Risultati Premio Paesaggio COE

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Crediti


Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee Direttore generale: Maddalena Ragni Unità tecnica costituita dal MiBAC per la selezione della candidatura italiana alla III edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa Coordinatori: Roberto Banchini, Direttore del Servizio IV – Tutela e qualità del paesaggio Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio V – Architettura e arte contemporanee Segreteria: Daniela Sgarbossa (Servizio IV), Dora Giuseppina Campisi (Servizio V) Comunicazione: Alessandra Pivetti (Servizio V) con la collaborazione di Gaia Gallotta Documentazione fotografica: Roberto Galasso (Servizio V) Responsabili per le procedure: Maria Maddalena Alessandro (Architetto direttore coordinatore, Servizio IV), Maurizio Pece (Architetto direttore coordinatore – Servizio V) Componenti: per il Servizio IV – Tutela e qualità del paesaggio Riccardo Brugnoli (Direttore amministrativo coordinatore) Giacomo Carlo Tropeano (Ingegnere direttore coordinatore) Per il Servizio V – Architettura e arte contemporanee Alessandra Fassio (Architetto direttore coordinatore) Maria Teresa Soldo (Direttore amministrativo coordinatore)

Segreteria organizzativa: ACMA Centro Italiano di Architettura Antonio Angelillo (Direttore) Susanna Curioni (coordinamento) Project Manager: Silvana Costa Segreteria organizzativa: Elisabetta Massera, Tiziano Quaranta, Maria Chiara Sicari Grafica e comunicazione: Simonetta Montanato Consulenza informatica e web: Alessio Maggi Web manager: Luisa Siotto Consulenza scientifica: Enrico Di Paolo Contatti: ACMA Centro Italiano di Architettura www.acmaweb.com acma@acmaweb.com via Conte Rosso, 34 [Zona Ventura] 20134 Milano tel. +39 0270639293 fax +39 0270639761 cell. +39 3337567795 +39 3387945752 e-mail info@premiopaesaggio.it www.premiopaesaggio.it Supporto tecnico per le attività informatiche: QUESTLAB s.r.l. Giuseppe Castiello, Fabio Occari, Silvia Mattarello tel: +39 041 5044370 800134829 (lun-gio 9-13/14-18; ven 9-13) e-mail iscrizione@premiopaesaggio.it Il presente documento è stato elaborato graficamente da: Federica D’Angeli, Annalisa Santulli Contributi: I seguenti soggetti, che per loro attività e competenza specifica sono a conoscenza dei processi in atto sul paesaggio, sono stati invitati a fornire il loro apporto operativo promuovendo l’iniziativa presso i propri iscritti e/o con la segnalazione di interventi che, a loro giudizio, rappresentino esempi significativi da candidare al Premio.


Introduzione


Con la sottoscrizione a Firenze, nel 2000, della Convenzione Europea del paesaggio, l’Italia si è impegnata alla promozione e diffusione dei valori del paesaggio, in nuova ottica che vede gli individui e la società civile quali soggetti attivi e consapevoli delle potenzialità culturali e di sviluppo sostenibile dei propri paesaggi. Compito, questo, affidato al Ministero per i beni e le attività culturali e svolto attraverso le procedure ad esso attribuite dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con attività di cooperazione orizzontale e verticale congiuntamente ad altre strutture pubbliche a vario titolo impegnate nelle politiche di governo del territorio, nonché attraverso studi e iniziative di sensibilizzazione e promozione con il coinvolgimento di istituti di ricerca e di organizzazioni sociali con finalità di tutela dell'ambiente e del territorio. Nello spirito del Trattato europeo, inoltre, l'impegno del Ministero è teso anche alla tutela di quei paesaggi che per incuria o abbandono hanno perso le loro caratteristiche di qualità estetica e culturale, sperimentando misure o azioni per il recupero di tali qualità. Le operazioni di riattribuzione delle funzioni storiche o storicizzate e l'attribuzione di nuove funzioni con finalità culturali in tali territori implicano il ripristino e la valorizzazione di beni materiali e immateriali in quanto testimonianza della storia e delle tradizioni locali. La qualità di tali operazioni è valutabile attraverso i criteri che sono in buona parte riconducibili alla disciplina della cultura del restauro. Visione, questa, che trova una sua attestazione nel progetto candidato per l’Italia al Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d'Europa nell'edizione 2012-2013: “La rinascita dell’alto Belice Corleonese dal recupero delle terre confiscate alla mafia” presentato da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Il Premio, previsto dall’art.11 della Convenzione europea del paesaggio, con cadenza biennale, intende riconoscere le buone pratiche sperimentate nel territorio, con il coinvolgimento democratico delle popolazioni locali, capaci di cogliere i valori dei propri paesaggi per uno sviluppo sostenibile della società. Come nelle due sessioni precedenti, la candidatura italiana è stata individuata attraverso una procedura concorsuale attuata dalla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali e una selezione tra le proposte pervenute. Il progetto prescelto dalla Direzione, coadiuvata da una Commissione di esperti, tra le 77 proposte pervenute, è stato considerato all’unanimità particolarmente meritorio per l’eccellenza del metodo su cui si fonda, conforme ai principi enunciati dalla Convenzione Europea

del Paesaggio e rispondente ai criteri indicati dal Consiglio d'Europa (riportati nel Regolamento del Premio) di sostenibilità, esemplarità, partecipazione e sensibilizzazione. Per la sostenibilità: con il recupero e il restauro dei manufatti rurali, il ripristino di antiche colture, la ripresa consapevole di tradizioni e sapienze locali si assicura il mantenimento dei caratteri degli insediamenti storici e dei loro contesti ambientali; per l’esemplarità: le pratiche di gestione attuate nel corleonese fungono da prototipo, quali esperienze pilota, per le attività svolte da altre cooperative confederate con Libera, in Puglia, Sicilia, Calabria; per gli aspetti della partecipazione: i criteri democratici posti alla base della cooperativa di lavoro sono essi stessi motore di partecipazione, come dimostrano il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e delle realtà locali e i campi di volontariato organizzati dai giovani; per la sensibilizzazione: le esperienze di lavoro e d’impresa promosse da Libera, sono la base di divulgazione di buone pratiche.La valorizzazione del paesaggio è dunque l’esito di un modello di attività che l’Associazione Libera sperimenta e propone come so- stenibile, riproducibile, fondato sulla partecipazione attiva e sulla sensibilizzazione collettiva per la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione: azioni tutte basate su criteri democratici che investono aspetti etici, economici e culturali per una nuova | 3 qua- lità della vita, in un’ottica pienamente in linea con la Convenzione Europea del Paesaggio. L’intervento riguarda un’azione emblematica per la specifica loca- lizzazione, ma del tutto riproponibile per il processo gestionale e gli esiti percepibili di valorizzazione del paesaggio e costituisce, dunque, un esempio di equilibrio virtuoso tra incentivazione allo sviluppo economico, equità sociale, partecipazione pubblica, ”restauro” paesaggistico e rispetto per l’ambiente. Maria Maddalena Alessandro, Maurizio Pece


