

Curriculum
Presentazione, Formazione, Lingue e Competenze
Esperienze lavorative
Workshop e Collab.didattiche, Riconoscimenti e Pubblicazioni
Progetti Accademici / Professionali
Cascina Mezzi Po 2017/2018
Le mura di Ventimiglia 2017/2018
Lab. ‘‘Inside. The sould of city’’ 2018/2019
Lab. ‘‘Giuntura urbana’’ 2018/2019
Palazzo Lascaris 2021
Palazzo Ducale Sassuolo 2021
Tribunale Venezia Ex Manifattura 2022
Rifunzionalizzazione Ex Borsa Valori 2023
Nuova scuola a Spezzano 2023
Green Campus Stellantis Mirafiori 2023/2024

Nascita
Telefono
Facebook Instagram
Portfolio
FormazIone
2022
2020

2018
2015
LIngue
Madrelingua
Altre lingue
Andrea RaparI
Laureato nella facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, oggi sono un Architetto, abilitato all’esercizio professionale. Dopo aver frequentato il corso di Laurea Triennale in “Architettura” e di Laurea Magistrale in “Architettura, Costruzione e Città”, mi abilito alla professione di Architetto (Sez. A).
Ho collaborato con alcuni studi di architettura entrando all’interno di progetti privati e pubblici, curandone la parte grafica e t ecnica. M olteplici d ei l avori s ono stati svolti all’interno di Raggruppamenti Temporanei di Progetto mantenendo lo spirito cooperativo sviluppatosi negli anni accademici. La progettazione svolta parte dalla fase di concept e preliminare, per le gare e concorsi di progettazione fino ad arrivare alla consegna di progetti esecutivi.
Torino. 29 Gennaio 1996
andrea.rapari96@gmail.com
+39 3480085346
www.facebook.com/rapariandrea/
www.instagram.com/rapari_andrea/
www.linkedin.com/in/andrea-rapari
www.issuu.com/portfolio_andrea_rapari
Abilitazione Professionale ARCHITETTO SEZIONE A Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, n.11192|Torino
Laurea Magistrale in ARCHITETTURA COSTRUZIONE E CITTÀ
Politecnico di Torino
110 e lode con menzione e pubblicazione online/110
Tesi: ‘‘The Next Mall: fenomeno del «Demalling» come motore per la riqualificazione urbana caso area centro commerciale Venaria e l’applicazione della metodologia BTWS’’
Relatori: M. Berta, M. C. Bottero e F. Dell’Anna
Laurea Triennale in ARCHITETTURA
Politecnico di Torino 109/110
Diploma Superiore in COSTRUZIONE, AMBIENTE E TERRITORIO
Istituto ‘‘Enrico Fermi - Galileo Galilei’’ di Ciriè|Torino 98/100
Italiano
Inglese B1(IELST 5.5)
Spagnolo A2
competenze InFormatIche
Disegno architettonico
Modellazione 3D
Suite Adobe
Renderizzazione
Autocad 2D
Revit
SketchUp
Rhino
Autocad 3D
Photoshop
Indesign Illustrator
Lumion
V-ray for SketchUp/Rhino

