La Voce della Compagnia di Brescia n. 4/2010

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 48) art. 1, comma 2, DCB Brescia

LA VOCE DELLA COMPAGNIA DI S. ANGELA • BRESCIA

LUGLIO • AGOSTO 2010

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VOCE

DELLA COMPAGNIA DI S. ANGELA DI BRESCIA

LUGLIO - AGOSTO 2010

4 Via F. Crispi, 23 - 25121 Brescia Tel. 030/295675-3757965 c/c postale n. 12816252 Nihil obstat quominus imprimatur Aut. del Trib. di Brescia n. 24/69 del 5 sett. 1969 Direttore responsabile: D. Antonio Fappani Tipografia: Alfa - Brescia Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 nยบ 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia



La parola del Superiore

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– “Vi bisogna un’intera e stabile deliberazione di sottomettervi totalmente alla sua volontà e, con viva fede, intraprendere tutto ciò che avrete da operare per amor suo ed in questo (accada quel che voglia) perseverare”. Con queste parole S. Angela consegnava il suo “Testamento” alle governatrici. A ben riflettere esse contengono una indicazione valida anche per la Compagnia di oggi, che sta vivendo il 475° anniversario di fondazione, come un anno straordinario. Sarebbe bello che a coronamento, la Compagnia in questi ultimi mesi riprendesse il suo cammino di conversione, per essere trovata pronta a rinnovare l’impegno del primo gruppo che con lei si

Intraprendere, operare e perseverare per amor di Dio

† Vigilio Mario Olmi

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La parola del Superiore apprestava a testimoniare la possibilità di vivere la consacrazione verginale nel mondo. Nei primi mesi dell’anno straordinario la Chiesa bresciana ha riconosciuto il singolare carisma di S. Angela proclamandola sua Patrona insieme ai Santi Faustino e Giovita. In questi ultimi mesi accogliendo l’esortazione di S. Angela la Compagnia potrebbe offrire la bellezza del suo carisma a una società inquieta e confusa. Proprio perché i Santi hanno la capacità di leggere le situazioni con gli occhi di Dio, intendiamo accogliere l’esortazione di S. Angela, per essere anche noi nella condizione di interpretare correttamente il presente e guardare al futuro con fiducia, senza rimanere incerti sul da farsi anche se dotati di poche risorse, e ci sembra di essere impotenti di fronte alla complessità delle situazioni tanto più che appare più il negativo che il positivo. Proprio come dice S. Angela, “vi bisogna un’intera e stabile deliberazione di sottomettervi totalmente alla divina volontà”. Il punto di partenza deve esser chiaro per tutte: ciascuna per la propria parte e tutte insieme come Compagnia. Imploriamo “con viva fede” il Signore che ci illumini, così che conoscendo la sua volontà possiamo serenamente e fiduciosamente aderirvi. A questo scopo vi esorto a perseverare secondo gli impegni dell’anno straordinario: recitare ogni giorno con più fiducia l’apposita preghiera e curare, nelle modalità possibili, l’adorazione eucaristica. Inoltre S. Angela ci esorta ad intraprendere quello che dovremo operare. Mi pare opportuno segnalare che il Consiglio di Compagnia sta elaborando un programma che tenga presenti le indicazioni emerse durante l’assemblea del 5 giugno scorso, e sta predisponendo la formazione dei Gruppi con la nomina delle Responsabili, e quindi la formazione delle Commissioni. Certamente il programma per il nuovo anno pastorale, terrà presente la effettiva disponibilità delle

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La parola del Superiore figlie, e, nello stesso tempo, procederà alla verifica delle iniziative e delle attività che sono in atto. E’ un lavoro impegnativo perché dovrà essere conforme alle indicazioni della Regola e del Direttorio, oltre che essere attento alle proposte del piano pastorale della Diocesi. Si spera di poter presentare il tutto all’inizio dell’anno pastorale, così che ciascuna possa prontamente disporsi a fare la propria parte.

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– Tale disposizione è certamente maturata nell’animo di coloro che hanno partecipato a un corso di Esercizi spirituali. Chi non avesse ancora potuto parteciparvi, faccia tutto il possibile di parteciparvi nella prossima circostanza. Sono troppo importanti, se si vuol davvero “ravvivare la stima del dono ricevuto, e rendere infinite grazie al Signore per il singolare dono di essere state elette alla dignità di spose del Figliuol di Dio. Negli esercizi spirituali infatti viene sempre offerta una luce e una grazia particolare per meglio esaminare la tenuta di fedeltà e verificare i sentimenti del cuore e cogliere qualche cedimento alla mediocrità o mentalità del mondo, “non essendo morta la carne e sensualità nostra”. Può sempre insinuarsi qualche atteggiamento di superbia, di egoismo o di attaccamento al proprio “io”, con qualche venatura di invidia, gelosia, che porta poi ad estraniarsi o a chiudersi in se stessi. Ora tutto questo non solo rallenterebbe la propria vita spirituale, ma influirebbe negativamente anche sul quel clima di serena fraternità che tanto giova alla vita della Compagnia.

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– S. Angela chiede a tutte di “perseverare ( accada quel che voglia)”. Sono perciò certo che nessuna vorrà estraniarsi dal cammino che verrà indicato: sia per la partecipazione a qualche

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La parola del Superiore commissione, che agli incontri e alle iniziative che verranno proposti in vista anche del 475° di fondazione e per una seria ripresa di comunione fraterna nella Compagnia. Ci siano di incoraggiamento le parole di S. Angela stessa: “Ho ferma fiducia e speranza nella Divina bontà, che non solo supereremo le avversità e i pericoli, ma anche con grande gioia e gaudio ne saremo così vincitrici e passeremo questa brevissima vita tanto consolatamente, che ogni nostro dolore e tristezza si volgerà in gaudio”. E’ una promessa fatta da Colei che ci assicura di seguire la Compagnia ora più di quanto poteva fare nella sua vita terrena; promessa che viene maggiormente confermata in questi giorni, in cui con tutti i fratelli di fede, celebriamo l’Assunzione della Beata Vergine Maria e preghiamo: “Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima l’immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa’ che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria”.