Candidato italiano


La rinascita dell’Alto Belice Corleone deal recupero delle terre confiscate alla mafia Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Progetto attuato dalla cooperativa Placido Rizzotto nelle terre confiscate dallo Stato alla mafia nell’Alto Belice Corleonese, nell’ambito del progetto generale di Libera, denominato “Libera Terra” Il progetto Libera Terra nasce con l’obiettivo di valorizzare territori paesaggisticamente stupendi, fortemente caratterizzanti il paesaggio rurale, ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie, incentivando lo sviluppo economico locale attraverso una produzione agricola e rurale di prodotti di alta qualità con metodi rispettosi dell’ambiente, del paesaggio storicizzato e della dignità della persona. L’attività svolta, inoltre, si coniuga con l’educazione e la diffusione dei valori della democrazia promuovendo occasioni pubbliche di incontro e di divulgazione delle azioni attuate. Libera Terra, inoltre, svolge un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni. La mission del progetto Libera Terra parte dai beni confiscati per dare dignità ai territori caratterizzati da una forte presenza mafiosa attraverso la creazione di aziende autonome, autosufficienti, durature, in grado di offrire lavoro, creare indotto positivo e proporre un sistema economico virtuoso, basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul libero mercato. Alcune aree oggetto di intervento in oggetto ricadono all’interno o sono limitrofe alle seguenti aree di tutela: Riserva naturale orientata Serre de la Pizzuta, Riserva Naturale Orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago. Il progetto nacque in un periodo in cui si stava sviluppando un movimento di ribellione culturale e sociale sull’onda emotiva del terrore suscitato dal periodo dello Stragismo in Sicilia: cittadini, associazioni, soggetti collettivi di vario orientamento politico e religioso, presero coscienza che non era più possibile delegare solo alla Magistratura o alle forze dell’ordine l’impegno contro il proliferare delle organizzazioni mafiose; occorreva sensibilizzare la cittadinanza ai principi costituzionali e alla legalità quotidiana; occorreva più di ogni cosa fare leva sul patrimonio economico mafioso, che aveva il potere di tenere sotto scacco intere fasce di popolazione. Non fu, dunque, casuale se il primo network di associazioni per il contrasto alla criminalità organizzata nacque con il nome di “Libera – Associazioni nomi numeri contro le mafie” e –

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soprattutto – che la prima iniziativa di rilevanza nazionale fu una raccolta di firme per introdurre il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati. La gestione di questi beni diventa una sorta di moderno “contrappasso”, per contrastare le attività della criminalità organizzata e diffondere quella cultura della legalità che si pone come il principale anticorpo delle mafie. La legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata ha dato vita in tutta Italia a cooperative agricole e centri culturali, portatori di posti di lavoro e nuova ricchezza nei luoghi dove prima era la mafia ad imporre i propri simboli. Libera Terra nasce nel 2001 grazie al progetto Libera Terra, promosso dall’associazione Libera e dalla Prefettura di Palermo. Le terre confiscate ai boss mafiosi del corleonese, in condizioni di abbandono e degrado ambientale e paesaggistico da anni , sono state recuperate alle loro funzioni originarie anche attraverso la bonifica di parte di esse usate come discariche abusive. Le principali azioni consistono nel recupero di antiche economie locali e la riabilitazione di tradizioni rurali tipiche delle comunità dei centri abitati nell’area interessata dal progetto e prossimi a tale area. La Cooperativa opera sulle terre del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità” ove effettua l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, creando opportunità occupazionali ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità. Il metodo di coltivazione scelto sin dall’inizio è quello biologico e le produzioni sono tutte artigianali, al fine di garantire la bontà e la qualità dei prodotti che conservano il sapore antico della tradizione siciliana. Inoltre la cooperativa si impegna a sensibilizzare la popolazione locale sui valori umani di democrazia, legalità e condivisione sociale. I principali obiettivi del progetto sono: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche e sui vantaggi , in termini socio-economici e occupazionali, che la gestione dei beni confiscati può generare sul territorio, definendo delle modalità di attuazione; sviluppare l’analisi della situazione effettiva dei beni confiscati nel territorio del corleonese in funzione della creazione di nuova occupazione e valorizzazione del territorio; creare opportunità lavorative per il territorio, con particolare riferimento a persone con disabilità ed a soggetti in condizione di marginalità sociale, attraverso processi d’inclusione; stimolare un fattivo coinvolgimento delle istituzioni presenti sul territorio; valutare le caratteristiche del tessuto associativo, dell’impresa sociale già esistente nel territorio e le sue potenzialità di sviluppo; attivare iniziative di animazione territoriale finalizzate a una maggiore conoscenza delle opportunità offer-


te da una corretta gestione dei beni confiscati; organizzare percorsi formativi volti all’acquisizione di capacità professionali nella gestione dei beni confiscati; svolgere attività di accompagnamento allo start up attraverso specifiche azioni quali: presa in carico di disoccupati di lunga durata, orientamento, selezione e formazione, costituzione d’impresa e tutoraggio; promuovere le esperienze e valorizzare i prodotti delle cooperative. Tali obiettivi rappresentano un passo molto importante nella lotta alla criminalità contribuendo alla nascita di una nuova coscienza civile, della dignità dell’individuo, del legame con il territorio in quanto valore culturale da tutelare e valorizzare e della consapevolezza delle opportunità che tali beni possono generare a livello occupazionale e di crescita economica del territorio. Attraverso questo modello organizzativo è stato possibile sia recuperare e rivalutare le bellezze e le ricchezze del paesaggio sia riprendere e riaffermare delle tradizioni autoctone collegate alle attività produttive e rurali, in modo specifico connesse al lavoro sui campi (favorendo colture tipiche del territorio).In taluni casi sono state introdotte tecniche a risparmio energetico e sono state impiegate fonti rinnovabili. Sono state altresì utilizzate tecniche tese ad aumentare la biodiversità e a tutelare la fauna autoctona. L'attività produttiva ha coinvolto anche altri agricoltori locali allo scopo di diffondere il metodo di coltivazione biologico, tutelare il territorio e ridurre l'impatto ambientale dell'attività agricola. Ha favorito la sostenibilità economica dell'attività garantendo un reddito equo agli agricoltori anche allo scopo di contrastare l'abbandono delle campagne. L'attività produttiva ha coinvolto manodopera locale nel comparto agroalimentare recuperando e valorizzando attività artigianali (produzione di pasta secca di grano duro, vini, ecc.). Le attività di recupero delle tradizioni rurali locali, da tramandare alle future generazioni con il recupero dei manufatti e delle aree e quindi del paesaggio tipico siciliano, ha prodotto la crescita di un orgoglio di appartenenza, con la volontà di esportare anche a livello extranazionale oltre i prodotti della terra anche la storia dell’isola e la sua capacità di determinare un nuovo percorso di tale storia. I fondi della Cooperativa oggetto del presente progetto sono dislocati su 7 Comuni (Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato), pertanto interessano differenti ecosistemi, nell’Alta valle del Belice. Le colture praticate sono per lo più seminativi, oltre a vigneti da vino ed oliveti. L’area presenta in

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alcuni casi (fondo in C/da Drago in agro di Corleone) superfici ricadenti in riserva naturale orientata o aree in corso di rinaturalizzazione nelle parti non coltivabili (C/da Pietralunga in agro di Monreale, C/da Jancheria in agro di Piana degli Albanesi). L’intera azienda è condotta in biologico già da diversi anni (dal 2002 la maggior parte dei fondi). Di seguito sono riportate le esperienze realizzate grazie al modello organizzativo che ha dato vita al progetto Libera Terra. La prima esperienza è stata quella dell'Alto Belice Corleonese che ha favorito la nascita nel 2001 della cooperativa sociale “Placido Rizzotto – Libera Terra”. Sempre nell'area dell'Alto Belice Corleonese è sorta nel 2007 un'altra cooperativa sociale: “Pio La Terra – Libera Terra”. I comuni di Belpasso, Motta Sant'Anastasia, Ramacca e Lentini (in provincia di Catania e Siracusa ) ospitano, invece, la cooperativa sociale “Beppe Montana – Libera Terra”, nata nel 2010. L'ultima cooperativa nata in Sicilia nel 2012, è la cooperativa sociale “Rosario Livatino – Libera Terra”, nel comune di Naro, in provincia di Agrigento. Nel 2004 nasce in Calabria la cooperativa sociale “Valle del Marro – Libera Terra”. In Puglia, nel 2008 nasce la cooperativa sociale “Terre di Puglia – Libera Terra”. Nel 2009,in Campania, si costituisce la cooperativa sociale “Le Terre di Don Peppe Diana - Libera Terra”. Il lavoro delle cooperative sui terreni confiscati ha portato alla produzione di olio, vino, pasta, taralli, legumi, conserve alimentari e altri prodotti biologici contrassegnati dal marchio di qualità e legalità “ Libera Terra”. I prodotti sono oggi forse il simbolo più visibile del riscatto alle organizzazioni mafiose che si alimenta di un lavoro tenace in ogni parte d'Italia grazie alla collaborazione di tante realtà, istituzioni, scuole, chiese, volontariato, mondo della cooperazione, dei sindacati e dell'imprenditoria.


