica potrebbe condizionare il match. Melfi comunque cercherà di vendere cara la pelle. Riposa come da calendario la Cestistica Rendo Vito Lepore Potenza di Salvatore Della Monica, capolista del campionato. sport@luedi.it


48 Sport

Sabato 7 marzo 2009

Consegnati le “Spighe di Bronzo” al merito sportivo. Premio speciale a Barletta

Spinelli alla guida dell’Acli Chiuso il settimo congresso provinciale di Matera MARIA Annunziata Spinelli è la nuova presidentessa Provinciale Us Acli di Matera. Il settimo Congresso Provinciale dell'associazione ha stabilito per la prima volta una presidenza femminile, unica candidata per un progetto importante, quello di far crescere ancora di più l'Unione Sportiva Acli, che nell'ultimo quadriennio si è molto sviluppata per attività e tesserati sotto la presidente di Vincenzo Di Sanzo. Il Miceneo Palace Hotel di Scanzano Jonico ha ospitato, in occasione del Congresso dell'associazione sportiva, ben 59 delegati in rappresentanza di 40 società sportive ed un totale, come media quadriennale di 3351 tesserati. Il titolo del Congresso è stato rispettato, con interventi precisi e puntuali di diversi partecipanti che hanno sottolineato la necessità di coltivare la sfida lanciata dalla presidenza nazionale “Us Alci diritti alla meta. Dare corpo ai diritti, liberare lo sport, crescere con il futuro”, sono gli obbiettivi prefissati. Dopo che le modalità di svolgimento dei lavori e delle elezioni è stato spiegato ai presenti si è passati alle relazioni del presidente provinciale uscente, quella inerente l'attività svolta nel quadriennio di nomina e quella sul tema congressuale. Vincenzo Di Sanzo ha voluto sottolineare la crescita in termini numerici di tesserati e attività svolte dall'Unione Sportiva Acli provinciale di Matera sotto la sua presidenza, dimostrando come siano stati fatti progressi in tutte le varie discipline sportive e non solo in quelle più praticate come il calcio, la pallavolo e le arti marziali. Successivamente si è data un'ampia spiegazione del significato del titolo del congresso la strada per “arrivare diritti alla meta” per “dare corpo ai diritti” e per “crescere con il futuro”. Di seguito sono state effettuate le premiazioni con le Spighe di Bronzo per meriti sportivi dell'Us Acli. Hanno ottenuto questo riconoscimento Vincenzo Buongiorno, Giacomo Vizzuso e Antonio Iacovuzzi. Inoltre, è stato assegnato un premio speciale ad Antonio Barletta, arbitro professionista di serie C che, prima di diventare l'ottimo direttore di gare che è oggi, preparato ed imparziale, ha iniziato la sua carriera arbitrando per anni nelel gare organizzate dall'Us Acli. Il particolare quanto toccante momento delle premiazioni ha preceduto quello del dibattito, che si è intrapreso a seguito delle due relazioni presentate dal Presidente Provinciale uscente. Successivamente Maria Annunziata Spinelli, nel presentare il suo programma per il prossimo quadriennio, ha sottolineato che farà particolare attenzione, assieme al Consiglio Provinciale, al perfezionamento del programma già iniziato dai suoi due predecessori, Franco Nola e Vincenzo Di Sanzo, che hanno saputo in tutti questi anni applicare egregiamente i valori dello sport in ogni attività promossa sul territorio con risultati, in termini di partecipazione, eccellenti. Ha promesso di curare, oltre che le discipline più popolari (calcio, pallavolo, calcio a 5, arti marziali, danza, ballo moderno), anche quelle meno note (scacchi, giochi da tavolo, bocce, tennistavolo, tiro con l'arco, sport

Vincenzo Di Sanzo e Nunzia Spinelli accanto il tavolo dei lavori del congresso

acquatici). Al termine delle elezioni risultano eletti: Presidente Provinciale Us Acli di Matera Maria Annunziata Spinelli; alla Presidenza Provinciale: Vincenzo Buongiorno, Vincenzo Di Sanzo, Antonio Iacovuzzi, Gianni Franco Laviola, Maria Alessandra Guarino, Luigi Florio; al Consiglio Provinciale: Franco De Vincenzis, Giuseppe Gallo, Antonio Giannini, Julian Lozowi, Marto Modarelli, Francesco Nola, Immacolata Pa-

netta, Antonella Petrigliano, Rocco Renato Quinto, Vincenzo Rago; sarà Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Giulia Cabalbi, colleggio ceh sarà composto da: Rosaria Di Sanzo, Domenico Di Sanzo, Annunziata Montano, Lucia Di Pinto. Parteciperanno al Congresso Regionale Us Acli Basilicata come delegati per la provincia di Matera: Franco De Vincenzis, Vincenzo Di Sanzo, Giuseppe Gallo, Gianni Franco Laviola, Giu-

lia Montemurro, Francesco Nola, Immacolata Panetta, Renato Rocco Quinto, Donatella Scocuzza, Carlo Spinelli, Romolo Varasano, Giuseppe Vassallo, Giacomo Vizzuso; mentre i Delegati al Congresso Nazionale saranno: Vincenzo Di Sanzo, Giusppe Gallo, Francesco Nola, Gianni Franco Laviola. “Un congresso davvero speciale - ha concluso Francesco Nola, avviandosi alla conclusione dei lavorinon sempre accade che si ve-

rifichi la puntualità e la presenza massiccia dei delegati, mentre in questo settimo congresso di Matera, che ho avuto l'onore di presiedere, ho notato una grande attenzione dall'inizio alla fine e buona partecipazione da parte di tutti. Questa sera, da buoni sportivi, si è riusciti ad ottimizzare i tempi di intervento dando la possibilità a tutti di prendere la parola ed a comunicare con l'assemblea senza essere noiosi e intercalando spesso

battute spiritose e mai fuori luogo, mentre sullo schermo gigante scorrevano le immagini dello sport Us Acli praticato in provincia di Matera. Tutte le proposte sono state accolte e verranno approfondite ai Congressi Regionale e Nazionale. Un grazie di cuore a tutti, un augurio di buon lavoro ai neoeletti e soprattutto alla presidentessa Nunzia Spinelli”. Francesco Calia sport@luedi.it

A sinistra Enzo Buongiorno e a destra Antonio Barletta che ha ricevuto un premio speciale

A sinistra la premiazione di Giacomo Vizzuso, in alto una fase del discorso di Pino Gallo

A sinistra Antonio Iacovuzzi, nella foto a destra la presidente Spinelli, Franco Nola, consigliere nazionale dell’Acli, e Corrado


Sport 49

Sabato 7 marzo 2009

Scherma Berrè, Boccarusso, Saviozzi e Scepi cedono solo nella finale cadetti di sciabola

Italia vice campione continentale ROMA - Nella quinta giornata di gare ai Campionati Europei Cadetti in corso di svolgimento a Bourges, in Francia, è arrivata l’11esima medaglia per gli azzurrini. Nella sciabola maschile, infatti, Enrico Berrè, Roberto Boccarusso, Tommaso Saviozzi e Stefano Scepi si sono aggiudicati la medaglia d’argento, cedendo per una sola stoccata (44-45) il titolo di campioni all’Ungheria (Andras Szatmari, Ferenc Valkai, Bence Szabo, Etele Ravasz). Gli sciabolatori italiani, dopo aver superato la Russia per 45 a 41 e la Germania per 45 a 27, non sono riusciti nell’impresa di confermarsi sul gradino più alto del podio per il secondo anno consecutivo, proprio nel remake della finale di Rovigo 2008. Dopo un avvio promettente (1513), il team azzurro è andato sotto nella quarta e quinta frazione, subendo una doppia sconfitta per mano di Szatmari (7-2 a Saviozzi) e Sza-

bo (5-2 a Boccarusso). Subito dopo, Scepi, nell’ultimo assalto del secondo giro, aveva la meglio per 7-5 su Valkai: 26-30. Ci pensava poi Boccarusso a riportare l’Italia avanti sul 35 a 34, grazie al 9-4 su Szatmari. Saviozzi conservava la stoccata di vantaggio (40-39) impattando sul 5 a 5 con Valkai; mentre, Scepi, non riusciva a contenere Szabo (6-4), che regalava il secondo successo europeo ai magiari dopo quello conquistato a Novi Sad nel 2007. Bronzo per l’Ucraina vittoriosa per 45 a 44 sulla Germania. Nella spada femminile, invece, Camilla Batini, Giulia Guerra, Alberta Santuccio ed Agnese Monarca, dopo aver sconfitto al primo turno la Lettonia per 35 a 26, si sono arrese nei quarti per 40 a 44 alla Francia (Louise Jacob, Lauren Rembi, Laure Barbin, Auriane Mallo). Nel girone di consolazione, poi, la doppia sconfitta per 44 a 45 patita

con Israele e Germania relegava le azzurre – campionesse uscenti – in ottava posizione. Oro all’Estonia (Katrina Lehis, Julia Beljajeva, Erika Kirpu, Gaia-Marianna Siim) impostasi per 27 a 26 sulla Russia e gradino più basso del podio per la Francia (45-32 all’Ungheria). L’Italia consolida il suo primo posto nel medagliere (3 ori, 2 argenti e 6 bronzi) davanti all’Ungheria (2 ori, 2 argenti e 3 bronzi) e alla Francia (2 ori, 2 argenti ed 1 bronzo). Domani ultima giornata di gare con le prove a squadre di fioretto maschile e sciabola femminile. Alle ore 8.30 saliranno in pedana i fiorettisti Daniele Garozzo, Michele Caporizzi, Edoardo Luperi e Lorenzo Nista; mentre, alle ore 9.30, sarà la volta delle sciabolatrici Benedetta Baldini, Marta Ciaraglia, Caterina Navarria e Martina Petraglia. sport@luedi.it

