ANGAISA
INFORMA 16 | 30 giugno 2021
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L’appunto
“Per il 48,6% delle imprese la pandemia ha spinto la digitalizzazione dei processi, mentre il 18,4% ha investito in soluzioni digitali. Nei prossimi anni, il 38,5% prevede di introdurre strumenti di digitalizzazione”. Osservatorio Digital B2B – School of Management Politecnico di Milano
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La ripresa c’è, ma non per tutti e dappertutto
La ripresa c’è, ma non in tutti i comparti e non in tutte le aree del Paese. Lo ha sottolineato Confcommercio alla Camera nel corso di un’audizione davanti alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente sul decreto Semplificazioni, che regola la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Enrico Postacchini, membro della Giunta confederale, ha spiegato ai deputati che “comparti come turismo e commercio soffriranno ancora per molto tempo, soprattutto nel Mezzogiorno dove questi settori sono fortemente concentrati e dove i benefici della campagna vaccinale ancora non si sentono come si dovrebbe. Dovremo soffrire ancora per un paio d’anni, quanto meno, per raggiungere i numeri del 2019”. I numeri, d’altronde, parlano chiaro: “nel primo quadrimestre del 2021 c’è stato un calo di fatturato di circa il 30% per il commercio e del 50% per il turismo”. È evidente, ha aggiunto Postacchini, che “crisi o non crisi dovremo tutti concentrarci sugli investimenti. Vanno portati avanti nel maggior numero possibile, soprattutto sul fronte ambientale, digitale, delle infrastrutture e dei trasporti”. Giudizio positivo di Confcommercio sulle misure di semplificazione delle procedure e degli iter amministrativi per l’accesso al Superbonus 110%, in particolare “quelle per il superamento delle difficoltà legate alla necessità di attestare la conformità edilizia dell’immobile”. Tuttavia, resta il nodo della platea dei beneficiari: “l’estensione dell’agevolazione agli enti che svolgono attività sociosanitarie o assistenziali con immobili di categoria catastale B/1, B/2 e D/4, certamente apprezzabile, non può che costituire un primo passo verso la necessaria estensione della misura alle imprese e ai professionisti: è un gap che deve essere prontamente colmato”, ha affermato il membro di Giunta di Confcommercio. Aggiungendo poi che la Confederazione avrebbe auspicato “un timing più adeguato di prosecuzione dell’intervento che, anche in considerazione della complessità degli adempimenti, avrebbe
dovuto proseguire almeno sino a tutto il 2023”. Capitolo Mezzogiorno, infine, per sottolineare che “il rafforzamento della Pubblica Amministrazione, lo snellimento delle procedure, la semplificazione delle norme che riguardano gli investimenti sono il presupposto per una realizzazione degli interventi senza ritardi”. E in questo ambito, “grande importanza dovrà avere l’adozione del previsto provvedimento legislativo di riordino e semplificazione degli incentivi alle imprese, con particolare attenzione alle agevolazioni per le PMI del Sud”. In questo contesto si inseriscono i segnali di ottimismo da parte della Banca d’Italia. In occasione della recente presentazione della “Relazione annuale sul 2020”, il Governatore Ignazio Visco ha sottolineato che “L’attività produttiva si sta ora rafforzando. Nel corso dei prossimi mesi, con il prosieguo della campagna vaccinale, vi potrà essere un’accelerazione della ripresa. Secondo le nostre indagini più recenti le imprese già pianificano un deciso aumento degli investimenti; le famiglie appaiono più caute, ma con la normalizzazione della situazione sanitaria e la riduzione dell’incertezza l’elevato risparmio accumulato potrebbe gradualmente tradursi in maggiori consumi. L’intervento pubblico dovrà divenire più selettivo, concentrandosi nei settori che sconteranno ancora difficoltà legate alla crisi sanitaria e cercando di evitare di sussidiare imprese chiaramente prive di prospettive, pur garantendo il sostegno a chi è in esso occupato. Nella media dell’anno l’espansione del Pil potrebbe superare il 4%”.
ANGAISA Informa del 16 giugno 2021
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