Progetto Madonie

Indice

 Descrizione del parco delle Madonie  La carta del parco  L’itinerario  Descrizione dei paesi  Il nostro menu  Le ricette ENG

 Description of the park  Map of the park  Itinerary  Description of the towns  Our menu

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Il Parco delle Madonie Tra i più grandi complessi montuosi della Sicilia, quello delle Madonie costituisce un ambiente di grande valore naturalistico e paesaggistico ed è perciò stato posto sotto tutela con l’istituzione dell’omonimo Parco naturale regionale. La notevole estensione, le diverse caratteristiche geomorfologiche e climatiche, l' evolversi della vicenda storica fanno si che quest’area sia diversamente connotata. Infatti, alla porzione centrale, comunemente definita delle alte Madonie, fanno da contraltare i morbidi rilievi argillosi, che a meridione raccordano il complesso madonita con l’Altopiano gessoso-solfifero e la fascia costiera e medio-collinare tirrenica. L’ambiente delle alte Madonie è caratterizzato dalla presenza di possenti rilievi carbonatici che si elevano sin quasi a 2000 m d’altezza e presentano una coltre vegetale naturale differenziata in funzione dei versanti,delle quote,del clima. Se il paesaggio del versante costiero è in buona parte dominato dalla coltivazione, quello delle quote più elevate si presenta ricco di estese formazioni vegetali naturali ben conservate: macchina mediterranea, querceti e faggi Su circa 40.000 ettari di questo territorio è stato istituito, nel 1989, l’omonimo Parco naturale che interessa il territorio di 15 comuni ricadenti in provincia di Palermo: Cefalù, Caltavuturo, Castellana Sicula, Castelbuono, Collesano, Geraci, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana , Petralia Sottana, Polizzi, Pollina , San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni.

La carta del Parco

Itinerario Il nostro itinerario consente di visitare parte dei paesi del parco delle Madonie e soprattutto la possibilità di degustare i prodotti tipici offerti da questa bellissima zona. Il nostro itinerario comincia da Cefalù, nostro punto di ritrovo alla partenza e all’arrivo. I paesi in cui andremo ad assaggiare i prodotti madoniti sono di seguito elencati:Cefalù, Collesano, Polizzi Generosa, Geraci Siculo, Castelbuono, Isnello e infine Cefalù dove faremo la cena del secondo giorno. Inoltre, durante tutto il viaggio avremo a nostra disposizione il pullman dell'I.P.S.S.E.O.A.

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1° giorno - Partenza prevista per le ore 9:00 da Cefalù.

- Arrivo a Collesano alle ore 9:45, presso l’Azienda Agricola Invidiata e visita fino alle ore 11:15.

- Dalle ore 11:30 alle 12:45 visita dell’Azienda Agricola Dispenza.

- Partenza alle ore 12:45 per Polizzi Generosa.

- Arrivo previsto per le ore 13:30 e pranzo ai Giardini Donna Lavia.

- Dalle ore 15:30 alle 16:30 tour enogastronomico per il centro di Polizzi con visione e degustazione di prodotti tipici.

- Partenza alle ore 16:30 per Geraci Siculo.

- Dalle ore 17:00 alle 18:30 visita al Caseificio Mantegna.

- Dalle ore 18:45 alle ore 20:00 visita all’Azienda Barreca.

-Cena presso Agriturismo Casalvecchio prevista per le ore 20:30.

2° giorno - Partenza da Geraci Siculo prevista per le ore 9:00 e arrivo a Castelbuono alle ore 9:30.

- Dalle ore 9:30 alle 11:00 visita dell’Azienda Agrituristica Bergi.

- Alle ore 11:15 visita della Masseria Rocca di Gonato.

- Pranzo alle ore 13:00 presso il ristorante ‘Nangalarruni’.

- Tour enogastronomico dalle ore 15:30 per le vie di Castelbuono, compresa la visita dell’Azienda Fiasconaro.