Nuoto Altri tre record: Orsi nei 50 stile libero, Gemo e Di Tora nel dorso

Malore della Pellegrini L’iridata non scende in vasca. Per la Fin è tutto ok FORFAIT di Federica Pellegrini ai Campionati assoluti di nuoto che si stanno svolgendo a Riccione. La campionessa olimpica infatti ieri non si è presentata ai blocchi di partenza della terza batteria delle eliminatorie dei 400m stile libero. Non si conoscono ancora i motivi di questa assenza. Salta così la sfida con Alessia Filippi che sulla stessa distanza stamattina ha vinto la sua batteria facendo registrare il miglior tempo (4'12“76). Al momento sul ritiro della Pellegrini dalla gara odierna dei campionati Primaverili a Riccione si possono fare soltanto delle ipotesi, come fa sapere la Federnuoto. Una è che l'olimpionica di Pechino potrebbe essere stata bloccata dal timore che le potesse accadere qualcosa di simile di quanto successo a Genova (un'iperventilazione, a causa dell'asma di cui soffre). L'altra è che, per questo problema ed anche per il fatto che ieri non si sentiva al meglio, la Pellegrini sia stata colta da un attacco di panico. «Federica Pellegrini ha rinunciato stamattina alla batteria dei 400 s.l. dei campionato Primaverili avendo avvertito una sensazione di malessere immediatamente prima della partenza della gara. L'atleta conferma tut-

Formula 1 Avrà il motore Mercedes

La Honda diventa “Brawn Gp F1”

Federica Pellegrini nel momento del malore

tavia di essere pronta a riprendere le competizioni, secondo il regolare programma della manifestazione». È questa la posizione ufficiale della federnuoto, e della Canottieri Aniene, società per cui l'olimpionica azzurra è tesserata, relativa a quanto successo in mattinata a Riccione. Al di là dei comunicati, il capo della commissione medicoscientifica della Fin, Marco Bonifazi, che ieri ha visitato la Pellegrini, fa sapere che «non c'è nessun problema di origine medica alla base del-

Sei Nazioni, Masi ko Mallett chiama Orquera ROMA - Andrea Masi, trequarti della Nazionale Italiana Rugby e del Biarritz Olympique, non sarà disponibile per il raduno di preparazione al match di sabato 14 marzo tra Italia e Galles, quarta giornata del 6 Nazioni 2009. L’atleta aquilano, quarantasei caps con la maglia Azzurra, soffre dalla settimana successiva alla partita contro l’Irlanda per un blocco articolare alla schiena, con infiammazione del nervo sciatico. Al suo posto, il Commissario Tecnico Nick Mallett ha convocato il trequarti del Brive Luciano Orquera (12 caps). La Nazionale si ra-

Il tecnico azzurro Mallett

dunerà domenica 8 marzo, a partire dalle ore 18.00, presso il Park Hotel La Borghesiana di Roma.

la rinuncia di Federica alla gara. A livello medico la Pellegrini sta benissimo». Tanto è vero che, si fa notare da parte della Fin, che l'azzurra sarà regolarmente in vasca nella gara di staffetta in programma nel tardo pomeriggio, e poi nelle prove dei prossimi giorni. Intanto migliorati i record italiani dei 50 dorso. Nella finale della gara femminile, Elena Gemo ha vinto la medaglia d'oro ai Campionati italiani primaverili di Riccione nuotando in 28"63, migliorando il 28.91

che già gli apparteneva (Spresiano, 18/7/08). Nella finale maschile, invece, Marco Di Tora ha abbassato il 25"50 ottenuto lo scorso 7 febbraio, aggiudicandosi il titolo con il nuovo primato italiano di 24"99. Nei 50 stile libero Marco Orsi (CN Uisp Bologna) ha stabilito il record assoluto e cadetti con 21"82 migliorando i precedenti ottenuti questa mattina in batteria rispettivamente da Federico Bocchia (22"01) e da lui stesso (22"03). Il tempo limite per i Mondiali è 21"85.

Tennis Coppa Davis fermata dal maltempo

Si blocca Seppi L'ITALIA del tennis sogna il ritorno in serie A, ma non è cominciato nel migliore dei modi il suo 2009. A Cagliari è cominciato l’incontro con la Slovacchia, valido come secondo turno del Gruppo 1 Zona Europa-Africa, la serie B del tennis mondiale, appunto. Il maltempo e l’infortunio al numero uno azzurro Andreas Seppi hanno però frenato la partenza. Prima una pioggia battente, poi un forte vento di maestrale hanno costretto il rinvio di sei ore del primo singolare, tra il numero 2 azzurro Potito Starace e il numero 1 slovacco Dominik Hrbaty, cominciato solo alle 16:30 (si doveva cominciare alle 10:30) e interrotto dopo meno di mezz'ora sul risultato di 4-1 per il tennista campano. L’Italia, già priva di Simone Bolelli (per i dissidi con la Fit) e Filippo Volandri (squalificato), nell’insolito freddo del capoluogo sardo ha perso anche Seppi, che non ha recuperato da un infortunio muscolare. Il capitano Corrado Barazzutti ha deciso di schierare per il secondo match il sanremese Fabio Fognini (già in lizza per il doppio in coppia con Flavio Cipolla) come sostituto del biondo altoatesino, anche se – complice il maltempo che ha rivoluzionato il programma – tutto può cambiare nella giornata di domani, che riprenderà alle 9: dovrebbe disputarsi anche il doppio e se Seppi starà meglio potrebbe scendere in campo contro la temuta coppia slovacca Mertinak-Polasek, tra le prime 30 al mondo. Barazzutti, a fine giornata, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma è trapelato un certo nervosismo nel clan azzurro, così come tra gli avversari.

LA FORMULA 1 tira un respiro di sollievo: il team Honda passa di mano, cambia nome diventando 'Brawn GP Formula One’ e si prepara ai nastri di partenza della stagione che prenderà il via il 29 marzo a Melbourne, con il Gp d’Australia. A sole tre settimane dall’avvio del campionato, la scuderia Honda, messa in vendita a dicembre negli sforzi per ridurre i costi a causa della crisi dell’auto, trova il 'cavaliere biancò nel suo direttore tecnico Ross Brawn che diventa il nuovo patron della scuderia, anticipando gli assalti di Richard Branson e della sua Virgin. «La proprietà del gruppo – ha annunciato la seconda casa automobilistica del Giappone – è stata trasferita a Brawn che vuole far gareggiare la nuova squadra nel campionato del mondo». Nessuna indicazione sul controvalore della transazione, ma a stretto giro di ruota, Brawn, ingegnere britannico di 54 anni alla Honda dal 2007 dopo esperienze in Ferrari, Benetton, Jaguar e Arrows, ha subito reso noto la partnership con Mercedes-Benz per la fornitura di un motore di 2,4 litri e la conferma al volante per il britannico Jenson Button (29 anni) e il veterano del circuito, il brasiliano ed ex ferrarista Rubens Barrichello (36 anni), che vanta 271 Grand Prix e nove vittorie. «La loro consolidata esperienza sarà fondamentale per guadagnare quanto più tempo possibile per essere pronti in vista della prima gara della stagione», ha rilevato Brawn, che ha così bruciato le speranze di Bruno Senna, nipote del triplice campione del mondo Ayrton, che sperava in un posto in squadra dopo i test fatti in inverno. «Gli ultimi mesi sono stati molto impegnativi per il team, ma questo annuncio, alla fine degli sforzi fatti, sono la conclusione positiva per dare e assicurare il futuro alla squadra», ha aggiunto Brawn. «Sembra che Brawn abbia voluto puntare sulla sicurezza perchè è più facile per lui prendere Barrichello con il quale ha lavorato a lungo»,

Ross Brawn

è stato il commento un pò deluso di Senna, 25 anni, al sito autosport.com. In linea con il carattere di suo zio Ayrton, tuttavia, Senna ha aggiunto di avere “diverse opzioni in Formula 1: è importante – ha sottolineato - tenersi in contatto con la in questa stagione e in futuro». Intanto dovrebbe correre con la Mercedes nel campionato tedesco di Gran Turismo. Intanto, la nuova squadra sarà impegnata in Spagna nei test pre stagionali, in vista del primo appuntamento di Melbourne, mentre Honda abbandona ancora il Circus dopo il nono posto del 2008 nella classifica costruttori, grazie ai 14 punti raccolti. La Honda, che ha esordito come costruttore nel 1964 nel Gp di Germania e avuto rapporti alterni nel tempo con la Formula 1, ha fornito i motori dal 1983 al 1992 in un periodo collegato alle vittorie di Nelson Piquet, Ayrton Senna e Alain Prost. Poi, il ritorno nel 2000 con la Bar per la progettazione di una macchina equipaggiata con motore Honda e il passaggio successivo con la creazione nel 2006 del team Honda Racing F1 Team. Fino all’ultimo capitolo: l’abbandono del risparmiare centinaia di milioni di dollari sotto il peso di un mercato dell’auto in crisi, allo scopo di rafforzare lo sviluppo di vetture innovative, ecologiche e a bassi consumi.


