LA LAVAGNA - giornalino scolastico dell'IC Terzo Gadda - Quarto (NA)

La lavagna METTIAMO BIANCO SU NERO!

La redazione

Pag.1

L’accoglienza

Pag.2

Open day

Pag.3

Eventi

Pag.6

Uscite sul territorio

Pag. 34

Le interviste

Pag.48

Dai nostri quaderni

Pag. 61

L’editoriale

La lavagna, il giornalino scolastico dell’I.C. 3°Gadda di Quarto, è alla sua prima edizione in formato online e rappresenta il prodotto finale del Progetto “Giornalino”, previsto dal PTOF per l’anno scolastico in corso. La testata fa esplicito riferimento ad uno dei mezzi più utiutilizzati in classe dagli insegnanti per illustrare le proprie spiegazioni alla classe e dagli studenti per scrivere durante le interrogazioni. Il nostro giornalino nasce dalla necessità, da parte degli alunni, di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere, anche fuori dalle mura scolastiche, le molteplici esperienze educativo-didattiche vissute e condivise durante l’intero anno. La produzione del giornalino vuole, inoltre, stimolare negli alunni il piacere della lettura, della scrittura e favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra docenti e discenti.

Cara lavagna, abbiamo voluto dedicare la nostra nuova testata giornalistica a te!

Tu, presenza silenziosa e rassicurante, ci dai il buongiorno ogni mattina. Con pazienza certosina accogli sulle tue infinite pagine i segni della nostra vita di classe.

Su di te prendono forma i pensieri più istintivi, le dediche e gli sberleffi, i disegni eccentrici e dilettanteschi , le mappe concettuali più aggrovigliate, le esemplificazioni dei concetti complicati.

Segni fugaci, evanescenti, tracciati da gessetti consumati e destinati a perire a colpi di cassino.

Ma proprio questo ci piace di te!

La libertà espressiva che ci concedi… E la possibilità di poter, ogni volta, confutare, destrutturare, reinventare i nostri pensieri.

Se il nero su bianco è struttura che resta, il bianco sul nero è espressione creativa!

La Redazione La Redazione

La lavagna

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L’accoglienza v Il giorno 14 settembre 2018, nella palestra esterna della scuola Gadda ha avuto luogo l’ accoglienza per i ragazzi di prima. Alle ore 10:00 i nuovi alunni si sono riuniti nella palestra, dove sono stati accolti da diversi brani cantati dal “Coro canto libero” diretto dal professore Antonio Ferrigno. La manifestazione è stata piena di allegria, tra suoni, canti e...palloncini colorati.

Dopo l’esibizione del coro, il Dirigente della scuola, Antonio Maiorano ha salutato i genitori, illustrando le proposte didattiche dell’istituto e i cambia-

La lavagna

menti cui andranno incontro i giovani alunni, nel passaggio dalla scuola primaria, alla secondaria di primo grado. Successivamente il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, ha tenuto due discorsi per presentare la scuola e per incoraggiare le nuove classi prime. I ragazzi, poi, sono stati divisi nelle loro nuove classi ed accolti dagli insegnanti, dal professore Salvatore Santoro e dalla professoressa e vicepreside, Nunzia Argento.

Serena Ruggiero 3 °B

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L’ open day Il giorno sabato 15 dicembre 2018 , dalle ore 11.00 alle ore 13 .00 si è svolto l’ Open Day della scuola secondaria di primo grado IC 3° Gadda di Quarto, durante il quale nelle aule scolastiche sono stati esposti e venduti i lavori artistici creati dai ragazzi delle varie sezioni. I genitori sono stati tutti invitati a partecipare all’ evento in cui c’è stata anche l’ esibizione canora del Coro “Canto libero” e di un gruppo di suonatori di diamonica diretti dal professor Ferrigno. La partecipazione è stata numerosa e molti genitori hanno gradito lo spettacolo del coro e anche le creazioni dei ragazzi. Nelle varie classi sono stati allestiti i banchi con le varie creazioni che erano a tema natalizio. I ragazzi delle classi hanno venduto gnomi di carta di vari colori, matite rivestite di gomitoli di lana, decorazioni di Natale di carta gommata e palline fatte di das. Inoltre grande successo hanno riscosso i dipinti delle classi terze.

Giuseppe Apolito 1°G Mattia Montuori 1°D

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OPEN DAY SCUOLA PRIMARIA

Anche quest’anno, il 15 dicembre,alla scuola San Gaetano si è svolto l’Open Day e tutti gli alunni si sono impegnati in varie attività e progetti. Il tema di quest’anno era “La legalità mette radici” e ogni classe ha mostrato i suoi lavori agli ospiti.

Le classi prime hanno lavorato ad un progetto sul rispetto delle regole “Insieme si sta bene”.

Le classi seconde si sono occupate del riciclo mostrando anche dei lavori con oggetti riciclati “Dire, fare, creare…impariamo a riciclare”.

Le classi terze hanno presentato un progetto sul benessere fisico”E vissero sani e contenti”.

Le classi quarte hanno realizzato canti e lavori contro il bullismo: lo slogan era” “Stop bullingnow… all together wow! “ Infine le classi quinte hanno presentato un progetto per riflettere sui diritti dell’ infanzia” Vogliamo un mondo diritto, diritto “.

Inoltre c’è stata un’ esibizione del coro” Canto libero “ diretto dal prof. Ferrigno.

Aurora Pepe 4°E

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Eventi ...

il bookMob

Venerdí 26 ottobre, alle ore 11,30 i piccoli alunni dell'infanzia, gli alunni delle quinte della primaria e quelli delle prime della secondaria di primo grado si sono riuniti presso l'atrio dell'I.C 3°Gadda per dar vita al BookMob. Tutti gli allievi, disposti in cerchio, hanno preso parte ad una catena di libri impacchettati, che passavano di mano in mano, a ritmo di musica, prima di finire nelle mani del fortunato destinatario. Allo scadere delle note, il pacco ricevuto é stato aperto ed ognuno ha portato a casa un libro. In contemporanea, altri alunni della secondaria di primo grado, hanno organizzato il bookmob all'interno della palestra del plesso Gadda. Quest’esperienza è stata utile ed entusiasmante. Ha saziato i ragazzi affamati di libri e ha stuzzicato l’appetito di quelli che non avevano ancora assaporato il gusto della lettura.

Cecilia Ferrara 5°E Sabrina Mormone 1°E

...Ma che cos’è un bookMob?

Un bookmob è un evento flash che può essere organizzato da scuole o associazioni. Dura pochi minuti, circa due. L’obiettivo? La condivisione gratuita di libri. Ogni libro viene incartato come un regalo e nel giro di quella manciata di minuti avviene lo scambio dei pacchetti e ogni partecipante si ritrova in mano un nuovo libro.

COSA FARE PER PARTECIPARE AD UN BOOKMOB? 

Scegliere un libro e incartarlo



Presentarsi al luogo dell’incontro all’orario indicato



Al “via” scambiare il proprio pacchetto con quello di un altro



Scoprire che libro c’è nel pacchetto che hai ricevuto

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Eventi…

Nati per leggere Nati per leggere

CONCORSO NAZIONALE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Mamme e nonni leggono per i bambini 9 libri indicati dall’organizzazione nazionale. Terminate le letture, i piccoli scelgono il loro libro preferito attraverso il voto.

Dopo le stelle e i bambini, ciò che c’è di più bello al mondo è un libro!

Fabrizio Caramagna, scrittore.

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Eventi ...

La terra vista dallo spazio appare come un’ enorme sfera di colore azzurro perché il 71% della terra è costituito d’acqua. Meno del 1% è disponibile per l’uomo. Ma dividere questo 1% per tutti i bisogni dell’uomo in campo agricolo, domestico e industriale risulta molto difficile. Come si potrebbe riuscire nell’intento di risparmiare acqua?

Innanzitutto l’uomo dovrebbe ridurre i consumi, poi dovrebbe distribuire migliaia di litri d’acqua in zone deserte. Per risparmiare acqua si potrebbe iniziare da piccole azioni quotidiane da compiere a scuola o a casa. L’ acqua è anche chiamata oro blu, quindi trattiamola come se fosse oro.

L’ acqua è...

I ragazzi della 2°D, guidati dalla prof.ssa Palmira Fazio, hanno organizzato un evento che ha visto protagonista assoluta l’acqua , presentando le sue caratteristiche chimiche e fisiche, il ciclo dell’acqua, l’acqua come fonte di energia rinnovabile e i suoi utilizzi. Gli alunni hanno curato ogni dettaglio dell’evento: dalla realizzazione della brochure che presentava il seminario, alle riprese video. I giovani relatori hanno abilmente presentato l’argomento mettendo in evidenza che l’acqua è l’elemento naturale più diffuso sulla superficie terrestre, una risorsa preziosa per tutti gli esseri viventi e non va assolutamente sprecata.

Gli alunni della 2°D Disegno realizzato da Francesco Bravaccino della 2°D

Giuseppe Dell’Annunziata 1°B Luca Orlando 1°B Luigi Pugliese 1°B Lavoro realizzato dagli alunni della 4°C

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...una risorsa preziosa

ACQUA, RISORSA PREZIOSA “ SLOGAN BAGNATI, SLOGAN FORTUNATI!” Se l’acqua devi usare… neanche una goccia devi sprecare!

Nella vasca mi sono lavato: quanta acqua ho consumato!

Pensi che l’acqua sia infinita ?! ...Fallla finita!

Scordare i rubinetti aperti è “roba da inetti”!

Senz’acqua non ci sarebbe vita! … Vorrei una bottiglia infinitaaaaaaaaaa !!!!!!!!

I ballons sono stati realizzati da Eros Bello e dagli alunni della 4°C

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“IDRO” IL RE DELL’ACQUA Il giorno 22 marzo 2019, la classe 5°E della scuola S.Gaetano, a Quarto ha preparato una recita per i bambini della scuola dell’infanzia.

Il teatro era occupato dai bambini che hanno messo in scena una storia sull’acqua.

Il protagonista di questa storia era Idro, il re dell’acqua che fa di tutto per salvare il proprio regno.

I ragazzi hanno voluto drammatizzare un tema molto importante per far capire ai bambini piccoli che l’acqua non va sprecata poiché ci sono spesso persone che non hanno la fortuna di averla, e noi che l’abbiamo dobbiamo usarla adeguatamente.

E mi raccomando anche a voi che state leggendo, non sprecate l’acqua, Così salveremo il mondo!

Cecilia Ferrara 5°E Vittoria Trirocco 5°E

Nella foto laterale: gli alunni della primaria durante le prove della rappresentazione teatrale dedicata al re Idro.

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Eventi ...

Quest’anno le classi seconde dell’Istituto hanno partecipato al concorso “ La pagina che non c’era”, un progetto volto a sensibilizzare i giovani all’amore per la scrittura. A noi studenti è stato chiesto di aggiungere una pagina, quella che non c’era , in un punto qualsiasi di un romanzo scelto dagli organizzatori del concorso, imitandone lo stile e mimetizzandosi nell’opera. Quest’anno il libro selezionato si intitola “Un ragazzo normale” , di Lorenzo Marone, ambientato proprio qui a Napoli, cosa che ci Quest’anno si è ha aiutato molto a immedesimarci giunti alla VI nel racconto. Con edizione per la l’aiuto e i consigli dei professori, scuola ci siamo impesecondaria di gnati tutti per primo grado scrivere una pagina che rispecchiasse non solo il romanzo, ma in parte noi stessi.

Alcuni di noi hanno anche avuto la possibilità di conoscere l’ autore e di porgli qualche domanda soddisfacendo così le proprie curiosità.

