la Danza n.2 2015

Anno XXII - N. 2 - marzo-aprile 2015 - Pubblicazione bimestrale dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 306/2011 del 27/10/2011 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut. n. C/RM/05/2013

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Pubblicazione bimestrale dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo

4.

6.

7.

Editoriale del Presidente Come si diventa numeri 1 Reiki: l’identificazione della nostra anima

News 10.

12.

13.

16.

Liscio. Un due tre, ripartiamo dalle basi Un tenero abbraccio chiamato Kizomba Michael Jackson. La leggenda continua Dimmi come balli e ti dirò chi sei

Magazine

Sommario

Agenda

18. Come il mambo è diventato cha cha cha. Il ballo degli anni ‘50 20. Secondo Trofeo “La Ghirlandina”, a Modena ballerini...

22. Rocky Horror Show. Da 42 anni il musical più amato del mondo 24. Make-Up. I consigli di Mauri Menga 25. In cucina con Fabio Campoli

Ballroom 28. Fondi, per un week end capitale della danza 33. Oltre 170 foto raccontano l’evento di Fondi 38. Chi è de ? numero 2 marzo-aprile 2015 foto copertina:

Campionati NDC Italy ph. Silvester

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SUL FUTURO DELLA DANZA CI PUOI METTERE LA FIRMA! ®

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Agenda Campionato Italiano Assoluto PRE-ANMB 2015

Liscio Unificato over 16 1° Bassani Jeremy - Mezzomo Sara 2° Sabella Calogero - Bilello Floriana 3° Ruotolo Daniele - Di Somma Giorgia 4° Calì Filippo - La Russa Jessica 5° Tognetti Davide - Prosperini Serena

Liscio Unificato over 46 1° Schiffini Andrea - Sommovigo Cinzia 2° Delucchi Angelo - Gianelli Lina

Liscio Unificato - Ballo da Sala over 16 1° Sabella Calogero - Bilello Floriana

Liscio Unificato - Ballo da Sala over 35 1° Giannelli Fabio - Cavallo Nicoletta

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e

ditoriale

del Presidente Stefano Francia

“La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando, come succede con i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.” (Mark Twain)

C

ari Colleghe e Colleghi, ho il piacere di annunciare, con immenso orgoglio, che al compimento del quarto anno del mandato presidenziale, unito e sostenuto dal Consiglio Direttivo Nazionale ANMB, abbiamo ottenuto risultati importanti, impensabili fino a poco tempo fa, che invece oggi sono una forte realtà sotto gli occhi di tutti. È mia volontà portare a conoscenza che nell’ultima Assemblea Generale ANMB, incontro previsto da Statuto, per il quarto anno i soci presenti hanno approvato il bilancio economico a risultato positivo. Le relazioni tecniche dei Revisori dei Conti e Morale (a cura del Consiglio Direttivo Nazionale) lasciano poco spazio ad interpretazioni soggettive, in entrambe emerge il buon operato di tutto l’organo nazionale e la capacità di gestione economica e sociale, senza ombra di dubbio tra le migliori nella storia dell’ANMB. La riduzione delle spese e il sostegno delle iniziative che mettono al centro i Maestri ANMB, impegnati a diverso titolo, sono le prerogative del nostro management apprezzato non solo in Italia, ma anche all’estero.

Gli eventi che come ANMB abbiamo scelto di sostenere insieme al settore amatoriale FIDA, hanno contribuito al costante rilancio della nostra immagine unita a quella del Maestro di Ballo ANMB caratterizzata dall’alta professionalità. Importante è ricordare anche la nostra forte e leale collaborazione stretta col World Dance Council (WDC), le più importanti partnership con organizzazioni mondiali che nel tempo si sono create, e che oggi sono motivo di importanti iniziative che contribuiscono a diffondere un sano concetto di danza, beneficiando all'immagine di tutta l'associazione.

Voglio inoltre sottolineante il grande successo degli eventi che ANMB ha scelto di sostenere, a partire dal World Dance Festival di Ugento (LE), il Trofeo La Ghirlandina di Modena, il Trofeo Città di Chiavari, il Trofeo Città di Fondi, appena conclusosi e che ha ospitato il Campionato Italiano Professionisti NDC Italy 2015, evento importantissimo, con una nutrita partecipazione di Coppie di fama mondiale che indosseranno il tricolore ANMB nei prossimi Campionati Europei e Mondiali.

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In tutti questi eventi abbiamo sempre cercato di coinvolgere più soci ANMB possibili, essere parte integrante di uno staff tecnico è infatti molto importante, l’immagine di un maestro è inevitabilmente unita a quella dell’Associazione, sostenere un evento significa pertanto soccorrere l’organizzatore affinché faccia bella figura, poiché il risultato condizionerà il lavoro di tutti.

Nel corso di questi quattro anni abbiamo superato il punto critico delle relazioni internazionali varcando finalmente la linea positiva di considerazione da parte del resto del mondo, riscattando così la nostra reputazione che per decenni era nelle mani di alcuni professori “baroni” i quali poco consideravano l’ottimo lavoro che tutti noi maestri di scuole “elementari” svolgiamo per insegnare ai ballerini le basi della danza e della vita. La partecipazione di importanti insegnanti stranieri ai nostri eventi è la cartina tornasole di come oggi l’ANMB sia un'associazione non solo sulla carta ma anche ricca di talenti che creano altri talenti.

Fondi per noi è stata la prova generale dell’evento che a giugno come ANMB andremo ad accogliere: i campionati Europei WDC 2015 Danze Standard, evento incluso nel calendario del FestivalDanza in programma a Cervia dal 24 al 28 giugno. In quella data saranno concentrate le più importanti competizioni WDC, dalle World Series ai Campionati del mondo over 40, ai campionati Italiani FIDA… Per questo importante appuntamento abbiamo ricevuto conferme da tutto il Mondo, le migliori coppie di Professionisti e Amatori insieme a Giudici Italiani e Internazionali saranno presenti a Cervia. Per molti di noi sarà l’occasione per applaudire il ritorno nella nostra Associazione di nomi importanti della danza mondiale, nomi che saranno al fianco di molti colleghi nelle varie competizioni e per questo motivo ci tengo a ripetere un concetto più volte espresso in varie occasioni e in ultimo pubblicato anche su facebook: “Io oggi sono quello che ho seminato in passato”. Tutto quello che mi ritrovo è il frutto del mio sacrificio e delle sane frequentazioni, dagli amici ai colleghi onesti, chi mi conosce sa che per me la parola data vale più di un contratto firmato, che non amo le imposizioni e soprattutto disapprovo i ricatti travestiti da buone azioni… Siamo nell’era della consapevolezza, l’era in cui ognuno di noi è libero di scegliere e fare quello che vuole, anche recare danno ad un terzo. Comportamento che io non condivido ma accetto qualora il franco tiratore sia consapevole del fatto che ad ogni azione corrisponde una reazione. Io sono il primo a ringraziare tutti i colleghi che collaborano per la crescita del sistema, ma sappiate che sono anche il primo a dire STOP allo scambio di coppie. Questo atteggiamento distrugge un sistema e la vostra reputazione, per tutelare i ballerini e i loro genitori io dico NO. È poco edificante che un collega in consiglio direttivo ANMB venga a dirmi che tizio ha detto o che caio ha fatto… Ricordatevi che un atteggiamento simile distrugge voi stessi non me… e poi dire ad un organizzatore “se non mi inviti a giudicare non ti porto le mie coppie” significa ammettere che non siete dei giudici che valutano il ballo bensì le facce… E allora dico a tutti gli organizzatori di non aver paura e di lasciare a casa quei maestri che usano questi metodi poco eleganti e non in linea con la bellezza della danza.

Care colleghe e colleghi, questo è il mio pensiero fortunatamente condiviso da tutti i dirigenti e molti colleghi ANMB, che con me stanno percorrendo una bellissima esperienza professionale e di vita. Oggi fuori dal contesto ANMB, leggiamo momenti difficili basati su un rapporto poco chiaro tra chi balla e chi giudica, un rapporto manipolato che ha portato ad una totale perdita di fiducia e credibilità da parte di tutti.

In ANMB questo finché sarò io Presidente non accadrà e credetemi anche quando non ricoprirò più questa carica sarò in prima fila a combattere questo atteggiamento poco leale.