Cultura&Spettacoli Sabato 7 marzo 2009

Fotografia

di LUCIA NARDIELLO SARA’ inaugurata oggi a Milano la mostra fotografica di Michele Larotonda, un figlio di Basilicata nato a Potenza, da papà rionerese, ma cresciuto a Milano. Michele non ha mai tagliato i rapporti con la sua terra che rimane uno dei punti fissi d'ispirazione per i suoi scatti. La mostra intitiolata “Il corpo non ha forma, esiste” è allestita presso gli spazi espositivi dell'associazione culturale “La Scheggia” . Si tratta di 35 fotografie di varie dimensioni realizzate nel periodo tra il 2006-2008, realizzate in digitale e pellicola con l'uso prevalente di bianco/nero e seppiato. Le foto di Larotonda sono il frutto di una lunga ricerca, iniziata tre anni fa e basata sul linguaggio del corpo. «Non si vedono mai, in maniera completa, le facce dei modelli - dice il commento - I volti sono la parte umana che più di altre esprime tutte le sensazioni di una persona come odio, amore, tristezza, euforia, ma probabilmente anche dietro la postura di un gomito, una posizione delle gambe, una mano, la forma di una bocca e quella degli occhi si possono nascondere cose che il volto riesce, in qualche modo, a celare». «Nelle mie ricerche - commenta Larotonda spesso a Rionero in Vulture per trarre ispirazione per i suoi lavori - proce-

Il lucano Larotonda espone a Milano Esplorando il corpo in 35 scatti

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do a temi e l'obiettivo di questa mostra è quello di indagare sul linguaggio del corpo, inteso però in maniera completamente diversa». «Tutti sappiamo com'è fatto il corpo di una persona e spesso ci si sofferma a osservare lo sguardo per capire i vari stati d'animo - sottolinea l'autore - Secondo me, invece, dalla gestualità, dalle posture delle varie parti di un corpo umano si può indagare in maniera profonda nelle varie personalità. Il corpo, dunque, esiste come tutti lo conosciamo, ma può avere forme diverse». La mostra rimarrà aperta fino al 28 marzo per poi essere trasferita nei primi giorni di aprile a Varese, presso l'associazione culturale “Cavedio Club”. Un'analisi inedita e molto apprezzata. Michele Larotonda diplomato nel 2006 in fotografia presso la “John Kaverdash School” , nello stesso anno è il fotografo ufficiale del Milano FilmFestival e del Festival di Locarno. Inizia in oltre a collaborare con i fotografi Donato Carone e Andrea Satta, affiancando lavori più personali che spaziano dalla moda ai reportage. Una personalità eclettica e affascinata da tutti i mezzi di comunicazione, Michele ha scritto e conduce insieme a Giorgio Buttinoni il format radiofonico “I due della Stangata”, programma di approfondimento sul cinema in onda su Radio 2.0. cultura@luedi.it

Arte sacra Per la prima volta la Santa Sede avrà un padiglione alla Biennale di Venezia

Ravasi cerca opere anche nei Sassi di BIAGIO TARASCO MATERA - Si tratta di una novità assoluta. Per la prima volta la Santa Sede parteciperà alla Biennale di Venezia del 2011 allestendovi un proprio padiglione. Al progetto sta lavorando monsignor Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione per i Beni culturali della Chiesa, che ha già intrapreso una serie di iniziative. Monsignor Ravasi in passato è stato anche a Matera, dove ha conosciuto i religiosi locali ed ha allacciato rapporti con alcuni artisti del posto. Fra questi ultimi vi è lo scultore Franco Di Pede, presidente dello Studio Artivi Visive di Matera, il quale, appresa la notizia, ha scritto una lettera di apprezzamento a monsignor Ravasi. L'attività artistica di Di Pede è da tempo nota alla Pontificia commissione per i Beni culturali della Chiesa, come ha evidenziato lo stesso monsignor Ravasi rispondendo per iscritto all'artista materano. Il progetto di monsignor Ravasi mira a consolidare il rapporto di collaborazione tra Chiesa e arte, sulla scia di quanto desiderato e voluto innanzitutto da Paolo VI che, con il suo accorato e vibrante appello in occasione della “Messa degli artisti” tenuta nella Cappella Sistina il 7 maggio 1964, ricucì il rapporto interrotto da qualche tempo tra arte e fede. «L'appello di Palo VI - ha dichiarato Di Pede - trovò piena realizzazione grazie anche all'opera di monsignor Pasquale Macchi, suo dinamico segretario, che con acume e competenza favorì la presenza di artisti contemporanei, tra cui vanno ricordati Fazzini e Bodini, che hanno lasciato testimonianze indelebili nel nostro tempo. Inoltre, an-

Il Libro La mostra

Mille artisti a Palazzo che papa Giovanni Paolo II indirizzò una lettera agli artisti in occasione del Giubileo del 2000. La risposta degli artisti con il loro linguaggio estetico-cultuale non è certamente mancata, dal momento che la proposta di uno spazio espositivo per l'arte sacra contemporanea nella Biennale di Venezia del 2011 ha avuto piena accoglienza». Monsignor Ravasi ha reso noto che lo scopo di tale partecipazione è quello di «ristabilire il legame tra arte e fede, una feconda alleanza che va rinnovata. Stiamo cercando ha spiegato - di individuare i temi, i simboli religiosi, però non di tipo liturgico, da proporre alla riflessione degli artisti». La ricerca degli artisti di cui esporre le opere a Venezia toccherà anche realtà lontane. «Guardiamo - ha dichiarato monsignor Ravasi - a continenti come l'Africa, l'Asia, l'America Latina. Gli artisti non saranno selezionati da concorsi e sono già in atto contatti attraverso le diocesi di tutto il mondo. Il desiderio dell'incontro tra arte e fede è profondo ed è importante che si torni a interrogarci su questi temi». cultura@luedi.it

CESANO MADERNO - “1000 artisti a Palazzo” (Ed. Giorgio Mondadori) è il titolo del catalogo dell'omonima mostra che si terrà da oggi 7 marzo al 13 aprile 2009 nelle sale di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, in provincia di Milano. In mostra e nel volume opere di circa 1200 artisti, fra i quali compaiono i lucani Franco Di Pede, Salvatore Sebaste, Maria Grazia Montano, Marilena Troiano e Giuseppe Filardi. Si tratta di una straordinaria vetrina dell'arte contemporanea curata dal critico d'arte Luciano Caramel e ideata da Fiorenzo Barindelli. In esposizione una raccolta di opere realizzate in svariate tecniche e nei più diversi stili. Durante la kermesse d'arte verrà effettuato un annullo postale ad opera delle Poste italiane, con l'utilizzo di cartoline realizzate appositamente per l'evento. Il sindaco di Cesano Maderno, Paolo Vaghi, parla di “una mostra geniale e grandiosa, perché unisce la bellezza delle sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo con l'incredibile numero di artisti che hanno accettato l'invito. La presenza di 1200 artisti, - ha sottolineato Vaghi provenienti da ogni angolo del mondo, mi inorgoglisce e rafforza la mia convinzione che solo attraverso l'arte, la conoscenza e la vera cultura l'uomo nobiliti se stesso e la comunità in cui risiede”. L'esplosione di colori e di stili che gli artisti creeranno a Cesano Mader-

no è un inno alla mondialità. Fiorenzo Barindelli ha spiegato che fra le motivazioni che l'hanno condotto a promuovere questa grande festa dell'arte vi è “la curiosità di conoscere a tutto tondo il panorama artistico contemporaneo, italiano e mondiale. Un patrimonio ha dichiarato - che risulta essere espressione del nostro tempo ed acquisisce valore proprio per la sua disomogeneità, per la presenza di oltre cento correnti pittoriche significative. Tutti bravi artisti che hanno saputo comunicare tra di loro nel primo decennio del terzo millennio e attraverso il passaparola, elemento chiave della buona riuscita del progetto. Importante è stata anche la partecipazione dell'universo femminile, molto ben rappresentato. Tre anni di grande impegno con lo staff degli amici del World museum, per contattare gli artisti, per raccogliere, fotografare e catalogare con cura ogni singola opera hanno portato al risultato sperato”. Un collage di foto intitolato “Identification - i Sassi di Matera” è l'opera in esposizione di Franco Di Pede, il quale ha dichiarato che “la mostra di Cesano Maderno è un appuntamento di grande importanza per il mondo dell'arte, al quale non poteva mancare la presenza di validi artisti lucani, ormai sempre più apprezzati fuori dalla loro regione”. bia.tar