Progetti selezionati


Associazione Nazionale CittĂ del Vino Senarum Vinea. Le vigne storiche di Siena Ăˆ un progetto di valorizzazione del patrimonio viticolo autoctono e delle forme storiche di coltivazione della vite nella cittĂ murata e spazi suburbani: spazi verdi (aree verdi di contrada, clausure di conventi e istituti religiosi, orti privati) interni alle mura e poderi suburbani posti nelle aree immediatamente a ridosso della cinta muraria di Siena. Le aree di ricaduta degli effetti investono direttamente il tessuto cittadino con echi nel territorio delle "Masse" di Siena.


Città di San Mauro Torinese (TO) Riqualificazione spondale del fiume Po nell'abitato di San Mauro Torinese, attraverso la realizzazione dei percorsi ciclabili, la sistemazione di Piazzale Europa, di via Martiri della Libertà e del Parco "L'Eliana", il collegamento del Parco del Po con il Parco della Collina, il riordino dell'area mercatale, la sistemazione e l'arredo del ponte Vittorio Emanuele II Le aree interessate sono comprese nel sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po-tratto torinese. L’intervento in sponda destra inizia al confine tra San Mauro e Torino: qui si è realizzato un collegamento pedonale tra il Parco Fluviale del Po e il Parco della Collina Torinese, mettendo in relazione i sentieri della collina con la passeggiata lungo il Po, in un percorso ininterrotto, straordinario per la sua lunghezza, per la bellezza dei siti e dei panorami.

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Comune di Reggio Emilia La Cintura Verde di Reggio Emilia La Cintura verde è la principale strategia sul verde che l’Amministrazione sta sviluppando per dare risposta alla “domanda di paesaggio” dei cittadini e per incrementare la qualità ambientale, ecologica e sociale del territorio periurbano. Costituisce quindi la principale politica dell'ente che mira alla salvaguardia, alla pianificazione e alla gestione sostenibile del paesaggio, ed è stata sviluppata in questi anni in una serie di progetti ed azioni concrete di trasformazione, coinvolgimento e animazione territoriale.


Comune di Venezia Parco urbano dell'Isola della Certosa – Venezia Il progetto per la realizzazione del Parco è maturato avendo ad obiettivo il recupero del patrimonio immobiliare ma soprattutto ambientale e paesaggistico dell’ambito archeologico-naturalistico dell’isola, abbandonata per oltre cinquant’anni, che ormai da tempo necessitava di una valorizzazione funzionale che permettesse alla cittadinanza di poter fruire nuovamente delle sue peculiari caratteristiche. La promozione e la valorizzazione socio-economica dell’Isola sono state favorite dall’insediamento di attività artigianali e di servizi carenti sul territorio e di problematica contestualizzazione in altri contesti.

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Comune di Vervò (TN) Percorsi d' Anaunia Il progetto ha permesso la realizzazione di percorsi panoramici di collegamento tra luoghi con presenza di strutture e beni di pregio storico, culturale, paesaggistico ed architettonico con interventi complementari quali l’allestimento di aree ricreative, la creazione di strutture di appoggio e l’attuazione di iniziative di promozione per valorizzare dell’opera. I Comuni interessati hanno recuperato e ripristinato la viabilità pedonale e carrabile esistente articolata secondo 12 percorsi per un lunghezza complessiva di circa 20 Km, conseguendo l’obiettivo del potenziamento dell’offerta turistica ecologica legata al trekking.


IPA- Patto Territoriale Area Berica Carta del Paesaggio Agrario Il progetto è emerso dalla volontà comune di 24 sindaci dell’area berica, in provincia di Vicenza in occasione del cinquecentenario della nascita di Palladio (2008) che ha dato le mosse ad una serie di iniziative che si sono attivate in area veneta, tra cui progetti di valorizzazione territoriale promossi dalle amministrazioni comunali. La volontà iniziale era quella di promuovere il turismo, facendo conoscere un territorio meno noto rispetto alle altre aree vicentine, sia in Italia sia all’estero attraverso una proposta unitaria tale che fosse chiaramente riconoscibile da un utente esterno.

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Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo Gli oliveti millenari del Parco Regionale delle Dune Costiere Una politica messa in atto negli ultimi anni composta da una serie di interventi, con il fine di tutelare e mettere in valore uno dei paesaggi agrari più antichi al mondo “La piana degli olivi millenari”. Non si tratta solo un’area agricola ma un ricco contenitore di elementi storico-culturali, naturali e paesaggistici di grande valore ed al contempo unici ed irripetibili, che connotano fortemente il territorio per la sua “mediterraneità”. Questi assets si aggregano attorno alla Via Traiana, che percorre la pianura di Fasano, Ostuni e Carovigno, ai piedi della Murgia, in una fascia di territorio lambita dal mare Adriatico, all’interno del quale ricade il Parco Regionale delle Dune Costiere.


Regione Emilia-Romagna Promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio, programma relativo all' eliminazione delle opere incongrue nel paesaggio (L.R. 16/2002 - ART.10) L’avvio della legge ha innescato un dibattito sia per arrivare ad definire la parola incongruo che per stabilire riguardo a cosa un oggetto sia incongruo e, di conseguenza, per arrivare ad identificare quali progetti dovessero essere oggetto del contributo regionale. Si è scelto, soprattutto in relazione al primo programma regionale, di lasciare spazio alla sperimentazione, lasciando aperte diverse possibilità di interpretazione, che spaziano dal concetto di “ecomostro” al concetto di parziale demolizione finalizzata a moderare o mitigare gli effetti di "disturbo" portati da edifici ed infrastrutture.

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Roma Capitale - Municipio IX Parco pubblico Torre del Fiscale. Sette Acquedotti per un paesaggio contemporaneo della periferia Il superamento di una condizione di grave degrado urbano del quartiere è stato possibile realizzando un parco pubblico di 11 ettari in una area ricca di valore paesaggistico, attraverso un processo fortemente partecipato, per innescare un processo di miglioramento della qualità urbana a favore di tutta la collettività locale. L'identità del luogo è stata recuperata con la riappropriazione di valori di paesaggio storici ed ambientali, valorizzando i resti archeologici, ricostruendo la storia dei luoghi e la storia dell’ Agro Romano.


Menzioni speciali


Associazione “Progetto Terraviva Onlus” La Svizzera Pesciatina e l'industria cartaria Il progetto mira, partendo da una solida base documentaria relativa ad una realtà territoriale il cui studio è in continuo approfondimento, a impiegare tale background conoscitivo per formulare proposte progettuali rivolte alla valorizzazione ed alla salvaguardia di un ambito territoriale unico. Gli obiettivi principali riguardano l’attivazione di politiche mirate al potenziamento ed all’utilizzo consapevole delle risorse antropiche ed ambientali, nonché l’attuazione di interventi concreti sul territorio volti a promuoverne le peculiarità ed arginarne le situazioni di degrado.