La pagina che non c’era

...Ma che cos’è La pagina che non c’era?

E’ un concorso di scrittura per gli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Dopo aver incontrato l’autore, i ragazzi scrivono una pagina di uno dei libri in concorso, imitandone lo stile e facendo in modo che la pagina si “mimetizzi” perfettamente tra tutte le altre del libro.

Giulia Cantalice 2°D

Nella foto lo scrittore Lorenzo Marone e i nostri alunni della secondaria di primo grado.

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Eventi ...

a bordo dell’Amerigo Vespucci

Alla fine di settembre siamo andati a visitare il veliero Amerigo Vespucci, che quest’anno ha compiuto 88 anni. Il Vespucci, ormeggiato nel porto di Napoli dal 26 al 29 settembre è, un veliero a tre alberi ed è interamente fatto in legno, perfettamente lucidato ogni mattina. La nave, costruita nel cantiere navale di Castellammare di Stabia nel 1930 con materiale vegetale, ha un equipaggio di 300 allievi ufficiali ed è considerata una delle navi più belle del mondo. I pomelli delle porte erano rivestiti in oro e ha una stanza dove si trovavano i timoni dove nessuno poteva accedere, tranne gli addetti ai lavori. La nave attracca a Napoli ogni dieci anni e fa il giro di tutta l’Italia, sostando ogni notte in un porto diverso.

Antonio Buonanno2°B Francesco Salatiello 2°B

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Storia: Che cos’è l’Amerigo Vespucci?

La decisione di costruire L’Amerigo Vespucci venne assunta nel 1925 da Francesco Rotondi. Il 22 Febbraio del 1931 fu varata la nave-scuola a Castellammare di Stabia, ed è stata l'unica nave militare italiana dal 1946 al 1952 il cui scopo era quello di addestrare i futuri militari. Questa nave scuola si è recata in Nord Europa 37 volte, 20 in Mediterraneo, 4 in Atlantico Orientale, 7 in Nord America, 1 in Sud America circumnavigando l’intero Globo.

Domenico Esposito 1°B

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Eventi …

A lezione di sax e chitarra

Il 10 dicembre gli alunni delle classi 1°B e 1°D del plesso Gadda, hanno preso parte ad una lezione di sax soprano e di chitarra tenuta da due musicisti professionisti, Gianfranco Brundo e Nicola Oteri, Maestri del Conservatorio di Messina “ Arcangelo Corelli”. L’evento è stato organizzato dalla prof.ssa Daniela Lai. Noi alunni, con tutti gli insegnanti, abbiaabbiamo assistito ad un vero e proprio concerto, in cui un Maestro suonava la chitarra classica ed un altro Maestro suonava il sax soprano.

Siamo rimasti veramente affascinati ed estasiati dal quell'esibizione. I due musicisti hanno avuto anche la pazienza di spiegarci come funzionassero i due strumenti. Nel pomeriggio, inoltre, i due Maestri hanno tenuto un concerto nell’aula Impastato con il patrocinio del Comune di Quarto e hanno continuato a deliziarci con la loro musica. Questo incontro è stato molto importante per noi ragazzi, perché abbiamo potuto vedere due persone con una grande passione e soprattutto innamorate della musica!

Luigi Pugliese 1°B

Nella foto: i Maestri G.Brundo e N.Oteri.

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Eventi …

Quarto in luce

Il 15 dicembre , in occasione dei settant’anni del Comune di Quarto , si è tenuto dalle ore 17:00 alle ore 20:00 nella villa comunale “Papa Giovanni II” il progetto di valorizzazione culturale e di promozione dell’ area archeologica flegrea, con il coinvolgimento del Comune dei Quarto, dell’Assessorato agli Eventi e di tutti i plessi scolastici del territorio. A presentare la serata c’è stato il giornalista Franco di Mare, autore e conduttore della trasmissione televisiva Uno Mattina. In rappresentanza della nostra scuola I.C. terzo Gadda ,era presente il Coro Canto Libero diretto dal professore Antonio Ferrigno , la vice-preside Nunzia Argento , il preside Antonio Maiorano e i docenti dell’istituto .

Anche nei giorni precedenti si erano tenuti una serie di eventi dedicati ai cittadini di Quarto e alle sue meraviglie archeologiche. Nel quindicesimo giorno di dicembre, in quella serata di gelo ed ascoltare le voci bianche dei piccoli quartesi ,era presente anche il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco Antonio Sabino, l’assessore Vincenzo Biondi. Dopo canti e festeggiamenti il sindaco ha colto l’ occasione per augurare un buon Natale a tutti i cittadini .

Arianna Flaminio 3°A

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Eventi ...

Ricordando la Shoah

Incontro con Tullio Foà Il giorno 11 febbraio 2019, presso il teatro Corona di Quarto, alcune classi della scuola media Carlo Emilio Gadda, insieme ad altre classi delle scuole elementari, hanno assistito e partecipato ad una manifestazione dedicata alla ‘giornata della memoria’ in commemorazione dell’Olocausto.

Per questa occasione, la scolaresca è stata invitata ad un incontro con il Sig.Tullio Foà, un membro della comunità ebraica napoletana, che ha vissuto sulla sua pelle la discriminazione a causa delle leggi razziali entrate in vigore, in Italia, nel 1938. E’ stata una manifestazione molto importante e toccante a cui hanno preso parte, oltre al Dirigente, Antonio Maiorano, anche i professori ed il sindaco di Quarto, Antonio Sabino. Dopo che le classi si sono sistemate nelle loro poltrone, le tende del palco si sono aperte e il Coro Canto Libero, vestito di nero con una stella di David sul petto, ha dato il via La lavagna

alla manifestazione.

L’ospite d’onore si presenta come un giovanotto di 82 anni ,vestito con un completo formale e un paio di occhiali, i quali non nascondo gli occhi azzurri, che riflettono grinta e voglia di raccontare. Un uomo di gran cuore, testimone del periodo più brutto della storia. Quando comincia a raccontare della propria vita, si percepisce tutto il grande dolore nell’essere discriminato. Inizia la sua testimonianza con il ricordo dell’ introduzione delle leggi razziali, quando la vita di tutti gli Ebrei cambiò radicalmente. Una mattina come tante, Tullio Foà, ancora studente, toccò con mano cosa significasse cambiare vita, senza un motivo realmente comprensibile: gli fu negato di entrare a scuola dal cancello principale, insieme agli altri compagni. A lui ed altri Ebrei fu ‘riservato’ l’ ingresso da un cancello secondario; fu inoltre inserito in una classe di solo studenti Ebrei con i quali entrava a

lezione 15 minuti prima di tutti gli altri ed usciva, sempre dallo stesso cancello, 15 dopo tutti gli alunni delle altre classi . Il tema della scuola negata ai bambini Ebrei è stato il filo conduttore del discorso di Foà, il quale ha sottolineato l’importanza della scuola per sviluppare, nei giovani, il senso di umanità e di rispetto per l’altro affinché l’orrore del passato non si ripeta in futuro, utilizzando esempi di vita attuale, come gli insulto agli atleti di colore che si vedono vergognosamente così spesso nei nostri stadi e più semplicemente facendo riferimento agli insulti fatti sul web o tra compagni di classe. I suggerimenti dati da Foà sono stati di grande effetto perché accompagnati da un racconto commovente che deve insegnare a tutti ad apprezzare ciò che abbiamo, soprattutto la famiglia . A lui fu sottratto l’ affetto del padre, dipendente bancario che dopo le leggi razziali, venne licenziato e partì alla conquista dell’ Etiopia, quindi lasciò a casa moglie e figli. La mamma si impegnò con tutte le sue forze per mandare avanti la famiglia e per non essere catturata dai nazisti.

Resteranno nel cuore di tutti le parole che Tullio Foà ha pronunciato in onore dell’ uguaglianza e del rispetto per il prossimo, sperando che questo sia un faro per noi per cominciare a rispettare tutti. Non insultare o emarginare nessuno sarebbe un bel modo per dire a Tullio Foà che tutti noi siamo con lui.

Francesca Brandi 3°D Francesco Abbate 3°C Fabio De Fraia 3°C

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Eventi ...

Ricordando la Shoah

Coro Canto Libero, diretto dal prof. Ferrigno

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Eventi ...

Ricordando la Shoah

La memoria del male

La giornata della memoria ci ricorda una gran brutta storia, quella di un popolo sterminato il cui diritto fu calpestato.

Shoah vuol dire ‘tempesta devastante’ perché di vittime ce ne furono davvero tante.

Più di sei milioni furono uccisi e spenti, per sempre, i loro sorrisi.

L’ONU ha stabilito che bisogna ricordare il 27 gennaio ‘per non dimenticare’.

Il cancello di Auschwitz fu abbattuto e questo grande crimine fu riconosciuto.

La memoria del male deve cambiare l’umanità e in tutto il mondo deve regnare solo la lealtà.

Laura Verde 2°D

Disegno realizzato dalle classi IV e V dell’Istituto Froebel di Quarto, vincitrici del primo premio del concorso “Ricordando la Shoah”, indetto dalla nostra scuola.

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Eventi ...

Ricordando la Shoah

PREMIO “ NarrAzione” del liceo “ A.Pansini” di Napoli 1°PREMIO: Francesca Moretti 3°E

Disegno realizzato dagli alunni della 3°E, guidati dalla prof.ssa F.Mazzei durante l’incontro per la commemorazione della Shoah presso la Scuola P.Gobetti.

La lavagna

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Eventi ...

Allo stadio San Paolo

La gioia è iniziata quando mi è stato detto che ero stata sorteggiata per andare allo stadio San Paolo per assistere alla partita Napoli – Frosinone. Sabato 8 dicembre ho avuto l’ opportunità di vedere lo stadio dall’interno , inizialmente vuoto, ma poi riempito dal popolo napoletano. Io ero seduta nel reparto distinti ed è stato emozionante poter vedere da vicino le due curve piene di persone che con le bandiere alla mano e i loro canti hanno creato un’atmosfera indescrivibile accompagnata da una bellissima giornata di sole. Ammirare dal vivo a calciatori giocare, visti sempre alla televisione è stata una sensazione unica, ma la cosa più entusiasmante è stato vedere i 4 goal segnati dal Napoli. Ancor di più mi posso ritenere una ragazza fortunata perché ho potuto assistere ad una delle ultime presenze in campo del grande capitano Marek Hamsik, che ha salutato a fine partita il suo pubblico facendo un giro dello stadio.

Andreana Iannicelli 3°D

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Eventi ...

Noi ragazzi dell’I.C.3° Gadda, il 15 marzo ci siamo recati alla chiesa San Castrese, di Quarto e abbiamo preso parte ad un progetto sul bullismo grazie all’associazione ATEAS. Inizialmente ha parlato il parroco, poi ha parlato una psicologa dell’associazione ANTEAS che ci ha spiegato cosa significa il bullismo e cyberbullismo, ci ha fatto intervenire facendoci dire la nostra opinione. Dopo è intervenuta Caterina Laita che ci ha fatto vedere un cortometraggio sul bullismo. La dottoressa Rosa Campusano ha spiegato, poi, le tre caratteristiche del bullismo: - LO SQUILIBRIO DI POTERE: Il bullo, convinto di essere il più forte, sottomette con prepotenza la vittima che tratta come se fosse un essere inferiore. L’INTENZIONALITA’: Il bullo, quando fa un atto violento nei confronti della vittima, e qualcuno interviene, si giustifica definendolo “ scherzoso” LA RIPETITIVITA’: Il bullo ripete sempre l’ atto violento, nei confronti della vittima. Inoltre ci hanno spiegato la differenza tra bullismo e cyberbullismo. Nel bullismo c’è una violenza fisiLa lavagna

Bullismo e cyberbullismo ca mentre nel cyberbullismo c’è una violenza mentale. Nel cyberbullismo il bullo costringe la vittima a fare cose orribili e postarle su internet.