2021 - in corso
PROGETTAZIONERENDERIZZAZIONEARREDI E ALLESTIMENTIGARE E CONCORSI -
2023 - 2024
2024 2023 2023 2023 2023 2022 2022
2021 2021
2021 2021
PROGETTAZIONEMODELLAZIONE 3DRENDERIZZAZIONEPRESENTAZIONE2018
PROGETTAZIONEMODELLAZIONE 3DRENDERIZZAZIONEPRESENTAZIONERILIEVO METRICO DIRETTO -
Libero professionista presso ISOLARCHITETTI|Torino Attualmente collaboro con lo studio Isolarchitetti, ex Gabetti & Isola, operando su progetti pubblici e privati in fase preliminare, definitiva ed esecutiva e su gare e concorsi di progettazione. All’interno dello studio affronto progetti a scala urbana ed edilizia, affrontando anche il tema del restauro storico e del comportamento energetico dell’edificio.
- Masterplan Green Campus Stellantis Mirafiori |Torino Progetto Preliminare ed Esecutivo
- Restauro e riqualificazione Chiesa San Francesco|Cremona Gara per la progettazione|Vinta
- Masterplan area commerciale Alba |Cuneo Progetto Preliminare
- Scuola Secondaria per Comune di Scalenghe|Torino Gara per la progettazione|Vinta
- Scuola Primaria per Comune di Spezzano|Modena Gara per la progettazione
- Restauro e riqualificazione ex Borsa Valori|Torino Progetto Preliminare, Definitivo ed Esecutivo
- Rifunzionalizzazione Ex Manifattura Tabacchi per Cittadella della Giustizia|Venezia Progetto Definitivo ed Esecutivo
- Nuovo Innovation center ITT|Termoli Progetto Preliminare
- Masterplan Marina|Livorno Progetto Preliminare
- Restauro e riqualificazione del Palazzo Ducale di Sassuolo|Modena Progetto Definitivo ed Esecutivo
- Restauro e riqualificazione di Palazzo Lascaris, Consiglio Regionale del Piemonte|Torino Progetto Definitivo ed Esecutivo
Collaborazione presso STUDIO ROLLA - URBANISTICA E PROGETTAZIONE|Torino Sono stato coinvolto in progetti pubblici di riqualificazione alla fase preliminare e definitiva. Le attività svolte riguardavano il rilievo, la progettazione, la modellazione e la relazione interpersonale con la committenza.
- Rifunzionalizzazione ad uso residenza di ex edificio ad uffici Corso Telesio|Torino Progetto Preliminare
- Restauro e riqualificazione del Cinema Ambrosio |Torino Progetto Preliminare e Definitivo
Collaborazione presso STUDIO JELMINI ARCHITETTI, Borgaro|Torino Ho collaborato con l’architetto Gioacchino Jelmini, in progetti privati, attraverso attività di rilievo e presentazione di progetti. Il carattere privato dei progetti ha dato molta attenzione all’aspetto relazionario della progettazione con la committenza.
- Rifunzionalizzazione Borgo Castello all’interno della Mandria, Reggia di Venaria|Torino Progetto Preliminare
- Rifunzionalizzazione Cascina Mezzi Po ad uso residenziale, Settimo |Torino Progetto Preliminare
- Rifunzionalizzazione Palazzo ad uso commerciale in via Nizza |Torino Progetto Preliminare
- Restauro e Valorizzazione mura storiche Ventimiglia e Porta Marina |Imperia Progetto Preliminare
- Masterplan Città dell’Auto, Borgaro|Torino Progetto Preliminare
RILIEVO METRICO DIRETTO

