Obiettivo Saviano - Febbraio 2019

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Chiuso domenica 17 febbraio 2019

CITTÀ CITTADINO CITTADINANZA ANNO XXV NUMERO 2 ● febbraio 2019 (227)

GIACOMO SCOTTI

RICORDANDO

… un autentico cittadino del mondo, anche se una parte della sua anima risiede nella casa d’origine. Giacomo Scotti, originario di Saviano in provincia di Napoli, nella seconda metà degli anni ’40 si è “installato” nell’ex Jugoslavia, a Fiume, calcando per la prima volta (ma non è stata certo l’ultima!) il flusso della contro-corrente, in un tempo in cui l’esodo riguardava invece migliaia di persone dall’Istria soprattutto verso l’Italia. Ma anche nel lavoro di cronista presso “La voce del popolo” della città quarnerina ha modo di segnalarsi come un giovane dal carattere poco malleabile soprattutto quando si pretende di fargli scrivere ciò che non sente. La scrittura è stata ed è l’attività che, all’età di novant’anni, lo fa essere estremamente vivace nella produzione che riguarda vari generi, la poesia e la narrativa, la storia e la favola, l’inchiesta e l’elzeviro. (servizio con intervista pp. 10-11)

L’ A R T I C O E LA NUOVA CORSA ALL’ORO Francesco Menichino Il 1° Gennaio 2017 è entrato in vigore il “Polar code”, un nuovo codice internazionale che ha lo scopo di regolare i traffici marittimi ai due poli, e di preservare l’ambiente marino in quelle zone. Recentemente inizia a farsi strada l’utilizzo di carburanti alternativi come il gas naturale liquefatto (LNG), che promette uno sviluppo sostenibile per l’economia del mare. ll gas naturale liquido già utilizzato in nord Europa per i ferries, oggi è una tecnologia adulta, che soddisfa i requisiti attuali e futuri in termini di emissioni. Definito il combustibile fossile più economico pulito e sicuro, è l’alternativa possibile per la fase di transizione verso le forme di energia rinnovabili. Per il trasporto marittimo in generale, ma anche per i porti che sono ubicati nelle aree urbane, l’avvento dell’LNG produrrà notevoli benefici... (servizio a p. 11)

GIGI

di Antonio De Sena

UN POLIGRAFO INTELLIGENTE Enzo Santese

e-mail: vincenzo.ammirati@alice.it

l ricordo che qui facciamo di Gigi Manfredi non vuole essere una commemorazione funebre, ma la constatazione del vuoto culturale che la sua assenza determinerà nella nostra comunità. Attraverso il suo blog e con la compagnia La loggia dei priori da lui fondata e attraverso strutture come L’Accademia degli Svevi, di cui è stato ideatore e parte portante, egli si è mostrato un attento conoscitore del nostro territorio e ha dato un valido contributo al miglioramento del dibattito relativo allo stesso. Figlio del suo tempo, ma spesso in posizione critica verso istanze ed ideologie, che lo hanno riempito, ha sempre motivato, a volte con puntiglio, le sue scelte. Alcune di esse potevano essere non condivisibili, ma sempre sono apparse come il risultato di una attenta analisi della realtà, sostenuta da onestà intellettuale e pragmatica coerenza. Il pressapochismo non rientrava nel suo stile! I suoi interessi spaziavano dalla filosofia alla letteratura, dalla storia alla politica. Ma il suo grande amore è stato il teatro, a cui ha dedicato interesse, letture, tempo e scritti. In un suo post, il n.26 pubblicato il 25 marzo 2010, Gigi formulava una chiara definizione dello stesso. Sono stato sempre un sostenitore del teatro come Arte e non come semplice “spettacolo”. L’arte del teatro, comunque si pratichi, da commediografo, da regista o da attore, richiede studio, tecnica e genialità. E richiede anche un altro requisito importante e universale: la legge delle tre R. In che consiste questa legge? 1) Rispetto per se stesso; 2) Rispetto per gli altri; 3) Responsabilità delle proprie azioni. Il suo teatro, quello che lui ha vissuto visceralmente, si pone nella tradizione classica napoletana. Le storie che racconta sono veraci e fotografano la realtà dei vicoli o la spocchia della piccola borghesia napoletana come nell’atto unico La magia di donna Bettina, dove la signora in questione, con i suoi intrallazzi, riesce addirittura a procurarsi un figlio o come in L’amante nolano, un originale recital in cui, con poesie, prose e duetti, ci presenta don Federico Rossini, un personaggio per metà vissuto. Altro ambiente che descrive con maliziosa benevolenza è quello della legge. È difficile non ridere nelle commedie Don Anselmo Tartaglia principe del foro o La bilancia dell’avvocato. Ricorda invece situazioni già sperimentate da Scarpetta, dai De Filippo o anche da Petito la commedia È Felice…sua eccellenza. Un giovane, travestito da prete, si introduce con l’inganno nella casa di don Felice, padre della sua fidanzata, per tentare una non facile accettazione della sua aspirazione a far parte della famiglia. La nazarena è il suo capolavoro. Nella vicenda di Maria, madre di Cristo, si racconta il dolore sempre uguale di una donna, che ha perso il proprio figlio, realtà che la sua umanità le impedisce di accettare. Ma il raggio si allarga e la sofferenza della Nazarena diventa dolore universale. Prende corpo in questo dramma tutto il mondo al femminile, dove l’uomo è presente sullo sfondo, lui che è stato pensato dalla testa delle donne, partorito dal loro ventre, amato dal loro cuore, allattato dal loro seno, subìto dal loro essere donne ogni volta che egli ha usato loro violenza. Il simbolismo del linguaggio, presente in tutto il testo risulta in sintonia con la messa in scena e produce in genere negli spettatori un attento silenzio, volto a carpire i segreti delle parole e della gestualità. Silenzio che si scioglie in un lungo applauso finale, inteso a sottolineare il piacere di un teatro che mira direttamente all’intelletto ed al cuore dello spettatore. Le commedie di Gigi sono state insignite da riconoscimenti vari ed hanno avuto una buona accoglienza ovunque siano state rappresentate, anche fuori dall’ambito regionale. Ha scritto anche poesie, pubblicate nelle raccolte Dalle fiamme dell’inferno e Gli occhi dell’Essere umano. (altri servizi a p. 13) ■

