An d re a B e n e tti
Volti contro la violenza a cura di Silvia Grandi
An d re a B e n e tti V O L TI C O N TR O L A V I O L E N Z A
VOLTI CONTRO LA VIOLENZA DI Andrea Benetti A CURA DI Silvia Grandi
PROMOZIONE DELLA MOSTRA
Comune di Bologna · Assessorato alle Pari Opportunità, I.A.P. Italian Art Promotion CON IL PATROCINIO
Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna COORDINAMENTO DELLA MOSTRA
Patrizia Visentin · Cerimoniale del Comune di Bologna, Michela Venturi · Assessorato alle Pari Opportunità, I.A.P. Italian Art Promotion SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
I.A.P. Italian Art Promotion ALLESTIMENTO
Pino Chillo, Barbara Luciano TESTI
Andrea Benetti, Silvia Grandi, Susanna Zaccaria CONSULENZA CREATIVA
Barbara Luciano
APPARATO BIOGRAFICO
Diletta Iacuaniello PROGETTO GRAFICO
Colour Frame FOTOGRAFIE
Andrea Benetti © 201 7 EDIZIONI qudulibri · ISBN 978-88-99007-25-6 © OPERE FOTOGRAFICHE Andrea Benetti Archives Foundation andreabenetti-foundation.org · andreabenetti.com
Bologna Palazzo D'Accursio · Sala Manica Lunga dal 1 4 novembre al 1 3 dicembre 201 7
Andrea Benetti
VOLTI CONTRO LA VIOLENZA a cura di Silvia Grandi
con il patrocinio
organizzata da
INDICE Prefazione di Susanna Zaccaria .......................... pag. 1 0 Volti contro la violenza di Andrea Benetti .......................... pag. 1 1 Tenere aperti gli occhi di Silvia Grandi .......................... pag. 1 2 Le opere .......................... pag. 1 6 Cenni biografici su Andrea Benetti .......................... pag. 34 Collezioni che hanno acquisito le opere di Andrea Benetti .......................... pag. 35 Ringraziamenti .......................... pag. 36
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Andrea Benetti VOLTI CONTRO LA VIOLENZA
Testi
PREFAZIONE Il contrasto alla violenza di genere è divenuto ormai argomento da cui non si può prescidere, vista l'entità e la gravità del fenomeno che colpisce le donne a livello mondiale, quale prodotto di una società che ancora oggi può essere definita patriarcale in molti ambiti. La violenza da parte degli uomini colpisce donne di ogni età, provenienza, livello socio-culturale, come emerge ormai da molti anni dall'esperienza dei Centri Antiviolenza, diffusi sul territorio nazionale, che accolgono e sostengono le donne nel percorso di uscita da una condizione di violenza e nel recupero della propria autonomia. Sono molte le iniziative che possono essere intraprese per contrastare tale fenomeno ma, altrettanto importanti di quelle in materia di sicurezza, risultano essere le iniziative culturali, di sensibilizzazione e di prevenzione, poichè dobbiamo prendere atto che, prima di tutto, è la disparità tra i generi che fa nascere quel terreno sul quale la violenza prospera. È quindi molto importante che vi siano eventi culturali che puntino l'attenzione sulla violenza di genere, senza necessariamente utilizzare immagini ormai fin troppo diffuse di donne aggredite o picchiate che nulla dicono sul vero significato di quanto hanno subito. La mostra "Volti contro la violenza" ha l'enorme pregio di utilizzare lo sguardo di tante donne, molto diverse tra loro, come strumento per una visione che consenta una riflessione ampia e non mediata da immagini violente. Lo sguardo delle donne è rivolto al domani con forza e speranza, con la consapevolezza che c'è ancora tanto da fare per diffondere una cultura basata sul rispetto tra i generi. Il Comune di Bologna promuove da molti anni azioni di contrasto e prevenzione contro la violenza alle donne e, in particolare l'Assessorato Pari Opportunità e lotta alla violenza e alla tratta contro donne e minori, ha accolto con favore la mostra di Andrea Benetti a Palazzo d'Accursio nei mesi di novembre e dicembre 201 7, ricordando che il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita nel 1 999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Susanna Zaccaria Assessora alle Pari Opportunità Comune di Bologna 10
VOLTI CONTRO LA VIOLENZA La violenza è il peggior impulso che possa scaturire dalla mente umana e divenire azione, sia che si manifesti in maniera fisica o psicologica. Essa va sempre denunciata e contrastata con forza. Ho quindi deciso di fare una mostra per condannare quell’orribile tipologia di violenza, che purtroppo è entrata ed entra ogni giorno nella nostra vita, attraverso le notizie di giornali e telegiornali, che puntualmente ci aggiornano sul macabro bollettino delle violenze perpetrate ai danni delle donne. Io non mi abituerò mai a questo terribile resoconto, all’aumentare costante dello stillicidio quotidiano compiuto sulla pelle delle donne. La donna non può pagare questo tributo di dolore e di sangue, a causa della debolezza dell’uomo, che