Aquastructura

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La dissalazione: una soluzione al problema della siccità?

5. ONU, 2016. 6. Ibid. 7. Ibid..

By 2025, an estimated 1,8 billion people will suffer from water scarcity. D. Talbot, Desalination out of Desperation, in MIT Technology Review, technologyreview.com, 16 dicembre 2014: “si stima che entro il 2025 circa 1,8 miliardi di persone soffriranno per la scarsità dell’acqua”.

Will Central Asia fight over water? R. Qobil

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delle stagioni piovose alternate a stagioni secche. È il caso per esempio di Israele, dove si alternano una stagione invernale con precipitazioni e una estiva molto secca. In questa situazione, le precipitazioni invernali permettono la raccolta d’acqua nei bacini naturali che poi verranno sfruttati nella stagione estiva. La siccità qui è limitata ad un periodo dell’anno come conseguenza di una stagione piovosa sotto la media. Le alterazioni del clima, come vedremo, sono un altro elemento fondamentale per capire il fenomeno della siccità e fare previsioni sugli scenari del futuro. La scarsità d’acqua non è solamente un problema attuale, ma si è già presentato più volte nel corso della storia. Durante il Novecento, periodi di carestie associati a periodi di siccità hanno causato milioni di morti solamente in Cina e nell’Unione Sovietica, con dati di mortalità che si avvicinano a quelli delle due Guerre Mondiali. La siccità si traduce anche in un problema economico. Si stima che i due grandi periodi di siccità in Kenya, dal 1997 al 1998 e dal 1998 al 2000, siano costati, rispettivamente, l’equivalente dell’11% e del 16% del PIL nazionale dello stato5.

Scenari futuri per l’acqua Le previsioni sul futuro della disponibilità idrica mondiale partono da un presupposto comune: la popolazione mondiale sta continuando ad aumentare. Nel 1970 la popolazione era di 3,7 miliardi di persone, attualmente è di circa 7 miliardi e si prevede una popolazione di 8,4 miliardi nel 20306. L’aumento del consumo idrico dovuto al solo incremento demografico è di circa l’1% annuo dal 19807 e si concentra soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Se si considerano, invece, i paesi sviluppati, il consumo d’acqua è stabile o sta addirittura diminuendo grazie a politiche di sensibilizzazione sull’uso dell’acqua. Dall’aumento demografico deriva un incremento di tutti quei settori che sono al servizio della popolazione e che risultano essere i principali utilizzatori d’acqua. La crescita della popolazione, infatti, comporterà un aumento della domanda di energia elettrica, che è sempre più in ascesa nei paesi in via di sviluppo e che già ora impiega il 15% delle risorse idriche utilizzate, e della produzione industriale, che attualmente rappresenta il 4% della domanda d’acqua.


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