IL FUTURO DELLA CONURBAZIONE BAIANESE Domenico Capolongo ono venuto a conoscenza in questi giorni dell’idea di Il secondo obiettivo, questo sì, geografico e storico, a collegare con un tunnel sotto il Partenio il Baianese differenza del collegamento con la Valle Caudina, docon Cervinara; confesso che la notizia mi ha lasciato vrebbe essere la richiesta alla Città Metropolitana di sorpreso e perplesso. La stessa idea fu lanciata negli anni Napoli di poterne far parte, in quanto parte integrante e naturale della ex Provincia di Terra di Lavoro, che venintorno al 1980 nell’ambito della Comunità Montana del ne trasferita alla Provincia di Napoli nel 1927. Il BaianeVallo di Lauro e Baianese, ma non ebbe nessun seguito se e il Vallo di Lauro non dovrebbero indugiare ulteriorconcreto, nemmeno come progetto di massima, e del tunmente a fare questa legittima richiesta, supportata da nel ben presto non se ne parlò più. Ricordo in particolare tantissimi elementi di omogeneità e integrazione con il che i cittadini dell’altro versante erano contrari a tale colleresto del Territorio Nolano. Purtroppo, la infausta aggamento diretto perché ci tenevano a “vivere tranquilli”. gregazione alla Provincia di In effetti, quest’opera non semAvellino nel 1861 ha prodotto bra rispondere attualmente ad una mostruosità amministratiuna avvertita necessità di scamva, alla quale, a quanto è bi, tra due aree geografiche sedato constatare, parecchi si parate da sempre dal massiccio sono assuefatti per sindrome del Partenio in proprie comunità di Stoccolma, come ho potusociali, culturali, commerciali, to osservare in una recente ecclesiastiche e amministrative. pubblicazione in un comune Sarebbe in ogni caso necessario lauretano. valutare correttamente e attentaUn altro e non secondario mente i costi, i danni e i benefici di una siffatta opera, prima di Il Monte Partenio (Mercogliano News, sabato 16 febbraio 2019) obiettivo per i comuni del Baianese è la reale difesa e tesserne i vantaggi che potrebvalorizzazione del loro patrimonio boschivo, compreso bero essere ben pochi. nel Parco Regionale del Partenio, il quale versa attualColgo invece l’occasione per esprimere qualche mio penmente in un quasi totale stato di saccheggio da parte di siero su alcuni di quelli che sono e dovrebbero essere i veri ogni sorta di vandalismi. Vorrei solo ricordare che la e più concreti obiettivi da proporsi subito per il Territorio legge istitutiva degli ultimi parchi nazionali, N. 394 del 6 Baianese, nelle sue attuali condizioni. Innanzitutto i sei dicembre 1991, tra cui in Campania quelli del Vesuvio e comuni, che compongono quella che è oggi la Conurbaziodel Cilento Vallo di Diano, il Parco Regionale del Partene Baianese, con una popolazione complessiva di 26.385 nio era inserito tra le “dieci aree di reperimento”, che abitanti al 2017, i quali dovrebbero cominciare seriamente potevano diventare parchi nazionali in caso di difficoltà a pensare come e quanto prima riunirsi in un unico comuad istituire tutti i nuovi parchi nazionali previsti. Questo ne, con vantaggi enormi, universalmente riconosciuti in privilegio scaturiva anche dalla particolare collocazione questi tempi in cui l’Italia comincia ad aver paura dei suoi geografica del Partenio lungo i percorsi o vie naturali di circa 8000 comuni. transito di alcune specie di mammiferi. Nel caso in esame i sei comuni si sono uniti di fatto in un Penso che dovrebbe aprirsi davvero un ampio dibattito unico intreccio abitativo per cui l’unificazione amministraticon esperti su questi temi concreti, attuali e molto meno va comporterebbe una serie di vantaggi, non solo econoavventurosi di un traforo dagli incerti vantaggi, piuttosto mici, ma anche culturali, sociali, eccetera. In casi come che sopravvivere in attesa di miracoli. questi, di tale evidenza, mi chiedo perché non possa interRoccarainola, febbraio 2019 ■ venire addirittura lo Stato.