Buon Ballo a tutti!

Stefano Francia e il CDN ANMB

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Debora Macaluso e Davide Fumagalli

Come si diventa numeri 1… i consigli dei campioni italiani ANMB e NDC Italy Show Dance Latin

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er la maggior parte delle persone la definizione di ballo è: un movimento ordinato del corpo, degli arti, eseguito da passi misurati e regolati secondo il ritmo di una qualsiasi musica.

Ecco, vorremmo iniziare con la spiegazione del significato che ha per noi la parola ballo; per noi ballo vuol dire ARTE, un'espressione artistica creata dai ballerini attraverso dei passi messi in musica e per mezzo dei quali colui che balla diviene, al tempo stesso, artista della propria anima che nel ritmo del ballo trova la propria manifestazione.

Quando si inizia a ballare è giusto impegnarsi in uno studio approfondito che porti disciplina al proprio corpo, affidandosi ad un solo coach così da creare un omogeneo bagaglio culturale di giuste informazioni che non entrino in contrasto tra loro. Un buon inizio è senza dubbio quello di lavorare sulla tecnica, la postura, i tempi, la direzione, la guida, l'energia, l’utilizzo del pavimento e la conoscenza completa della disciplina che si sta studiando. Altrettanto fondamentali risultano essere l'affinità con il partner ed il Freim; tutto ciò dovrà essere accompagnato da un lavoro psicologico accurato così da ottenere una preparazione che porti a raggiungere obiettivi sempre più elevati.

Siamo del parere infatti che si può avere tutto il talento del mondo, ma senza un adeguato approccio psicologico alla disciplina si rischia comunque di rendere vano il lavoro svolto. Viceversa, se invece si possiede una ferrea volontà – nonché forte disciplina – anche chi, apparentemente, sembra non essere portato per il ballo, può raggiungere rapidamente il proprio obiettivo. Ciò non deve

tuttavia far dimenticare che il ballo può, specie per i principianti, essere inizialmente fonte di tantissime delusioni. L'importante è non farsi abbattere dalle prime difficoltà, trovando negli eventuali insuccessi iniziali lo stimolo per andare avanti, esercitandosi ogni giorno per ore visualizzando nella mente il proprio obiettivo, tirando fuori da noi il massimo poiché molte volte l'insuccesso è il primo passo verso il trionfo. Come detto, il ballo è arte; e per noi arte è ciò che ti permette di emergere e fare la differenza. Bisogna quindi danzare con il proprio animo e riuscire ad arrivare nell’animo di chi ci guarda. Se riusciremo ad ottenere ciò, quella sarà la risposta del successo. Il vero ballerino infatti è colui che sa emozionare e si lascia trasportare dalle proprie emozioni, è colui che non ha regole.

Come si diventa Vice campioni europei? Ballando da artisti e non da atleti ballerini. Il consiglio che vogliamo dare è quello di lottare giorno dopo giorno. Crederci e studiare tanto perché a noi che amiamo la danza non può mancare l'informazione che ci migliora e ci fa crescere, ed allargare i propri studi ad altre realtà… Un esempio? Teatro danza che ci aiuta a disciplinarci nell'esprimerci e interagire con il mondo esterno . Non dimenticate che alla base di tutto vi è la costanza.

Programma di allenamento Noi consigliamo di non abbandonare mai i passi base di ogni ballo Noi abbiamo scelto rumba…

Basic Movement Fan Honey stick Alemana Side step Cucaracha 4.6 Alemana Hand to hand Spot turn a SX uomo e a Dx donna.

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Giovanni Ginnetti

L’identificazione della nostra anima

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risi e le smorfie e attraverso lo sguardo. Infatti, tutti quanti fino a una certa età ci identifichiamo in loro e già dalla nascita la nostra anima si riempie di ego e identificazione, attraverso cui si plasma il carattere e, durante la crescita, i pensieri del singolo individuo inducono disagio nella vita di tutti i giorni, trasformandosi in nervosismo, frustrazione, ansia e rabbia, proprio perché ci lasciamo trascinare dalla materialità, la cui condizione fisica non ci appartiene, e di conseguenza l’anima vive un’identificazione illusoria dimenticando la sua vera natura.

in dai primi attimi della sua esistenza, l’uomo è condizionato a considerare il luogo in cui vive una realtà materiale assoluta.

L’uomo infatti cresce e vive sotto l’influenza di questo condizionamento e basa la sua intera esistenza su questa convinzione.

Noi fin da piccoli creiamo dei rivestimenti alla nostra anima: la prima identificazione a livello fisico è quella sessuale, cioè maschio o femmina. Lo stato di condizionamento psicologico avviene proprio in età infantile. I genitori sono i primi che hanno potere per modificare l’io del proprio figlio; un processo inconscio che ha la finalità di identificare la distinzione che c’è tra “tu” e “io”.

Successivamente i nostri genitori, in corrispondenza al sesso, ci assegnano un nome che porteremo per tutta la vita e ogni volta che ci

chiameranno la nostra attenzione si rivolgerà a chi ci sta chiamando.

In questa fase si apprendono notizie e conoscenze primarie che danno equilibrio allo stato emotivo e mentale del figlio. Attraverso le cure e le attenzioni che riceveranno dalla figura dei genitori, il bambino assumerà la capacità di programmare e successivamente gestire le azioni che daranno vita alle esperienze che vivrà.

Quindi il nucleo familiare è importante per lo sviluppo del proprio figlio, esso diventa punto di riferimento. I genitori sceglieranno per noi cosa mangiare, come vestirci e tanto altro. I figli ricambiano in modo amorevole le attenzioni che ricevono tramite piccoli gesti come i sor-

Abbiamo diverse tipologie di identificazione; attraverso un colore, una musica o un personaggio famoso. Diviene dannosa quando è esagerata. In età adolescenziale, ma anche in età adulta, molte persone si identificano in modo esagerato nei personaggi famosi tanto da assumere le loro abitudini e mettere in crisi il loro essere tanto da far comparire in loro stati d’animo di inferiorità e sensi di colpa. I bambini quando nascono sono liberi dai pensieri e immersi nell’amore totale; all’inizio sono abbracciati dall’amore dei genitori, successivamente dai fratelli, e man mano dagli amici e dai compagni di vita. L’amore fisico ci aiuta a riconnetterci all’essenza divina che risiede nella sede dell’anima risvegliando l’Amore Vero eterno che non ha mai fine, quello verso Dio. Lasciando fluire la nostra energia, ci guiderà a sperimentare qualunque situazione mettendosi in gioco senza i condizionamenti che l’uomo si crea col passare del tempo (paura di restare solo, paura di perdere, paura di amare). Questi condizionamenti rivestono di sporcizia la nostra anima e portano disarmonia e disorientamento verso le mete da raggiungere.

A volte anche i genitori, trasmettendoci le loro paure, bloccano il nostro cammino, perché usano il potere della possessività non rendendosi conto che fanno vivere ai figli le loro paure e di conseguenza esperienze disarmoniche che il figlio copia o addirittura emula.

Le persone così si dimenticano di guardare al proprio interno e non sanno che solo attraverso il contatto più profondo con noi stessi possiamo scegliere ciò che è ideale per noi.

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News Campionato Italiano Assoluto PRE-ANMB 2015

Danze Standard over 16 1° Di Fazio Gianluigi - Della Vecchia Lisa 2° Barbera Marco - Saladino Rossella 3° Sabella Calogero - Bilello Floriana 4° Ruotolo Daniele - Di Somma Giorgia 5° Bassani Jeremy - Mezzomo Sara 6° Calì Giuseppe - La Russa Jessica 7° Tognetti Davide - Prosperini Serena

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Mara Piatti

Liscio: Un due e tre, ripartiamo dalle basi…

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n bel titolo! Rassicurante, mi fa pensare a qualcosa di solido, importante, indistruttibile. Esattamente come dovrebbero essere le nostre conoscenze in fatto di movimenti basilari. Spesso ci si sente gratificati quando si apprendono nuove figure, ed è giusto e stimolante, dimenticandoci però che esse sono frutto di una serie di azioni e movimenti che, se analizzati bene, non sono altro che un'evoluzione delle nostre basi.

