Portfolio - part 1

ANGELICA RAIMONDI

portfolio

contents

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ABOUT curriculum vitae

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FASHION DESIGN party at Rotschild’s sunset in Berlin tu mi fai girar time to equality hanami

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ACCESSORY DESIGN avoska les yeux souriants

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ALLOUR STUDIO meet me in my boudoir future nostalgia AR by allour

about 2 Come ogni Acquario che si rispetti, mi piace definirmi una zampillante fonte di idee e creatività. Il mio grande obiettivo sin da bambina è quello di entrare a far parte del mondo del fashion. In seguito ai miei studi liceali in ambito linguistico e letterario, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Fashion Design del Politecnico di Milano. Attraverso questo percorso e una prima esperienza lavorativa presso un marchio di lusso, ho avuto prova di come il mio carattere paziente possa adattarsi al lavoro in team pur mantenendo una indole da leader. L’attitudine stilistica poliedrica che mi contraddistingue mi consente di gestire differenti concept progettuali.

Born under the sign of Aquarius, I call myself a flowing source of creativity and ideas. Since I was a child, my greatest dream has been to take part in fashion world. After my high school graduation in languages and literature, I decided to join Politecnico of Milan School of Fashion Design.

Thanks to this path and my first job experience in a luxury brand, I proved how much my agreeable mood can adapt to team working, even if maintaining a leader disposition makes me protect my proposals with confidence. Furthermore, multifaceted stylistic aptitude enables me to master different project concepts.

ESPERIENZA SETTORIALE Aprile 2021-(Oggi) / Allour Studio Fashion Designer e direttrice creativa • Sviluppo dell’idea creativa, definizione del concept progettuale, reperimento immagini e tessuti per la costruzione di un moodboard, allineamento ai trend e alla richiesta di mercato • Controllo di tutte le operations necessarie per garantire un corretto flusso delle merci, dall’approvigionamento di materiale alla distribuzione dei prodotti nelle tempistiche stabilite • Sviluppo di una rete di comunicazione tramite le piattaforme social e marketplace, estesa su territorio nazionale ed internazional • Direzione delle campagne pubblicitarie e definizione dell’immagine legata al brand • Gestione della contabilità legata ad acquisti e vendite

curriculum vitae

Maggio 2021-(Oggi) / Lookiero Srl Personal Shopper Freelance • Creazione di outfit personalizzati in base alla silhouette e alle diverse necessità • Conoscenza della morfologia del corpo e capacità nell’indicazione di una taglia sulla sola base di misure del corpo fornite • Fornire una consulenza che coinvolge la cliente e garantisce che vengano seguite istruzioni precise • Fidelizzare le clienti assicurando standard elevati • Conoscenza dello stock e della presenza di offerte e disponibilità dei prodotti • Rispondere prontamente ed efficacemente ai reclami e alle richieste delle clienti

CHI SONO Nome: Angelica Raimondi Data di nascita: 08 Febbraio 1997 Sesso: Femminile Luogo di nascita: Portomaggiore (FE)

PROGETTI Aprile 2020 - Febbraio 2021 / Personale Designer di mascherine ad uso accessorio

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CONTATTI 44124, Ferrara 349.6917079 angelicaraimondi8@gmail.com info@allour-studio.com FORMAZIONE 2016-2019 / Politecnico di Milano Laurea Triennale in Design della Moda (109/110) 2011-2016 / Liceo Classico L. Ariosto Ferrara Diploma di maturità con indirizzo linguistico

Giugno 2019 / Louisiane Spa Selezionata per concorso “ArtePelle2019” Marzo 2019 / Politecnico di Milano Esibizione “MadeByHand MadeByMachine”

SOFT SKILLS Creatività Flessibilità Gestione del tempo Leadership Motivazione Organizzazione Problem Solving Teamworking

Dicembre 2018 / Philippe Model Workshop in accessorio e pelletteria 2017 / Red Valentino Workshop design di una capsule collection COMPETENZE Conoscenza di software Adobe Creative (Illustrator, InDesign,Lightroom, Photoshop); Keyshot; Microsoft Office (Excel, PowerPoint, Word); Procreate; Rhinoceros, Solidworks; Stealth; WebOrder Lingue parlate (orale/scritto) Inglese B2; Francese B1; Spagnolo B2

CAPACITA’ PRATICA Confezione Disegno Fotografia Grafica Prototipia gioielli Styling