- Alle ore 17:00 partenza per Pollina, arrivo alle ore 17:30.

- Visita dell’Azienda Musotto, con permanenza prevista fino alle ore 19:00, e ritorno a Cefalù.

-Arrivo alle ore 19:30 e cena alle ore 20:00 presso l’I.P.S.S.E.O.A., con Il nostro menu tipico del territorio Madonita.

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Paesi Collesano

Sviluppatasi nel XII secolo intorno al Castello normanno,conserva, nel nucleo più antico, l’impianto medievale originario caratterizzato da un intrico di strade raccordate da vicoli angusti e ripide scalinate. Importante centro feudale, la cittadina fu anche sede di numerosi ordini monastici che vi fondarono un cospicuo numero di chiese. Tra queste,da visitare Santa Maria la Vecchia, la più antica (XII sec.), al cui interno, tra l’altro, sono una cinquecentesca Madonna col Bambino, di Antonello Gagini, la Basilica di Santa Maria la Nuova (XV sec.), impreziosita da una Croce lignea cinquecentesca, al centro della navata mediana; quella do San Domenico (XVI sec.) e di Santa Maria do Gesù, con l’annesso Convento (XVII sec.). Da non perdere l’escursione ai ruderi dell’Abbazia di San Giorgio e l’ex Abbazia di Santa Maria del Pedale.

Cefalù

Città tra le più note e belle della Sicilia, vanta storia e ricchezza culturale considerevoli, emblematicamente sintetizzate nella Cattedrale, sontuoso monumento d’arte siculo-normanna, fondata nel 1131 dal re Ruggiero II. Pregevolissimi il prospetto con le due svettanti torri campanarie, il quattrocentesco portico, la facciata a diversi ordini, l’ornato fianco destro, il maestoso transetto. Grandiosi, all’intero, i mosaici del catino dell’abside centrale, con il Cristo Pantocratore benedicente; notevole in fine il chiostro, costruito tra il 1160 e il 1170, impreziosito da eleganti colonnine con capitelli.

Numerosi gli altri edifici religiosi e civili di interesse: tra i primi, le chiese di Santa Maria della Catena, con facciata settecentesca, e quelle di San Giorgio (XII secolo), di San Francesco (XIII secolo), del Purgatorio e dell’ Annunziata (XV secolo), il convento di San Domenico (XVI secolo); tra gli edifici civili, l’Osterio Magno (XIII secolo), costruito probabilmente su una struttura resistente che la tradizione indica come residenza del Re Ruggiero. Un sentiero che si 4

diparte dal centro abitato (Via Saraceni) sale sin sulla vetta della Rocca di Cefalù, consentendo di scoprirne gli importanti resti archeologici che il promontorio conserva. Frequentato, infatti, sin dalla Preistoria, vi residuano consistenti elementi del complesso difensivo del Castello, tra i più muniti in Sicilia nel XIII secolo, e il santuario megalitico, comunemente detto “Tempio di Diana”, risalente al IX secolo a.C.

Castelbuono

Sviluppatasi in una amena vallata frequentata già nel Neolitico, conserva memorie greche, romane, arabe e bizantine.

Notevoli il ben conservato Castello del “buon aere”, costruito a partire dal 1316 da Francesco I di Ventimiglia; la Chiesa Madre Vecchia, consacrata nel 1494, al cui interno è il grandioso ciborio marmoreo, probabile opera di Giorgio da Milano; la Madrice Nuova, che conserva opere di Antonello da Messina e Giuseppe Velasquez; la tardomedievale Chiesa di San Francesco,impreziosita dal portico di Francesco Laurana, che immette nella Cappella funeraria dei Ventimiglia. La città ospita il Museo intitolato al naturalista castelbuonese Francesco Minà Palumbo.