IlCar Libro net In “Sales” i 50 anni dell’Opera

POTENZA - Sarà presentato nel pomeriggio, alle 17, presso il cineteatro Don Bosco, il libro “Sales un sogno giovane. Storia di 50 anni dell’Opera Salesiana a Potenza” scritto da Aurelio Pace ed edito da Graficom Matera. Un diario di mezzo secolo di attività tenace dei salesiani del capoluogo della Basilicata, raccontata con la voce di documenti storici e con le testimonianze dirette di chi questi anni li ha costruiti e vissuti. Un binomio inscindibile quello tra il quartiere di Verderuolo di Potenza e l’opera salesiana Don Bosco, pagine di storia comune, fatte di cultura e condivisione, che ripercorrono 50 anni di impegno per la crescita e lo sviluppo della comunità. Mezzo secolo di vita insieme, spiega il direttore-parroco Don Pasquale Italo Sammarro, che dona l’opportunità di riflettere e fare una sosta di gratitudine, per capire il presente e aprirsi ai nuovi orizzonti futuri. Alla presentazione interverranno: Fernando Barbaro, presidente di Festinsieme, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, Don Vito Telesca, Vicario Generale e Aurelio Pace, l’autore del libro. Fra gli interventi programmati, inoltre, quelli di alcuni parroci che in questi anni si sono avvicendati alla guida della comunità: Don Galliano Basso, Don Mario Sangiovanni, Don Luigi Drosi, Don Vito Orlando, Don Raffale Ieva, Don Ciro Solfora, Don Italo Sammarro e, in conclusione, l’ispettore Don Pasquale Martino. L’animazione della serata sarà affidata al gruppo canoro “Cinquantamanonlidimostra”. cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli 51

Sabato 7 marzo 2009

I misteri del cosmo La sonda è stata lanciata ieri alla scoperta di una parte poco conosciuta dell’universo

di LUCIO SAGGESE DOPO la rivoluzione copernicana si cercò di recuperare la fittizia supremazia della Terra rispetto agli altri corpi celesti collocando al centro della Galassia il Sole con il suo sistema, ma ben presto ci si rese conto che le cose non stavano così. Poi si ipotizzò l'unicità del Sistema Solare: si pensava, o forse si sperava, che il Sole fosse l'unica stella a possedere una schiera di pianeti, e uno solo - il nostro - capace di ospitare la vita. A dire il vero questa non era né l'idea, né la speranza degli scienziati, che sono soliti avanzare un'ipotesi poggiandola su solide basi osservative, ma tanti pensatori nostalgici del geocentrismo sì. Per gli scienziati anche il fatto di non osservare qualcosa, non basta per concludere

KEPLER A SPASSO NELLO SPAZIO PER SCOVARE I PIANETI EXTRASOLARI che quel qualcosa non esiste. Ne è un esempio l'ipotesi dell'esistenza di pianeti extrasolari: il non vederli, non significa che non esistono. Un pianeta, come si sa, è un corpo opaco, cioè non emette luce propria, ma riflette la luce della stella intorno a cui ruota. Riusciamo a vederlo se assolve bene al suo ruolo di specchio, il che dipende dalla distanza rispetto alla fonte di luce, dalla capacità riflettente della superficie esterna e dalla distanza a cui si trova rispetto a noi osservatori (gli astronomi ricorrono ad un indicatore, l'albedo, che è il rapporto tra l'energia riflessa o diffusa e l'e-

nergia incidente). Utilizzando gli occhi l'uomo riesce a scorgere solo 5 pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno; per individuare gli altri del nostro sistema si ha bisogno di strumenti ottici. E per quelli extrasolari? Nonostante l'enorme sviluppo dei telescopi avvenuto negli ultimi anni, non si può sperare di vedere un pianeta che ruota intorno ad un'altra stella, date le grandi distanze in gioco. Non lo possiamo vedere in senso letterale del termine, ma ciò non toglie che possiamo dedurre la sua presenza in base al manifestarsi di altri fenomeni. Se un pianeta, che è un corpo opaco, passa davan-

ti ad una fonte di luce, ci aspettiamo che la quantità di luce diminuisca; se poi il passaggio si ripete con un certo periodo, ci aspettiamo di ritrovare la diminuzione di luminosità con la stessa periodicità. È come quando qualcosa passa davanti ad un faro che ci acceca: non vediamo ciò che è passato davanti perché è in controluce, ma scorgiamo la sua sagoma. Se raccogliamo la luce emessa in diversi istanti e operiamo un confronto protratto nel tempo, avremo una curva di luce dalla quale scorgere il pianeta che transita davanti alla stella: è questo il metodo della fotometria. Per completezza di informazione bi-

sogna aggiungere che non è l'unico metodo utilizzato in quanto anche la spettroscopia fornisce delle indicazioni importanti. In ogni caso però si vede che ci sono diversi limiti alla nostra ricerca. Riusciamo a scorgere infatti solo quei pianeti che fanno un'ombra tanto grande da essere catturata dai nostri strumenti, quindi pianeti che sono abbastanza grandi, paragonabili a Giove, oppure abbastanza vicini alla loro stella; per un fatto prospettico poi possiamo scorgere solo quei corpi che si trovano lungo la nostra linea di vista, mentre non vediamo nessuna ombra di quelli che orbitano lungo

Enogastronomia da leggere

Il Libro libro

Allan Bay ripercorre la storia della cucina in 1135 ricette Allan Bay e Giovanna Quaranta ospiti della serata dedicata alla cucina da leggere organizzata dal Women’s Fiction Festival

IlTeatr Libroo

L’amicizia in scena di CARMEN PARADISO

di MARIANGELA LISANTI MATERA - La storia delle nostre ricette alla luce delle esigenze contemporanee degli italiani. E' questo il tema della pubblicazione “La cucina nazionale italiana” di Allan Bay e Paola Salvatori, presentata insieme al testo “La cucina pugliese” di Giovanna Quaranta. L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione “Women's Fiction Festival” in collaborazione con la casa editrice “Ponte delle Grazie”, “Palazzo Gattini Luxury Hotel” e “Libreria dell'Arco”. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso, che è giusto definire cucina nazionale. «Alcune ricette - ha spiegato Allan Bay - negli anni hanno perso alcune tipicità, fondendosi in un unico corpus e dando vita ad una nuova cucina italiana. In questo testo racconto la storia delle ricette, così come oggi vengono preparate. I nostri piatti, infatti, interagendo, si sono modificati sempre di più per adattarsi ai nuovi stili di vita e di consumo del cibo e hanno perso l'originale connotazione regionale, diventando piatti di tutti, quasi nazionali. E' un patrimonio condiviso: 1135 ricette sono il nucleo della cucina nazionale italiana di oggi». Allan Bay vive e lavora a Milano; giornalista e scrittore enogastronomico, collabora al “Corriere della Sera”, curando una rubrica sui ristoranti per “ViviMilano”. Ha pubblicato la fortunata serie di libri “Cuochi si diventa” e cura la collana di libri di cucina «Il lettore goloso» per “Ponte alle Grazie”. L'autrice Paola Salvatori, appassionata di storia della gastrono-

mia, vive e lavora a Bologna; negli anni ha raccolto e studiato a fondo moltissimi testi su questo argomento, dal Cinquecento ai giorni nostri. Il libro di Giovanna Quaranta, invece, rappresenta il primo repertorio completo della cucina pugliese dalla A alla Z, attraverso tutte le specialità di focacce e di pasta, la verdura e il pesce, le carni, le uova e i dolci e i prodotti tipici. «La cucina - ha spiegato l'autrice - è diventata per me una vera passione; mi incuriosisce, mi diverte e mi piace sapere e conoscere di cucina. Le donne si sono adeguate ai tempi, lavorano e sono sempre dinamiche ed intraprendenti; non c'è più tanto spazio da dedicare al menù del pranzo o della cena. E' importante coltivare l'amore per il cibo e per la nostra terra e per tutti quei prodotti che sono l'orgoglio e la ricchezza della Puglia. Sarebbe bello avvicinare i giovani alla tradizione, facendo capire loro il piacere di cucinare, di ricordare ricette, usanze e persone di famiglia. L'arte culinaria della nostra terra è un patrimonio culturale che deve essere mantenuto; non distruggiamolo, ma manteniamolo vivo per non dimenticare i nostri piatti e per ritrovare i nostri sapori». Giovanna Quaranta è nata a Bari nel 1955; è sposata e ha due figli, ai quali ha dedicato la sua pubblicazione. Ha studiato a Roma, frequentando la scuola per interpreti, e ha lavorato a Bari presso l'Istituto Agronomico del Mediterraneo come interprete simultanea. Cuoca per passione, si è sempre occupata di cucina. Ha pubblicato un libro di ricette e attualmente tiene corsi di cucina per ragazze e ragazzi. cultura@luedi.it