Worshop e coLLab. dIdattIche
Tirocinio presso STUDIO TECNICO MONTICONE| Torino
Ho collaborato con lo studio entrando nel merito del campo catastale, estimativo e di sicurezza. Importante è stata la stima di immobili e rilievi diretti e catastali.
Tirocinio presso UFFICIO URBANISTICA-LAVORI PUBBLICI, Borgaro|Torino
All’interno dell’ Ufficio Urbanistica del Comune di Borgaro T.se, ho collaborato alla redazione di varianti sui Piani Urbanistici (PRG), su programmi complessi come Urban II o PRUSST, ma anche sulla trasformazione di tessuti urbani innescati dagli stessi piani.
Workshop ‘‘MASTERLAN EUR’’ nell’ evento spam.02, Ordine Architetti|Roma
La progettualità mira a trasformare il pentagono urbano dell’Eur in un nuovo modello urbano flessibile e maggiormente verde. Il worshop è stato seguito da Vincenzo Latina, Michelangelo Pugliese, Elena Farnè di REBUS® e Orazio Carpenzano.
Collaboratore didattico Lab. ’’ARCHITETTURA URBANA’’ Politecnico|Torino
Il laboratorio analizza il fenomeno della dismissione commerciale, ripercorrendo la storia del fenomeno e la ridefinizione dei suoi luoghi. Il caso studio è quello del centro Porte dello Jonio, nella città di Taranto, con i masterplan, elaborati dagli studenti.
Workshop ‘‘ITALIAN CULTURAL BOX’’ nel Pearl River Park|Guangzhou (Cina)
Il workshop riprogetta uno spazio promozionale per la cultura di Torino, all’interno della città cinese. L’evento ha coinvolto alcuni studenti, tre studi di architettura (PlaC, BTT, BDR Bureau) e realtà imprenditoriali della città (Juventus, Edit e Ceretto).
Workshop ’’ARCHITETTURA IN PIETRA’’, Villaggio di Ghesc|Domodossola
Il workshop è stato basato sulle tecniche d’intervento per la rifunzionalizzazione e restauro delle case tradizionali in pietra. Il cantiere didattico si è svolto nel villaggio Ghesc, un sito legato all’epoca medievale e all’edilizia tradizionale.
Collaboratore presso la BIBLIOTECA DI ARCHITETTURA, Politecnico|Torino
rIconoscImentI
pubbLIcazIonI
CONCORSO NAZIONALE Costruzione Ambiente e Territorio 2014/2015 1° classificato Topografia, 12° class. Progettazione, 31° class. Estimazione Immobiliare Gara di eccellenza riservata ad alcuni studenti degli Istituti Costruzione Ambiente Territorio con la finalità di valutare le abilità professionali nelle discipline tecniche.
Articolo The Regeneration of a Shopping Center Starts from Consumers’ Preferences: a Best-Worst Scaling Application, rivista ICCSA 2021 di Mauro Berta, Marta Bottero, Marina Bravi, Federico Dell’Anna e Andrea Rapari
Pubblicazione del lavoro di tesi ‘‘The Next Mall: fenomeno del “demalling”...’’ all’interno della Conferenza Internazionale sulla Scienza Computazionale e le sue applicazioni del 2021.
Articolo Stessa spiaggia, stesso mare, rivista IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA di Mauro Berta e Davide Rolfo
Pubblicazione delle elaborazioni grafiche in riferimento all’articolo dello stesso anno 2019/2020. Come garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie in un Paese che sulla qualità delle spiagge ha costruito una parte importante del proprio richiamo turistico?
Articolo An Italian Space in a Chinese Industrial Legacy, rivista URBAN NEXT di Giorgia Cestaro e Michele Bonino
Pubblicazione del lavoro progettuale realizzato nel Workshop Pearl River Piano.
Articolo Coexistenz Minimum, rivista online ACADEMIA.EDU, di Nicola Russi e Federico Corricelli
Pubblicazione del lavoro progettuale realizzato nel corso di Prog. Urbana del 2018.
Corpo a corpo con un capo d’opera dell’architettura d’autore, EDIT. MAGGIOLI di Andrea Ronzino e Elvio Manganaro
Pubblicazione del lavoro progettuale realizzato nel Lab. Costruire nel costruito del 2017.
PROGETTO PRELIMINARE
STUDIO JELMINI ARCHITETTI 2017-2018
CASCINA MEZZI PO


Sia questo progetto che quello precedente, profondamente differenti in termini di tematiche ed oggetti architettonici, nutrono un’aspirazione di rifunzionalizzazione e rigenerazione di edificio edilizio caduto in disuso dopo che le funzioni originarie sono andate perse per molteplici cause. Questo fa comprendere quanto siano vasti i limiti di queste azioni, che vanno da un’edificio ad un Masterplan di un quartiere, passando per una ex residenza sabauda ed una antica cascina senza importanti rilevanze storiche. L’influenza dell’architettura nei confronti di una riconversione funzionale di spazi caduti in disuso in luoghi che generino nuove funzionalità utili al soddisfacimento della domanda del tempo, è uno dei temi fondamentali nel campo architettonico e sociale. Questi progetti sono stati pensati sotto questo punto di vista, capace di dare importanza a quello che è il contesto paesaggistico e sociale, integrandolo con funzioni che soddisfino quelli che sono i bisogni del tempo.
L’oggetto della riqualificazione è quello di una antica cascina presente nel territorio di Settimo Torinese in località Mezzi Po.
E’ volontà della proprietà trasformare l’area in un luogo di residenze private di tipo villa a schiera. All’interno della corte si predisporrà un giardino all’italiana comune alle proprietà.
Il progetto ha necessitato di un’indagine geologica per l’accettazione dell’inizio del progetto e in seguito di un rilievo per la costatazione delle effettive condizioni attuali dell’edificio, sia in termini di dimensioni che in termini di conservazione.
Il progetto ha necessitato anche di un visto dalla Sopraintendenza per la conservazione del valore paesaggistico della zona pianeggiante del cincondario. L’edificio è quindi stato rivisto non in termini di altezze ma dal punto di vista di forme e funzioni come previsto dalla normativa comunale.
Per il confronto con la committenza e la soprintendenza sono state realizzate alcune tavole con prospetti e viste prospettiche capaci di far intendere l’obiettivo della nuova realizzazione. L’insieme di questi elaborati oltre a convincere la committenza aveva l’intento di far comprendere la non distruzione del patrimonio paesaggico preesistente. Questo è stato possibile attraverso la realizzazione di alcuni confronti fra foto attuali e fotoinserimenti.