In una base di qualsiasi ballo è racchiusa la sua essenza…tutto dipende da quanto saremo curiosi e avidi di sapere e fin dove saremo disposti a spingerci per perfezionarla e integrarla man mano con nuove nozioni.

Più le nostre basi saranno ricche di conoscenze, tanto più le figure delle nostre routine saranno apprese ed eseguite cariche di elementi già noti, in quanto maturati attraverso la pratica.

Chi balla una buona mazurca, ha grandi probabilità di ballare un buon slow fox, nel ballo, infatti, non si inventa niente, nulla è lasciato al caso, tutto è frutto di uno studio sempre più approfondito delle tecniche di base che consentono, una volta apprese, di poterle praticare e farle nostre. A quel punto non solo le figure saranno facilmente costruite, ma niente ci impedirà di creare nuove interpretazioni e adattarle alla nostra personalità. Lo studio dei fondamentali di base, unito ad un allenamento costante, ci consente di distinguere durante una figura tutti gli elementi che la caratterizzano, a gestirli e dosarli sapientemente, aiutandoci a rendere sicuro e gratificante il nostro gesto.

Spesso con il mio partner ci cimentiamo nel trovare nuove interpretazioni di una stessa figura, e mentre cerchiamo di arricchirla di nuovi elementi: accenti, ritardi, cambi di inclinazione, forme nuove, ci capita di soffermarci e riflettere su ciò che stiamo cercando, su cosa vorremo interpretare e al perché il nostro corpo esegua in modo naturale alcuni movimenti e altri no. La risposta la troviamo sempre scomponendo

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i gesti e ripetendoci quanto sia vero che le figure sono sostanzialmente una serie di elementi tecnici basilari assemblati insieme che sono custoditi nei nostri passi base e nei nostri movimenti basilari.

Una buona conoscenza degli elementi di base che caratterizzano la danza, l’uso del piede, la compressione, i movimenti contrari del corpo ecc... ecc... , è parte integrante del nostro bagaglio personale, dal quale non smetteremo mai di attingere durante tutta la carriera agonistica fino ad arrivare a quella dell’insegnamento.

Ripartire dalle basi è importante, serve per capire quale sia il punto di partenza e in esso ritrovarsi, mentre spingiamo il corpo e la fantasia sempre alla ricerca di nuove evoluzioni ed esplorazioni, certi di ritornare e ripartire poggiando piedi…. su basi solide!!!

Chi balla una buona mazurca, ha grandi probabilità di ballare un buon slow fox

Cenni Storici

Il liscio nasce in Romagna a cavallo di due secoli il XIX e XX, col passare degli anni si è diffuso in tutta la penisola con prevalenza nel Nord Italia. Il nome Liscio nasce dalle movenze dei ballerini che usano scivolare, strusciare i piedi, quindi andare via liscio. Gli elementi principali che lo hanno caratterizzato nel tempo sono stati: l’esecuzione veloce delle mazurche e delle polche dovute al compositore e Violinista Carlo Brighi detto Zaclèn, considerato il creatore del Liscio, Il Clarinetto e la Batteria.

L’insegnante capostipite di questa disciplina è stato il maestro Rolandino che ha pubblicato il primo libro di liscio e balla da sala e oggi compito del maestro Giovanni Nicoli. Oltre al Liscio Tradizionale l’ANMB ha riconosciuto come discipline: Danze Folk Romagnole (Liscio romagnolo), Polka Chinata, Liscio Piemontese e Liscio Ligure.

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Redazione

Un tenero abbraccio chiamato

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a b m o Kiz

a storia di questo particolare ballo di coppia, che sta letteralmente spopolando nelle sale italiane, ha radici alquanto profonde e lontane. Come ci racconta il M° Andrea Marconi – Salsapassion – Bellaria (Rimini), la KIZOMBA nasce come figlia del Semba, un ballo nato in Angola attorno al 1500, caratterizzato da un ritmo “costruito” sui passi e sui lenti movimenti degli schiavi nelle dure giornate lavorative, lontani dagli occhi vigili dei padroni.

Ben presto dal continente africano la Kizomba è andata diffondendosi un po’ in tutto il mondo acquisendo diverse contaminazioni nei vari paesi incontrati. Il suo significato è sinonimo di festa, l’uomo stringe la sua dama in un turbinio di emozioni ed energia che a ritmo travolgente coinvolgono i danzatori nel loro sensuale abbraccio.

Ballare Kizomba, aggiunge Roberta Chiodi – Docente Salsapassion – Bellaria (Rimini), vuol dire trasmettere emozioni allo stato puro, farsi trasportare dal ritmo incalzante della musica, essere tutt’uno con il proprio partner di ballo per lasciarsi guidare incondizionatamente nei meandri della passione per la danza, molto agevolmente, lentamente e sensualmente. È un vortice che ti cattura e che ti fa ruotare nel cerchio del sentimento con grande energia; ti trasporta in un armonioso e piacevole viaggio destinato a tramutarsi in poco tempo in desiderio continuo di apprendimento e crescita.

Oggigiorno Kizomba viene ballata in Africa, in America, in Europa, in Australia e addirittura in Estonia.

Rappresenta un’incredibile occasione di incontro e di socializzazione e negli ultimi anni ha preso piede nella maggior parte delle salsere italiane al punto da essere presentata e proposta in vari Congressi con stages organizzati dai migliori esponenti del genere in tutto il territorio.

Un consiglio: provate a ballare Kizomba e la vostra serata si colorerà di un’atmosfera unica ed indimenticabile. Parola di Salsapassion!

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Fabrizio Silvestri

Michael Jackson. La leggenda continua con Thriller 2015 Il nuovo videoclip degli zombi girato tra Imperia e America.

Per l’Italia due maestri ANMB hanno curato coreografie e regia.

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eriodo meraviglioso per la scuola di ballo Sportingdance di Imperia, diretta dai maestri ANMB, Luca Aschero e Marcella Coslovich. I due professionisti, dopo aver coreografato e girato l’ultimo video di Ricky Martin “Come with me” realizzato in riviera dalla sportingdance, si preparano a far rivivere la leggenda del pop Michael Jackson, scomparso nel 2009.

Luca e Marcella in questi mesi sono stati impegnati in vari sopralluoghi nei posti più belli della Liguria, per cercare il “set” adatto dove far risuscitare gli zombie di “Thriller”, una delle più famose canzoni di “Jacko”.

Dopo aver visionato numerose potenziali location, la scelta è caduta su Villa Grock, dimora del re dei clown alla Cascine di Oneglia.

“Nelle aiuole del parco saranno rico-

struite le tombe del cimitero” ha dichiarato Luca Aschero, regista e supervisore della seconda unità della produzione che lavora in Italia. Aschero ha tenuto inoltre a precisare che: “L’idea di utilizzare Villa Grock è stata di Domenico Pittaluga, dirigente della Sony Italia che aveva una casa ad Alassio. Gireremo dal 22 al 24 maggio e il lavoro sarà presentato in anteprima all’Auditorium della Camera di commercio di Imperia il 20 giugno”.

La Sony in un comunicato fa sapere che questo video non è un remake di quello girato nel 1983, “Thriller 2015” ne rappresenta il seguito, realizzato con la coreografia originale destinata all’ultimo tour, mai terminato, di Michael Jackson “This is it!”. Il sequel di “Thriller” vedrà impegnati 25 ballerini professionisti e 40 figuranti oltre a Make up artist, hair stylist, tecnici luci, audio e video, per un totale di 100 persone. Il 24 maggio si girerà la parte finale del video proprio nel periodo in cui in America la prima unità registrerà la parte centrale della videoclip.

Le coreografie in Italia sono curate dai maestri ANMB Marcella Coslovich con la supervisione e regia videoclip di Luca Aschero. Negli Stati Uniti invece sono state affidate a Adam Sevani e Travis Payne, con la supervisione di Jamie King, per la regia di Kenny Ortega, lo stesso che ha curato “This is it!”.

Il 20 giugno alle ore 21 presso l’Auditorium Camera di Commercio di Imperia, si terrà la serata di gala per l’Anteprima Mondiale di “Thriller2015” in euro streaming live, sui siti dedicati alla danza e su sportingdance.net Nel corso del Gala “Thriller 2015” oltre alla presentazione del video in anteprima, saranno proiettate immagini private di Michael Jackson mai viste prima. Due preziosi contributi saranno introdotti dal cantante Usher e dall’ Accademy Awards di Los Angeles, con quest’ultima che presenterà il video “John Legend with Glory” film dedicato a Martin Luther King e a Michael Jackson.