OPPIDO LUCANO- In scena nei giorni scorsi al teatro Obadiah di Oppido Lucano “L'amicizia è ”, rappresentazione in atto unico. Sul palco non i soliti attori di stirpe, ma loro, i ragazzi del centro diurno per disabili e di aggregazione sociale “Immagine Riflessa” di Cancellara. Ormai quello della rappresentazione teatrale, giunto alla sua terza edizione, è diventato un appuntamento fisso per questi ragazzi. Quella portata in scena è stata una manifestazione di teatro sperimentale non convenzionale, realizzata nell'ambito delle attività di laboratorio di drammatizzazione teatrale. Laboratorio che per tutto l'anno vede operare insieme operatrici, educatrici e loro, i ragazzi-attori, sotto il coordinamento di Donatina Coviello che ne cura anche la regia. Un lavoro costante, di gruppo, che vede il coinvolgimento diretto anche delle famiglie, che ormai da anni sono riunite nell'associazione di volontariato familiare a vantaggio dei disabili “Zia Lisa”, che quest'anno insieme al centro ha voluto fortemente organizzare questo evento. Solidarietà. Il palcoscenico come luogo di incontro sociale e di scambio, è la dimostrazione che la disabilità non deve essere un condizione di emarginazione, ma la disabilità per chi la vive è solo un handicap che limita alcune fun-

piani diversamente inclinati rispetto a noi. Le limitazioni quindi ci permettono di dedurre l'esistenza solo di alcuni pianeti extrasolari e, nonostante ciò, nell'ultimo decennio ne sono stati scovati da Terra circa 300, segno che ce ne sono molti altri. È probabile anzi che ogni stella possieda un suo sistema planetario, purché si trovi in una fase evolutiva matura. I pianeti più interessanti sono sicuramente quelli del tipo terrestre, con la giusta distanza dalla stella tale da permettere l'esistenza dell'acqua allo stato liquido perché è questa la condizione per avere la vita così come la conosciamo noi. Per scovarli, e per comprendere meglio l'universo, è stato lanciato ieri la sonda Kepler la quale, con il suo sensibilissimo fotometro di un metro di diametro, dovrà monitorare, al di fuori della cappa dell'atmosfera, molte migliaia di stelle contemporaneamente alla ricerca delle più piccole variazioni, segno della presenza di pianeti lontani. cultura@luedi.it

zioni, ma che non blocca la vita di una persona, che non blocca le potenzialità espressive e comunicative, affettive, di socializzazione di cui si ha estremo bisogno quotidianamente. Questo il messaggio che i ragazzi del centro hanno voluto trasmettere al numeroso pubblico presente. Alle 18 si è aperto il sipario. Sulla scena loro, quegli attori un po' speciali, che hanno saputo smuovere i sentimenti di tutti. Hanno emozionato tutti, dai più grandi ai più piccini, con la loro semplicità e spontaneità. Hanno voluto portare il scena il tema dell'amicizia, dimostrando come, per loro, sia più importante di tutto e di tutti. Hanno portata in scena quello che a volte succede, purtroppo ancora oggi, a chi come loro vive in una condizione di disabilità. Disabilità che non significa diversità. Il rifiuto della società nei loro confronti. Nei confronti di chi purtroppo è costretto a vivere su di una carrozzella. Ma di come anche davanti al rifiuto sanno reagire, perché per loro al di sopra di tutto c'è l'amicizia e l'amore. Un messaggio profondo quello trasmesso: sperare in un mondo migliore, in una generazione di uomini capaci di superare quelle barriere architettoniche che molto spesso albergano nel loro cuori. Alla fine della rappresentazione la serata è stata allietata dallo spettacolo dei trio cabarettistico “La Faina”. cultura@luedi.it

Brigantesse da sfogliare in Mediateca MATERA - Sabato pomeriggio in compagnia di “Brigantesse”, dello scrittore e giornalista Valentino Romano. L'evento è promosso dalla sezione materana di Aide (Associazione indipendente Donne Europee) presso la Biblioteca Provinciale di Matera, ingresso libero da Via Roma. «La presentazione del volume alla vigilia dell'8 marzo rappresenta l'occasione per ricordare impegno e ruolo delle donne meridionali che si diedero al brigantaggio» - ha dichiarato la presidente nazionale Anna Selvaggi. Il lavoro di Valentino ha censito 759 brigantesse che caratterizzarono la storia del movimento dal 1860 al 1870. Nel retro della copertina si legge: “Donne derise, oltraggiate, disprezzate, incarcerate, massacrate, dimenticate. Donne che hanno imbracciato il fucile, donne che hanno condiviso la vita della macchia, donne che hanno nascosto e aiutato i loro uomini. Donne del Sud che hanno scritto una pagina proibita di storia. Spose, madri, sorelle, amanti: donne meridionali, donne dei briganti, guerrigliere. Brigantesse”. Durante la serata è previsto l' intervento dell'autore, del meridionalista Vincenzo Viti, dell'assessore alla Cultura di Montescaglioso Michele Zaccaro, del presidente dell’associazione "Italia per il mondo" Raffaele Picardi, dell'editrice Annalisa Montinari e della presidente Selvaggi. L'evento sarà moderato dal servizio stampa dell' associazione. Domenica, sempre allo stesso orario, si prosegue a Montescaglioso, con “La donna e il progresso”, tra pittura, musica e poesia presso l' Abbazia cittadina. La referente per la sezione locale è Antonella Natuzzi. cultura@luedi.it


52 Cultura e Spettacoli

Sabato 7 marzo 2009

La vincitrice di Sanremo 2009 sorpresa dai paparazzi a strapazzare il fidanzato

Arisa bacia solo il suo Giuseppe TUTTI vogliono Arisa, ma lei bacia il fidanzato e saluta. La vincitrice di Sanremo, sezione Proposte 2009, con Sincerità è richiestissima in tv e alla radio, tutti parlano di lei, tutti canticchiano la sua canzone. Ci è o ci fa? Ci si interroga passando al setaccio il suo look a dir poco originale. Lei tira fuori la grinta e mette tutti a tacere. A partire dal fidanzato, cui scocca sulle lab-

bra per strada un bacio cinematografico. Per lei adesso girare per le strade di Roma senza passare inosservata è davvero impossibile. Così, eccola beccata dal Tg com con il fidanzato Giuseppe Anastasi. I due pranzano insieme, poi si regalano momenti di coccole e baci per strada. Puntualmente immortalati dai paparazzi. Altro che timidona, Arisa prende l'i-

DANZA LA STORIA DI ROBERTO MAESTRO DEL MIVIDA

Una vita sulle punte ALESSANDRA CASALETTO

Arisa e il suo Giuseppe

niziativa e tenendo il viso di Giuseppe si appiccica alle sue labbra. Non porta il rossetto rosso vistoso, ma gli occhialoni neri quelli sì. Un cappellino giallo e una sciarpa in tinta, una borsetta a forma di ranocchia e il suo principe con lei, Arisa mostra un'aria sicura, di chi sa cosa vuole dalla vita e lotta per ottenerlo. cultura@luedi.it

IN PASSERELLA di DAMIANO LATERZA ROMA - Non ci sono più dubbi: «E' lui il nuovo Valentino». Il coro è unanime e le gentildonne qui convenute emettono un profluvio di consensi che non si vedeva dai tempi del tailleurino Chanel. Si, perché parliamo di moda Alta - con la “A” maiuscola - e parliamo di Michele Miglionico, il sarto delle divine di domani. Anzi, di oggi. A giudicare da come il nostro - che, a voler essere pignoli, è lucano. Di Pignola, cioè - viene accolto da una raggiante Madame De Bock, ambasciatrice del Belgio, nonché deliziosa padrona di casa, nella sua celebratissima residenza privata affacciata sui Fori Imperiali. Ed è qui, tra incredibili arazzi delle Fiandre, champagne della temperatura ottimale e un leggiadro buffet di paradisiaci assaggi, che questo guru basilisco dell'haute, ha deliziato un parterre disposto a tutto pur non di non abituarsi al brutto. Ossia, a quel patchwork di brandelli di ruvide e odiose stoffette delle sfilate parigine degli ultimi anni. Michele è quello che ci voleva. Porta aria fresca, Miglionico, nel tunnel traumatico dell'inindossabile. Porta abiti veri. Di una preziosità senza precedenti e di una vestibilità da pret-a-porter. Che è quel-

LO STILISTA LUCANO È PER TUTTI IL NUOVO VALENTINO

Miglionico incanta l’alta società

Miglionico con le modelle - rampolle dell’artistocrazia romana

lo a cui persino la più fondamentalista tra le nobili signore ospiti dell'ambasciatrice, anelerebbe. Ma, come si fa? Tra un ricevimento e un'uscita ufficiale, l'abito “Alto” diviene di rigore, purchè sia comodo. Ecco che il giovane stilista lucano viene incontro a queste donne dalla classe sconfinata, leggendo nel loro cuore e tirando dal cilindro una collezione entusiasmante. Dalle linee curve e rette al tempo stesso. Morbide e rigide. Dalla manifattura eccellente - come gli arazzi della regale location - e all'insegna del particolare seducente, ma in un terreno in cui la volgarità è bandita.

