ANGAISA Informa n. 469 del 16 febbraio 2020

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ANGAISA

INFORMA Notizie e informazioni per le aziende del settore ITS

Pubblicato il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima

Attrattività investimenti energie rinnovabili Cina Stati Uniti India Francia Australia Germania

16 | 29 febbraio 2020

Regno Unito Giappone Danimarca Olanda 17. Italia

54th Renewable Energy Country Attractiveness Index (Ernst&Young)

L’appunto

“Lo sviluppo tecnologico e l’attenzione all’ambiente e ai consumi hanno portato gli italiani a spostarsi verso una fascia di prodotti a maggior valore aggiunto e quindi con un prezzo medio maggiore. Noi lo chiamiamo l’effetto Dyson, che ha lanciato aspirapolvere di successo con un prezzo superiore di due/tre volte a quello dei rivali”. Giancarlo Nicosanti – AD Unieuro

Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno Via G. Pellizza da Volpedo, 8 20149 Milano Tel.: 02-43990459 | Telefax: 02-48591622 www.angaisa.it | info@angaisa.it

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il testo finale del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Il PNIEC contiene le azioni e gli strumenti che l’Italia deve mettere in atto per raggiungere gli obiettivi di politica energetica e lotta ai cambiamenti climatici prefissati. La struttura individua 5 dimensioni di analisi: decarbonizzazione; efficienza energetica; sicurezza energetica; mercato interno; ricerca, innovazione e competitività. L’Italia intende accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili, promuovendo il graduale abbandono del carbone per la generazione elettrica a favore di un mix elettrico basato su una quota crescente di rinnovabili e, per la parte residua, sul gas. A tal fine, in primo luogo verrà adottato un costo CO2 più elevato rispetto a quello degli ultimi anni e si conferma il “phase out” dal carbone, da attuare entro il 2025, sempreché siano per tempo realizzati gli impianti sostitutivi e le necessarie infrastrutture. Riguardo alle rinnovabili, l’Italia ne promuoverà l’ulteriore sviluppo insieme alla tutela e al potenziamento delle produzioni esistenti, se possibile superando l’obiettivo del 30%. Per il settore elettrico, si intende, anche in vista dell’elettrificazione dei consumi, fare ampio uso di superfici edificate o comunque già utilizzate, valorizzando le diverse forme di autoconsumo, anche con generazione e accumuli distribuiti. Si ricorrerà a un mix di strumenti di natura fiscale, economica, regolatoria e programmatica, prevalentemente calibrati per settori di intervento e tipologia dei destinatari per promuovere l’efficienza energetica. Il grande potenziale di efficienza del settore edilizio potrà essere meglio sfruttato con misure che perseguano, ad esempio, la riqualificazione

energetica insieme alla ristrutturazione edilizia, sismica, impiantistica ed estetica di edifici e quartieri, in coerenza con la strategia di riqualificazione del parco immobiliare al 2050. Per la sicurezza dell’approvvigionamento si intende perseguire, da un lato, la riduzione della dipendenza dalle importazioni mediante l’incremento delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e, dall’altro, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Si ritiene un vantaggio per l’intera Unione un maggior grado di integrazione dei mercati, e dunque si potenzieranno le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri, ma si studieranno e svilupperanno anche, vista la posizione geografica dell’Italia, interconnessioni con Paesi terzi, con lo scopo di favorire scambi efficienti. Tre sono i criteri fondamentali che ispireranno l’azione su ricerca e innovazione nel settore energetico: • la finalizzazione delle risorse e delle attività allo sviluppo di processi, prodotti e conoscenze che abbiano uno sbocco nei mercati aperti dalle misure di sostegno all’utilizzo delle tecnologie per le rinnovabili, l’efficienza energetica e le reti; • l’integrazione sinergica tra sistemi e tecnologie; • vedere il 2030 come una tappa del percorso di decarbonizzazione profonda, su cui l’Italia è impegnata coerentemente alla Strategia di lungo termine al 2050, nella quale si ipotizzano ambiziosi scenari di riduzione delle emissioni fino alla neutralità climatica, in linea con gli orientamenti comunitari. Corrado Oppizzi Segretario Generale ANGAISA

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