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La parola della Superiora

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bbiamo ripreso, col rinnovato Consiglio, una nuova tappa della vita della Compagnia. Desideriamo tutte che la “novità interiore” rigeneri la nostra comunità vocazionale. Per questo è indispensabile una grande docilità alle sollecitazioni della grazia, alle mozioni dello Spirito Santo, perchè, sotto la spinta del suo soffio d’Amore, la nostra vita spirituale proceda più speditamente e con vigore sempre più forte. Maddalena Girelli, nostra sorella e maestra, può guidarci nel cammino. Ella è convinta che per dare la possibilità allo Spirito Santo di invadere la nostra anima, si debba partire da un cuore pentito e penitente. “Quanto bisogno hai anche tu di contrizione e di lacrime, o mio povero cuore! Piangi, e fa una

Lo Spirito Santo nella nostra vita

Maria Teresa Pezzotti

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La parola della Superiora lavanda col tuo pianto a tutte le bruttezze ed allora potrai sperare di ricevere questo Spirito Santissimo”. Per riconoscere che abbiamo peccato, poiché siamo di “dura cervice” come dice la Bibbia a proposito del popolo ebreo occorre molta umiltà. Solo così comprenderemo le sollecitazioni dello Spirito Santo. La virtù dell’umiltà non si improvvisa, ma cresce attraverso l’esercizio. Perciò Maddalena annota nel suo diario: “Non ho fatto altro che umiliarmi e pregare il Signore ad illuminare le tenebre della mia mente”. A volte siamo dei ciechi che si illudono di vedere; perciò Maddalena ci suggerisce la preghiera. “Ho invocato scrive lo Spirito Santo, perchè mi faccia conoscere la verità del mio nulla, e mi dia la grazia di emendare i miei molti difetti”. Ognuna di noi ha i suoi momenti di prova, a volte la sofferenza oscura la mente e opprime il cuore. Impariamo da Maddalena a cercare conforto nello Spirito Santo. “Oggi ebbi molto da faticare... Spero che il Signore avrà accettati i miei sacrifici. lo sono ancora nelle mie solite pene... . Spero che lo Spirito Santo verrà a rinnovare la terra arida ed ingrata del mio cuore”. Riflettendo sui motivi per cui Dio Padre avesse decretato di inviare il suo Santo Spirito, Nene conclude: la bontà infinita di Dio che dona con benevolenza e gratuità; i meriti della passione di Cristo; la compassione per tutte le miserie umane. E’ spinta, allora, a una maggior confidenza e fiducia nello Spirito Santo, e prega: “Conosco bene, Spirito Santissimo, che se mi lasciaste priva di consolazioni, anzi, arida, è tutta colpa mia: troppo languidi erano i miei desideri: la mia anima era piena di tiepidezza e di colpa; e subito mi abbatteva d’animo, invece di umiliarmi e perseverare. Deh, venite Voi, e tosto si rinnoverà in me ogni affetto, pensiero, desiderio”. Maddalena intensifica l’attesa dello Spirito Santo e, per poterne meglio avvertire il soffio, si crea uno spazio di solitudine. Scrive: “Non ho dato licenza al mio cuore d’uscire dalla sua solitudine, ed ho procurato di star

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La parola della Superiora ferma in certo modo sulla via dell’amore, aspettando che il soffio dello Spirito Santo mi faccia avanzare verso la mia meta”. La meta che Maddalena ambisce è la pienezza dell’Amore, della perfetta Carità. Potremmo chiederci: Siamo sulla sua stessa linea d’onda? E’ grande nel nostro cuore il desiderio della carità perfetta? Questo mi pare l’apice della promozione della Compagnia, il modo migliore per esser grate a Dio del dono della vocazione, la via maestra per obbedire a Sant’Angela, che, prima di morire, supplicava accoratamente le sue Figlie a mantenere l’unità dello spirito, la concordia, l’amore vicendevole. Accogliamo con amore le sue esortazioni e riceveremo in dono la pace come frutto dello Spirito Santo. Saremo, cosi, credibili testimoni del suo Regno d’amore nel mondo.

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Preghiera

Invochiamo l’aiuto della Madonna Santa Maria, Madre di tenerezza e di misericordia, mostraci Gesù. Sostieni il nostro cammino perché diventiamo sempre più il sale della terra e la luce del mondo Benedetto XVI

Invochiamo l’aiuto di S. Angela Guidaci, Madre nostra sulle vie della speranza con una fede stabile in Dio, nostro Padre, in Gesù Cristo, Amatore nostro e nello Spirito Santo consolatore. Prega con noi, intercedi per noi consapevoli della nostra pochezza, perché sappiamo trovare concordi semi di futuro per la nostra comunione e insieme fare, muoverci, credere, sforzarci, sperare per essere nella Chiesa lode e gloria di Dio. (cfr Ric, pr. 17)

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Alle sorelle ammalate

Carissime Sorelle, ecco l’estate giunta a noi fin troppo impetuosa con la sua calura, ma anche carica dei suoi doni, perché tutto il creato sembra esplodere nella sua magnificenza! Guardiamoci attorno e soffermiamoci a contemplare i molteplici fiori dei prati e dei giardini, le siepi che hanno raggiunto la loro pienezza floreale, le piante ricche di verde che emana clorofilla per la nostra salute: tutta questa ricchezza a servizio dell’uomo, perché Dio ha pensato all’uomo come “sua immagine e somiglianza”: “Quanto sono grandi le tue opere o Signore Tutto hai fatto con sapienza la terra è piena delle tue creature” (dal Salmo 103) Talvolta le nostre condizioni fisiche e forse anche morali, ci fanno mettere al secondo posto la riconoscenza di tanta dignità che ci è stata donata; talvolta i nostri pensieri ci incupiscono, così facciamo fatica ad esprimere la gioia del nostro essere; eppure a suo tempo abbiamo gioiosamente colto l’invito a seguire Cristo come sposo, Lui che porta in sé tutta la grandezza dell’Amore del Padre. La nostra Santa Madre Angela ci sollecita a : “…vivere liete e sempre piene di carità, di fede e di speranza in Dio”. Come non vivere tale esortazione quando la sua esperienza comunitaria in seno alla Chiesa non è stata altro che il compiersi del passaggio dello Spirito Santo accolto nella sua anima! Anche Madre Teresa di Calcutta ci invita ad avere un “viso luminoso e traboccante di amore cristiano; essere una persona per la quale questo

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Alle sorelle ammalate mondo è un nulla e il servizio di Cristo è tutto” si, perché il nostro “servizio” è sempre attivo se valorizziamo a pieno gli anni che ci restano da vivere: “nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi”. Ascoltiamo ancora S. Angela che ci richiama ogni giorno ad essere: “concordi ed unite insieme tutte d’un cuore e d’una volontà, stimandoci e sopportandoci l’una con l’altra in Gesù Cristo”. S. Angela sa bene che ogni persona è bisognosa dell’altra e che aiutandosi ci si arricchisce dei doni e dei carismi reciproci. Il Santo Padre Giovanni Paolo II nella sua lettera agli anziani ebbe a dire: “Sono anni da vivere con un senso di fiducioso abbandono nelle mani di Dio… un periodo da utilizzare in modo creativo… mediante l’intensificazione della preghiera e l’impegno di dedizione ai fratelli nella carità”. Quante occasioni abbiamo nella giornata per esercitare quella carità insegnataci da Gesù e da S. Angela! Se amiamo veramente Dio, anche le persone poco gradevoli riusciamo ad accettarle nonostante i loro difetti, forse hanno bisogno di sentirsi amate, magari solo regalando loro un sorriso fiducioso, uno sguardo di amore che esprime letizia proveniente dal profondo del cuore di chi ha esperimentato l’Amore col suo Signore. Noi che abbiamo accolto il suo Amore dobbiamo esprimere la gioia di appartenergli; eleviamo dunque il nostro sguardo guardandoci attorno per ammirare la creazione la quale è tutta una armoniosa lode al Signore e con essa cantiamo: “ Ti lodo Signore con tutto il cuore, annunzierò tutte le tue meraviglie. Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome altissimo”. (Sl. 9) Fraternamente Enrica L..

