Antognolla Magazine Primavera/Estate 2025

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AntognollaMAGAZINE

In questa edizione

Benvenuti

Prefazione del Presidente

Incontra il nostro CEO, Federico Ricci

Destinazione: Antognolla

Cosa c'è di nuovo ad Antognolla?

Un nuovo modo di vivere il Mediterraneo

Domande e risposte con Andrea Busoni, Dreamer Real Estate, sul crescente appeal delle residenze di prestigio in Italia

Un giro sul campo da golf

Cosa c'è di nuovo ad Antognolla Golf?

Dare forma a un capolavoro

Come Robert Trent Jones Jr ha dato vita al campo da golf di Antognolla

Cosa rende Antognolla uno dei campi da golf più sostenibili d'Europa?

César Burguière, direttore di Antognolla Golf, spiega

Conversazione con i professionisti del golf

Esplorare il golf in Germania con Arne Dost, Presidente del Golfclub Hamburg-Walddörfer

Gastronomia

Cosa c'è di nuovo a La Boiola?

Wine Not? La responsabile dei vigneti Gaia Giuliacci racconta la nascita della tradizione vinicola ad Antognolla

L'Acciuga: Raggiungere una stella Michelin con Luca Caputo

Cultura

Viaggio nel tempo attraverso l'arte alla Galleria Nazionale dell'Umbria

Un viaggio con la curatrice Veruska Picchiarelli

Alla scoperta dell'Italia via terra, via mare, via aerea

Bosco Italia: L'Italia nel cuore dell'Umbria

Viaggiare con stile: Esplorare l'Umbria con Porsche

Navigare a Venezia con Mirco Sguario, Presidente dello Yacht Club Venezia

L'Umbria dall'alto con Fly Affinity

Speciale Six Senses

I migliori trend di oggi e domani secondo la pioniera del benessere di Six Senses

Contatti

Cari lettori,

È con grande piacere che vi do il benvenuto nell'ultimo numero di Antognolla Magazine, dedicato allo spirito del viaggio, della scoperta e delle esperienze che trasformano le destinazioni in ricordi che durano tutta la vita. Abbiamo curato con attenzione un itinerario che si rivolge a tutte le passioni - che siate appassionati del golf, amanti dell'arte, conoscitori della buona cucina o fan dello yachting e della guida - indipendentemente dal modo in cui preferite esplorare - per terra, mare o cielo - questo numero offre un’esperienza ideata per ispirare.

Vi invitiamo a iniziare la vostra avventura mediterranea con noi ad Antognolla. Situato in Umbria, una delle regioni più belle d'Italia, l'Antognolla Resort and Residences è uno spazio unico al crocevia tra storia, natura, sport ed elegante vita moderna. Stiamo trasformando Antognolla in un esclusivo resort di campagna, dove Six Senses ridefinirà il concetto di benessere e di vita sostenibile.

In questo numero diamo vita alle numerose sfaccettature che renderanno la nostra tenuta, una volta completata, una destinazione straordinaria. Nel frattempo, Andrea Busoni di Dreamer Real Estate condivide le sue intuizioni sul crescente appeal delle residenze di prestigio in Italia e spiega come Antognolla e progetti simili stiano plasmando il futuro del settore immobiliare di fascia alta nel Paese.

Vi accompagniamo in un itinerario attraverso il nostro pluripremiato campo da golf, ma prima mettetevi comodi per un'intervista esclusiva con il suo architetto, il famoso Robert Trent Jones Jr, che riflette sulla creazione di questo capolavoro 28 anni fa. Il direttore di Antognolla Golf, César Burguière, condivide anche i notevoli sforzi compiuti negli ultimi anni in materia di sostenibilità nel mondo del golf. Nella nostra sezione dedicata alle conversazioni con i professionisti internazionali del golf, parliamo con Arne Dost, presidente del Golfclub Hamburg-Walddörfer, dell’interesse che il golf raccoglie in Germania.

Per gli appassionati di cucina, visitiamo il nostro ristorante La Boiola per provare uno dei piatti più iconici dell'Umbria, con un tocco unico, preparato dal nostro chef, Filippo Amenduni. Incontriamo poi la nostra responsabile dei vigneti, Gaia Giuliacci, per conoscere le tradizioni vinicole di Antognolla. Il nostro viaggio continua a Perugia, dove visitiamo il primo

ristorante stellato della città, L'Acciuga, e incontriamo il suo proprietario e fondatore, Luca Caputo.

Per gli amanti dell'arte, poi, un viaggio nel tempo alla scoperta dei tesori artistici umbri con Veruska Picchiarelli, curatrice della Galleria Nazionale dell'Umbria.

Oltre ad Antognolla e Perugia, vi invitiamo a vivere l'Italia da altre prospettive: a fare un giro panoramico attraverso i borghi più affascinanti dell'Umbria con Porsche, a navigare sulle iconiche vie d'acqua di Venezia con il presidente dello Yacht Club Venezia, o a sorvolare l'Umbria con Fly Affinity misurandone l’impegno per il viaggio in aereo privato responsabile e sostenibile.

Infine, come chicca per i nostri lettori, la pioniera del benessere di Six Senses, Anna Bjurstam, offre una panoramica sulle tendenze del benessere nel 2025.

A parte questo, vorrei cogliere l'occasione per presentare Federico Ricci come Amministratore Delegato di Antognolla Resort and Residences. Professionista di grande esperienza con un'ampia conoscenza del settore pubblico e privato, Federico guiderà la prossima fase del progetto. Ha una solida esperienza in ruoli dirigenziali, da ultimo come capo di gabinetto della presidente della Regione Umbria. Siamo certi che, con la sua esperienza e la sua leadership, Federico svolgerà un ruolo cruciale nell'ulteriore crescita di Antognolla, basandosi sulle solide fondamenta che abbiamo stabilito negli ultimi anni.

Ad Antognolla crediamo nella creazione di esperienze che elevino il quotidiano a qualcosa di straordinario. Che siate un membro del team, un golfista, un residente, un visitatore o un sognatore che sta pianificando la sua prossima avventura, vi invitiamo a esplorare e abbracciare la bellezza, la cultura e le esperienze impareggiabili di questa straordinaria regione.

Godetevi il viaggio!

Cordiali saluti, Andrey Yakunin

Presidente del Consiglio di amministrazione Antognolla S.p.A.

Incontra il nostro CEO, Federico Ricci

Destinazione: Antognolla

Un nuovo modo di vivere il Mediterraneo

Per anni, le residenze di prestigio più ricercate al mondo si trovavano lungo coste incontaminate e all'interno di esclusive località sciistiche. Le case sulla spiaggia offrivano una vista ininterrotta sull'oceano, mentre i rifugi alpini offrivano fughe stagionali in paesaggi spettacolari. Ora, però, un nuovo movimento sta silenziosamente rimodellando il panorama degli immobili di fascia alta, allontanandosi da queste scelte tradizionali e orientandosi verso la tranquilla raffinatezza della campagna.