Estetica purissima. Come il Garavani degli anni settanta. O il Saint Lauren dei sessanta. Eclettico, il Miglionico. Ma in un senso aristocratico di citazione colta, di miscuglio accurato e rispettoso. Di efficacissima e meridionalissima inventiva spontanea. E fa centro. Incantando questo magico mondo che ha scelto di agghindare. «Ho vestito anche un'attrice alla notte degli Oscar» rivela Michele, in esclusiva per questa pregiata testata. Ma non vuole dire chi è. Gli concediamo il rispetto del segreto professionale, sia perché è sincero, sia perché nel frattempo viene giustamente subissa-

to di domande dalle amabilissime signore ambasciatrici di Thailandia e Svizzera, che già lo venerano. La serata è davvero amena. Si chiacchiera di arte fiamminga e di gusto italico: quello stesso inimitabile stile che Michele, degnamente, rappresenta. Da Dubai al Belgio, passando per la remota Basilicata: «Ho vestito molte signore della Potenza bene» racconta Miglionico, e lo fa senza celare l'ovvio patriottismo lucano. Sorride, l'infaticabile signora Maria Pollak. E' la presidentessa dell'associazione “La Ruota Internazionale” ed ha una vera e propria fissazione per le sorti del poverissimo popolo africano. Soprattutto per i più piccoli. «Stiamo costruendo una scuola in Uganda. E' necessario. Sapesse come vivono lì, poverini. Io ci sono stata sette anni e lo so bene…». La signora si commuove. Come darle torto. L'anima dell'iniziativa è presto svelata. Anche da un punto di vista squisitamente antropologico. Un lucano in Belgio? Sì, ma questa volta la miniera si chiama Italian Style. cultura@luedi.it

POTENZA- Il fenomeno dell'emigrazione in Basilicata continua di anno in anno, sempre più giovani decidono di studiare o andare a lavorare fuori . C'è chi però ha investito nel proprio futuro scegliendo di rimanere e di fare della propria passione non solo una ragione di vita ma anche un lavoro. È il caso di Roberto Telesca nato a Potenza nel 1981, direttore artistico e maestro del Mivida Centro Danza. Fin da piccolo si è dedicato allo studio del classico e del moderno riscuotendo sempre grandi riconoscimenti da parte dei suoi insegnanti, tanto che passione e bravura lo hanno spinto a completare la formazione accademica prettamente classica con numerosi stage di altri stili (Liscio, Standard,Latino Americano e Hip Hop). A diciassette anni inizia a dedicarsi all'insegnamento avendo l'opportunità di lavorare presso l'oratorio e, dopo anni di gavetta e di partecipazioni a concorsi e spettacoli in giro per l'Italia, decide nell'ottobre del 2005 di non andare via ma rimanere nella sua terra e di fondare una scuola di danza. Certo le difficoltà non sono mancate, ma Roberto sempre spinto da gran forza di volontà e tenacia, non puntando su un guadagno economico immediato e dando importanza a quello che gli trasmettevano i suoi allievi, ha iniziato ad avere i suoi riconoscimenti. Tra gli ultimi ricordiamo la partecipazione alla trasmissione “Mattino in Famiglia” di Rai 2 conquistando l'arrivo in finale nella competizione nazionale tra ballerini e la collaborazione con la Compagnia del Prado di Roma, nella quale partecipa durante il tour estivo insieme a Debora Garofalo

(sua madrina e fondatrice del Centro Danza “Il Cigno” di Potenza nel 1997). La vera passione di Roberto rimane comunque l'insegnamento a cui si dedica da circa quattro anni prediligendo la danza moderna, mettendo così a disposizione degli allievi- la sua scuola conta già un centinaio di iscritti - tutto il bagaglio di esperienze maturato nel corso dei suoi anni di studio e di formazione. Mivida, inoltre, è l'unico centro danza a Potenza dove si svolgono i corsi di danze tradizionali e di tecniche di suono su tamburi a cornice, a cura di Maria Anna Nolè, presidente dell'associazione culturale “Iatrida” e da anni attiva nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio tradizionale della Basilicata e del Sud Italia. Quindi la scuola è un vero e proprio punto di riferimento per chi volesse imparare l'arte del ballo: grazie a Roberto che non si è tirato indietro di fronte alle difficoltà e ha deciso di rimanere e di impegnarsi anche per il futuro degli altri , danzando ed insegnando sempre con impegno e passione. cultura@luedi.it

MATERA IN MUSICA

IL CONCERTO

IL CANTAUTORE SARÀ IL 13 MARZO SUL PALCO DEL DUNI

A TAVOLA ATMOSFERE TZIGANE SULLE NOTE DI CHITARRA E VIOLINO

Vinicio “l’artista errante”

C’era una volta... il duo Rigillo

momento in cui chiudiaMATERA - La stagione mo gli occhi». concertistica “Matera in Capossela, cantautore Musica 2008 / 2009” conitaliano, nato in Germatinua il prossimo 13 marnia, da genitori di origizo, alle ore 21, con il conne irpina, torna poco docerto “L’artista errante”. po in Italia con la famiIl palco del Teatro Duni di glia. Matera ospiterà l’OrcheCresce artisticamente stra della Magna Grecia e nei circuiti underground Vinicio Capossela, con il dell'Emilia-Romagna, fisuo Solo show. no ad essere notato e lan«Il solo show – afferma ciato da uno dei massimi Capossela - trae la sua Vinicio Capossela esponenti contemporaispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, gio- nei della musica d'autore, Francesco colieri), ma da quelle tende che, ai tem- Guccini. Vive da quasi 20 anni a Milano. Il pi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendeva- nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo no il nome. Solo show, si chiama, perché si af- amore reciproco con la gente del luogo fronta da soli, tenendosi stretti, sia sul si concretizza con la cittadinanza onoraria concessagli dal comune di Calipalco che in platea. E perché è “solo show”, soltanto spet- tri, per onorare la sua grande genialità tacolo, entertainment, come farsi un e creatività. Debitore nella sua visionagiro in ottovolante e sospendere l’in- rietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha credulità. Sospendere l’accanimento dell’im- scritto anche un libro, “Non si muore tutte le mattine”, uscito nel marzo piego del tempo. Una tregua con la vita, per farci as- 2004. saltare dall’interno, da noi stessi, nel cultura@luedi.it

POTENZA - Continuano gli incontri di teatro, musica e arte sul “gustoso" palco del C'era una volta. Dopo le poesie degli illustri lucani che hanno cantato la loro terra, dopo l'amore cantato da Goethe, Shakespeare, Catullo e Keats, dopo il caldo rock dei Pink Floyd suonato da Renato Pezzano e cantato da Emanuela Stefanelli arriva altra musica a coccolare i commensali. Tutti artisti e tutti lucani che colorano l'atmosfera del già suggestivo C'era una volta, regalando al pubblico una serata indimenticabile. Parole, note, suoni che si alternano agli odori ed i sapori e che puntano ad allertare così tutti e cinque i sensi di chi è seduto sulle seggiole lignee del locale di contrada Paradiso. Il calendario prevede per stasera l'amosfera ztigana della chitarra di Dino Rigillo ed il violino di Michele Rigillo, due musicisti che si sono distinti nella scena musicale regionale e nazionale e che sul palco del C'era una volta daranno vita a virtuosismi dolci o vivaci dedicati alle suggestioni latine della musica ztigana. Il calendario prevede altri incontri di

Dino Rigillo

musica e teatro. A Potenza, dunque, c'è un luogo che il sabato si trasforma in piccolo palcoscenico e che soddisfa i palati più raffinati con buon vino, ottima cucina, teatro e musica. cultura@luedi.it


Spettacoli e televisione 53

Sabato 7 marzo 2009

Arbore perde il cappello

Christine violentata

A CATANIA per un concerto con la sua orchestra italiana Renzo Arbore, visitando una mostra, ha perso il suo celebre cappello panama. «Gegè per caso l'hai preso tu?» ha chiesto all'inseparabile Gegè Telesforo e così anche agli altri accompagnatori. Niente. «Mi spiace solo perché si tratta di un regalo al quale ero legato» ha commentato Arbore.

Iva, scuse da Benigni

CHRISTINE Del Rio, la biondina inglese del Gf8, appena arrivata in Italia, a Milano, ha conosciuto un uomo che un giorno, come ha raccontato a Barbara D’Urso in Pomeriggio cinque, l’ha sequestrata per tre giorni e l’ha violentata. Ma Christine non lo ha denunciato. «Un processo dura anni e avrei dovuto rivederlo. Non volevo».

ROBERTO Benigni ha chiesto scusa a Iva Zanicchi che all’ultimo Festival di Sanremo si era sentita danneggiata dalla performance dell’attore in cui veniva citata la sua canzone Ti voglio senza amore. «Ha detto “chiedo perdono alla sua famiglia”», ha raccontato Iva Zanicchi a Silvana Giacobini, a Scalo 76.

BELLUCCI E CARDINALE AMMIRATISSIME PROTAGONISTE DEL WOMEN’S WORLD AWARDS

Italiane doc a Vienna VIENNA - Due donne, due attrici, ma anche due modi di interpretare la bellezza. C'era anche un pezzo di Italia alla serata "Women's World Awards 2009" che si è svolta a Vienna. Monica Bellucci e Claudia Cardinale sono state premiate sul palco del Winner Stadthalle. Un premio riservato alle donne che si sono distinte nei settori più disparati: dalla musica, al cinema, alla tv all'impegno sociale. E tra le presenti non è sfuggita la gioia delle due bellezze italiane, ammiratissime nei loro abiti da sera. Monica Bellucci indossava un lungo vestito rosa satinato aderente sui fianchi e con il decolletè ben in evidenza, completando la mise con una sciarpa impalpabile sulle spalle. Splendida anche la Cardinale con un abito azzurro pallido a disegni leggerissimi sul dorato e sostenuto da sottili spalline; anche lei lo ha arricchito con un ampio scialle a rete, abbinato al vestito. Molto glamour dunque, ma non solo, alla cerimonia dei Women's World Awards alla Stadthalle a Vienna. Lunga passerella di star e una ventata di Hollywood sul Danubio con la tante donne di premiate per meriti in differenti categorie, ma anche molto impegno nella battaglia per i diritti delle donne, ancora calpestati in molte parti del globo. «Non riusciremo a cambiare il mondo stasera», ma questi premi sono almeno una speranza, ha detto la regina Noor di Giordania, che consegnava gli Awards. Fra le premiate, Monica Bellucci ha ricevuto il World Actress Award per i suoi ruoli, mentre a Claudia Cardinale, ambasciatrice Unesco per i diritti della donna, cui è andato il Benazir Bhutto World Tolerance Award. Ancora un’italiana, Angela Missoni, capo designer alla Missoni, ha avuto il World Fashion Award. Ma anche il resto del palmare era di tutto rispetto. All’icona inglese Marianne Faithfull è andato il Lifetime Achievement Award, a Anastacia il World Artist Award, e alla modella Elle Macpherson il World Career Award. Grande assente invece Nojoud Ali, la bimba yemenita di dieci anni, costretta a sposarsi con un uomo di 30 anni, che ha fatto causa per avere il divorzio. Le autorità dello Yemen non le hanno permesso di lasciare il Paese.

