PTOF 2018/2019

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO ALMENNO S. SALVATORE “GIOVANNI XXIII” Viale Europa, 3 – 24031 Almenno S. Salvatore (Bg)  +39 035 640092  +39 035 644885 http://www.icalmennosansalvatore.gov.it/ e-mail: BGIC820002@istruzione.it – PEC: BGIC820002@PEC.ISTRUZIONE.IT Cod. Fisc. n.: 95118310168

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE ANNO SCOLASTICO 2018-19 (aggiornamento) DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N. DELIBERA N.

12 4 12 9 8 33 10 3

COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO

15 DICEMBRE 2015 11 GENNAIO 2016 13 DICEMBRE 2016 14 DICEMBRE 2016 7 NOVEMBRE 2017 9 NOVEMBRE 2017 11 DICEMBRE 2018 11 DICEMBRE 2018

2015 2016 2016 2017 2017 2018 2018 2019 1

INDICE 1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALMENNO SAN SALVATORE 2. PLESSI DELL’ISTITUTO E ORARI 3. REGOLAMENTO PER CRITERI DI PRIORITÀ NELL’ACCETTAZIONE DELLE ISCRIZIONI ALLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 4. QUADRO NORMATIVO 5. MISSION E VISION DELL’ISTITUTO 6. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 2018-19 7. LINEE METODOLOGICHE 8. CURRICOLO D’ISTITUTO 9. PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 10. VERIFICA E VALUTAZIONE 11. VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 12. PROGETTI D’ISTITUTO 13. PROGETTO UTILIZZO DOCENTI ORGANICO POTENZIATO ANNO SCOLASTICO 2018/2019 14. ORGANIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 15. REALIZZAZIONE DEL P. T. O. F. ANNO SCOLASTICO 2018/2019 16. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 17. PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE 2016/2019 18. PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE NON DOCENTE 2016/2019 19. CONTATTI

PAG. 3 PAG. 5 PAG. 7

PAG. 9 PAG. 13 PAG. 14 PAG. 15 PAG. 15 PAG. 16 PAG. 18

PAG. 39 PAG. 51 PAG. 70 PAG. 74 PAG. 83 PAG. 86 PAG. 88 PAG. 92 PAG. 93

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1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALMENNO SAN SALVATORE 1.1.

CENNI STORICI

L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALMENNO SAN SALVATORE È COSTITUITO DA UNA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, UBICATA AD ALMENNO SAN SALVATORE, E DA QUATTRO PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA: ALMENNO SAN SALVATORE, CAPIZZONE, RONCOLA E STROZZA. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI ALMENNO SAN SALVATORE NASCE NELL’ANNO SCOLASTICO 1953-54 COME “SCUOLA DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE A TIPO INDUSTRIALE”, AL SERVIZIO DEGLI ALUNNI DI ALMENNO S. SALVATORE E DEI COMUNI VICINI. A SEGUITO DELLA LEGGE 31.12.1962 N° 1859, SI TRASFORMÒ IN “SCUOLA MEDIA” NELL’OTTOBRE DEL 1963. ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO 1966-67, NEL PAESE VICINO DI ALMENNO S. BARTOLOMEO, VENNE ISTITUITA UNA SEZIONE STACCATA, CHE DIVENNE “SCUOLA AUTONOMA” NELL’ANNO SCOLASTICO 1970-71.

IN DATA 1.10.1967 S’ISTITUÌ UN’ALTRA SEZIONE STACCATA, NEL PAESE DI CAPIZZONE, PER GLI ALUNNI PROVENIENTI DA CAPIZZONE E DA BEDULITA, SOPPRESSA IN DATA 1.9.1998.

Attualmente, la Scuola secondaria di Almenno San Salvatore accoglie gli alunni provenienti dai Comuni di Almenno San Salvatore, Capizzone, Strozza, Roncola e Ubiale-Clanezzo.

Le scuole primarie di Almenno San Salvatore, Capizzone e Strozza facevano già parte dell’Istituto quando erano ancora in vigore i Circoli Didattici. La scuola di Roncola, invece, faceva parte del Circolo Didattico di Almenno San Bartolomeo.

Dall’anno scolastico 1999-2000 il territorio viene riorganizzato costituendo gli Istituti Comprensivi con un unico Dirigente sia per la Scuola Secondaria di Primo grado che per la Scuola Primaria. In tale anno nasce l’Istituto Comprensivo di Almenno San Salvatore, comprendente le quattro scuole primarie e la scuola secondaria. A partire dall’anno scolastico 2015/2016 la scuola primaria di Roncola accoglie anche gli alunni provenienti dalla scuola primaria di Costa Imagna, non più attiva.

1.2.

o o o o

CONTESTO TERRITORIALE E SOCIO AMBIENTALE

Lo status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti all’interno del nostro Istituto è collocato ad un livello medio-basso, con una percentuale di alunni stranieri pari al 5%.

1.2.1.

ALMENNO S. SALVATORE Il Comune appartiene alla Valle Imagna e confina con la Valle S.Martino. L’altezza media sul livello del mare è di m.350. Abitanti n. 5710.

La Scuola Secondaria di primo grado, la Scuola Primaria, la Scuola dell’Infanzia, l’Oratorio parrocchiale, il campo di calcio e la Palestra Comunale, sono dislocati in edifici vicinissimi e funzionali.

Il paese di Almenno S. Salvatore vanta costruzioni importanti dal punto di vista storicoartistico, fra essi ricordiamo: - la chiesa di S. Giorgio, seconda in provincia per grandezza tra le chiese romaniche; - la chiesa della Madonna del Castello, con la Pieve e la Cripta; - la chiesa di S. Nicola, con l’Organo Antegnati; - la chiesa di S. Gregorio, di cui esiste solo l’abside che risale al secolo VIII. Sul confine del nostro Comune si trova la Rotonda di S. Tomé, ritenuta da molti studiosi “il più importante monumento romanico dell’Alta Italia dal punto di vista architettonico”.

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Si è costituito recentemente “L’antenna europea del Romanico” con sede presso la cascina di San Tomé, che consentirà di valorizzare ulteriormente il patrimonio artistico – culturale degli Almenno.

1.2.2.

RONCOLA Altezza media m.950 s.l.m. Abitanti n. 766. Il Comune appartiene alla Valle Imagna e confina con la Valle S. Martino. Grazie alla vicinanza del capoluogo lombardo, al clima, alla ricchezza di acque sorgive, vanta una tradizione consolidata di ricettività alberghiera. Alto è il numero degli addetti al settore primario e diverse aziende agricole della Roncola sono a conduzione familiare. Esiste invece un pendolarismo elevato verso Milano, Bergamo ed altri centri della pianura lombarda, nei settori edile ed artigianale in genere.

Il collegamento con la città di Bergamo, nel periodo scolastico, è garantito con corse giornaliere della ditta S.A.B. 1.2.3.

STROZZA Altezza media m.450 s.l.m. Abitanti n. 1094. Il Comune è stato classificato interamente montano ed appartiene alla Valle Imagna. Il clima è mite e la vegetazione è, per la maggior parte, boschiva.

I collegamenti con la città e i paesi della vallata, gestiti dalla ditta S.A.B. sono assicurati con corse giornaliere.

1.2.4.

CLANEZZO (frazione di Ubiale) Altezza media m.300 s.l.m. Abitanti n. 1377. Il Comune appartiene alla Valle Brembana. I trasporti pubblici sono soddisfacenti e, tramite la ditta S.A.B., collegano il paese con i Comuni di Zogno, Sedrina e Bergamo.

Importante, dal punto di vista storico-artistico, è il “Castello di Clanezzo”, ora sede di un hotel-ristorante.

La vicinanza di una parte del territorio su cui si estende il Comune ad Almenno San Salvatore, ha fatto sì che una parte di studenti venissero iscritti alle scuole Primaria e secondaria di Almenno San Salvatore.

1.2.5.

CAPIZZONE Altezza media m. 486 s.l.m. Abitanti n. 1239. Capizzone vanta alcune costruzioni interessanti dal punto di vista storico-artistico quali la Torre Campanaria del XII secolo, la facciata della parrocchiale in stile neogotico e la chiesetta della Mortesina del XII secolo.

I collegamenti con la città sono assicurati da corse giornaliere con autobus S.A.B. 1.3. ESIGENZE DEL CONTESTO La scuola deve essere aperta al suo interno, al territorio, alle nuove tecnologie didattiche, alla multiculturalità, al diverso e al nuovo attraverso la ricerca di:  un dialogo costruttivo e diverse forme di coinvolgimento e di collaborazione con le famiglie sugli aspetti educativi e formativi, che si concretizza con il Patto di Corresponsabilità che si sottoscrive al momento dell’iscrizione;  forme di collaborazione in rete con Enti e Organizzazioni presenti sul territorio e non, attraverso adesione e partecipazione ad iniziative e offerte culturali, a progetti, concorsi, visite guidate, rassegne teatrali, attività sportive…;  azioni efficaci di continuità e passaggio tra i diversi ordini di scuola (dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo grado e Secondaria di Secondo grado);  costruzione di iter flessibili e di Piani di Studio Personalizzati;  strategie che rafforzino l’autonomia e l’autostima;  costruzione del pensiero critico e di appropriate forme di comunicazione;  strategie di riorganizzazione dei percorsi didattici personalizzati;  attività laboratoriali e lavoro di gruppo, per l’acquisizione di conoscenze specifiche e lo sviluppo di capacità e competenze;  forme di utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e multimediali;  organizzazione oraria diversificata e flessibile, in base alle esigenze;  forme di accoglienza di alunni in situazione di disagio, svantaggio, diversamente abili, stranieri;  strategie e modalità di comportamento dell’adulto formatore;  strategie e modalità di organizzazione della scuola affinché sia aperta all’esterno, pluralistica e interculturale.

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2. I PLESSI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALMENNO SAN SALVATORE DENOMINAZIONE “GIOVANNI XXIII” Almenno S. Salvatore “JOSEPH DE LEMINE” Almenno S. Salvatore “MADRE TERESA DI CALCUTTA” Roncola San Bernardo “STROZZA” Strozza “CAVALIER GERVASONI” Capizzone

ORDINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PRIMARIA PRIMARIA PRIMARIA PRIMARIA

NUMERO CLASSI 11

NUMERO ALUNNI 234

10

215

3 (di cui 2 pluriclassi) 2 (di cui 2 pluriclassi) 5

31

TOTALE ALUNNI

27 56

563

2.1. TEMPO SCUOLA ATTIVATO A.S. 2018/19 2.1.1.

PLESSO SCUOLA SECONDARIA “GIOVANNI XXIII” ALMENNO SAN SALVATORE 30 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a Sabato 8.0 - 13.00

2.1.2.

PLESSO SCUOLA PRIMARIA “JOSEPH DE LEMINE” ALMENNO SAN SALVATORE 27 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a Venerdì

8.10 – 12.45 8.10 – 12.15

Sabato

30 ORE SETTIMANALI Da Lunedì a Venerdì Sabato

8.10– 12.45

Mensa

12.45 – 14.15

Rientri pomeridiani

LUNEDÌ MERCOLEDI’ 14.15 – 15.45

8.10 – 12.15

5

2.1.3.

PLESSO SCUOLA PRIMARIA “MADRE TERESA DI CALCUTTA” RONCOLA 28 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a

2.1.4.

Sabato 8,10 - 12,50

PLESSO SCUOLA PRIMARIA STROZZA 28 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a Sabato 8,10 - 12,50

2.1.5.

PLESSO SCUOLA PRIMARIA “CAVALIER GERVASONI” CAPIZZONE 30 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a Sabato

8,10 - 12,50

Rientro pomeridiano

14,20 – 16,20

LUNEDÌ

27/ 28 ORE SETTIMANALI

Da Lunedì a Venerdì Mensa

Rientri pomeridiani

8.10– 12.50 12.50 – 14.20 LUNEDÌ 14.20 – 16.20 (1ª-2ª e 4ª) MERCOLEDI’ 14.20 – 16.00(classi 1ª-2ª e 4ª) VENERDI’ 14.10 – 15.10 (classe 4ª)

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3. REGOLAMENTO PER CRITERI DI PRIORITÀ NELL’ACCETTAZIONE DELLE ISCRIZIONI ALLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I criteri di seguito elencati sono il risultato di quanto discusso, modificato e approvato nella seduta del Consiglio di istituto in data 3 Novembre 2016, con Delibera n.1 Nel caso in cui si dovesse presentare l’eccedenza di domande di iscrizione alle classi prime della Scuola Primaria e Secondaria, rispetto ai posti disponibili in ordine di capienze numeriche, le scelte verranno effettuate tenendo conto dei seguenti CRITERI: SCUOLA PRIMARIA 1. Alunni con residenza nel Comune di Almenno San Salvatore.

2. Alunni non residenti nel Comune sopra indicato ma con trasferimento certo di residenza previsto nel prossimo anno scolastico.

3. Alunni residenti nel Comuni dell’Istituto Comprensivo, Capizzone, Roncola, Strozza, o viciniori.

4. Alunni con genitori non residenti nel Comune di Almenno San Salvatore, ma con parenti domiciliati nel territorio sede della Scuola: nonni, fratelli, sorelle…

5. Alunni non residenti nei Comuni dell’Istituto Comprensivo.

SCUOLA SECONDARIA 1. Alunni residenti nel Comuni dell’Istituto Comprensivo, Capizzone, Roncola, Strozza, o viciniori.

2. Alunni non residenti nel Comune sopra indicato ma con trasferimento certo di residenza previsto nel prossimo anno scolastico.

3. Alunni con genitori non residenti nel Comune di Almenno San Salvatore, ma con parenti domiciliati nel territorio sede della Scuola: nonni, fratelli, sorelle…

4. Alunni non residenti nei Comuni sopra indicati.

REGOLAMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEL TEMPO SCUOLA SCUOLA PRIMARIA 1. I genitori scelgono in fase di iscrizione i tempi scuola proposti.

2. Le classi, da un punto di vista numerico, vengono formate in base alla normativa vigente: - DPR 81/2009 alla quale attenersi per strutturare le classi dal punto di vista numerico; - Decreto interministeriale sulle dotazioni organiche del personale Docente per l'anno scolastico 2015/2016 (Nota prot. n. 6753 del 27 febbraio 2015), in particolare l’art.3 c.2: “ I dirigenti scolastici provvedono alla formazione delle classi prime secondo criteri di uniforme distribuzione evitando squilibri numerici tra le stesse”.

Il criterio di attivazione di una classe con un determinato tempo scuola è il seguente: CASO DI UNA SOLA CLASSE PRIMA: 1. maggioranza assoluta delle preferenze per un dato tempo scuola; 2. in caso di parità si considerano e prevalgono le scelte effettuate esclusivamente dalle famiglie residenti nel Comune sede del Plesso; 3. in caso di parità ottenuta tra famiglie tutte residenti nel Comune sede del Plesso, si attiverà il tempo scuola maggioritario all’interno del Plesso.

CASO DI DUE O PIÙ CLASSI PRIME: 1.Le classi dovranno essere formate minimo da 18 alunni e massimo da 27 alunni; 2. la differenza numerica tra i due gruppi non potrà mai superare le 4/5 unità; 3. in caso non venga soddisfatta la condizione precedente, il tempo scuola per tutti gli alunni sarà determinato dai seguenti criteri: - maggioranza assoluta delle preferenze per un dato tempo scuola; - In caso di parità si considerano e prevalgono le scelte effettuate esclusivamente dalle famiglie residenti nel Comune sede del Plesso; - In caso di parità ottenuta tra famiglie tutte residenti nel Comune sede del Plesso, si attiverà il tempo scuola maggioritario all’interno del Plesso.

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SCUOLA SECONDARIA 1. I genitori scelgono in fase di iscrizione i tempi scuola proposti.

2. Le classi, da un punto di vista numerico, vengono formate in base alla normativa vigente: - DPR 81/2009 alla quale attenersi per strutturare le classi dal punto di vista numerico; - Decreto interministeriale sulle dotazioni organiche del personale Docente per l'anno scolastico 2015/2016 (Nota prot. n. 6753 del 27 febbraio 2015), in particolare l’art.3 c.2: “ I dirigenti scolastici provvedono alla formazione delle classi prime secondo criteri di uniforme distribuzione evitando squilibri numerici tra le stesse”.

Il criterio di attivazione di una classe con un determinato tempo scuola è il seguente: 1.Le classi dovranno essere formate minimo da 18 alunni e massimo da 27 alunni 2.La differenza numerica tra i due gruppi non potrà mai superare le 4/5 unità.

3.In caso non venga soddisfatta la condizione precedente, il tempo scuola per tutti gli alunni della classe sarà determinato dai seguenti criteri: - maggioranza assoluta delle preferenze per un dato tempo scuola - in caso di parità ottenuta tra le scelte dei due tempi scuola, si attiverà il tempo scuola maggioritario all’interno del Plesso.

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4. QUADRO NORMATIVO Finalità istituzionali della Scuola

Dalle Indicazioni nazionali del 2012: Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.

La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese.

Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci.

Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3).

L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2).[…]

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006 che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.

Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.

Finalità della Scuola del Primo Ciclo

Dalle Indicazioni nazionali del 2012: Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

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Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.

La Scuola Primaria svolge un ruolo privilegiato nel campo affettivo, educativo e cognitivo degli alunni.

Accoglie e valorizza le caratteristiche individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle diverse abilità.  Promuove lo sviluppo della personalità  Sviluppa le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche  Favorisce l’apprendimento dei mezzi espressivi, inclusa l’alfabetizzazione di lingua Inglese, oltre alla lingua italiana, e l’alfabetizzazione delle tecnologie informatiche  Valorizza le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo  Educa ai principi fondamentali della convivenza civile “Un apprendimento è significativo quando coinvolge tutta la persona, quando opera un cambiamento nella personalità di chi apprende, quando risponde ai suoi bisogni più profondi”.