Questo cambiamento è più di una tendenza passeggera. Riflette un cambiamento più profondo nel modo in cui le persone scelgono di vivere e di investire in immobili. La pandemia ha rappresentato un punto di svolta, accelerando l'ascesa del lavoro a distanza e dimostrando che la vicinanza ai centri urbani non era più una necessità.

Six Senses Antognolla Resort and Residences, uno degli sviluppi residenziali più attesi dell’ Europa Mediterranea, introdurrà nella regione un nuovo concetto di vita in campagna. Situata in una delle regioni più belle d'Italia, l'Umbria, la tenuta offrirà una rara miscela di architettura tradizionale italiana e servizi contemporanei. Antognolla è ricca di storia, con origini che risalgono a un monastero benedettino. Lo splendido Castello di Antognolla del XII secolo e l'Antico Borgo sono il cuore del Six Senses Antognolla Resort and Residences, con, tra le altre caratteristiche che amiamo annotare, una cripta con affreschi risalente al VI secolo.

Antognolla, una volta completato, sarà caratterizzato da una composizione di 17 residenze di prestigio dal design esclusivo, 40 suites del resort, un castello accuratamente ristrutturato che ospiterà 31 camere d’hotel, un centro benessere all'avanguardia di 3.000 metri quadrati e un campo da golf professionistico a 18 buche progettato dal famoso Robert Trent Jones Jr. La tenuta di 560 ettari è circondata da boschi, ulivi e vigneti, con percorsi ciclabili panoramici e splendidi sentieri per passeggiate

Con la sua posizione ideale immersa nella campagna, Antognolla sarà un luogo dove le mattine inizieranno con il suono della natura e dove la vita scorrerà a un ritmo più lento, permettendo agli ospiti e ai residenti di riconnettersi con la natura.

Six Senses, come operatore del futuro resort, porrà la sua peculiare attenzione al benessere e alla sostenibilità, dando forma a un'esperienza residenziale che va ben al di là della semplice proprietà per offrire un nuovo modo di vivere coinvolgente e raffinato nella caratteristica campagna italiana. Decenni di ricerca e attività di Six Senses si rifletteranno nei programmi benessere di Antognolla, accessibili a tutti i residenti. La spa Six Senses di Antognolla è stata progettata per promuovere il benessere olistico attraverso programmi personalizzati, spazi per il movimento e la mindfulness e una serie di trattamenti ringiovanenti.

La sostenibilità è nel DNA di Antognolla. Il progetto segue i principi LEED, riflettendo l'impegno verso un'architettura efficiente dal punto di vista energetico, iniziative di conservazione e un design responsabile dal punto di vista ambientale.

L'approccio di Antognolla non riguarda lo sviluppo su larga scala, ma la conservazione e l'elevazione della bellezza naturale e del patrimonio culturale della regione. Il restauro del Castello e dell'Antico Borgo è un progetto di conservazione storica che, una volta completato, mira a rendere il Castello di Antognolla il primo e unico castello in Italia con certificazione LEED dell’US Green Building Council. ▷

Il design gioca un ruolo fondamentale nel plasmare il carattere distintivo delle residenze di Antognolla, meticolosamente realizzate da A2Zen, pluripremiato studio di design italiano rinomato per la sua esperienza nello sviluppo architettonico e nell'interior design. Riconosciuto a livello internazionale per i suoi eccezionali progetti residenziali in Asia e in Europa, A2Zen sta portando ad Antognolla un livello impareggiabile di maestria e attenzione ai dettagli. Secondo le parole della cofondatrice di A2Zen, Rovena Giorgi , "ogni cosa per questo progetto è stata concepita su misura": anche le opere esclusive sono state personalizzate secondo precise specifiche, creando un vero senso di eccellenza e unicità.

Antognolla offrirà una gamma di residenze, dagli appartamenti contemporanei alle case coloniche tradizionali restaurate, ognuna realizzata con materiali locali per

garantire il massimo del comfort e dell'eleganza. Queste residenze di alta qualità saranno caratterizzate da spazi esterni dedicati, che fondono senza soluzione di continuità interni accoglienti e autentici con terrazze coperte da pergolato, piscine e giardini paesaggistici, consentendo ai residenti di godere di viste mozzafiato sulla valle, sul castello e sul campo da golf. Le zone giorno e pranzo a pianta aperta saranno inondate di luce naturale da diversi balconi e terrazze, creando un'atmosfera calda e affascinante.

I futuri proprietari avranno l'opportunità unica di scegliere tra due squisite combinazioni di colori: vino e oliva. Queste palette accuratamente curate sono perfettamente integrate in tutta la tenuta, esaltando la bellezza naturale dell'ambiente.

Mentre il mondo ridefinisce il significato di vivere bene, le residenze di prestigio come Antognolla stanno aprendo la strada a un futuro in cui la vita in campagna non è solo un ritiro, ma un vero e proprio lifestyle.

Per saperne di più

La nostra intervista con Basak Pekdiker per approfondire l'architettura sostenibile e il design per il benessere di Antognolla.

La nostra conversazione con Rovena Giorgi di A2Zen per uno sguardo “dall’interno” al processo creativo e all'ispirazione progettuale delle residenze di prestigio.

La nostra intervista con Elizaveta Terletskaya per saperne di più sul processo di restauro del Castello di Antognolla.

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Area living, combinazione colore “vino”
Area living, combinazione colore “Oliva”

Le residenze di prestigio hanno registrato un'impennata di popolarità nell'ultimo decennio. Secondo voi, qual è il motivo di questa crescente domanda?

La crescente domanda di residenze di prestigio è determinata principalmente dal cambiamento delle priorità di stile di vita tra gli individui con un elevato patrimonio netto. Gli acquirenti di oggi non cercano più solo case di lusso, ma desiderano esperienze di vita olistiche. Le residenze di prestigio offrono il perfetto equilibrio tra la privacy e il comfort di una casa personale e gli eccezionali servizi e comfort forniti da marchi di ospitalità a cinque stelle come Six Senses.

Questa combinazione unica è apprezzata da chi cerca convenienza, sicurezza e benessere. Inoltre, le residenze di alto livello si sono dimostrate ottime come opzioni di investimento, spesso apprezzate per il loro valore e per i forti rendimenti che offrono, alimentando ulteriormente la loro attrattiva tra gli acquirenti più esigenti.

Avete notato un'impennata di residenze di prestigio in tutta Italia negli ultimi anni?

Sì, c'è stato un notevole aumento di residenze di prestigio in Italia, spinto dalla domanda globale di esperienze autentiche e coinvolgenti. La storia, il patrimonio culturale e la rinomata gastronomia fanno dell'Italia uno dei luoghi più ambiti dalle persone con un elevato patrimonio netto.