Cinema in lutto

Samperi, commozione al funerale laico di BENIAMINO MECHELLI

Sopra Claudia Cardinale; più in alto Monica Bellucci a destra le star italiane con la top model MacPherson

Fiorello: «Boicottano il mio show». Ma era una gag FIORELLO, intervistato dalle telecamere di Raitre da «Blob», ha lanciato un appello disperato affinchè il pubblico lo aiuti: «Mi rivolgo a voi amici di Blob. Io faccio un programma televisivo, sapete che va sul decoder, su Sky. Grazie di essere venuti. Io proprio non sapevo a chi rivolgermi – con-

tinua – mi stanno facendo terra bruciata». Ma il giorno dopo lo showman, che debutterà ad aprile su Sky, torna su quella dichiarazione: «Mi dicono che qualcuno ha preso sul serio il mio appello fatto su 'Blob' –dichiara Fiorello -. Ovviamente si trattava di una gag. Però ho raggiunto il mio

obiettivo, che era solo di promuovere il mio nuovo show su Sky all’interno di un programma Rai. C'eravamo già riusciti su Raiuno martedì scorso in occasione di LazioJuventus quando allo stadio a bordocampo campeggiava la scritta Fiorello Show sui tabelloni pubblicitari. Ieri ci hanno aiutato gli amici di Blob. Ora – conclude divertito – non ci resta che puntare a 'X Factor' su Raidue».

TREVIGNANO ROMANO (ROMA) – «Salvatore è sempre stato un uomo libero, anche nei momenti di grande solitudine e di bisogno». È uno dei passaggi del breve intervento della moglie di Salvatore Samperi, Francesca, durante i funerali laici del regista e sceneggiatore, svolti ieri nel cinema Palma di Trevignano Romano, paese sulle sponde del Lago di Bracciano, alle porte di Roma, dove la coppia viveva e dove il regista è morto l’altra sera. La moglie Francesca ha poi ricordato durante la cerimonia come, insieme al marito, scoprì Trevignano, che per molti anni è stato il loro «rifugio» e ha ringraziato poi gli abitanti della cittadina per l’accoglienza e la simpatia che hanno sempre avuto nei loro confronti. Oltre alla moglie è intervenuta alla cerimonia laica anche Giuseppe Sansone, il primo produttore di Samperi, che ha ripercorso le principali tappe della carriera del regista di Grazie zia e di Sturmtruppen. In sala c'erano circa 350 persone, tra le quali molti degli attori che hanno lavorato con lui, come Giancarlo Giannini, Gabriel Garko e Serena Autieri, interpreti della se-

Salvatore Samperi

conda serie di L’onore e il rispetto, che andrà in onda su Canale 5 a maggio prossimo. Lisa Gastoni invece, indimenticata interprete di un film culto come Grazie zia, film del 1968 che segnò l’esordio di Samperi nel mondo cinematografico italiano, vinta dalla commozione ha deciso di tornare a Roma e di non assistere al funerale. Assente invece Laura Antonelli, che nel 1973 fu diretta da Samperi in Malizia. Al termine della breve cerimonia laica, salutata da un lungo applauso, la bara con il corpo di Salvatore Samperi, morto all’età di 65 anni, è stata trasportata a Roma dove la salma sarà cremata. L’urna con le sue ceneri sarà invece custodita nel cimitero di Trevignano, ultimo buon retiro del regista-sceneggiatore.

Rai giovane di MAURETTA CAPUANO ROMA – Veronica Maya debutta nel prime time di Raiuno con 'Incredibile!', un people show strutturato come un game in cui trova spazio anche molto varietà, in onda in diretta dall’Auditorium Rai del Foro Italico da martedì 10 marzo per quattro appuntamenti, dopo il numero zero andato in onda nel luglio scorso. Accanto alla Maya, Gabrielle Cirilli. Sei i concorrenti in ogni puntata che si sfideranno in abilità fisiche, intellettive e in performance artistiche. Il vincitore sarà deciso dal televoto. Ospiti del primo appuntamento: Massimo Ranieri e l'illusionista francese Jerome Murat. Opinionisti fissi: Stefania Sandrelli, Claudio Lippi e Yuri Chechi. «Mi piace questa sfida. Con la prima serata realizzo un grande sogno.

della rete dopo EleoLA PUPILLA DI DEL NOCE DEBUTTA SU RAIUNO IN UN GIOCO-VARIETÀ verde nora Daniele, e Caterina

“Incredibile” Maya in prima serata La soubrette Veronica Maya

Quando sono entrata da sola nel camerino dell’Auditorium, che è quello di Raffaella Carrà, ho pianto. Mi sento molto sicura perchè attorno ho figure professionali di livello. Credo molto in questo for-

mat», ha detto la Maya. La conduttrice, oltre a ballare e cantare dal vivo, nella sigla con effetti speciali particolari appare al posto di Gene Kelly che balla con Tom e Jerry e poi in vecchi varietà con Paolo Panelli,

Don Lurio. La Maya renderà omaggio nel primo appuntamento a Rita Hayworth e poi a Edith Paif, Marilyn Monroe e Delia Scala. L'esperimento rientra nel progetto di ringiovanimento della rete voluto dal direttore Fabrizio Del Noce che ha visto finora andare in onda Ciak si canta di Eleonora Daniele, Dimmi la verità di Caterina Balivo e nel prossimo maggio Parenti Talenti di Elisa Isoardi, attualmente impegnata nella Prova del cuoco. «Incredibile – spiega Del Noce – è stato molto ritoccato nell’impostazione, c'è più gara fra i concorrenti rispetto al numero zero del luglio scorso. Con la Maya continua la linea

Balivo che era partita al 17% ma nell’ultima puntata ha superato Amici di Maria De Filippi». E aggiunge soddisfatto: «Esperimenti riusciti e non c'è due senza tre. Certo non posso aspettarmi dalla Maya i risultati di Verdetto finale con il 30% di share e punte del 37% nel day time ma anche questo esperimento di giovani leve ci darà soddisfazione. Realisticamente l’obiettivo minimo è di avere uno share con il due davanti. È inutile pensare alla tv senza Auditel». Il programma, prodotto da Raiuno in collaborazione con FilmMaster Television, vede anche sei giovani inviati: i Magnifici a caccia di persone fuori dal comune. Ospiti dei prossimi appuntamenti saranno la cantante Anna Tatangelo, il cantautore Al Bano e l’attore Paolo Conticini.


54 Rubriche

Sabato 7 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro potete ottenere tutto quello che desiderate, ma dovete impegnarvi seriamente. Non trascurate però chi vi ama.

TORO 21/4 - 20/5

Cercate di adeguare le vostre richieste di lavoro alla situazione attuale. Investite di più nell'amore-

GEMELLI 21/5 - 21/6

Giornata di alti e bassi nel lavoro, ma complessivamente potete accontentarvi. Successo nelle nuove amicizie.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro guardate oltre le incombenze quotidiane: puntate in alto. In amore siete piuttosto volubili.

LEONE 23/7 - 23/8

Sforzatevi di trovare nuovi stimoli nel lavoro: solo così potrete ottenere dei buoni risultati. Un amore fragile.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro concentratevi su pochi obiettivi, ma piuttosto ambiziosi. Eviterete perdite di tempo. Un amore allegro e sereno.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siete piuttosto discontinui e volubili: nel lavoro tutto questo non promette niente di buono. Stimolanti schermaglie amorose.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Vi sentite in ottima forma, ma nel lavoro dovete frenare la tentazione di strafare. L'idillio continua.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Le difficoltà odierne nel lavoro possono sembrane insormontabili, ma non è affatto così. In amore procedete con cautela nei nuovi approcci.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

La vostra carriera va costruita a tavolino senza tralasciare alcun dettaglio. Grande confusione nel settore sentimentale.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

È la giornata lavorativa giusta per proporre nuove idee o nuovi progetti. Novità per parecchie singles.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

ST arco; M,O dame; N tese d'U,TI = Star comodamente seduti;

È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche nel lavoro: vi siete adagiati fin troppo. In amore nulla vi ostacola.