Molte vittime, stanche di essere prese in giro commettono il suicidio. STOP AL BULLISMO! STOP AL CYBERBULLISMO! Valeria Rossi 1°C Francesca Pia Scognamiglio 1°C Martina Verruto 1°F

Il cyberbullismo è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete. Il termine cyberbullying è stato coniato dal docente canadese Bill Belsey.

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Credete che non ci sia alcuna relazione tra la GEOMETRIA ed il BULLISMO? ... Beh, vi sbagliate!

ACUTO… ACUTO… Non subire zitto e muto!

RETTO...RETTO… Sii retto e mostra rispetto!

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Eventi…

Ricordando Don Peppe Diana

Ispirati dallo studio della mitologia classica e dalla conoscenza dei tristi fatti di cronaca dei nostri giorni, abbiamo pensato a lui: il CRIMINAL– FLY un insetto antropomorfo, una creatura ripugnante che ha il corpo di una mosca e la faccia e il cuore di un criminale. Così come la mosca è attratta dai rifiuti fetidi, lui è attratto dal “danaro sporco” che ricerca a tutti i costi!

CRIMINAL - FLY Federica Fanciano 4° D

La lavagna

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L’AMMORE DINT A ‘N ABBRACCIO Je me chiamm Don Peppe Diana.

Cu’ ‘na famigliola semplice vivevo a Casal di Principe.

Tiemp fa decidett’ e diventà prete pe’ seguì ‘a strada ‘ro Signore.

Aiutav’ ‘e guagliunciell’ a se salvà da ‘na vita e infamità.

Ai “gruossi”nun piacev chistu fatt’ E nun vuleven nemmeno che aiutav’ e puverielli.

Venett ‘o juorn ‘ro nomm’ mio…

Me scetaje ‘o rummore re pass ‘e ‘na persona…

Ma chesta persona nun er’ venut’ a me scetà, anzi… m’ha fatt addurmentà int e bracc ro Signor’.

Er nu cammurist, er stat mannat’ re “gruoss”.

Ma e person accussì, nun song gross, perchè nun sann che vo dicere vulè bene e nun sann l’ammor ca si prov’ dint a n’abbraccio.

Alessia DeFenza 1°C

PREMIO ARTISTICO-LETTERARIO “DON PEPPE DIANA” Anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato al Concorso “Don Peppe Diana”, promosso dalla Scuola di Pace di Casal di Principe e dall’Associazione LIBERA. Questo giovane sacerdote fu ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 mentre si apprestava a celebrare la messa.

Sono trascorsi ben 25 anni, ma il dolore è sempre vivo, così come è viva la rabbia che deriva dalla volontà di non voler soccombere alla violenza della camorra!

Abbiamo appreso che don Peppe era un uomo dal cuore buono, onesto e generoso: sapeva essere accogliente verso “gli ultimi” e, nello stesso tempo, si sforzava di combattere la corruzione radicata nel suo paese( Casal di Principe). Lo faceva con semplicità e con coraggio, a testa alta!

Il giorno di Natale del 1991 fu diffuso un suo scritto “Per amore del mio popolo”, che era ed è tuttora un vero e proprio manifesto contro la criminalità organizzata. Con parole semplici e accorate il sacerdote esprimeva un profondo sdegno per le associazioni malavitose che seminano ingiustizia, violenza e morte e denunciava, senza paura, i traffici illeciti ed i laboratori di violenza che reclutano un numero sempre maggiore di ragazzi. Un uomo libero e onesto come don Peppe Diana non può e non deve essere dimenticato!

Gli alunni della 4°D La lavagna

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Eventi...

Sabato 23 marzo le classi 2°B e 2°D, insieme alle professoresse M. Di Costanzo e T. Spinelli, hanno partecipato al progetto APPRENDISTI CICERONI. I ragazzi hanno avuto l'occasione di accompagnare il pubblico alla scoperta del patrimonio artistico e naturale del territorio Le finalità di questo progetto sono quelle di sensibilizzare i giovani alla salvaguardia di un bene ed integrare le conoscenze teoriche con l’ approccio pratico. Tale programma è una delle iniziative del FAI (acronimo di Fondo Ambiente Apprendisti Italiano) volto a sensibilizzare ed Ciceroni è un educare la collettiprogetto di vità alla conoscenza, al rispetto ed formazione alla cura del patririvolto agli monio Italiano.

Durante le giornastudenti, che te FAI di primavevuole far nascere ra vengono aperti al pubblico luoghi nei giovani la di singolare bellezza di solito consapevolezza chiusi al pubblico del valore che i e per questo chiusi al pubblico e non beni artistici e valorizzati. Le apaesaggistici perture sono garantite da volontarappresentano ri a cui si affiancaper il sistema no gli Apprendisti Ciceroni, ovvero territoriale. ragazzi delle scuole ai quali è demandato il compito di guidare il pubblico alla scoperta dei beni. Abbiamo presentato la VILLA DI LIVIA che si trova in via Domiziana a Pozzuoli. Precedentemente abbiamo studiato approfonditaLa lavagna

FAI Apprendisti Ciceroni mente il sito, poi ci siamo recati sul luogo e abbiamo consolidato le nostre conoscenze teoriche.

Siamo stati coinvolti in un percorso didattico di studio dentro e fuori l’ aula, e abbiamo avuto l’occasione di studiare un bene del nostro territorio e di fare da ciceroni illustrandolo ad un pubblico di adulti. L’esperienza è stata davvero fantastica, ci ha permesso di conoscere meglio il territorio in cui viviamo, ci ha dato la possibilità di arricchirci e di acquisire più fiducia in noi stessi. Consiglio a tutti di partecipare a tale progetto poiché permette di rafforzare le proprie conoscenze in maniera attiva e molto interessante.

Laura Verde 2°D

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Eventi ...

“Il mio nome è…”

Gli alunni delle terze, quest’anno, insieme alla prof.ssa M. Buono hanno approfondito le tematiche relative all’immigrazione e all’integrazione. Il titolo degli incontri, della durata di un’ora per classe, è stato “Il mio nome è…” Obiettivo degli incontri è stato quello di sensibilizzare i ragazzi alle problematiche relative ai flussi migratori, partendo da esperienze reali e concrete. Gli spunti di riflessione sono stati tanti. In particolare i dibattiti hanno avuto come filo conduttore il tema dell’inclusione e dell’accoglienza. Abbiamo, inoltre, parlato di Riace, un comune della provincia di Reggio Calabria che, dal 2004, grazie alle politiche di accoglienza del sindaco Domenico Lucano, ha concesso ospitalità ad oltre 6mila richiedenti asilo, provenienti da venti diverse nazioni, inserendoli sia nel mondo del lavoro del piccolo borgo, che nel tessuto socio-culturale.

Gli alunni delle classi terze

La lavagna

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Eventi ...

Teatro

Dietro le quinte ...

Sette classi si congedano dalla scuola primaria.

Cosa porteranno in scena?

La lavagna

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Eventi ...

Recita della 5° E SAnREMO PINOCCHIO 2019 I ragazzi della 5°E quest’anno concluderanno il loro percorso scolastico con una recita dal titolo “SAnREMO …

PINOCCHIO 2019”, un musical che racconterà la storia del noto burattino, sulle note delle canzoni dell’ultimo Festival di San Remo. Se volete scoprire che legame c’è tra questi due mondi, dovete assolutamente venire a scoprirlo! Ne sarete sorpresi!!!

Oltre al celebre protagonista dal naso lungo e al suo papà Geppetto, appariranno sul palco simpatici GRILLETTI e tenere FATINE dallo spirito rock!

Lo spettacolo si terrà nel teatro della scuola primaria S. Gaetano.

Gli alunni della 5°E

La lavagna

Recita della 5°G La mia classe è come una famiglia Noi ragazzi della 5° G del plesso A.De Curtis stiamo preparando uno spettacolo di fine anno. Questo spettacolo ha come protagonisti noi e la nostra storia scolastica: un’ avventura durata 5 anni trascorsi insieme. All’interno di questo spettacolo apparirà anche la maestra che ricreerà una delle sue tante lezioni, tanto divertenti quanto interessanti. Nel corso dello spettacolo saranno raccontate esperienze simpatiche realmente vissute , gag comiche, simulazioni , gite scolastiche , illustreremo tutti i giochi che facevamo e facciamo ancora oggi : uno dei tanti è “obbligo o verità”. Nella nostra classe c’ è un nostro amico pachistano e parla pochissimo l’ Italiano . Per renderlo partecipe allo spettacolo abbiamo pensato di metterlo al centro del palco e fargli cantare e ballare una canzone pachistana : noi tutti lo seguiamo nel ballo . Portare in scena la nostra storia di classe sarà un modo per non dimenticarla MAI !

Oxana Lanni 5°G

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Eventi ...

Recita della 5°A Greese Gli alunni della classe 5° A hanno concluso questo ciclo scolastico in modo spettacolare!

Guidati dalle maestre V. Altomare, E. Mallardo ed I. Marolda, hanno lavorato sodo per portare in scena il famosissimo musical GREESE, che in inglese significa “brillantina”, il moderno gel. Chi dei nostri genitori non ricorda Danny e Sandy, interpretati da John Travolta e da Olivia Newton John? E chi non ha ascoltato almeno una volta le meravigliose canzoni della colonna sonora del film originario?

Questo spettacolo per noi ha avuto un valore inestimabile perché, oltre a darci la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua inglese, ci ha fatto riflettere sull’importanza dell’amicizia, dell’affetto, del rispetto reciproco e della convivenza civile.

Gli alunni della 5°A

Recita della 5°A C’era una volta … SCUGNIZZI Quest’anno, per la festa di addio alla scuola primaria, io e i miei compagni della classe 5°B abbiamo preparato il musical “C’era una volta … Scugnizzi” che a teatro ha avuto molto successo. Racconta di due ragazzi, Saverio e Raffaele, detto o’ Russo, che, usciti dal carcere minorile di Nisida, prendono strade diverse. Si ritrovano dopo vent’anni: Saverio è diventato un “prete di strada” che si dedica al volontariato ed al recupero dei ragazzi di quartiere mentre Raffaele è diventato un camorrista che usa i ragazzi per i suoi loschi affari. Tra i due nascono subito degli scontri che condurranno alla morte di Saverio, ucciso da Raffaele. Questo assassinio non fa di Raffaele un vincitore, ma dà ai ragazzi la forza ed il coraggio di combattere la camorra.

Anche se questa storia è ambientata a Napoli, rispecchia la realtà di tanti giovani del mondo.

E’ stato molto impegnativo per me interpretare il ruolo di Saverio, un personaggio di carattere, molto presente nella storia che esprime un messaggio positivo di speranza. Spero di riuscire a trasmettere tutto ciò al pubblico, ma anche di divertirmi con tutti i miei compagni.

Vincenzo Viola 5°B

La lavagna

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Recita della 5°C Carosello napoletano “Carosello napoletano”: è questo il titolo che abbiamo dato al recital interpretato da noi, alunni della 5°C. Racconteremo leggende, miti, tradizioni e riti di Napoli che ci hanno resi tutti partecipi della cultura partenopea. Il recital è la sintesi di un percorso didattico che, in un viaggio immaginario nel tempo, percorso da tre scugnizzi in una notte, racconta le origini della città di Napoli. La leggenda della sirena Partenope, della bella M’briana, dell’uovo custodito da Virgilio nel Castel dell’Ovo, la storia del grande Masaniello, così come la storia di Pulcinella, la tradizione del caffè, del ragù e della pizza margherita, le musiche e le canzoni tipiche della cultura napoletana nella forma artistica più alta. …sono solo alcuni degli elementi che fanno parte della nostra rappresentazione teatrale.