Lo show della serata è invece stato affidato ai ragazzi della Sportingdance di Imperia, i quali si cimenteranno in un loro personale tributo al “Re del Pop”. L'evento sarà trasmesso in diretta su Radio 103.

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Redazionale

MJ DAY 2015 ANMB partner ufficiale di questa edizione MJ DAY 2015 CONTEST: Il concorso è rivolto a tutte le scuole di danza del territorio nazionale che operano nei settori di danza moderna, hiphop, choreographic team, Michael Jackson style.

Le categorie interessate sono divise in 3 fasce di età: BABY (da 5 a 10 anni compiuti), JUNIOR (da 11 ai 14 anni compiuti), SENIOR (dai 15 anni in su).

I vincitori saranno scelti da una giuria competente d'eccezione, che verrà resa nota attraverso il sito e la pagina facebook, il cui Presidente di giuria sarà LaVelle M. Smith jr, danzatore e coreografo di Michael Jackson e consulente creativo per grandi nomi della musica pop (Beyoncé, Ricky Martin, Janet Jackson e tanti altri).

Il comitato Magic Michael Jackson, giunto alla sua terza edizione, all’interno della manifestazione MJ Day si propone di divulgare ancora una volta il messaggio che l'artista, fondando nel 1992 la "Heal the World Foundation", si prepose di diffondere attraverso il linguaggio universale della danza.

Scopo dell'MJ DAY resta la beneficenza, e nel 2014 è stata raccolta una somma per la costruzione di una casa famiglia in Kenya, in collaborazione con l'organizzazione Sharing Love, già supportata dai nipoti di Michael Jackson, i 3T. Dopo due edizioni nella capitale, partner di Rainbow Magicland, e dopo il successo di un evento “made in Italy” ma che ha già oltrepassato i confini territoriali, il Comitato Magic Michael ha deciso di dare vita ad una manifestazione itinerante e duratura nel tempo mantenendo sempre lo scopo benefico. Destinazione quest'anno la bella e solare Napoli, città d’arte e cultura, musicale e non solo, che farà da sfondo con il suo scenario unico e suggestivo a quello che è divenuto “l'evento-tributo per eccellenza”, uno dei più attesi dai fan.

Partner di questa edizione è l’Associazione Nazionale Maestri di Ballo.

MICHAEL JACKSON DAY

DIREZIONE ARTISTICA Aurora Pica E-MAIL: infomjday@libero.it INFO/CONTATTI: +39 3476437564 +39 3936866622 SITO WEB: www.magicmichaeljackson.net SOCIAL: MagicMichael Jackson

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Fabio Masi

Dimmi cosa balli e ti dirò chi sei.

In Italia ci sono 6 tribù di ballerini, tu a quale tribù appartieni?

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no studio condotto da Just Dance 2015, il gioco di ballo più venduto al mondo creato dagli sviluppatori di Ubisoft, leader nell’intrattenimento digitale, ha messo a fuoco la personalità dei ballerini moderni evidenziando gli aspetti più interessanti. Estrosità gioiosa per gli amanti dei latino-americano, look della crew per gli amanti dell’hip hop e la meticolosità di chi ama la danza moderna. Secondo 9 esperti su 10, tra cui il nostro direttore Fabrizio Silvestri la scelta del genere di ballo dice molto del carattere e della personalità di ognuno.

Per cosa si distinguono principalmente i ballerini italiani?

Leggi i sei profili e scopri a quale tribù appartieni…

I LATINISTI I ballerini che amano i ritmi caraibici proposti dal genere latino-americano posseggono essenzialmente un temperamento gioioso (65%), si contraddistinguono inoltre per essere carismatici (58%), estroversi (54%) per l’allegria che trasmettono costantemente agli altri (48%). A livello di socializzazione sono i più attivi (85%), hanno una visione del mondo colorata (67%), con centinaia di sfaccettature nella sfera dell’emotività, generalmente si vestono in maniera piuttosto curata, variopinta ed eccentrica (66%). Le donne scelgono vestiti fasciati e pieni di strass (84%), mentre gli uomini indossano un pantalone nero, associato ad una scarpa elegante ed alla camicia sbottonata (81%). Essi cercano molto spesso il contatto con altri ballerini (90%) e sono portati a coinvolgere tutti nel ballo che li vede protagonisti (81%).

LA HIP HOP GENERATION La generazione di giovani e giovanissimi che si cimenta spesso nel ballo hip hop possiede, un carattere diametralmente opposto a coloro che ballano la danza latino-americana. La prima qualità che gli esperti indicano per questo genere è la voglia di fare gruppo (85%), che li porta molto spesso a far parte di “crew”, distinte fra loro per la cura dell’abbigliamento e del look (68%), come si vede spesso nei film americani. I ballerini tendono ad assimilare le mode provenienti

Rock the Ballet

da oltreoceano (66%), riconoscibili da pantaloni eccessivamente larghi portati a vita bassa (90%), cappello con visiera (88%) ed accessori colorati e stravaganti (72%). Per quanto concerne il carattere sono molto spesso dei bastian contrari (60%) Sono protagonisti di una sorta di “ribellione positiva” (44%) e sono determinati nel raggiungere i loro obiettivi (68%).

I ROCK’N’ROLLERS Chi si scatena sulle note di tracce rock’n’roll possiede solitamente una conoscenza del panorama e della storia musicale approfondita (41%) e considera la danza un modo per sfogare la propria contrapposizione allo status quo della società attuale (38%). Dai gusti alternativi per quanto riguarda abbigliamento ed acconciatura (66%), tendono a ballare con amanti dello stesso genere musicale (59%), muovendosi con atteggiamenti raffinati ed eleganti.

I FOOTLOSERS I ballerini di danza moderna, reduci da una rigida impostazione classica, possiedono spesso una personalità molto precisa (90%) e schematica (83%). Capaci di grande concentrazione (73%), dèditi al lavoro e all’allenamento (67%), questa tribù di ballerini non lascia nulla al caso, sia a livello coreografico, sia a livello estetico: curano infatti con grande meticolosità la forma fisica (78%) e il look (71%), tendendo sempre alla perfezione. Persone dalla grande forza d’animo e dall’alta statura morale, credono che sarà l’impegno a portarli lontano (48%). Si riconoscono spesso anche per il consueto portamento elegante (86%) e per il controllo dei movimenti in ogni occasione (77%).

I TONY MANERO I danzatori del sabato sera, o più comunemente “discotecari”, sono coloro che prediligono la musica dance diffusa a tutto volume nelle discoteche d’Italia. Si riconoscono per l’attenzione che pongono nella cura del proprio corpo (85%), che si traduce in elaboratissime acconciature (67%) e in look alla moda (66%), che seguono le ultime tendenze e gli stili dei VIP. I loro movimenti frenetici, che non seguono coreografie codificate, sembrano uno sfogo, un movimento di liberazione (70%), i frequentatori delle discoteche necessitano del buio del locale per liberare la propria energia e lasciarsi andare (63%), sintomo di una componente di timidezza e insicurezza che vive in loro ed emerge proprio prima di ballare. La loro tendenza principale è quella all’individualismo (64%).

IL BALLO DI GRUPPO I frequentatori dei trenini, delle macarene, dei meneito si riconoscono in primo luogo per il loro entusiasmo e per la socievolezza (75%). Questo atteggiamento spesso, però, nasconde una timidezza intrinseca (51%), che li porta a ballare solo nel momento in cui si sentono rassicurati dal far parte di un gruppo che li cela parzialmente.

Casalinghe, padri di famiglia che non si scatenano mai in prima fila, ma cercano sempre il centro della comitiva o le ultime file per battere la propria timidezza (71%). Questi ballerini però, una volta abbandonati i freni inibitori, si scatenano letteralmente e si lasciano andare anche a gaffes e scivoloni (65%).

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Magazine Campionato Italiano Assoluto PRE-ANMB 2015

Danze Latino-americane over 16 1째 Simone Spagna - Francesca De Masi 2째 Enesio Iudicone - Ylenia Fragione 3째 Marco Barbera - Rossella Saladino

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Patsy Holden traduzione di Giovanni Fenu fonte: www.examiner.com)

Come il mambo è diventato cha-cha-cha, il ballo degli anni '50.