Occorre, innanzitutto, creare nella classe un clima di benessere che dia sicurezza e fiducia per favorire nell’alunno una serena predisposizione all’apprendimento scolastico. Per consentire a tutti gli alunni l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, gli insegnanti adottano metodologie diversificate. Allo scopo di stimolare l’interesse e il coinvolgimento attivo nelle attività proposte e favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, si fa ricorso alle nuove tecnologie e ad esperienze di apprendimento cooperativo.

Per lo sviluppo sociale e affettivo, promuovono 10

atteggiamenti di apertura e di collaborazione tra gli alunni, offrendo opportunità di scambio e di conoscenze.

La Scuola Secondaria di Primo Grado è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento dell’interazione sociale. Organizza ed accresce, con il concorso delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità. È caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo.

Cura la dimensione sistematica delle discipline, sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini degli allievi.

Fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività d’istruzione e di formazione, approfondisce lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea.

Aiuta, infine, ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.

Essa è quindi: 1) formativa, in quanto offre occasioni di sviluppo della personalità mediante  L’acquisizione di conoscenze  Il potenziamento delle capacità  L’acquisizione di competenze specifiche e complessive  La progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto col mondo esterno 2) orientativa, in quanto aiuta l’alunno a conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale e ad operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro 3) scuola dell’istruzione obbligatoria, in quanto persegue il raggiungimento di una preparazione culturale di base e pone le premesse per l’accesso alla scuola secondaria di secondo grado.

4) partecipativa, in quanto è aperta agli apporti del mondo esterno ed è basata sulla collaborazione fra docenti, genitori e istituzioni.

Tutte le discipline del piano di studi personalizzato concorrono a fornire all’allievo le strutture culturali di base, intese come capacità di comprendere, costruire, criticare, orientarsi. Gli obiettivi disciplinari sono quelli fissati nelle Nuove Indicazioni Nazionali e contenuti nella scheda di valutazione.

Per garantire omogeneità di interventi e di esperienze culturali, gli insegnanti della stessa disciplina, di classi 11

parallele, concordano, ad inizio d’anno scolastico, e valutano, in itinere, gli obiettivi formativi, le abilità operative, i contenuti, gli interventi integrativi ritenuti più adeguati ed efficaci, i criteri di misurazione e di valutazione.

Rapporto di autovalutazione (RAV)

-

Piano di Miglioramento (PDM)

L’acronimo RAV (Rapporto autovalutazione di Istituto) indica quel processo strutturale che porta a stendere un Rapporto di Autovalutazione d’Istituto utile a creare occasione d’interlocuzione tra i diversi attori che si muovono a vario titolo all’interno della comunità scolastica.

Il modello per la predisposizione del RAV è stabilito a livello centrale.

Si vengono a toccare punti strategici per la crescita dell’individuo e il potenziamento dell’istituzione scolastica come: - il cuore del curricolo e dell’offerta formativa; - la progettazione didattica; - la valutazione degli studenti; - la costruzione dell’ambiente di apprendimento; - l’inclusione e la differenziazione; - il recupero, il potenziamento, la continuità e l’orientamento.

Indispensabile poi, pensare ad una efficace valorizzazione delle risorse umane, alla vocazione della scuola sul territorio e i rapporti con le famiglie.

L’acronimo PDM (Piano di Miglioramento) indica il documento che contiene le azioni da attivare secondo gli obiettivi di miglioramento presenti nel Rapporto di autovalutazione.

La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al dirigente scolastico, che si avvarrà delle indicazioni del nucleo interno di valutazione costituito per la fase di autovalutazione (già denominato "unità di autovalutazione") e per la compilazione del RAV. La predisposizione del PdM deve porre particolare attenzione: -ai nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento; -alla pianificazione delle azioni; -alla valutazione periodica dello stato di avanzamento del PdM; -alla documentazione del nucleo di valutazione.

A differenza del RAV, non vi sono modelli o format stabiliti a livello centrale; la scuola utilizza il modello predisposto da INDIRE.

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5. MISSION E VISION DELL’ISTITUTO

MISSION

VISION

• FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SOCIALI E CULTURALI

• FORMARE IL FUTURO CITTADINO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE

ACCOGLIENZA

CONTINUITA'

ORIENTAMENTO

APPRENDIMENTO PERMANENTE 13

6. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 2018-19 6.1.

PRIORITA’ E TRAGUARDI R.A.V.

PRIORITA’ RISULTATI SCOLASTICI

TRAGUARDI

Migliorare i risultati dello studente

Portare un sempre maggior numero di studenti in uscita dalla classe terza della secondaria alla fascia di livello medio abbassando la % di sufficienza Valorizzare le eccellenze: attivare azioni utili a far emergere eccellenze su diverse competenze; RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI Migliorare gli esiti delle prove INVALSI

Stabilizzare il livello di competenza degli alunni nell'area delle prove INVALSI: migliorare i livelli medi degli alunni.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Implementare l'acquisizione delle competenze sociali e civiche

Mantenere ad un livello basso le sanzioni disciplinari a carico degli alunni e implementare azioni di cittadinanza consapevole Implementare azioni utili a costruire nel tempo un impianto interdisciplinare di competenza digitale e uso consapevole degli strumenti multimediali.

Implementare l'acquisizione delle competenze digitali

RISULTATI A DISTANZA Analizzare gli esiti nelle Prove Invalsi

Analizzare e migliorare il processo di orientamento scolastico degli alunni in uscita dalla classe terza della scuola secondaria

6.2.

Monitorare gli esiti nelle Prove Invalsi negli anni al fine di migliorare il processo di insegnamento-apprendimento Monitorare gli esiti degli alunni alla fine del primo anno di scuola secondaria per valutare l'efficacia del consiglio orientativo e della valutazione

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA CURRICOLO, VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE

E

CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE

DELLE

DESCRIZIONE Elaborare un sistema di prove parallele oggettive di Istituto; Formare nuclei di progettazione per dipartimenti utili alla pratica e diffusione della didattica per competenze in tutto l'Istituto Implementare il lavoro di continuità verticale mediante condivisione di azioni e processi Monitorare gli esiti degli alunni alla fine del primo anno di scuola secondaria per verificare l'efficacia della valutazione e dell'orientamento Organizzare corsi per Docenti sulla didattica per competenze e sulle innovazioni tecnologiche 14

7. LINEE METODOLOGICHE Nella Scuola Primaria le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di garantire agli alunni una effettiva eguaglianza delle opportunità formative:  Lezione frontale  Attività di piccolo gruppo  Attività di laboratorio  Interventi individualizzati  Percorsi personalizzati  Apprendimento cooperativo La Flessibilità docente avviene attraverso:  Progettazione di percorsi flessibili, in grado di svilupparsi in base alle esigenze e alle inclinazioni di ciascun alunno  Determinazione di unità di lavoro in cui tempi e traguardi siano adeguati a ciascun allievo.  Orario strutturato in unità di insegnamento di 50 o 55 minuti al fine di: a) potenziare l’insegnamento di alcune discipline b) svolgere attività di recupero e sostegno.  Attivazione di percorsi didattici personalizzati nel rispetto dell’integrazione di tutti gli alunni nella classe e nel gruppo.  Formazione di gruppi di alunni a classi aperte per attività di sostegno, recupero, laboratorio, approfondimento….  Realizzazione di Progetti di accoglienza e di continuità fra i diversi ordini di scuole.

Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, per assicurare centralità educativa agli alunni, si rispetta l’effettivo grado di sviluppo socio-affettivo e cognitivo conseguito nel corso della scuola primaria.

Ciò è reso possibile da:  progettualità che prefigura un percorso formativo verticale, coerente con le fasce d’età, progressivo nella specificità dei traguardi che caratterizzano i due ordini di scuola, puntuale nella definizione degli elementi di raccordo.  Interdisciplinarietà del piano di studi personalizzato dove le discipline concorrono a fornire all’allievo le strutture culturali di base, intese come capacità di comprendere, costruire, criticare, orientarsi.  Concordanza degli obiettivi formativi, abilità operative, contenuti, interventi integrativi ove ritenuti più adeguati ed efficaci, criteri di misurazione e di valutazione.  lezioni introdotte da problematiche e/o situazioni di carattere pratico, sperimentabili dagli alunni, che favoriscono i collegamenti con la realtà quotidiana, l’analisi e l’acquisizione di un atteggiamento critico nella valutazione dei risultati.  lezione frontale intesa come mezzo informativo, a integrazione e spiegazione del testo.  lavoro di gruppo per promuovere le capacità relazionali, il confronto e la socializzazione delle abilità e competenze di ciascuno, nel rispetto delle diversità e introduce l’utilizzo delle nuove tecnologie a supporto della didattica.

8. CURRICOLO DI ISTITUTO (http://www.icalmennosansalvatore.it/index.php/pianoofferta-formativa) Il Curricolo dell’Istituto Comprensivo “GIOVANNI XXIII” di Almenno San Salvatore, è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esprime le scelte della comunità professionale e l’identità della stessa scuola.

Dopo un’attenta analisi delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione (2012), la scuola ha rivisto completamente il Curricolo verticale, parte integrante del Piano dell’offerta formativa; partendo dal profilo dello studente al termine del primo ciclo di 15

istruzione, ha individuato i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

A partire dal Curricolo di Istituto, i docenti individueranno, poi, le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla continuità del percorso educativo.

Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. L’intero percorso curricolare, elaborato unitariamente, garantisce la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non la sola trasmissione di una sequenza di contenuti.

9. PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

TEORICHE

CONOSCENZE

PRATICHE

COGNITIVE

SE STESSO

CONTESTO

DISPOSIZIONE AD AGIRE ALTRI

COMPITO

ABILITA'

PRATICHE

COMPETENZA

CONOSCENZE indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

ABILITÀ indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

COMPETENZE indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli) Il riferimento, in termini di competenza, è anche alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 e, nello specifico alle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente definite dal Consiglio Europeo di Lisbona del 2000, proposte dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 16

2006 e assunte dalla scuola italiana con il Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione n.139 del 22 agosto 2007 e di seguito declinate: a) comunicazione nella madrelingua b) comunicazione nelle lingue straniere c) competenza matematica e di base in scienze e tecnologia d) competenza digitale e) imparare ad imparare f) competenze sociali e civiche g) spirito di iniziativa e imprenditorialità h) consapevolezza ed espressione culturale Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità:  è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità;  ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco;  interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità;  si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri;  dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni;  nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea,  riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, socia! network, blog, ecc ..;  le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri;  il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche;  si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche,  ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo;  possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo;  ha cura e rispetto di sè, come presupposto di un sano e corretto stile di vita;  ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile;  ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato;  dimostra originalità e spirito di iniziativa; 17

  

si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede; in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi motori ed artistici che gli sono congeniali; è disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

10. VERIFICA E VALUTAZIONE 10.1. ASPETTI GENERALI Ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 62/2017 La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione in relazione all'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (decreto ministeriale n. 254/2012)

La valutazione dei processi di insegnamento/apprendimento svolge un ruolo fondamentale all’interno del curricolo, sia come accertamento degli esiti di apprendimento degli alunni (valutazione sommativa), sia come regolazione delle strategie di insegnamento in relazione ai processi di apprendimento (valutazione formativa), sia come consapevolezza dell’alunno circa il suo “procedere” (valutazione autentica, autovalutazione).

Il valore formativo della valutazione assume un significato primario, in quanto essa non si configura come un’operazione a se stante, indipendente dal resto del processo educativo: non è cioè un mero giudizio conclusivo sui risultati ottenuti dall’alunno, disgiunti dal percorso effettuato; è piuttosto un aiuto per la crescita personale e culturale dell’alunno, anche con finalità orientative e, nello stesso tempo, un importante feedback per i docenti, occasione per ripensare criticamente strumenti, contenuti e metodi messi in atto nella progettazione e nella realizzazione del percorso didattico.

Infine offre alla scuola la possibilità di verificare la congruità delle scelte effettuate in sede di progettazione curricolare, formativa e didattica (autovalutazione d’istituto).

La valutazione, quindi, “precede, accompagna e segue percorsi curricolari: attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine”.

Lo scopo primario della valutazione in senso educativo è perciò favorire in tutti gli attori del processo educativo la piena consapevolezza:  Degli obiettivi che devono essere raggiunti;  Delle tappe e dei problemi da superare;  Dei metodi più adeguati per facilitare l’apprendimento;  Del significato soggettivo ed oggettivo dei risultati che si ottengono;  Dei compiti assegnati alle persone chiamate in causa: docenti, alunni, genitori, ...

La verifica e la conseguente valutazione dell’apprendimento costituiscono un processo continuo e non sporadico dell’attività didattica, nonché lo strumento per consentire lo sviluppo negli studenti della capacità di autovalutazione.

Tale processo dovrà pertanto ispirarsi a criteri di trasparenza e articolarsi in momenti di misurazione di conoscenze, abilità e competenze all’interno della progettazione didattica delle singole discipline e dei progetti didattici pluridisciplinari promossi dalla scuola.

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La valutazione è da intendersi come conclusione di un percorso che, sulla base delle verifiche e dei relativi esiti, consente di diagnosticare i punti di forza e di debolezza della preparazione disciplinare del singolo studente e permette di proporre percorsi di recupero e approfondimento, tenendo conto non solo del rendimento scolastico in senso stretto ma anche di fattori non scolastici, ambientali e socio-culturali.

La Valutazione si articola in momenti specifici: VALUTAZIONE INIZIALE Verifica della situazione di partenza, per rilevare le conoscenze, le abilità di ogni alunno al fine di programmare l’azione didattica e gli interventi compensativi.

VALUTAZIONE FORMATIVA In itinere, rispetto agli obiettivi didattico-educativi programmati, per verificare il livello di competenza raggiunta dall’alunno al fine di monitorare la correlazione qualità/efficacia dell’azione educativa ed, eventualmente, regolare gli interventi programmati.

Pertanto la valutazione assolve funzione di:  rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;  verifica dell’efficacia del processo di insegnamento/apprendimento;  essere parte integrante dell’azione formativa e di stimolo al miglioramento continuo.

VALUTAZIONE SOMMATIVA Al termine di ogni quadrimestre per valutare globalmente i progressi degli alunni in ogni singola disciplina, l’impegno e la partecipazione alla vita scolastica.

VALUTAZIONE AUTENTICA, AUTOVALUTAZIONE Consapevolezza dell’alunno circa il suo “procedere”.

La valutazione è prioritariamente oggettiva: i docenti di classe, a tal fine, predispongono e confrontano prove pratiche, scritte e orali per rilevare le conoscenze e le abilità acquisite nelle singole discipline e le competenze raggiunte.

Viene anche effettuata una valutazione soggettiva per osservare: l’atteggiamento degli alunni nei confronti della scuola, il comportamento, le modalità reattive, l’interesse, la motivazione, la partecipazione, la fiducia in sé e nelle proprie capacità.

Essa è trasmessa ai genitori: negli incontri di classe, nei colloqui individuali, con il Documento di valutazione.

La verifica è necessaria:  all’alunno per prendere coscienza del suo processo di apprendimento  all’insegnante per adeguare l’azione didattica  alla scuola per valutare l’efficacia dell’offerta formativa É sistematica:  al termine di ogni unità di lavoro, attuata in tutti i plessi attraverso la somministrazione di prove iniziali, intermedie e finali

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10.2.

VALUTAZIONE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI CON DISABILITA' E DISTURBI

SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 10.2.1.

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’

Il decreto legislativo n. 62 del 2017 all’art. 11 ha stabilito: c.1. La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104 (“Successivamente all'accertamento della condizione di disabilità delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti ai sensi dell'articolo 3, è redatto un profilo di funzionamento secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ai fini della formulazione del progetto individuale di cui all'articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328, nonché per la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI)”; trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1 a 10. c.2. Nella valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297 (“L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”).

La valutazione delle verifiche somministrate agli alunni con disabilità sarà adeguata alle specificità psico-attitudinali di ciascun allievo.  Ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato Alunni con disabilità c.3. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto, tenendo a riferimento il piano educativo individualizzato.  Svolgimento Esame di Stato Alunni con disabilità c.5. Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato. c.6. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. c.7. L'esito finale dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8. c.8. Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.  Partecipazione alle Prove standardizzate Alunni con disabilità c.4. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l’esonero della prova.

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10.2.2. VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO Il decreto legislativo n. 62 del 2017 all’art. 11 ha stabilito: c.9. Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe. c.10. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato.  Svolgimento Esame di Stato Alunni con DSA c.11. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA, di cui al comma 9, tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. c.12. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera. c.13. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato.

In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8 (svolgimento ed esito dell’esame di Stato).  Svolgimento Prove standardizzate Alunni con DSA c.14. Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate.

Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe puo' disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato.

Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all'articolo 7. c.15. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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10.3. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE PREDISPOSIZIONE PROVE DI VERIFICA

COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA

ATTRIBUZIONE VOTO

TIPOLOGIE DI INTERVENTO: RECUPERO

Le prove vengono predisposte tenendo conto degli obiettivi minimi (soglia di irrinunciabilità) delle discipline e della mappa cognitiva della classe al fine di garantire a tutti pari opportunità formative e di apprendimento.

Per gli alunni con certificazione di DSA o BES si applicano gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal relativo Piano Didattico Personalizzato.

Per gli alunni diversamente abili le prove vengono predisposte in collaborazione con il docente di sostegno e vengono predisposti strumenti di verifica adeguati al Piano Educativo Individualizzato (PEI).

La scuola garantisce la comunicazione del rendimento e del comportamento tramite:  registro elettronico  comunicazione di medio termine (colloqui con i genitori a novembre e ad aprile)  documento di valutazione nel 1° e 2° quadrimestre  comunicazioni scritte od orali ai genitori da parte del coordinatore e/o della presidenza Ogni docente porta al Consiglio/Team docenti una proposta di voto in base al rendimento dello studente e alle prove sostenute. In presenza di una votazione con decimale 0,5 il docente, in piena autonomia, tenendo conto dell’impegno, dei progressi e della partecipazione, deciderà se proporre il voto per eccesso o per difetto.