Gli alunni della 5°C

Recita della 5°D Carosello storico La nostra recita, che segna la fine del ciclo della scuola primaria, è intitolata “Carosello storico”.

Trae spunto dal libro “Tre scugnizzi in una notte”, ma ne reinventa la storia. La protagonista è Maria, che partecipa ad un famoso quiz televisivo condotto da Jerry Scotti. Lei è l’aiutante di Gennaro Esposito, uno scienziato ritenuto pazzo, che le aveva regalato una strana macchina del tempo. Quando il noto presentatore televisivo pone a Maria l’ultima domanda del quiz, lei utilizza quello strano marchingegno per fermare il tempo; poi comincia a raccontare al pubblico la storia di Napoli, a partire dalla morte di Partenope.

Con questa recita abbiamo voluto dimostrare che ci si può divertire anche trattando argomenti storici importanti, senza dimenticare che tutti dovrebbero conoscere la storia affascinante della nostra città, i suoi miti e le sue antiche tradizioni.

Simona Esposito 5°D

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Recita della 5°F Napul ’era...Napul’ è La classe 5° F ha concluso il suo percorso scolastico con un compito di realtà nel quale ha messo in gioco tutte le competenze acquisite, realizzando uno spettacolo finale, intitolato “Napul’era … Napul’è!”, sintesi conclusiva di un progetto curricolare sviluppato durante l’intero anno scolastico. Gli alunni hanno avuto l’opportunità di conoscere musiche, tradizioni, leggende, fatti del passato, dalle origini greche della città fino alla fine del Regno delle Due Sicilie. La manifestazione teatrale si è svolta sabato, 1 giugno, presso il teatro della parrocchia Gesù Divin Maestro di Quarto.

Gli alunni della 5°F

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Eventi ...

Friday for future ‘Friday for future’

Il giorno 24 maggio 2019 le classi seconde dell’ I.C.3°Gadda hanno partecipato alla manifestazione contro l’uso della plastica ‘ Plastic free’, un grande problema che riguarda tutto il pianeta che man mano stiamo uccidendo . Tutti si sono preparati al meglio, creando cartelloni, slogan e magliette. Siamo partiti da scuola alle ore 11:00, urlando slogan come ‘Non dobbiamo continuare a gettare schifo in mare’, cercando di far arrivare a tutti il messaggio di non buttare oggetti di plastica nel mare. Siamo arrivati in piazza Santa Maria, dove si è svolto un ‘flash mob’, cantando la Venerdì per il futuro canzone ‘Sing of the climate’. Dopo un po’ è noto anche come intervenuto anche il primo cittadino, il sindaco Antonio Sabino, a cui è stata letta una lettera di sciopero scolastico per il ringraziamento da parte di tutta la scuola e gli clima è un movimento sono state fatte anche delle proposte per fare internazionale di in modo che Quarto sia una città pulita e meno inquinata come la raccolta differenziata nella protesta, composto da scuola, una pista ciclabile con rastrelliera a studenti che decidono di scuola. partecipare a Al Sindaco è stata letta anche una poesia che recita di come l’uomo stia uccidendo il mondo, manifestazioni in cui se stesso e le generazioni future. La plastica, chiedono e rivendicano per molti animali come le tartarughe, può esseazioni atte a prevenire re addirittura letale perché, le stesse, mangiando buste di plastica che si trovano in mare il riscaldamento globale scambiandole per meduse, possono arrivare e il cambiamento addirittura alla morte e questo evento dannoso climatico. è stato rappresentato da alcuni alunni, due vestiti da spazzatura ed uno vestito da tartaruga.

Dopo foto, canti e discorsi, abbiamo ripreso a camminare verso la scuola, urlando sempre i nostri slogan. Arrivati a scuola, ci siamo raccolti nel campetto dove sono state espresse le ultime parole riguardo l’argomento, parole che hanno fatto riflettere ognuno di noi, parole che ci hanno fatto capire che il mondo è nelle nostre mani, parole che ci hanno fatto sperare in un mondo MIGLIORE! Erika Fomisano 2°D

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L’ INQUINAMENTO NON E’ UN GIOCO! Prova a pensare, al male che ti stai facendo e prova anche tu ad amare il mondo che stai uccidendo!

Inquinare non è bello Fai male solo te stesso E ad un piccolo alberello E adesso?

Ascolta queste parole, che ti siano da lezione.

E guarda in un mondo migliore!

Gennaro Centrella 2°D

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Le nostre uscite didattiche...

Visita al museo PAN Il 13 marzo 2019 io e la mia classe ci siamo recati presso il palazzo delle Arti di Napoli per una mostra di un grande artista: Maurits Cornelis Escher. Noi visitatori abbiamo visto non solo le sue opere, che ne sono circa duecento divise in sezioni, ma abbiamo anche scoperto l’influenza che il suo lavoro ha avuto sulle successive generazioni come ad esempio dischi, fumetti e pubblicità al cinema, dando vita a un percorso che parte proprio da lui, da Escher, per arrivare ai nostri giorni e tutte queste cose accompagnate anche da giochi ed esperienze interattive.

All’ingresso abbiamo avuto degli auricolari per sentire bene la voce della nostra guida che ci ha spiegato molto bene la vita di questo “genio” visionario olandese, il rapporto che aveva con l’ Italia, il suo metodo di disegnare, la struttura dello spazio, le metamorfosi e il lavoro sulle figure geometriche, in particolare il tetraedro. Le sue opere sono davvero meraviLa lavagna

gliose : pesci che diventano uccelli, rane, volti che sembrano bucce di mela ed elefanti che si mescolano a chitarre. E’ davvero incredibile osservare due mondi diversi in uno stesso luogo. Invito davvero tutti a visitare la mostra e a lasciarsi trasportare dall’ immaginazione di questo fantastico artista.

Daria Pisellini 3°D

L'uomo è incapace di immaginare che in qualche punto al di là delle stelle più lontane nel cielo notturno lo spazio possa avere fine, un limite oltre il quale non c'è che il "nulla".

M .C. Escher

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Le nostre uscite didattiche...

Rappresentazione dell’ Inferno di Dante Il 14 marzo abbiamo fatto una gita per andare a vedere, nel Museo del sottosuolo, uno spettacolo riguardante l’opera più importante di dante Alighieri: La Divina Commedia, in particolare l’ Inferno. Siamo partiti da scuola alle 8:15 e siamo arrivati a Napoli alle 9:30. Dato che siamo arrivati in anticipo, le professoresse ci hanno portato a fare un giro a Napoli e durante questo tempo siamo andati a mangiare una pizza “a portafoglio” veramente deliziosa. Abbiamo , inoltre, camminato e attraversato strade storiche di Napoli e abbiamo visto la chiesa di Santa Chiara. Una volta iniziato il nostro turno siamo entrati nel museo e siamo scesi più di 15 metri sottoterra. Ci siamo trovati nel posto dove persone si rifugiavano durante la guerra. Lo spettacolo era molto organizzato, i personaggi indossavano costumi fatti alla perfezione, l’atmosfera si faceva ogni attimo sempre più bella. Nella prima parte abbiamo incontrato: Dante, Virgilio, e le tre Fiere e sono stati rappresentati i primi tre gironi tra cui c’erano Paolo e Francesca, due innamorati. Abbiamo assistito, poi, alla rappresentazione di altri due gironi tra cui c’ era Ciacco, chiamato così dai Fiorentini poiché era ingordo. Infine abbiamo

La lavagna

incontrato Minosse, Beatrice ed il conte Ugolino, la cui leggenda narra che fosse intrappolato in un castello con i suoi figli, lasciati a morire di fame e, per sopravvivere , sembra che il conte abbia ucciso e mangiato i suoi figli.

L’ultimo momento della rappresentazione è stato il più emozionante. Sono state proiettate delle immagini raffiguranti l’Inferno nella realtà da Auschwitz, fino ai giorni nostri.

Alessandro Pane 2°E Francesca Barra 2°F

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Le nostre uscite didattiche...

Andiamo tutti all’Inferno!

Il 14 marzo le classi seconde della scuola si sono recate al Museo del Sottosuolo di Napoli per assistere ad una rappresentazione dell'Inferno di Dante.

Gli attori hanno rappresentato la prima cantica dantesca, cioè l'Inferno, raccontando il viaggio che Dante compie tra i cerchi infernali incontrando le anime dannate.

Ci siamo così ritrovati ad ammirare un'ambientazione molto suggestiva, che è quella del Museo del Sottosuolo, dove luci ed ombre hanno accompagnato le parole degli attori, che grazie a trucchi e costumi erano perfettamente immedesimati nel ruolo delle anime dannate dell'Inferno.

Il nostro viaggio è iniziato assistendo ad una danza di anime che si muovevano a ritmo di una musica che trasmetteva un po' di tensione per poi incontrare Caronte, il traghettatore del quale mi hanno colpito in particolare gli occhi rossi e crudeli mentre urlava alle anime battendo il suo grosso bastone per terra.

Finalmente entra in scena Dante, che viene liberato da Virgilio, dalla lupa, dalla lonza e dal leone. Continuando a camminare tra luci e ombre, ci sono venute incontro varie schiere di anime dannate che urlavano e si lamentavano scontando pene per i loro peccati.

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E' stata un'esperienza davvero unica che sicuramente resterà impressa nella nostra memoria.

Infatti non potremo mai dimenticare il senso di inquietudine che ci ha accompagnato per tutta la durata della rappresentazione, poiché è stato bello leggere e studiare i versi dell'Inferno e vederli rappresentati in un luogo così particolare come il Sottosuolo di Napoli.

Valerio Nappo 2°A

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Le nostre uscite didattiche...

Visita al Turtle Point Il 19 marzo siamo partiti per un’esperienza un po’ diversa dallo stare tra i banchi di scuola. Siamo andati al Turtle Point di Portici.

Il Turtle Point è ospitato nell’ex macello borbonico del Comune di Portici e si sviluppa su 600 m² coperti e oltre 7.000 m² scoperti.

I laboratori e le sale sono luminosi, con mattonelle bianche e azzurre, vetri, vasche color del mare e macchinari di ultima generazione.

Quando siamo entrati ci hanno parlato dell’inquinamento e delle tartarughe che ingeriscono buste di plastica, bottiglie e addirittura tappi! Dopo ci hanno fatto vedere alcuni esemplari di tartarughe. C’erano delle buste piene di ciò che quelle povere tartarughe avevano ingerito. Il percorso è stato interessante e adatto alle persone d tutte le età.

Dario Nugnes 2 °E

Le tartarughe possono vivere fino a 70 anni (quelle delle Galapagos anche fino a 150) e possono percorrere anche 10 mila chilometri all’anno.

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Le nostre uscite didattiche...

Una giornata ad Ischia

Il 30 Aprile abbiamo fatto una gita ad Ischia per il “Progetto Vela”. Alle 9 in punto siamo arrivati in macchina al porto di Pozzuoli , per poi partire alle 9:30 per la prima tappa , ovvero Capri , dove non siamo scesi. Dopo un’ora e mezzo siamo arrivati ad Ischia.