In questo numero:  De Sena Antonio, Ricordando Gigi, p. 1  Capolongo Domenico, Futuro della conurbazione baianese, p. 1  Matrisciano Giovanna, Sanremo 2019, vince Mahmood…, p. 2  Bianco Miriam, La ricerca della bellezza, p. 2  Carrella Mariano, He Jenkui genetista cinese, p. 2  Perretta Pierluigi, Sudditanza, p. 3  Grilletto Antonio, Intervento di alta cardiochirurgia a Nola, p. 3  Alvarez Jussara, Coscienza ecosostenibile, p. 4  Menichino Martina, Green Public Procurement, p. 4  Carrella Virginia, I percorsi culturali della FIDAPA di Nola, p. 4  Romano Felice, Euro forte, Italia debole, p. 5  Associazione Rione Croce, #“ballomanonmisballo”, p. 5  Fedele Pino, Come andrà a finire - Spagna 8, p. 6  Carrella Filomena, Intervista a Pasquale Napolitano, p. 7  Falco Elena, Le etichette umane, p. 7  De Risi Biagio (Prof. Blasit), Lavoro e lavoratori, p. 7  Santella P. Gerardo, Là dove si incontano geografia…, p. 8  Grilletto Antonio, Alunni di Nola in visita a Napoli, p. 8  Esposito Gennaro, dott., Polveri sottili sul territorio, p. 8  Allocca Gerardo, Lintrolac (2a puntata), p. 9  Carrella Mariano, I. C. “Bergamino” di Pratola Serra…, p. 9  Santese Enzo, Intervista a Giacomo Scotti, pp. 10-11  Menichino Francesco, L’artico e la nuova corsa all’oro, p. 11  Falco Alberto, Nonni e nipoti un rapporto speciale, p. 12  Falco Alberto, Corradino di Svevia a Tagliacozzo, p. 12  Compleanno di nonno Paolino Vecchione, p. 12  Fedele Pino, Il mio ricordo di Gigi Manfredi, p. 13  Fedele Gigino, Ciao Gigi, p. 13  Manfredi Livia e Aldo, Notizie e Dedica a Gigi Manfredi, p. 13  De Sena Antonio, La Lanterna, p. 14  Allocca Giuseppe, Appello al Consiglio Com. di Saviano, p. 14  Di Palma Francesco, Italia-Francia, parenti stolti…?, p. 15  Carrella Mariano, Il Signore dei miracoli, p. 15  Carrella Mariano, Pensate mai se tutti amassero tutti?, p. 15  Nappi Titti, Sfumature di Valentino… San Valentino, p. 15  Nappi Francesco, Dott., Ortopedia - La metatarsalgia, p. 16  Romano Antonio, Teatro: Avendo, Potendo, Pagando, p. 16  Iannucci Pasquale, Cronaca varia, pp. 17-19  Carrella Virginia, Osservatorio Culturale Present. Libri, p. 19  Ammirati Vincenzo, ‘Suor Angiola’ di don Salvatore Feola, p. 20


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