Molti visitatori che si innamorano del Paese durante le loro vacanze scelgono sempre più spesso di investire in case qui, e le residenze di prestigio offrono un'opzione conveniente e sicura con servizi gestiti. Inoltre, la stabilità del mercato immobiliare italiano e la presenza di marchi internazionali di riferimento offrono agli acquirenti fiducia e sicurezza negli investimenti, rendendo l'Italia una scelta interessante per gli investitori globali.

Se dovesse descrivere in poche parole il fascino di Antognolla come residenza di prestigio, quali sarebbero e perché?

Golf, eleganza senza tempo, natura e benessere. Il golf è una delle caratteristiche principali, con il pluripremiato campo professionistico di Antognolla che offre ai residenti un'eccezionale opportunità di svago che combina sport, relax e uno splendido scenario naturale. L'eleganza senza tempo riflette l'armonia architettonica tra la tradizione umbra e la raffinatezza moderna, assicurando che Antognolla rimanga attuale e accattivante per generazioni.

La natura cattura la tranquillità e la bellezza dei paesaggi incontaminati dell'Umbria, offrendo ai residenti una fuga serena dalla frenesia della vita quotidiana. Il benessere incarna la filosofia Six Senses, offrendo ai residenti l'accesso alla spa e alle strutture per la salute di livello mondiale che supportano uno stile di vita olistico e incentrato sul benessere. ▷

Il team di Dreamer Real Estate
Foto fornita da Dreamer Real Estate

Un giro sul campo da golf

Cosa c'è di nuovo al Antognolla Golf?

Nel novembre 2024, l'Antognolla Golf è stato nuovamente nominato "Miglior Campo da Golf d'Italia" dai World Golf Awards, dopo le vittorie del 2020 e del 2022.

Nel marzo 2025, l'Antognolla Golf si è classificato come Miglior Golf Club d'Italia ai Golfers’ Choice Awards. Inoltre, abbiamo ricevuto i massimi riconoscimenti per la “Migliore Manutenzione” e il “Miglior Rapporto Qualità/Prezzo”. Questi premi sono il risultato di un sondaggio condotto tra migliaia di golfisti in tutta Europa e gestito dalla rinomata piattaforma con sede nei Paesi Bassi Leading Courses.

Antognolla Golf ospita decine di tornei ogni anno, e siamo felici di annunciare due grandi gare che si disputeranno questo giugno: la ProAm+ ENERGIA il 14 giugno e il Campionato Italiano LDET il 14-15 giugno.

Guardate le nuove "Castle Conversations" con l'ambasciatore ufficiale di Antognolla, Costantino Rocca, e la golf influencer Ellie Skoog.

Signor Jones, sono passati quasi 28 anni da quando ha progettato Antognolla. Ci può riportare a quei primi giorni? Ricorda cosa ha provato quando ha visto per la prima volta il sito e cosa ha ispirato la sua visione originale di Antognolla?

Quando vidi per la prima volta il sito dell’Antognolla Golf, si trattava di un terreno collinare situato in un'area montuosa, tagliato da una strada. Si trovava vicino a un antico castello del XII secolo appartenente alla famiglia Antognolla. Abbiamo realizzato un campo da golf di tipo core, centrale, cioè abbiamo riempito l'intero spazio con il golf. Trattandosi di un sito collinare, il rooting era complesso e interessante, cambiava direzione e seguiva il terreno, risultando un vero piacere per chi cercava un'esperienza di golf unica in un meraviglioso territorio collinare.

Lei ha detto che Antognolla è un vero riflesso della sua filosofia di "ascolto del territorio". Come ha applicato questa filosofia nella riprogettazione e quali sono le caratteristiche del percorso che meglio illustrano questo approccio?

Antognolla è un vero riflesso di come ascoltare la terra. Come ho appena descritto, il terreno è collinoso e ondulato quando il terreno cambia direzione. La luce del sole e l'ombra sono evidenti in tutto il percorso, il che influisce sulla qualità del manto erboso e, a seconda dell'ora del giorno in cui si gioca, possono esserci ombre profonde sul terreno. È possibile giocare il campo al mattino presto e di nuovo nel tardo pomeriggio e vivere un'esperienza completamente diversa.

Se dovesse descrivere Antognolla Golf in tre parole, quali sarebbero?

Affascinante, strategico e bellissimo.

La sostenibilità è una pietra miliare di questo progetto, dalla riduzione dell'acqua al taglio della sabbia per un drenaggio più rapido. Come vede le pratiche sostenibili nel futuro della progettazione dei campi da golf?

La sostenibilità è sempre stata un elemento essenziale da valutare con attenzione. Metà dell'architettura del golf avviene nel sottosuolo, dove non si vede il drenaggio o la meccanica del terreno, e certamente non si vede la struttura delle radici, che rende l'erba sana e crea una superficie di gioco solida e veloce. Quindi il sistema di drenaggio è molto importante e ad Antognolla è molto evoluto.

Antognolla è stato riconosciuto come miglior campo da golf italiano per tre volte ai World Golf Awards. Che effetto le fa vedere che l'eredità del suo lavoro continua a crescere?

Sono molto orgoglioso che il campo da golf sia stato classificato come il campo da golf n. 1 in Italia e che sia stato valutato alla pari con altri campi storici. Questo aggiunge un lustro sportivo alla zona e dà ai golfisti un motivo per andare a giocare.

Come progettista di quasi 300 campi da golf in più di 50 paesi, si ritrova a rivedere o a seguire gli aggiornamenti sui campi su cui ha lavorato?

Sì, abbiamo progettato quasi 300 campi da golf in tutto il mondo, e Antognolla è uno dei miei preferiti perché è un campo da golf di tipo core appena fuori dalla bellissima e storica città di Perugia. Il campo stesso è una destinazione che tutti i golfisti dovrebbero cercare.

Consideriamo i nostri campi come membri di una grande famiglia e siamo attenti ai loro progressi. Amiamo rivisitare i progetti del passato e aggiornare e rinnovare qualsiasi nostro lavoro, e siamo sempre qui se avete bisogno di assistenza.

Clicca

qui per guardare un'intervista approfondita con Robert Trent Jones Jr nel 2018, in cui spiega come è stato riprogettato Antognolla.

Antognolla Golf ospita un evento dell'Alps Tour 2021

2022

Antognolla Golf si aggiudica il titolo di "Miglior campo da golf d'Italia" ai World Golf Awards 2022

Antognolla Golf raggiunge l'ambita certificazione GEO®

Nuovo edificio per la manutenzione del campo da golf 2023

Costruzione della nuova club house 2027

2024

Antognolla Golf si aggiudica il titolo di "Miglior campo da golf d'Italia" per la terza volta ai World Golf Awards 2024

Antognolla è incoronato campo da golf leader in Italia dalla piattaforma Leading Courses

La leggenda della Ryder Cup Costantino Rocca si unisce ad Antognolla come ambasciatore ufficiale

Antognolla Golf si classifica come “Miglior Golf Club d’Italia” ai Golfers' Choice Awards 2025

Bunker

Anche i bunker sono stati completamente riorganizzati. L'architetto ha colto l'occasione per perfezionare il suo progetto in base all'evoluzione delle tendenze. I 66 bunker originari sono stati ridotti di numero, valutati uno per uno e riprogettati per integrarsi all’interno della nuova estetica del campo e per migliorare l'esperienza di gioco. I bunker sono stati ridisegnati per armonizzarsi con i contorni naturali del terreno e con le varietà erbose presenti. I bunker utilizzano la più recente tecnologia di calcestruzzo capillare per fornire un rivestimento solido con eccellenti prestazioni di drenaggio. Infine, la sabbia è stata sottoposta a test rigorosi per valutarne le prestazioni di gioco in varie condizioni, la stabilità sulle sponde dei bunker e l’efficienza nel drenare rapidamente l'acqua.