Dopo un paio di minuti è arrivato il pullman che ci ha portati ai Giardini di Mortella. Lì abbiamo incontrato una guida di nome Enny , che ci ha raccontato la storia di questo enorme giardino, mentre noi facevamo foto alle varie piante che provenivano da diversi paesi e continenti. Dopo il pullman ci ha portati in spiaggia , dove abbiamo pranzato e giocato a calcio e a pallavolo. Siamo, poi, andati a comprare un gelato e dei souvenir per le nostre famiglie a casa , dove siamo rientrati nel tardo pomeriggio anche noi, dopo quella meravigliosa gita.

In alto il panorama dell’isola di Ischia. In basso i bellissimi fiori dei giardini La Mortella

Luigi Maria Luongo 1°A

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Le nostre uscite didattiche...

Visita ai castelli di Napoli 20 scugnizzi … nei castelli di Napoli Lunedì, 4 febbraio, io e la mia classe abbiamo seguito le orme dei tre protagonisti del libro “Tre scugnizzi in una notte”, che abbiamo letto in classe. In particolare siamo andati a visitare il Maschio Angioino e il Castel dell’Ovo. Noi speravamo che ci accogliesse la Bella ‘Mbriana oppure O’ Munaciello, ma invece ci ha accolti Maura, che è stata la nostra guida per tutto il tragitto. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere anche Silvana Perno che è l’autrice del libro: che emozione!

Il primo sito visitato è stato il Maschio Angioino, un castello molto antico in cui hanno vissuto gli Angioini e gli Aragonesi. In una stanza , sotto un pavimento vetrato, abbiamo scorto alcuni scheletri e questo ci ha fatto una certa impressione! In altre stanze,invece, abbiamo incontrato la regina Isabella D’Angiò e un mio compagno di classe le ha dato un bacio sulla mano.

Poi, dopo aver camminato per un chilometro e mezzo, abbiamo raggiunto il Castel dell’Ovo che si trova ancora oggi sull’isolotto di Megaride. Tra le mura di quel posto si sente ancora oggi il lamento della sirena Partenope, alla cui leggenda è legata l’origine di Napoli. In nessun’altra visita guidata ci siamo sentiti così scugnizzi! … Così partenopei!!!

Eleonora La Rocca 5° E

Gli scugnizzi al Maschio Angioino e al Castel dell’Ovo Il 29 aprile, tutte le prime della secondaria di primo grado della nostra scuola abbiamo visitato i castelli di Napoli, proprio i luoghi visitati dai protagonisti del libro “Tre scugnizzi in una notte” letto insieme agli alunni delle quinte della primaria, per il PROGETTO CONTINUITA’. Abbiamo visto il Maschio Angioino e il Castel dell’Ovo. Il Maschio Angioino è un castello antichissimo e si trova in piazza Municipio. Un'antica leggenda narra della presenza di un coccodrillo “o’mostr”,che penetrava da un'apertura nel sotterraneo. Anche il Castel dell’Ovo è un castello molto suggestivo. E’ il castello più antico di Napoli e sorge sull’isolotto di Megaride. Una leggenda napoletana fa risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all'interno di una gabbia nei sotterranei del castello. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. E’ stata una giornata bellissima: abbiamo conosciuto anche Silvana Perno, l’autrice del libro e...mi sono sentito un po’ scugnizzo anche io…

Pasquale Capuozzo 1°B La lavagna

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Le nostre uscite didattiche...

Tre giorni a Viterbo Dal 13 al 15 maggio le classi terze si sono recate a Viterbo per il viaggio di fine anno. Abbiamo visitato posti stupendi come la Riserva naturale Lago di Vico, il Palazzo dei Papi, il Palazzo Farnese di Caprarola. Il nostro hotel si trovava a Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo. L’ultimo giorno, invece, prima di tornare a Quarto, abbiamo fatto una sosta a Tivoli dove abbiamo visitato la bellissima Villa d’Este. Sono stati tre giorni indimenticabili, insieme ai nostri amici e ai nostri professori.

Palazzo Farnese

Palazzo dei Papi

Gli alunni della 3°G

Lago di Vico

Villa d’Este

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Le nostre uscite didattiche...

Museo Egizio Scopriamo l’Egitto al MANN Quest’anno le classi quarte hanno visitato la Sezione Egizia del Museo Archeologico di Napoli.

La visita al museo non è stata assolutamente noiosa, anche perché la storia degli antichi Egizi, studiata quest’anno a scuola, è così interessante e singolare che ha appassionato tutti! Nelle teche al museo abbiamo visto molti reperti storici appartenuti a questa civiltà millenaria. C’erano statuette, papiri, collane, vasi canopi, steli in granito con iscrizioni geroglifiche, amuleti, scarabei, sarcofagi in legno e … mummie!!! Abbiamo visto, in particolare, la mummia di una donna vissuta probabilmente a Tebe tra il 959 ed il 924 a.C. con i capelli ancora attaccati al capo e le mani giunte in grembo. Tra le varie statue c’era quella del Naoforo Farnese, un personaggio che regge un tabernacolo con l’immagine del Dio Osiride. Poi c’era una ricca esposizione di vasi canopi, quelli in cui gli Egizi conservavano gli organi interni del defunto, prima che venisse mummificato e imbalsamato; come elemento decorativo, avevano le teste dei quattro figli di Horus. E’ stato molto suggestivo anche il coccodrillo mummificato: questo rettile per gli antichi era molto importante perché, quando si allontanava, preannunciava le esondazioni del Nilo. Erano interessanti anche gli amuleti, dei portafortuna simili a quelli che ancora oggi usiamo noi. Ne avevano tanti: quello del cuore, dello scarabeo, della testa di serpente, dell’avvoltoio, dell’occhio di Horus, Alcuni di essi li inserivano anche tra le bende durante la mummificazione per proteggere il defunto nella sua vita ultraterrena. La guida del museo ci ha spiegato tante cose e ci ha parlato anche della “pesatura dell’anima”: il cuore del defunto ed una piuma venivano posti sui due piatti di una bilancia… e solo se il cuore era più leggero della piuma, il defunto poteva andare in paradiso. Che civiltà affascinante quella dell’antico Egitto! …E quanto siamo fortunati noi a possedere alcuni antichissimi reperti al MANN, il museo archeologico più importante di Napoli.

Aurora Pepe 4°E

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Le nostre uscite didattiche...

Una gita ad Ercolano In una bella giornata soleggiata del mese di maggio siamo andati in gita ad Ercolano. Visitare gli scavi ci ha permesso di arricchire le nostre conoscenze sugli antichi romani e sul loro stile di vita. Anzitutto abbiamo visitato il MAV, ovvero il Museo Archeologico Virtuale, dove abbiamo visto brevi filmati che ritraevano la città di Ercolano prima che fosse distrutta dalla terribile eruzione del 79d.C. In questo luogo oscuro e molto suggestivo c’erano dei sistemi multimediali molto sofisticati che ricostruivano fedelmente gli interni e gli esterni delle antiche dimore romane. Successivamente, accompagnati da una guida, ci siamo trasformati in patrizi per visitare i veri scavi della città. Abbiamo visitato le “domus”, cioè le case dei ricchi, la palestra, le terme … Era tutto perfettamente conservato! Dopo la visita, si è svolta una caccia al tesoro; poi ci siamo accampati ai giardini per pranzare. La maestra ci ha concesso un po’ di svago e così abbiamo giocato a guardia e ladri. Dopo i giochi e le corse sfrenate, ci siamo dedicati a quello che io definisco ”momento souvenir”: con qualche moneta ho comprato un ricordino per tutta la famiglia! Così si è conclusa l’ultima gita della 5°E. Cecilia Ferrara 5°E

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Le nostre uscite didattiche...

Una visita guidata “very green” alla Riserva Naturale degli Astroni La Riserva Naturale degli Astroni è un’oasi protetta del WWF, un’associazione fondata per proteggere l’ambiente e gli animali. Sono andata con la mia classe a visitare questo luogo in cui la natura esplode nella sua bellezza e mi sono immersa in un bosco immenso! C’era anche una mostra di dinosauri: si trovavano qua e là tra le piante e gli alti arbusti ed erano stati riprodotti nella loro dimensione naturale. Ad esempio, Diplodocus era mastodontico e aveva un aspetto spaventoso! Procedendo nella nostra esplorazione del bosco, ci calavamo sempre più nelle profondità dell’enorme cratere del vulcano spento degli Astroni. Abbiamo visto tante ranocchie e un’infinità di pesci che nuotavano indisturbati in prossimità di un fitto canneto. Prima di congedarci da quel luogo meraviglioso, ci siamo ritrovati tutti alla “Vecchia Farnia”, l’albero più antico di quel bosco. Devo ammettere che trascorrere una mattinata immersi nella natura ha permesso a me e ai miei compagni di esplorare, rilassarci e divertirci un mondo!

Federica Fanciano 4°D

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Il Progetto Vela ...

A lezione di canoa Nell'ambito del progetto “I ragazzi, il mare e la vela” in canoa al porto di Pozzuoli.

Il 14 marzo alle ore 14,30 un gruppo composto da circa dieci alunni provenienti da sezioni diverse della scuola “Carlo Emilio Gadda” si è recato presso la sede della Lega Navale di Pozzuoli per una lezione di canoa.

Il gruppo accompagnato dalle prof. Daniela Lai e Gabriella De Lorenzi è giunto a Pozzuoli alle ore 15,00. Gli alunni sono stati divisi in gruppi e ad ognuno dei componenti è stata assegnata una canoa.

I responsabili della Lega Navale hanno spiegato ai principianti vogatori le tecniche di movimento della piccola imbarcazione e l'utilizzo della pagaia. Appena in acqua gli apprendisti hanno iniziato a muoversi alquanto impacciati, ma dopo un po' erano tutti fieri di riuscire a governare la canoa. Qualcuno ha rischiato di cadere in acqua, ma è riuscito a tornare in posizione. E' stata un'esperienza bellissima che pochi avevano già provato prima.

Speriamo che gli alunni della “Gadda” possano ripetere quest'entusiasmante avventura.

Luigi Poerio 2°A

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Eolie 2019

Nell’ambito del progetto “I ragazzi, il mare, la Lipari vela”, dal 25 al 30 maggio tutti gli alunni che, nel corso dell’intero anno scolastico hanno preso parte ai laboratori e a tutti gli incontri con rappresentanti della Lega Navale e Scuola a bordo, siamo partiti per le isole Eolie. Da Napoli a Milazzo, fino a Lipari, accompagnati dalle prof.sse Gabriella De Lorenzi, Daniela Lai, Ermida Palmieri, Adriana Paolillo.

In questi cinque giorni abbiamo visitato posti magnifici dall’acqua cristallina, nonostante il tempo non sia stato sempre a nostro favore: Lipari, Salina, Vulcano. Un’esperienza unica che consigliamo di fare a tutti gli alunni della scuola, perché ci ha consentito di visitare posti stupendi, fare tante nuove amicizie, socializzare di più tra noi ragazzi, avere dei ruoli di responsabilità all’interno di una barca rispettare e amare il mare.

Questo progetto ambientale, realizzato dalla nostra scuola da oltre 10 anni, prevede la partecipazione di oltre 300 alunni delle classi prime, seconde e terze e comprende anche visite didattiche curriculari e attività extracurriculari, cioè laboratori fotografici e geografici.

Emanuela Guarino 2°C Serena Mingione 2°C Vulcano

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Eolie 2019

Vulcano

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Mediterraneo senza confini...

“Meditterraneo senza confini” è un progetto triennale a cui ha preso parte la sezione E della scuola dell’Infanzia. Il progetto guida il bambino alla scoperta del mare come teatro naturale dell’uomo e della sua storia,come luogo di scambio di civiltà, di lingue, di arti, di culture, di etnie e di pensiero...Pone le basi per la costruzione di un comportamento eticamente corretto, rispettoso degli altri, della natura e dell’ambiente.

