ANGAISA Informa n. 495 del 16 luglio

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ANGAISA

INFORMA 16 | 31 luglio 2021

Notizie e informazioni per le aziende del settore ITS

Pacchetto “Fit for 55”, le proposte della Commissione europea per contenere l’effetto serra

Congiuntura Confcommercio PIL mensile III Trim. 2020

+15,9%

IV Trim. 2020

-1,8%

I Trim. 2021

+0,1%

II Trim. 2021

+2,6%

Fonte: Ufficio Studi Confcommercio

L’appunto

Il Superbonus resta uno strumento potente. Il rischio è applicarlo all’italiana, sempre scontrandosi con un contesto di incertezze, di tira e molla, di problemi nuovi che si affacciano senza mai risolvere del tutto quelli che ci sono. I rincari dei materiali, per esempio, ora non aiutano. Giorgio Santilli – Sole24Ore

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Lo scorso 14 luglio 2021 la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte, denominato “Fit for 55”, per rendere le politiche dell’UE in materia di clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Secondo la Commissione la riduzione delle emissioni nel prossimo decennio è cruciale affinché l’Europa possa diventare il primo continente al mondo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, con la piena affermazione del Green Deal europeo. Le proposte contenute nel pacchetto “Fit for 55” favoriranno, a giudizio della Commissione, la necessaria riduzione delle emissioni di gas serra nel prossimo decennio, combinando: un rafforzamento dell’attuale sistema di scambio di emissioni dell’UE e il suo ampliamento a nuovi settori; un maggiore uso delle energie rinnovabili; un incremento dell’efficienza energetica; una più rapida diffusione di modalità di trasporto a basse emissioni; un allineamento delle politiche fiscali con gli obiettivi fissati dal Green Deal; una serie di misure per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. Il sistema europeo di scambio delle emissioni (ETS), mette un prezzo sul carbonio e abbassa il tetto delle emissioni di alcuni settori economici di anno in anno. Tale sistema negli ultimi 16 anni ha ridotto le emissioni derivanti dalla produzione di energia e dalle aziende energivore del 42,8%. Nel proprio pacchetto la Commissione propone di abbassare ulteriormente il tetto complessivo delle emissioni e di aumentare il suo tasso annuale di riduzione. Viene evidenziato come la produzione e l’uso dell’energia costituiscono il 75% delle emissioni dell’UE e che quindi è fondamentale accelerare la transizione verso un sistema energetico più verde. In questa direzione va la direttiva sulle energie rinnovabili, che punta a fissare un obiettivo relativo alla produzione di energia da fonti rin-

novabili entro il 2030 pari ad almeno il 40% del totale. L’effort sharing regulation (ESR), individua, per ogni Stato membro, obiettivi rafforzati di riduzione delle emissioni per gli edifici, il trasporto stradale e marittimo nazionale, l’agricoltura, i rifiuti e le piccole industrie. Tali obiettivi, riconoscendo i diversi punti di partenza e le capacità di ogni Stato membro, sono basati sul PIL pro capite, con aggiustamenti per tenere in considerazione l’efficienza dei costi. Per ridurre l’uso globale dell’energia, diminuire le emissioni e affrontare la povertà energetica, la Commissione ha inoltre avanzato una proposta di direttiva sull’efficienza energetica, che stabilisce un obiettivo annuale vincolante più ambizioso per la riduzione dell’uso dell’energia a livello europeo. La pubblica amministrazione sarà tenuta a rinnovare il 3% dei suoi edifici ogni anno per guidare l’ondata di rinnovamento, creare posti di lavoro e ridurre l’uso di energia e i costi per i contribuenti. Il sistema fiscale per i prodotti energetici deve salvaguardare e migliorare il mercato unico e sostenere la transizione verde stabilendo i giusti incentivi. Con la revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia, la Commissione propone di allineare la tassazione dei prodotti energetici con le politiche energetiche e climatiche dell’UE, promuovendo le tecnologie pulite, rimuovendo esenzioni obsolete e aliquote ridotte che ancora sostengono l’uso dei combustibili fossili. Fonte: Confcommercio – Settore Ambiente Utilities e Sicurezza

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