Irrigazione

Il nostro nuovo sistema computerizzato ci permette di concentrarci su aree mirate del campo per gestire il contenuto di umidità del terreno buca per buca. Le ondulazioni del campo da golf determinano livelli diversi di luce solare naturale sulle superfici di gioco; questo nuovo sistema di irrigazione intelligente riconosce queste differenze e regola di conseguenza la copertura idrica. Questo approccio garantisce che le superfici di gioco e la velocità del green siano uniformi su tutto il campo. Inoltre, il sistema è stato progettato per integrarsi perfettamente con le nuove linee di semina del manto erboso.

Drenaggio

Abbiamo investito molto in una nuova rete di tubi e fessure di sabbia per facilitare il drenaggio e la rapida asciugatura della superficie. L'acqua di superficie raccolta viene ora riciclata per sostenere le nostre esigenze di irrigazione, assicurando che il campo sia completamente giocabile tutto l'anno e che il nostro uso dell'acqua sia più rispettoso dell'ambiente.

Layout

Abbiamo anche rivalutato il layout del campo per introdurre nuovi tee, allungando così il percorso e offrendo una nuova sfida ed esperienza di gioco per ogni golfista. In collaborazione con il team di Robert Trent Jones, abbiamo rivisto le nuove linee di semina del manto erboso in tutta l’area. Abbiamo così introdotto erbe di festuca, modificato le aree rough e semi-rough e aggiornato il disegno dei fairway in ogni buca.

Oggi l'Antognolla Golf non solo offre un'esperienza di golf eccezionale, ma lo fa con un forte impegno per la responsabilità ambientale e la sostenibilità. Il nostro lavoro ha ridefinito il campo e fissato nuovi standard in termini di giocabilità. Il futuro è luminoso e, con la nostra continua passione e innovazione, raggiungeremo vette ancora più alte.

Quali sono gli aspetti unici del GHW? Ci sono caratteristiche o esperienze distintive di cui siete particolarmente orgogliosi?

Il percorso combina due anelli distinti di nove buche. La prima parte del percorso è collinare, con alcune buche molto difficili e l'insolita inclusione di quattro par-5. Le seconde nove offrono un classico layout da parkland lungo, che richiede non solo lunghezza ma anche un posizionamento strategico dei tee.

Per la maggior parte dei nostri soci e ospiti, il punto forte è la nostra splendida clubhouse. Costruita nel 1925 con un'incredibile vista sul lago, ospita un ristorante con piatti creati dalla chef Michelin Cornelia Poletto. In alternativa, i soci più sportivi possono fare una nuotata nella nostra piscina coperta privata, riservata ai soci.

Il record del campo per le donne è 67 (par 73) ed è detenuto dall'attuale medaglia d'argento olimpica, Esther Henseleit.

C'è una buca particolare che spicca?

È difficile scegliere, ma la buca 6 è la preferita da tutti: si gioca in discesa verso un green che si trova di fronte a uno storico stabilimento balneare e a una fontana appartenuti alla famiglia che possedeva la proprietà.

Il GHW conta circa 140-150 giovani soci. Quali iniziative specifiche offre il club per sostenere i giovani nel golf e perché questa attenzione è così importante per voi?

Il nostro programma junior è molto speciale per noi. Crediamo che ogni club sportivo abbia il dovere di garantire ai giovani talenti di domani le stesse possibilità di successo. Il golf insegna ai giovani molte abilità di vita che li sosterranno per tutta la loro carriera da adulti. Il nostro programma è organizzato in base all'età e al livello di gioco, con una forte attenzione all'aspetto atletico.

Inoltre, i giovani che hanno i requisiti per giocare possono partecipare regolarmente al cosiddetto Wolf Tour del venerdì. Si tratta di un modo semplice per introdurli al golf da torneo.

Come descriverebbe la popolarità e la crescita del golf in Germania oggi?

Sebbene il golf non possa essere paragonato per popolarità al calcio - probabilmente come in Italia - ha indubbiamente una forte presenza nel Paese. Ci sono molti giovani professionisti nei Challenge, European e PGA Tours che stanno ispirando sempre più giovani, sia studenti che lavoratori ad avvicinarsi al gioco. Soprattutto per quanto riguarda l'aspetto sociale del golf, abbiamo assistito a una notevole crescita di persone che lo utilizzano per incontri sociali o per contatti di lavoro.

Ci sono delle tradizioni che differenziano il golf tedesco dal resto del mondo?

In Germania, avere un handicap a una cifra è un momento di gloria. Qui, il giorno in cui il vostro handicap scende a una cifra, il vostro gruppo di amici vi prende e vi getta nel laghetto più vicino per festeggiare - oppure dovete essere in grado di scappare molto velocemente!

Guardando al futuro, quali sono le sue speranze e i suoi obiettivi per la crescita del golf in Germania?

Credo che il golf farà sempre più parte delle attività sociali delle famiglie. Le persone verranno a giocare, si fermeranno in terrazza per il pranzo, o semplicemente giocheranno qualche buca e faranno una riunione di lavoro. Questo aspetto sarà quello in cui il golf crescerà maggiormente: fa già parte della cultura del golf in paesi come l'Irlanda, l'Inghilterra e il Sudafrica e si sta diffondendo anche qui.

Allo stesso tempo, vediamo anche che il turismo rimarrà solido e anzi crescerà ancora di più. In particolare, vediamo il potenziale per i club premium di collaborare per organizzare visite ai rispettivi club e magari, una volta per stagione, organizzare una serie di tornei amichevoli e sperimentare l'ospitalità, la natura e il design degli altri club.

Clicca qui per leggere la conversazione con i professionisti del Golf At Goodwood e dell'Antognolla Golf.

Arne Dost

Autenticamente ispirata

Gastronomia

Cosa c'è di nuovo a La Boiola?

Dalla sua apertura nel 2018, il Ristorante La Boiola dell'Antognolla Golf Club celebra la cucina umbra con un approccio fresco e contemporaneo. Più che un semplice ristorante della clubhouse, è diventato una destinazione culinaria per chi cerca sapori autentici realizzati con i migliori ingredienti locali. Con un ambiente caldo e rustico e un menù che rispetta la tradizione e abbraccia la creatività, La Boiola offre un'esperienza culinaria elevata.