Polizzi Generosa

Distesa sopra un’altra dorsale rocciosa, è uno dei più suggestivi centri del Parco. Da non perdere la visita della Chiesa Madre, di probabile origine normanna, al cui interno, tra l’altro, sono custoditi un magnifico trittico fiammingo ed un ricco Tesoro che annovera pezzi di oreficeria siciliana; della secentesca Chiesa di San Gandolfo la Povera; della Badia vecchia, di impianto quattrocentesco; della chiesa di San Nicolò, la più antica, eretta nel 1167, della Commenda dei Cavalieri di Malta (1177). Numerosi e significativi gli edifici civili: Palazzo Gagliardo, Palazzo Carpinello, i ruderi del Castello, l’ex Collegio dei Gesuiti (XIX sec.), sede della Biblioteca Lancia di Brolo, ricca di 40.000 volumi.

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Pollina

Se l’ aerea Torre del Castello Ventimiglia costituisce l’elemento più appariscente del paesaggio urbano di Pollina, è dentro una chiesa, la Madrice, che va cercato il vero “tesoro” di questa cittadina, due capolavori di Antonello Gagini: il bassorilievo raffigurante la Natività (1526) e il gruppo scultoreo della Madonna delle Grazie (1515). Altri edifici sacri di interesse sono la romanica Chiesa di San Giuliano e quella di San Pietro che nella parte absidale presenta ancora caratteri dell’impianto originale del XII secolo.

Geraci Siculo

Vanta un passato nobile che si legge ancora nel tessuto viario della parte più alta dell’abitato, di impronta islamica, e in quello dell’attuale centro urbano il cui sviluppo, attorno al Castello, iniziò dopo la conquista normanna. Costruito nel 1072, del possente impianto residuano suggestivi tratti di mura e la gotica Cappella di Sant’Anna, fatta edificare nel 1312 da Francesco I di Ventimiglia. Nel centro storico, da visitare la Matrice, la Chiesa di Santo Stefano (XVII sec.), raro esempio di tempio a pianta centrale, e quella di Santa Maria la Porta (XIV-XV sec.).

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Il nostro Menu Antipasto Salumi tipici, provola delle Madonie, ricotta primo sale, marmellate e miele delle api nere , pomodori secchi e olive.

(Salumi tipici delle Madonie IGP, Provola delle Madonie PAT, Ricotta di primo sale nostrana, Marmellate tipiche Madonite , Miele delle api nere presidio Slow Food)

Primi Pasta ccù l’Apròcchi e ‘a ricotta frisca (Tipica pasta Madonita utilizzando gli Apròcchi , gli Apròcchi vengono saltati in olio extravergine d’oliva e poco aglio, uniti con la pasta e la ricotta fresca precedentemente sciolta, aromatizzato con peperoncino e pepe nero)

Risotto alle ortiche (Tipica pasta Madonita nella quale si utilizzano le ortiche; che vengo bollite e unite al riso in cottura, aromatizzato con peperoncino, pepe nero e una spolverata di cacio cavallo)

Secondo

e contorno

Sarde in tasca (Piatto Madonita; le sarde fanno da letto ad una farcia di spinaci, cotti al forno e aromatizzati con pepe nero e scorza di limone)

Foglie di borragine in pastella ( Foglie di Borraggine una pianta tipica delle Madonie passate in pastella e fritta conditi con sale e conditi con limone)

Dessert Sfoglio di Polizzi (Torta tipica di Polizzi ripiena di formaggio fresco, cioccolata, cannella e zuccher)

Macedonia di frutta (Fragole, melone, ananas, kiwi, banane)

Bevande Acqua minerale naturale, vino Contea di Sclafani

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Per quanto riguarda il menu Pasta ccu l’apròcchi e a ricotta frisca Dopo avere accuratamente pulito le rosette fogliari,ponetele a bollire per circa 10 minuti, avendo cura di aggiungere il sale solo a metà cottura. Quindi, sgocciolare, e fate cuocere la pasta nell’acqua di cottura. Nel frattempo fate saltare gli apròcchi in padella con olio extravergine di oliva e poco aglio. Poco prima di scolare la pasta, prelevate un poco di acqua di cottura che utilizzerete per sciogliere la ricotta di pecora. Scolate la pasta e amalgamate gli ingredienti in un’ampia padella avendo cura di aggiungere una spolverata di pecorino e un pizzico di pepe nero.