tramuta la propria fragilità in mostruosa ed inaccettabile violenza. Questo “virus” che devasta la mente dev’essere debellato completamente dal modo di essere, di pensare e di agire di quegli uomini, che si macchiano di questa inqualificabile tipologia di reati. Che ancor prima di essere reati sono un’offesa al genere umano. Un artista prova a comunicare alle persone che fruiranno della sua arte uno o più messaggi, che intersecandosi possono spaziare da temi culturali a temi sociali, o meglio, come in questo caso a “piaghe sociali”. Per cui ho deciso di denunciare e sensibilizzare, per quello che sono i miei mezzi e le mie capacità artistiche, a non chiudere mai gli occhi davanti ad una violenza consumata ai danni di donna, che sia essa subita in prima persona, o compiuta ai danni di parenti, amiche, conoscenti, o semplici vicine di casa. Denunciare sempre e sottrarsi ai primi segni di violenza. La violenza è antitetica al rispetto e senza rispetto non può esistere nessun rapporto umano, che si possa definire tale, tantomeno l'amore. Inizialmente ho provato a pensare come avrei potuto trattare questo tema con la mia pittura, ma subito le mie idee artistiche sono confluite in maniera naturale nella fotografia, antico amore mai sopito, che appresi durante diversi anni di esperienza al fianco del grandissimo maestro Marco Caroli, scomparso da pochi anni ed al quale voglio dedicare questa mostra. Andrea Benetti 11
TENERE APERTI GLI OCCHI Il 25 novembre 1 960 – data dell’assassinio delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, uccise su ordine del dittatore domenicano Rafael Trujillo – è diventato un appuntamento importante a livello mondiale, ovvero la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sancita da una risoluzione dell’ONU nel 1 999. Una data importante che molte donne ma anche molti uomini celebrano annualmente per non dimenticare non solo la forma estrema della morte, ma tante altre forme di violenza più sottile, da quelle fisiche di ogni tipo fino a quelle psicologiche e discriminanti, che quotidianamente si perpetuano ancora oggi nei confronti del genere femminile in ogni parte del mondo. La violenza contro le donne è una violazione del loro diritto alla vita, alla sicurezza, alla felicità e alla libertà. È uno sfruttamento della debolezza di una donna a difendersi come conseguenza della sua incompetenza fisica o della sua dipendenza economica dagli uomini. Per le donne di alcune etnie tuttora è un promemoria amaro della rinuncia a un mondo egualitario basato sulla libertà, l'indipendenza e l'uguaglianza. Ma cambiare la mentalità non è facile, non bastano le risoluzioni, le leggi o le ricorrenze celebrative: occorre vigilare, stare attenti, tenere gli occhi aperti su una piaga sempre più vasta che dalle società extra occidentali oggigiorno dilaga anche nelle società occidentali, mietendo vittime tra tutti i ceti sociali e le fasce di età. Le bambine, le adolescenti, le donne e persino le anziane sono diventate vittime di azioni sempre più efferate e violente. Sono numerose, quindi, le iniziative internazionali di sensibilizzazione volte a non essere indifferenti a questo problema: dallo slogan “non chiudere gli occhi verso la violenza”, della prima campagna nazionale UNDP contro la violenza nella società in BosniaErzegovina, a quello dei “falsi occhi neri” fatti col trucco proposti su Facebook dal
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Progetto turco Huni per fermare la violenza contro le donne, ai tanti altri in tutte le nazioni del mondo che usano gli occhi come emblema di questa necessità di attenzione e di voglia di guardare al futuro senza paura e con la speranza di un cambiamento. Andrea Benetti per l’occasione di questa mostra ha usato lo stesso simbolo, gli occhi, per avvicinarsi a una tematica inconsueta per il suo percorso artistico: la pittura scarna e sintetica è sostituita da fotografie realisticamente documentative che senza nessuna mediazione digitale si aprono a fornirci uno spaccato di espressioni e situazioni femminili di ogni età e ci forniscono un panorama di sguardi volti, o per meglio dire rivolti, sulla realtà dell’essere donna oggi. Ingrandimenti invadenti e forse anche scomodi di tanti modi di guardare il mondo, di rivolgersi all’altro da sé con coerenza, con fierezza e talvolta con una punta di malcelata sfida nei confronti di un problema sempre più impellente cui occorre porre rimedio. I blow up di questi sguardi di donne anonime, ma non per questo meno presenti e consce della loro identità e potenza, fungono da moniti silenziosi invitando gli spettatori a tenere aperti gli occhi affinché si riesca a disinnescare la tendenza odiosa e spaventosa della violenza sul genere femminile.