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Approfondimenti

“SCUOLA DI GESU’ CRISTO”: La predicazione di Gesù

Spiritualità

Una vita cristiana, che voglia svilupparsi armoniosamente, non può prescindere dalla Parola di Dio. S. Paolo, a proposito della fede, dice che essa è generata dalla Parola. “Fides ex audito” (La fede nasce dall’ascolto!). Elisabetta Girelli si chiede quale peso ha l’ascolto della Parola nella vita delle giovani e conclude che la misura è scarsa. Si pone, allora, il problema delle cause che stanno a monte di tale fenomeno, considerata la grande dolcezza, l’umiltà, l’amore con cui Gesù ama conversare con gli uomini. Scorrendo le pagine del VANGELO, ella osserva, infatti, come EGLI SI SIA FATTO VICINO A LORO PASSANDO attraverso le loro contrade, vedendo da vicino i loro peccati, chiamandoli personalmente e amorevolmente a conversione. Sarà forse cambiato l’atteggiamento di Cristo?- si domanda Bettina. “No, mio Gesù, - risponde Voi siete ancor quell’ istesso, voi mi vedete, voi mi amate, voi parlate al mio cuore ... Non permettete ch’io resti tanto miserabile e lontana da voi; mentre voi siete vicino. Illuminatemi, o Luce divina, parlatemi, o Sapienza Eterna,.. E tu, anima mia, unisciti alle turbe fedeli che seguitano Gesù Cristo, fameliche della Sua Santa Parola.” Elisabetta è d’avviso, perché ne fa l’esperienza, che basta aver gustato una volta nella vita la dolcezza infinita della Sua conversazione, per non poter distaccarsi mai più da Lui. Non si meraviglia affatto che i conterranei di Gesù lo seguano instancabilmente fin nel deserto; né che i Santi scelgano di passare tutta la vita ascoltandolo, dimentichi di tutto il resto… Il suo fervore, allora cresce: “Parlate,

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Approfondimenti dunque, o Signore, poiché voi solo potete parlarmi efficacemente; le vostre parole sono spirito e vita; la vostra legge è immacolata e converte le anime ... Non mi staccherò dai vostri piedi, o Gesù mio, finché non mi abbiate istruita.” Nel contempo Elisabetta ci propone la parabola del Seminatore, per farci comprendere che la Parola di Dio sortisce esiti diversi, a seconda dei cuori in cui viene seminata, e in ciascuno fruttifica in modo vario. In questo modo Bettina provoca una domanda bruciante: “Tu che terreno sei?” “Sei la strada dove passano incessantemente le distrazioni mondane che spazzano via la Parola?” “Hai il cuor duro come le pietre, sicché la Parola non vi può mettere radici?” “O forse sei quel terreno pieno di spine che soffocano il seme appena nato?” Poi, con animo materno, Bettina, dopo aver scosso le coscienze, esorta le giovani: “Non far più cosi: raccogliti un poco. Hai pur bisogno di pensare a Dio, all’anima, all’eternità! E’ un affare di tanta importanza che domanda tutta la tua attenzione! Bada poi, che, oltre l’attenzione della mente, ti occorre la docilità del cuore”. La fede cristiana non si accontenta di verità da custodire nella mente, ma chiede di tradurre in vita le verità rivelate. Vuole che coniughiamo in armonia mente e cuore, perchè tutto il nostro essere e la nostra attività diventino un’offerta gradita a Dio. Elisabetta lo supplica: “Parlate, dunque, o Signore, che la vostra serva vi ascolta: datemi intendimento, acciocché comprenda le vostre verità, rendete docile il mio cuore alle parole della vostra bocca: la vostra favella scorra in me come rugiada.” E come non le bastasse, spinge oltre le sue richieste: “Ah, Gesù! vorrei che me lo spezzaste questo cuore cosi duro e insensibile; vorrei che me lo strappaste dal petto, e me ne deste un altro docile e pieghevole alle impressioni soavi della vostra grazia...”. Le strugge il cuore vedere quante persone si lasciano irretire dalle spine che il mondo moltiplica con le sue vane sollecitazioni, il desiderio insaziabile della ricchezza, del piacere carnale, dell’avidità del potere.

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Approfondimenti “E’ proprio un pensiero che cava le lacrime quello, specialmente, di tanta gioventù” che si lascerà ben presto disorientare dalle seduzioni mondane, anziché essere “quasi terra ben disposta e buona che riceve il seme prezioso d’una educazione cristiana”. Bettina, presa dalla passione per le anime, prega: “Abbiate pietà, o mio Dio, di tanti cuori fatti per amarvi ... che vi amerebbero se il mondo fosse men tristo e bugiardo”. Vede in pericolo la sua stessa vita e con insistenza supplica: “Abbiate pietà del cuor mio; traetelo fuori da queste spine, liberatelo da ogni amore di mondo, affinché divenga terra buona disposta e feconda per ricevere la vostra santa Parola. Rendetelo attento nell’ascoltarla, umile nell’applicarla a se stesso, fedele nel custodirla”. Preghiamo che sia cosi anche per noi. Giuseppina Zogno

Chiesa della Madonna della Spella - Subasio (Umbria)

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Approfondimenti

L’obbedienza fa miracoli Mi è capitato di sentire il racconto di un Religioso della Città in merito a quanto gli è accaduto. Ecco come sono andate le cose. “Dopo alcuni anni di vita religiosa, il mio Priore decide di mandarmi in pellegrinaggio a Lourdes come meta di preghiera e di conoscenza di un importante luogo mariano. Io sono molto contento perché voglio bene alla Madonna, ma so che ci vogliono un po’ di soldi per conseguire quel fine. Siccome vedo tante necessità attorno a me e soprattutto nei luoghi di missione, decido nel mio cuore di rinunciare al viaggio, per devolvere quella somma a chi ha problemi urgenti. Però, prima di presentarmi al Priore, vado dal mio padre spirituale per chiedere un parere e quello mi dice di fare l’obbedienza. Arrivato a Lourdes, faccio il servizio delle confessioni e poi mi porto tra la folla per pregare. Una signora mi si avvicina e mi chiede se sono un missionario: io rispondo che sono un semplice religioso ma per lei non fa differenza. Vuole mettere a disposizione un po’ di denaro per opere di bene e mi mette in mano le banconote. Ringrazio a nome dei poveri e quando sono solo conto i soldi: sono esattamente la cifra del mio viaggio a Lourdes”. È proprio vero che l’obbedienza fa miracoli! G.G.