Le pappardelle al cinghiale, uno dei piatti simbolo dell'Umbria, sono da sempre un punto fermo della regione. Tradizionalmente, questo piatto è carat-

terizzato da larghe fettucce di pasta fatta in casa abbinate a un ragù di cinghiale cotto a fuoco lento, una combinazione ricca e sostanziosa esaltata dalla carne marinata con vino e spezie aromatiche.

Il nostro chef, Filippo Amenduni, ha dato un tocco unico a questo classico, incorporando il cacao nell'impasto della pasta per aggiungere profondità e bilanciando il ragù con la dolcezza naturale delle mele. Ora potete portare un assaggio de La Boiola nella vostra cucina, perché Filippo Amenduni condivide la sua ricetta speciale da ricreare a casa. ▷

Wine not?

La Responsabile dei Vigneti Gaia Giuliacci

racconta la nascita della

Tradizione Vinicola ad Antognolla

Mentre Antognolla lancia la propria produzione di vino, abbiamo parlato con Gaia Giuliacci, l'appassionata responsabile dei vigneti che sta dietro a questa audace impresa. Nella nostra conversazione, Gaia ci racconta la storia della prima vendemmia, la sua visione della produzione di vini eccezionali e come le sue profonde radici umbre l'abbiano formata come professionista del vino.

Cresciuta in Umbria, una delle regioni vinicole più celebri d'Italia, Gaia si è avvicinata al vino come molti altri in Italia, come un'estensione della vita quotidiana, intrecciata ai rituali della famiglia e degli amici. Gaia ricorda il tempo trascorso con i nonni, imparando ad apprezzare il vino non solo come bevanda, ma come simbolo della tradizione e dell'artigianato italiano.

Per lei il vino è più di un semplice prodotto: è una storia, un legame con la sua famiglia, il suo patrimonio e la terra stessa. Nel dicembre 2020, Gaia ha assunto il ruolo di responsabile dei vigneti di Antognolla con determinazione e una visione chiara: produrre vini che non solo onorassero le loro radici umbre, ma raccontassero anche una storia unica.

Partendo dalle radici

Lavorando al fianco del rinomato enologo Riccardo Cotarella e di un team di professionisti dedicati, Gaia ha intrapreso un ambizioso viaggio di tre anni. Nel 2021 sono state piantate le prime viti e nel 2023

Gaia e il suo team hanno completato con successo l'intero impianto, per un totale di 8 ettari di terreno. “Nella Tenuta di Antognolla non abbiamo ereditato una tradizione vinicola, poiché i vigneti della tenuta sono stati sradicati molti anni fa. Tuttavia, abbiamo ripristinato i vecchi appezzamenti per ricreare quella tradizione”, ci spiega.

Il signor Cotarella ha esplorato attentamente i terreni, individuando gli appezzamenti perfetti con la giusta esposizione, le condizioni del suolo e i microclimi per la viticoltura. Non si trattava solo di piantare le viti, ma di selezionare le varietà giuste e di coltivarle per ottenere un prodotto che riflettesse il terroir distinto della regione.

La prima vendemmia del 2023 è stata un piccolo ma significativo passo, una raccolta di uve Chardonnay, seguita dall'imbottigliamento del vino per la produzione di spumante nel 2024. Questo segnò l'inizio di un lungo viaggio. Non si trattava solo delle prime

bottiglie che sarebbero state prodotte negli anni a venire; si trattava di stabilire qualcosa di più profondo: non solo un'eredità e una visione per la produzione di vino locale, ma anche una passione condivisa per i residenti, i visitatori e gli abitanti di Antognolla da godere per gli anni a venire.

“Abbiamo dovuto iniziare a capire il territorio, selezionando le varietà giuste per questo luogo specifico”, racconta Gaia. “Abbiamo piantato Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay, tra gli altri, ma quello che stiamo veramente creando è un vino che racconta la storia di questa terra, del lavoro che vi abbiamo svolto e del futuro che stiamo costruendo” ▷

Gaia Giuliacci e Riccardo Cotarella
“Il vino è una questione di connessione con le persone, la terra e la storia che ne deriva.”
Il

potenziale unico dell'Umbria

In un Paese noto per le sue regioni vinicole iconicheToscana, Piemonte e Veneto - l'Umbria passa spesso inosservata. Ma per Gaia questo è parte del suo fascino. “L'Umbria è ancora una gemma nascosta. La terra qui è meravigliosa, i panorami sono mozzafiato e il potenziale per i grandi vini è enorme”, spiega Gaia che poi osserva che, sebbene la zona non abbia una tradizione vinicola consolidata, le uve selezionate, come il Merlot, stanno già dando risultati promettenti. La prima vendemmia di Merlot è stata particolarmente sorprendente: il colore e il gusto indicano un vino di alta qualità che ha bisogno di tempo per maturare. “Vediamo il potenziale di una regione che produce un vino così pregiato. Riflette la qualità del resort ” , afferma l'esperta.

“Quello che stiamo creando qui è più di un semplice vino”, conclude. “Si tratta di costruire qualcosa di veramente nostro, che rifletta la terra, la gente e la cultura dell'Umbria”

L'Acciuga: Raggiungere una stella Michelin con Luca Caputo

Cosa serve per aprire un ristorante che non solo si distingua tra innumerevoli altri, ma che si guadagni anche una stella Michelin? Esiste una ricetta segreta per il successo? Per Luca Caputo, il cui impegno gastronomico ha aggiunto un'altra stella Michelin alla mappa culinaria dell'Umbria, la risposta è semplicissima: seguire i propri sogni e la propria passione. Dopo tutto, il genio sta nella semplicità.

Originario di Salerno, Luca ha studiato all'Università degli Studi di Perugia e di professione fa il farmacista. Tredici anni fa, però, ha deciso coraggiosamente di dare una svolta alla sua carriera, scegliendo di seguire la sua vera passione per il vino e l'ospitalità.

Dopo aver sperimentato per diversi anni varie iniziative gastronomiche, ha trasformato il suo sogno in una professione a tutti gli effetti. Nel 2018, insieme a Simone Farinelli e Giovanni Caputo, Luca fonda L'Acciuga, un ristorante dedicato all'eccellenza sia negli ingredienti che nel servizio. Solo tre anni dopo, nel 2021, diventa il primo ristorante di Perugia a ricevere una stella Michelin.

Foto fornite da L’Acciuga
Luca Caputo

Un viaggio nella Cultura

Un museo senza tempo

La Galleria Nazionale dell'Umbria si trova nello storico Palazzo dei Priori, sede del Comune di Perugia fin dal Medioevo. Si estende su 3.500 metri quadrati, con 40 sale, una torre e una cappella. La galleria, aperta al pubblico nel giugno del 1863, è intitolata a Pietro Vannucci, detto il Perugino, uno dei maggiori luminari artistici della città.