La programmazione e gli interventi didattici dei Docenti intendono riconoscere la diversità delle attitudini, degli stili di apprendimento, delle capacità dei singoli studenti: non possono dunque essere uniformi, ma vengono modulati in relazione ai diversi casi.

L’attività di recupero, che si configura come un progetto coinvolgente l'intero Consiglio di Classe- Team Docenti, si esplicherà mediante varie modalità: rapporto diretto e individuale tra docente e alunno a partire dai problemi che caratterizzeranno ogni singola situazione; sviluppo nello studente di un atteggiamento di fiducia sulle possibilità di inserirsi efficacemente nel processo di apprendimento (recupero motivazionale); potenziamento di tecniche e abilità di studio per favorire negli studenti l’acquisizione di un metodo e rafforzare le loro abilità di base così che essi "imparino ad imparare" (recupero metodologico trasversale); individuazione delle specifiche debolezze e lacune con interventi (recupero disciplinare): a) a carattere compensativo svolti in itinere: attività differenziate nell'ambito della lezione ordinaria o assegnazione di esercizi diversi/aggiuntivi agli studenti in difficoltà; b) predisposti con la modalità del recupero, anche in orario pomeridiano. c) iniziative di orientamento; d) articolazione flessibile del gruppo classe (piccolo gruppocooperative learning-tutoraggio…); e) impiego di tecnologie multimediali

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10.4

SCHEDA MONITORAGGIO ATTIVITA’ DI RECUPERO DIDATTICO a. s. 2018-2019 ALUNNO_____________________________________CLASSE ________________ Materia

DATA DI RILEVAZIONE DELLE INSUFFICIENZE

MEDIA VOTI

TIPO DI RECUPERO PREVISTO

Docente

DATE DI DATA DI EFFETTUAZIONE RILEVAZIONE DEL RECUPERO DEI PROGRESSI

VOTO

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10.5. TABELLE DI CORRISPONDENZA TRA VOTI IN DECIMI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO 10.5.1. SCUOLA PRIMARIA VOTO IN DECIMI 10

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8

AREA LINGUAGGI ITALIANO INGLESE FRANCESE Conoscenze complete e approfondite; abilità corrette e sicure; capacità precisa e puntuale di comprensione; applicazione efficace e autonoma delle conoscenze in situazioni diverse; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

Conoscenze complete; abilità corrette; capacità di comprensione precisa e generalmente sicura; applicazione efficace ed adeguata delle conoscenze; esposizione chiara e precisa; capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili; più che buona organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenza corretta dei contenuti disciplinari; abilità abbastanza solide; buona capacità di comprensione; applicazione sostanzialmente sicura delle conoscenze in situazioni diverse;

AREA STORICO SOCIALE STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE

AREA TECNICO SCIENTIFICA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

AREA ARTISTICO ESPRESSIVA ARTE MUSICA ED. FISICA Conoscenza completa e approfondita degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico espressivi; utilizzo appropriato dei codici del linguaggio artistico - espressivo; buona organizzazione e applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite.

Conoscenze complete e approfondite dei contenuti disciplinari; utilizzo preciso di linguaggi e strumenti specifici; esposizione completa e ben articolata; buona capacità di rielaborazione; appropriata capacità di effettuare collegamenti

Conoscenze complete dei contenuti disciplinari; abilità corrette e sicure; capacità precisa nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi specifici; applicazione efficace e autonoma delle conoscenze; esposizione completa e ben articolata; buona capacità di rielaborazione personale;

Conoscenza completa dei contenuti disciplinari; utilizzo appropriato di linguaggi e strumenti specifici; esposizione ben articolata; capacità corretta di rielaborazione; capacità adeguata di effettuare collegamenti

Conoscenze complete dei contenuti disciplinari; abilità solide; buona capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi specifici; applicazione autonoma delle conoscenze; esposizione ben articolata; corretta capacità di rielaborazione personale;

Conoscenza completa e degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico - espressivi utilizzo generalmente appropriato dei codici del linguaggio artistico espressivo; appropriata organizzazione e applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite.

Conoscenza globale dei contenuti disciplinari; utilizzo adeguato di linguaggi e strumenti specifici; esposizione chiara e abbastanza precisa;

Conoscenze corrette dei nuclei fondamentali delle discipline; buone abilità; corretta capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi specifici; applicazione sostanzialmente sicura

Conoscenza globale e corretta degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico - espressivi; utilizzo adeguato dei codici del linguaggio artistico – espressivo; discreta organizzazione delle conoscenze e delle tecniche.

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6

5

esposizione chiara e abbastanza precisa; buona organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenza essenziale dei contenuti disciplinari; abilità accettabili; discreta capacità di comprensione; applicazione accettabile delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata; discreta organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari; abilità non ancora strutturate personalmente; minima capacità di comprensione; applicazione delle conoscenze incerta; esposizione incerta e guidata; sufficiente organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenza insufficiente dei minimi contenuti disciplinari; abilità molto frammentarie e poco organiche; comprensione difficoltosa e bisognosa di supporto; difficoltosa applicazione delle conoscenze; esposizione frammentaria delle conoscenze; carente nell’organizzazione delle conoscenze acquisite

discreta capacità di rielaborazione; capacità di effettuare collegamenti se guidato Conoscenza essenziale dei contenuti disciplinari; utilizzo accettabile di linguaggi e strumenti specifici di base; essenziale esposizione dei contenuti; incertezza nell’effettuare collegamenti anche se guidato

delle conoscenze; esposizione chiara; discreta capacità di rielaborazione personale; Conoscenze essenziali dei contenuti disciplinari; abilità adeguate; essenziale capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione accettabile delle conoscenze; esposizione essenziale.

Conoscenza parziale dei contenuti disciplinari; utilizzo incerto dei linguaggi e degli strumenti specifici; esposizione incompleta dei contenuti; scarsa capacità di effettuare collegamenti.

Conoscenze parziali dei contenuti disciplinari; abilità accettabili; elementare capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi specifici; applicazione incerta delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione incompleta; Conoscenze frammentarie dei contenuti disciplinari; abilità frammentarie e poco organiche; scarsa capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi specifici; difficoltosa applicazione delle conoscenze; esposizione frammentaria.

Conoscenza frammentaria dei contenuti disciplinari; utilizzo difficoltoso di linguaggi e strumenti specifici; esposizione frammentaria dei contenuti, carente capacità di effettuare collegamenti

Conoscenza discreta degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico - espressivi; utilizzo abbastanza appropriato dei codici del linguaggio artistico - espressivo; più che sufficiente organizzazione delle conoscenze e delle tecniche.

Conoscenza parziale degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico - espressivi; utilizzo minimo dei codici del linguaggio artistico espressivo; sufficiente organizzazione delle conoscenze e delle tecniche.

Conoscenza frammentaria degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi espressivi; utilizzo difficoltoso dei codici del linguaggio espressivo; carente organizzazione delle conoscenze e delle tecniche.

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10.5.2. SCUOLA SECONDARIA VOTO IN DECIMI

AREA LINGUAGGI

AREA STORICO SOCIALE

AREA TECNICO SCIENTIFICA

AREA ARTISTICO ESPRESSIVA

ITALIANO INGLESE FRANCESE

STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE

MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

ARTE MUSICA ED. FISICA

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Conoscenze ampie e particolarmente approfondite; abilità complete, corrette e sicure; capacità precisa e pertinente di comprensione e di analisi; applicazione efficace e autonoma delle conoscenze in situazioni nuove; esposizione rigorosa, ricca e ben articolata; capacità creativa e originale di sintesi e di rielaborazione personale; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

Conoscenze complete ed approfondite dei contenuti disciplinari; utilizzo competente e preciso di linguaggi e strumenti specifici; esposizione dei contenuti rigorosa, ricca e ben articolata; capacità creativa e originale di sintesi e di rielaborazione personale; capacità di effettuare collegamenti in modo logico e pertinente.

Piena e sicura padronanza degli elementi fondamentali dei linguaggi artistico - espressivi; utilizzo maturo e consapevole dei codici e delle tecniche del linguaggio artistico - espressivo; autonoma organizzazione e applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite.

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Conoscenze complete e approfondite; abilità corrette e sicure; capacità precisa e puntuale di comprensione e di analisi; applicazione efficace e autonoma delle conoscenze in situazioni anche complesse; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali; adeguata organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenze ampie ed approfondite dei contenuti disciplinari; utilizzo preciso di linguaggi e strumenti specifici; esposizione dei contenuti ricca e ben articolata; corretta capacità di sintesi e di rielaborazione; appropriata capacità di effettuare collegamenti

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite; abilità complete, corrette e sicure; capacità precisa e pertinente nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione efficace e autonoma delle conoscenze, in modo stabile ed in autonomia anche in situazioni nuove; esposizione rigorosa, ricca e ben articolata; capacità creativa e originale di sintesi e di rielaborazione personale; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenze complete ed approfondite; abilità corrette e sicure; capacità precisa nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione efficace delle conoscenze, in modo stabile ed in autonomia anche in situazioni nuove; esposizione ricca e ben articolata; capacità creativa di sintesi e di rielaborazione personale; adeguata organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenza completa e approfondita degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico espressivi; utilizzo consapevole dei codici del linguaggio artistico - espressivo; adeguata organizzazione e applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite.

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Conoscenze complete; abilità corrette; capacità di comprensione precisa e generalmente sicura; applicazione efficace ed adeguata delle conoscenze; esposizione chiara, precisa e articolata; capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili; buona organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenza esauriente dei contenuti disciplinari; utilizzo appropriato di linguaggi e strumenti specifici; esposizione dei contenuti ben articolata; capacità di sintesi e buona rielaborazione; capacità discreta di effettuare collegamenti

Conoscenze complete; abilità solide; corretta capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione efficace delle conoscenze, in modo stabile ed in autonomia anche in situazioni nuove; esposizione ben articolata; capacità appropriata di sintesi e di rielaborazione personale; buona organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenza completa e degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico espressivi utilizzo appropriato dei codici del linguaggio artistico - espressivo; buona organizzazione e applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite.

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Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità abbastanza solide; capacità di comprensione e analisi discreta; applicazione sostanzialmente sicura delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza precisa; sintesi parziale con alcuni spunti critici; organizzazione più che sufficiente delle conoscenze acquisite

Conoscenza globale dei contenuti disciplinari; utilizzo adeguato di linguaggi e strumenti specifici; esposizione dei contenuti chiara e abbastanza precisa; discreta capacità di sintesi e di rielaborazione; capacità di effettuare collegamenti se guidato

Conoscenza globale e corretta degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico espressivi; utilizzo generalmente appropriato dei codici del linguaggio artistico – espressivo; organizzazione più che sufficiente delle conoscenze e delle tecniche acquisite

6

Conoscenza essenziali dei contenuti disciplinari; abilità accettabili; elementare capacità di analisi e comprensione; applicazione accettabile delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione in forma

Conoscenza essenziale dei contenuti disciplinari; utilizzo accettabile di linguaggi e strumenti specifici di base; essenziale esposizione dei contenuti; sufficiente capacità di sintesi; incertezza nell’effettuare relazioni

Conoscenze corrette dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità adeguate; corretta capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione sostanzialmente sicura delle conoscenze, in modo stabile ed in autonomia anche in situazioni nuove; esposizione articolata; capacità adeguata di sintesi e di rielaborazione personale; più che sufficiente organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenze essenziali dei contenuti disciplinari; abilità accettabili; elementare capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione accettabile delle conoscenze in situazioni semplici e

Conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico espressivi; utilizzo sufficientemente appropriato dei codici del linguaggio artistico espressivo; sufficiente organizzazione delle conoscenze e delle tecniche

27

sostanzialmente ordinata seppur guidata; sufficiente organizzazione delle conoscenze acquisite

5

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari; abilità non ancora strutturate personalmente; capacità di comprensione e di analisi scarse; applicazione delle conoscenze incerta; esposizione imprecisa; organizzazione carente delle conoscenze acquisite

Conoscenza parziale degli essenziali contenuti disciplinari; utilizzo incerto dei linguaggi e degli strumenti specifici; esposizione frammentaria dei contenuti; scarsa capacità di sintesi; scarsa capacità di effettuare relazioni

4

Conoscenza insufficiente dei minimi contenuti disciplinari; abilità molto frammentarie e poco organiche; comprensione difficoltosa e bisognosa di supporto; mancata applicazione delle conoscenze; esposizione frammentaria delle conoscenze, con errori frequenti e significativi; manca dell’organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenza disorganica e frammentaria degli essenziali contenuti disciplinari; utilizzo difficoltoso di linguaggi e strumenti specifici; esposizione frammentaria dei contenuti, con errori frequenti e significativi; assenza di capacità di sintesi; mancata capacità di effettuare relazioni

note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata; sufficiente organizzazione delle conoscenze acquisit Conoscenze parziali dei contenuti disciplinari; abilità non ancora strutturate personalmente; frammentaria capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; applicazione incerta delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione imprecisa; organizzazione carente delle conoscenze acquisite

acquisite

Conoscenze insufficienti dei minimi contenuti disciplinari; abilità molto frammentarie e poco organiche; inadeguata capacità nell’applicazione di procedimenti, regole, proprietà e linguaggi tecnico – specifici; mancata applicazione delle conoscenze; esposizione frammentaria delle conoscenze, con errori frequenti e significativi; manca dell’organizzazione delle conoscenze acquisite

Conoscenza lacunosa e frammentaria degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi espressivi; utilizzo molto difficoltoso dei codici del linguaggio espressivo; mancata organizzazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite

Conoscenza parziale degli elementi fondamentali e delle tecniche dei linguaggi artistico - espressivi; utilizzo difficoltoso dei codici del linguaggio artistico espressivo; organizzazione carente delle conoscenze e delle tecniche acquisite

28

10.6. TABELLE DI VALUTAZIONE 10.6.1. SCUOLA PRIMARIA VOTO

FASCE PERCENTUALI

10

Da 98% a 100%

9.5

Da 97% a 94%

9

GIUDIZIO CORRISPONDENTE

10.6.2. SCUOLA SECONDARIA VOTO

FASCE PERCENTUALI

10

Da 98% a 100%

9.5

Da 97% a 94%

Da 93% a 90%

9

Da 93% a 90%

8.5

Da 89% a 85%

8.5

Da 89% a 85%

8

Da 84% a 80%

8

Da 84% a 80%

7½

Da 79% a 75%

7½

Da 79% a 75%

7

Da 74% a 70%

7

Da 74% a 70%

6½

Da 69% a 65%

6½

Da 69% a 65%

6

Da 64% a 60

6

Da 64% a 60

5½

Da 59% a 55%

5½

Da 59% a 55%

5

Da 54% a 0

Ottimo

Distinto

Buono

Sufficiente

Non sufficiente

5

Da 54% a 50%

4.5

Da 49% a 45%

4

Da 44% a 0

3

Solo su consegna

GIUDIZIO CORRISPONDENTE

Ottimo

Distinto

Buono

Sufficiente

Non sufficiente

Gravemente insufficiente

equivalente a foglio bianco

29

10.7.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

Il Documento di valutazione nella Scuola Primaria comprende:  i voti di ogni disciplina espressi in decimi  il comportamento dell’alunno espresso con un Giudizio Sintetico, così come indicato nel DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”  il giudizio dell’alunno contenente la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

Il Documento di valutazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado comprende:  i voti di ogni disciplina espressi in decimi  il comportamento dell’alunno espresso con un Giudizio Sintetico, così come indicato nel DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107  il giudizio dell’alunno contenente la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

10.7.1.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Nell'attribuzione del voto di condotta si fa riferimento alla normativa vigente, ovvero al DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”; in particolare ci si attiene: all’art 1 c.3 “ La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al Patto educativo di corresponsabilità e ai regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali”; all’art.2 c.5 “ La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249”

30

10.7.2. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA PRIMARIA

Visto il D.M. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”; Visti i D.P.R. n° 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n°235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n°16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n°30 del 15 Marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefonini cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”, in ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 235 del novembre 2007 e con successiva nota applicativa del 31 luglio 2008, nonché in linea con le modifiche allo statuto degli studenti e delle studentesse approvato con DPR 249 del 1998, viene stipulato con la componente dei genitori il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L’Alunno, protagonista del processo formativo, si impegna a:  rispettare gli adulti e i coetanei;  avere rispetto e cura dell'ambiente scolastico, del materiale proprio e altrui;  rispettare le regole della convivenza scolastica;  partecipare attivamente alle attività scolastiche.  collaborare con i compagni e con gli insegnanti.  rispettare l'orario scolastico.

Il Genitore, corresponsabile nell'azione formativa del bambino, si impegna a:     

instaurare un dialogo costruttivo con i Docenti; collaborare nel realizzare una buona organizzazione scolastica adeguandosi alle norme e alle procedure previste dal Regolamento di Istituto; seguire il figlio controllando l’attività svolta in classe e l’esecuzione delle consegne assegnate per casa; far frequentare con puntualità e regolarità le lezioni ai propri figli, evitando assenze non adeguatamente motivate; collaborare con il rappresentante di classe che deve essere portavoce dei bisogni e delle proposte della maggioranza delle famiglie.

Il Docente, corresponsabile dell’azione formativa, si impegna a:        

favorire il dialogo e creare un clima di fiducia e di collaborazione con i genitori nel rispetto reciproco esplicitare l'offerta formativa: obiettivi/ criteri di valutazione/progetti/ interventi individualizzati; illustrare alle famiglie l'organizzazione della vita scolastica e le norme contenute nel Regolamento; informare periodicamente i genitori sull'andamento dei singoli allievi, attraverso colloqui periodici o su richiesta delle famiglie; rispettare l’individualità di ogni alunno; organizzare le attività didattiche e formative per favorire la comprensione e l’impegno, rispettando i ritmi di apprendimento degli alunni e verificando l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

Si invitano i genitori a prendere visione del Regolamento di Istituto, reperibile in home page sul sito: www.icalmennosansalvatore.it 31

I genitori, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, condividono gli obiettivi e gli impegni del presente Patto educativo di Corresponsabilità.