Co.Mo.Do Le Ferrovie delle Meraviglie La data ufficiale di inizio delle attività del progetto è coincisa con la "Prima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate" (organizzata da CO.Mo.Do). Ad ogni associazione partecipante è stato chiesto di selezionare una serie di foto che sintetizzassero lo stato di salute del tratto di ferrovia dismessa adottato; le immagini scelte, sono state raccolte in un volume non accompagnate da alcuna didascalia ma integrate da una scheda redatta dall'associazione stessa divisa in tre parti: ieri, oggi, domani. La lettura si trasforma in un viaggio seduti accanto al finestrino, percorrendo 6000 km di binari dimenticati lungo tutto la penisola.

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Comune di Dalmine (BG) Patto Tenaris Dalmine 2030 L’obbiettivo dell’iniziativa è concretizzare un percorso di co-evoluzione dell’azienda Tenaris Dalmine spa basato su un processo territoriale di riordino dei tessuti urbanistici che, da un lato, sia in grado di mantenere i livelli occupazionali e produttivi in un nuovo layout aziendale interno e, dall’altro, di individuare idonee politiche di trasformazione urbanistiche nella fascia di “reciprocità” tra azienda e città. Il Patto vuole garantire il bisogno della qualità dell’abitare e di produrre qualità urbana complessiva fatta di servizi, di mixitè, di connessioni.


Comune di Paratico (BS) Parco delle erbe danzanti La riqualificazione di un' area, ex proprietĂ delle Ferrovie dello Stato, non piĂš utilizzata e in stato di abbandono e degrado, posta in riva al lago, con un affaccio di straordinaria bellezza sulle alpi Orobiche. Ăˆ stata convertita in un parco pubblico, con lungolago annesso, per la fruizione della popolazione locale e di forte richiamo turistico divenendo anche divenuto meta terminale molto frequentata di due percorsi ciclabili.

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Comune di Roma - Municipio 15 Programma di sviluppo locale Corviale Il Comune di Roma ha voluto sostenere la rinascita dell’insediamento, partecipando a bandi ed aggiudicandosi finanziamenti di provenienza statale promuovendo un Programma di Recupero Urbano ed un Contratto di Quartiere II. Si sono progettate e avviate opere infrastrutturali importanti per favorire la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile delle economie locali all’interno del perimetro originario del Piano di Zona Corviale, così come nel territorio immediatamente circostante: si sviluppate molteplici attività promosse da soggetti pubblici e privati legate principalmente allo sport, alla creatività, ai servizi alla persona.

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Comune di Vicovaro (Roma) Intervento di valorizzazione, recupero ed arredo delle aree a verde da Porta Capo verso le mura Poligonali L’intervento, a ridosso del borgo antico di Vicovaro, ha puntato a migliorare lo stato di abbandono in cui versava l’area alle pendici del palazzo Cenci Bolognetti verso l’alveo del fiume Aniene. L’obiettivo primario è la ricomposizione della perduta “unità formale” dando, al contempo, continuità al contesto paesaggistico e dotando gli spazi di tutto quanto necessario a creare un punto di ritrovo accogliente sia per la gente del luogo che per eventuali visitatori esterni.

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CANDIDATO ITALIANO PREMIO DEL PAESAGGIO EDIZIONE 2012-2013

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ERCI team Onlus (Esperienze Ricerche di Cooperazione Internazionale) La via dei Marsi: La Spina Verde Marsicana (Itinerario ambientale, storico, culturale, religioso e turistico) È un progetto volto alla realizzazione di un itinerario escursionistico pedonale – della lunghezza di circa 90 Km - per la valorizzazione del territorio della Marsica Fucense; interessa un’area ricadente nel comprensorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, della Riserva Naturale Regionale guidata “Monte Salviano” e del Parco Regionale Sirente Velino. La proposta punta alla salvaguardia e gestione del patrimonio naturale e culturale in un’ottica di approccio ecosistemico di pianificazione territoriale.


Hera Spa (SOT) Forlì-Cesena, Comune di Cesena Progetto di riqualificazione del Borgo Minerario di Formignano Il borgo di Formignano è situato su di un grande bacino solfifero dove è stata praticata l’attività estrattiva sino al 1964. Il progetto di riqualificazione e valorizzazione del paesaggio ha origini negli anni 90, grazie all’impegno del movimento popolare campeggiato dai quartieri e da associazioni culturali. Già nei primi mesi di lavori, l’intervento ha prodotto un numero sensibile di interventi da parte dei soggetti privati volti alla riqualificazione delle rispettive proprietà, nonché l’avvio di un nuovo urbanesimo se considerata la limitata estensione dell'abitato.

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Provincia Autonoma di Bolzano Parco fluviale Aurino San Giorgio L’obiettivo del progetto è creare uno studio interdisciplinare definendo, nel tratto meandriforme compreso tra Campo Tures e Brunico, una serie d’interventi organici inquadrati in una moderna gestione delle acque e delle problematiche ad esse correlate. Al sistema fluviale nel suo complesso è stato applicato uno strumento moderno di sviluppo che contempla tutte le esigenze e le attese degli “attori” gravitanti intorno ad esso. La gestione sostenibile del paesaggio fluviale anche in ambiti antropizzati, la formazione di una coscienza comune, il coinvolgimento della popolazione residente, la fruizione di aree fluviali divengono obiettivi fondamentali di questo progetto.


Provincia Autonoma di Trento Parco Archeo-Metallurgico Acquafredda Nel corso di lavori stradali lungo la strada provinciale che collega la valle di Pinè con quella del Fersina, all’inizio degli anni Ottanta, a quota 1450 s.l.m., venne casualmente in luce un sito preistorico connotato dalla presenza di forni per la fusione di minerali di rame. Scartata l’ipotesi di un reinterro (che non avrebbe offerto comunque garanzie di difesa nei confronti di clandestini e metaldetectoristi), o di uno strappo con successiva collocazione in magazzino o in museo (opzione estremamente traumatica da prendere in considerazione solo quale extrema ratio), si è optato per una musealizzazione del sito, tenuta presente anche la sua collocazione in un comprensorio naturalistico di elevato interesse con possibile buona ricaduta di tipo turistico-economico.

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Regione siciliana Assessorato dei Beni Culturali e I.S. Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie Nella redazione del Piano, sono state prese in considerazione le indicazioni guida elaborate dalla Commissione Nazionale Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali del Mibac ed è stato necessario apportare delle variazioni al modello per rendere questo strumento gestionale adeguato alle esigenze territoriali, naturalistiche e storiche delle diverse isole componenti l’arcipelago. I fondamenti prioritari sui si sono: il riconoscimento del valore universale che rende il sito unico o di eccezionale valore mondiale; uno studio aggiornato dell’arcipelago e le raccomandazioni giunte dall’UNESCO in merito ad una corretta tutela e valorizzazione di tale Patrimonio dell’Umanità. Società Geografica Italiana Onlus La Società Geografica Italiana Onlus, organizzazione non governativa, è da sempre impegnata nello studio e nelle attività di supporto alle istituzioni per la salvaguardia, la gestione e la pianificazione del paesaggio, in quanto esso rappresenta uno dei temi fondamentali della geografica.


SocietĂ Geografica Italiana Onlus Ecosistema, paesaggio e territorio: tre prospettive complementari nel rapporto uomoambiente Fra le varie attivitĂ che sono state realizzate nel corso del 2005 sulle tematiche relative al rapporto uomo-ambiente si annovera questo convegno, tenutosi presso la sede del Sodalizio geografico il 17 novembre. L'evento ha visto la partecipazione di sei associazioni tecnico-scientifiche italiane direttamente interessate al tema dei sistemi ambientali complessi, quali sono, a diverso titolo, l'ecosistema, il paesaggio ed il territorio.