Il viaggio nella galleria inizia con il XIII e il XIV secolo, con gli affreschi di Benedetto Bonfigli nella Cappella dei Priori e la Madonna con Bambino di Duccio. Prosegue poi con lo stile tardo-gotico di Gentile da Fabriano e con i capolavori rinascimentali di Fra Angelico, Benozzo Gozzoli e Piero della Francesca.

“Per me è tutto così affascinante e non mi stanco mai di vedere questi capolavori. Credo che questo sia un museo in cui i visitatori possono avere una delle più chiare intuizioni sull'evoluzione della storia dell'arte”, afferma Veruska.

Secondo Veruska, Pietro Perugino è l'artista più rappresentativo della regione. “È stato uno dei più importanti artisti del Rinascimento, creando opere in perfetta armonia, dove architettura, paesaggio, colori, forme e luce si combinano per rappresentare qualcosa di simile alla perfezione”

Una delle opere più significative del Perugino è L'adorazione dei Magi, dipinta intorno al 1475, quando aveva solo 25 anni. “L'Adorazione dei Magi fu la prima grande commissione pubblica del Perugino e un momento decisivo, in cui introdusse il suo stile caratteristico - un gioco armonioso di architettura, paesaggio e luce. È un'opera straordinaria, preludio agli affreschi del Collegio del Cambio, una sala con magnifici affreschi realizzati all'apice della sua carriera”, spiega Veruska.

La collezione della Galleria comprende anche dipinti di artisti contemporanei, come Gerardo Dottori, Alberto Burri e Piero Dorazio.

Foto fornite da © Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia / Foto Marco Giugliarelli
Galleria Nazionale dell’Umbria, Sala 2
Galleria Nazionale dell’Umbria, Sala 19
Galleria Nazionale dell’Umbria, Sala 27
Galleria Nazionale dell’Umbria, Sala 13
Castelluccio di Norcia

Esplorare l'Umbria con Porsche

Viaggiare con stile

All'ombra della Toscana, l'Umbria è rimasta silenziosamente uno dei segreti meglio custoditi d'Italia. Con le sue dolci colline, i borghi medievali e i panorami mozzafiato, l'Umbria è la destinazione perfetta per un viaggio in auto. Con le sue ricche tradizioni vinicole e culinarie, i sereni laghi e i vivaci festival come Umbria Jazz, la regione non offre solo panorami, ma anche la possibilità di immergersi nella cultura e nella storia dell'Italia.

Immaginate di fare tutto questo a bordo di una Porsche, con le curve morbide della SS3 che vi portano da Perugia ad Assisi, dove ogni borgo è più incantevole dell'altro.

Abbiamo parlato con Enrico Agamennone, Direttore Marketing del Centro Porsche Perugia, di dove andare e cosa vedere nella sua regione.

L'Umbria è una regione che per molto tempo è rimasta fuori dai soliti itinerari turistici. Questo "isolamento" ha permesso a molte zone della regione di rimanere incontaminate e da scoprire. Con paesaggi pittoreschi e strade panoramiche immerse nel verde, è facile spostarsi tra gli incantevoli borghi della regione.

La combinazione di prestazioni elevate e comfort rende una Porsche il veicolo ideale per il turismo. La sua maneggevolezza consente di affrontare con piacere le strade tortuose, mentre gli interni lussuosi

assicurano un viaggio confortevole. L'emozione che si prova guidando una Porsche è il modo perfetto per iniziare un viaggio spensierato.

La buona musica renderà il viaggio ancora più bello. Sceglierei un po' di rock classico anni '80 e '90, insieme a brani di cantautori italiani iconici. Aggiungerei anche del jazz italiano per rendere omaggio all'Umbria Jazz Festival, un importante evento che ogni anno anima l'Umbria.

L'Umbria ospita innumerevoli e bellissimi borghi. Non è un caso che la regione vanti uno dei più alti numeri di città presenti in qualsiasi lista dei borghi più belli d'Italia. Una giornata perfetta potrebbe iniziare a Perugia, con una colazione nel centro storico, seguita da una visita a uno o due di questi splendidi borghi. Non può mancare un passaggio lungo la Valnerina, magari con una sosta a Norcia, patria della norcineria, la nostra tradizionale lavorazione del maiale per creare salumi, e una visita al Pian Grande di Castelluccio, dove in estate si può assistere allo spettacolo della fioritura delle lenticchie.

A fine giornata, una visita alle terme immerse nel verde è un'ottima occasione per rilassarsi. Oppure visitate la Galleria Nazionale dell'Umbria, dove potrete esplorare il ricco patrimonio artistico della regione e ammirare i capolavori del Perugino e alcune delle opere d'arte più significative dell'Italia centrale dal XIII al XIX secolo.

Iniziate a guidare a Perugia e proseguite verso Assisi e poi verso Spello e Spoleto lungo la SS3, con le sue curve sinuose e i suoi paesaggi mozzafiato. Un'altra delle mie preferite è la strada da Todi a Orvieto, che si snoda lungo le rive del lago di Corbara con le sue curve dolci e l'ottimo asfalto.

Il borgo di Rasiglia, noto come "la piccola Venezia dell'Umbria", è un luogo incantevole con canali e mulini ad acqua perfettamente conservati. È un luogo ideale per una tranquilla passeggiata lontano dalle mete turistiche più affollate.

Se mi chiedeste qual è la stagione migliore per un viaggio in auto, vi consiglierei la primavera e l'autunno, le due stagioni che offrono i colori più suggestivi e affascinanti, il clima ideale e l'atmosfera perfetta per guidare immersi nella natura.

Foto fornita da Umbria Tourism
Lago di Corbara
Foto fornita da Umbria Tourism Spello
Foto fornita da Umbria Tourism
Foto fornita da Enrico Agamennone
Rasiglia
Foto fornita da Umbria Tourism Duomo di Orvieto

Mirco Sguario Navigare a Venezia con

Per saperne di più sulle prossime regate del club, cliccate qui

Nel 2007, Mirco Sguario ha deciso di creare qualcosa di speciale nella sua città natale: uno spazio esclusivo per gli appassionati di vela. Il suo obiettivo era quello di creare un centro per eventi velici internazionali e di preservare allo stesso tempo la ricca storia nautica della città. È così che è nato lo Yacht Club Venezia.

Oggi il circolo è al centro della vita culturale e sportiva di Venezia, ospita eventi prestigiosi come la Venice Hospitality Challenge ed è all'avanguardia nelle pratiche di navigazione ecologica. Grazie alla sua posizione privilegiata nel pittoresco sestiere di Sant'Elena, il club offre ai soci una vista unica di Venezia, direttamente dall'acqua. Il club è circondato da monumenti storici, tra cui l'Arsenale di Venezia, che un tempo era in grado di costruire una galea in meno di 24 ore, e la Scuola Navale Militare Francesco Morosini.