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l 12 Dicembre 1949 Perez Prado, un band leader cubano che aveva lasciato Cuba per vivere in Messico, registra a Città del Messico “Que Rico el Mambo” e “Mambo No 5”. Due registrazioni che di lì a breve avrebbero dato il via alla diffusione della “Mambomania”, prima in Messico e in America Latina e, due anni più tardi, anche nel Nord America. Tuttavia anche se è innegabile l'importanza avuta da Perez Prado e la sua musica nel rendere famoso, sia in campo musicale che in quello della danza, il Mambo, le origini del “ritmo” musicale cubano devono essere fatte risalire ancora più indietro nel tempo, all'incirca tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Pionieri del Mambo sono infatti musicisti del calibro di Arsenio Rodriguez e Oreste Lopez i quali iniziano a fare del “ritmo cubano” un tratto distintivo della propria produzione artistica. Ancor prima di loro si deve invece al Sexteto Habanero la prima registrazione del “son cubano”, West Side Story (1961) - George Chakiris e Rita Moreno avvenuta nel 1918 presso l'Hotel Inglaterra de L'Avana, (United Artists) dove il “Sestetto” registrò per la casa discografica Victor Records quattro suoi pezzi. Il successo del nuovo “son cubano” fu pressoché immediato; così come la musica swing era diventata, agli inizi del XX secolo, uno dei marchi di fabbrica della musica statunitense, e il Samba il “suono del Brasile”, allo stesso modo il Mambo divenne rapidamente uno dei simboli di Cuba e dei Caraibi.

Joseph Levy scrive: “La parola mambo deriva da un dialetto parlato a Cuba, il Ñañigo. Probabilmente il termine non ha alcun significato reale, ma compare nella frase abrecuto y mambo guiri (apri gli occhi e ascolta) utilizzata per aprire le gare di canto cubane. Nella lingua Bantu dell'Africa occidentale, invece, mambo significa conversazione con gli dei, mentre nella vicina Haiti, un Mambo è una sacerdotessa Voodoo”.

Il Mambo come lo conosciamo oggi, è in realtà un ritmo il cui tempo può essere lento o veloce, e quasi ogni brano standard può essere impostato per il suo tempo. Il sassofono di solito imposta il pattern ritmico mentre il rame porta la melodia.

In tale ottica, anche se nel corso degli anni diversi ritmi e danze sono stati inquadrati come “mambo”, il “son cubano” come lo conosciamo oggi lo si deve alle innovazioni introdotte nel genere da Perez Prado.

Dell'artista cubano si ricorda in particolar modo “Mambo Jambo” (originariamente chiamato “Que Rico el Mambo”, registrato a Città del Messico nel 1949 e ribattezzato in occasione della registrazione per il mercato statunitense nel 1951) che in America ebbe un successo tale da indurre Prado a realizzare un tour in giro per gli States. Una tournée che iniziò tra la fine di aprile e gli inizi di maggio del 1951 presso il Teatro “Puerto Rico” di New York e che, nei mesi a seguire, avrebbe toccato otto città della costa occidentale facendo registrare in ogni occasione il tutto esaurito nonostante l'elevato costo dei biglietti.

La musica cubana aveva già raggiunto gli Stati Uniti negli anni '30, due decenni prima del successo ottenuto da Prado. Nel corso degli anni Trenta, infatti, una serie di eventi aveva favorito nella società americana la nascita di un notevole interesse, e un'attrazione per le melodie della musica latino-americana. In primo luogo l'uscita, nel 1931, della canzone “El Manicero”, destinata a divenire un grande successo a livello internazionale. In secondo luogo la cosiddetta “politica di buon vicinato” intrapresa sin dal 1933 dal presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt che, migliorando ulteriormente le relazioni con gli altri paesi del continente americano, favorì un notevole incremento dell'emigrazione latino-americana negli Stati Uniti, che si riversò soprattutto nelle grandi città come New York e Chicago. Così se il Tango (in seguito considerato come musica latinoamericana) aveva già raggiunto gli Stati Uniti nel 1910, nel corso dei Trenta sono il Samba e la musica cubana a far registrare un seguito sempre più crescente all'interno della società americana. L'immediato secondo dopoguerra vede consolidarsi la presenza del “son cubano” nel paese; la nuova massiccia emigrazione latino-americana verso gli Stati Uniti, infatti, fa sì che le grandi comunità latino-americane provenienti da Cuba e Portorico siano in grado di gestire, nelle diverse città statunitensi, piccole discoteche nelle quali i compositori e gli arrangiatori del genere possono intrattenere gli ospiti con la musica, e il ritmo, della propria terra.

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Simbolo di questo successo è il “Palladium Ballroom”, aperto nel 1948 a New York, al secondo piano di un edificio tra la 53ª St e Broadway, dotato di una pista di ballo in grado di poter ospitare 1.000 coppie. Un'affermazione, quella del locale newyorkese, dovuta sia all'offerta musicale da esso proposta – è la prima dancehall nel cuore della “Grande Mela” ad offrire musica latina – che dalla possibilità di accesso, in un periodo in cui la segregazione razziale è un tratto distintivo della società americana, che esso garantisce agli afroamericani, ai portoricani e ai cubani.

L'uscita nel 1931 della canzone “El Manicero” produce negli Stati Uniti un interesse per la musica latino-americana impensabile fino a qualche anno prima, quando ancora le registrazioni sonore erano rare e un lusso per pochi. Col passare degli anni la crescente popolarità fatta registrare dalla musica latino-americana fa sì che tutti i brani latini “cubani” vengano chiamati “Rumba”. Tornando alle origini del “son cubano” e della sua diffusione negli Stati Uniti, da notare come il ritmo figlio, il ritmo latino predominante da Cuba, consistesse in una grande varietà di tempi, nessuno dei quali venne chiamato Mambo almeno fino agli inizi degli anni Cinquanta quando il successo di Prado e del suo “Mambo Jambo” decretarono il successo del nuovo termine. Sulle piste da ballo americane vengono ben presto adottati movimento Hip, vibra e altri movimenti di danza africana, che portano il ritmo figlio ad adottare un conteggio lento. Per creare, e organizzare adeguatamente il “son” latinoamericano, e adattarlo al nuovo conteggio, il mondo della sale da ballo professionali degli Stati Uniti ritiene opportuno prendere in prestito i passi del Walzer.

Il successo travolgente di “Mambo Jambo” negli Stati Uniti, oltre a segnare l'inizio della “Mambo-mania” nel paese, provoca una notevole trasformazione dei passi e della tecnica della Rumba. Insegnata sino a quel momento agli aspiranti ballerini americani come un modello QQS o SQQ (a seconda che si inizi a lato o in avanti), questa viene rapidamente trasformata, fraintesa o semplicemente ignorata da coloro che, sulla scia del successo di Prado, ballano il Mambo. Nasce così la base che oggi conosciamo come Mambo/Salsa veloce, con i ballerini che ruotano in cerchio stretto, eliminando la chiusura dei piedi così da ruotare più agevolmente e tenere il passo con il ritmo incalzante della musica. Un' innovazione, questa, che decreta il successo del modello base del ballo. Alla fine lo schema base del Mambo nato da questi cambiamenti, viene ad essere costituito da un passo di roccia avanti a sinistra, seguito da un movimento laterale a sinistra, con un passo di roccia indietro sulla destra, seguito da un movimento laterale verso destra, esattamente come è ballato ancora oggi.

Ballerini come Cuban Pete e Millie Donay caratterizzano la Golden Age della “Mambomania” che ha il suo epicentro al Palladium, per tutti gli anni Cinquanta.

Le gare di ballo svoltesi durante la “Lindy hop Era” al Savoy Ballroom, e quelle tenutesi – nel corso degli anni Cinquanta – al Palladium, finirono col favorire uno sviluppo di modelli complicati, mentre contemporaneamente lo Swing della East Coast (sviluppatosi nello stesso periodo presso la scuola di ballo di Arthur Murray) influenzò di li a breve il modo in cui eseguire i passi base del Mambo. Anche alla luce di ciò, quindi, importante si rivelò essere, ai fini di una standardizzazione e codificazione dei primi passi della nuova danza, l'apporto di quegli istruttori che parteciparono al Mambo club – in particolare al Palladium, dove stelle del Mambo come Cuban Pete si esibivano praticamente ogni fine settimana –. Prendendo in prestito l'idea dallo Swing della East Coast, i passi singoli, doppi e tripli vennero aggiunti ai passi di roccia del Mambo come i musicisti suonavano uno dei tre tempi principali; il Bolero, il Figlio, o la Guaracha.