PROGETTO PRELIMINARE
LE MURA DI VENTIMIGLIA

L’intento del torione Porta Marina, capace di far dialogare l’architettura moderna e la storia artistica delle mura di Ventimiglia, è di duplice importanza. Il moderno torione vuole essere elemento utile al superamento del dislivello presente, ma si rende protagonista di una valorizzazione paesaggistica offerta dalle aperture presenti.
Alla base dell’elemento c’è il confronto tra la permanenza e la solidità costruttiva delle opere del passato, come la Porta Marina, e quella delle realizzazioni contemporanee, realizzate con materiali prefabbricati come acciaio e corten.
L’oggetto della riqualificazione è quello di un percorso culturale attorno a quelle che sono le mure antiche della città di Ventimiglia. Il progetto è stato oggetto di presentazione tramite un concorso di gara, che aveva come obiettivo quello di valorizzare le mura medievali della città installando strutture utili ad un percorso vario valorizzando un aspetto storico che fino ad oggi è stato dimenticato.
La riqualificazione dei percorsi pedonali passa attraveso predisposizione di cartelli turistici ‘di avvicinamento’, collocati in alcuni tratti del percorso attorno alle mura. Questo porta ad una valorizzazione dei percorsi attualmente presenti all’interno del centro storico. Questa nuova segnaletica è pensata per migliorare la comprensione storica artistica delle mura, senza mai tralasciare il rapporto fra storia e paesaggio, guidando il turista in un percorso vario e mai monotono.
La Passeggiata si configura invece come un percorso pedonale panoramico sopraelevato, che si snoda nel centro storico ripercorrendo il sedime delle mura medievali.
La struttura in acciaio e corten della Passeggiata, riecheggia gli antichi camminamenti di ronda posti alla sommità delle fortificazioni, che aggrappandosi alle mura, forma una balconata continua, modellata in relazione agli spazi che attraversa. I forti vengono trattati in analogia alla Passeggiata definendo un rapporto unitario, creando, al contempo, veri e propri punti panoramici del percorso.






POLITECNICO DI TORINO: N. RUSSI, A.LEVRA LEVRON
INSIDE
THE SOUND OF CITY PROGETTO LAUREA
2018-2019

Il progetto nasce in risposta ad una naturale espressione della città di Torino: la musica. In una città in cui le strade più o meno antiche diventano culle di suoni, il progetto prende forma definendo i confini di tale intervento.
Il linguaggio progettuale dell’intervento si articola attraverso la concezione di alcuni cardini espressivi e formali fondamentali. Primo fra tutti la volontà di voler creare un mondo fatto per la città, attraverso la città stessa. In questo senso, una grande piastra con un’articolazione interna che alterna densità di spazi variabili ma controllati, tende volontariamente a creare un microcosmo musicale con affaccio sul fiume Dora. Da questo tipo di sistema crescono e affondano tre volumi funzionalemente e formalmente definiti nella loro concezione volumetrica. Crea il fronte verso il parco, rompendo il sistema a pastra, la concert hall; progettata per diventare fulcro e attrattore dell’intero sistema. Gli edifici residenziali da volume unico si spaccano mostrando ciò che resta della loro origine; un guscio esterno perfetto e una complessa frattura nelle facciate interne che continuano a guardarsi, l’una lo specchio dell’altra. Il tetto della piastra si trasforma in un’ enorme piazza sospesa in cui i visitatori o i residenti possono diventare in modo ancora diverso, parte di un sistema sempre più articolato attraverso le tre dimensioni . Tre grandi patii fungono da polmoni dell’intero sistema, portando luce e aria all’interno del complesso.
In un certo senso la musica, interpretata come simbolo della città di Torino, diventa elemento fondatore di un nuovo organismo contemporaneamente dipendente e autosufficiente dalla realtà circostante.

