In un'intervista rilasciata ad Antognolla Magazine, Sguario racconta come lo Yacht Club Venezia colleghi il passato della città con il suo futuro e il suo ruolo nel portare a Venezia i migliori velisti e le più belle imbarcazioni del mondo.

Mirco Sguario

Qual era la sua visione del club e come si è evoluto?

La mia priorità era, ed è tuttora, quella di portare a Venezia i grandi nomi della vela e le barche più belle del mondo. Nel corso degli anni, il circolo ha ospitato imbarcazioni d'epoca come Tuiga e Mariska, che hanno partecipato al Trofeo Principato di Monaco. Vedere due regine del mare con oltre un secolo di storia alle spalle sfidarsi in un match race davanti alla Basilica di San Marco non è certo cosa da tutti i giorni.

“La vela incarna la libertà che deriva dal contatto con la natura: il suono delle onde, il silenzio delle vele riempite dal vento.”

Cosa c'è di unico nella vela e nella nautica a Venezia rispetto ad altre destinazioni?

Solo dall'acqua è possibile scoprire Venezia dalla sua prospettiva più autentica e navigare nella sua storia millenaria in senso metaforico e letterale. Si possono osservare gli straordinari palazzi secolari dall'acqua, la prospettiva giusta per apprezzarli e per viverne il fascino e la forza evocativa. E solo a Venezia il pubblico può ammirare gli equipaggi impegnati nelle manovre sullo sfondo di una chiesa, sorseggiando un caffè o mangiando un gelato e cogliendo l'attimo in cui il vincitore taglia il traguardo.

Le sfide della navigazione nei complessi canali di Venezia e l'alta densità di imbarcazioni richiedono abilità tecniche e precisione, ma le ricompense sono altrettanto uniche. La laguna veneziana è un ecosistema fiorente che ospita numerose specie che arricchiscono la sua biodiversità, rendendola particolarmente affascinante per i velisti. ▷

Trofeo Principato di Monaco
Foto fornite da Yacht Club Venezia

In che modo il club promuove la sostenibilità e le cause benefiche nel mondo della vela?

Promuoviamo attivamente la vela e la voga alla veneta, pratiche tradizionali che riducono a zero l'impatto ambientale rispetto alla navigazione a motore. Il club collabora inoltre con il Salone Nautico e il Comune per incoraggiare l'uso di imbarcazioni ecologiche e tecnologie sostenibili.

Incoraggiamo inoltre una maggiore sensibilità verso la tutela dell'ambiente, un obiettivo essenziale per una città la cui vita dipende dall'acqua. Tutte le nostre regate prevedono un abbigliamento ecosostenibile, realizzato con bottiglie di plastica riciclate, per gli equipaggi e lo staff. Manteniamo un rapporto di lunga data con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e organizziamo regolarmente eventi di beneficenza per sostenere le loro attività.

La Venice Hospitality Challenge è uno dei vostri eventi più popolari. Può dirci cosa l'ha ispirato?

L'idea alla base della Venice Hospitality Challenge è stata quella di combinare la tradizione nautica di Venezia con la sua eccellenza nell'ospitalità. L'evento, iniziato nel 2014, unisce gli hotel a cinque stelle di Venezia in una competizione velica unica nel suo genere. La Venice Hospitality Challenge è interamente visibile da terra, con un percorso che attraversa le acque interne della città.

Un momento da non perdere è il passaggio in Piazza San Marco, dove gli spettatori affollano le rive per assistere alla gara. A differenza di altre città di mare, Venezia permette al pubblico di vedere l'azione da vicino, anche mentre gli yacht navigano attraverso gli stretti canali.

Quali sono gli eventi in calendario per il 2025?

La stagione 2025 ha preso il via il 23 marzo con lo slalom Sci Voga di Cortina d'Ampezzo, che combina sci e voga alla veneta. Il 1° giugno, la gara di voga a bordo delle “caorline” si svolgerà all'Arsenale di Venezia durante il Salone Nautico. A fine giugno si svolgerà la 12ª edizione del Trofeo Principato di Monaco Vele d'Epoca in Laguna, con yacht storici che sfileranno in Bacino San Marco. A settembre è in programma Io&Te, Un uomo e una donna in vela, una regata dedicata alle coppie che condividono la passione per la vela.

La stagione si chiuderà con l'imperdibile Venice Hospitality Challenge del 18 ottobre, riservato ai maxi yacht di oltre 25 metri. Il Challenge celebrerà quest'anno la sua 12ª edizione.

Venezia è un palcoscenico imperdibile per armatori, skipper e sponsor, che offre una visibilità senza precedenti per un evento che non può essere replicato altrove. Ciò si riflette nei numerosi ospiti illustri che hanno partecipato alle cerimonie di premiazione nel corso degli anni.

Infine, cosa significa per lei navigare?

La vela per me è più di una passione: è uno stile di vita. Amo le barche di tutti i tipi. Ogni volta che ne vedo una, ne ammiro ogni linea con gli occhi, immaginando la prossima regata. La vela incarna la libertà che deriva dal contatto con la natura: il suono delle onde, il silenzio delle vele riempite dal vento. Riflette il mio innato dinamismo e mi ispira costantemente a creare sfide uniche e irripetibili.

Foto fornite da Yacht Club Venezia
“La vela per me è più di una passione: è uno stile di vita.”

L'Umbria dall'alto con Fly Affinity

Con la crescente attrattiva dell'Umbria come meta di viaggio, di svago e di affari, era solo questione di tempo prima che i gruppi privati di aviazione commerciale charter iniziassero a prenderne atto.

Uno di questi è Fly Affinity, con sede a Londra, che sta puntando su questa regione unica nel cuore dell'Italia. Con la sua esperienza "porta a porta", la compagnia garantisce l'accesso a una flotta globale di oltre 7.000 aeromobili e vantaggi esclusivi come i contributi climatici automatici per compensare i viaggi.

Abbiamo parlato con Caroline Talboys, cofondatrice e direttrice dei servizi ai soci di Fly Affinity, dell'approccio personalizzato dell'azienda, del suo impegno per la sostenibilità e della sua visione dell'Umbria.

Come è nata l'azienda e qual è stata la visione alla base?

La nostra visione era quella di semplificare e migliorare le offerte di noleggio di jet privati ed eliminare le cattive pratiche del settore, particolarmente diffuse durante la pandemia, che sfruttano gli individui con un elevato patrimonio netto. I broker tradizionali e le aziende di lifestyle management in genere applicano commissioni fino al 10% del costo totale, spesso prestando poca attenzione alla qualità del servizio.

Offriamo tariffe fisse per i viaggiatori, insieme alla comunicazione completa dei prezzi da parte dell'operatore aereo. Abbiamo un approccio personalizzato e di alto livello ai charter privati, che dà priorità all'esperienza del cliente dall'inizio alla fine.

Fly Affinity è registrata come società a emissioni zero presso Climate Impact Partners. Che cosa significa questo e in che modo distingue la vostra azienda dalle altre del settore dell'aviazione?