I piccoli alunni della sez. E

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Le nostre interviste…

Come è nata la sua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata da bambino ascoltando i brani di grandi compositori antichi e moderni.

Ha una persona in particolare a cui si è ispirata?

I miei genitori hanno sempre incoraggiato la mia passione e sicuramente sono stati per me fonte di ispirazione.

Come andava a scuola in musica?

Ero … il cocco della professoressa … perché sapeva che studiavo musica!

Quanti strumenti suona e qual è il suo preferito?

Qual è stato il primo strumento che ha suonato?

Suono il pianoforte e gli altri strumenti a tastiera, ma me la cavo anche con la chitarra. Il primo strumento è stato proprio il pianoforte.

Ha un sogno nel cassetto?

Vorrei riuscire a formare un grande coro con alunni dei vari ordini di scuola e anche con la partecipazione dei docenti.

Qual è la cosa più bella che ha realizzato con i ragazzi a scuola?

Abbiamo vissuto tanti momenti speciali in questi anni … penso alla Piazza incantata con un coro di La lavagna

il prof. Ferrigno

13.000 alunni provenienti da tutte le scuole d’Italia, oppure gli spettacoli realizzati al teatro San Carlo (il Flauto Magico, Aida e a maggio di quest’anno, Turandot), e penso anche alle ultime manifestazioni sulla Shoah in cui il coro ha emozionato tutto l’uditorio con brani della tradizione ebraica.

Da quanto tempo esiste il coro Canto Libero?

Il coro esiste ormai da tanti anni, credo che sia nato intorno al 2002/03. Il nome del coro è stato scelto dai primi alunni che ne hanno fatto parte. Anche il logo lo hanno creato loro.

L’ha fondato lei?

Si, l’ho fondato io e ho guidato il Coro Canto Libero.

Ha mai preso lezioni di canto?

Da ragazzo ho studiato e mi sono diplomato in pianoforte, composizione e direzione del coro. Durante gli studi di direzione di coro ho studiato anche canto.

In foto: il prof. Antonio Ferrigno

Che cos’è il Coro Canto Libero?

E’un laboratorio corale che si rivolge a tutti gli alunni della scuola ed è formato da circa una trentina di coristi.

Il Laboratorio si articola in incontri pomeridiani settimanali di 2 ore dalle ore 14,00 alle ore 16,00.

Scopo del Laboratorio oltre quello di creare un CORO STABILE della scuola nel quale possano inserirsi, anno dopo anno, i nuovi arrivati e accogliere anche gli ex alunni, è principalmente di offrire agli alunni Erika Formisano 3°D un percorso formativo attraverso l'educazione caSerena Ruggiero 3°B nora.

Arianna Flaminio 3°A

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...e la Turandot Quest’anno per il progetto scuola InCanto, gli studenti impareranno a cantare i brani e le arie selezionati dalla celebre opera pucciniana TURANDOT. nella splendida e prestigiosa cornice del TEATRO DI SAN CARLO di Napoli il 29 maggio.

Durante i vari incontri del progetto, studenti e docenti, hanno conosciuto i personaggi e la trama e arie dell’opera scelta. Al progetto partecipano le sezioni B-D-E della scuola dell’infanzia, la 3A la 5D e la 5F della scuola primaria, e la 1B e 1D della scuola secondaria di primo grado. Portata a compimento la preparazione musicale, docenti, studenti e familiari vivono lo spettacolo finale come il momento più atteso ed emozionante del percorso.

Un’esperienza unica in cui gli alunni sono coinvolti nella messinscena di TURANDOT, interpretando coralmente i brani accompagnati da cantanti professionisti e dall’Orchestra, eseguendo alcuni movimenti scenici anche sul palcoscenico, indossando i costumi da loro stessi realizzati, tutti guidati dal Direttore d’orchestra nella magnifica cornice del Teatro di San Carlo.

I piccoli alunni della sez. B della scuola dell’Infanzia

Prof. A. Ferrigno

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Le nostre interviste…

Come è nata la sua passione per la lingua spagnola?

E’ nata da piccola dai continui viaggi del mio papà che ha fatto all’estero e perché in famiglia c’erano fratelli di papà che vivevano in Venezuela.

Da quanto insegna in questa scuola?

Da 4 anni.

Che rapporto ha con i suoi alunni?

Un rapporto bellissimo e confidenziale, mi piace poter condividere con loro esperienze e viaggi. Ci sono sempre prima loro e poi io.

E’ contenta che alcuni di loro siano in grado di affrontare il progetto Salamanca?

Sì, sono molto contenta, è un’esperienza molto bella e affascinante ed offre ottimi frutti.

E’ la prima volta che fa questo progetto?

Sì, in questa scuola è la prima volta, ma ne ho fatti altri in altre scuole.

la prof. Petricciuolo

Per chi non lo sapesse, cos’è precisamente il progetto Salamanca e che finalità ha?

Il progetto Salamanca è un tirocinio ovvero un progetto di formazione di una settimana nella città di Salamanca in cui i ragazzi avranno modo di confrontarsi con loro coetanei nella lingua spagnola, vivendo la città in tutto il suo fascino storico, monumentale, paesaggistico e artistico e nel contempo si scambieranno esperienze e stati d’ animo con le persone del posto, confrontandosi, scambiandosi messaggi e studiando in un centro ben organizzato.

Penso che sia una grande responsabilità portare tutti questi ragazzi in Spagna, come si sente?

E’ una sfida, ma non sono da sola, ad accompagnare i ragazzi ci sono con me altri docenti.

C’è una cosa che vorrebbe dire qualcosa ai suoi alunni?

Vivete questa esperienza e non ve ne pentirete.

Salamanca è un’ antica e meravigliosa città che si trova nella Comunità Autonoma di CastillaLeón ed è stata nominata dall’Unesco nel 1998 Patrimonio dell’Umanità.

Erika Formisano 2°D

In foto: Le prof.sse di lingua spagnola Angela Lobo Lopez e Brunilde Petricciuolo.

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Le nostre interviste…

Cos’è l’ E-Twinning ?

E’ la più grande comunità delle scuole europee, una piattaforma del ministro dell’istruzione, nata nel 2005, nella quale i docenti e studenti delle scuole di tutta Europa possono collaborare, comunicare,progettare, condividere idee, scambiarsi informazioni, attraverso una piattaforma informatica.

Cosa avviene in questa piattaforma?

Il luogo in cui si sviluppano e prendono vita tutte le attività di E-Twinning è TwinSpace , una piattaforma sicura , visibile solo agli insegnanti partecipanti al progetto . Gli studenti possono essere invitati a loro volta in TwinSpace per incontrarsi e collaborare con i compagni delle scuole partner .

Quali sono i paesi che partecipano?

Partecipano tutti i paesi europei, anche la Turchia.

Come funziona?

Qualsiasi docente di una scuola dei paesi membri si può registrare a nome della scuola, ha un proprio profilo grazie al quale entra in contatto con gli altri docenti. Ogni docente nel forum dei partner può, con un messaggio, proporre un progetto da realizzare chiedendo la La lavagna

collaborazione di che è interessato.

In che anno la scuola ha iniziato a fare parte dell’ E-Twinning?

Nel 2011.

Quante classi partecipano ogni anno?

Minimo 4 classi ad arrivare fino a 6 classi.

Quali associazioni finanziano il progetto?

La partecipazione è gratuita, non prevede nessun costo poiché tutte le attività si svolgono online nel twinspace dove il docente registra gli alunni che hanno la propria password.

In che lingua si parla?

Nella piattaforma ETwinning è possibile attivare progetti in qualsiasi lingua.

Consiglierebbe questa piattaforma a tutti?

Certo! Soprattutto per far capire l’importanza dello studio delle lingue stra-

la prof. Bonaccia niere per comunicare con i propri coetanei di altri paesi.

E’ l’unico docente che partecipa?

No, la nostra scuola ha ricevuto dall’unione Europea la certificazione di scuola E-Twinning in quanto ogni anno molti docenti della scuola collaborano nella realizzazione dei progetti E-Twinning utilizzando una didattica innovativa e gli strumenti digitali.

Quanti sono gli iscritti in Europa?

A livello europeo sono iscritti a eTwinning più di 600.000 insegnanti, di cui oltre 65.000 in Italia.

Luca Orlando 1°B Luigi Pugliese 1°B

In foto: la prof.ssa Anna Bonaccia

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Le nostre interviste…

la prof. Manno

Prof.ssaManno, da che anno si fa il Cambridge in questa scuola?

Dal 2016.

Qual è lo scopo del Cambridge?

Lo scopo del Cambridge è quello di potenziare la conoscenza della lingua inglese, in particolar modo la comprensione.

Che cos’è la certificazione Cambridge?

La certificazione Cambridge English, rappresenta un percorso strutturato e valido per favorire l’apprendimento progressivo della lingua inglese, mettendo in grado gli studenti di sviluppare e migliorare progressivamente le abiltà di speaking, writing, reading e listening.

Lei promuove la visione di film e video in inglese in classe?

Sì, utilizzo il laboratorio linguistico per video, film e canzoni.

Quanti alunni partecipano in media ogni anno al Cambridge?

Ogni anno partecipano circa 80 alunni.

Secondo lei la lingua inglese va approfondita di più nelle scuole?

A mio parere andrebbe aggiunta qualche altra ora di lezione.

L' importanza del Cambridge per l' ingresso nel mondo del lavoro è alta?

Le certificazioni Cambridge sono crediti per la scuola superiore e consentono di conseguire livelli ancora più alti, quindi credo aiuti moltissimo per ingresso nel mondo del lavoro.

Secondo lei, dopo un anno del corso Cambridge nota un alto miglioramento dei partecipanti?

Secondo la mia esperienza, sì.

Reputa utile anche il Trinity (corso Cambridge elementari)?

Si, reputo utile il Trinity, ma alcuni alunni dopo aver frequentato il Trinity, non continuano con il corso Cambridge alla scuola media.

Nella foto alcuni alunni e al centro la prof.ssa Innocenza Manno.

La lavagna

Luca Orlando 1°B

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Perchè frequentare il Cambridge?

WE LOVE ENGLISH !!!

Alcuni alunni della scuola Gadda attualmente stanno partecipando al corso Cambridge. Corsi del genere sono ideati soprattutto per motivare i ragazzi e farli appassionare allo studio delle lingue. In generale misurare il proprio livello di apprendimento della lingua con lo scopo di personale gratificazione, motivazione e definizione di un obiettivo da raggiungere, vale anche per i più grandi. Questo ad esempio era una delle cose che motivava me. Le professoresse sono davvero simpatiche e gentili, parlano in modo comprensibile e sono molto disponibili. Non è mai troppo tardi per cominciare ad approcciare con i test che in futuro risulteranno molto importanti per noi. Certi test diventano sempre più facili se si conoscono le logiche. Da questo corso si ottiene una certificazione che servirà alle medie e maggiormente alle superiori. Una certificazione spesso assegna un "plus" quando, ad esempio, ci si propone per una borsa di studio o per un progetto di scambio culturale.

“La lingua Inglese è importante!” Ce lo ripetono spesso sia i nostri genitori che i nostri insegnanti. Ci dicono che oggi è per noi una semplice materia di studio, ma un giorno ci servirà per accedere più facilmente al mondo del lavoro. Beh, se per gli adulti la lingua Inglese è una cosa seria, per noi ragazzi è anche molto divertente! Ci piace scriverla e parlarla, soprattutto quando in classe interpretiamo ruoli impostando dialoghi come se fossimo degli attori inglesi! Ecco perché quando ci è stato proposto di partecipare ad un Laboratorio Trinity in orario aggiuntivo, abbiamo accettato subito con entusiasmo. In realtà l’idea di dover sostenere un esame finale con un docente madrelingua ci spaventava un po’. Temevamo di essere impacciati o addirittura di non comprendere le sue richieste, ma invece non è andata così.

