ANGAISA Informa n. 489 del 16 aprile 2021

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ANGAISA

INFORMA 16 | 30 aprile 2021

Notizie e informazioni per le aziende del settore ITS

Bonus e Superbonus, volano fondamentale per l’edilizia

Consuntivo 2020 Reddito disponibile famiglie:

-2,8%

Redditi da lavoro dipendente:

-6,9%

Potere d’acquisto:

-2,6%

Spesa consumi finali:

-10,9%

Propensione risparmio 2020:

15,8%

Propensione risparmio 2019: Valore aggiunto economia:

8,2% -7,2%

Fonte: ISTAT

L’appunto

“La ripresa del mercato degli impianti a partire dal 2021 sarà molto intensa… L’Italia potrebbe recuperare appieno i livelli produttivi persi durante l’anno pandemico, restituendo così valore a una filiera che, tra produzione, distribuzione e installazione, vede l’occupazione di più di 410.000 operatori”. Lorenzo Bellicini (Direttore CRESME)

Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno Via G. Pellizza da Volpedo, 8 20149 Milano Tel.: 02-43990459 | Telefax: 02-48591622 www.angaisa.it | info@angaisa.it

Una forte accelerazione registrata nella settimana 24-30 marzo per i lavori legati al Superbonus 110%: gli interventi che hanno raggiunto almeno il 30% dei lavori sono passati da 7.709 a 9.207 (+19,4%) e gli importi da 878 milioni a 1.090 milioni (+24,1%). Questi i dati recentemente diffusi dall’Ance, sulla base del monitoraggio condotto da Enea-Mise. Se si confrontano i dati con quelli di inizio febbraio, l’incremento è intorno al 200%. Gli interventi condominiali rappresentano solamente il 9% , ma in termini di valore pesano ben il 32%, considerando che sono caratterizzati da un importo medio (464mila euro) di gran lunga superiore a quello delle singole abitazioni (80mila). Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna concentrano un terzo degli interventi. In questa fase si moltiplicano le sollecitazioni al Governo affinché venga garantito agli attuali incentivi un orizzonte temporale che vada possibilmente oltre il 2023. La “corsa agli incentivi”, che ha finalmente preso quota, rischia anche di scontrarsi con una oggettiva difficoltà degli operatori nel far fronte alle nuove dimensioni della domanda. Un’altra variabile che rischia di impattare negativamente sulla piena operatività dei cantieri riguarda il “caro materiali”. Sempre l’associazione nazionale dei costruttori ha denunciato, in un recente comunicato stampa, una “situazione non più sostenibile”, con un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% dei polietileni, del 17% del rame e del 34% del petrolio e anche oggettive difficoltà di approvvigionamento. Il Centro Studi CNA ha realizzato un’indagine dedicata a “La ripresa del settore delle costruzioni tra agevolazioni e aumenti delle materie prime”, cui ha partecipato un campione rappresentativo di imprese artigiane, micro e piccole della filiera, che operano

nei comparti della installazione di impianti, dell’edilizia, dei serramenti. Il 57% delle imprese assicura che l’introduzione delle misure agevolative a favore della filiera delle costruzioni sta avendo un impatto positivo sulla propria attività. Con picchi del 65,9% nel comparto dei serramenti (contro il 56,3% dell’installazione e il 55,4% dell’edilizia) e del 64,2% nelle imprese con oltre dieci dipendenti, a fronte di un 56% nelle imprese fino a dieci addetti. Sul tavolo del Governo, le richieste di proroga e di introdurre significative semplificazioni, richieste dagli operatori del settore e rese urgenti dai dati provenienti dal territorio, dove molti uffici comunali sono in grande affanno (complici le difficoltà create dall’esistenza di archivi cartacei e personale che opera in smart working) nel cercare di dare riscontri rapidi alle richieste dei professionisti asseveratori. Ma, in base alle anticipazioni riprese da alcuni organi di stampa, relative alle linee di indirizzo del Recovery Plan, potrebbero essere imminenti alcune novità ancora più sostanziali: si starebbe infatti prendendo in considerazione l’ipotesi di “razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75 per cento… prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni”. Fra le ulteriori ipotesi di intervento legislativo, c’è anche quella di una possibile estensione del superbonus 110% ad alberghi, aziende agricole e agrituristiche; a tale proposito, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha assunto l’impegno a valutare la questione con il MEF, non nascondendo i profili di difficoltà legati all’operazione. Corrado Oppizzi Segretario Generale ANGAISA

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