Editoriale
Editoriale Prof. Liana Baroni Presidente ANGSA Nazionale
Più etica e più serietà nella cura dell’autismo È questo l’appello lanciato dalla presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), in vista del 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, un messaggio tutto incentrato sulla richiesta di una rapida attuazione della recente Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e adolescenti”, facendo «piazza pulita di tutti i trattamenti di efficacia mai dimostrata o smentita da trent’anni di serie ricerche». Il tutto con la consapevolezza che «oggi - finalmente - 360.000 famiglie in Italia con un figlio con sindromi autistiche possono trovare nelle raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità una difesa nei confronti dei “mercanti di false terapie” e dei “venditori di fumo” e dai servizi pubblici possono pretendere per propri figli i trattamenti efficaci di cui hanno realmente bisogno, nel quadro di una presa in carico personalizzata e concertata». rare la loro vita: un programma di educazione speciale precoce, intensivo, strutturato secondo i canoni cognitivo-comportamentali che si avvalgono del metodo ABA (Applied Behaviour Analysis, “Analisi applicata del comportamento”) e concertato fra educatori e genitori, con questi ultimi che divengono attori essenziali per l’abilitazione dei figli. Già sei anni fa, l’ANGSA - insieme alle altre associazioni impegnate in questo settore, che aderiscono alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - aveva chiesto al Ministero della Salute di definire quali fossero i trattamenti utili per i figli con autismo e ora chiede l’applicazione immediata del risultato di quel lavoro: la Linea Guida n. 21, “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e adolescenti”, pubblicata il 25 ottobre 2011 dall’Istituto Superiore di Sanità, che indica i trat-
L’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) è la più grande associazione italiana specifica per l’autismo, che da oltre un quarto di secolo si batte in favore di una ricerca scientifica seria e contro le vecchie e false teorie che colpevolizzavano la madre della patologia del figlio e che ancor oggi trovano molti seguaci in Italia e in Francia. Tutte le indagini eseguite negli ultimi trent’anni hanno dimostrato invece che le sindromi autistiche hanno basi organiche e falsificato l’ipotesi che esse fossero provocate dalla “mancanza di amore materno”, come alcune “scuole” psicanalitiche ancora sostengono contro ogni evidenza. Non si tratta di un dibattito teorico, ma di una premessa sbagliata che nelle sue conseguenze pratiche, ha tolto a generazioni di bambini autistici italiani la possibilità di fruire dell’unico intervento finora dimostratosi utile a miglio1