Tutti e tre i tempi vennero chiamati Mambo e non passò molto prima che le scuole di danza offrissero ai propri desiderosi studenti la nuova danza, il “Mambo”. Alla fine il triplo passo del Mambo di base (Guaracha) venne rinominato “Cha-Cha-Cha”. Lo stile internazionale della Rumba finì con l'adottare il Mambo figlio come Rumba di base a causa di una differenza nell'uso della parola “Rumba” tra i due Paesi, mentre lo stile americano mantenne i passi originali come Rumba. Una differenza fra questi due modelli di Rumba-base, quello americano e quello internazionale, mai risolta né superata.

John Gregory, istruttore di ballo che aveva frequentato Mambo club a Chicago e altrove ed era diventato molto abile nel ballo, venne incaricato dagli studi Arthur Murray di Orlando, Florida, di insegnare il Mambo agli altri istruttori quando vi giunse nel 1953.

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Antonio Mazzuto

Secondo trofeo “La Ghirlandina”, a Modena ballerini da campionato

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odena, sede legale della storica Associazione Nazionale Maestri di Ballo, per il secondo anno consecutivo ha ospitato il Trofeo “LA GHIRLANDINA”, giunto alla sua seconda edizione, e il Trofeo “laDanza”, riservato ai professionisti Caraibici, Danze Argentine, Liscio Unificato, Liscio Tradizionale Piemontese e Ligure, Combinata sei balli, danza standard e latino-americani.

Sul parquet hanno si sono esibiti 923 ballerini, il 70% in più rispetto allo scorso anno, provenienti da tutta Italia: Abruzzo, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Il patron Giovanni Nicoli ha ringraziato il Presidente A.N.M.B Stefano Francia e la pluri campionessa del Mondo Caterina Arzenton per la loro presenza, i partecipanti e lo staff tecnico.

La giornata di sabato al “Palanderlini” ha visto scendere in pista i ballerini del Choreographic Team con 38 gruppi. Nel pomeriggio l’atmosfera è diventata più calda, con il pubblico presente sugli spalti dell'impianto modenese impegnato sin dalla vigilia della gara ad incitare i propri beniamini. Successivamente il direttore responsabile nazionale delle danze caraibiche Denis Gargano in coppia con

l’animatore Claudio Martinelli hanno dato inizio alle danze caraibiche con 331 discipline e all’attesissima Ranking list nazionale, giunta quasi al termine nell’anno 2015. La Master Ranking ha innescato nei ballerini una marcia in più, poiché ogni punto perso o preso può cambiare la classifica finale. I giudici selezionati dal direttore di gara hanno svolto al meglio il loro lavoro scegliendo le migliori 6 coppie per la finale nella Master Ranking over 16

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classe unica vinta da Domando-Bragallini.

La seconda giornata ha visto scendere in pista le coppie di liscio unificato, ballo da sala, standard e latino-americani. Già dalle prime ore del mattino nei corridoi e sul parquet del “Palanderlini” si notavano una classe ed eleganza uniche per la presenza dei professionisti A.N.M.B, giunti in Emilia per contendersi il secondo Trofeo “laDANZA”. Per l'occasione, il direttore di gara Stefano Francia ha selezionato uno staff tec-

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nico altamente qualificato ed esperto che ha potuto contare, tra gli altri, sul prezioso contributo del maestro Adalberto Dell’orto.

Alla fine i giudici hanno esteso il proprio giudizio. Ad impreziosire ulteriormente il già

ricco “menù” della giornata modenese, l'esibizione dei professionisti A.N.M.B. Gaetano Iavarone e Emanuele Napoletano, che hanno danzato in maniera elegante e professionale tra le note di uno Slow fox e Quick step. La competizione è proseguita poi con la prima l’eliminatoria della Over 16 unica danze standard, che ha sancito la vincita in finale di Miraglia – Stephanie. La giornata si

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è conclusa con la Over 16 Danze latinoamericane dove hanno partecipato 17 coppie una più brava dell’altra. I giudici hanno assegnato il Trofeo Ghirlandina alla coppia formata da Imparato – Tiberia.

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Michele Olivieri Socio Onorario ANMB

Rocky Horror Show.

Da 42 anni il musical più amato nel mondo Horror Show. Si tratta di uno spettacolo leggendario, tradotto in tutte le lingue e visto in 5 continenti da oltre 20 milioni di persone nel mondo, da cui è stato tratto successivamente l’omonimo cult movie “The Rocky Horror Picture Show” (con Tim Curry e una giovane Susan Sarandon), una delle pellicole più proiettate in assoluto, di cui si festeggiano i 40 anni dall’uscita proprio nel 2015.

Definito come “la madre di tutti i musical”, The Rocky Horror Show è uno spettacolo unico nel suo genere, con una strepitosa colonna sonora rock che include hit come “The Time Warp” e “Sweet Transvestite”, protagonisti irriverenti e bizzarri, e una speciale capacità di coinvolgere ed interagire con il pubblico. E’ proprio questo aspetto a rendere il fenomeno cult del Rocky ancora più particolare. Ogni sera il pubblico è spontaneamente partecipe, quasi seguisse un copione parallelo e non scritto fatto di gesti e parole, accompagnando le battute degli attori in scena e rendendo unica ogni replica.

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l celebre THE ROCKY HORROR SHOW dopo dieci anni di assenza e in concomitanza con l’inizio dell’Expo debutterà a Milano dal 5 al 20 maggio 2015 sul palco del Teatro della Luna, e come spettacolo di apertura del prestigioso Ravenna Festival dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna a Forlì.

Saranno le uniche due tappe italiane della tournée europea di questa importante produzione internazionale firmata BB Promotion Gmb, uno dei maggiori punti di riferimento del live-entertainment europeo.

Fin dal suo primo debutto nel 1973 al Royal Court di Londra, nessun altro musical al mondo è stato più amato dal suo pubblico, vissuto intensamente e celebrato con entusiasmo come il Rocky

La versione in arrivo in Italia è in lingua originale e trova le particolarità della sua messa in scena cercando ispirazioni nelle origini di questo musical, nel fascino dei B-Movies, nel Burlesque e nel Glam Rock. Un allestimento di spettacolare eccentricità che ha suscitato attorno a sé grande fermento e destato l’attenzione del suo leggendario creatore - Richard O’Brein - in persona. L’organizzazione per l’Italia sarà a cura di Murciano Iniziative.

La storia racconta l’incredibile e surreale avventura di due fidanzati, Brad Majors e Janet Weiss in visita al loro vecchio insegnante, il dottor Evrett Scott. Durante il viaggio in macchina, a causa di una gomma bucata, sono costretti a raggiungere a piedi un castello nelle vicinanze, il Frankestein Place. Il loro arrivo capita in una notte speciale mentre si sta svolgendo la convention annuale dei Transylvani. Bizzarre e singolari creature accolgono alla porta i due fidanzatini, fino all’arrivo dell’eccentrico padrone di casa: Frank’N’ Furter che, rivelando di essere uno scienziato in procinto di compiere la sua speciale opera suprema “Rocky”, li invita a trascorrere la notte al castello come suoi ospiti...

Un must in assoluto. LET’S DO THE TIME WARP AGAIN!