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Attualità

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) all'ultimo Annuario Pontificio, redatto tra gli altri, dal bresciano mons. Vittorio Formenti, si evince che i cristiani cattolici nel mondo sono aumentati dell'1,4%. Erano 1,115 milioni nel 2005, nel 2006 sono 1. 13 l; il 50% vive nelle Americhe e c'è un trend positivo anche per il numero dei sacerdoti, passati da 406.411 a 407.262 e la crescita è costante dal 2000. Dalla lettura dell'Annuario sì possono desumere alcune novità relative alla vita della Chiesa nel mondo, a partire dal 2007. In quell'anno il Papa ha eretto otto nuove sedi vescovili e una prefettura apostolica; sono state costituite due sedi metropolitane e un vicariato apostolico: in tutto sono stati nominati 169 nuovi vescovi. I dati statistici che emergono permettono di evidenziare gli aspetti rilevanti della presenza della Chiesa cattolica nelle 2.923 circoscrizioni

In crescita i Cattolici nel mondo

Don Franco Frassine

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Attualità ecclesiastiche del pianeta. Il primo dato in evidenza riguarda proprio la crescita globale dei cattolici. La loro diffusione è ineguale nei vari continenti, cosi come? esulando dal piano strettamente numerico? le loro condizioni dì vita. L'America, ad esempio, comprende il 14% della popolazione mondiale ma conta il 49,8% dei cattolici di tutto il mondo. L'Europa, con un'incidenza sulla popolazione globale di poco inferiore a quella americana, ospita invece il 25% dei cattolici. L'Asia, continente in cui vive il 61 % dell'umanità, accoglie il 10,5% dei cattolici. A questo proposito va ricordato che la Cina è da sempre una delle frontiere più affascinanti e ardue dell'annuncio evangelico; cosi promette di essere anche il XXI secolo, dopo le grandi sofferenze che hanno segnato il cammino del 900. In questa prospettiva si colloca la "Lettera”di Benedetto XVI ai fedeli cattolici della Repubblica popolare cinese: un messaggio diffuso nel 2007 per promuovere la libertà della Chiesa e dei credenti e, nel contempo, risanare le lacerazioni fra i cattolici? i "patriottici" da una parte, le comunità “clandestine" dall'altra? provocate dalle ingerenze del potere politico nella vita della Chiesa. Frutto recente di quella Lettera è il primo "Congresso dell'evangelizzazione" svoltosi nel febbraio del 2008 nella regione cinese della Mongolia interna, al quale hanno partecipato migliaia di fedeli e che ha visto i cattolici della zona tornare a incontrarsi dopo decenni di dolorose divisioni e incomprensioni. Anche il numero dei sacerdoti ? diocesani e religiosi ? è cresciuto: dai 406.411 del 2005, ai 407.262 del 2006 (+0,21%), trovando così conferma una tendenza in atto fin dal 2000. Per quanto riguarda la loro distribuzione fra i continenti, appare ridimensionata in Europa e in America a vantaggio di Africa e Asia. Se nel 2000 l'81% dei sacerdoti del pianeta stava in America e in Europa, nel 2006 la percentuale era scesa al 78%. La variazione positiva di maggior rilievo riguarda l'Africa (nel 2006 vi operava l'8% dei preti di tutto il mondo) mentre in Asia i sacerdoti sono passati da 43.566 nel 2000 a 51.281 nel 2006.

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Attualità Per quanto riguarda i candidati al sacerdozio gli studenti di filosofia e teologia nei seminari diocesani o in quelli religiosi, sono 115.480 nel 2006 (+0,90/0) rispetto al 2005; 24,034 in Africa, 37.150 nelle Americhe, 30.720 in Asia, 22.618 in Europa e 976 in Oceania. Fra il 2005 e il 2006 è cresciuto anche il numero di vescovi: da 4.841 a 4.898 (con crescita più accentuata in Asia e in America. la questo Anno Sacerdotale. che il Papa ha posto sotto la protezione del Santo Parroco di Ars, preghiere, veglie di riflessione, dibattiti e convegni sul sacerdozio si moltiplicano in tutta la Chiesa e se nell'America ricca e nell'Europa che insegue traguardi di benessere non si pensa al comando dì Gesù dì portare il Lieto annunzio a tutte le genti, queste cifre ci aiutano a pensare che 1o Spirito non abbandona la sua Chiesa. Franco Frassine

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Missioni ad extra

Dalle Sorelle del Brasile a Fulvia, Lucia e a noi tutte Carissime sorelle, abbiamo tante belle notizie da darvi, la prima notizia meravigliosa è che siamo aumentate in famiglia: il giorno 21 di marzo abbiamo iniziato il cammino con Raimondina, per far conoscere la nostra Santa Angela e la Compagnia. Con Regina abbiamo diviso i compiti per accompagnarla nelle preghiere: Regina l’accompagna il mattino con le Lodi, io alla sera dopo il lavoro in parrocchia, con i Vespri. Sorelle, sono rimasta sorpresa della intelligenza di Raimondina, lei fa molte domande, é molto interessata, pensate che già dice a memoria la preghiera della Compagnia. E’ molto coraggiosa e piena di buona volontà, è tanto felice di stare con noi e di aver scoperto una vita nuova per stare con Gesù. Sono andata a parlare con la sua mamma, la quale mi ha spiegato che questo era ciò che cercava sua figlia. Intanto noi dobbiamo pregare tanto per questo dono che ci sta facendo Dio pregate anche voi. Lei ha già preso in consegna la chiesetta di Santa Elisabetta nel bairro mangherao (come già voi avete visto). La Settimana Santa è stata meravigliosa e molto partecipata. Il sabato dell’Alleluia siamo state tutto il giorno in ritiro

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Missioni ad extra spirituale con tutte le pastorali, insieme al nostro Vescovo e al nostro parroco Ladir. Alla notte, dopo la benedizione del fuoco e dell’acqua, in processione (quanta gente sorelle!) fermandoci nei vari momenti stabiliti per le letture e riflessioni, siamo arrivati alla Chiesa Madre per la Santa Messa di Pasqua. Altra notizia bella è che i giorni 18-19-20 di giugno abbiamo il ritiro diocesano di tutte le religiose di cui noi siamo già inserite, il ritiro sarà seguito dal Vescovo. Stiamo già lavorando per preparare la festa di San Giovanni Battista nostro Patrono; quest’anno saremo in tre a lavorare, che bellezza! Pregate sempre per noi, un abbraccio a tutte. Dalva e Regina ma anche Raimondina.