EXPERIENCE IN FASHION April 2021-(Current) Fashion Designer and Creative Director • Development of the creative idea, definition of the design concept, sourcing of images and fabrics for the construction of a mood board, alignment with trends and market demand • Control of all the operations necessary to guarantee a correct flow of goods, from the procurement of material to the distribution of products within the established timescales • Development of a communication network via social platforms and marketplaces, extended across national and international territory • Management of advertising campaigns and definition of the brand identity • Management of accounting related to purchases and sales May 2021 - (Current) / Lookiero Srl Freelance Personal Shopper • Creation of personalized outfits based on the silhouette and different needs • Knowledge of body morphology and ability to indicate a size on the basis of body measurements • Provide advice that involves the client • Build customer loyalty by ensuring high standards • Knowledge of the stock and products availability • Respond promptly and effectively to customer complaints and requests

5 ABOUT ME Name: Angelica Raimondi Date of birth: February 8, 1997 Gender: Female Place of birth: Portomaggiore (FE) CONTACTS 44124, Ferrara 349.6917079 angelicaraimondi8@gmail.com info@allour-studio.com EDUCATION 2016-2019 / Politecnico di Milano Bachelor’s degree in Fashion Design (109/110) 2011-2016 / Liceo Classico L.Ariosto Ferrara High school degree in foreign languages

PROJECTS April 2020 - February 2021 / Personal Masks designer for accessory use June 2019 / Louisiane Spa Selected for “ArtePelle2019” contest March 2019 / Politecnico di Milano “MadeByHand MadeByMachine” jewel exhibition

SOFT SKILLS Creativity Flexibility Leadership Motivation Organization Problem Solving Teamworking Time Management

December 2018 / Philippe Model Workshop in leather accessory design 2017 / Red Valentino Workshop in capsule collection design COMPETENCES Software knowledge Adobe Creative (Illustrator, InDesign, Lightroom, Photoshop); Keyshot; Microsoft Office (Excel, PowerPoint, Word); Procreate; Rhinoceros, Solidworks; Stealth; WebOrder Languages (spoken/written) English B2; French B1; Spanish B2

EXPERTISE Drawing Graphic Jewelry prototyping Photography Styling Tailoring

allour studio

meet me in my boudoir

8 Dopo due anni forzatamente trascorsi a riscoprire l’ambiente domestico, il comfort del loungewear è un lusso al quale è difficile rinunciare.

La vestaglia da sempre si presta come abito da casa per eccellenza, dotata di un’intrinseca eleganza, capace di coniugare una innata femminilità e una palpabile comodità, grazie a tessuti fluidi, a costruzioni morbide e ad accessori preziosi.

Cozy loungewear represents a luxury after two years necessarily spent at home that nobody wants to give it up. The gown has always been the home garment par excellence, provided with intrinsic elegance and able to marry a innate femininity and a touchable comfort, thanks to fluid fabrics, soft shapes and fancy accessories.

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Il Settecento è il secolo dei salotti. L’aristocrazia abbandona la cultura dei grandi saloni seicenteschi per lasciare spazio ai salotti più intimi, dove ricevere amici e praticare la nuova moda della “nobile conversazione”. Questo ambiente mette le padrone di casa a contatto con una cerchia di intellettuali e letterati e di conseguenza con un tipo di cultura che altrimenti sarebbe stata loro preclusa in quanto donne. Dopo secoli trascorsi nell’ombra, iniziano a conquistare il proprio posto nell’alta società.

The eighteenth century is that of literary salons.

Aristocracy make space for more intimate and informal rooms, where they receive friends and practice the new trend of “noble conversation”.

This environment puts the mistresses in contact with a vast circle of intellectuals and writers and consequently with a type of culture that would otherwise have been excluded from them as women. After centuries spent in the shadows, they begin to conquer their place in high society.

Quando i mariti ricevono gli ospiti, le donne si ritirano nei boudoir, stanzette private che diventano salottini riservati solo alle signore. Il boudoir è un luogo intimo, nascosto dagli sguardi indiscreti e dai giudizi sociali. In francese significa “silenzioso” o “broncio”, da qui l’idea di un luogo per ritirarsi in segreto, da soli o in compagnia. Dalla seconda metà del secolo, si diffonde il pettegolezzo che si tratti di un luogo in cui vengono esercitate fantasie sessuali e pratiche edonistiche. Diventa non solo quindi un luogo di scambio culturale e di affari, ma anche di piaceri intimi del corpo e trasgressioni.

When their husbands receive guests, women retreat to the boudoirs, that are small private rooms that become lounges reserved only for the ladies. The boudoir is an intimate place, hidden from prying eyes and social judgments. In French it means “silent” or “sullen”, hence the idea of a secret retreating, alone or in company. Since the second half of the century, gossip has spread that it is a place where sexual fantasies and hedonistic practices were exercised. Therefore it becomes not only a place of cultural exchange and business, but also of intimate bodily pleasures and transgressions.