PROGETTO
LAUREA MAGISTRALE
POLITECNICO DI TORINO: M.BERTA, M.BOTTERO, A.VIGETTI, M.COMBA
2018-2019
GIUNTURA URBANA

Lo spazio diventa un luogo dinamico, in movimento. La flessibilità diventerà quindi la prerogativa, la conseguenza di un masterplan inteso come commistione di due trame differenti, ruralità e urbanità, che si vengono a contrastare, a rapportare, scendendo a patti l’uno con l’altro come un dialogo fra uomini.
Per definire l’idea di progetto per l’area Basse di Stura sono state utili alcune attente analisi sulle risorse presenti attualmente. Le varie fasi storiche hanno generato una commistione di elementi e trame, e con essi il progetto si è rapportato. Le sue caratteristiche hanno generato rischi socio-economici, ma anche opportunità non sfruttate. Questi ultimi sono caratterizzati proprio da una risorsa economica produttiva, sottolineando un cuore produttivo funzionante ma che necessità di un suo riposizionamento all’interno del contesto cittadino. La zona si determina come limite tra città e campagna, non riuscendo a definirsi né un ambiante urbano né un contesto totalmente rurale. La risposta a queste problematiche si ottiene senza avere un confine netto tra città e campagna, costruendo una natura capace di entrare nella città e viceversa, diventando elemento di continuità tra l’interno e l’esterno dell’area costruita. L’ingresso della natura nella città avviene attraverso nodi urbani, che permettono l’accesso all’area parco. Il progetto riposiziona la zona come un’area di business e di produzione innovativa, un business park. Il limite diventa punto di forza ed il ritmo delle attività presenti nel corridoio pedonale, che riesce a rompere e allo stesso tempo a legarsi con la griglia urbana, collegando paesaggio naturale e città, due cose che in origine erano separate. Si vengono quindi a creare delle visioni in serie, come in serie sono i nodi naturali presenti.





Planimetria urbana, assonometria urbana, concept preesistenze













Destinazioni d’uso e organizzazione funzionale, costi e ricavi del progetto e flussi economici derivanti da Analisi Costi Benefici
PALAZZO LASCARIS

Tra i primi palazzi dell’aristocrazia piemontese, fu costruito su probabile disegno di Amedeo di Castellamonte (1663-1665), ma ampiamente rimodellato in stile neobarocco nel 1884. Tracce dell’originaria decorazione secentesca si conservano al piano nobile. Distrutto dal bombardamento del 13 luglio 1943 e poi ricostruito, ospita dal 1979 il Consiglio Regionale del Piemonte.
Sede del Consiglio regionale del Piemonte dal 1979, Palazzo Lascaris si trova nel centro storico di Torino. Il complesso è un esempio significativo di dimora signorile della Torino barocca; pur rimaneggiato nei secoli, ha infatti mantenuto le caratteristiche originali: dallo scenografico atrio a quattro campate con antiche colonne marmoree allo scalone d’onore, dagli aerei loggiati alle raffinate sale auliche del primo piano. Il progetto guarda ad un restauro ed ad una manutenzione straordinaria che si basa sul restauro completo delle le facciate esterne, la sostituzione dei serramenti esterni, l’intervento di consolidamento e integrazione delle strutture lignee e ripasso del manto di copertura, il progetto del nuovo controsoffitto all’interno della sala consiliare posta al piano interrato del Palazzo, il restauro della pavimentazione dell’atrio di ingresso; l’ adeguamento alle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche e il progetto illuminotecnico delle facciate esterne.