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CANDIDATO ITALIANO PREMIO DEL PAESAGGIO EDIZIONE 2012-2013

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Società Geografica Italiana Onlus Giardini Parchi Paesaggi Mediterranei Il progetto nasce dalla volontà di raccogliere alcune riflessioni e considerazioni sui temi del paesaggio che, derivanti da alcuni "incontri" (convegni, giornate di studio, workshop, eccetera) rischiavano di rimanere fini a se stessi e nel ristretto circolo dell'Accademia. La realizzazione di un volume, che potesse avere una larga diffusione, è sembrato il modo più opportuno per diffondere alcuni risultati, dai quali ripartire per ulteriore discussioni ed approfondimenti.


Società Geografica Italiana Onlus I Paesaggi Italiani. Fra nostalgia e trasformazione. Nel 2009 la Società Geografica Italiana ha deciso di dedicare il proprio Rapporto annuale ai paesaggi che contraddistinguono l'Italia, sia mettendo in evidenza le potenzialità che i bei paesaggi italiani offrono, divenendo oggetto di godimento e fruibilità da parte del cittadino e anche volano di sviluppo di molti territori, sia segnalando le criticità che interessano altri paesaggi italiani, le quali meritano altrettanta attenzione al fine di una risoluzione delle problematiche che affliggono questi ultimi. La ricerca su campo, che ha interessato sostanzialmente l'intero territorio nazionale, è stata condotta da una equipe di "addetti ai lavori". Immagine pubblicata sul Rapporto annuale della Società Geografica Italiana 2009, Il promontorio di Portovenere e la sezione orientale delle Cinque Terre, patrimonio mondiale dell’umanità. Immagine pubblicata sul Rapporto annuale della Società Geografica Italiana 2009, L’urbanizzazione diffusa nella piana di Albenga, fonte: Massimo Quaini. Immagine pubblicata sul Rapporto annuale della Società Geografica Italiana 2009, Riviera ligure, fonte: Massimo Quaini. Immagine pubblicata sul Rapporto annuale della Società Geografica Italiana 2009, Roma - Quartiere Nomentano. L’aggressione dell’urbano in una foto del 1955, fonte: Mario Fondi

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Società Geografica Italiana Onlus LUCC. Paesaggio e Mediterraneo Il volume, scaturito da un'operazione di ricerca di alto valore scientifico a vantaggio del paesaggio, della sua lettura ed nterpretazione e delle azioni che dovrebbero essere portate avanti o meno per la sua salvaguardia, valorizzazione e promozione, a partire da alcuni casi di studio relativi a situazioni presenti in varie parti del territorio nazionale (dal Nord al Sud della Penisola) ed extranazionale, mette in luce le più significative trasformazioni del paesaggio a seguito delle variazioni di utilizzo dei suoli, facendo risaltare anche i vantaggi che derivano dall’uso di moderne tecnologie, quali ad esempio i GIS, sia nell’analisi delle trasformazioni del paesaggio stesso, sia per quanto concerne le metodologie da adottare per la sua salvaguardia, valorizzazione e promozione. L’ immagine pubblicata su Memorie della Società Geografica Italiana, vol. LXXXI, La Conca d’oro per buona parte occupata dal cemento della città di Palermo e dei piccoli centri conurbati, fonte: Elio Manzi.


Società Geografica Italiana Onlus Paesaggio Culturale, Economia e Cooperazione nello Spazio Euro-Mediterraneo Il convegno internazionale riflettere sulle questioni percepite, dall'opinione pubblica come dal mondo scientifico ed istituzionale, a due anni grande dalla ratifica, da parte del nostro Paese, della Convenzione europea del Paesaggio. L'evento si è svolto a Roma nei giorni di giovedì 21 e venerdì 22 febbraio 2008 presso la Camera dei Deputati e la sede della Società Geografica Italiana Onlus; vi hanno contribuito studiosi di varie discipline e personalità del mondo delle istituzioni fornendo variegate chiavi di lettura rispetto ad un tema ampio, articolato e di grande interesse strategico.

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata Ripristino dell'antico Lago Pesole L'intervento ha come obbiettivo la riqualificazione ambientale ed il restauro paesaggistico dell'area di Piano del Conte e si inquadra nel piĂš ampio programma d'interventi tesi allo sviluppo turistico culturale della zona cosĂŹ come indicati dallo studio di fattibilitĂ . Lo studio ha giudicato primario l'intervento di ripristino del Lago Pesole, l'antico lago pleistocenico impropriamente prosciugato negli anni 1923-25 che, con la sua particolare vegetazione arborea ripariale, caratterizzava fortemente il sito tanto che tutta la zona circostante ha preso il suo nome.


Progetti segnalati


Comune di Calosso (AT) Calosso-Progetto Intercomunale Paludo Regione Paludo è un tratto di territorio umido compreso tra i comuni di Calosso, Agliano Terme e Costigliole d’Asti importante in quanto sito dormitorio invernale/estivo di alcune specie ornitiche, alcune ormai rare. L’intervento, mirato a preservare le caratteristiche naturalistiche e di biodiversità coinvolge gli imprenditori agricoli in una prospettiva di sviluppo turistico, di tipo naturalistico, dell’area.

Distretto neorurale delle Tre Acque e Provincia di Milano Librarsi. Valorizzazione e messa in rete di un territorio rurale di pregio Il progetto individua un ambito agricolo di circa 230 ha ad Ovest di Milano, all’interno del Parco Agricolo Sud, da riqualificare attraverso le connessioni ecologiche e funzionali e il superamento delle barriere infrastrutturali e culturali. Librarsi ha scelto come simbolo una libellula, insetto fortemente legato all’acqua e al paesaggio rurale lombardo, che ben rappresenta il senso della trasformazione ciclica (metamorfosi), la conservazione della natura (sono ottimi indicatori ambientali) e che contribuisce alla lotta contro le zanzare.

Comune di Milano Contratto di Quartiere II "Muovere Ponte Lambro" e demolizione dell'ex-Albergo Monluè previsto i Mondiali di Calcio Italia 1990 L’intervento consiste nella demolizione di un noto “ecomostro” (l’ex Albergo Monlué, la cui costruzione è stata avviata nel 1989, ma mai completata) e nella connessa riqualificazione paesaggistica e ambientale dell’area del Laboratorio di Quartiere di Ponte Lambro, presidio locale attivato sin dal 2006 in forza del relativo Contratto di Quartiere "Muovere Ponte Lambro" e in fase di attuazione sino al 2015


Comune di Siracusa Giardino di Artemide Secondo un processo di vivificazione della memoria storica e dell’immaginario mitologico, si è inteso mirare al recupero sia delle potenzialità di un’area fortemente stratificata ma abbandonata da una decina d’anni. Gli interventi realizzati sono in prevalenza reversibili, a basso impatto e compatibili con le caratteristiche archeologiche del sito.

Comuni riuniti di San Leo, Montescudo, Verucchio, Coriano, Regione Emilia Romagna, Associazione San Marino-Italia Limes Reipublicae. Progetto di Recupero e Valorizzazione del paesaggio di Frontiera con la Repubblica di San Marino Il progetto risponde alla necessità di recuperare il paesaggio frontaliero dove la tendenza alla dispersione indifferenziata degli insediamenti non ha ancora distrutto il paesaggio, ma la totale assenza di un progetto unitario di pianificazione ne potrebbe pregiudicare l’integrità. Lo studio si pone gli obiettivi di tutela attiva del paesaggio secondo i criteri di compatibilità funzionale, di sostenibilità ambientale e di fruizione e valorizzazione di luoghi nel confine e nelle aree ad esso connesse.