Si impegnano a trasmettere al proprio figlio, con le modalità ritenute più opportune, i contenuti del Patto educativo di corresponsabilità. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

32

SCUOLA SECONDARIA

Visto il D.M. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”; Visti i D.P.R. n° 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n°235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n°16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n°30 del 15 Marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefonini cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.

In ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 235 del novembre 2007 e con successiva nota applicativa del 31 luglio 2008, nonché in linea con le modifiche allo statuto degli studenti e delle studentesse approvato con DPR 249 del 1998, viene stipulato con la componente dei genitori il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L’Alunno, protagonista del processo formativo, si impegna a:      

rispettare gli adulti e i coetanei; avere rispetto e cura dell'ambiente scolastico, del materiale proprio e altrui; rispettare le regole della convivenza scolastica; partecipare attivamente alle attività scolastiche. collaborare con i compagni e con gli insegnanti. rispettare l'orario scolastico.

Il Genitore, corresponsabile nell'azione formativa del bambino, si impegna a:  instaurare un dialogo costruttivo con i Docenti;  collaborare nel realizzare una buona organizzazione scolastica adeguandosi alle norme e alle procedure previste dal Regolamento di Istituto;  seguire il figlio controllando l’attività svolta in classe e l’esecuzione delle consegne assegnate per casa;  far frequentare con puntualità e regolarità le lezioni ai propri figli, evitando assenze non adeguatamente motivate;  collaborare con il rappresentante di classe che deve essere portavoce dei bisogni e delle proposte della maggioranza delle famiglie.

Il Docente, corresponsabile dell’azione formativa, si impegna a:  favorire il dialogo e creare un clima di fiducia e di collaborazione con i genitori nel rispetto reciproco;  esplicitare l'offerta formativa: obiettivi/ criteri di valutazione/progetti/ interventi individualizzati;  illustrare alle famiglie l'organizzazione della vita scolastica e le norme contenute nel Regolamento;  informare periodicamente i genitori sull'andamento dei singoli allievi, attraverso colloqui periodici o su richiesta delle famiglie;  rispettare l’individualità di ogni alunno;  organizzare le attività didattiche e formative per favorire la comprensione e l’impegno, rispettando i ritmi di apprendimento degli alunni e verificando l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

Inoltre le famiglie, nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei “diritti e dei doveri” dei genitori verso la scuola, si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli, nel caso in cui gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in 33

generale, violino i doveri sanciti dal regolamento di Istituto. In tal caso subiranno, di conseguenza, l’applicazione di una sanzione.

Si invitano i genitori a prendere visione del Regolamento di Istituto, reperibile in home page sul sito: www.icalmennosansalvatore.it

I genitori, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, condividono gli obiettivi e gli impegni del presente Patto educativo di Corresponsabilità.

Si impegnano a trasmettere al proprio figlio, con le modalità ritenute più opportune, i contenuti del Patto educativo di corresponsabilità.

34

10.7.3.

CRITERI PER L' ASSEGNAZIONE COMPORTAMENTO E DEI PROGRESSI

DELLA

VALUTAZIONE

DEL

NELLA SCUOLA PRIMARIA Il voto in condotta viene assegnato collegialmente dal Team Docenti ed esprime la valutazione complessiva dell’atteggiamento dello studente nei confronti dell’attività scolastica in tutti gli aspetti, con particolare riguardo alle competenze di cittadinanza, al Patto educativo di corresponsabilita' e al regolamento di Istituto .

La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola primaria è espressa con un giudizio e tiene in considerazione, oltre alle eventuali precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, i seguenti indicatori:

Giudizio di valutazione del Comportamento - I PERIODO INTERMEDIO Anno Scolastico:

2018/2019

RISPETTO REGOLE E AMBIENTE Rispetta consapevolmente e scrupolosamente le regole condivise e l'ambiente.

Rispetta consapevolmente le regole condivise e l'ambiente.

Rispetta le regole condivise e l'ambiente.

Rispetta quasi sempre le regole condivise e l'ambiente.

Rispetta saltuariamente le regole condivise e l'ambiente.

Non rispetta le regole e l'ambiente.

RELAZIONE CON GLI ALTRI E' in possesso di un ricco bagaglio culturale che gli/le permette di assumere iniziative nel contesto scolastico; pertanto, la preparazione di partenza puo' considerarsi solida. buon bagaglio culturale che lo/a stimola a nuove esperienze; pertanto, la preparazione di partenza risulta consistente. certo bagaglio culturale che gli/le permette di affrontare nuove esperienze; pertanto, la preparazione di partenza può considerarsi adeguata. modesto bagaglio culturale; pertanto, la preparazione di partenza risulta incerta. limitato bagaglio culturale; pertanto, la preparazione di partenza è lacunosa.

RISPETTO IMPEGNI SCOLASTICI Rispetta gli impegni scolastici e svolge i compiti assegnati con regolarità e contributo personale.

Rispetta gli impegni scolastici in modo responsabile.

Rispetta gli impegni scolastici regolarmente.

Rispetta gli impegni scolastici ma non sempre in maniera puntuale e costante.

Rispetta gli impegni scolastici in modo parziale e sporadico e/o superficiale.

Non rispetta gli impegni scolastici.

PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA' Frase Partecipa in modo costruttivo, anche con contributi personali.

Partecipa in modo attivo e produttivo.

Partecipa in modo regolare Partecipa in modo adeguato.

Partecipa in modo discontinuo.

Partecipa in modo non adeguato alle richieste minime.

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RILEVAZIONE DEI PROGRESSI - I PERIODO INTERMEDIO FREQUENZA L'alunno/a frequenta in modo assiduo. regolare. saltuario.

SITUAZIONE DI PARTENZA E' in possesso di un ricco bagaglio culturale che gli/le permette di assumere iniziative nel contesto scolastico; pertanto, la preparazione di partenza puo' considerarsi solida. buon bagaglio culturale che lo/a stimola a nuove esperienze; pertanto, la preparazione di partenza risulta consistente. certo bagaglio culturale che gli/le permette di affrontare nuove esperienze; pertanto, la preparazione di partenza può considerarsi adeguata. modesto bagaglio culturale; pertanto, la preparazione di partenza risulta incerta. limitato bagaglio culturale; pertanto, la preparazione di partenza è lacunosa.

INTERESSE Evidenzia uno spiccato interesse verso tutte le interesse verso le interesse per alcune poco interesse per le attivita' didattico-educative.

IMPEGNO L'impegno manifestato e' intenso e costante. costante. quasi costante. saltuario. saltuario e superficiale.

AUTONOMIA Frase Ha raggiunto una notevole autonomia personale e sa gestire eventuali nuove situazioni che si presentano, affrontandole con sicurezza.

Ha raggiunto un buon grado di autonomia personale.

Ha raggiunto una certa autonomia personale.

Si avvia al raggiungimento di una certa autonomia personale.

Mostra poca fiducia nelle proprie capacita' ed opera solo con l'aiuto dell'insegnante.

METODO DI STUDIO Frase E' in possesso di un metodo di studio organico e riflessivo.

E' in possesso di un metodo di studio organico.

E' in possesso di un metodo di studio organico per le fasi essenziali del lavoro scolastico.

E' in possesso di un metodo di studio poco organico e dispersivo.

Deve ancora acquisire un metodo di studio.

PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI Rispetto alla situazione di partenza, ha fatto registrare eccellenti progressi negli obiettivi programmati. notevoli progressi negli obiettivi programmati. regolari progressi negli obiettivi programmati. modesti progressi negli obiettivi programmati. irrilevanti progressi negli obiettivi programmati.

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GRADO DI APPRENDIMENTO Ha conseguito, globalmente, un ottimo livello di apprendimento che gli/le consentira' di ampliare e rielaborare le conoscenze acquisite in modo completo e con spirito critico.

Ha conseguito, globalmente, un livello di apprendimento più che buono che gli/le consentira' di ampliare e rielaborare le conoscenze acquisite in modo completo e con spirito critico.

Ha conseguito, globalmente, un buon livello di apprendimento che gli/le consentira' di ampliare le proprie conoscenze in modo completo.

Ha conseguito, globalmente, un discreto grado di apprendimento.

Ha conseguito, globalmente, un grado di apprendimento più che sufficente.

Ha conseguito, globalmente, un sufficiente grado di apprendimento.

Nonostante gli stimoli e gli interventi individualizzati proposti dagli insegnanti, l'alunno/a non ha acquisito le conoscenze minime per affrontare gli argomenti successivi.

Ha conseguito, globalmente, un grado di apprendimento modesto ma adeguato alle minime conoscenze essenziali per affrontare gli argomenti successivi.

NELLA SCUOLA SECONDARIA La valutazione del comportamento dell’alunno viene assegnata collegialmente dal C.d.C. ed esprime la valutazione complessiva dell’atteggiamento dello studente nei confronti dell’attività scolastica in tutti i suoi aspetti, con particolare riguardo alle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al Patto educativo di corresponsabilita' e al regolamento di Istituto .

La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado è espressa con un giudizio e tiene in considerazione, oltre alle eventuali precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, i seguenti indicatori:

Giudizio di valutazione del Comportamento - I PERIODO INTERMEDIO Anno Scolastico: 2018/2019 RISPETTO REGOLE E AMBIENTE L'alunno/a: rispetta consapevolmente e scrupolosamente le regole condivise e l'ambiente; rispetta consapevolmente le regole condivise e l'ambiente; rispetta le regole condivise e l'ambiente; rispetta quasi sempre le regole condivise e l'ambiente; rispetta saltuariamente le regole condivise e l'ambiente; non rispetta le regole e l'ambiente;

RELAZIONE CON GLI ALTRI L'alunno/a: manifesta eccellenti capacità di interagire attivamente con adulti e compagni e di cooperare nel gruppo classe; instaura rapporti sempre corretti e rispettosi nei confronti degli adulti, svolge un ruolo propositivo all'interno della classe mostrando disponibilità alla collaborazione; manifesta correttezza nei rapporti interpersonali e svolge un ruolo generalmente collaborativo al funzionamento del gruppo classe; manifesta discreta capacità di socializzazione e capacità occasionale di cooperare nel gruppo classe; instaura rapporti sufficientemente corretti con gli adulti e con il gruppo dei pari; non socializza con i compagni e/o svolge un ruolo negativo nel gruppo classe manifestando indisponibilità al lavoro di gruppo; Si comporta in modo scorretto o gravemente scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni.

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RISPETTO IMPEGNI SCOLASTICI L'alunno/a: rispetta gli impegni scolastici e svolge i compiti assegnati con regolaritĂ e contributo personale; rispetta gli impegni scolastici in modo responsabile; rispetta gli impegni scolastici regolarmente; rispetta gli impegni scolastici ma non sempre in maniera puntuale e costante; rispetta gli impegni scolastici in modo parziale e sporadico e/o superficiale; non rispetta gli impegni scolastici;

PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA' L'alunno/a: partecipa in modo costruttivo, anche con contributi personali. partecipa in modo attivo e produttivo. partecipa in modo regolare partecipa in modo adeguato. partecipa in modo discontinuo. partecipa in modo non adeguato alle richieste minime.

RILEVAZIONE DEI PROGRESSI - I PERIODO INTERMEDIO SITUAZIONE DI PARTENZA Partito/a da una preparazione iniziale globalmente: solida consistente adeguata incerta lacunosa

PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI DIDATTICI ha fatto registrare, rispetto al livello di partenza, degli eccellenti progressi dei notevoli progressi regolari progressi alcuni progressi pochi progressi irrilevanti progressi negli obiettivi programmati.

METODO DI STUDIO Il metodo di studio risulta organico, riflessivo e critico organico e riflessivo organico per le fasi essenziali del lavoro scolastico poco organico disorganico

.

GRADO DI APPRENDIMENTO Il grado di apprendimento evidenziato e' complessivamente ottimo piu' che buono buono sufficiente quasi sufficiente mediocre parzialmente lacunoso alquanto lacunoso

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FREQUENZA L'alunno/a frequenta con assiduita' frequenta con regolarita' frequenta con qualche discontinuita' frequenta in modo discontinuo frequenta saltuariamente

11. VALIDITA' DELL'ANNO SCOLASTICO AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 5 c.1. Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all'inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attivita' oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. c.2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purche' la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. c.3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validita' dell'anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione.

11.1. DEROGHE AL SUPERAMENTO DEL LIMITE DI ASSENZE - DELIBERATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’ISTITUTO Sono consentite deroghe per: - Motivi di salute adeguatamente documentati - Assenze per terapie e cure programmate - Gravi e documentati motivi familiari, allontanamenti temporanei dal nucleo familiare di studenti minori e trasferimenti temporanei del nucleo familiare per gravi motivi attestati dal tribunale dei minori o dai servizi sociali.

- Partecipazione ad attività agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI. Tali deroghe saranno consentite a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.

Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate.

11.2. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 3 c.1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. c.2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

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c.3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

11.3. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 6 c.1. Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo. c. 2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. c.3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. c. 4. Nella deliberazione di cui al comma 2, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, e' espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attivita' alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

N.B. L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta in via generale anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Pertanto l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione.

11.4. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DELIBERATI DAL COLLEGIO DOCENTI DELL’ISTITUTO In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe esaminerà e valuterà quelle situazioni, relative ai singoli alunni, che evidenziano particolari criticità e procederà alla relativa delibera finale sulla eventuale non ammissione alla classe successiva, debitamente motivata.

11.5. PROVE INVALSI (Prove nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola secondaria di primo grado) Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 7 c.1. L'INVALSI, nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo.

Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, 40

come modificato dall'articolo 26, comma 2, del presente decreto. c.2. Le prove di cui al comma 1 supportano il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica. c.3. Per la prova di inglese, l'INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilita' di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica c.4. Le prove di cui al comma 1 si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, e' prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove. c.5. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto.

11.6. AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 6 c.1. Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo. c.2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. c.3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. c.4. Nella deliberazione di cui al comma 2, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, e' espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n.751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. c.5. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo e' espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno.

11.7. REQUISITI PER AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dci docenti; b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4. commi 6 c 9 bis. del DPR n. 249/1998; c) aver partecipato. entro il mese di aprile. alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'TNVALSI. N.B.  Le prove INVALSI si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta quindi requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, e' prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove.

41





In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce ai soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF un voto di ammissione espresso in decimi senza utilizzare frazioni decimali, che contribuirà a determinare, insieme agli altri delle prove scritte e all’orale, il voto finale.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10.

11.8. CRITERI E MODALITA’ PER ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME Il Collegio dei Docenti ha deliberato di prendere in considerazione il percorso dell’alunno nei tre anni, assegnando ad ogni anno scolastico pesi diversi sia al livello di apprendimento che al comportamento:

Y µ µ µ C C C

1 2 3 1 2 3

FORMULA

VOTO AMMISSIONE ESAME MEDIA VOTI 1^ ANNO MEDIA VOTI 2^ ANNO MEDIA VOTI 3^ ANNO VOTO COMPORTAMENTO 1^ ANNO VOTO COMPORTAMENTO 2^ ANNO COMPORTAMENTO 3^ ANNO (convertito in decimi)

PESO 15% PESO 20% PESO 50% PESO 5% PESO 5% PESO 5% TOTALE 100% Y= (0,15 µ 1 + 0,05 C 1)+(0,20 µ 2 + 0,05 C 2)+(0,50 µ 3 + 0,05 C 3)

11.9. LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il decreto legislativo n. 62 del 2017 ha stabilito all’art. 9 c.1. La certificazione di cui all'articolo 1, comma 6 (L'istituzione scolastica certifica l'acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi), descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo. c.2. La certificazione e' rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione. c.3. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulla base dei seguenti principi: a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite nell'ordinamento italiano; c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze; d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale; e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità; f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

42

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale e che saranno oggetto di certificazione.

In particolare, il Decreto MIUR n. 742 del 3 Ottobre 2017 stabilisce che:  











 

[…] Le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione certificano l'acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni.

La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l'intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.

La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe quinta di scuola primaria e al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e agli alunni che superano l'esame di Stato, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell'alunna e dell'alunno e, in copia, all'istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.

Il modello per la scuola secondaria di primo grado è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI, che descrive i livelli conseguiti dall'alunna e dall'alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica.

Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all'articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017.

Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche […]

Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

43

11.10. MODELLI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO ALMENNO S. SALVATORE “GIOVANNI XXIII” Viale Europa, 3 – 24031 Almenno S. Salvatore (Bg)  +39 035 640092 http://www.icalmennosansalvatore.gov.it/ e-mail: BGIC820002@istruzione.it – PEC: BGIC820002@PEC.ISTRUZIONE.IT Cod. Fisc. n.: 95118310168

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9; Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione; Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di classe al termine del quinto anno di corso della scuola primaria; Tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che

l’alunn

…

………………………………………………...…………………………………......

,

nat

…

a

………………………………………………….…………….… il ..………………..…… , ha frequentato nell’anno scolastico …... / …... la classe …..… sez. ………… con orario settimanale di ….. ore

e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

44

Competenze chiave europee

Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione

1

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione straniera

È in grado di sostenere in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

3

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

4

Competenze digitali

Usa con responsabilità le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare informazioni e per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi semplici.

5

Imparare ad imparare

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

6

Competenze sociali e civiche

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri.

7

Spirito di iniziativa *

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

nella

lingua

Livello (1)

Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

8

Consapevolezza ed espressione culturale

Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.

9

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ...................................................................................................................................................................................... * Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006 Data ……………………..