La fine dell’Illuminismo segna una mania per l’abbigliamento da interni che durò fino all’inizio del XX secolo. La vestaglia nasce come indumento femminile nel 500: capo accogliente e confortevole, chiamato anche “abito da casa”, si indossa durante il giorno in casa. Se nel XVII secolo, l’abbigliamento ispirato ai caftani orientali entrò a far parte della moda con le chinoiseries, dal XVIII secolo diventa un accessorio di moda di lusso, adornato con materiali sontuosi (raso, seta) e arricchito con sofisticati decori, lungo e ampio, per proteggere la padrona di casa dal freddo pur essendo elegante e raffinata.

The end of the Enlightenment marked a craze for indoor clothing that lasted until the early 20th century. The dressing gown was born as female garment in the 16th century: a welcoming and comfortable garment, also called “house dress”, worn during the day at home. If in 17th century, clothing inspired by oriental caftans became part of fashion with chinoiseries, from the 18th century it became a luxury fashion accessory, adorned with sumptuous materials (satin, silk) and enriched with sophisticated decorations, long and large, to protect the mistress from the cold while being elegant and refined.

L’idea di rivisitare un capo come la vestaglia ha molteplici significati: è considerata l’indumento da notte per eccellenza, così da simboleggiare il mondo notturno che fa parte della identity del brand.

La volontà è quella di sdoganare un indumento da casa tanto quanto l’uso di tessuti e decorazioni non solo adatte per una gran soirée: ogni indumento è trasversale all’occasione. Inoltre, la vestaglia simboleggia un periodo storico in cui la donna inizia ad affermare la propria identità e ad emanciparsi culturalmente e sessualmente dall’uomo. Con un solo indumento, una donna può sentirsi affascinante, intelligente, sensuale e padrona di sé.

The idea of revisiting a garment such as the dressing gown has multiple meanings: it is considered the nightwear par excellence, so as to symbolize the nocturnal world which is part of the brand’s identity. The desire is to clear a home garment as much as the use of eccentric fabrics and decorations, not only suitable for a grand soirée: each garment is transversal to the occasion and use. Furthermore, it symbolizes a historical period in which women begin to affirm their identity and emancipate themselves culturally and sexually from men. With just one garment, woman feels charming, intelligent, sensual and powerful.

future nostalgia

14 Anticipando le tendenze della prossima primavera-estate, la capsule sposa il concetto di dualità, proponendo forme trapezoidali e rigide dalle colorazioni vivide di ispirazione Sixties insieme a tessuti fluidi e trasparenze dalle sfumature cangianti. Una continuità stilistica con il passato che si infrange nella disomogeneità dei tessuti, ricollegandosi alla Terra e alle sue origini in un tutt’uno con l’abito.

Anticipating the trends of next spring-summer, the capsule collection proposes the concept of duality, with trapezoidal and rigid shapes with vivid colors from 60s together with fluid fabrics and transparencies with iridescent shades. A stylistic continuity with the past that breaks down in the non-homogeneity of the fabrics, reconnecting to the Earth and its origins in one with the dress.

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Gli anni 60 sono anni contrastanti. Dopo il boom economico degli anni 50 e un rinnovato benessere della società postbellica, le donne continuano a ricoprire ruoli lavorativi e a concedersi il lusso dello spendere e della dolce vita. Al contempo, si respira nell’aria un forte desiderio di rinnovamento, che ben presto sfocerà in vere e proprie rivolte culturali che modificheranno senza ritorno il pensiero comune, compiendo grandi passi alla conquista della libertà d’espressione.

Negli stessi anni, impazza la “Spazio Mania” in risposta alle sperimentazioni che precedono l’allunaggio del 1969. Con Rabanne, Courreges (currège) e Cardin (cardèn), la moda si veste di materiali sintetici e colori siderali, maglie di alluminio e stivaloni in vinile, precorritrice di quell’estetica cyber di un futuro iper-tecnologico.

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The 60s were contrasting years. After the economic boom of the 1950s and a renewed well-being of post-war society, women continue to hold working roles and indulge in the luxury of “dolce vita”. At the same time, there is a strong desire in the air for renewal, which will soon lead to real cultural revolts that will change common thought without return, taking great steps towards the conquest of freedom of expression.