L’esaminatrice, oltre ad essere dolce e carina con tutti noi, ci ha chiesto tutto quello che avevamo studiato. Pare che sia stata davvero soddisfatta di noi! Che dire? “ENGLISH? … WE CAN!”

Angela Barbarisi 2 °D

Gli alunni delle classi quarte (Trinity 1° livello)

La lavagna

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Le nostre interviste‌

Alessandro Migliaccio

Una lezione sul giornalismo Il 28 marzo la nostra Redazione ha incontrato il giornalista e scrittore napoletano Alessandro Migliaccio, che vanta un curriculum di tutto rispetto. Giornalista professionista presso Adnkronos, il quotidiano Tempo Quotidiano, il quotidiano Napoli, ideatore del blog Teledenuncio.it, autore del programma televisivo Le Iene.

Una lezione sul giornalismo, tecniche giornalistiche, il racconto di esperienze personali.

Nella foto il giornalista Alessandro Migliaccio e i nostri redattori.

La lavagna

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Dove è nato signor Migliaccio e per quale testata lavora?

Sono nato a Napoli. Lavoro per il quotidiano Napoli che è un free press, cioè non si vende in edicola, ma è gratuito.

Racconta di avvenimenti che accadono a Napoli, dove prevalgono cronache bianche.

Da quanto fa il giornalista?

Dal 1998, avevo 19 anni, appena finito il liceo .

Dove ha iniziato a lavorare?

Ho iniziato con il quotidiano Roma e poi ho continuato a Napoli con il giornale Napoli più. Inoltre sono anche diventato un autore del programma televisivo di Italia 1 Le Iene.

Perché ha deciso di fare questo lavoro?

Ho deciso di fare questo lavoro quando da piccolo dovetti scrivere un tema d’inglese su un autore. Lo scrissi prima in italiano e poi lo tradussi in inglese, e da lì ricevetti tanti complimenti.

Dove è nata l’ idea di fare il giornalista?

Tra i banchi di scuola.

Qual è l’ ultimo che ha scritto ed il primo?

Il primo lo scrissi nell’ agosto del 1998 sul calcio mercato, l’ultimo l’ho La lavagna

scritto oggi su Pino Aprile, anche lui un giornalista.

Ci si può fidare di collaboratori sconosciuti?

No, perché bisogna sempre conoscere le persone con cui collabori.

Quanto tempo lavora al giorno?

9 o 10 ore al giorno.

Che studi ha fatto per diventare giornalista?

Non serve una laurea, si incomincia scrivendo articoli e così ricevi un tesserino da pubblicista e poi devi lavorare altri due anni per diventare giornalista professionista.

A quale giornalista si è ispirato?

Mi sono ispirato soprattutto a Giancarlo Siani.

Perché come ha detto lui, essere giornalista è una battaglia e serve ad aprire gli occhi alla gente.

Come andava a scuola in italiano?

Andavo benissimo. Ho sempre avuto la passione per la scrittura perché amo raccontare con le parole ciò che vedo e trasferire emozioni al lettore.

Che scuola ha frequentato alle superiori?

Ho frequentato il liceo scientifico.

Com’è il lavoro da giornalista?

E’ molto impegnativo.

Per me non è un semplice lavoro, ma una vera e propria missione. Io utilizzo il mio lavoro anche per rendere un po’ di giustizia a tante persone che subiscono soprusi e truffe di vario tipo.

Ha scritto dei libri?

Sì, a 17 anni ho pubblicato una raccolta di poesie intitolata “Le vie della vita”. Successivamente altri libri: una raccolta di venti inchieste intitolata “Paradossopoli. Napoli e l’arte di evadere le regole”. Nel tempo sono arrivati altri libri di inchiesta come “La crisi fa 90” e “ Che s’dda fa pe murì”.

Se dovessi spiegare a mio figlio la mia carriera gli farei vedere la foto di un ragazzo con un paio

Sara Elisa Dalli 2°C

di scarpe consumate,

Elisabetta Benedetta Palumbo 2°C

una penna e un taccuino in mano.

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Le nostre interviste…

Quanti anni hai, Luca?

Ho 11 anni.

Perché hai deciso di candidarti?

Perché sin da piccolo mi è sempre interessata la politica e inoltre mi sono ispirato all’ ex sindaco dei ragazzi Lorenzo Loffredo.

Come ti sei sentito quando ti hanno nominato sindaco?

Emozione più che unica, mentre stavo studiando è arrivata la notizia. Quando si viene nominato sindaco si prova una felicità e questa emozione la dovrebbero provare tutti. E poi chi si candida per fare questo significa che ci tiene davvero a questa cosa, soprattutto tiene a migliorare Quarto e fare qualcosa di concreto.

Quali cambiamenti vorresti apportare?

Pulizia per le strade, fuori le scuole e nelle scuole, inserimenti di armadietti nelle scuole, migliorare il nostro senso civico e migliorare le fogne di Quarto.

Hai conosciuto il sindaco di Quarto Antonio Sabino? E cosa vi siete detti?

Ho conosciuto il sindaco di Quarto, un tipo solare, intelligente, sono molto affascinato dalla sua perLa lavagna

sonalità e dal suo programma. Anch’esso prevede una maggiore pulizia.

Cosa ti piace di Quarto?

Quarto è l’unico Comune in cui c’è il Consiglio Comunale dei ragazzi e quindi anche noi giovani possiamo esprimere le nostre opinioni.

Sei pronto ad accogliere i suggerimenti dei ragazzi della tua età?

Certo, qualsiasi suggerimento. Io e tutti i miei consiglieri ce la stiamo mettendo tutta per fare un ottimo lavoro.

Pensi di aumentare o diminuire la tecnologia?

La tecnologia aumenta e, di conseguenza, diminuisce il nostro sviluppo cerebrale. Penso che oltre le LIM nelle scuole non ci sia bisogno di nessun altro strumento tecnologico.

Cosa faresti per migliorare la scuola?

Di tutto, come ho già detto la pulizia e la manutenzione delle scuole.

E per migliorare la città?

Pulizia sulle strade e la presenza dei vigili all’entrata e all’ uscita di scuola.

E’cambiata la tua vita a scuola?

No, non molto, anche se più volte a scuola mi chiamano “sindaco” e mi chiedono diverse informazioni.

Luca Parigiano

Anche da grande vorresti candidarti al sindaco?

Certo, ovvio, è uno dei miei sogni e spero un giorno di partecipare attivamente alla vita politica della mia città.

La mia materia preferita è il latino, ne sono molto affascinato.

Amo leggere ma anche giocare a

La redazione

calcio.

Nella foto il sindaco di quarto Antonio Sabino e il baby sindaco Luca Parigiano. Si ringrazia Cronaca flegrea per la foto.

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CHE COS’E’ IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI?

Il CCR serve ad offrire agli allievi una concreta esperienza di vita democratica e sensibilizzare i giovani cittadini a partecipare alla vita della comunità locale .

Nella competenza del CCR rientrano i seguenti 4 ambiti di attività: - scuola e legalità; - ambiente (verde pubblico, qualità, tutela e valorizzazione del territorio) - tempo libero, sport e cultura; - solidarietà.

COMPOSIZIONE

“ E’ bello pensare di

- sindaco + 24 consiglieri; - il sindaco è eleggibile una sola volta; - il consiglio rimane in carica due anni scolastici.

poter contribuire LA PROPOSTA

attivamente, anche da piccoli al miglioramento del

La mia proposta più importante è quella di installare un team di operai al comune così, quando si rompe qualcosa a scuola, il preside chiama al comune e arrivano gli operai immediatamente.

proprio territorio”

Federica Fanciano 4°D

Nella foto l’ insediamento del Consiglio Comunale dei ragazzi.

La lavagna

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Giochi sportivi studenteschi….

LA NOSTRA PRIMA PARTITA DI PALLA RILANCIATA Una vittoria da “fuoriclasse”!

Siamo Luca, Mattia e Gianluigi, tre alunni della classe 4°D. Poco tempo fa abbiamo pensato di partecipare alle selezioni di palla rilanciata, per far parte della squadra maschile titolare di questa scuola.e...Siamo stati scelti!Siamo onorati e felici di far parte di questa squadra e ce la metteremo tutta per far vincere la nostra scuola. La squadra è composta da 15 elementi, ma ad ogni partita ne scendono in campo 6. E’ una bella sensazione quando giochiamo contro le squadre delle altre scuole. Le partite normalmente sono formate da due set: in caso di parità si gioca anche il terzo.

La prima partita del campionato, giocata recentemente contro l’Azzurra, è stata molto combattuta!

Il primo set non è iniziato nel migliore dei modi, infatti perdevamo 8 a 1, ma poi ce lo siamo aggiudicato, rimontando 15 a 8. Il secondo set, sfortunatamente, lo abbiamo perso. Nel terzo set gli avversari agguerriti hanno conquistato ben 10 punti, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare e abbiamo incredibilmente la partita con il seguente punteggio: 15 a 11 !!! Non vediamo l’ora di disputare la prossima partita!

Luca Metafora Mattia Rucco Gianluigi Guadagno 4°D

SIAMO CAMPIONI DI PALLA RILANCIATA !!!

Venerdì, 31 maggio, nella palestra della scuola secondaria Gadda, è stato disputato l’ultimo incontro di palla rilanciata maschile. I nostri piccoli atleti avvertivano la tensione della finale, ma non avevano alcuna voglia di mollare. Animati da una forte tenacia, celeri nella presa della palla e scaltri nel lancio, hanno vinto con merito anche quest’ultima partita, conquistando il titolo di CAMPIONI !Anche la squadra femminile di palla rilanciata si è distinta in campo, conquistando il secondo posto in classifica.

Quante soddisfazioni! … Quanta emozione! … Quanta felicità!

I “fuoriclasse” di classe quarta

Nella foto: i campioni della squadra di palla rilanciata, allenata dalle maestre Pina Tuccillo, Paola Tiano e Rita Orlando e Alfredo Sagliocco.

La lavagna

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Una giornata particolare...

UN FRATELLINO A 4 ZAMPE! In una giornata come altre la nostra vicina, Fabiana, riferì a mamma che c’ era un gattino bloccato nel motore di una macchina. Io mi spaventai, quindi mia madre scese subito ad aiutare Fabiana a tirarlo fuori. Io iniziai a pensare a lui, al piccolo gattino e proprio in quel momento si posò una coccinella sulla mia mano, quindi intuii che stesse bene. Il gattino ora vive in casa con me e si chiama Chico. Il giorno del mio compleanno,mamma portò Chico in classe col trasportino, poi chiudemmo la porta e lo liberammo. Lui vagava per la classe e saliva sui banchi. Era particolarmente incuriosito. Ci accorgemmo che era piccolo come un astuccio! Io ero emozionatissima e anche i miei compagni. La visita di Chico in classe è stata il regalo più bello che potessi ricevere!

Che dire?!... sarebbe davvero bello fare più spesso delle esperienze di PET-SCHOOL!!! :-) Federica Fanciano 4°D

La lavagna

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I nostri cuccioli...