San Geraldo di Araguaia, 17 giugno 2010, Carissime sorelle, perdonatemi per non avere risposto al vostro email, ma qui stiamo lavorando tanto per la festa del nostro patrono San Giovanni Battista; e grazia a Dio sta andando tutto bene. Stiamo organizzando la processione che porta la statua del Santo, dalla Chiesa Madre al Centro Pastorale. Carissime, la Raimondina si trova molto bene nella Compagnia, lei è molto forte e coraggiosa, già ha imparato a maneggiare la liturgia delle ore, e già ha imparato a memoria la preghiera di Santa Angela. Nel mese di luglio vogliamo andar tutte e tre, al bairro Novo Horizonte per fare visita alla gente, e anche abbiamo organizzato, in questo periodo, di mettersi insieme tutte tre qui nella Chiesa Madre recitare le nostre preghiere il sabato e la domenica, perchè dato il lavoro nella catechesi e ognuna nel nostro Bairro, non ci permette di trovarci insieme durante la settimana. Vi dico che, nella chiesina dedicata a Santa Elisabetta nel Bairro della Raimondina, il giorno della sua festa è stato meraviglioso, la chiesina quel giorno della Patrona, era piena di gente, abbiamo preparato anche il “leilào” (una specie di asta, chi dà

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Missioni ad extra di più per una torta o altro), la “canjica” (frumento cotto nello zucchero) e “caldo” (brodo di gallina). Il giorno 26 di giugno, ci sarà la festa nel Bairro di Regina, Alto Soccorso, cioè della Patrona nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Come sapete, la festa si teneva in Novembre, ma abbiamo pensato (con il parroco) di cambiare, perchè il suo giorno ufficiale è il 26 giugno. La scuola di rinforzo continua bene. Carissima Lucia come faccio per venire in Italia? Quanto costa? Qual è il tempo favorevole? Dimmi tutto per benino ... desidero proprio... Carissime, io Regina sto molto bene nella compagnia, sto lavorando molto nella Chiesa Madre e nella mia cappella del mio Bairro, nella scuola di rinforzo e nella catechesi. Aiuto la Dalva in segreteria, sono molto felice, ho solo tanta nostalgia di voi. Il Padre Ladir ( parroco ) per il momento ringrazia voi tutte per l’aiuto nella costruzione della cappella del Bairro Alto Bec e manda un forte abbraccio a tutte, quando sarà pronta la cappella vi comunicherà. Dalva, Regina e pe Ladir

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Echi dal mondo orsolino

Celebrazione della prima consacrazione nella Compagnia di Sant’Orsola Noi, della Compagnia Diocesana di Brescia, gioiamo per questo avvenimento e ci congratuliamo con le Suore Orsoline dell’Unione Romana perché da “Religiose” hanno promosso la forma “secolare” oltre che in Inghilterra anche in altre lontane terre, e perché il loro buon seme gettato ha già dato numerosi frutti. Suor Maureen Coyne, della Comunità di Lancaster, ci ha inviato un articolo sull’inizio della Compagnia di Sant’Orsola in Inghilterra, e sulla consacrazione di Maria Worden e Maria Rodden. Mentre stiamo entrando nell’anno di preparazione del 475° anniversario della nostra Fondazione, il 474° resterà un ricordo molto speciale per noi che formiamo la comunità-gruppo del Nord-Ovest. La celebrazione, il 25 novembre, di questa prima consacrazione, sebbene sostenuta da tutta la Provincia, fu un avvenimento grande e commovente. I preparativi delle nostre due candidate ci hanno ricordata per molti aspetti la nostra preparazione alla professione. Tutte noi abbiamo fatto una novena di preghiera fondata sui consigli evangelici, sul Vangelo, sulla Regola e sulle Costituzioni della Compagnia. Noi abbiamo avuto una giornata di ritiro comunitario ed abbiamo pregato con i testi della Messa e quelli del rito. Quella sera, abbiamo ricevuto una telefonata da Maja Dravecka, la Direttrice della Compagnia della Slovacchia che ci informava che avrebbe potuto venire e ricevere l’impegno delle due candidate, e sarebbe arrivata la domenica. E’ veramente arrivata da Koˇsice dopo un viaggio difficile. Noi eravamo responsabili, tra l’altro, del rinfresco delle quaranta persone invitate e della decorazione della chiesa e del Centro. Prima

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Echi dal mondo orsolino dell’arrivo della maggior parte dei convenuti, la Comunità ha condiviso la recita dei Vespri attraverso il mondo intero con le nostre sorelle tedesche. La Messa è stata concelebrata dal nostro cappellano, il Canonico Stefano Shield, il Canonico Luiz Ruscello con l’assistenza di un diacono, Jim Wood. Inutile dire che la chiesa era in piena eccitazione quando è iniziata la Messa introdotta da Suor Zela Procter. Suor Vianne Connolly ha diretto i canti dell’assemblea e cantato “la parola di Angela” come Salmo Responsoriale. L’omelia di Fratello Stefano fu un capolavoro di sintesi della storia della vita di Santa Caterina d’Alessandria (noi abbiamo preso la sua Messa) e quella della Fondazione da parte di Pio XII degli Istituti Secolari per i consacrati nel mondo. Parimenti ha sottolineato l’importanza dell’impegno per il mondo d’oggi, benedizione per la parrocchia. E’ seguito il rito dell’impegno quando le due Marie si sono messe in piedi vicino al cero pasquale con Maja e le suore Zela e Maureen come testimoni. Dopo aver espresso il loro desiderio d’essere ammesse nella Compagnia, ciascuna ha pronunciato il proprio impegno con le parole di Sant’Angela ”con un fermo proposito” per due anni (da rinnovarsi per tre anni prima della consacrazione perpetua). Dopo la dichiarazione della loro ammissione da parte di Maja, quando le formule sono state deposte sull’altare, è scoppiato un fragoroso applauso. Alle intercessioni lette da Suor Gwin Richards, è seguita la processione offertoriale: la figlia di una Maria, la sorella dell’altra e le Suore Orsoline, Anastasia Nolan e Damien O’Mahony. Dopo la comunione, Suor Maureen ha letto un passaggio del X Legato e la Messa è terminata con il canto entusiastico ”Eccomi”. Dopo la firma dei documenti e le fotografie, tutti si sono radunati nel Centro per un delizioso buffet molto apprezzato. Le due Marie e le

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Echi dal mondo orsolino loro famiglie sono state molto riconoscenti per il dono e le numerose felicitazioni ricevute dalla Provincia. Qual è il significato di tutto questo? E’ un momento storico per la nostra epoca: sull’esempio di Sant’Angela che ci ha detto di seguire l’antica via e nello stesso tempo fare vita nuova. Tal è la realtà di questo passo. Che sia benedetto quando cerchiamo di vivere tutte insieme con le nostre “compagne”.