Risotto alle ortiche Ingredienti: riso cannaroli cime di ortiche fresche scalogno brodo di verdure olio extravergine d’oliva peperoncino caciocavallo grattugiato e sale

Procedimento: Pulite le ortiche, lavatele sotto acqua corrente e tritarle. Scaldate in una pentola o in una padella due cucchiai di olio extra vergine d’oliva e fate rosolare lo scalogno tritato. Versate il risotto e tostatelo leggermente. Abbassate le fiamma e mescolate con un cucchiaio di legno. Aggiungete due mestoli di brodo caldo di verdure preparato in precedenza e continuare a mescolare. Unite le ortiche e aggiungete gradualmente i brodo fino al termine della cottura (circa 18 minuti). Regolate il sale e pepe e, poco prima di completare la cottura, unite un po’ di caciocavallo grattugiato, un cucchiaio extravergine di oliva e un pizzico di peperoncino. Lasciare riposare il risotto per un paio di minuti prima di servire. Se volete dare una nota di colore al riso, cospargere il piatto con alcuni fiori freschi di Borragine.

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Foglie di Borragine in pastella Dopo aver pulito le foglie più piccole, tamponatele delicatamente con carta da cucina; quindi accorciate il picciolo della foglia nella parte con cui si attacca al fusto e immergetele completamente nella pastella precedentemente preparata.

Quando l’olio extra vergine d’oliva avrà raggiunto la temperatura ottimale, friggetele per qualche minuto fino a quando avranno raggiunto la giusta doratura. Adagiate quindi su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Cospargetele con un po’ di sale e servitele ben calde per apprezzarne maggiormente sia il delicato gusto sia l’incredibile croccantezza!

Sarde in tasca Ingredienti: sarde fresche sinapi aglio rosso olio extravergine d’oliva sale

Procedimento: Nettare le verdure avendo cura di eliminare le foglie più dure e lavare.

Eviscerare e squamare le sarde .

Lessare la verdura in acqua abbondante e salata.

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Scolare e passare in padella con poco olio e uno spicchio d’aglio rosso e gustare di sale.

Sistemare la verdura in carta d’alluminio , inserire all’interno 4 sarde aggiungere un filo d’olio e chiudere a cartoccio.

Sfoglio di Polizzi Il dolce fu inventato nel seicento dalle monache benedettine del Convento di Polizzi in Sicilia, ma la fama della sua bonta’ conquistò ben presto tutta l’isola.

Ingredienti Per la pasta frolla:

Per il ripieno:

farina

tuma di formaggio

zucchero

zucchero

sugna

cannella

tuorli d’uovo

gocce di cioccolato

vaniglia

albumi d’uovo montati a neve

latte

cacao

Procedimento: Fare una normale pasta frolla con gli ingredienti sopracitati, dopodichè tirarla con un mattarello fino allo spessore di un centimetro e riporla su una tortiera di 25 cm di diametro. Riempire la tortiera con il ripieno preparato nel Seguente modo: grattugiare il formaggio e aggiungere tutti gli altri ingredienti, poi fare riposare il tutto per due ore. Ricoprire la tortiera con un altro pezzo di pasta frolla e bucare con una forchetta. Infornare alla temperatura di 180 gradi per mezz’ora abbondante. Appena freddo girare il dolce in un vassoio e farlo riposare almeno un giorno prima di mangiarlo. Prima di servirlo cospargete lo Sfoglio di zucchero a velo.