“Il Palazzo Ducale di Sassuolo è una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale. Il suo aspetto attuale prende forma per volere del duca Francesco I d’Este, che nel 1634 incarica l’architetto Bartolomeo Avanzini di trasformare l’antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte.”
Il Palazzo, sito nel Comune di Sassuolo (in provincia di Modena) è un complesso monumentale di notevole interesse storico artistico, costituito da edifici e pertinenze esterne, di proprietà del Demanio ed in consegna alle Gallerie Estensi di Modena, Istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il complesso può essere considerato uno dei gioielli dell’architettura e dell’arte barocca dell’Italia settentrionale. Nel complesso architettonico si identifica un edificio principale, il vero e proprio Palazzo, esito di numerose trasformazioni, che ha pianta quadrangolare e corte centrale scoperta.
Il progetto si prefissa l’obiettivo di restauro e di manutenzione straordinaria riguardanti il consolidamento e restauro del fronte meridionale del Palazzo, il restauro copertura della facciata, la sostituzione e restauro dei serramenti esterni, il restauro e consolidamento della Vasara (terrazzo esterno), il restauro parapetti esistenti e creazione nuovi parapetti, il rifacimento della scala semicircolare sulla Vasara, la riapertura del loggiato con inserimento di grandi vetrate e infine un progetto illuminotecnico del fronte meridionale del palazzo.







PROGETTO DEFINITIVO
ED ESECUTIVO
STUDIO ISOLARCHITETTI
STUDIO RAFAEL MONEO
2022
TRIBUNALE DI GIUSTIZIA VENEZIA

“La Manifattura Tabacchi, era una grande fabbrica, prima privata poi statale, dove avveniva la produzione del tabacco, dalla foglia ai prodotti finali. Era una fabbrica che impiegava manodopera prevalentemente femminile e fu simbolo della emancipazione femminile veneziana.
Il progetto offirà un nuovo ruolo al sito definendo il nuovo centro giudiziaro della città, oggi diviso e dislocato in diversi punti della città ”
Il progetto di restauro rifunzionalizzazione dell’Ex Manifattura Tabacchi, sede della Nuova Cittadella Giudiziaria, rappresenta l’ultimo e definitivo tassello di una riqualificazione urbanistica che la città di Venezia porta avanti dai primi anni 2000.
Il lungo fronte edificato prospiciente il Rio delle Burchielle, nucleo storico del complesso ottocentesco della Manifattura, viene completamente restaurato e consolidato. Il progetto, pur mantendendo inalterata l’immagine urbana storica del complesso, ne ridefinisce gli ambienti interni, con la creazione di un sistema interconnesso di grandi aule di udienza al piano terreno e di uffici ai piani superiori. L’intervento prevede inoltre il restauro e la ridefinizione dei percorsi e delle piazze interne al complesso, oltre che il consolidamento ed il restauro delle due grandi passerelle di collegamento novecentesche e della storica ciminiera di Calle Nuova Tabacchi.








NUOVA BORSA DEI VALORI | 2023
Andrea Rapari
PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO ED ESECUTIVO
STUDIO ISOLARCHITETTI
2023
NUOVA BORSA DEI VALORI

“Grazie al concorso vinto dagli architetti Isola, Gabetti e Raineri alla fine degli anni ’50 viene edificata l’architettura della Borsa
Valori di Torino, ospitando le sue funzioni fino al 1992. ”
La sua ristrutturazione prende il via con la volontà della proprietaria C.C.I.A.A. di intervenire sul fabbricato per innovarlo accogliendo attività di tipo convegnistico, congressuale ed espositivo collegandolo al limitrofo Centro Congressi Torino Incontra.
Il “Salone delle Grida” viene progettato per accogliere la sala polivalente ad uso sala conferenze, catering e mostre culturali e merceologiche, capace di ospitare fino a 800 persone, che insieme al Centro Convegni Torino Incontra, raggiunge una capacità ricettiva di 1.400 posti. Ulteriore intervento di rilevanza è la creazione del nuovo giardino, snodo distributivo e aggregativo tra le sale della Camera di Commercio e la Nuova Borsa Valori, che darà luce al nuovo foyer-smart area situato all’interrato dell’ ex Borsa. Il giardino, con piantumazioni a medio fusto, avrà permeabilità visiva attraverso le vetrate continue ed i cromatismi delle pavimentazioni.