Silvia Grandi Dipartimento delle Arti Università di Bologna
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Andrea Benetti VOLTI CONTRO LA VIOLENZA
Opere
Virginia
Elisabetta
Agata
Livia
Annamaria
Francesca
Elisabetta
Barbara
Fedra
Ilaria
Silvia
Mara
Diletta
Stefania
Silvia
Lucia
Susanna
Samantha
CENNI BIOGRAFICI SU ANDREA BENETTI Andrea Benetti, artista poliedrico bolognese, dopo gli studi ha vissuto una lunga parentesi come musicista professionista, per poi ritornare all’antico amore per le arti visive, alle quali da oltre un decennio si dedica a tempo pieno. Nel 2005 ha ideato e stilato il Manifesto dell'Arte Neorupestre, che su invito del M.A.C.I.A. Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America, ha presentato alla 53ª Biennale di Venezia, nel padiglione "Natura e sogni", situato all’interno dell'università Ca' Foscari. Le esposizioni degli ultimi anni sono state allestite nei luoghi istituzionali italiani più prestigiosi, tra cui la Camera dei Deputati, la partecipazione alla LXI edizione del Premio Michetti, la suggestiva mostra tra pittura e multimediale realizzata all’interno delle grotte di Castellana e varie università e palazzi comunali in tutto il territorio italiano. Seminari e mostre sulla sua arte e sulle innovative tecniche ideate, lo hanno visto protagonista ed oggetto della ricerca delle università di Bari, Bergamo, Bologna, Ferrara, Lecce, Roma e Johns Hopkins University, con le quali ancora oggi collabora e promuove i progetti creati insieme. Le opere dell’artista bolognese sono presenti nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo, tra cui quelle istituzionali italiane, motivo per il quale è stato ricevuto al Quirinale, alla Camera dei Deputati ed in Vaticano, dove ha incontrato Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Ormai da un decennio le mostre del pittore emiliano sono curate dai più importanti nomi della critica accademica, tra cui numerosi professori e ricercatori provenienti dalle università di buona parte dell'Italia. Dal 201 4, con il progetto espositivo ispirato alla pittura rupestre, collabora con vari musei archeologici ed alcuni siti collegati allo studio della preistoria. La mostra associata al progetto è nata in collaborazione con la professoressa Silvia Grandi dell'Università di Bologna ed è composta da opere su tela realizzate utilizzando materiale Paleolitico, fornitogli dal professor Marco Peresani dell’Università di Ferrara, proveniente dagli scavi della grotta di Fumane (terriccio, ocra, carbone e sedimenti provenienti dal lavaggio dei reperti). 34
MUSEI E COLLEZIONI CHE HANNO ACQUISITO LE OPERE DI ANDREA BENETTI Collezione d'Arte delle Nazioni Unite · New York, U.S.A. Collezioni d'Arte del Vaticano · Città del Vaticano Collezione d'Arte del Quirinale · Roma, Italia Collezione d'Arte della Camera dei Deputati · Roma, Italia MamBo · Museo d'Arte Moderna di Bologna · Bologna, Italia Museion · Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano · Bolzano, Italia MuMi · Museo Francesco Paolo Michetti · Francavilla al Mare, Italia CAMeC · Centro d'Arte Moderna e Contemporanea · La Spezia, Italia Galleria d'Arte Contemporanea "Osvaldo Licini" · Ascoli Piceno, Italia Pinacoteca Civica Amedeo Modigliani · Follonica, Italia Pinacoteca Civica Silvestro Lega · Modigliana, Italia Collezione dell'Università di Ferrara · Sistema Museale di Ateneo · Ferrara, Italia Collezione d'Arte dell'Università di Bari · Bari, Italia Collezione d'Arte del Comune di Lecce · Lecce, Italia Museo Speleologico "Franco Anelli" · Grotte di Castellana, Italia Museo d'Arte Contemporanea · Fondazione "Logudoro Meilogu " · Banari, Italia Collezione Facchini · La Fenice et des Artistes · Venezia, Italia MACIA · Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America · San José, Costa Rica Rinaldi-Paladino Art Museum Foundation · Lugano, Svizzera Ministero di Giustizia e dei Diritti Umani · Buenos Aires, Argentina Ambasciata d’Italia in Nuova Zelanda · Wellington, Nuova Zelanda Ambasciata d’Italia in Cina · Pechino, Cina 35
RINGRAZIAMENTI Un ringraziamento a tutte le donne che mi hanno aiutato a realizzare questo progetto artistico-sociale
Un ringraziamento speciale va a Livia e al mio grande amico Fabio
Edizioni qudulibri Š Tutti i diritti sono riservati ¡ All rights reserved Finito di stampare nel mese di novembre 201 7
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