I canto inferno spiegazione Comincia la prima parte della Cantica dell’Inferno, nella quale si racconta dello smarrimento del poeta Dante di Firenze all’interno di una selva oscura. Il primo canto dell’Inferno è concepito come un prologo dell’Opera.
Dante racconta in prima persona di essersi smarrito in una selva, poiché ha perso la via del bene. L’attraversamento di questa selva è un’impresa difficile e ardua, che il solo ripensarci rinnova la paura nell’animo di Dante: è così angosciosa che poco più è la morte. Dante rivela che in questo cammino difficoltoso parlerà anche del bene che riuscì a trovare, ma prima dovrà raccontare tutto quello che ha visto.
Il pellegrino non ricorda come entrò nella selva, perché nel momento in cui abbandonò la via della verità e della salvezza era pieno di sonno, e quindi non cosciente. Durante il cammino attraverso la selva Dante giunge ai piedi di un colle alla fine di quella spaventosa valle: il monte è illuminato dai raggi del sole, portando speranza al povero Dante e quieta anche la paura che era durata così tanto nel profondo del suo cuore nella notte passata con tanta angoscia. Dante si sente così spaventato nell’animo e guarda il cammino intrapreso fino a quel momento così terribile da non lasciare vivo nessuno, e si sente come colui che dopo essere sopravvissuto ad una tempesta volge gli occhi per guardare l’acqua pericolosa.