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C A ST Frank’n’Furter: Rob Fowler Janet: Harriet Bunton Brad: David Ribi Riff Raff: Stuart Matthew Price Columbia: Hannah Cadec Magenta: Maria Franzén Rocky: Vincent Gray Eddie / Dr. Scott: Charles Brunton Phantoms: Jenny Perry, Amy Webb, Joshua Dever, Liam Ross-MillsSwings, Paul Knights, Jana Stelley

Fino al al 20 maggio Teatro Della Luna Milano 22 -24 maggio Palacredito di Romagna – Forlì Ravenna Festival The Rocky Horror Show di Richard O’Brien Scene: David Farley Costumi: David Farley Musiche: Richard O’Brien Coreografie: Matthew Mohr Regia: Sam Buntrock Prevendite su ticketone: www.ticketone.it

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AkE-UP

i consigli di Mauri Menga

Il trucco per la primavera: freschezza

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on uno sguardo alla primavera, la parola d'ordine per la pelle è freschezza. È necessario creare una base invisibile e impalpabile, la materia, in questo caso il prodotto, non si deve né vedere né sentire sulla pelle. Il viso e il colorito dell'incarnato dovranno essere in trasparenza; ci vogliono degli accorgimenti per un procedimento ben preciso: bere molta acqua per idratare la pelle, usare un primer per illuminare e minimizzare i pori della pelle, andando a creare un effetto molto più compatto del tessuto. Potete utilizzare una bbcream, un fondotinta minerale oppure un fondotinta semiliquido che, diluito con una crema veicolante, una volta applicato e fatto aderire vi darà un'uniformità incredibile.

Per creare dei volumi sul viso andremo a lavorare con dei blush mat di un tono più scuro sotto l'osso zigomatico mentre sullo zigomo utilizzeremo un fard luminoso nelle tonalità pastello, dunque, rosa, pesca o salmone.

Per le sopracciglia avremo due tendenze: a Parigi impazzano le sopracciglia bleached, un po' in controtendenza; ma da New York a Londra, passando per Milano, nella maggior parte dei casi le sopracciglia vengono lasciate naturali ma ben pettinate, ma mai eccessivamente perfette o disegnate. Da un po' di tempo non si parlava di trucco delicato, quest'anno, invece, ritroveremo delicatezza e un effetto di purezza negli occhi. Per truccare gli occhi utilizzeremo due gradazioni di rosa che non si discostino troppo una dall'altra, applicate il colore più tenue nella parte interna dell'occhio e con il colore leggermente più scuro sfumate verso l'esterno. Al centro della palpebra applicate un ombretto tipo salmone chiaro o pesca chiaro per creare un punto luce, lo stesso effetto si può ottenere lasciando tra il primo ombretto e il secondo uno spazio vuoto. Tale tecnica dona anche un effetto “modaiolo” che più primaverile non si può. Possiamo dare un po' di intensità all'occhio con una matita infracigliare nera che andrà a riempire gli spazi vuoti tra ciglia e ciglia, dando una maggiore profondità allo sguardo. All'interno dell'occhio potremo utilizzare una matita kajal di colore viola per dare un tocco di mistero allo sguardo. Utilizziamo del mascara, ma non troppo per non rompere l'effetto di freschezza e delicatezza dello sguardo. Passiamo ora alle labbra. Dovremo dare alla bocca un effetto idratato, quanto basta per avere un'immagine di very fresh look. Dunque, labbra dai colori poco accennati con effetto finish glossy, per dare un tocco primaverile all'insieme del volto. Per questa primavera il look dei capelli sarà fatto da un raccolto disordinato con inserimento di nastri o di fiori, quasi a ricordare le famose principesse della Walt Disney.

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SCEDA TECNICA. COME SCEGLIERE I COLORI DEL FONDOTINTA, OMBRETTO, FARD E ROSSETTO. Fondotinta Se siete abbronzate il fondotinta deve essere di una tonalita effetto dorato, mai tonalità rosate o avorio.

Le terre abbronzanti valorizzano il vostro incarnato Ombretto Occhi marroni e neri Tonalità consigliate: dorati, marroni, aranci, verdi chartrause con sfumature nere.

Evitare colori pastelli.

Potete usare del kajal nero dentro l'occhio Occhi verdi Tonalità consigliate: marroni dorati, oro, ramati, verdi bottiglia, pesca, sfumature nere.

Evitare colori verdi pastello e azzurri in tutte le loro sfumature, beige, e bianco.

Kajal verde suro, verde eletrico oppure nero dentro l’occhio Occhi azzurri Tonalità consigliate: blue, viola scuro, marroni, dorati, sfumature in nero Evitate colori celesti, rosa, beige, lilla Kajal blue eletrico, viola o nero dentro l'occhio Mascara Sempre mascara nero watherproof Evitare mascara marrone non esaltera lo sguardo Eyeliner Fard Colori dalle tonalità bronzo, marrone e arancio Potete utilizzare fard in crema o polvere Rossetti Vanno in abinamento con gli ombretti Sempre tonalità arancio, bronzo, corallo oppure lucidalabbra gloss, Da evitare contorno labbra scuri.

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Fabio Campoli www.ilcircolodeibuongustai.net www.fabiocampoli.it

IN CUCINA CoN FABIo CAMPoLI: VENERE NEL REGNo

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n occasione della XX edizione del FestivalDanza competizoni Internazionali di danza a Cervia, lo chef Fabio Campoli vi propone questo mese un piatto gustoso, fresco e nutriente, adatto ad essere consumato prima di un'intensa attività motoria, grazie al lento rilascio energetico del riso integrale, e pratico da portare con sé per una pronta ricarica di nutrienti.

Venere nel regno ricca e salutare insalata di riso integrale maturato al limone, arricchito con verdure, scaglie di mandorle e dadini di cacioricotta.

Ingredienti per 4 persone Riso Venere lavato, 220 g Acqua, 480 ml Per il condimento: Succo di limone, 50 ml Olio extravergine d’oliva, 50 g Sale fino, 5 g Per l’insalata di verdure: Melanzane a cubetti, 200 g Zucchine tagliate a cubetti, 200 g Pomodorini, 250 g Sale fino, q.b.

Olio extravergine d’oliva, 3 cucchiai Mandorle a lamelle, 8 g Formaggio cacioricotta a dadini, 30 g

Procedimento In una casseruola versare il riso lavato e l’acqua e farlo cuocere a fiamma bassissima senzagirarlo mai e senza aggiungere sale. Il tempo di cottura è pari a circa 45 minuti.

Nel frattempo, preparare il condimento con il sale, il succo di limone e l’olio.

Appena pronto, spostare il riso dal fuoco, aggiungere il condimento preparato in precedenza, mescolare, coprire il contenitore con la pellicola e lasciarlo freddare e riposare a temperatura ambiente per almeno 3-4 ore.

Condire le melanzane come un’insalata, con sale e un cucchiaio d’olio. Cuocerle in padella con la tecnica di cottura forte-piano-forte: fuoco vivo iniziale per il primo minuto, poi piano per 5 minuti, poi nuovamente forte. Una volta pronte, tenerle da parte e lasciar freddare.

Salare e condire con un cucchiaio d’olio anche le zucchine. Riporre le zucchine condite in una padella e scottarle fin quando non risulteranno croccanti. Una volta pronte, unirle alle melanzane e lasciar freddare.

A parte, preparare un’insalata con i pomodorini tagliati a cubetti, il sale e l’ultimo cucchiaio d’olio. Condire il riso con melanzane, zucchine e pomodori e servirlo al piatto cosparso con le mandorle e il cacio ricotta.

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VENUS’ REALM Rich and healthy black venus rice salad, gently cooked and seasoned with lemon, vegetables, almonds' flakes and fresh cubes of Cacioricotta cheese

Ingredients for 4 servings: Black venus rice, 220 g (washed) Water, 480 ml For the dressing: Lemon juice, 50 ml Extra Virgin Olive Oil, 50 g Salt, 5 g For the vegetables' salad: Eggplant, 200 g (diced) Zucchini, 200 g (diced) Cherry tomatoes, 250 g Almonds' flakes, 8 g Cacioricotta cheese, 30 g (chopped and cubed) Extra Virgin Olive Oil, 3 spoons Salt

Method: Putin a saucepan the washed rice, add water and let it cook gently, without stirring it, on a very low heat for about 45 minutes without adding salt.

Meanwhile, mix together the lemon juice with olive oil and salt to obtain the dressing.

When the rice is cooked remove it from the fire, add the dressing and stir, cover the pot with cling film and let it rest at room temperature for at least 3-4 hours.

Season the eggplants with salt and a spoon of olive oil and cook them in pan using the high-low-high technique: (high heat for the first minute, then low for the next five minutes, then high again). When ready, set them aside and let them rest.

Season the zucchinis as the eggplants and cook them in a pan until they become crunchy; when ready add them to the eggplants and let them rest.