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ENGLISH

Parco delle Madonie Among the most important mountainous complexes in Sicily, the Madonie constitute an environment of great value in terms of nature and landscape and have therefore been placed under tutelage with the institution of the Madonie Regional Nature Park. The major extension, the differing geo-morphological and climatic characteristic as well as the evolution of the historical vicissitudes cause this area to have very varied connotations. Indeed, the central portion, commonly defined as that of the high Madonie, is offset by the soft clayey hills that towards the south softly connect the Madonie complex with the chalkysulphurous plateau and the big coastal strip and middle-hilly Tyrrhenian. The environment of the high Madonie is particularly characterized by the presence of big carbonate mountains that rise to almost two thousand metres and present an important natural vegetation covering, varied and diversified, depending on the heights, the climate and the versants. Indeed, while the landscape of the coastal versant is largely dominated by crops, that of the highest part is rich in extensive and well-preserved natural plant formations: maquis and Mediterranean shrubberies, evergreen ilex and cork oaks and deciduous turkey and downy oaks; beech woods, and associations of the cliffs and the banks of watercourses. On almost 40.000 hectares of this territory in 1989 the Madonie Regional Nature Park was created. It affects the territories of 15 Communes, all in Palermo province: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato and Sclafani Bagni.

Map of the park

Itinerary This itinerary allows you to visit part of places of the Parco delle Madonie, and above all to taste the typical products offered from this beautful area. Our itinerary starts from Cefalù, our meeting point for the departure and for the arrival.

The places in which we are going to taste typical products are the following: Collesano, Polizzi Generosa, Geraci siculo, Castelbuono, Isnello and finally Cefalù, where we are going to have dinner the 2° day. Besides, we’ll have, during all the journey, the I.P.S.S.E.O.A. pullman at our disposal.

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1° day - Departure at 09:00 am from Cefalu.

- Arrival in Collesano at 09:45, at the Azienda Agricola Invidiata, and visit the place up to 11:15 am.

- From 11:30 to 12:45 visit the Azienda Agricola Dispenza.

-Departure at 12:45 to Polizzi Generosa.

-Expected arrival at 13:30, and lunch at Giardini Donna Lavia.

-From 15:30 to 16:30 enogastronomic tour through the center of Polizzi Generosa with vision and tasting of local products.

-Departure at 16:30 to Geraci Siculo.

-From 17:00 to 18:30 visit the Caseificio Mantegna.

-From 18:45 to 20:00 visit the Azienda Barreca.

-Expected dinner at Agriturismo Casalvecchio at 20:30.

2° day -Departure from Geraci Siculo at 09:00 and arrival in Castelbuono at 09:30.

-From 09:30 to 11:00 visit the Azienda Agrituristica Bergi.

-At 11:15 visit the Masseria Rocca di Gonato.

-Lunch at 13:00 at ‘Nangalarruni’ restaurant.

-At 15:30 enogastronomic tour through the streets of Castelbuono, including the visit of the Azienda Azienda Fiasconaro.

-At 17:00 departure to Azienda Musotto, in Pollina, and arrival at 17:30.

-Visit the place up to 19:00, and return in Cefalù.

-Arrival at 19:30 and dinner at I.P.S.S.E.O.A. school, with a typical menu offering products of this territory.

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Town Collesano

It developed in the 12th century around the Norman Castle. In the oldest nucleus it preserves the original medieval layout, characterized by a tangle of little streets joined by narrow alleys and steep flights of steps. An important feudal place, the town also housed numerous monastic orders that founded a big number of churches there. Among these, one should visit Santa Maria la Vecchia, the oldest one (12th century), inside which there is a sixteenth-century Madonna with Child, by Antonello Gagini, the Basilica of Santa Maria la Nuova (15th century), embellished by a sixteenth-century wooden cross, halfway along the nave; San Domenico (16th century) and Santa Maria di Gesù with an attached convent (17th century). Not to be missed is an excursion to the ruins of the San Giorgio abbey and the former Abbey of Santa Maria del Pedale.