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Cronaca

Casa Girelli e la nuova RSA, una storia lunga un secolo Lo scorso 19 giugno, presso la Casa Sorelle Girelli di Marone, alla presenza di numerose autoritĂ civili e religiose, con una cerimonia semplice ma molto sentita e partecipata si è inaugurata la nuova struttura destinata ad ospitare una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) con 54 posti letto, un Centro Diurno integrato per 15 anziani e nove minialloggi che usufruiscono dei servizi della RSA, riservati prioritariamente alle Figlie di S. Angela e alle persone anziane di Marone. Grazie alla convenzione stipulata tra la Compagnia di S. Orsola Figlie di S. Angela e il Comune di Marone si è risolto, creando un’unica struttura idonea, il gravoso problema di dover adeguare agli standard previsti dalle normative nazionali e regionali in materia di RSA, Villa Serena e la Casa Sorelle Girelli.

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Cronaca Il Comune di Marone ha contribuito al progetto di ristrutturazione, eseguito dalla Compagnia di S. Orsola, con la somma totale di Euro 255.000 cosi suddivisa: tre rate annuali di Euro 70.000 ed un contributo di Euro 45.000 a sostegno degli oneri di gestione e delle diseconomie verificatesi nel periodo in cui Casa Girelli è stata interessata dai lavori di ristrutturazione e trasformazione in RSA. Qui di seguito introduco la lettera della Sig.na Maria Teresa Pezzotti, Superiora della Compagnia S. Orsola Figlie di S. Angela, letta in occasione dell’inaugurazione: «Introduco volentieri questo momento di festa, ricordando con poche battute lo spirito che ha animato le sorelle Girelli quando la Casa é sorta, e, dopo di loro, le sorelle che l’hanno gestita per molti anni. Il nuovo chiede sempre un prezzo. Anzi, il prezzo aumenta in ragione della bontà di una cosa. E’ una legge di vita! Quando Maddalena Girelli, spinta da tenerezza materna e da ardore apostolico, ideò la “Casa di Marone”, andò soggetta a molte critiche impietose che le piovvero da ogni parte. Al che ella rispose: “So bene che a questo mondo non si fabbrica per l’eternità, e prima del Giudizio Universale andrà all’aria non solo la Casa di Marone, ma anche tutto il resto.” Quella scelta si rivelò profetica. La casa è noto, ha accolto prima le ragazze, ha funzionato ed è sopravvissuta alle Girelli per più di un secolo, e ora è in grado di aprire le porte ad altre realtà sociali. Elisabetta, ricordando, a distanza di tempo, l’inaugurazione della Casa, scriveva: “Con tutte le lettere di disapprovazione e contraddizione ricevute durante la fabbrica di Marone abbiamo fornito un piedistallo ad un Crocifisso e le abbiamo poi bruciate il giorno in cui fu benedetta quella povera Casa e vi entrò da padrone il Sacro Cuore di Gesú.” Questo non significa che, una volta realizzata la costruzione, sia poi stata tutta una festa! Anzi! La realtà della Croce ha sempre accompagnato le vicende della Casa. Maddalena ed Elisabetta ne erano

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Cronaca perfettamente consapevoli, avendolo sperimentato personalmente. Oggi non è diverso da ieri… la storia continua, pur con modalità diverse, uguale nella sostanza. Lo documenta il travaglio vissuto in questi anni per la trasformazione dell’edificio al fine di renderlo adeguato alle nuove esigenze; il rinnovo del personale e le nuove collaborazioni; le vicende delle ospiti; il logorio dei giorni, un insieme di fattori insomma noti a molti. Ma chi ha partecipato più direttamente e dall’interno alle varie fasi del cambiamento, ha vissuto il travaglio in maniera più forte esistenzialmente parlando. Non per nulla Maddalena ed Elisabetta ci hanno additato la Croce come punto di riferimento per il cammino. Sento ora il bisogno di ringraziare, dopo il Signore e le Sorelle Girelli, tutti quelli che a vario titolo, ciascuno nel suo settore, hanno collaborato perché l’Opera giungesse in porto. Grazie per la perizia

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Cronaca che hanno dimostrato e che ha fatto in modo che si evitassero incidenti di percorso. Ora possiamo dirci soddisfatti! Per questo riserviamo un grande grazie a tutte le Figlie di S.Angela che ci hanno sostenuto con la preghiera e che hanno lavorato e sofferto per queste nuova fisionomia che “Casa Girelli” ha assunto. Invito però a continuare ad essere vicini con l’interesse già dimostrato a questa nuova realtà che, prima di diventare un’opera, é stata un’idea nata dal dialogo fra tre diverse realtà: la Compagnia, il Comune di Marone nella persona del Sindaco dott. Teodoro Zanotti, il dott. Angelo Gipponi che è ora anche Presidente dello Cooperativa Progetto Salute. E’ grazie alla loro sinergia che siamo arrivati all’attuale risultato. E invito a non lasciar mancare suggerimenti e proposte per un suo sempre migliore funzionamento. Che il Signore, Sant’Angela e le Sorelle Girelli benedicano tutti, Buona Festa!». (Dal Bollettino del Comune di Marone)

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Cronaca

Spunti di una Consorella presente alla inaugurazione Alla presenza di autorità religiose e civili, nel pomeriggio di sabato 19 giugno c. a., si è tagliato il nastro della nuova R.S.A. che ospita non solo Figlie di S. Angela, ma anche persone residenti a Marone e dintorni. Tutti i preparativi ben fatti per la celebrazione della S. Messa all’aperto, hanno dovuto improvvisamente essere portati all’interno a causa di un forte temporale che ha benedetto la Casa al completo, dal tetto in giù. La buona regia di Maria Corbelli ha però fatto si che tutto procedesse bene anche all’interno, con l’aiuto prezioso del personale di servizio e di sorelle volontarie. Nella grande sala del raduno, vi erano tutte le ospiti della Casa, o in carrozzella, o sedute nei posti privilegiati davanti al celebrante mons. Olmi, affiancato da altri due Sacerdoti. Anche il nuovo spazio di ingresso, coperto da una magnifica vetrata ha funzionato alla perfezione, data la circostanza della pioggia. 1 fiori addobbavano e il Coro di voci femminili e maschili , dava risalto alla celebrazione liturgica in maniera encomiabile. Dopo la benedizione solenne della S. Messa, che era anche di ringraziamento per tutte le persone che in vario modo hanno prestato la loro opera per la buona riuscita della Casa di riposo, la superiora M.Teresa Pezzotti, ha fatto l’excursus storico dell’opera compiuta dalle sorelle Girelli e in seguito dalla Compagnia che ha cercato sempre di interpretare i segni dei tempi. Prima per le operaie di Marone, poi per le orfane della guerra, ed ora per le persone anziane che caratterizzano la nostra società. In seguito, a turno, le Autorità presenti hanno riconosciuto l’importanza di queste opere sociali, che in umiltà sono state compiute a beneficio di tante persone. Ora l’augurio è per una buona conduzione, che già dimostra di essere tale, con la Cooperativa “Progetto salute”. La vicinanza e il sostegno di Maria Corbelli