Chop the cherry tomatoes and season them in a bowl with salt and the last spoon of olive oil.

Season the rice with the eggplants, the zucchinis and the tomatoes, place it in the dish and sprinkle with the almonds' flakes and the dices of cacioricotta cheese.

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Ballroom Campionato NDC Italy

Danze Standard over 40 1° Destri Roberto - Lantini Giuseppina 2° Pecchioli Davide - Piatti Mara 3° Barbera Antonino - La Sala Rita 4° Lo Gioia Giuseppe - Vergari Simonetta 5° Defranchi Edi Luca - Visini Michela 6° Capozza Mirko - Teodori Dania

Campionato Italiano Assoluto PRE-ANMB 2015

Danze Standard over 35 1° Raddi Daniele - Galli Nadia 2° Giustorre Giuseppe - Giustore Emanuela

Danze Standard over 46 1° Romanini Giacomo - Barozzi Susanna 2° Schiffini Andrea - Sommovigo Cinzia 3° Delucchi Angelo - Gianelli Lina

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Elena Botti

Fondi, per un week-end capitale della danza.

Debutto per le PRE-ANMB CLASSIFICHE CAMPIoNATI NDC ITALY

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ampionato Pre-ANMB 2015, Campionato NDC Italy WDC 2015 e 1° Trofeo Open 2015 città di Fondi hanno acceso il Palazzetto dello sport della cittadina pontina e hanno fatto respirare musica, bellezza, eleganza, armonia, emozioni.

In una cornice decisamente raffinata, arricchita con piante e fiori deliziosi, adagiati su un elegante pavimento in parquet, abbiamo visto all’opera Giudici di alto livello, ballerini sempre più preparati, show emozionanti, variopinti team coreografici, bambini sorprendenti nelle loro performance, sotto un’attenta organizzazione presieduta dal Presidente ANMB Stefano Francia e dai maestri Corrado Di Perna e Gina Di Pinto della Top Dance Fondi.

Il primo giorno presso il ristorante “ Al Boschetto” di Fondi si è tenuto uno stage interessante ed istruttivo, come tutti i corsi di aggiornamento organizzati dall’A.N.M.B. in cui si è parlato, tra l’altro, di rumba, evidenziando l’importanza delle guide nel ballo a favore della coesione della coppia. Il secondo giorno nel Palazzetto si è svolto il Campionato Italiano Pre-ANMB, 1° campionato assoluto che il Consiglio direttivo dell’ A.N.M.B. ha istituito per presentare le coppie che in futuro diventeranno maestri, come ha affermato il Presidente Stefano Francia; è iniziato anche il Campionato NDC Italy, per la selezione delle due coppie che rappresenteranno l’Italia agli Europei e ai Mondiali del 2016.

Abbiamo visto volteggiare coppie simili a farfalle in mezzo a fiori variopinti e profumati come in una fiaba magica, con tanto di scarpetta (di Cenerentola!), che una giovane ballerina ha perso nell’entusiasmo del ballo, trascinata dalle note di musiche coinvolgenti e appassionanti.

Eldar Dzhafarov e Anna Sazhina ci hanno allietati con due splendide esibizioni.ì: un tango passionale e un romantico slow.

Il terzo giorno gruppi di giovani allegri, vocianti, colorati hanno riempito il Palazzetto e dato vita a Coreografie di danza contemporanea, alcuni con un piglio da veri attori; altri hanno trattato temi attuali, come l’Oriente, armonizzando trucco, costumi, accessori e movenze, trasportandoci magicamente in un giardino giapponese. Ci sono piaciuti molto i piccolini vestiti come gli artisti di strada londinesi; i ragazzi che hanno rappresentato Frozen; storia attualissima e ben ballata; il gruppo del Charleston, brave le ragazze, sembrava proprio di stare a teatro; la coreografia con le sbarre, che ci ha trasportato in un’atmosfera cinematografica.

Emozioni e una forte energia, tanto che Carolyn Smith ne è rimasta affascinata. Gli Show Dance Professional Latin e Ballroom, di ottimo livello e molto comunicativi, hanno spaziato tra argomenti cinematografici, teatrali, attuali (metafore della disabilità e della malattia e dei rapporti relazionali di coppia). Ottimo successo per uno spettacoli di qualità e di grande valore sociale per i vincitori Macaluso-Fumagalli. Il Tango Argentino ci ha fatto poi vivere emozioni di un paese lontano.

L’allegria delle musiche e la vivacità dei colori dei ballerini caraibici hanno trasmesso vivacità e gioia: brave le coppie.

A conclusione della serata l’Escenario di Tango Canyengue, ironico e divertente, sulle note di una musica particolarmente brillante (il brano “9 Julio”, suonato dai Tubatango, che ricorda la data dell’Indipendenza Argentina), ci ha piacevolmente salutati.

Mentre ce ne andavamo, gli operai smantellavano tutto, le luci si stavano spegnendo, l’incantesimo era finito: la magia che per tre giorni ha aleggiato sopra le nostre teste era sparita.

Bè ……già ci manca!

Danze Standard over 18

1° Colantoni Valerio - Nigro Monica 2° Iavarone Gaetano - Napolitano Emanuela 3° Fogliani Manuel - Morelli Sara 4° Bargrazi Fabio - Palmarini Alessia 5° Trabace Giuseppe - Cifarelli Giusy 6° Picchioni Gabriele - Giganti Monia 7° Lavezzato Pierangelo - Artuso Monica

Danze Standard over 40

1° Destri Roberto - Lantini Giuseppina 2° Pecchioli Davide - Piatti Mara 3° Barbera Antonino - La Sala Rita 4° Lo Gioia Giuseppe - Vergari Simonetta 5° Defranchi Edi Luca - Visini Michela 6° Capozza Mirko - Teodori Dania

Danze Latino-Americani over 18

1° Soldi Emanuele - Nasato Elisa 2° Arcolin Massimo - Zmajkovicola Laura 3° Tiberia Luigi - Di Pasquale Emanuela 4° Fumagalli Davide - Macaluso Debora 5° Nonnis Giuseppe - Zuddad Sara 6° Gianmatteo Alessio - Tumolo Romina

Danze Latino-Americani over 40

1° Rocco Luca - Calcopietro Rosalba

Combinata 10 Balli over 40

1° Talpo Giuseppe - Borghi Antonella

Show Dance Standard over 18

1° Bangrazi Fabio - Palmarini Alessia

Show Dance Latin over 18

1° Fumagalli Davide - Macaluso Debora 2° Tiberia Luigi - Di Pasquale Emanuela 3° Rocco Luca - Calcopietro Rosalba Hanno giudicato le competizioni: Hannes Emrich segretario generale WDC, Loraine Barry, Simona Fancello, Nancy Berti, Morena Colagreco, Carolyn Smith, Sandro De Giuli, Luana Fanni, Eldar Dzhafarov, Massimo Giorgianni, Adalberto Dell’Orto, Daniele Dezi, Elena Botti, Andrea D’Onofrio, Roberto Flamack, Angela Fricano, Paolo Galli, Vincenzo La Monaca, Giuseppe Lo Gioia, Annalisa Longo, Fabio Masi, Antonio Mazzuto, Alessandro Persichini, Mara Piatti, Gabriele Picchioni, Massimo Polo, Diego Preziosi, Marisa Procaccini, Roberto Proietti, Angelo Puccio, Luca Rocco, Saverio Rutigliano, Carmine Tamburro, Dania Teodori, Vecchia Rino, Valentino Ventruto, Giuseppe Santoro, Pierino Picchioni, Diego Di Matteo, Anna Sazhina.

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la danza Pubblicazione bimestrale dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 306/2011 del 27/01/2011 Anno xxii, n. 2 marzo-aprile 2015 Editore ANMB Associazione NazionaleMaestri di Ballo Via P. Ascani, 44 - 41126 Modena.

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Crediti foto SilvesterPh, Il circolo dei buongustai, ESSEFFE, Ufficio stampa Rocky Horror Shows, United Artist.

Stampa Tipografia GRAFICA S Via C.E. Buscaglia, 11 - 03100 Frosinone - Tel. 0775.290145

per abbonamenti e arretrati de “la danza”: AnmB Associazione nazionale maestri di Ballo, 059/820855- fax 059/820819 e-mail: anmb@anmb.net

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