Il Dirigente Scolastico

(1) Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper uti- lizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

45

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO ALMENNO S. SALVATORE “GIOVANNI XXIII” Viale Europa, 3 – 24031 Almenno S. Salvatore (Bg)  +39 035 640092 http://www.icalmennosansalvatore.gov.it/ e-mail: BGIC820002@istruzione.it – PEC: BGIC820002@PEC.ISTRUZIONE.IT Cod. Fisc. n.: 95118310168

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9; Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione; Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del terzo anno di corso della scuola secondaria di primo grado; Tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione;

CERTIFICA che

l’alunn

…

………………………………………………………………………………………...,

nat

…

a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…... / …….. la classe ….… sez. ……, con orario settimanale di ……. ore;

e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

46

Competenze chiave europee

Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprende- re e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione straniere

E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua eu- ropea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazio- ni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

3

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di anali- si quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.

4

Competenze digitali

Utilizza con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricercare, produrre ed elaborare dati e informazioni, per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi.

5

Imparare ad imparare

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

Competenze sociali e civiche

Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.

Spirito di iniziativa*

Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

1

6

7

nelle

lingue

Livello (1)

Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

8

Consapevolezza ed espressione culturale

Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ...................................................................................................................................................................................... * Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Data. ……………….

Il Dirigente Scolastico _______________________________

(1)

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

47

PROVE INVALSI A CARATTERE NAZIONALE di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017 Prova nazionale di Italiano Alunno/a prova sostenuta in data

Descrizione del livello *

Livello conseguito

* Il repertorio degli indicatori per la descrizione dei livelli viene definito annualmente dall’INVALSI.

Il Direttore Generale

………………………………….

48

PROVE INVALSI A CARATTERE NAZIONALE di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017 Prova nazionale di Matematica Alunno/a prova sostenuta in data

Livello conseguito

Descrizione del livello *

* Il repertorio degli indicatori per la descrizione dei livelli viene definito annualmente dall’INVALSI. Il Direttore Generale ……………………

49

Certificazione delle abilità di comprensione e uso della lingua inglese di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017 Alunno/a Prova sostenuta in data ASCOLTO *

Livello conseguito

LETTURA *

Livello conseguito

*Le abilità attese per la lingua inglese al termine del primo ciclo di istruzione sono riconducibili al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) per le lingue del Consiglio d’Europa, come indicato dai traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

Il Direttore Generale INVALSI ………………………………………….

50

12. PROGETTAZIONE DI ISTITUTO PER MACRO-AREE ECOLOGIA E AMBIENTE

INCLUSIONE  AZIONI A SOSTEGNO DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI  PROGRAMMI SPECIFICI DI INCLUSIONE

 

EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE ALLA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI-RICICLO

   

SALUTE E ALIMENTAZIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE ALIMENTARE PROGETTI FISICO SPORTIVI LOTTA ALLE DIPENDENZE CULTURA

DOCUMENTI

SOCIALITA’        

ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO CONTINUITA’ SPORTELLO ASCOLTO PREVENZIONE DEL BULLISMO GESTIONE DELLE EMOZIONI E AFFETTIVITA’ SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ SOSTEGNO AI MENO ABBIENTI SICUREZZA



GESTIONE DELLE EMERGENZE E PRIMO

    

PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE RAPPORTO AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO PIANO DI MIGLIORAMENTO REGOLAMENTO DI ISTITUTO PATTO DI CORRESPONSABILITA’

  

SOCCORSO 

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA



EDUCAZIONE STRADALE



   

CITTADINANZA E LEGALITA’ INTERIORIZZAZIONE E RISPETTO DELLE REGOLE DI CONVIVENZA CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI INTERVENTI RAPPRESENTANTI FORZE DELL’ORDINE SVILUPPO COMPETENZE PROGETTI P.O.N. COMPETENZE DI BASE PROGETTI SOSTEGNO COMPITI-STUDIO PROGETTI RECUPERO PROGETTI DI ECCELLENZA

       

CONOSCENZA DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE EDUCAZIONE MUSICALE PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE ANIMAZIONE TEATRALE MADRELINGUA INGLESEFRANCESE MOSTRE ED EVENTI PARTECIPAZIONE A CONCORSI BIBLIOTECA REDAZIONE SCOLASTICA

SCUOLA DIGITALE 

CONOSCENZA E UTILIZZO CLOUD



UTILIZZO DEI PRINCIPALI SOFTWARE DIDATTICI AL FINE DELLA RICERCA E ACQUISIZIONE DI NUOVE COMPETENZE



UTILIZZO CONSAPEVOLE DEL WEB A FINI DIDATTICO-EDUCATIVI 51

12.1. PROGETTI SCUOLA SECONDARIA CLASSI PRIME AREE

PROGETTI

ACCOGLIENZA

SPECIFICI

ESPERTI

INTERVENTO

CONOSCENZA DI SE’: Interventi in classe strutturati seconde le modalità del “gioco di ruolo”

C.A.G

4 ORE X CLASSE NELLE PRIME SETTIMANE

CONOSCENZA DELLE REGOLE: corrette norme di comportamento in situazioni e ambienti diversi

DOCENTI

2 ORE X CLASSE

CCR

INCONTRI DEL CCR IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

CINEFORUM, DIBATTITI, LETTURE

BULLISMO E CYBERBULLISMO

DOCENTI IN ORARIO DI LEZIONE

MINIMO DUE ORE AL MESE A CURA DEI DOCENTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE

ELEZIONI CCR

COMITATO GENITORI ASSESSORE COMUNALE

INCONTRI POMERIDIANI

DOCENTI + ESPERTO REFERENTE ECOISOLA

5 ORE PER CLASSE SU TEMATICHE AMBIENTALI

CONSULTORIO PRIULA - ZOGNO

4 ORE X CLASSE

PSICOLOGA

PRENOTAZIONE PRESSO LA SCUOLA

GIORNATE COMMEMORATIVE ( 4 NOVEMBRE - 25 APRILE)

LEGALITA’

RISPETTO E CURA DEL TERRITORIO: raccolta differenziata- FILM &RIFIUTI EDUCAZIONE AFFETTIVITÀ AMBIENTE E

SPORTELLO ASCOLTO

SALUTE

PRO-MUOVIAMOCI:Conoscenza di sé e prevenzione alle dipendenze MERENDA SANA PROGETTO IGIENE

CULTURA

ATTIVITA’ SPORTIVA

DOCENTI

MODULI DA SVOLGERE IN CLASSE

DOCENTI DI SCIENZE

MERENDA SANA: DUE GIORNI A SETTIMANA PROGETTO IGIENE: 20 ORE CIRCA DURANTE LE ORE DI SCIENZE

CONOSCENZA DEL TERRITORIO Naturalistico

GAMASS

USCITE SUL TERRITORIO ( IL FIUME)

PROGETTO MADRELINGUA INGLESE

ESPERTO ESTERNO

5 ORE PER CLASSE

GIOCHI MATEMATICI

DOCENTE

IN CLASSE PER GRUPPI DI ALLIEVI

BIBLIOTECA MOSTRA DEL LIBRO E ATTIVITA’

DOCENTI

ATTIVITÀ IN BIBLIOTECA

BLOG: REDAZIONE SCOLASTICA ON LINE

DOCENTI

SCRITTURA CREATIVA E PUBBLICAZIONE ON LINE

POTENZIAMENTO ATTIVITA’ SPORTIVA

DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

LABORATORIO POMERIDIANO E PARTECIPAZIONE AI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

52

CLASSI SECONDE AREE

LEGALITA’

AMBIENTE E

SALUTE

PROGETTI SPECIFICI APPLICAZIONE DELLE REGOLE: corrette norme di comportamento in situazioni e ambienti diversi

ESPERTI

INTERVENTO

DOCENTI

INTERVENTI IN CLASSE

GIORNATE COMMEMORATIVE( 4 NOVEMBRE - 25 APRILE)

CCR

INCONTRI DEL CCR IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

CINEFORUM, DIBATTITI, LETTURE

BULLISMO E CYBERBULLISMO

DOCENTI IN ORARIO DI LEZIONE

MINIMO DUE ORE AL MESE A CURA DEI DOCENTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE

ELEZIONI CCR

COMITATO GENITORI ASSESSORE COMUNALE

INCONTRI POMERIDIANI

SPETTACOLO TEATRALE ( 25 Aprile - Giugno )

ESPERTI ESTERNI

TEATRO PARROCCHIALE

ATIVITÀ DI SUPPORTO SCOLASTICO ALLA SCUOLA PRIMARIA

Associazione Spazio Famiglia

MARTEDÌ E/O GIOVEDÌ INORARIO EXTRASCOLASTICO

EDUCAZIONE AFFETTIVITÀ

CONSULTORIO PRIULA - ZOGNO

4 ORE X CLASSE

SPORTELLO ASCOLTO

PSICOLOGA

PRENOTAZIONE PRESSO LA SCUOLA

PRO-MUOVIAMOCI:Conoscenza di sé e prevenzione alle dipendenze

DOCENTI

MODULI DA SVOLGERE IN CLASSE

ORIENTEERING IN LINUA INGLESE E FRANCESE

DOCENT DI LINGUA E MOTORIA

INTERVENTI IN CLASSE MERENDA SANA: DUE GIORNI A SETTIMANA PROGETTO IGIENE: 20 ORE CIRCA DURANTE LE ORE DI SCIENZE

MERENDA SANA PROGETTO IGIENE ALIMENTAZIONE – SIAMO (ANCHE) NOI CIÒ CHE MANGIAMO Scuola e ARC con attività laboratoriali al Natta

DOCENTI DI SCIENZE

NO SMOKING BE HAPPY – Fondazione Umberto Veronesi CULTURA

8 ORE CIRCA DA SVOLGERE DURANTE LE ORE DI SCIENZE

8 ORE CIRCA DA SVOLGERE DURANTE LE ORE DI SCIENZE

PROGETTO MADRELINGUA INGLESE

ESPERTO ESTERNO

5 ORE PER CLASSE

GIOCHI MATEMATICI

DOCENTE

IN CLASSE PER GRUPPI DI ALLIEVI

53

ATTIVITA’ SPORTIVA

BIBLIOTECA

DOCENTI

ATTIVITÀ IN BIBLIOTECA

MOSTRA DEL LIBROSCOLASTICA E ATTIVITA’ ON LINE BLOG: REDAZIONE

DOCENTI

SCRITTURA CREATIVA E PUBBLICAZIONE ON LINE

ATIVITÀ DI SUPPORTO SCOLASTICO ALLO STUDIO

ASSOCIAZIONE SPAZIO FAMIGLIA

2 ORE A SETTIMANA IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

POTENZIAMENTO ATTIVITA’ SPORTIVA

DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

LABORATORIO POMERIDIANO E PARTECIPAZIONE AI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

CLASSI TERZE AREE

LEGALITA’

AMBIENTE E

SALUTE

PROGETTI SPECIFICI INTERIORIZZAZIONE E RISPETTO DELLE REGOLE: corrette norme di comportamento in situazioni e ambienti diversi

ESPERTI

INTERVENTO

ALPINI

INTERVENTI IN CLASSE (2 ORE CIRCA PER CLASSI PARALLELE)

IL SORRISO DI SARA – MI DISTINGUO PER LA CAPACITÀ DI CAPIRE E ACCOGLIERE L’ALTRO

DOCENT

INTRVENI IN CLASSE

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

CINEFORUM, DIBATTITI, LETTURE

BULLISMO E CYBERBULLISMO

DOCENTI IN ORARIO DI LEZIONE

MINIMO DUE ORE AL MESE A CURA DEI DOCENTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE

SPETTACOLO TEATRALE ( 25 Aprile - Giugno )

ESPERTI ESTERNI

TEATRO PARROCCHIALE

ATIVITÀ DI SUPPORTO SCOLASTICO ALLA SCUOLA PRIMARIA

Associazione Spazio Famiglia

MARTEDÌ E/O GIOVEDÌ INORARIO EXTRASCOLASTICO

EDUCAZIONE STRADALE

POLIZIA MUNICIPALE ED ESPERTI ACI

2 ORE PER CLASSE

SORT E DISABILITÀ

ESPERTI ESTERNI

2 ORE PER CLASSE

EDUCAZIONE AFFETTIVITÀ

CONSULTORIO PRIULA - ZOGNO

4 ORE X CLASSE

SPORTELLO ASCOLTO

PSICOLOGA

PRENOTAZIONE PRESSO LA SCUOLA

PRO-MUOVIAMOCI:Conoscenza di sé e prevenzione alle dipendenze

DOCENTI

MODULI DA SVOLGERE IN CLASSE

54

CONOSCENZA DEL TERRITORIO

GAMASS

MERENDA SANA

USCITA SUL TERRITORIO (CLANEZZO – SENTIERO DEL PARTIGIANO) MERENDA SANA: DUE GIORNI A SETTIMANA

DOCENTI DI SCIENZE CANCRO IO TI BOCCIO – Volontariato ed intervento di un ricercatore AIRC

CULTURA

SETTIMANA DELL’ENERGIA – RISPARMIAMO IL PIANETA

CONFATIGIANATO E IMPRESE DI BERGAMO

EVENTO PRESSO IL CINEMA CONCA VERDE (BG)

CORSO DI PRIMO SOCCORSO

CROCE AZURRA

2 ORE CIRA PER CLASSE

PROGETTO MADRELINGUA INGLESE

ESPERTO ESTERNO

5 ORE PER CLASSE

CERTIFICAZONE IN LIGUA INGLESE E FRANCESE

DOCENTI DI LINGUE

NTERVENTI POMERIDIANI SU GRUPPI DI LIVELLO

BIBLIOTECA

DOCENTI

ATTIVITÀ IN BIBLIOTECA

MOSTRA DEL LIBRO E ATTIVITA’ DI SE’ PER UNA SCELTA ORIENTAMENTO: CONOSCENZA CONSAPEVOLE

DOCENTI DI LETTERE + REFERENTI SCUOLE SUPERIORI

GIOCHI MATEMATICI

DOCENTE

INTERVENTI IN CLASSE (OTTOBRE – DICEMBRE) + 2 INCONTRI DI 2 OE ORE DEDICATE SIA AI GENITORI CHE AGLI ALUNI IN CLASSE PER GRUPPI DI ALLIEVI

BLOG: REDAZIONE SCOLASTICA ON LINE

DOCENTI

SCRITTURA CREATIVA E PUBBLICAZIONE ON LINE

DOCENTE DI ARTE + commissione di valutazione

Concorso artistico e ricerca di documentazione con esposizione finale degli elaborati

DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

LABORATORIO POMERIDIANO E PARTECIPAZIONE AI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

CONCORSO PITTORICO: LO SGUARDO SUL TERRITORIO ATTIVITA’ SPORTIVA

UNA MATTINA D VOLONTARIATO + 2 ORE DI INTERVENTO DEL RICERCATORE

POTENZIAMENTO ATTIVITA’ SPORTIVA

55

12.2. PROGETTI SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA DI ALMENNO AREE

PROGETTI SPECIFICI PROGETTO ACCOGLIENZA

ESPERTI DOCENTI DELLE CLASSI

INTERVENTI NELLE CLASSI CLASSI PRIME

CONTINUITÀ

VISITA ALLA SCUOLA SECONDARIA

DOCENTI

CLASSI QUINTE

ACCOGLIENZA ALUNNI SCUOLA INFANZIA

DOCENTI

CLASSI PRIME E QUINTE

CITTADINANZA: AVVICINAMENTO ALLA STRUTTURA COMUNALE GIORNATA DEI DIRITTI + SVILUPPO DEL TEMA DELL’AFFIDO.

SALUTE

CLASSI QUINTE

DOCENTI + ASSOCIAZIONE: “IL CIELO DENTRO”

TUTTE LE CLASSI

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

COMMEMORAZIONE 4 NOVEMBRE

POLIZIA MUNICIPALE ED ESPERTI ACI

CLASSI QUINTE

ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE 25 APRILE

DOCENTI

CLASSI QUINTE

BULLISMO, CYBERBULLISMO E LEGALITÀ

DOCENTI – UNICEF – POLIZIA DI STATO + AVVOCATI PENALISTI

CLASSI QUINTE

EDUCAZIONE STRADALE

POLIZIA COMUNALE E DOCENTI

CLASSI QUARTE

INCONTRO CON L’ALTRO

GRUPPO MISSIONARIO ALMENNO

CLASSI QUARTE

EDUCAZIONE ALIMENTARE CON MERENDA SANA PER DUE GIORNI: LUNEDÌ E-MERCOLEDÌ COLTIVIAMO L’ORTO A SCUOLA

DITTA PUNTO RISTORAZIONE E DOCENTI DOCENTI + ESPERTO

SCREENING VISIVO

ESPERTO

CLASSI PRIME

FRUTTA NELLE SCUOLE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

AMMINISTRAZIONE + ASSOCIAZIONI ECOISOLA

TUTTE LE CLASSI

CITTADINANZA

AMBIENTE E

DOCENTI + AMMINISTRAZIONE

PROGETTO AMBIENTE:  SETTIMANA PER LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI  GIORNATA DEL TERRITORIO  LABORATORIO DI COMPOSTAGGIO  EDUCAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE

CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE CLASSI PRIME E SECONDE

56

CONOSCI IL TUO TERRITORIO

GAMASS

CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE

CONOSCI IL TUO TERRITORIO : (ORGANO ANTEGNATI E LA SUA STORIA, NARRAZIONE DEL LIBRO: LA RISTA NELLA NOTTE CON INTERVENTO DELL’AUTRICE E VISITA A SAN NICOLA

DOCENTI + ESPERTO

CLASSI TERZE

SOLIDARIETÀ: SETTIMANA DEL DONACIBO

ESPERTI SAN VINCENZO, SERVIZI SOCIALI COMUNE, CROCE ROSSA.