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Cronaca completano l’organizzazione, ma l’auspicio è anche quello di un coinvolgimento del volontariato in loco. Tutte le persone di buona volontà sono chiamate a questa opera meritoria. N.B. In questo giorno di festa, le vere protagoniste sono state le Ospiti della Casa, che a turno, accompagnate dalla propria assistente, hanno offerto un mazzo di fiori a tutte le Autorità e poi hanno condiviso con tutti il rinfresco offerto per la circostanza. Il clima di festa, rimarrà nella memoria di chi era presente, e l’auspicio è che le Sorelle Girelli abbiano sempre a vigilare su tutti. G.G.

Note di una Consorella, ospite della Casa Il 10 Luglio 2010 è stata inaugurata la ristrutturazione della Casa “Girelli” di Marone. La festa è stata molto bella; c’erano il Superiore mons. Olmi, talmente soddisfatto che dal suo volto emanava un’emozionata felicità; la Superiora che, in mezzo alla folla convenuta, si guardava in giro, cercava le Consorelle per salutarle personalmente ad una ad una. Una delle ospiti, la consorella Regina Portieri, con una fascia posta di traverso come usa fare un sindaco, verso la fine della festa ha tagliato il nastro all’ingresso. Domenica 18 Luglio, con grande gioia, abbiamo festeggiato i 100 anni di Niny Cavalli che voi tutte conoscete; la festa è riuscita molto bene. Erano presenti, oltre alle Consorelle, quelli della Casa e parecchi suoi parenti venuti da lontano. A lei è stato offerto un gran mazzo di fiori. E’ stata una festa semplice, intima ma molto bella. Vi saluto tutte caramente Lucia F.

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Cronaca

Cento Candeline Niny Cavalli ha compiuto cento anni nella Casa di Riposo Girelli a Marone: cento anni di età e settanta di consacrazione nella Compagnia di S. Angela Merici. La festa di augurio alla sua longevità si è tenuta nella grande sala della Casa. Una festa familiare tra le ospiti e i parenti, Maria Corbelli e il personale della Cooperativa la Salute che si è prodigato con quel senso di cordialità, di gentilezza, con sfumature di delicatezza alla festeggiata per il suo centenario, ma anche alle altre ospiti. E’ stata una festa serena, tranquilla, con lei che, nonostante l’età, è ancora diciamo “presente”: ha proprio partecipato e condiviso. Le Consorelle, che le si sono riunite attorno per la tradizionale fotografia, hanno cantato l’inno alla nostra Santa Fondatrice e Madre Angela Merici: è stato un omento intimo e condiviso. Cara Niny, che Dio Padre ti mantenga serena finché Lui vorrà. Ancora auguroni. Angela R.

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Cronaca

Diario di Casa S. Angela Giugno – Luglio

Il 5 giugno si è concluso il primo turno di Esercizi Spirituali delle Consorelle, come sempre seguito con impegno rasserenante e orante. Si è svolta l’assemblea di fine anno pastorale, molto partecipata, sia per il numero che per il lavoro di ricerca sui nuovi bisogni della Compagnia e per rispondere ai tanti interrogativi che nascono in questi “pestiferi tempi”. Abbiamo accolto una scolaresca di V elementare di Cremona, venuta a Brescia per visitare il Museo di S. Giulia. Un gruppo del Movimento Neocatecumenale ha vissuto nella nostra Casa una giornata di fraterna convivenza.

La scala di Casa S. Angela con il Sacro Cuore di recente restaurato.

Altri numerosi gruppi hanno chiesto ospitalità. Nonostante il grande caldo c’è stata una discreta partecipazione delle Consorelle ai due Ritiri conclusivi dell’anno 2009-2010. Valentina B. e le Sorelle di Casa S. Angela

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Inno alla Vita

Stralcio dell’intervista di Paolo Guiducci ad Andrea Bocelli (da “Avvenire” di sabato 14 agosto 2010)

Di recente lei ha dialogato con i figli su un tema tanto attuale quanto delicato e drammatico come, l’aborto. Mi riferisco al suo racconto sul web di una giovane donna giunta in ospedale con dolori che fanno. pensare a un’appendicite. Lei non sa di essere incinta e i medici le propongono di rifiutare il bambino. «I dottori le misero del ghiaccio sulla pancia e poi, quando il trattamento era finito, le dissero che avrebbe fatto meglio ad Andrea Bocelli a Medjugorie abortire; che era la soluzione migliore, perché il bambino sarebbe venuto al mondo con qualche forma di disabilità. Ma la giovane.e coraggiosa sposa decise di non interrompere la gravidanza e il bambino nacque. Quella signora era mia madre, e il bambino ero io. Sarò di parte; ma posso dirvi che è stata la scelta giusta e spero che questo possa incoraggiare altre madri che magari si trovano in momenti di vita complicati ma vogliono salvare la vita dei loro bambini”. Che sogno nel cassetto può avere un artista che si è esibito in ogni parte del mondo, capace di vendere 70 milioni di dischi e che ha cantato due volte davanti a Benedetto XVI? «Ciascuno è stato dotato di un carisma, di un talento. La voce è lo strumento che ho ricevuto, ma è importante l’uso che se ne fa: io cerco di migliorarmi sempre. Il prossimo anno canterò per la pace in Israele. E se il Papa dovesse chiamarmi ancora, garibaldinamente risponderei volentieri: obbedisco, Santità!».