LIPU - Ente Gestore Saline di Priolo, un'oasi fra le ciminiere - "Liberi dall'oleodotto" I lavori di rimozione e mascheramento della condotta Enimed presso la Riserva Naturale Saline di Priolo hanno consentito di recuperare un importante contesto ambientale sviluppato all’interno di un’area industriale, per più di trent’anni abbandonato e trasformato in una discarica a cielo aperto. È nata un’oasi ove salvaguardare l'avifauna migratoria e stanziale locale, attrezzata per il pubblico con sentieri, camminamenti, capanni d’osservazione, tabelle informative, nonché con la messa in opera di un sentiero di circa 400 mt destinato a soggetti diversamente abili.

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MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Whatami - paesaggio temporaneo - YAP MAXXI 2011 Il paesaggio temporaneo Whatami, realizzato negli spazi esterni della Fondazione MAXXI a giugno 2011, è stato il progetto vincitore della prima edizione europea di YAP (Young Architects Program) MAXXI 2011, il programma per la promozione dei giovani studi di architettura under 35, lanciato nel 1999 dal MoMA di New York. Il bando di concorso, con una forte connotazione incentrata sui temi della sostenibilità ambientale e del riuso, richiedeva una istallazione a verde, giardino abitato con acqua, sedute ed ombra, per il tempo libero ed il relax estivo.

Opera Bosco Museo di Arte nella Natura È un museo-laboratorio sperimentale all’aperto di arte contemporanea che si distingue per la scelta di impiegare solo i materiali propri del territorio. Un Bosco in carne ed ossa con opere d’arte in terra, acqua, alberi, massi, fiori ed erbe realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica e conservate con la manutenzione creativa. L’intervento annulla la differenza tra contenitore e contenuto evidenziando il connubio estetica - manutenzione come attività essenziali allo sviluppo di una società ecologicamente orientata.

Provincia Autonoma di Trento Fondo per la riqualificazione degli insediamenti storici e del paesaggio: Otto progetti di paesaggio in Trentino La legge n. 1 del 2008 della Provincia Autonoma di Trento “Pianificazione urbanistica e governo del territorio” ha istituito il “Fondo per la riqualificazione degli insediamenti storici e del paesaggio” finalizzato a promuovere progetti e interventi per la conservazione, la sistemazione o il ripristino del paesaggio. In attuazione di questa norma sono stati individuati 8 temi progettuali e di studio coinvolgendo per il loro sviluppo il mondo della ricerca e delle professioni.


Provincia di Gorizia Collio, un paesaggio da bere- Slow Collio Un progetto per promuovere il territorio del Collio, importante fulcro di una produzione enologica d’eccellenza, sotto il profilo culturale, turistico ed economico, attraverso la creazione e la messa in rete di piste ciclabili e di circuiti pedonali. Un sistema di percorsi connessi fra loro e caratterizzati da un paesaggio che cambia lungo il loro tracciato, favorisce una forma di turismo lento basata sull’uso della bicicletta, che collega il vino al suo paesaggio e offre nuove opportunità di svago e conoscenza.

Regione Basilicata ArtePollino - un altro Sud Un’iniziativa di Sensi Contemporanei, promossa dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del territorio lucano del Parco Nazionale del Pollino. La bellezza delle opere d’arte e del Parco, unite alle competenze degli abitanti hanno dato vita ad un nuovo modo di intendere lo sviluppo territoriale di un’area interna.

Provincia di Chieti Progetto speciale territoriale della fascia costiera "Via Verde della costa dei Trabocchi" Si tratta di è un’opera pubblica strategica, parte di un progetto urbanistico di area vasta denominato Progetto Speciale Territoriale della Costa Teatina in grado di rigenerare l’assetto socio-economico del territorio a partire da un’evoluzione del sistema turistico. La Via Verde si compone di un percorso ciclopedonale integrato al sistema della mobilità sostenibile, da realizzarsi sul sedime dell’ex tracciato ferroviario dismesso compreso tra Ortona e Vasto.

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Progetti partecipanti


Amministrazione Comunale della Spezia con Associazione La Marrana Arteambientale Riqualificazione artistica e architettonica del paesaggio urbano Per riqualificare la storica Piazza Giuseppe Verdi, trasformata in uno slargo occupato da parcheggi, l’Amministrazione Comunale della Spezia, in collaborazione con La Marrana arteambientale, ha bandito un concorso per artisti ed architetti, i quali dovevano presentare opere di particolare pregio estetico, funzionale ed emozionale che entrassero in relazione al paesaggio urbano circostante.

Associazione culturale Casale Podere Rosa che gestisce il Centro di Cultura Ecologica del Parco Regionale di Aguzzano (Roma) Parco di Aguzzano - Centro di Cultura Ecologica L’intervento riguarda un’ enclave agricola che ha mantenuto i caratteri rurali tipici del caratteristico Agro-romano, salvata dall’espansione edilizia urbana. Obiettivo e presupposto sono la conservazione e la valorizzazione del carattere e del paesaggio, proponendo soluzioni adeguate alle mutate esigenze funzionali e con un carattere dimostrativo e “didattico” consono al “centro di cultura ecologica” preesistente.

Associazione Consortile Polje Il Pulo di Molfetta. Ambiente, archeologia e storia. Tra recupero e nuovi piani partecipati di gestione. L’Associazione si propone di promuovere la tutela, il recupero e la valorizzazione del complesso storico architettonico, archeologico e ambientale del Pulo di Molfetta, unico nel Sud Italia per morfologia, naturalità e rilevanza architettonica, tramite una serie di attività di promozione, sensibilizzazione ed educazione ambientale ed iniziative turistiche-culturali.

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Autorità di Bacino dei Fiumi Liri Garigliano e Volturno Il governo delle Acque nel Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale nell’ambito delle unità del paesaggio L’intervento è avvenuto attraverso uno strumento di pianificazione quale il Piano di Gestione delle Acque riferito a tutto il territorio del Distretto Idrografico dell’Appennino: comprende una superficie pari a 68.200 kmq, include i territori di 7 Regioni, 25 Province, 1664 Comuni, 100 Comunità Montane, 44 Consorzi di Bonifica, 978 Aree Naturali Protette, ed è caratterizzato da una rilevante estensione di aree costiere (circa 2.100 km di costa.

Casa degli artisti Parco Botanico Culturale Un Parco Botanico-Culturale fruibile liberamente dal pubblico, nato con la finalità di recuperare e valorizzare il patrimonio botanico autoctono, inserito nel proprio ambiente naturale, l'incalcolabile valore di biodiversità, e di mostrare un percorso artistico parallelo, contrappuntato dalle opere che gli artisti hanno già posto e collocheranno stabilmente nel Parco.

Città di Cesano Maderno (MI) Riqualificazione degli spazi esterni di Palazzo Arese Il processo di riqualificazione degli spazi esterni di Palazzo Arese ha lo scopo di salvaguardare e tutelare uno dei complessi storici e monumentali vincolati più importanti della città. La sistemazione riguarda l’area risultato della demolizione recente di alcuni corpi aggiunti creando un nuovo spazio urbano, scenografico ma anche “ludico”, con l’introduzione di un elemento fortemente caratterizzante: una fontana.


Comune di Brienno (CO) Nuovo parco pubblico in via Regina L’intervento ha per oggetto la riqualificazione ambientale dell’area a valle della via Regina in prossimità del cimitero con il suo recupero a spazio pubblico, e prevede la costruzione di uno spazio pavimentato idoneo per molteplici usi: teatro e musica, cinema estivo, sagre. A livello del lago è prevista la costruzione di un solarium galleggiante in legno collegato con una scala alla nuova piazza.