TUTTE LE CLASSI

ESPERTO

CLASSI QUINTE

EDUCAZIONE ALIMENTARE

COMMISSIONE MENSA PRIMARIA + DOCENTI

TRASVERSALE

SAGGIO DI MUSICA

ESPERTO ESTERNO

CLASSI QUARTE E QUINTE

VISITE DIDATTICHE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

MOSTRA DEL LIBRO

ESPERTO BIBLIOTECA

CLASSI QUINTE

MAPPE BLU

PICCOLI PASSI

CLASSI SECONDE

MERENDA IN BIBLIOTECA

EDUCATORE CAG

CLASSI TERZE

SIAMO TUTTI BIBLIOTECARI

DOCENTI

CLASSI QUARTE

“RUGBY” AMBIVERE, - PALLAVOLO

DOCENTI + ESPERTI

DA DEFINIRE

BASKET

DOCENTI + ESPERTI

TUTTE LE CLASSI

AIDO – AVIS

CULTURA

ATTIVITA’ SPORTIVA

57

PRIMARIA DI CAPIZZONE AREE

CONTINUITÀ

CITTADINANZA

PROGETTI SPECIFICI PROGETTO ACCOGLIENZA

ESPERTI DOCENTI DELLE CLASSI

PROGETTO METAFONOLOGICO

DOCENTI

VISITA ALLA SCUOLA SECONDARIA

DOCENTI CLASSI QUINTE

INTERVENTI NELLE CLASSI TUTTE LE CLASSI CLASSE PRIMA CLASSE QUINTA

CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA

DOCENTI CLASSI QUINTE

CLASSE QUINTA

FESTA DI FINE ANNO CON RAPPRESENTAZIONE TEATRALE

INSEGNANTI DEL PLESSO ESPERTO DI ATTIVITÀ MOTORIOESPRESSIVE

TUTTE LE CLASSI

GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

COMMEMORAZIONE 4 NOVEMBRE

DOCENTI

CLASSI QUINTE

PROGETTO SOLIDARIETA’ “LA STELLA TI INVITA”

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

PROGETTO “CAPANNA DI NATALE”

DOCENTI – GENITORI DEGLI ALUNNI

TUTTE LE CLASSI

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

RIFLESSIONE SULL’AVVENTO E SULLA QUARESIMA

PARROCO

TUTTE LE CLASSI

CANTIAMO E RECITIAMO INSIEME PER NATALE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

CULTURA

FRUTTA A SCUOLA

AMBIENTE

SCREENING VISIVO

ESPERTO OTTICO OPTOMETRISTA

CLASSI PRIME

SALUTE

SOLIDARIETÀ: SETTIMANA DEL DONACIBO

DOCENTI + PARROCCHIA DI CAPIZZONE E CARITAS

TUTTE LE CLASSI

ESPERTI AIDO-AVIS

CLASSI TERZE E QUINTE

MAPPE BLU

ESPERTI BIBLOTECA COMUNALE

TUTTE LE CLASSI

VISITE DIDATTICHE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

AIDO – AVIS

58

PRIMARIA DI RONCOLA AREE

ESPERTI

INTERVENTI NELLE CLASSI

PROGETTO ACCOGLIENZA

DOCENTI DELLE CLASSI

TUTTE LE CLASSI

PROGETTO METAFONOLOGICO

DOCENTI

CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/ SCUOLA SECONDARIA 1° DI COSTA

DOCENTI

ALUNNI DI CLASSE QUINTA RESIDENTI A COSTA

CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/ SCUOLA SECONDARIA 1° DI ALMENNO S.S.

DOCENTI

ALUNNI DI CLASSE QUINTA RESIDENTI A RONCOLA O ALMENNO S.B.

CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA COSTA- RONCOLA/ SCUOLA PRIMARIA DI RONCOLA

DOCENTI

CLASSI PRIME E SECONDE

GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

COMMEMORAZIONE 4 NOVEMBRE

DOCENTI E PARROCCHIA

CLASSI QUARTE E QUINTE

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

AMBIENTE E

SCREENING VISIVO

ESPERTO

CLASSI PRIME E SECONDE

SALUTE

SOLIDARIETÀ: RACCOLTA GENERI ALIMENTARI

DOCENTI + PARROCCHIA

LABORATORIO CREATIVO

ESPERTO

TUTTE LE CLASSI

RIFLESSIONE SULL’AVVENTO E SULLA QUARESIMA

PARROCO

TUTTE LE CLASSI

CANTARE IL NATALE

ESPERTI GENITORI

TUTTE LE CLASSI

CARNEVALE INSIEME

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

VISITE DIDATTICHE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

CONTINUITÀ

CITTADINANZA

CULTURA

PROGETTI

SPECIFICI

TUTTE LE CLASSI

TUTTE LE CLASSI

MAPPE BLU LABORATORIO CREATIVO LEGATO ALLA MOSTRA ITINERANTE

CLASSI PRIME

BIBLIOTECA COMUNALE

CLASSI QUARTE E QUINTE

59

PRIMARIA DI STROZZA AREE CONTINUITÀ

CITTADINANZA

AMBIENTE E SALUTE

CULTURA

PROGETTI

ESPERTI DOCENTI DELLE CLASSI + PSICOMOTRICISTA

INTERVENTI NELLE CLASSI

PROGETTO ACCOGLIENZA

SPECIFICI

CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/ SCUOLA SECONDARIA 1°

DOCENTI

ALUNNI DI CLASSE QUINTA

GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA: FACCIAMO VOLARE I DIRITTI INCLUSIONE E SENSIBILIZZAZIONE AL VALORE DELLA “DIVERSITÀ”

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

COMMEMORAZIONE 4 NOVEMBRE: IN DIFESA DELLA PACE

DOCENTI E GENITORI

CLASSI QUARTE E QUINTE

GIORNATA DELLA MEMORIA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

CULTURA E LEGALITÀ IN CASERMA

DOCENTI + CARABINIERI DI ALMENNO SAN SALVATORE

TUTTE LE CLASSI

SICUREZZA IN STRADA

DOCENTI + POLIZIA LOCALE

TUTTE LE CLASSI

BULLISMO E CYBERBULLISMO SCREENING VISIVO

DOCENTI ESPERTO

TUTTE LE CLASSI CLASSI PRIME

SOLIDARIETÀ: SETTIMANA DONACIBO

DOCENTI + GENITORI

CASTAGNATA (GHIACCIAIA DI STROZZA)

DOCENTI + ALPINI

TUTTE LE CLASSI

EDUCAZIONE AMBIENTALE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

DOCENTI + VOLONTARI ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA DISABILI VISIVI “OMERO”

TUTTE LE CLASSI

SENSIBILIZZARE E FORMARE SULLA DISABILITA’ VISIVA

A.I.D.O: IMPARO A DONARE

VOLONTARI

AVIS

VOLONTARI

LABORATORIO DI MUSICA

DOCENTI + ESPERTI VOLONT.

FESTA DI NATALE LA TASTIERA DEL PERSONAL COMPUTER

DOCENTI DOCENTI + TIFLOLOGO

LE MAPPE BLU - PERCORSI IN BIBLIOTECA

DOCENTI + ESPERTO

VISITE DIDATTICHE

DOCENTI

TUTTE LE CLASSI

TUTTE LE CLASSI

TUTTE LE CLASSI TUTTE LE CLASSI TUTTE LE CLASSI TUTTE LE CLASSI CLASSI TERZE TUTTE LE CLASSI TUTTE LE CLASSI

60

12.3. EDUCARE AL RISPETTO: PER LA PARITÀ TRA I SESSI, LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE FORME DI DISCRIMINAZIONE Riferimenti normativi  comma 16 dell’art.1 della L.107 del 2015 che recita: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. Il suddetto comma dà attuazione ai principi fondamentali di pari dignità e non discriminazione di cui all'articolo 3 della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”  articoli 2, 4, 6, 21, 30, 34, 37, 51 Costituzione italiana  articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01)  articolo 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.  Documento di indirizzo su Cittadinanza e Costituzione (nota prot. AOODGOS n. 2079 del 4 marzo 2009) costituisce una base di riflessione per la costruzione di percorsi educativi e didattici trasversali alle discipline.  ratifica (legge 27 giugno 2013, n. 77) della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), che in particolare all’articolo 14 definisce il ruolo della scuola nella prevenzione della violenza contro le donne.  Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (DM del 16 novembre 2012, n. 254)  Linee Guida Nazionali “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”(26/10/2017) : le linee guida rispondono alla necessità di fornire alle scuole indicazioni utili a coniugare l’informazione con la formazione, intervenendo , per la propria funzione educativa, in continua sinergia con le famiglie , attraverso un’azione che non si limiti a fornire conoscenze, ma agisca sull’esperienza e sulla dimensione emotiva e relazionale.  Legge 71/2017: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”  Aggiornamento LINEE DI ORIENTAMENTO per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo (ottobre 2017)  MIUR - Piano nazionale per l’educazione al rispetto

61

L’educazione contro ogni tipo di discriminazione e per promuovere il rispetto delle differenze è fondamentale nell’ambito delle competenze che alunne e alunni devono acquisire come parte essenziale dell’educazione alla cittadinanza.

Tale educazione non ha uno spazio e un tempo definiti, ma è connessa ai contenuti di tutte le discipline, con la conseguenza che ogni docente concorre alla crescita relazionale e affettiva delle alunne e degli alunni, attraverso il loro coinvolgimento attivo, e valorizzando il loro protagonismo, in tutte le tappe del processo educativo.

Il nostro Istituto attua iniziative di prevenzione del cyberbullismo, anche con il coinvolgimento dei servizi socio-educativi territoriali e loe associazioni presenti sul territorio attraverso periodiche campagne informative, di formazione, di prevenzione e di sensibilizzazione.

AZIONI INTRAPRESE  sviluppo delle competenze digitali degli studenti, finalizzato anche a un utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media attraverso la consapevolezza delle norme comportamentali e le procedure per l’utilizzo delle tecnologie dell'informazione  diffusione nella pratica didattica di tematiche legate alle competenze digitali, alla sicurezza online e ad un uso positivo delle tecnologie digitali nella didattica  attività di formazione online e in presenza (adesione al progetto www.generazioniconnesse.it)  attività di informazione e sensibilizzazione realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato per approfondire i temi della navigazione sicura in Rete (adesione al progetto www.generazioniconnesse.it)  Partecipazione a PON per attivare laboratori pomeridiani con gli alunni sulle tematiche della gestione di Internet  Individuazione di un docente referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e cyberbullismo

62

12.4. CITTADINANZA E COSTITUZIONE 







 

Legge n. 169 del 30.10.2008, che introduce formalmente l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nella Scuola: «A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e C ostituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia».

Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” (4.3.2009, prot. N. 2079). Questa legge è presentata anzitutto come l’occasione per una messa a punto del fondamentale rapporto che lega la scuola alla Costituzione, sia dal punto di vista della sua legittimazione, sia dal punto di vista del compito educativo ad essa affidato.

Legge 23.11.2012 n.222 : afferma che «nell'ambito delle attività finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a "Cittadinanza e Costituzione" sono organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati a informare e a suscitare le riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonché sulle vicende che hanno condotto all'unità nazionale, alla scelta dell'inno di Mameli e della bandiera nazionale e all'approvazione della Costituzione, anche alla luce dell'evoluzione della storia europea».

Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012) danno voce ad una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione e dedicano un paragrafo al tema in cui si afferma fra l'altro: «Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. » Linee d’indirizzo per “Cittadinanza e Costituzione” Prot. MIUR AOO DRLO R.U. 2614 del 12/02/2014 redatto a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Decreto n 62 del 2017: stabilisce che la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita […] anche alle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione". Per queste ultime. la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell'area storicogeografica. ai sensi dell'articolo I della legge n. 169/2008.

Il nostro Istituto ha costruito nel tempo un solido impianto di Progetti legati all’educazione alla Cittadinanza e alla Legalità. Si può affermare che l’aspetto relativo all’educazione alla Cittadinanza si pone, nella prospettiva della centralità della persona, come collante interdisciplinare. Tutto il corpo Docente abbraccia tale impostazione di fondo, creando in tal modo un ambiente costituito da relazioni interpersonali, sia tra adulti che tra 63

alunni, fondamentalmente corretto e condiviso. La mancanza quasi totale di sanzioni disciplinari rappresenta concretamente tale unitarietà di intenti ed un traguardo positivo consolidato nel tempo.

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITA’ 

SCUOLA PRIMARIA

CONOSCENZA DELLE REGOLE AVVICINAMENTO ALLA STRUTTURA COMUNALE VISITA QUESTURA INTERVENTO DI AVVOCATI PENALISTI, POLIZIA, CARABINIERI E GUARDIA DI FINANZA RICORRENZE: 4 NOVEMBRE, GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA , GIORNO DELLA MEMORIA, 25 APRILE, NIKOLAJEWKA SETTIMANA DEL “DONACIBO” 

SCUOLA SECONDARIA

CONOSCENZA DELLE REGOLE ELEZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E ATTIVITA’ VARIE DEL CONSIGLIO SPETTACOLO TEATRALE LEGATO ALL’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ PICCOLI SEMI-GRANDI OPPORTUNITA’ ( commercio equo-solidale) RICORRENZE: 4 NOVEMBRE, GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA , GIORNO DELLA MEMORIA, 25 APRILE SETTIMANA DEL “DONACIBO” PROGETTO PRO-MUOVIAMOCI

64

12.5. CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA Il diritto allo studio come diritto all'educazione e all'istruzione e, quindi, come diritto alla piena formazione della persona umana, si esplica attraverso un percorso formativo unitario.

Occorre dunque garantire il diritto del bambino ad un percorso formativo completo che ne assicuri la centralità nell’azione educativa, che trova i necessari presupposti nella continuità educativa. Il progetto vuole quindi supportare la formazione di base, valorizzando le competenze che un alunno ha già acquisito e riconoscendo le specificità di ogni ordine di scuola, pur individuandone la diversità dei ruoli e delle funzioni.

 CONTINUITA’ PRIMARIA/SECONDARIA Incontro dei componenti della commissione per conoscersi e per pianificare le attività durante l’anno scolastico Incontro i docentidelle delleclassi attuali classisiprime scuola secondaria di primo grado ei Le future fra insegnanti prime recanodella presso la scuola materna, per la conoscenza dei loro docenti delle classi prime della scuola primaria, per la restituzione dei risultati scolastici raggiunti, futuri alunni difficoltà incontrate, casi particolari …

Open - day organizzato dalla scuola secondaria Partecipazione degli alunni delle classi quinte ad una mattinata di lezione alla scuola secondaria Condivisione tra Docenti dei due ordini di scuola sul curricolo e la predisposizione di prove di passaggio

 CONTINUITA’ PRIMARIA/INFANZIA Incontro fra le docenti delle prime della scuola Primaria con le insegnanti dell’infanzia (paritaria),per la restituzione di informazioni, casi particolari, difficoltà …

Incontro fra le docenti delle quinte della scuola Primaria con le insegnanti degli alunni che frequenteranno la classe prima. In questa sede si sono definite le date per l’accoglienza e la conoscenza dei futuri alunni Open - day con laboratori con gli alunni delle future prime Lezione in classe: i bambini dell’infanzia assistono ad alcune ore di lezione nelle classi prime della scuola primaria

65

12.6

ORIENTAMENTO

Le Linee guida nazionali per l’orientamento permanente (Nota prot.n. 4232 del 19 febbraio 2014) costituiscono un documento di impegno a vari livelli di integrazione affinché l’intervento orientativo assuma un ruolo strategico per tutta la società.

La centralità del ruolo della scuola come soggetto promotore di orientamento è definita in modo chiaro nelle Linee guida, ribadendo i concetti chiave del “lifelong learning”, del “lifewide learning”, del “lifelong guidance” e del “career guidance”, proponendo la seguente definizione di orientamento, dalla Risoluzione del Consiglio d’Europa del 2008, come “insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate”.

In ambito scolastico si distingue fra  orientamento formativo o didattica orientativa/orientante, da realizzare nell’insegnamento/apprendimento disciplinare per tutti ;  attività di accompagnamento e di consulenza orientativa, da realizzare in esperienze non curricolari/disciplinari in relazione a specifici bisogni dei singoli o dei gruppi Le competenze orientative di base sono acquisite a scuola con la predisposizione di un curricolo formativo unitario e verticale, che recuperi il valore del lavoro, la valorizzazione del valore orientativo delle singole discipline, l’erogazione di servizi di orientamento e atti vità di tutorato e accompagnamento, la predisposizione nel Piano dell’Offerta Formativa di un piano con indicazione di standard minimi di orientamento, basato sull’analisi dei fabbisogni del territorio e dei bisogni dei singoli.

La nostra scuola ha rielaborato nell’anno 2016-17 il curricolo verticale di Istituto, consultabile sul sito www.icalmennosansalvatore.it

66

PROGETTO ORIENTAMENTO Assemblea informativa a novembre presso la scuola secondaria di primo grado di Almenno San Salvatore, così suddivisa: -dalle 8.00 alle 10.00 con la presenza dei docenti delle scuole superiori e i soli genitori -dalle 10.30 alle 12.30 con i docenti delle scuole superiori e i soli studenti delle classi terze Con la collaborazione delle diverse scuole secondarie di secondo grado che danno la loro disponibilità, si organizzano ulteriori incontri a piccoli gruppi per gli alunni interessati ad un Istituto in particolare

    

Ogni docente nelle rispettive classi porta avanti attività specifiche, per poter giungere poi ad un CONSIGLIO ORIENTATIVO il più possibile coerente con la personalità del ragazzo e della ragazza, che nasce da una serie di criteri: - Predisposizione e attitudine verso determinate discipline - Risultati scolastici effettivamente raggiunti - Risultati di alcuni test somministrati durante l’anno scolastico - Desideri/speranze degli stessi alunni - Personalità: determinazione, impegno, costanza, volontà…

Ogni docente, nelle rispettive classi, è libero di scegliere contenuti ,materiali, tempi e metodi per portare i ragazzi ad una scelta ( Film, letture, lavori in piccolo Gruppo, interviste ai genitori e non solo, conoscenza di sè).

Il referente per l’orientamento informa i ragazzi sugli open - day delle rispettive scuole: viene infatti allestito un cartellone aggiornato tempestivamente riguardo alle proposte degli istituti; viene inoltre visionato il sito della regione Lombardia per consultare al meglio l’organizzazione didattica di tutte le scuole superiori. Viene inoltre visionato il sito della regione Lombardia per consultare al meglio l’organizzazione didattica di tutte le scuole superiori.