GARA DI PROGETTAZIONE STUDIO

“Il progetto guarda alle colline modenesi e inserendosi all’interno del cuneo agricolo di Spezzano, rispettandolo e rapportandosi con esso.
Il paesaggio rurale tipico del sito qui vede una commistione con il costruito cittadino di Spezzano - Fiorano Modenese, con la sua storia e la sua tradizione. “
Il progetto prende in prestito da esso alcune morfologie e materiali. I tipi edilizi delle tradizionali case rurali, tradizionalmente abitate da contadini e artigiani, vengono reinterpretati, seguendo la morfologia offerte dal leggero declivio precollinare del sito che attraverso le sue curve di livello ordina il nuovo impianto.
L’edificio scolastico si adatta alla conformazione del lotto, seguendo i filari alberati e stradali lungo est definendo un fronte compatto ma allo stesso tempo permeabile alla vista, grazie alle sue vetrate.
La palestra viene inserita in questa lettura compositiva, disegnando, oltre che un facile collegamento con la scuola, anche un piazzale di ingresso riconoscibile, utilizzabile anche per eventi comunitari all’aperto, e un’area parcheggio separata in aderenza con gli obiettivi di piano comunali.
La planimetria del complesso vede nella fascia superiore le funzioni di servizio e principali, mentre nelle maniche le aule con amplio affaccio verso l’esterno e i giardini, presenti fra esse ed oltre l’edificato.








PROGETTO PRELIMINARE
ED ESECUTIVO
STUDIO ISOLARCHITETTI
2023/2024

L’intento del Masterplan di Progetto è quello di far seguire alla natura dei luoghi la stessa evoluzione che avuto l’azienda nel suo processo produttivo. Infatti l’intento della compagnia Stellantis è quello di far entrare Mirafiori e il suo comprensorio nel programma grEEn-Campus per trasformare i luoghi di lavoro e rafforzare le radici del luogo alle funzioni dedicate alla progettazione attraverso un luogo dove si generino processi innovativi, sostenibili e collaborativi.
Si intende creare un luogo di lavoro collaborativo e a zero emissioni entrando nel programma dopo le sedi di Poissy in Francia e Russelsheim in Germania.
La riprogettazione del sito oltre che avere un impatto sugli edifici esistenti nell’area deve interfacciarsi con le sue aree esterne trasformando un luogo storicamente produttivo, in un luogo più a misura d’uomo, capace di creare una connessione fra il luogo per il lavoro e le aree esterne.
L’area diventerà un centro all’avanguardia con la predisposizione di: aree con pannelli solari, aree verdi, dove l’elemento naturale si inserisce all’interno di un’area storicamente non agevole, spazi ombreggiati, che contribuiranno ad ridurre il fenomeno dell’isola di calore esistente e in ultimo, rendere l’impianto di Mirafiori un’area con maggior equilibrio fra le aree pedonali e quelle carrabili, facendole convivere in modo organico.
Il progetto si basa sulla formazione di due spazi urbani che hanno da sempre generato aggregazione per l’uomo, “la piazza”.
Essa si inserisce fra i luoghi produttivi interagendo con essi attraverso aree pedonali sovrastate da strutture ombreggianti che ricalcano le maglie strutturali degli edifici, per poi passare al bosco intensivo centrale. Questo approccio è stato la chiave del masterplan che poi attraverso le forme e le morfologie ha generato gli altri macro elementi legati a questo centro:
-il percorso pedonale utile a collegare le due piazze pedonale con la palazzina uffici storica;
-le coperture fotovoltaiche degli edifici
-il giardino lineare nell’ex percorso dei binari ferroviari
-il verde stradale come una barriera visiva al passaggio dei mezzi;
-il verde per ospitare un’area e ricreativa coperta per le ore di pausa dei lavoratori;
- il nuovo verde in legame al prospetto principale della storica palazzina uffici;

















Esecutivo dell’entrata verde per la nuova storica palazzina uffici di Corso Agnelli