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Tra noi

Piccola storia per l’anima IL CAMPO Un padre lasciò in eredità ai suoi due figli un campo di grano. I due fratelli divisero equamente il campo. Uno ero ricco e non sposato, l'altro povero e con numerosi figli. Una volta, al tempo della mietitura, il fratello ricco si rigirava nel letto di notte e diceva tra sé: “Io sono ricco, a che mi servono tutti quei covoni? Mio fratello è povero, e ha bisogno di molto frumento per la sua famiglia”. Si alzò dal letto, andò nella sua parte di campo, prese una gran quantità di mannelli di grano e li portò nel campo del fratello. Nella stessa notte, suo fratello pensò: “Mio fratello non ha moglie né figli. L’unica cosa in cui può trovare gioia è la sua ricchezza. Io gliela voglio crescere". Lasciò il proprio giaciglio, andò nella sua parte di campo e portò una grande quantità di mannelli nel campo del fratello. Quando entrambi, al mattino, si recarono nel proprio campo, si meravigliarono che il grano non fosse diminuito. Nelle notti che seguirono fecero la stessa cosa. Ognuno dei due portava il proprio grano nel campo dell'altro. E ogni mattino scoprivano che il grano non diminuiva. Ma una notte i due fratelli, con le braccia cariche di grano si incontrarono sul confine dei campi. Si resero conto ridendo di quello che era accaduto e si abbracciarono. Allora udirono una voce dal cielo: "Questo luogo, sul quale si è manifestato tanto amore fraterno, merita di essere scelto perché su di esso si edifichi il mio tempio: il tempio dell'amore fraterno".

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Tra noi E in effetti il re Salomone scelse quel posto per la costruzione del tempio. Oggi il re Salomone riuscirebbe ancora a trovare un posto per il tempio?

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Le ricordiamo

Giordani Maria Nata a Torbiato nel 1928 Consacrata nel 1953 – deceduta a Marone il 3 agosto 2010

Il 3 agosto si è spenta serenamente la nostra Consorella Maria, così come è stata la sua vita. Vogliamo dirti grazie per tutto ciò che ci hai lasciato e quello che noi abbiamo appreso da te, con la tua umiltà e semplicità di quella Maria seduta ai piedi di Gesù per ascoltare la sua Parola, e nello stesso tempo la premura di Marta nel mettere in pratica nel silenzio, senza fare rumore. Partecipavi con gioia e entusiasmo alle Congregazioni, la tua presenza discreta ci aiutava ad andare all’essenziale della vita, la fiducia, la stima e l’amore ai Superiori, alla responsabile, alle Sorelle. La fedeltà alla Regola come ci ha insegnato S. Angela per vivere in pienezza qua, ora, la nostra vita, con Gesù, per Gesù, in Gesù. L’amore ai sacerdoti che hai aiutato per tanti anni con rispetto, discrezione, disponibilità. Ora che hai raggiunto in pienezza l’unione con il Cristo nostro Redentore e Sposo aiuta noi tutte che siamo in cammino a comunicare a tutti quelli che avviciniamo nella vita la bellezza e la gioia di avere incontrato Gesù. Le tue Consorelle del gruppo di Rovato

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Le ricordiamo

Gozzetti Cecilia Nata a Prevalle il 5 – 12-1919 Consacrata nel 1950 - deceduta l’11 giugno 2010

Prendo la parola perché sia da tutti conosciuta la religiosità viva e assai discreta di questa esemplare Figlia di Sant'Angela Merici. Nel silenzio e nella somma discrezione ha vissuto in pienezza i suoi doveri di consacrata al Signore: quante volte l'ho vista leggere e rileggere la Regola che ormai poteva recitare come il Padre nostro. Che dire della sua osservanza dei voti di obbedienza, castità, povertà? Per quanto riguarda il voto di obbedienza, se appena, esprimevo un desiderio lei lo riteneva un comando del Signore e non di rado mi arrabbiavo. Per quanto riguarda il voto di castità, non ne parliamo. Quando in TV appariva qualche sconcezza... che mugugnate e parolacce al seguito! E che dire del voto di povertà? Sarebbe da domandare alla cognata Vittoria che sempre ne ebbe cura. E' noto che Cecilia era sempre molto ordinata e pulita ma fu necessario l'intervento della cognata per alleggerire il suo guardaroba ormai ridotto come la tunica di Frate Francesco e questo non perché taccagna, ma per amore e fedeltà a Monna Povertà. Ringrazio la Superiora delle Angeline, Maria Teresa Pezzotti, per la quale Cecilia aveva sempre una grande venerazione. La Superiora ci è venuta incontro nell’emergenza. Il medico curante a più riprese mi faceva presente che sarebbe stato bene trovare per Cecilia una Struttura. Un discorso che mai ho accettato... chi collabora per una vita non diventa uno straccio delle polveri perché... è sempre una persona.

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Le ricordiamo Con l'aiuto di "Badanti", ce la siamo cavata a lungo… Successivamente con somma sofferenza si è passati ad una struttura di assistenza. Che cosa ha fatto il sottoscritto per Cecilia? Ho fatto in modo che a casa si trovasse serena e questo mi è riuscito bene grazie al carattere che mi ritrovo. In Casa di riposo non l'ho mai abbandonata e lo dico non per meschina ostentazione, ma perché lo sentivo un dovere di umanità e di riconoscenza meritata. Cecilia anche in casa di riposo ha lasciato testimonianza di bontà, di serenità, di vera religiosità. Nel sentire comune di tutti, la dicevano una santa. Cecilia ha fatto onore alla sua Famiglia, alle Consorelle della Compagnia di Sant'Angela, alla Comunità Parrocchiale di Prevalle San Zenone Ora la nostra Cecilia è nella gioia di Dio. Amava una sepoltura nella nuda terra, le circostanze hanno voluto che fosse collocata in alto, in alto, segno che è vicinissima a Dio suo Creatore. Grazie, grazie Cecilia creatura nascosta agli uomini ma molto cara a Dio. Dall’Omelia al funerale

Bonafini Margherita Nata a Cividate Camuno il 17-09-1924 Consacrata nel 1954 – deceduta il 5 Giugno 2010

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Indice

Indice La parola del Superiore (S. Ecc. Mons. Vigilio Mario Olmi) “Intraprendere, operare e perseverare per amor di Dio” pag.

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La parola della Superiora (Maria Teresa Pezzotti) Lo Spirito Santo nella nostra vita

pag.

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Alle sorelle ammalate (Enrica Lamberti)

pag.

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Approfondimenti Spiritualità (Giuseppina Zogno) L’obbedienza fa miracoli

pag. pag.

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Attualità In crescita i cattolici nel mondo (Franco Frassine)

pag.

17

Missioni ad extra

pag.

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Echi dal mondo Orsolino

pag.

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Cronaca Casa Girelli e la nuova RSA, una storia lunga un secolo (Giusy P.) Cento candeline Diario di Casa S. Angela Inno alla Vita

pag. pag. pag. pag.

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Tra noi

pag.

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Le ricordiamo

pag.

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