Comune di Finale Ligure (SV) Passerella pedonale sul mare tra Castelletto e San Donato, Finale Ligure Il progetto della nuova passerella diventa l’occasione sia per risolvere un problema di carattere funzionale, ovvero dotare questo tratto di strada di un marciapiede per la sicurezza dei pedoni che si recano alla spiaggia di Castelletto, sia per “allungare” la passeggiata di Finale fino al porto che sarà oggetto di un progetto di riqualificazione.

Comune di Gaggiano (MI) Gaggiano tra i due ponti Il progetto di riqualificazione ambientale, urbanistica e viabilistica persegue gli obbiettivi di recupero delle due sponde del Naviglio Grande con la realizzazione di zone pedonali e a traffico limitato; di salvaguardia della navigazione; di riprogettazione degli spazi antistanti gli edifici monumentali e gli edifici storici.

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Comune di Lajatico (PI) Valorizzazione dell'identità culturale e paesaggistica del territorio mediante creazione del "Teatro del Silenzio" Un teatro creato con semplici modellazioni tramite movimento terra, piantumazioni, sistemazioni di infrastrutture esistenti, posizionamento di elementi scenografici o artistici semplicemente appoggiati al suolo, realizzazione di accorgimenti per la fruibilità e la sicurezza, il tutto con utilizzo di materiali naturali e trasformazioni assolutamente reversibili.

Comune di Lonate Pozzolo (VA) Piazza Parravicino Il progetto s’inserisce in un ambiente storico e naturale pressoché intatto che gravita intorno al piccolo borgo medioevale di Tornavento recuperando i materiali della tradizione e sottolineando l’unità del percorso che lega il borgo alla valle del Ticino. La strada, la piazza, il pendio e la valle sono in sequenza gli spazi dal rigoroso impianto prospettico che culmina con una vista aperta a 180° sul paesaggio.

Comune di Longarone (BL) Perdipiave Un viaggio a piedi lungo il percorso del fiume Piave, avventuroso e all’insegna della scoperta di luoghi caratteristici, che godono di minore notorietà rispetto ai classici itinerari turistici del Veneto. Sono state coinvolte amministrazioni comunali, associazioni e strutture ricettive nelle province di Venezia, Treviso e Belluno che sono divenute i coprotagonisti di questa avventura, incontrando e presentando ai due viaggiatori, Daniele Marcassa e Francesco Maino, le proprie eccellenze paesaggistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche.


Comune di Palermo Parco d'Orleans, il nuovo parco urbano della città di Palermo - "Parco Ninni Cassarà" Il nuovo Parco urbano è ubicato lungo una porzione di terreno dall’agro palermitano, nella zona a sud-est del nucleo antico della città, la cui superficie complessiva è di mq.260.000 circa. Delimitato nel suo perimetro da una ormai consolidata urbanizzazione che ne definisce i confini, si estende dall’ultimo tratto ancora visibile del tracciato del fiume Keminia sino all’attuale circonvallazione interna della città. Il nuovo Parco comprende una parte di quello omonimo che fino agli inizi del XX secolo, era il "giardino d'Orleans.

Comune di Palombara Sabina (Roma) Percorso d'Arte a Castiglione Nel 2007 i piani d'intervento hanno proceduto al riassetto delle strade e della zona abitata nel Parco, con la salvaguardia dell'area archeologiconaturalistica e la valorizzazione del sito mediante manifestazioni culturali da diversi anni. Nel 2012 i giovani scultori delle Accademie di Belle Arti di Roma, Carrara e l’Universität Der Künste Berlin hanno partecipato a un workshop realizzando opere poi collocate in forma permanente lungo il Percorso d’Arte, senza andare a intaccare elementi arborei e senza la realizzazione di sbancamenti del terreno.

Comune di Rivoli (TO) Risalita al Castello di Rivoli Il progetto trasforma l’interstizio tra il castello e il centro storico di Rivoli in uno spazio fruibile, sviluppando i potenziali percettivi, storici e naturalistici, integrandone un sistema di connessione per scale mobili. Il pendio viene interpretato nella sua qualità più elementare come frutteto urbano, facendo sì che il carattere quasi rurale dell‘antica città di Rivoli (ri)conquisti i versanti della collina e rievochi la memoria dei frutteti ai piedi delle Prealpi.

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Comune di Rocchetta di Vara (SP) Recupero terre incolte Le terre incolte sono evidenti tracce dello stato di abbandono del territorio, per contrastare questo processo, il Comune di Rocchetta di Vara ha distribuito semi di grano bianco recuperati da famiglie di coltivatori che tramandavano i semi da anni di generazione in generazione incentivando il recupero di numerosi terreni abbandonati.

Comune di Roma – Municipio VII “Paesaggi in rete e partecipazione” nel Municipio VII di Roma Dalle richieste dei cittadini è nato il programma “Rete dei Parchi” che prevede l’integrazione dei parchi nel Municipio VII, proponendo un sistema ecologico, paesaggistico e connettivo, che mutua il modello della rete ecologica romana (cioè il sistema costituito da Aree naturali, Parchi Urbani, brani di Agro Romano, viali alberati e corsi d’acqua). Oltre a facilitare la connessione funzionale tra biotopi, si è creato un sistema relazionale tra uomo-città-natura campagna, con spazi di sosta, gioco e/o didattica per gli abitanti, ospitando una rete connettiva e di mobilità alternativa.

Comune di Salsomaggiore Terme (PR) Lavoro di recupero, riqualificazione funzionale, ridisegno e riassetto urbano di Piazza Lorenzo Berzieri L'edificio delle Terme Berzieri assume il ruolo di protagonista del processo teso a restituire alla piazza uno sfondo, per troppo tempo sottratto e annientato dall'uso improprio sia veicolare sia pedonale delle aree limitrofe. L'immagine storica della piazza viene ribadita rapportando il progetto con il tessuto esistente, sovrapponendosi e ridisegnando quelle linee, ormai sbiadite, che appartengono allo sviluppo storico della città e che, rafforzate dal rinnovato concetto di piazza, hanno assunto una nuova identità.


Comune di Santo Stefano al Mare (IM) Riqualificazione dell'ex sedime ferroviario Genova-Ventimiglia. Realizzazione pista ciclopedonale. L'intervento, sotteso al sedime dismesso, compresi i fabbricati già destinati a scalo merci o stazioni ferroviarie, ha inciso notevolmente sull'intero territorio comunale, creando notevoli potenzialità di sviluppo futuro innescando un processo di riappropriazione del territorio da parte di cittadini ed utenti, attraverso un rallentamento dei tempi di fruizione ed una riqualificazione architettonica ed ambientale degli spazi.

Comune di Trambileno (TN) "A riveder le stelle" con Eugenio Montale - recupero e valorizzazione museale del paesaggio fortificato di Pozzacchio in Comune di Trambileno Incompiuta allo scoppio della Grande Guerra, la fortezza austroungarica ipogea di Pozzacchio è il luogo dove combatté il giovane Eugenio Montale. L'intervento di valorizzazione e tutela è cominciato nel 1997 con l'acquisizione del bene da parte del Comune, con il determinante concorso della Provincia Autonoma di Trento, e si pone come obiettivo la durevole efficacia, così da poter servire da modello per le altre collettività territoriali europee.

Comune di Turbigo (MI) Un chilometro di alzaia Il progetto di recupero dell’alzaia del Naviglio Grande a Turbigo interessa un percorso ciclopedonale e veicolare a traffico limitato che, per una lunghezza di un chilometro, interseca i cinque ponti che collegano le due sponde del canale. Il progetto discretamente si inserisce nel contesto ambientale, sottolineando l’inscindibile unità che lega il borgo al canale e utilizza sofisticate tecnologie di illuminazione per esaltarne il valore scenografico-ambientale ed elementi contemporanei di arredo.