In the same years, the “Space Mania” hit the stage in response to the experiments that preceded the 1969 moon landing. With Rabanne, Courreges and Cardin, fashion propose synthetic materials and sidereal colours, aluminum mesh and vinyl boots, precursor of that cyber aesthetic of an hyper-technological future

Gli anni 60 fanno da sfondo anche al kolossal firmato Kubrick, 2001 - Odissea nello Spazio. Il film, uscito nel 1968, seziona la sceneggiatura in tre fasi: un passato ancestrale, alle origini dell’uomo che si fa strada verso l’evoluzione; un presente anacronistico, su una navicella spaziale dal design anni 60 in rotta verso la Luna nell’anno 2001; un futuro utopico, in cui regnano tecnologia e intelligenza artificiale.

The 60s are also the backdrop to Kubrick’s blockbuster film, 2001 - A Space Odyssey.

Released in 1968, the movie divides the screenplay into three phases: an ancestral past, at the origins of man making his way towards evolution; an anachronistic present, on a spaceship with a 1960s design en route to the Moon in the year 2001; a utopian future, where technology and artificial intelligence reign.

La collezione riprende il concetto di ciclicità del tempo, identificando nel futuro quella nostalgia di un passato prospero come quello degli anni 60, come auspicio di un ritorno ad un periodo di progresso e benessere, rispetto ad un presente costellato da criticità che, contro i pronostici, nemmeno l’ intelligenza artificiale ha saputo vincere.

The collection takes up the concept of the cyclical nature of time, identifying in the future that nostalgia for a prosperous past like that of the 60s, as a hope for a return to a period of progress and well-being, compared to a present dotted with critical issues which not even artificial intelligence was able to win. against the predictions.

“Non esistono innovazioni che non siano recuperi e non esiste viaggio verso ignoto che non sia ritorno alle origini.” S. Kubrick

“There are no innovations that are not recoveries and there is no journey into the unknown that is not a return to the origins.” S. Kubrick

AR by allour

18 AR è il cuore di Allour. Il progetto nasce dalla volontà di ridurre al minimo gli sprechi, esaltando il pregio dei materiali utilizzati all’interno delle collezioni e rivisitandone la funzione, al fine di creare accessori sfiziosi e accattivanti.

AR is the heart of Allour. The project stems from the desire to minimize waste, enhancing the value of the materials used in the collections and revisiting their function, in order to create fancy accessories.

In una contemporaneità in cui la questione ambientale è di primaria importanza, anche la moda è chiamata a trovare soluzioni sostenibili e fruibili. Il riutilizzo dei materiali di scarto o di rimanenza e la loro conseguente trasformazione sposa perfettamente il concetto di upcycling. Nuovi prodotti di manifattura 100% italiana e artigianale racchiudono l’essenza glamour e sofisticata del brand, che si traduce in pezzi unici dal mix di sfumature e tessuti.

In a contemporary age in which the environmental issue is of primary importance, fashion is called to find sustainable and usable solutions. The re-use of waste or leftover materials and their consequent transformation fits perfectly with the concept of upcycling. New artisanal products 100% Made in Italy hold the glamorous and sophisticated essence of the brand, translated into unique pieces created with mix of shades and fabrics.

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fashion design

party at Rotschild’s

22 La stravaganza e la ricchezza decorativa dello store Biba si riflettono nella capsule. Rouches e patch hanno il compito di impreziosire tessuti, ora soffici e lucenti, ora maschili e robusti, in un’allure eccentrica tipicamente anni Settanta. Il bianco, il nero e il giallo cadmio scintillano con preziosi sprazzi gold. Le bluse si arricchiscono di strisce termopressate, il piping dorato riga shorts in cady, mentre la bocca, dal vago sapore onirico, è il leitmotif indiscusso.

Extravagant décor of Biba’s store in London is reflected into the capsule.

Seventies eccentric allure is granted by patches and frills that enhance shiny and masculine fabric, that sometimes are heavy, others weightless.

White, black and cadmium yellow sparkle with gold. Blouses are embellished by heatpressed strips and golden piping lines cady shorts, while feminine mouth with its vague oneiric taste becomes the leitmotif.

Una capsule dallo stile androgino e stravagante, caratterizzata da frizzanti grafiche optica e stampe conturbanti. La bocca è ricamo ed elemento grafico, accompagnata da pattern circolari.

Androgynus and extravagant capsule made up with optical patterns and provocative placed prints upon pleated dresses. Mouth becomes both embroidery and graphic element, matched with circular patterns.

sunset in Berlin

26 Lo sguardo trasognato di una nostalgica figlia degli anni Settanta evoca uno scenario che coniuga il contesto metropolitano con un’atmosfera nebulosa e delicata, sulle sfumature del rosa tenue, del corallo e del vinaccia. Fluttuanti abiti a balze perfetti per un tea-party alla moda.

