ANGAISA Informa N° 460 del 16 luglio 2019

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ANGAISA

INFORMA Notizie e informazioni per le aziende del settore ITS

Caldaie a condensazione vendute in Italia

2011: 302.000 2012: 269.000 2013: 301.000 2014: 277.800 2015: 340.000 2016: 577.000 2017: 666.900 2018: 728.000 Fonte: Assotermica

L’appunto

“Entro la fine dell’anno tutti i nostri dispositivi saranno IoT (“Internet of Things”) ready. In quest’ottica stiamo cercando di sensibilizzare i consumatori al concetto di smart home. E ai sui vantaggi. I margini di miglioramento sono enormi. E l’arrivo del 5G sarà un ulteriore incentivo alla produzione e all’adozione di elettrodomestici intelligenti”. DanieleGrassi–VicepresidenteDivisioneHome Appliances Samsung Italia

Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno Via G. Pellizza da Volpedo, 8 20149 Milano Tel.: 02-43990459 | Telefax: 02-48591622 www.angaisa.it | info@angaisa.it

16 | 31 luglio 2019

La filiera ITS contro lo “sconto in fattura” E’ stato pressoché unanime il coro di critiche che ha fatto seguito al provvedimento inserito nel recente “decreto crescita”, entrato in vigore lo scorso 30 giugno, grazie al quale chi effettua interventi legati all’efficientamento energetico o antisismici può ottenere un immediato “sconto in fattura” cedendo al prestatore di servizi il credito d’imposta legato all’ecobonus o al “sisma bonus” a cui avrebbe diritto. Credito che, a sua volta, l’impresa può cedere al proprio fornitore di beni e di servizi, ma non a istituti di credito o intermediari finanziari. Va sottolineato che, fino all’emanazione del provvedimento attuativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, questa nuova misura è di fatto inapplicabile: un altro elemento che contribuisce a rendere particolarmente confusa e potenzialmente conflittuale la gestione dei rapporti commerciali con la clientela privata. A partire da ANGAISA, tutte le principali organizzazioni che rappresentano gli operatori della filiera ITS si sono schierati apertamente contro un provvedimento che, come ha puntualizzato il Presidente Enrico Celin nel nostro recente comunicato stampa, “non tiene conto delle dinamiche del mercato in cui operano le nostre imprese e delle loro dimensioni. Il meccanismo previsto dal decreto crescita rischia di produrre, e di fatto sta già producendo, gravi effetti distorsivi che penalizzano soprattutto installatori e distributori. E’ evidente che la cessione del credito di imposta potrà essere gestita solamente da pochi operatori, in grado di sopportare gli oneri che inevitabilmente andranno a gravare su tutti gli attori del comparto, a partire dalle migliaia di piccole e medie imprese che non potranno fare da “ammortizzatore finanziario”. Per questo auspichiamo un’azione congiunta delle principali organizzazioni di settore, volta ad ottenere l’abolizione dell’articolo 10, al fine di salvaguardare il ruolo e le funzioni di tante aziende e tanti professionisti qualificati”. CNA Installazione Impianti sta coordinando l’azione di oltre 60 imprese dei settori impianti, legno ed arre-

damento, che hanno avviato un procedimento amministrativo davanti alla Commissione Europea ed all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato affinché venga accertata l’illegittimità dell’art. 10 del Decreto Crescita per violazione del diritto comunitario e/o nazionale della concorrenza. A sua volta Confartigianato ha inviato una segnalazione all’Antitrust, sottolineando che “questo meccanismo penalizza, escludendole dal mercato, le migliaia di piccole imprese del sistema casa che solo per scarsa liquidità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d’imposta non saranno in grado di praticare lo sconto. Ciò a vantaggio dei fornitori più strutturati e dotati di elevata capacità organizzativa e finanziaria (ad esempio le grandi multiutility e le multinazionali del fai-da-te) che saranno in condizione di anticipare la liquidità necessaria a integrare lo sconto”. In un comunicato congiunto, Assoclima e Assotermica esprimono a loro volta “alcuni dubbi sulle modalità di cessione del credito previste dal Decreto Crescita. Auspichiamo un intervento volto a evitare distorsioni del mercato a danno delle piccole imprese di installazione e delle imprese di distribuzione e a semplificare al massimo le procedure, ad esempio introducendo la possibilità per l’utente finale o il fornitore di cedere il credito direttamente a banche e intermediari finanziari.” Dopo aver preso atto delle reciproche posizioni e del comune obiettivo perseguito, le associazioni di filiera si incontreranno nei prossimi giorni per valutare la possibilità di attivare un’azione coordinata nei confronti del Governo. Corrado Oppizzi Segretario Generale ANGAISA

ANGAISA Informa del 16 luglio 2019

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