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Comune di Venezia Parco di Catene Luogo privilegiato di incontro per giovani ed anziani, il parco svolge l'importante funzione di garantire l'invarianza e la sicurezza idraulica degli abitati circostanti. Occupa un’area, a vocazione agricola, con uno sviluppo longitudinale di circa 400 metri, e una larghezza quasi costante di circa 200. Le strutture sportive sono punto di riferimento per l'intera città e le aree umide conservate nella parte sud del parco sono un raro esempio di ecotono urbano conservato ed in grado di incrementare la componente ambientale locale all'interno del sistema idraulico a sud dell'abitato di MestreMarghera.

Comunità Montana della Carnia Creare e Condividere Conoscenza in area Montana - L'esperienza di pianificazione sostenibile di area Vasta in Carnia L'intervento è stato messo in atto dalla collettività regionale per la salvaguardia, la gestione e la pianificazione sostenibile del paesaggio e del territorio. I principi su cui si basa sono la trasparenza e la partecipazione nella costruzione di migliori strumenti e procedure per la pianificazione paesaggistica e territoriale in aree montane al fine di elaborare una strategia di sviluppo sostenibile transfrontaliera con l’adiacente Austria.

Ecomuseo di Cascina Moglioni Allestimento dell' Ecomuseo di Cascina Moglioni e degli spazi rurali L'intervento è volto alla salvaguardia, alla gestione sostenibile del paesaggio rurale della frazione di Capanne di Marcarolo ed ha dimostrato un’efficacia durevole e di esempio agli altri interventi di recupero delle Cascine di proprietà della Regione Piemonte. L’Ecomuseo ha promosso la conoscenza, la conservazione ed il mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici dell’ambiente rurale e dell’utilizzo del bosco limitrofo.


Ente Parco Nazionale del Cilento Premio Erica Fraiese X Edizione Il Premio ha come obiettivi :la stimolazione di giovani ed adolescenti a lavorare con fantasia e creatività alla tutela ed alla promozione dell'ambiente; la promozione di solidarietà ed amicizia attraverso il rispetto e l'amore per la Natura. È dedicato in memoria della piccola Erica Fraiese, che scriveva favole sulla Natura, scomparsa all'età di 14 anni. La decima edizione, intitolata Erica ed il Paesaggio, è partita a novembre 2012 e terminerà nella primavera del 2013.

Fondazione Europea IL NIBBIO Universitè d'Etè sulla CEP L’Universitè d’Etè si propone come corso full immersion ove i convenuti possano, da un lato, essere informati sui variegati aspetti del Paesaggio di volta in volta affrontati e, dall’altro, prendere parte attiva ai laboratori pratici che prevedono l’approntamento di elaborati finali da presentare e discutere a conclusione del corso.

Fondazione Volume! Parco Nomade. Parco dell'architettura e delle arti Il parco si estende all’interno della riserva naturale della Tenuta dei Massimi, su un piano verde di proprietà della società Emefin (circa 40 ettari). Il progetto – redatto, per quanto riguarda l’ambito paesaggistico, dall’architetto paesaggista Joao Nunes - prevede l’istallazione sul territorio (che rimarrà a destinazione agricola, trasformandosi quindi in base al succedersi delle stagioni) di diversi “moduli”, realizzati dagli artisti proposti dalla Fondazione VOLUME! in coppia con architetti di fama internazionale.

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Maria Elena Buscemi - Politecnico di Milano Il paesaggio nel cinema di Pasolini: le borgate romane e la forma della città Una riflessione sul paesaggio, attraverso le parole e le immagini di un grande poeta presentata in seno al Dottorato di Progettazione del Politecnico di Milano. Un’analisi ragionata sulla rappresentazione del paesaggio nell’opera cinematografica di Pasolini, con particolare riferimento alla trasposizione cinematografica del violento ma poetico paesaggio delle borgate romane, sottolineando le ferite della trasformazione della società da contadina a consumistica.

Marianna Muscari - IUAV Progetto Paesaggistico per la Riqualificazione del Territorio dell’ex Colonia Penale Agricola di Capraia Isola Lo scopo dell'intervento proposto dalla tesi di laurea in Architettura del Paesaggio presso l'Università di Venezia è quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e la gestione di un turismo nelle aree protette dell’isola di Capraia che tenga conto delle necessità dell’ambiente, delle comunità locali, delle attività imprenditoriali locali e dei flussi di visitatori, con l’intento di stimolare il dibattito relativo alle prospettive di crescita delle realtà locali. Punti di forza per lo sviluppo possono essere il recupero del patrimonio architettonico e di archeologia industriale ai fini turistici e museali.

Paola Muscari Arcipelago Nascosto - giardini, aranceti, carceri, torri e fortezze delle isole dell'Arcipelago Toscano Il progetto propone e divulgata una lettura particolare del Paesaggio dell’Arcipelago toscano, che è paesaggio naturale ma anche antropico, una lettura trasversale che mette insieme vegetazione, morfologia, mare, storia, con le bellezze proprie di un territorio complesso. Indica le lineeguida per l'approccio alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio nei suoi aspetti paesaggistici e monumentali partendo dall'esigenza di tramandarne le testimonianze culturali identitarie (materiali e immateriali) anche al fine di creare un incremento occupazionale e un indotto economico positivo nelle comunità locali.


Provincia Autonoma di Bolzano La sistemazione delle aree fluviali alpine nel rispetto del paesaggio locale - costruzione di "le terrazze" un accesso al Passirio Il progetto Interreg IVA Italia - Austria “La sistemazione delle aree fluviali alpine nel rispetto del paesaggio locale” punta a sviluppare un modello conduttore su vasta scala per la rivalorizzazione del fiume Passirio nel Comune di Merano: in pieno centro urbano è stato realizzato un accesso denominato “le terrazze”, al corso d’acqua rimodellando anche il greto del Passirio, in modo da migliorare l’habitat per lo sviluppo della fauna ittica autoctona. La struttura occupa circa 600 m²e consente di accedere al greto del Passirio mediante 3 terrazze erbose di ampiezza diversa.

Provincia di Mantova Shadows of new Woods to the old City Una serie di interventi di rinaturalizzazione e valorizzazione attuati nel territorio circostante la Città di Mantova (sito UNESCO Mantova–Sabbioneta a compensazione del taglio bosco esistente nei pressi del porto di Valdaro (MN). Sono stati piantumati oltre 90.000 mq con essenze di pregio naturalistico, in grado di fornire maggiori servizi ecosistemici per tutta la comunità locale, attuano l’obiettivo fissato da Regione Lombardia di incrementare la superficie forestale regionale. Le aree interessate sono vincolate dal D.Lgs. 42/2004 e poste ai margini di SIC e ZPS (“Ansa e Valli del Mincio” e “Vallazza”).

Regione Emilia-Romagna Pays.doc – Buone pratiche per il paesaggio (progetto di cooperazione territoriale europea) Un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Med, con l'obiettivo di sviluppare e sperimentare i contenuti dello Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (SSSE) e della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) con la finalità di attivare ricerche e studi originali sui paesaggi contemporanei sino ad identificare e proporre strategie, politiche territoriali, progettualità e forme di governo del paesaggio.

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Università degli Studi di Padova Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta Direzione Urbanistica e Paesaggio, Comunità Montana del Brenta, Università di Padova e Università IUAV di Venezia, in collaborazione con le 6 amministrazioni comunali della Valbrenta (Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Bassano del Grappa) hanno dato vita al primo osservatorio per il paesaggio in Veneto monitorando un’area di circa 60kmq con oltre 10.000 residenti.




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