L’ARTISTA? SONO IO! Il progetto, realizzato dalla sez.E della scuola dell’Infanzia, con le insegnanti T.Caggiano, C. Bordoni e M.Cacciapuoti, nasce dal desiderio di educare i bambini all’arte, effettuando un percorso di scoperta delle opere d’arte, per trarne emozioni e sensazioni, spunti di attività creative, arricchimenti ed input per stimolare la fantasia dei bambini.

I piccoli alunni della sez. E

La lavagna

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Dai nostri quaderni...

Filastrocca Interrogato alla lavagna Non sempre alla lavagna si va con tanta voglia, c’è l’ansia che ti prende e per poco non ti stende, cammini sui sassi ardenti, e qualche volta batti i denti, ma basta un incoraggiamento, e ti riprendi in un momento e felice torni a pensare che ci sono tante sensazioni da provare.

Anna Biondi 1°B

Limerick La lavagna Com’è triste la lavagna, mentre i bambini sono in campagna per la loro lunga vacanza e a lei nessuna importanza.

Povera, depressa lavagna.

Giuseppe Dell’Annunziata 1°B

La lavagna

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Dai nostri quaderni...

La lavagna birichina C’era una volta una lavagna di nome Puffo a cui piaceva fare gli scherzi. Era una lavagna nera e grande di ottima qualità che però si annoiava a stare ferma e così faceva scherzi a studenti e insegnanti della scuola. Un giorno decise di cancellare tutto ciò che la professoressa di matematica aveva scritto sui di essa: espressioni, potenze e frazioni.

Sulla lavagna non c’era scritto più nulla. Tutti, basiti dell’accaduto, cercarono il colpevole, ma nessuno lo trovò. Passo qualche mese e lo scherzo si ripeté più volte senza che mai nessuno trovasse il colpevole. Un giorno, Marco si accorse che Puffo aveva delle stranissime mani nascoste che cancellavano in un baleno le cose che venivano scritte su di essa .Marco rivelò ai compagni e agli insegnanti ciò che aveva scoperto.

Alla fine la classe fece un patto con la lavagna: ogni tanto poteva anche scherzare, ma, essendo a scuola, era fondamentale che non cancellasse niente. La lavagna Puffo acconsentì e da quel giorno fece scherzi solo nei momenti appropriati.

Alessia Paribello 1°D

Lettera alla lavagna Cara lavagna, ci accompagni come una madre magna.

Ogni giorno ci infiliamo tra i banchi e mentre ti guardiamo diventiamo sempre più stanchi.

Tu che mi aspetti con la professoressa ed io che penso che la giornata sia sempre la stessa.

Quando esco scivolo come una carriola e guardo la scuola.

Penso:- Sei il mio sole spento!  Entro tristemente,ma quando esco non me ne pento!  Marco Cacciatore 1° B

La lavagna

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Dai nostri quaderni...

I MUSICISTI DELLA GIUNGLA C’era una volta una pantera. Aveva il mantello a macchie e perciò si sentiva diversa. Era socievole e giocherellona, ma gli altri animali della giungla spesso la escludevano dai loro giochi e così decise di fuggire dalla sua tribù.

Si avventurò nella giungla e passò la notte in una grotta. La mattina seguente si svegliò e trovò su una palma il pappagallo Grut. Il pennuto non esitò a presentarsi, poi disse alla pantera che doveva partire per un lungo viaggio e aggiunse: -Vuoi venire con me?

La pantera accolse l’invito e insieme attraversarono la savana. Mentre conversavano, si accorsero che li accomunava la passione per il canto, così decisero di unire le loro voci per formare un duetto musicale denominato “I guardiani della giungla”.

Durante il viaggio incontrarono altri due amici: un elefante senza proboscide ed un ghepardo senza coda. Quando chiesero di unirsi alla band furono subito accolti. Ciascuno usava uno strumento: l’elefante suonava la tromba che gli mancava, il ghepardo percuoteva il tamburo a colpi di testa, la pantera suonava un organetto con i tasti bianchi e neri come le sue macchie e il pappagallo cantava.

Gli abitanti della giungla inizialmente li guardavano con sospetto o, addirittura, li disprezzavano. Poi, però, ascoltando la loro musica, compresero che erano bravi e cominciarono a guardare oltre il loro aspetto esteriore! In realtà la loro “diversità” li avvantaggiava perché ciascuno apportava il proprio singolare contributo al gruppo, arricchendolo.

La loro musica era armonia! …E l’ARMONIA non nasce forse dalla felice combinazione di ELEMENTI DIVERSI?!

Emmanuel Fenderico Vito Sarracino Gennaro Paragliola Francesco Pio Berriola 4°B

Disegno realizzato dagli alunni di 4°B.

La lavagna

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Dai nostri quaderni...

IL BULLISMO NON CI PIACE! Il bullismo è una cosa spregevole: non è per niente piacevole!

Dà fastidio a tutti: belli e brutti, grandi e piccini, … perfino ai ragazzini!

Dal bullismo scappiamo via: teniamoci per mano e restiamo in compagnia.

Ilaria D’Isanto 4°C

Nella foto gli alunni della 4°D

IL BULLACROSTICO Noi possiamo fermare il bullismo O almeno dobbiamo provarci!

Il Bullismo scomparirà e Un giorno La prepotenza finirà!

Lo sciocco prende in giro uno di noi?

Insieme lo fermeremo, così Smetterà di essere cattivo!

Migliorerà l’amicizia …

Ogni giorno di più!

Spina Kevin 4°C

La lavagna

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Dai nostri quaderni...

Noi alunni della 4’B abbiamo letto la storia de “Il mago di Oz” che parla di quattro persone che camminano verso la città di Smeraldo. Ognuno di loro vorrebbe realizzare un desiderio, ma non sanno che già hanno quello che vorrebbero. Affascinati da questa storia, abbiamo pensato di introdurla nel laboratorio di informatica e di scrittura creativa.

Gianluca Pagliuca 4°B IL MAGICO MONDO DI OZ … IN RIMA. II Kansas è un paese lontano lontano dove un giorno arrivò un uragano.

Lì viveva Dorothy, una bambina simpatica, vivace e carina.

Giunse un ciclone che la casa trasportò nella casa dei Manciucchi, dove si fermò… e sopra ad una strega si posò.

Una strega buona la ringraziò e il viaggio di Dorothy incominciò.

Si fermò in un campo di grano dove vide uno spaventapasseri strano che pensava di non avere il cervello con la testa sotto il cappello.

Insieme si misero in cammino e incontrarono un simpatico omino che credeva di non avere un cuore e di non provare amore.

In una foresta un po’ stravagante videro un leone codardo e gigante che si sentiva parecchio a disagio perché pensava di non avere coraggio.

Viaggiarono a lungo al freddo e al caldo finché giunsero alla città di Smeraldo, dai toni verdi e luccicanti con tanti smeraldi preziosi e brillanti.

Andarono da Oz chiedendo queste cose, ma il mago volle in cambio altre cose: la distruzione della strega avrebbero dovuto effettuare affinché le loro richieste si potessero avverare.

I quattro amici riuscirono nell’impresa e ritornarono da Oz per la ricompensa a mano tesa.

Oz fece capire loro che ognuno aveva già ciò che cercava con grande volontà: essere diversi è una qualità e non è un difetto che qualcuno ha!

G. Sarracino – L. De Martino – S. Poerio – D. Perotti 4°B La lavagna

Disegno realizzato dagli alunni di 4°B

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Dai nostri quaderni...

UN PAPA’ IN MISSIONE SPECIALE! Il Ministro della Difesa italiano , Elisabetta Trenta , il 9 Aprile è andata in Somalia per visitare la base militare italiana e per partecipare ad un’ importante cerimonia. In Somalia , dove da anni c’è il terrorismo che provoca tantissimi morti , ci sono carabinieri italiani , che addestrano la polizia somala a combattere contro tutti i terroristi. Infatti i nostri carabinieri insegnano a tanti poliziotti somali come vincere la violenza e far rispettare le leggi. Questo corso , che dura alcuni mesi , è proprio come nei film: ogni mattina tutti si allenano e si addestrano anche se lì fa molto caldo. Solo i migliori diventeranno poliziotti. Alla fine del corso ci sarà una bella cerimonia militare dove il nostro ministro della difesa controllerà se tutti hanno imparato bene a far rispettare le leggi nel loro paese. In questo modo , finalmente , in Somalia ci sarà la pace e le persone non saranno costrette a scappare negli altri paesi . Per me questa notizia è importante perché anche mio padre si trova in Somalia per addestrare i poliziotti somali e sono sicuro che insieme agli altri carabinieri svolgerà il suo lavoro in maniera eccellente Domenico Pellecchia 5° A

NOI NON CAMBIAMO! E tutto questo non è per noi fingersi una come voi siamo unici e speciali noi ragazzi normali.

Se non ci accetti a tutti gli effetti fa niente! Noi siamo così.

Diffondiamo gioia e amore a piccole dosi.

I commenti non ci fanno più male.

Ormai tutto questo è banale.

Non fingiamoci persone che non siamo.

Ritorniamo quelli che eravamo.

Noi siamo perfetti già con le nostre abilità.

Difetti di certo abbiamo e noi li conosciamo.

Senza difetti persone non siamo siamo così e non cambiamo.

Lucrezia Guadagnino 2°D

Riproduzione di un’opera dell’artista inglese Banksy, realizzato da Riccardo Garavini di 3°H, guidato dalla prof.ssa V.Caiazzo.

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Poesie nate dal cuore...

GRAZIE ASSAJE! Eppur cca simm arrivat’!

Anna, Annarella, Mariangela e Raffaella quanti cos l’avit ‘mparat!

E figlnuost tant’ ann fa nascetten comm’ arancell, ma mo song’ addivintat guagliunciell.

Mariangela è a’poc’ arrvat e e’creature s’hann subit’ affezionat’ e p’ chell ca chist’ann ha vist’ ten o’desiderio ca coccc reatura ddeventa n’artist!

Raffaella, eeeeeh!... A’ maestra Raffaella!

C’a putimm dicere?

Sicuramente quann allucca par tant’sever’, ma invec nunten p’ nnient cattiveria.

E si o’ dett dice ca “ogni riccio è nu capriccio” A essa ogni ricciulill è trasut’ dint’ o core e ogni piccirill !

A maestra Annarella chianu chian se fa rispettà e, cu nu fil e’ voce, tutte’creatur fa filà!

Nuj mamm quanti ‘cos l’amm ditt!

E ess c’ha rat semp’na’ dritt!

Cu chella voce rocia rocia E a capacità e’ te legger dinta’ment È stata e’grand’aiut’ certament!

E pe frnì … ce sta essa, “a mast re mastr”!

Parolnun ce ne stann, sul tristezz pa’ fin e sti cinc’ ann: pe’ creatu rnun si stata na’ maestra, ma na mamma!

Ogni problem re figl’ nuost’ Trasev dint’ o’core vuost.

Quanti ramanzin c’ avit fatt’ pe ce tené unit a ‘tuttquant!

Tutt’ chell c’avit ‘mparat, tra valori e sentimenti, so o’rispetto e l’umiltà, doje parol’ ca int’a ‘ vita nun se ponn maje scurdà!

Le mamme degli alunni della 5° E

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Alcune immagini del nostro giornalino son state reperite dai seguenti siti: Pag.9 Pag. 11 Pag. 25 Pag. 27 Pag. 69

http://it.kisspng.com http:// books.google.it http:// emergenzacultura.org http://.freepik.com http://123rf.com e www.disegnidacolorareonline.com

Tali immagini sono state utilizzate a fini esclusivamente didattici e senza scopo di lucro.

Si ringraziano le insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione del nostro giornalino e la prof. Daniela Lai per la maggior parte delle foto scattate.

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