Dreamy gaze of a nostalgic child of the 70s evokes an atmosphere that matches metropolitan context with soft and nebulous scenery in shades of weak pink, coral red and red purple. Ruffled floating dresses build up perfect outfits for romantic tea-party or trendy happy-hour.

La leggerezza del voile di seta e del point d’ésprit si mescola alle increspature del poliestere operato e del crêpe envers satin. Le stampe all-over si ispirano agli acquerelli di Joseph Beuys e ai tramonti berlinesi, mescolati a pattern floreali sfumati.

Lightness of silk voile and point d’ésprit gather with operated polyester and crêpe envers satin’s shiny wrinkles. All-over prints are inspired on Beuys’ watercolors and Berlin sunsets, blent together with floral soft patterns.

tu mi fai girar

30 Le esibizioni musicali pop e ironiche della cantante Patty Pravo negli anni 70 si fondono con le linee minimal e giocose del design di Bruno Munari, descrivendo un mondo childish che parla per blocchi di colore. Se il denim resta indiscusso protagonista della capsule, twill e popeline tinto in filo costituiscono camicette e salopette college, bordate da orli multicolore.

Un motivo check ricalca le geometrie del tavolo Quaderna di Zanotta.

Wacky pop perfomances in the 70s by italian singer Patty Pravo mix up with Munari’s minimal but playful design patterns. Childish world takes shape communicating through color blocks. Although denim fabric has the leading role into this capsule, yarn-dyed poplin and twill are hemmed with multicolor edges upon college-style overalls. Zanotta’s Quaderna table design and its geometry inspire check motif that covers up organza shirts.

Le stampe a tema tipografico riempiono maniche e sormonti di pois e strofe della celebre canzone “Bambola”. Il denim viene proposto non solo nella variante indaco, ma anche spalmato, dando forma a divertenti gilet e raincoat.

Typographical patterns fill up cuffs and sleeves with pois and verses of well-known Patty Pravo’s song “Bambola”. Denim is proposed not only in indigo version but in coated rubber too, employed for gilet and raincoat design.

time to equality

34 Time to Equality celebra la giornata internazionale della donna.

L’ispirazione muove da ideali di emancipazione e parità dei sessi, tipici dell’ideologia femminista e della cultura di strada. L’obiettivo del progetto consiste nella esaltazione della donna secondo una idea collettiva invece che legata all’individualità. Trasparenze e patch sono un compromesso tra sensualità e decoro, mentre strappi e rattoppi simboleggiano la capacità di curare le proprie ferite. Le piccole imperfezioni del corpo divengono punto di forza nella capsule.

Time to Equality celebrates International Women’s Day. Inspiration grasps ideals of woman emancipation and gender equality, typical of feminism and street culture. Aim of the project consists in enhancing female figure in all respects,sharing idea of collectivity instead of that of individuality.

Transparency and patches represent sensuality and decorum at the same time, whereas rips and mends symbolize feminine power to heal grief.

Body’s small imperfections are embellished with prints and become uncommon detail but strong point of capsule design.

hanami

36 Con il termine «Hanami» si intende la millenaria usanza giapponese che consiste nel riunirsi seduti in un giardino per ammirare lo splendore della fioritura degli alberi di ciliegio. Una tradizione che resiste alla modernità e costituisce un momento di condivisione e di contemplazione della natura, in una società frenetica e ipertecnologica. L’input progettuale consiste nella progettazione di una serie di uniformi da lavoro: il destinatario è il team di un avanguardistico treno a levitazione magnetica. L’intera collezione si ispira alla filosofia di vita adottata nel mondo nipponico.

«Hanami» refers to japanese millenary tradition consisting in gathering in beautiful parks during spring in order to admire the magnificence of cherry trees blossoming. This ritual gets through modernity and establishes a moment of sharing while contemplating nature within japanese society that is fast and frenetic. Project input concerns designing uniforms for teamworkers of the future: recipients are employees working on a high-tech magnetic-levitation train. Inspiration moves from Japanese lifestyle and state of mind.

La collezione pone le sue basi sulla struttura del kimono, abito tradizionale giapponese dalla forma lineare e pulita. La sovrapposizione di organza crea effetti di trasparenze suggestivi, insieme a nuove combinazioni cromatiche. La plasticità del pvc, per contrasto, conferisce un aspetto moderno e tech.

Collection is based on kimono’s structure, which is clean and linear-shaped Japanese traditional costume. Light organza strips overlapping produces suggestive transparency effects and new chromatic mixtures. On the other hand, pvc lends collection modern and tech look with its plastic texture.