Data la presenza nell’ Istituto di uno sportello psicopedagogico gestito da una Psicologa (Progetto psicopedagogico in rete con altri Istituti, un consultorio di zona e l’Azienda speciale consortile della Valle Imagna), vengono anche proposti dei colloqui orientativi, per meglio aiutare gli alunni in questa scelta delicata

67

12.7. PROGETTAZIONE EXTRA CURRICOLARE ATTIVITÀ ATTIVITÀ DI PRESCUOLA MENSA/POSTMENSA

SCUOLA PRIMARIA  Plesso Josef De Lemine da lunedì a sabato  Plesso Josef De Lemine Martedì – Giovedì e Venerdì  Gestiti dall’Ente locale

AZIONI DI RECUPERO

AIUTO ALLO STUDIO

SAGGI E CONCERTI

SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO  da lunedì a sabato  Gestito dall’Ente locale



Recupero su fasce di livello due pomeriggi a settimana per Inglese e Francese Un giorno a settimana su segnalazione dei Consigli di Classe Gestiti da Associazioni del territorio



Concerto di Natale



Gruppo Sportivo Un pomeriggio a settimana Meeting sportivo Studentesco Una giornata a fine anno



Plesso Josef De Lemine Martedì e Giovedì  Gestito da Associazione del territorio  Plessi Josef De Lemine Strozza - Madre Teresa di Calcutta: Saggio natalizio  Plesso Cavalier Gervasoni: Saggio fine anno scolastico 

LABORATORI E MANIFESTAZIONI SPORTIVE





LABORATORIO MUSICALE E STRUMENTALE

 

Plesso Josef De Lemine Sabato mattina



Laboratorio musicale e strumentale Un pomeriggio a settimana

GARE E CONCORSI



Tutti i Plessi



Partecipazione a gare sportive provinciali, regionali e nazionali Partecipazione a concorsi musicali provinciali e regionali



PROGETTO PSICOPEDAGOGICO:



Tutti i Plessi

 Formazione genitori per tutte le classi della primaria e secondaria  Ed. affettività per classi 5^ (Psicologo)  Sportello per insegnanti, genitori, 68

PROGETTO CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE KET/DELF

 

PON LEGO-MAT

 

PON ENGLISH THEATRE



PON ARTISTICO-CULTURALE

 

studenti ( Consultorio Priula di Zogno – Comune Almenno S.S.) Progetto certificazioni classi terze Un pomeriggio a settimana per tutto l’anno Progetto classi seconde e terze Un pomeriggio a settimana per 60 ore

Progetto classi terze-quartequinte  Un pomeriggio a settimana per 60 ore Progetto classi quarte e quinte Pomeriggi giugno da lunedì a venerdì per 30 ore

 Progetto classi prime e seconde  Un pomeriggio a settimana per 30 ore

69

13. PROGETTO UTILIZZO DOCENTI ORGANICO POTENZIATO 2018-19

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13.1. SCUOLA SECONDARIA - ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO A) Ambiti di utilizzo Legge 107 c7 a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; B) Utilizzo in aree di miglioramento RAV C) Utilizzo in sostituzione del personale assente (fino a 10 giorni) ATTIVITA’ CURRICOLARE I –II QUADRIMESTRE

ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARE

I QUADRIMESTRE

ATTIVITA’

CLASSI

GIORNO

PERIODO

ORARIO

ATTIVITA’

CLASSI

GIORNO

PERIODO

ORARIO

Recupero strutture di base INGLESE e FRANCESE

A B B C D B D

da lunedì a sabato

da ottobre a giugno

1 ora a settimana per classe

Recupero strutture di base INGLESE e FRANCESE

1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^

da lunedì a sabato

da ottobre

1 ora a settimana per classe

INSEGNANTE A

2^ 1^ 2^ 1^ 2^ 3^ 3^

ATTIVITA’

CLASSI

GIORNO

POTENZIAMENTO

TERZE

FRANCESE

A-B-C-D

INSEGNANTE B

LUNEDI’

PERIOD

ORARIO

O

1° GRUPPO

da ottobre

CERTIF. DELF

a

INSEGNANTE A

gennaio

CLASSI

GIORNO

PERIODO

ORARIO

14.00

RECUPERO

SECONDE

LUNEDI’

da

1° GRUPPO

15.00

INGLESE

A-B-C-D

ottobre a

14.00/15.00

gennaio 2° GRUPPO

INSEGNANTE B

POTENZIAMENTO QUADRIMESTRE

TERZE

2° GRUPPO

A-B-C-D

15.00/16.00

PRIME

INGLESE

TERZE

CERTIF. KET

A-B-C-D

INSEGNANTE A

a giugno

ATTIVITA’

15.00/16.00 II

A A A C C C

LUNEDI’

da

GR. UNICO

RECUPERO

A-B-C-D

febbraio

14.00/16.00

FRANCESE

a maggio

MERCOLEDI’

da

1° GRUPPO

SECONDE

febbraio a

14.00/15.00

A-B-C-D

maggio

TERZE INSEGNANTE B

A-B-C-D

2° GRUPPO 15.00/16.00

71

13.2. SCUOLA PRIMARIA - ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO A) Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

B) Utilizzo in aree di miglioramento RAV C) Utilizzo in sostituzione del personale assente (fino a 10 giorni) SCUOLA PRIMARIA ALMENNO SAN SALVATORE CLASSI 1A

N. ORE E DISCIPLINE (unità orarie) 2u ITALIANO 1u INFORMATICA

1B

3u ITALIANO

2A

2u ITALIANO 1u MATEMATICA

2B

1u ITALIANO 2u MATEMATICA

3A

2u MATEMATICA 5u (A+B) CON CLASSI APERTE ITALIANO

3B

2u MATEMATICA 5u (A+B) CON CLASSI APERTE ITALIANO

4A

1u ITALIANO 1u INGLESE

4B

2u 1u 1u 2u 2u 1u 1u 2u 1u

5A 5B

SCIENZE MATEMATICA ITALIANO MATEMATICA (A+B) CON CLASSI APERTE ITALIANO (A-B) CON CLASSI APERTE IMMAGINE ITALIANO (A+B) CON CLASSI APERTE ITALIANO (A-B) CON CLASSI APERTE IMMAGINE

                             

Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività

DESCRIZIONE ATTIVITÀ a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze a classi aperte • Attività in piccoli gruppi individuale di recupero / potenziamento di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze

72

SCUOLA PRIMARIA STROZZA CLASSI Classe 2ª

N. ORE E DISCIPLINE

Classe 1ª

3 u ITALIANO

    

Classe 5ª

2 u MATEMATICA



9 1 2 2

u u u u

ITALIANO ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE STORIA SCIENZE

della della della della della

classe classe classe classe classe

DESCRIZIONE ATTIVITÀ 1ᵅ/2ᵅ/4ᵅ 1ᵅ/2ᵅ/4ᵅ 1ᵅ/2ᵅ/4ᵅ 1ᵅ/2ᵅ/4ᵅ 1ᵅ/2ᵅ/4°

Sdoppiamento Sdoppiamento Sdoppiamento Sdoppiamento Sdoppiamento

Sdoppiamento della classe 3ᵅ/5ᵅ

SCUOLA PRIMARIA CAPIZZONE CLASSI 1A

2A

3A

4A 5A

N. ORE E DISCIPLINE 1 u ITALIANO 2 u RELIGIONE

  

DESCRIZIONE ATTIVITÀ Attività in piccoli gruppi Attività individuale di recupero / potenziamento Attività di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze

3 u ITALIANO 5 u MATEMATICA 1 u INGLESE 1 u GEOGRAFIA 4 u ITALIANO 3 u MATEMATICA 2 u STORIA 1 u GEOGRAFIA 2u INGLESE 1u STORIA 2 u ITALIANO 2 u MATEMATICA 1 u GEOGRAFIA 25 minuti INGLESE

 

Attività in piccoli gruppi Attività individuale di recupero / potenziamento

  

Attività in piccoli gruppi Attività individuale di recupero / potenziamento Attività di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze



Attività individuale di recupero / potenziamento

  

Attività in piccoli gruppi Attività individuale di recupero / potenziamento Attività di arricchimento per la valorizzazione delle eccellenze

SCUOLA PRIMARIA DI RONCOLA PLURICLASSI 1ª/4ª

2ª/3ª

         

2U 2U 2U 1U 1U 1U 2U 2U 1U 1U

N. ORE E DISCIPLINE ITALIANO MATEMATICA INGLESE STORIA GEOGRAFIA SCIENZE ITALIANO MATEMATICA STORIA GEOGRAFIA

DESCRIZIONE ATTIVITÀ Sdoppiamento pluriclasse

Sdoppiamento pluriclasse

73

14. ORGANIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2018-19

74

•COLLABORATORI •RESPONSABILI DI PLESSO •FIGURE STRUMENTALI

•COLLEGIO DOCENTI •COMMISSIONI •REFERENTI DI PROGETTO •GRUPPI DI LAVORO

AREA EDUCATIVO DIDATTICA

AREA COLLEGIALE •CONSIGLIO DI ISTITUTO •GIUNTA ESECUTIVA •CONSIGLIO DI CLASSE •CONSIGLIO DI INTERCLASSE •ASSEMBLEA DI CLASSE

AREA DIRIGENZIALE

AREA GESTIONALE E SICUREZZA •DIRETTORE S.G.A. •ASSISTENTI AMMINISTRATIVI •COLLABORATORI SCOLASTICI •R.S.P.P.-R.L.S.-ADDETTI PRIMO SOCCORSO-ADDETTI ANTINCENDIO

75

14.1 DOCENTI

DEFINIZIONE AREE E COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI ANNO SCOLASTICO 2018 -2019

Il Collegio docenti, riunitosi in data 03/09/2018 individua, conferma e delibera tre aree di lavoro; per alcune di esse, a causa della complessità dell’ambito d’intervento, si definisce la ripartizione in più settori con l’attribuzione dell’incarico a più docenti. Si precisa inoltre che tutti i docenti dello stesso settore cooperano e si coordinano tra loro ed inoltre presiedono la relativa Commissione, se prevista; ciascuna figura Strumentale presenterà al Collegio Docenti una scheda di progetto con l’ipotesi di lavoro previsto ed il monte ore degli impegni che andrà ad assumere  AREA GESTIONE E MONITORAGGIO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE E SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

F.S. 1A/1B



AREA INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

F.S. 2A/2B



AREA PREVENZIONE E TUTELA AL DISAGIO, INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI

F.S. 3A/3B/3C

AZIONI COMUNI ALLE FIGURE STRUMENTALI PARTECIPANO → alle riunioni dello staff di Dirigenza, SEGUONO

→ l’iter comunicativo tra Dirigenza/ segreteria / personale docente

COOPERANO → con il DS, i suoi Collaboratori, i Coordinatori dell’area didattica, i Responsabili di Plesso COORDINANO → eventuali lavori di gruppo e progetti REALIZZANO → iniziative perseguendo le finalità dichiarate nel POFT 76

FUNZIONE STRUMENTALE N. 1 : GESTIONE E MONITORAGGIO DEL POFT SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI A) SETTORE RAV-POFT-PDM 1FIGURA STRUMENTALE B) CONTINUITÀ-OPEN DAY-ORIENTAMENTO: 1 FIGURA STRUMENTALE

ATTIVITA’ FUNZIONE STRUMENTALE N.1/A 1. elabora e aggiorna, in collaborazione con la Commissione e il Dirigente Scolastico la stesura del documento inerente il Piano Triennale dell’Offerta Formativa; 2. organizza e monitora le azioni di miglioramento in relazione al R.A.V., in collaborazione con la Commissione e il Dirigente Scolastico; 3. presiede gruppi di lavoro inerenti le sue mansioni; ATTIVITA’ FUNZIONE STRUMENTALE N.1/B

1. elabora forme idonee per attuare progetti di raccordo fra ordini di scuola differenti (raccordo scuola primaria/secondaria; scuola dell’infanzia/primaria; organizzazione passaggio informazioni); 2.

3.

4.

5.

organizza le giornate di open day dell’istituto; cura la stesura e la produzione dell’opuscolo informativo alle famiglie; elabora ed attua proposte di Orientamento alla scuola secondaria di II grado; presiede gruppi di lavoro inerenti le sue mansioni;

77

FUNZIONE STRUMENTALE N. 2: INNOVAZIONE TECNOLOGICA A) GESTIONE SITO WEB: 1 FIGURA STRUMENTALE B) STRUMENTI DI VALUTAZIONE-REGISTRO ELETTRONICO: 1 FIGURA STRUMENTALE

ATTIVITA’ FUNZIONE STRUMENTALE N.2/A 1. Gestione sito web della scuola ATTIVITA’ FUNZIONE STRUMENTALE N.2/B 1. cura la gestione del Registro elettronico 3. presta assistenza ai docenti per l’utilizzo delle tecnologie informatiche, anche in relazione all’utilizzo del registro elettronico; 4. coopera con il responsabile del sito;

78

FUNZIONE STRUMENTALE N. 3: PREVENZIONE E TUTELA DISAGIO, INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI A) ALUNNI H: 2 FIGURE STRUMENTALI

B) ALUNNI D.S.A.: 1 FIGURA STRUMENTALE ATTIVITÁ FUNZIONE STRUMENTALE N.3/A 1.

2.

3.

4.

presiede e coordina il gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.) cura la documentazione inerente alunni H; controlla la predisposizione dei documenti da parte dei Docenti di sostegno; verifica periodicamente l’andamento scolastico degli alunni H (in collaborazione con il D.S.) ATTIVITÁ FUNZIONE STRUMENTALE N.3/B

1. cura la documentazione inerente alunni con disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali (non h); 2. fornisce al Coordinatore di classe la documentazione per predisporre il Piano Didattico Personalizzato da parte del Consiglio di Classe; 3. controlla la regolare compilazione dei Piani didattici personalizzati e ne cura la conservazione; 4. monitora l’andamento degli alunni con D.S.A./B.E.S. nel corso dell’anno scolastico (in collaborazione con il D.S.)

79

FUNZIONIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2018-19

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 Gestione e Monitoraggio del Poft  A. SETTORE RAV-POFT-PDM  B. SETTORE CONTINUITA’- OPEN DAY-ORIENTAMENTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 Sostegno al lavoro dei Docenti  A. GESTIONE SITO INTERNET  B. GESTIONE REGISTRO ELETTRONICO

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 Interventi e servizi per studenti  A. ALUNNI H-PRIMARIA/SECONDARIA  B. ALUNNI DSA.-BES

COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILI DI PLESSO COMMISSIONI Commissione Continuità - Open day - Orientamento Commissione Formazione classi prime e Progetto accoglienza Primaria Almenno San Salvatore (settembre 2018) Commissione Formazione classi prime secondaria (giugno 2019) Gruppo di Lavoro per l’Inclusione 80

Commissione P.O.F.T. /R.A.V. / P.D.M. Commissione Progetto Pro-muoviamoci Commissione Innovazione Digitale INCARICHI DI PLESSO Responsabile Multimedialità-Informatica-membro team innovazione digitale Coordinatore/Referente di Classe Verbalizzatore Collegio Docenti Animatore Digitale Referente Bullismo Tutor Tirocinanti Referente Orario primaria Referente Orario secondaria Referente orario Handicap primaria Referente orario Handicap secondaria Referente Progetto Biblioteca Almenno S.S. primaria Referente Progetto Biblioteca secondaria Referente Prove Invalsi - primarie - Referente Prove Invalsi – secondaria Referente Educazione alla Salute e Alimentazione - Almenno S.S. primaria Referente Educazione alla Salute e Alimentazione - secondaria Referente Ecologia e Ambiente - Almenno S.S. primaria Referente Ecologia e Ambiente - secondaria Referente Cittadinanza-Legalità - Almenno S.S. primaria Referente Cittadinanza-Legalità – secondaria ReferentI Progetti Plesso primaria ReferentI Progetti Plesso secondaria Referente Progetto Redazione scolastica on line secondaria Referente Visite Istruzione secondaria Referente Tavolo Politiche Giovanili Territorio Almenno S.S. primaria e secondaria Referente Progetto Pro-muoviamoci secondaria

81

14.2 PERSONALE A.T.A. DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI SEGRETERIA PLESSO SECONDARIA ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” ASSISTENTI AMMINISTRATIVI SEGRETERIA PLESSO SECONDARIA AREA PERSONALE ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” AREA SERVIZI SEGRETERIA PLESSO SECONDARIA FINANZIARI ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” SEGRETERIA PLESSO SECONDARIA AREA ALUNNI ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” COLLABORATORI SCOLASTICI PLESSO PRIMARIA ALMENNO S.S. “JOSEPH DE LEMINE” PLESSO PRIMARIA ALMENNO S.S. “JOSEPH DE LEMINE” PLESSO SECONDARIA ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” PLESSO SECONDARIA ALMENNO SAN SALVATORE “GIOVANNI XXIII” PLESSO PRIMARIA ALMENNO S.S. “JOSEPH DE LEMINE” PLESSO PRIMARIA CAPIZZONE “CAVALIER GERVASONI” PLESSO PRIMARIA RONCOLA “MADRE TERESA DI CALCUTTA” PLESSO PRIMARIA ALMENNO S.S. “JOSEPH DE LEMINE” PLESSO SECONDARIA “GIOVANNI XXIII” PLESSO SECONDARIA “GIOVANNI XXIII” PLESSO PRIMARIA “STROZZA” PLESSO SECONDARIA ALMENNO S.S. “JOSEPH DE LEMINE”

82

15. REALIZZAZIONE DEL PTOF 2018-19

(numero classi attuale e alunni h attuale) ORGANICO DELL’AUTONOMIA SCUOLA PRIMARIA POSTI COMUNI

27 posti

POSTI LINGUA INGLESE

1

posto

POSTI RELIGIONE

2

posti

POSTI SOSTEGNO

9

posti

12 ore

POSTI POTENZIAMENTO

1

posto

comune

SCUOLA SECONDARIA 1) A043 (Lettere)

6 posti

2 ore

A059 (Matematica)

3 posti

12 ore

A245 (Francese)

1 posto

4 ore

A346 (Inglese)

1 posti

15 ore

A032 (Educazione Musicale)

1 posto

4 ore

A030 (Educazione Fisica)

1 posto

4 ore

A033 (Educazione Tecnica)

1 posto

4 ore

A028 (Educazione Artistica)

1 posto

4 ore

AD00 (Sostegno)

5 posti

9 ore

I.R.C.(Religione)

11 ore

POSTI POTENZIAMENTO

1 posto

Lingue str.