Televisioni 55

Sabato 7 marzo 2009

SHOW

21.30

21.05

PRIMA SERATA

Milly Carlucci

TELEFILM

21.30

DOCUMENTI

Cold Case Delitti Irrisolti

SHOW

21.10

Alberto Angela

La Corrida

14.05

RUBRICA

FILM

14.05

Forum

23.00

Anni ‘90 Parte II

FILM Delitti inutili

06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -Rubrica Sabato & Domenica 09.35 -AttualitàSettegiorni 10.25 -AttualitàAprirai 10.40 -Attualità Tuttobenessere 11.30 -AttualitàOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -AttualitàEasy Driver 14.30 -AttualitàEffetto Sabato 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.05 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.10 -AttualitàA Sua Immagine 17.40 -Tg 1 L.I.S. 17.45 -DocumentarioPassggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.10 -RubricaTg2 Sì Viaggiare 06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -Varietà Mattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -AttualitàSulla via di Damasco 11.25 -AttualitàAprirai 11.35 -Varietà Mezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -SportDribbling 14.00 -REALITY X Factor - Il Processo 15.30 -MusicaleScalo 76 17.10 -AttualitàSereno variabile 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.10 -TelefilmThe District 19.00 -REALITY X Factor - La settimana 19.35 -VarietàScorie di scorie 20.25 -Estrazioni del Lotto

08.45 -VarietàAccipicchia, ci hanno rubato la lingua 09.00 -AttualitàTv Talk 10.30 -AttualitàArt News 11.00 -AttualitàTgr I nostri soldi 11.15 -AttualitàTgr Estovest 11.30 -AttualitàTgr Levante 11.45 -AttualitàTgr Italia Agricoltura 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.30 -Tgr Il settimanale 13.00 -AttualitàTgr Bellitalia 13.25 -AttualitàTgr Mediterraneo 14.00 -Tg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.45 -AttualitàPixel Tg 3 14.50 -AttualitàTgr Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -Sport- Sabato Sport 16.10 -Sport- Magazine C. League 18.10 -Sport90°Minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Attualità Nonsolomoda - Globish News 10.00 -Attualità Speciale sul film "La Matassa" 10.05 -Varietà Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello 14.10 -Real Tv Amici 15.30 -Attualità Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.15 -Real Tv Grande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.25 -Telegiornale Tg4 - rassegna stampa 06.25 -TelefilmWest Wing 07.40 -SitCom Vita da strega 08.10 -TelefilmMac Gyver 09.00 -Attualità Tv Moda 09.35 -Varietà Stasera a teatro 10.00 -Attualità Vivere meglio 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Fiction Ricomincio da me 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Poirot: Carte in tavola 17.00 -Telefilm Detective Monk 18.00 -Varietà Aspettando Miss Padania 18.45 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

07.00 -RubricaSuper Partes 07.45 -Cartoni 10.45 -Sit ComDharma & Greg 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -RubricaStudio Sport 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -Film Anni 90 - Parte II con Massimo Boldi - regia di Enrico Oldoini (Ita) - 1993 16.15 -FilmIl piccolo panda con Stephen Lang, Ryan Slater, Yi Ding - regia di Christopher Cain (Usa) - 1995 17.55 -SitCom Tutto in famiglia 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.30 -FilmIl dottor Dolittle con Eddie Murphy, Ossie Davis, Oliver Platt, Peter Boyle - regia di Betty Thomas (Usa) - 1998 19:57 - NewsTgcom - Attualità 20.00 -Previsioni del tempoMeteo

06.00 -SportSuperbike - Motociclismo 06.30 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Serie TvAlla conquista del West 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentiAnimal face off 13.30 -TelefilmJack Frost 15.30 -Film Per piacere...non salvarmi più la vita con Clint Eastwood, Burt Reynolds, Jane Alexander - regia di Richard Benjamin (Usa) - 1984 17.40 -Film I tre moschettieri con Gene Kelly, Lana Turner, June Allyson, Van Heflin, Vincent Price - regia di George Sidney (Usa) - 1948 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Ballando con le Stelle

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -SportSabato sprint 23.20 -Tg 2 Notte 23.30 -AttualitàTg 2 Dossier

21.30 -Documenti Ulisse: Il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione

20.30 -TgSatirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio

21.30 -Telefilm Law & Order: Unità speciale

21.10 -FilmBoog & Elliot a caccia di amici di Roger Allers, Jill Culton 22.40 -FilmPipistrelli vampiro con Lucy Lawless, Dylan Neal, Liam Waite, Timothy Bottoms - regia di Eric Bross (Usa) - 2005

20.30 -DocumentarioCrocodile Hunter 21.00 -TelefilmL'Ispettore Barnaby 23.00 -FilmDelitti inutili con Frank Sinatra, Faye Dunaway, David Dukes, George Coe regia di Brian G. Hutton (Usa) 1980

00.05 -Telegiornale Tg 1 00.10 -Attualità Applausi 00.50 -Musicale Music 2009 01.40 -FilmLa volpe a tre zampe

01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Reality ShowX Factor - La settimana 02.20 -RubricaAlmanacco 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche

23.40 -DocumentiUn giorno in Pretura 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -FilmL'ora di New York 03.05 -FilmChe ora è laggiù?

23.55 -Varietà Se ve li siete persi 00.00 -Attualità Speciale sul film "La matassa" 02.00 -TgSatirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 02.50 -Film Imperia la grande cortigiana

23.50 -SportGuida al campionato 00.40 -FilmUna casa sulle colline 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.50 -Soap OperaFebbre d'amore 03.40 -TelefilmCommissariato Saint Martin

00.35 -Attualità Poker1mania 01.45 -NewsStudio Sport 03.40 -FilmUn corpo da reato con Liv Tyler, Matt Dillon, John Goodman, Michael Douglas - regia di Harald Zwart (Usa) - 2001 05.10 -TelefilmHighlander

00.50 -Telegiornale Tg La7 01.15 -Rubrica M.O.D.A. 02.15 -Attualità CNN News

leTrame

ITALIA 1

ORE 14.05

ANNI ‘90 - PARTE II con M. Boldi, N. Frassica, C. De Sica, C. Alt - regia di Enrico Oldoini (Ita) - 1993 Un tassista della stazione di Milano carica un boss della mafia e finisce col ritrovarsi in galera con lui. Due "vip" litigano in un bar di Ostia gestito da una coppia di fanatici di "Novella 2000". Un prete di campagna si finge pornodivo nel meritorio intento di ritrovare una pecorella smarrita. Un ragazzotto in vena di avventure erotiche incontra una ricca signora che lo invita a giochi...

LA 7

ORE 17.40

LA 7

ORE 15.30

PER PIACERE...NON SALVARMI PIU’ LA VITA con C. Eastwood, B. Reynolds, J. Alexander, M. Kahn - regia di Richard Benjamin (Usa) - 1984 Kansas City, 1933. Il tenente Speer e l'investigatore privato Murphy sono usciti dalla stessa scuola di polizia: sono rimasti amici, ma le loro strade si sono nettamente divise. Quando Murphy si mette nei guai a causa dei ricatti del suo socio, Speer non tarda ad accorrere...

ITALIA 1

ORE 19.30

ITALIA 1

ORE 16.15

IL PICCOLO PANDA con S. Lang, R. Slater, Y. Ding, W. Fei, regia di Christopher Cain (Usa) - 1995 L'età è quella di un bambino, ma il coraggio è pari a quello di Indiana Jones. Un ragazzino americano di appena dieci anni, partito con la famiglia per la Cina, si mette in viaggio con una ragazzina del posto per raggiungere una zona impervia e salvare un cucciolo di panda da una banda di spietati cacciatori...

ITALIA 1

ORE 22.40

I TRE MOSCHETTIERI

IL DOTTOR DOLITTLE

PIPISTRELLI VAMPIRO

con G. Kelly, L. Turner, J. Allyson - regia di George Sidney (Usa) - 1948

con E. Murphy, O. Davis, O. Platt, P. Boyle, R. Schiff - regia di Betty Thomas (Usa) - 1998

con L. Lawless, D. Neal, L. Waite, T. Bottoms, C. Ferguson, B. Butler, T. Plana - regia di Eric Bross (Usa) - 2005

Il dottor Dolittle vive a San Francisco, ha una bella casa, una moglie e due bambine. A causa di una botta riportata in un incidente, la propensione infantile a comunicare con ogni specie faunistica si riaffaccia in lui. Maiali, topi, tigri, uccelli faranno la coda nella sua sala d'attesa...

Due studenti, Eden e Aaron, vengono accusati dell'omicidio di un amico, con il quale avevano trascorso la notte nel mezzo dei boschi. Crede alla loro innocenza la dottoressa Maddy Reardon, insegnante di biologia, che rinviene i segni del morso di strani pipistrelli vampiri sul cadavere del ragazzo...

Il giovane gentiluomo guascone D'Artagnan, appena arrivato a Parigi, trova modo di azzuffarsi con tre moschettieri del re: Athos, Porthos e Aramis. Mentre si stanno battendo a duello, arrivano le guardie del cardinale Richelieu e i quattro, dovendo unire le loro forze, diventano amici. Insieme compiono imprese emozionanti contro il cardinale e sventano le trame della perfida...

L’immigrata Fiona May travolge Scherzi a parte RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Butta la luna 2 L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.39 21.18 18.50

ascolto 6.962 6.834 5.465 5.310

RAI DUE Annozero Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33

21.04 13.32 19.33 13.54

3.621 2.454 2.131 1.800

RAI TRE Un posto al sole Out of reach Blob di tutto di piu' Geo & geo

20.38 21.11 19.59 17.42

2.848 2.637 1.904 1.642

CANALE 5 Striscia la notizia Scherzi a parte Chi vuol essere Cento vetrine

20.47 21.15 19.03 14.13

7.581 5.768 4.180 4.135

ITALIA 1 Spider-man 2 I simpson La ruota della fortuna Camera cafe'

21.13 14.33 20.29 20.13

2.686 2.564 2.420 2.037

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Tempesta d'amore

20.30 19.41 14.08 21.14

2.630 2.075 1.802 1.759



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