Fly Affinity è orgogliosa di essere un'azienda registrata come carbon neutral grazie alla partnership con Climate Impact Partners. Questa certificazione prevede un approccio globale alla riduzione dell'impronta di carbonio, compreso l'acquisto di crediti di carbonio per compensare l'impatto ambientale delle nostre attività. Climate Impact Partners collabora con aziende come la nostra per finanziare progetti che riducono o catturano le emissioni, sostenendo iniziative globali come le energie rinnovabili, la conservazione delle foreste e la conservazione della biodiversità ▷

Caroline Talboys

viaggio potrebbe organizzare esperienze private e curate come escursioni guidate, gite culturali nelle città vicine o persino corsi di cucina privati, dando agli ospiti l'opportunità di stabilire un legame più profondo con la ricca cultura e il patrimonio dell'Umbria.

Cosa la entusiasma di più dei viaggi in Umbria?

Essendo stata in Umbria per un matrimonio, posso parlare per esperienza diretta: il paesaggio unico e mozzafiato e le cittadine pittoresche che spuntano all'improvviso quando si guida o si vola la rendono interessante e insolita, con un fascino speciale che è così difficile da trovare al giorno d'oggi; la gente tende ad essere così amichevole e ospitale.

Viaggiare in Italia, e in particolare in Umbria, offre un'esperienza impareggiabile che ci entusiasma per molti motivi. I paesaggi mozzafiato, la ricca storia e il fascino senza tempo della regione la rendono una destinazione perfetta per chi cerca bellezza e serenità. Ciò che distingue l'Umbria è la sua miscela di dolci colline, antiche città e vigneti, il tutto incorniciato dalle maestose montagne appenniniche. Volare in questa regione permette di apprezzare i suoi panorami mozzafiato in un modo che può essere pienamente apprezzato solo dal cielo. Il mosaico di uliveti, vigneti e borghi pittoreschi crea un arazzo visivo unico, semplicemente stupefacente se visto dall'alto.

Qual è il vostro scenario preferito in volo?

Per quanto riguarda i nostri scenari preferiti in volo, c'è qualcosa di particolarmente magico nel sorvolare le iconiche colline della Toscana e dell'Umbria, soprattutto al tramonto, quando la luce dorata bagna il paesaggio. Le vedute di città storiche come Perugia e Spoleto, arroccate sulle cime delle colline, sono particolarmente suggestive, perché sembrano emergere come se fossero uscite da un dipinto rinascimentale. Questo scenario in volo è il modo perfetto per iniziare un'avventura italiana, offrendo un senso di stupore e di anticipazione per le incredibili esperienze che ci attendono a terra.

Foto fornite da Fly Affinity

I migliori trend di oggi e domani secondo la pioniera del benessere di Six Senses

Con oltre 25 anni di esperienza, Anna Bjurstam è all'avanguardia su ciò che significa essere mentalmente, fisicamente e spiritualmente sani. Infonde il suo approccio curativo unico per portare equilibrio e armonia al benessere olistico.

La tendenza crescente dei "viaggi spirituali" riflette un cambiamento collettivo verso una vita più significativa e intenzionale. Sono finiti i giorni in cui si inseguivano momenti perfetti per i nostri feed sui social media. Al contrario, sempre più persone scelgono di staccare la spina, eliminare le distrazioni e abbracciare la semplicità. Si tratta di trovare la concentrazione, approfondire la consapevolezza di sé e connettersi con qualcosa di più grande: il proprio scopo, il proprio posto nel mondo o le persone che ci circondano.

Dite "Ciao!" ai dispositivi indossabili

La tecnologia ha certamente rivoluzionato il modo in cui seguiamo la nostra salute, dalla fertilità al fitness, rendendo più semplice ascoltare i ritmi del nostro corpo. Ma dovremmo davvero affidarci completamente a questi strumenti per comprendere il nostro benessere? Sempre più persone stanno eliminando le distrazioni per riscoprire la semplicità, la concentrazione e una maggiore consapevolezza di sé – una connessione più profonda con qualcosa di più grande di loro.

in vacanza per

Le vacanze possono essere l'occasione perfetta per un sonno ristoratore, ma ci danno anche la possibilità di reimpostare i nostri schemi di sonno. La realtà è che la dieta, l'esercizio fisico, l'assunzione di caffeina, il tempo trascorso sullo schermo, lo stress e il nostro stile di vita in generale possono influire sulla qualità complessiva del nostro sonno.

Il turismo del sonno, che ha iniziato ad affermarsi nel 2022, sta crescendo di popolarità man mano che sempre più persone cercano soluzioni. Secondo l'American Psychological Association, quasi il 37% degli adulti statunitensi cerca attivamente modi per migliorare le funzioni cognitive e gestire lo stress e l'ansia. E sembra che non sia cambiato molto nell'ultimo anno. È chiaro che dobbiamo dedicare al nostro sonno l'attenzione che merita. ▷

Andare
dormire
Lasciate che il vostro spirito viaggi

Prendetevi cura della vostra salute ormonale

Gli ormoni sono fondamentali per ogni aspetto della nostra salute, dall'umore all'energia, dalla libido alla fame. Tuttavia, ce ne accorgiamo solo quando avvertiamo uno squilibrio. Le fluttuazioni sono normali: le donne le sperimentano durante il ciclo mestruale, mentre gli uomini possono avere problemi analoghi, poiché il testosterone diminuisce con l'età, provocando sintomi come stanchezza, sbalzi d'umore e perdita di massa muscolare.

Storicamente, la salute delle donne è stata poco servita e poco finanziata. Nonostante la recente crescita nel settore della salute femminile, non c'è ancora una domanda soddisfatta di offerte personalizzate per il mercato della menopausa. Ma la situazione sta cambiando e Six Senses si sta unendo al movimento per la salute femminile. In collaborazione con la dottoressa Mindy Pelz, Six Senses introdurrà programmi di salute femminile nelle sue strutture in tutto il mondo nel 2025.

“Il World Economic Forum riconosce il divario di genere in materia di salute, con un'area chiave rappresentata dalla mancanza di dati persistenti sugli ormoni femminili e sulla salute e dalla mancanza di dati disponibili che raggiungano le donne. Ciò che conta è che questa ricerca sta stimolando il dibattito, con l'auspicio che possa contribuire a superare i pregiudizi sulle fasi della vita, permettendo alle persone di abbracciare la bellezza dell’invecchiamento.”

“In base alla mia esperienza, staccare la spina offre potenti benefici per la salute che ho potuto constatare personalmente e professionalmente. Quando ci stacchiamo dai nostri dispositivi, permettiamo al nostro sistema nervoso di resettarsi veramente. Ho visto notevoli trasformazioni nelle persone che si impegnano a trascorrere periodi liberi dalla tecnologia durante i loro viaggi: il loro sonno migliora notevolmente, i loro livelli di stress diminuiscono in modo significativo e riferiscono di sentirsi più presenti e vivi.”

Foto fornite da Six Senses

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