FABBISOGNO PERSONALE A.T.A. COLLABORATORI SCOLASTICI PLESSI

Numero classi

Numero alunni

“GIOVANNI XXIII” 11 “JOSEPH DE LEMINE” 10 “MADRE TERESA DI CALCUTTA” 3 (2 pluriclassi) “CAVALER GERVASONI” 5 “STROZZA” 2 (2 pluriclassi) DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI 1 UNITA’ DI PERSONALE ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 3 UNITA’ DI PERSONALE + 24 ORE

233 213 31 56 27

Numero collaboratori 4 4 1 1 1

83

FABBISOGNO INFRASTRUTTURE PLESSO Joseph De Lemine

LABORATORI Aula attrezzata per attività psicomotorie in piccolo gruppo.

Palestra

OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO Rafforzare i prerequisiti psico-motori delle classi in ingresso e degli alunni con difficoltà.

Ristrutturazione e messa in sicurezza

FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI PLESSO Joseph De Lemine

LABORATORI

TIPOLOGIA

QUANTITA’

Aule didattiche

Lavagne LIM

6

Materassini

8

Materiali creativi

vari

Aula psicomotoria

PLESSO Strozza

FABBISOGNO INFRASTRUTTURE LABORATORI Materiali per OBIETTIVO PRIORITARIO DI percorsi RIFERIMENTO ED. MOTORIA- Costruzione palestra Specchio

PLESSO Strozza

OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO Attrezzare in modo completo tutte le classi con strumenti multimediali aggiornati per realizzare in modo efficace il piano nazionale scuola digitale Creare strutture laboratoriali adeguate per alunni ed attrezzarle in modo completo per potenziare e consolidare le diverse competenze

Potenziamento della pratica delle attività fisiche e sportive

FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI LABORATORI TIPOLOGIA QUANTITA’ OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO Informatica Computer 3 Potenziamento e/o consolidamento delle competenze digitali degli allievi Aula Attrezzature Creare strutture laboratoriali psicomotricità varie adeguate per gli alunni e attrezzarle in modo completo per potenziare e consolidare le diverse competenze

84

PLESSO CAPIZZONE

PLESSO RONCOLA

FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI LABORATORI TIPOLOGIA QUANTITA’ OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO 5 AULE ALUNNI LIM Innovazione nella didattica Casse 2 Innovazione nella didattica INFORMATICA amplificate MUSICA Microfono 1 Potenziamento materiale per con casse attività acustiche MUSICA Materiale Potenziamento materiale per vario attività MUSICA Lettore cd 1 Potenziamento materiale per attività PALESTRA Attrezzature Creare strutture laboratoriali varie adeguate per gli alunni e attrezzarle in modo completo per potenziare e consolidare le diverse competenze

FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI LABORATORI TIPOLOGIA QUANTITA’ OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO INFORMATICA PC 2 Sostituzione computer obsoleti PALESTRA Materassi Potenziamento materiale per per salto in 2 attività alto PALESTRA Materassini 4 Potenziamento materiale per attività AULE ALUNNI LIM 1 Innovazione nella didattica MUSICA Microfono Potenziamento materiale per con casse 1 attività acustiche

FABBISOGNO INFRASTRUTTURE PLESSO SECONDARIA ALMENNO S.SALVATORE

LABORATORI

OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO

ARTISTICO

Attrezzare l’aula con nuovi arredi

FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI PLESSO SECONDARIA ALMENNO S.SALVATORE

LABORATORI

TIPOLOGIA

QUANTITA’

OBIETTIVO PRIORITARIO DI RIFERIMENTO

PALESTRA

Materiale

Da definire

Potenziamento materiale

85

16. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PREMESSA La diffusione delle competenze digitali nelle scuola è ancora piuttosto disomogenea: è presente ancora una buona parte di docenti che, pur facendo uso di strumenti tecnologici ai fini personali, non utilizza nella pratica didattica il potenziale del digitale e della rete.

Il problema della strumentazione tecnologica datata o insufficiente nelle scuole rappresenta un ostacolo alla diffusione e alla implementazione del digitale nella pratica didattica.

Tutto ciò nonostante i recenti finanziamenti offerti dai PON, comunque non totalmente inclusivi.

Inoltre negli Istituti Comprensivi resta il problema della mancanza di un assistente tecnico, che costringe le Scuole ad assunzioni di personale esterno qualificato con un conseguente impegno economico non sempre disponibile.

Occorre comunque promuovere all'interno dell'organizzazione scolastica una reale cultura allacondivisione e alla collaborazione, sostenibile e continua nel tempo, utilizzandola rete e il digitale per produrre e diffondere la conoscenza.

Il ruolo del Dirigente scolastico sarà quello di promuovere: 

la formazione del personale sulle tecnologie digitali e le nuove frontiere d’insegnamento



la collaborazione, condivisione di metodologie didattiche innovative



l’acquisizione di linguaggi multimediali nella scuola

connessi alle

nuove competenze

digitali

OBIETTIVI LEGGE 107/2015 ARTICOLO 1 COMMA 58

AZIONI PREVISTE

RISORSE UMANE MEZZI E STRUMENTI

a) Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole del computer

Inserire, nei programmi scolastici, argomenti legati alle competenze digitali e aumento del sostegno tecnologico

Inserimento LIM in tutte le classi dell’Istituto

La rete vista come strumento per l’apprendimento e integrazione degli argomenti trattati in classe

Utilizzo dell’aula di informatica e di laboratori multimediali con il fine di fare ricerca e acquisire nuove competenze;

Le competenze digitali come fondamentale programma per l’accelerazione e la trasformazione digitale della classe;

La LIM e il PC come strumenti integrativi dei libri di testo; utilizzo consapevole degli strumenti multimediali

Introduzione al pensiero logico e computazionale per essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti

86

b) Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche

Possibilità di utilizzo della LIM in tutte le aule

c) Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Creazione di una rete di condivisione e di valorizzazione per il successo delle iniziative e per l’impostazione di nuovi progetti e iniziative della scuola;

Docenti e genitori, con particolare attenzione ai rappresentanti-utilizzo piattaforme di condivisione per studenti e genitori

d) Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti

Formazione dei docenti delle classi afferenti all’uso didattico dello strumento multimediale e nella costruzione di percorsi di apprendimento attraverso l’uso delle TIC

Corsi di aggiornamento per i Docenti sull’utilizzo degli strumenti multimediali a livelli sempre più completi, sulla conoscenza e utilizzo delle nuove tecniche multimediali a servizio della didattica

e) Formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione

Promozione di iniziative di alfabetizzazione digitale su programmi innovativi per la segreteria

Corsi di formazione di informatica a più livelli rivolti al personale di segreteria

g) Valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione

Creazione di una rete tra gli ordini delle scuole col fine di garantire: - agli alunni, le giuste scelte in base alle proprie peculiarità -lo scambio di professionalità docentealunno

h) Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.

Creazione di ambienti virtuali per l’apprendimento

Creazione di piattaforme atta a indirizzare gli alunni verso la scuola secondaria di secondo grado che più gli è consona, facendogli fare esperienze laboratoriali sia pratiche che digitalizzate Tutoraggio su percorsi di alternanza scuola-lavoro in rete Attivazione di percorsi di lavoro in équipe per costruire percorsi digitali alternativi al libro di testo.

Utilizzo di software in grado di sostituire il cartaceo senza togliere all’alunno l’individualità nell’esecuzione del lavoro proposto

Creazione di almeno un laboratorio di informatica in ogni Plesso

Implementazione della dotazione PC in aula informatica e in tutte le aule dell’Istituto;

87

17. PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE 2016 - 2019 Il Piano di formazione-aggiornamento verrà deliberato dal Collegio dei Docenti sulla base delle indicazioni normative, degli obiettivi del POF triennale, delle indicazioni contenute nel rapporto di Autovalutazione di Istituto e del Piano di Miglioramento; il Piano di aggiornamento terrà conto dei seguenti elementi:  il bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone;  l’esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo;  l’attenzione alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro;  l’approfondimento di aspetti culturali, epistemologici e didattici sia disciplinari che interdisciplinari;  la necessità di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con particolare riferimento a specifiche problematiche, all’handicap e alle difficoltà di apprendimento.

Il piano di aggiornamento prevederà l’adesione a corsi organizzati dal MIUR, dall’USR, da Reti di scuole ed Enti territoriali, ma si avvarrà anche delle risorse e delle competenze interne, proponendo la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro collegiale.

Si farà pertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:  personale docente interno con specifiche competenze;  soggetti esterni che svolgano un'attività di consulenza in seminari e incontri-dibattito;  formazione a distanza e apprendimento in rete;

PROPOSTE TEMATICHE FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE ARGOMENTO

PROGETTAZIONE PER COMPETENZE INNOVAZIONE DIDATTICA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

DIDATTICA INCLUSIVA DSA E BES

2016 - 2019

AZIONI Percorsi di formazione ed aggiornamento in ambito disciplinare: programmazione per competenze, approcci didattici innovativi, metodologie laboratoriali Percorso di formazione e aggiornamento sulle tecniche di valutazione degli alunni; Tecniche di osservazione e strategie didattiche di gestione delle difficoltà di apprendimento

88

UNITA’ FORMATIVA AGGIORNAMENTO DOCENTI ANNO SCOLASTICO 2018-19

1. RIFERIMENTI NORMATIVI 1.a. ART. 1 COMMA 124 LEGGE 107 DEL 2015 Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria; 1.b. PIANO DELLA FORMAZIONE DOCENTI 2016-19, PUNTO 5.3 Le scuole incardinano le attività formative all’interno del Piano Triennale per l’Offerta Formativa, predisponendo, a loro volta in base alle necessità, un piano per la formazione del personale scolastico per il triennio. Le attività formative programmate dalle singole istituzioni scolastiche, in coerenza con i principi e le direttive di questo Piano, devono:  essere coerenti con le finalità e gli obiettivi posti nel piano triennale dell’offerta formativa; • innestarsi su quanto emerge dal rapporto di autovalutazione (RAV) in termini di priorità e di obiettivi di processo; • tenere conto delle azioni individuate nei piani di miglioramento; • essere coerenti con le priorità dei piani nazionali, assicurando la partecipazione dei docenti alle attività nelle modalità indicate dai diversi piani nazionali; 2. RIFERIMENTI DOCUMENTALI DI ISTITUTO 2.a. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO 2.b. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 2018 NELLE SEZIONI - PRIORITÀ E TRAGUARDI - OBIETTIVI DI PROCESSO” 2.c. PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO AREA DI PROCESSO: - Curricolo, progettazione e valutazione Continuita' e orientamento OBIETTIVI DI PROCESSO: - Costruire un sistema di prove parallele oggettive di Istituto - Organizzare corsi per Docenti sulla didattica per competenze, sulle innovazioni tecnologiche e sulle pratiche di gestione del gruppo classe - Implementare il lavoro di continuità verticale mediante condivisione di azioni e processi 2.d. INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE 16 NOVEMBRE 2012; 89

2.e. DELIBERA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 3 E DEL 10 SETTEMBRE 2018

SCUOLA PRIMARIA N. ore 6

N.ore 4-6

PREDISPOSIZIONE PROVE PARALLELE (autoaggiornamento)

N. ore 8 PREDISPOSIZIONE PROVE PARALLELE (autoaggiornamento)

N. ore 2

Aggiornamento sugli aspetti dello spettro autistico e conduzione del gruppo classe

Formazione Privacy 2018 a norma del Regolamento Ue 2016/679 (GDPR General Data Protection Regulation) SCUOLA SECONDARIA

N. ore 10 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE: corso costruzione mappe per la didattica

N.ore 4-6

N. ore 2

N. ore 10

Aggiornamento sugli aspetti relativi alla valutazione degli studenti

Formazione Privacy 2018 a norma del Regolamento Ue 2016/679 (GDPR General Data Protection Regulation)

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE: corso costruzione mappe per la didattica

PROGETTAZIONE DELL’UNITA’ FORMATIVA AGGIORNAMENTO DOCENTI ANNO SCOLASTICO 2018- 19

TITOLO UNITA’ FORMATIVA

- COSTRUZIONE DI PROVE PARALLELE OGGETTIVE - CORSI DI FORMAZIONE

Attività

 Organizzare corso aggiornamento per Docenti su: - Costruzione di un sistema di prove parallele oggettive condivise in tutto il percorso dalla primaria alla secondaria - Nuove tecnologie per la didattica - Formazione Privacy - Valutazione degli studenti - Aspetti dello spettro autistico e conduzione del gruppo classe Obiettivi  Migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni, con un passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita  Incrementare e diffondere l’innovazione metodologica nell’Istituto  Diffondere la pratica del lavoro cooperativo anche all’interno dei docenti, stimolando la creatività e l’iniziativa del personale.  Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica  Incrementare il senso di appartenenza  Incrementare le competenze tecnologiche Riferimento al  Riferimento all’interno del POFT alle Indicazioni Nazionali del 2012, alle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal PTOF Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea Riferimento al  Area OBIETTIVI DI PROCESSO - CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE: RAV  Costruire un sistema di prove parallele oggettive di Istituto  Area OBIETTIVI DI PROCESSO - SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE 90

RISORSE UMANE  Organizzare corsi per Docenti su tematiche di interesse  Area PRIORITA’- RISULTATI SCOLASTICI:  Migliorare i risultati dello studente Articolazione  La formazione è articolata per gruppi di lavoro, in presenza di esperti o autogestiti della formazione Risorse umane

 Uso delle competenze interne o esterne alla scuola

Risorse strumentali

Tempi

     

Ore previste

 25 ore massimo

Metodo

     

Azioni di monitoraggio

Documenti elaborati in precedenza nell’Istituto Documenti estrapolati da siti tematici dedicati Indicazioni Nazionali del 2012 Buone pratiche già in atto Competenze degli esperti Ottobre 2018–Giugno2019

Lavoro di gruppo a livello verticale Studio individuale Applicazione in classe Questionario finale di gradimento Predisposizione di verbali in ciascuna delle riunioni dei gruppi Raccordo del lavoro: raccolta del materiale prodotto e restituzione in riunioni dedicate  Messa in pratica di quanto appreso attraverso il lavori in classe (anche in itinere)  Diffusione del lavoro svolto: Collegio Docenti, Consiglio di Istituto, Genitori, Sito web dell’istituto

91

18. PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE NON DOCENTE 2016 - 2019 Si prevedono attività di aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A., in quanto funzionali all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione per il personale di segreteria.

Per il personale Collaboratore scolastico l’aggiornamento è un’opportunità per allinearsi alle innovazioni del mondo della scuola.

Anche per l’aggiornamento rivolto al Personale A.T.A. verranno organizzati corsi dal MIUR, dall’USR, da Reti di scuole ed Enti territoriali, ma ci si avvarrà anche delle risorse e delle competenze interne, proponendo la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro collegiale.

Si farà pertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:  personale interno con specifiche competenze;  soggetti esterni che svolgano un'attività di consulenza in seminari e incontri-dibattito;  formazione a distanza e apprendimento in rete; PROPOSTE TEMATICHE FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO PERSONALE NON DOCENTE ARGOMENTO AZIONI Formazione personale ATA su competenze GESTIONE SISTEMI INFORMATICI informatiche avanzate E SOFTWARE SPECIFICI TEMATICHE VARIE DI GESTIONE AMMINISTRATIVA

Formazione su varie tematiche proposte a seconda dell’interesse di settore Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola (D.lgs 81/2008)

LA SICUREZZA A SCUOLA

Formazione Privacy 2018 a norma del Regolamento Ue 2016/679 (GDPR General Data Protection Regulation)

PRIVACY

REFERENTI ISTITUTO PER IL PNSD ANIMATORE DIGITALE

Campanellini Annamaria/Frosio Paola

TEAM DIGITALE

Gualandris Sonia Mansueti Fabrizia Cornali Giovanna Cagnetti Marilisa Frosio Paola Descrovi Maria Giovanna (D.S.) Paganoni Giovanna (D.S.G.A.) Boffetti Annalia Moioli Lorenza Mazzoleni Maria Agnese

PERSONALE DIRIGENTE E ATA

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19. CONTATTI UFFICIO DI DIRIGENZA E-mail: dirigente@icalmennosansalvatore.it UFFICIO DI SEGRETERIA:  da Lunedì a Venerdì dalle ore 11.00 alle ore 12.45  il Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00

INDIRIZZI E RECAPITI INDIRIZZO SITO:

http://www.icalmennosansalvatore.it

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALMENNO SAN SALVATORE Viale Europa, 5 ▪ 24031 Almenno San Salvatore Tel. 035640092 e.mail BGIC820002@istruzione.it PEC: BGIC820002@PEC.ISTRUZIONE.IT Scuola Secondaria di Almenno San Salvatore Viale Europa, 5 ▪ 24031 Almenno San Salvatore Tel. 035640092 Scuola Primaria di Almenno San Salvatore Viale Europa, 7 ▪ 24031 Almenno San Salvatore Tel. 035640003 e.mail primaria.almenno@icalmennosansalvatore.it Scuola Primaria di Capizzone Via D. Schiantarelli, 4 ▪ 24030 Capizzone Tel. 035863115 e.mail el.capizzone@virgilio.it Scuola Primaria di Roncola Via Roncola Bassa, 1 ▪ 24030 Roncola Tel. 035645790 e.mail scuola.roncola@virgilio.it Scuola Primaria di Strozza Via Roma, 1 ▪ 24030 Strozza Tel. 035862212 e.mail el.strozza@virgilio.it

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