Cefalù

One of the best known and most beautiful town in Sicily, Cefalù boasts major history and cultural richness, summed up in the Cathedral, and sumptuous monuments Sicilian-Norman art, founded in 1131 by king Roger II. There is a fine front with two soaring bell towers, a 15th century portico, a façade on different levels, an ornate right side, and a stately transept. On the inside, there are grandiose mosaics in the bowl of the central apse, with Christ Pantocrator in the act of blessing; finally there is a very fine cloister, built between 1160 and 1170, embellished by elegant mullions with capitals.

There are numerous other religious and civic buildings of interest: among the former, the Santa Maria della Catena Church, with a 18th century façade and San Giorgio (12th century), San Francesco (13th century), Purgatorio and Annunziata (15th century), the San Domenico convent (16th century); among the civic buildings, Osterio Magno (13th century), probably built on an existing structure that tradition has it was the residence of king Roger. A path that starts 13

from the town (Via Saraceni) rises to the peak of the Cefalù Rock, allowing one to discover the important archaeological remains that the promontory preserves. The fact is that it was frequented back In prehistoric times, and there remain big elements of the defensive complex of the Castle, among the best equipped in Sicily in the 13th century, and the megalithic sanctuary commonly known as the “Temple of Diana”, dating from the 9th century BC.

Castelbuono

It developed in a pleasant valley already frequented in Neolithic, and conserves Greek, Roman, Arab and Byzantine memories. Notable monuments are the well-preserved Castle of “good air” ,built starting from 1316 by Francesco I of Ventimiglia; the old parish church, consecrated in 1494, inside which there is a grandiose marmoreal ciborium, probable done by Giorgio da Milano; the new parish church, where there are works by Antonello da Messina and Giuseppe Velasquez; the late medieval San Francesco church, embellished by a portico by Francesco Laurana, leading into the funeral chapel of the Ventimiglias. In the town there is the museum named after the Castelbuono naturalist Francesco Minà Palumbo.

Polizzi Generosa

Lying on a high rock ridge, it is one of the most charming places in the Park. A must is a visit to the parish church, probably of Norman origin, inside which there is a magnificent Flemish triptych and a rich treasure that includes pieces of Sicilian goldsmith’s craft; the seventeenth-century San Gandolfo la Povera church; the old Abbey, built in the fifteenth century; the San Nicolò church, the oldest, built in 1167, of the Benefice of the Knights of Malta (1177). There are also a lot of significant non-religious buildings: Palazzo Gagliardo, Palazzo Carpinello, the ruins of the castle, and the former Jesuit College (19th century), which houses the Lancia di Brolo Library, which about 40.000 volumes.

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Pollina

If the airy Tower of the Castle of the Ventimiglias constitutes the showiest element of the townscape of Pollina, it is inside a church, the parish church, that one must seek the true “treasure� of this town, two masterpieces by Antonello Gagini: a bas-relief depicting the Nativity (1526) and the sculpture group of the Madonna of Graces (1515). Other sacred buildings of interest are the Romanesque San Giuliano church and the San Pietro church, which in the apsidal part still presents characteristics of the original plan dating from the 12th century.

Geraci Siculo

It boasts a noble past that can still be read in the street texture of the highest part, with a clear Islamic impress, and in that of the present urban centre, whose development, around the Castle, began after the Norman Conquest. Built in 1072, of the mighty building there remain stretches of walls and the Gothic Chapel of St. Anne, built in 1312 at the behest of Francesco I of Ventimiglia. In the historic area, one should visit the parish church, the Santo Stefano Church (17th century), a rare example of a church with a central plan, and Santa Maria la Porta (14th-15th centuries).

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Our menu Starters Typical cured meats, provola delle Madonie, ricotta primo sale, jams, miele delle api nere , dry tomatoes, olives.

Pasta dishes ‘Pasta ccù l’Apròcchi e ‘a ricotta frisca’ ‘Risotto alle ortiche’

Main course ‘Sarde in tasca’ ‘Foglie di borragine in pastella’

Dessert ‘Sfoglio di Polizzi’ Fruit salad

Beverages Water ‘Contea di Sclafani’ wine

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